Notizie dalla Valdichiana - L'ETRURIA n. 20 - 2003del territorio della Valdichiana aretina, senese e...

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Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2, comma 20/b legge 662/96 Filiale E.P.I. 52100 Arezzo aut. nr. 745 dell’26.08.97 - Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Benemerito Euro 103,00 Estero Euro 37,00 - Estero via aerea Euro 52,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Direttore: Vincenzo Lucente. Redazione, Amm. Soc. Coop. a.r.l. Giornale L’Etruria - Cortona Loc. Vallone 34/B - Casella Postale N° 40 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 L ETRURIA PAGINA 1 di Enzo Lucente PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXI - N° 20 - Sabato 15 novembre 2003 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] dolo con una adesione sempre più entusiastisca. Siamo nel novembre del 2003, ben ventisette anni di di- stanza da quel primo numero, e allora come oggi non possiamo esimerci dal richiedervi il solito impegno di sottoscrivere l’abbo- namento che rimane sempre di 26 Euro, prezzo ormai immobile da oltre tre anni. Siamo certi che sarete, come sempre, solleciti, ma lo chie- diamo in amicizia perché la pro- grammazione del lavoro di un an- no ha la necessità di avere delle certezze. Ringraziamo la Banca Popo- lare di Cortona che da anni con- tribuisce in modo essenziale alla vita di questo giornale con la sua pubblicità nell’ultima pagina del nostro periodico. Lo stesso ringraziamento lo dobbiamo anche a tante aziende cortonesi che hanno sottoscritto con noi la loro pubblicità. Grazie a tutti e speriamo di portare sulle vostre scrivanie un giornale locale sempre più attento alle vicende del territorio, sempre più ricco di notizie che faranno la storia della nostra “piccola pa- tria”. Prima conferenza dedicata al sito CortonaWeb Il 27 novembre 2003 al Centro Convegni S. Agostino Ci corre l’obbligo di chiedere A bbiamo voluto riproporre la prima pagina della nuo- va edizione del nostro giornale che è stato pub- blicato nel mese di novembre 1976. Farfallino era deceduto da tre anni e in questo periodo la vec- chia testata era rimasta a riposo nella tipografia di via Berrettini; poi la nostra decisione di ritentare l’avventura e siamo riusciti nel- l’impresa anche perché Farfallino aveva lasciato detto al fratello Francesco che avrebbe potuto cedere la testata gratuitamente so- lo a certe condizioni. La fortuna ha voluto che sia- mo riusciti in questo intento. Era per tutti noi una e- sperienza difficile e forse impossi- bile, ma c’era tanto entusiasmo e tanta voglia di fare. Mancava il giornalista che potesse dirigere il giornale e trovammo nel caro Enzo Tortora un professionista entusiasta che ci ha aiutato fino a quando uno ha ottenuto l’iscrizio- ne all’albo dei giornalisti. Ricordo con affetto lo studio del primo numero, quanta fatica. A darci una mano unica fu all’e- poca il prof. Evaristo Baracchi che ci preparò una bozza di menabò disegnata a matita; la conserviamo ancora, come conserviamo anco- ra la preziosa opera di questo c- aro amico cortonese che ci dedica almeno una vignetta “intelligente” sulla prima pagina del nostro pe- riodico. Ma tutti i nostri sforzi sareb- bero stati vani se non fossimo stati sostenuti dall’affetto di tanti corto- nesi che immediatamente hanno sottoscritto il primo abbonamento (duemilacinquecentolire) e negli anni hanno proseguito sostenen- Dal novembre 1976 la nuova Etruria I l sito CortonaWeb (www.corto- naweb.net) è divenuto da que- st'anno il sito Internet più visita- to, tra tutti quelli dedicati alla città di Cortona presenti in Rete. Nato sul finire del 2000 (ma la pri- ma versione risale al lontano 1995) ad opera di 4 giovani cortonesi, appassionati di Internet e nuove tecnologie, ha riscosso nei primi 3 anni di attività un crescente succes- so, fino a giungere agli attuali 300.000 contatti mensili e 8000 vi- sitatori diversi, nel solo mese di Ot- tobre 2003. Nell'ultimo anno in par- ticolare, grazie alla fiducia dimo- strata e all'attiva collaborazione da parte della Banca Popolare di Cor- tona, è stato possibile aumentare la velocità di collegamento, tradurre il sito in ben 4 lingue (inglese, spa- gnolo, francese e tedesco) e mette- re on-line gli eventi più significativi dell'estate cortonese, come la Mo- stra del Mobile Antico, il restauro delle opere custodite a San France- sco e il concerto di Andrè Rieu. Per quest'ultimo evento in particolare, è persino possibile rivedere nel sito un filmato dell'eccezionale esibizio- ne del Settembre scorso. Il patrocinio del Comune di Cortona all'iniziativa, giunto qualche mese fa, è un concreto segnale di T eletruria ancora una volta si dimostra particolar- mente sensibile ai proble- mi del territorio della Val- dichiana e del Trasimeno. Con lo scorso mercoledì 5 novembre è ripartita la seconda edizione della trasmissione setti- manale dal titolo “43° parallelo”. Il programma viene presen- tato in prima serata con inizio intorno alle ore 21,30 e ripropone lo stesso canovaccio dell’edizione precedente, ovvero quattro servizi sulle problematiche e l’attualità del territorio della Valdichiana aretina, senese e del Trasimeno. La trasmissione andrà in on- da sull’emittente aretina fino a giugno 2004. come CortonaWeb sia ormai un mezzo di promozione a livello inter- nazionale dell’immagine della città e un concreto sostegno agli opera- tori contro la crisi delle presenze che dopo l'11 Settembre sembra aver colpito il territorio. Per festeggiare i primi tre anni di attività, ed in particolare gli ottimi risultati del 2003, CortonaWeb organizza per il 27 Novembre (ore 18.00) presso il Centro Convegni di Sant'Agostino un incontro sul tema dei benefici che Internet può por- tare al turismo nel cortonese. Ver- ranno mostrate le statistiche relative agli accessi al sito nel tempo, le principali novità previste per il 2004 e si discuterà di come il modello del CortonaWeb possa essere allar- gato ad altre realtà in Valdichiana. Parlerà il dott. Marco Marcellini. La partecipazione è gratuita. Per maggiori informazioni inviare un messaggio di posta elettronica a [email protected] o chiama- re lo 0575 606706. M.M. 43° parallelo Cortona due velocità Q ualche volta l’atteggiamento dei cortonesi lascia di sasso e toglie le forze e la voglia di continuare a la- vorare per il bene di questo territorio che, indipendentemente da tutto, merita di essere valorizzato ed arricchito. Poi questo stato d’animo fortunatamente si supera anche ricordando quello che era scritto sulla pagina due del primo numero del giornale L’Etruria del 1892: “Cortona è una città meravi- gliosa, peccato l’apatia dei cortone- si...”. Questo per dire che mentre il Consorzio Operatori Turistici sta lavorando alacremente per realizza- re incontri mirati con tours opera- tors per portare turisti per il prossi- mo 2004, lo stesso Consorzio ha indetto alcuni giorni fa una riunione con tutti i commercianti del centro storico per proporre per questo Natale 2003 una nuova soluzione di illuminazione. Ebbene all’ora stabilita, nono- stante fossero stati portati a mano gli inviti, erano presenti due espo- nenti del Consorzio ed il solo Enzo Castellani in rappresentanza di una categoria totalmente assente. La voglia quella sera è stata di sospendere il progetto, la maturità poi ha indotto il Consorzio a prose- guire e a giorni i commercianti rice- veranno la visita di un incaricato per incassare l’importo preventivato per questo progetto. Nel mentre nei giorni 8/9 novembre il Consorzio è stato a Paestum per la fiera turismo ar- cheologico, dal 10 al 13 novembre Word Travel Markeet, la fiera di Londra particolarmente importante per la numerosa presenza di tanti operatori turistici. Dal 17 al 20 novembre saremo presenti con un Work Shop a Stoc- colma e Oslo per iniziare un’opera di sensibilizzazione di quelle popo- lazioni per il nostro territorio. Infine nei primi giorni del me- se di dicembre il Consorzio sarà presente all’Agritur ad Arezzo, una manifestazione dedicata agli agritu- rismo.

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Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2, comma 20/b legge 662/96 Filiale E.P.I. 52100 Arezzo aut. nr. 745 dell’26.08.97 - Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Benemerito Euro 103,00Estero Euro 37,00 - Estero via aerea Euro 52,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Registro Nazionale della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Direttore: Vincenzo Lucente. Redazione, Amm. Soc. Coop. a.r.l. Giornale L’Etruria - Cortona Loc. Vallone 34/B - Casella Postale N° 40 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

L’ETRURIA

PAGINA 1

di Enzo Lucente

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXI - N° 20 - Sabato 15 novembre 2003 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

dolo con una adesione semprepiù en tusiastisca.

Siamo nel novembre del2003, ben ventisette anni di di -stanza da quel primo numero, eal lora come oggi non possiamoesimerci dal richiedervi il solitoimpegno di sottoscrivere l’abbo-namento che rimane sempre di26 Euro, prezzo ormai immobileda oltre tre anni.

Siamo certi che sarete, comesempre, solleciti, ma lo chie -diamo in amicizia per ché la pro -gram ma zione del lavoro di un an -no ha la necessità di avere delle

cer tez ze.Ringraziamo la Banca Popo -

lare di Cortona che da anni con -tribuisce in modo essenziale allavita di questo giornale con la suapubblicità nell’ultima pagina delnostro periodico.

Lo stesso ringraziamento lodobbiamo anche a tante aziendecortonesi che hanno sottoscrittocon noi la loro pubblicità.

Grazie a tutti e speriamo dipor tare sulle vostre scrivanie ungiornale locale sempre più attentoalle vicende del territorio, semprepiù ricco di notizie che faranno lasto ria della nostra “piccola pa -tria”.

Prima conferenza dedicata al sito CortonaWebIl 27 novembre 2003 al Centro Convegni S. Agostino

Ci corre l’obbligo di chiedereAbbiamo voluto riproporre

la prima pagina della nuo -va edizione del nostrogior nale che è stato pub -

bli cato nel mese di novembre1976.

Farfallino era deceduto da treanni e in questo periodo la vec -chia testata era rimasta a riposonella tipografia di via Be r ret tini;poi la nostra decisione di ritentarel’avventura e siamo riusciti nel -l’im presa anche perché Farfallinoaveva lasciato detto al fratelloFran cesco che avrebbe potutocedere la testata gratuitamente so -lo a certe condizioni.

La fortuna ha voluto che sia -mo riusciti in questo intento.

Era per tutti noi una e -sperienza difficile e forse impossi-bile, ma c’era tanto entusiasmo etanta vo glia di fare. Mancava ilgiornalista che potesse dirigere ilgiornale e tro vammo nel caroEnzo Tortora un professionistaentusiasta che ci ha aiutato fino aquando uno ha ottenuto l’iscrizio-ne al l’albo dei giornalisti.

Ricordo con affetto lo studiodel primo numero, quanta fatica.A darci una mano unica fu all’e-poca il prof. Evaristo Baracchi checi preparò una bozza di menabòdisegnata a matita; la conserviamoan cora, come conserviamo an co -ra la pre ziosa opera di questo c -aro a mi co cortonese che ci dedicaal meno una vignetta “intelligente”sul la prima pagina del nostro pe -rio dico.

Ma tutti i nostri sforzi sareb-bero stati vani se non fossimo statisostenuti dall’affetto di tanti corto-nesi che immediatamente hannosottoscritto il primo abbonamento(duemilacinquecentolire) e neglianni hanno proseguito sostenen-

Dal novembre 1976 la nuova Etruria

Il sito CortonaWeb (www.corto-naweb.net) è divenuto da que -st'anno il sito Internet più visita-to, tra tutti quelli dedicati alla

città di Cortona presenti in Rete.Nato sul finire del 2000 (ma la pri -ma versione risale al lontano 1995)ad opera di 4 giovani cortonesi,appassionati di Internet e nuovetecnologie, ha riscosso nei primi 3anni di attività un crescente succes-so, fino a giungere agli attuali300.000 contatti mensili e 8000 vi -si tatori diversi, nel solo mese di Ot -to bre 2003. Nell'ultimo anno in par -ticolare, grazie alla fiducia dimo -stra ta e all'attiva collaborazione dapar te della Banca Popolare di Cor -to na, è stato possibile aumentare lavelocità di collegamento, tradurre ilsito in ben 4 lingue (inglese, spa -gno lo, francese e tedesco) e met te -re on-line gli eventi più significatividel l'estate cortonese, come la Mo -stra del Mobile Antico, il restaurodel le opere custodite a San Fran ce -sco e il concerto di Andrè Rieu. Perquest'ultimo evento in particolare, èpersino possibile rivedere nel sitoun filmato dell'eccezionale esibizio-ne del Settembre scorso.

Il patrocinio del Comune diCor tona all'iniziativa, giunto qualchemese fa, è un concreto segnale di

Teletruria ancora una voltasi dimostra particolar-mente sensibile ai proble-mi del territorio della Val -

dichiana e del Trasimeno.Con lo scorso mercoledì 5

no vembre è ripartita la secondaedizione della trasmissione setti-manale dal titolo “43° parallelo”.

Il programma viene presen-tato in prima serata con iniziointorno alle ore 21,30 e riproponelo stesso ca novaccio dell’edizioneprecedente, ovvero quattro servizisulle problematiche e l’attualitàdel territorio della Val dichianaaretina, senese e del Tra simeno.

La trasmissione andrà in on -da sull’emittente aretina fino agiu gno 2004.

come CortonaWeb sia ormai unmezzo di promozione a livello inter-nazionale dell’immagine della cittàe un concreto sostegno agli opera-tori contro la crisi delle presenzeche dopo l'11 Settembre sembraaver colpito il territorio.

Per festeggiare i primi tre annidi attività, ed in particolare gli ottimirisultati del 2003, CortonaWeborganizza per il 27 Novembre (ore18.00) presso il Centro Convegni diSant'Agostino un incontro sul temadei benefici che Internet può por -

tare al turismo nel cortonese. Ver -ran no mostrate le statistiche relativeagli accessi al sito nel tempo, leprincipali novità previste per il 2004e si discuterà di come il modellodel CortonaWeb possa essere allar-gato ad altre realtà in Valdichiana.Parlerà il dott. Marco Marcellini.

La partecipazione è gratuita. Permaggiori informazioni inviare unmessaggio di posta elettronica [email protected] o chiama-re lo 0575 606706.

M.M.

43° parallelo

Cortona due velocitàQualche volta l’atteggiamento

dei cortonesi lascia disasso e toglie le forze e lavoglia di continuare a la-vorare per il bene di questo

territorio che, indipendentementeda tutto, merita di essere valorizzatoed arricchito. Poi questo statod’animo fortunatamente si superaanche ricordando quello che erascritto sulla pagina due del primonumero del giornale L’Etruria del1892: “Cortona è una città meravi-gliosa, peccato l’apatia dei cortone-si...”. Questo per dire che mentre ilConsorzio Operatori Turistici stalavorando alacremente per realizza-re incontri mirati con tours opera-tors per portare turisti per il prossi-mo 2004, lo stesso Consorzio haindetto alcuni giorni fa una riunionecon tutti i commercianti del centrostorico per proporre per questoNatale 2003 una nuova soluzione di

illuminazione.Ebbene all’ora stabilita, no no -

stante fossero stati portati a manogli inviti, erano presenti due e spo -nenti del Consorzio ed il solo EnzoCastellani in rappresentanza di unacategoria totalmente assente.

La voglia quella sera è stata disospendere il progetto, la maturitàpoi ha indotto il Consorzio a prose-guire e a giorni i commercianti ri ce -veranno la visita di un incaricatoper incassare l’importo preventivatoper questo progetto.

Nel mentre nei giorni 8/9novembre il Consorzio è stato aPae stum per la fiera turismo ar -cheo logico, dal 10 al 13 novembreWord Travel Markeet, la fiera diLondra particolarmente importanteper la numerosa presenza di tantioperatori turistici.

Dal 17 al 20 novembre saremopre senti con un Work Shop a Stoc -colma e Oslo per iniziare un’operadi sensibilizzazione di quelle popo -la zioni per il nostro territorio.

Infine nei primi giorni del me -se di dicembre il Consorzio saràpre sente all’Agritur ad Arezzo, unama nifestazione dedicata agli agritu-rismo.

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

PAGINA 2

Arezzo - OlmoRipa di Olmo, 137Tel. 0575 959017Fax 0575 99633

Camucia - CortonaViale Gramsci, 66/68Tel. 0575 630444Fax 0575 630392Tel. e Fax 0575/630308 - 52042 Camucia (Ar)

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INTELLIGENZAALLA

GUIDA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Lorenzo Lucani, Vincenzo Lucente

Direttore Responsabile: VINCENZO LUCENTEVice Direttore: Isabella BietoliniRedazione: Francesco Navarra, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo LucaniOpinionista: Nicola Caldarone

Collaboratori: Evaristo Baracchi, Davide Bernardini, Rolando Bietolini, Stefano Bistarelli, IvoCamerini, Luciano Catani, Alvaro Ceccarelli, Francesco Cenci, Mara Jogna Prat, Ivan Landi,Andrea Laurenzi, Laura Lucente, Claudio Lucheroni, Franco Marcello, Pri sca Mencacci, NoemiMeoni, Katia Pareti, Benedetta Raspati, Maria Teresa Rencinai, Albano Ricci, Ma rio Ruggiu,Eleonora Sandrelli, Gino Schippa, Danilo Sestini, Padre Teobaldo, Padre Ugolino Vagnuzzi,Alessandro Ven turi, Gabriele Zampagni

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Casella Postale n. 40 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 Euro 207,00 (iva esclusa), pubblicità annua (23 numeri) Euro 258,00 (iva esclusa), modulo cm: 10X4.5 Euro 310,00 (iva esclusa), pubblicità annua(23 numeri) Euro 413,00 (iva esclusa) – altri formati da concordare

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Il giornale è chiuso in Redazione lunedì 10 novembre 2003E’ in tipografia martedì 12 novembre 2003

Sembra proprio che la prossi-ma tornata elettorale am mi -ni strativa, per il rinnovo delcon siglio comunale, sia al -

l’in segna del rompete le righe.Dal la lettura dei quotidiani e deimanifesti murali parrebbe di ca pi -re, che a sinistra, si voglia fare sulserio nel voler competere in or di -ne sparso. Già i verdi hanno di -chia rato pubblicamente di volercor rere da soli, in parole povere siripromettono di fare ver de l’attua-le coalizione, aggregazione di ani -me non coese per diversità di ve -du te, e forse, animate da vendettaper non essere stati ascoltati pertem po e per troppo tem po. Si ven -tila inoltre che i socialisti voglianofare altrettanto e che, da partedella Margherita, si voglia preten-dere la prima poltrona di cittadi-no, all’insegna del ricambio dellamaggioranza di par tito, dal mo -mento che la sedicente coalizionedell’Ulivo si considera un solocorpo, anche se in cerca dello spi -rito guida. Il Sin daco uscente Ra -chini sembra proprio che sia statofatto fuori dai militanti diessini, segli echi che pervengono sono at -

ten dibili, per il fatto stesso che èriu scito a scontentare tutti, e i fattilo dimostrerebbero, se tutti, oqua si tutti, di chiarano al momentodi voler correre da soli alle pros -si me elezioni amministrative co -mu nali, per le operazioni dallostes so volute (parcheggio SpiritoSanto, vendita Casa di Riposo diCortona agli americani, ritardinell’approntamento dello stru -men to urbanistico, lottizzazioni ti -po Sepoltaglia per la trasformazio-ne del territorio, da porcilaie edaltri annessi in villette, nuovo polocommerciale in Camucia, area exConsorzio, che ha mandato su tut -te le furie i commercianti e conge-stionato, urbanisticamente, unazo na di rilievo del centro, opera-zioni tutte, per lo più, svuota cassecomunali, di pessima immagine,non condivise se non sul pianofor male ed oggetto di scarsa con -sultazione fra i partiti della coali-zione ed inesistente con la base) enon in sintonia con le aspirazionidi iscritti e simpatizzanti elettoridella frazione più popolosa delcomune, Camu cia, e da quella piùgranitica ed ortodossa Mon tec -

chio, più vicina al partito dei DS ela più arrabbiata, per aver dovutofare una petizione, per fare cor -reg gere l’accesso ad una nuovaco struzione a ridosso del nastrostra dale. Nella Casa delle Libertàan cora il tema preparazione ele -zio ni amministrative non risultaes sere stato affrontato a dovere.Non ci risultano essere state datesca denze per un percorso pro -gram matico, o di ri cerca di uncandidato che possa presentarsicome leader della coalizione e chepossa servire da collante, inpartiti, che si concedono troppelibertà, anche quelle di recitare acanovaccio. L’ordine spar so concui i partiti a Cortona stanno pre -pa randosi alla competizione, in -duce a pensare che ciascun par ti -to presenti un proprio candidato aSindaco. Sicuramente è auspicabi-le che ciascuno di essi candidipersone di forte personalità, dialto profilo culturale e moralmen-te ineccepibili, radicate nel territo-rio e che abbiano forte il senso diappartenenza alla comunità a cuiappartengono. Il profilo del candi-dato a Sindaco, stando all’opinio-ne pubblica, dovrebbe risultaredalle indicazioni provenienti dalla

società che comunque sembravolere escludere soggetti che, permeriti di partito o di schieramen-to, siano stati beneficiati nell’occu-pare posti o ruoli che non dovreb-bero loro appartenere.Il popolosovrano si chiede se dei racco-mandati che non siano riusciticon le proprie forze a farsi strada,possano mai amministrare unacomunità, possano mai ergersi aldi sopra delle parti e sentirsi mo -ral mente a posto. Si teme cheque sti ipotetici personaggi pos sa -no essere a loro volta inclini alleraccomandazioni o a giochi pocotrasparenti. Il Comu ne modernodovrebbe apparire co me una casadi cristallo, ma for se questo èchiedere troppo. Ci si lasci so gna -re, almeno alla partenza di unacompetizione: l’augurio è chepos sa no scendere in pista, se noni migliori, almeno i più meritevoli;l’ar rivo comunque si prospetta insa lita anche per quei soggetti dicui si sente fare il nome e com -mento, e non è detta per loro l’ul -ti ma parola; qualche pez zo po -trebbe perdersi per strada, persua e nostra fortuna, e perciò tra -scuriamo di citarli.

Piero Borrello

E’ apparso su L’Etruria, inriferimento alla praticadel la strada che dovrebbecollegare la provinciale di

Montanare con una comunale, unriferimento di indiscutibile cattivogusto, assoluta mancanza di sensoeducativo e lesivo della dignità dilavoratori.

Si scrive infatti che vi sia stato“un presumibile avallo del perso-nale dell’Ufficio tecnico Comu na -le”, per una “firma falsa” in undocumento con il quale sì chiede-va l’assenso ad un esproprio.

Sul gusto e l’educazione la -scia mo ai lettori il giudizio, sullale sività della dignità dei lavoratoripasseremo il tutto nelle mani piùcompetenti del nostro legalesindacale.

Con ciò, conoscendo “perfama” l’autore dell’articolo, nonvogliamo assolutamente entrarein alcuna polemica, perché nondesideriamo stucchevoli lungaggi-ni su questioni che colpisconopersone nella loro profondadignità e professionalità; d’altrocanto è doverosa una precisazio-ne quale esponente della CISLdella Val di Chiana.

E’ prassi che il documento inquestione, citato come a firmafalsa, venga inviato, da parte delcomune, al proprietario di cui sivuole espropriare il terreno, ed èprassi che questo documentovenga riconsegnato debitamentecompilato e controfirmato. Ciò èstato quanto che è avvenuto.

Ora sarà l’autorità giudiziariaa fare indagini e chiarire il fatto, anoi compete correttamente soloattendere la conclusione di tutto,senza emettere preventive senten-

ze, senza fare poco intelligenti esprovvedute allusioni.

L’ufficio, o meglio gli impiegatidell’ufficio tecnico riferiscono chenon hanno fatto che registrare cheil documento aveva tutte la carat-teristiche della veridicità e per taleè stato messo agli atti.

Personalmente sono statoalcune volte in questi uffici ed horiscontrato la massima cortesia esolerzia, grande disponibilità al -l’accoglienza rivolta al pubblico.

Certamente nell’articolo vieneaccreditato un “presumibile av al -lo” del personale che denota giàuna presa di posizione, e piùavanti gli impiegati vengono so -stanzialmente apostrofati “.. restadifficile fidarsi di certi soggetti cheoccupano posti pubblici e delica-ti...” il che pone tutto il personalesotto una luce sospetta e discri-menante, ancora prima chel’autorità giudiziaria abbia espleta-to le sue indagini.

Tutto ciò è ignobile e rivelascarsissimo senso della misura edella più elementare correttezza.

Vogliamo sperare che alla finedel “salmo” si scriva della perfettacoerenza alla quale si è attenuto ilpersonale, ma se anche così verràfatto vorremmo doverosamenteanche le scuse formali ed esplicitesu questo giornale da parte del -l’autore del poco onorevole ar -ticolo. Rivolgiamo un appello aldi rettore del giornale perchépren da in considerazione che lapub blicazione di certi articoli nonsqualifichino il nostro storico ecorretto giornale.

Per la CISL - Val di ChianaIvan Landi

In ordine sparso alle elezioni comunali

Un articolo poco onorevole

Gent.mo prof. Caldarone,ora che la polemica sul Crocifisso sembra essersi sedata, io vorrei dire, inpro posito, che tutto, secondo me, è nato, compresa l’estemporanea propo-sta del voto agli immigrati, per smania eccessiva di protagonismo e direlativismo culturale, senza cioè una vera ragione che ne possa giustificarela reale esplicazione e portata. E’ mai possibile che non ci debbano essereregole e normative precise che chiariscano, fin dal loro nascere, pretese equestioni che sanno di lana caprina? E’ mai possibile che la vita civile italia-na e quella politica debbano inseguire continuamente fantasmi perconfondere o trascurare la reale dimensione dei problemi che assillanola vita di tutti e che andrebbero, invece, affrontati con maggiore impegno econtinuità? Comunque lei potrebbe dire che, mentre suggerisco la tratta-zione di argomenti più seri, che dovrebbero riguardare magari la realtàcortonese, le propongo questioni che non ritengo degne di discussione.Forse sono apparso contraddittorio, ma solo in apparenza, perché avreivoluto che gli argomenti suddetti fossero stati affrontati con più ragionevo-lezza e senza proclami, così come invece è successo agli appuntamentitelevisivi di “Porta a Porta” al “Maurizio Costanzo show”. In definitiva,vorrei da lei conoscere se sono giuste le pretese di quel signore musulma-no di voler togliere dalle pareti delle scuole il Crocifisso e se si può consen-tire agli immigrati di votare.La ringrazio se vorrà prendere in considerazione la mia lettera.

Un lettore affezionato de L’Etruria

A parte la curiosità del lettore di conoscere la mia valutazione deifatti proposti, credo anch’io con lui che gli argomenti in questio-ne siano stati, per lo più, affrontati con battibecchi, convulserivendicazioni e argomentazioni di basso profilo, alla irrinuncia-bile maniera dei guelfi e ghibellini. Sono problemi seri, più chedi “lana caprina”, la cui gravità e problematicità saranno sotto gliocchi di tutti fra qualche lustro. Il Crocifisso innanzitutto. Ne hanno parlato le più alte carichedello Stato e tutti a sostenere che in quel simbolo sono le radicidel popolo italiano e che quindi non possiamo non sentirciCristiani: espressione scritta da Croce, ripetuta e condivisa dalPresidente della Repubblica Ciampi. Da un punto di vista tecnico, l’esposizione del Crocifisso nelleaule è prevista tuttora dal regio decreto del 30 aprile 1924, èstata riconfermata nel 1928 e i Patti Lateranensi del ’29 nonhanno toccato la questione; nemmeno la revisione delConcordato del 1985 entra nel merito. La legge può esserediscussa e anche cambiata ma serve un intervento delParlamento oppure va impugnata davanti alla Corte costituzionaleche potrebbe dichiararla illegittima. Per ora il Crocifisso resta alsuo posto. Ma c’è chi obietta e replica dicendo che, essendol’Italia uno Stato laico, o elimina tutti i simboli o li accetta tuttisenza alcuna discriminazione. Ma il laico non è tenuto a ignora-re l’aspetto religioso di una società, semmai deve preoccuparsi direnderlo il meno conflittuale possibile con le altre religioni,attraverso una normativa seria e rispettosa dell’identità del Paesea cui appartiene, come già è stato fatto in Francia e nella cattoli-cissima Spagna. Un arma che l’Italia purtroppo non possiede perquella pigrizia mentale, già sperimentata nei confronti delfenomeno dell’immigrazione, che riporta la figura del laico allasua originaria, medievale configurazione di uomo incolto egrossolano. Dal punto vista culturale e spirituale, Roma è il centro dellacristianità, in base alle parole pronunciate da Cristo a San Pietro:“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. E’ quiil luogo d’irradiazione della religione cristiana, il cui messaggio,contenuto nel Vangelo e riassunto nell’immagine del Crocifisso, èin grado di proporre soluzioni di grande rilievo e di grandemodernità a tutte le controversie umane e spirituali. In altreparole il messaggio “ama il prossimo tuo come te stesso” è di unasbalorditiva efficacia universale, da cui tutti possiamo ripartirese vogliamo, e non soltanto a parole, dare un senso alla vita, allapace e al rispetto degli altri.Per il voto agli immigrati, per ora si tratta solo di proposta e, percome è stata formulata, spero che resti tale: con la solita superfi-cialità e approssimazione, per farla durare lo spazio di unamattino.

La religione e la ragione degli altri

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 17 al 23 novembre 2003Farmacia Bianchi (Camucia)Turno festivoDomenica 23 novembre 2003Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 24 al 30 novembre 2003Farmacia Ricci (Tavarnelle)Turno festivoDomenica 30 novembre 2003Farmacia Ricci (Tavarnelle)

07 dicembre 2003 Alunni (Mercatale)Paglioli (Terontola)Boninsegni (Camucia)Brogi (Via Lauretana)Lanza (Cegliolo) 08 dicembre 2003 Coppini (Teverina)Tariffi (Ossaia)Barbini (Centoia)Baldolunghi (Sodo)

23 novembre 2003 Lorenzoni (Terontola)Alunni (Mercatale)Cavallaro (Camucia)Perrina (S.P. Manzano)30 novembre 2003 Coppini (Teverina)Milanesi (Terontola)Adreani (Cortona)Salvietti (Montanare)Ricci (Camucia)

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

L’Arca - Tel. 0575/601587 o al cellulare 335/8011446Studio Veterinario Ipogeo - Tel. 0575/605094 - cell. 347/6876955

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118

GUARDIA MEDICA

GUARDIA MEDICA VETERINARIA

EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Turno settimanale e notturnodall’1 al 7 dicembre 2003Farmacia Comunale (Camucia)Turno festivoDomenica 7 dicembre 2003Farmacia Comunale (Camucia)Turno festivoLunedi 8 dicembre 2003Farmacia Boncompagni (Terontola)Turno settimanale e notturnodal 9 al 14 dicembre 2003Farmacia Boncompagni (Terontola)

IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI

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CULTURAL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

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L’articolo è ormai vecchio,an zi, per lo scorrere o -dier no dei ritmi è ad di -rit tura archeologico.Anche la pagina ingiallita

attesta questa corsa implacabi-le in avanti e viene da chiedersicosa sia rimasto come allora, sesi escludono le mura di Cor to -na, i campanili e l’aria buona.

Il pezzo è firmato da MauroMancini, il quotidiano è La Na -zione, la pagina la mitica terza,quella della cultura, un tempo.La data, il 7 marzo 1974.

Il ritaglio scappa fuori daun insieme di altri ricordi gior -nalistici del passato: una speciedi emeroteca familiare da cui,a volte, emergono autenticheper le.

E questa volta, di perle ce nesono un’intera collana, tantesono le cose, le persone, le at -mo sfere che vengono fuori daquesto pezzo: a cominciarepro prio dall’aria che è buonacome una minestra (non certodel pronto-cuoci, ma di quellevere e di lenta cottura).

Cor tona com’era, insomma,prima di tante evoluzioni: turi -stica senza esagerazioni, auto -noma nelle scelta, conflittualema vogliosa di emanciparsi,religiosa e tollerante (altro chesfrattare l’immagine di Cristodalle scuole), internazionalesen za svendere l’identità.

E poi avevamo ancora il Ve -sco vo!

Qualcuno si ricorderà le co -se che Mancini ebbe a raccon-tare, altri le leggeranno per laprima volta e chissà cosa pen -seranno.

Unica bussola per orientarsinella miriade di informazionispezzettate che emergono daque sto bozzetto è il tempo tra -scorso, che è davvero parecchioe non è passato invano sugliuo mini e sulle cose.

Con si derando il tempo, sicomprendono o si valutanodifferentemente tante afferma-zioni.

Fra tutte le sensazioni chel’articolo ha evocato, quella piùforte, per quanto mi riguarda, èl’immagine del prete di S. An -gelo: che era (vorrei dire “è”poi ché così mi sembra ancora)don Bruno Fre scucci.

L’iracondo, scanzonato, ir -ri verente don Bruno: che poiera giornalista e storico localedocumentato come pochi altridopo di lui.

Ebbene: l’episodio ricordatoè autentico, anche se non neco nosco perfettamente le circo-stanze.

In questi tempi di assue-fatta condivisione una ventatadi sana conflittualità suonadav vero come una sveglia!

Cosa aggiungere poi suitrecentomila turisti annui,sulla ricaduta di 30/40 milioni(di lire) che viene annunciataquale punto di con qui sta…. al -tri tempi, davvero.

E l’aria? E’ rimasta semprebuona come una mine stra?…

Isabella Bietolini

Ho chiesto all’uomo an zia -no della bottega “Il coc -ciaio”, quale sia la cosapiù buona di Cortona.

“L’aria”, ha risposto. “L’aria che sirespira”.

Ho domandato se, secondolui, l’aria poteva essere minestra ocompanatico. “Minestra”, ha det -to. E per il companatico? “Per ilcompanatico è diverso, le cosenon vanno più tanto bene, d’inver-no poi queste cose non si ven do -no”. Boccali, vasi per fiori, tavolet-te in rilievo da appendersi al mu -ro: saluti da Cortona.

Quanto costano i saluti? “Co -sta no di trasporto, si caricano perstra da”. Perché per strada? “Per -ché li fanno lontano, la fornace diqui ha chiuso”. Da tanto? “Tre an -ni fa”. Fallita? “No, erano vecchi enon hanno voluto insegnare il me -stie re”.

Nella bottega è entrato un gio -vane: “In città non l’avete questapa ce”. C’è pace a Cortona? Hochiesto al Sindaco. “E’ vero, siamoin pace con tutti. Solo un prete,quello di Sant’Angelo, tira pietrealle nostre macchine durante lecampagne elettorali”.

Ventotto anni ha Tito Barbini,sin daco da tre, con un breve pas -sa to moscovita. Infati il prete diSant’Angelo lo chiamava “piccoloStalin” e volle una volta mobilitarecontro di lui i colleghi. Non ciriuscì, molti preti risposero che ilSindaco era un buon sindaco. Equesta è tutta intera la guerra diCortona. Da allora mi dicono cheregna la pace in questa città didieci monasteri gestita da sempredai comunisti.

POESIESono andato a trovare il capo

della diocesi, monsignor GiuseppeFranciolini, con i suoi 85 anni ilvescovo più anziano d’Italia. Mi haofferto un suo libro di poesie devodire molto belle e mi ha parlato diSanta Margherita che dalla basili-ca veglia sulla città: sette secoli, uncorpo ancora ben conservato. Mai comunisti chi sono? “Oh ci san -no fare, la loro propaganda èmigliore della nostra, noi siamopiù quieti, più sereni e confidiamosempre che nei momenti piùimportanti prevalga il buonsensodella gente; così ognuno di noi vaper la sua strada, ma quando èpossibile lavoriamo insieme. Poi,si sa, ci sono i periodi elettorali”.Il sindaco infatti mi aveva dettoche il Comune finanzia ventunscuole materne e fra quese, duesono dei preti. (“L’80 per cento dibambini sistemati, una percentua-le più alta di Bologna” dice ilSindaco con orgoglio).

Il Vescovo non si inquieta, dal -l’altezza del suo tempo ha parolebuone per tutti e sterminatocoraggio e pazienza. Solo i Te sti -moni di Joeva gli hanno strappatoun piccolo moto di disagio, quan -do siamo arrivati a parlarne. Unacolonia si è insediata a Camucia,la frazione ricca e mercantile diCortona e da laggiù salgano allaRocca, instancabili, pressanti, pe -tu lanti. Vien da pensare che ineofiti furono sempre petulanti.Ma questi fanno sentire la loropresenza al di là delle regole delbuongusto. Questa è l’opinione. Ilvescovo Franciolini, se chiedesse-

Mostra dell’Università Europea del Design

ro di lui li riceverebbe, ci parle-rebbe volentieri. Ma vanno a bus -sa re in tutte le case fuor che nellasua. Che è grande, in penombra. Elui è piccolo.

TRE GIORNICi sono anche gli Evangelisti

nelle campagne di Cortona, quelliilluminati dallo Spirito Santo eperciò si dicono “Pentecostali”.Sono contadini. Almeno cento.“Buona gente” dice il Vescovo,“buo na gente che non dà noia”

A Cortona siamo rimasti tregiorni perché, nell’apparentequie te non è una situazione sem -plice. La nostra inchiesta ha unitinerario: alcune piccole città sto -riche toscane e umbre. E una spe -ranza: quella di raccogliere motividi pacificazione in contrasto coltumultuoso resto del nostro mon -do. Ciò potrà avere molti si gni -ficati. Se non altro può offrire unmargine di speranza per le nostrenevrosi da guarire. O più profon-damente, più politicamente, do -ma ni potrà diventare un messag-gio di solidarietà, dal basso. Infondo questa è una provincia dicui nessuno ha parlato in terminidi paragone con “noi”. Cioè con ilresto delle città e dei problemi.

Ma dobbiamo domandarci an -che un’altra cosa se vogliamo cheil panorama sia giusto: quanto ecome l’antica provincia paga lasua quiete, la sua aria pulita chetiene su come una buona mi ne -stra. Che prezzi hanno questi benia San Gimignano di cui ci siamoin teressati nel primo articolo del -l’inchiesta e oggi a Cortona? In di -soccupazione, in emigrazione, inmiseria? Vediamolo. E’ soltantoan dando da una fortezza all’altra,quasi sempre sull’alto dei colli,che se ne cuce vita e morte.

Che senso hanno, città così,oggi? Cortona è rimasta architetto-nicamente pulita, quasi tutta an co -ra chiusa fra le mura. Ai suoi piedisono sciamati i mercanti, gli al le -va tori di maiali, i consorzi agricolied è nata Camucia. La città storicasi è spogliata di questi traffici, maè rimasta più bella e più povera. Iltessuto è fatto da artigiani e botte-gai e da attese turistiche. Nel l’in -tero la città non è comunista, sonocomuniste le campagne.

Fin che resse la mezzadria c’e -ra no le grandi famiglie colonichean che di trenta persone che alle -va vano bestiame perché la Val di -chiana è sempre stata un centro diallevamenti importanti. Già i ro -ma ni sceglievano per i sacrifici a -gli dei, vitelli chianini. Dagli anniCinquanta è cominciata la crisi, lacampagna non pagava più e lagente che ha potuto si è trasferita aPra to e anche a Empoli attrattadalle fabbriche. Il Sindaco diceche almeno il 5 per cento degliim prenditori pratesi vengono daqua.

DAL SUDNacque il lavoro a domicilio.

Milleduento donne nel comune diCortona lavorano golfi di lana permediatori misteriosi che li avvianonegli Stati Uniti. Sono stati fattiaffari giganteschi con queste mille-duecento formiche. Ora che èvenuta una legge in difesa di chiera alla mercè dei mediatori, lecose vanno un po’ meglio. E’ faticaorganizzare chi ha molto bisogno

di lavorare e basta.Mentre le grandi famiglie co -

lo niche si dissolvevano, arrivavanoi napoletani e i calabresi (ex emi -grati in Svizzera e Germania) acom prare fazzoletti di terra. L’im -patto fra una società e l’altra nonin cosa semplice e indolore. Diceil Sindaco: “I nostri contadini rim -proveravano ai nuovi il senso in -dividualista e forse egoista che siportavano dietro, la loro disponi-bilità a tutto, la loro non vocazionealla lotta politica. Ma adesso è unasituazione che si va superando”.

Con i contadini del Bene ven -tano sono arrivati anche i prote-stanti, i “Pentacostali” che tutti igiovedì alle sei e trenta si riunisco-no nella chiesa-capanna costruitadai fratelli Loconte, contadini. Ciòaccade dalle parti di Farneta che èuna pieve Romanica sorprenden-te, riportata in luce da don SanteFelici in trentasette anni di lavoro.

Don Sante è il prete archeolo-go e paleontologo che trova ele -fanti di qualche milione di anni fain una cava di rena e al quale ilSindaco comunista ha promessoun museo. Anche per questo sonomolto amici. Il magazzino delleos sa pietrificate don Sante lo fa vi -si tare a tutti e ogni tanto gli ru ba -no un pezzo. Lui se ne accorge eal posto del reperto mette unbigliettino che mi sono trascrittocome esempio: “Dentino di lattedi cervo del Pliocene rubato ilgior no tale da una signora bene -stante che io conosco”.

SPERANZEIn una ventina d’anni la po -

polazione del Comune è calata datrentacinquemila a ventiduemilaabitanti e l’emorragia si è appenaattenuata. C’è da pensare che senon fossero arrivati i “meridiona-li” il salasso sarebbe stato mor ta -le. Intorno a Cortona, lungo lacollina, almeno cento fra tedeschie inglesi hanno comperato le casedi pietra dei contadini e ne hannorifatte residenze per la loro pace.Da quattro anni, per due mesi d’e -state vengono a Cortona centostudenti d’arte della Georgia e vi -vo no nelle famiglie. Si può calco-lare un apporto all’economialocale di trenta o quaranta milionidi lire. Il 15 aprile il sindaco Bar -bini andrà ad Altanta che dellaGeorgia è la capitale, invitato daquella università e gli sarà offertala cittadinanza onoraria per rin -graziarlo dell’ospitalità che ognianno viene riservata ai ragazzi a -me ricani. A questo punto il tempodelle scomuniche sembra ve ra -mente lontano.

Trecentomila sono i visitatoridi Cortona in un anno. L’aziendadi soggiorno e turismo è ben con -dotta, attivissima. Ma si tratta digente che passa e va via. I pellegri-ni poi non lasciano molto del loropoco.

In che cosa spera, dunque,Cortona? Spera che lo Stato da unaparte e la Regione dall’altra noncontinuino a incrementare le zonein sviluppo trascurando quelledepresse. L’Amministrazione co -mu nale, anche verso la Regione,chiede una inversione di tendenza.

Perché Cortona non rimangasoltanto un serbatoio d’ariabuona.

Mauro Mancini

Lo scorso venerdì 21 ottobre,ha avuto luogo, nella splen-dida cor nice del “Relais Vil -la Petri schio” di Farneta,

un’al tra importante serata dell’or -mai noto Art Cafè! Questa volta c’e -rano però degli ospiti d’eccezione.Nei locali dell’Art Cafè, si è esibitaniente meno che l’Università Eu ro -pea del Design.

A fare le veci per l’UniversitàEu ropea del Design è stata la diret-trice, Carla Pulcinelli, che oltre adintrodurre i lavori degli studenti, siè anche soffermata sull’attivitàdidattica svolta nella scuola; lascuo la, con sede a Pescara, hacorso di studi triennale, ed organiz-za corsi di: • Grafica pubblicitaria• Arredamento di interni

Progettazione cad• Moda creations

Techno faschion• Grafica multimediale

Web designSi possono inscrivere all’Uni -

versità, che ricordiamo non è un’i -stituzione pubblica, bensì privata,co loro i quali hanno terminato ilnor male iter di studi medi superio-ri. A corollario della sfilata, c’è stataanche una mostra di pittura di dueemergenti pittrici aretine, noncheuna mostra di creazioni di un notomodellista orafo locale.

Ed infine, tanto per dimostrareulteriormente l’elevato standard del -la serata, sono state chiamate asfilare, indossando chiaramente icapi creati dagli studenti dell’Uni -versità, sei splendide modelle, alcu -ne delle quali hanno collaborazionicontinuative con i più noti talk-showRAI! Per chi volesse avere più infor-mazioni riguardanti la Scuola, puòcontattare direttamente i seguentinumeri: 0854213502 - 085378151.Per chi invece volesse avere infor-mazioni sulle prossime serate del -l’Art Cafè, può contattare diretta-mente i titolari di Villa Pe trischio, alseguente numero: 0575/610316.

Stefano Bistarelli

CONGRESSI, CONVEGNI, SEMINARI DI STUDIO3 settembre - 17 novembre: Studies Abroad program - Vacanze studio aCortonaGASTRONOMIA, FOLKLORE, MANIFESTAZIONI VARIE

23 novembre: La Bruschettata con l’olio nuovo offerto dai frantoiCortonesi e Castagnata (Org. Calcit Cortona-Valdichiana)6-8 dicembre: Un Fiore per la vita - offerte Stelle di Natale (Org. CalcitCortona-Valdichiana)8 dicembre: XXXII Sagra della ciaccia fritta - X Edizione della poesia indialetto chianino (S. Pietro a Cegliolo)24 dicembre 2003 - 6 gennaio 2004: Presepi artistici nelle chiese:Convento delle Celle, Basilicia di Santa Margherita, Chiesa di S. Pietro aCegliolo, Chiesa S. Filippo e Chiesa Fratta. Presepio vivente in loc. Pietraia(nei giorni festivi)

Un incontro con Cortona è un incontro con l’arte,

con la storia, con il misticismo

INVITOA

CORTONA

Farneta - Relais “Villa Petrischio”

A colloquio col sindaco più giovane e col vescovo più vecchio d’Italia. Come le campagne si sono “napoletanizzate”. Scom parsi gli allevamenti della Val di Chiana.

Gruppi di minoranze religiose fanno propaganda attiva. Realtà del turismo

Vita e morte delle piccole città storiche. La Nazione 7 marzo 1974

I lontani saluti di CortonaCome eravamo

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CULTURAL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

Ècon vivo piacere che miac cingo a ricordare la fi -gura di un maestro discuola elementare che i

cortonesi, anche se solo i menogiovani, hanno sinceramente ama -to. Si tratta di Galliano Del Soldato,ultimogenito di una numerosaquanto antica famiglia di Foianodella Chiana. Subito dopo la na -

scita, avvenuta il 20 gennaio 1896,il padre Domizio decise di affidareil piccolo ad una balia di Cretiperché la mamma, Sofia Foianesi,non era in grado di poterlo cre -scere in salute, sia per l’età nonpiù verde che per la gracilità delneonato.

L’aria della nostra campagnae il latte della giovane tata fecerocosì bene al piccino che in brevetempo ritornò a casa in pienasalute. Dopo aver terminato lescuo le elementari di Foiano, nel1906 Galliano venne ammesso alCollegio Principe di Napoli in As -sisi ed iscritto alla Suola Normalepromiscua “R. Bonghi”. A dicias-sette anni si diplomò e, dopo averconseguito l’abilitazione all’inse-gnamento, si trasferì in provinciadi Udine presso la zia Linda Foia -nesi che era direttrice delle scuoledi San Pietro al Natisone. Appenaarrivato riuscì ad ottenere l’incari-co di insegnante presso il comunedi Comeglians nell’alta Carnia,dove il giovane “maestrut” (mae -strino) imparò a conoscere, ri -spettare ed amare la montagna.

Allo scoppio della GrandeGuer ra venne arruolato nel 3°Reg gimento Alpini a Pinerolo inPie monte e terminato l’addestra-mento fu inviato al fronte in Car -nia, in quegli stessi luoghi doveaveva fatto il maestro. L’impattocon la guerra di trincea fu de va -stante per molti giovani italiani,con spaventose ferite nel corpo enella mente, ma non per il venten-ne Galliano che affrontò con gran -de coraggio ogni situazione.

Dal suo diario: “Il sentiero èqualcosa di arrabbiato, ripidis-simo, a zig e zag, sdrucciolevole.Ogni tanto entra in gallerie.Sono posti di riposo coperti[…] Arrivo ad una specie dicorridoio, seguito di quello giàpercorso, solo che al di sopradelle pareti di neve stannonumerosi sacchetti di terra.Credo siano i camminamenti.Domando dove sono le trincee.Mi rispondono sorridendo -sono queste -. Guardo intorno eri mango meravigliato. Sonoquel le delle trincee? Le immagi-navo in altro modo. Mi fannoentrare in una specie di tana,costruita di neve e sacchetti. C’è

posto per due. Sul davanti, versoil nemico, stanno due lastredoppie di lamiera, con feritoia.Gli alpini stanno davanti adesse col fucile nel foro”. Per ilvalore dimostrato in combatti-mento e per le ferite riportare glivennero conferite una medaglia dibronzo e una d’argento al ValorMilitare, oltre ad essere promossosottotenente.

Dopo aver dimostrato di es -sere anche un ottimo ufficiale,terminato il conflitto venne conge-dato il 9 maggio 1920. Gallianofece finalmente ritorno nella suaFoiano, dove il successivo 25settembre prese in sposa la dolcee buona Minerva Quinati, dettaMi na, e dal loro matrimonio nac -quero nel 1921 la figlia Marise enel 1924 il piccolo Gian Franco.

Riprese, dunque, a fare ilmae stro accettando il nuovo im -piego presso le scuole di Cortona.Qui rimase per quindici felicissimianni, periodo che segnò positiva-mente la vita della sua famiglia,nonostante in quel periodo stesseimperversando in tutta Italia laviolenza fascista. Galliano, che erasocialista, preferì tenersi lontanodalla lotta politica, dedicandosicon grande passione alla famigliae alla professione. Si distinse perl’instancabile attività all’internodel Patronato Scolastico cortoneseed una delle sue iniziative piùmeritevoli fu la “Coloniamontana estiva per gli alunnigracili” di Ginezzo, istituita nel1924 insieme al dott. Dino Aimi,al sig. Roberto Bezzi e ai colleghiAmedeo Rossi e RuggeroArgentini.

Dopo essersi iscritto alPartito Nazionale Fascista, nel1928 entrò con il grado di Capo -manipolo nella Milizia Volontariaper la Sicurezza Nazionale. Ma lasua attività politica si limitò esclu-sivamente ad un maggiore im -pegno nell’Opera Na zionale Balil -la, cercando di trasmettere aigiovani la passione per la vitaall’aria aperta, il rispetto per lanatura, la disponibilità e la corret-tezza verso il prossimo, l’onestà el’amore per la Patria. Appenaaveva un po’ di tempo liberoandava a fare delle lunghe pedala-te in bicicletta come il giro delTrasimeno, il suo percorso prefe-rito, oppure delle escursioni inmontagna o delle spericolate garedi sci con gli amici sul monte S.Egidio. Galliano era anche unabile fotografo (per alcuni anni fucorrispondente fotografico dellaDomenica dell’Agricoltore supple-mento del Popolo d’Italia) oltreche un grande appassionato spor -tivo, specialmente di ciclismo e dicalcio.

Ma erano i libri la sua verapas sione: tanto li amava che sispecializzò anche nel loro restau-ro, allestendo una biblioteca for -nitissima e trasmettendo tale pas -sione anche a Marise e GianFranco. A Cortona abitò in via S.Benedetto e in Borgo S. Do me ni -co, ma nel 1935 dovette trasferirsicon tutta la famiglia nella vicina epiù grande Arezzo, per consentireai figli un adeguato proseguimen-to degli studi. Il figlio così ricordaquel tristissimo 2 ottobre 1935,giorno del definitivo abbandonodi Cortona: “Il dolore di lasciarequesta bella cittadina con tutti isuoi ricordi, i parenti e la casadi San Domenico […] è grande[…] La mamma racconteràsempre con orgoglioso compia-cimento che in occasione delle

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periodiche visite a Cortona conil babbo non hanno mai potutopercorrere tutta la Ruga piana,che è il Corso della città, a causadella gente che li fermava persalutarli”.

Poco tempo dopo la conclu-sione dell’esperienza cortoneseter minarono anche gli anni felicidella famiglia Del Soldato e non acausa della nuova sistemazione,ma perché l’Italia fascista era en -trata sciaguratamente in guerra alfianco della Germania. Galliano furichiamato alle armi ed inviato nelgiugno 1940 sul fronte occidenta-le con l’11° Reggimento Alpinidel la Divisione Pusteria. Terminatal’indegna spedizione contro laFrancia fu ricollocato in congedoil 30 luglio 1940. Ma dopo sei me -si fu ancora richiamato ed inviatocon il suo reggimento in Albania,per “spezzare le reni alla Gre -cia”. Il distacco dalla famiglia fudolorosissimo ma Galliano e Minasi scrissero quasi tutti i giorni,cercando di colmare il vuoto cheli separava con una fittissima etenera corrispondenza. Il frontegreco si rivelò durissimo, per ilrigore del clima e per la violenzadei combattimenti, ma Del Sol -dato, promosso maggiore, fortedell’esperienza della precedenteguerra riuscì a cavarsela in ognifrangente fino all’8 settembre1943, che lo sorprese comandan-

te del II° Battaglione Alpini Rec lu -te a Brunico in Val Pusteria. Nellacol pevole assenza di direttive su -periori si preoccupò soltanto dimettere in salvo il più alto numerodi reclute, ma inutilmente, perchéfu arrestato insieme all’interoreparto il giorno successivo e tra -sportato nel campo di concentra-mento di Kremes nei pressi diVienna, poi in quello di Przemislin Polonia e infine a Muinzinghenin Baviera.

Dopo tre mesi di prigioniatornò in Italia e venne assegnato alBattaglione Addestramento Uffi cia -li di Ferrara.

Dopo ulteriori trasferimenti,preoccupato dalla sorte del figlioGian Franco che nel frattempo eraanch’esso partito per la guerra econ una grande voglia di termina-re l’esperienza militare il 25 aprile1945 trattò la resa con il C.L.N.che gli rilasciò un salvacondottoper tornare a casa, dove lo rag -giunse anche Gian Franco.

Ma la felicità della famigliaappena riunita durò poco, perchéil 2 giugno 1945 padre e figliovennero arrestati e cominciò peressi un’interminabile odissea: in -ternati nel campo di concentra-mento di Chiaravalle ad Ancona;in quello di Torrette di Falconara;successivamente a Cesenatico, do -ve furono divisi, Gian Franco a

casa e Galliano trasferito a Ta ran -to.

Infine, riuscì a farsi mandarenel vicino campo di Laterina, doverimase fino al 17 agosto 1946,giorno in cui fece definitivamenteritorno a casa. Per il maestro DelSoldato, uscito dall’esperienzadel l’ultima guerra veramente pro -vato nel fisico e nel morale, ledisavventure non erano ancoraterminate.

Infatti, nel corso della fretto-losa, inefficace e superficiale e -purazione con provvedimento del27 marzo 1946 era stato dispen-sato dal servizio e privato ingiusta-mente del suo amato impiego dimae stro.

Uomo onesto quanto tenace,oppose ricorso presso il Consigliodi Stato, che con decisione del 3maggio 1948 gli dette ragione.

Galliano, commosso fino allelacrime per la completa riabilita-zione, fu finalmente riammesso inservizio, riprendendo l’insegna-mento nella scuola di via Masac -cio ad Arezzo.

Continuò con immutato im -pegno a svolgere la sua professio-ne per altri tredici anni e nel 1961andò in pensione.

In quel periodo Galliano eMina cercarono di rifarsi deipreziosi anni che la guerra spieta-ta aveva loro rubato ed insiemefecero numerosi viaggi in localitàdi montagna, l’antico e mai di -men ticato amore.

Purtroppo la notte del 24agosto 1966 l’anziano maestroces sava di vivere all’ospedale diAu ronzo di Cadore e concludocon le parole del figlio: “ConGalliano scompare un uomoesemplare: religioso ma nonbigotto, teneramente attaccatoalla famiglia, profondamenteonesto e sorretto da un fortesen so del dovere, valoroso com -battente, grande educatore, for -se burbero ma buono sincera-mente e disponibile con tuttiquelli che hanno bisogno […] Iricordi sono nel mio cuore e misono spesso tornati alla mentesoprattutto nelle lunghe nottiche il sonno non riusciva ariempire”.

Mario Parigi

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

Ricordo del maestro Galliano del Soldato

Se viaggiamo con la menteattraverso i ricordi, riusciamo perun attimo a rivivere non solo quellesensazioni impresse nella nostramemoria, ma anche a riscoprire ilnostro io più in timo.

E così riaffiora il ricordo,annebbiato del tempo trascorso, manon dimenticato o rimosso.Dunque, il ricordo nel libro dipoesie “I germogli di Dafne” diSimona Carando (Edizione Pagine),e un “ulteriore tempo”, oltre quellodella nostalgia. E’ il tempo dellapossibilità, ciò che resta sempre dafare. L’eterno incompiuto, a partireda quel giacimento di ricchezzeinteriori che è l’infanzia. Nellaprospettiva del ri cor do, l’autricerichiama direttamente la suafanciullezza, dalle immagini aiprofumi. Ma questa spensieratezza,destinata a cancellarsi sempre piùinesorabilmente, rimane solo unindefinito, lontano eco. Questodesiderio di far riemergere le sensa-zioni “infantili” nel presente, èevidente nelle prime poesie della

Carando come in “Trittico diprimavera”.

Ma la freschezza di al cuneimmagini riportate nelle liriche,relative ad una infanzia trascorsafelicemente e spensieratamente, sicontrappone ad altre, che esprimo-no la precarietà e la delusione dellavita, con malinconia: una realtàscabra, grigia, angosciosa e soffe-rente. Nella poesia “Il viaggio” èevidente questa drammaticitàesistenziale. Inoltre l’autrice sentela necessità di cercare, purrimanendo nel suo tempo, quell’ar-monia perfetta che è fuori deltempo: la bellezza. Ma la crisidell’assoluto della bellezza maturanell’autrice ed è evidente nellapoesia in cui parla di Dafne,simbolo di cambiamento e trasfor-mazione e rappresentazione de “ilmito classico della metamorfosi”:“A Dafne fuggitiva/nacquero così/fermogli estremi/”. Dalle immaginicolorate e luminose, SimonaCarando passa a descrizioni opachee senza colore. Luoghi e personaggireali o inventati, che sono presentiin questi libro di poesie, dove iricordi e i sogni, rappresentano unrifugio per gioire dei piaceri di untempo, scontrandosi con le incer-tezze e le angoscie della vita.

Un poesia impegnata di ricordi,immagini, dolore e al tempo stesso,ricca di emozioni, che dimostranouna grande vitalità, forza interiore esensibilità propri di una grandepoetessa. La varietà di temi di mo -stra una maturazione interiore cheva dalla poesia del ri cordo allapoesia della sofferenza in un conti-nuo crescendo di tensioni e profon-dità. Sabrina Dammicco

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Il “maestrut” a Comeglians nel1914 (collezione privata deldott. Gian Franco Del Soldato)

Tenente Galliano Del Soldato nel1919 (collezione privata deldott. Gian Franco Del Soldato)

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

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Villa Teresa di Tiezzi Corsi Concetta

Quando si parla di tasse,l’Amministrazione co mu -na le cortonese non fascon ti a nessuno, dagli ar -chivi ed elenchi vengono

(almeno dovrebbe essere così)tirati fuori tutti i cittadini nome pernome indirizzo per indirizzo, iqua li pagano puntualmente la tas -sa inviata. Quindi quando si dicediritti e doveri, è perché al menonel la normalità ogni cittadino nel -la vita deve compiere doveri, madeve avere in “cambio” anche deidiritti. La premessa non è casualema specifica all’argomento tratta-to, infatti se i cittadini di Tavarnellehanno come tutti gli altri compiutoil loro dovere pagando tasse deb -bono avere in cambio anche i ser -vizi. Il problema in questione poneal centro dell’attenzione la stradache collega la SR 71 al cimitero diS. Eu sebio, e le fognature a celoaperto, sempre nella zona citata, iltratto di strada è circa 100 m. ed èsterrato da sempre, nonostante lerichieste fatte, le buche pericolosesono molte e dopo un lungo pe -rio do di siccità è arrivata la piog -gia la quale contribuisce a rendereancora meno transitabile il trattodi strada.

Quindi non si parla di un in -vestimento impegnativo ma di unaminima spesa, la asfaltatura totale,che troverebbe il consenso una ni -me dei cittadini, i quali sono co -stretti a dei veri e propri slalomper evitare le buche, il disagio, vi -sto che la strada collega la SR71 alcimitero come alla chiesa locale, èevidentemente maggiore per lepersone anziane.

Anche il cimitero alle primepiog ge è quasi impraticabile dallepozze di acqua, certo che non èuno spettacolo vedere la gente inpunta di piedi per non bagnarsi,ed allora perché una amministra-zione pubblica non guarda allagente, non valuta aspetti seri,prob lemi reali, e quello che non sicapisce, di poca spesa e pochi in -vestimenti come il caso in oggetto,ricordando gli sprechi che la si ni -stra cortonese ha fatto con soldipub blici di tutti noi, dalla CortonaSvi luppo costata alle casse co mu -nali oltre 350 mila Euro, al par -cheg gio dello Spirito Santo. Ta var -nel le non è esclusa da investimen-

ti, per esempio il bocciodromonuovo costato circa 350 milioni divecchie lire, allora perché non siin veste qualche spicciolo per ri -solvere un problema serio cheinteressa tutti.

La risposta almeno per il sot -to scritto è solo perché una stradanon ha effetto im me diato sui voti,

o sulle campagne e let torali, il boc -ciodromo, con una spesa esosa haimpatto immediato, insomma faeco, allora bisogna dire a questisignori amministratori che i citta-dini non sono tutti u guali, almenoquando non si par la di tasse, madi diritti.

Luciano Meoni

Dopo la pausa estiva siapre puntuale, come o -gni anno,con l’arrivodel la stagione fredda,

l’attesissima stagione teatraleal Signorelli.

Il 13 novembre si aprirà ilsipario con un grande attore,Mariano Rigillo, che porterà inscena il famoso Misanthropedi Molière con la regia di Ro -berto Guicciardini.

Un’ apertura di cartellonesi curamente interessante esoprattutto capace di coinvol-gere e accontentare il pubblicoche di anno in anno, semprepiu’ eterogeneo, si avvicina esi appassiona a questaantichissima e nobile arte.

Vedere una pièce comequesta si potrà dimostrareparticolarmente utile a stu -den ti che in classe sicuramen-te avranno trattato o tratte-ranno di questo commedio-grafo-attore che tanto ha datoal teatro e che tanto ancorainsegna all’uomo di oggi aqua si quattrocento anni di di -stanza.

Infatti l’opera scritta nel1666 tuttora offre grossispunti agli addetti ai lavori eoccasioni riflessione al pubbli-co di ogni età ed estrazionesociale.

L’opera, portata in scenaper la prima volta dallo stessoMolière e divisa in cinque atti,con ag ghiacciante ironia met -te in luce i vi zi e le virtù degliuomini del suo tempo…

Tanti secoli sono passati,tante vicende hanno modifica-to la società ma tutt’oggi lecose non sono di molto cam -biate, anzi!

Le stesse assurdità e le stes -se contraddizioni contraddi-stinguono anche l’uomo mo -der no.

Nonostante la serietà (chespesso si trasformerà in dram -ma e disperazione!) degli ar -go menti trattati durante l’in -tera opera, il pubblico risul-terà almeno apparentementedivertito grazie alla pennasottile e ironica di Molière ealla sapiente interpretazionedi Rigillo e di Anna Teresa Ros -sini.

Ma ben presto al diverti-mento si farà spazio la rifles-sione e la pre sa di coscienzada parte del pubblico.

Anche se inizialmente il

Un nuovo splendido locale

Cinque anni sono trascorsida quando Santi Tiezzi ciha lasciati per tornare allacasa del Padre. Il ricordo

di lui e di tutti i nostri cari defuntici pone ancora una volta davanti almistero della morte. Dinanzi ades so sarà possibile aprire unosquar cio di sereno tra le nubi del -la paura? Ed ancora: sotto il pesodei pensieri imprigionati dalla as -senza all’intorno, irrigati dal pian -to per un volto che non vediamopiù, per il suono di una voce chenon sentiamo più, sarà possibile

ban dire dalle nostre menti il “tuttoè finito”, ed uscire dal labirintodelle inquietudini circa la sortedei nostri defunti?

Sì, se abbiamo fede nella mor -te e resurrezione di Gesù; sì, se lacon siderazione che “Egli non ab -bandonerà le nostre vite nei sepol-cri” convertirà l’angoscia di questiinterrogativi in speranza. Al di làdei confini della vita terrena, Santivuole essere ricordato da tutti noi,dalla moglie Concetta, dai suoi fi -gli, gli amici, le sorelle clarissecon la certezza che “non si per -dono mai coloro che si amano,per ché possiamo continuare adamarli in Colui che non si puòper dere”(S. Agostino).

Giovedì 30 ottobre, ha avutoluogo l’inaugurazione diun nuovo locale a Cortona,in via Nazionale (più nota

a tutti come “Ruga Piana”), ilTuscher Hall, Fusion Bar!

Gli ideatori, nonché proprieta-ri, del Tuscher Hall, sono unagiovane coppia di Foiano, Mas -simo Olivieri e Donatella Otto nel -lo, già proprietari di un altro beled innovativo locale a Foiano dellaChia na. La giovane coppia, ha giàuna grande esperienza in questocampo, in quanto come già detto,proprietaria di un altro locale, maanche perché entrambi provengo-no da un cammino lavorativo,

sem pre in campi simili a questo,che li ha portati a fare esperienzea Londra ed in Germania.

Quindi la cultura nordica, spe -cial mente quella di Londra nel

campo dell’intrattenimento e dellaristorazione, impostata in un Caffètipicamente all’italiana, con quelgusto di non sò che di retrò che lofa assomigliare ai grandi Caffèstorici dello scorso secolo, dove ivari letterati, gentiluomini e gentil-donne, amavano incontrarsi persorseggiare un tè e disquisire diarte.

“Ma perché”, chiediamo aMassimo, “il nome Tuscher?”

“Per due motivi” ci risponde,il primo di carattere prettamentefonetico, perché ci sembrava ca -rino l’accostamento fra la parolaTuscher e la parola Toscana, pro -nun ciata in inglese, poi, per voler

fare un omaggio al grande archi-tetto di Norimberga Marcus Tu -scher, restauratore di palazzo Fer -retti, uno dei più bei palazzi diCortona”.

“E che cosa volete fare nelFusion Bar?”

“Beh, il nome dice tutto,fondere arte e ristorazione. Non aca so, come apertura, come anti -pasto di quello che sarà il FusionBar è stata organizzata una mostradi litografie ed acqueforti autenti-che di Salvador Dalì, Giorgio deChirico, Mario Tozzi”.

“E poi nel prossimo futurovorremmo organizzare mostre diartisti locali, inerenti alla pittura,alla scultura, alla fotografia, ed inestate infine, se riusciremmo areperire gli spazi, organizzareanche serate in musica”.

Beh, ringraziamo i proprietarie li lasciamo al loro lavoro,comunque chi volesse ammirarele opere di Salvador Dalì, MarioTozzi e Giorgio de Chirico puòancora farlo per qualche giorno,quindi affrettatevi!

Stefano Bistarell

mi santropo potrà apparire ri -dicolo e assurdo, nessuno me -glio di lui riuscirà a mostrarela triste e sconfortante realta’-del suo tempo.

E proprio per dar spazio al -la voce di questo personaggio(che per la sua intransigenterettitudine finisce per allonta-narsi dalla società malata)

Molière decide di mettere par -zialmente da parte la sua viscomica e abbandonarsi allamalinconia…

All’epoca questa scelta nonfu del tutto accettata dal pub -bli co…. chissà se invece oggila platea apprezzerà a pieno ilpiù profondo intento dell’au-tore. Maria Teresa Rencinai

2003/2004: Primo gruppo

“Rassegna cinema italiano e d’Essai”

Aspettando la nuova stagione teatrale cortonese

Con colpevole ritardo recen-sisco la nuova “Rassegnacinema i taliano e d’Essai2003-2004” del ci nema

tea tro Signorelli di Cor to na.L’Accademia degli Arditi e il

Co mune rilanciano l’iniziativaculturale dei film del mercoledì. Ititoli sono gustosi, alternando ci -nema nazionale e internazionaledi alto livello.

Il primo gruppo di film (se -ione 2003) è partito mercoledì 22ottobre con il primo episodio de“La meglio gioventù” di MarcoTullio Giordana e si chiuderà, perla sospensione natalizia, il 10dicembre con “Alle 5 della sera”di Samira Makhmalbaf.

Seguono altri titoli e date delprimo gruppo:

• 29 ottobre “La meglio gioventù”(2° episodio) di Marco TullioGiordana;• 5 novembre “Il Miracolo” diEdoardo Winspeare;• 26 novembre “Monsieur Ibra -him e i fiori del Corano” di Fran -çois Dupeyron;• 3 dicembre “Elephant” di GusVan Sant.

Alcuni di questi film sono giàpassati, ahimè, ma li ho voluticomunque annotare per rendereancora più chiara la nobiltà diquesta rassegna.

Abbiamo tutti bisogno di gran -de cinema, di grande teatro, digrande poesia... abbiamo tuttibisogno di svegliarci sognando.

Albano Ricci

Santi Tiezzi, un ricordo vivo

Strada S.Eusebio Tavarnelle

Cortona, Tuscher Hall

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La notizia apparsa nellaStampa di giovedì 4settembre sulla chiusuradello check point diFirenze Sud, riservato agliautisti dei pullman turistici,perché i dipendenti della Scafavevano deciso di parteciparemassicciamente al funerale delloro Presidente Marco Biagini cilascia perplessi.

Nessuno può vietare, aqualsiasi ditta privata, disospendere l’attività e diassociarsi al dolore dellefamiglie o di una collettività perla scomparsa di una personauniversalmente amata.

Nel nostro caso siamo inpresenza di un servizio pubblicoche non può interrompersisenza provocare pesanti riper-cussioni su una fascia di citta-dini provenienti da ogni partedel mondo con itinerari distudio, di lavoro o di svago chenon possono essere modificatiperché contemplano tempimeticolosamente studiati atavolino.

Partendo da questo episodio

la Giunta Dominici dovrà benriflettere su concetto di ospita-lità delle città ad alta densitàturistica e sui meccanismi (glichech points e i tickets) adottatiper regolare il flusso deipullmans e che invece rischianodi offuscare l’immagine diFirenze nel mondo, con effetti ditrascinamento in basso di tuttele realtà presenti in Toscana e inUmbria dalle quali dipartono glistudenti dell’Uni versità estereper la ricerca e lo stu dio delleopere dei grandi maestri italia-ni.

L’Università della Georgia diAthens, cittadina posta neidintorni di Atlanta con uncampus di 35.000 studenti, ilcui dipartimento delle arti visiveorganizza gli studi all’estero, hascelto da oltre 30 anni Cortonaquale sede ideale per le escursio-ni settimanali verso le cittàd’arte: Roma, Napoli, Tivoli,Perugia, Assisi, Siena, S.Gimignano, Urbino, Fabriano,Montepulciano, Pienza, Firenze,Bologna, Ravenna e Venezia.

Gli studenti, provengono da

ogni angolo degli Stati Uniti e sitrattengono due mesi e mezzoper ognuno dei tre corsiannuali. Il corso estivo utilizzatre pullmans per gli spostamentie due quelli di primavera e

autunno.Già a luglio il Direttore degli

studi in Cortona (dove direcente è stato acquistato unedificio in appoggio a quellolimitrofo dove si volgono lelezioni) si rammaricava degliinconvenienti che incontravaper i tickets di Firenze preoccu-pato di dover prendere in esamela riduzione delle visite(S.Gimignano è già saltata!).Cer cava soprattutto di capirel’assurdità di un provvedimentoche chiede “Fiorini” a chi porta“Fiorini” alla città. I nostristudenti, sosteneva, pagano per imusei, acquistano materialed’arte, spendono per ristoranti,bar, fashion; cresce in loro ildesiderio di ritornare e a volte disoggiornarvi a lungo.. le nostrefondazioni finanziano massic-ciamente il restauro di capola-vori e di monumenti altrimentiabbandonati… non bastaquesto?

Condividiamo in pieno leamare riflessioni del dott. R.G.Brown III, direttore e artistanello stesso tempo perchésappiamo essere dettate dall’af-fetto che lo lega alla nostra cittàe dalla paura di dover rinuncia-

re a qualche escursione daqualche taglio di budget (comedi solito avviene negli U.S.A)tenuto conto che il costo delparcheggio di un autobus è diEuro 230.

La riprova è avvenuta sabatoprimo novembre quando 75studenti e docenti sono staticostretti a una levata bestialeper trovarsi alle 6,30 allaStazione sottostante diCamucia.

Compito degli amministra-tori è quello di fornire ilgodimento dei servizi e non diinserire trappole tributarie edisagi di spostamento agli ospitiverso i quali sono rivolte leattenzioni dei bilanci pubblici eprivati.

Il movimento turistico (so -prat tutto quello culturale) facrescere l’economia di una cittàe la ricchezza individuale. Aicomuni (per quanto disattentaalla coltivazione delle entrate)vanno (attraverso I.C.I. eaddizionale I.R. P.E.F.F) risorsefinanziarie incredibili tali dacompensare la cancellazione dipedaggi e balzelli di saporemedievale.

Gino Schippa

N.B.: Se non sempre si viaggia intreno si evitano ingolfamenti deltraffico e inquinamento delle città.Qui non siamo di fronte a giteturistiche: si viaggia per lavoro.

Città turistiche: attenti ai balzelli

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Vino che passioneDomenica 26 ottobre 2003

si è svolta a Roma lamanifestazione “3 bicchie-ri 2004” Roma città del

gusto organizzata dalla rivistaGambero Rosso Slow-food in cuisono stati presentati i migliori viniche usciranno nel 2004.

Tra gli oltre 200 sommeliersche hanno prestato il servizio didegustazione c’era anche MauroAlunni che proprio nella passatapri mavera ha conseguito il di -ploma di sommelier.

Mauro appartiene alla FISAR(Federazione Italiana SommelierAlbergatori Ristoratori della De -gustazione di Bettolle Siena), e si èavvicinato al mondo del vino percaso circa due anni fa interessan-dosi subito a tutto quello che ruota

intorno al vino: prodotti, terreni,aziende, tecniche di vinificazione,mercato etc.. ed oltre a berequalche bicchiere di buon vinocon gli amici, ha anche messo suuna piccola ma prestigiosa can -tina.

In questi ultimi anni il vino hasuscitato grande interesse e curio-sità e quindi ben venga il somme-lier il qualche come ha dettoMauro ha il compito di osservare,annusare e assaggiare il vino fa -cendo in pratica un’analisi senso-riale o analisi organolettica sfrut-tando i nostri sensi e gli organicon cui li esercitiamo per farci go -dere il piacere del vino e permet-terci di capirlo e valutarlo.

Sobar

a cura di GINO SCHIPPA

Noterelle... notevoli:Al cimitero è bello andare..

Il titolo è la strofa di una canzoncina molto dolce e rispettosa delculto dei morti.

Ci serve per introdurre considerazioni sui cimiteri, sul loro stato dimanutenzione, sulle necessità delle famiglie.

L’attenzione dei cittadini è ovviamente rivolta a cimiteri dei centri piùgrandi per rilevarne disfunzioni, abbandono degrado.

Quello che a noi preme sottolineare astraendo da reali manchevolez-ze (come nel caso del cimitero comunale di Cortona che non ha più uncustode fisso) è la concezione che si deve avere del luogo dove riposanoi nostri cari e che dovrebbero essere arredati come strade e piazze fatteper la vita, attrezzate con marciapiedi, aiuole e illuminazione: più verde emeno cemento armato.

E’ per questo che non accettiamo la deturpazione effettuata nelcimitero di Montecchio del Loto dove fu realizzato un secondo piano diloculi posti a chiudere la vista su Cortona. Lo scempio non è recente e c’èda augurarsi che prima o poi venga giù seppellendo il geometra che l’haprogettato.

La visita che lì abbiamo fatto riguarda però una lamentela per lacostruzione di cappelle private, con riduzione degli spazi per tombepopolari. L’osservazione di fondo è giustificata ma ci permettiamo dicontestarla perché le cappelle sono esteticamente belle e fanno da corol-lario alle due ali dell’ingresso.

Sarebbe invece opportuno ampliare verso Manzano e sistemare nelcontempo il parcheggio. Ci auguriamo che nel futuro si realizzino struttu-re accoglienti e dignitose quali sedi dell’ultimo viaggio (suggeriamo diprendere a modello il magnifico cimitero di Tuoro sul Trasimeno).Dalla piscina del Parterre un servizio in più per una Cortona che continua a crescereCi auguriamo che al momento di uscire in edicola siano stati superati

tutti gli ostacoli che si sovrappongono all’avvio della realizzazione degliimpianti sportivi e turistici del Parterre. La realtà locale richiede unapprofondimento di attività dedicate al tempo libero, anche in considera-zione del rilancio che si vuole fare della Cortona Sviluppo. Le mogli deiconvegnisti o chi li accompagni, se trova una bella struttura occupa il suotempo libero. Non dimentichiamo che soggetti privati rischiano capitalipropri per realizzare un’opera di interesse pubblico su terreno eimmobili di pubblica proprietà. Non dimentichiamo che le strutture ricet-tive del centro storico sono cresciute in qualità e posti letto!

Autunno 2003 (foto Lamentini)

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Continua a Mercatale l’attesaper la realizzazione dellarete fognaria che, standoalle previsioni fatte a suo

tempo da Nuove Acque e dal Co -mune avrebbe dovuto completarsial più tardi nell’arco del 2002.L’opera, per un importo presuntodi lire 230 milioni calcolati all’attodella progettazione, è destinata aincanalare le acque nere prove-nienti da una parte degli insedia-menti periferici del paese, ma lasua esecuzione tarda ancora avenire a causa di alcune impor-tanti variazioni che, secondo le vo -ci più attendibili, si è reso neces-sario apportare alla planimetriadel tracciato.

Intanto gli abitanti delle me de -

sime zone non ancora servite daregolari fognature, pur costretti adusare le fosse a cielo apertosituate a valle nei campi, continua-no a dover pagare lo stesso, com -prese nella fattura dell’acqua, latassa sulle fogne e quella su unainesistente depurazione. Si devedi re per la verità che Nuove Ac -que, all’inizio della sua gestionenel nostro Co mune, si premurò dico municare agli utenti che qua lo -ra dimoranti nei luoghi non allac-ciati alla rete sarebbero stati e -sentati, dietro segnalazione, dalledue relative imposte. Le domande,

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

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comprensive di ricorso per l’inde-bito già pagato, furono accolte el’esonero venne regolarmente ap -plicato in tutte le fatture emessedal febbraio 2001 fino al maggio2002.

Ecco però che, senza alcunpreavviso o una spiegazione, nellafattura del settembre 2002 e inquelle successive, le voci fognatu-ra e depurazione sono comparsedi nuovo tassate. Quale il motivo -è la domanda che ognuno si èposta - se le fogne ancora nonsono fatte? La risposta è venuta poida Nuove Acque accampando, pa -re, il motivo che anche le fosse acielo aperto sulle quali si riversa-no i liquami delle case rientranonell’ambito dei controlli e della

manutenzione del pubblico servi-zio.

Quella giustificazione, ispiran-doci alla credibilità, poteva rite -nersi abbastanza convincente; senon che sino ad oggi gli interventidi ripulitura delle fosse suddettenessuno sa quando e se ci sianostati. C’è di fatto che esse sono tut -te o in gran parte occluse da ma -teriale terroso e vegetazione, tantoda trovarvi ostacolo sia il deflussodelle acque nere come il regolarescorrimento delle acque piovane.E gli utenti, pur brontolando,continuano a pagare. M.R.

L’esame della questione inoggetto è importante perva rie motivazioni, tra lequa li in primo luogo per -

ché permetterà di dare risposte aicittadini in modo più esaustivo esoprattutto più celere.

Permetterà di andare incontroa giuste aspettative che da tempoavrebbero dovuto essere esaudite,perché in una collettività l’ammi-nistrazione deve essere di soste-gno al cittadino e non l’ente cheburocratizza o che rende difficilela vita. E di solito la si rende diffi-cile al semplice cittadino e va,magari incontro, ad esigenze, nonsempre lineari con quello potenteed più scaltro.

Il gruppo della “Margherita”ha partecipato, in modo costrutti-vo a tutti i passaggi politici delladiscussione di questa importantenormativa, e se anche vi erano etuttora vi permangono motivazioniche la rendevano poco risponden-te alle proprie concezioni, ha nellapratica, evidenziato due perples-sità che non sono state raccolte nédal sindaco, né dall’assessoratocompetente la materia, né dallaforza politica che è maggiore nellamaggioranza.

Per onestà politica e sincera-mente non per rancore, di questipassaggi politici, ne dovremmo te -nere a memoria, poiché annotia-mo, purtroppo molto spesso, chele forze così dette minori nonsono adeguatamente tenute indebito conto; anche se, a volte, ègrazie a queste forze che è statopossibile gestire questo consigliocomunale, le sue commissioni e lavita politica in genere del nostrocomune.

La vita politica democratica diuna coalizione dipende dal saperaccogliere, almeno qualche volta,anche l’apporto di ogni rappre-sentanza politica, anche se mini -male come la nostra.

La dignità politica non è unasemplice parola, ma rende grandechi la rende palpabile quotidiana-mente, oggi prendiamo atto che viè solo la regola dei numeri.

Ogni forza politica però gesti-sce la propria politica come cre -de, fin quanto l’elettorato lo con -sente; noi speriamo solo che, al -meno i numeri, nel prossimo tur -no elettorale permettano un con -fronto più rispettoso, ma so -prattutto più dignitoso.

La nostra posizione sulle zoneE/2 è sinteticamente evidenziataperché risponde a domande espli-cite dai cittadini, basti vedere imolteplici annessi che esistono sulnostro territorio, e si badi benenon diciamo che sono ABUSIVI,questi annessi sono risposte co -struttive di tutela del territorio, se -gnale da prendere in seria consi-derazione.

Piccole rimesse che permetto-no il ricovero per le persone inparticolari casi di maltempo, dicustodia di prodotti e sempliciattrezzature che aiutano a mante-nere parzialmente coltivato il terri-torio e che facilitano il lavoro.

Si è detto che questi annessipotrebbero essere dotati di luce,acqua, strade e non so quali altrilussi, ma piccoli appezzamenti diterreno.. cento, duecento piante diolivo potrebbero ripagare spesecosi ingenti?

Ma se anche fosse vorremmonon consentire di fare una strada(per esempio), una piccola stradaper raggiungere più facilmente un

posto di lavoro?Parlo di un posto di lavoro e

dovrei essere ascoltato almeno daparte di persone che sensibilmen-te siedono in quest’aula.

Allora alle ville dell’Ossaia si èdetto sì, e a quindici metri quadra-ti per un annesso che normato,mi metizzato, raccolto sotto un lat -ta rino, oggi diciamo no?

Qualcuno ha cercato una me -diazione che non ha rispondenza,ha proposto un’indagine tecnicaper verificare la quantità presumi-bile di eventuali concessioni, sia -mo dell’avviso che se fossero cen -to o cinquecento le particelle po -tenziali interessate, tutti i proprie-tari, poi siamo certi che chiedanodi fare un investimento consistenteper tali annessi?

Certamente no, allora la que -stio ne è solo politica.

D’altro canto nessuno ardiscaad indicarci come chi vuole farnascere sul nostro territorio dimezzacosta chissà quanti annessie deturpare così le nostre colline.

Quello che vogliamo è propriol’in verso, noi vogliamo davveroTUTELARE il territorio.

Da oltre un anno abbiamoportato in consiglio comunale unaproposta, che poi è stata ancheribadita nelle sue linee generali daun altro consigliere; l’interpellanzavoleva far riflettere l’amministra-zione su alcune possibilità chevanno proprio verso la difesa e lasalvaguardia del territorio:a - Nei pressi della Tanella di Pi ta -gora, come dietro la chiesa ri na -scimentale del Calcinaio scorreuna fogna a cielo aperto, questo ètutela del territorio? Vi è a propo-sito anche una segnalazione diuna signora residente nella zonaalla quale non è stata data alcunarisposta.b- Se non sosteniamo chi provve-de alla pulizia del nostro cono,tanto declamato, tra breve i rovi ele sterpaglie arriveranno alla città,se non aiutiamo chi ripristina gliscoli delle acque, chi riposiziona i“lattarini” non tuteleremo il no -stro territorio.

Basta osservare, magari atten-tamente, salendo a Cortona, dalSodo o dal lato Camucia che moltiterrazzamenti sono franati e nonvengono più sistemati, questo ètutela del territorio?

Va preso atto che il cono colli-nare non si TUTELA E NON SIMANTIENE TALE da solo, occorreil lavoro, il lavoro paziente ecostante di gente che veramenteama la terra e il territorio e noncon le parole, ma con le braccia ela fatica di ogni giorno.

Noi vogliamo difendere il ver -de, ma nello stesso tempo, almenotentare di operare per difendere ilverde, dare strumenti, piccoli stru -menti affinché questo verde, fattodal lavoro dell’uomo possa esserepraticamente difeso e rimanga unvalore per il futuro e sia fruibile daparte di tutti.

Per le considerazioni esposte,benché consapevoli dell’opportu-nità che si verranno a creare conl’approvazione di quando è all’or-dine del giorno, non daremo lanostra piena adesione e per nonapparire non rispondenti ad unimpegno di collaborazione nel -l’am ministrazione del nostro co -mu ne esprimeremo, non senzaram marico, la nostra motivata a -stensione sull’intero provvedimen-to.

Ivan Landi

MERCATALE

L’applicazione della tassa, prima tolta, poi ripristinata

Sarebbe bene che il Sindaco,l’Assessore competente del -l’Am mi nistrazione comunaledi Cortona, di concerto con

l’Am ministrazione Provinciale, in -tervengano sollecitamente per de -finire l’attuazione dei lavori perquanto riguarda la sistemazionedei marciapiedi, rete fognante,illuminazione pubblica ed acque-dotto, per il tratto stradale riporta-to in oggetto.

Dai disegni prodotti si evinceche l’impegno ha termine dallaparte di Fratta alla rotatoria dellaMaestà e dall’altra parte davanti alplesso ospedaliero.

Ben sapendo che l’importo to -tale è molto oneroso, questogrup po vuole evidenziare che l’o -pe ra sarebbe completata in ma -niera ottimale se si raggiungesse ilpunto enunciato nell’intestazione.

Constatato che vi sono stati,sul progetto iniziale, degli utilicambiamenti suggeriti anche dallapopolazione, si propone che ri -servando ai marciapiedi un minorspazio (90 cm sarebbero suffi-cienti per garantire il transito si cu -ro ai pedoni) e limitando le soste

autobus si potrebbero ottenererisparmi che permetterebbero diattuare quanto richiesto.

Inoltre è bene ricordare che ilprogetto iniziale prevedeva che,anche nella frazione di S. Caterinavi fosse un consistente intervento,simile a quello del centro abitatodi Fratta, il ridimensionamento deilavori avrà portato consistentirisparmi tali da permettere l’attua-zione l’opera.

Si evidenzia che questi lavorisarebbero di completamento per -ché servirebbero per dare mag -gior sicurezza pedonale e veicola-re per la visita al locale cimitero, ilquale presto sarà ampliato pro -prio verso la rotatoria della Mae -stà, riducendo così notevolmentel’importo finanziano.

Infine si avanza la richiesta direndere più sicura la viabilità, sul -la strada comunale, nei pressi del -la chiesa, dove insiste una strettoiae una curva resa pericolosa dallascarsa visibilità, il tutto può esseremigliorato ampliando appuntodet to breve tratto di strada.

Ivan Landi

Ancora in attesadella realizzazione fognaria

Normativa sulle zone agricole

Rotatoria della Maestà alla chiesa di Fratta

Sistemazione dei marciapiedi

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L’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003ATTUALITÀ

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tro pianeta o in una dimensioneparallela ma che sono proprio quiin mezzo a noi a ricordarci lanostra più grande prerogativa: la

capacità di sopperire alle nostrecarenze con l’invenzione e la ma -gia.

N.C.

La Fratticciola a pochi giornidalla chiusura della suafesta ha ospitato ancorauna marea di gente, questa

volta però raccolta e triste, com -mossa per la scomparsa di un suopaesano e che paesano: PietroSalvadori. Era conosciuto con lopseudonimo di” Bistecca”, così èstato scritto nei fogli funebri, inmodo caratteristico e segno in -confutabile di quella gente deicampi della nostra Valdichiana,che spesso era più nota proprioper questi così detti soprannomi.

Soprannomi che venivano as -segnati con una certa attinenza espesso rispecchiavano in tuttol’appellativo, forse “ Bistecca” glie ra stato dato perché magro efondamentalmente buono, maanche perché il nonno si chiama-va Giovan Battista, “Bista”; e quin -di probabilmente, la gente, trasferìal nipote il soprannome di “Bi -stec ca”. Pietro ha lasciato tutto etutti ed ora dimora, con il corpo,a pochi metri dalla sua casa, ma ilsuo spirito è, e sarà a lungo forte-mente ancorato nei cuori dei suoicari, di tanti tanti amici e cono -scenti.

Pietrino è allora ancora nellasua casa, nel suo ovile, tra le suepecore e i docili agnelli, attento,scaltro come ogni pastore che sirispetti, pronto alla battuta,cordiale come chi ti conosce datanto, aperto e spontaneo, voglio-so di conoscenze, mai sazio distudiare qualche marchingegno,qualche genialità. Pietro era unodi quegli uomini che si fannoamare perché semplici e carichid’ umanità, rispettosi e sinceri.

Ti invitava ad entrare, a pren -dere qualcosa a condividere il suogenuino vino e il suo eccezionale

ed unico formaggio.Lui era la generosità fatta uo -

mo, i suoi semplici sentimentierano visibili nel suo accattivantesorriso, in lui non vi era alcuntrucco, il suo cuore era rispon-dente alle sue parole, dai suoiocchi traspariva il suo animo edera la carta vincente della suasimpatia. Chi lo ha incontrato èrimasto meravigliato dal suo “farfesta”, impossibile provare a stu -diarlo, Lui era la genuina espres-sione della bontà. Con la sua “an -ziana” macchina ormai d’epoca,di un colore più unico che raro,riconoscibile in ogni dove, erasempre in movimento, era” l’ar -gento vivo”. Lo vedevi, con la suaposa di saggio a parlare con al -tolocati signori del credito e dellafinanza, con i soci della suacooperativa, ma soprattutto con lagente più semplice di questomondo, perfino con le sue pecoreaveva un “filing” particolare.Un’occhiata e capiva benissimo ilmale della nerina, la zoppia dellagiovane pecora o il male dell’a-gnello sofferente.

Ciao Pietrino, ora avrai da fareper secoli e secoli potrai chiac-chierare all’ infinito delle tue millestorie, avrai campi sterminatisempre verdi e pieni di rigogliosipascoli, avrai ancora tavolate diamici a cena e a pranzo, chealzeranno il bicchiere e berrannoalla tua buona ed invitante tavola.

Non avrai più la tua macchinache resterà nel capannone, tidovrai adattare a “girare” nelle viedel cielo con mezzi certamentepiù veloci e funzionali.

Senza dubbio avrai già fattoco noscenza con S. Pietro edessendo anche Lui “Un Pastore”,la cosa sarà stata buona occasio-ne, per un lungo ragionamento inpiù, per uno scambio di vedute;ma tanto il tempo lassù è infinito eanche la tua voce così afona eparticolare sarà tornata brillante,come quando da giovane facevi lacorte alla tua amata “Primula”.

Ora vorrei chiederTi un pia -cere. “Parla al cuore della tuacara moglie e ai tuoi figli Loriana eLapo, dì loro che non pianganopiù perché tu uomo buono egiusto sei vicino a loro più chemai e stai in un luogo dove nonc’è dolore, ma solo eterno amoreed illimitata serenità”.

Ivan Landi

E’ una programmazionelodevole e apprezzabilequel la intrapresa dal RelaisVilla Petrischio: una strut-

tura incantevole, una vera oasi diserenità e di pace, realizzata versola fine del secolo XVIII, alla portedi Cortona in prossimità dell’Ab -bazia di Farneta.

Il proprietario, dott. StefanoTo sato, ha così sintetizzato il si -gni ficato della serata dedicata al -l’ultimo libro della saga di HarryPotter della scrittrice J.K.Rowling:“Questo evento è il coronamentodi un lavoro che ha visto noi tuttiim pegnati nel fare di Villa Pie tri -schio non solo un luogo di va -canza e di relax, ma un punto diri ferimento della cultura nei suoiva ri aspetti. La serata di oggi è lospunto per capire quali siano lemotivazioni del successo di HarryPotter, un personaggio amato intutto il mondo da appassionati diogni età. Credo che la risposta sitrovi nel desiderio di ognuno diriscoprire quella voglia di magiache rende la vita diversa”.

Così nella serata di sabato 1°no vembre, in concomitanza con

Una serata in compagnia di Harry Potteruna serie di manifestazioni de di -cate all’uscita del nuovo “HarryPotter e l’Ordine della Fenice”,organizzate presso le librerie Fel -trinelli delle maggiori città italiane,qui, a Villa Petrisco, un pubbliconumeroso di adulti e bambini hapotuto seguire con interesse al cu -ni passaggi del film dedicato allema giche avventure del genialeper sonaggio protagonista e deisuoi amici, resi più veri dalla pre -senza dei tre giovanissimi doppia-tori di “Harry Potter e la pietra fi -lo sofale” e “Harry Potter e la ca -me ra dei segreti”: Alessio Puccio,Letizia Ciampa e Giulio RenziRicci. Inoltre gli interventi di qua -lificati critici cinematografici e de -gli stessi doppiatori hanno cer ca -to di scoprire e trasmettere i se -greti di un vero e proprio fe no me -no di costume degli ultimi anni.

Una serata, insomma, graziean che alla complicità di un gio va -ne illusionista, tutta incentratasul la magia. Una magia, vissutadai giovani protagonisti, comequo tidianità, senza lo stupore delprodigio compiuto; che danno lasen sazione di non vivere su un al -

Pietro Salvadori (Bistecca)

Venerdì, 21 novembre alleore 21, nella rinascimen-tale chiesa di Santa Ma riaNuova si terrà un recital

di canto e poesia in onore dellaMadonna.

“In nome di Maria” è il ti tolodel programma, ideato e or g a -niz zato da Alfiero Alunno checomprende canti e poesie dellami gliore tradizione re li giosaispirati alla vita della Ma don na,

dal le origini fino ai no stri gior -ni: dal Laudario di Cor to na allapoesia di Jacopone da To di, dallapreghiera alla Vergine di Danteal Magnificat del Pe ro si.

Protagonisti della serata: ilGrup po Corale “Santa Cecilia”,accompagnato all’organo dal M°Alessando Panchini e direttodal M° Alfiero Alunno; StefaniaSal vietti e Nicola Caldarone perla recita delle poesie.

Recital di canto e poesia a Santa Maria Nuova

Un doveroso ringraziamento

Al Relais Villa Petrischio

Egr. direttore, in un periodo in cui troppo spesso si parla e si legge dimalasanità e disfunzioni nei servizi assistenziali mi sembra importanteportare alla conoscenza della nostra comunità una vicenda che ha vistocoinvolta la mia famiglia ed un parente a noi molto caro.

Il fratello di mio padre, Vero Cateni, dopo una lunga malattia polmonareincurabile che lo ha portato negli ultimi anni della sua vita a non essere piùautosufficiente è stato ricoverato per lunghi periodi nell’Ospedale di Cortona,dove ha trovato un’assistenza medica professionale e uno straordinariocalore umano. Con questa lettera desidero ringraziare tutti coloro che avario titolo lavorano ed operano presso la struttura ospedaliera di Cortona.

Non è retorica ma voglio, as sieme a tutta la mia famiglia, ringraziare dicuore i medici, gli in fermieri, gli inservienti ed i volontari delle associazionidi Cortona per la disponibilità mostrata verso mio zio e la nostra famiglia.

Credo che sia giusto segnalare anche quanto di positivo avviene nellanostra sanità e quanto sia importante nei momenti di difficoltà sentirsi tratta-re da persone e non essere semplicemente un numero in una cartellaclinica.

Ancora grazie a tutti, e grazie anche a Lei ed alla sua testata per averospitato questa mia lettera. Giancarlo Cateni e Famiglia

Se facévono i ciùfili col vencoquand’éra al sùcchjo: ‘n pizzittino cortose preparèva e c’insegnèva Méncoa stacchè ‘l guscio doppo avéllo torto.

Se zoffièva de gusto ‘n quel cusino;coi déti e giù ta quel’antacca:paréva ch’amparasse ‘n ucillinoa cinguettè co’ la vucina fiacca.

1) Zufoli.

Se facévono i ciùfili(1) col vénco...di FEDERICO GIAPPICHELLI

La poesia è tratta dal libro L’ombra delle nuvole

Cinquantesimo di matrimonio

Luigi Tacconi -Elsa FattoriniIl 19 ottobre scorso nella chiesa di S. Martino a Bocena, Luigi Tacconi,

detto Dodi, ed Elisa Fattorini, circondati da partenti ed amici hanno festeg-giato i loro 50 anni di matrimonio, avvenuto, sempre nella chiesa di S.Martino a Bocena il 17 ottobre 1953, celebrato dal mai dimenticato donRenato Tacconi fratello dello sposo.

Alla coppia i nostri cari auguri.

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ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

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La Società Storica Aretina èusa presentare le opere let -te rarie dei propri soci inoc casioni pubbliche e in

cornici di grande prestigio e loscorso martedì 4 - in un giornoillustre e quanto mai consonoall’argomento in questione - nella

sala conferenze della BibliotecaCittà di Arezzo in via de’ Pileati èstata la volta del nostro concittadi-no Mario Parigi autore de “Leorigini del fascismo a Cortona,1919-1925”, uscito da poco inseconda edizione presso la CasaFranco Angeli di Milano.

Dopo la breve introduzionedel presidente della Società Sto ri -ca professor Franco Cristelli, han -no provveduto a presentare autoree libro il professor Nicola Cal da ro -ne e il professor Giorgio Sacchetti,dottore di ricerca presso il Dipar -timento di Storia e Critica dellaPolitica dell’Università di Teramo.

I numerosi presenti erano di -vi si in modo equo fra cortonesi intrasferta (a cui probabilmente nonera sfuggita neanche la primapresentazione il 22 giugno 2002nell’aula della Biblioteca Co mu -nale e dell’Accademia Etrusca) earetini molto interessati a un’ana-lisi storica che li voleva coinvolge-re in quanto membri di un’unicacomunità territoriale e in quantooggetto di una sostanziale analogiadi guadagno del potere che il gio -vane e virulento movimento fasci-sta attuò nelle due città, e dovun-que in Italia, con atti di violenza

sistematica e mediante connivenzecon la vecchia classe dirigenteliberale e l’esercito, e sulle quali, apiù voci, si è vivacemente parlatonel dibattito apertosi a conclusio-ne della presentazione ufficiale.

Infatti, a causa degli interventidi due ascoltatori: sentiti, anche

un poco polemici, ma soprattuttopieni di ricordi e vicende persona-li, si è potuto percepire quantosia no ancora vivi questi temi equanto abbiano inciso nella vitaper sonale e collettiva di tanti uo -mini e di tante famiglie, in un tra -vaso generazionale che ha lascia-to, trasmettendoli intatti, senti-menti e ferite.

Anche da queste sensibilità ri -velate è venuto fuori bene che illa voro di Mario Parigi è un puntodi arrivo della storiografia localeper serietà di ricerca e efficacia diricostruzione. Sacchetti ha preci-sato che egli è stato il primoautore (dopo 82 anni!) a ap pro -fondire un evento drammatico ecentrale, non solo per la nostraprovincia, quale furono i cosiddet-ti fatti di Renzino, e che la suaopera merita legittimamente didiventare un modello per auspica-bili ulteriori indagini che final-mente sottraggano all’indifferenzae all’incuria testimonianze orali edocumenti preziosi, e che - questolo aggiungo io - impediscano, al -me no per i secondi che hanno vitapiù lunga degli uomini, la disper-sione o peggio il macero, che èinvece proprio quanto è sciagura-

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IL FILATELICO a cura di

MARIO GAZZINI

tamente accaduto di recente (uncaso noto in un mare di gesti didisaffezione e inciviltà ignoti eignorati) alla Camera del Lavorodi Cortona durante il traslocopresso la nuova sede di Camucia,quando andarono smarrite decinedi faldoni contenenti carte di fon -damentale importanza per la sto -ria del movimento sindacale cor -to nese.

Servirà, dunque, scavare an -co ra e recuperare memorie delNo vecento; e servirà farlo in modonon strumentale, senza fingere diapprodare per via di ricerca ascio glimenti invece già preventiva-mente individuati in virtù di unaqualche formazione ideologica.Allo storico è infatti innanzituttorichiesta un’analisi obiettiva dellefonti e uno spirito libero e senzapregiudizi che non faccia mai par -lare il cuore o le proprie convin-zioni più dei documenti.

Per unanime giudizio dei treprofessori, e di quanti lo hannoletto, Mario Parigi ha fatto parlaresolo le carte e lo ha fatto in modoesemplare.

La sua è una ricerca rigorosae serrata che tratta il locale comeil primo indispensabile mattone

del generale edificio storico nazio-nale, e che per quello usa gli stes -si strumenti e le stesse metodolo-gie scientifiche che si adopranoper questo.

Infine, a chiusura di informa-zione, mi si permetta una notapersonale: se ad Arezzo il profes-sor Sacchetti l’ha annunciato,infiltrandola come notizia carsicae sussidiaria nota a piè di discor-so, a Cortona credo di avere io -Monsigliolese di Cortona, e quindiconcittadino dello Scrittore ecom paesano del Descritto - qual -che titolo per riferire ufficialmenteche Mario Parigi si sta occupandoda mesi di un grande cortonesedimenticato, Vannuccio Faralli,che l’uscita del libro è prossima eche, sicuramente, questa nuovaopera contribuirà molto e bene aquell’incremento di studi sullasto ria locale (ma stavolta sarà so -prattutto storia, senza aggettivi esenza perimetri) contemporanea,finora colpevolmente trascurati aCor tona dove si sono sempre pre -ferite le inodori muffe dei lucumo-ni alle vicende vischiose e spessosan guinanti dei nostri padri e fra -tel li.

Alvaro Ceccarelli

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Come promisi in uno dei mieiprecedenti servizi, mantengo laparola data, interessandoci questavolta in maniera più “intima”,delle emissioni dei Cataloghinazionali ed europei, dati allestampe fra settembre ed ottobre2003.

Il firmamento filatelico si èarricchito, quest’anno, anche diuna buona ed intelligente fattura-zione con un grosso completa-mento di informazioni, che alcunicataloghi hanno voluto apportaread incremento del collezionista,che sta divenendo sempre piùesigente chiaramente il tale checomprava i francobolli a peso nonesiste più, anche se nel campodella biblioteca familiare, l’arric-chito dimostra la sua sapienzaacquistando le librerie a metri!

Tornando a noi, anchequest’anno il Bolaffi, il Sassone, loStanley Gibbons Pubblications el’Unificato, hanno concesso i lorogioielli agli addetti ai lavori e non,con materiale di edizioni direimolto rifinite, ben messe, benillustrate, e cosa che non disturba,a prezzi di acquisto molto conte-nuti; infatti il Bolaffi, l’Unificato edil Sassone viaggiano dai 10 ai 13Euro, mentre se andiamo a quellispecializzati o di grandi dimensio-ne di raccolta ci troviamo in situa-zioni molto diverse. In realtà, honotato che l’editoria in tal sensoha fatto passi da gigante, anche sepoco importa che la copertina del

catalogo sia stata edita in policro-mia, poiché per me valgono icontenuti e non le esteriorità:

certo che anche una buonapresentazione esteriore è piacevo-le, ma vorrei dire che soprattuttonon è rilevante , perché dall’annoprossimo questo contenitore dicifre e di immagini, andrà indisparte, a far compagnia agli altriaccumulati negli anni passati.

Partendo dallo Stanley Gib -bons, lo riterrei un catalogoglobale, fin troppo tematico, mamol to curato, soprattutto seseguiamo la realizzazione deifrancobolli fatta con moltointeresse ed abbon danza di infor-mazioni in un dossier di ben 944pagine.

Il Sassone ha un bellissimoaspetto, una serie infinite di nuoviaccorgimenti, ha tante informa-zioni, fra le quali una netta distin-zione fra il dentello bello e quellobrutto (per la conservazione);presenta inoltre note interessantisui francobolli delle Crociere eTrasvolate e un’attenzione direimolto peculiare per le segnatasseprovvisorie dell’Alto Adige,emesse all’indomani dellaconquista di quelle terre , dopo il1915-18.

Molto interessanti sono lemille pagine edite dal Cif, perdare alla luce l’Unificato Super2004, ritenendolo sempre ilcatalogo per antonomasia, nelricordo della sua prima edizionedel 1974, in cui per la prima voltaal mondo ci siamo trovati dinanziad un catalogo completamente acolori. Infine il Bolaffi, sempre dame ritenuto un pozzo di scienzafilatelica, è uscito con una vestemolto semplice, quindi adatta amolti e reca delle valutazioniparticolareggiate, anche sufrancobolli della nostra repubbli-ca, in cui altri, non soffermando-cisi, fanno un fastello, di medio-cre valore.

Queste sono le pubblicazioni,direi anche molto finanziarie, conle quali affrontiamo il 2004.

Festa dell’accoglienza

Successo editoriale del libro e nuova presentazione ad Arezzo

Come è avvenuto in tutte lealtre sedi della Scuola Me -dia “Berrettini - Pan crazi”,anche gli alunni delle due

classi prime della Scuola Media diCortona hanno potuto celebrare laloro “festa dell’ accoglienza”, chequest’anno ha coinciso con un av -venimento importante, anche se“do loroso”: il trasferimento nellanuova sede di Via Gioco del Pal lo -ne, gomito a gomito con la ScuolaElementare, la cui Direzione harinunciato ad alcuni locali perpermettere alla Media di avere lostretto indispensabile.

Giornata di festa, quindi, gio -vedì 30 ottobre e di divertimento,che ha coinvolto tutte e cinque leclassi, dai “grandi” della terza A ai“pulcini” della l^ A e 1^ B: losco po era di dare il benvenuto achi si è affacciato per la primavolta alla media, anche se sonotra scorsi ormai quasi due mesidal l’inizio delle lezioni e le “pre -sentazioni” sono state già fatte datempo.

La festa ha avuto luogo nelcorridoio del primo piano; dalleore 10,30 alle ore 12,30 circa sisono alternati: l’orchestra di flautidolci diretta dal prof. Crivelli, duevalenti chitarristi (Massimo Pao -loni e Andrea Rinchi) e vari coripo polari: tutto sotto lo sguardo

critico dei compagni e di alcunigraditi ospiti della Scuola Ele men -tare, tra cui i piccoli alunni di unaprima.

Al termine della sezione mu si -cale, c’è stata la “caccia al te so -ro”: decine di bigliettini sono statiinseriti in palloncini multicolori,so spesi in aria o attaccati alle pa -re ti, contenenti messaggi di au gu -rio, vagamente ironici (del tipo“Credevate di essere arrivati allamedia e invece siete ancora alleelementari”) o dal carattere più“minatorio”, stile Halloween(“Sta te attenti, i prof, mordono”).

Alla parete troneggiava ancheun poster con le caricature, terri-bilmente azzeccate, del volto degliinsegnanti: una piccola vendetta,che è stata accolta bene (fortuna-tamente) dagli interessati! Allafine, buffet per tutti e un ringrazia-mento al Dirigente Scolasticoprof.ssa Giuliana Caleri, intervenu-ta alla festa: crostini, crostate, bru -schette, ciaccine e bibite prepara-te delle infaticabili Angelina e Pao -la, da alcune insegnanti (con ilgradito ritorno della Collegaprof.ssa Alessandra Devoti) e let -teralmente “sparite” nello spaziodi pochi minuti: meno male chec’era stata, prima, la ricreazione!

Al prossimo anno!L’addetto stampa

Da sinistra: prof. Nicola Caldarone, prof. Franco Cristelli, dott. Mario Pa -ri gi, prof. Giorgio Sacchetti

Un momento della presentazione nella Sala delle Conferenze dellaBiblioteca Città di Arezzo.

Scuola Media “Berrettini - Pancrazi”, sede di Cortona

“Le origini del fascismo a Cortona” di Mario Parigi

1922 - Busta lettera Postale, Italia - Pubblicitari - Euro 320,00

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AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

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PRODUZIONE E VENDITA DI VINIPRESSO LA CANTINA DIDATTICA

ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE

“Angelo Vegni” Capezzine52040 Centoia - Cortona (Arezzo)

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Sono in vigore già le nuovenorme di commercializza-zione del l’olio di oliva; infattidal 1 no vembre sono obbli-

gatorie alcune importanti disposi-zioni contenute nel regolamento1019/2002. Que sto è il risultato diuna lunga battaglia che ha vistol’Italia battersi in prima linea sugliappassionanti te mi dell’indicazio-ne dell’origine, del la trasparenzain etichetta a ga ranzia del consu-matore, della si cu rezza alimenta-re.

Bisogna ricordare che dal2000 in poi si è assistito ad unpro gressivo avvicinamento dellepo sizioni dei servizi della Com mis -sione UE alla tesi che non solo l’ I -ta lia aveva sostenuto ma che so -prattutto i comportamenti dei con -sumatori a livello mondiale ave va -no premiato.

Lotta all’anonimato del pro -dot to, sicurezza alimentare, diffe-renziazione del gusto, qualità trac -ciabilità (verso i prodotti a Dop,Igp) sono stati i valori forti di unmercato che si è progressivamentesegmentato verso l’alto. Da quelmo mento è nata una piattaformaprogrammatica definita “la strate-gia della qualità” che ha rappre-sentato il presupposto prima del -l’adozione della nuova ocm dell’o-lio varata con il Regolamento1513 / 2001 e quindi con una seriedi regolamenti applicativi, l’ultimodei quali è rappresentato dal reg.1176/2003.

Comunque è da tenere pre -sente che il regolamento è entratoin vigore già il 1 novembre 2002con alcune disposizioni. Dal 1 no -vem bre 2003 sono entrate in vi go -re le altre per le quali erano statepreviste delle deroghe, e riguar-danti le nuove denominazioni, lemenzioni facoltative e le normesul le miscele. Un periodo di tran -sizione, dalla data di entrata invigore del regolamento, all’appli-cazione di alcuni articoli del re go -lamento stesso si è reso ne ces sa -rio per consentire alle im prese delset tore di adeguarsi alle nuove di -sposizioni. Quelle che ri guardano,invece, le indicazioni delle caratte-ristiche organolettiche, si appli-cheranno a partire dal 1 novem-bre 2004.

Questo ulteriore slittamento èstato disposto dalla Commissioneeuropea perché è in corso la mo -difica del regolamento 2568/91 laquale servirà a definire metodiobiettivi di verifica di talune carat-teristiche organolettiche degli olidi oliva vergini, relativamente alsapore, all’aroma o al colore chepoi sarà possibile indicare in eti -chetta. Cerchiamo di riassumere,quindi, quali saranno le novità piùrilevanti.� Nuova classificazione. Sonopre viste 4 categorie le quali do -vranno essere riportate con carat-teri leggibili in etichetta poiché loscopo è quello di garantire unapiù corretta e trasparente informa-zione nei confronti dei consuma-tori:• olio extra vergine di oliva: oliodi oliva di categoria superioreottenuto direttamente dalle olive eunicamente mediante procedi-menti meccanici; • olio di oliva vergine: olio di olivaottenuto direttamente dalle olive eunicamente mediante procedi-menti meccanici;• olio di oliva (composto di oli dioliva raffinati e di oliva vergini):olio contenente esclusivamente oli

di oliva che hanno subito un pro -cesso di raffinazione e oli ot tenutidirettamente dalle olive;• olio di sansa di oliva: olio conte-nente esclusivamente oli derivatidalla lavorazione dl prodotto otte -nuto dopo l’estrazione dell’olio dioliva e di oli ottenuti direttamentedalle olive oppure olio contenenteesclusivamente oli provenienti daltrattamento della sansa di oliva eoli ottenuti direttamente dalleolive.� Miscele con altri vegetali. Nelcaso di miscele di oli di oliva conaltri oli vegetali, la nuova regola-mentazione dispone il divieto diindicare in etichetta la presenza diolio di oliva quando questa èinferiore o pari al 50% delle stessamiscela. Lo consente, invece, se la% sia superiore alla soglia sopra

Genetica d’avanguardia

Le nuove norme di commercializzazione dell’olio di oliva

Primi passi in un allevamento suino della Valdichiana degli anni ‘50 e ‘60

Dal primo novembre novità per recipienti ed etichettaturaindicata. Nel caso di prodotti ali -mentari contenenti, o a base di o -lio di oliva, i produttori possonoindicarne la presenza, ma devonospecificarne subito dopo tratta-mento, la % di olio di oliva:a) sul peso netto totale del pro -dotto oppureb) la % di olio di oliva sui grassitotali contenuti nel prodotto.� Menzioni aggiuntive. Si appli-cheranno nuove disposizioni sualcune menzioni facoltative come:• prima spremitura a freddo;• estratto a freddo.

Saranno disciplinate altresì leindicazioni sulla acidità e le carat-teristiche organolettiche del pro -dotto. Tutte le menzioni aggiuntive,le indicazioni riportate in etichettadevono, però, poter essere verifi-cate in qualsiasi momento. Devo -

no corrispondere ad un precisodisciplinare dl produzione, ov ve -ro, essere supportate da idoneado cumentazione tecnico-ammini-strativa.

E infine per quanto riguarda lavendita, l’olio di oliva extra verginedi oliva deve essere obbligatoria-mente commercializzato in re ci -pienti che abbiano la capacitàmas sima di 5 l. sono previste de -ro ghe per mense, comunità, risto-ranti e collettività.

Queste deroghe sono precisatein una bozza di D.M. attualmenteal vaglio della Conferenza Stato-Regioni che dovrà esaminarlo edefinirlo prossimamente. In parti-colare tale deroga prevede lapossibilità di utilizzare contenitoriaventi capacità massima di 25 l.

Le confezioni devono essere

Si parla frequentemente (e spesso senza cognizionescientifica) di trangenesi accennando ai vantaggi eai rischi eventuali comportati da tale tecnica diriproduzione nel mondo vegetale e in quello

animale.Mi stimola a parlarne su queste pagine il fatto che

proprio nel nostro ambiente, Valdichiana, negli annicinquanta e sessanta del secolo scorso, si svolse consuccesso e notevole risonanza una spe rimentazione,della quale parlerò più avanti, nell’allevamento suinicolodell’Azienda della S.B.T.F. di S. Caterina (Cortona).

L’azienda predetta, che era già assai nota sia in Italiache all’estero per l’alto livello raggiunto nell’allevamentoin purezza della razza Chianina di bovini con particolareorientamento alla produzione di carne di eccezionalequalità, ampliò il proprio orizzonte nella produzionezootecnica con la selezione di riproduttori di razza suinaLarge White determinando una nuova linea.

Chi scrive queste note ebbe l’occasione di occupar-sene a latere quando tenne la cattedra di MaterieTecniche agrarie presso la Scuola Tecnica di Cortona epoi la presidenza dell’I.P.S.A., stessa sede.

Nei frequenti contatti informativi con i dirigenti dellaSocietà predetta e con l’allora direttore della Fattoria diS. Caterina, maturò la convinzione secondo la qualevaleva la pena tentare una selezione che inserisse nelciclo riproduttivo un soggetto L.W. importatodall’Inghilterra (“Laun de Bonetta”) dotato di eccezionalicaratteristiche anatomiche e morfologiche di originegenetica che lasciavano intravedere il miglioramentodella razza.

Essendo tali caratteristiche frutto di una “mutazione”genetica, non di “variazione” (pertanto ereditabili)furono messe al corrente la facoltà di Scienze Agrariedell’Università di Firenze (in particolare il Preside, prof.Renzo Giuliani, vice presidente del C.N.R., che non fuavaro di suggerimenti) e quella di Perugia che poi effet-tuò le radiografie dei soggetti in sperimentazione.

Il lavoro proseguì con successo e ne furono testimo-nianza le pubblicazioni dell’epoca (*) e i successi ripor-tati dai soggetti che parteciparono a mostre e concorsi,

nonché la ricerca di riproduttori L.W. di S. Caterina daparte di aziende italiane ed estere.

Con la predetta selezione, in particolare, si ottenneun allungamento della colonna vertebrale (più 2-3 verte-bre nella regione dorsale), perciò più tagli pregiati(bistecche). Interessante fu anche la riduzione del grassoprodotto, a vantaggio della carne magra, che consentivauna alimentazione dei suini meno ricca di U.F. e pertantodi minor costo. Tale vantaggio era abbinato ad unamaggiore rapidità di accrescimento, quindi ad un cicloproduttivo più breve che permetteva un più rapidoavvicendarsi in porcilaia.

Ciò era positiva conseguenza del fatto che la produ-zione di “magro” è meno lenta e dispendiosa dellaproduzione di “grasso”. Il “lardo”, oltretutto, non è piùrichiesto come nei tempi passati dalla dieta e dalmercato.

Da qualche decennio le vicende socio-economiche inagricoltura hanno indotto l’azienda di S. Caterina amodificare i propri piani produttivi. Pertanto allevamentidel genere hanno dovuto cedere spazio, nel panoramaeconomico aziendale, ad altri indirizzi meno onerosi.

Resta comunque il ricordo positivo del lavoro effet-tuato, all’avanguardia dello sviluppo esploso recentemen-te nel settore della riproduzione animale con la transge-nesi e le prospettive del suo sviluppo.

Visto a distanza di tempo quello svolto a S. Caterinapuò sembrare – per così dire – un lavoro in sordina,quando il clamore dei mass media non inquinava laserenità dei propositi di miglioramento degli allevamentie della qualità della vita.

Evaristo Baracchi(*) - I suini Large White dell’allevamento di S. Caterina -S.B.T.F., 1959.- Suinicoltura in Valdichiana - L’informatore Agrario,Verona - 2/2/1959.- Atti ufficiali del Convegno Nazionale sulla suinicol-tura. - Reggio Emilia, 196a1.- I suini Large White di tipo ipermiogeno. Rivista“Suinicoltura” -Edagricole, Bologna, 1962.

Andando a rivedere l’andamento meteorologico del mese di ottobre, sipuò dire con certezza che esso non può annoverarsi fra i migliori degliultimi anni, poiché tante sono state le variazioni fra una decade e l’altra.

E’ stato un inizio di mese molto incerto con piogge continue ma contemperature tutto sommato buone, considerato il periodo in questione.Comunque, come risulta dalla tabella a parte le piogge, verificatesi all’iniziodella prima decade, hanno avuto un momento di stasi nella parte centrale,per poi farsi presenti nell’ultima decade in maniera insistente anche se illoro quantitativo non ha di certo risolto il problema dell’approvvigionamentoidrico.

Il motivo delle piogge sono da imputare a due fattori concomitanti: iventi di scirocco e la presenza di bassa pressione. Bisogna comunque ricor-dare come il continuo alternarsi di basse temperature (specie le minime) edalte abbiano condizionato l’aspetto meteorologico del mese.

Come detto a proposito del mese di settembre, l’aumentare della tempe-ratura media di una certa stagione, come si è verificato la scorsa estate, haportato ad un riscaldamento dei corsi d’acqua e dei bacini più del solito, percui aumenta il tasso di evaporazione e il calore viene trasferito nell’atmosferadove un eccesso di vapore condensa e precipita sotto forma di pioggia.

Le temperature sono state registrate di poco inferiori alla media stagio-nale, ma molto al di sotto di quelle registrate nell’ottobre 2002. Sono stateregistrate 8 occasioni di vento e 14 giorni di pioggia. Umidità relativa alta.Per quanto riguarda le curiosità meteorologiche si ricorda che il mese diottobre è il mese mediamente il più piovoso dell’anno.

La temperatura più alta per questo mese è stata registrata nel 1985(27.8° C.), mentre la più bassa spetta, proprio, al 2003. Da ricordare che ilgiorno dedicato a San Gallo, il 16 ottobre, che coincide solitamente conl’ultimo giorno favorevole per la semina del grano, era giorno di presagi.

Se il tempo è buono, asciutto e soleggiato. E segno che così rimaneancora per almeno una settimana, concedendo ai ritardatari nella seminaancora qualche giorno favorevole. Se viceversa per San Gallo piove, è certoche il cattivo tempo impedirà anche nei giorni successivi la semina.

DATI STATISTICI Minima: 1.5 (-4.8), massima: 26.8 (+5), minima media mensile: 9.2(-1.7),massima media mensile: 17.9 (-1.3), media mensile: 13.5 (-1.5), precipita-zioni: 81.59 (44.82).Le cifre in parentesi indicano gli scarti di temperatura riferiti al periodopreso in considerazione. Francesco Navarra

sigillate ermeticamente. Devonoes sere accompagnate da unaetichettatura che rispecchi perfet-

tamente il contenuto del prodottoconfezionato.

Francesco Navarra

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

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Cesare De Carlo, ne La Na -zione del 30 ottobre 2003,afferma che la ripresa e -co nomica è iniziata. Al -

meno in America. Si al largherà all’Europa? C’è

da scommetterlo. Si usa dire chel’Europa si becca la polmonitequando l’America ha il raffred-dore. Ma vale anche il contrario:anche l’Europa si muove quan -do gli Stati Uniti riprendono acorrere. Lo speriamo vivamente.

In Italia, per la gente co -mune, non c’è ombra di ripresa.L’Eu ro, che dal primo marzo2002 ha sostituito la lira, si è viavia deprezzato.

All’inizio per con vertire lelire in Euro, bi sognava dividerele lire per il tasso di conversione(1936,27).

Es.: L. 54.000:1936,27= 27,89euro. Il risultato di queste o pe -razioni crea spesso molti de -cimali che devono essere arro -tondati per eccesso se il terzodecimale è uguale o maggiore di5: 27,505 diventa 27,51, oarrotondati per difetto se il terzodecimale è minore di 5: 51,374diventa 51,37.

Queste le direttive che la Co -munità Europea aveva trasmes-so in proposito alle nazioniinteressate. Purtroppo in molticasi il tas so di conversione èsaltato. Dapprima c’è stata la“querelle” sui centesimi chequalcuno voleva eliminare o haeliminato del tutto.

Poi variazioni e mo difichecontinue hanno fatto lievitare iprezzi.

L’italiano medio può entrareancora con una certa tranquil-lità, almeno a Cortona, al barper prendere caffè e pasta per1,60 E e dal giornalaio per ilquotidiano al prezzo di 0,90 E.In tutto il resto regna il caos piùassoluto.

Un esempio: un oggetto, checostava 10.000 lire, subito dopol’introduzione dell’Euro venivaacquistato per 10,00 E che corri-spondono a circa 20.000 lire.Poi la situazione si è ulterior-mente deteriorata per i consu-matori.

In questo modo stipendi epensioni si sono dimezzati.Questa è la realtà cui si trova difronte il cittadino che non sa aquale santo votarsi: ai politici,agli economisti, agli scienziati?

Ma anche loro spesso nonpossono incidere sul corso deglieventi. Alla scienza di costoro,arida e a volte presuntuosa, cheaffronta “argomenti troppo dif -ficili da investigare e pericolo-si”, me glio contrapporre quellaben al trimenti più utile delcuore umano e dei fini assegna-ti all’uomo.

A che giova conoscere costi-tuzioni e leggi; e la natura dellebelve, degli uccelli, dei pesci, deirettili; e il funzionamento delpuò sofisticato computer; e i -gnorare e non curare di saperela natura e la dignità degli uo -mini: le loro attese, le loro esi -genze materiali e morali, legatesì al pane quotidiano, alla brio -che mattutina, al tepore del fo -colare, ma anche alla necessitàdi una dimora modesta, nonsquallida e ricca di libri degli

Come stai organizzando latua scuola per affrontare aCortona le nuove sfide educa-tive?

Dal pof (piano offerta forma-tiva) si evince che la sfida forte delcircolo è lavorare sulla formazio-ne dell’uomo e del cittadino, pro -viamo a farlo cercando di leggerei bisogni dell’utenza e del territo-rio e dare così risposte precisetramite: aggiornamento costante eprofessionalità specifiche dei do -centi, partenariato con l’Ente Lo -ca le, gli Enti Territoriali, Asso cia -zioni, coinvolgimento forte dellefa miglie per scegliere - progettare- realizzare in sinergia per corsiformativi, idonei agli alunni.

Per concludere questa no -stra breve chiacchierata che,mi sembra, fa venire fuorimolto bene il tuo nuovo ruolodi dirigente scolastico im pe -gnato a lavorare nella dire -zione del nuovo modello difigura manageriale, che stamol to a cuore all’attuale Mi -ni stro Moratti, puoi rivolgereun tuo brevissimo messaggioai bambini cortonesi e alleloro famiglie che hanno sceltola tua scuola? Na tu ralmenteanche a tutti coloro che in fu -turo vorranno scegliere que -sto Istituto edu ca tivo da te di -retto?

Alunni e genitori devono sape -re che il mio desiderio é quello dioffrire un servizio educatuvo escolastico all’altezza dei tempinuovi che oggi sfidano tutti noi.Qui troveranno sempre un am -biente educativo che ci consenta:“accoglienza” anche per i “di -versi”; apprendimenti idonei,calibrati con la realtà socio am -bientale; apertura all’esterno equindi partecipazione attiva e si -nergica con le forze sociali delterritorio.

Ivo Camerini

auctores prediletti.I libri, lo sappiamo tutti,

custodiscono un patrimonioinesauribile di sentimenti, diverità morali e di poesia. Essi ciaiutano a sopportare questabreve e misera esistenza.

“Questo mio leggere e scrive-re, che mi ordini di tralasciare, èlieve fatica, anzi dolce riposo,che partorisce oblio delle fatichepiù gravi.

Nessun peso è più leggero,nessuno più giocondo di quellodella penna…. Tra tanti terrenidiletti non ve n’è alcuno che sia,più di quello delle lettere,onesto, dolce, fedele”. (Petrarca,lettera Senile indirizzata al Boc -caccio nel 1374, alla vigilia dellamorte). Per il poeta la sottomis-sione all’autorità politica, che

varia secondo i luoghi e le situa-zioni, è dovunque il pedaggioche si è costretti a pagare perassicurarsi la possibilità diattendere in pace alle proprieoccupazioni e studi.

Per il resto nessuno al mon -do è libero, neppure i principiche, temuti dai sudditi, a lorovolta li temono.

Né hanno alcuna importan-za le differenze degli ordinipolitici, né è da chiamare veralibertà quella delle repubbliche:“Non v’è luogo sulla terra chenon abbia la sua tirannide: dovenon comandano i signori, tiran-neggiano i popoli; quando t’illu-di di essere scampato alla tiran-nia d’un solo, incappi in quelladei molti”.

Noemi Meoni

Carla Fierli é una di quellepersone cui la natura nonha lesinato doni: intelligen-za, attenzione al prossimo,

simpatia, fisique du role, charmefemminile classico e sentimentipascaliani. Come la incontri timette subito a tuo agio e fa di tuttoper creare situazioni di serenità edi positività dialogica. Se c’é unproblema si fa in quattro perrisolverlo e non si sogna mai ditrovare complicazioni. La suacultura di livello accademiconon é mai chiusa nella cosidettatorre d’avorio, ma scorazza libe -ramente e senza complessi tra ilnuovo dei cambiamenti cheavanzano.

Insomma é una manager natae si trova a suo agio nella suanuova funzione di dirigente scola-stico dell’Istituto d’istruzione ele -mentare di Cortona e Camucia. E’per questo importante ruolo chericopre nella scuola cortoneseche la incontro nel suo nuovo uf -ficio di via Dardano in Cortonaper questa breve intervista che diseguito trascrivo.

Puoi riassumere in ma -niera sintetica un tuo curricu-lum vitae all’interno dellascuola?

In maniera molto essenzialeposso dirti che sono partita comeinsegnante elementare. Poi mi so -no laureata in Pedagogia pressoUniversità degli Studi di Siena;quin di ho avuto un comando di -dattico proprio nell’Università de -gli Studi di Siena (Facoltà diPedagogia) dove la mia profes-sionalità si é ulteriormente aric -chita. Prima di essere dirigentescolastico ho fatto per molti anniil direttore didattico proprio quialla scuola elementare di Cortona.Sempre a cortona ho avuto nu -merosi incarichi di collaborazionecon le scuole superiori dove hotenuto corsi di educazione all’af-fettività mettendo così a frutto ilmio diploma di consulente insessuologia.

Inoltre ho svolto numerosiincarichi nella pubblica ammini-strazione sia a livello territorialeche a livello nazionale.

Un iter professionale dav -vero denso e significativo.Pri ma maestra, poi l’espe-rienza universitaria, quindidi rettore didattico ed oggidiri gente scolastico.

Quali sono gli aspetti o ipassaggi salienti da te vissutinell’azione scolastica esplica-ta in queste tre importantifunzioni?

Come maestra ho vissuto l’ini-zio della sperimentazione deltempo pieno. Una delle riformeepocali della scuola italiana, siadal punto di vista pedagogico chesociale. Era infatti una risposta anuovi bisogni educativi e sociali.

L’esperienza universitaria diquattro anni alla cattedra di pe -dagogia dell’Università degli Studidi Siena è stata fondamentale perla mia formazione culturale eprofessionale. Il rapporto quoti-diano con un maestro quale ilprof. Mencarelli mi ha arricchitaanche da un punto di vistaumano.

Il passaggio successivo aDirettrice Didattica mi ha consen-tito di mettere in pratica e di spe -rimentare se tutto quanto avevocostruito culturalmente potevatrovare una realizzazione operati-va. L’essere stata anche se per

poco insegnante, mi ha permessodi calarmi in maniera propositivae relazionale nel ruolo delDirettore.

L’essere oggi Dirigente Sco la -stico, forse per la mia formazioneculturale ricevuta, non mi fadimenticare tutto quello che èl’educativo e il didattico, anche seil ruolo si è notevolmente modifi-cato ed è diventato sempre più unruolo gestionale - amministrativo -manageriale.

Quali sono le azioni prin -cipali dell’offerta scolasticache il tuo Istituto ha messo incampo per l’anno scolasticoap pena iniziato?

Nel Piano dell’Offerta For ma -tiva visibile nel sito del nostrocircolo www.cortonacircolo1.it,la vo riamo su tematiche ritenutefondamentali perché scaturite daibisogni formativi degli alunni. Pri -mo: continuità tra nido - scuolama terna - scuola elementare -scuola media per offrire percorsiformativi calibrati sui bisogni realidegli alunni. Secondo:multimedia-lità,cioé potenziamento delle aulemultimediali nei plessi scolasticiper l’informatica sin dalla scuolamaterna.Terzo: il già noto progettolettura che comprende tutta unaricca serie di attività nei plessi;compresi i momenti di potenzia-mento delle bibliotche.

Quarto: il progetto intercultu-ra che prevede attività atte a pre -venire disagi anche non lega ti aproblemi di etnie diverse. Ci sonopoi attività qualificanti come: ilgiornale di circolo; le pubblicazio-ni con la casa editrice FrancoAngeli; l’educazione alla salute; gliincontri tra i docenti e le famiglie;tutti i vari progetti di educazionemotoria e attività sportive che quinon possibile menzionare peresteso visto che mi hai anticipatoin premessa che si tratta di unabreve intervista. MASSERELLI GIROLAMO

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Bisogna però fare i conticon l’Euro che si è deprezzato

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Donare sangue è dovere civico ed atto d’amorePer informazioni ed iscrizioni rivolgersi: AVIS - SezioneComunale di Cortona. Tel. 630650 (Segreteria telefonica)

Donne cortonesi d’oggi - 3 Il sogno di una dimora modesta, ma non squallida

Una manager per la scuola cortonese del XXI secolo

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MOMENTI DI RIFLESSIONE 15 NOVEMBRE 2003L’ETRURIA N. 20

PAGINA 12

Da “Le Celle”

Chi, per nostra esperienza,pro mette e poi non mantiene aduna sua nuova promessa d’impe-gno, esclamiamo polemici: “Sì, ilgiorno del giudizio!”, come dicosa da sempre attesa ma chesembra non arrivare mai.

Gesù sa bene che questo statodi ansia prolungata rischia allafine di diventare noncuranza escetticismo, per cui abbonda inallusioni e parabole come quelladi ladro che entra in casa quandomeno te l’aspetti.

Voi perciò state in guardia! Vi hodetto tutto in anticipo.

Tra le cose dette in anticipo,come segno degli ultimi tempi,annunzia che:

Sorgeranno falsi cristi e falsi profetie faranno segni e portenti per inganna-re, se fosse possibile, anche gli eletti.

Non è detto che questi segni eportenti, siano fatti di naturasoprannaturale come i miracoli dicui leggiamo nel Vangelo, manovità di grande rilievo e attrazio-ne come fu il lancio del primosputnik, che fece gridare che ilcielo non era più il regno di Dio,ma ormai territorio di conquistada parte dell’uomo.

A livello più ampio e quotidia-

no, pensiamo che oggi, chi entrain un grande supermercato,accecato dalla fantasmagoria delleluci e dei colori, dall’abbondanzadi ogni prodotto, dalla seduzionedei suoni, dalla folla di genteintenta ad arraffare ciò che piùpiace, abbia la sensazione nonavvertita ma forte che l’uomo dioggi basta a se stesso, senzabisogno di eventi risolutivi dellastoria umana come quellopromesso da Cristo.

E’ poi annunziata la moltitudi-ne dei falsi cristi e dei falsiprofeti riconoscibili nella concor-renza, anzi nella supremazia dellacultura laica ed atea su quellaispirata al Vangelo, che mette intentazione anche chi è radicatonella fede, gli eletti, e che leresterà saldo e fedele.

Non si può dire che questosia l’ultimo ciclo che prepara inmodo definitivo il ritorno diCristo, ma certo uno di queimomenti fatti per tener destal’attenzione e la vigilanza conti-nuamente da lui richiesta:

State attenti, vegliate, perché nonsapete quando sarà il momentopreciso.

Cellario

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Questo Libro è fondamenta-le perché è la primaEdizione italiana dellaLegenda de vita et mira-culis Beatae Margaritae

de Cortona scritto dal confessoree direttore spirituale Fra GiuntaBevegnati.

La traduzione italiana è statafatta sull’Edizione critica del 1997.

Si tratta di un libro indispensa-bile per conoscere la vita, ilcammino di conversione, i collo-qui e le esperienze mistiche, laspiritualità e il messaggio dellaSanta.

Il testo è arricchito da due in -serti di oltre quaranta fotografie acolori.

Questa, però, non è la solitasto ria raccontata secondo glischemi e lo stile della classica bio -grafia, ma è un documento ecce -zionale della mistica agiograficame dievale. Il libro ci propone l’e -spe rienza di S. Margherita cherac chiude un messaggio di e -strema attualità e di alta spiritua-lità, perché è una storia vera,

dall’intreccio umano-divino, trapec cato e santità, che si ricava dal -l’infinita serie di colloqui ininter-rotti tra Margherita e Gesù Eu -caristia, tra Margherita e GesùCro cifisso, oppure con la VergineMa ria, con i Santi, con l’AngeloCustode e perfino col demonio.Contiene inoltre le varie esperien-ze spirituali e mistiche, i numerosimiracoli compiuti dalla Santa, invita e dopo la morte.

In una parola questo non è unlibro che si legge tutto d’un fiato,come un romanzo, ma richiedecalma, tempo, ascolto, silenzio,cuore aperto alla contemplazione,perché i contenuti sono il frutto diuna donna che soffre per la suafragilità, ma è continuamente tesaverso la purificazione. Margheritanon è nata santa, fu donna pecca-trice, madre, penitente che, docilealla voce dello Spirito, ha percor-so un cammino verso il puro amo -re, che resta una testimonianza trale più significative e credibili perl’uomo di ogni tempo.

In questo libro si incontranopa gine sofferte e drammatichecome quando la Santa fa l’espe-rienza della Passione di Cristo, epagine con soavissime effusionispirituali e dolcissime affettuositàdi cui Gesù stesso le fa dono.Spes so il linguaggio è quello deimi stici, quello del Cantico dei Can -tici, per esprimere l’intimità uma -no-divina; è il linguaggio dell’a-mor puro, liberato da inquina-menti umani, che tende prepoten-temente e ineluttabilmente verso lasimbiosi e l’unità della perfettacarità.

(Dalla recensione di P.Federico Cornacchini)

Domenica 16 novembre 2003Mc 13, 24-32

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Carissimi amici con com -mozione e profonda grati-tudine la nostra Comunitàdelle Celle vi ringrazia per

la straordinaria e intensa parteci-pazione con cui avete vissuto ilritorno alla casa del Padre del no -stro "Fratino" Luigi.

La s.Messa celebrata il 22ottobre per salutare fra Luigi èstata bellissima, un piccolo pezzodi Paradiso.

Tanti Frati Cappuccini, sacer-doti e amici sono arrivatiall'Eremo nonostante il cattivotempo: il mondo enigmatico maprovocante di fra Luigi ci ha

raccolti in un unico "grazie" perquesto "mistero buono", comelo ha definito D.Renato (pronipo-te di fra Luigi presente allacelebrazione).

Il corpo di Fra Luigi adessoriposa nel piccolo cimitero all'in-gresso del nostro Eremo, tutti lopotremo ritrovare qui a salutarciappena entriamo, ogni volta chevarcheremo la soglia del portone.

I frati delle Cellep.s. Quanto prima contiamo diraggiungervi con una letteracircolare con cui ricorderemola vita e la figura di fra Luigi

Fra Luigi è andato in cielo

Il giornodel giudizio

E’ stata per oltre nove anniresponsabile della co mu nità, I -stituto delle Suore Serve di MariaRi paratrice, svolgendo il suo ruo -lo con passione, capacità ed unmo do molto schivo di apparire,suor Flo riana De Faveri.

Da pochi giorni ha lasciatoque sto suo incarico per ritornarealla Casa della Fondazione in pro -vincia di Treviso. Forse non a -vremo più l’occasione di rincon-trarla. E’ andata via serena, anchese forse triste, ma non lo ha volutoammettere, perché, come suora,ha il dovere dell’obbedienza.

Arrivederci suor Floriana.

Vivere l’oggi, pensando al futuro

Suor Floriana

Vita - Colloqui - Miracoli

Santa Margherita da Cortona

“Uno strano Paese”Non è strano quel Paeseun dì gaio e più cortesedove par che l’alternanzapiaccia solo ai ... “fuoristanza?...Or che il popolo l’ha accettatae ha votato ‘sta ricettachi ha perduto ahilui il potere(che credea di deteneregovernasse bene o maleper almeno un ventennalecom’avviene nei Comunigovernati da “Tribuni”)sbraita grida dice insinoche l’ingenuo popolinoha concesso il suo suffragioa chi l’ingannò col plagioquasi dando del minchionea più di mezza Nazionedefinita ingenua incoltada qualcuno insino stoltaSe alle prossime elezioni

cambieran le posizionie chi adesso sta al governoanche se sarà costernosederà all’opposizioneper il ben di Pantanloneauspichiamo dia supportie faciliti i rapporticon la nuova maggioranzapur se pria (da minoranza)più ch’a far legiferares’adoprova per ostareQuesto chiede il sempliciottoal migliaio di personeche ha mandato in Parlamentoe con buon emolumentoda aggiornare immantinentequando l’inflanzion si sente(sogno di chi l’ha votatolavorante o pensionato)

Mario Ro mual di

Poesia d’amoreSe ognuno di noifossecapace di dare un po’ di amore al suo prossimo,forsenon ci sarebbe tanta cattiveriama vedremmo sbocciare le rosedove sono le spine;vedremmo allorabimbi mai natidormire nella culla e cresceresotto gli occhi dell’amore.

Nella Maria Baldetti

Pochi mesi fa un giornale atiratura nazionale ha par la -to di un nuovo metodo difa re scuola e di porsi il

pro blema, l’annoso problema difor mare i giovani di oggi che vo -gliono guardare, con una partico-lare e diversa ottica verso il futuro.

Ecco che allora l’insegnamen-to è interpretato in primis dagliinsegnanti stessi come un eternodivenire di metodologie e d’acqui-sizioni di nozioni, che non permet-te staticità e fossilizzazioni, manella mente del docente come inquella dell’allievo vi è una conti-nua ricerca della scoperta, dell’in-novazione, della geniale innovazio-ne.

I docenti sono motivati comegli stessi studenti e tutti accettanola sfida cercando, con tenacia, lasem plice come la complessa mol -la, che procura l’idea innovatrice.

Ovviamente non tutte le ma te -rie permettono una così “corsa”alle innovazioni, ma se parliamo dielettrotecnica, di informatica lapre giudiziale cade.

Ecco che allora in una scuolaaretina “Il Margaritone” si e attiva-to un discorso futurista, di sempli-ce genialità rivolta tutta al futuro.

Coordinatore e corresponsabi-le del progetto “Infomarg” è statoun nostro conosciuto e stimatopro fessionista perito industrialeLuca Ghezzi.

Luca ha uno studio di una altacaratura tecnica e compie studiqualificati per moltissime ditte delnostro, come di molti altri territori.

Da qualche anno è stato chia -mato ad insegnare “Elettronica dila boratorio” ed è stato qui che,attraverso la collaborazione di altridocenti è sorta: “L’AZIENDA INCLASSE”.

In questo progetto pilota si èguardato anche ad economizzaree, come dice Luca sono stati usatimateriali di recupero o addirittura

di scarto per tenere i costi bassied essere ancora più competitivi.

La ricerca dell’usato insommaè sorta anche perché troppo co -mo do avere a disposizione finanzee materiali a non finire, purtroppocon le scarse risorse finanziariemesse a disposizione, oggi nellescuole, bisogna essere capaci adessere innovativi anche nel sapereutilizzare ogni risorsa, senza spre -care nulla.

Anche questa è una caratteri-stica importante che fa vederecome l’essere oculati è già unaottimale caratteristica dei managerdel futuro.

Inoltre al computer si pos so -no avvicinare tutti, anche chi haproblematiche fisiche che paionoinsormontabili, il mouse, per e -sem pio si può muovere ed in di -riz zare con il semplice movimentodella testa. Grandioso, e tutto que -sto aiuto è rivolto verso molte per -sone che, in difficoltà, possonoco sì scorrazzare in internet e darecon il computer un rivolto positivoin più alla propria vita?

Ma che cosa è questa aziendafatta casa?

E’ presto detto, a distanza pos -siamo aprire il frigo, far partire lalavatrice, vedere la nonna in diffi-coltà, la mamma può controllare ifigli, la casa, gli animali, il contato-re della luce salta ... e ecco ripri-stinato il tutto a ... distanza, con unsemplice clic.

Allora questi ragazzi si sonomi surati, si con le macchine, mafor nendole anche di un “accesso-rio eccezionale” il cuore; lavorosi, ma dentro ad un progetto sipalma uno schema e un lavoropie no di calore, vissuto con in te -resse, perché mosso da interessenon economico, ma quello chesor ge da dentro l’anima, da den -tro il profondo dell’ “io” di ogniin dividuo.

Ivan Landi

Page 13: Notizie dalla Valdichiana - L'ETRURIA n. 20 - 2003del territorio della Valdichiana aretina, senese e del Trasimeno. La trasmissione andrà in on-da sull’emittente aretina fino a

PARTITI E MOVIMENTIL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

PAGINA 13

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541

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NECROLOGIO

LA VOCE COMUNALEL’attività dell’assessorato alla pubblica istruzione negli anni 1999/2003

TARIFFE PER I NECROLOGI: Euro 25,00. Di tale importo Euro 15,00 sono destinate alla Misericordia di Cortona o ad altri Enti su specifica richiesta. L’importo destinato all’Ente sarà versato direttamente dal Giornale L’Etruria.

Situazione di PartenzaAll’inizio del mandato amministrati-

vo, questo Assessorato alla Pubblica I -struzione riscontrò nella organizzazionedei Servizi Scolastici Educativi difficoltà divaria natura che coinvolgevano la do ta -zione organica del settore e la sua gestio-ne, nonchè l’organizzazione dei servizimedesimi.

L’ufficio referente era costituito daun funzionario, ex VIII° q.f., e da un e -secutore amministrativo, ex IV° q.f., afronte di un carico di lavoro consistente egravato da ulteriori competenze derivantida nuove normative che imponevano l’a -deguamento dei servizi scolastici educati-vi. Inoltre la stessa ubicazione dell’ufficiorisultava inadeguata sotto il profilo strut-turale sia per l’ampiezza del locale, siaper la collocazione logistica dello stessodata anche la particolare natura di alcunirapporti da gestire con il pubblico (eso -neri, richieste contributi per il diritto allostudio ecc...). L’Ufficio era infine estrema-mente carente nella dotazione strumenta-le e tecnologica al punto che il databasedegli utenti dei servizi scolastici venivagestito mediante un programma non piùadeguato e sviluppato dall’ufficio Ced co -munale con un sistema operativo unix or -mai superato e incompatibile con win -dows per qualsiasi tipo di aggiornamentooltre al fatto che non consentiva la spedi-zione telematica dei bollettini per il paga -mento dei servizi in questione e non aiu -tava nel controllo delle morosità.

Questo Assessorato, procedendonel la ricognizione ed analisi dei propriservizi, riscontrò incongruenze rispettoalle esigenze da soddisfare e alle normati-ve da rispettare nonchè difficoltà nellagestione del personale addetto ai servizimedesimi.

Il servizio Nido d’Infanzia risultavanon essere più rispondente ai nuovi ecrescenti bisogni delle famiglie del terri-torio cortonese relativamente ai tempi diapertura oraria giornaliera, di aperturaannuale e del numero dei posti disponi-bili. Inoltre la qualità del servizio rischia-va di essere compromessa ogni qualvoltasi verificavano assenze degli educatori edoperatori data la difficoltà a sostituirlisoprattutto per brevi periodi oltre ai mi -sun derstanding comunicativi che veniva-no a crearsi tra addetti ai servizi e respon-sabile dei servizi medesimi.

Il servizio mensa scolastica, gestito inparte in economia, ed in parte medianteaffidamento a terzi, poneva problemi dinatura diversa ma egualmente importantiai fini della sua valutazione qualitativa. Lagestione in economia comportava diffi-coltà nella sostituzione degli esecutoricucinieri dipendenti dell’Amminis traz io -ne qualora si assentassero soprattuttoper brevi malattie, congedi e permessi divario genere. Inoltre non tutte le nostrecucine garantivano completamente ilrispetto delle normative in materia igieni-co-sanitaria e di sicurezza nei luoghi dilavoro.

Il servizio mensa gestito mediante

ditta appaltatrice che forniva pasti pro -dotti in un centro cottura di Sinalunga etrasportati alle scuole materne ed ele -mentari di Centoia e Pergo, elementari diCamucia, Mercatale e Cortona e Medie diTerontola e Mercatale, pur garantendo laqualità da un punto di vista igienico-sanitario degli alimenti, non risultavaessere gradito agli utenti per problemiinerenti l’appetibilità del pasto medesimodati i lunghi tempi intercorrenti tra laproduzione ed il consumo del pastostesso.

Anche il servizio di trasporto scola-stico veniva gestito in parte in economiacon mezzi e personale comunale ed inparte tramite affidamento diretto ad unaditta locale. Entrambe le modalità digestione garantivano tuttavia una buonaqualità del servizio nonostante la vetustàdel parco macchine comunale e l’appal-to del servizio con un affidamento direttosenza l’espletamento di una gara formaleai sensi del Decreto Legislativo 157/95.

L’Assessorato alla Pubblica Istru -zione rilevò anche rapporti fortementeburocraticizzati con le Istituzioni scolasti-che del territorio che non aiutavano lacollaborazione e cooperazione tra Am -mi nistrazioni a garanzia della salvaguar-dia del diritto allo studio così comeauspicato anche dalla più recente nor -mativa in materia.

Nel settore dell’edilizia scolastica, siale nuove normative in materia che leesigenze didattiche imponevano ristruttu-razioni ed adeguamenti in molti plessiscolastici.

Infine, a fronte dei molteplici ecrescenti bisogni dei giovani, era emersoun’insufficiente attenzione da parte diquesto Assessorato nei confronti di tuttequelle attività educative extrascolasticheche i Comuni possono contribuire aporre in essere per il benessere e lacrescita culturale della propria colletti-vità. Nel periodo estivo venivano infattiattivati solo corsi di nuoto presso lapiscina comunale con criteri di forma-zione dei gruppi in vasca più rispondentialle esigenze di organizzazione dei tra -sporti che non secondo parametri chegarantissero una maggiore qualità delcorso stesso quali ad esempio costituzio-ne di gruppi di partecipanti divisi in fasceomogenee per competenze ed età.

Attività e Programmi realizzati

Dall’attenta analisi delle problemati-che gestionali-organizzative connesseall’attività di questo Assessorato, checome ribadito più volte in varie sedi hagrande cura e rispetto della ScuolaPubblica, è nato un progetto di riorga-nizzazione dei servizi scolastici educativiche punta ad un elevato livello di qualità.

L’ufficio referente, trasferito in localipiù idonee e funzionali, per poter farfronte alle nuove competenze è statopotenziato di due unità oltre ad esserestato dotato di nuove tecnologie informa-tiche che consentono di snellire il lavorodi tariffazione dei servizi erogati e spedi-zione dei relativi bollettini permettendoquindi agli addetti di potersi adoperareper una migliore gestione burocratica-amministrativa dei servizi stessi e realiz-

zare progetti sperimentali ed innovativiche mirano a dare qualità aggiuntaanche ai servizi già posti in essere. E’ inquest’ottica infatti, che è nata l’idea diproporre ai giovani del territorio lapossibilità di svolgere un’esperienza diservizio civile all’interno dei servizi scola-stici educativi. L’obiettivo del progetto,nel quadro più ampio di attuazione deldiritto allo studio in chiave sistemica,mira da un lato a promuovere la solida-rietà, la formazione civica e professionaledei giovani in contesti significativi,valorizzandoli nelle loro abilità econoscenze, dall’altro punta a favorire ilprocesso educativo dei minori attraversoil coinvolgimento di tutte le componentisociali ed istituzionali, scolastiche edextrascolastiche creando servizi comple-mentari aggiunti che coniugano lapromozione della salute e del benesserecon l’attenzione alle relazioni umane,all’affettività e alla socializzazione.

Nella consapevolezza della necessitàdi cooperazione tra le Istituzioni deputatea favorire la crescita e lo sviluppoarmonico della personalità dei minori,nonchè contribuire al benessere dellacollettività, al fine di dare risposteintegrate ai bisogni delle famiglie e deigiovani, questo Assessorato ha riorganiz-zato i servizi scolastici educativi favoren-do sempre il dialogo con i genitori ed inparticolare con le Istituzioni scolastichedel proprio territorio. Ha infatti, collabo-rato fattivamente con esse per la realiz-zazione dei progetti inseriti nei Pianidell’Offerta Formativa ed ha soprattuttolavorato per lo snellimento formale deirapporti burocratico-amministrativo conil risultato anche di migliorare notevol-mente i rapporti informali e di coopera-zione e sostegno reciproco. Nell’ambitodella riorganizzazione dei servizi, parti-colare attenzione è stata rivolta ai nidid’infanzia comunali con un progetto cheprevede anche la partecipazione al finan-ziamento della Regione e che comportaun ampliamento dell’orario (tempoprolungato), del Calendario scolastico(Nido d’estate) nonchè dei posti disponi-bili al fine di dare risposte concrete aicrescenti bisogni di cura e custodia deifigli da parte delle famiglie. N e lrispetto inoltre della normativa regionalein materia di educazione, al fine difavorire gli interventi per assicurare larealizzazione dei programmi educativi èstato anche affidato un incarico profes-sionale di coordinamento delle attivitànei nidi, oltre ad assicurare sempre lasostituzione degli operatori ed educatoriche si assentino a qualsiasi titolo ancheper brevi periodi. Riconoscendo infine lavalidità educativa e didattica del lavorodegli addetti a questo servizio, è statoritenuto opportuno investire risorseeconomiche per l’acquisto di materiale,supporti didattici e giochi sia da interniche da esterno.

Particolare importanza è stata datainoltre al servizio di mensa scolastica, siasotto il profilo della qualità dei generialimentari cucinati, sia sotto il profilodell’appetibilità dei cibi stessi. Vengonoofferti pasti che prevedono l’utilizzo dialimenti di 1° qualità tra cui carni bovinecertificate I.G.P. in tutte le mense scolasti-che. Inoltre, al fine di garantire non solola qualità dei cibi ma anche il loro gusto,la riorganizzazione del servizio ha previ-sto la loro preparazione all’interno dellepiccole cucine ancora attive o all’internodei nuovi centri cottura di Terontola eMercatale ove opera solo personalecomunale di provata esperienza e serietàsupportato da moderne attrezzature edimpianti che garantiscono il rispetto dellanormativa in materia di igiene e sicurez-za nei luoghi di lavoro.

Il nuovo centro cottura di Terontolainfine, grazie alla sua ubicazione, ciconsente di garantire, anche per i pastitrasportati nei refettori da esso serviti, glistessi parametri di qualità e di appetibi-lità dei pasti consumati in loco, dati ibrevi tempi di trasporto degli stessi. Adulteriore garanzia della qualità del servi-zio è stata effettuata una gara a trattativaprivata per l’affidamento esterno dell’in-carico di consulenza e controllo in

materia igienico-sanitaria degli alimentiai sensi del Decreto Legislativo 155/97,oltre ad assicurare sempre la sostituzionedegli addetti alle mense che si assentinoa qualsiasi titolo.

Anche il servizio di trasporto costi-tuisce un elemento importante nellavalutazione qualitativa dei servizi scolasti-ci: è stato infatti attivato un servizio capil-lare su tutto il vasto territorio comunaleanche ricorrendo all’affidamento delservizio stesso a terzi o procedendo allastipula di apposite convenzioni con iComuni limitrofi, in modo da potergarantire agli utenti dei tempi di percor-renza sempre più brevi e funzionali alleesigenze della comunità e della didattica.L’affidamento del servizio a terzi è statoeffettuato finalmente nel rispetto dellanormativa vigente impegnando pertantol’Ufficio in una gara europea che è stataespletata egregiamente tanto da spingerealtre Amministrazioni locali a richiederea questa Amministrazione delucidazioni,copia del Bando e Capitolato a seguito disegnalazioni fatte da ditte partecipantialla gara stessa che hanno riscontrato lacorrettezza e precisione degli atti fonda-mentali di gara nonché delle proceduredi gara stesse.

Questo Assessorato, nel proposito dicontribuire ad assicurare il diritto allostudio, ha erogato contributi per inter-venti ai meno abbienti quali: buoni libro,borse e assegni di studio, oltre a richie-dere alle famiglie una compartecipazio-ne alle spese per i servizi scolastici dimensa e trasporto applicata nella quotaminima prevista dalla legge anche inconfronto con altre realtà comunali.Inoltre, per tali spese, al fine di sostenerele famiglie economicamente più disagia-te, sono stati previsti ulteriori agevolazio-ni, di esonero totale o parziale al 50%, inrelazione all’applicazione dell’I.S.E.E.(indicatore della situazione economicaequivalente).

Nel settore dell’edilizia scolasticasono stati svolti svariati interventi al finedi adeguare le strutture scolastiche nonsolo alle normative comunitarie e nazio-nali in materia di sicurezza (es: L.626/94), ma anche alle esigenze didatti-che e di “vivibilità” degli ambienti daparte degli utenti. E’ stato completamenteristrutturato ed ampliato infatti il poloscolastico di Mercatale con conseguenterisparmio anche degli oneri relativi all’af-fitto dei locali per la scuola media. Laristrutturazione ha previsto anche lacreazione di due ambienti da destinarealle attività psicomotorie degli alunninonché alle attività ludico ricreative siadegli alunni stessi, previste nei piani diofferta formativa della scuola, che deicittadini in relazione a particolari interes-si culturali che favoriscono anche lospirito di aggregazione e di socializzazio-ne.

Nell’intento di offrire alle istituzioniscolastiche strutture consone alle propo-ste educative attivate, è stato anche predi-sposto il trasferimento della scuolamaterna di Montanare a Pergo e dellascuola media di Cortona in Via Giuocodel Pallone nella stessa struttura dellascuola elementare completamente ri -strutturata all’uopo con conseguentespostamento degli uffici amministratividella direzione didattica in Via Dardano.Mi preme segnalare con orgoglio che iltrasferimento della scuola materna diMon tanare a Pergo in locali più idoneiha soddisfatto appieno non solo le neces-sità educative-didattiche degli insegnantima ha contribuito a ridare un veroslancio vitale ad una scuola che stavaormai morendo. Con tali obietti edintenti, tutti gli interventi sono staticoncordati e sostenuti dai Dirigentiscolastici coinvolti.

Questo Assessorato infine, sensibilealle problematiche dei minori, qualisoggetti in crescita con bisogni edomande che richiedono da parte di tuttii soggetti coinvolti nel processo educativorisposte integrate, ha realizzato nel pe -riodo estivo, di concerto con le Istituzioniscolastiche del territorio, attività ludico-ricreative e culturali per i giovani chefavorissero la loro crescita culturale ed il

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DI LUNEDI 17 NOVEMBREIMPOSTE SUI REDDITI - SOSTITUTI D’IMPOSTA - RITENUTE AL LA FONTE-Scade il termine per il versamento delle ritenute ope ra te nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc. IVA - LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO - Scade il termine per effettuare laliquidazione periodica ed il versamento del l’Imposta sul Valore Aggiunto. DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI - Scade il termine per il ver samentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.INPS - ARTIGIANI E COMMERCIANTI - Scade il termine per effettuare ilversamento dei contribuiti minimi del terzo trimestre 2003.

SCADENZE DI LUNEDI 1 DICEMBREDICHIARAZINE DEI REDDITI - ACCONTI DI IMPOSTE E CONTRIBUTI -Scade il termine per effettuare i versamenti degli acconti delle imposte e deicontributi per l’anno 2004 connessi alla dichiarazione dei redditi.

potenziamento di tutte le loro abilità ecompetenze psicofisiche (“Incontri inpiscina” e “A scuola .... in vacanza”).

Prospettive futureConsapevole che ancora molto può

essere fatto per migliorare la qualità deiservizi scolastici erogati, questoAssessorato in un futuro molto imminen-te prevede vari progetti che investono varisettori e tendono a risolvere le problema-tiche ancora esistenti. Per ciò checoncerne l’Ufficio referente, a tuteladell’attuale impostazione del lavoro siprevede una riqualificazione del persona-le che riconosca la validità delle attivitàsvolte e l’impegno assunto per lo svolgi-mento di mansioni superiori a quellepreviste dal profilo professionale ricoper-to (es: prestazioni per compilazionecertificati I.S.E.E.). Inoltre si prevedonoin vestimenti sia per l’acquisto di pro -grammi informatici per la gestione dell’e-rogazione dei contributi per il diritto allostudio e per la gestione delle graduatoriedei nidi che per la stipula di una conven-zione con le poste per la visione dei file dipagamento dei bollettini relativi alle con -tribuzioni per i servizi scolastici in tempireali in modo da prevenire le morositàdifficili poi da risolvere a lunga scadenzaanche attraverso l’affidamento di incari-chi professionali per il recupero crediti.

Nell’ambito più specifico dei servizimedesimi, l’Ufficio si sta attivando perrisolvere il problema delle liste di attesaper l’ammissione nei nidi d’infanzia pre -vedendo convenzioni e programmi di in -tervento coordinati con eventuali soggettiprivati, autorizzati ed accreditati.

Sempre nell’ottica di miglioramentodella qualità dei servizi e di rispetto dellenormative in materia, relativamente alservizio di mensa scolastica, si prevede lacostruzione di un centro cottura mo der -no e all’avanguardia dal punto di vistadelle attrezzature e dell’organizzazioneche garantisca l’economicità dei costi digestione, la funzionalità organizzativa delservizio medesimo, la razionalizzazionedell’utilizzo delle risorse umane e stru -mentali e la qualità ed appetibilità dei pa -sti ivi prodotti.

Al fine di assicurare alle famiglie unadieta sana ed equilibrata per i propri figli,si prevede infine, sebbene la normativa inmateria non lo imponga, l’affidamento diun incarico professionale per la redazio-ne di un menù e di una tabella dieteticaper gli utenti delle mense scolastiche.

Per il servizio di trasporto scolasticosi presuppone un ampliamento dellacon venzione per la gestione in appalto inmodo da migliorare il servizio offerto agliutenti della scuola materna, consentendoloro dei tempi di permanenza più lunghi

al l’interno delle scuole medesime epermettere alle scuole di offrire allefamiglie la possibilità di anticipare e po -sticipare l’ingresso e l’uscita dei proprifigli dalla scuola stessa. Nell’intento diattuare la cooperazione tra istituzioni,società, Enti locali e famiglie al fine digarantire la maggior frequenza possibiledelle scuole d’Infanzia, l’Ufficio serviziscolastici educativi ha presentato allaPresidenza del Consiglio dei Ministri -Ufficio Nazionale per il Servizio Civile - unprogetto finalizzato per l’assegnazione di11 volontari che possano coadiuvare gliinsegnanti di scuola materna in tutte leattività educative e di cura dei minori,con particolare riguardo anche allesituazioni di disagio ed handicap.

Questo Assessorato, consapevole delnuovo ed importante ruolo che le piùrecenti normative chiamano a svolgere inmateria di istruzione, orientamento eformazione, d’intesa con le Istituzioniscolastiche intende ampliare e potenzia-re pure i servizi estivi extrascolastici giàattivati coinvolgendo anche altre Isti -tuzioni scolastiche del territorio per unpro getto che preveda corsi ed attività lu -dico-ricreative volte a sostenere la forma-zione sia classica che tecnica nel rispettodegli interessi ed abilità dei giovanimedesimi.

Si intende avvicinare al nuoto ed ibambini delle scuole materne e ad altrisport quali palla-volo e palla canestrogli alunni della scuola elementare,favorendo così la partecipazione adattività psico-motorie che permettonouna crescita sana sia sotto il profilofisico, sia sotto il profilo psichico.

Nell’ambito dell’edilizia scolastica,sono in programma le ristrutturazionidelle scuole materne Scotoni e XXVAprile oltre all’acquisto di un terreno perla creazione di un moderno e funzionalepolo scolastico a Fratta, nonché la co -struzione di un ambiente ad uso poliva-lente (comprese le attività psi co-mo -torie) presso il complesso scolastico diPergo.

Infine allo scopo di dare maggiorevisibilità esterna e soprattutto conoscenzadelle iniziative attivate in materia dipubblica istruzione e servizi scolastici daparte di questa Amministrazione, siritiene opportuno, in futuro, di predi-sporre una guida dei servizi che possaessere utile a tutti coloro che a qualsiasititolo si occupano di minori, di educazio-ne, di scuola e che illustri ai cittadini iservizi realizzati da questo Assessorato edia tutte le indicazioni per poterneusufruire.

L’Assessore alla P.I.Angiolo Fanicchi

Sono passati venti anni dal giornoche ci hai lasciato, ma il ricordodi te è e sarà sempre vivo nei no -stri cuori i tuoi cari.

Fosca

AngeloScipioni

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SPORTL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

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La squadra dei Pulcini delG.S. Terontola (anno 1993)ha terminato il campionato.Le partite disputate sono le

se guenti: Arezzo Sud-Terontola0-1, gol di Daniele Lucarini; Te -ron tola-Tegoleto 1-1, gol di Ales -sio Sgaragli; N.Cortona Camucia-Terontola 1-1, gol di Ni cola Sol -fanelli; Terontola-Arezzo Sud 2-0,gol di Nicola Sol fanelli; Tegoleto-Terontola 1-1, gol di Nicola Sol fa -nel li; Terontola-N. Cor tona Ca -mu cia 2-2, gol di Andryi Sina eNiccolò Persiani.

La “compagine” allenata da E -do Svetti, si è comportata moltobene; infatti i Pulcini hanno vintodue volte, pareggiato quattro enon sono stati mai sconfitti.

I bambini giocano ormai dadi versi anni, quindi oltre alla ca pa -cità di gioco, sono ben amalgamatitra di loro. Quest’anno, si sono ag -giunti due nuovi bambini e speria-mo che presto diventino parte in -te grante della squadra.

Il capo cannoniere è NicolaSol fanelli ed è veramente bravo,an che nelle situazioni più dispera-te, riesce sempre a fare gol.

Dob b iamo dare la preceden-za alla squadra del Terontola.

Il team di Marchini sta ma -cinando risultati su risultati. Dopola set tima di campionato il suoruolino di marcia è il seguente: seipartite vinte, una sola sconfitta(quella di Montepulciano conrigore sbagliato a fine partita),con 16 reti fatte e otto subite(migliore attacco del girone).Nelle ultime due gare i bianco-celesti hanno vinto per 2-1 in queldi Ciggiano, quindi 1-0 in casacontro il S. Al bino con rete delsolito Ferretti.

Arrivati a questo punto dob -biamo constatare che il Terontolanon può essere una meteora,tanto che noi, in fase di presenta-zione precampionato, avevamoevidenziato il valore superiore alla

media della squadra del presi-dente Rossini.

Adesso il Terontola non potràmascherare le sue legittime am bi -zioni, anche se gli amici di Te ron -tola fanno tutti da pompieri perspegnere ogni fuoco di eccesso dientusiasmo. Sta di fatto che attual-mente il Terontola si trova alvertice della graduatoria con 18punti, a 16 il Mon tepulciano,quindi segue l’Ol mo a 15.

Domenica prossima la squa -dra di Marchini si dovrà recare agiocare nel difficile campo dell’Ac -quaviva, dove il Montecchio inprecedenza è stato sconfitto. Ri -ma niamo fiduciosi che non sa -ranno certamente i senesi a met -tere paura alla capolista del gi -rone, che deve vincere, oppureriportare l’altro risultato positivo.

Ultimi due turni esplosivi perquanto concerne i giallo-rossi.Vittoria casalinga per 1-0 controuna delle favorite, lo SportingLaterina. Poi l’eclatante pareggioper 4-4 in quel di Ambra, ilclamoroso è che i locali erano invantaggio per 4-0!.. Da evidenziareil match winner Citti, un ragazzo di34 anni, che giuoca poco, maquando entra si fa trovare semprepronto.

A questo punto voglio svelareper coloro che non lo sapessero,lo spirito con cui si pratica il giocodel calcio in quel di Fratticciola.Avendo seguito le ultime domeni-che questa squadra, ho notavouna cosa molto strana: l’autolesio-nismo quando l’allenatore gioca-tore Fanicchi. Nei minuti menologici effettua errate sostituzioni(come quando era in vantaggioper 1-0 a Pergine, poi sconfittaper 3-1). Mi è stato spiegato, chele direttive di questo allenatore inaccordo con i giocatori, è quellodi far giocare tutti, perciò se ipunti vengono benvenuti, altri-menti niente drammi.

Ci si diverte tutti e buonanotte al secchio.

Amici sportivi pensate bene,quanto sarebbe bello che tuttoquesto avvenisse almeno sui nostricampi dilettantistici.

Naturalmente sarebbe un e -sem pio da i mi tare questo degli a -mi ci di Frat ticciola.

Anche il portiere Nicola Sga -ragli, è proprio in gamba, riesce adi fendere la porta dagli attacchiavversari.

Insomma, bisogna fare oltre aicomplimenti anche un plauso atutti i componenti della squadra.

Ricordiamo che l’anno pas sa -to, i Pulcini del G.S. Terontola,han no vinto il campionato.

Per concludere, forza ragazzicon gli allenamenti, che a marzo2004 riprende il campionato e noiaspettiamo fiduciosi le vostre vitto-rie. Un genitore

Ultime due giornate di campionato

Terontola prima in classifica

In questa frazione di Cortonapurtroppo ancora non sorge ilsole, naturalmente in senso calci-stico. Ennesime sconfitte, altredue: in casa 0-4 contro il Pon -ticino e 2-0 a Pergine. Quandosarà che la squadra dell’amico Ba -sanieri riprenderà un più adegua-to cammino? Tutti noi speriamomolto presto, perché i punti ra -cimolati fino a ora sono soloquat tro e, se veramente i ragazzihan no qualche ambizione, è tem -po di dimostrarlo.

Danilo Sestini

Seconda categoria Girone NTERONTOLA

Terza categoriaFRATTICIOLA

PIETRAIA

FRATTA

MONTECCHIO

Ultimi 15 giorni molto soffertidal clan montecchiese. Varie vicissi-tudini si sono verificate in questedue settimane. Sconfitta per 1-0 adAcquaviva e, visto il non gioco e iscar si risultati, il presidente Ma ri noBarbini in piena sofferenza ha do -vuto suo malgrado esonerare l’al -lenatore Magi. Quindi mer co le dì 5novembre partita di andata aChitignano per la Coppa Toscana.Quella sera in panchina fungeva daallenatore il D.T. Vilmaro Santucci;altro risultato negativo, sconfitta per3-1 difficilmente re cu perabile nellagara di ritorno. Infine gara casalingacontro il Val dichiana con in panchi-na il nuovo allenatore il sinalunghe-se Del Ba lio, che ha preso lasquadra in mano soltanto il venerdìprecedente. Certamente gli sportividi Montecchio non si aspettavanomiracoli, sta di fatto che il gioco

rimaneva quello che era, però ilnuovo trainer con urla e richiamid’incitamento, spronava continua-mente i giocatori al massimo im -pegno. Naturalmente partita sof -ferta, al 81° passavano in vantaggiogli ospiti, 84° pareggio dei locali surigore, infine rete della vittoria a solidue minuti dalla fine dal funamboloLuciani. E’ tutto bello quello chefini sce bene, ma siamo più che certiche mister Del Balio, dovrà rim -boccarsi le maniche per ricondurretutti i suoi uomini nella buona via,cioè quella del bel gioco.

Prossimamente il Montecchioè atteso dalla trasferta di Tre quan da.Se la squadra vorrà re cu perare losvantaggio fin qui ma turato, fin daquesto difficile turno, dovrà me -morizzare e concentrarsi soltanto eunicamente sul verbo, vincere. Que -ste imperativo per crescere.

G.S. Terontola

Bravi i Pulcini

La partita della svolta è stataPistrino - Valdipierle, incontroche i biancoverdi hanno vintocon un meritato due ad uno,

e che ha riportato finalmente i trepunti dopo alcuni risultati non pro -prio soddisfacenti.

Fin dal fischio d’inizio, si è subitovisto che il Valdipierle non si sarebbelasciato intimorire dal fatto di giocarefuori casa, ed infatti è subito partitoall’attacco, cercando più volte il gol.

Gli avversari, però, non eranocer to disposti a lasciare che i bianco-verdi facessero il loro gioco, ma iloro sforzi di fermarli si sono brusca-mente interrotti intorno al venticin-quesimo del primo tempo, quandoBrachelente, su assist di Piccioloni,ha insaccato la palla in rete, regalan-do alla squadra di Berbeglia il merita-to vantaggio. Un vantaggio che è statoconsolidato cinque minuti prima del -l’intervallo da Piccioloni, che con unbel tiro al volo ha beffato il portiereavversario.

Nel secondo tempo, il Valdipierleha lasciato un po’ la partita in manoal Pistrino, e questo calo d’attenzioneha portato, a metà secondo tempo,ad un rigore per la squadra di casa, acausa di un fallo di mano di Marconi,rigore che è stato realizzato ed haaccorciato le distanze.

Ma i biancoverdi non si sono piùlasciati beffare, e hanno gestito il ri -sul tato, approfittando anche dellasuperiorità numerica, dopo l’espul-sione di un giocatore del Pistrino.

Al triplice fischio dell’arbitro,quindi, il risultato era sempre di duead uno per il Valdipierle, che così haottenuto la sua prima vittoria fuoricasa in questa stagione.

Risultato ancora più netto la do -me nica dopo, in casa contro il SanGiustino: la squadra di Berbeglia havinto con un sonoro tre ad uno, cheperò maschera un po’ le difficoltà ini -zia li di questa partita, risolte brillante-mente dal vantaggio in poi.

I biancoverdi si sono gettati su bi -to in avanti, e questa voglia di segnareè stata presto premiata da un rigoreassegnato al quindicesimo, rigore chepurtroppo Assembri non è riuscito arealizzare, tirando fuori. Quest’erroreha un po' stordito il Valdipierle, cheha rischiato qualcosa di troppo, mapo co prima dello scadere del primotempo è arrivato finalmente il gol delvantaggio, segnato da Brachelente.

Il secondo tempo ha visto prestogli avversari rimanere in dieci perun’espulsione, ma i biancoverdi sem -bravano accontentarsi del vantaggio,e più volte il portiere Moscioni hadovuto salvare il risultato. Purtroppo,però, il San Giustino è riuscito a pa -reg giare dopo circa un quarto d’ora,e non si è certo arreso.

Ma non si è arreso neanche ilVal dipierle, che a metà secondo tem -po è ritornato in vantaggio di nuovocon Brachelente.

Il nervosismo si è impadronitode gli avversari, e questo ha portato adun’altra espulsione nelle fila del SanGiustino e poi al gol del tre ad uno,messo a segno da Piccioloni.

Su questo risultato si è chiusa lapartita, un po’ nervosa, viste anche lemol te ammonizioni da entrambe leparti.

Meno bella è stata la trasferta aPadule: evidentemente il Valdi pierlenon si trova proprio a suo agio con lesquadre eugubine, ed infatti stavolta ètornato con un brutto uno a zero su -bi to, che frena la rincorsa presa nellescorse partite.

Il primo tempo non è stato gio -cato male, ma non si sono viste molteconclusioni, né da parte del Val di -pierle né dei giocatori del Padule.

Il secondo tempo, invece, havisto in campo una squadra bianco-verde molto più rinunciataria, anchea causa delle assenze e degli infortunisubiti durante la partita. A metà se -condo tempo è arrivata la docciafred da: rigore per il Padule, puntual-mente realizzato.

Poco dopo i biancoverdi si sonoanche ritrovati in dieci, per l’espulsio-ne per doppia ammonizione diPascolini, e il risultato non è più

cambiato. Brutta partita in conc lusione, e

brutto risultato finale: scon fitta peruno a zero e zero punti da ri portare acasa.

Comunque, il bilancio di questetre domeniche si può dire che siapositivo, sei punti in tre partite e unbuon posto a metà classifica. Do po -tutto, il campionato è ancora all’ini-zio.

Benedetta Raspati

U.P. Valdipierle dà un’accellerata al suo campionato

Sei punti in tre partite

In piedi da sinistra: Simone Quaglia, Pierdoberdò Bietolini, Davide Buc ci,Gabriele Maccarini, Riccardo Rossi, Niccolò Persiani, Andryi Si na, NicolaSgaragli, allenatore: Edo Svetti. In ginocchio: Amit Sing Pal, Giulio Roccanti,Daniele Lucarini, Nicola Sol fanelli, Rachid Fitah, Alessio Sgaragli.

Fino alla sesta di campionatola Fratta ancora non avevaconosciuto sconfitta, anche seaveva collezionato tre pareggi, di

domenica successiva, seccasconfitta casalinga per 2-1 controla penultima in classifica,l’Olimpic ’96 di Ciggiano.Dicevamo nell’edizione preceden-te quanta sfortuna ha fin qui colle-zionato la compagine rosso-verde.

Anche contro L’olimpic, so -lita storia: reti banalmente fallite,pali a respingere tiri a portierebattuto, quindi le due reti ospitiottenute con soli due tiri in porta.Come tutti possono notare, laFratta è perseguitata da una iellanera, che più nera non c’è.

Adesso, gli uomini di Parri sidevono tranquillizzare, perchéancora nulla è perduto, tra l’altroil 6° posto con 12 punti non ècertamente da buttare.

Adesso partendo propriodalla prossima partita in trasfertacontro l’Olmo, ex capolista, pro -prio qui i ragazzi del PresidenteGabrielli, per l’attaccamento allamaglia, dovranno scio rinare unaprova più che maiuscola perconseguire un utile risultato.

Conoscendo il valore deiragazzi in rosso-verde, ne siamopiù che certi.

cui due casalinghi. Purtroppodopo aver vinto in trasferta per 1-0 contro il Valdichiana con retedel bomber Tacconi, nella

RisultatiMontepulciano-Spoiano 3-0Battifolle-Rapolano 2-3Fratta-Olimpic 1-2Montecchio-Valdichiana 2-1Chianchiano-Anghiari 2-3Pozzo-Olmo 0-0Terontola-S.Albino 1-0Voluntas-Acquaviva 1-1

Prossimo turno Acquaviva-TerontolaAnghiari-Rapolano

Olimpic-MontepulcianoOlmo-Fratta

S.Albino-BattifolleSpoiano-Pozzo

Valdichiana-ChiancianoVoluntas-Montecchio

SeCondA CATegoriA girone nIN CASA FUORI RETI

S Q U A D R A P G V N P V N P F S DR PE18 7 4 2 1 16 8 8

ACQUAVIVA

16 7 3 2 1 1 14 3 11OLMO 15 7 2 2 2 1 9 4 5

VOLUNTAS

14 7 2 1 1 1 1 13 7 6

POZZORAPOLANO

13 7 4 1 2 9 4 5

CHIANCIANO

12 7 1 2 1 2 1 14 11 3

MONTEPULCIANO

11 7 1 1 2 2 1 8 7 1FRATTA

9 7 1 1 1 1 2 1 12 12 0

TERONTOLA

6 7 2 1 4 11 19 -8

VALDICHIANA

OLIMPIC

S.ALBINO

541

77

71 1

123

661417

-8-11

1 233

1 1 2 5 10 -5

BATTIFOLLE

9 7 2 2 1 2 5 6 -1

SPOIANO

8 7 1 1 1 1 1 2 6 6 0

MONTECCHIO

7 7 1 2 2 2 10 13 -3

ANGHIARI

7 7 1 1 2 1 2 10 13 -3

Page 15: Notizie dalla Valdichiana - L'ETRURIA n. 20 - 2003del territorio della Valdichiana aretina, senese e del Trasimeno. La trasmissione andrà in on-da sull’emittente aretina fino a

SPORTAL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2003

PAGINA 15

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Sono state giocate sette par titedel girone di an da ta e lasquadra arancione si trovacon 12 punti in classifica, asoli 3 punti dall’Alberoro, cheoccupa la seconda posizione,dietro il capoclassifica Quarata.

I ragazzi allenati da Chioccihan no diputato un buon av vio dicampionato ed a parte la sconfittaesterna contro il Foiano hanno

L’attesa è terminata, domeni-ca 9 novembre il Sindaco diCortona Emanuele Rachiniha tagliato il nastro delnuovissimo impianto di Tavarnellededicato alla pratica sportiva dellebocce.

La struttura sorge accanto agli

impianti sportivi già esistenti nellafrazione di Tavarnelle.

Con questo atto giunge aconclusione un iter assai lungo ecomplicato che ha portato allacostruzione di un‚opera moderna edi grande importanza per l’interoterritorio comunale.

L’impianto comprende tre pisteda gioco al coperto, con relativastruttura di copertura geodeticodotata di tutta l’impiantistica neces-saria spogliatoi, servizi igienici, ecc.

Tutti gli spazi e le opere sono

state costruite tenendo conto deiregolamenti e degli spazi minimiprevisti dalla Federbocce.

Una delle caratteristiche piùoriginali ed importanti diquest‚opera sarà la sua strutturageodetica portante reticolare metal-lica, protetta dalla zincatura perimmersione in zinco fuso.

La membrana di copertura,appesa alla struttura medianteapposite catene zincate regolabili especiali dischi parastrappi, è costi-tuita da un telo in tessuto in fibrapoliestere spalmato su entrambi ilati con PVC autoestinguente. Le

piste, come detto sono tre, realizza-te interamente in materiale sinteticoed il bocciodromo potrà ospitaregare anche a carattere nazionaleper le categorie A, B, C, D

L’impianto permetterà losvolgersi di gare ad alto livello.

L’importo per realizzare questaopera è stato di circa Euro 150.000e le spese di costruzione sono statesostenute dal Comune di Cortona

con l’attiva partecipazione dellostesso comitato sportivo.

La cerimonia di inaugurazionesi è svolta domenica 9 novembrecon il taglio del nastro da parte delsindaco Emanuele Rachini assiemeal presidente della BocciofilaCortonese Ademaro Mazzieri.

Nel corso della manifestazioneè stata scoperta anche una targa cheintitola l’impianto al fondatore delcomitato sportivo Val di Loreto EnzoBasanieri.

Un momento emozionante pertutti numerosi partecipanti e per leautorità.

A questo punto il Boccio dro moComunale “Enzo Basa nieri” inizia lasua avventura come struttura edimpianto all’avanguardia a disposi-zione di tutta la comunità

Prima categoria N. Cortona Camucia

Impianti sportivi: domenica 9 novembre

Calcio amatoriale

Inizia la stagioneper il “Bar Cristallo”

Buona la prima parte del campionato, ma la squadra deve ancora crescere

Inaugurato il bocciodromo di Tavarnelle

Presidente: Gazzini MarioVice Presidente: Bianchi AlfredoTesoriere: Accioli AngeloSegretario: Venturi AlessioPublic Relation: Capecchi Paolo, Gam bini Giustino, Mammoli Al fre doDelegato Prov. dei Club Juventus: Petri LeopoldoConsiglieri: Attoniti Euro, Mar che sini Marco, Lombardini G.Carlo, Pin zutiFabrizio, Redi Adriano, Re di Alfiero

Rinnovate le cariche del Consiglioper il periodo 2003/2005

Il Club Juventus Cortona-CamuciaE’ iniziata la nuova stagioneper il “Bar Cristallo Cal -cio”, squadra inscritta alcampionato di Calcio ArciUisp, 2° divisione.

Ma perché parlare di questasquadra e magari non di altreancor più blasonate, oppure diuna della miriade che compongo-no il panorama sportivo dellanostra vallata?

E’ presto detto, perché oramaiquesta società non è solamenteuna squadra di calcio, ma è diven-tata un vero è proprio fenomenodi costume.

Basta vedere il numero deicomponenti della rosa, ben 36,con la dirigenza che è statacostretta ad apporre dei palettiperché purtroppo non si puòaffrontare una stagione con unesercito di giocatori, oppure bastarecarsi il sabato a la “Maialina”,per vedere la moltitudine dipersone che affollano “gli spalti”.

Infatti, dopo una prima stagio-ne, in cui quest’allegra armatabrancaleone partì circondata dalloscetticismo generale, anzi, daglisfottò generali, ma che comunquevide il raggiungimento degli ob -biettivi stagionali prefissati, e cheai più parevano una chimera, èarrivata la stagione della consacra-zione, ovvero quella dello scorsoanno.

La dirigenza è rimasta tutta, edè stata integrata da nuovi innesti,ma sicuramente sebbene inesper-ta, si è dimostrata una delle piùserie e lungimiranti nel panoramacalcistico locale; la rosa dei cal -ciatori poi, è stata modificata: cisono state alcune defezioni, al -cune cessioni, ma il gruppo è sta -to integrato da nuovi innesti, e,sono stati di nuovo raggiunti gliobbiettivi stagionali prefissati.

Se il primo anno infatti la so -cie tà era solamente una scom -messa, un modo per fare un po’di baldoria fra amici, un modoper divertirsi e stare un po’ menoa “ciondolare”, il secondo annoc’era l’obbiettivo di un cam -

pionato più decoroso, con finalitànon nascoste di passaggio dicategoria, passaggio che puntual-mente è arrivato.

Quest’anno poi, viste le pres -santi richieste di molti atleti e non,di entrare a far parte della squa -dra, gli obbiettivi sono nuovamen-te cambiati.

Ci sono stati cambi ai verticisocietari, cambi in panchina, vedil’abbandono di mister Cipolleschicausa motivi di lavoro, ma laserietà e l’entusiasmo non è mivenuto meno; e si è arrivati ad unarosa di 36 giocatori, a decine dipersone che tutti i sabati sono a la“Maialina”, agli intenti di un’ulte-riore salto di categoria vista labontà dell’attuale rosa, alladisputa della Coppa di Lega, edanche ad un altro ulterioreprogetto per il futuro; se infatti iltrend attuale dovesse confermarsi,c’è l’idea di un progetto che vedeper il prossimo anno la nascita diben due squadre.

Certo, sarà difficile per misterBardi, per il presidente Accioli, eper la dirigenza tutta dover gestireun simile progetto, ma i presup-posti per far bene ci sono tutti.

Comunque oramai questasqua dra è diventata quasi unpunto di riferimento per tutti igiovani locali; c’è chi si identificain essa e chi non, raccoglie con -sensi e critiche, ma resta il fattoche se ne parla tanto, spesso, intutti i luoghi di ritrovo; questasquadra, questa società, stannoavviandosi a diventare un patri-monio della comunità, un segnoidentificativo del luogo, e quindi sispera come tale possa esseretrattata e di conseguenza ancheaiu tata a crescere, da parte di tuttigli organi istituzionali e non,perché un simile patrimonio, sa -rebbe stupido oltreche brutto, chelasciarselo sfuggire.

Detto questo, appuntamento ilsabato pomeriggio al campospor tivo “La Maialina”, e buon di -vertimento.

Stefano Bistarelli

sempre vinto, in casa e pareggiatoin trasferta. Un rullino di marciaeccellente, testimonianza di unasquadra ben equilibrata nei varireparti, ma che ha indubbiamentenella difesa il suo punto di forza.

Il buon avvio è te stimoniatoanche dai pas sag gi di turno nellevarie fasi Cop pa affrontate sinora esuperate.

Attualmente (10 novembre

2003 ndr) la squadra arancionein questa fase ha giocato la primapartita in trasferta sul campo delBettolle pareggiando 0-0.

Una gara che, con maggiordecisione, si sarebbe anche potutavincere. Ostacolo in più è stato ilcampo di gioco pesantissimo, cheha dannegiato oltremodo le tramedi gioco. Ritorno il 12 novembreal Sante Tiez zi, sperando che si

ripeta la po sitiva esperienza dellegare con tro il Lucignano. Perquanto ri guarda le gare dicampionato gio cate c’è da ricor-dare l’importante vittoria in casacontro il Cesa.

In una gara difficile e nervosagli arancioni hanno avuto ragionedegli avversari grazie ad un goal diPeruzzi. Partita non trascendentalema che era importante vincere

anche perchè veniva dopo la garapersa contro il Foiano. Infine l’ul -ti mo incontro, quello contro loStra da in cui ancora una volta gliarancioni sono riusciti a strappareun punto in trasferta giocandoanche una buona partita. Bisognadire a questo punto che si puòcertamente essere soddisfatti deipunti in classifica conquistati an -che se il gioco ancora deve esseremi gliorato e i meccanismi au to -ma tizzati e velocizzati. La difficoltà

nel segnare deriva infatti dallascarsa velocità con cui vengonoportate le azioni of fesive e loscarso apporto in termini qualita-tivi del centrocampo. Il progettodi “squadra” che veniva ipotizzatodall’allenatore Chioc ci ad inizio dicampionato an cora non ha rag -giunto la com pleta realizzazione;occorre tempo ma certo si puòdire che buona par te del lavoro ègià stato com piuto

Riccardo Fiorenzuoli

PrimA CATegoriA girone eIN CASA FUORI RETI

S Q U A D R A P G V N P V N P F S DR PE17 7 3 2 2 11 3 8

F.BELVEDERE

15 7 4 1 2 11 5 6QUARATA

13 7 2 1 2 2 11 6 5

STRADA

13 7 3 1 1 2 10 6 4

TORRITA

MONTAGNANO

12 7 1 2 3 1 8 6 2

LUCIGNANO

12 7 3 3 1 5 4 1

N.FOIANO

10 7 1 2 1 1 2 7 8 -1

TEGOLETO

8 7 1 1 2 1 1 1 10 8 2

CESA

6 7 1 2 1 1 2 5 8 -3

N.CORTONA CAMUCIA

CECILIANOMARCIANO

665

77

7 214

1 21

12

56128

-7-2

24 7 13 -6

CAPOLONA

8 7 2 2 3 10 10 0

ALBERORO

8 7 2 1 1 1 2 4 8 -4

BETTOLLE

6 7 1 1 1 2 2 7 9 -2

SOCI

6 7 1 2 1 2 1 3 6 -3

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RICORDO DEL MAESTRO GALLIANO DEL SOLDATO

CONFERENZA SUL SITO CORTONA WEBELEZIONI COMUNALI, PRIME AVVISAGLIECORTONA DUE VELOCITÀ

NUOVA STAGIONE TEATRALESANTI TIEZZI UN RICORDO VIVO

TERONTOLA PRIMO IN CLASSIFICA

INAUGURATO IL BOCCIODROMO DI TAVARNELLEBRAVI I PULCINI DEL TERONTOLA

ANCORA IN ATTESA DELLA REALIZZAZIONE FOGNARIA