Andamento dei traffici nel Porto di Ravenna · 2020. 12. 28. · rispetto agli undici mesi dello...

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Andamento dei traffici nel Porto di Ravenna Gennaio Novembre 2020

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Andamento dei traffici nel Porto di Ravenna

Gennaio‐Novembre 2020

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a cura dell’AREA  PROGRAMMAZIONE  E  SVILUPPO    

dell’AUTORITÀ   DI   SISTEMA   PORTUALE   DEL  MARE   ADRIATICO   CENTRO  

SETTENTRIONALE  (AdSP MAcs) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le statistiche mensili dei traffici nel Porto di Ravenna, complete di 

commenti e grafici, sono disponibili all’indirizzo: 

http://www.port.ravenna.it/category/portoravenna/statistiche/ 

 

 

 

 

 

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ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 | 3  

 

SOMMARIO 

I. Movimentazione complessiva Gennaio ‐ Novembre 2020 ..... 5

II. FOCUS sulle principali Categorie Merceologiche .................... 7

1. COMPARTO AGROALIMENTARE ........................................ 7

2. MATERIALI DA COSTRUZIONE ......................................... 10

3. PRODOTTI METALLURGICI ............................................... 13

 

INDICE DELLE FIGURE 

FIGURA  1  ‐  MOVIMENTAZIONE  COMPLESSIVA  PERIODO  GENNAIO‐NOVEMBRE  CRF. 

ANNO ......................................................................................... 5

FIGURA 2 ‐ MOVIMENTAZIONE PER CATEGORIA MERCEOLOGICA: GENNAIO‐NOVEMBRE 

2020 ......................................................................................... 6

FIGURA 3  ‐ CATEGORIE MERCEOLOGICHE: CONFRONTO  TRA PROGRESSIVI DI PERIODO 

2020 VS 2019 ............................................................................. 7

FIGURA 4 –  ANDAMENTO IMMATRICOLAZIONI DI AUTO 2018 ‐ 2020 ................... 18

 

INDICE DELLE TABELLE ALLEGATE 

TABELLA  N.  1   RIEPILOGO  MOVIMENTAZIONE 

TABELLA  N.  2   MERCI  (CATEGORIE  MERCEOLOGICHE)  

TABELLA  N.  3   FOCUS  PRINCIPALI  MERCI  MOVIMENTATE  

TABELLA  N.  4   CONTAINER  

TABELLA  N.  5   TRAILER  E  ROTABILI  

TABELLA  N.  6   PASSEGGERI  

   

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ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 | 5  

 

I. Movimentazione  complessiva Gennaio ‐ Novembre 2020 

Nel  PERIODO   GENNAIO‐NOVEMBRE   2020   la 

movimentazione  è  stata  pari  a  20.319.398   TONNELLATE  di 

merce,  in  calo  del  16,7%   (4.076.473  tonnellate  in  meno) 

rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.  

Gli  sbarchi e gli  imbarchi  sono  stati,  rispettivamente, pari a 

16.874.931  (‐19,1%) e a 3.444.467  (‐2,6%)  TONNELLATE. 

FIGURA 1 ‐ MOVIMENTAZIONE COMPLESSIVA PERIODO GENNAIO‐NOVEMBRE CRF. ANNO 

(CFR.   IN  ALLEGATO  LA  TABELLA  N.  1:  “RIEPILOGO  MOVIMENTAZIONE”)  

 

Il  MESE   DI   NOVEMBRE,   in  particolare,  ha  registrato  una 

movimentazione complessiva pari a 1.778.486  TONNELLATE, 

inferiore del 23,4%  (544  MILA  TONNELLATE  in meno) rispetto 

al mese di novembre 2019, con una contrazione sempre più 

marcata  che  consolida  l’andamento  negativo  dovuto  alla 

seconda ondata della PANDEMIA  DA  COVID ‐19 .  

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6 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 

 

 

Analizzando  le ME R C I   P E R   C O N D I Z I O N AM E N T O   si evince 

che,  rispetto  agli  undici mesi  dello  scorso  anno,  le  MERCI  

SECCHE   (rinfuse  solide, merci  varie  e  unitizzate)  ‐  con  una 

movimentazione  pari  a  16.505.792   TONNELLATE  ‐  sono 

calate  del  18,1%  (3.649   MILA   TONNELLATE  in  meno)  e, 

nell’ambito  delle  stesse,  le MERCI   UNITIZZATE   IN   CONTAINER  

presentano un calo del 11,1%   (1.974.556  TONNELLATE, con 

246  MILA  TONNELLATE   In meno) mentre  le MERCI   SU  ROTABILI  

del  5,5%  (1.424.535   TONNELLATE,  83   MILA  TONNELLATE  in 

meno). 

I  PRODOTTI   L IQUIDI   ‐  con  una  movimentazione  pari  a 

3.813.606   TONNELLATE  ‐  hanno  registrato  una  diminuzione 

del 10,1% (circa 428  MILA  TONNELLATE in meno).  

FIGURA 2  ‐ MOVIMENTAZIONE PER CATEGORIA MERCEOLOGICA: GENNAIO‐NOVEMBRE 

2020 

 (CFR.   IN  ALLEGATO  LA  TABELLA  N.  2:  “MERCI  (CATEGORIE  MERCEOLOGICHE)” )  

   

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ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 | 7  

 

II. FOCUS  sulle  principali Categorie Merceologiche 

FIGURA 3  ‐ CATEGORIE MERCEOLOGICHE:  CONFRONTO  TRA  PROGRESSIVI DI  PERIODO 

2020 VS 2019 

 

(CFR.   IN   ALLEGATO   LA TABELLA   N.   3:   “FOCUS   SULLE   PRINCIPALI   MERCI  MOVIMENTATE”)

1. COMPARTO  AGROALIMENTARE 

Il  COMPARTO   AGROA L IMENTAR E   (derrate 

alimentari e prodotti agricoli), con 4.888.039  TONNELLATE  di 

merce,  ha  registrato  nel  PERIODO   GENNAIO‐NOVEMBRE  

2020  un calo del 14% (OLTRE  700  MILA  TONNELLATE in meno) 

rispetto agli undici mesi dello scorso anno. 

Significativa è  la  contrazione dei  CEREALI   sbarcati,  categoria 

merceologica che sta registrando quest’anno  il maggior calo 

nel porto di Ravenna  (‐72,5%   in  novembre  e  ‐59,3%  negli 

undici mesi) e per  la quale  si prevede che  il  trend negativo 

prosegua anche nei prossimi mesi. 

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Nonostante  i noli marittimi siano bassi,  il treno si conferma 

ancora più competitivo del trasporto marittimo: nel mese di 

novembre, infatti, i quantitativi di cereali arrivati in porto via 

treno dai Paesi dell’est Europa (principalmente da Ungheria e 

Croazia)  sono  stati  consistenti:  29   TRENI  e  oltre  31.000  

TONNELLATE di cereali. 

In  aumento  OLI   ANIMALI   E   VEGETALI   che,  nel  MESE   DI  

NOVEMBRE ,  sono  più  che  raddoppiati  (+136,4%), 

abbassando  il  calo  progressivo  del  PERIODO   GENNAIO‐

NOVEMBRE  a ‐4,6%.  

Negativa,  invece,  la movimentazione delle  FARINE  DI   SEMI   E  

FRUTTI  OLEOSI  che in NOVEMBRE  è risultata in calo del 42,9%  

e del 5,8% sul progressivo del periodo gennaio‐novembre. 

Ciò  è  dovuto  al  fatto  che  gran  parte  dei  semi  di  soia  che 

sbarcano  nel  porto  vengono  trasformati  in  farina  proteica 

per  uso  zootecnico.  La  maggiore  produzione  di  farina 

comporta una minore necessità di  importazione della stessa 

da paesi esteri. 

Le misure di contenimento imposte dalla PANDEMIA  DA  COVID‐

19 ,  in particolare  il  fermo del  circuito HORECA   (HOTÉLLERIE ,  

RESTAURANT,  CATERING ‐CAFÉ) , hanno penalizzato  i consumi di 

carni pregiate, impattando negativamente sull'intera filiera e 

sulla produzione mangimistica europea. 

A  ridimensionare  l'impiego  di  mangimi  industriali  ha 

contribuito  anche  la  maggiore  disponibilità  di  foraggi,  al 

netto  delle  perdite  registrate  nell'Europa  orientale  a  causa 

della siccità.  

Un  MIX   DI   ELEMENTI   che  ha  ridotto  del  2,9%   la  produzione 

europea  di  mangimi  destinati  al  bestiame  bovino,  in 

un'annata  che  ‐  sia  per  ragioni  contingenti  che  per  fattori 

strutturali  ‐  ha  chiuso  con  il  segno  negativo  anche  nel 

comparto suino. 

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ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 | 9  

 

In  calo  nel  MESE   DI   NOVEMBRE   I   SEMI   E   FRUTTI   OLEOSI   (‐

49,7%), in parte a causa della decisione di utilizzare nel ciclo 

produttivo  industriale  una  parte  di  semi  di  soia  di 

provenienza  nazionale,  il  cui  approvvigionamento  avviene 

con  mezzi  di  trasporto  diversi  dalla  nave.  Positivo, 

comunque,  il  dato  progressivo  del  PERIODO   GENNAIO   –  

NOVEMBRE  (+23,5%).  

 

 

F O C U S C E R E A L I ( D A A G R I S O L E D E L 1 5 D I C E M B R E 2 0 2 0 )

M O S C A , D O P O I D A Z I O R A N U O V I L I M I T I A L L ' E X P O R T

Nonostante l'abbondante raccolto, stimato a circa 130  MILIONI  DI  TONNELLATE 

nella campagna 2020‐2021, le autorità di Mosca potrebbero fissare un TETTO  

SULLE   ESPORTAZIONI   DI   CEREALI   a  partire  dal  15  febbraio  2021:  l'ipotesi  è 

quella di fissare  il massimale a 17,5  MILIONI  DI  TONNELLATE fino al 30 giugno 

2021,  con  l'aggiunta di un dazio doganale pari a 25   EURO  A  TONNELLATA  sul 

grano  destinato  ai mercati  esteri.  Intanto,  è  già  stato  deciso  l'aumento  da 

gennaio dei DAZI  SULLE  ESPORTAZIONI  DI  SEMI  DI  GIRASOLE  E  COLZA . 

A  titolo  di  raffronto,  va  ricordato  che  nel  primo  trimestre  2020  l'export  di 

grano  della  Federazione  Russa  si  è  attestato  a  9,5  MILIONI   DI   TONNELLATE, 

anche  per  effetto  del  massimale  introdotto  per  limitare  le  conseguenze 

economiche della pandemia. 

I  nuovi  limiti  alle  esportazioni,  accanto  all’inasprimento  delle  politiche 

daziarie, sarebbero misure destinate a contrastare la forte crescita dei prezzi 

fatta  registrare da alcuni beni destinati all'alimentazione: stando ai dati  resi 

noti  dall'AGENZIA   FEDERALE   RUSSA   PER   LE   STATISTICHE   (ROSSTAT),  infatti,  da 

gennaio a novembre  le quotazioni al dettaglio dello zucchero sono salite del 

70% per lo zucchero, del 25% per l'olio di girasole e del 10% per la pasta. 

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2. MATERIALI  DA  COSTRUZIONE   

I  MATER I A L I   DA   COS TRUZ ION E ,  con  3.745.508  

TONNELLATE  movimentate,  hanno  registrato  NEI   PRIMI  

UNDICI  MESI   DEL   2020   un  CALO  DEL  20,5%,  con  quasi  970  

MILA   TONNELLATE   IN   MENO  rispetto  alla  medesima 

movimentazione  dello  scorso  anno,  da  imputarsi 

principalmente al calo delle importazioni di MATERIE  PRIME  (‐

22,6%)  PER   LA   PRODUZIONE   DI   CERAMICHE   del  distretto  di 

Sassuolo,  pari  a  3.285.897   TONNELLATE  (circa  962   MILA  

TONNELLATE IN  MENO rispetto lo stesso periodo del 2019).  

NEL  MESE  DI  NOVEMBRE ,  invece,  i materiali da  costruzione 

in  generale  ha  registrato  un  calo  meno  evidente  (‐3,3%)  

rispetto  ai  mesi  precedenti  ed  anche  le  materie  prime 

ceramiche  che hanno  visto una movimentazione pressoché 

in linea con lo scorso anno (‐0,2%).  

F O C U S P I A S T R E L L E

( D A I L S O L E 2 4 O R E D E L 2 1 D I C E M B R E 2 0 2 0 )

N O N O S T A N T E I L M E R C A T O I N T E R N O I N F L E S S I O N E D E L 1 2 % I L 2 0 2 0 C H I U D E M E N O P E G G I O D E L L E A T T E S E .

Nella prima conferenza di fine anno in remoto dal DISTRETTO  DI  SASSUOLO  ‐ 

epicentro di una manifattura  italiana d’eccellenza che accentra  il 90% delle 

135  industrie  italiane  di  piastrelle,  GIOVANNI   SAVORANI,   PRESIDENTE   DI  

CONFINDUSTRIA   CERAMICA   afferma  che  «L’anno  si  chiude  in  flessione, ma 

pensavamo sarebbe andata molto peggio. Invece, dopo mesi di altalene e il 

timore di dover fare  i conti con un crollo a doppia cifra,  il calo di vendite si 

ferma al 4%». Il comparto, infatti,  nell’emergenza Covid si è ritrovato con il 

nervo della competitività sempre più scoperto. 

Dopo un 2 0 1 9  già caratterizzato dal segno meno (‐1,3% i volumi esportati 

E   ‐0,7%  il  fatturato  totale),  l’ottimo  esordio  dell’export  tra  gennaio  e 

febbraio del 2 0 2 0  aveva fatto ben sperare.  

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ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 | 11  

 

 

Sono poi seguite,  invece,  le misure di contenimento  introdotte  in  Italia per 

fronteggiare  la  PANDEMIA   DA   COVID‐19 ,  con  sei  settimane  di  stop  nelle 

fabbriche  ceramiche  (non  incluse  tra  le  attività  essenziali  del  Dpcm  23 

marzo)  che  hanno  mandato  in  fumo  350   MILIONI  di  fatturato  (sui  5,3  

MILIARDI  DI  EURO di  fatturato annuo), mentre  i vicini  concorrenti  spagnoli – 

che  hanno  tenuto  chiusi  gli  stabilimenti  per  meno  di  due  settimane  ‐ 

continuavano a sbarcare pallet di piastrelle guadagnando quote di mercato. 

Il numero che sorprende per portata, nelle stime di PROMETEIA  presentate a 

pochi  giorni  fa,  è  il  CALO   DEL   18%  della  P R O D U Z I O N E   I T A L I A N A :  70  

MILIONI   DI  METRI   QUADRATI   IN  MENO  di  piastrelle  uscite  dai  forni  (dai  400  

MILIONI  DI  MQ del 2019 a 330  MILIONI previsti per  fine 2020), con valori che 

riportano  il settore ai  livelli del 1986 e  fanno dei volumi di  inizio Millennio 

(quasi 640  MILIONI  MQ) un miraggio.  

«La dinamica va  letta anche alla  luce del  fatto che non abbiamo realizzato 

nuove  collezioni  perché  è  saltato  CERSAIE,  l’appuntamento  fieristico  chiave 

per presentare  le novità del settore – spiega SAVORANI   ‐ e quindi abbiamo 

fatto  ruotare  di  più  i  magazzini  e  venduto  vecchi  codici  invece  di  farne 

entrare di nuovi, forti anche dei recenti  investimenti  in tecnologie 4.0 che ci 

permettono di gestire in modo molto più efficiente la logistica». 

A differenza della produzione,  le V E N D I T E   del made  in  Italy hanno  retto, 

con soli 16  MILIONI  DI  MQ persi  (da 407 a 391  MLN mq), di cui 10  in  Italia  (‐

12%, da 83 a 73  MLN  MQ) e gli altri 6 sulle piazze estere (da 323 a 317  MLN, ‐

2%).  «La  nostra  crescita  si  concentra  sempre  di  più  in  Europa  (+2,2%), 

arrivata  a  pesare  i  due  terzi  dell’export  –  precisa  SAVORANI   –  grazie 

soprattutto  al  traino  tedesco.  Abbiamo  perso  posizioni  in  Nord  America 

(terzo mercato  per  importanza  dopo Germania  e  Francia)  con  un  ‐1,7%  e 

ancor più nell’area del Golfo,  in Nord Africa e Far East, con cali superiori al 

10%; e siamo crollati del 30%  in America Latina, un mercato che  invece sta 

crescendo». 

Non è però solo la Spagna a minacciare il made in Italy (il florido DISTRETTO  

DI   CASTELLON   sta  andando  meglio  di  quello  di  Sassuolo  nell’emergenza 

pandemica),  ma  si  dovranno  fare  i  conti  con  l’avanzata  rapidissima  dei 

ceramisti  turchi  e  indiani,  in  particolare  negli  Usa,  primi  importatori  di 

piastrelle  al  mondo  (continuano  ad  arretrare  invece  gli  indiscussi  leader 

cinesi, dal 2016 in retromarcia). 

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12 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 

 

 

 

Secondo  PROMETEIA   i  numeri  dovrebbero  volgere  in  positivo  già  dal 

prossimo  anno,  con  la  RISALITA   DEL   PIL  e  della  DOMANDA   EDILIZIA  a  livello 

mondiale (soprattutto in USA  ed EST  EUROPa) e buone prospettive anche in 

ITALIA ,  grazie  anche  all’effetto  del  superbonus  edilizio  del  110%,  appena 

rifinanziato con la Legge di Bilancio. 

I C O N S UM I   G L O B A L I  di piastrelle  (11,5  MILIARDI  DI  MQ nel 2020,  ‐8% sul 

2019)  dovrebbero  riconquistare  nel  2 0 2 2   tutto  il  terreno  perso  causa 

Covid;  a  loro  volta,  i  produttori  italiani  dovrebbero  tornare  a  riempire  i 

magazzini,  recuperando  le  vendite  (+4,3  nel  2021  E   +1,6%  nel  2022)  e, 

risalendo sopra la SOGLIA  DEI    400  MILIONI  DI  MQ.  

Anche  se  il  peggio  sembra  alle  spalle  per  l’industria  ceramica  italiana  ‐  

grazie alla riscoperta degli spazi domestici da parte delle famiglie costrette a 

casa dal Covid abbinata agli incentivi pubblici (dal lato della domanda) e alla 

firma del   Ccnl di settore  lo scorso 26 novembre, che apre  trimestri di pax 

sindacale  dentro  le  fabbriche  (dal  lato  dell’offerta)  ‐  la  ceramica  italiana 

sembra  destinata  a  perdere  ancora  quote  nell’interscambio  mondiale,  a 

causa principalmente di T R E  M I N A C C E , secondo il Presidente SAVORANI.  

«La prima è  l’EMISS ION  TRADING  EUROPEO,  sistema che persegue un obiettivo 

nobile (de‐carbonizzare l’economia, tassando le emissioni di CO2) ma lo fa in 

modo drastico e poco etico. Perché agevola attività energivore che corrono il 

rischio di delocalizzare attraverso misure compensative da cui la ceramica è 

esclusa,  sebbene  sia  un’industria  all’avanguardia  per  tecnologie  green 

utilizzate.  Iniziamo  già  ora  a  registrare  casi  di  aziende  che  spostano  le 

produzioni in Polonia, Paese esonerato dall'ETS (..) La sostenibilità non si può 

tradurre in perdita di competitività ».  

La  seconda  questione  riguarda  le  INFRASTRUTTURE:  «Se  non  si  sblocca  la 

Bretella  Campogalliano‐Sassuolo  (il  collegamento  tra  gli  scali  merci  di 

Dinazzano e Marzaglia,  la Cispadana) – prosegue SAVORANI   ‐  rischiamo di 

perdere altri 200 milioni di mq di produzione nei prossimi vent'anni: significa 

la fine del distretto». 

Terza  questione  è  quella  del  SUPERBONUS   AL   110% ,  che  potrebbe  dare  un 

grande  impulso  al  settore  purché  siano  garantite  procedure  semplici  ed  i 

benefici non siano limitati al 2021, ma estesi di due anni se non fino al 2026, 

per  non  inflazionare  il  mercato  e  rischiare  di  far  lavorare  aziende  edili 

straniere per sopperire alla carenza di offerta locale.  

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ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 | 13  

 

3. PRODOTTI  METALLURGICI   

I  P RODOTT I   META L LURG I C I   nel  Porto  di  Ravenna, 

con  4.492.737   TONNELLATE   nel  PERIODO   GENNAIO‐

NOVEMBRE  2020 , risultano IN  CALO, rispetto agli undici mesi 

dello  scorso  anno,  del  24,6%  (1.465   MILA   TONNELLATE  in 

meno).  

Il MESE   DI   NOVEMBRE,   infatti,  è  in  CALO   DEL   41,5%  (quasi 

240 mila tonnellate in meno rispetto novembre 2019).  

L’import  di  metallurgici  da  paesi   extra ‐UE   del  PORTO   DI  

RAVENNA   nei  PRIMI   UNDICI  MESI   DEL   2020   è  stato  pari  a 

2.417.563   TONNELLATE,  che  rappresentano  il  58,0%   del 

totale, in calo del 29,2%  in meno rispetto allo stesso periodo 

del 2019. 

Analizzando  i singoli Paesi,  i maggiori cali nelle  importazioni 

extra‐UE  sono  quelli  con  la  Cina   (‐72,4%;  ‐333  mila 

tonnellate), l’India  (‐37,2%; ‐229 mila tonnellate), la Turchia  

(‐16,8%;  ‐173  mila  tonnellate),  e  l’Indonesia   (‐60,6%;  ‐99 

mila  tonnellate)  mentre  per  le  importazioni  da  paesi 

comunitari  le  flessioni  maggiori  si  riscontrano  con  la 

Germania   (‐36,9%;  ‐279  mila  tonnellate)  e  la  Slovenia   (‐

82,1%; ‐153 mila tonnellate). 

Gli  sbarchi  da  TARANTO   (ex  ILVA)  a  tutto  novembre  2020, 

pari  a  888.601   TONNELLATE,  sono  invece  IN   CRESCITA   DEL  

13,8% rispetto lo stesso periodo del 2019. 

   

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14 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 

 

 

 

 

 

 

 

   

F O C U S E X I L V A

L O S T A T O R I E N T R A N E L L ’ A C C I A I O

Nella serata dello scorso 10 dicembre, ARCELORMITTAL  e INVITALIA  ( l'Agenzia 

controllata  dal  Ministero  dell'Economia)  hanno  firmato  l'accordo  per  il 

passaggio  del  controllo  dello  stabilimento  di  Taranto  che  consentirà  a 

INVITALIA  di entrare al 50% (per poi salire al 60%) nella compagine azionaria 

di  AM   INVEST   CO   ITALy,  la  società  veicolo  di  ARCELORMITTAL   che  ha  in 

gestione gli impianti.  

L'ACCORDO  prevede due  successivi aumenti di capitale,  fino a 1.150  MILIONI  

DI   EURO   entro maggio  2022,  a  valle  dei  quali  INVITALIA   sarà  l'azionista  di 

maggioranza con il 60% del capitale della società. 

L’Accordo prevede,  inoltre, "un articolato piano di  investimenti ambientali e 

industriali",  come  si  legge  in  una  nota  del  Ministero  dell'Economia:  sarà 

"avviato il processo di de‐carbonizzazione dello stabilimento, con l'attivazione 

di un forno elettrico capace di produrre fino a 2,5 milioni di tonnellate l'anno" 

e  si  è  stabilito  "il  completo  assorbimento,  nell'arco  del  piano,  dei  10.700 

lavoratori  impegnati nello stabilimento", per   trasformare  l'ex  Ilva di Taranto 

nel più grande impianto di produzione di acciaio "green" in Europa. 

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ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 | 15  

 

4. ALTRE  MERCEOLOGIE 

Continua  il  calo  anche  negli  UNDICI   MESI   DEL   2020   per  i 

P R O D O T T I   P E T R O L I F E R I   (‐11,3%) e  i  C H I M I C I   L I Q U I D I  

(‐16,7%). 

Per  i CONT EN I TOR I , pari a 180.499  TEUS nel  PERIODO  

GENNAIO‐NOVEMBRE  2020,  si sono  registrati 21.372  TEUS 

in meno rispetto agli undici mesi del 2019 (‐10,6%). 

Nel  solo MESE  DI  NOVEMBRE   i TEUs  sono  stati 18.222,  con 

un INCREMENTO  DEL  2,1%. 

Il  NUMERO   DELLE   TOCCATE   delle  navi  portacontainer,  in 

particolare,  è  stato  pari  a  395  contro  le  439  del  periodo 

gennaio‐novembre 2019. 

(CFR.   IN  ALLEGATO  LA  TABELLA  N.  4:  “CONTAINER” ) . 

«Con  la domanda di nuovi  container  che  rimane  forte  e gli 

ordini record registrati dalle fabbriche fino al primo trimestre 

2021,  si  stima  che  la  produzione  di  attrezzature  per 

contenitori  aumenterà  l’anno  prossimo  fino  al  40%   con 

un’ulteriore crescita prevista negli anni successivi. Mentre nel 

2020 la produzione raggiungerà i 2,67  MILIONI di Teu, in calo 

del 5% rispetto al 2019». A prevederlo è il direttore MARTIN  

DIXON ,  responsabile  della  divisione  research  products  di 

DREWRY ,  che però avverte: «L’aumento della produzione di 

nuovi  container  contribuirà  sicuramente  ad  alleviare  le 

carenze avute  in questi mesi, ma  l’impatto maggiore ci sarà 

quando la domanda di carico e i programmi delle compagnie 

di  navigazione  si  saranno  normalizzati,  visto  che  le 

interruzioni del  trasporto  (blank  sailings)  causate dal Covid‐

19 si esauriranno nella prima metà del 2021». 

 DREWRY   conferma  che  «le  attuali  carenze  di  container 

stanno limitando la capacità disponibile e alzando le tariffe di 

nolo  a  livelli  record.  Però,  questo  fenomeno  è  determinato 

principalmente da problemi di riposizionamento dei container 

vuoti, piuttosto che da una flotta inadeguata». 

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16 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 

 

 

«E’  l’interruzione  delle  catene  di  approvvigionamento  dei 

container  causata  dal  numero  senza  precedenti  di  blank 

sailings ad aver portato  l’attuale  carenza di  container vuoti 

nei principali mercati di domanda delle merci come la Cina», 

rileva DIXON . 

Nelle stime della società di analisi, poi,  la MOVIMENTAZIONE  

GLOBALE  DI   CONTAINER  NEI   PORTI   è diminuita di quasi  il  6%  

nella  prima metà  del  2020, ma  aumenterà  di  oltre  il  10% 

negli  ultimi  sei  mesi  dell’anno.  «Nonostante  questa 

impennata inaspettata, il rapporto della movimentazione per 

container  nei  porti,  una  misura  chiave  per  capire  la 

disponibilità  delle  attrezzature,  indica  che  la  flotta  di 

contenitori  attuale  è  sufficiente  per  supportare  l’attuale 

domanda di carico», puntualizza DIXON , concludendo che «I 

prezzi per produrre nuovi container sono aumentati nel terzo 

trimestre  da  circa  2.100   DOLLARI  per  un  box  da  20  piedi 

all’inizio di  luglio a 2.500  DOLLARI alla fine di settembre. Ma 

in  vista  sono  previsti  ulteriori  aumenti  dei  prezzi, mentre  i 

tassi  di  locazione  si  sono  rafforzati  con  l’aumento  della 

domanda  di  container  e  il miglioramento  del  loro  livello  di 

utilizzo». 

Continua  il  trend positivo delle due  linee RO‐RO Ravenna – 

Brindisi – Catania e per  il relativo traffico di T RA I L E R , che 

nel MESE  DI  NOVEMBRE   registra 6.797  PEZZI,  1.097  PEZZI  in 

più  rispetto  a  novembre  2019  e  segna  un  +19,2%. 

Nonostante  questa  ulteriore  ottima  performance,  il 

PROGRESSIVO  2020  risulta ancora in negativo (‐6,6%)  ma in 

recupero. 

(CFR.   IN  ALLEGATO  LA  TABELLA  N.  5:  “TRAILER  E  ROTABIL I” )  

Il MINISTERO  DELLE   INFRASTRUTTURE  E  DEI  TRASPORTI  ha reso 

noto  che  le  linee  marittime  regolari  sulle  rotte  Napoli‐

Palermo,  RAVENNA‐CATANIA   e  Livorno‐Cagliari,  in 

precedenza  svolte  dalla  TIRRENIA   CIN   nell'ambito  della 

convenzione  con  lo  Stato  per  garantire  la  continuità 

territoriale, verranno assicurate dal libero mercato.  

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ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 | 17  

 

Dopo  una  lunga  interlocuzione  con  l'UE,  infatti,  la 

Commissione Europea ha condiviso  il percorso proposto dal 

MIT  per  garantire  la  continuità  territoriale  marittima, 

essendosi dimostrato che sulle linee Napoli‐Palermo (merci e 

passeggeri), Ravenna‐Catania e  Livorno‐Cagliari  (solo merci) 

la libera iniziativa economica è idonea a garantire le esigenze 

di  servizio  pubblico,  non  sussistendo  più  la  necessità  di 

mantenere in vita misure di intervento pubblico. 

Prosegue anche nel MESE  DI  NOVEMBRE  la ripresa degli arrivi 

di AUTOMOTIVE , pari a 702  PEZZI,  per  complessivi 5.617  

PEZZI  negli  UNDICI   MESI   DEL   2020   (il  saldo  comunque 

rimane  negativo  e  pari  a  ‐41,7%   sullo  stesso  periodo 

dell’anno precedente).  

A  novembre,  rende  noto ACEA   (ASSOCIAZIONE   EUROPEA  DEI  

COSTRUTTORI   DI   AUTOMOBIL I)   «le  nuove  immatricolazioni  di 

auto  nell'Unione  Europea  sono  diminuite  del  12%  poiché 

diversi  governi  europei  hanno  introdotto  nuove misure  per 

contenere  la  seconda  ondata  della  pandemia  Covid‐19.  Di 

conseguenza,  i  quattro  mercati  chiave  delle  autovetture 

dell'UE  hanno  registrato  tutti  un  calo.  Francia  e  Spagna 

hanno  subito  flessioni  a  doppia  cifra  (‐27%   e  ‐18,7% 

rispettivamente),  seguite  dall'Italia  con  una  flessione  più 

contenuta (‐8,3%). Le perdite tedesche sono state limitate a 

solo ‐3%».  

Da  gennaio  a  novembre,  spiega  ACEA ,  «il  mercato  delle 

autovetture dell'UE si è contratto del 25,5% a circa 9  MILIONI 

di unità. Si tratta di un calo di oltre 3  MILIONI di unità rispetto 

allo  stesso  periodo  di  un  anno  fa.  A  undici mesi  dall'inizio 

dell'anno,  l'impatto  di  Covid‐19  ha  continuato  a  pesare 

pesantemente sulla performance cumulativa di tutti i mercati 

dell'Unione Europea, compresi i quattro principali. La Spagna 

ha  registrato  il  calo  maggiore  (‐35,3%)  finora  nel  2020, 

seguita  da  Italia  (‐29%),  Francia  (‐26,9%)  e  Germania  (‐

21,6%)». 

 

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18 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | NOVEMBRE 2020 

 

 

FIGURA 4 –  ANDAMENTO IMMATRICOLAZIONI DI AUTO 2018 ‐ 2020 

 

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mese di Novembre IN OUT TOTALE IN  OUT TOTALE TOTALE %

Numero toccate 228 214 -14 -6,1%

TOTALE MERCI (tonnellate) di cui 1.995.966 326.863 2.322.829 1.447.614 330.872 1.778.486 -544.343 -23,4%Prodotti petroliferi 164.033 13.170 177.203 183.809 13.224 197.033 19.830 11,2%

Rinfuse liquide non petrolifere 133.700 14.089 147.789 162.783 8.600 171.383 23.594 16,0%

Rinfuse solide 1.036.119 67.411 1.103.530 647.991 90.186 738.177 ‐365.353 ‐33,1%

Merci varie 531.011 37.196 568.207 325.578 9.145 334.723 ‐233.484 ‐41,1%

Merci in container 84.149 104.528 188.677 77.654 109.208 186.862 ‐1.815 ‐1,0%

Merci su trailer/rotabili 46.954 90.469 137.423 49.799 100.509 150.308 12.885 9,4%

CONTAINER (TEU) 9.424 8.423 17.847 9.712 8.510 18.222 375 2,1%

TRAILER/ROTABILI (pezzi) di cui: 3.395 3.108 6.503 3.989 3.642 7.631 1.128 17,3%Trailer 2.757 2.943 5.700 3.272 3.525 6.797 1.097 19,2%

Automotive 588 0 588 702 0 702 114 19,4%

Auto e altri veicoli 50 165 215 15 117 132 ‐83 ‐38,6%

PASSEGGERI (numero) di cui: 24 22 2.644 23 16 39 -2.605 -98,5%su traghetti 24 22 46 23 16 39 ‐7 ‐15,2%

su navi da crociera 2.598 0 ‐2.598 ‐100,0%

progressivo gen. ‐ nov. IN OUT TOTALE IN  OUT TOTALE TOTALE %

Numero toccate 2.468 2.178 -290 -11,8%

TOTALE MERCI (tonnellate) di cui 20.859.475 3.536.396 24.395.871 16.874.931 3.444.467 20.319.398 -4.076.473 -16,7%

Prodotti petroliferi 2.202.037 156.707 2.358.744 1.958.133 134.618 2.092.751 ‐265.993 -11,3%

Rinfuse liquide non petrolifere 1.748.054 134.596 1.882.650 1.566.930 153.925 1.720.855 ‐161.795 -8,6%

Rinfuse solide 9.856.384 576.824 10.433.208 7.735.172 832.377 8.567.549 ‐1.865.659 -17,9%

Merci varie 5.452.285 541.142 5.993.427 4.192.379 346.773 4.539.152 ‐1.454.275 -24,3%

Merci in container 1.088.989 1.131.681 2.220.670 917.651 1.056.905 1.974.556 ‐246.114 -11,1%

Merci su trailer/rotabili 511.726 995.446 1.507.172 504.666 919.869 1.424.535 ‐82.637 -5,5%

CONTAINER (TEU) 104.038 97.833 201.871 92.147 88.352 180.499 -21.372 -10,6%

Numero toccate navi portacontainer 439 395 -44 -10,0%

TRAILER/ROTABILI (pezzi) di cui: 39.830 34.005 73.835 33.257 31.807 65.064 -8.771 -11,9%

Trailer 29.703 32.032 61.735 27.515 30.174 57.689 ‐4.046 -6,6%

Automotive 9.636 0 9.636 5.608 9 5.617 ‐4.019 -41,7%

Auto e altri veicoli 491 1.973 2.464 134 1.624 1.758 ‐706 -28,7%

PASSEGGERI (numero) di cui: 404 425 17.503 211 164 375 -17.128 -97,9%

su traghetti 404 425 829 211 164 375 ‐454 -54,8%

su navi da crociera 16.674 0 ‐16.674 -100,0%

TABELLA 1

RIEPILOGO MOVIMENTAZIONE

Differenza

Differenza

PERIODO 01/11/2019 ‐ 30/11/2019 01/11/2020 ‐ 30/11/2020

PERIODO 01/01/2019 - 30/11/2019 01/01/2020 - 30/11/2020

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mese di Novembre IN OUT TOTALE IN  OUT TOTALE TOTALE %

TOTALE MERCI (tonnellate) di cui: 1.995.966 326.863 2.322.829 1.447.614 330.872 1.778.486 -544.343 -23,4%

RINFUSE LIQUIDE (tonnellate) di cui: 297.733 27.259 324.992 346.592 21.824 368.416 43.424 13,4%Prodotti petroliferi 164.033 13.170 177.203 183.809 13.224 197.033 19.830 11,2%

Prodotti chimici 86.577 9.089 95.666 47.102 5.100 52.202 ‐43.464 ‐45,4%

Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 42.723 5.000 47.723 113.685 3.500 117.185 69.462 145,6%

Concimi 4.400 0 4.400 1.996 0 1.996 ‐2.404 ‐54,6%

MERCI SECCHE (tonnellate) di cui: 1.698.233 299.604 1.997.837 1.101.022 309.048 1.410.070 -587.767 -29,4%Prodotti agricoli e animali 194.460 0 194.460 53.451 0 53.451 ‐141.009 ‐72,5%

Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 244.659 8.777 253.436 114.226 20.775 135.001 ‐118.435 ‐46,7%

Combustibili minerali 53.135 0 53.135 7.406 0 7.406 ‐45.729 ‐86,1%

Minerali e cascami per la metallurgia 0 0 0 0 0 0 0 n.d.

Prodotti metallurgici 532.733 36.891 569.624 324.228 9.145 333.373 ‐236.251 ‐41,5%

Minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione 395.328 9.484 404.812 399.304 18.811 418.115 13.303 3,3%

Concimi 139.755 49.150 188.905 74.954 50.600 125.554 ‐63.351 ‐33,5%

Prodotti chimici 7.060 0 7.060 0 0 0 ‐7.060 ‐100,0%

Prodotti Diversi 0 305 305 0 0 0 ‐305 ‐100,0%

Merci in container 84.149 104.528 188.677 77.654 109.208 186.862 ‐1.815 ‐1,0%

Merci su trailer/rotabili 46.954 90.469 137.423 49.799 100.509 150.308 12.885 9,4%

progressivo gen. ‐ nov. IN OUT TOTALE IN  OUT TOTALE TOTALE %

TOTALE MERCI (tonnellate) di cui: 20.859.475 3.536.396 24.395.871 16.874.931 3.444.467 20.319.398 -4.076.473 -16,7%

RINFUSE LIQUIDE (tonnellate) di cui: 3.950.091 291.303 4.241.394 3.525.063 288.543 3.813.606 -427.788 -10,1%Prodotti petroliferi 2.202.037 156.707 2.358.744 1.958.133 134.618 2.092.751 ‐265.993 ‐11,3%

Prodotti chimici 677.416 115.096 792.512 537.620 122.225 659.845 ‐132.667 ‐16,7%

Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 1.055.151 19.500 1.074.651 1.023.114 31.700 1.054.814 ‐19.837 ‐1,8%

Concimi 15.487 0 15.487 6.196 0 6.196 ‐9.291 ‐60,0%

MERCI SECCHE (tonnellate) di cui: 16.909.384 3.245.093 20.154.477 13.349.868 3.155.924 16.505.792 -3.648.685 -18,1%Prodotti agricoli e animali 1.840.346 9.742 1.850.088 807.093 8.812 815.905 ‐1.034.183 ‐55,9%

Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 1.992.542 109.596 2.102.138 2.160.140 293.206 2.453.346 351.208 16,7%

Combustibili minerali 281.488 0 281.488 132.796 0 132.796 ‐148.692 ‐52,8%

Minerali e cascami per la metallurgia 61.071 0 61.071 29.416 0 29.416 ‐31.655 ‐51,8%

Prodotti metallurgici 5.455.082 502.441 5.957.523 4.168.059 324.678 4.492.737 ‐1.464.786 ‐24,6%

Minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione 4.562.350 150.853 4.713.203 3.589.953 155.555 3.745.508 ‐967.695 ‐20,5%

Concimi 1.053.445 337.568 1.391.013 989.002 388.809 1.377.811 ‐13.202 ‐0,9%

Prodotti chimici 60.835 0 60.835 50.780 0 50.780 ‐10.055 ‐16,5%

Prodotti Diversi 1.510 7.766 9.276 312 8.090 8.402 ‐874 ‐9,4%

Merci in container 1.088.989 1.131.681 2.220.670 917.651 1.056.905 1.974.556 ‐246.114 ‐11,1%

Merci su trailer/rotabili 511.726 995.446 1.507.172 504.666 919.869 1.424.535 ‐82.637 ‐5,5%

TABELLA 2

MERCI (categorie merceologiche)

Differenza

Differenza

PERIODO 01/11/2019 ‐ 30/11/2019 01/11/2020 ‐ 30/11/2020

PERIODO 01/01/2019 - 30/11/2019 01/01/2020 - 30/11/2020

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mese di Novembre IN OUT TOTALE IN  OUT TOTALE TOTALE %

Prodotti agricoli e animali di cui: 194.460 0 194.460 53.451 0 53.451 -141.009 -72,5%

Cereali 194.460 0 194.460 53.451 0 53.451 ‐141.009 -72,5%

Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi di cui: 287.382 13.777 301.159 227.911 24.275 252.186 -48.973 -16,3%

Farine di semi e frutti oleosi 95.359 0 95.359 49.809 4.615 54.424 ‐40.935 -42,9%

Semi e frutti oleosi 137.407 0 137.407 64.417 4.699 69.116 ‐68.291 -49,7%

Oli e grassi animali e vegetali 31.209 5.000 36.209 82.083 3.500 85.583 49.374 136,4%

Prodotti metallurgici di cui: 532.733 36.891 569.624 324.228 9.145 333.373 -236.251 -41,5%

Coils 484.272 23.042 507.314 300.197 8.032 308.229 ‐199.085 -39,2%

Minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione di c 395.328 9.484 404.812 399.304 18.811 418.115 13.303 3,3%

Materie prime per l'industria ceramica 353.329 0 353.329 352.763 0 352.763 ‐566 -0,2%

Clinker 0 9.484 9.484 0 18.811 18.811 9.327 98,3%

progressivo gen. ‐ nov. IN OUT TOTALE IN  OUT TOTALE TOTALE %

Prodotti agricoli e animali di cui: 1.840.346 9.742 1.850.088 807.093 8.812 815.905 -1.034.183 -55,9%

Cereali 1.747.797 0 1.747.797 703.018 8.812 711.830 ‐1.035.967 -59,3%

Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi di cui: 3.047.693 129.096 3.176.789 3.183.254 324.906 3.508.160 331.371 10,4%

Farine di semi e frutti oleosi 1.043.076 36.087 1.079.163 988.377 28.257 1.016.634 ‐62.529 -5,8%

Semi e frutti oleosi 833.156 0 833.156 1.024.542 4.699 1.029.241 196.085 23,5%

Oli e grassi animali e vegetali 819.072 19.500 838.572 768.217 31.700 799.917 ‐38.655 -4,6%

Prodotti metallurgici di cui: 5.455.082 502.441 5.957.523 4.168.059 324.678 4.492.737 -1.464.786 -24,6%

Coils 5.174.705 290.391 5.465.096 3.982.700 258.208 4.240.908 ‐1.224.188 -22,4%

Minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione di c 4.562.350 150.853 4.713.203 3.589.953 155.555 3.745.508 -967.695 -20,5%

Materie prime per l'industria ceramica 4.247.780 0 4.247.780 3.285.897 0 3.285.897 ‐961.883 -22,6%

Clinker 0 150.853 150.853 0 148.555 148.555 ‐2.298 -1,5%

TABELLA 3

FOCUS SULLE PRINCIPALI MERCI MOVIMENTATE (tonnellate)

Differenza

Differenza

PERIODO 01/11/2019 ‐ 30/11/2019 01/11/2020 ‐ 30/11/2020

PERIODO 01/01/2019 - 30/11/2019 01/01/2020 - 30/11/2020

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mese di Novembre (TEU) (TEU) (TEU) %

CONTAINER SBARCATI di cui: 9.424 9.712 288 3,1%

pieni 5.612 5.041 ‐571 -10,2%

vuoti 3.812 4.671 859 22,5%

CONTAINER IMBARCATI di cui 8.423 8.510 87 1,0%

pieni 7.862 8.281 419 5,3%

vuoti 561 229 ‐332 -59,2%

CONTAINER TOTALI di cui 17.847 18.222 375 2,1%

pieni 13.474 13.322 ‐152 -1,1%

vuoti 4.373 4.900 527 12,1%

progressivo gen. ‐ nov. (TEU) (TEU) (TEU) %

CONTAINER SBARCATI di cui: 104.038 92.147 -11.891 -11,4%

pieni 71.675 59.337 ‐12.338 -17,2%

vuoti 32.363 32.810 447 1,4%

CONTAINER IMBARCATI di cui 97.833 88.352 -9.481 -9,7%

pieni 85.596 79.346 ‐6.250 -7,3%

vuoti 12.237 9.006 ‐3.231 -26,4%

CONTAINER TOTALI di cui 201.871 180.499 -21.372 -10,6%

pieni 157.271 138.683 ‐18.588 -11,8%

vuoti 44.600 41.816 ‐2.784 -6,2%

TABELLA 4

CONTAINER

Differenza

Differenza

PERIODO

PERIODO

01/11/2019 - 30/11/201901/11/2020 - 30/11/2020

01/01/2019 - 30/11/201901/01/2020 - 30/11/2020

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mese di Novembre (PEZZI) (PEZZI) (PEZZI) %

TRAILER/ROTABILI SBARCATI di cui: 3.395 3.989 594 17,5%

Trailer 2.757 3.272 515 18,7%

Automotive 588 702 114 19,4%

Auto e altri veicoli 50 15 ‐35 -70,0%

TRAILER/ROTABILI IMBARCATI di cui: 3.108 3.642 534 17,2%

Trailer 2.943 3.525 582 19,8%

Automotive 0 0 0 n.d.

Auto e altri veicoli 165 117 ‐48 -29,1%

TRAILER/ROTABILI TOTALI di cui 6.503 7.631 1.128 17,3%

Trailer 5.700 6.797 1.097 19,2%

Automotive 588 702 114 19,4%

Auto e altri veicoli 215 132 ‐83 -38,6%

progressivo gen. ‐ nov. (PEZZI) (PEZZI) (PEZZI) %

TRAILER/ROTABILI SBARCATI di cui: 39.830 33.257 -6.573 -16,5%

Trailer 29.703 27.515 ‐2.188 -7,4%

Automotive 9.636 5.608 ‐4.028 -41,8%

Auto e altri veicoli 491 134 ‐357 -72,7%

TRAILER/ROTABILI IMBARCATI di cui: 34.005 31.807 -2.198 -6,5%

Trailer 32.032 30.174 ‐1.858 -5,8%

Automotive 0 9 9 n.d.

Auto e altri veicoli 1.973 1.624 ‐349 -17,7%

TRAILER/ROTABILI TOTALI di cui 73.835 65.064 -8.771 -11,9%

Trailer 61.735 57.689 ‐4.046 -6,6%

Automotive 9.636 5.617 ‐4.019 -41,7%

Auto e altri veicoli 2.464 1.758 ‐706 -28,7%

TABELLA 5

TRAILER E ROTABILI

Differenza

Differenza

PERIODO 01/11/2019 - 30/11/201901/11/2020 - 30/11/2020

PERIODO 01/01/2019 - 30/11/201901/01/2020 - 30/11/2020

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mese di Novembre (NUMERO) (NUMERO) (NUMERO) %

su TRAGHETTI di cui: 46 39 -7 -15,2%

in sbarco 24 23 ‐1 -4,2%

in imbarco 22 16 ‐6 -27,3%

su NAVI DA CROCIERA di cui: 2.598 0 -2.598 -100,0%

in transito 2.598 0 ‐2.598 -100,0%

in sbarco/imbarco 0 0 0 n.d.

homeport 0 0 0 n.d.

Numero toccate navi da crociera 2 0 -2 -100,0%

TOTALE PASSEGGERI 2.644 39 -2.605 -98,5%

progressivo gen. ‐ nov. (NUMERO) (NUMERO) (NUMERO) %

su TRAGHETTI di cui: 829 375 -454 -54,8%

in sbarco 404 211 ‐193 -47,8%

in imbarco 425 164 ‐261 -61,4%

su NAVI DA CROCIERA di cui: 16.674 0 -16.674 -100,0%

in transito 16.184 0 ‐16.184 -100,0%

in sbarco/imbarco 490 0 ‐490 -100,0%

homeport 0 0 0 n.d

Numero toccate navi da crociera 34 0 -34 -100,0%

TOTALE PASSEGGERI 17.503 375 -17.128 -97,9%

TABELLA 6

PASSEGGERI

Differenza

Differenza

PERIODO 01/11/2019 - 30/11/201901/11/2020 - 30/11/2020

PERIODO 01/01/2019 - 30/11/201901/01/2020 - 30/11/2020

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