Angri80_gen_09

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Angri80 gennaio 2009

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Euro 0,80 - MEnsilE indipEndEntE a cura dEl cEntro iniziativE culturali - Anno XXvii - nº 1 - 20 GEnnaio 2009

L I S T E N O Z Z E

“Angri città dei

misteri”

L’ex assessore e vicesindaco Luigi

D’Antuono, traendo spunto da una recente

intervista televisiva del manager

Antonio Montella, riflette sullo “stato delle

cose” del nostro “strano” paese

L’A.V.I.S.: UNA

SPLENDIDA REALTà

La sezione di Angri è tra le più anziane

della Regione

Il punto sui provvedimenti dell’ultimo Consiglio Comunale e sugli sviluppi della politica angrese con i consiglieri Giuseppe Galasso (U.d.C.) e Armando Lanzione (PdL)

«Per tasse e servizi

essenziali il 2009 sarà

come il 2008»

«Sulle imposte c’è una reale inversione di tendenza!»

Interviste di Giuseppe Vitiello alle pagine 2 e 3

Giuseppe Barbella, ingegnere, Nicola Strisciuglio e Giuseppe Longobardi sono da anni impegnati in progetti Web

www.freekick.it, un sito per il fanta-calcio costruito da giovani angresi

Intervista di Sergio Ruggiero Perrino a pagina 8

Inizia con questo mese la colla-borazione tra “ANGRI ‘80” ed il “Premio Città di Angri”. Il nostro giornale pubblicherà

interviste curate liberamente da Giuseppe Novi (inventore

dell’ormai affermato premio)

A colloquio conMimmo Ruggiero, attore e showman

Intervista a pagina 13 Servizio a pagina 9 opinione a pagina 4

La neopresidente Stefania Velardo

Indagine giudiziaria sulla

Fondazione Peppino Scoppa di via Dei Goti

Arresti domiciliari

per il Presidente e altri tre

membri dello staff

dirigenzialePresunte irregolarità

sulla documentazione presentata per il rimborso delle

prestazioni erogate.

Servizio a pagina 3

Cari Angresi, avendo girato la boa dei ven-

ticinque anni di vita, pensiamo di non peccare di presunzione dicendo che abbiamo realizza-to un eccezionale cammino di cui possiamo e potete andare orgogliosi e fieri.

Le non poche difficoltà, so-prattutto di natura economi-ca, che abbiamo incontrato durante questi venticinque anni sono state superate grazie alla forte motivazione, mai ve-nuta meno, che nell’immedia-to dopo terremoto del 23 no-vembre 1980 ci fece dare vita ad AnGRI ‘80, cioè quella di contribuire alla crescita civile del nostro amato paese.

Difficoltà superate, ovvia-mente, anche grazie al vostro attivo sostegno, con gli acqui-sti in edicola e con gli abbona-menti, e ancor più con l’inve-stimento in pubblicità.

Da parte nostra, anche se pure noi avvertiamo il passa-re degli anni, c’è la volontà di mantenere in vita ancora per lunghi anni questo importante strumento di democrazia.

Soprattutto in una fase storica come quella attuale, dominata da una grave cri-si economica internazionale che si fa sentire pesantemen-te anche a livello locale e sulla nostra città.

Sosteneteci ancora per aiu-tare Angri ad uscire dal tor-pore in cui vive da tempo. Mai come ora le sane energie, le ri-sorse sociali e culturali, vive e presenti nella comunità angre-si, devono attivarsi per pun-golare e sollecitare la classe politica a fare bene il proprio lavoro nell’interesse comune.

ForzaAngri,

ce la puoi fare!

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2Gennaio 2009AmministrAzione ComunAle

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Il bilancio di previsione per il 2009, come dichiarato dal sindaco Mazzo-la e dal vicesindaco Squillante, pre-

vede la diminuzione di alcune imposte locali. Lei perché contesta ciò?

Perché non c’è stata alcuna riduzione di imposte. Il sindaco ed il vicesindaco sono stati scaltri nel far sembrare delle rettifiche ad alcune imposte come riduzioni. Infatti, l’addizionale Irpef lo scorso anno fu porta-ta dallo 0,3% allo 0,8%, determinando un maggiore incasso, pari a 750.000 euro. Per il 2009, l’hanno ridotta dello 0,2%. per cui sarà pari a 0,6%, cioè il doppio di quanto lasciato dal Centrosinistra (0,3%). Per la Tarsu, nella delibera del 2008 fu fatto un errore per le tariffe ora rettificato, ma han-no pubblicizzato ciò come una riduzione dell’imposta. Infatti, per il 2008, la tariffa per le abitazioni occupate da almeno due persone era di 2,50 euro a mq, mentre nel caso di un unico occupante la legge con-sente di ridurre l’imposta del 33%. Questo significa che un solo occupante avrebbe dovuto pagare 1,70 euro a metro quadro. Invece, gli hanno fatto pagare 2,00 euro. Nel bilancio 2009, hanno lasciato l’impo-sta di 2,50 euro per due persone, mentre hanno riportato da 2,00 euro a 1,70 per un solo occupante. Non è stato fatto altre che applicare quanto previsto per legge. Sicché nel 2008 circa 400 persone hanno versato 0,30 euro in più per mq e, a mio parere, hanno diritto al rimborso.

Tutto qui?Non finisce qui. Per i servizi a domanda

individuale, che pesano di più sulle tasche delle famiglie (di cui il PdL si erge a pa-ladino), c’è un ulteriore aumento. Il costo del trasporto scolastico, infatti, tra 2008 e 2009 è passato da 10 a 12 euro al mese. Per cui la presunta “riduzione” dell’addizionale comunale viene recuperata ampiamente con questo aumento. Il costo della mensa è passato da 1,80 a 2 euro al giorno. Per l’uso degli impianti sportivi, le tariffe sono diminuite, ma i contributi che verran-no richiesti alle associazioni sono rimasti invariati, perché sono stati fatti lievitare i costi. L’assistenza agli anziani nel 2008 non c’è stata, nonostante nel bilancio ci fossero 90.000 euro; che fine abbiano fatto questi fondi? Sono stati spesi per concerti o feste di piazza? Ora per il 2009 sono previsti 135.000 euro; speriamo che siano utilizzati per erogare effettivamente il servizio.

Nel Consiglio Comunale di fine Set-tembre, presenti solo i consiglieri di

opposizione e cinque consiglieri di maggio-ranza “dissidenti”, sono stati votati prov-vedimenti volti alla riduzione soprattutto delle spese per consulenze. Il bilancio 2009 ha recepito tale indirizzo?

Per le spese dello staff del sindaco sono previsti 145.000 euro. Poi ci sono altri capitoli, per i quali sono previsti circa 150.000 euro. In sostanza, non ci sono grosse variazioni rispetto al 2008. I consiglieri “dissidenti” sono ritornati sui propri passi. Nel Consiglio Comunale di Dicembre, infatti, tre emendamenti per la riduzione di personale esterno alla pianta or-ganica, presentati dal consigliere di minoranza Gennaro Palumbo, sono stati respinti anche dai cosiddetti “dissidenti” che, accontentati con assessorati e altre collocazioni, hanno ab-bandonato le posizioni critiche ( anche in vista delle prossime consultazioni provinciali).

nell’incontro del PD con Mazzola, lo scorso 14 Dicembre, Bartolo D’Antonio ha denunciato un prossimo futuro amplia-mento della maggioranza ai consiglieri di opposizione. Quanto è attendibile questa ipotesi?

Non c’è alcun tipo di accordo. Se l’Ammi-nistrazione vuole dialogare con l’opposizione in merito ai problemi e alle drammatiche condizioni in cui vive il paese, per cercare di trovare soluzioni condivise, ritengo che possia-mo dirci disponibili ad un confronto. Questo, però, rimanendo fedeli alla nostra posizione politica e stando all’opposizione. è possibile trovare convergenze su determinate questioni, ma ciò non può prescindere da un confronto in Consiglio Comunale anche sulle nostre proposte. Invece sul bilancio di previsione 2009 non siamo stati interpellati. Lo scorso maggio invero abbiamo proposto il bilancio

partecipato con il coinvolgimento dei cittadini per suggerimenti sulle problematiche comunali. Finora questa proposta non è stata per niente presa in considerazione.

Quello che dice può far pen-sare ad un’ipotesi per eventuali accordi politici per le prossime elezioni provinciali?

In verità il PdL ha già presentato il suo candidato alle elezioni pro-vinciali e l’UdC non fa affatto par-te della coalizione che lo sostiene. E non necessariamente quanto definito in altre sedi si ripercuote a livello locale, anche perché sono molteplici i fattori in gioco nella definizione delle alleanze.

Per l’azienda speciale Angri Eco Servizi è stato nuovamente bocciato il bilancio di previsione 2008. Qual è lo scenario per il 2009?

La situazione è abbastanza complessa ed è anomalo che il bilancio di previsione 2008 sia stato discusso a fine 2008 anzi-ché ad inizio d’anno. Il bilancio bocciato è stato predisposto da-gli amministratori dell’azienda speciale nominati dal sindaco e se l’Amministrazione comunale respinge quanto predisposto dai suoi uomini, è evidente che c’è qualcosa che non va. Su tale azien-da c’è un’ indagine della Guardia di Finanza e della magistratura che dovrà chiarire alcuni aspetti. La maggioranza non ha spiegato perché non ha approvato detto bilancio né cosa intende fare per il futuro. Nel 2008 si annunciò la trasformazione in azienda privata, poi discordie con il consiglio di amministrazione in carica portaro-no alla nomina di un nuovo c.d.a. che avrebbe dovuto attuare la trasformazione dell’azienda, che non si è fatta. Nel Consiglio comu-nale di fine 2008 non è stato appro-vato il rinnovo della convenzione con l’azienda, che attualmente opera sul territorio senza essere stata ufficialmente confermata. La situazione è complessa e credo che l’Amministrazione non abbia soluzioni adeguate per risolverla.

Giuseppe Vitiello

Un automobilista nel percorrere Angri patisce le pessime condizioni delle strade ed ultimamente si è ritrovato stupito ad ammirare la segnaletica stradale che tanto pare “differente” e che a dir poco potremo definire artigianale.

In Via Papa Giovanni XXIII, infatti, è stato posto ai primi di Gennaio un cartello unico nel suo genere, fatto a mano e in stile rebus, degno di essere citato sulla Settimana Enigmistica. Il cartello ha il pregio di mantenere viva la mente dell’automobilista che riesce (forse) ad interpretare l’arcano solo dopo averlo superato da un bel po’.

Chissà quante risate si faranno i forestieri e quante “benedizioni” mande-ranno gli angresi!

Le strade della nostra cittadina sono pericolose perché quasi tutte in cattive condizioni. Esse sono lo specchio della decadenza del paese: la strada disse-stata è il simbolo della contraddizione e della tortuosità del percorso politico ed amministrativo che ha infierito sulla nostra cittadina negli ultimi anni. Il cattivo stato delle strade oltre all’incuria è spesso dovuto ai continui lavori ef-fettuati ed al cattivo materiale usato per la chiusura dello scavo. I lavori stradali di solito non sono gestiti direttamente dal Comune, vari soggetti operano sulle nostre strade ma evidentemente senza controllo. Purtroppo il buon operare nei lavori pubblici sembra una cosa da “sciocchi”.

Da quanto detto si evince che l’amministrazione non è direttamente respon-sabile dei lavori, ma, può essa chiamarsi fuori da responsabilità in caso di un malaugurato incidente? Può quest’amministrazione dire di aver fatto tutto il possibile per evitare che accada l’irreparabile?

D’altronde il cittadino con il suo lavoro finanzia il comune, paga tasse, tributi ed oneri vari e chiede a gran voce il buon uso dei suoi soldi. Sem-brerà strano ma anche noi lavoriamo per Voi e per il bene comune e meritiamo di più!

La sicurezza e di conseguenza il buon vivere sono beni indispensabili che scaturiscono dal rispetto di diritti sacrosanti ed inalienabili, tali anche perché consentono il progredire non solo della condizione civile ma di un habitus mentale, così come il degrado e l’abbandono portano all’abbrutimento.

Il cuore del modus vivendi di una città è il Comune, inteso come pubblica amministrazione e pertanto ricordiamo che per un’Angri differente (ottimo slogan, ma finora rimasto lettera morta) deve assicurare condizioni migliori di vita, di ordine, di igiene, di servizi e di sicurezza, in tal modo la vita della comunità potrà procedere finalmente nel modo più proficuo.

Domenico Brasile

Con il consigliere Giuseppe Galasso, esponente dell’Unione di Centro, abbiamo fatto il punto sui provvedimenti dell’ultimo Consiglio

Comunale e sui possibili sviluppi della politica angrese.

«Per tasse e servizi essenziali il 2009 sarà come il 2008»Strade colabrodo e...

segnali scritti con... i piedi

Angri... differente(?)

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3Gennaio 2009 AttuAlità

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nel Consiglio Comunale di fine Dicembre è stato approvato il bilancio di previsione 2009 che,

secondo le dichiarazioni del sindaco Mazzola e del vicesindaco Squillante, prevede la diminuzione di alcune im-poste. L’opposizione contesta questo, sostenendo che si tratta soltanto di una piccola riduzione degli aumenti del 2008.

Le considerazioni dell’opposizione non tengono conto del punto di partenza dal quale siamo partiti. Ricordo che abbiamo ereditato un Comune in dissesto finanzia-rio che ha indotto la maggioranza attuale all’approvazione di un bilancio di lacrime e sangue nel 2008. Quest’anno, grazie ai risultati economici dello scorso esercizio ed alle forti spinte politiche di una parte del PDL, è stato possibile ridurre alcune aliquote, iniziando così un’inversione di tendenza.

Le somme introitate con gli aumenti del 2008 sono state spese in gran parte per consu-lenze e collaborazioni esterne, oggetto di forti critiche. A Settembre, durante la crisi ammi-nistrativa, nel Consiglio Comunale svoltosi in presenza dei soli consiglieri di opposizione e dei cinque consiglieri di maggioranza “dis-sidenti” (di cui lei faceva parte), sono stati approvati indirizzi volti alla riduzione delle spese superflue e del numero di consulenti. nel 2009 ci saranno i tagli alla spesa per le consulenze?

Intanto, il termine dissidente è un’invenzione giornalistica. La scorsa estate abbiamo assistito ad un momento di chiarimento nel Centrodestra cittadino che è servito a tutte le componenti per rilanciare, sulla base di un nuovo equilibrio politico, il progetto amministrativo per la città. L’accordo politico prevede la riduzione dei costi. Tale indirizzo è stato recepito nell’ultimo bilan-cio di previsione votato a fine anno.

Durante il Consiglio Comunale di fine anno è stato nuovamente bocciato il bilancio di pre-visione 2008 dell’azienda speciale Angri Eco Servizi che, nonostante tutto, ha operato per l’intero anno. Qual è lo scenario per il 2009?

Per Angri Eco Servizi dovrà farsi molta chia-rezza. Occorre capire ad esempio quali sono i motivi dei gravi ritardi nella presentazione dei bilanci. La gestione dell’azienda speciale com-porta gravi esborsi per le casse comunali.

Mi auguro che nel prossimo periodo si avvii una riflessione approfondita anche su questo problema a livello di gruppi consiliari sia di maggioranza che di opposizione.

La maggioranza, dopo un momento di crisi interna, sembra essere unita. Intanto l’ex sindaco Bartolo D’Antonio, nell’incontro promosso dal PD, ha lasciato intendere che il

sindaco Mazzola punti ad un ulteriore ampliamento della maggioranza con i consiglieri di opposizione. Quanto è verosimile ciò? Quanto peseranno gli accordi per le prossime elezioni provinciali?

Le dichiarazioni di Bartolo D’Antonio mi pare abbiano ricevuto una secca smentita da tutti i diretti interessati. In diverse occasioni pubbliche e televisive gli stessi consiglieri comunali di opposizione hanno dichiarato che un’ipotesi di accordo non è ipotizza-bile. D’altra parte hanno sottoscritto un programma alternativo, sostenendo il candidato sindaco Pasquale Mauri. Certo potrà succedere di stringere accordi pro-vinciali, ma credo di poter dire che il contesto locale è tutta un’altra cosa, se solo si pensa ai recenti trascorsi nell’ambito del centrosinistra.

Dopo la pace interna al Centrodestra, lei ha assunto l’incarico di assessore alle Politiche giova-nili. A quali iniziative sta lavorando? Si attuerà la proposta dei Giovani Democratici, da lei accolta, di organizzare seminari di formazione con il direttore del Giffoni Film Festival e si riattiverà il Forum dei giovani?

Al momento la nostra Amministrazione comunale sta valutando una serie di iniziative da mettere in cam-po per i giovani: tra queste io includerei certamente anche la riattivazione del Forum dei giovani. Segnalo tra le altre cose la volontà dell’amministrazione di dar corso ad una serie di tirocini formativi, per diversi ordini professionali, proprio per dar modo ai giovani professionisti di fare esperienza utile ad un ingresso rapido nel mondo del lavoro. Quanto al Giffoni Film Festival, ricordo che nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal Pd, Gubitosi chiese di mettere a disposizione dei giovani un pullman per consentire loro di partecipare ai seminari del Giffoni Film Festival. L’idea è interessante, ma debbo costatare che al momento non è stato presentata alcuna richie-sta o progetto da sottoporre al vaglio dell’Amministrazione comunale.

G.V.

Intervista con l’assessore alle Politiche giovanili, Armando Lanzione, sul bilancio 2009

«Sulle imposte c’è una reale inversione di tendenza!»

Sono passati ormai molti anni da quando la scuola ita-liana garantiva ai suoi studenti un’adeguata preparazione atletica, sono infatti pochi gli istituti che tuttora adempio-no al loro compito e ancora meno i ragazzi che riescono ad avere una buona preparazione sportiva a scuola. Noi studenti del liceo Don Carlo La Mura non siamo così ambiziosi da pretendere chi sa quali spazi ginnici, ma con questo articolo vogliamo rendere pubblico il fatto che c’è stato vietato l’utilizzo delle già carenti strutture adibite alla pratica dell’educazione fisica. Tutto è cominciato a Settembre, quando ritornando sui banchi di scuola, il diri-gente scolastico ci ha informato, con grande entusiasmo, che la nostra “palestra” sarebbe stata finalmente ristrut-turata dalla Provincia, ma tutto questo ci sarebbe costato un mese o massimo due di sacrificio, nell’attesa che tali lavori venissero ultimati. Ci troviamo ora a Gennaio 2009 con i lavori bloccati a causa dell’esaurimento dei fondi della Provincia. “Purtroppo” noi non siamo neanche di quegli studenti che non attendono altro che una scusa

Palestra Liceo La Mura: Promesse molte, fatti pochi!

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Presentazione del libro

“Angri Sacra”Ricerche storiche

sulle sue chiese di Vincenzo

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Indagine giudiziaria sulla Fondazione Peppino Scoppa di via Dei Goti

Arresti domiciliari per lo staff dirigenziale

Secondo l’accusa si sarebbe truffato il servizio sanitario nazionale, falsificando le schede relative ai piani terapeutici e alle prestazioni eseguite. E ad un tempo si sarebbero anche fatte pressioni sui genitori per fare firmare molti più fogli di presenza di quante erano le sedute te-rapeutiche effettuate e questo per ottenere maggiori rimborsi dal servizio sanitario nazionale. Quando poi alcuni genitori dei piccoli ammalati hanno chiesto ulteriori spiegazioni in merito si sarebbe prospettato, sia pure in maniera implicita, il rischio di interruzione dei programmi te-rapeutici. I reati contestati vanno pertanto e soprattutto dall’associazione per delinquere dedita alla commissione di truffa in danno del servizio sanitario nazionale, al falso.

Le indagini, partite nel 2002 da un esposto-denuncia, si è poi intensificata nel 2007 con-sentendo al pm Giovanni Paternoster della Procura nocerina di chiedere e ottenere gli arresti domiciliari per quattro persone (tutti responsabili, a vario titolo, del centro di riabilitazione) e l’interdizione temporanea di due mesi dal proprio ruolo alla Asl Salerno 1 per il medico specia-lista Giuseppe Pardo.

«Contiamo - ha affermato l’avvocato Paolo Carbone che assiste Angelo e Amalia Scoppa, Mario Rizzano e Maria Magliano - di chiarire in tempi rapidi la posizione degli indagati. Depo-siterò richiesta di ricorso al tribunale del Riesame». Gli avvocati degli indagati della Fondazione Scoppa si sono attivati per dimostrare l’innocenza dei loro assistiti. «L’inchiesta non mette in discussione la qualità dei servizi resi dal centro Scoppa - ha sostenuto l’avvocato Michele Alfa-no, difensore di Angelo Scoppa - ma si riferisce ad eventuali irregolarità sulla documentazione presentata per il rimborso delle prestazioni erogate. Appena ci si renderà conto più approfon-ditamente delle contestazioni mosse, i miei assistiti saranno pronti a fornire ogni chiarimento al riguardo».

per fare sciopero o occupazione; infatti abbiamo partecipato alle lezioni scolastiche anche durante gli scompigli avvenuti nel “periodo Gelmini” onde evitare disagi tempistici ai docenti e a noi stessi, nel periodo pre-pagella. Non ci aspettiamo nean-che che con questo nostro articolo vengano ripresi i lavori, perché conoscendo la situazione della nostra Regione sarebbe eccessivamente utopico avere questo genere di pretese, chiediamo soltanto che ci venga data la possibilità di accedere alla nostra palestra, che pur non essendo “la palestra modello”, ci ha sempre garantito di praticare un minimo di sport.

Vogliamo quindi rivolgere un appello agli enti provinciali, dopo essere stati presi in giro dalle persone a cui compete occuparsi di questa situazione, rimandando sempre con un “aspettate ancora un mesetto abbiate pazienza è una pro-messa”. Peraltro questa nostra battaglia è resa

ancora più difficile dalle persone che ritengono “degne di considerazione” solo le materie come latino, greco, matematica, ecc.

Se davvero reputano tanto impor-tanti le suddette discipline, dovrebbero dare ascolto ad una nota locuzione latina, frutto del genio di Giovenale: Mens sana in corpore sano.

Carmine Tagliamonte

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Nei primi giorni del 2009 ho, per caso, ascoltato su Teleangri 1 un’interessante

intervista ad Antonio Montella (facoltoso angrese fuori Angri, già patron dell’U.S. Angri con tanta voglia di ridiventarlo), brillante-mente condotta dal prof. Vincenzo Vaccaro, anche oltre i confini delle vicende sportive. Che cosa sottoli-nea nel corso dell’intervista Antonio Montella (a me particolarmente simpatico (soprattutto oggi che, dimostrando di possedere anche modestia e spirito autocritico, am-mette di aver fatto degli errori nel passato e dichiara di non volerli ripetere)?:

Angri è un paese strano, dominato dal provincialismo (che si manife-sta soprattutto attraverso l’invidia reciproca), dall’individualismo e dall’incapacità di distinguere tra chi è sincero e chi è ipocrita, tra chi è mosso da interessi privati e chi vuole la crescita del paese, tra chi è onesto e chi è disonesto;

Angri è il paese dei misteri (non si ri-esce neppure a sapere chi è il proprieta-rio della maggiore squadra di calcio; non si hanno i soldi per garantire nemmeno una tranquilla gestione, però di passare la mano non se ne parla proprio), dei fantasmi (“ mi danno gli appuntamenti e poi non viene nessuno”), dei silenzi senza proteste (“ al campo non va quasi più nessuno”) e delle intemperanze a comando, aggiungo io;

Angri, e l’Italia, non hanno una classe dirigente politica adeguata (tranne Andreotti e… Cossiga), anzi per lui lo sport è una cosa seria, la politica certamente no!

Come si nota, le affermazioni di Montella sono molto interessanti e offrono molteplici spunti di riflessio-ne, soprattutto a chi, come il sotto-scritto, fin da bambino era un acceso tifoso grigiorosso e fin da giovane è stato impegnato in campo sociale e politico. Ovviamente non tutto si può condividere, ma gli occhi di chi ama Angri e non vi risiede hanno spesso la capacità di vedere cose che i suoi assuefatti abitanti ormai non riescono più a vedere.

Ritengo opportuno commentare pubblicamente, anche se in modo certamente non esaustivo, il montel-lapensiero, con l’auspicio di aprire un salutare dibattito sul nostro paese e sui suoi abitanti.

AnGRI, uno STRAno PAESEÈ vero, Angri è un paese provinciale; un paese dove

spesso sono presenti i peggiori difetti dell’arretrata società meridionale (individualismo, qualunquismo, fatalismo, disimpegno, clientelismo) e con una classe dirigente, sia quella intellettuale sia quella imprenditoria-

“Angri città dei misteri”

le, di certo inadeguata ed incapace di svolgere un ruolo propulsivo; un paese in cui i suoi figli migliori hanno la possibilità di veder ricono-sciuto il loro valore solo lontano da Angri e quando ci riescono molti nella nostra cittadina continuano a misconoscerlo. A questo propo-sito potrei fare molti esempi attuali, preferisco però farne uno meno recente, ma storicamente accertato e riguarda il cap. Renato Raiola, comandante partigiano, medaglia d’argento al V.M., trucidato dai nazifascisti, le cui qua-lità umane e militari, ho potuto constatare di persona, sono ancora miticamente ricordate a Piacenza: ebbene ad Angri negli anni del dopoguerra era stata artatamente diffusa la voce che non era un eroe, ma un traditore ammazzato dai suoi stessi compagni.

È vero!, Angri è un paese strano; un paese in cui tutti intravedono in ogni iniziativa, che faticosamente si tenta di portare avanti, ipotesi di strumentalizzazione da parte di qualcuno o di interessi privati più o meno reconditi (penso ancora a quelli che, quando 25 anni fa cominciammo, con tanta fatica e tanti sacrifici, a pubblicare AnGRI ’80, si inventarono tante oscure ed interessate motivazioni, mentre solo grosse motivazioni ideali potevano darci la forza di andare avanti e di sopravvivere in un contesto così difficile). Magari, poi, quando la strumentalizzazione c’è ed è anche lampante e vergognosa, gli autori della stessa non vengono condannati, ma anzi vengono premiati dall’opinione pubblica.

Come esempio si può ricordare, per rima-nere nel campo calcistico, l’appoggio ufficiale dato al ballottaggio dai dirigenti dell’U.S. Angri al candidato Mazzola: un gesto inqua-lificabile, mai accaduto ad Angri né altrove (il Milan non ha mai fatto in campagna elettorale un comunicato stampa per dire ai suoi tifosi

di votare Berlusconi ), che avrebbe dovuto indignare non solo il sottoscritto (che da allora non è andato più allo stadio), ma tutti i tifosi ed i concittadini. Invece…

Ma va detto pure, caro Montella, che ad Angri non mancano segnali positivi ed ele-menti di speranza che, se opportunamente guidati o stimolati, possono svolgere, come già accaduto nel passato (ricordo la crescita socioreligiosa del quartiere Giovanni Al-fano grazie al tenace lavoro di don Franco Alfano), un positivo ruolo per Angri: vo-glio segnalare, in particolare: l’impetuosa crescita ed ormai consolidata presenza delle Associazioni di Borgo, le tante Associazioni, soprattutto quelle del volontariato, presenti sul territorio; i tanti giovani che, come documentato mensilmente da AnGRI ’80, riescono ad affermarsi nei vari settori in cui si impegnano. Abbiamo, perciò, appreso con piacere di questa tua rinnovata volontà di im-pegnarti nel calcio ad Angri, con l’augurio che tu possa dispiegare fino in fondo, con l’aiuto di fidati e qualificati collaboratori, le tue idee e realizzare i tuoi ambiziosi progetti, che, se ricordo bene, già in passato, andavano anche oltre il mero ambito calcistico.

AnGRI, oMBRE E MISTERICapisco la meraviglia di Montella nel non riuscire a individuare ed

interloquire con qualcuno che si dichiari o rappresenti la proprietà dell’U.S.Angri. Ma si rassegni; ad Angri da quando è iniziata la gestione Mazzola le ombre, i misteri, i silenzi e le minacce di far silenzio, i repentini ed in parte inspiegabili trasformismi politici, il clientelismo ed il nepotismo sono pane (stavo per dire pagnotta ) quotidiana. Di esempi ne posso fare a volontà, ma a proposito di ombre basta citare le parole, successivamente di-menticate, del vicesindaco Squillante che ha pubblicamente denunciato la presenza di un governo ombra nel Palazzo e del consigliere Gianluca Giordano (AN) che, inveendo contro un altro consigliere di maggioranza, lo definiva maestro nel nascondersi dietro gli altri, nell’ombra, profittando dei rapporti di vario tipo instaurati con assessori e dirigenti comunali.

Quanto ai misteri, uno dei più inverosimili e misteriosi è rappresentato dagli sponsor fantasmi, che, a detta del Sindaco, hanno più volte finanziato costosi eventi musicali (D’Alessio, Finizio, ecc.) con la precisa richiesta di restare anonimi.

Solo ad Angri poteva essere misteriosa-mente inventata la categoria degli sponsor che rifiutano di sponsorizzarsi: infatti : “Obiettivo delle sponsorizzazioni è quello di aumentare il prestigio dell’azienda nella co-

munità in cui opera e di ottenere notorietà…. Essa permette di qualificare l’azienda o un suo prodotto promuovendo l’immagine azien-dale “ (Wragg,1992). Se è così, per quale inconfessabile motivo restare nell’ombra?

Sulle minacce a fare silenzio rivolgersi per competenza al fratello del Sindaco, Massimi-liano, che lancia espliciti e minacciosi mes-saggi ai giornalisti a non scrivere dell’Am-ministrazione (se la notte vogliono, come lui, dormire sonni tranquilli) nell’assordante silenzio delle forze politiche di maggioranza e dei tanti bastian contrari, onnipresenti con il centrosinistra e letteralmente scomparsi dopo l’avvento del centrodestra.

Sull’imperante e diffuso trasformismo, poi, i fatti parlano da soli, basti pensare che in meno di un anno il Sindaco è riuscito ad avere dalla sua una consolidata maggioranza di con-siglieri, mentre all’inizio era in minoranza. Sul clientelismo, come non ricordare la rilevante spesa (circa 350.000 euro annui) per le varie decine di consulenti, quasi nessuno con alta professionalità, nominati dal Sindaco Maz-zola, mentre l’opinione pubblica continua a restare in silenzio e sembra essersi assuefatta e rassegnata a tutto. Su questo punto non si può, quindi, dare torto a Montella, ma se lui riuscis-se a diventare Presidente dell’Angri avremmo almeno un mistero in meno da chiarire.

AnGRI, LA PoLITICA E Lo SPoRTIn merito, invece, alle reiterate qualunquistiche affermazioni di

Montella sulla politica e sui politici angresi (mentre solo lo sport sarebbe una cosa pulita e seria) non posso ovviamente concordare con lui e mi dispiace che una persona la quale dice di essere di un altro livello faccia poi certe affermazioni, oltretutto, facili da controbattere ricordando i numerosi scandali

sportivi degli ultimi anni (Calciopo-li, calcioscommesse, retrocessioni e penalizzazioni per corruzione e per falsi bilanci, inadempienze contrat-tuali, doping diffuso e persistente in numerose discipline).

La verità è un’altra: la Politica, l’Amore, lo Sport (insieme a tante altre attività dell’uomo: il Lavoro, il Sindacato, l’Arte, il Volontariato, ecc.) sono portatori di valori positi-vi in sé e non vanno svalutati solo perché pochi, o molti, li praticano in modo negativo o fraudolento; tanto è vero che pur esistendo tante per-versioni gli uomini non rinunciano all’Amore. Alla Politica va, poi, riconosciuta un’ulteriore qualità: quella di essere sempre e comunque finalizzata all’interesse generale, al cui interno viene anche ricompreso l’interesse individuale.

Se Montella si sforzasse di guar-dare la Politica in questa ottica sicuramente potrebbe avere punti di riferimento meno chiacchierati e discussi di Andreotti e Cossiga, quali ad esempio De nicola, Perti-ni, Foa, Terracini, Di Vittorio o, per restare nel mondo cattolico, gli ex partigiani Martinazzoli, Tina Anselmi e Zaccagnini, oppure De Gasperi, Dossetti, La Pira, Moro, Prodi e Rosy Bindi.

Quanto poi alla classe dirigente politica non vi è dubbio che, come già detto, essa, oggi come ieri, si è rivelata nel suo complesso inade-guata; ma è anche vero che, come diceva Giorgio Amendola, il 10 % degli eletti è peggiore degli elettori, il 10 % degli eletti è migliore degli elettori, ma l’80% è uguale agli elettori; di conseguenza solo una società culturalmente e socialmente evoluta vedrà di certo sbocciare dal suo seno una classe dirigente valida, numerosa e di buon livello.

Per questo motivo, caro patron Montella, io ed i miei amici del Centro Iniziative Culturali abbia-mo da sempre privilegiato, anche se con poche risorse umane e finanzia-rie, l’impegno in questo settore.

Per questo motivo abbiamo da sempre visto con favore ed appoggia-to quanti, soprattutto nel mondo del volontariato, lavorano nei più svariati campi a favore dei più giovani per fa-vorire la crescita ed il rinnovamento socioculturale della nostra società.

Per questo motivo non può non farci piacere che ad un Angrese fuori Angri, innamorato di Angri, il quale ha già dimostrato concretamente di avere le disponibilità per investire in un suo progetto di ampio respiro, venga data la possibilità di poterci provare, oltretutto in assenza concla-mata di valide e serie alternative.

Luigi D’Antuono

L’ex assessore e vicesindaco Luigi D’Antuono, traendo spunto da una recente intervista televisiva del manager Antonio Montella,

riflette sullo “stato delle cose “ del nostro “strano” paese

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5Gennaio 2009 PolitiCA

NOVITà

SERVIZIo MEDAGLIETTE Con InCISIonI PERSonALIZZATE,

oPERATE In SEDE AL MoMEnTo DELLA RICHIESTA

Egregio direttore, Il teatrino della politica, purtrop-po, ha lasciato trascorrere 21 mesi

di amministrazione Mazzola senza che si evidenziasse un solo risultato positivo per la vivibilità cittadina; quel “Finalmente si cambia”, non ha cambiato niente, se non il numero dei consiglieri di destra che da 7 sono passati a dodici e più.

Nel numero scorso si è detto che la città è “in ginocchio”, devo correggermi, Angri è un cumulo di macerie fisiche, sociali ed eco-nomiche, e partecipative, ne elenco alcune:

MACERIE FISICHE1. Ristrutturazione di piazza Doria; uno

spettacolo vergognoso, con decine di pan-chine in cemento armato, ristretta dai quattro lati, con alberi abbattuti e senza che qualcuno ci spieghi come finirà;

2. la scuola elementare di fondo Caiazzo, distrutta, abbandonata a se stessa, luogo di ritrovo per topi, gatti, cani e diseredati, fra le tante baracche ancora esistenti del terremoto, alcune anch’esse distrutte e abbandonate, al-tre a fondo Badia, o fondo Messina;

3. Centro Sociale di Via Lazio, chiuso da molti anni, abbandonato, irrecuperabile, pie-no di erbacce, di detriti con bagni distrutti e saccheggiati;

4. ex Inam di Via Arnedi, dopo la sopraele-vazione, abbandonata, piena di macerie, con infissi cadenti e suppellettili abbandonate, pieno di erbacce e di topi, al centro di Angri.

MACERIE SoCIALI1. Non si conoscono in 21 mesi di ammi-

nistrazione iniziative per produrre nuovi po-sti di lavoro, con tanti laureati disoccupati, che devono emigrare, nessuna notizia per il famoso corso-concorso per 40 aspiranti vigili urbani, ormai dimenticato da oltre 13 mesi e più;

2. Oltre 9130 contribuenti angresi nel

2005, avrebbero dichiarato un reddito an-nuo da 0 a 2000 Euro annui (media € 167 mensile), altri 1970 avrebbero dichiarato un reddito annuo da 2.000 a € 5000 (media € 410 mensili), oltre un migliaio di angresi ha richiesto il reddito di cittadinanza, men-tre solo qualche centinaio ne avrebbe avuto diritto;

3. sono tantissime le persone, residenti ed emigranti, che quest’anno si sono rivol-te non al Comune, ma alle varie Parrocchie, per essere aiutate.

MACERIE EConoMICHE 1. Il Comune, che ha promesso un risanamento

finanziario, giusta idea, non ha valutato a pieno il danno che ha arrecato all’economia cittadina, in questi 21 mesi, aumentando 1’addizionale Irpef del 170% (ridotta appena del 2% con il bilancio 2009), restando con un aumento del 100, elevan-do la Tarsu al massimo con € 2,5 a mq, senza dimenticare l’addizionale provinciale, per tutti i cittadini, comunicando poi che vi era stata una riduzione del 15% (ma tocca per legge) unica-mente per le abitazioni con un solo occupante

(circa quattrocento persone), portando-la da € 2,00 ad 1,70 a mq, ma bisogna tener presente che era stata aumentata nel 2008 da € 1,50 ad € 2,00, con un aumento vertiginoso del 33,33, per cui resta sempre un aumento del 18,33%;

2. Il comune negli ultimi sei mesi, con certosino impegno da Santa Inqui-sizione, legittima, chiede ai cittadini di mettere le mani nelle tasche, per accer-tamenti ICI dal 2.000 in poi, per canoni acqua 2002-2003-2004 con relativi ca-noni di depurazione, per pagamento ca-noni depurazione ed acque reflue (dopo sentenze passate in giudicato per il con-tenzioso acqua), per seppellire o dissep-pellire i nostri morti; per il raddoppio del costo per usufruire delle attrezzature sportive; per ingiunzioni di pagamento ( Canoni?), come è scritto nella notifica per gli anni 1998-99, con minaccia di fermo auto o pignoramenti; per richie-ste pagamenti per omessa parziale de-nuncia di unico occupante o di non aver comunicato cessione di abitazione per TARSU, a ciò si aggiunge la bolletta Tarsu 2008.

un massacro economico-socia-le, con relativo instaurarsi di un nuovo probabile oneroso con-

tenzioso con 1’Ente che fa della nostra città una delle più propense a rivolgersi ai Giudici di Pace (con successo) o alle Commissioni Tributarie; ed i cui esiti, poi, molte volte costringono 1’Ente a formulare ed approvare “Debiti fuori Bilancio”, che alla fine purtroppo pa-gheranno sempre i cittadini. Mi chie-do perché non si invitano i cittadini a produrre chiarimenti presso gli uffici comunali invece di adottare un obbligo di accertamento, previa notifica di legge (a pagamento) ed una ricerca di bollette vecchie di oltre dieci anni.

Ma poi 1’Ente di queste entrate cosa ne fa, cosa resta al cittadino in positivo? Quattordici consiglieri, di maggioranza e di opposizione, avevano accusato il sindaco di sprechi e di un numero ec-cessivo di collaboratori (consulenze, ufficio di Staff, ecc.) con un costo di 330.000 euri. Il sindaco aveva promes-so che avrebbe relazionato sul loro la-voro e sul loro contributo a fine anno, con l’approvazione del nuovo Bilancio di previsione. Il nuovo bilancio è stato approvato, ma non è stato fatto un solo accenno al contributo che tali consulen-ze hanno dato al Comune.

QuALE DEMoCRAZIA?La partecipazione è il sale della

democrazia e la democrazia è morta quando ci si accorge che la nostra città è orfana di chi li rappresenta, perché i consiglieri comunali si vedono solo ai consigli comunali o nelle stanze del pa-lazzo. Dove gli assessori non ti degnano di una risposta, perché hanno sempre da fare, non hanno tempo, non rispondono alle lettere, né hanno risposto all’invito, fatto da me su ANGRI ’80 di Dicembre, di destinare il loro compenso, visto che tutti svolgono ottime professioni, ai meno abbienti o ad utili servizi sociali (strisce pedonali - cartelli segnaleti-ca, riparazione strade); non si sa se il sindaco abbia fatto altrettanto del suo compenso, come promesso durante la campagna elettorale.

Illustre Gianpaolo, ho apprezzato il tuo augurio di buon Natale, il tuo au-spicio che bisogna andare avanti per far crescere la società ed adoperarsi per una comunità migliore. Voglio crederti e al-lora dai 1’esempio tu e chiedi ai tuoi as-sessori, al presidente del Consiglio di ri-nunciare ai loro emolumenti, per aiutare i bisognosi; chiedilo anche ai tuoi nuovi collaboratori, che mi auguro vorrai sce-gliere tutti ex novo sia per l’Ufficio di Staff che per l’Ufficio di Piano.

Antonio D’Ambrosio

La politica deve aiutare i cittadini o farli vivere male!?

Un dramma economico che la città di Angri sta soffrendo da alcuni mesi: tasse-tributi-bollette

Il Comune, che ha promesso un risanamento finanziario, giusta idea, non ha valutato appieno il danno che ha arrecato all’economia cittadina

In relazione all’incontro le “Proposte dei Democratici angresi per la città” tenutosi con il sindaco Mazzola il 14 Dicembre scorso, il coordinamento del PD di Angri ha ritenuto opportuno evidenziare quanto emerso dagli interventi, ricordando che è stato consegnato al primo cittadino una proposta di indirizzo in vista della redazione del bilancio di previsione 2009 che può essere così sintetizzata:

1. riduzione della pressione tributaria, per favorire l’ aumento della capacità di acquisto e del benessere delle famiglie mediante l’abbassamento dell’aliquota addizionale IRPEF (che l’amministrazione Mazzola lo scorso anno ha aumen-tato al massimo previsto dalla legge), della TARSU e dei servizi cimiteriali;

2. riduzione delle spese dello staff;3. riapertura dell’asilo nido comunale;4. maggiore attenzione alle problematiche relative al Sistema Territoriale di

Sviluppo – Agro Nocerino Sarnese.5. revisione del progetto di sistemazione di piazza Doria;6. ripristino del Forum dei giovani;7. finanziamento del servizio pullman per un corso di formazione gratuito

destinato ai giovani angresi da tenersi presso la sede del Giffoni Film Festival a cura del direttore Claudio Gubitosi;

8. rilancio delle manifestazioni culturali, attraverso una seria programmazione di lungo periodo delle attività.

Alla luce di quanto suesposto il Sindaco si è affrettato, mediante comunicato stampa, a diffondere uno spot in cui evidenziava l’abbassamento delle tasse.

nulla di più falso: prima che l’amministrazione Mazzola si insediasse l’ali-quota IRPEF, infatti, era allo 0.3% e dal sindaco è stata portata allo 0.8%.

Nel prossimo bilancio si discuterà di portare l’aliquota IRPEF solo allo 0.6% il che non riporterà la pressione tributaria ai livelli precedenti l’insediamento dell’amministrazione Mazzola.

Anche la TARSU verrà abbassata solo per le abitazioni con unici occupanti il che significa che le famiglie angresi non avranno nessun beneficio.

Il Sindaco ha anche dichiarato, infine, di non voler riaprire l’asilo nido, negando ai cittadini un servizio essenziale e di non volersi interessare del forum dei giovani.

Abbiamo finora semplicemente assistito al teatrino della vecchia politica che predilige “gli inciuci” al buon governo e premia lautamente i cambi di casacca.

Incontro tra PD e Mazzola

Dialogo tra sordiL’incontro si è vivacizzato per l’alterco scoppiato tra Pasquale Mau-

ri, candidato sindaco nelle passate amministrative, e Bartolo D’Antonio, esponente del Pd, per le affermazioni di quest’ultimo circa un possibile accordo tra Mazzola e Mauri per un ulteriore allargamento della maggio-ranza di centrodestra. Accordo smentito sia da Mauri che dal capogruppo consiliare della Costituente di Centro Daniele Selvino.

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6Gennaio 2009AttuAlità

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Tra i protagonisti del possi-bile risveglio socio-culturale di Angri ci sono anche i giovani. Infatti nell’Aprile scorso è nata in via Nazionale un’attività il cui genere non è presente nel centro cittadino e se ne conta-no, forse, pochissime anche in periferia. Sono nati “I Vignaroli - wine&food”, vineria con degu-stazione di prodotti tipici italiani e non; ove si può apprezzare la qualità di molti vini italiani, che si accompagnano con formag-gi speciali e salumi. Per meglio comprendere l’iniziativa di que-sti giovani, abbiamo intervista-to la titolare del locale, Noemi De Nicola, affiancata dal suo compagno Yuri Buono, che con grande meticolosità consiglia la scelta dei vini ai propri clienti.

Come è nata l’idea di aprire una vineria?

Beh, erano anni che coltivava-mo la passione per il buon bere e per la riscoperta delle nostre tradizioni enogastronomiche. La vineria, o meglio, il wine & food, non è un locale, è una concezione, nel senso che oggi si può mangia-re e bere ovunque, ma ricercare il particolare è un modo di pensare diversamente il cibo.

Come mai giovani della pro-vincia napoletana scelgono An-gri per cominciare un’attività?

Alcune radici familiari ci le-gano a questa città, ma pensiamo che Angri abbia tutte le poten-zialità umane ed economiche per potersi affermare definitivamente quale città ricca di storia, cultura e gastronomia.

Avete riscontrato delle diffi-coltà per iniziare la vostra atti-vità?

Tra un po’ capiremo se i cit-tadini angresi hanno voluto con-dividere con noi questo progetto enogastronomico. Attenzione, noi non parliamo di “nouvelle cuisi-ne”, ma di un nuovo modo di in-tendere il cibo. E’ una questione di qualità.

Cosa offrite di particolare ai vostri clienti?

Ha mai sentito parlare del que-

so ibores? è un caprino spagnolo, stagionato e con una venatura di pic-cante. Oppure il famoso formaggio di fossa, il pecorino stagionato al ca-bernet, il nostro caprino del Sannio o la caciotta di bufala di Battipaglia, il lardo d’Arnad, salame di cinghiale e di cervo. Poi vini importanti come il Taurasi e l’Amarone, oppure più semplici, come il Marzemino. Toc-chiamo un po’ tutte le regioni italia-ne. Ma la nostra specialità è “il vi-gnarotto”… provare per credere!

Avete notato entusiasmo tra la vostra clientela per il genere di offerta?

A dire il vero, chiunque arriva nel nostro locale, lo trova accogliente. Si sentono a casa e sono anche con-tenti dell’offerta che proponiamo. Abbiamo notato molto entusiasmo nei nostri clienti e lavoreremo affin-ché quest’entusiasmo non si affievo-lisca mai.

Cosa chiedono maggiormente i giovani?

Di sicuro taglieri misti e vino, ma molti si stanno anche avvicinando timidamente alle birre speciali, otte-nute con una tripla rifermentazione, ma anche ai nostri rum nobilmente invecchiati, accompagnati da cioc-colato fondente e sigari…

Come vi trovate ad Angri, an-che se in periferia, e come è sta-ta l’accoglienza degli Angresi? Credo che non ci siano parole per descrivere l’affetto che ci hanno di-mostrato gli Angresi. E’ ovvio che ci sono persone con le quali si è creato un rapporto più stretto, ma nel com-plesso si sono dimostrati tutti davve-ro accoglienti.

Ho sentito parla-re di salsette speciali con cui accompagna-te i vostri formaggi... Le salsette, in realtà, sono o tris di confetture, come fichi, pere e cannella, op-pure tris di mieli biolo-gici di agrumi, castagno e melata, ottenuti tra S. Egidio del Monte Albino e la Costiera. Il tutto ser-ve a rendere più piacevoli i vari formaggi, esaltan-done il gusto.

Come intendete arric-chire il vostro locale e la vostra offerta?

Time to time. Ogni cosa a suo tempo. Noi ab-biamo iniziato da pochi mesi e fortunatamente l’offerta che proponia-mo non è molto presente qui in zona. Quindi, man mano offriremo sempre nuovi prodotti. Uno è già in arrivo… lo raccontia-mo sul prossimo numero?

Roberta Smaldone

“Vogliamo coniugare il buon bere coi cibi tradizionali”

Intervista con Noemi De Nicola titolare della vineria “I Vignaroli - wine&food”

GRAFICHE MERCuRIo s.r.l.

Sped.in A. P. 45% comma 20/B art. 2 legge 662/96 Filiale Salerno

Casella postale n. 82Redazione: v. Don Minzoni, 1

AnGRI - Tel. 081.8509939-Fax 081.949499E-mail: [email protected]

Reg. del Tribunale di Salerno n. 591 del 17.11.1983

Via S. Maria area P.I.P. - Angri (SA)

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Direttore responsabileA n t o n i o L o m b a r d i

Responsabile trattamento dati personali (L.n.196/2003): Luigi D’Antuono

Versare l’importo sul C/C/P n. 10928844 intestato a:

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Abbonamento annuo ordinario ... € 8,00 sostenitore, minimo ... € 16,00

Ed.: Cooperativa Centro Iniziative Culturali s.r.l.

Epilogo amaro, anche se scontato, per i 13 dipendenti di Casa Serena. Nella gior-nata del 30 dicembre scorso è infatti arrivato il temuto telegramma di licenziamen-to per tutti i lavoratori in carico alla Congrega Santa Margherita. Si chiude così una vicenda che si trascina da alcuni mesi e che ha re-gistrato anche momenti di tensione e protesta.

Inutilmente, come si è visto, in quanto la Curia Ve-scovile già da tempo aveva preso la decisione di chiudere la struttura per poterla adibire a centro per ragazze madri e persone disagiate. Una ge-stione fortemente in perdita e grossi capitali occorrenti per l’adeguamento della strut-tura alla normativa vigente sono state le motivazioni che hanno indotto l’Ammi-nistrazione Vescovile a deci-dere per la chiusura. Il nuovo centro che dovrà sorgere, attingendo a finanziamenti pubblici, sarà affidato a Don Silvio Longobardi e alla sua Fraternità di Emmaus, che gestiranno una Casa Alber-go per gli anziani secondo le disposizioni di legge e una Cittadella della Carità. Esso si fonderà soprattutto sul lavoro dei volontari. I consulenti del lavoro stanno approntando i dati contabili dei dipendenti di Casa Serena per la liquidazione.

Gli anziani sono stati siste-mati presso altre case albergo per anziani, dove c’era la

disponibilità, per iniziativa delle famiglie e della stessa Congrega di Santa Margherita, dove si è prodigata in particolare modo il priore, Anna Maria Esposito.

La trattativa, cominciata all’inizio di Dicembre, tra gli esponenti dio-cesani e le rappresentanze sindacali per trovare uno sbocco positivo per il destino dei 13 lavoratori, è ancora aperta.

Essa sta decidendo se applicare la mobilità che comporta il licenzia-mento dei dipendenti, che possono

rientrare come LSU in altre aziende private. In base ad un decreto legge varato nell’ultimo Consiglio dei Mi-nistri si possono applicare gli ammor-tizzatori sociali anche alle aziende che hanno meno di 15 dipendenti.

Nella prospettiva della confraterni-ta della Congrega di Santa Margherita e della Fraternità di Emmaus c’è la possibilità di assumere i dipendenti di Casa Serena. L’unico dato di fatto è la cessazione dell’attività per i 13 lavoratori il 14 gennaio.

Gerardo Del Sorbo

In occasione delle feste natalizie, il gruppo fol-

cloristico “‘o Revotapopolo”, con il patrocino dell’assessorato alla Pub-blica Istruzione del comune di Angri, ha indetto un concorso sul tema “La mia Befana tra sogno e realtà”, a cui hanno aderito le scuole di Angri.

La classe 2ª F della scuola Media opromolla ha partecipato al concor-so con tre elaborati ottenendo il pre-mio come migliore composizione.

La premiazione è avvenuta il gior-no della Befana.

Concorso Befana d’O’ Revotapopolo. Premiata la

Scuola “P. Opromolla”

A fine 2008 sono partite le lettere di licenziamento

Befana amara per i dipendenti di Casa SerenaLa trattativa per trovare uno sbocco positivo per il destino dei 13 lavoratori è comunque aperta.

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7Gennaio 2009

L’oBLòd i

Pi ppo Della Corte

AttuAlità

ConTRoLLo GRaTuiTo DeLLa viSTa

CenTRo aPPLiCaZione LenTi a ConTaTTo

Egregio direttore,l’anno che si è appena concluso non ha brillato per capacità

realizzative dell’amministrazione comunale. Tanti gli annunci contornati da squilli di trombe e rulli di tamburi, ma di fatti se ne sono visti pochi. Non è forse così? Certo, i numerosi plaudenti ciambellani di corte che attorniano il sultano di turno diranno che queste sono critiche pretestuose, ma dopo un anno e mezzo ci si aspettava molto di più da parte di chi ha fatto dello slogan “fi-nalmente si cambia” una propria bandiera elettorale. Uno slogan (ahimè!) che si è rivelato un pericoloso boomerang. Il 2009 sarà quindi l’anno della verità. Scuse non ce ne sono più, né di tipo politico, né di tipo amministrativo. Il sindaco ed i suoi uomini sono chiamati a dare risposte concrete alla cittadinanza.

Da più di un decennio una serie di interrogativi sono rimasti inascoltati.

Da quanto appreso pare che l’Amministrazione comunale voglia nuovamente riproporre, sfidando se stessa, la possibilità di realizzare opere pubbliche con i soldi di imprenditori privati attraverso l’utilizzo dei project financing. Il periodo di crisi economica e di mancanza di liquidità di molte aziende non fa di certo sperare nell’esito positivo di questa iniziativa, nella quale personalmente non ho mai creduto (finora ho avuto tristemente ragione!!!). Ma c’è chi continua a sognare ad occhi aperti pen-sando che la nostra città abbia il potere attrattivo di Barcellona, oppure di Montpellier. Sarebbe bene che qualcuno si decida a svegliare chi dorme beatamente immaginando faraonici, ma irrealizzabili progetti. Il risveglio tardivo, infatti, potrebbe essere non felice per i “sette dormienti”, che sembrano inermi rispetto all’attuale stato di immobilismo in cui versa moribondo il paese. Una città che da un quindicennio sembra vivere, anzi sopravvi-vere grazie ad una forzosa e forzata alimentazione artificiale, a pratiche tese al mantenimento di uno stato vegetativo che non è né vita, né morte, né sorrisi, né lacrime, né bianco, né nero, né sole, né luna. Una situazione drammatica di limbo permanente che potrebbe risolversi in caso di morte reale, oppure di un completo risveglio a nuova vita.

A tal proposito restano aperti almeno quattro fronti ai quali dare priorità assoluta durante il 2009: veridicità dei bilanci comunali e contenimento reale della spesa (leggi collaboratori esterni e staff del sindaco); rinnovata gestione dell’azienda speciale co-munale Angri Eco Servizi; risoluzione del contenzioso acqua; riqualificazione urbanistica del nostro martoriato territorio. Aspetti che si trascinano da tanti, troppi anni anche a causa di politiche sostanzialmente uguali da parte delle amministrazioni deficitarie e carenti che si sono progressivamente susseguite, compresa la presente. Sembra di assistere cioè a film già visti in cui a mutare sono soltanto alcuni attori, ma la regia incerta e pallida è sempre la stessa. Mazzola non ha compiuto scelte in discontinuità con La Mura e con Postiglione, anzi sotto certi aspetti ha rimarcato gli errori grossolani compiuti dai suoi sfortu-nati (politicamente) predecessori. Ora è giunto il momento della verità. Cari amministratori il tempo della ricreazione litigiosa ed improduttiva è finito: tirate su le maniche della camicia e datevi da fare sul serio!

Il 2009 sarà l’anno della verità

«È stato finalmente realizzato qualcosa di positivo per la citta-dinanza, favorito dai fondi che il Comune ha offerto per le lumina-rie nelle strade del centro; anche se, purtroppo, non è stato possi-bile per quelle della periferia. Ma c’è l’impegno dell’Amministra-zione comunale di estendere tale servizio a tutte le strade del paese, stanziando più risorse, come han-no fatto i comuni vicini, in par-ticolare Scafati, apprezzata sugli organi di informazione come la cittadina più illuminata della re-gione Campania. è un obiettivo a cui dobbiamo puntare anche noi e gli eventi dello scorso Natale hanno dimostrato che ciò si può fare. In futuro sarà possibile rea-lizzare altri eventi simili, purché si gestiscano al meglio i fondi destinativi.. Quest’anno è stato possibile valorizzare non solo le manifestazioni promosse dai commercianti, ma anche l’opero-sità dei borghi cittadini, che han-no ravvivato con diverse inizia-tive tutti i week end del periodo natalizio. E possiamo registrare tanta soddisfazione da parte dei cittadini intervenuti. Sicuramente la ricaduta sul commercio non è stata consistente, ma con queste iniziative si dà vita ad “attività-vetrina” che pubblicizzano la no-stra economia anche fuori Angri. Ovviamente non sono mancati i problemi legati al traffico caotico e all’assenza di parcheggi orga-nizzati. Il nostro sistema stradale e la mancanza di parcheggi ade-guati hanno creato disagi e situa-zioni alquanto spiacevoli; per cui nel 2009 si dovrà puntare a col-mare tali deficienze».

Cosa l’ha soddisfatta di più?«La “Notte Bianca” del 20 Di-

cembre è stata la manifestazione che più mi ha colpito per le ini-ziative e per la cospicua affluen-

za delle persone, il che testimonia la voglia di rinascita del paese e la disponibilità dei cittadini di sentire come propria la città in cui vivo-no. Angri, però, deve assumere una nuova veste, cioè quella di un luogo ricco di manifestazioni e attivo sul piano sociale e culturale.

In merito all’utilizzo di fondi comunali per le luminarie na-talizie, nello scorso numero di AnGRI ’80, nello spazio il “Pun-giglione”, l’ex assessore e vicesin-daco Luigi D’Antuono ha ribadito che sarebbe meglio che il Comune, come fatto dalle passate ammini-strazioni, si accollasse solo il costo dell’energia elettrica consumata dalle luminarie, per incentivarne l’installazione non solo al centro ma in tutte le strade del paese da parte dei commercianti. Come ri-sponde a tale punto di vista?

«Le risorse economiche a dispo-sizione quest’anno sono state gesti-te in modo differente e ciò ha reso possibile sia l’installazione delle luminarie a spese del Comune che di sovvenzionare i borghi e i gruppi di animazione, che hanno reso il cli-ma natalizio così festoso. L’Ascom ha sempre avanzato tale richiesta, in quanto le luminarie migliorano l’aspetto estetico del paese e sono molto gradite dai cittadini. Questo, poi, ha permesso ai commercianti di investire ulteriori fondi per abbellire

«L’esito è positivo ed è testimo-niato dalla soddisfazione degli An-gresi stessi. Sicuramente bisogna riflettere sui miglioramenti da ap-portare ad una serie di eventi speri-mentati per la prima volta.

Il fattore positivo, mancato per anni, è stato l’attenzione dell’Am-ministrazione comunale nei con-fronti delle varie associazioni com-merciali, tra cui Confesercenti ed Ascom, che ha permesso di realiz-

zare l’obiettivo di ridare ad Angri un volto este-ticamente apprezzabile. Le manifestazioni e i vari eventi organizzati confer-mano di tutto ciò. Questo è la dimostrazione che non interessano tanto le grandi manifestazioni, organizza-te sporadicamente e forse anche male, ma i piccoli eventi, costruiti con crite-rio. Questi conferiscono vivacità alla cittadina e soddisfano i cittadini stes-si, legati al proprio paese, nel quale vogliono vivere occasioni di festa, senza doversi rifugiare nei paesi vicini. Dobbiamo riappro-priarci del nostro territorio, che tempo fa era un fiore all’occhiello nell’Agro no-cerino sarnese.

L’organizzazione è alla base di tutto e con grande umiltà e serenità, bisogna ottenere da queste mani-festazioni la migliore ri-caduta possibile. E come Confesercenti posso af-fermare che c’è stata an-che una discreta ricaduta sul commercio. Occorre coinvolgere anche altre associazioni in un unico progetto per migliorare sia la visibilità sociale di Angri ma anche quella commerciale. Il nostro paese è invidiabile ma è stato trascurato. Occorre fare un lavoro a livello ur-banistico che con il tempo interessi l’intero paese. Voglio ringraziare l’Am-ministrazione comunale, il vice sindaco Antonio Squillante e il consiglie-re Francesco D’Antuono che si sono adoperati per la realizzazione di questi eventi, coinvolgendo noi commercianti e ascoltan-do le nostre richieste, con-tribuendo anche economi-camente alla realizzazione delle manifestazioni nata-lizie».

D.V.

Alberto Calò,

Presidente dell’Ascom

e animare le serate angresi. La rica-duta economica per le attività com-merciali è solo una conseguenza da tale scelta. Probabilmente, ciò che si è verificato con l’amministrazione in carica è stata una gestione diver-sa, che ha permesso di investire dei fondi in tali operazioni».

Davide Vitiello

Giuseppe Pecoraro, presidente onorario

della Confesercenti

ManifeSTaZioni naTaLiZie. Qual è stata la risposta degli Angresi? Quale ricaduta c’è stata sulle attività commerciali?

Per i commercianti il bilancio è positivo

Angri, però, deve migliorare sul piano urbanistico per assumere una nuova veste, cioè quella di un luogo ricco di manifestazioni e attivo sul piano sociale e culturale.

Page 8: Angri80_gen_09

8Gennaio 2009

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I nostri concittadini Giuseppe Barbel-la, ingegnere, Nicola Strisciuglio, an-che egli futuro ingegnere e Giuseppe

Longobardi, informatico, sono da anni impegnati in progetti che riguardano la tecnologia, il mondo del web e la comuni-cazione multimediale. Uno dei loro ultimi lavori telematici è il sito www.freekick.it dedicato al gioco del fantacalcio.

Li abbiamo incontrati per farci raccon-tare la loro esperienza e la messa in linea dei loro progetti.

Ingegner Barbella potrebbe illustrarci il progetto freekick.it?

Il sito web, è stato ideato da me e Nicola Strisciuglio cinque anni fa, e originariamen-te si chiamava www.fantacalcioangrese.net ed era strettamente riservato agli Angresi che seguono il calcio. Già in quella prima versione raggiungemmo circa ottanta iscrit-ti. Il successo venne bissato anche l’anno successivo. Questo crescente interesse del pubblico ci convinse a fare un portale di livello nazionale. Così, anche il nome del sito è cambiato in “Freekick.it”. Inoltre abbiamo usufruito della collaborazione di un terzo socio, Giuseppe Longobardi che come me e Nicola opera nell’ambito dell’ICT (Information and Comunication Technology). Il nostro nuovo sito, che ha oltre 600 iscritti, di cui più di 350 attivi, è facilmente fruibile ed è ottimamente indi-cizzato sui motori di ricerca ,“Google” ci posiziona ai primissimi posti.

usufruire del gioco del fantacalcio su Freekick.it è gratuito oppure ha un costo?

È tutto gratuito poiché il gioco è finan-ziato da noi, mettendo in palio anche dei premi. Essendo appassionati di calcio abbiamo creato questo sito per diffondere il gioco del fantacalcio e le sue relative regole e per creare una community dove scambiarsi opinioni e informazioni sul mondo del calcio. Infatti all’interno del sito ci sono sia un blog, ricco di notizie e costantemente aggiornato a cui tutti possono partecipare attivamente, che un forum dove gli utenti hanno la possibilità di interagire e comunicare tra loro.

Avete avuto contatti con altri siti specializzati?

Anno dopo anno avevamo migliaia di contatti e centinaia di iscritti, finché non siamo stati contattati da un importante sito nazionale di e-commerce, www.youbuy.it,

e siamo riusciti a trovare un accordo commer-ciale: “Youbuy” sta usando, sull’esempio di “Freekick.it”, la nostra piattaforma con oltre 1700 iscritti attivi.

Dunque “Youbuy” ha riproposto il modello di gioco ideato e collaudato da voi tre?

Si, http://fantacalcio.youbuy.it, prendendo spunto da “freekick.it” ha personalizzato il si-stema per i propri scopi, legati principalmente al web-marketing. Alla dirigenza di Youbuy è piaciuta la linearità e l’architettura infor-mativa, oltre una particolare caratteristica della nostra piattaforma, cioè ogni giocatore può vedere le mosse dell’avversario. Questa caratteristica che garantisce trasparenza è assente nei fantacalcio dei siti dei giornali sportivi nazionali.

oltre a “Youbuy” avete avuto contatti anche con altri siti?

Si, abbiamo avuto, poi, un altro accordo con un gruppo di persone di Padova che ge-stiscono giornali on line e che volevano creare un fantacalcio dalla Serie d’Eccellenza alla Terza Categoria per la provincia di Padova. è nato www.freekick.it/tuttocampo un fanta-calcio originale, che prevede la possibilità di formare, gestire e schierare una formazione di giocatori dilettanti padovani e non di Serie A. E anche in questa sezione ci sono oltre cento iscritti (il portale è partito solo a metà dicembre 2008). Ora il nostro progetto è di creare un fantacalcio per la serie dilettanti, non solo per la provincia di Padova, ma a livello nazionale.

Così altre aziende hanno subito individuato la nostra professionalità e ci hanno concesso di realizzare i nostri progetti. Ci sono in cantiere altre collaborazioni con aziende affermate.

Ci sono molti giovani che na-vigano in Internet per reperire qualsiasi tipo di informazioni, come quella calcistica. Secondo voi perché ci sono tante istitu-zioni, come le amministrazioni comunali, che non usufruiscono di una risorsa importante come Internet?

Il principale fattore è sicura-mente quello culturale di una certa generazione. Purtroppo, ancora oggi non si capisce la reale importanza della tecnologia informatica che viene facilmente messa da parte. La politica, rispetto ad altre disci-pline, come la musica, il cinema o il calcio, è lontana dall’usufruire di una risorsa comunicazionale che potrebbe velocizzare, economizzare e sburocratizzare l’intero apparato. Non molti sanno che attraverso, e grazie alla tecnologia, oggi è pos-sibile avere degli strumenti anche per la Business Intelligence, che attraverso lo studio, la ricerca e lo sviluppo di Sistemi Informativi, rap-presentano un valido supporto alle decisioni e alle strategie da adottare nei più svariati campi applicativi, dal commercio all’informazione. Picco-li investimenti potrebbero portare a grandi risultati e benefici.

Sergio Ruggiero Perrino

Giuseppe Barbella, ingegnere, Nicola Strisciuglio, prossimo ingegnere, e Giuseppe Longobardi, informatico, sono da anni impegnati in progetti che riguardano il Web e la comunicazione multimediale

Freekick.it, un sito per il fantacalcio costruito da giovani angresi

nella nostra cittadina si riscontrano alcune realtà positive e tra queste spiccano le compagnie teatrali. Esse sebbene siano amatoriali meritano di essere conosciute, apprezzate e sostenute.

Le compagnie vivono grazie all’impegno di persone di buona volontà che met-tono a disposizione della collettività tempo e talento con valide rappresentazioni teatrali, grazie alle quali raccolgono proventi destinati a fini umanitari. In effetti, il metodo prescelto per la raccolta dei fondi è particolare, aiutano facendo ridere. I lavori teatrali svolti,di solito tratti dal repertorio napoletano, sono bene interpretati, coinvolgenti ed esilaranti, insomma sebbene siano dilettanti sono dei validi attori e la loro bravura merita senz’altro tanti applausi. Purtroppo le associazioni, loro malgrado, sono costrette a rappresentare le commedie preparate con tanto sacrificio ed impegno in locali di fortuna se non all’aperto o in teatri fuori città. La mancanza di una struttura atta allo scopo nella nostra cittadina crea non pochi disagi organiz-zativi ed economici.

La presenza di un teatro comunale non si limiterebbe a soddisfare solo esigenze di solidarietà e di svago, un teatro funziona anche da attrattore e da formatore di nuovi talenti. Il teatro è anche un importante luogo d’incontro, uno spazio tea-trale stabile potenzia gli aspetti culturali di una città. Angri nonostante tutto ha le potenzialità per diventare il centro culturale dell’agro.

Lo spirito artistico, molto presente nella nostra indole, necessita di essere coltivato, incoraggiato e sostenuto. Oggi chi è dotato di talento non ha un punto di ritrovo e può far riferimento solo alla buona volontà di qualche organizzazione, con la crea-zione di un teatro comunale si potrà avere un laboratorio teatrale permanente, che sarà a tutti gli effetti uno “spazio” artistico, creativo, culturale e sociale. Per alcuni sarà una fonte di divertimento, per altri un’occasione di solidarietà e per qualcuno potrà essere una professione dando così una bella e valida possibilità lavorativa. Il teatro oltre ad essere un luogo d’elevazione culturale sottrae ragazzi alla strada e svolge quindi anche una funzione sociale, i giovani se impegnati diventano più responsabili. Un teatro comunale sarà un nucleo di fermento, farà da “lievito” per molte attività come già è accaduto nei tempi antichi dove il teatro era un punto cardine per la città, era un luogo ove si sviluppava e si confrontava il pensiero e così le poleis progredivano.

Ma, ahi noi, la nostra amministrazione non da importanza alle attività culturali, tant’è che non c’è traccia di una struttura adatta allo scopo nel piano triennale delle opere pubbliche, ne’ tanto meno i politici ed i consiglieri comunali hanno proposto qualcosa di interessante. Angri è l’unico paese del circondario che non ha un teatro o un cinema/teatro, ma non molto tempo fa eravamo all’avanguardia nell’agro, c’erano nel nostro paese grandi stagioni teatrali con note compagnie nazionali ed il cinema Minerva era super affollato.

Belli i vecchi tempi!Domenico Brasile

Ad Angri urge un teatro

La compagnia Anziteatro in una recente rappresentazione

nel salone della Chiesa del rione Alfano

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non sempre i giornali danno cattive notizie, qualche volta capita di leggerne

anche qualcuna buona o, addirit-tura, ottima. è il caso, ad esempio, di un articolo pubblicato su “IL MATTINO” alcune settimane fa con il seguente titolo: “Sangue, finalmente la Campania è diventata autosufficiente”.

L’A.V.I.S. IN CAMPANIAIl risultato è stato raggiunto

grazie, soprattutto, all’A.V.I.S. che in Campania ha 46 sezioni comunali, oltre 42.500 iscritti e nel solo 2007 ha garantito oltre 60.000 donazioni.

“Non solo siamo diventati auto-sufficienti – sostiene Pasquale Pe-cora, consigliere nazionale A.V.I.S. per la Campania – ma nel corso dello scorso mese di agosto (mese nel quale si registrano le maggiori carenze di sangue) la Campania ha donato sangue alla Sicilia, al Lazio ed alla Sardegna”.

L’A.V.I.S. AD ANGRILa sezione dell’A.V.I.S. di Angri

è tra le più anziane della Regione, essendo sorta nel 1994 e con il grande merito di aver promosso

Ai soci fondatori (Carmine Siani, Giovanni Esposito, Gerardo Stanzione, Aniello Calabrese,

Luigi D’Antuono) si sono aggiunti nel tempo altri volontari meno giovani (Peppe Orlando, Anna Chierchia, Gio-vanni Cirone, Nicola Buonocunto, Anna Maria Franza) e più giovani, tra cui, addirittura, sono stati scelti gli ultimi due Presidenti: Livio Russo e Stefania Velardo, la quale, ci ha chiesto di poter ringraziare, attraverso ANGRI ‘80 “i tanti cittadini che da anni, dimostrando di aver recepito il nostro messaggio, donano constantemente il loro sangue e convincono parenti e amici a dare anche loro il proprio contributo”.

“Un ringraziamento particolare va poi al dott. Giuseppe La Mura (cardiologo, che periodicamente e gratuitamente ef-fettua visite di controllo ai nostri donato-ri), nonché alle ditte che ci offrono i loro prodotti per il ristoro post-donazione: LA DORIA S.p.A., Pasticceria Royal, Pa-sticceria D’Amato (Via Nazionale, Parco Masaniello), Pasticceria La Fiorente (Belvedere), Caffetteria “Tuttodolce” (Via Madonna delle Grazie), Pasticceria Alfano ( S. Antonio Abate), Pasticceria “ O’ Sciampagnone”, Bar Vignapiano (Via Amendola), Pasticceria Bar F.lli Grimaldi (Via Nazionale), Bar Salvatore Ferraioli (Via Giovanni XXIII).

L’A.V.I.S.: UNA SPLENDIDA REALTà

Da parte nostra, abbiamo negli ultimi tempi intensificato i rapporti con le altre sezioni A.V.I.S. della Campania e stiamo preparando varie altre iniziative, tra cui la Festa del Donatore, che vorremmo organizzare prima della prossima estate.

PERCHE’ DONARE?I dati campani ed angresi che ab-

biamo sopra fornito non debbono, essere considerati come un traguar-do, quanto piuttosto come un buon punto di partenza per andare avanti nella conquista di nuovi donatori.

Infatti, pochi sanno che il bisogno di sangue negli ultimi anni è note-volmente aumentato per una serie di fattori “Tra cui – ci ricorda il Dott. Ferdinando Annarumma, direttore sanitario dell’A.V.I.S. di Angri – vanno segnalati:1) l’aumento della popolazione; 2) l’aumento dell’età media, 3) le nuove tecnologie medi-che che ora consentono interventi e trapianti prima inimmaginabili, ma che richiedono numerosi trasfusioni (per un intervento al cuore servono dalle due alle dieci sacche di san-gue, mentre per un intervento al fe-gato anche fino a quaranta sacche); 4) senza dimenticare il trattamento dei traumi più gravi, il trattamento delle malattie congenite del sangue (come l’anemia mediterranea), le cure per gli ammalati di tumore ad uno stadio avanzato, gli interventi di emergenza; 5) l’utilizzo per la produzione di alcuni medicinali del plasma sanguigno”.

La donazione del sangue per-mette, quindi, di curare e salvare quotidianamente tante vite umane, attraverso un gesto semplice e sicuro:

semplice perché dura pochi – minuti ed è senza conseguenza, perché l’organismo reintegra molto velocemente il sangue donato;

sicuro perché per il prelievo si – usa il materiale sterile monouso.

COME E QUANDO DONAREChi vuole donare può farlo, nelle

mattinate delle domeniche indicate nel riquadro, recandosi, a digiuno, presso la sede dell’A.V.I.S. in Via Madonna delle Grazie, 40.

Per donare sangue bisogna avere almeno 18 anni e non più di 65 anni, pesare almeno 50 Kg., essere in buone condizioni di salute e condurre uno stile di vita senza comportamenti a rischio.

L’intervallo minimo tra una donazione e l’altra è di 90 giorni per gli uomini e di 180 giorni per le donne.

Per ulteriori informazioni si può telefonare al n. 339/1882525.

Luigi D’Antuono

Avendo un congiunto donatore e nell’impossibilità di trovare in tempi brevi persone che donano il sangue, occorrente per l’operazione di mia nonna (a cui sono molto legato), mi sono rivolto con fiducia agli amici della sede locale dell’Avis, attraverso i quali ho contattato il dottor Ferdinando Annarumma, direttore sanitario dell’Associazione.

Ebbene, a due giorni dall’operazione, il dottore mi ha rassicurato che attraverso il Centro trasfusionale di Salerno, con cui l’Avis di Angri è con-venzionato, il sangue occorrente sarebbe arrivato all’Ospedale di Eboli, dove mia nonna era ricoverata. Detto fatto, il giorno preposto mia nonna ha potuto sostenere l’operazione, riuscita brillantemente. Un episodio che ha confermato l’importanza ed il valore sociale di volontari come quelli dell’Avis di Angri, che si adoperano in modo assolutamente filantropico e gratuito per i propri concittadini”.

Francesco Rossi

“Un sentito grazie all’Avis di Angri”

direttamente la nascita delle altre tre sezioni oggi esistenti nell’Agro: Sarno, Nocera Infe-riore e Scafati.

è convenzionata sia con il Centro Tra-sfusionale dell’Ospedale di Salerno che con quello dell’Ospedale di Nocera Inferiore, con cui quasi ogni mese vengono organizzate almeno due donazioni presso la sede di Via Madonna delle Grazie (appartamento confi-scato alla camorra ed assegnato dal comune nel 2001).

Inoltre nel corso dell’anno sono organizzate anche giornate della donazione esterne pres-so le Scuole Medie Superiori e nei Comuni limitrofi più piccoli.

I dati delle donazioni annualmente raccolte sono eccezionali e testimoniano, altresì, un impegno tenace, costante e duraturo nel tem-po da parte dei soci e soprattutto dei dirigenti

Calendario delle donazioni 2009In collaborazione con il S.I.T.

ospedaliero Ruggi D’Aragona - SA

Gennaio 11Febbraio 15Marzo 08aprile 19MaGGio 10GiuGno 14luGlio 12SetteMbre 13ottobre 11noveMbre 15DiceMbre 13

In collaborazione con il S.I.T. ospedaliero umberto I di nocera Inf.

Gennaio 18Marzo 22MaGGio 24luGlio 19SetteMbre 06noveMbre 15

Una significativa testimonianza

DONANDO IL SANGUE AIUTI A VIVERE

La sezione di Angri è tra le più anziane della Regione, essendo sorta nel 1994 e con il grande merito di aver promosso direttamente la nascita delle altre tre sezioni oggi esistenti nell’Agro: Sarno, Nocera Inferiore e Scafati.

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Lo scorso 27 Dicem-bre, il salone dell’ex sede “Combattenti

e reduci” ha ospitato una mostra fotografica realizza-ta da Francesco Gallo, un giovane nativo di Alzando Lombardo (BG) ma figlio di Angresi, che dal 1997 vive qui ad Angri. Gli scatti sono stati realizzati in Ko-sovo, regione balcanica a sud della Serbia, falcidiata da un disastroso conflitto tra albanesi e serbi dal 1996 al 1999.

Il soggetto dominante nelle foto di Francesco sono i bambini: giocano, qualcu-no si dispera, osservando il proprio villaggio in fiamme, qualcuno rovista nella spaz-zatura, qualcun altro piange, ma la maggioranza è sorri-dente, al lavoro o all’uscita di scuola. Francesco è un uomo che vive circondato da bambini e adolescenti, durante la sua attività di istruttore di ciclismo per il settore giovanile. Li prepara all’attività agonistica, ma insegna loro tante altre cose, invitandoli alle sue mostre sul Kosovo e raccon-tando loro ciò che racconta a noi, mentre ci fa da guida per la visione.

“La mia prima volta nei Balcani”, ci dice “ fu nel 1997: ci andai come ani-matore nei campi estivi di Zenica e Sarajevo. Poi, nel 2001 ci sono tornato con l’O.N.G. Bergamo x il Ko-sovo. Ho capito immedia-tamente che, malgrado la guerra sia finita da diversi anni, la pace in Kosovo è soltanto apparente e c’è ancora tanto da fare”. Una delle prime immagini che Francesco ci mostra ritrae un comunissimo ponte: “Il Ponte di Mitrovica è il sim-bolo delle rivendicazioni, della divisione: è il Muro di Berlino dei Balcani. Mi-trovica è una città divisa in due: da una parte ci sono i kosovari, dall’altra i serbi. Da un lato all’altro del ponte cambiano le targhe automobilistiche, la scrit-tura, i militari. Insomma,

attraversare il Ponte di Mitrovica è come passare un confine”.

Ma c’è un luogo, forse quello più fotografato, che ha evidentemente un significato a sé: l’istituto scolastico di Novoselo. Per chi, come Francesco, ha imparato a considerare le figure infantili il vero specchio di questo popolo, una scuola può dire tante cose. Sia ben chiaro: siamo ben lonta-ni dalle aule calde e colorate, tipiche delle nostre scuole. “Questo istituto”, ci dice Francesco, “ fu costruito ne-gli anni ’20 e sembra si sia fermato a quell’epoca. Le aule rattristano la vista: sono spoglie, fredde, con i muri scrostati dalla fuliggine e dall’umidità; hanno come «impianto di riscaldamento» una stufa a legna, molto simile ad un bidone di ferro con un tubo; i pavimenti sono di legno: scricchiolano ad ogni passo e rim-bombano di continuo. Della sicurezza è meglio non parlare…”

Eppure, malgrado i disagi e l’ino-spitalità del luogo, i bambini ci sono: sorridono, colorano e sono pronti a rendere quel luogo più accogliente anche se non hanno niente, anche se i cartoncini Bristol da attaccare ai muri sono soltanto immaginari. Francesco ricorda perfettamente la prima visita a Novoselo:“Mi colpì il comportamento educato e composto dei bambini, che entravano in classe in maniera ordinata. Sorridevano, giocavano, mi scrutavano. Ad uno di essi, Ardian, donai un astuccio con penne e colori: fu contentissi-mo, non lo mollava più e non faceva che mostrarlo con orgoglio ai suoi amichetti”.

Verso Ardian, i suoi compagni e verso tutti i bambini kosovari che vanno a scuola e che hanno il diritto, al pari di tutti gli altri bambini, di stu-

diare e giocare in un luogo sicuro, in cui non si corra il rischio di ammalar-si e di vedersi mancare il pavimento sotto ai piedi, Francesco è deciso a profondere il massimo impegno. Il suo obiettivo, condiviso anche dalla consigliera Virginia Russo, è quello di fondare un’Associazione che si interessi del supporto e della fornitura di materiale scolastico alle scuole del Kosovo. “Quella di Francesco Gallo”, ci dice la signora Russo, “ è una causa nobile che intendo sposare pienamente: è un ragazzo volenteroso e determinato, poi credo che il sor-riso dei bambini meriti qualunque sacrificio”.

Come già detto, c’è tanto da fare. Poco, invece, occorre per disegnare un sorriso sui volti dei bambini di Novoselo. Per farlo, contattare Fran-cesco Gallo al 3339647955, oppure via e-mail all’indirizzo [email protected].

Francesco Somma

I ragazzi del Kosovo in cerca di normalità Babbo Natale regala

sorrisi ai piccoli atleti

Al I Circolo didattico, con l’av-vicinarsi del Natale, il tema della solidarietà ha preso il sopravven-to.

All’interno dell’edificio scola-stico, infatti, ha preso vita un pre-sepe vivente itinerante. Ogni aula è stata adibita ad una bottega o ad un’osteria che riprendesse le clas-siche ambientazioni presenti nei presepi più moderni. Gli alunni, molto partecipi e guidati dal do-cente responsabile della bottega, hanno saputo rendere con natura-lezza e semplicità antichi mestieri scomparsi ormai dalla nostra cul-tura, grazie anche all’aiuto dei ge-nitori che hanno fornito materiali adeguati affinché il tutto si potes-se realizzare con cura in ogni mi-nimo dettaglio. Un percorso se-gnato lungo il corridoio della scuo-la divideva il passag-

gio dei visitatori, controllato da at-tenti genitori, i quali accoglievano, a scaglioni, il pubblico all’entrata. E così si poteva incontrare la bottega del ricamo, della lana, il fruttivendo-lo, l’acquaiolo, per arrivare poi alla grotta, dinanzi alla quale un coro di angeli bianchi intonava canzoni na-talizie della tradizione italiana.

Proseguendo il percorso prese-piale ci si ritrovava nell’aula della solidarietà, una stanza in cui i ra-gazzi vendevano degli oggetti da loro stessi fabbricati e decorati, il cui ricavato è andato all’Associa-zione Progetto Famiglia guidata da Don Silvio Longobardi, per costru-ire una scuola in Burkina Faso. è intervenuto anche Don Silvio, con la benedizione del presepe vivente. Il I Circolo, guidato dalla direttrice

Maria Capone, ha dato così il suo contributo al Progetto Famiglia che opera da diversi anni sul territorio per realizzare scuole e strutture idonee allo sviluppo di realtà so-ciali abbandonate e sfrut-tate. La responsabile del progetto didattico, la do-cente di religione Nunzia D’Antuono, ha curato la manifestazione insieme alle altre docenti del ples-so e ha voluto, con l’aiuto di tutti, trasmettere ai pic-coli allievi il valore della solidarietà e di un Natale più generoso.

Roberta Smaldone

Quest’anno l’aria nata-lizia si è fatta sentire anche all’interno della

mega struttura del centro be-nessere “olimpia”, osservando le vetrine addobbate dai vari decori, le strade stracolme di gente, l’intensità del traffico, luci, colori.

Nonostante il freddo sono stati giorni che hanno riscaldato il cuore di tutti, in particolar modo i più piccoli, protagonisti unici, nell’at-tesa di ricevere doni, sono rimasti sorpresi nell’incontrare Babbo Natale dopo l’esibizione di nuoto svolta dalle categorie: esordienti C nati 2000 - 2002; esordienti B nati 1998 - 1999; esordienti A nati 1996 - 1997; Ragazzi M nati 1993 - 1995; Ragazzi F nati 1994 - 1995.

L’amministratore unico Vincen-zo Russo insieme allo staff tecnico ha organizzato in ogni minimo dettaglio l’evento, riscuotendo

Mostra fotografica realizzata dal giovane Francesco Gallo

Obiettivo: fondare un’associazione che procuri materiale didattico agli scolari kosovari

grande successo nella gara sportiva come anche nell’intento di voler trasmettere un momento di gioia ai piccoli come ai genitori presenti. Un bambino lì presente ha affermato con aria soddisfatta ed entusiasta: “Non me l’aspettavo d’incontrarlo qui in

piscina e di ricevere anche un dono, sembra quasi una magia”! Cosi il Centro benessere ha augurato con affetto un serenissimo Natale.

Simona Catania

Al Centro benessere “Olimpia”

Presepe vivente al I Circolo Didattico

Natale si veste di solidarietàRaccolti fondi per l’associazione “ Progetto Famiglia”

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11Gennaio 2009 Arte

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Lo scorso 12 di-cembre, presso il Punto Einaudi

di nocera Inferiore, Ernesto Terlizzi ha presentato al pubblico Matissomania, trenta collages su carta.

Vi è una riflessione di Marcello napoli, che ha scritto le note del pieghe-vole che accompagna le opere in mostra, partico-larmente utile a capire gli esiti della ricerca dell’ar-tista angrese. Scrive il critico, a proposito dei collages in esposizione, che essi sono come «sil-houette d’erbe magiche e medicamentose per lo sguardo, per l’immaginazione non più costretta da un pentagramma statico a scansioni precise, calco-late, prevedibili».

Terlizzi, iscrivendosi in una linea di ricerca estetica e lingui-stica, i cui illustri predecessori fu-rono Braque e Picasso e in Italia Carlo Carrà, e richiamandosi al mondo poetico ed espressivo di Henri Matisse, si immerge in un universo ricco di suggestioni for-mali. Le linee e i volumi invadono lo spazio della carta, infondendole bagliori di vivaci cromatismi, che si scompongono e ricompongono in un affascinante rincorrersi di

Lo scorso 21 di-cembre, presso la Galleria di

arte contemporanea Pagea, è stata inau-gurata una personale dell’artista salerni-tano Eduardo Gian-nattasio.

Diciamo subito che ci troviamo di fronte ad un pittore, la cui principale peculiarità estetica risiede, prima ancora che nel tratto che ne evidenzia la linea di sperimentale ricerca, nell’uso vera-mente affascinante che egli fa del colore.

Giannattasio, attivo fin dalla prima metà degli anni Settanta, proviene da esperien-ze artistiche legate al figurativismo (soprat-tutto all’inizio del-la carriera), e all’art surjournaux (una tec-nica di pittura ad acqua appresa e sperimentata durante un soggiorno in Francia).

Più recentemente, l’arti-sta salernitano si avvale di una tecnica da lui ideata e messa a punto: una parti-colare pittura a fuoco, che rende i lavori di questa per-sonale lucenti e pervasi da

segni e forme. Sembra quasi che tali forme vogliano imprigionare sulla carta il senso stesso del loro movi-mento nello spazio. Ricordiamo che l’indagine sul movimento di forme nello spazio caratterizza da anni l’estetica personale dell’artista.

Dicevamo che Terlizzi si richiama (fin dal titolo) a Matisse, autore, all’inizio degli anni Quaranta, di grandi collages che aveva chiamato gouaches découpés, la cui serie più importante e nota è quella dei Nudi Blu.

Infatti, come nei lavori del maestro francese, anche nei trenta collages dell’artista nostrano, si rintracciano agevolmente le forme bidimensio-

una vivacità cromatica eccezionale. Tant’è che anche nei quadri dominati da tonalità fredde (verde e azzurro), l’effetto di smaltata lucentezza non si affievolisce affatto.

Paradossalmente, ma significativa-mente, l’artista presenta alcuni lavori in bianco e nero, che sono tra le cose più belle dell’esposizione, che hanno lo stesso fascino di “colorismo”, ben-

ché siano prive di accensioni cromatiche.

Da un punto di vista “linguistico” Giannattasio sembra voler percorrere una strada a cavallo tra il figurativismo e l’astrattismo. Infatti, i suoi lavori – la mostra ne ospita una quindi-cina della produzione degli ultimi anni – perseguono una sorta di scomposizione dell’immagine, che viene suggerita all’occhio di chi guarda dagli accostamenti cromatici.

In altre parole, l’osserva-tore di questi quadri potrà in essi decifrare la presenza di figure in movimento, ca-valieri, pescatori, bagnanti, concentrando l’attenzione sul modo in cui due colori si incontrano e si sovrappon-gono. Sono figure (vi sono sempre due figure umane stilizzate, che si riconoscono chiaramente, quasi a signi-

ficare la presenza di un ininterrotto dialogo tra due “io”) sempre immerse in un contesto “panico”, in cui la natura è onnipresente.

La personale di Eduardo Giannat-tasio resterà aperta al pubblico fino al 26 Gennaio prossimo.

Vincenzo Ruggiero Perrino

Eduardo Giannattasio alla PAGEA ART

nali, le linee controllate, l’espressione che domina i dettagli.

Il foglio di carta di-venta per Terlizzi un mondo da popolare con l’esplosione della fan-tasia, delle linee e dei colori, sorretta da una ludica frenesia e da un alto rigore estetico.

La personale di Erne-sto Terlizzi resterà aperta al pubblico fino al 24 gennaio prossimo.

V. R.P.

Mostra di Ernesto Terlizzi al Punto Einaudi di Nocera Inferiore con trenta collages su carta

Uno stile a cavallo tra il figurativismo e l’astrattismo

Matissomania. Un universo ricco di suggestioni formali

Page 12: Angri80_gen_09

12Gennaio 2009Festività nAtAlizie

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Il 5 gennaio il parroco di San Giovanni Battista, Don Enzo Leo-poldo, ha organizzato una seconda trasferta presso il tempio paolino, che ha fatto registrare un’adesione senza precedenti. Nove pullman e circa 450 persone, tra cui – oltre a quelli impegnati all’interno della parrocchia – numerosi fedeli hanno raggiunto la Basilica capitolina, seconda per ampiezza soltanto a quella di San Pietro in Vaticano.

“La visita fatta lo scorso Ottobre - chiarisce Don Enzo - è stata un ritiro spirituale per i collaboratori pastorali. Questa volta si è trattato di un pellegrinaggio vero e proprio: con numerosi partecipanti, rimasti contento della giornata trascorsa”.

In mattinata il parroco, unito ai ministri ed al coro parrocchiale di San Giovanni Battista, ha avuto l’onore di celebrare la S. Messa sull’altare della Basilica di San Paolo: “la Messa rappresenta senza dubbio il momento clou del pellegri-naggio: non nascondo che è stata un’emozione fortissima celebrare in un luogo così importante. Molti pellegrini sono rimasti impressio-nati e commossi”

Al termine della celebrazione eucaristica, il gruppo è partito alla volta di Frascati, sui Colli Albani, presso il Centro “Papa Giovanni XXIII”, custodito dai Padri De-honiani, dove ha avuto modo di consumare il pranzo. Poi, mentre gli adulti hanno trascorso qualche momento di relax, i più giovani hanno approfittato di un campetto di calcio per una partitella.

Nel tardo pomeriggio, infine, parte del gruppo si è rimessa in viaggio per tornare a casa, altri hanno raggiunto Castel Gandolfo, per una breve visita al Lago Albano e ai locali della residenza estiva papale.

“Sono convinto”, conclude Don Enzo, “di aver raggiunto lo scopo per il quale ho organizzato il pelle-grinaggio: dare alla comunità par-rocchiale la possibilità di ritrovarsi intorno alla figura di questo grande apostolo delle genti, per acquisire uno sguardo nuovo nella fede”.

Francesco Somma

Durante i primi cin-que giorni del mese di gennaio, il Salone Par-rocch ia le della Colle-giata di San G iovann i Battista ha o s p i t a t o una mostra con pesca di benefi-cenza, or-ganizzata dai catechisti e dai ragazzi dei vari gruppi di catechismo, dall’Accoglienza alla Cresima. L’iniziativa, dal titolo Festa dei ragazzi a colori, ha coinvolto un folto gruppo di bambini e adolescenti dai 7 ai 16 anni, che insieme ai familiari, si sono impegnati nella realizzazione di oggetti artigianali e cartelloni.

Simpatici lavoretti in pasta di sale e das hanno popolato i banchi di una divertente pesca di beneficenza, mentre lavori di dècoupage, vasi, ricami, centrotavola e corredi, realizzati o donati dai genitori, sono stati messi in vendita e il ricavato è stato interamente devoluto alla Pontificia Opera per l’Infanzia Missionaria.

La Festa dei ragazzi a colori si è avvalsa di uno slogan, I bambini aiutano i bambini, che rispecchia l’obiettivo principale dell’even-to: sensibilizzare i più giovani al dramma della povertà nel mondo, spronarli a riflettere sulle difficili condizioni in cui versano milioni di loro coetanei e, soprattutto, dar loro la possibilità di fare qualcosa per chi è meno fortunato. (F. S.)

Le luci, le de-corazioni, gli addobbi e il

presepe da soli non bastano a trasmet-tere l’emozione del natale. Lo sanno molto bene i giovani della parrocchia di S. Maria di Costan-tinopoli che hanno voluto celebrare la nascita del Dio Bambino con due manifestazioni di classica tradizione natalizia: il presepe vivente e un concer-to-spettacolo.

Quest’anno la par-rocchia ha potuto contare sull’entusia-smo e l’impegno di due giovani realtà associative, infatti, alla già avviata corale “S. Maria Costantinopoli”, diretta dal maestro Alfio Fiorelli, si è aggiunta la neonata ACR che si avvale della collaborazione di sei educatori (Assunta D’An-tuono, Federica Carrese, Patrizia e Teresa Ruggiero, Virginia novi e Angelo Ter-lizzi) guidati da don Marco Limodio e dal parroco don Luigi La Mura.

Il 28 dicembre e il 4 gen-naio i ragazzi dell’ACR, incuranti della pioggia e del freddo, hanno messo in scena un piccolo presepe vivente negli spazi che cir-condano la chiesa cercando di rievocare le atmosfere e i costumi del tempo della nascita di Gesù.

La corale, tenendo fede al proprio stile, ha presentato un concerto-spettacolo dal titolo “Natale nel mondo” in cui i canti della tradizione natalizia sono stati intessuti nella trama di un testo reci-tato-narrato e illustrato con l’ausilio di proiezioni.

Lo spettacolo si apre con una scena casalinga in cui

una bambina (Noemi Orlando) chiede aiuto alla zia (Claudia Fattorusso, autrice del testo) per svolgere un compito assegnatole a scuola: descri-vere, appunto il Natale nel mondo. Ogni Stato ha le sue luci, i suoi colori, i suoi profumi e le sue melodie di Natale che, con un’accurata ricerca musicale, il Maestro Fiorelli riprende

e rielabora per tre voci e ensem-ble strumentale (Carlo Caputo al piano-organo, Giusy Pastore al violino, Anna Mongibello alla chi-tarra acustica, Angelo Terlizzi alla chitarra elettrica, Paolo Smaldone al basso e Ivana Mastrogiovanni alla batteria).

Angela Sorrentino

Lo scorso 28 Dicembre, presso la Parrocchia di S.Maria delle Grazie si è svolto il Gran Concerto di Natale, proposto dall’associazione The Sound in collaborazione con la Corale SS. Annunziata, la ludoteca BaBy Club, l’associazione musicale “Amici della Musica”, e col Patrocinio del Comune di Angri.

Le armoniche note e il soave coro, composto da 100 elementi tra cui 30 bambini e diretto con l’orchestra, dal Maestro Alberto Barba ha regalato momenti di forte emozione con i più celebri canti e musiche ispirati al Natale.

Un’occasione per gli organizzatori di estendere l’attività musicale e del coro in altre zone della città; per esprimere la solidarietà e la vicinanza delle associazioni verso la comunità angrese.

Pesca di beneficenza nella Collegiata di San Giovanni

Il natale nel mondo… nella chiesa di S. Maria di Costantinopoli

Gran Concerto di natale nel rione Alfano

Coro di cento elementi accompagnati e diretti dal M° Alberto Barba

Pellegrinaggio alla Basilica di San Paolo fuori le mura

Gli Angresi sollecitati dalle iniziative legate alle festività natalizie a ritrovare i valori dello stare assieme come comunità

Page 13: Angri80_gen_09

13Gennaio 2009 PersonAGGi AnGresi

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Novi ha ritenuto opportuno iniziare la rubrica incon-trando il personaggio che

sei anni fa inaugurò la stessa manifestazione…

Parliamo di Mimmo Ruggiero attore, imitatore e showman cresciuto ad Angri ed ora stabil-mente a Roma, giusto?

Giustissimo, sono nella capitale da 8 anni, però in estate ritorno nella mia terra.

La tua famiglia però vive ancora ad Angri?

Si, solo io e mio fratello siamo “emigrati”.

Anche tuo fratello è un artista come te?

Assolutamente no! l’unica “pe-cora nera” sono io e non se ne capisce il perché visto che in famiglia non ci sono artisti ovvero personaggi di spettacolo, ma ci sono artisti in altri campi, i miei ad esempio gestiscono un mini market ed io li considero artisti nel loro campo... come affettano la mortadella loro ...

A cosa stai lavorando attual-mente?

Sai Peppe, a Roma faccio tanto teatro ed attualmente sto portando in giro una commedia inedita del napoletano Giorgio Amato dal titolo “Gemelli diversi”. In più, proprio oggi riprendo la direzio-ne artistica di un piccolo teatro romano. Roma è piena di teatri, dove mi diverto a portare in giro i miei spettacoli, e dove la gente, per fortuna, risponde bene, nono-stante la crisi.

Da quanto tempo invece non ti esibisci ad Angri?

Da tre anni, ma sembra passata un’eternità.

Dove ti esibisti?In villa comunale con i miei

amici di “Domenica in” venuti appositamente da diverse parti d’Italia: un successone; non avevo mai vista tanta gente fino ad allora per un mio spettacolo, ricordo che anche i miei colleghi rimasero meravigliati da tanto calore. Una serata indimenticabile.

E perché quello spettacolo

non si è più r i p e t u t o , nonostante il clamoroso successo?

N o n s o , forse perché mi sono al-lontanato un po’ da Angri, o forse per-ché da allora mi sono de-dicato mol-to di più al t ea t ro ; mi piacerebbe però tornare ad esibirmi ad Angri con uno spetta-colo teatrale, nonostante sia conscio del fatto che in città mancano strutture idonee, e questo mi dispiace molto.

Facciamo un altro passo indietro fino all’anno 2003: cosa hai pen-sato quando sei stato contattato per ricevere il Primo Premio città di Angri e che ricordo hai oggi di quella serata?

Il Premio mi ha molto lusingato, sai ricevere un riconoscimento nella tua città non è cosa da poco visto il detto “nemo profeta in patria”. Ricordo che mi sono divertito molto oltre a provare una leggera emozione, e poi ho trovato uno staff fantastico, ragazzi con tanta voglia di creare qualcosa di diverso e importante nella nostra città.

Che ricordo hai, invece, dell’An-gri di quando eri ragazzino, ado-lescente?

La passione per questo lavoro è iniziata proprio nel mio paese. Ho iniziato alla scuola media, durante gli spettacoli di fine anno ero sempre il primo a organizzare ed esibirmi. Poi, visto il successo ho iniziato imitando i professori delle superiori, anche qui un delirio... praticamente invece di studiare pensavo a creare gags e ad osservare le caratteristiche comiche dei proff. del mitico ITC. Da quelle esperienze “scolastiche” sono poi passato al mio primo tour

di spettacoli nelle varie piazze del-la città. Ricordo che le feci tutte, e fu un successo ovunque.

Trovi diversa l’Angri di quegli anni con quella attuale?

Molto. Prima c’era più voglia di divertirsi, più spensieratezza, oggi invece van-no tutti di cor-sa, io trovo che Angri essendo un paese debba essere “vissuto” come tale.

oltre la fami-glia sei rimasto in contatto costante con qualche Angrese in questi 8 anni di permanenza a Roma?

Pochissimi, però quando “scendo” è “obbligatorio” fare un giro al centro e prendere un buon caffè

E cosa pensi ogni volta che lo fai?

Mi emoziono sempre, ma mi fa anche molta rabbia perché a mio modesto avviso Angri può e deve migliorare; abbiamo dei beni che ci invidiano tutti e non li curiamo, però di nuove costruzioni se ne vedono sempre di più…

Ti riferisci al “bene” Castello Doria?

Esatto! Ma sai che quando a Roma dico che sono di Angri tutti fanno riferimento al castello? Significa che è abbastanza conosciuto.

no, non lo sapevo. Tu invece sai che ora è in ristrutturazione?

No, non lo so, però significa che finalmente qualcosa si sta muovendo e ne sono felice.

Dipendesse da te che uso ne faresti?

Un museo ed organizzerei un grosso evento all’ombra del castel-lo. io lo definisco il “Colosseo di Angri” in quanto è la nostra figura rappresentativa.

Hai detto che curi anche direzio-ni artistiche, ti affidassero quella

dell’Estate ad Angri, cosa proporresti?

Innanzitutto ne sarei onorato perché sarebbe una direzione artistica fatta con il cuore nel bene della città e delle persone che ci vivono. Organizzerei un evento diverso in ogni piazza per far conoscere interamente Angri ai vi-sitatori e soprattutto farei esibire ragazzi angresi che vogliono “sfondare” nello spettacolo, ce ne sono tanti molto bravi.

Ti è capitato di tro-varne qualcuno sul tuo cammino artistico?

“I Santo California” che mi hanno fatto conoscere questo mestiere e mi han-no insegnato tanto. Mi hanno “sequestrato” a soli 18 anni e sono partito con loro. In quel tour mi sono fatto le ossa perché fino ad allora ero praticamente sconosciuto, e quando il pubblico non ti conosce è difficile che si soffermi a guardarti per più di 10 minuti…

Cosa auguri agli An-gresi per questo 2009?

Spero che si possano creare spazi idonei per “fare” arte, spettacolo, eventi. E poi un consiglio: Angresi soffermiamoci a parlare con il vicino, il salumiere, il fioraio...que-ste sono le cose che fanno bene alla collettività, io vivo in una grande città ma mi manca la città ristretta dove al mattino si possono sentire ancora quei “profu-mi di una volta”.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Gestire un teatro ad Angri.

Sì, però, prima biso-gna costruirlo...

Giuseppe novi

Inizia con questo mese la collaborazione tra “ANGRI ‘80” ed il “Premio Città di Angri”. Il nostro giornale pubblicherà interviste - curate direttamente e liberamente da Giuseppe Novi (inventore dell’ormai affermato premio) - con tutti gli “ambasciatori angresi”,

cioè con tutti quei personaggi che dal 2003 ad oggi sono stati premiati per meriti artistici, professionali, politici, sportivi, ecc.

C’è stata molta preoccupazione, se non paura per la nostra concittadina Rita Russo, campionessa di numerose gare de-dicate ai barman di tutto il mondo e molto brava a confezio-

nare ottimi cocktail. Infatti lo scorso Novembre era a Bankok per l’ennesimo concorso, in cui si era qualificata per la finale, e sarebbe dovuta rientrare in Italia il 27 dello stesso mese. Invece è tornata in Italia il 3 Dicembre. Come abbiamo saputo dalle cronache estere, Bankok era in rivolta contro il governo, e in quei giorni alcune per-sone avevano occupato l’aeroporto, proprio nel momento in cui la signora Rita stava per partire. In Thailandia, la signora Rita ha ot-tenuto il secondo posto con il suo cocktail “Red Tanqueray”, a base del miglior gyn che c’è al mondo, con lamponi, ginger reil e lime.

Ma nell’aeroporto, a rasserenare gli animi dei passeggeri bloc-cati dalla folla che protestava, c’erano gli addetti alla sicurezza e le hostess che, mostrando grande ospitalità e gentilezza, erano molto vicini a chi, come Rita, stava per tornare a casa. Il pensiero in quei momenti va alla famiglia, ai figli soprattutto, in ansia per quelle ore di disordini e confusione generale.

Si era temuto il peggio. Invece, per fortuna, la delegazione italia-na è stata portata in visita ai più famosi alberghi della città, e perfino a vedere il Buddha dormiente, caratteristico simbolo della religione del posto. Non sono state spese invano quelle ore di attesa e alla fine, dopo circa tre ore di viaggio per raggiungere l’aeroporto mili-tare di U-Pattaya, Rita è riuscita a partire insieme agli altri italiani che attendevano l’imbarco come lei. In questi momenti le è stata di grande aiuto la fede e l’essersi affidata alla Madonna, a Padre Pio e a S. Giovanni Battista, pregando continuamente che la situazione si sbloccasse.

Le sue gare riprenderanno in primavera e intanto la signora Rita Russo si prepara già a ripartire per riprendere in mano la sua grande competizione.

Roberta Smaldone

Intervista con l’attore e showman Mimmo Ruggiero

«mi piacerebbe gestire un teatro ad Angri »

un lusinghiero secondo posto per

Rita Russo Di Dato

Mondiale di cocktail presso l’Hotel Royal Orchid Sheraton di Bangkok

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Quanno me vene ‘a nustalgiapenzo sempe... ô Paese mio;

‘e cchiocche se metteno ‘n funzionee cu ’o penziero arrivo abbascio â stazione.

Torno arrete cu ’a memoriae me par’ancora ajere

... che partevo carabiniere!Chellî lacreme ‘e mammàdispiaciuta ‘e me lassa’.

e papà che fingeva e nu’ cchiagnere.‘O treno accellerato che parteva...

e intanto ‘o paese mio scumpareva.‘Na sfugliatella a volo a Porta Garibaldi

pe’ me purta’ ‘ncuollo ‘e profumme, ‘e saporee ‘na terra cumbattuta...... ma nu’ perduta.

Poche juorne dint’a Capitalevestuto già ‘a carabiniere.

... ma me pare ancora ajere!‘O traghetto p’‘a Sardegna,

‘o pranzo ‘ncopp’â nave..mammà, sì stevemo male!

Quase ‘n’anne pe’ ffa’ ‘o corsotra surate, jastemme e corze.

Passa ‘n fretta accussì ‘o tiempoCh’addevento brigadiere.Po’ me fanno marisciallo

e rimanghe ‘nt’o bresciano;faccio ‘a vita ‘a carabiniere,ma... me pare ancora ajere!

Grazie ê legge forviantime ne vaco in penzione,

ma oh Dio, so’ nu guaglione!A ttre anne d’’a penzione

perdo a mia moglie, Anna Smaldone.‘Na casa appena fatta

e duje figlji giuvenielletant’è ‘a voglia ‘e turna’ a’ Angri

‘e sta’ nu poco cu ’e parientema nu’ succede propio niente.

Te faje n’anema e curaggioe capisci che simmo ‘e passaggio;

‘O Signore te lèva e te dàe ‘o Sinnaco me fa fa’.

Mò nu’ guardo cchiù a niente,sulo ‘o bene de’ parientee ‘a voglia me… rimane

‘e turna’ a’ Angri... già dimane.Angelo lannone

Isorella (Brescia)

Angelo lannone è nato ad An-gri nel 1950 ed attualmente vive a Isorella (Brescia) ove in passato è stato Comandante della Stazio-ne dei Carabinieri per due lustri e nel 2002 eletto Sindaco nello stesso paese. È papa di Simona e Gianluca e nel 1998 è rimasto vedovo della nostra concittadina Anna Smaldone. Da diversi anni è direttore della Corale Polifoni-ca S. Rocco di Isorella ed, inoltre, ha una grande passione per la cu-cina, ma di pesce di mare, tenen-do corsi in materia nel bresciano e nel mantovano. É in procinto di pubblicare un libro di cucina con proprie ricette.

É l’unico di otto fratelli a vive-re fuori Angri, ma non manca, più volte in un anno, di tornarci. La poesia che ci ha fatto perve-nire non nasconde affatto la sua nostalgia, le sue emozioni e l’at-taccamento alle sue origini.

Il Centro Iniziative Culturali ha pubblicato l’antologia poe-tica di Mattia Mario Barba,

Gente e fatti della mia terra 2. Diciamo subito che Mattia Mario Barba era stato un prolifico autore di poesie, per la scrittura delle qua-li utilizzava sia la lingua italiana che il dialetto napoletano.

Una prima raccolta apparve nel 1977, ricurdann’ ‘o ppassato: poesie in dialetto napoletano. A questa ne seguirono altre, tra le quali Poesie impertinenti in dia-letto napoletano (1981). Oltre che poeta, Barba fu anche autore di commedie teatrali, come Io sono una signora e ‘A confessione ‘e Mentinella, entrambe pubblicate nel 1981, e proposte, qualche lu-stro fa, in apprezzati allestimenti scenici.

In secondo luogo, sembra necessario spiegare quel “2” aggiunto al titolo della raccolta poetica di cui stiamo parlando. Nel 1981, il nostro poeta aveva dato alle stampe un’antologia dal titolo Gente e fatti della mia terra, della quale la presente edizione intende essere una sorta di completamento, che l’autore, prematuramente scomparso pochi anni dopo quell’opera, non aveva potuto portare a termine.

Così, grazie al lavoro di selezione della vedova e alla cura del Centro Iniziative Culturali, queste poesie, finora inedite, possono finalmente essere conosciute da tutti.

Gente e fatti della mia terra 2 si divide in due parti: la prima ospita poesie in dia-letto (e sono la maggior parte), la seconda poesie in

AnCoRA... AJEREanGReSi fuoRi anGRi

italiano. In entrambi i gruppi di compo-nimenti, come scrive Francesco Fasolino nella prefazione del libro, uno dei temi fondamentali è la morte, di fronte alla quale l’animo umano sembra dividersi tra esorcizzazione della paura e serena accettazione del comune destino di tutti gli essere viventi.

Alla riflessione sulla morte, quasi sempre, il poeta accompagna immagini notturne. La notte è vista quasi come un rifugio, una possibilità di poter riflettere con tranquillità. Della morte Barba sembra indagare la componente di mi-stero, così come fa pure a proposito delle espressioni più vitali della sua terra e della sua gente.

Si aprono spesso, nelle liriche della raccolta, squarci su un mondo e su una quotidianità che potremmo

impropriamente definire minore: gente e fatti che sembrano quasi antichi nella loro distanza temporale. Barba diventa allora il poeta della memoria. Però, non si tratta di una memoria malinconica come la possiamo vivere noi oggi ri-leggendo queste poesie a distanza di tanti anni da quando furono scritte. La memoria che Barba esprime è piuttosto frutto di una specie di nostalgia per un tempo irrimediabilmente allontanatosi, che lascia posto alle amarezze del pre-sente e all’incalzare delle trasformazioni storiche e sociali. Stilisticamente, queste poesie inedite confermano la predilezione dell’autore per un uso armonico delle parole, grazie al quale emergono sempre descrizioni di fatti e di persone estremamente de-licate e sfumate. Attraverso un uso così particolare del verso, Barba può quasi

entrare nelle cose, nei fatti, nelle persone, e restituirle nella loro nuda essenza. Con questa edizione, il Centro Iniziative Culturali prosegue la lodevolissima operazione di ideale sistemazione del patrimonio poetico e narrativo prodotto da autori angresi del recente passato. Questa operazione era partita nel 1998 con

Gente e fatti della mia terra 2. Una raccolta di poesie, in dialetto e in italiano di Mattia Mario Barba, edita dal C.I.C.

la pubblicazione delle poesie dell’allora appena scomparso Giuseppe Marinetti, ed era proseguita, nel 2004, con la pubblicazione dei racconti di Gaetano Marra. Insieme con questi ultimi, Mattia Mario Barba era stato il cantore di un’Angri, che gli inquieti anni che viviamo non solo hanno radicalmente trasformato e non sempre in meglio, ma stanno lentamente lasciando scivolare nel più totale oblio.

Vincenzo Ruggiero Perrino

Poesie della memoria, tra paura e accettazione del destino umano

Centro Iniziative CulturaliPresentazione del libro

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Il 20 dicembre scorso, nell’ambito delle ma-nifestazioni natalizie,

il Comune ha organizzato la “Notte Bianca”, animando le principali vie del centro con negozi aperti, musica, spettacoli e buon cibo, rav-vivando ancor più l’atmo-sfera festiva e coinvolgendo grandi e piccoli.

La serata ha avuto ini-zio con spettacoli dedica-ti ai bambini, organizzati dall’agenzia “Maxi Party”, rievocando un Natale stile newyorchese con clown, personaggi di Walt Disney, sculture di palloncini, teatri-no, Babbo Natale, zucchero filato e pop-corn, sulle note dell’inconfondibile e tanto amata colonna sonora na-talizia: Jingle Bells. Inoltre, le associazioni dei Borghi cittadini hanno sfilato per le strade del centro con le bandiere e al ritmo dei tam-buri, proponendo un Natale di sapore medievale che fa da sfondo al patrimonio storico-culturale del nostro paese. Nelle principali piaz-ze si sono esibiti gruppi mu-sicali angresi come i “Core e Corde” in piazza Trivio, Pa-squale Benincasa, Michele Barbato, Ermanno Pasto-re, in via Zurlo; artisti come Monica Sarnelli e Genny Marigliano in piazza Do-ria, il cabarettista-cantante Alfonso D’Antuono in via

«Durante le festività natalizie – ha cominciato Sorrentino - sono stato presente ad Angri e non mi è sembrato di aver visto grandi manifestazioni . I pochi eventi fatti sono stati realizzati soprattutto dalle associazioni. La presenza dell’amministrazione si è vista pochissimo. Lo scorso mese di giugno l’Amministra-zione comunale ha destinato ben quaranta mila euro al cantante di grido, Gigi D’alessio, anziché utiizzare la cifra su tutto l’arco dell’anno per organizzare diverse iniziative.

Per quanto riguarda la “notte bianca”? Credo che la “Notte bianca” non ha portato i frutti sperati.

Essa è nata per incrementare le attività sociali ed economiche di una città, nonché gli incassi dei commercianti, facendo rimanere aperti i negozi fino a notte fonda. Non mi è sembrato di vedere tutto ciò dal momento che i negozi non erano più pieni del solito. Ritengo che i commercianti si siano visti defraudati da quelle che erano le loro aspettative, nonostante sia stata spesa una cifra di circa trentamila euro durante tutte le festività.

Siete stati interpellati come minoranza nell’organizzazione della “notte bianca”?

Non siamo stati mai interpellati nei momenti di interesse co-mune, né nella scelte di più grande rilevanza sociale.

Come valuta il 2008 dell’amministrazione Mazzola?L’amministrazione Mazzola è stata carente su parecchi punti.

Un punto che balza agli occhi è sicuramente la disorganizzazione urbanistica. L’installazione delle rotatorie tra via Alveo S. Alfonso e via Cervinia e quella tra via Stabia e via Papa Giovanni, non ha portato miglioramenti al traffico, anzi in quelle zone il traffico è peggiorato.

In verità noi non siamo contrari alle singole rotatorie, anzi ben vengano se rispondono ad un disegno chiaro. I tir che ancora scarrozzano in via Semetelle, in via Crocifisso, in via Nazionale, creando notevoli disagi ai cittadini residenti. Non è stato adottato un provvedimento che limitasse l’orario di transito.

La stessa adozione di provvedimenti impopolari come la chiusura della mensa scolastica e dell’asilo nido non ha portato miglioramenti. Nessun reale beneficio è arrivato dal cospicuo numero di consulenze esterne.

Colgo l’occasione per augurare ad Angri un 2009 di reale risveglio e agli operatori dell’informazione, a partire da ANGRI ‘80, di continuare a fare bene il proprio lavoro per aiutare la città ad affrontare al meglio i propri problemi.

C. M. C.

Incoronati. I borghi Concilio, Coronati, Risi,

Giudici, hanno allietato la serata con il profumo di ottime leccornie natalizie: zeppole, castagne, frittelle, polpette, broccoli e salsiccia e buon vino.

In piazza Trivio la Cioccolateria D’Amora ha offerto la degustazione di dolci e cioccolata calda, riscal-dando l’atmosfera piuttosto fredda e invernale. Anche “Angri Tricolore”, associazione sportiva, è stata presente all’iniziativa con la presentazione di una mostra fotografica, con la vendita di articoli sportivo-calcistici, il tutto accompagnato da un gustoso piatto di tagliatelle con i funghi porcini.

Per un bilancio sull’andamento della manifestazione, abbiamo in-tervistato il consigliere Francesco D’Antuono, curatore dell’evento

per conto dell’Amministrazione comunale.

Com’è nata l’idea della “notte bianca”?

É nata da un incontro casuale con i commercianti e le associazioni dei Borghi, come una “sfida”, con po-chissimi fondi, per rianimare il centro cittadino, per invogliare un maggior numero di cittadini ad affollare le strade del paese e creare ad un tempo maggiori opportunità di vendita per gli esercizi commerciali.

Come ha risposto la popolazione all’iniziativa?

La popolazione è stata entusiasta dell’iniziativa, si è divertita moltissi-mo, a tal punto che ci è stato chiesto di ripetere la serata. A tal proposito si è pensato di avviare già da Gennaio una collaborazione ancora più stret-ta con le associazioni di categorie,

almeno con due incontri al mese, con l’obiettivo di realizzare nel mese di Marzo una serata per dare il benve-nuto alla Primavera, e per mettere in cantiere le iniziative del programma natalizio 2009.

In termini economici quanto è costato l’evento?

Quest’anno il Comune non ha sbor-sato ingenti somme per gli addobbi, anzi siamo riusciti a spendere meno del 10% delle risorse impegnate.

Quali i propositi per le prossime edizioni?

Punto a coinvolgere sempre più, a partire già dalle manifestazioni che avranno luogo in primavera, gruppi emergenti angresi, musicali, teatrali, letterari, per promuovere ogni risorsa culturale del nostro paese. Ritengo che la Cultura non abbia nessun colore politico ed è il fine più nobile a cui tendere, se si vuol far crescere bene un paese, i suoi cittadini, le future generazioni.

E colgo l’occasione per ringraziare l’intera Amministrazione comunale, il vicesindaco, nonché assessore allo spettacolo Antonio Squillante, la Protezione civile, le Guardie am-bientali, la Polizia municipale, per la collaborazione fornitami per la riuscita della manifestazione; nonché i borghi, le associazioni dei com-mercianti, Ascom-Confcommercio e Confesercenti per l’impegno pro-fuso. Ringrazio altresì l’associazione “Corso Italia”, creata recentemente dai commercianti, che ha dato vita ad alcune iniziative, contribuendo ad arricchire il programma delle iniziative natalizie

Carmen Mariagloria Chirico

A Giacomo Sorrentino, consigliere comunale UDC, abbiamo chiesto il punto di vista dell’opposizione sulle

iniziative natalizie dall’amministrazione Mazzola

«Per la Notte Bianca c’è stato un ottimo riscontro nella partecipazione degli Angresi»

«Al PAese, smorto, serve ben Altro»

Con il consigliere di maggioranza Francesco D’Antuono facciamo un bilancio del Natale ad Angri

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Ora che le festività natalizie sono trascorse è necessario fare un riepilogo di quanto è avvenuto.

Finalmente siamo riusciti ad avere le luminarie per la maggior parte delle strade del centro senza alcun onere a carico dei commercianti, come avviene da sempre negli altri paesi.

Però, anche se realizzate in modo economico, non è stato possibile installarle in pe-riferia a causa delle modeste disponibilità del Comune. Comunque sono state molto apprezzate dalla maggioranza dei commercianti e dei concittadini. è ovvio che per le prossime festività natalizie ci attiveremo presso l’Amministrazione affinché le luminarie siano installate su tutto il territorio comunale.

Per la prima volta le varie manifestazioni sono state coordinate armonicamente dall’Amministrazione, dai Borghi e dalle Associazioni di categoria e pubblicizzate dall’Amministrazione con manifesti e volantini.

Dopo tanti anni si è ripristinato il concorso “natale in vetrina” con la premiazione delle prime quattro classificate. A tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita degli eventi va il nostro più sentito ringraziamento.

Sentiamo l’obbligo di chiarire che le manifestazioni tenutesi in Corso Italia sono state, come negli anni precedenti, sponsorizzate esclusivamente dalla “Associazione Corso Italia”. Quindi i commercianti delle altre strade che, ignorando ciò, si sono lamentati della diversa programmazione, non hanno alcun motivo di recriminare. Il Presidente dell’Ascom sarà disponibile a chiarire l’autenticità di quanto su detto a chiunque ne faccia richiesta anche telefonicamente.

Le molteplici animazioni, le varie sfilate e gli eventi musicali sono stati accolti con favore dai cittadini che, per la prima volta, hanno partecipato in massa e con piacere alla vivacizzazione del proprio paese.

Quindi, possiamo ben dire che la fermezza e la coerenza, dimostrata dai dirigenti

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nATALE 2008CHIARIMEnTI E RIFLESSIonISi chiama Fabiano Morato il

cantante neomelodico an-grese emergente, con il quale

abbiamo discusso le tappe della sua vita che lo hanno portato a coltiva-re la passione musicale.

Quando nasce la passione e qua-li esperienze ti hanno portato oggi all’incisione di un lavoro disco-grafico? «La passione di cantare era in me sin dall’infanzia. è stato possibile arrivare oggi, a 17 anni, all’incisio-ne di un lavoro discografico, grazie alle persone che hanno creduto nelle mie capacità di “condurre” questo progetto musicale. Il titolo del disco è “Passato e Presente”, consta di ben otto brani, di cui 3 inediti e 5 che ri-prendono le melodie classiche della canzone napoletana.

è stato prodotto dalla P.S. Re-cord di Pietro Sicignano, che lo ha registrato e missato. La mia prima esperienza ufficiale è datata 2004, quando esordii come “Fabiano”, cantando prima in un karaoke e poi iniziando “la classica gavetta” di matrimoni, apparizioni in feste di piazza, giungendo, infine, alla par-tecipazione, con piccole tourneè, in serate musicali nei Paesi del salerni-tano e del napoletano. La situazione, da lì in poi, si è evoluta in meglio. Tramite le collaborazioni con case di registrazioni, anche fuori di An-gri, queste esperienze mi hanno permesso di poter realizzare l’inizio del mio sogno, cioè incidere il mio primo lavoro. L’obiettivo è di andare avanti, contando anche sull’appog-gio del mio Paese.

è stato difficile arrivare a que-sto punto?

Quando si segue un sogno di questo tipo è molto facile incontra-re difficoltà e tutt’ora il cammino è ostico. Ci sono state persone, nel mio caso, che mi hanno permesso di poter affrontare i problemi con

semplicità. Tra questi mi sento di citare gli impresari Carmine Attianese e Matteo Ac-collato, che mi hanno consigliato in modo ottimo ed efficace.

Ci sono dei modelli cantautorali a cui ti ispiri?

I cantanti neomelodici che ammiro mol-to sono Calone, Nardi, Pino Mauro e lo stesso Mario Merola, che hanno davvero messo tanta passione nel fare musica».

D.V.

dell’Ascom nel ritenere giusto e doveroso che l’Am-ministrazione comunale si facesse carico delle spese per le luminarie natalizie, hanno raggiunto finalmente lo scopo.

un natale pieno di luci ed una partecipazione dei cittadini così massiccia non si era mai vista ad Angri

L’occasione ci sembra propizia per fare alcune considerazioni e prendere alcune decisioni.

Da questa serie di eventi che siamo riusciti a concordare con l’Amministrazione è emerso in modo chiaro che un’associazione di categoria forte e compatta viene presa nella dovuta considerazione e può avere un forte “potere contrattuale”.

Quindi riteniamo necessario che tutti i commer-cianti, specialmente i giovani, sentano l’importanza dell’associazionismo per poter contrastare questo periodo di crisi e per poter collaborare insieme all’Amministrazione nel progettare tutte quelle ini-ziative che possano favorire il commercio angrese.

Pertanto, riteniamo indispensabile ed improro-gabile che alla prossima Assemblea, che l’Ascom organizzerà al più presto, partecipino compatti e determinati tutti i commercianti soci e non soci per poter decidere le scelte per il futuro del commercio angrese.

Ci auguriamo sinceramente che questo nostro appello venga recepito in tutta la sua importanza e che possa produrre effetti positivi.

n.B. Abbiamo deciso di inviare questo notizia-rio a tutti i commercianti per offrire una concreta opportunità di partecipazione.

Calone, Nardi, Pino Mauro e Merola sono i suoi idoli

Fabiano morato, una voce neomelodica angrese

Ha recentemente inciso il suo primo disco “Passato e Presente”.

Il lavoro consta di ben otto brani, di cui 3 inediti e 5 che riprendono

le melodie classiche

della canzone napoletana.

A chiusura delle festività natalizie abbiamo ascoltato la voce di un cittadino nonché commerciante angrese, Rocco Pisano titolare del Caffè dei Giudici in via giudici, per sapere quali buoni frutti ha portato questa organizzazione comunale e cosa invece manca e si potrebbe fare per migliorare la qualità commerciale degli esercenti angresi.

Come ha visto la “notte bianca”? La manifestazione ha avuto effetto

momentaneao, perché Via Giudici negli ultimi anni è stata abbandonata a sé stessa. è una via carente di illuminazione durante tutto il periodo invernale, di conseguenza le persone non sono invogliate a percorrerla.

Le altre strade hanno goduto di un trattamento migliore? Credo di no. La questione non verte sulla singola strada. Negli ultimi

dieci anni le amministrazioni che si sono succedute, sia di destra che di si-nistra, hanno tralasciato un intervento vitale per tutte le attività commerciali angresi. In particolare Via Giudici, in quanto non gode di una posizione particolarmente favorevole per il passeggio cittadino, non ha beneficiato di interventi che ne incrementino la fruibilità da parte dei pedoni, favorendo anche una crescita delle entrate degli esercizi commerciali operanti nella strada. In questi anni invece i commercianti della via hanno registrato un calo nelle loro vendite.

Cosa si può fare per migliorare la situazione? Una buona soluzione sarebbe quella di chiudere il paese al traffico au-

tomobilistico, per aumentare gli spazi pedonali ed incentivare i cittadini a passeggiare anche durante la settimana per le vie del paese.

Avete mai fatto una petizione? Sì. Abbiamo fatto in passato delle richieste ma non abbiamo avuto nessun

intervento dalle amministrazioni locali. Carmen Mariagloria Chirico

Rocco Pisano, gestore del Caffé dei Giudici: le iniziative natalizie sono un palliativo

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II 16 dicembre 2008 è stato il giorno più... della mia vita. è qui sta il punto; che aggetti-

vo apporre a questa memorabile giornata? Voglio sperare che alla fine di queste brevi e modeste note riesco a trovare 1’attributo più adatto per meglio qualificare la giornata in questione.

Tutto nacque, più o meno, nello stesso periodo dell’anno scorso. Complice la lettura dei giornali. E a dire che ho fatto sempre il possibi-le di non leggere le cronache della Campania, per non “intossicarmi”. Ecco, per non vedere e non sentire e non venire a conoscenza dei fatti “sporchi” che vengono giornalmen-te pubblicati. è da dire, tuttavia, che questi fatti non sono pochi e a volte, o quasi sempre, dilettano il lettore con morboso eccitamento.

Non so, quel giorno, 21 dicembre 2007, cosa ci fu di galeotto, che sfo-gliando il giornale “la Repubblica”, in prima pagina della cronaca della Campania, mi salta agli occhi un titolo alquanto strano: a Rebibbia, «“AMLETO” recitato dai boss» .

Forse, sarebbe meglio se toglies-simo questo “alquanto”, perché anch’io, preso da quella “morbosa eccitazione”, da cui certamente non sono immune, leggo in un fiato il contenuto della notizia: «… l’”Am-leto” riadattato con abile fantasia e crudele bravura da.....».

ovviamente ti aspetti di leggere qualche nome noto, altisonante, del-

la letteratura italiana e invece ti schiarisci gli occhi e leggi: Cosimo Rega. Ti freghi la fronte, perché stai pensando: “questo nome non mi è nuovo” e ti ricordi, purtroppo, della storia non brillante di questo ragaz-zo poco fortunato.

Lasciando da parte il suo passato continui a leggere che “... oltre ad essere 1’autore della traduzione e del riadattamento in “napoletano” dell’opera Shakespeariana, imper-sona anche il Re Claudio...» .

Come molti comuni mortali non ho letto niente di Shakespear, eppu-

re quando leggo che vi sono delle analogie tra il dramma dell’Amleto con la cosiddet-ta modernità napoletana, che il nostro Cosimino mette in risalto con la sua traduzione dall’originale e con messa in scena del componimento teatrale, allora vuol dire che veramente ci troviamo di fronte a un artista da noi non conosciuto. Beh, allora an-che per te, diventa un dovere, capire meglio di che si tratta. Scopri di trovarti di fronte a un caso che fino ad un atti-mo prima non lo immaginavi nemmeno lontanamente.

Conoscendo buona par-te del suo passato, ti sorge spontanea la domanda: è possibile?

Comunque il fatto, in se stesso, ti lascia perplesso; e se il tuo animo contiene ancora delle risor-se umane, ed hai la consapevolezza e 1’idoneità di poter intervenire per al-leviare, almeno in parte, le sofferenze altrui, sei obbligato a porti 1’elementa-re domanda: “che fare?”. La risposta non è semplice, la potresti pure tra-mandarla ai posteri, tanto ti metteresti lo stesso con la co-scienza a posto. E invece no, fai quel-lo che l’animo, che contiene ancora qualche riserva di naturale altruismo, ti suggerisce di fare. Cerchi di aprirci una corrispondenza e vedi che la ri-sposta non è deludente, anzi, è entusiasmante e allora capisci 1’importanza dell’iniziativa e vai oltre. E più ti persuadi che, nonostan-te la sua convinzione di espiare una giusta pena, il tuo concittadino Cosimo Rega, dive-nuto nel contempo tuo amico, anche in que-sta cattiva sorte sta cercando di riabilitarsi.

E qui in cuor tuo ti metti a gridare: sia benedetta la speranza! Passano i mesi e vieni a conoscenza che sta

preparando un altro lavoro. Non hai nemme-

no il tempo di formulare mentalmente idee e concetti sull’allestimento della nuova opera e ti arriva 1’invito di partecipare, alle ore 17 del 16 dicembre del 2008 alla serata inaugu-rale di un nuovo spettacolo sull’”Inferno” di Dante Alighieri. La recita, ovviamente, vie-ne presentata nel teatro dell’Istituto di pena, dove ci arrivi con un tempo che di clemente non ha proprio niente e che in quei giorni, vuole dimostrare qualcosa in più di quello che era capace di fare.

Giungemmo, dopo varie peripezie, io e mia moglie, davanti al peni-tenziario, preceduti, tra 1’altro, da

quattro pullman pieni di alle-gri giovani liceali che dove-vano assistere anch’essi alla rappresentazione teatrale.

Insomma, dopo i controlli di routine, entrammo per ul-timi nella sala già quasi tutta occupata. Spaesato, cercavo un posto per sedermi, quan-do ad un tratto mi si avvicinò una signora che, con una cor-tesia non comune, mi chiese: “Scusi, è lei il comandante dei vigili di Angri?” Senza darmi nemmeno la possibilità di ri-avermi di fronte a tanta sor-presa, continua: «è atteso dal signor Cosimino dietro al pal-co». La seguii e dopo pochi secondi ci trovammo abbrac-ciati io e Cosimo Rega.

E qui fui presentato alla signora Paola De Fi-lippo, moglie di Luca,

alla signora Laura Salerno e al maestro Nicola Piovani, anch’egli col-laboratore della “Com-pagnia”. Uno stuolo di fotografi pronti per immortalare la scena, da essi ritenuta, se non proprio epocale, come usa esprimersi una par-te politica del momen-to, certamente storica.

Con 1’apertura del sipario, dopo i prelimi-nari necessari per 1’in-troduzione dell’opera, la comparsa di Dante non tarda ad apparire in tutta la sua forza. Introdotti nella “selva

oscura” i ventisette attori del “Rebibbia”, loro malgrado, subito si ritrovano nel 5° cerchio per cimentarsi con gli incontinenti, iracondi e accidiosi, ma soprattutto sul signi-ficato dell’accidia.

Col preciso intento di stupire gli spet-tatori, con spiegazioni fantasiose e grottesche, per ricavarne insegna-

menti morali. Insomma, quasi tutti i canti dell’Inferno di Dante, sono stati affrontati con consumata maestria dagli attori della “Compagnia teatrale” del “Rebibbia”. Canti che, dal Capo Comico, Cosimo Rega, sono stati magistralmente tradotti nei dialetti si-

ciliano, calabrese e napoletano, con quella cruda bravura che solo chi - “Nel mezzo del cammin di nostra vita/ /mi ritrovai per una selva oscu-ra/ /che la dritta via era smarrita/” - poteva raccontarla e interpretarla. Un po’ nella parte di Dante e un po’ in quella di Virgilio, Cosimino si faceva raccontare dai “residenti” del 7° e 8° cerchio dei Canti XVI e XVII il perché della loro presenza in quei luoghi di pena, ed essi non facevano fatica a rispondere che, “la gente nova e i subiti guadagni” sono alla base dei vizi che non si vogliono reprimere.

Per arrivare, poi, al Canto XXIII, ove non manca chi, declama: “La bocca sollevò dal fiero pasto/ /quel peccator,.....” recitandola, con un re-alismo preso dal vero.

E Cosimino, vuole concludere la messa in scena, richiamandosi al Canto V, che descrive a meraviglia il tragico amore di Paolo e France-sca, che resta uno dei passaggi più sublimi, la prosa più alta del lirismo di Dante. “Poeta, volontier/ /parlerei a quei due che ‘nsieme vanno,/ /e pa-iono si al vento esser leggieri”.

La parte finale, com’era ovvio, spetta al direttore dell’Istituto, dott. Carme-

lo Cantone, che con schietto entu-siasmo vuole congratularsi sullo svolgimento dello spettacolo, senza nascondere il suo compiacimento per il progetto ministeriale, che ha visto 1’Istituto di Rebibbia all’avan-guardia in campo nazionale. Anche se mi sono posto il compito di stilare un ordine dei più bravi, non ci sono riuscito. Li ho ritenuto tutti all’altez-za del compito. A uno dei napoletani, però, non ho potuto fare a meno di ricordargli che, “Napule è nu palco-scenico, tu che ‘nce fai ccà?”.

Cosimo Rega, nostro concittadi-no, certamente nella cattiva sorte, cerca in tutti i modi di farsi onore. Egli, sia con 1’Amleto che con i Canti danteschi, intende comunicare che 1’uomo può evitare il male, sot-toponendosi alla ragione, per meglio capire la distinzione del bene dal male. Non sfugge allo sdegno per la gravità delle colpe di cui ci si è mac-chiati, ma si rivolge ai “liberi” per farsi latore di un messaggio morale di orrore verso il male e il desiderio di ravvedimento e aspirazione a una vita migliore.

La giornata di Rebibbia si con-clude alle 19 e 20 e posso assicurare all’eventuale paziente lettore, che, con tutta la mia buona volontà, non ho trovato 1’aggettivo adatto per qualificare questa giornata, certa-mente non comune.

Costantino Scudieri

L’ex capitano della Polizia Municipale, Costantino Scudieri, ci racconta dell’amicizia nata con l’ergastolano Cosimo Rega, nostro concittadino, che nel carcere di Rebibbia,

insieme ad altri detenuti, ha dato vita ad una significativa esperienza teatrale

Il teatro come ri-nascita Nel Dicembre 2007 è stato messo in scena l’Amleto di Shakespeare,

il 16 dicembre scorso l’Inferno di Dante Alighieri con 27 attori

Scudieri

Cosimo Rega

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Cari lettoriun altro anno è passato. Ancora una volta, nonostante tante difficoltà e problemi, siamo qui a ricordarvi che AnGRI ’80 ha bisogno oggi più di

ieri del vostro affetto e del vostro sostegno economico per superare la boa dei 25 anni di vita. L’aumento di costi e spese e la quasi oggettiva impossibilità di aumentare ulteriormente la nostra penetrazione nelle

famiglie angresi ci impedisce di vivere sonni tranquilli dal punto di vista economico. Tutti debbono sapere che i nostri venticinque anni di vita

non ce li ha regalati nessuno, così pure il nostro futuro è privo di certezze precostituite e continua ad essere legato non tanto al nostro impegno

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I nostri redattori - La nostra sede in Via don Minzoni(la domenica a mezzogiorno)

ABBonARSI AD AnGRI ‘80 ConVIEnE

I grigiorossi a tenere a debita distanza la zona calda della salvez-za e nonostante la vittoria in casa doriana latita da alcune settimane, ma la marcia di avvicinamento ver-so la quota utile per arrivare alla permanenza in categoria prosegue senza grossi patemi. La compagine guidata da Sandro Erra ha virato al giro di boa mettendo nel forziere ventidue punti cui va aggiunto il punto incassato nel derby giocato a porte chiuse con il S.Antonio Abate. L’undici grigiorosso nelle prime uscite del 2009 ha collezio-nati due pareggi in altrettante sfide interne, prima il Bitonto (1-1) rete nel finale di Zerillo, e successiva-mente i “cugini” abatesi hanno fatto slittare l’appuntamento con la prima vittoria stagionale.

Siamo soddisfatti – esclama il diesse Enzo Criscuolo che ricopre anche l’incarico di Commissario Straordinario – per come l’attività stia procedendo in questo periodo, era fisiologico pagare dazio all’ini-zio della stagione considerato il ri-tardo che abbiamo accumulato per allestire la squadra”. Il massimo dirigente spende parole d’elogio per i pochi imprenditori che ancora credono nel rilancio del calcio co-lorato di grigiorosso e tesse le lodi per l’operato della “GM Corpora-tion”, azienda che controlla la pro-prietà dell’US Angri 1927. ”L’An-gri ha rischiato di scomparire dalla geografia della serie D e se oggi ci troviamo ancora ad argomentare di calcio nella città doriana credo che il merito debba essere attribuito alla Gm Corporation che con grande spirito di sacrificio sta mantenendo fede agli impegni garantendo, at-traverso considerevoli investimenti economici il cammino della squadra in campionato”. Un meritato tributo che il dirigente Criscuolo estende anche ai pochi affezionati imprendi-tori che nonostante il momento di ri-stagno che vive l’economia italiana hanno voluto apportare un contribu-to alla causa del cavallino rampante. Intanto, come da tradizione, anche quest’anno il mese di gennaio ha ac-colto il canonico proclama dell’ex patron Antonio Montella che, anco-ra una volta, ha manifestato l’inten-zione di voler rilevare il sodalizio invitando gli attuali dirigenti a “fare un passo indietro” lasciando spazio al progetto che l’angrese di Roma cova da diversi anni. “L’anno scorso

di questi tempi – commenta Antonio Mon-tella – ho presentato un progetto che non si limitava solo all’attività legata alla squadra calcistica, ma dava ampio respiro alle altre discipline sportive presente sul territorio, an-cora oggi, non mi è stata fornita una valida

risposta e chissà in quale cassetto giace la mia proposta”.

La risposta non si è fatta attendere. Dalla “GM Corporation”, rappresentata in società da Claudio Palumbo, arrivano segnali precisi verso potenziali gruppi imprenditoriali o persone interessate ad affiancare l’azione dell’azienda angrese: “Siamo pronti - commenta Palumbo – ad intavolare trattative serie e reali con qual-siasi persona o gruppo che siano interes-sati a partecipare attivamente al progetto legato alla società di calcio.

Il gruppo della Gm Corporation ha una sede sul territorio cittadino e chiunque fosse, realmente, interessato conosce bene il luogo e le persone cui rivolgersi per avviare una trattativa su basi solidi con investimenti economici paritari a quelli fatti dalla Gm Corporation. Se ci sono persone interessate all’Angri – conclude Claudio Palumbo – le nostre porte sono aperte, non c’è nemmeno bisogno di bussare…”.

Luigi D’Antuono

U.S. Angri a corrente alternata

foto Valentino

I dirigenti tracciano un positivo bilancio e aprono le porte alle altre forze economiche interessate a fare calcio

La politica dei piccoli passi anima la stagione dell’Angri Soccer, seconda società cal-cistica attiva sul territorio doriano. La compagine cara al presidente Gaetano Cuomo sta vendendo cara la pelle nel campionato di Promozione per riuscire a conquistare i

punti necessari ed arrivare a braccia alzate al traguardo della salvezza. La squadra allenata dall’esordiente Luca De Virgilio, con la consulenza tecnica dell’ex presidente grigiorosso, Ciro D’Ambrosio, dopo un inizio a marce ridotte, sembra aver imboccato il corridoio giusto che potrebbe condurla a centrare il traguardo prefissato dalla società alla vigilia del torneo. “Ci sarà da lottare e soffrire – commenta il numero uno della società Gaetano Cuomo – così come avvenuto negli anni passati credo che la salvezza passi inevitabilmente per gare giocate con la massima determinazione, soprattutto nella fase finale della stagione dove i punti in palio assumono un significato molto più importante considerato che le formazioni che andremo ad affrontare avranno la necessità di fare punti per raggiungere i rispettivi obiettivi”.

Un finale di campionato al cardiopalma, ma in casa Angri Soccer l’intento è di costruire la salvezza partita dopo partita evitando di vivere un finale di stagione denso di emozioni. “Abbiamo una squadra battagliera – continua il presidente Cuomo – e di buona qualità sotto il profilo tecnico non escludo la possibilità che il collettivo possa tirarsi fuori dalla lotta salvezza con largo anticipo, anche se, noi siamo abituati a compiere imprese al fotofinish così come accaduto nella passata stagione”. L’undici di De Virgilio ha dimostrato una buona organizzazione di gioco e una freschezza atletica che hanno consentito, seppur in formazione rimaneggiata, di bloccare tra le mura amiche la Libertas Stabia (2-2) corazzata che guida il raggruppamento, e di andare ad espugnare il campo del Massalubrense (1-2) grazie alla ritrovata vena prolifica dell’attaccante Alessandro Criscuolo, autore di una doppietta.

La salvezza non è un’utopia e la società, ancora una volta, sta riscuotendo notevoli consensi per i giovani fatti esordire in campionato. “Il gruppo dirigente che rappresento – chiosa Gaetano Cuomo – è composto da persone che conoscono bene il mondo del calcio e siamo consapevoli delle difficoltà economiche che sta vivendo il mondo imprenditoriale, pertanto, soprattutto in queste categorie credo che i giovani rappresentino il serbatoio naturale delle squadre è ovvio che qualche elemento in grado di fare da guida alle giovani leve deve figurare in organico e noi abbiamo atleti esperti che conoscono bene la realtà calcistica in cui siamo impegnati”. L.D.

Il presidente Cuomo fissa gli obiettivi futuri

Angri Soccer, salvezza possibile

Lo scorso 14 Dicembre, al termine della manifestazione di solidarietà dal titolo “Ce Aunimmo e Magnammo”, tenutasi in via di Mezzo con percorsi culinari, scenette teatrali e balli caratteristici preparati da gruppi culturali angresi, è stato

effettuato il sorteggio del presepe artistico e il ricavato della vendita dei biglietti è stato devoluto in beneficenza.

Sono stati venduti ben 683 biglietti del costo di un euro da parte delle associazioni partecipanti (Il Raggio di Sole, Baobab amici di Tambellin, Centro Artistico Culturale Arcobaleno, Centro Iniziative Culturali, Comitato Cosma e Damiano, Il Borgo Coro-nati, Il Ponte, la Coldiretti), con l’impegno personale del dottor Fausto Postiglione, mostratosi sensibile all’iniziativa. La somma raccolta verrà donata alla famiglia di un bambino angrese affetto da una grave forma di encefalite e bisognoso di cure mediche molto costose.

Carmen Mariagloria Chirico

Manifestazione Ce Aunimmo e Magnammo

I 683 euro raccolti saranno devoluti in beneficenza

V i a n a z i o n a l e - T e l . 0 8 1 . 9 4 7 2 8 4

Page 19: Angri80_gen_09

19Gennaio 2009 notizie utili

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DISTRETTo SAnITARIo A.S.L. SA/1 081-946450

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FERRoVIA 081-948548

GAS 167-096085

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GuARDIA MEDICA VIA BADIA 081-9368176

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PoLIZIA STRADALE 081-949666

PRoTEZIonE CIVILE 081-5168266

SoCCoRSo ACI 081-946707

uFFICIo PoSTALE 081-948612

VIGILI DEL FuoCo 081-5177222

BAnCHEDeutsche Bank s.p.a.

Corso Italia, n. 65 081-5135288

Monte Dei Paschi di Siena Via Murelle, n. 21

081-946377 nazionale dell’Agricoltura

Via De Pascale 081-5135722

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Corso V. Emanuele, n. 126 081-5131440

ConTE, via Dei Goti, 10 - Tel. 081.946188D’AnTonIo, p.zza Sorrento - Tel. 081.948570GALLuCCI, via Roma, 15 -Tel. 081948513PoLInI p.zza S.Giovanni - Tel. 081.946131

nAZIonALE, via nazionale, 144 -Tel. 081.949016CoMunALE I viale Europa 45 - Tel. 081.5138774CoMunALE II via Dei Goti, 139 - Tel. 081.946759

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Dalle 8,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 20,30 con la consueta apertura della porta, mentre dalle 13 alle 16,30 e dalle 20,30 alle 8,30 la farmacia

resterà con la porta chiusa ma con il farmacista in servizio all’interno.

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Lo staff de Le Gourmet, che si avvale della collaborazione in cucina di Luisa Falcone, moglie dello chef Vincenzo Della Monica, ci propone una delle sue gustose ricette.

INGREDIENTI (per 10 persone) Calamari lunghi 10 cm 10; Trevisana tardiva 5 ceppi; Gamberi freschi(tenerelle) 10; Pomodori ramati 3; Prezzemolo g 50; Timo 1 mazzetto; Citronette; Limone 1; Olio d’oliva extraver-gine g 100; Aceto balsamico g 30. UTENSILI Padella antiaderente; Stecchini da cucina TEMPO TOTALE 1h 10’ DIFFICOLTA’:bassa STAGIONE: tutto l’anno PREPARAZIONE 1. Lavare e pulire la trevisana,tagliare i ceppi a metà. 2. Pulire i calamari, eliminare la parte interna e lavarli bene, da ogni calamaro ottenere un anello tagliando dalla parte aperta, incidere il calamaro nel senso della lunghezza, tagliare come per fare delle frange lasciando la parte più stretta intatta. 3.Sistemare le frange dei calamari sopra a un ceppo di trevigiana,saldare con un anello dal calamaro e fermare il tutto con uno stecchino. 4.Pulire i gamberi e tagliarli a cubetti piccoli,condirli con un po’ di citronette (emulsione composta da olio e succo di limo-ne), prezzemolo tritato, timo e cubetti di pomodoro,marinare il tutto per 10 minuti. 5.Cuocere i calamari in una padella antiaderente ben calda con poco olio, salare e pepare,una volta cotti e ben rosolati spolve-rare di prezzemolo. FINITURA Adagiare i calamari nei piatti,soprapporvi un cucchiaio di tartare (preparazione composta da pesce o carne crudi finemen-te sminuzzati)di gamberi e decorare con gocce d’olio e aceto balsamico.Per questo piatto si consiglia un vino dell’Alto Adi-ge, un Muller Thurgau di Kettmeir. Un vino dal colore giallo paglierino tendente al verdognolo. Profumo ricco e articolato

Le ricetta di Le Gourmet

calaMari E trEvisana alla GriGlia

con tartarE di GaMbEri crudi E poModori al tiMo

Vincenzo Della Monica, Luigi Rosato, Antonio Della Monica

FEBBRAIoDomenica 1 D’AntonioSabato 7 Polini D’Antonio Comunale 1Domenica 8 PoliniSabato 14 Polini Comunale 1 nazionaleDomenica 15 nazionaleSabato 21 Conte Comunale 1 nazionaleDomenica 22 ConteSabato 28 Conte Comunale 1 Sparano

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Lo scorso 7 Dicembre, Mario Francione e

Lucia Mainardi hanno festeggiato le

nozze d’oro, circondati dai figli

Francesca, Annunziata, Annamaria, Domenico,

dai generi, dalla nuora e da tutti i nipoti.

Auguri di cuore dalla redazione di ANGRI ’80.

Lo scorso 12 Ottobre, nella nuova chiesa di S. M. di

Costantinopoli, la piccola Raffaella Migliaro ha ricevuto il sacramento del battesimo. Auguri a Raffaella e ai suoi genitori Gianluca e Luigia

La Mura, nostri concittadini trasferitisi per esigenze di

lavoro a Lainate (Milano), ma hanno scelto di celebrare e

festeggiare il battesimo della loro piccola ad Angri insieme

a tutti i propri parenti.

Lo scorso 26 novembre, presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione

dell’Università di Fisciano, la signorina Annarita Conte

(a destra nella foto) ha conseguito la laurea triennale con il massimo

dei voti, discutendo una tesi sull’espressionismo

austriaco. Alla neodottoressa gli auguri dalla sua amica Stefania e dalla redazione di ANGRI ‘80

Lo scorso 11 ottobre, presso la II Università degli Studi di napoli, Facoltà di Medicina e

Chirurgia, Corso di laurea in Fisioterapia, la signorina

Monica De Simone si è laureata con 110 e lode,

discutendo una tesi su “Il trattamento riabilitativo della

tetraplegia nelle paralisi cerebrali infantili”,

relatore prof. Raffaele Gimigliano. Alla neodottoressa

gli auguri di papà Angelo, di mamma Anna e delle

sorelle Veronica e Marianna, e di tutti gli amici

del” Borgo de Coronati”, nonché della redazione

di AnGRI ‘80

Lo scorso 22 ottobre, nella Chiesa

di S.M. di Costantinopoli,

Biagio Milo e Pasqualina

Troiano hanno coronato

il loro sogno d’amore.Auguri dalla

redazione di AnGRI ‘80