Anche quest’anno è stato attivato il progetto del ... · Istituto di Psicologia Umanistica...

8
N 1 - Novembre 2010 Il Gallettino Anche quest’anno è stato attivato il progetto del giornalino d’istituto realizzato dagli a- lunni dei tre plessi scolastici: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. In questo giornalino faremo degli articoli sulle nostre esperienze, le nostre uscite didattiche e su ciò che accade. Ci impegneremo, soprattutto quest’anno che alcuni di noi avranno gli esami, a farvi divertire anche con dei giochi e con degli indovinelli. Quest’anno la redazione sarà formata da alcuni alunni nuovi e alcuni che già vi hanno par- tecipato lo scorso anno scolastico. Ringraziamo della vostra disponibilità a seguirci. A tutti i nostri lettori auguriamo buona lettura. Il 4 Novembre rappresenta una data storica per l'Italia, in cui si completava, con la fine della Prima Guerra Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l'Unità d'Italia, percorso durato per circa settant'anni dalla Prima Guerra d'Indipendenza il cui scopo era quello di riunirsi sotto un’unica bandiera e terminato con la vittoria di Vittorio Veneto. Ogni anno il 4 Novembre è celebrato con varie manifestazioni in tutta l'Italia; anche qui nel paesino in cui vivo io, Gallicano nel Lazio, abbiamo festeggiato questo giorno importante in onore di tutti i caduti per la patria. E' stata organizzata dal nostro sindaco una manifestazione alla quale abbiamo partecipato solamente noi alunni di terza media; ci è stato affidato il compito di riprodurre ognu- no la bandiera tricolore su un cartoncino e di scriverci sopra un pensiero personale dedicato a tutti i cadu- ti. Ci siamo recati, accompagnati dai professori, al Parco della Memoria dove si trova il monumento ai ca- duti in guerra. Dopo esserci disposti in cerchio è arrivato il sindaco, che ci ha introdotto brevemente il mo- tivo per il quale ci trovavamo lì parlando anche di alcuni dei fatti storici più importanti di quel periodo; appena terminato il discorso, sono intervenuti due carabinieri che hanno appeso la bandiera tricolore all'asta e l'hanno innalzata al cielo, il tutto accompagnato dal nostro bellissimo Inno d'Italia! La professo- ressa di lettere che ha accompagnato la mia classe, ha poi preso il microfono e ha iniziato a chiamare uno per uno tutti gli alunni, per invitarli a leggere ognuno il proprio pensiero. Abbiamo poi lasciato le nostre bandiere al sindaco, per pubblicarle sul sito internet del Comune. La manifestazione si è conclusa con un canto generale del nostro inno e con dei ringraziamenti, offerti dal sindaco, alla nostra preside e ai profes- sori che ci hanno dato la possibilità di partecipare ad una ricorrenza così importante, e anche a noi alunni in particolare poiché abbiamo partecipato attivamente al progetto in tutto e per tutto! Chiara Mergè 3H

Transcript of Anche quest’anno è stato attivato il progetto del ... · Istituto di Psicologia Umanistica...

N 1 - Novembre 2010

Il Gallettino

Anche quest’anno è stato attivato il progetto del giornalino d’istituto realizzato dagli a-lunni dei tre plessi scolastici: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. In questo giornalino faremo degli articoli sulle nostre esperienze, le nostre uscite didattiche e su ciò che accade. Ci impegneremo, soprattutto quest’anno che alcuni di noi avranno gli esami, a farvi divertire anche con dei giochi e con degli indovinelli. Quest’anno la redazione sarà formata da alcuni alunni nuovi e alcuni che già vi hanno par-tecipato lo scorso anno scolastico. Ringraziamo della vostra disponibilità a seguirci. A t u t t i i n o s t r i l e t t o r i a u g u r i a m o b u o n a l e t t u r a .

Il 4 Novembre rappresenta una data storica per l'Italia, in cui si completava, con la fine della Prima Guerra

Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l'Unità d'Italia, percorso durato per circa settant'anni dalla

Prima Guerra d'Indipendenza il cui scopo era quello di riunirsi sotto un’unica bandiera e terminato con la

vittoria di Vittorio Veneto. Ogni anno il 4 Novembre è celebrato con varie manifestazioni in tutta l'Italia;

anche qui nel paesino in cui vivo io, Gallicano nel Lazio, abbiamo festeggiato questo giorno importante in

onore di tutti i caduti per la patria. E' stata organizzata dal nostro sindaco una manifestazione alla quale

abbiamo partecipato solamente noi alunni di terza media; ci è stato affidato il compito di riprodurre ognu-

no la bandiera tricolore su un cartoncino e di scriverci sopra un pensiero personale dedicato a tutti i cadu-

ti. Ci siamo recati, accompagnati dai professori, al Parco della Memoria dove si trova il monumento ai ca-

duti in guerra. Dopo esserci disposti in cerchio è arrivato il sindaco, che ci ha introdotto brevemente il mo-

tivo per il quale ci trovavamo lì parlando anche di alcuni dei fatti storici più importanti di quel periodo;

appena terminato il discorso, sono intervenuti due carabinieri che hanno appeso la bandiera tricolore

all'asta e l'hanno innalzata al cielo, il tutto accompagnato dal nostro bellissimo Inno d'Italia! La professo-

ressa di lettere che ha accompagnato la mia classe, ha poi preso il microfono e ha iniziato a chiamare uno

per uno tutti gli alunni, per invitarli a leggere ognuno il proprio pensiero. Abbiamo poi lasciato le nostre

bandiere al sindaco, per pubblicarle sul sito internet del Comune. La manifestazione si è conclusa con un

canto generale del nostro inno e con dei ringraziamenti, offerti dal sindaco, alla nostra preside e ai profes-

sori che ci hanno dato la possibilità di partecipare ad una ricorrenza così importante, e anche a noi alunni

in particolare poiché abbiamo partecipato attivamente al progetto in tutto e per tutto!

Chiara Mergè 3H

Martedì 9 Novembre, si è tenuto, per le insegnanti della Scuola dell’Infanzia, il primo

incontro formativo con il Prof. C. Cedro (psichiatra e psicologo clinica Università di

Messina, Dir. Scient. Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale - Roma ) e la Dott.ssa

V. Vardè, al fine di avviare il progetto, proposto dalle insegnanti dell’ultimo anno, per il

rilevamento precoce dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (dislessia, disgrafia,

disortografia, discalculia). Il progetto, inserito nel POF del corrente anno scolastico, ar-

ricchisce di molto i servizi proposti dal nostro I.C. e si dimostra precorritore dei tem-

pi che proprio in questo periodo, dopo un lungo processo legislativo, si è finalmente

concretizzata la cosiddetta “legge sulla dislessia”. Questa prevede finanziamenti alle

scuole proprio per assicurare adeguate possibilità di diagnosi precoce, a partire dalla

Scuola dell’Infanzia, e per poter attuare provvedimenti compensativi e dispensativi lun-

go tutto il percorso scolastico che favoriscano il successo scolastico di questi bambini,

prevenendo blocchi sull’apprendimento, storie d’ansia e di abbandono scolastico.

Le ricerche epidemiologiche condotte in Italia ci dicono che nella nostra scuola c’è

un’incidenza tra il 5% e il 10% di bambini con DSA spesso tardivamente diagnosticati o

mai. I bambini con DSA sono bimbi con Q.I. assolutamente nella norma o anche supe-

riore ma si tratta di disturbi funzionali, stabili e non si guarisce ma si può migliorare.

Il recente strumento normativo quindi non contempla l’impiego di un insegnante di

sostegno, piuttosto il diritto per questi bambini e ragazzi di avere insegnanti formati,

preparati che intervengano con screening preventivi e modalità didattiche idonee per i

loro bisogni speciali, preferendo le strategie per l’apprendimento rispetto ai meccani-

smi dell’apprendimento.

Insegnante della Scuola dell’Infanzia di Gallicano

Matilde Salvioni

LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI GALLICANO NEL LAZIO

ALL’AVANGUARDIA PER VENIRE INCONTRO ALLE ESIGENZE

DEI BAMBINI

N 1 - Novembre 2010

Il Gallettino

FROTTAGE CON LE FOGLIE bambini di 4 anni-sez B C

COLLAGE DI FOGLIE bambini di 3 anni - sez F

DALL’UVA AL VINO—ricostruzione in sequenza logica

SEZ. E-bambini di 5 anni

Alcuni regali di Natale, economici,possono essere dei cioccolatini fatti in casa,senza usare fornelli , facili da fare per noi ragaz-zi .Gli ingredienti sono:

100g di mascarpone 1 rosso d’uovo 50g di burro 50g cacao amaro 50g di zucchero 130g di biscotti

Si amalgama tutto, poi si fanno delle palline e si rotolano in granuli di cioccolato o cocco, si mettono nel frigo e quando sono belli freddi si mettono nelle bustine con dei fiocchetti .In questo modo si fanno degli originali e golosi regali. Sono facili da fare e buoni da mangiare. Se si va a pranzo dai famigliari, invece di portare il classico pandoro, si può inventare una ricetta, come la “torta pandoro”:

Si taglia il pandoro in tre dischi Facendoci aiutare dai genitori, si crea una crema alla vaniglia. Si mette la crema tra gli strati. Si ricopre il pandoro di cioccolato sciolto. Se si vuol essere ancora più originali, si scrive sopra “Buon Natale”. A chi piace l’arte, può realizzare delle forme di das

Si crea la forma che si desidera con il das. Si lascia asciugare per almeno un giorno. Si decora. Oppure si possono comprare dei piattini senza nessun decoro e disegnandoci sopra qualsiasi fantasia natalizia. Buon Natale!

Talida Novac 2° G

Durante la costruzione a Berlino di una linea metropolitana davanti al palazzo del Comune è stata fatta una scoperta che ha dello stupefacente. Undici sculture di bronzo e ceramica d’impronta Cubista, Astrattista e Dadaista, considerato dal re-gime nazista arte degenerata. Fortunatamente nonostante i sessant’anni passati nel sottosuolo, si sono mantenute quasi intatte. E’ stato accertato che le sculture appartengano ad Edwin Scharff,Otto Baum, Morg Moll e Gustav Heinrich Woll. I nazisti consideravano arte “degenerata” tutte le forme d’arte che non riflettes-sero i valori e le ideologie naziste e ariane; nel 1937 i nazisti “depurarono” i mu-sei di arte impura, ne individuarono circa 650 che furono tutte esposte in una mo-stra in iterante di arte “degenerata”. Mattia Pascale II G

Il giorno dei morti è la festività che la Chiesa cattolica dedica alla commemorazione dei defunti. Questa festa ha origini

antiche, che uniscono paesi lontani per epoche e distanze. Delle civiltà antiche celebravano la festa degli antenati tra la

fine di ottobre e all’inizio di novembre. Questa data sembra riferirsi al periodo del grande Diluvio di cui parla la Genesi, il

Diluvio per cui Noè costruì l’arca, che, secondo il racconto di Mosè cadde nel “diciassettesimo giorno del secondo mese” che

corrisponderebbe al nostro novembre. La festa dei morti nacque, dunque, in “onore” di persone che Dio aveva distrutto, per

togliere la paura di nuovi eventi simili. Il rito della commemorazione dei defunti sopravvive alle epoche e ai culti: dall’antica

Roma, alle civiltà celtiche, fino al Messico e alla Cina, ci sono stati riti diversi dove l’unico comune denominatore è consolare

le anime dei defunti perché siano propizie per i vivi. Anche ai giorni d’oggi sono fatti dei piccoli riti:

In alcune parti del mondo ci si maschera da santi, da angeli e da diavoli e si accendono dai falò;

In altre parti del mondo invece la sera del 1 novembre si prepara la tavola per i defunti.

Nella mia famiglia il ricordo dei nostri defunti è vivo tutto l’anno;

Mia madre tutte le settimane visita il cimitero e porta fiori freschi. A volte anch’io vado con i miei genitori soprattutto da

quando (2 anni fa) ho perso due cugini giovani. Comunque io penso che oltre a visitare cimiteri, i nostri cari possano essere

sempre ricordati nei nostri pensieri e con una preghiera durante la giornata.

Gabriele Cara IF

Era ormai finita l’estate e il mio primo giorno di scuola media si avvicinava. Ero molto agitato perché non cono-

scevo l’ambiente ma soprattutto i professori; in qualche modo, però, provavo a tranquillizzarmi ma i miei sforzi

erano inutili. Per fortuna non ero il solo ad essere agitato; infatti lo erano anche i miei amici che, come me, do-

vevano iniziare la prima media. Pensavo che sarebbe stato terribile, pensavo ai miei pomeriggi passati sui libri e

a quante cose i professori ci avrebbero dato da studiare. La mia mente era piena di idee brutte, ma anche belle

a tratti, però tutto nella mia testa scomparse e con molta ansia mi andai a sedere, insieme al mio amico Simone

all’ultimo banco, pensando che così i professori non ci avrebbero mai chiamato per le interrogazioni. A primo

impatto una delle cose che mi sono piaciute è stata l’aula: molto spaziosa ma soprattutto pulita. Ma in quel mo-

mento i miei pensieri più profondi erano rivolti a ciò che mi aspettava dopo. Intanto in lontananza una professo-

ressa si avvicinava e veniva a presentarsi. Sembrava molto simpatica e infatti non mi sbagliavo, era la professo-

ressa di matematica e scienze. Dopo l’insegnante di matematica ne sono seguiti altri anche loro molto simpatici.

Già durante il primo giorno di scuola mi sono sentito a mio agio in classe con i miei compagni. Piano piano ho co-

nosciuto altri professori, tra cui l’insegnante di italiano, storia e geografia. Ne avevo già sentito parlare ed ero

preoccupato proprio per le voci che avevo sentito. Però molto spesso le chiacchiere sono sbagliate e in questo

caso. Il professore scherza molto e ci fa divertire però, giustamente, vuole da noi il massimo impegno sia nello

studio ma soprattutto nel linguaggio, perché io, come molti della classe, non parliamo l’italiano corretto e lui non

vuole. Adesso mi sono ambientato bene ed ho un buon rapporto sia con gli insegnanti che con i compagni. Sono

abbastanza bravo in quasi tutte le materie, ma non a tecnica. Trovo molta difficoltà nel posizionare corretta-

mente le righe. Non c’è nessuna materia che preferisco perché non amo molto la scuola. Se continuerò ad impe-

gnarmi come sto facendo credo che i risultati saranno buoni ed i miei genitori saranno felici di me.

Cara Gabriele I F

Il 12 Novembre 2010 c' è stata la premiazione della gara di matematica a cui io, Enache Robert Cristian, ho partecipato e sono stato premiato come 1° della mia scuola. Sono stato accompagnato da mia madre e da mio fratello; inizialmente avevo un po' d' ansia per-ché non sapevo cosa mi sarei dovuto aspettare ma, dopo essermi seduto, mi sono tranquillizza-to. Abbiamo aspettato per una mezz’oretta che arrivassero anche gli altri studenti che dovevano essere premiati; intanto il videoproiettore ci mostrava fumetti riguardanti la matematica. Successivamente ,quando tutti sono arrivati, un professore ci ha illustrato le potenzialità dell' istituto. Alla gara di matematica hanno partecipato otto scuole, di cui solo due medie e le restanti sei su-periori. La prima ad essere premiata è stata una ragazza delle superiori che è passata tra il piccolo pub-blico per distribuire delle caramelline; quando è passata da mio fratello, il professore che conse-gnava i premi ha detto:<<A lui dagli 3 o 4 caramelle, ha una faccia da matematico.>> ma lui le ha rifiutate. Quando sono stato chiamato per prendere il premio, il professore ha invitato anche mio fratello. A me è stata consegnata una busta con un borsellino all' interno che conteneva un orologio,una sacca dove metterci le scarpe per quando vado in palestra e una targa da consegnare alla scuo-la. Robert Enache II H