Analisi e pianificazione finanziaria · È un indicatore “quick and dirty”, cioè senza analisi...

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Federico Miotti [email protected] Analisi e pianificazione finanziaria Corso praticanti - Verona, 10 dicembre 2011

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Federico Miotti [email protected]

Analisi e pianificazione finanziaria

Corso praticanti - Verona, 10 dicembre 2011

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Agenda

Analisi di bilancio

Il conto economico riclassificato

Lo stato patrimoniale riclassificato

Indici

Il rendiconto finanziario

Business Plan

La struttura

Stime e previsioni

Pianificazione finanziaria (logiche)

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Il conto economico riclassificato

Esistono 3 schemi di riclassifica del Conto Economico:

a Valore Aggiunto

a Margine di Contribuzione

a Costo del Venduto

Tutti convergono al Reddito Operativo

ovvero distinguiamo fra

Gestione caratteristica

(Gestione accessoria)

Gestione straordinaria

Gestione finanziaria

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Riclassifica a Valore Aggiunto

Distingue tra costi “interni” e costi “esterni”

costi interni: derivano dall’impiego dei fattori produttivi dell’azienda (capitale

e lavoro), ovvero ammortamenti e costi per il personale

costi esterni: tutti gli altri costi attinti dall’esterno (acquisti di materie prime,

servizi, godimento beni di terzi..)

Può essere desunta dal bilancio civilistico, motivo per cui viene

utilizzata dall’analista esterno o per confrontare i competitor

Evidenzia come grandezze intermedie:

il Valore Aggiunto

Il Margine Operativo Lordo (Ebitda)

(attenzione al “Valore della Produzione”)

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Riclassifica a Valore Aggiunto: schema

Ricavi di vendita (al netto dei ricavi accessori)

+/- Variazione delle rimanenze dei prodotti finiti, semilavorati

= Valore della Produzione

- costi per materie prime, consumo e merci

+/- variazione delle rimanenze di merci

- costi per servizi

= Valore aggiunto

- costi per il personale

= MOL (ebitda)

- ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti

= REDDITO OPERATIVO (ebit)

costi

esterni

costi

interni

il MOL non è influenzato

da costi non monetari

= valenza finanziaria!

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Riclassifica a Margine di Contribuzione

Distingue tra costi “variabili” e costi “fissi”

costi variabili: sono direttamente collegati alle vendite e variano in misura

proporzionale ad esse

costi fissi: costi che rimangono costanti nel periodo

o che non hanno correlazione diretta con il fatturato

Difficile elaborarlo dal documento civilistico (voce B7 “Servizi”?!)

Evidenzia come grandezze intermedie:

il Margine di Contribuzione

Consente di calcolare il Break Even Point

E’ di supporto alle previsioni

“tutti i costi sono fissi

fin che non variano”

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Riclassifica a Margine di Contribuzione: schema

Ricavi di vendita (al netto dei ricavi accessori)

= Ricavi

- acquisti di materie prime, consumo e merci

+/- variaz. delle rimanenze (prod. fin, semil., merci)

- lavorazioni esterne, trasporti, provvigioni

= Margine di Contribuzione

- stipendi, manutenzioni, utenze, ammortamenti

- ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti

= REDDITO OPERATIVO (ebit)

costi

variabili

costi

fissi

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Il Break Even Point: pregi e difetti

Pregi

È un indicatore “quick and dirty”, cioè senza analisi troppo complesse riesce

a dare una grandezza di riferimento

Difetti

Semplifica la realtà

costi fissi/variabili

marginalità media

ipotesi di stabilità nel tempo

Trascura la dimensione finanziaria

BEP = CF

MdC %

8

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Riclassifica a Costo del Venduto

Distingue per aree: costi “di produzione” e costi “di struttura”

costi di produzione: comprendono tutti i costi che entrano direttamente nel

processo di produzione

costi di struttura: tipicamente distinti tra Commerciali e Amministrativi; (event.

anche R&S)

Impossibile elaborarlo dal documento civilistico (Servizi, Ammortamenti,

Acquisti..)

Evidenzia come grandezze intermedie:

il Costo del Venduto

Utile nelle logiche di costing (Conto Economico segmentato)

Evidenzia responsabilità di area 9

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Riclassifica a Costo del Venduto: schema

Ricavi di vendita (al netto dei ricavi accessori)

= Ricavi

- acquisti di materie prime, consumo e merci

+/- variaz. delle rimanenze (prod. fin, semil., merci)

- costi industriali (lavorazioni esterne, ammort. impianti,

manodopera diretta…)

= Margine industriale

- stipendi commerciali, autoveicoli commerciali, ammort.

- stipendi amministrativi, ammort. amministrat.

= REDDITO OPERATIVO (ebit)

costo

del

venduto

costi

di

struttura

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Riclassifica dello Stato Patrimoniale

Due diversi criteri:

Finanziario (per grado di liquidità/esigibilità)

Funzionale (ossia per natura: finanziaria o operativa)

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Criterio Finanziario

Le voci dell’attivo sono elencate secondo il loro grado di liquidità,

ovvero secondo la facilità con cui esse possono diventare liquide

Le voci del passivo sono elencate secondo il grado di esigibilità,

ovvero secondo la scadenza con cui devono essere onorati gli

impegni

Questo schema è utilizzato per valutare il grado di equilibrio

finanziario dell’azienda, in quanto pone a confronto valori affini sul

piano temporale

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Criterio Finanziario: schema

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ATTIVO PASSIVO

Disponibilità liquide Debiti a breve (banche, stipendi)

Crediti a breve Fornitori

Magazzino PASSIVO A BREVE

ATTIVO CIRCOLANTE Altri debiti a m/l (mutui, Tfr..)

Altri crediti a medio lungo PASSIVO CONSOLIDATO

Immobilizzazioni Capitale sociale e riserve

ATTIVO FISSO PATRIMONIO NETTO

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Criterio Funzionale

Le voci dell’attivo e del passivo sono classificate secondo la loro

natura/destinazione, ovvero distinte tra finanziarie e operative

E’ la classica distinzione tra fonti e impieghi dove tra le prime si

considerano le fonti di finanziamento puro (mezzi propri, mezzi di

terzi)

Tutte le altre voci vanno fra gli impieghi: emergono così delle

poste “nette” (ad esempio il Capitale Circolante Netto)

E’ utile nelle relazioni con i finanziatori per misurare la

congruenza dell’apporto dei soci e dei finanziatori esterni

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Criterio Funzionale: schema

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ATTIVO PASSIVO

Clienti, fornitori, magazzino Debiti netti v/istituti di credito (PFN)

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO Debito v/altri finanziatori

Altre attività nette operative MEZZI DI TERZI

CAPITALE OPERATIVO NETTO Capitale e riserve

Attivo immobilizzato operativo MEZZI PROPRI

CAPITALE INVESTITO NETTO

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Indici

Cerchiamo ora di capire:

Quale è il rendimento dell’azienda

Come è la dinamica dei costi? [Marginalità del fatturato (efficienza)

Come sono gestite le risorse dell’azienda (efficacia)

Quale è il grado di rischiosità dell’azienda

L’azienda è in grado di assolvere agli impegni di breve periodo?

E quelli di lungo periodo?

(analizziamo l’equilibrio)

Fondamentale in tutto ciò è la oerenza

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C

C

ogni azienda

(settore) è un

caso a sé!

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Rendimento

Quale è il rendimento?

ROI = RO

C.I.

ROS = RO Turnover = Vendite

Vendite C.I.

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C

C

quale C.I.??

Quale la marginalità? Quale l’efficienza?

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Rischio

Quale è la rischiosità?

Mezzi propri / Mezzi di terzi

Debiti finanziari / Mol

Mezzi propri / Attivo fisso

Debiti a breve / Crediti a breve

Gg. clienti ricavi+iva : 365 = crediti : x

Gg. fornitori acquisti+iva : 365 = debiti : x

Interessi passivi / Mol

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C

Quanti Mol (=anni) servono per pagare i debiti?

Chi ci sta mettendo i soldi?

L’investimento rischioso è

coperto dal patrimonio?

C’è copertura per

gli impegni di breve?

Come sono le “relazioni”

con clienti e fornitori?

Il peso del debito è

sostenibile?

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Il Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario è un documento di fondamentale

importanza che consente di capire dove si è generata o assorbita

la cassa (= variazione posizione finanziaria netta)

Il metodo più diffuso per il suo calcolo è quello indiretto, che

ricostruisce le poste dai documenti di conto economico e stato

patrimoniale

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Il Rendiconto Finanziario: schema

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A - Posizione finanziaria netta a breve termine - iniziale

B - Flusso monetario da attività operative

Utile / (Perdita) del periodo

Ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni

Risultato della gestione finanziaria

Risultato della gestione straordinaria e accessoria

Imposte

Flusso monetario della gestione reddituale

Variazione Crediti vs. clienti

Variazione Rimanenze di magazzino

Variazione Debiti vs. fornitori

Variazione netta Debiti vs. erario

Variazione netta altre attività/passività operative (Tfr, risconti..)

Variazione del Capitale Circolante

Totale (B)

C - Flusso monetario da attività investimento

Investimenti netti in immobilizz. materiali

Investimenti netti in immobilizz. finanziarie

Flusso da gestione patrimoniale/accessoria

Totale (C )

D - Fabbisogni per servizi finanziari

Rimborso finanziamenti

Interessi e altri oneri finanziari

Prelevamenti soci

Totale (D)

E - Fabbisogno finanziario complessivo (B+C+D)

F - Fonti finanziarie non operative

Nuovi finanziamenti

Proventi finanziari

Mezzi propri

Totale (F)

Variazione di liquidità (totale flussi di cassa B+C+D+F)

G - Posizione finanziaria netta a breve termine - finale (A+E+F)

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Analisi di bilancio

Il conto economico riclassificato

Lo stato patrimoniale riclassificato

Indici

Il rendiconto finanziario

Business Plan

Il contenuto

Stime e previsioni

Pianificazione finanziaria

Agenda

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Il contenuto del Business Plan

La società Dati identificativi; Assetto societario; Cenni storici; Vision e Mission dell’azienda

Il prodotto e il core business Il prodotto e le sue peculiarità; Possibili sviluppi e ulteriori applicazioni

Il mercato obiettivo Il mercato potenziale: i soggetti e i loro bisogni; Il mercato servito

Lo scenario competitivo - Analisi dei concorrenti Concorrenti diretti; Concorrenti indiretti; Barriere all’entrata

La strategia scelta I vantaggi competitivi; La strategia

L’organizzazione Funzioni e Processi; Le persone; I fornitori e la catena del valore

Piano previsionale triennale Key figures

Fabbisogno finanziario

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Punti di forza -

Punti di debolezza

Rischi -

Opportunità

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Stime e previsioni

Ipotesi di partenza

L’azienda Bijoux Bijoux vende prodotti di bigiotteria con un ricarico del 100% sul prezzo d’acquisto

Acquista semilavorati dai paesi emergenti e li rivende dopo aver effettuato delle lavorazioni esterne (trattamenti galvanici) e interne (finitura)

La galvanica incide per un 20% sul costo d’acquisto

Vi è 1 operaio dedicato alle lavorazioni interne (salario lordo = 30.000 €), che utilizza 1 impianto specifico (costo storico 50.000 €, ammortamento 10%)

Si intende mantenere una scorta minima a magazzino pari al 10% delle quantità vendute durante l’anno

Il titolare segue la parte commerciale (emolumento lordo = 100.000 €), assieme ad un agente che percepisce provvigioni del 10% sul fatturato (tutto).

L’ufficio amministrativo è gestito da una giovane impiegata part time (stipendio lordo = 28.000€), che utilizza mobili e macchine ufficio per 20.000 € (amm. 15%)

I fornitori richiedono il pagamento a 30gg, i clienti pagano dopo 90 giorni

Il laboratorio è in affitto, con canoni da 1.000 € al mese (senza iva)

L’azienda si finanzia con disponibilità dei soci per 40.000 € e un prestito bancario di 140.000 € che rimborsa a partire dal secondo anno con rate di 5.000 € mensili (assumiamo per semplicità che non ci siano interessi)

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Stime e previsioni

Stima dei ricavi

E’ la riga più difficile da stimare

Informazioni raccolte da responsabile commerciale

Si ragiona su fatturato = quantità per prezzi

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Non basta assumere “fatturato

anno precedente + 5%”!

2012 2013 2014

Quantità 10.000 12.000 13.000

Prezzo 50,00 € 50,00 € 50,00 €

Ricavi 500.000 € 600.000 € 650.000 €

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Stime e previsioni

Stima del costo del venduto

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Acquisti 2012 2013 2014

Quantità acquistate 10.000+1.000 13.200-1.000 14.300-1.200

Prezzo 25,00 € 25,00 € 25,00 €

Acquisti semilavor. 275.000 € 305.000 € 327.500 €

Quantità magazz. 1.000 1.200 1.300

Valore magazzino 25.000 € 30.000 € 32.500 €

Variaz. rimanenze -25.000 € -5.000 € -2.500 €

Consumi 250.000 € 300.000 € 325.000 €

Lavoraz. esterne 50.000 € 60.000 € 65.000 €

Manodopera 30.000 € 30.000 € 30.000 €

Ammortamenti 5.000 € 5.000 € 5.000 €

Costo venduto 335.000 € 395.000 € 425.000 €

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Stime e previsioni

Stima dei costi commerciali

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Costi commerciali 2012 2013 2014

Emolumento ammin. 100.000 € 100.000 € 100.000 €

Provvigioni 50.000 € 60.000 € 65.000 €

Costi commerciali 150.000 € 160.000 € 165.000 €

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Stime e previsioni

Stima dei costi amministrativi

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Costi amministr. 2012 2013 2014

Stipendio impiegata 28.000 € 28.000 € 28.000 €

Ammort. mobili e

macchine ufficio

3.000 € 3.000 € 3.000 €

Costi amministr. 31.000 € 31.000 € 31.000 €

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Stime e previsioni

Conto Economico Previsionale

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2012 2013 2014

Quantità 10.000 12.000 13.000

Prezzo € 50,00 € 50,00 € 50,00 Ricavi € 500.000 100% € 600.000 100% € 650.000 100%

Costi di produzione

Quantità 11.000 12.200 13.100

Prezzo € 25,00 € 25,00 € 25,00 Acquisti € 275.000 € 305.000 € 327.500

Quantità a magazzino € 1.000 € 1.200 € 1.300 Valore di magazzino € 25.000 € 30.000 € 32.500 Variaz. Rimanenze € - 25.000 € - 5.000 € - 2.500

Consumi € 250.000 50% € 300.000 50% € 325.000 50%

Lavorazioni esterne € 50.000 10% € 60.000 10% € 65.000 10% Salari € 30.000 6% € 30.000 5% € 30.000 5%

Ammort. Impianto € 5.000 1% € 5.000 1% € 5.000 1% Costo del venduto € 335.000 67% € 395.000 66% € 425.000 65%

Costi commerciali

Emolumento amministr. € 100.000 20% € 100.000 17% € 100.000 15% Provvigioni € 50.000 10% € 60.000 10% € 65.000 10%

Totale € 150.000 30% € 160.000 27% € 165.000 25%

Costi amministrativi Stipendio impiegata € 28.000 6% € 28.000 5% € 28.000 4%

Ammort. mobili e macch. € 3.000 1% € 3.000 1% € 3.000 0% Totale € 31.000 6% € 31.000 5% € 31.000 5%

Totale costi operativi € 516.000 103% € 586.000 98% € 621.000 96%

Reddito operativo € - 16.000 -3% € 14.000 2% € 29.000 4%

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Stime e previsioni

Stima dei Crediti vs. Clienti

605.000 x 90

365

29

2012 2013 2014

Fatturato 500.000 € 600.000 € 650.000 €

Iva 21% 105.000 € 126.000 € 136.500 €

Giorni incasso 90 90 90

Clienti 149.180 € 179.014 € 193.932 €

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Stime e previsioni

Stima dei Debiti vs. Fornitori

393.250 x 30

365

30

2012 2013 2014

Acquisti merce 275.000 € 305.000 € 327.500 €

Acquisti lavoraz. 50.000 € 60.000 € 65.000 €

Iva 21% 68.250 € 76.650 € 82.425 €

Giorni pagamento 30 30 30

Fornitori 32.322 € 36.300 € 39.035 €

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Stime e previsioni

Valorizzazione Magazzino

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2012 2013 2014

Quantità 1.000 1.200 1.300

Costo acquisto 25,00 € 25,00 € 25,00 €

Magazzino 25.000 € 30.000 € 32.500 €

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Stime e previsioni

Valorizzazione Debiti vs. Erario per Iva

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2012 2013 2014

Iva vendite 105.000 € 126.000 € 136.500 €

Iva acquisti - 68.250 € - 76.650 € - 82.425 €

Erario c/Iva 36.750 € 49.350 € 54.075 €

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Stime e previsioni

Valorizzazione Immobilizzazioni

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Impianti 2012 2013 2014

Costo storico 50.000 € 50.000 € 50.000 €

Ammortamenti 5.000 € 5.000 € 5.000 €

Fondo ammortam. 5.000 € 10.000 € 15.000 €

Mobili e macch. 2012 2013 2014

Costo storico 20.000 € 20.000 € 20.000 €

Ammortamenti 3.000 € 3.000 € 3.000 €

Fondo ammortam. 3.000 € 6.000 € 9.000 €

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Pianificazione finanziaria

Uniamo i pezzi… (secondo lo schema “funzionale”)

c’è un problema… il piano non regge da un punto di vista finanziario!

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2012 2013 2014

Impieghi

90 Clienti € 149.178 € 179.014 € 193.932

Magazzino € 25.000 € 30.000 € 32.500

Immobilizzazioni nette € 62.000 € 54.000 € 46.000

30 Fornitori -€ 32.322 -€ 36.300 -€ 39.035

Erario -€ 36.750 -€ 49.350 -€ 54.075

Totale € 167.106 € 177.364 € 179.322

Fonti

Debito € 140.000 85% € 80.000 68% € 20.000 23%

Capitale € 40.000 € 24.000 € 38.000

Risultato d’esercizio -€ 16.000 € 14.000 € 29.000

Patrimonio netto € 24.000 15% € 38.000 32% € 67.000 77%

Totale € 164.000 € 118.000 € 87.000

PFN - € 3.106 - € 59.364 - € 92.322 -€ 154.791

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What if..?

Nel piano così predisposto si verifica un deficit di cassa in tutti gli

esercizi per un totale di circa 155mila euro nei tre anni

E’ dunque necessario cambiare qualche ipotesi e verificare cosa

succede alle proiezioni

Anche se il piano avesse retto, è sempre opportuno sottoporlo ad

analisi di sensitività per vedere che cosa accade al variare di

alcune variabili (ad esempio un calo di fatturato, ritardi negli

incassi, finanziamenti non concessi…)

Facciamo un’ipotesi semplice e supponiamo di concordare con i

clienti un pagamento 60/90 (cioè media a 75gg)

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What if..?

Ipotesi: giorni incasso clienti = 75

…ancora non basta! Si richiede un ulteriore sforzo congiunto sul fronte clienti (poniamo 60gg.) e

fornitori (45gg.). Vediamo cosa succede…

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2012 2013 2014

Impieghi

75 Clienti € 124.315 € 149.178 € 161.610

Magazzino € 25.000 € 30.000 € 32.500

Immobilizzazioni nette € 62.000 € 54.000 € 46.000

30 Fornitori -€ 32.322 -€ 36.300 -€ 39.035

Erario -€ 36.750 -€ 49.350 -€ 54.075

Totale € 142.243 € 147.528 € 147.000

Fonti

Debito € 140.000 85% € 80.000 68% € 20.000 23%

Capitale € 40.000 € 24.000 € 38.000

Risultato -€ 16.000 € 14.000 € 29.000

Patrimonio netto € 24.000 15% € 38.000 32% € 67.000 77%

Totale € 164.000 € 118.000 € 87.000

PFN € 21.757 -€ 29.528 -€ 60.000 -€ 67.771

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What if..?

Ipotesi: giorni incasso clienti = 60; pagamento fornitori = 45

nel 2014 mancheranno circa 8.000 euro… abbiamo tempo per rivolgersi in banca oppure per

esortare l’imprenditore a provvedere…

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2012 2013 2014

Impieghi

60 Clienti € 99.452 € 119.342 € 129.288

Magazzino € 25.000 € 30.000 € 32.500

Immobilizzazioni nette € 62.000 € 54.000 € 46.000

45 Fornitori -€ 48.483 -€ 54.450 -€ 58.552

Erario -€ 36.750 -€ 49.350 -€ 54.075

Totale € 101.219 € 99.542 € 95.160

Fonti

Debito € 140.000 85% € 80.000 68% € 20.000 23%

Capitale € 40.000 € 24.000 € 38.000

Risultato -€ 16.000 € 14.000 € 29.000

Patrimonio netto € 24.000 15% € 38.000 32% € 67.000 77%

Totale € 164.000 € 118.000 € 87.000

PFN € 62.781 € 18.458 - € 8.160 € 73.078