ANALISI DEI PRINCIPALI DOCUMENTI A CORREDO DEL PORT FOLIO

Fascicolo 1: schede di sintesi

SOMMARIO

Avvertenze ........................................................................................................................................................................................ 2

Sezione 1 – Documenti strategici della scuola............................................................................................................. 4

Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) .............................................................................................................. 4

Rapporto di autovalutazione (RAV) .................................................................................................................................. 5

Sezione 2 – Documenti strategici del DS ......................................................................................................................... 6

Atto di indirizzo del dirigente scolastico ......................................................................................................................... 6

Piano di miglioramento (PDM) ............................................................................................................................................ 7

Piano di formazione (PdF) ..................................................................................................................................................... 8

Sezione 3 – Documenti gestionali del DS ........................................................................................................................ 9

Organigramma e funzionigramma ..................................................................................................................................... 9

Relazione illustrativa del Programma Annuale ......................................................................................................... 10

Documenti per l’alternanza scuola-lavoro (A.S.L.) ................................................................................................... 11

Piano annuale delle attività ................................................................................................................................................ 12

Direttiva annuale al DSGA ................................................................................................................................................... 13

INTRODUZIONE

2

Avvertenze Lo scopo di questo fascicolo è quello di fornire un primo insieme di chiavi di lettura e di spunti di riflessione per esami-nare la corposa documentazione a corredo del Portfolio del Dirigente scolastico. Tenendo conto della loro finalità pre-valente, i documenti esaminati sono organizzati in tre sezioni:

− Sezione 1: documenti strategici della scuola − Sezione 2: documenti strategici del Dirigente scolastico − Sezione 3: documenti gestionali del Dirigente scolastico

I documenti presi in considerazione sono dieci e sono i seguenti:

1) Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) 2) Rapporto di Autovalutazione (RAV) 3) Atto di indirizzo del Dirigente scolastico 4) Piano di Miglioramento (PdM) 5) Piano della formazione (PdF) 6) Organigramma e funzionigramma 7) Relazione illustrativa del Programma Annuale 8) Documenti per l’alternanza Scuola-Lavoro (solo scuole secondarie di secondo grado) 9) Piano annuale delle attività 10) Direttiva annuale del dirigente scolastico al DSGA

Per ogni documento è suggerita una pista di analisi articolata in 4 paragrafi:

1. Premessa / definizione iniziale; 2. Parole chiave e rispondenza del documento alle dimensione da esse richiamate; 3. Azioni generali (del Dirigente scolastico) relative alla procedura che il documento mette in evidenza.

Sia le parole chiave sia le azioni generali non hanno alcuna pretesa di essere esaustive. Al contrario è auspicabile che il loro numero, e la loro stessa formulazione, siano adattati al diverso contesto in cui opera ciascuna scuola. In un fascicolo a parte, denominato “Fascicolo 2: approfondimenti analitici”, viene proposta un’analisi più dettagliata degli elementi costitutivi di ciascun documento. In esso, per ogni parola chiave, sono suggeriti alcuni punti di attenzione su azioni specifiche del Dirigente scolastico e spunti per riflettere sugli “oggetti” di osservazione e di rilevazione delle evidenze con alcuni esempi. Questo secondo fascicolo viene predisposto anche per tener conto della grande variabilità delle scuole, così come del carattere innovativo della procedura. Riteniamo che le indicazioni qui suggerite possano essere utili ai Nuclei anche per condividere e velocizzare il lavoro di lettura e analisi documentale; esse permetteranno di poter cogliere meglio i comportamenti reali del Dirigente scolasti-co, ma anche di poter intuire le azioni di non immediata evidenza, deducibili solo con operazioni inferenziali più artico-late. I parametri di riferimento comuni per tutti i documenti analizzati possono essere i seguenti: pertinenza, coerenza, con-gruità, essenzialità, priorità, completezza, argomentazione con fonti. Occorre chiarire che non si tratta in alcun modo di uno strumento da usare pedissequamente, come fosse una check-list da spuntare in vista dell’espressione della valutazione di prima istanza, quanto piuttosto di indicazioni per identificare le azioni che riguardano il Dirigente scolastico. Questo vuol dire che, all’atto pratico, un Nucleo potrebbe utilizzare per ogni scheda due o tre spunti di riflessione e non considerare gli altri, senza che questo implichi che i documenti analizzati siano da considerarsi carenti o incompleti. Per una prima visione complessiva di come si collocano i documenti esaminati (insieme ad altri che non si sono presi in esame) si fa riferimento al seguente schema.

INTRODUZIONE

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DOCUMENTI STRATEGICI DELLA SCUOLA

Sezione 1 – Documenti strategici della scuola

Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF)

PREMESSA

“ Il Piano triennale dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” [DPR n. 275/1999, articolo 3, e Legge n. 107/2015, art. 1 comma 14].

Nella maggior parte dei casi il Dirigente scolastico è assegnato ad una scuola che ha già un suo PTOF. Questo vuol dire che, nella sua azione di governo dell’istituzione, il Dirigente adotterà le linee strategiche del PTOF precedentemente emanato ma, nello stesso tempo, contribuirà all’evoluzione del documento al fine di renderlo sempre più rispondente alle esigenze formative degli studenti e del territorio. Il Nucleo di valutazione dovrà quindi tener conto del fatto che il PTOF riguarda la scuola e non l’azione del Dirigente scolastico. L’analisi del documento è quindi finalizzata a far emergere la coerenza tra l’azione del Dirigente scolastico e le caratteristiche identitarie della scuola.

PAROLE CHIAVE

Orientamento strategico e direzione unitaria, trasparenza, pianificazione e controllo, comunità professionale e sociale, curricolo ed esiti

Parole chiave Rispondenza

Orientamento strategico Si evincono chiaramente gli obiettivi strategici della scuola (mission) e che cosa si intende fare per adempiervi.

Trasparenza Le attività gestionali e amministrative appaiono chiare. I processi sono ben identifica-ti.

Pianificazione e controllo I sistemi di pianificazione e controllo sono di immediata evidenza. La struttura e la formulazione del documento permette la revisione continua in base alle esigenze.

Comunità professionale e sociale

Sono riportate in maniera chiara le azioni e i processi volti alla condivisione delle de-cisioni, le responsabilità e le competenze.

Curricolo ed esiti È visibile il contributo del DS per il miglioramento scolastico e formativo degli stu-denti.

AZIONI GENERALI RELATIVE ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha creato le condizioni di co-progettazione (territorio, famiglie, istituzioni…).

Il DS ha gestito la “composizione” unitaria del documento.

Il DS ha controllato l’efficacia comunicativa in funzione dei soggetti destinatari.

Il DS ha controllato la diffusione del documento.

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DELLA SCUOLA

Rapporto di autovalutazione (RAV)

PREMESSA

Con il RAV è la scuola che si autovaluta. Il compito del DS è quello di fornire orizzonti di riferimento e dare impulso ai percorsi operativi.

Bisogna evidenziare i processi decisionali messi in atto dal DS collegati con le azioni relative alle aree e agli obiettivi di processo.

PAROLE CHIAVE

Priorità del RAV, curricolo, coerenza gestionale ed organizzativa, verifica e bilancio sociale, risorse umane.

Parole chiave Rispondenza

Priorità Nel documento si evidenziano le ragioni delle scelte.

Curricolo Il DS garantisce la costruzione del curricolo di scuola e la declinazione delle competenze.

Coerenza gestionale ed organizzativa

È possibile verificare la coerenza tra il dichiarato nei giudizi di autovalutazione e quanto effettivamente realizzato, desumibile dalla documentazione.

Verifica e bilancio so-ciale

Il DS ha curato le fasi di co-progettazione, verifica sociale e restituzione dei risultati alle famiglie e agli enti locali.

Risorse umane Il DS ha curato le competenze professionali dell’istituzione e ha assegnato le deleghe in maniera funzionale.

AZIONI GENERALI RELATIVE ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha fornito gli indirizzi per la stesura del curricolo verticale e ne ha controllato la fattibilità.

Il DS ha promosso le opportune regolazioni nei documenti ufficiali sulla valutazione degli esiti e dei comportamenti degli studenti.

Il DS si è avvalso dello staff dei collaboratori e dei referenti di area/dipartimenti (altro) per la pro-grammazione e progettazione curricolare.

Il DS ha previsto azioni di controllo delle iniziative di continuità ed orientamento.

Il DS è intervenuto nella scelta dei criteri per la formazione delle classi.

Il DS ha curato la ripartizione dei fondi della dotazione finanziaria dell’Istituto in base alle priorità in-dividuate.

Il DS ha curato la partecipazione a bandi (PON, POR, FSE, PNSD…) per il reperimento delle risorse.

Il DS ha definito il piano di formazione del personale (docente ed ATA).

Il DS ha proposto innovazioni per garantire il successo formativo.

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DELLA SCUOLA

Sezione 2 – Documenti strategici del DS

Atto di indirizzo del Dirigente scolastico

PREMESSA

Il DS, per assicurare la gestione unitaria dell’istituzione, si avvale dei suoi poteri di direzione, coordinamento e valoriz-zazione delle risorse umane. Il DS è responsabile della qualità delle pratiche scolastiche e della loro ricaduta rispetto agli esiti degli studenti. Lo strumento fondamentale è costituito dall’Atto di indirizzo, o da un provvedimento equiva-lente, col quale il DS indirizza le attività della scuola ed esplicita le scelte di gestione e di amministrazione (art. 1, comma 14, punto 4, Legge 107/2015).

PAROLE CHIAVE

Direzione unitaria, orientamento strategico, mission, priorità

Parole chiave Rispondenza

Direzione unitaria Si evincono dal documento i nodi strategici che collegano le diverse aree di processo. Mission Sono chiari gli obiettivi strategici e le scelte valoriali cui la scuola deve far riferimento. Orientamento strate-gico

C’è una concreta esplicitazione dell’orientamento strategico del DS attraverso azioni visibili.

Priorità Sono ben definite (non troppe e non ambigue) le priorità e sono congruenti rispetto al contesto e agli obiettivi strategici.

AZIONI GENERALI RELATIVI ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha predisposto l’atto di indirizzo nei tempi giusti per permettere la progettazione di tutte le azioni conseguenti.

Il DS ha redatto il documento in maniera funzionale alla predisposizione del RAV, PTOF, PdM, PdF… (sono chiare le assonanze e leggibili i riscontri).

Il DS ha redatto l’atto di indirizzo dopo un’attenta analisi della sostenibilità della precedente offerta for-mativa rispetto ai nuovi bisogni di contesto.

Il DS ha redatto il documento anche in sintonia con gli uffici amministrativi.

Il DS ha predisposto l’atto dopo aver sentito i docenti (Collegio, staff, responsabili…).

Il DS ha emanato il documento anche sulla base dei suggerimenti a livello sociale (famiglie, stakehol-der…).

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DEL DS

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Piano di miglioramento (PdM)

PREMESSA

Il Piano di miglioramento rappresenta la pianificazione degli obiettivi di miglioramento con attenzione alla fattibilità e sostenibilità. Non è esente da rischi. Se da un lato deve garantire la coerenza rispetto alle aree di debolezza, dall’altro non può appiattirsi solo sulle criticità: deve tenere d’occhio ciò che funziona bene e ciò che costituisce la vera identità della scuola. Il PdM della scuola ove presta servizio il DS potrebbe essere stato elaborato adottando il modello proposto dall’INDIRE (http://miglioramento.indire.it/supportoscuole/istituti/pdm_indire_2015.pdf) oppure essere formulato liberamente.

PAROLE CHIAVE

Indirizzo, condivisione, valorizzazione, controllo.

Parole chiave Rispondenza

Indirizzo Si evince dal documento che il DS è responsabile della gestione del processo di miglioramento. Sono rinvenibili le informazioni e le indicazioni fornite, la loro adeguatezza e coerenza.

Condivisione È chiaro il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche con momenti di incon-tro per la condivisione degli obiettivi. Il DS favorisce la partecipazione sociale.

Valorizzazione Sono valorizzate le risorse interne con precisi riferimenti di responsabilità professionali in rela-zione ai contenuti delle azioni previste nel PdM.

Controllo Si capisce bene come vengono controllate le diverse fasi di processo e la tenuta generale (stru-menti previsti in fase progettuale).

AZIONI GENERALI RELATIVI ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha fornito le informazioni necessarie (e adeguate) ai responsabili della stesura del Piano di mi-glioramento?

Il DS ha predisposto gli strumenti operativi volti a promuovere la condivisione degli obiettivi e delle pratiche?

Il DS ha individuato e valorizzato le risorse professionali interne alla scuola?

Il DS può ricorrere a precisi strumenti di controllo dei processi e della tenuta del Piano?

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DEL DS

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Piano di formazione (PdF)

PREMESSA

La sfida della formazione è quella di realizzare azioni strutturali, connesse con le più recenti ed efficaci innovazioni scientifiche, tecnologiche e culturali, in grado di guardare, anticipare ed orientare il miglioramento. Perno metodologico di ogni iniziativa formativa è il coinvolgimento attivo dei docenti.

Il Piano di formazione a livello d’Istituto è lo snodo fondamentale che incrocia le priorità nazionali, locali e individuali. Il senso della formazione si rafforza se la singola scuola è parte attiva e protagonista dei diversi processi. Gli obiettivi si raggiungono e si mantengono solo se la comunità scolastica è sufficientemente motivata dal percorso tracciato e se agi-sce nel senso di una formazione strutturale e permanente. Il DS, quindi, deve controllare e presidiare alcune azioni di base allo scopo di rendere la formazione lo strumento più efficace per il miglioramento.

PAROLE CHIAVE

Fattibilità e controllo, condivisione, valorizzazione, congruenza e coerenza

Parole chiave Rispondenza

Fattibilità e controllo

Si evince dal documento e dagli strumenti indicati che il Piano è realizzabile.

Condivisione Si evince che il DS ha tenuto conto delle domande dei docenti e che il prodotto è l’esito di un processo condiviso.

Valorizzazione Si tiene conto delle risorse professionali dell’Istituto. Tali risorse sono promosse e valorizzate.

Coerenza e congruenza

Il Piano di formazione è in sintonia con le priorità del RAV con gli obiettivi del PdM; presta at-tenzione agli obiettivi nazionali e regionali; è attento alle diverse domande professionali dei do-centi.

AZIONI GENERALI RELATIVI ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha proposto il Piano di formazione dopo aver sentito le richieste/proposte dei docenti e del per-sonale amministrativo.

Il DS ha dedicato incontri mirati per raccogliere le esigenze formative, per discutere e selezionare le proposte

Il DS si è avvalso dello staff (e/o di gruppi ad hoc) per la stesura del Piano.

Il DS ha previsto azioni volte al controllo di fattibilità e di tenuta dei percorsi formativi scelti.

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DEL DS

9

Sezione 3 – Documenti gestionali del DS

Organigramma e funzionigramma

PREMESSA

Una buona rappresentazione della struttura dell’organizzazione scolastica permette agli stessi operatori di avere sempre a disposizione il quadro delle responsabilità; è anche un atto di trasparenza nei confronti dei soggetti esterni.

Gli organigrammi e i funzionigrammi hanno lo scopo di descrivere le competenze e le funzioni. È importante che tali funzioni siano illustrate in maniera semplice, che il documento risulti accessibile e, per tutti, privo di ambiguità. Questi due schemi possono trovarsi in vari documenti (PTOF, Piano delle Attività, Relazione illustrativa del programma an-nuale) e/o costituire un agile documento distinto dagli altri.

Il funzionigramma d’Istituto è l’insieme degli incarichi ad personam che il DS individua quali necessari per il funzio-namento dell’istituzione scolastica. È anche uno strumento volto a valorizzare le competenze professionali di singoli docenti al servizio della comunità scolastica.

PAROLE CHIAVE

Chiarezza ed accessibilità, organizzazione, valorizzazione, congruenza e coerenza

Parole chiave Rispondenza

Chiarezza e accessibilità

Il documento è da tutti facilmente rintracciabile. Ha un format semplice. Gli incarichi sono ben definiti, non giustapposti, non ambigui.

Condivisione Si evince che il documento è stato costruito a partire dalle proposte dei docenti (Collegio, com-missione, gruppi).

Valorizzazione Si tiene conto delle competenze professionali presenti nell’Istituto.

Coerenza e con-gruenza

Il modello organizzativo distribuisce le funzioni in sintonia con le priorità del RAV con gli obiet-tivi del PdM; tiene conto degli obiettivi nazionali e regionali.

AZIONI GENERALI RELATIVI ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS nella costruzione dell’organigramma e del funzionigramma ha sentito le richieste/proposte dei docenti e del personale amministrativo.

Il DS ha dedicato incontri mirati per raccogliere le domande, per discutere e selezionare le proposte.

Il DS si è avvalso dello staff (e/o di gruppi ad hoc) per la stesura del funzionigramma.

Il DS ha previsto azioni e tempi di controllo della tenuta del funzionigramma.

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DEL DS

10

Relazione illustrativa del Programma annuale

PREMESSA

Una delle caratteristiche più tipiche del buon governo di una scuola è data dalla coerenza tra i documenti strategici e di progettazione didattica e i documenti economico-finanziari: Programma annuale e conto consuntivo.

Il Programma annuale deve mettere in luce tutte quelle connessioni (strategiche, di contesto, emergenziali, ecc.) che giustificano l’imputazione delle poste economiche non vincolate.

È solo il caso di ricordare che la coerenza cui ci si riferisce sarà più o meno visibile in relazione alla qualità della rela-zione professionale tra DS e DSGA.

PAROLE CHIAVE

Chiarezza, esattezza, attendibilità, coerenza (con il PTOF e con le priorità del RAV)

Parole chiave Rispondenza

Chiarezza L’analisi finanziaria complessiva è accessibile anche ai non specialisti.

Esattezza Nella relazione illustrativa sono riportate poste economiche esatte e congruenti con i documenti contabili.

Attendibilità Nella relazione è prevista un’analisi della gestione dell’esercizio finanziario precedente. Le scelte gestionali esplicitate sono sostenute da dati economici coerenti.

Coerenza con PTOF e RAV

Le imputazioni di spesa sono coerenti con gli obiettivi esplicitati nel PTOF e con le priorità del RAV.

AZIONI GENERALI RELATIVI ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha illustrato in modo chiaro i dati macro-economici fondamentali del Programma annuale.

Nella relazione sono esplicitati i dati statistici fondamentali della scuola.

L’eventuale gestione dei contributi dei genitori è trasparente e ben documentata.

Dalla relazione emergono con chiarezza i risultati della gestione (esercizio precedente).

Sono indicati con chiarezza gli obiettivi dell’esercizio finanziario cui si riferisce la relazione.

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DEL DS

11

Documenti per l’alternanza scuola-lavoro (A.S.L.)

PREMESSA

L’alternanza scuola-lavoro rappresenta una delle più efficaci metodologie didattiche che prepara allo sviluppo delle competenze descritte nei profili di uscita dei singoli indirizzi di studio.

I documenti relativi alla pianificazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro possono essere di vario tipo:

- convenzioni o accordi con i soggetti che possono ospitare le attività di alternanza scuola-lavoro; - incarichi ai docenti coinvolti nell’organizzazione dei percorsi di A.S.L.; - registro delle strutture ospitanti selezionate con i relativi report; - altri documenti di programmazione e monitoraggio delle attività.

PAROLE CHIAVE

Progettazione, accordi, curricolo integrato, percorso di apprendimento

Parole chiave Rispondenza

Progettazione Il DS garantisce una progettazione concreta, essenziale ma dettagliata, per tutti gli aspetti costi-tutivi.

Accordi Il DS costruisce le azioni in sintonia con il territorio, con il mondo del lavoro e delle professio-ni, con le istituzioni.

Curricolo integrato

Si evincono chiaramente le aree di sviluppo della continuità e dell’inclusione. Sono esplicitati gli snodi tra area generale e aree di indirizzo. Il curricolo si fonda sui principi dell’apprendimento permanente.

Percorso di apprendimento

È basato sull’integrazione tra le attività scolastiche e le esperienze di alternanza, prevede per-corsi personalizzati e promuove l’orientamento.

AZIONI GENERALI RELATIVI ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha individuato le strutture che possano ospitare i ragazzi e stipulato le relative convenzioni e ha fatto in modo che vengano rispettati tutti gli accordi.

Il DS ha realizzato corsi di formazione per gli studenti in alternanza su salute e sicurezza nei posti di lavoro.

Il DS ha condiviso il percorso formativo all’interno della comunità professionale (informativa al Col-legio, passaggio al Consiglio di classe…).

Il DS cura che le esperienze di alternanza siano documentate nel curriculum dello studente.

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DEL DS

12

Piano annuale delle attività

PREMESSA

Il Piano annuale delle attività del personale docente costituisce un importante documento che mette alla prova le capaci-tà del DS nel governare la complessità dell’Istituzione scolastica. Deve fornire tutte le indicazioni nel rispetto delle norme e delle prerogative degli Organi collegiali e deve altresì prevedere gli strumenti necessari di controllo e verifica.

PAROLE CHIAVE

Governo, informazioni, verifica, risposta, coerenza, congruenza

Parole chiave Rispondenza

Governo Il documento esaminato è utile per il governo dell’Istituzione scolastica.

Informazioni Le informazioni sono chiare e utili ai fini della organizzazione funzionale delle attività.

Verifica Il DS verifica e controlla il rispetto degli impegni previsti dal documento.

Risposta Dalle altre fonti documentali si coglie la consapevolezza e il rispetto del Piano delle attività da parte dei destinatari del Piano.

Coerenza Coerenza interna ed esterna nel documento.

Congruenza Concreta aderenza alla realtà della scuola.

AZIONI GENERALI RELATIVI ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha preliminarmente preparato il Piano annuale delle attività dei docenti.

Il DS ha tenuto conto delle eventuali proposte del Collegio docenti.

Il DS ha sottoposto la proposta del Piano al Collegio docenti.

Il DS ha sottoposto il Piano all’approvazione del Collegio dei docenti.

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]

DOCUMENTI STRATEGICI DEL DS

13

Direttiva annuale al DSGA

PREMESSA

La Direttiva annuale al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) rientra nella sfera di diretta responsabi-lità del DS e costituisce un documento estremamente utile per garantire un ordinato svolgimento del lavoro dell’Ufficio di Segreteria e della Scuola, più in generale. Appare come documento bidirezionale e diacronico in quanto, in base al rapporto di stretta collaborazione instauratosi tra il DS e il DSGA, tende a garantire una conduzione unitaria, organica e continua per la tenuta complessiva dei servizi e dei rapporti professionali, caratterizzati da complessità e da problemati-che di carattere logistico e funzionale.

PAROLE CHIAVE

Collaborazione, indicazioni, monitoraggio, risposta, coerenza, congruenza

Parole chiave Rispondenza

Collaborazione Il documento esaminato appare come il frutto di rapporti di buona e fattiva collaborazione

Indicazioni Le informazioni sono chiare e utili ai fini della organizzazione funzionale degli Uffici, del-le diverse professionalità e delle attività generali e amministrative, in generale.

Monitoraggio Il DS e il DSGA verificano e controllano in modo sistematico l’andamento dei servizi ge-nerali ed amministrativi.

Risposta Da altri documenti si evince una positiva reazione del DSGA.

Coerenza Coerenza interna ed esterna nel documento.

Congruenza Concreta aderenza alla vita e alle attività generali ed amministrative della Scuola.

AZIONI GENERALI RELATIVI ALLA PROCEDURA

Aspetti da considerare Sì-No

Il DS ha predisposto e consegnato la Direttiva dopo aver sentito il DSGA e il Personale ATA.

Il DS ha tenuto conto delle eventuali proposte del DSGA e del personale ATA.

Il DS ha emanato la Direttiva.

Il DS ha organizzato un servizio di monitoraggio sull’andamento dei servizi generali e amministrativi sul piano quantitativo e qualitativo.

[Per un’analisi più approfondita si consulti il fascicolo 2]