Andrea Biancardi Valentina Perissinotto Stefano Pogutz · ambiente”, inizialmente Egea è...
Transcript of Andrea Biancardi Valentina Perissinotto Stefano Pogutz · ambiente”, inizialmente Egea è...
Copyright © SDA Bocconi, Milano
EGEA – LIBRO BIANCO
Andrea Biancardi Valentina Perissinotto Stefano Pogutz
2
Indice
EGEA – LIBRO BIANCO 1
RINGRAZIAMENTI 4
INTRODUZIONE 5
LA STORIA DI EGEA 6
I primi anni 6 Visione e leadership 6 Gli anni recenti e l'ulteriore diversificazione 10
CONTESTO DI RIFERIMENTO 12
Il settore delle multi-utility in Italia 12 La posizione di Egea nel settore delle multi-utility italiane 14
PROFILO DELL’AZIENDA 16
Missione 16 Visione 17 Risultati 18 Valore aggiunto e welfare sociale 20
AREE DI AFFARI: UN’AZIENDA MULTI-BUSINESS 21
Vendita energia elettrica e gas 25 Teleriscaldamento 28 Energie rinnovabili 31 Efficienza energetica ed illuminazione pubblica 35 Carburanti 37 Distribuzione Gas naturale 39 Gestione rifiuti 40 Servizio idrico integrato 42 La vicinanza al cliente 44
IL TERRITORIO E LA SFERA SOCIALE 45
STRATEGIA, RISORSE E COMPETENZE 47
Competenze tecnologiche 47 Competenze relazionali … fiducia e reputazione 49
LE SFIDE PER IL FUTURO 51
BIBLIOGRAFIA 54
3
4
RINGRAZIAMENTI
Questo caso è nato dalla collaborazione tra il Gruppo Egea e SDA
Bocconi School of Management1.
Al progetto hanno partecipato diverse persone senza il cui contributo e
impegno non si sarebbe potuto realizzare il documento. In particolare si
ringrazia l’ingegnere PierPaolo Carini, attuale Amministratore Delegato del
Gruppo, il professore Francesco Gullì, Consigliere del Comitato di
Gestione e tutti i referenti incontrati durante le interviste.
Le fonti utilizzate per l’elaborazione del caso sono, sia primarie, sia
documentali.
Le interviste sono state effettuate con i seguenti referenti di Egea: ing.
PierPaolo Carini, Amministratore Delegato; dott. Olindo Cervella,
Presidente del Consiglio di Sorveglianza; dott. Valter Bruno, Responsabile
Amministrazione, Finanza e Controllo; ing. Massimo Cellino, Responsabile
settore energie rinnovabili; dott. Lorenzo Veronese, consulente in ambito
acqua e rifiuti; ing. Giuseppe Zanca, Direttore Sviluppo.
In aggiunta, è stato intervistato il dott. Giuseppe Miroglio, Presidente del
Gruppo Miroglio che rappresenta uno degli azionisti industriali del Gruppo.
1 SDA Bocconi, School of Management dell’Università Bocconi, dal 1971 produce,
stimola, diffonde conoscenza con un forte impegno nella ricerca e nella formazione. Sino dalla sua fondazione, contribuisce allo sviluppo delle persone e delle organizzazioni generando e diffondendo conoscenze innovative nell’area del management.
5
INTRODUZIONE Presente sul mercato da oltre 60 anni, il Gruppo Egea nasce come azienda volta alla distribuzione del gas nella città di Alba (Cuneo).
Nel corso degli anni la società è cresciuta sotto la guida dell’ing. PierPaolo Carini -attuale Amministratore Delegato del Gruppo e a capo dell’azienda dalla metà degli anni Novanta-, diversificando le proprie attività fino a diventare una multi-utility conosciuta anche al di fuori dall’iniziale bacino territoriale. Negli anni Egea ha guadagnato crescenti quote di mercato raggiungendo negli ultimi esercizi un fatturato che supera i 650 milioni di euro.
Nonostante si possano identificare diverse fasi nell’evoluzione dell’azienda e strutturali trasformazioni nei mercati di riferimento, Egea ha continuato ad investire in una serie di risorse e competenze, divenute negli anni caratteristiche distintive del modello di business, che riconduciamo alle competenze tecnologiche e relazionali.
Il percorso di crescita di cui Egea è stata protagonista non ha interferito con altri aspetti cardine della strategia del Gruppo, tra loro complementari: il forte radicamento nel territorio in cui opera, l’attenzione per i propri clienti e per la comunità, un servizio di qualità elevata. Si tratta di un percorso di eccellenza che l’ing. PierPaolo Carini racconta in questo modo:
“Gratificanti sono i numeri riassuntivi dell’esercizio 2016: 41 milioni di ricchezza prodotta sul territorio, dove a pesare è certamente l’efficienza del Gruppo, ma ancor di più gli oltre 800 posti di lavoro creati, insieme alle numerose iniziative realizzate. Tutto ciò definisce un contesto non solo di eccezionale positività, ma che anche offre opportunità davvero notevoli per il futuro.”2
Il presente documento si pone l’obiettivo di esaminare e raccontare la storia della multi-utility cuneese, ripercorrendo i punti salienti del suo percorso di crescita, evidenziando i driver che hanno guidato - e guidano - l’operato del Gruppo, e illustrare i punti di forza che hanno assicurato una crescita rilevante nell’arco dello scorso ventennio.
Il documento è suddiviso in tre macro-sezioni: le prime pagine sono dedicate ad un excursus storico del Gruppo, dove vengono ripercorse le tappe fondamentali dalla sua fondazione fino ai recenti sviluppi; la seconda sezione è invece dedicata ad una fotografia e una analisi del modello di business e dei servizi offerti, evidenziando le competenze caratterizzanti l’operato del Gruppo, che rappresentano la chiave di lettura fondamentale per capire la crescita e il successo riscosso negli anni. Il lavoro si conclude dedicando uno sguardo alle sfide future.
2 Egea, Bilancio Sociale, 2016.
6
LA STORIA DI EGEA
I primi anni
Egea nasce nella città Alba nel 1956, più di sessant’anni fa. Acronimo di
“Esercizio gas e affini”, trasformato poi in “Ente gestione energia e
ambiente”, inizialmente Egea è un’impresa mono-business attiva nel
settore della distribuzione del gas metano a servizio del solo Comune di
Alba.
Nel 1983, durante la gestione dell’ing. Emanuele Carini, padre dell’ing.
PierPaolo Carini, attuale guida, la società inizia ad ampliare la propria
attività costituendo il Consorzio del Gas di Alba, Langhe e Roero. Questa
operazione permette a Egea di estendere la propria rete di distribuzione
del metano, arrivando nel giro di dieci anni a servire più di quaranta
comuni.
Fin dai primi anni la società si dimostra propensa a crescere, reinvestendo
parte delle entrate generate dal servizio di distribuzione del gas, per
migliorare la qualità dei servizi esistenti e per cogliere nuove opportunità di
business.
E’ così che verso la fine degli anni Ottanta si realizza un passaggio
fondamentale nella storia della società, ovvero l’avvio dell’attività di
teleriscaldamento nella città di Alba. Nel 1984 viene stipulata con il
comune di Alba la convenzione per l’affidamento del servizio di
distribuzione calore per via canalizzata. La rete viene avviata nel 1986,
originariamente a servizio dell’ospedale, del tribunale e del palazzo mostre
e congressi della città, e poi, a partire dalla fine del decennio, il
teleriscaldamento viene ampliato fino alla realizzazione di una rete della
lunghezza complessiva attuale di 72 km.
Questa operazione permette ad Egea di sviluppare negli anni un insieme
di competenze tecniche distintive, in grado di differenziarla dalle altre utility
italiane, diventando leader nazionale nel teleriscaldamento applicato a
realtà di piccola e media taglia.
Visione e leadership
Negli anni successivi, sotto la guida dell’ing. PierPaolo Carini, che nel
1994 subentra ufficialmente al padre, e sulla spinta dei processi di
liberalizzazione e privatizzazione che hanno interessato l’intero settore dei
7
servizi pubblici, Egea avvia una strategia di sviluppo multi-business che la
porta a trasformarsi da utility attiva sulla distribuzione del gas quale era nei
primi anni, a vera e propria società multiservizi. In quegli anni l’azienda
rileva il controllo di “Stirano”, società operante nel settore dei servizi
ambientali, e successivamente “Tecnoedil”, attiva nel settore idrico,
operazioni che le permettono di arricchire il proprio portafoglio strategico e
di rafforzare ulteriormente la presenza sul territorio. Sempre in quegli anni
viene portata avanti la partnership con la “Comunità montana Alta Langa”
(con la costituzione di “Alse”, destinata ad occuparsi della raccolta rifiuti e
ciclo idrico integrato sul territorio dell’Ente), a testimonianza del fatto che
Egea è ormai diventata un punto di riferimento per il territorio e un partner
strategico per le Amministrazioni Pubbliche locali e per il sistema delle
piccole e medie imprese.
Il 1997 è un altro anno fondamentale per la storia della società. Egea
diventa infatti una multi-utility a capitale misto pubblico-privato, con la
cessione di quote societarie ai comuni cui Egea fornisce i servizi, in
particolare il Comune di Alba, che rappresenta tuttora il socio pubblico di
maggioranza. Si tratta di una scelta che delinea un percorso inverso
rispetto a quello seguito dalle altre imprese del settore, che da pubbliche
si sono aperte, in tutto o in parte, a investitori privati. Una scelta innovativa
frutto però di un’attenta riflessione strategica nella quale l’ing. Carini
individua opportunità sia di tipo industriale, che sociale. In quegli anni
scadevano, infatti, gli affidamenti pluriennali per la distribuzione del gas
metano in molti comuni, ed Egea ha deciso di cedere una quota del
proprio capitale societario proprio in cambio dell’estensione
dell’affidamento del servizio da parte delle Amministrazioni Pubbliche. In
ultima analisi, un’operazione vincente per entrambe le parti, dal momento
che Egea ha potuto così conservare il presidio territoriale e proporsi
successivamente come un interlocutore conosciuto ed affidabile per altri
progetti di pubblica utilità. Dall’altro lato, i comuni hanno potuto garantire la
continuità di un servizio di qualità e, soprattutto, la possibilità di
partecipare attivamente alle scelte strategiche di una delle realtà industriali
più rilevanti del territorio e di estrema importanza per il servizio offerto ai
cittadini. Partecipazione attiva da parte dei soci pubblici consentita anche
dalla soluzione di governo successivamente adottata da Egea; un sistema
dualistico, che prevede un Consiglio di Gestione, presieduto dall’ing.
Carini, chiamato ad agire, e un Consiglio di Sorveglianza, che controlla e
pone gli indirizzi strategici. Questo sistema garantisce un punto di
equilibrio tra le esigenze di profitto e la natura "sociale" dei servizi
essenziali erogati.
8
In seguito alla liberalizzazione del mercato energetico nazionale, che ha
consentito, prima ai clienti più energivori, poi alle utenze commerciali, e in
terza battuta anche agli utenti domestici, di scegliere liberamente il proprio
fornitore di elettricità e gas, Egea, attraverso “Egea commerciale”, diventa
anche fornitore di energia elettrica e gas. In questo modo si propone prima
al mondo industriale, poi alle piccole e medie imprese e, infine, alle utenze
domestiche dell’area cuneese, estendendo via via la propria presenza nel
Nord-Ovest d’Italia.
Nel 2003 viene realizzato un importante aumento di capitale, che allarga
la base azionaria coinvolgendo nuovi soci privati, perlopiù attori finanziari
e industriali provenienti dal mondo dell’imprenditoria albese.
Negli anni successivi, anche grazie alla liquidità iniettata dall’aumento di
capitale, Egea amplia i propri confini territoriali espandendosi fino alla
Lombardia, con l’affidamento del servizio di distribuzione gas nei comuni
di Burago di Molgora, Casarile e Besana in Brianza. Inoltre, realizza
importanti operazioni anche nel settore del servizio idrico, con
l’installazione di un innovativo potabilizzatore presso l’impianto di Alba e
l’acquisizione del 44% di “Alpi Acque”, con la quale Egea diventa partner
industriale dei comuni dell’area fossanese, saluzzese e saviglianese nella
gestione del ciclo idrico integrato. Queste operazioni permettono a Egea di
rafforzare la propria presenza e competenza nel settore del servizio idrico,
servendo nel complesso circa 300.000 cittadini.
E’ però il teleriscaldamento a rappresentare la tecnologia che permette ad
Egea di acquisire le principali caratteristiche distintive rispetto alle altre
utility. In particolare nei primi anni del Duemila viene costituita Calore
Verde Srl, una società pubblico/privata, partecipata da Egea e in cui il
socio di maggioranza è il comune di Ormea, con lo scopo di offrire alla
popolazione del comune il servizio di teleriscaldamento. Questo progetto
si contraddistingue inoltre per un forte orientamento alla sostenibilità
ambientale. Infatti, la centrale di cogenerazione, ovvero di produzione di
energia elettrica e termica, a servizio del teleriscaldamento, è alimentata
esclusivamente da cippato e legna vergine da “filiera corta”, derivata per la
gran parte dalla pulizia dei boschi. Questa scelta presenta un doppio
vantaggio. Innanzitutto consente di sfruttare il legname della zona o di
comuni limitrofi, perseguendo l’obiettivo di fare manutenzione ai boschi,
attualmente non correttamente mantenuti a causa delle poche risorse
finanziarie degli Enti Locali. Inoltre, favorisce lo sviluppo di un distretto di
filiera, e infine, ma non ultimo in termini di importanza, l’utilizzo di
biomassa legnosa garantisce basse emissioni in atmosfera limitando al
minimo l’impatto ambientale dell’impianto.
9
Nel 2005, viene costituita AlbaPower Spa, in partnership con Energhe,
società del Gruppo Ferrero, storico soggetto industriale del territorio,
attraverso la quale si realizza un impianto di cogenerazione alimentato a
gas naturale. La realizzazione dell’impianto e il relativo dimensionamento
sono finalizzati a soddisfare il fabbisogno elettrico e termico dello
stabilimento dell’industria dolciaria e ad alimentare il teleriscaldamento
della città di Alba. L’accordo prevede che una quota di controllo pari al
51% della società rimanga in possesso del Gruppo Ferrero e il restante
49% ad Egea. La partnership è vincente per entrambi. Ferrero trova in
Egea un soggetto dotato di competenze e know-how tecnologico. Egea,
attraverso la realizzazione dell’impianto, pienamente funzionante e
rispondente alle esigenze, accresce la visibilità del proprio brand e la
propria reputazione quale partner industriale affidabile e tecnologicamente
competente. Dopo dieci anni di collaborazione, alla fine del 2015, Egea è
uscita dalla compagine societaria di AlbaPower, società che gestisce
l’impianto di cogenerazione, cedendo le proprie quote pari al 49% ad
Energhe, che già possedeva il 51% della società. Da sottolineare che la
cessione delle quote Egea a Ferrero non ha prodotto cambiamenti per i
cittadini, in quanto è stata posta come prioritaria la continuità tecnica ed
economica della fornitura di calore da AlbaPower al teleriscaldamento
cittadino, e la fornitura stessa è stata prolungata dal 2020 al 2027.
L’espansione di Egea nel settore del teleriscaldamento prosegue negli
anni successivi con la realizzazione e gestione di centrali e reti nel
cuneese: a Fossano, Acqui Terme, Canale, Carmagnola, Piossasco e
Cairo Montenotte. Viene realizzata, inoltre, una centrale di cogenerazione
a Govone con il gruppo tessile Miroglio, altro esempio di collaborazione tra
Egea e gli imprenditori del territorio.
Nel 2007 viene realizzato un ulteriore aumento di capitale con il quale
entrano a far parte del Gruppo altri partner industriali e finanziari del
Piemonte Meridionale.
Infine, attraverso “Ardea energia”, si iniziano a realizzare studi e progetti
sulla generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Piemonte.
Vengono così realizzati i primi impianti fotovoltaici dell’azienda a Fossano
(CN), Torino, Valenza (AL) ed Enna in Sicilia. Quest’ultimo è un esempio
di intervento realizzato al di fuori del territorio storico di riferimento, ma con
la complicità di partner industriali conosciuti. Sempre nel settore delle
energie rinnovabili vengono, inoltre, realizzati due impianti a biogas: il
primo, ad Ozegna, è alimentato da reflui zootecnici bovini, suini ed avicoli
e biomasse vegetali; il secondo, a Marene, è alimentato da reflui bovini. In
entrambi i casi si tratta di soluzioni rilevanti per l’alto livello tecnologico che
10
li contraddistingue e per i benefici economici e sociali generati sul
territorio.
Gli anni recenti e l’ulteriore diversificazione
Il passato più recente, dal 2011 in poi, è caratterizzato da una forte
crescita del Gruppo in termini di operazioni realizzate ed ampliamento dei
servizi offerti. Mentre il Paese si trova ad affrontare una lunga fase di
recessione, ed il resto del settore delle multi-utility attraversa una
situazione economica di stagnazione3, Egea consolida la propria
leadership nel settore del teleriscaldamento, ampliando la propria attività
anche a Nizza Monferrato, Bra ed Alessandria (quartiere Cristo) per un
totale di quindici comuni.
Perseguendo il proprio approccio multi-business, inoltre, il Gruppo si rende
attivo anche nel mondo dell’illuminazione pubblica. Dopo Savigliano,
vengono effettuati investimenti nelle città di Acqui Terme ed Alba. Inoltre
ad Alba, viene vinto l’appalto per la riqualificazione energetica degli edifici
comunali per una durata di nove anni.
Vengono realizzati nuovi impianti a biogas, in particolare a Vottignasco ed
a Caluso, mentre l’esistente impianto a biogas di Ozegna dà vita ad un
progetto per la promozione e la produzione sostenibile di biometano ed il
suo utilizzo per l’autotrazione. Il biometano, carburante rinnovabile
prodotto dalla biodigestione di alcune biomasse, scarti agricoli o frazione
organica dei rifiuti, ha un limitato impatto ambientale e bassi livelli di CO2,
una caratteristica molto importante considerata la necessità, dettata dalle
politiche in difesa del clima, di decarbonizzare il settore del trasporto e
superare la dipendenza dai combustibili fossili. Aver sviluppato
competenze in questo settore rappresenta per Egea una grande
opportunità in ottica futura.
In questi anni, nascono anche i primi distributori di carburante con il
marchio “Egea Carburanti”. Particolarmente rilevante è la realizzazione di
un distributore nei pressi di Alba, che erogando metano va a soddisfare la
richiesta di un alto numero di utenti che fino ad ora avevano incontrato
difficoltà nel rifornire i loro mezzi per la mancanza di distributori di questo
tipo sul territorio. I prossimi passi consistono nell’installare, presso i
distributori, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e biciclette a
pedalata assistita, a dimostrazione ancora una volta della sensibilità
dell’azienda verso i temi di sostenibilità.
3 Diverse utility hanno registrato pesanti perdite e sono state costrette ad avviare
importanti programmi di riorganizzazione aziendale.
11
Nel 2015 viene anche inaugurata la prima centrale idroelettrica
dell’azienda, realizzata da “Tanaro Power”, società del Gruppo Egea, nel
comune di Santa Vittoria d’Alba, sul fiume Tanaro. Prima di una serie di tre
centrali idroelettriche che il Gruppo Egea intende realizzare fra i comuni di
Alba e Barbaresco, evidenziando un forte impegno anche nel settore
idroelettrico, ambito considerato strategico ai fini dello sviluppo della multi-
utility.
Egea, inoltre, si aggiudica il servizio di raccolta rifiuti nei comuni di
Ospedaletti e Loano in Liguria, e di Fano nelle Marche, oltre ad
aggiudicarsi il bando per la città di Alba. Inoltre, viene acquisita “Sisea”,
società di consulenza che offre una vasta gamma di servizi inerenti
soprattutto le bonifiche ambientali, e consente di potenziare le opportunità
nel settore delle offerte ai privati.
Sul piano commerciale viene potenziata la rete di sportelli rivolti al
pubblico sul territorio, ormai diffusa in modo capillare nel Sud del
Piemonte ed estesa nel corso del tempo fino alla Sicilia, regione dove
Egea opera attraverso la società “Fulgea” e una rete di agenti.
Il 2016 è un anno molto importante per Egea, che riceve la certificazione
“Elite”, rilasciata da Borsa Italiana. Si tratta di un prestigioso
riconoscimento di eccellenza conferito in seguito ad un qualificato
percorso formativo che ha l’obiettivo di affiancare le aziende selezionate in
un processo di potenziamento organizzativo, avvicinarle ai mercati di
capitali e migliorarne i rapporti con il sistema bancario e imprenditoriale.
Sempre nel 2016 viene realizzato un ulteriore aumento di capitale da 30
milioni di euro, totalmente sottoscritto in private placement, volto a
supportare l’ambizioso piano di crescita del Gruppo che mira a rafforzare
ulteriormente la presenza in tutto il Nord-Ovest d’Italia, e allargare il
progetto di crescita, ampliando la base qualitativa e territoriale dei soci,
aumentando la capacità di investimento e accrescendo la dotazione
finanziaria in vista delle sfide future.
La più recente tappa della storia di Egea avviene negli ultimi mesi del
2017, con la costituzione di una holding per i progetti di teleriscaldamento,
nella quale vengono fatti confluire tutti i crediti relativi ai progetti e le
partecipazioni nelle varie società di teleriscaldamento del Gruppo. La
costituzione della holding vede contestualmente anche l’ingresso di un
fondo di investimento nel suo capitale. Si tratta di un investitore finanziario
che sulla base di un’analisi approfondita è stato ritenuto coerente con la
strategia del Gruppo. Il suddetto fondo è entrato anche nella società di
distribuzione del gas “Reti mt”, controllata da Egea, impegnandosi a
sostenere gli investimenti futuri della società sia nella distribuzione gas sia
12
nel teleriscaldamento. Questa partnership è di grande valore per diversi
motivi: aumenta la dotazione finanziaria di Egea, anche in vista delle
prossime gare di ambito per l’aggiudicazione del servizio di distribuzione
del gas; consente di difendere le attuali posizioni competitive e di
consolidare la presenza del Gruppo in territori limitrofi; infine, permette di
continuare a realizzare progetti di teleriscaldamento in città di taglia media,
che ancora ne sono sprovvisti.
CONTESTO DI RIFERIMENTO
Il settore delle multi-utility in Italia
Egea opera nel settore dei servizi di pubblica utilità (ad esempio energia
elettrica, gas, servizio idrico, gestione dei rifiuti). Per poter avanzare
paragoni sul percorso di crescita della società rispetto ad altre realtà del
settore occorre ripercorrere brevemente come si è sviluppato il fenomeno
delle società multiservizio in Italia.
Sino al recente passato i servizi di pubblica utilità sono stati solitamente
erogati, in regime di monopolio, da società pubbliche, gestite a livello
nazionale o locale. Si trattava quasi sempre di società mono-business, con
un assetto organizzativo volto principalmente a garantire l’erogazione di
un servizio con adeguate specifiche tecnico-ingegneristiche.
Caratteristiche, invece, come il controllo di gestione, l’attenzione
all’economicità dei servizi e all’efficienza aziendale, tipici del fenomeno
imprenditoriale, salvo in alcuni casi, erano poco sviluppate4.
Fase determinante per la trasformazione del settore è stata l’introduzione,
negli anni Novanta5 di norme che hanno favorito l’apertura del settore al
libero mercato e alla concorrenza. Questo processo di trasformazione, da
un lato è stato accompagnato da diverse critiche e opposizioni, dall’altro
lato è stato accolto con favore, in quanto, almeno teoricamente, avrebbe
potuto stimolare l’innovazione, in un settore quasi completamente avulso
dalle logiche di mercato e dell’efficienza.
Al di là dei risultati ottenuti fino ad oggi, l’intervento del Legislatore ha
alimentato un processo di riorganizzazione aziendale che ha riguardato
4 Torino Nord Ovest, Equiter, “Le utility del Nord. Evoluzione e prospettive”, 2012.
5 Dopo la Legge 142 del 1990, che ha avviato la stagione delle riforme nei servizi pubblici
locali, gli interventi legislativi più importanti sono stati la Legge Galli in tema di servizio idrico integrato (legge n. 36/1996) e il Decreto Ronchi in tema di rifiuti solidi urbani (d.lgs. n. 22/1997) che hanno avviato il processo di concentrazione degli operatori locali. Altre tappe fondamentali sono state il decreto Bersani in tema di energia elettrica (d.lgs. n. 79/1999) e il decreto Letta in tema di gas naturale (d.lgs. n. 164/2000 che hanno le riformato i mercati energetici.
13
tutti i principali operatori del settore dei servizi pubblici, e ha portato
all’affermazione di quel tipo di società chiamato “multiservizio” o usando il
termine di derivazione inglese “multi-utility”. Le multi-utility, siano esse
pubbliche o private, nazionali o locali, sono aziende che si occupano
dell’erogazione di molteplici servizi di pubblica utilità, in grado cioè, di
offrire tendenzialmente alla stessa base di clienti, una molteplicità di
servizi6. Possono anche essere definite come imprese che si propongono
ai propri clienti come fornitore unico di tutte (o quasi) le utenze.
Più in dettaglio, il processo di riorganizzazione aziendale scaturito
dall’ondata di liberalizzazione e privatizzazione si è tradotto nel tentativo
degli operatori di accrescere le proprie dimensioni aziendali, fattore
rilevante per fronteggiare la concorrenza e per influenzare tanto la
capacità di produrre investimenti, agendo sulla leva del debito, quanto la
possibilità di cogliere sinergie o generare economie di scala7. Tale crescita
è avvenuta soprattutto attraverso operazioni di acquisizione, fusione per
incorporazione, o la costituzione di nuovi soggetti, attraverso accordi, joint
venture o alleanze. Queste operazioni sono state condotte sia a livello
orizzontale, sia verso operatori in posizioni differenti rispetto alla catena
del valore (integrazioni verticali), sia in segmenti diversi, secondo logiche
di diversificazione del business mix. Il value driver dell’approccio
multiservizi è rappresentato dalla possibilità di valorizzare la stessa base
di clienti, diversificando l’offerta, e anche dall’opportunità di ricavare
importanti risparmi nei costi di gestione dell’impresa8.
Per quanto concerne le strategie sui singoli segmenti del portafoglio
d’attività, le varie aziende hanno seguito strategie di crescita differenti,
spesso preferendo consolidare la propria presenza all’interno delle filiere
già precedentemente presidiate. Ad esempio, le multi-utility derivanti dalle
Aem (storiche aziende municipalizzate delle grandi aree metropolitane),
hanno incentrato il loro percorso di crescita soprattutto sulla generazione
elettrica. Il nuovo contesto, determinato dalla riforma del mercato elettrico,
oltretutto, ha rappresentato un ulteriore stimolo all’espansione,
permettendo a queste aziende di acquisire nuovi impianti, grazie alla
cessione di capacità produttiva da parte di Enel, imposta dalla legge.
Recentemente, il crollo dei consumi in seguito alla crisi economica e la
diminuzione dei prezzi dell’energia (anche dovuto all’incremento della
produzione di energia da fonti rinnovabili), si è riflettuto in margini sempre
6 Bruti Liberati E., Fortis M., “Le imprese multiutility. Aspetti generali e prospettive dei
settori a rete”, 2011. 7 Gilardoni A., “Introduzione alla Economia e Gestione delle Public Utilities”, Agici
Publishing, 2014. 8 Gilardoni A., Lorenzoni G., “Public utilities locali. Alleanze e aggregazioni”, Egea
Editore, 2003.
14
meno consistenti nel segmento elettrico. Ciò ha spinto alcune ex-Aem, a
diversificare maggiormente il proprio portafoglio di business. Sono così
entrate in filiere un tempo considerate non-core, come quella ambientale
(gestione rifiuti)9.
Oggi il settore dei pubblici servizi in Italia è caratterizzato da operatori
molto diversi tra loro per dimensioni aziendali, estensione geografica,
rapporto con il territorio ed offerta di servizi (business mix). Inoltre, dal
punto di vista della Governance, le aziende di pubblici servizi possono
essere società a capitale pubblico, interamente privato o a capitale misto
pubblico/privato. I comuni, che hanno il diritto di scegliere come gestire i
servizi infatti, possono ricorrere all’affidamento dei servizi secondo il
modello “in-house providing”, ossia una gestione che abbia proprietà
interamente pubblica, oppure possono decidere di rivolgersi al libero
mercato, in tutto o in parte (in questo caso devono indire una gara di
affidamento).
La posizione di Egea nel settore delle multi-utility italiane
Tralasciando i grandi operatori nazionali dell’energia (Enel, Eni ed Edison),
si possono individuare due principali categorie di aziende multiservizi in
Italia, suddivisibili sulla base della loro estensione geografica: a) multi-
utility regionali e sovra-regionali; b) multi-utility locali o sovra-locali10.
Le multi-utility che appartengono alla prima categoria sono organizzazioni
dotate di maggiore dimensione, fatturato, ed estensione geografica
(regionale o sovra-regionale per l’appunto). Si tratta di Gruppi nati per lo
più dall'aggregazione, spesso con operazioni anche molto rilevanti dal
punto di vista finanziario, delle ex-municipalizzate delle grandi aree
metropolitane del Centro-Nord del Paese (es. Milano, Brescia, Torino,
Genova, Bologna, e Roma), e rappresentano pertanto il risultato più
rilevante del processo di concentrazione degli incumbent, ovvero degli
operatori che erano già presenti nel settore prima dell’introduzione delle
nuove norme11. Esse sono: A2A, Hera, Iren ed Acea, quest’ultima, è
l’unica realtà di rilievo al di fuori del Nord, ad evidenza di un divario
territoriale che segna le realtà industriali del Sud, più piccole e meno
dinamiche, rispetto ai soggetti attivi nei territori più ricchi del Paese.
Oltre a questi player di maggiori dimensioni, si rilevano altre realtà medie e
piccole, di carattere locale o sovra-locale appunto, in alcuni casi ancora
9 Althesys, “Rapporto Top Utility. Le performance delle utility italiane. V Edizione”, 2017.
10 Ibidem.
11 Torino Nord Ovest, Equiter, “Le utility del Nord. Evoluzione e prospettive”, 2012.
15
operanti con un assetto organizzativo mono-business. Più spesso si tratta
di gruppi cresciuti ampliando la gamma di servizi offerti, caratterizzati in
alcuni casi da ottimi risultati della gestione operativa12, e soprattutto
dall’attenzione ai clienti e al territorio, ma senza una vera capacità di
penetrazione in nuove aree geografiche. Spesso si tratta di multi-utility che
non sono riuscite ad uscire dai propri confini territoriali storici e, forse, non
saranno mai in grado di farlo a causa di motivi quali, ad esempio,
mancanza di risorse finanziarie, miopia strategica, o influenza politica.
In questo contesto, Egea si configura come multi-utility del territorio,
caratterizzata da un’area geografica di riferimento ben identificabile.
Tuttavia, il percorso di crescita che ha portato avanti fino ad oggi le ha
consentito di superare i propri confini storici, affermandosi a livello
regionale e, addirittura, di affacciarsi al palcoscenico nazionale, specie in
relazione ad alcune tecnologie dove si è affermata come leader indiscusso
(ad esempio, il teleriscaldamento per realtà sotto i 100.000 abitanti).
Inoltre, a differenza della maggior parte delle altre multi-utility che
acquisendo una dimensione maggiore hanno via via allentato il rapporto
con la propria area di provenienza, Egea ha esteso la propria presenza
geografica e la gamma di servizi offerti senza mai perdere il radicamento
nel territorio, anzi facendo di quest’ultimo un fattore chiave di sviluppo.
Proprio l’attaccamento con la comunità di origine, il grado di soddisfazione
dei clienti ed il rapporto con gli stakeholder, da sempre uno dei vantaggi
competitivi delle multi-utility locali e di piccole dimensione e valori
pienamente condivisi da Egea, sono ora tornati al centro dei programmi di
sviluppo anche delle grandi multi-utility.13 Tutti gli operatori del settore
hanno compreso che è sempre più cruciale fidelizzare il cliente e offrire
servizi a elevato valore aggiunto. In questa sfida Egea può vantare una
posizione più che consolidata.
Rispetto alle altre multi-utility, inoltre, Egea si contraddistingue per un
percorso di crescita unico. Una crescita che non è avvenuta, come
successo per altre realtà, grazie a grandi operazioni di M&A, quanto
piuttosto una crescita paziente, organica e portata avanti a “cerchi
concentrici”, come definito più volte da alcuni manager intervistati. Il
percorso tracciato da Egea si caratterizza soprattutto per investimenti
realizzati allo scopo di creare valore per i clienti e il territorio, attraverso lo
sviluppo di partnership. Queste collaborazioni hanno permesso al Gruppo
di arricchire il portafoglio d’attività con servizi e competenze tali da poter
12
Althesys, “Rapporto Top Utility. Le performance delle utilities italiane. V Edizione”, 2017. 13
Althesys, “Rapporto Top Utility. Le performance delle utility italiane. V Edizione”, 2017.
16
offrire ai clienti soluzioni a 360°, e al tempo stesso di contribuire al
benessere ed allo sviluppo delle comunità in cui opera.
Di seguito si fornisce un confronto tra Egea e le maggiori multi-utility
italiane (A2A, Hera, Iren, Acea).
Fonte: rielaborazione degli autori.
PROFILO DELL’AZIENDA
Missione
Grazie ad un connubio di solidi valori e competenze distintive, a 60 anni
dalla sua fondazione, il Gruppo Egea ha saputo crescere e trasformarsi
per rispondere alle nuove sfide ed esigenze del mercato, senza tuttavia
dimenticare il rapporto con il contesto territoriale, la passione per il fare
impresa e un forte senso di responsabilità.
Come descritto nella propria mission, l’azienda vuole essere una realtà al
servizio dei territori in cui opera, offrendo diverse tipologie di servizio con
l’obiettivo ultimo di generare valore e benessere per i cittadini e per
l’ambiente, nonché per creare sinergie tra le diverse aree di competenza
della multi-utility. Tale filosofia si traduce nella capacità quotidiana di dare
risposte concrete alla clientela e generare valore per la comunità.
Un altro elemento distintivo di Egea è la creazione e la gestione di sinergie
con l’imprenditoria locale, realizzate anche grazie alla partecipazione degli
operatori privati del territorio nella compagine sociale del Gruppo, come
evidenziato nella descrizione della storia aziendale.
17
Le risorse umane rappresentano per Egea un asset di grande valore a cui
l’impresa ha sempre riconosciuto un ruolo chiave nella realizzazione della
propria crescita. L’erogazione di un servizio di qualità è
imprescindibilmente legato all’approccio alle persone, le cui competenze e
dinamicità hanno contribuito alla creazione di risultati positivi per il Gruppo.
In linea con il modello imprenditoriale fortemente orientato alla
collaborazione con le diverse categorie di stakeholder, Egea continua il
progetto di valorizzazione delle proprie risorse investendo
nell’accrescimento professionale, attraverso molteplici momenti di
formazione. Con specifico riferimento alle ore di formazione erogate, il
2016 ha segnato un significativo aumento, portandone il valore
complessivo a 1.025, con un aumento del 24% rispetto all’esercizio
precedente.
Da ultimo, come parte della mission è importante uno sguardo al tema del
contributo all’occupazione. Nell’ultimo ventennio, Egea ha visto crescere i
collaboratori da poco più di 30 fino a 554 nel 2016, e si stima che tale
numero sfiorerà gli 800 al termine del 2017.14
Visione
L’azienda crede in un unico modo di fare impresa e persegue un percorso
finalizzato alla creazione di valore, nel breve e nel lungo periodo, per tutti i
portatori d’interesse, basandosi sulle tre dimensioni chiave della
sostenibilità: quella economica, sociale e ambientale. In particolare,
attraverso le proprie attività strategiche e operative, Egea intende:
contribuire al benessere e alla crescita del territorio in cui opera,
restituendo ad esso saperi, investimenti e competenze;
proseguire nell’impegno di tutela dell’ambiente, riducendo l’impatto
generato dalle attività industriali;
garantire investimenti mirati per contribuire alla crescita di eccellenze
locali;
confermare le scelte di business che garantiscano il miglioramento
dell’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale;
consolidare il livello di fiducia ottenuto nel corso degli anni puntando a
migliorarsi in continuazione.
Rispetto a numerose multi-utility che operano nell’erogazione di servizi, e
che in questi anni hanno operato mosse da logiche in prevalenza orientate
alla massimizzazione del profitto di breve periodo, Egea si è distinta per la
grande capacità di promuovere coesione sociale, territoriale ed
14
Egea, Bilancio Sociale, 2016.
18
economica, elemento che connota in modo marcato la proposta di valore e
la finalità dell’impresa. Inoltre, al centro del modello multi-utility di Egea vi
è la consapevolezza che per una società di pubblici servizi il rapporto con
il cliente costituisce l'asset di maggior valore, e che la combinazione tra
un’ampia base di clienti e un marchio fortemente riconosciuto dal mercato
risulta vincente.
Risultati
Principale multi-utility tra le province di Alessandria, Asti, Cuneo e Savona,
il Gruppo ha un Utile Netto che sfiora i 6,5 milioni di euro e 960.000 clienti
serviti, ed è la seconda realtà industriale del settore nella propria regione
di riferimento, il Piemonte.
La relazione con il territorio ha da sempre caratterizzato la storia di Egea,
perseguita con determinazione anche quando nel comparto andava
diffondendosi la convinzione che solo aziende dotate di notevoli
dimensioni, e senza confini geografici, avrebbero potuto erogare servizi di
qualità in maniera competitiva. La storia e l’esperienza di Egea,
dimostrano quanto la vicinanza al cliente e l’aderenza alle istanze della
comunità in cui l’azienda è insediata, indipendentemente dalla
dimensione, possano essere risorse critiche e punti di forza per il
successo competitivo. Egea è riuscita così a crescere senza provocare un
allentamento del rapporto tra multi-utility e territorio.
Proprio per erogare servizi “su misura” il Gruppo si è organizzato negli
anni in una pluralità di aziende, società di scopo, spesso costituite in
partnership con altri attori di spicco del mondo imprenditoriale della zona,
legate ad aree di affari circoscritte e per questo capaci di operare
attraverso progetti efficienti e mirati.
Anche nell’ultimo anno di esercizio è proseguito il cammino di crescita del
Gruppo Egea, che ha raddoppiato l’Utile Netto, consolidato il fatturato e
incrementato gli investimenti; un percorso di sviluppo che ha prodotto
segni tangibili per il territorio in termini di occupazione, opportunità per
l’indotto e benessere sociale.
Come si può osservare, il 2016 si è chiuso con un Valore della Produzione
pari a circa 658,5 milioni di euro, in leggero calo rispetto al 2015.
L’Ebitda si attesta a circa 24,7 milioni. Gli ammortamenti si presentano in
aumento rispetto all’esercizio precedente, per effetto dei nuovi impianti
entrati in funzione.
Infine, il Risultato Netto d’esercizio ha registrato un significativo aumento
attestandosi a 6,48 milioni (quasi raddoppiato rispetto ai 3,29 milioni
19
dell’anno precedente). Lo storico dei dati dimostra il successo del modello
di business di Egea: considerando il quinquennio 2012-2016, è stato
registrato un aumento in termini assoluti dell’Utile Netto (circa +58%).
Volendo considerare il reddito dell’azienda basato sulla gestione
caratteristica al lordo di interessi, tasse, deprezzamento di beni e
ammortamento, negli ultimi cinque anni, è stato registrato un aumento del
17%. Leggermente più alto e pari al 20% è invece l’aumento della
redditività del capitale investito.15
2012 2013 2014 2015 2016 Variazione 2012-2016 CAGR
Utile Netto 4,09 1,85 3,08 3,29 6,48 58% 9,64%
Ricavi 797,6 848,9 714,5 664,1 658,5 -17% -3,76%
EBITDA 21,1 24,1 26,2 27,4 24,7 17% 3,20%
ROI 142 146 154,8 162,3 170,6 20% 3,74%
Fonte: Rielaborazione degli autori. Dati di partenza Bilancio Consolidato
del quinquennio 2012-2016.
15
Rielaborazione degli autori ai dati storici da Bilanci Consolidati 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016; Egea, Bilancio Sociale, 2016.
20
Valore aggiunto e welfare sociale
Un’altra prospettiva di analisi interessante prende in esame il Valore
Aggiunto, ovvero quella grandezza che mostra l’effetto economico che
l’attività aziendale produce sulle principali categorie di stakeholder.
Il Valore Aggiunto, è un’espressione numerica che indica quanto le attività
dell’azienda contribuiscano al benessere della società producendo, e
distribuendo, ricchezza per gli interlocutori: nello specifico, al personale
tramite gli stipendi, alla Pubblica Amministrazione con le tasse e con i
canoni, ai finanziatori con gli interessi, agli azionisti con i dividendi,
all’azienda stessa mediante l’utile accantonato, alla comunità locale
attraverso le liberalità esterne e i contributi sociali.
Nel corso dell’esercizio 2016, il Gruppo ha generato un Valore Aggiunto di
41,6 milioni di euro, ripartito tra le diverse categorie di stakeholder, come
segue:
CATEGORIA DI
STAKEHOLDER
% DISTRIBUITA SUL
TOTALE
Personale 52%
Pubblica Amministrazione 18%
Azienda 15%
Finanziatori 10%
Azionisti 4%
Comunità Locale 1%
Fonte: Egea, Bilancio Sociale, 2016.
I dati riportati dimostrano che Egea destina al personale una percentuale
significativa del totale (più della metà dell’intero ricavo, per un ammontare
di 21,7 milioni di euro nell’esercizio 2016). Ampliando l’orizzonte
temporale di analisi e considerando il triennio 2014-2016, si evince come
la quota di Valore Aggiunto destinata al personale sia rimasta sempre
quella più importante, distribuendo a tale categoria di stakeholder un totale
di 62,1 milioni di euro (53,2% del valore complessivo generato nel
triennio).16 In aggiunta, la quota di valore distribuito al personale, in
un’ottica più ampia, può essere intesa come ricchezza distribuita alle
famiglie, sostenendo in tal senso la crescita del territorio stesso.
Con specifico al 2016, ammonta a 7,5 milioni di euro la quota distribuita
alla Pubblica Amministrazione, seguita da un’altra parte rilevante della
ricchezza prodotta, utilizzata sotto forma di Utili Reinvestiti, ovvero una
16
Egea, Bilancio Sociale, 2016.
21
quota reinvestita nell’azienda stessa per accrescerne il valore (categoria
alla quale sono stati destinati 6,4 milioni di euro).
I finanziatori hanno ricevuto 4,1 milioni di euro e gli azionisti 1,5 milioni di
euro.
Infine, l’1% della quota, pari a 440 mila euro, è stato destinato
all’accrescimento del benessere percepito dalla collettività attraverso
iniziative di incontro e approfondimento dedicate all’economia e alla
cultura, attività di promozione sportiva riguardante in particolare i giovani,
e iniziative sociali, come il contributo per l’assistenza scolastica e il bonus
in bolletta riservato alle famiglie in difficoltà.17
AREE DI AFFARI: UN’AZIENDA MULTI-BUSINESS
Il Gruppo presenta oggi un portafoglio di attività caratterizzato dalla
presenza di molteplici servizi, assoggettati a regime normativo e tariffario
differente, che si possono suddividere come segue:
servizi erogati in regime di libero mercato, ovvero: vendita energia
elettrica e gas; energia termica per teleriscaldamento (produzione,
distribuzione e vendita); energie rinnovabili; efficienza energetica ed
Illuminazione pubblica; carburanti; altro (ad esempio lavori per attività
idriche e ambientali);
servizi soggetti a tariffe regolate (business regolati), ovvero:
distribuzione di gas naturale; ciclo ambientale (gestione rifiuti); servizio
idrico integrato.
Mentre quelli in regime di libero mercato sono servizi che, seppur
nell’ambito di precisi riferimenti e vincoli normativi, sono esposti alla
concorrenza, i business regolati sono caratterizzati dal fatto che le tariffe
vengono determinate dalle relative autorità di controllo e vigilanza e
prevedono generalmente concessioni monopolistiche di medio-lungo
periodo (specie il servizio idrico e distribuzione del gas) che garantiscono
una certa stabilità di ricavi ma, al tempo stesso, impongono significativi
impegni di capitale.
Entrambe le tipologie di servizi presentano rischi specifici: da un lato, le
attività in regime di libero mercato sono caratterizzate dall’esposizione alla
concorrenza e da un rischio implicito più elevato, dall’altro lato i business
regolati sono esposti principalmente a rischi di natura regolatoria, quali ad
esempio la revisione dei meccanismi tariffari o altri aspetti che possono
diminuire la marginalità degli operatori del settore.
17
Ibidem.
22
La presenza di un portafoglio di attività caratterizzato da servizi
appartenenti ad entrambe le categorie consente in generale di
diversificare maggiormente il rischio complessivo. Inoltre, la presenza di
più servizi nel business mix dell’azienda offre in generale, la possibilità, di
realizzare economie di scopo legate ad una serie di servizi condivisi e
riduzione dei costi comuni, nonché di conseguire molteplici sinergie:
sinergie tecniche (reti), commerciali (base di utenti) e gestionali.
Il Gruppo Egea, come accennato, opera sia nel mercato libero che in
quello regolato e presenta un portafoglio di attività particolarmente ricco e
diversificato in termini di servizi. Tuttavia, le attività condotte in regime di
libero mercato, in particolare la vendita di energia elettrica e gas naturale,
sono responsabili di circa l’86% del fatturato complessivo del Gruppo.
Di seguito viene fornita una rappresentazione grafica del peso percentuale
dei diversi servizi che costituiscono il portafoglio di business, rispetto al
fatturato complessivo del Gruppo:
Fonte: Egea, Bilancio Consolidato, 2016.
Di seguito si offre una rappresentazione grafica del peso percentuale dei
diversi servizi che costituiscono il portafoglio di business, rispetto al
fatturato complessivo del Gruppo, escludendo l’attività di vendita energia
elettrica e gas. Come si può osservare, senza queste attività l’incidenza
percentuale sul fatturato delle altre attività del business mix è piuttosto
equilibrata:
23
Fonte: Egea, Bilancio Consolidato, 2016.
Il Gruppo opera nei segmenti individuati, attraverso numerose società
controllate o collegate. In alcuni casi si tratta di società preesistenti e
specializzate nell’erogazione di servizi diversi da quelli che costituivano il
portafoglio di business originario dell’azienda. Acquisendo quote societarie
in tali realtà, il Gruppo ha potuto estendere nel tempo la gamma di servizi
offerti e la propria impronta sul territorio. In altri casi, invece, si tratta di
società di scopo, costituite ad hoc per la realizzazione di specifici progetti
in partnership con altri soci.
Come evidenziato in precedenza, la strategia di coinvolgere altri soci nelle
iniziative imprenditoriali (Privati o Pubbliche Amministrazioni a seconda
dei casi), mostra molteplici vantaggi: in primis consente ad Egea di avere
maggiore penetrazione nel mercato di riferimento, nonché di condividere
rischi e oneri finanziari (specie quando la partnership è realizzata con altri
soci industriali). La costituzione di società di scopo agevola anche la
collaborazione del Gruppo con soggetti che sono interessati a condividere
con Egea solo le opportunità derivanti da specifici servizi o tecnologie.
Inoltre, quando la collaborazione avviene con aziende di maggiori
dimensioni appartenenti allo stesso settore (ad esempio, le grandi multi-
utility), è possibile acquisire know-how e creare collaborazioni su altri
fronti. Infine, ma non ultimo in termini di importanza, questo approccio
permette ad Egea di fungere da collante del tessuto imprenditoriale e
sociale, favorendo lo sviluppo dell’economia locale.
24
Dal punto di vista organizzativo, l’azienda è strutturata in tre aree di
business:
Energia: produzione energia elettrica, termica, teleriscaldamento;
vendita di energia elettrica e gas; distribuzione gas; produzione
energia elettrica da fonti rinnovabili;
Ambiente: servizio idrico, gestione ambientale (rifiuti) e lavori (attività
di manutenzione, riparazioni guasti e interventi vari nei settori idrico e
ambientale);
Altro: si tratta di una categoria minore nella quale rientrano una
società con focus sul business del gasolio emulsionato “e-fuel”, per
riscaldamento ed autotrazione, una società per commercio al dettaglio
di carburante per autotrazione e una struttura alberghiera.
Di seguito si riporta la suddivisione per aree di business e quote
partecipative:
25
Fonte: Egea, Bilancio Sociale, 2016.
In sintesi, la divisione “Energia” è la più rilevante in termini di incidenza sul
fatturato complessivo del Gruppo con una percentuale di circa il 91%,
mentre il restante 9% è rappresentato dalla divisione “Ambiente”. La
divisione “Altro” invece ha peso molto ridotto.
Vendita energia elettrica e gas
Con complessivi 357 milioni di metri cubi di gas venduti a 57.006 clienti18,
e 3.537 GWh di energia elettrica venduti a 28.367 clienti, Egea
Commerciale Srl, è ormai uno degli operatori di riferimento nel contesto
18
Egea, Bilancio Consolidato, 2016.
26
nazionale con maggior rilievo nell’area del Nord-Ovest (ovvero nelle
province di Cuneo, Asti e Savona), ma in rapida espansione anche in altre
aree territoriali19.
Con la liberalizzazione del mercato il Gruppo si è costruito uno spazio
importante nella vendita di energia elettrica e gas, cercando strade
differenti rispetto a quelle dei numerosi concorrenti. Fattore distintivo e di
successo in questa attività è proprio la volontà del Gruppo di essere vicino
ai clienti, di avere un contatto con loro, di essere, come evidenziato
durante le interviste, “sempre reperibile”.
Alcuni indicatori testimoniano l’attenzione alla relazione con la domanda:
una diffusione capillare degli sportelli, disseminati su tutto il territorio;
un modo per essere più rintracciabili e al contempo a contatto con le
specifiche esigenze locali. Nel dettaglio, il numero di sportelli aperti è
oggi di ventiquattro, diffusi soprattutto e in modo capillare nel
Piemonte Meriodionale. E’ tuttavia prevista la prossima apertura di altri
sportelli nel resto del Piemonte, Liguria e Lombardia. Un punto
d’incontro è stato aperto anche nella cittadina di Modica (RG) per
favorire la penetrazione sul mercato siciliano;
la velocità di risposta dei call-center; come evidenziato da uno dei
manager intervistati, in Egea vi è la regola di rispondere “al massimo
entro i primi due squilli”;
i tempi di risoluzione di guasti e problemi tecnici; come evidenziato
ancora da uno dei manager intervistati, per ogni intervento si sa dire in
quanto tempo si riesce a risolvere il problema e il tempo medio per la
risoluzione degli interventi è di 87 minuti per il servizio idrico, mentre il
tempo medio di arrivo sul luogo di chiamata nel settore del gas è di
appena 37 minuti;
l’assenza di vetri di separazione tra dipendenti Egea ed i clienti nei
vari punti d’incontro; lo “spazio-salotto” come è stato definito, dove è
anche possibile aspettare il proprio turno leggendo riviste e quotidiani,
riducendo al minimo il tempo percepito di attesa.
Proprio l’affidabilità e la piena rintracciabilità del servizio hanno permesso
ad Egea di acquisire la fornitura di oltre il 60% dei volumi di energia
erogata nella provincia di Cuneo.
L’approccio seguito da Egea, è vincente anche alla luce del fatto che negli
ultimi anni si è verificato un appiattimento molto forte dei prezzi nel
mercato, a causa in primis della crisi economica, e poi dalla sempre
crescente presenza delle energie rinnovabili nel mix energetico del
19
A questo riguardo, si sottolinea il recente allargamento dei confini fino alla Sicilia, regione dove Egea opera attraverso una rete commerciale organizzata in 12 agenti.
27
paese20. Come sottolineato da uno dei manager dell’azienda: “in un
mercato saturo di concorrenti ed in cui il prezzo è già relativamente basso,
il cliente sceglie soprattutto chi riesce ad offrire un servizio aggiuntivo”.
Essere presenti sul territorio con altri servizi è sicuramente un altro fattore
di successo che permette all’azienda di farsi conoscere ed avere più
efficacia nell’azione commerciale. Come affermato dal Direttore
Commerciale di Egea: “essere un’azienda multiservizi è ovviamente un
vantaggio notevole, perché tramite altri servizi ha avuto modo di farsi
conoscere sul territorio e farsi apprezzare, ed inoltre ciò consente di offrire
ai clienti un pacchetto di servizi completo”.
Da sottolineare, infine, come la crescita dei clienti sia stata favorita anche
dalla partnership con varie associazioni di categoria, che hanno
permesso, come affermato dal Responsabile Commerciale dell’azienda,
“di far conoscere Egea evitando il porta a porta o le ‘fastidiose’ offerte
telefoniche”.
Per quanto riguarda la tipologia di clienti contrattualizzati da Egea, occorre
distinguere tra attività di vendita energia elettrica e di vendita gas.
Nell’attività di vendita di energia elettrica, i clienti sono suddivisi in quattro
categorie:
“Clienti energivori”: sono clienti con consumi annui superiori a 10.000
MWh;
“Grandi clienti”: clienti con consumi annui da 3.000 a 9.999 MWh;
“Piccole e Medie Imprese (PMI)”: clienti con consumi annui da 500
MWh a 2.999 MWh;
“Small business e utenze domestiche”: clienti con consumi annui fino
a 499 MWh.
Nell’attività di vendita gas, i clienti sono suddivisi in tre categorie:
“Mercato industriale”: si tratta sostanzialmente di imprese industriali;
“Mercato PMI”;
“Utenze domestiche (in regime di maggior tutela)”.
I clienti industriali, caratterizzati da maggiori consumi, costituiscono la
maggioranza dei volumi venduti nel corso dell’ultimo esercizio finanziario,
sia relativamente all’energia elettrica sia per il gas.21
Per gestire il rischio di credito relativo a questa attività, la società
persegue la strategia di assicurare i crediti attraverso primari Istituti
specializzati.
20
Gestore Mercati Energetici (GME), “Relazione annuale”, Anno 2012-2016. 21
Egea, Bilancio Consolidato, 2016.
28
Questa soluzione consente una copertura pressoché totale dei crediti
industriali, mentre per la parte residua di clienti non assicurabili (comuni
ed Enti Pubblici ed altre utenze civili) l’Azienda si è dotata di fondi rischi
specifici. Inoltre, l’Azienda al fine di ridurre il più possibile il rischio di
credito effettua una preventiva valutazione del merito creditizio e
dell’affidabilità dei clienti potenziali, tramite l’analisi interna di informazioni
commerciali o l’affidamento dei clienti da parte di Istituti di Credito.
Questo approccio non viene adottato nel caso di utenze domestiche, per
le quali, invece, l’azienda adotta altre metodologie precauzionali (ad
esempio controllo sulla regolarità nel pagamento delle bollette degli anni
precedenti). Come affermato dal Direttore Amministrazione, Finanza e
Controllo del Gruppo: “in questo modo tutti i clienti Egea, dai più grandi ai
più piccoli sono “solvibili” e garantiscono una certa sicurezza negli incassi.
Il tasso di insolvenza è più basso rispetto alla media, grazie a questa
policy interna.“
Inoltre, la società è attualmente impegnata a ridurre la dimensione media
del suo portafoglio clienti, sia per quanto riguarda l’energia elettrica sia per
il gas. Questo comporterà un aumento della porzione di portafoglio
rappresentata dai clienti retail (utenze domestiche) e piccole medie
imprese, caratterizzate da un rapporto relazionale diretto. Dal punto di
vista finanziario, la tipologia di clientela verso cui la società è orientata
determinerà una maggiore frammentazione nel rischio di credito, con la
possibilità di poter essere assicurati da Istituti di Factoring.
Teleriscaldamento
Con 140.305 abitanti serviti nel 2016 (una crescita del 40% rispetto al
2012), 266,6 GWht di calore venduto, 11.090.000 di metri cubi di
volumetria riscaldata e 126 km di rete divisi tra 15 città (alla fine del
paragrafo sono riportati i dati sulla crescita della rete, il calore venduto, e
la volumetria riscaldata dal 2012 ad oggi), il teleriscaldamento è l’attività
che più rappresenta Egea e che più la contraddistingue rispetto alle altre
società di pubblici servizi. Si tratta, infatti, di un’esperienza pluriennale
maturata a partire dal 1986, quando questa tecnologia è stata introdotta
per la prima volta nella città di Alba. Dal 2004 in poi, Egea ha inaugurato
almeno un nuovo impianto all’anno, realizzando nel complesso 15 impianti
tra le province di Cuneo, Torino, Asti, Alessandria e Savona, da realtà
medio-piccole fino al progetto in completamento sulla città di Alessandria
dopo la positiva esperienza del quartiere Cristo, che diventerà il centro
teleriscaldato più grande coperto da Egea. Di seguito si fornisce un
quadro riassuntivo del calore venduto, estensione della rete di
29
teleriscaldamento e volumetria riscaldata attraverso le reti di
Teleriscaldamento dal Gruppo Egea:
Anno GWht Anno Km Anno mc
2012 206,3 2012 80,9 2012 8.860.000
2013 230,3 2013 83,8 2013 9.080.000
2014 215,2 2014 102,7 2014 10.300.000
2015 249,3 2015 108 2015 10.700.000
2016 266,6 2016 126 2016 11.090.000
Calore venduto Volumetria riscaldata Estensione della rete
Fonte: Egea, Bilancio Sociale, 2016
Il Gruppo ha maturato competenze uniche e distintive nella realizzazione
di impianti di teleriscaldamento su realtà di piccola media taglia (sotto i
100.000 abitanti). Le competenze richieste per avere successo su tali
dimensioni sono, infatti, diverse rispetto a quelle necessarie per realizzare
impianti di grande taglia.
Un primo fattore da considerare è che gli impianti di piccola taglia vengono
realizzati “a misura del territorio”, in altre parole ciascun progetto è diverso
dall’altro. A questo riguardo assume un ruolo rilevante l’approccio adottato
dalla società, che punta a coinvolgere partner industriali locali. Questo
permette non solo di dividere gli oneri finanziari necessari all’investimento,
ma anche di alimentare sinergie a servizio del territorio. In generale, il
modo di approcciare ogni nuovo progetto (non solo di teleriscaldamento),
si basa sulla costituzione di società ad hoc partecipate da un partner
industriale locale (si veda tabella con suddivisione aree di business e
quote di partecipazione per maggiori informazioni). Come affermato anche
dal Responsabile Amministrazione, Finanza e Controllo del Gruppo “ogni
progetto di teleriscaldamento che la società gestisce corrisponde ad una
società ad hoc in cui c’è un socio, un partner che ha deciso di
scommettere sulla tecnologica, insieme con Egea”.
Altrettanto rilevante è il rapporto di costante collaborazione con le
Amministrazioni Locali, con cui condividere i progetti ed gli obiettivi.
Un altro fattore che contraddistingue il teleriscaldamento su impianti di
piccola media taglia rispetto agli altri è dato dal numero di clienti necessari
per andare a pareggio. L’aspetto dimensionale, infatti, rappresenta il
principale vantaggio, riducendo il costo dell’investimento, non senza
qualche criticità. Avere una minore dimensione, e quindi un minor numero
di clienti a disposizione, richiede che per acquisire la massa critica
necessaria per andare a break-even, sia sostanzialmente necessario
30
allacciare tutti i potenziali clienti alla rete. Questo richiede un’azione
commerciale molto spinta e una elevata capacità di penetrazione
commerciale, caratteristica che Egea ha costruito nel tempo, grazie
all’ottima reputazione e alla capillarità degli sportelli. Come affermato dal
Direttore Sviluppo di Egea: “Multi-utility di maggiore dimensione e con una
capacità di investimento potenzialmente superiore, riconoscono ad Egea
una capacità di penetrazione commerciale impossibile da parte loro. Nella
promozione del teleriscaldamento, dove non c’è nessun obbligo di
allacciamento previsto dalla legge, il successo dell’iniziativa dipende dal
numero di edifici allacciati, ed Egea è sempre in grado di ottenere numeri
molto buoni”.
Inoltre, vi è la necessità di ottimizzare i costi, e in particolare di avere una
politica di acquisto dell’energia molto attenta per ottenere un costo
inferiore e competitivo rispetto agli altri sistemi di riscaldamento (nel caso
di impianti di taglia media e piccola si ha minore forza contrattuale nei
confronti dei fornitori rispetto ad impianti di grande dimensione). A questo
riguardo può essere molto vantaggioso ricorrere all’utilizzo di fonti
rinnovabili, ad esempio realizzando centrali di produzione dell’energia a
servizio del teleriscaldamento alimentate a legna vergine a filiera corta,
oppure a geotermia e solare22.
La necessità di ottimizzare i costi è ancora più evidente se si considera il
rischio di prezzo che caratterizza tipicamente le cosiddette gestioni calore.
Nel teleriscaldamento, infatti, i prezzi sono allineati all’andamento del
prezzo del gas (gestioni a consumo) oppure sono fissi (cosiddette gestioni
calore) e nei casi delle gestioni calore, eventuali aumenti del prezzo del
gas non possono essere recuperati in tariffa, trattandosi di importi
forfettari. In ogni modo, l’incidenza delle gestioni calore sul totale è
limitata23.
Infine, un ulteriore fattore critico in questo business è la necessità di avere
adeguate competenze tecniche per garantire la corretta progettazione,
dimensionamento e funzionamento dell’impianto. A questo riguardo Egea,
come è stato più volte sottolineato, ha maturato un’esperienza decennale
nel teleriscaldamento che le consente di proporsi come partner affidabile e
promotrice della tecnologia.
Per quanto riguarda le prospettive future del business, secondo l’indagine
conoscitiva svolta da AGCM24 e in base a quanto evidenziato anche da
22
Perrini F., “Strategia e finanza dell’energia sostenibile”, 2012. 23
Egea, Bilancio Consolidato, 2016. 24
AGCM, “Indagine conoscitiva sul mercato del teleriscaldamento – IC 46”, 2014.
31
altri studi25 condotti sulle sue potenzialità di diffusione, il
Teleriscaldamento è una tecnologia che ha avuto un limitato sviluppo in
Italia rispetto ad altri paesi europei, con caratteristiche spesso di natura
“sperimentale” e presenta pertanto buone potenzialità di diffusione26.
Inoltre, la nuova Direttiva europea sull’efficienza energetica (2012/27/UE)
obbliga gli Stati Membri a favorirne il ricorso, a causa dei benefici
ambientali che esso è in grado di assicurare (riduzione dell’inquinamento
atmosferico). Dal punto di vista della sostenibilità, per esempio, Egea,
attraverso oltre 250 contratti di gestione calore sottoscritti, ha quantificato
un risparmio energetico annuo pari a circa 3.390.000 kWh e 975
tonnellate di CO2 in meno27.
I rischi legati a questa attività derivano invece dal fatto che il
teleriscaldamento possa forzatamente essere considerato un sorta di
“monopolio naturale” esercitato a livello locale. Il rischio, di fatto, è che il
regolatore intervenga stabilendo criteri di definizione delle tariffe, l’accesso
alla rete, i vincoli di allacciamento, e altri aspetti che possano ostacolare
l’operato delle multi-utility o danneggiare la convenienza economica dei
progetti e di conseguenza lo sviluppo futuro del settore.
Energie rinnovabili
Il Gruppo opera nell’ambito delle energie rinnovabili attraverso quattro
società: “Ardea Energia”, “Egea Produzioni e Teleriscaldamento”, “Egea
New Energy” e “Tanaro Power”.
Anche in questo business, Egea ha dimostrato la propria competenza nel
realizzare impianti tecnologicamente all’avanguardia (nei settori
fotovoltaico, idroelettrico, del biogas e biometano) e capaci di originare
veri e propri circoli virtuosi poiché perfettamente inseriti nel contesto
ambientale e socio-economico in cui sorgono. Inoltre, l’energia da fonti
rinnovabili prodotta dal Gruppo è in costante aumento essendo passata da
14,2 GWh nel 2012, a 30,4 GWh nel 201628.
L’ulteriore sviluppo del settore all’interno del portafoglio di business,
tuttavia, appare di difficile quantificazione al momento, in quanto
25
Fire, “Indagine sulla conoscenza e diffusione del teleriscaldamento nei comuni in zone E ed F e analisi dei dati di tre reti”, 2013. Legambiente e AIRU, “Il teleriscaldamento in Italia. Stato attuale e potenzialità di sviluppo, 2014”. 26
Legambiente e AIRU, “Il teleriscaldamento in Italia. Stato attuale e potenzialità di sviluppo, 2014”. 27
Documenti istituzionali Egea, Brochure 2017. 28
Egea, materiale aziendale.
32
dipendente dalla politica di incentivi realizzata dal Governo, come
affermato dal Responsabile Divisione Energie Rinnovabili: “Il tema
incentivi è ancora determinante. Ci sono ben pochi impianti che sono
competitivi. Il biogas ha bisogno di incentivi, il fotovoltaico è forse l’unica
tecnologia rinnovabile competitiva, ma in generale siamo ancora lontani.
Infine l’idroelettrico è competitivo solo in alcune condizioni particolarmente
favorevoli, difficilmente verificabili in Italia”.
Entrando nello specifico degli impianti realizzati da Egea in quest’area di
affari, il Gruppo ha realizzato e ha in gestione quattro impianti di
cogenerazione a biogas, per una potenza installata complessiva di 3 MW
elettrici. Gli impianti si distribuiscono in due macro aree: Saviglianese con
gli impianti di Marene (250 kW) e Vottignasco (999 kW) e Canavese, con
gli impianti di Ozegna (625 kW) e Caluso (999 kW).
Ciascun impianto si contraddistingue per caratteristiche tecniche uniche e
per rendimenti eccellenti.
Ad esempio, l’impianto di Marene, con potenza pari a 250 kW, è
alimentato unicamente da reflui zootecnici da allevamento bovino, senza
aggiunta di biomasse vegetali.
L’impianto di Caluso presenta un’alimentazione mista, costituita da reflui
zootecnici e insilati principalmente di mais, triticale e sorgo e si
contraddistingue per i rendimenti particolarmente elevati. Quasi tutto il
calore prodotto viene usato dall’azienda agricola partecipata, per il
riscaldamento di serre sotto le quali vengono coltivati pomodori.
L’impianto sito a Votignasco, invece, è stato il primo in Piemonte basato
su reflui di allevamenti suinicoli (il distretto di Vottignasco esprime quasi
100.000 capi suini). L’impianto è dotato di sistema di abbattimento
dell’azoto nel digestato (strippaggio ammoniacale) al fine di ridurre
l’impatto dei nitrati sulle falde freatiche ed agevolare gli allevamenti facenti
parte del consorzio creato appositamente per la raccolta dei reflui.
Egea in questo contesto si è fatta anche promotrice della creazione del
consorzio di allevatori suini e ovini (35 soci ora, dai 25 di partenza). Per la
qualità dell’impianto e la possibilità di spandere un digestato di qualità
migliore è stato ottenuto anche un riconoscimento da parte di
Legambiente. Un ulteriore vantaggio, indiretto ma fondamentale, è la
riduzione degli odori legati allo spandimento sui campi del refluo. Con la
nascita dell’impianto, infatti, è stato possibile ottenere un prodotto che,
oltre ad essere un ottimo ammendante, è inodore, a differenza del refluo
tal quale. “A questo riguardo c’è un aneddoto da ricordare” racconta il
Responsabile Divisione Energie Rinnovabili del Gruppo, “e cioè che
l’impianto ha avuto un impatto particolarmente positivo sulla zona. Grazie
33
a questo digestato inodore (contrariamente a quello precedente) è crollato
l’acquisto asciugatrici da parte cittadini della zona che possono tornare a
stendere i panni fuori (prima impedito a causa delle emissioni
maleodoranti del digestato). I cittadini della zona sono diventati tutti clienti
di Egea per l’acquisto di energia.”
Infine, l’impianto di Ozegna ha funzionamento misto con reflui zootecnici e
biomasse vegetali al di sotto del 20% in peso (come imposto dalla direttiva
regionale). Per di più questo impianto è dotato di up-grading e permette
direttamente di rifornire mezzi con il metano prodotto dall’impianto. Si
tratta di uno dei pochissimi impianti a biometano prodotto da reflui
zootecnici, attualmente in funzione in Italia. Inoltre, l’output prodotto è di
ottima qualità. Secondo quanto affermato da uno dei manager intervistati:
“il gas proveniente dal Nord Africa ha una percentuale del 70% di metano,
quello russo fino al 95%, quello prodotto da Egea pari al 98%. E’ possibile
andare dall’impianto e rifornire la propria auto. E’ un qualcosa di unico in
Italia.” L’impianto di Ozegna, come già accennato, ha dato vita anche a un
progetto per la promozione e la produzione sostenibile di biometano ed il
suo utilizzo per l’autotrazione, rifornendo con il biometano prodotto
dall’impianto alcuni mezzi di circolazione messi a disposizione da parte di
“CNH industrial” e “Fiat Chrysler Automobiles” in occasione del Terzo
Terzo Forum Mondiale sullo Sviluppo Economico Locale, tenutosi a Torino
nel 2015 e in occasione del “Biometano day” del 2016, organizzato da
Egea in collaborazione con i due gruppi automobilistici sempre nel
capoluogo piemontese.
Il biometano, e gli impianti per la sua produzione, presentano buone
prospettive di diffusione in futuro, considerato il basso impatto
ambientale29 e la capacità di contribuire alla diminuzione delle emissioni in
atmosfera nel settore dei trasporti. Attualmente nel nostro Paese,
l'incentivazione del biometano è disciplinata dal DM 5 dicembre
2013 che prevede tre tipologie di incentivazione per il biometano immesso
nella rete del gas naturale, a seconda della sua destinazione d’uso: senza
specifica destinazione d'uso; destinazione specifica per i trasporti; per
utilizzo in impianti di cogenerazione ad alto rendimento. E’ atteso ora dagli
operatori un nuovo decreto incentivante che dovrebbe favorire una
maggiore diffusione del biometano, la sua immissione nella rete nazionale
e renderlo concretamente utilizzabile anche ai fini dell’autotrazione. La
potenzialità stimata di immissione nella rete metanodotti per il futuro è di 8
miliardi di metri cubi/anno30.
29
Comitato Termotecnico Italiano (CTI), “Il Biometano”, 2015. 30
Consorzio Italiano Biogas (CIB), “Biometano: la partenza di una filiera italiana”, 2015.
34
Aver sviluppato competenze anche in questo settore rappresenta
indubbiamente un vantaggio per Egea in ottica futura.
Per quanto concerne l’idroelettrico, Egea attualmente ha tre impianti, uno
sviluppato e due in sviluppo (Santa Vittoria, Alba, e Barbaresco),
attraverso la società “Tanaro Power”, che controlla al 60%. La prima
richiesta di concessione a sfruttare l’acqua corrente del Fiume Tanaro per
la produzione di elettricità che Egea fece alla Provincia di Cuneo è datata
2006; nel 2012 la multi-utility si è aggiudicata la Procedura di concorrenza
varata dalla Provincia per ottenere la Concessione: il progetto presentato,
che ha previsto un investimento complessivo che ha sfiorato i 10 milioni di
euro, è stato giudicato infatti il migliore tra i cinque partecipanti specie dal
punto di vista della valorizzazione della risorsa idrica.
“L’obiettivo è di realizzare questi tre impianti sul Tanaro e collegarli
insieme realizzando un parco fluviale, un’idea avanzata con convinzione
dall’ing. Carini e già sposata da tutti i comuni. C’è già un abbozzo di parco
fluviale ma in seguito alla realizzazione dei tre impianti si definirà un vero
e proprio parco fluviale. Egea vuole realizzarli successivamente
arricchendo il territorio con ulteriori investimenti nel parco fluviale”, afferma
il Responsabile Divisione Energie Rinnovabili del Gruppo.
Una delle principali criticità dell’idroelettrico è che si tratta di una
tecnologia caratterizzata da lunghissimi tempi di autorizzazione e possono
anche trascorrere numerosi anni tra la richiesta di costruzione di un
impianto e l’effettiva realizzazione.
Nel fotovoltaico l’azienda è presente con 17 impianti, che producono
complessivamente 7,8 GWh l’anno di energia elettrica e garantiscono un
risparmio di oltre 4.000 tonnellate di CO2 all’anno31.
Anche in questo settore Egea si distingue da altri operatori per aver
preferito sfruttare aree già compromesse e che non avrebbero potuto
essere utilizzate per altre attività, specie agricole, in modo da non
impattare ulteriormente sull’ambiente e non sacrificare terreno destinato
ad attività produttive. Ad esempio, alcuni impianti sono stati installati su
cave esaurite, discariche, altri su tetti di impianti produttivi o nelle aree
riservate ai parcheggi. Un posizionamento che tra l’altro crea un impatto
minimo anche a livello paesaggistico. Inoltre, dodici di questi impianti,
sono impiegati per erogare energia elettrica direttamente ai relativi
utilizzatori finali, che possono così contare sull’approvvigionamento di
energia verde a “chilometro zero”, senza perdite di trasporto sulla rete
elettrica.
31
Egea, Documenti istituzionali. Brochure, 2017.
35
In particolare, nell’area di Alba sono nove gli impianti realizzati e tutti a
“chilometro zero”, quindi collocati su strutture che utilizzano direttamente
l’energia prodotta. Due impianti sono a Fossano: il primo che produce 2
GWh di energia elettrica l’anno, è installato sopra la discarica di inerti,
produce oltre 2GWh l’anno, e viene utilizzato per produrre l’energia
necessaria per il depuratore della città gestito da “Alpi Acque”, società del
Gruppo Egea. Il secondo si trova sull’area di una cava dismessa e
produce oltre 1.5 GWh/anno. Infine, un impianto in grado di produrre oltre
1,5 GWh all’anno è stato realizzato in Sicilia, in sinergia con il Gruppo
piemontese Buzzi-Unicem, attivo nel settore cementiero e realizzato sopra
le pensiline del parcheggio dello stabilimento Laterlite.
Efficienza energetica ed illuminazione pubblica
Grazie all’esperienza maturata nel settore energetico, Egea si è proposta
con successo anche nell’ambito dell’efficientamento energetico di edifici
ed impianti e nel settore dell’illuminazione pubblica, con la messa a norma
e la riqualificazione degli impianti di illuminazione.
Il settore della riqualificazione energetica, specialmente degli edifici e della
pubblica illuminazione, presenta buone opportunità per gli operatori in
ottica futura. La pressione esercitata della Comunità Europea sugli stati
membri, per promuovere edifici a energia quasi zero, obbliga le Pubbliche
Amministrazioni a riqualificare i propri immobili e ad adeguarli ai più alti
standard di efficienza32.
L’efficientamento energetico di tutti i comparti, inoltre, è supportato nel
nostro Paese da una serie di incentivi, quali ad esempio il meccanismo dei
Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica - TEE) ed il Conto
Termico33, e presenta in generale ottime prospettive di sviluppo ancora
inespresse34.
Nello specifico, Egea opera nell’efficienza energetica e nella pubblica
illuminazione attraverso “Ardea Energia”, società del Gruppo, che nel
corso del 2016 ha presentato numerose proposte per la riqualificazione di
impianti di illuminazione pubblica in diversi Comuni e Città, sviluppando un
ampio portafoglio clienti.
32
Direttiva sull’Efficienza Energetica 2012/27/UE e D.lgs. 102/2014 in attuazione della Direttiva 2012/27/UE. 33
DM 28 Dic. 2012 e smi. 34
Energy & Strategy Group, “Energy Efficiency Report 2017”, 2017. ENEA, Linee Guida alla presentazione dei progetti per il Programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale PREPAC, 2016. ENEA, Linee Guida: I fondamentali per una gestione efficiente degli impianti di pubblica illuminazione, 2012.
36
In Ardea partecipano, oltre ad Egea (al 46,70%): FinPiemonte
Partecipazioni, la finanziaria regionale, nonché punto di riferimento del
governo regionale e degli Enti Locali per lo sviluppo territoriale;
Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; Sinloc (a sua volta partecipata
anche dalla Compagnia di San Paolo e dalla Cassa Depositi e Prestiti); e
alcuni altri soci privati. Inoltre, per rafforzare la posizione di mercato e
potersi proporre in modo autonomo, la società ha ottenuto la qualifica di
ESCo (Energy Service Company), requisito quasi indispensabile nelle
gare di illuminazione pubblica.
I fattori distintivi di Egea in questo settore sono: il costante dialogo con le
Pubbliche Amministrazioni e gli enti territoriali e la capacità di proporre
soluzioni ad hoc (“servizi su misura”) per ciascuna realtà, grazie al know-
how maturato.
In particolare, Egea è attiva nel settore dell’efficientamento degli edifici e
degli impianti, offrendo servizi specifici, come:
servizi di audit energetici per l’individuazione di potenziali interventi di
efficientamento energetico;
offerte per interventi declinati “su misura” per far fronte alle istanze sia
di privati, sia di Enti locali, sia di utenze industriali;
riqualificazioni impiantistiche, revamping di impianti di illuminazione,
progetti legati alle energie rinnovabili, opere inerenti l’involucro edilizio
(sostituzione serramenti, insufflaggi, termoregolazione, etc.) che
vengono proposte accanto alla fornitura energetica o termica.
Per quanto concerne in particolare l’illuminazione pubblica, il Gruppo Egea
si propone ai comuni con un’analisi del parco impiantistico
dell’illuminazione pubblica finalizzata alla riqualificazione delle strutture
esistenti. I progetti proposti vengono sviluppati con lo strumento del
project financing35, in cui il Comune si impegna a pagare un canone
annuale che generalmente è inferiore alla spesa sostenuta per
l’illuminazione, permettendo così di conseguire un immediato risparmio.
Oltre al rinnovo degli impianti di illuminazione, spesso i progetti proposti
dal Gruppo Egea prevedono anche la possibilità di realizzare la rete Wi-Fi,
installare applicazioni di videosorveglianza, il rilevamento automatico di
traffico e inquinamento, e altre applicazioni.
Recentemente è stata realizzata nel settore un’importante operazione
nella città di Alba, con la sostituzione di oltre 6.000 lampade con punti luce
a Led. Il progetto sviluppato da “Ardea energia”, in collaborazione con
“Iren energia”, consente ora alla città di vantare il primato per la
percentuale più elevata, a livello nazionale, di lampade a Led
35
Gatti S., ”Project Finance in Theory and Practice (Second Edition)”, 2012.
37
telecontrollate. I benefici dell’operazione sono vari e includono il risparmio
energetico, il controllo a distanza dei punti luce, nonché la diffusione
contestuale di strumenti di videosorveglianza e Wi-Fi. Inoltre, grazie ad
una particolare tecnologia Led, chiamata “RGB” (red, green, blue), i punti
luce possono variare il colore della luce emessa, fornendo alla città un
ulteriore strumento per incrementare il turismo.
In ottica futura, Ardea Energia, sta valutando la possibilità di creare una
partnership con un player leader a livello nazionale per aumentare
ulteriormente la possibilità di competere anche su progetti di maggiori
dimensioni.
Carburanti
Negli ultimi anni Egea ha sviluppato anche il progetto di produzione e
commercializzazione di carburanti per il riscaldamento e l’autotrazione.
E’ già stata sottolineata l’esperienza maturata da Egea nella produzione di
biometano prodotto in un impianto del Gruppo (l’impianto di Ozegna). In
aggiunta, Egea ha anche aperto i primi distributori di carburante con il
marchio “Egea Carburanti”. L’apertura dei primi due distributori, entrambi
nella città di Asti, è avvenuta ancora una volta attraverso il metodo della
partnership con un altro socio industriale, in questo caso la società
Amalberto Energia Srl, realtà astigiana nata nel 1956 nel settore della
distribuzione di prodotti petroliferi e ora particolarmente attiva anche nel
settore delle energie rinnovabili.
Un terzo distributore di carburanti è stato, invece, aperto in partnership
con un’altra società, la Bragas, società cuneese, da tempo impegnata nel
comparto e anch’essa realtà nata e sviluppatasi sul territorio. Questa
esperienza assume particolare rilevanza per il fatto che è stata realizzata
per erogare non solo diesel, benzina e gpl, ma soprattutto metano,
dotando per la prima volta la città di Alba di un distributore anche di
questo tipo. Si tratta di una scelta, inoltre, che crea interessanti
opportunità di sinergie con i produttori di biometano, che potrebbero
sfruttare i distributori Egea per l’immissione del combustibile in rete ai fini
dell’autotrazione.
Un’ulteriore strategia del Gruppo in questa area d’affari è dotare i
distributori anche di infopoint sulle forniture energetiche. L’idea, dal punto
di vista commerciale, è quella di conseguire delle sinergie con offerte ad
hoc per i clienti, anche con promozioni particolari sulle forniture di
carburante e sulle bollette di elettricità e gas. Ad esempio, potrebbero
essere concessi degli sconti sulla fornitura di carburante presso i
38
distributori Egea, in caso di sottoscrizione di un contratto di fornitura
energia elettrica o gas.
Il Gruppo, inoltre, intende mettere a disposizione, negli spazi dei
distributori, colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e biciclette a
pedalata assistita, a dimostrazione ancora una volta della sensibilità
dell’azienda verso i temi della sostenibilità.
Proprio la mobilità sostenibile, tema di grande attualità, rappresenta uno
dei settori con le più interessanti prospettive di sviluppo per le multi-utility
in futuro36. Lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico e privato a basso
impatto ambientale, il car-sharing, l’installazione sempre più urgente di
stazioni di ricarica per i veicoli elettrici37 stanno delineando sfide e
opportunità per le utility. In questo ambito, molteplici studi evidenziano che
la diffusione delle auto elettriche stia procedendo a ritmi sempre più
elevati. Spinta dalla flessione al ribasso dei prezzi delle batterie, che
compongono il costo principale delle auto (riduzione che per certi versi
ricorda quella sperimentata dai pannelli fotovoltaici)38, la diffusione delle
auto elettriche determinerà un sempre più urgente bisogno di stazioni di
ricarica. Molte utility hanno già cominciato alcuni progetti pilota. Enel ad
esempio ha annunciato un ambizioso progetto per lo sviluppo di una rete
capillare di ricarica per le auto elettriche, che prevede l’installazione di
circa settemila colonnine entro il 2020, per arrivare poi a quattordicimila
entro il 2022, con un investimento dell’ordine di 100-300 milioni di euro39.
La sostenibilità dei vari progetti di installazione delle stazioni di ricarica
dipende da molti fattori: la tariffa, il tasso di utilizzazione della stazione di
ricarica, il costo per l’installazione e la gestione dell’infrastruttura. Inoltre
richiede l’azione di tutti gli stakeholder: dal regolatore, ai fornitori delle
stazioni di ricarica, alle amministrazioni pubbliche, ai proprietari del suolo
presso il quale verranno installate le stazioni.40 Si tratta di una sfida
difficile nella quale le utility che riusciranno ad acquisire esperienza e
competenza prima degli altri potrebbero ritrovarsi in una situazione di
vantaggio competitivo.
36
Di Rosa D., Menotti R., Morazzo M., “La mobilità sostenibile in Italia: scenari di sviluppo e fattori abilitanti”, Aspen Institute Italia, 2017. 37
Rocky Mountain Institute (RMI), “Don’t be caght prepared for the EV Tsunami”, 2017. 38
Schmidt O, Hawkes A, Gambhir A, Staffell I., et al., “The future cost of electrical energy storage based on experience rates”, Nature Energy, Vol:2, 2017. 39
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-11-09/arriva-colonnina-ricarica-intelligente-enel-installera-7-mila-stazioni-entro-2020-124256.shtml?uuid=AEUGrc7C 40
Ibidem.
39
Distribuzione Gas naturale
Egea nel corso degli anni ha ampliato la rete di distribuzione (pari a
1.245,09 km a fine 2016) aggiudicandosi gare di affidamento del servizio
anche in Lombardia. Attualmente il Gruppo ha acquisito un bacino
complessivo di circa 73.000 utenti per un totale di 140 milioni di mc di gas
distribuito e si posiziona come il secondo operatore della provincia di
Cuneo.41
A fine giugno 2016, adeguandosi alle disposizioni dell’Autorità per
l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (“Aeegsi”), che hanno imposto
una separazione anche a livello di brand tra attività di distribuzione e
attività di vendita (al fine di evitare che i segni distintivi delle società di
distribuzione possano creare nel consumatore un’associazione con quelli
delle società di vendita, e favorire la completa apertura del mercato), il
Gruppo Egea ha provveduto alla costituzione di una nuova società che si
chiama “Reti metano territorio” (Reti mt).
Con la costituzione della società, che si occuperà esclusivamente di
distribuzione gas e di tutte le attività connesse a questo servizio, il Gruppo
ha attestato la volontà di proseguire la propria volontà in questo ambito,
che rappresenta un importante presidio territoriale, grazie al vincolo
infrastrutturale e alla durata solitamente di medio-lungo periodo delle
concessioni.
In chiave strategica, la possibilità di incidere positivamente sul territorio
valorizzando gli investimenti effettuati sarà, anche per le gare sulla
distribuzione gas, elemento decisivo nella scelta delle procedure alle quali
partecipare, anche in partnership con realtà di dimensioni simili ad Egea e
anch’esse radicate sul territorio.
Come affermato dal Responsabile della Divisione Ambiente della società,
“La presenza territoriale che offre il gas è fondamentale per poter offrire
nuovi servizi e per ottenere sinergie.”
Infine, come è già stato accennato, a fine 2017 il Gruppo ha stretto
un’importante partnership con un fondo di investimento che si impegna a
sostenere gli investimenti futuri della società, nella distribuzione gas e nel
teleriscaldamento. Questa partnership è di grande importanza perché
aumenta la dotazione finanziaria di Egea, anche in vista delle prossime
gare di ambito per l’aggiudicazione del servizio di distribuzione del gas e
per difendere le attuali posizioni.
Trattandosi di un business regolato, anche l’attività di distribuzione del gas
è inevitabilmente esposta a rischi di tipo regolatorio. In particolare, i rischi
41
Egea, Materiale aziendale.
40
principali sono quelli di una revisione al ribasso delle tariffe riconosciute ai
distributori, che determinerebbero un’ulteriore riduzione dei margini.
Altri rischi potrebbero invece derivare dal lato della domanda, che oltre a
essere strettamente correlata alle condizioni congiunturali dell’economia42,
potrebbe subire una flessione sulla spinta del progressivo processo di
decarbonizzazione del sistema energetico. Simili effetti sulla domanda
potrebbero essere generati anche da un incremento degli investimenti
nell’efficienza energetica.
Una eventuale diminuzione dei volumi di gas transitati lungo la rete di
distribuzione risulterebbe inevitabilmente in una diminuzione dei ricavi. In
questo senso, operare nel settore dell’efficienza energetica è una strategia
di diversificazione del rischio.
In ottica futura, infine, come già evidenziato, interessanti sinergie
potrebbero derivare dalla produzione di biogas e biometano.
Gestione rifiuti
L’ingresso di Egea nel settore della raccolta rifiuti e dell’igiene urbana, è
avvenuto alla fine degli anni Novanta con l’acquisizione delle quote
societarie di “Stirano”, impresa attiva da tempo, ma che stava
attraversando un momento di difficoltà. L’acquisto della Stirano da parte di
Egea rientra nel processo di estensione del portafoglio di attività e dello
sviluppo come multi-utility del territorio. Il Gruppo anche in quel caso
mirava, a realizzare sinergie con le Amministrazioni Locali, soprattutto
quelle che avevano compreso l’importanza di una partecipazione nel
servizio al fianco di un partner industriale affidabile e pienamente
riconoscibile come Egea.
Nel corso del tempo la presenza del Gruppo nel business si è consolidata.
Attualmente il Gruppo opera nel settore dell’ambiente attraverso le
seguenti società:
“Stirano”, che offre servizi rispondendo alle esigenze sia delle
Pubbliche Amministrazioni, sia delle realtà imprenditoriali che dei
clienti privati;
“Alse”, costituita in partnership con la Comunità montana "Alta Langa”
e operativa nelle aree dell’Alta Langa e della Langa Cebana;
“Alma” costituita in partnership con “Asp” e operativa nell’astigiano e
nel torinese;
“Sisea”, importante realtà già da anni operativa in questo contesto;
42
Csereklyei Z., M., Rubio, Stern D.I., “Energy and Economic Growth: The Stylized Facts”, 2014.
41
“Olmo”, operante nel compostaggio degli scarti agroalimentari e
vegetali e dei fanghi da depurazione, provenienti dagli impianti di
trattamento acque.
Nel complesso sono 383.500 gli abitanti serviti dalla raccolta rifiuti, 84 i
comuni coinvolti, e 6.938 le tonnellate di rifiuti derivanti da raccolta
differenziata.
Anche in questo servizio il Gruppo Egea si conferma capace di affermarsi
come un valido interlocutore per Pubbliche Amministrazioni e realtà
private (industriali e piccoli utenti).
Recentemente il Gruppo si è aggiudicato gare di affidamento in importanti
comuni del Piemonte Meridionale tra i quali Alba, in Liguria a Loano e
Ospedaletti, e nelle Marche a Pesaro, Urbino e Fano. Queste ultime
permettono ad Egea di essere di fatto il primo operatore nelle Marche con
un bacino di utenti pari a circa 300.000 abitanti.
Il segreto del successo consiste ancora una volta nell’essere in grado di
offrire un servizio di qualità, con valore aggiunto rispetto a quello che
offrono altri competitor. In ogni comune in cui Egea si è aggiudicata il
servizio di gestione ambientale, per esempio, sono stati messi in campo
mezzi e attrezzature innovative: dall’utilizzo di veicoli elettrici, al ricorso al
“porta a porta spinto” per favorire la raccolta differenziata.
La dotazione di veicoli elettrici (ormai una trentina), in particolare, si
inserisce in un aumento del parco automezzi dovuto all’espansione del
Gruppo, e rende Egea una delle aziende private con la flotta elettrica più
numerosa43. L’utilizzo di mezzi elettrici ha ovviamente anche importanti
ricadute positive per quanto riguarda le emissioni, e consente di far
diminuire i costi del servizio. Ad Alba, per esempio, l’introduzione di mezzi
elettrici ha portato nel 2016 a una diminuzione media della Tari (tassa
rifiuti) pari al 5-6% per ciascuna famiglia albese, e a una riduzione pari al
3,5% per quanto concerne la tassa versata dalle imprese e dalle attività
produttive44.
Anche in questo business la società si contraddistingue per l’erogazione
del servizio in partnership con altri soci, come ad esempio quella
realizzata con Merlo, impresa metalmeccanica con sede nel cuneese che
ha fornito alcuni mezzi all’avanguardia per la raccolta rifiuti.
Infine, si riscontra un innovativo approccio nei confronti della popolazione.
43
Egea, Bilancio Sociale, 2016. 44
Egea, Materiale aziendale.
42
L’obiettivo di Egea è coinvolgere maggiormente i cittadini su raccolta rifiuti
e igiene urbana, sensibilizzarli e renderli partecipi del servizio. Nella città
di Alba è stato creato un gruppo di 100 ecovolontari, cittadini accomunati
dal desiderio di contribuire concretamente, in prima persona, alla
creazione di una coscienza ambientale diffusa e all’accrescimento del
benessere locale, promuovendo buone pratiche per la raccolta
differenziata, cercando di rendere più pulito e accogliente il territorio, e
cercando di sensibilizzare e informare visitatori, turisti e altri cittadini.
Per quanto riguarda le dinamiche di settore, negli ultimi anni, il ciclo dei
rifiuti si è rapidamente evoluto in una sempre più complessa attività
industriale, che concentra tecnologie, competenze e conoscenze,
specialmente nella fase post-raccolta (lavorazione, riciclo, smaltimento). Il
posizionamento sul post-raccolta è, inoltre, fondamentale per le
caratteristiche intrinseche del servizio. Il servizio di gestione ambientale,
infatti, è economicamente sostenibile solo in prossimità dei siti di
smaltimento e lavorazione. Pertanto, per poter partecipare a gare
d’affidamento del servizio è molto importante poter contare su siti di
smaltimento in aree limitrofe. Come affermato dal Responsabile Divisione
Ambiente: “nel settore dei rifiuti è molto importante la fase di post-raccolta.
Avere gli impianti ed entrare nel campo dei trattamenti è critico. Le mosse
strategiche di Egea, che sta acquisendo partecipazioni in aziende che
hanno impianti e sviluppando un proprio impianto di trattamento rifiuti
speciali, vanno proprio in questa direzione”.
In questo contesto va inquadrata l’acquisizione del Gruppo di Sisea,
azienda con esperienza pluriennale nel settore; con questa acquisizione è
stata ampliata e diversificata l’offerta del Gruppo nel settore dei servizi
ambientali.
Oggi, attraverso le proprie società Egea si occupa di raccolta, trasporto e
smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, recupero e valorizzazione
di rifiuti da imballaggio, bonifiche ambientali, manutenzione serbatoi,
rimozione e smaltimento amianto, attività di spazzamento meccanizzato,
raccolta di rifiuti liquidi e fangosi pericolosi e non, spurgo e disotturazione,
videoispezioni, consulenze ambientali.
Servizio idrico integrato
Il servizio idrico integrato è nato con la riforma Galli del 1994 che ha
favorito parzialmente il superamento delle gestioni comunali. Questo
settore rappresenta anche il core business di una delle maggiori multi-
utility nazionali, il Gruppo Acea di Roma ed è un settore di riferimento
anche per Hera, A2A ed Iren, le altre grandi realtà nazionali.
43
Anche per Egea il servizio idrico integrato è un’area di affari molto
importante. Il Gruppo si è contraddistinto per alcune rilevanti operazioni
realizzate nei primi anni del Duemila. In particolare, l’installazione di un
innovativo potabilizzatore presso l’impianto di Alba e l’acquisizione del
44% di “Alpi Acque”, che ha portato Egea a diventare partner industriale
dei Comuni dell’area fossanese, saluzzese e saviglianese nella gestione
del ciclo idrico integrato.
Attualmente il Gruppo opera principalmente attraverso tre società:
"Tecnoedil", "Alpi Acque" ed "Alse", che permettono di raggiungere
ottantanove comuni del cuneese, servendo quasi 300.000 abitanti, circa il
50% degli abitanti delle province, per un totale di più di 32.000.000 mc di
acqua distribuita. L’integrazione verticale nella filiera è un approccio tipico
del servizio e seguito da tutte le utility ivi attive. In linea con questo
business model anche il Gruppo Egea opera attraverso le tre società
sopracitate nelle diverse fasi del servizio idrico integrato, dal servizio
dell’acquedotto a quello delle fognature, passando per il servizio di
depurazione. Le tre realtà sono raggruppate nella società consortile “Aeta
Scarl”, che gestisce 3.690 km di rete dell’acquedotto e 1.345 km di rete
fognaria.
Anche in questo ambito, Egea punta a una forte dedizione al cliente e alla
qualità del servizio. Oltre 41.000 controlli e 5.000 analisi annue, condotte
nel laboratorio di proprietà del Gruppo, garantiscono la qualità dell’acqua
erogata45. Da sottolineare anche che nei 325 impianti di depurazione
gestiti da Egea ogni anno vengono prodotte più di duemila tonnellate di
fanghi, inviati poi al compostaggio e al recupero agricolo.
Inoltre, il Gruppo ha predisposto un servizio di Pronto Intervento operativo
24 ore su 24 e presidiato da personale che assicura tempestività di
intervento grazie a una squadra di specialisti46.
Come affermato dal Responsabile Divisione Ambiente: “La presenza
territoriale che offre l’acqua, sebbene non permetta di ottenere guadagni,
visto come è strutturata la normativa, è fondamentale per poter offrire
nuovi servizi e per ottenere sinergie. Oltre all’acqua un cliente potrebbe
essere interessato a rivolgersi alla stessa azienda per altri servizi.”
Le principali sfide sono rappresentate dalla natura regolatoria del
business. A questo proposito, nei prossimi mesi sarà discussa la
possibilità degli Enti presso i quali Egea offre il servizio di gestione idrica,
di ricorrere alla gestione cosiddetta “in-house”, ovvero alla possibilità
riconosciuta dalla legge di tornare alla gestione diretta da parte dei
45
Egea, Bilancio Sociale, 2016. 46
Egea, Materiale aziendale.
44
Comuni. Se così fosse Egea perderebbe un importante presidio
territoriale, fonte di diverse opportunità.
La vicinanza al cliente
Il rapporto con i clienti è dunque uno dei punti cardine della filosofia del
Gruppo: da un lato l’ascolto e l’attenzione alle necessità, dall’altro la
capacità di adattare le proprie proposte commerciali alle esigenze
dell’utente.
Un ruolo fondamentale nella relazione con il cliente è dato dalla scelta di
continuare a garantire un servizio “face-to-face”; approccio diverso rispetto
ad una logica di mercato sempre più spostata sui call center e sulle
tecnologie basate su internet. Il risultato è un aumento della presenza sul
territorio con un crescente numero di sportelli, e la necessità di realizzare
una costante formazione del personale.
Il Gruppo Egea, eroga oggi servizi a oltre 960.000 cittadini.
Clienti serviti per categoria di servizio
CLIENTI ENERGIA ELETTRICA 28.367
CLIENTI GAS 57.006
CLIENTI ENERGIA ELETTRICA E GAS 18.376
CLIENTI DISTRIBUZIONE GAS 73.101
ABITANTI SERVITI DA TELERISCALDAMENTO 140.305
ABITANTI SERVITI DALLA RACCOLTA RIFIUTI 383.500
UTENTI SERVIZIO IDRICO 263.051
Fonte: Bilancio Sociale, 2016
In conclusione, la storia e il profilo del Gruppo raccontano di una multi-
utility fondata su solidi valori, solida da un punto di vista economico-
finanziario, e capace di soddisfare i bisogni delle comunità servite offrendo
servizi competitivi. Un laboratorio di innovazione e una realtà
organizzativa in grado di suscitare crescente attrazione per le risorse sia
finanziarie che umane. Una realtà che gestisce in maniera sostenibile le
45
proprie attività, nel rispetto dell’ambiente, delle richieste del territorio e
della redditività gestionale.
IL TERRITORIO E LA SFERA SOCIALE
Particolarmente forte è il legame creato con il territorio della provincia di
Cuneo e soprattutto con il comune di Alba, che ospita Egea sino dalla sua
fondazione.
Cuneo e relativa provincia hanno dimostrato una buona resilienza
all’instabilità economica e occupazionale che negli ultimi anni ha
caratterizzato l’intero Paese. I dati del registro delle imprese della Camera
di Commercio evidenziano, infatti, come il tessuto imprenditoriale
provinciale, nonostante il persistere di alcune criticità, abbia manifestato
importanti segnali positivi; tra i settori che hanno ottenuto i risultati migliori
troviamo il turismo e i servizi, due comparti produttivi che stanno
ricoprendo un ruolo sempre più cruciale per lo sviluppo economico del
territorio.47
Anche dal mercato del lavoro provengono notizie incoraggianti: Cuneo si
distingue nel panorama piemontese come l’area dalle performance
migliori. Con un tasso di disoccupazione meramente frizionale, la
Provincia si colloca al terzo posto nella graduatoria nazionale per più
basso tasso di disoccupazione, a seguito delle città di Bolzano e Vicenza.
Estendendo lo sguardo all’intera regione piemontese, il contributo di
Cuneo alla creazione della ricchezza regionale è rilevante, con una quota
del 14% e un PIL pro-capite pari a 26.654 euro.48,49
Alla luce dell’analisi condotta dalla Camera di Commercio cuneese, la
provincia si caratterizza per un’elevata ricchezza di imprese con
potenzialità rilevante che giocano un ruolo chiave nella creazione del
vantaggio competitivo del territorio. Tali realtà poggiano su determinate
qualità e virtù; tra queste emerge l’offerta di servizi pubblici più che
soddisfacenti, ambito in cui Egea è un attore chiave.
Parte del vantaggio competitivo che il territorio ha guadagnato nel tempo è
riconducibile, inoltre, ai cosiddetti “fattori territoriali del vantaggio
competitivo”, ovvero specifiche esternalità che non sono esclusivamente
riconducibili agli investimenti fatti in un territorio dalle aziende in oggetto,
ma che derivano anche dal contesto di interazione in cui gli stakeholder
locali si muovono. Esistono, in altre parole, vantaggi per il territorio che
47
Camera di Commercio di Cuneo, Rapporto Cuneo, 2016. 48
Ibidem. 49
http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2016_dati/infografiche.shtml
46
derivano dalle caratteristiche stesse del territorio in cui le aziende
operano.50
La combinazione dei fattori evidenziati fino ad ora contribuisce a
posizionare la provincia “Granda” come diciotessima nella graduatoria
della vivibilità delle province italiane.51 In tale contesto, una menzione
particolare va al comune di Alba. Questa città sorge nello scenario
naturale delle Langhe, e con una superficie di 54 km2 e 31.437 abitanti, è il
secondo comune della provincia per popolazione, dopo Cuneo. Inoltre,
Alba, terzo comune della provincia per il reddito medio pro-capite (pari a
18.249 euro), negli anni ha visto nascere e crescere iniziative
imprenditoriali (da Ferrero, a Gaja e Miroglio) ben conosciute al di fuori del
territorio in cui sono nate.52,53
Tra le storie imprenditoriali della provincia, il Gruppo Egea ha saputo
crescere e trasformarsi ma senza mai dimenticare le proprie radici.
Interessante il commento del Presidente del Consiglio di Sorveglianza:
“Egea, come “lievito”, catalizza le “buone energie” e le fa crescere,
rendendole protagoniste all’interno di un rapporto costruttivo e
responsabile che contribuisce concretamente alla crescita del territorio e,
di riflesso, al miglioramento del benessere percepito dall’intera comunità.
E i modi con i quali Egea dà valore alle “buone energie” sono molti:
facendo dialogare le aziende, associando innovazioni tecnologiche e
capacità industriali, mettendo in luce i bisogni del territorio, sostenendo le
energie sociali e culturali.”54
50
Tardivo G., Bresciani S., Cugno M., Sviluppo economico ed infrastrutturale: un’analisi empirica delle Province italiane, 2013. 51
Ibidem. 52
http://www.comuni-italiani.it/004/003/statistiche/ 53
Nell’ambito alimentare, primeggia il colosso dolciario Ferrero, che nasce agli inizi degli anni Quaranta sotto forma di un laboratorio, dove il suo fondatore, Pietro Ferrero iniziò a sviluppare i suoi primi esperimenti. Da quel momento in poi l’azienda conobbe una grande crescita a livello nazionale ed internazionale; nonostante ciò, la famiglia Ferrero che ancora mantiene la leadership dell’azienda ha sempre voluto mantenere uno stretto legame con il territorio e con il comune di Alba dove tuttora risiede il più grande stabilimento del Gruppo. Nell’ambito eno-gastronomico, i comuni del territorio cuneese sono ben conosciuti per i proprio vini. Tra questi primeggia un’etichetta di fama internazionale: Gaja, fondata verso la fine degli anni Settanta, con l’obiettivo di portare al mercato italiano una selezione di vini ed accessori. A quarant’anni dalla sua fondazione, Gaja è rinomata in tutto il mondo per i vini pregiati. I comuni cuneesi sono stati inoltre scenario per la crescita di iniziative imprenditoriali nel settore tessile, tra questi il Gruppo Miroglio, fondato nel 1884 ad Alba, che ora vanta una presenza in più di 30 Paesi a livello internazionale. Attualmente il Gruppo Miroglio fa parte della compagine sociale di Egea e, in aggiunta, il Presidente Giuseppe Miroglio siede nel Board della multi-utility. 54
Egea, Bilancio Sociale, 2016.
47
STRATEGIA, RISORSE E COMPETENZE
In base al lavoro di ricerca svolto si è rilevato che Egea presenta un
business model unico nel panorama delle imprese multi-utility italiane, la
cui value proposition è fortemente incentrata sulla relazione con il cliente
(dal customer service ai servizi tailor-made), sulla qualità del servizio
offerto (spesso caratterizzato da un valore aggiunto, o da elementi di
innovazione, anche tecnologica) e su una forte capacità di coinvolgere tutti
gli stakeholder in ogni iniziativa del Gruppo. Da questi fattori l’azienda
riesce a generare sinergie e valore sia per gli stakeholder stessi sia per il
territorio.
Oltre a questo, occorre sottolineare che le soluzioni tecnologiche adottate
su tutta la gamma di servizi offerta posizionano Egea come un attore
fortemente orientato alla sostenibilità ambientale.
In questa sezione, l’obiettivo è esaminare e rileggere in base alle teorie e
agli schemi delle discipline economico-aziendali e gestionali le ragioni alla
base del successo economico e competitivo di Egea. In particolare,
appare utile ragionare sul paradigma risorse-competenze, alla base della
creazione di un vantaggio competitivo solido e duraturo.55
Competenze tecnologiche
Grazie ad una pluridecennale esperienza, Egea ha acquisito risorse e
sviluppato competenze tecnologiche necessarie a erogare servizi
caratterizzati da alti standard qualitativi e da un elevato valore aggiunto.
Si rilevano importanti competenze tecnologiche sia precedenti
l’erogazione del servizio (nella fase di realizzazione di un progetto) sia
durante l’erogazione, ossia nel momento in cui l’azienda deve garantire gli
standard qualitativi richiesti, incluse le attività di intervento per la
risoluzione di eventuali problemi tecnici, di controllo e di manutenzione.
Nella fase di pre-erogazione del servizio, Egea ha maturato capacità che
le permettono di presentare offerte conformi (“tagliate su misura”) alle
esigenze dei committenti. Si tratta di capacità trasversali alle diverse aree
di business nelle quali il Gruppo opera, che consentono, ad esempio, di
realizzare una corretta progettazione degli impianti; di realizzare analisi e
studi di fattibilità, business plan, audit energetici; di individuare interventi di
efficientamento o riqualificazione energetica caratterizzati da una corretta
stima del risparmio ottenibile. In generale, si tratta di competenze
55 Grant R., “L’analisi strategica per le decisioni aziendali. Quinta edizione”, 2016.
48
propedeutiche alla corretta realizzazione degli impianti, sia alla loro
efficiente gestione.
Un altro set di competenze specifiche e distintive consiste nel riuscire a
presentare offerte per la partecipazione a gare di affidamento di servizi
pubblici in brevissimo tempo. Questo fattore, specie nelle gare pubbliche,
consente di instaurare un dialogo più efficace e costruttivo con
l’amministratore locale e permette di arrivare alla definizione di un progetto
condiviso in minor tempo rispetto a potenziali concorrenti.
La velocità con cui vengono presentate proposte per la realizzazione di
progetti di pubblico interesse è particolarmente sfidante quando viene
richiesta la formula del project financing56, in quanto richiede
documentazioni e due diligence aggiuntive. Tuttavia, come affermato
anche dal Direttore Sviluppo del Gruppo, “grazie alla filiera decisionale
corta, alla visione lungimirante dell’ing. Carini, e ad una struttura ormai
collaudata, Egea è in grado di presentare un’offerta completa di
asseverazioni, fidejussioni, e altra documentazione necessaria per un
progetto di project financing nel giro di un mese/un mese e mezzo,
quando la media degli altri operatori è di circa sei mesi o più”.
La velocità di esecuzione è dettata, come accennato, dalla catena di
comando corta, unita ad un personale motivato che, come affermato da
uno dei manager dell’azienda, spesso è portato al superamento della
“linea dei diritti e doveri” per contribuire in prima persona alla crescita
dell’azienda. Altro elemento distintivo è la presenza di una rete di studi di
progettazione esterni con cui Egea ha avviato una collaborazione ormai
collaudata, e che sono in grado di fornire la documentazione richiesta
(analisi e asseverazioni) nel giro di poco tempo.
Per quanto riguarda gli aspetti più prettamente tecnologici, Egea ha
sviluppato competenze che le permettono di offrire servizi caratterizzati da
alta qualità. Un esempio già descritto nel documento è la capacità del
Gruppo di contraddistinguersi, a livello nazionale, nella fornitura di calore
attraverso il teleriscaldamento applicato su realtà cittadine di media e
piccola taglia (100.000 abitanti). In questa tecnologia Egea vanta un know-
how che le permette di competere in modo estremamente efficace anche
con altri player di carattere sovra-regionale o nazionale.
Sono altri esempi di competenze tecnologiche dell’azienda: la capacità di
gestione degli impianti, tutti completamente funzionanti e rispondenti alle
esigenze dei clienti; i controlli sulla qualità del servizio (ad esempio, per
garantire la qualità dell’acqua nei Comuni presso cui Egea gestisce il
56
Gatti S., ”Project Finance in Theory and Practice (Second Edition)”, 2012.
49
servizio idrico, sono state effettuati nel corso del 2016 oltre 41.000
controlli e 5.000 analisi); la capacità di pronto intervento per la riparazione
di eventuali problemi tecnici, come evidenziato dai brevissimi tempi di
intervento. L’eccellenza del servizio erogato è testimoniata anche
dall’elevato grado di soddisfazione dei clienti, come ricordato da un
recente sondaggio del giornale “La Stampa” secondo il quale nel Comune
di Alba il 98 per cento della popolazione è altamente soddisfatta della
gestione dei servizi idrici ed elettrici e della raccolta rifiuti.
Infine, un’altra competenza tecnologica che il Gruppo è riuscito a
sviluppare, organizzare e trasformare in valore è la capacità di essere
all’avanguardia, nell’adozione di nuove tecnologie; molto spesso l’azienda
ha sviluppato servizi o soluzioni tecnologiche caratterizzate da un alto
tasso di innovazione (il teleriscaldamento nei primi anni d’attività; la
realizzazione, negli ultimi anni, di impianti per la produzione e l’immissione
in rete del biometano ai fini dell’autotrazione; più di recente l’introduzione
di mezzi elettrici per la gestione dei rifiuti). In generale, Egea ha
dimostrato la capacità di saper entrare in nuovi business (ad esempio il
settore dell’efficienza energetica), e la capacità di sperimentazione di
nuovi servizi, come la fornitura di led telecontrollati per l’illuminazione
pubblica, sempre offrendo proposte e soluzioni tecnologicamente
affidabili.
Molto spesso il Gruppo è stato capace di sviluppare questo know-how
tecnologico attraverso acquisizioni mirate di aziende con esperienza
pluriennale in determinati settori (Stirano nel settore dei servizi ambientali,
e “Tecnoedil”, attiva nel settore idrico); operazioni che hanno tra l’altro
permesso ad Egea di ampliare il proprio portafoglio di attività, rafforzando
ulteriormente la presenza sul territorio. In altri casi invece, Egea ha potuto
garantire alti standard tecnologici affidandosi a partner industriali con
riconosciuta esperienza e reputazione.
Competenze relazionali … fiducia e reputazione
Un altro fattore alla base del vantaggio competitivo di Egea sono le
competenze di tipo relazionale.
L’azienda si contraddistingue per un’attenzione spinta al cliente ed il suo
grado di soddisfazione. La soddisfazione del cliente è anche il motivo per
cui sono state predisposte pratiche per la gestione del rapporto con la
clientela sempre più efficienti, abbreviando i tempi di attesa tra le
segnalazioni e l’effettivo intervento. In quest’ottica è stato anche
sviluppato il sistema di “sportelli intelligenti”, studiato per rendere più
efficiente il servizio allo sportello, a cui si affiancano gli “sportelli mobili”
50
che portano gli operatori Egea direttamente presso associazioni di
categoria, luoghi di incontro e presso i clienti.
L’effetto della customer satisfaction di Egea si traduce nella fiducia e nella
fedeltà dei propri clienti (nell’attività di vendita di energia elettrica e gas
sono passati da 78.000 a 85.000 negli ultimi cinque anni, con una crescita
costante al tasso annuo medio pari al 2%).
Tra le competenze di tipo relazione sviluppate vi è anche quella di essere
in grado di comunicare con diverse tipologie di clienti appartenenti a vari
settori (come si evince dall’analisi dei servizi erogati e dai progetti
realizzati): grandi clienti industriali, PMI, società agricole, utenze
domestiche, Pubbliche Amministrazioni.
Un altro aspetto che consideriamo in questa categoria è la forte
motivazione del personale e l’attaccamento all’azienda, fattori in grado di
spiegare la grande efficacia dell’azione commerciale, specie nell’attività di
vendita, che derivano dalle relazioni tra proprietà e dipendenti. Un
elemento specifico in grado di spingere la motivazione del personale è
l’attenzione al merito, fattore che è emerso nel corso delle interviste
condotte.
Un altro elemento distintivo del Gruppo è la capacità di saper stringere
partnership e alleanze con stakeholder chiave. Questo approccio è da
sempre seguito dall’azienda, che dal punto di vista organizzativo insieme
ai propri partner –sia soci dell’azienda, che soggetti industriali-, quasi
sempre legati al territorio, condivide progetti e persegue specifiche
opportunità di business. Particolare rilievo in questo ambito riveste la
figura del leader, ing. Carini, che opera in posizione di catalizzatore e
“orchestratore”. Molto spesso anche le Pubbliche Amministrazioni figurano
come partner delle attività imprenditoriali di Egea, generalmente quando si
tratta di erogare servizi nella loro area territoriale (es. servizio idrico,
teleriscaldamento, etc.), a conferma che la società è in grado di
interfacciarsi a più tipologie di interlocutori. Nel corso degli anni Egea è
riuscita a sviluppare competenze relazionali uniche nei confronti della
Pubblica Amministrazione anche grazie al modello di Governance
dualistico, analizzato in precedenza. Competenze relazionali che si
esplicano nell’avanzamento di proposte o nella definizione di progetti di
pubblica utilità condivisi.
Numerose sono anche le partnership con le comunità locali, create dal
Gruppo per promuovere la crescita sostenibile, sociale, culturale.
Perfettamente in linea con i valori e la mission dell’azienda; i progetti
sostenuti spaziano da cultura, sport, didattica e tradizioni ad ambiente ed
51
economia, tutti accomunati da un aspetto fondamentale: parlano la stessa
lingua del Gruppo.
Infine, si ricorda la capacità di convincere e coinvolgere la comunità
finanziaria sui progetti del Gruppo, specie per il supporto allo sviluppo di
nuove iniziative imprenditoriali. Ne è la prova l’esito dell’ultimo aumento di
capitale sociale che è stato sottoscritto totalmente in private placement.
Riassumendo, il connubio tra risorse e competenze di natura tecnologica
e relazionale ha permesso a Egea di acquisire unicità, di differenziarsi
dagli altri operatori e di costruire un vantaggio competitivo solido, che ha
fatto crescere l’azienda nel corso degli anni. Caratterizzata da un modus
operandi volto soprattutto al benessere della collettività e alla
soddisfazione del cliente, Egea è riuscita a creare fiducia e a tessere
legami solidi e duraturi con i propri stakeholder.
Come afferma l’ing. PierPaolo Carini “pur in presenza dei grandi
cambiamenti sociali e culturali in atto, è ancora fortemente radicato il
convincimento di come la natura umana si basi essenzialmente su due
momenti di valutazione e di relazione che ne costituiscono la base ed il
fondamento: la passione e la razionalità, ovvero il cuore e la testa”.57
E nel modo di operare di Egea si possono riscontrare entrambi.
LE SFIDE PER IL FUTURO
Quello che il percorso storico di Egea ci insegna è che attraverso una
politica e una gestione manageriale bilanciata e orientata al lungo periodo,
avviata inizialmente dall’ing. Carini padre, e consolidata dal figlio
PierPaolo, una utility mono-business nata e conosciuta per la distribuzione
del gas, ha saputo rinnovarsi con costanza, allargando l’offerta dei propri
prodotti e servizi, e consolidando la propria posizione nel mercato.
Con una presenza geografica iniziale limitata al solo comune di Alba,
Egea nel giro di due decenni ha saputo diversificare prodotti e mercati di
riferimento, ed è diventata una delle realtà più importanti multi-utility del
Nord Ovest.
Il percorso di crescita seguito da Egea si distingue da quello seguito da
altre multi-utility perché avvenuto a tappe, secondo un andamento definito
in Egea, a “cerchi concentrici”. Un approccio che dapprima punta a
consolidare la propria posizione su un determinato territorio e solo
successivamente ad espandere l’azione ad altre geografie e mercati; in
ogni caso contigui. Un processo che richiede perseveranza e pazienza,
57
Egea, Bilancio Sociale, 2016.
52
caratteristiche che sembrano da sempre parte del patrimonio genetico del
Gruppo.
Una crescita che si può definire “equilibrata” e basata su scelte ponderate,
anche se spesso innovative: investimenti con ritorni nel medio-lungo
periodo, acquisizione di competenze tecnologiche distintive, e il mettere in
secondo piano una logica orientata al profitto di breve periodo per
prediligere un’ottica di lungo periodo.
Il quadro delineato è quello di un’azienda che ha saputo dialogare con le
diverse categorie di stakeholder: le Amministrazioni Locali, gli investitori,
le imprese e soprattutto con i propri clienti. Non a caso, negli anni Egea si
è posta come punto di congiunzione tra pubblico e privato. Oggi gran
parte di questi soggetti, in qualità di azionisti, partecipano attivamente allo
sviluppo non solo del Gruppo, ma anche del contesto economico,
territoriale e sociale in cui opera. Le potenzialità insite nelle sinergie tra
questi mondi sono certamente alla base del successo di Egea.
La principale sfida è comprendere come si evolverà il settore dell’energia
e delle multi-utility nei prossimi anni. Grandi cambiamenti stanno
avvenendo su più fronti, ed a velocità sempre più sostenute: la diffusione
delle energie rinnovabili che favorisce una diminuzione dei prezzi
dell'energia; l'efficienza energetica che determinerà, a parità di altre
condizioni, una diminuzione della domanda; le trasformazioni che stanno
avvenendo nel settore della mobilità, con la diffusione delle auto elettriche
e del car-sharing; la richiesta di prodotti e servizi sempre più smart e
innovativi da parte dei clienti. Tutte sfide a cui le multi-utility devono dare
risposte in termini strategici e operativi.
Se si guarda al futuro, l’innovazione è un fattore di estrema importanza
che il Gruppo vuole continuare a perseguire. L’obiettivo principale è
continuare a rispondere in maniera efficace alle esigenze dei territori e
accrescere la qualità di vita di coloro che vi risiedono. L’ultimo ventennio è
stato la dimostrazione concreta della volontà di innovare grazie allo
sviluppo di infrastrutture funzionali e tecnologicamente avanzate, servizi
sempre più tailor-made e un sistema di supporto alla clientela efficiente ed
affidabile.
Nella definizione dei prossimi passi, il legame con i valori dell’azienda
resterà sempre uno dei driver chiave su cui costruire il piano di sviluppo.
A livello di possibilità di crescita, l’elevato grado di diversificazione offre
un’ampia scelta sui percorsi da intraprendere. Il gap dimensionale
esistente tra Egea e gli altri maggiori player del mercato italiano è un
aspetto rilevante che gioca un ruolo fondamentale nel garantire la futura
competitività dei servizi offerti. L’estensione territoriale in città di media e/o
53
grande dimensione impone il confronto tra i prezzi e i servizi offerti da
Egea con quelli delle maggiori utilities che operano a livello nazionale o
sovra-regionale, tra cui A2A, ACEA, IREN e HERA. In uno scenario di
questo genere risulta indispensabile accrescere ulteriormente le proprie
dimensioni per colmare questo gap, eventualmente individuando adeguati
partner finanziari o di altro tipo e forse industriali.
Alla luce di quanto delineato fino ad ora, come recentemente ha affermato
l’ing. PierPaolo Carini “il Gruppo guarda con ottimismo al futuro e approva
una revisione del Piano industriale 2016-2021 che porterà a più che
raddoppiare gli investimenti, inizialmente previsti per un valore di 90
milioni di euro”.58
In questa direzione è stato definito ed aggiornato il Piano Industriale.
L’asse principale di sviluppo futuro per Egea è rappresentato dal
teleriscaldamento, che potrebbe supportare Iren nella realizzazione di una
rete di teleriscaldamento nella città di Novara. “Il teleriscaldamento ha
ampi margini di ampliamento”, come sottolinea l’AD, convinto che questo
si tradurrà in crescenti opportunità future.
Una seconda leva è rappresentata dalla partecipazione alle future gare
per la gestione delle reti di distribuzione gas in alcuni ambiti territoriali del
Nord-Ovest. Opportunità aggiuntive sono inoltre state identificate nel
campo del ciclo idrico integrato e nel comparto dell’illuminazione pubblica.
Infine, per quanto riguarda il biometano e il biogas, ambito in cui la
normativa è ancora in evoluzione, è stato avviato un progetto pilota e
viene mantenuta alta l’attenzione per valutare le opportunità future.59
58
http://www.lastampa.it/2017/10/14/edizioni/cuneo/egea-raddoppia-gli-investimenti-e-punta-a-espandersi-nel-nordovest-btfaM3EtVHefRW1Jyftp4I/pagina.html 59
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-10-30/egea-cresce-nordovest-grazie-piano-investimenti-200-milioni-133656.shtml?uuid=AEJt33zC
54
BIBLIOGRAFIA
A2A, Bilancio Consolidato 2016.
Acea, Bilancio Consolidato 2016.
AGCM, “Indagine conoscitiva sul mercato del teleriscaldamento – IC
46”, 2014.
Althesys, “Rapporto Top Utility. Le performance delle utility italiane. V
Edizione”, 2017.
Bruti Liberati E., Fortis M., “Le imprese multiutility. Aspetti generali e
prospettive dei settori a rete”, 2011.
Camera di Commercio di Cuneo, “Rapporto Cuneo”, 2016.
Comitato Termotecnico Italiano (CTI), “Il Biometano”, 2015.
Consorzio Italiano Biogas (CIB), “Biometano: la partenza di una filiera
italiana”, 2015.
Csereklyei Z., M., Rubio, Stern D.I., “Energy and Economic Growth:
The Stylized Facts”, 2014.
Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica 2012/27/UE, 2012.
Decreto Legislativo 4 Luglio 2014, n. 102.
Decreto Ministeriale 28 Dicembre 2012, “Criteri, condizioni e modalità
per la realizzazione di interventi di efficienza energetica (Certificati
bianchi)”, 2012.
Decreto Ministeriale 28 Dicembre 2012, “Incentivazione della
produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di
efficienza energetica di piccole dimensioni”, 2012.
Di Rosa D., Menotti R., Morazzo M., “La mobilità sostenibile in Italia:
scenari di sviluppo e fattori abilitanti”, Aspen Institute Italia, 2017.
Egea, Bilancio Consolidato, Anni dal 2012 al 2016.
Egea, Bilancio Sociale, 2016.
Egea, Documenti istituzionali. Brochure 2017.
Egea, materiale aziendale, 2016.
ENEA, “Linee Guida alla presentazione dei progetti per il Programma
per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica
Amministrazione Centrale (PREPAC)”, 2016.
ENEA, “Linee Guida: I fondamentali per una gestione efficiente degli
impianti di pubblica illuminazione”, 2012.
Energy & Strategy Group, “Energy Efficiency Report 2017”, 2017.
Fire, “Indagine sulla conoscenza e diffusione del teleriscaldamento nei
comuni in zone E ed F e analisi dei dati di tre reti”, 2013.
Gatti S., ”Project Finance in Theory and Practice (Second Edition)”,
2012.
55
Gestore Mercati Energetici (GME), “Relazione annuale”, Anni dal 2012
al 2016.
Gilardoni A., “Introduzione alla Economia e Gestione delle Public
Utilities”, Agici Publishing, 2014.
Gilardoni A., Lorenzoni G., “Public utilities locali. Alleanze e
aggregazioni”, Egea Editore, 2003.
Grant R., “L'analisi strategica per le decisioni aziendali. Quinta
Edizione”, 2016.
Hera, Bilancio Consolidato 2016.
Iren, Bilancio Consolidato 2016.
Legambiente e AIRU, “Il teleriscaldamento in Italia. Stato attuale e
potenzialità di sviluppo, 2014”.
Perrini F., “Strategia e finanza dell’energia sostenibile”, 2012.
Rocky Mountain Institute, “Don’t be caght prepared for the EV
Tsunami”, 2017.
Schmidt O, Hawkes A, Gambhir A, Staffell I., et al., “The future cost of
electrical energy storage based on experience rates”, Nature Energy,
Vol:2, 2017
Tardivo G., Bresciani S., Cugno M., “Sviluppo economico ed
infrastrutturale: un’analisi empirica delle Province italiane”, 2013.
Torino Nord Ovest, Equiter, “Le utility del Nord. Evoluzione e
prospettive”, 2012.
Siti internet:
Egea Group: http://www.egea.it/
Ferrero Group: https://www.ferrero.it/; https://www.ferrero.it/azienda/il-
gruppo/una-storia-di-famiglia/una-grande-azienda
Gaja: http://www.gajadistribuzione.it/
IlSole24ore: http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-
10-30/egea-cresce-nordovest-grazie-piano-investimenti-200-milioni-
133656.shtml?uuid=AEJt33zC;
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-11-09/arriva-colonnina-
ricarica-intelligente-enel-installera-7-mila-stazioni-entro-2020-
124256.shtml?uuid=AEUGrc7C
La Stampa: http://www.lastampa.it/2017/10/14/edizioni/cuneo/egea-
raddoppia-gli-investimenti-e-punta-a-espandersi-nel-nordovest-
btfaM3EtVHefRW1Jyftp4I/pagina.html
Miroglio Group: http://www.mirogliogroup.com/it/
Statistiche Comuni Italiani: http://www.comuni-
italiani.it/004/003/statistiche/
56