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controlli su attività produttive portata delle sorgenti pollini rifiuti urbani PM 10 balneabilità dei laghi ozono rumore elettroma- gnetismo acque sotterranee certificazioni ambientali scarichi civili GEN 2013 indicatore del mese una serie di indicatori “headline”, ovvero di tematiche più significative di cui Arpa si occupa per raccontare periodicamente lo stato di salute dell’ambiente in Umbria FEB 2013 MAR 2013 MAG 2013 APR 2013 GIU 2013 LUG 2013 AGO 2013 DATA SET 2013 OTT 2013 OTT 2013 NOV 2013 fiumi radioattività DIC 2013 qualità ambientale comuni > 15.000 ab. NOV 2013 DIC 2013 Analisi di alcuni indicatori ambientali nei 16 Comuni umbri con popolazione oltre 15000 abitanti Questo set di indicatori si propone di rendere disponibile un’analisi ambientale a scala comunale, capace di fotogra- fare elementi di forza e criticità all’interno di un determinato territorio, in particolare nei territorio dei 16 comuni um- bri con oltre 15.000 abitanti residenti (sulla base dei dati ISTAT disponibili per il 2012). Fig.1 - I comuni umbri con oltre 15.000 abitanti residenti Tab. 1 - Dati deomografici dei comuni umbri con oltre 15.000 abitanti residenti Comuni Km 2 Abitanti resi- denti 2012 Numero im- prese attive Assisi 186,9 27721 2.906 Bastia Umbra 27,6 21965 2.168 Castiglione del Lago 205,6 15565 1.755 Città di Castello 387,3 40016 4.167 Corciano 63,7 20485 1.787 Foligno 263,8 56266 4.816 Gualdo Tadino 124,2 15484 1.434 Gubbio 525,1 32355 3.232 Marsciano 161,5 1881 1.782 Narni 197,8 19870 1.590 Orvieto 281,1 21048 2.070 Perugia 450,0 162986 14.571 Spoleto 349,7 38123 3.417 Terni 211,9 109382 8.430 Todi 223,1 17022 2.046 Umbertide 200,2 16628 1.658

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controlli su attività produttive

portata delle sorgenti

pollini rifiuti urbani

PM10 balneabilità dei laghi

ozono rumore elettroma-gnetismo

acque sotterranee

certificazioni ambientali

scarichi civili

GEN 2013

indicatoredel meseuna serie di indicatori “headline”, ovvero di tematiche più significative di cui Arpa si occupa per raccontare periodicamente lo stato di salute dell’ambiente in Umbria

FEB 2013 MAR 2013 MAG 2013APR 2013 GIU 2013

LUG 2013 AGO 2013DATAsET 2013 OTT 2013OTT 2013 NOV 2013

fiumiradioattività

DIC 2013

qualità ambientalecomuni >15.000 ab.

NOV 2013 DIC 2013

Analisi di alcuni indicatori ambientali nei 16 Comuni umbri con popolazione oltre 15000 abitantiQuesto set di indicatori si propone di rendere disponibile un’analisi ambientale a scala comunale, capace di fotogra-fare elementi di forza e criticità all’interno di un determinato territorio, in particolare nei territorio dei 16 comuni um-bri con oltre 15.000 abitanti residenti (sulla base dei dati ISTAT disponibili per il 2012).

Fig.1 - I comuni umbri con oltre 15.000 abitanti residenti Tab. 1 - Dati deomografici dei comuni umbri con oltre 15.000 abitanti residenti

Comuni Km2 Abitanti resi-denti 2012

Numero im-prese attive

Assisi 186,9 27721 2.906Bastia Umbra 27,6 21965 2.168

Castiglione del Lago 205,6 15565 1.755Città di Castello 387,3 40016 4.167

Corciano 63,7 20485 1.787Foligno 263,8 56266 4.816

Gualdo Tadino 124,2 15484 1.434Gubbio 525,1 32355 3.232

Marsciano 161,5 1881 1.782Narni 197,8 19870 1.590

Orvieto 281,1 21048 2.070Perugia 450,0 162986 14.571Spoleto 349,7 38123 3.417

Terni 211,9 109382 8.430

Todi 223,1 17022 2.046Umbertide 200,2 16628 1.658

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indicatore del mese una serie di indicatori “headline”, ovvero di tematiche più significative di cui Arpa si occupa per raccontare periodicamente lo stato di salute dell’ambiente in Umbria

In base ai dati disponibili in modo omogeneo per i diversi comuni, è stato possibile selezionare 9 indicatori relativi a 6 tematiche di rilievo scelte in base a criteri di disponibilità del dato a scala comunale, chiarezza di interpretazio-ne, associabilità ad una soglia o ad un valore di riferimento e pertinenza rispetto alla lettura ambientale di un conte-sto. In particolare:

Tematica Indicatori

Rifiuti

Produzione di Rifiuti Urbani (kg/ab)

% di Raccolta Differenziata

Raccolta differenziata per abitante (kg/ab)

Acqua Consumi idrici(m3/ab)

Aria Emissioni di PM10 per unità territoriale (kg/ ab/Km2)

ElettromagnetismoNumero impianti RTV (n./1000 abitanti)

Numero impianti SRB (n./1000abitanti)

Suolo Superficie ad agricoltura biologica (ha)

Energia Numero di impianti fotovoltaici per area (n/km2)

L’elaborazione dei dati

Per ogni indicatore scelto sono stati raccolti i valori assoluti registrati per ciascun comune; successivamente, l’informazione di ogni territorio è stata elaborata attraverso un sistema informativo geografico, così da rendere più facilmente interpre-tabile e confrontabile il dato prodotto. Allo scopo è stato utilizzato un sistema di informazione geografica che consente di mettere in relazione tra loro dati diversi sulla base del comune riferimento geografico e creare nuove informazioni aggregate. La scelta fatta è stata quella di visualizzare i dati geografici in mappe tematiche, elaborate secondo un gradiente li-neare, indicando il numero di classi uguali per le quali si sceglie di dividere l’intervallo di valori. Le 4 classi ven-gono calcolate in automatico dal sistema suddividendo l’intervallo dei 16 valori in 4 classi uguali; queste offrono una lettura comparativa tra comuni per un determinato parametro, che può essere anche confrontato con un even-tuale target.

In sostanza, l’analisi non classifica i comuni né tantomeno genera una gradua-toria, ma permette di valutare il livello ambientale raggiunto da ogni comune nei confronti dei vari indicatori scelti. Pertanto, come si vedrà, la classificazione dell’indicatore potrebbe a volte riguardare un dato per tutti i comuni migliore, ad esempio, della media nazionale: le 4 classi indicheranno quindi solo un raffronto a scala territoriale di un parametro, evidenziando un ritardo o una situazione positiva. I comuni con valori inferiori alla media nazionale - laddove è stato possibile ef-fettuare un simile confronto - sono di volta in volta evidenziati in grigio.

Classe 1Classe 2Classe 3Classe 4

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indicatore del mese una serie di indicatori “headline”, ovvero di tematiche più significative di cui Arpa si occupa per raccontare periodicamente lo stato di salute dell’ambiente in Umbria

Produzione di rifiuti urbani per abitante (kg/ab.)Aggiornamento: 2012 - Fonte: Arpa Umbria

L’indicatore consente di confrontare le diverse realtà territoriali e di fornire un qua-dro sullo stato del servizio di raccolta e sull’efficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani. La produzione totale di rifiuti comprende non solo i rifiuti di origine domestica ma anche quelli assimilati, ovvero provenienti da utenze diverse (es. commerciali, di servizi, artigianali etc.). Per questo, in generale, la produzione pro capite aumenta nei centri con un maggior numero di abitanti (in particolare nei comuni capoluogo), non solo per un aumento della quantità prodotta dalle famiglie, ma soprattutto per la presenza di attività di servizio, uffici e attività commerciali e artigianali presenti nel tessuto urbano. Anche le presenze turistiche, e l’indotto che ne consegue, con-tribuiscono ad aumentare notevolmente la quantità di rifiuto urbano prodotto, soprattutto in certi periodi dell’anno.Nel 2012 la produzione pro capite di rifiuto urbano in Italia è risultata pari a 567 kg/ab. Il confronto, quindi, con il dato nazionale mostra come 12 comuni sui 16 in esame risultino al di sotto di tale media, raggiungendo in alcuni casi valori di gran lunga inferiori.

Comuni Produzione RU(kg/ab) Classe

Narni 430,0 1Gualdo Tadino 430,0 1Gubbio 462,0 1Todi 474,0 2Marsciano 484,0 2Assisi 486,0 2Castiglion del lago 497,0 2Umbertide 524,0 3Città di Castello 537,0 3Foligno 540,0 3Corciano 552,0 4Perugia 563,0 4Spoleto 569,0 4Terni 580,0 4Orvieto 581,0 4Bastia Umbria 582,0 4

Non esistendo, su questo fronte, uno specifico obiettivo quantitativo di riferimento, il target di ogni territorio è in ge-nerale quello di ridurre quanto più possibile la produzione totale di rifiuti e quella pro-capite, per garantirne una ge-stione efficiente; il dato che vede il 75% dei comuni selezionati con una media migliore di quella nazionale segna una situazione nel complesso positiva. Va inoltre sottolineato che i 3 comuni che ricadono nella classe 1, quindi con per-formance migliore, mostrano una media inferiore di oltre 130 kg per abitante rispetto al dato nazionale.

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Percentuale di raccolta differenziata totale e pro capiteAggiornamento: 2012 - Fonte: Arpa Umbria

La percentuale di raccolta differenziata rappresenta il risultato delle misure messe in atto dalle amministrazioni locali per la gestione dei rifiuti urbani, al fine di assicurare la maggior quantità di rifiuti da avviare a recupero, minimizzando il ricor-so all’utilizzo degli impianti di smaltimento e di intercettare le tipologie di rifiuti potenzialmente dannosi per l’ambiente. Come è possibile notare, 14 dei 16 comuni indagati mostrano una percentuale di raccol-ta differenziata superiore a quella nazionale (35%), con 5 comuni che superano la soglia del 50%. Nessun comune ha già raggiunto l’obiettivo nazionale del 65%, previsto per il 2012.

Comuni RD(%) Classe RD(kg/ab.) Classe

Marsciano 62,5 1 302,0 1Umbertide 57,8 1 303,0 1Perugia 54,2 1 305,0 1Bastia Umbria 53,6 1 312,0 1Todi 51,8 2 245,0 2Gubbio 49,3 2 228,0 2Castiglion del lago 44,8 2 223,0 2Città di Castello 44,2 2 237,0 2Foligno 42,4 2 228,0 2Terni 42,0 2 243,0 2Narni 39,5 3 170,0 3Corciano 39,2 3 218,0 2Gualdo Tadino 38,9 3 167,0 3Spoleto 36,2 3 206,0 3Assisi 24,0 4 116,0 4Orvieto 18,3 4 106,0 4

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Consumi idrici del settore civile (m3/ab)Aggiornamento: 2012 – Fonte Enti gestori (Umbra Acque, VUS, S.I.I.)

Le pressioni esercitate sulle risorse idriche rappresentano spesso uno degli elementi di lettura della sostenibilità am-bientale di un determinato contesto; i consumi individuati su questo fronte per i settori produttivi e civili segnano a volte marcate differenze, a testimonianza di specificità locali ben delineate.A livello territoriale è stato possibile selezionare in modo uniforme, come indicatore, il consumo di acqua ad uso do-mestico, inteso come la quantità di acqua ad uso potabile fatturata dall’ente gestore del servizio idrico alle utenze sin-gole e/o collettive relative alle abitazioni.L’indicatore elaborato, ovvero il valore pro capite di acqua fatturata per uso domestico annuo, è dato dal rapporto del volume annuo di acqua potabile fatturata alle utenze domestiche finali e la popolazione media residente. L’indicatore quindi non considera la popolazione fluttuante che per motivi di studio, lavoro o per turismo è presente all’interno del comune, specialmente in determinati periodi dell’anno.Il valore dei consumi idrici per uso domestico tra i comuni oggetto dell’analisi va da un minimo di 30 m3 (Marsciano) a 54.3 m3 (Perugia) annui per abitante, dati comunque notevolmente inferiori alla media nazionale, stimata in 64 m3 pro capite per anno.

Comuni Consumi idrici (m3/ab) Classe

Marsciano 30,00 1

Umbertide 33,70 1

Città di Castello 35,80 1

Bastia Umbria 38,80 2

Gubbio 39,70 2

Todi 42,60 3

Assisi 43,60 3

Narni 45,10 3

Castiglion del lago 46,40 3

Gualdo Tadino 47,20 3

Corciano 49,80 4

Spoleto 50,60 4

Orvieto 50,60 4

Foligno 50,70 4

Terni 52,90 4

Perugia 54,30 4

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Concentrazione media annua di PM10 (μg/m3)Aggiornamento: 2012 - Fonte: Arpa Umbria

L’utilizzo della modellistica ha permesso, partendo dai dati reali che vengono quotidianamente raccolti dalle centra-line fisse della Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, di poter ottenere una stima delle concentrazioni medie annue di PM10 nell’intero territorio regionale.I 16 comuni sono stati suddivisi in 4 classi, che corrispondono a 4 intervalli di concentrazione media annua, ed è sta-ta calcolata la percentuale di superficie comunale che ricade in ciascuna classe.

Per motivi legati ai sistemi di calcolo modellistico (il modello impiegato sottostima sistematicamente di un fattore pari a 2 per le centraline di fondo urbano e rurale e pari a 3¸4 per quelle da traffico), è stata scelta come soglia criti-ca il valore di 15 μg/m³, ovvero la metà dei 30 μg/m³ (valore medio annuo di PM10 sotto il quale si è certi di avere un rispetto del limite sul numero di superamenti della soglia giornaliera) e come soglia di attenzione un valore pari a 10 μg/m³, pari alla metà della soglia di valutazione inferiore.Da ciò si ottiene che le zone che ricadono in classe 3 e 4 sono quelle da tenere sotto controllo e in particolare, come si vede dalla mappa che segue, alcune zone di Perugia e Marsciano (in rosso).Per una lettura e un’informazione più complete e corrette circa le principali criticità in tema di polveri fini, occorre prendere in considerazione anche l’indicatore relativo al numero di superamenti annui della concentrazione media di PM10 nelle 24 ore (http://apps.arpa.umbria.it/indicatoriambientali/focus/indicatori_focus_04.asp): in base ai dati rile-vati dalle centraline fisse di monitoraggio emergono ulteriori zone di criticità da tenere sotto controllo, quali il cen-tro urbano di Terni e quello di Foligno, in cui le stazioni di “Terni - Le Grazie” e “Foligno -Porta Romana” mostrano superamento del limite normativo (35 superamenti annui).La tabella riporta, per ogni comune, le percentuali di superficie che ricadono in ciascuna classe.Poiché all’interno di un comune ricadono almeno due classi di concentrazione (ad esclusione di Orvieto, interamen-te in classe 2), non è possibile assegnare una sola classe di appartenenza a ciascun comune come nel caso degli altri indicatori esaminati in queste pagine.

Superficie in classe 1

(km2)

% super-ficie in classe1

Superficie in classe 2

(km2)

% super-ficie in classe 2

Superficie in classe 3 (km2)

% super-ficie in classe 3

Superficie in classe 4

(km2)

% super-ficie in classe

4Assisi 71,58 38,3% 112,59 60,3% 2,63 1,4% Bastia 8,34 30,2% 19,31 69,8%

Castiglione del Lago

3,39 1,7% 201,78 98,3%

Città di Castello

167,24 43,2% 219,95 56,8%

Corciano 62,97 99,5% 0,18 0,3% 0,16 0,2%Foligno 192,34 72,8% 71,96 27,2% Gualdo Tadino

97,99 78,9% 26,18 21,1%

Gubbio 125,95 24,0% 399,28 76,0% Marsciano 83,86 52,0% 53,77 33,3% 23,67 14,7%

Narni 4,25 2,2% 193,54 97,8% Orvieto 281,45 100,0% Perugia 314,74 70,0% 85,16 18,9% 49,78 11,1%Spoleto 189,01 54,4% 158,70 45,6%

Terni 75,51 35,6% 111,68 52,6% 24,97 11,8% Todi 197,56 88,8% 24,98 11,2%

Umbertide 2,16 1,1% 198,21 98,9%

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Concentrazione media annua di NO2 (μg/m3) Aggiornamento: 2012 - Fonte: Arpa Umbria

Per estendere la valutazione della concentrazione media annua di NO2 ai comuni in cui non sono presenti centraline fisse, anche per il biossido di azoto (NO2) – come per il PM10 – è stata utilizzata la modellistica. Per questo inquinan-te la legge prevede una soglia di valutazione inferiore della media annua pari a 26 μg/m³, una soglia di valutazione superiore pari a 32 μg/m³ e un limite di 40 μg/m³.Per la realizzazione del grafico è stata scelta come soglia di attenzione la soglia di valutazione inferiore e come so-glia critica il limite di legge. La scala cromatica riflette questa scelta e, quindi, le aree rappresentate dal colore verde e giallo hanno valori al di sotto della soglia di attenzione, le aree rappresentate dal colore arancione hanno valori tra la soglia di attenzione e la soglia di criticità, quelle in rosso hanno valori oltre quest’ultima soglia.

Come è possibile notare, le principali criticità riguardano i comuni di Perugia, Gubbio, Terni e Narni. Nell’area del comune di Perugia oltre il 30% della superficie totale supera la soglia di valutazione inferiore (26 μg/m3), raggiungen-do anche valori molto prossimi al limite normativo. Un fatto imputabile ad emissioni da traffico e da riscaldamento.Nel comune di Gubbio il 9,5% della superficie ricade in classe 4 (> 40 μg/m3), a causa della presenza di importanti emissioni da impianti industriali, in particolare da cementifici.Il comune di Terni presenta zone di criticità in cui il valore della concentrazione media annua di NO2 supera il valore limite. Questo a causa di importanti emissioni industriali che si sommano a quelle da traffico e riscaldamento.Anche Narni, infine, è interessata dalla presenza di aree – circa 19 km2(9,4%) – con valori prossimi alla soglia di va-lutazione inferiore o compresi tra questa e la soglia di valutazione superiore, anche in questo caso imputabili ad emis-sioni di origine industriale.Altri territori comunali presentano aree con valori superiori al fondo regionale e che sono di poco inferiori alla soglia di valutazione inferiore, in particolare i comuni di Foligno, Spoleto e Orvieto, tutti interessati dal passaggio di impor-tanti vie di comunicazione, quali il raccordo Perugia-Bettolle, la SS75 e la A1.

Superficie in classe 1 (km2)

% super-ficie in classe 1

Superficie in classe 2 (km2)

% super-ficie in classe 2

Superficie in classe 3 (km2)

% super-ficie in classe 3

Superficie in classe 4 (km2)

% super-ficie in classe 4

Assisi 129,78 69,5% 57,02 30,5% Bastia 26,26 96,0% 1,10 4,0% Castiglione del Lago

205,18 1,00

Città di Castello

362,20 93,5% 24,99 6,5%

Corciano 8,37 13,2% 54,60 86,3% 0,33 0,5% Foligno 204,62 77,4% 59,69 22,6% Gualdo Tadino

120,90 97,4% 3,27 2,6%

Gubbio 139,51 26,6% 285,83 54,4% 49,95 9,5% 49,95 9,5%Marsciano 29,97 18,6% 131,29 81,4% 0,04 0,0% Narni 24,85 12,6% 154,37 78,0% 18,57 9,4% Orvieto 207,06 73,6% 74,39 26,4% Perugia 40,57 9,0% 266,75 59,3% 142,35 31,7% Spoleto 275,48 79,2% 72,23 20,8% Terni 104,74 49,4% 76,46 36,0% 6,00 2,8% 24,97 11,8%Todi 63,85 28,7% 158,69 71,3% Umbertide 176,35 88,0% 24,02 12,0%

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Numero di impianti RTV per 1000 abitantiAggiornamento: 2012 - Fonte: Arpa Umbria

L’indicatore quantifica le principali fonti di pressione derivanti dai campi elettromagnetici di impianti radio televisivi (RTV). Il numero di impianti è stato diviso per il numero di abitanti e moltiplicato poi per 1000 (numero di impian-ti ogni 1000 abitanti). Confrontando i valori in tabella con il dato medio nazionale calcolato da ISPRA – pari a 0,57 impianti ogni 1000 abitanti – solo 5 comuni risultano sotto la media.

Comuni RTV (n./1000 abitanti) classe

Bastia Umbria 0,0 1Castiglion del lago 0,0 1Perugia 0,3 1Todi 0,4 1Marsciano 0,5 1Corciano 0,6 1Foligno 0,6 1Orvieto 0,6 1Assisi 0,7 2Umbertide 0,7 2Terni 0,8 2Gubbio 1,0 2Spoleto 1,1 2Città di Castello 1,2 2Narni 1,9 4Gualdo Tadino 2,5 4

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Numero di impianti SRB (Stazioni Radio Base) per 1000 abitanti

Aggiornamento: 2012 - Fonte: Arpa Umbria

L’indicatore identifica le principali fonti di pressione per ciò che riguarda i campi elettromagnetici prodotti da Stazioni Radio Base (SRB) comunemente impiegate per la telefonia mobile. Il numero di impianti è stato diviso per il numero di abitanti e successivamente moltiplicato per 1000 (numero di impianti ogni 1000 abitanti).Un confronto con il dato medio nazionale calcolato da ISPRA (dato calcolato da Ispra sulle 15 regioni che hanno fornito dati completi) – pari a 1,3 impianti ogni 1000 abitanti – evidenzia come 9 dei 16 comuni presi in esame risultino al di sopra della media e come praticamente solo quelli in classe 1 figurino al di sotto di essa.

Comuni SRB (n./1000 ab) Classe

Bastia Umbria 0,7 1Marsciano 0,7 1Città di Castello 0,8 1Umbertide 1,0 1Terni 1,1 1Gualdo Tadino 1,2 1Gubbio 1,2 1Foligno 1,3 2Orvieto 1,4 2Corciano 1,6 2Spoleto 1,6 2Narni 1,7 3Todi 1,9 3Castiglion del lago 2,1 3Perugia 2,2 4Assisi 2,6 4

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% Superficie agricola a coltivazione biologica sulla Superfice Agricola Utile (SAU)Aggiornamento: 2010 - Fonte: ISTAT

La percentuale di superficie agricola utilizzata per pratiche biologiche rispetto al totale della superficie agricola uti-lizzata è un indicatore di risposta che fornisce la misura del grado di adozione, da parte del sistema agricolo, di prati-che più sostenibili e orientate al mantenimento della qualità ambientale e della salubrità degli alimenti.Il confronto con il dato nazionale, che risulta pari all’8,7%, dimostra che almeno 5 dei 16 comuni oggetto di studio superano la media italiana, spingendosi in 3 casi oltre il 10% di utilizzo della SAU con pratiche biologiche, a testi-monianza dell’importanza che il settore riveste in alcune aree della regione.

Comuni % superficie biologica Classe

Gubbio 13,1% 1Foligno 12,0% 1Narni 10,4% 1Spoleto 9,9% 2Orvieto 9,2% 2Città di Castello 7,6% 2Assisi 7,5% 2Corciano 6,7% 2Perugia 5,3% 3Umbertide 5,2% 3Terni 5,1% 3Marsciano 4,5% 3Gualdo Tadino 3,6% 3Castiglion del lago 3,2% 4Todi 2,9% 4Bastia Umbria 0,3% 4

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indicatore del mese una serie di indicatori “headline”, ovvero di tematiche più significative di cui Arpa si occupa per raccontare periodicamente lo stato di salute dell’ambiente in Umbria

Densità impianti fotovoltaici (n./km2)Aggiornamento 2012 - Fonte: GSE

La densità comunale di impianti fotovoltaici costituisce uno dei fattori in grado di indicare quanto l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili si stia diffondendo in un determinato territorio. Secondo il Rapporto statistico 2012 del GSE, in Italia sono presenti 478.331 impianti fotovoltaici, pari ad una densità di 1,5 impianti/km2 con una potenza efficien-te lorda pari a 16.420 MW (0,034 MW/impianto).I dati ad oggi disponibili evidenziano come la maggior parte dei 16 comuni in esame (62,5% del totale) figuri al di sotto della media nazionale, con solo 6 di essi che si collocano al di sopra della stessa. Il dato relativo al numero as-soluto di impianti fotovoltaici installati mostra come in totale, nei 16 comuni, sono stati installati 5245 impianti, pari a oltre il 60% del totale regionale (8191 impianti) per una potenza efficiente lorda pari a circa 206 MW (0,039 MW/impianto) nei comuni selezionati.

ComuniDensità impianti fotovoltaici

(n/km2)Classe

Bastia Umbria 5,4 1Corciano 3,7 2Perugia 3,1 2Terni 2,7 3Foligno 1,6 4Marsciano 1,6 4Narni 1,2 4Castiglion del lago 1,1 4Spoleto 1,0 4Gualdo Tadino 0,9 4Città di Castello 0,8 4Assisi 0,8 4Umbertide 0,8 4Gubbio 0,6 4Todi 0,5 4Orvieto 0,4 4