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ANALISI DEI COSTI PER LE DECISIONI AZIENDALI
I COSTI AZIENDALI E
L’ANALISI COSTI-VOLUMI-PROFITTI
13 marzo 2014 Palazzo dei Cento
Dott. Andrea Tenucci [email protected]
Prof. Lino Cinquini [email protected]
• I costi aziendali • Il comportamento dei costi • L’analisi Costi-Volumi-Profitti (CVP)
• Analisi di un caso
Agenda:
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“Costo di acquisto” e “costo di produzione”: una distinzione fondamentale per l’analisi dei costi
MERCATI DI ACQUISIZIONE Lavoro
Tecnologia Materie Capitali
Somma di valori attribuiti ai fattori impiegati o consumati per conseguire un risultato
prodotti e servizi “COSTO DI PRODUZIONE”
IMPIEGO/CONSUMO DI FATTORI
PRODUTTIVI
COMBINAZIONE COMBINAZIONE PRODUTTIVA
€ “SPESA PER
ACQUISTO” DI FATTORI
PRODUTTIVI DI FATTORI PRODUTTIVI
“COSTO DI ACQUISTO”
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Una regola aurea: “costi diversi per scopi diversi”
A"seconda"dello"scopo"decisionale……." …serve"una"appropriata"classificazione"e"analisi"dei"cos5"
Misurazioni di efficienza (costo di prodotti, servizi, attività, unità organizzative)
- Diretti e Indiretti
Supporto informativo nei giudizi di convenienza: valutazioni prospettiche dei costi e dei ricavi (profittabilità, make-or-buy, analisi investimenti)
- Rilevanti e Irrilevanti - Variabili, Costanti, Misti
Programmazione e controllo della gestione: definizione di standard e incentivi (budget, performance)
- Controllabili e Non Controllabili - Standard
Valutazioni di bilancio (magazzino, capitalizzazioni, ammortamenti)
- Diretti e Indiretti
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Una prima classificazione dei costi serve per prevederne il comportamento
Comportamento rispetto ad un “fattore determinante”
(cost driver)
◊ " variabili
◊ " costanti
◊ " misti
CRITERIO (in base allo scopo) CLASSI
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Capire quali sono i cost driver è fondamentale: non sempre il volume di produzione è il cost driver più importante per la
variabilità….
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Costi variabili totali e costi variabili unitari
La bolletta telefonica totale per telefonate a lunghe distanze si
basa sul numero di minuti di conversazione.
Minuti di conversazione
Bol
letta
tele
foni
ca
tota
le p
er lu
nghe
di
stan
ze
Minuti di conversazione
Cos
to te
lefo
nico
al
min
uto
Il costo per minuto di conversazione a lunga
distanza è costante. Per esempio, 10 cent al minuto.
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Costi fissi totali e costi fissi unitari
Il canone di base mensile della bolletta
telefonica non varia quando si effettuano più
chiamate.
Numero di chiamate
cano
ne d
i bas
e m
ensi
le d
ella
bol
letta
te
lefo
nica
Il costo medio del canone
per chiamata diminuisce con l’aumentare delle chiamate effettuate.
Numero di chiamate
cano
ine
di b
ase
men
sile
pe
r chi
amat
a
11
I costi misti presentano carattere ibrido
VOLUME DI DRIVER
QUOTA VARIABILE
QUOTA FISSA
SEMIVARIABILI
COST I
VOLUME DI DRIVER
COST I
A SCALINI
AREA DI RILEVANZA
AREA DI RILEVANZA
12
L’intervallo di rilevanza del cost driver è importante per la validità dell’analisi C
anon
e di
loca
zion
e in
m
iglia
ia d
i dol
lari
60 120 180 Area affittata (metri quadrati)
0
30
60
90
Intervallo di rilevanza
Il costo totale non cambia per un
intervallo di attività ampio e poi scatta a
un nuovo costo maggiore per il
successivo intervallo di attività superiore.
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I PRINCIPI DI BASE DELL’ANALISI COSTI-VOLUMI-PROFITTI (CVP):
IL MARGINE DI CONTRIBUZIONE
Totale UnitarioVendite (500 biciclette) € 250.000 € 500Meno: Costi variabili 150.000 300 Margine di contribuzione 100.000 € 200Meno: Costi fissi 80.000 Utile operativo netto € 20.000
CICLI TORPEDOConto economico a margine di contribuzione
Per il mese di giugno
Il Margine di contribuzione (MC) è l’importo rimanente del fatturato sulle vendite dopo deduzione dei costi
variabili. 15
IL SIGNIFICATO DI MARGINE DI CONTRIBUZIONE: UN “SERBATOIO” PER LA FORMAZIONE DELL’UTILE
RICAVI
Costi Fissi
Margine di Contribuzione
Risultato operativo
Costi Variabili
Ru
Cvu
mdc
Il MC va a coprire i costi fissi.
Dopo aver coperto i costi fissi, l’eventuale MC residuo contribuisce
alla formazione di utile.
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LE INFORMAZIONI DERIVANTI DAL MARGINE DI CONTRIBUZIONE
1. Per ogni unità aggiuntiva venduta da Torpedo, €200 in più di margine di contribuzione
aiuteranno a coprire i costi fissi e il profitto.
Totale Unitario PercentVendite (500 biciclette) 250.000€ 500€ 100%Meno: Costi variabili 150.000 300 60%Margine di contribuzione 100.000€ 200€ 40%Meno: Costi fissi 80.000 Utile operativo netto 20.000€
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LE INFORMAZIONI DERIVANTI DAL MARGINE DI CONTRIBUZIONE
2. Ogni mese, Torpedo deve generare almeno €80.000 di MC totale per raggiungere il pareggio.
Totale Unitario PercentVendite (500 biciclette) 250.000$ 500$ 100%Meno: Costi variabili 150.000 300 60%Margine di contribuzione 100.000$ 200$ 40%Meno: Costi fissi 80.000 Utile operativo netto 20.000$
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LE INFORMAZIONI DERIVANTI DAL MARGINE DI CONTRIBUZIONE
3. Quindi se torpedo venderà 400 unità al mese (80.000/200), opererà al
punto di pareggio.
Totale UnitarioVendite (400 biciclette) 200.000€ 500€ Meno: Costi variabili 120.000 300 Margine di contribuzione 80.000 200€ Meno: Costi fissi 80.000 Utile operativo netto -€
CICLI TORPEDOConto economico di contribuzione
Per il mese di giugno
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LE INFORMAZIONI DERIVANTI DAL MARGINE DI CONTRIBUZIONE
4. Se Torpedo vende una bicicletta in più rispetto a 400 unità (401 biciclette), tutto il margine di contribuzione unitario
diventa utile operativo netto (=aumenterà di €200) .
Totale UnitarioVendite (401 biciclette) 200.500€ 500€ Meno: Costi variabili 120.300 300 Margine di contribuzione 80.200 200€ Meno: Costi fissi 80.000 Utile operativo netto 200€
CICLI TORPEDOConto economico di contribuzione
Per il mese di giugno
20
-
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000
GRAFICO CVP
Costi fissi
Unità
Eur
o Costi totali
Vendite totali
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-
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000
Punto di pareggio
Eur
o GRAFICO CVP
Unità
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DECISIONI TIPICHE CON L’ANALISI CVP
! Determinare il punto di pareggio e la strategia nella
struttura dei costi
! Verificare le condizioni di svolgimento della gestione
rispetto al punto di pareggio
! Determinare il volume di output necessario a ottenere
un determinato risultato economico
! Prendere decisioni e Analisi “What if”:
" Costi promozionali e pubblicitari?
" Riduzione del prezzo di vendita?
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LE “FORMULE DEL PUNTO DI PAREGGIO”
Le “formule del punto di pareggio” sono una derivazione dall’equazione del profitto:
[Profitti = Vendite – (Costi variabili + Costi fissi)]
Si considera direttamente il rapporto tra i costi fissi totali e il MC unitario
Costi fissi Margine di contr. unitario = Punto di pareggio
in unità vendute
€80.000 ____ €200 per bicicletta = 400 biciclette
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LA FORMULA CVP CON PROFITTO OBIETTIVO
Si può determinare il numero di biciclette che si devono vendere per ottenere un profitto di
€100.000
Costi fissi + Obiettivo di utile Margine di contribuzione unitario = Vendite (volumi) per
raggiungere l’obiettivo di utile
€80.000 + €100.000 €200 per bicicletta = 900 biciclette
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ANALISI WHAT IF: Variazioni dei costi fissi e del volume delle vendite
Attualmente, Torpedo vende 500 biciclette al mese. Il Responsabile Vendite della società
ritiene che un aumento di €10.000 del budget pubblicitario mensile aumenterebbe
le vendite di biciclette fino a 540 unità.
Si dovrebbe autorizzare l’aumento richiesto al budget pubblicitario?
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La soluzione con l’impiego dell’informazione sul Margine di Contribuzione
Aumento del MC (40 unità X €200) 8.000€ Aumento della spesa pubblicitaria 10.000 Riduzione dell'utile operativo netto 2.000-€
L’analisi della variazione del MC è fondamentale per i giudizi di convenienza!!
ANALISI WHAT IF: Variazioni dei costi fissi e del volume delle vendite
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Qv
Profitto addizionale
3. Riduzione costi fissi
Qv
Profitto addizionale
2. Riduzione costi variabili Qv
Profitto addizionale
1. Aumento prezzo
Qv
Profitto addizionale
Qv' 4. Aumento volumi
POLITICHE ALTERNATIVE DI “RIDUZIONE DEL BREAKEVEN” NEL MODELLO CVP
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STRATEGIE DI STRUTTURA DEI COSTI DAL MODELLO CVP
I modelli di business possono funzionare con strutture alternative di costo che determinano: • Una diversa sensibilità del risultato
alla variazione dei volumi • Una diversa assunzione di “rischio”
MC alto Costo var. basso
Livello alto di costi fissi
RT
CT
Q*
A)
MC basso
Costo var. alto
Livello basso
di costi fissi
RT CT
Q*
B)
MC = Prof.
Costo var.
Costi fissi=0 RT
CT=
Q*=0
C)
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# È riferita al breve periodo
# E’ statica, poiché si basa sull’ipotesi di invarianza del prezzo e del costo variabile unitario (ipotesi di linearità dei costi); essi possono cambiare anche nel breve periodo
# Ipotizza l’invarianza del magazzino # Considera il volume di produzione come l’unico driver
di costo
# Vi sono numerose incertezze nella distinzione tra costi fissi e variabili
I LIMITI DELL’ANALISI C-V-R
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