ANDRÀ TUTTO BENE? ULTIME NOTIZIE

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1 / 4 Data Pagina Foglio 12-03-2021 90/93 ihren SUPPLEMENTO DE e~dl laRepubblica CULTURA ANDRÀ TUTTO BENE? ULTIME NOTIZIE ESALTATO O NEGATO, È DA SEMPRE UN CONCETTO DISCUSSO. MA OGGI COME STA? LO ABBIAMO CHIESTO AL , Luciano Canfora la metamorfosi Nell'illustrazione. autori e temi toccati in questa intervista. Da sinistra: Platone, operai alla catena di montaggio, il toro di Wall Street, Antonio Gramsci, Papa Francesco, Luciano Canfora, Karl Marx, una mascherina anti Covid. Sopra, La metamorfosi, l'ultimo libro dello studioso qui intervistato (Laterza, pp. 85, euro 12) di Marco Cicala ROGRESSO", dal latino progredi: andare avanti, avanzare. Questo per quanto riguarda la parola. Ma la co- sa, è mai esistita davvero? E se sì, come se la passa oggi? In tempi di caotica lotta anti-Covid qualche domandina s'impone. La rivolgiamo al professor Luciano Canfora che il27 marzo alle 11 dedicherà al tema del Progresso una videoconferenza nel ciclo Le parole del Vieusseux organizzato dal Gabinetto fiorentino per celebrare due secoli di attività (streaming su: cinemalacom- pagnia. it/evento/leparoledelvieus- « P seux). Nell'intervento, che abbiamo potuto seguire in anteprima, il filologo e storico Canfora - classe 1942 - si muove tra secoli, autori e culture con la vertiginosa, nitida agilità che gli è consueta e da tempo ne fa una rara avis nel panorama culturale italiano. Professore, partiamo da dove parte lei: dall'antichità. Lavulgata ci ripe- te che, ancorato a una visione circo- lare del tempo storico, il mondo greco-romano fu sostanzialmente estraneo all'idea di Progresso. Male cose non starebbero proprio così... «Si tratta di un'immagine perlome- no parziale, unilaterale. Dipende dagli autori. Esiodo, per esempio, ha una concezione della Storia come inane- stabile decadenza rispetto a una per - Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 039518 Settimanale Laterza - stampa nazionale

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♦ SUPPLEMENTO DE

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CULTURAANDRÀ TUTTO BENE?

ULTIME NOTIZIEESALTATO O NEGATO, È DA SEMPRE UN CONCETTO DISCUSSO. MA OGGI COME STA? LO ABBIAMO CHIESTO AL

,

LucianoCanforala metamorfosi

Nell'illustrazione. autori e temi toccatiin questa intervista. Da sinistra: Platone,operai alla catena di montaggio, il toro

di Wall Street, Antonio Gramsci,Papa Francesco, Luciano Canfora,

Karl Marx, una mascherina anti Covid.Sopra, La metamorfosi, l'ultimo libro

dello studioso qui intervistato(Laterza, pp. 85, euro 12)

di Marco Cicala

ROGRESSO", dal latinoprogredi: andare avanti,avanzare. Questo per quantoriguarda la parola. Ma la co-

sa, è mai esistita davvero? E se sì, comese la passa oggi? In tempi di caoticalotta anti-Covid qualche domandinas'impone. La rivolgiamo al professorLuciano Canfora che il27 marzo alle 11dedicherà al tema del Progresso unavideoconferenza nel ciclo Le parole delVieusseux organizzato dal Gabinettofiorentino per celebrare due secoli diattività (streaming su: cinemalacom-pagnia. it/evento/leparoledelvieus-

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seux). Nell'intervento, che abbiamopotuto seguire in anteprima, il filologoe storico Canfora - classe 1942 - simuove tra secoli, autori e culture conla vertiginosa, nitida agilità che gli èconsueta e da tempo ne fa una rara avisnel panorama culturale italiano.Professore, partiamo da dove partelei: dall'antichità. Lavulgata ci ripe-te che, ancorato a una visione circo-lare del tempo storico, il mondogreco-romano fu sostanzialmenteestraneo all'idea di Progresso. Malecose non starebbero proprio così...

«Si tratta di un'immagine perlome-no parziale, unilaterale. Dipende dagliautori. Esiodo, per esempio, ha unaconcezione della Storia come inane-stabile decadenza rispetto a una per-

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12-03-202190/93fiven" ~ P~~

DAL PROGRESSOPROFESSOR LUCIANO CANFORA, CHE NE PARLERÀ IN UNA VIDEOLEZIONE. RIPARTENDO DA MOLTO LONTANO

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duta Età dell'oro.Tucidide, in compen-so, guarda al passato come a un'epocadi barbarie e ritiene di trovarsi nelpunto più alto mai raggiunto dalla ci-viltà, quella ateniese del V secolo. Mal'idea di un Tempo che si muove "inavanti" è presente anche in quanto co-nosciamo del pensiero di Platone, ilquale sviluppa la visione utopistica diuna Kallipolis, città felice e bene ordi-nata. Per questo si meriterà i ferocisarcasmi di Aristofane chenella commedia Ecclesia-zuse, cioè Le donne all'as-semblea, smonta il "comu-nismo" platonico. Secondolui, tra gli uomini, la difesadella proprietà privata, gliegoismi familiari e indivi-

duali finiscono sempre per prevalere.È già avviata, insomma, la discussionesul pensiero utopico che attraverseràtutta la Modernità».Facciamo allora un salto in avanti.Nel 1848 il Harl Marx del Manifestopreconizza con toni epico-liriciquella che oggi chiamiamo "globa-lizzazione". A scardinare i vecchiassetti economici, politici, cultura-li,territoriali è una classe rivoluzio-

naria: la borghesia. I1terremoto della globa-lizzazione è ancora benlungi dall'essersi con-cluso, ma nel 2021 è pos-sibile tracciarne un pri-mo bilancio in termini di"Progresso"?

«L'IDEADI UN TEMPOCHE SI MUOVE

"IN AVANTI"EPRESENTE

ANCHEIN PLATONE»

«Sul piano del Progresso quello chese ne può ricavare è finora un bilancioa due facce. La globalizzazione ha in-dubbiamente avuto il merito di avvici-nare mondi che erano separati, isolati,e di aver fatto toccare loro con mano laModernità. Moralmente, questo è peròavvenuto a un prezzo atroce, fatto diguerre dei forti contro i deboli. Conflit-ti non solo in senso bellico, ma ancheeconomico, che hanno peggiorato lecondizioni dei più sfavoriti privandoliper giunta d'una speranza di riscatto.L'altro aspetto della globalizzazione èinfatti l'aver dissolto tutte le formazio-ni politiche che dall'Ottocento si eranofatte carico della questione sociale.Tanto il socialismo quanto il comuni-smo o la socialdemocrazia sono

ILLUSTRAZIONE DI ALESSANDRA SCANDELIA

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CULTURAANDRÀ TUTTO BENE?

stati travolti, lasciando i perdenti sen-za punti politici di riferimento».Benché la Cina e altre potenze orien-tali la stiano cavalcando alla grande,la globalizzazione non resta una"creatura"occidentale, non muovecioè da una nozione "colonizzatri-ce" di Progresso che magari si è ri-torta contro i "colonizzatori" stessi?

«Alcuni studi sostengono che i mon-di non occidentali non abbiano cono-sciuto e soprattutto concettualizzatoil Progresso. Forse non l'hanno concet-tualizzato, ma lo hanno praticato, sep-pure con tempi diversi rispetto a quel-li occidentali. Da secoli l'Occidentepropone modelli vincenti, spingendo ilresto del mondo verso ritmi e velocitàmolto redditizi sul piano economico,ma che travolgono chi non riesce a sta-re al passo. È una velocità spasmodica,selettiva, escludente. Il "piccolo" Occi-dente, diceva lostoricoToynbee, èper sua naturaaggressivo. Il ri-sultato è oggi chela Cina fa a garacon l'Occidentecon le armidell'Occidente,producendo alproprio interno imostruosi disli-velli sociali e glisfasci ambientali che conosciamo. È unmodello di sviluppo che va ripensato,non certo adorato. Perché può rivelarsimortale».In Europa, dov'era stata concepita,l'idea di Progresso entra profonda-mente in crisi tra il 1914eiil'45.Dopodue guerre mondiali e l'atomica c'èpoco da essere ottimisti. Lo svilupponon può più essere concepito comeun avanzamento inesorabile, macasomai come un processo inter-mittente, soggetto a battute d'arre-sto,retromarce, cadute spaventose.

«Certo, durante i conflitti le scienze"dure" si trovano più mobilitate chemai a fini militari. Ma anche in tempidi pace la ricerca scientifica apre pro-blemi etici mica da poco. È vero quindi,come lei dice, che l'immagine di un

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GABINETTOVIEUSSEUX:LE PAROLE

PER UNBICENTENARIO

FONDATO a Firenze nel 1820da Giovan Pietro Vieusseux,

editore e scrittore di originefranco-svizzera, il Gabinettoscientifico-letterario Vieusseux(qui in basso) è un'istituzionespecializzata nello studio dellacultura italiana e stranieradell'800 e del '900. Lecelebrazioni per il bicentenario,iniziate un anno fa, terminanocon gli ultimi appuntamenti delciclo di videoconferenze Leparole del Vieusseux. Domani

13 marzo, alle 11,Viaggio con GiuseppeCedema Sabato 27,Progresso con LucianoCanfora. E infine, il 17aprile, Economia conRomano Prodi.Streaming su:cinemalacompagnia. it/evento/leparoledelvieusseux

avanzamento sempre intermittente hapreso il posto delle "magnifiche sorti eprogressive". No, purtroppo le cose nonprocedono sempre in avanti».Il marxista americano Fredric Ja-meson ha detto che nel XXI secolo èormai più facile immaginare la finedel mondo che la fine del capitali-smo. È come se da forza dinamica ilcapitalismo fosse diventato un oriz-zonte inamovibile, capace di ri-prendersi da ogni crisi sistemica, diriprodursi eternamente. Lei comela vede?

«Esiste un pensiero che riconoscenel capitalismo una specie di formaeterna e ne retrodata gli inizi addirit-tura al mondo antico. Ma il capitalismonon è coevo di Adamo ed Eva: ha un'o-rigine storica e come tale avrà una fine.

In quello odierno assistiamo a un pre-dominio sempre più invadente del ca-pitale finanziario che penalizza il ca-pitale produttivo fino a schiavizzarlo».Tutta colpa di quei satanassi dellafinanza.

«La Storia non è un fatto di "colpe",ma è innegabile che oggi gran partedelle lamentele del capitale produttivonon si rivolgano ai lavoratori, con i qua-li le piccole e medie imprese spessosolidarizzano, bensì allo strangola -mento da parte delle banche».Intanto l'automazione industrialeprogredisce. incrementa la produt-tività a livelli mai visti,' ma eliminan-do forza-lavoro e creando disoccu-pazione riduce anche la massa dicoloro che quelle benedette mercidovrebbero consumarle. Questacontraddizione, già rilevata daMara,funziona ancora o è obsoleta?

«A me pare che riemerga più forteche mai. Non si tratta naturalmente difrenare il Progresso, ma di fare inmodoche i nuovi detentori della ricchezzaconsentano una vita decorosa a chi èstato espulso dal mercato del lavorocon la crescita dell'automazione. Il la-voro intellettuale non sarà mai sosti-tuito dalle macchine: dovrebbe diven-tare quello più diffuso».Mentre noi cene stiamo in poltronaa leggere Tucidide o Condorcet, lemacchine fanno tutto da sole.

«Una parte del lavoro manuale saràsempre controllata dall'uomo, ma ri-ducendosi permetterà a molte più per-sone di dedicarsi ad attività diverse».TSpo?

«La formazione, l'educazione per-manente, la cultura in ogni sua formaavranno sempre più bisogno di strut-ture epersonale qualificato. L'automa-zione non può essere lasciata a se stes -sa, va governata».Oggi però l'idea di Progresso sembraschiacciata sulla sfera unidimen-sionale dell'innovazione tecnologi-ca, dove tutto ciò che è "nuovo"dev'essere per forza anche"buono".Dunque indiscutiibile.

«È una visione che per ora ha fattola fortuna di alcuni e la miseria di mol-ti. Andrebbe contrastata, regolata».

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ENYichang, Cina,

2 novembre 2020:operai al lavoro

per la produzionemeccanizzata

di arancein scatola.

«Oggi la Cinafa a gara con

l'Occidente con learmi dell'Occidente,

producendoai proprio interno

i mostruosidislivelli sociali

e gli sfasciambientali

che conosciamo»commenta Luciano

Canfora

Ma come? E da chi? Il suo ultimo li-bro, La metamorfosi, è l'autopsia diuna "sinistra" diventata semplicedeclinazione del liberismo egemo-ne. Quindi, a occhio nudo, difficil-mente distinguibile dalla"destra".

«I partiti sono organismi umani: na-scono, prosperano e muoiono. Ma ladistinzione tra "destra" e "sinistra" èradicata nella realtà, definirla supera-ta sarebbe come negare il cammino delSole o i cicli della Luna. Se mi chiedepoi da quali mondi verranno ripresi itemi della giustizia sociale e dell'ugua-glianza, è difficile dirlo. Non è materiada storici, ma da profeti».Lei fa spesso riferimento a papaFrancesco come se fosse l'ultimaau-torità morale rimasta a battere suivalori dell'eguaglianza e della soli-darietà. Con tutta la simpatia per ilSanto Padre, ma se ciò che - magariper una forma di superstizione -chiamiamo ancora "sinistra" deveaffidarsi alle parole di un ponteficesignifica che siamo messi maluc cio_

«Quello religioso è un mondo che ioguardo dall'esterno. Però il papa ar-gentino è indubbiamente un fenomenodi formidabile portata storica. Oggiche le formazioni tradizionalmentevotate alla difesa degli sfruttati sonoscomparse era inevitabile, e in fondoperfettamente logico, che un pontefice

arrivasse dall'America Latina. Cioè daun mondo contrastato ma ancora pro-fondamente cattolico, molto distantedalle nostre scettiche, raffinate metro-poli occidentali sulle quali la Chiesanon ha praticamente più incidenza.Con Bergoglio è venuto al pettine unproblema enorme. Conquistando altrimondi, il proselitismo della Chiesa haprodotto un cattolicesimo sui generis:quello incarnato oggi da papa France-sco. Non sarà un grande pensatore néun grande oratore, ma è dotato di unasua forza semplice, elementare, di uncarisma che viene dalle sue origini edalla realtà che si trova ad affrontare».In Occidente, dopo secoli di conflit-ti, la Chiesa è venuta a patti con illaicismo, il pensiero critico, l'eredi-tà dell'illuminismo, per capirci.. Lostesso non può dirsi di altri grandiuniversi religiosi, Islam in primis.«Ma perché l'Islam è cominciato

molti secoli dopo! Oggi attraversa unafase più o meno comparabile a quelladelle guerre di religione nell'Europadel Cinquecento. Le maturazioni reli-giose dei popoli hanno tempi lunghiche non si possono accorciare a volon-tà. Non la vedremo, ma anche l'Islamraggiungerà la sua maturità, il suoecumenismo, il suo "illuminismo"».Torniamo al "Progresso". Quando,un anno fa, il Covid è esploso in Eu-

«UNA PARTEDEL LAVOROMANUALE

SARÀSEMPRE

CONTROLLATADALL'UOMO»

rapa ci siamoaccorti cheogni uomo oc-cidentale eradotato di uncomputer odiuno smar-

tphone, ma non si riusciva a trovar-gli un accidenti di mascherina. Cisiamo insomma scoperti patetica-mente vulnerabili. Due milioni emezzo di morti dopo, la pandemiascuote la fede progressista?

«Sì e no. La scienza ha trovato, spe-riamo, un rimedio al virus. Ma, al con-tempo, si è subito scatenata sui vaccinila corsa al profitto. Con acquisti sotto-banco, gare al miglior offerente. Quasiche il vaccino fosse una merce qualsi-asi, mentre dovrebbe essere universa-le e gratuito. La logica del profitto s'èinfilata anche qui».Per consolarci non ci resta che l'a-busato adagio gramsciano del pes-simismo della ragione e l'ottimismodella volontà?

«Perché abusato?»Perché citato fino alla saturazione,all'autocommiserazione di sinistra.

«Trova? Se viene citato da chi non sapiù che cosa voglia dire, pazienza. Ionon me ne vergogno affatto. Anzi, con-tinuo a ritenerlo un'ottima ricetta».

Marco CicalaO RIPRODUZIONE RISERVATA

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