ANATOMIA 9 - ipasvi.lucca.it · La bile viene riversata nella porzione discendente del duodeno...

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ANATOMIA 9 Docente: Lorenzetti Cristina 27/05/2016

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ANATOMIA 9

Docente: Lorenzetti Cristina27/05/2016

27/05/2016

4 Livello di OrganoL’organo è un insieme di tessuti con funzioni specifiche: reni, fegato, polmoni, stomaco ecc.

5 Livello di ApparatoUn apparato è un insieme di organi che cooperano a una specifica funzione: apparato urinario, digerente, respiratorio

6 Livello OrganismoL’organismo è l’insieme degli apparati che formano un sistema complesso evolutivo, si sviluppa, si determina e si mantiene da solo secondo un progetto contenuto nel DNA.

APPARATO RESPIRATORIO

27/05/2016

APPARATO RESPIRATORIO27/05/2016

APPARATO RESPIRATORIO27/05/2016

L’apparato respiratorio è suddiviso in:

- vie respiratorie superiori,, naso e cavità nasali, faringe, laringe e partesuperiore della trachea;- vie respiratorie inferiori che comprendono la parte inferiore dellatrachea, bronchi e polmoni.

APPARATO RESPIRATORIOfunzione di far entrare e uscire aria dai polmoni, che sono la sede di scambio di ossigeno e anidride carbonica tra l’aria atmosferica e il sangue

Tutte le nostre cellule devono ricevere ossigeno per attivare l’ATP, e devono potere eliminare la CO2 come prodotto di rifiuto della respirazione cellulare.

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Naso e cavità nasali: è il luogo in cui l’aria entra ed esce, il naso è formato da osso e cartilagine e rivestito di pelle.

All’interno delle narici sono presenti peli che hanno lo scopo di bloccare l’entrata della polvere.

Le due cavità nasali sono situate nel cranio e separate dal setto nasale, una lamina ossea e rivestite da mucosa nasale, formata da epitelio ciliato, che secerne muco ed è anche sede dei recettori dell’olfatto.

I seni paranasali sono cavità aeree della mascella, del frontale, dello sfenoide e dell’etmoide, ricoperta da epitelio ciliato che secerne muco espulso attraverso dei piccoli condotti all’interno delle cavità nasali. La loro funzione è quella di alleggerire il cranio e dare risonanza alla voce

Naso e cavità nasali

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FARINGE: nasofaringe, orofaringe e laringofaringe

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FARINGE: nasofaringe, orofaringe e laringofaringe

Faringe: canale muscolare situatoposteriormente rispetto alle cavità nasali eanteriormente alle vertebre cervicali.

Il nasofaringe è posto dietro le cavità nasali e durante la deglutizione è chiuso dal palato molle a impedire che il cibo e saliva risalgano verso l’alto. Nella parte posteriore del nasofaringe sono presenti le adenoidi (tonsille faringee), noduli linfatici, che contengono macrofagi

In questa porzione si aprono le tube di Eustachio che si collegano all’orecchio.

Il nasofaringe è percorsa solo dall’aria che in questo primo tratto viene depurata e riscaldata

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FARINGE: nasofaringe, orofaringe e laringofaringe

L’orofaringe è dietro la cavità orale ela sua mucosa è di epitelio squamosostratificato in continuità con quellaorale. Sulle pareti laterali vi sono letonsille palatine, che insieme alleadenoidi e tonsille linguali formanoun anello linfatico attorno alla faringeche distruggono gli agenti patogeni.

Il laringofaringe è la parte pià bassa e si apreanteriormente nella laringe e posteriormenteall’esofago. La contrazione della parete muscolaredell’orofaringe e della laringofaringe è parte delriflesso della deglutizione.

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Le corde vocali si trovano da entrambi i lati della glottide, si stendonoai suoi lati durante la respirazione per far entrare e uscire liberamentel’aria dalla trachea. Per far uscire la voce le corde vocali si tendono el’aria espirata le fa vibrare producendo il suono.

Laringe

cassa vocale

passaggio di aria

Costituita da 9 particartilaginee connesse dalegamenti che le permettono dinon collassare. La sua mucosaè rivestita da epitelio ciliato ein corrispondenza delle cordevocali di epitelio squamosostratificato.

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Gli alveoli sono le unità funzionali del polmone e le loro cellule sono piatte di epitelio squamoso semplice. Sono milioni per ogni polmone e ogni alveolo è circondato da una rete di capillari. All’interno degli alveoli si trovano i macrofagi. Nello spazio fra i grappoli vi è tessuto connettivo elastico, importante per l’inspirazione e ognuno è ricoperto da un sottile strato di liquido tessutale, essenziale per la diffusione dei gas

Trachea lunga circa 10-13 cm. si estende dalla laringe fino ai bronchi principali. La sua parete contiene da 16 a 20 formazioni cartilaginee a forma di C che la mantengono pervia e si dilata durante il passaggio del cibo. La mucosa è ciliata con cellule calciformi.

Bronchi principali: sono le diramazioni della trachea che entrano nei polmoni dove si dividono in ulteriori rami che raggiungono i lobi di ciascun polmone, albero bronchiale, fino a formare i bronchioli che radunati a grappolo formano gli alveoli.

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ricoperti esternamente dallapleura parietale edinternamente da quellaviscerale, tra le due membranevi è un liquido sieroso che leprotegge dallo sfregamento e lemantiene unite durante larespirazione.

Polmoni

Di consistenza molle e spugnosae di colorito roseo nel neonato,grigiastra nell’adulto.

Sono divisi in lobi dalle scissurepolmonari, in cui affonda lapleura il polmone destro ha trelobi, superiore, medio, inferiore;il polmone sinistro ne ha due,lobo superiore e inferiore.

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Durante l’espirazione si ha una diminuzione degli impulsi motori dal midollo, ildiaframma si alza e i muscoli intercostali esterni sono rilasciati, provocandol’abbassamento e la restrizione delle coste. I polmoni si comprimono e l’aria vieneespulsa.

MECCANISMO DELLA RESPIRAZIONEVentilazione è il passaggio di aria da e verso gli alveoli.

I muscoli diaframma, intercostali interni ed esterni permettono gli atti respiratori, formati ognuno da una inspirazione, seguita da una espirazione.

L’impulso che dà origine all’inspirazione parte dal midollo allungato, percorre il nervo frenico e arriva al diaframma che si abbassa e appiattisce e ai nervi intercostali che muovono i muscoli intercostali esterni spostando le coste verso l’alto e l’esterno.

In questo modo all’interno dei polmoni si crea una pressione negativa, rispetto alla pressione atmosferica, e l’aria penetra al loro interno

L’inspirazione è quindi un processo attivo, che richiede contrazione muscolare,mentre l’espirazione normale è un processo passivo e dipende in gran parte dallaelasticità dei polmoni.

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Volume residuo: la quantità di aria che rimane nei polmoni dopo la piùprofonda espirazione (1000 – 1500).

VOLUME POLMONAREMisura l’elasticità polmonare:

Volume corrente: è la quantità di una normale inspirazione seguita da unaespirazione, circa 500 ml (millilitri)

Volume respiratorio al minuto: la quantità di aria inspirata ed espirata in un minuto contando gli atti respiratori (normali da 12 a 20)

Volume di riserva inspiratoria: la quantità di aria inspirata oltre il volumecorrente ( 2000 -3000 ml)

Volume di riserva espiratoria: la quantità di aria espirata oltre il volumecorrente ( 1000 -1500 ml)

Capacità vitale: la somma del volume corrente, della riserva inspiratoria ed espiratoria (3500-5000 ml)

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La misurazione di questi volumi avviene tramite spirometria,strumento che rileva e quantifica lo spostamento di aria.

VOLUME POLMONARE

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REGOLAZIONE DELLA RESPIRAZIONE

2) regolazionechimica: si riferisceagli effetti del pH edel livello di O2 nelsangue. Ichemocettori chepercepiscono icambiamenti sonolocalizzati nei glomi(Piccolo organulocomposto datessuto vascolare onervoso) situatinella carotide enell’aorta.

1) regolazione nervosa: i centri respiratori sono situati nel midollo allungato e nel ponte. Il centro inspiratorio genera impulsi in modo automatico e ritmico provocando l’entrata di aria nei polmoni che si gonfiano.I recettori (barocettori) nel

tessuto polmonare inviano impulsi inibitori. Il centro espiratorio viene stimolato quando sono necessarie espirazioni forzate. Anche l’ipotalamo interviene influenzando i cambiamenti del respiro in situazioni emozionali. Nel midollo allungato si trovano anche i centri della tosse e dello starnuto che rimuovono sostanze irritanti dalle vie respiratorie superiori

APPARATO RESPIRATORIO27/05/2016

Il fumo sicuramente è una causa di invecchiamento precoce di cuore e arterie, ma in particolar modo nei polmoni crea i danni maggiori.

APPARATO RESPIRATORIO E INVECCHIAMENTO

La muscolatura respiratoria, come quella scheletrica, progressivamente va indebolendosi con gli anni

Il tessuto polmonare perde elasticità e gli alveoli subiscono il deterioramento delle pareti con riduzione della capacità ventilatoria e della capacità polmonare, ma la funzione residua è solitamente sufficiente per lo svolgimento delle attività ordinarie

Le ciglia della mucosa respiratoria si deteriorano e i macrofagi alveolari diminuiscono le loro capacità di difesa aumentando la possibilità di polmoniti

APPARATO RESPIRATORIO E FUMO27/05/2016

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APPARATO DIGERENTE

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

ha il compito di accogliere,digerire e assimilare sostanzenutrienti ed espellere quelle ineccesso e le scorie, non utili almetabolismo.

APPARATO DIGERENTE

Il tubo digerente si estendedalla bocca all’ano e per ladigestione si avvale anche diorgani accessori, cheintervengono sia per ladigestione meccanica,spezzamento fisico del cibo inpiccoli frammenti, sia per ladigestione chimica, attraversol’utilizzo di enzimi digestivi.

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

I denti decidui cominciano ad emergere a circa 6 mesi di età e l’insieme di 20 denti entro i 2 anni, gradualmente sostituiti da quelli permanenti fino a raggiungere il numero di 32.

Incisivi, canini, premolari e molari tra cui i denti del giudizio (terzi molari che possono anche non spuntare mai per mancanza di spazio).

Il colore della corona, che è bianco-azzurro nei decidui e bianco tendente al giallo nei permanenti, diventa più giallo con l’età per usura dello smalto e per aumentata mineralizzazione della dentina.

DENTI

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

è un organo muscolare della cavità orale e

costituisce la parete anteriore dell'orofaringe.

La sua superficie dorsale costituita dalla

mucosa linguale è convessa in ogni direzione

ed è distinguibile in due parti, diverse sia per

aspetto che per origine embriologica, dette

corpo e radice della lingua, o porzione orale e

porzione faringea. Esse sono divise da un

solco a V rovesciata detto solco terminale, il

cui apice costituisce una piccola cavità detta

fondo cieco.

E' collegata posteriormente a un piccolo osso

chiamato ioide e anteriormente ad un piccolo

e sottile filamento detto frenulo o filetto. La

lingua è dotata di papille gustative, ed è,

appunto, il principale organo del gusto.

LINGUA

Essa svolge la funzione di impastare il cibo con la saliva e di spingerlo sotto i

denti affinché venga triturato, e quindi spinto giù per l‘esofago.

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

è un tubo lungo 25 cm che collega la bocca allo stomaco le sue pareti ricche di muscoli si contraggono e spingono il bolo nello stomaco.

ESOFAGO

Il lume esofageo è una cavità virtuale, infatti a riposo presenta una forma stellata per la presenza di pliche longitudinali, ossia sollevamenti della tonaca mucosa e della sottostante sottomucosa. Il lume diventa reale al passaggio del bolo alimentare.

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

STOMACO La parete dello stomaco è costituita da una parte esterna

filamentosa, una parte muscolare e la parete interna da tessuto

connettivo, ricco di vasi sanguigni, di ghiandole che secernano

acido cloridrico e diversi enzimi, il più importante è la pepsina

L'acido cloridrico, scioglie il cibo euccide i microrganismi dannosi,neutralizza l’alcanilità della saliva etrasforma il bolo in chimo a phacido.

L’ambiente acido favoriscel’attivazione degli enzimi delladigestione contenuti nei succhigastrici e secreti da altre cellule.

La pepsina scompone le proteine inmolecole più semplici.

La digestione viene completatanell’intestino tenue. Il fegato e ilpancreas, partecipano alla fasefinale della digestione.

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

È la ghiandola più voluminosa dell’organismo è situata nella parte superioredestra dell’addome, esso produce un liquido giallo-verdastro, la bile che servead emulsionare i grassi riducendoli in piccolissime goccioline.

La bile viene riversata nella porzione discendente del duodeno attraverso ildotto coledoco nato dalla confluenza del dotto epatico e del dotto cistico, il qualeè in diretta continuità con il collo della colecisti.

FEGATO

colecisti o vescicola biliare, lunga in media 10 cm e con unacapacità di 40 g, è un organo a forma di pera, localizzato nellaporzione anteriore della faccia inferiore del fegato contenete labile, rivestita dal peritoneo..

CISTIFELLEA

BILE

situato dietro lo stomaco e la cavità addominale. produce e riversa nel duodeno il succo pancreatico; secerne e versa nel sangue due ormoni, l’insulina e il glucagone, grazie alla presenza di piccoli ammassi cellulari.

PANCREAS

consta di una parte a secrezione interna o endocrina ("isole del Langerhans") e una parte a secrezione esterna o esocrina la quale, tramite due "dotti escretori", "principale" e "accessorio", riversa il suo secreto all'interno del duodeno.

Misura circa 20 cm di lunghezza, 4 cm di altezza e 2 cm di spessore, ha consistenza friabile e colorito roseo, o grigiastro quando è in fase di intensa attività secretiva.

Si trova anteriormente ai corpi delle prime due vertebre lombari e consta di tre parti: testa, corpo e coda ognuno in contatto con i vari organi addominali.

Il suo compito è quello di immagazzinare la bile, prodotta dagli epatociti, che verrà utilizzata durante i processi digestivi

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

INTESTINO

APPARATO DIGERENTE27/05/2016

intestino tenue

duodeno

tubo di diametro variabile con pareti flessibili, ripiegato più volte su se stesso, con una lunghezza complessiva di 9 m.

INTESTINO

intestino crasso

digiuno

ilio

Tenue mesenteriale

retto

cieco

colon ascendente,

colon trasverso

colon discendente

sigma

27/05/2016

Nell'intestino tenue si trovano numerose

valvole conniventi, pieghe circolari, che

aumentano la superficie della mucosa,

necessaria per l'assorbimento di sostanze

nutritive. Si calcola che la mucosa

intestinale sia ricoperta da circa 40 milioni

di villi, più o meno 18-40 per millimetro

quadrato.

Ogni villo è costituito da un asse

connettivale tappezzato da un singolo

strato di cellule assorbenti, la cui

memebrana - rivolta verso il lume -

presenta delle sottili estroflessioni

citoplasmatiche a dito di guanto.

Questi minuscoli rilievi, visibili soltanto al

microscopio elettronico, sono chiamati

microvilli e nel loro insieme costituiscono

l'orletto a spazzola.

FECI27/05/2016

Colore: marrone dovuto alla conversione chimica della bilirubina in urobilina estercobilina da parte dei batteri intestinali e degli enzimi.Odore: risultato della decomposizione batterica delle proteine Consitenza: soffice a forma cilindrica che ha la dimensione del retto.Quantità: giornalmente vengono prodotti da 150 a 300 g di feciSangue occulto: presenza di tracce nascoste di sangue rilevabili con esami dilaboratorio.Melena: emissione di sangue digerito attraverso l'ano con le feci, che assumonoun colorito nerastro (feci picee), ed è caratterizzata da un tipico odore molto acido.Proctorratia/rettorragia: emissione di sangue fresco attraverso l'ano con osenza feci.

FECILe feci sono il materiale di rifiuto dell'organismo che viene eliminato per via rettale.

In condizioni normali le feci sono formate per il 75% da acqua e per il 25% da materiale solido che include batteri, fibrenon digerite, grasso, materia inorganica (calcio e fosfati), muco, cellule intestinali desquamate e alcune proteine. Una parte notevole della massa fecale non è di origine alimentare; le feci si formano infatti anche durante il digiuno

VOMITO27/05/2016

VOMITO,Espulsione violenta dalla bocca del cibo contenuto nello stomaco. Si accompagna

in genere ad aumento della salivazione e pallore

La nausea è una sensazione difficilmente descrivibile, essendo percepibile solo dal singolo individuo. Di norma precede il vomito, ma non sempre chi l'avverte poi vomita. I conati di vomito sono dovuti alla contrazione della muscolatura respiratoria e precedono o accompagnano il vomito.

Il meccanismo del vomitoIl vomito è il risultato di un complesso meccanismo, regolato da una ''centralina di

comando'' collocata in una particolare zona del cervello. A questo ''centro del vomito'' arrivano segnali da varie parti dell'organismo:

•dalla corteccia cerebrale, che può stimolare il centro mandando messaggi di sapori, odori, ricordi, emozioni, immagini;

•dall'orecchio, che trasmette soprattutto informazioni relative alla posizione del corpo rispetto allo spazio;

•da diverse parti dell'apparato digerente (gola, stomaco, intestino) e da altri organi, come il cuore.

VOMITO27/05/2016

Le cause del vomito

In certi casi può essere facilmente intuita la sua funzione di difesa: infatti, l'ingestione di sostanze pericolose o di corpi estranei può indurre il vomito che va visto come un tentativo dell'organismo di espellere ciò che può nuocere. In molti altri casi invece non è possibile individuare una funzione di difesa e diventa un disturbo privo di scopo.

È un sintomo che si accompagna ad alcuni disturbi dell'apparato digerente (es. gastroenterite, ulcera, occlusione intestinale, alterazioni della motilità gastro-intestinale). Può essere dovuto ad infezioni da batteri e virus o, nei bambini, essere provocato dalla presenza di una elevata quantità di ''acetone'' nel sangue.

E’ di frequente riscontro durante la gravidanza, soprattutto nei primi mesi. Molte persone soffrono di nausea e vomito quando vanno in automobile, in nave, o in aereo (mal di movimento o cinetosi); in altre persone, che soffrono di disturbi al sistema di controllo della posizione del corpo nello spazio (situato nell'orecchio), il vomito accompagna le vertigini. Altre cause possono essere gli stimoli dolorosi (es. dolori mestruali, emicrania) o le emozioni violente. Nausea o vomito dopo un intervento chirurgico sono parimenti condizioni abbastanza frequenti e disturbanti.

Anche molti farmaci possono provocare sintomi di nausea e vomito, soprattutto quando vengono somministrati per bocca ma non solo. Tra i farmaci, quelli impiegati nei trattamenti antitumorali sono quelli che inducono la forma più grave di vomito.

VOMITO27/05/2016

Un singolo episodio o isolati episodi di vomito non comportano mai gravi problemi. Un vomito ripetuto comporta invece la perdita soprattutto di acqua, sodio, cloro, potassio: se tale perdita diventa importante è indispensabile l'intervento del medico per ripristinare l'acqua e i sali persi.

Inoltre, un vomito prolungato impedisce una normale alimentazione e questo può portare a denutrizione.

Altra complicanza può essere una emorragia da lacerazione del rivestimento interno (la mucosa) dello stomaco.

Nelle persone con alterazione dello stato di coscienza (ad esempio dopo un incidente stradale o un intervento chirurgico) c'è il rischio che il vomito possa essere aspirato nelle vie respiratorie e provocare una polmonite

Conseguenze del vomito

APPARATO DIGERENTE E INVECCHIAMENTO27/05/2016

Il senso del gusto diviene meno acuto, viene prodottameno saliva che si aggiunge spesso alla perdita di denti.

I fenomeni di cattiva digestione diventano frequenti per laperdita di tonicità degli sfinteri.

A livello del colon possono formarsi diverticoli, delleestroflessioni verso l’esterno della mucosa intestinale perperdita di elasticità della muscolatura intestinale.

La peristalsi rallenta contribuendo a stipsi.

Il fegato e il pancreas continuano a funzionareadeguatamente anche in età avanzata.

APPARATO DIGERENTE E

INVECCHIAMENTO