ANNA GALLUZZI BOLOGNA, 8 OTTOBRE 2012 La biblioteca pubblica oggi e domani.

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ANNA GALLUZZI

BOLOGNA, 8 OTTOBRE 2012

La biblioteca pubblica oggi e domani

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Di cosa ci occupiamo

Analisi del contesto e interrogativi biblioteconomici

I modelli interpretativi e i casi di studio

Una finestra sulla realtà italiana

Biblioteche pubbliche: quali possibilità di sopravvivenza?

Biblioteche: istituzioni senza tempo o fenomeni sociali?

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Analisi del contesto e interrogativi biblioteconomici

Dinamica pubblico/privato e stato sociale

Economia della conoscenza

Urbanizzazione globale e città

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La classificazione dei beni

Criteri di classificazione:RivalitàEscludibilitàScarsitàSovranità dell’individuoEsternalità

Stato o mercato?

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La classificazione dei beni

Beni pubblici puriBeni sociali:

beni sociali puribeni meritori

Beni privati

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Lo stato sociale: le origini

Sistema politico-economico-sociale con la finalità di ridurre le diseguaglianze sociali

Seconda metà del XIX secolo con l'industrializzazione e l'ascesa della classe proletaria

Strumento di pace sociale e processo di formazione del ceto medio

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Lo stato sociale: cos’è accaduto dopo

Crisi economica degli anni ’70

Anni ‘80-’90: caduta del muro di Berlino e del modello economico-politico del socialismo reale

Messa in discussione ideologica e pratica delle politiche di welfare

Ampliamento degli spazi di gestione privata

Vittoria del capitalismo finanziario (“turbocapitalismo”)

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Lo stato sociale: cos’è accaduto dopo

Crisi finanziaria globale a partire dal 2008

Critica del turbocapitalismo

Nuovi spazi di consenso sociale per i beni pubblici e per il benessere svincolato dalla crescita economica

Ha acquisito credito la categoria dei beni comuni

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E la biblioteca pubblica dove si colloca?

Nel mondo angloamericano seconda metà dell’800

un intervento rivolto prevalentemente alla working class a fini di pacificazione e di garanzia di stabilità sociale

originale categoria di bene pubblico

sostanzialmente meritorio a livello statale

trattato a livello locale come un bene comune in quanto sottoposto alla scelta (sebbene non gestito direttamente) dalla comunità cui era destinato

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E la biblioteca pubblica dove si colloca?

In Francia: nazionalizzazione del patrimonio

bibliotecario dopo la Rivoluzione idea che il patrimonio culturale appartiene

a tutti i cittadini la declinazione francese si avvicina di più

al concetto di “bene pubblico puro” questo tipo di bene entrerà a far parte

dell’offerta dello stato sociale

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E la biblioteca pubblica dove si colloca?

La collocazione rispetto alla dinamica pubblico/privato dipende da:soggetto pubblico titolare del bene (stato o

comunità locale)accezione del concetto di bene pubblicofunzionalizzazione del bene all’erogazione di

servizinatura dei servizi erogati

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Analisi del contesto e interrogativi biblioteconomici

Dinamica pubblico/privato e stato sociale

Economia della conoscenza

Urbanizzazione globale e città

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Dall’economia di servizi all’economia della conoscenza

Caratteristiche di rilievo globalizzazione dei mercati importanza della tecnologia e

dell’innovazione potere della finanza

Conseguenze sociali erosione del ceto medio concentrazione di potere e ricchezza nuovo proletariato e società low cost “nuovi poveri ed esclusi”

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Economia della conoscenza e stato sociale

Sono compatibili?

secondo alcuni, lo stato è un ostacolo al pieno dispiegarsi delle potenzialità del mercato

secondo altri, esistono esperienze che smentiscono questa interpretazione anche nel panorama occidentale, es. quella finlandese

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Economia della conoscenza e Internet

Sfruttamento economico e appropriazione privatistica del bene “conoscenza”

La conoscenza però è un bene non scarso, non rivale e non escludibile

Scontro tra: coloro che promuovono forme restrittive per l’accesso

ai contenuti della produzione intellettuale

e coloro che immettono in rete contenuti disponibili

liberamente e gratuitamente

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Analisi del contesto e interrogativi biblioteconomici

Dinamica pubblico/privato e stato sociale

Economia della conoscenza

Urbanizzazione globale e città

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La città contemporanea

La vita urbana è una condizione dell’uomo contemporaneo (fenomeno dell’urbanizzazione globale)

Le grandi dimensioni sono tendenzialmente un tratto tipico della città contemporanea e della vita urbana

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La città contemporanea

Policentrica e decentrata, ma al contempo sempre più convergente sul proprio centro

Politiche di riappropriazione della città, di recupero di aree degradate o di zone abbandonate dall’industria

Edutainment al centro di queste politiche

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E le biblioteche?

Possono configurarsi come strumento di riappropriazione del territorio?

In che misura possono partecipare delle politiche di riqualificazione urbana?

Possono essere utilizzate come strumento per creare centralità?

In che misura e con quali modalità?

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Mobilità e uso del tempo

Luogo di flussi, da un lato delle merci e delle persone, dall’altro delle informazioni e delle esperienze attraverso la rete

Il flusso delle persone compulsion to mobility compulsion to proximity

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Mobilità e uso del tempo

Uso del tempo servizi fruibili in maniera

compatibile con i tempi della propria vita

peso determinante del tempo del lavoro retribuito

scarsità di tempo a disposizione delle persone

modello delle città 24/7 sincronizzazione e

desincronizzazione

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Economia, servizi, svago

Terziarizzazione e convergenza

Morfologia ad arcipelago

Mcdonaldizzazione ed economia esperienziale

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Economia, servizi, svago

Spazi pubblici e privati lo spazio pubblico è ancora

essenziale trasformazione della natura

degli spazi pubblici necessità di attrarre funzioni

economiche, finanziarie e residenziali

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Politica e governo del territorio

Gestione dei problemi economici a livello sovranazionale

Crescente centralità della politica urbana e locale

Obiettivo della politica urbana è attirare nella città un numero crescente di city users e applicare strategie nel city marketing

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Di cosa ci occupiamo

Analisi del contesto e interrogativi biblioteconomici

I modelli interpretativi e i casi di studio

Una finestra sulla realtà italiana

Biblioteche pubbliche: quali possibilità di sopravvivenza?

Biblioteche: istituzioni senza tempo o fenomeni sociali?

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Quali modelli esistenti e possibili?

Biblioteca di nicchiaReference libraryBiblioteca-libreriaBiblioteca-spazio urbanoBiblioteca-luogo esperienziale

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La biblioteca di nicchia

“lunga coda”: chi può vantare una sua funzione e competenza specifica deve utilizzarla e valorizzarla

Le città sono la “coda lunga dello spazio urbano”

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La reference library

Centralità assoluta dell’apprendimento continuo

Biblioteca d’informazione, di studio, di formazione e ricerca, di divulgazione o d’intrattenimento

Forte personalizzazione del servizio

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La biblioteca-libreria

Organizzazione immediatamente comprensibile da parte dell’utente

Criteri adoperati nella realizzazione di una libreria o comunque di un’attività commerciale

Non solo presenza di spazi di ristorazione e intrattenimento e allungamento degli orari di apertura

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Biblioteca-spazio urbano e sociale

Si interroga, oltre che sulla sua localizzazione, sul bacino d’utenza al quale si rivolge e per il quale deve costruire i suoi servizi

Risponde anche a bisogni più strettamente sociali, rispetto ai quali la biblioteca tradizionale ha normalmente grosse difficoltà a collocarsi

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Biblioteca “esperienziale”

Dal “servizio” all’“esperienza”Rendere la biblioteca un luogo

esperienziale (senza trasformarlo in un parco a tema) : strumenti che sappiano catturare

l’attenzione e la partecipazione degli utenti sperimentazione delle nuove forme di

socializzazione della conoscenza rendere unico ed originale il modo in cui

fruire dei servizi della biblioteca

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I casi di studio

Seattle Public Library

Idea Stores, Tower Hamlets Borough, London

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Seattle Public Library

Realizzazione di uno spazio urbano interno

Reinterpretazione originale delle funzioni bibliotecarie (mixing chamber, living room, book spiral etc.)

Uso originale della Dewey

Biblioteca esperienziale

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Idea Stores, Tower Hamlets Borough, London

La filosofiapuntare da un lato su un insieme di

bestseller e altro materiale bibliografico ben scelto, dall’altro su nicchie bibliografiche

in più offrire altri servizi di valore, come corsi di formazione, informazione sulla salute e sul lavoro, attività culturale e di intrattenimento

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Idea Stores, Tower Hamlets Borough, London

Declino delle biblioteche di quartierePrincipi di base:

Edifici belli e accessibili Scelte architettoniche ispirate agli spazi commerciali e

di intrattenimento Politica di marketing Ampi orari di apertura in linea con i negozi circostanti Servizi centrati sugli utenti e sui bisogni locali, Attività di informazione e formazione Rinnovare l’immagine polverosa di biblioteche e

bibliotecari

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Idea Stores, Tower Hamlets Borough, London

Strategia del 2009:estensione dell’offerta di serviziservizi informativi sul lavoro e sulla

salutericonfigurare il sistema delle

biblioteche di quartiereco-localizzazione con altri servizi

pubblici e comunali

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Qualche caratteristica comune

LocalizzazioneValore architettonicoPresenza nell’edificio di spazi per altre

funzioniFunzione urbanaOrari di aperturaRiflessione sulle collezioni e sulla loro

organizzazioneRapporti con altri soggetti urbani, non solo di

area culturaleMolteplicità degli usi previstiSuccesso di pubblicoLuoghi di svago, non solo di studio e di lavoro

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La multipurpose library

Si potrebbe ipotizzare che il modello della biblioteca pubblica del futuro sia in un certo senso la somma di quelli analizzati

È questa che chiamiamo multipurpose library

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La multipurpose library

conciliare piccole e grandi dimensionirealizzare servizi personalizzati, ma al

contempo standardizzatipotenziare le funzioni di svago e, al

contempo, rafforzare quelle di studio e di ricerca

lavorare sulle componenti funzionali, ma anche su quelle esperienziali e metaforiche

rilanciare la biblioteca come luogo pubblico della città

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Di cosa ci occupiamo

Analisi del contesto e interrogativi biblioteconomici

I modelli interpretativi e i casi di studio

Una finestra sulla realtà italiana

Biblioteche pubbliche: quali possibilità di sopravvivenza?

Biblioteche: istituzioni senza tempo o fenomeni sociali?

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Gli interrogativi e le risposte dei bibliotecari

Attività culturali e di intrattenimento: sì o no?

La grande dimensione è un vantaggio o no?

Spazi vuoti e multifunzionali, oppure articolati e funzionalizzati?

Separazione della biblioteca moderna da quella storica o no?

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Gli interrogativi e le risposte dei bibliotecari

Rapporto tra enciclopedismo e specializzazione

Rapporto tra rispetto delle regole e libertà degli utenti

Riproduzione in biblioteca delle stesse dinamiche relazionali e conflittuali che sono presenti nel mondo esterno

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Di cosa ci occupiamo

Analisi del contesto e interrogativi

biblioteconomici

I modelli interpretativi e i casi di studio

Una finestra sulla realtà italiana

Biblioteche pubbliche: quali possibilità

di sopravvivenza?

Biblioteche: istituzioni senza tempo o

fenomeni sociali?

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Perché le biblioteche pubbliche potrebbero sopravvivere

“Infrastrutture della democrazia”

Sono nel mercato della conoscenza

Strumento per creare uguaglianza

Spazio pubblico puro?

Reference svolto da personale specializzato

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Perché le biblioteche pubbliche potrebbero sopravvivere

Espressione di un paradigma conoscitivo che punta contestualmente all’ampiezza e alla profondità

Patrimonio documentario posseduto in esclusiva

Supporto del tempo libero e dello svago dei cittadini

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Perché le biblioteche pubbliche potrebbero morire

Crisi dello stato sociale

Erosione del ceto medio e processi di polarizzazione sociale

Ruolo di camera di compensazione verso svantaggiati e nuovi esclusi

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Perché le biblioteche pubbliche potrebbero morire

“Infrastruttura della democrazia”: la stessa democrazia nelle forme in cui la conosciamo sta attraversando una profonda crisi

Il prevalere di un’ottica economicistica

Internet e la convergenza al digitale

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Alcune domande che hanno posto a me

Come commenta lei la possibilità di privatizzare la gestione delle biblioteche inglesi, soprattutto alla luce della storia delle Public Library e delle loro peculiarità? http://tropicodellibro.it/notizie/biblioteche-privatizzazione/

E come le suonerebbe invece una simile eventualità nel contesto italiano, da valutare come antidoto ai tagli che ne mettono a repentaglio la sopravvivenza?

La possibilità che le biblioteche siano affidate in gestione a volontari, come sta accadendo nel Regno Unito: http://tropicodellibro.it/notizie/biblioteche-autori/Che opportunità/rischi sarebbero legati a questo tipo di scelta, secondo lei?

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Alcune domande che hanno posto a me

Anche in Italia si sta sperimentando, pare, nella direzione di trattare un "bene meritorio" come "bene comune". L'esempio è quello del Teatro Valle Bene Comune di Roma che si sta costituendo come Fondazione i cui soci fondatori sono i cittadini. Lei che opinione ha di questo tentativo, e come invece vedrebbe un simile modello di gestione e amministrazione fortemente "dal basso" applicato alle biblioteche?

Più in generale: ritiene che biblioteche, librerie e case editrici potrebbero in qualche modo fare fronte comune contro la crisi che le minaccia e, sempre più di frequente, travolge?

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Alcune domande che hanno posto a me

Ha risposto qui Stefano Parise:http://tropicodellibro.it/notizie/bibliote

che-aib/

La situazione italiana è diversa da quella degli altri paesi occidentali?

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Un sito interessante: http://www.publiclibrariesnews.com/

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Di cosa ci occupiamo

Analisi del contesto e interrogativi biblioteconomici

I modelli interpretativi e i casi di studio

Una finestra sulla realtà italiana

Biblioteche pubbliche: quali possibilità di sopravvivenza?

Biblioteche: istituzioni senza tempo o fenomeni sociali?

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C’è spazio nel futuro per le biblioteche?

Le società le fanno le persone e le scelte politiche (M. Castells)

I bibliotecari non possono rinunciare ai loro valori fondamentali (l’equità, l’universalità, l’inclusione, l’apertura, la libertà personale, la lotta alla censura)

D’altra parte, non confrontarsi con la realtà è un atteggiamento utopistico e ideologico destinato al fallimento

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C’è spazio nel futuro per le biblioteche?

maggiore efficienza, elevare i livelli di cooperazione, tagliare i rami secchi e rivedere la geografia bibliotecaria dei nostri paesi

conoscenza come bene comuneno a una visione snobistica ed elitaria

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C’è spazio nel futuro per le biblioteche?

non tagliare fuori sia gli altri attori del tradizionale “ciclo del sapere” sia i nostri potenziali utenti

non sostituirsi agli utenti nella formulazione dei giudizi e fiducia nelle loro possibilità

occasioni alla gente per esprimersi, organizzarsi, sviluppare se stessi

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C’è spazio nel futuro per le biblioteche?

Le biblioteche possono svolgere responsabilmente, eticamente e con mente aperta il loro ruolo fino in fondo, anche accettando di trasformarsi in qualcos’altro

Biblioteche fisiche potrebbero estinguersi nella forma in cui le conosciamo, ma i bibliotecari e le loro competenze?

Destrutturazione e percezione pubblica