Analfabetismo in Italia dal 1861 al...

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Tecniche di scrittura per i media – A.A. 2008 – materiali didattici Venerdì 3 ottobre – Storia giornali 1 Analfabetismo in Italia dal 1861 al 1981 anno maschi % femmine % totale % 1861 72,00 84,00 78,00 1871 67,04 78,94 72,96 1881 61,03 73,51 67,26 1901 51,13 60,82 56,00 1911 42,80 50,50 46,20 1921 33,40 38,30 35,80 1931 17,00 24,00 21,00 1951 10,50 15,20 12,90 1961 6,60 10,00 8,30 1971 4,00 6,30 5,20 1981 2,03 3,61 3,10 1

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Tecniche di scrittura per i media – A.A. 2008 – materiali didattici

Venerdì 3 ottobre – Storia giornali 1

Analfabetismo in Italia dal 1861 al 1981

anno maschi % femmine % totale %

1861 72,00 84,00 78,001871 67,04 78,94 72,961881 61,03 73,51 67,261901 51,13 60,82 56,001911 42,80 50,50 46,201921 33,40 38,30 35,801931 17,00 24,00 21,001951 10,50 15,20 12,901961 6,60 10,00 8,301971 4,00 6,30 5,201981 2,03 3,61 3,10

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Le strutture del periodo nei quotidiani di inizio secolo (da Bonomi 2002, pp. 106 e sgg.):

1. periodo segmentato: brevissime proposizioni si affiancano, separate da punto e virgola o punto fermo. Spesso, si va a capo dopo ogni proposizione:

I disordini si rinnovarono verso la sera. Vi sono nove morti. Negli ospedali furono condotti quaranta feriti, ma il loro numero è molto maggiore. Tra i feriti vi sono quattro poliziotti.

La giornata è stata splendida. / Un lieve venticello attenuava il caldo. / Il decreto del ministro M. ha fatto, davvero, miracoli.

2. periodo segmentato/coordinato: brevissime proposizioni, separate da punto fermo, si alternano a proposizioni, sempre brevi, coordinate fra loro:

I gendarmi vennero accolti a fucilate. Intervennero i soldati e la casa fu incendiata, ma la banda riuscì a fuggire. Due soldati e tre insorti caddero morti, e da una parte e dall’altra si ebbero parecchi feriti. […] Gli insorti si rifiutarono e allora si impegnò un vivo fuoco di fucileria. Intanto giungeva a R. il rinforzo di una compagnia di fanteria. Gli insorti riuscirono a fuggire, ma lasciarono sul terreno tre morti. I turchi ebbero un morto e tre feriti.

3. periodo lineare: proposizioni brevi o lunghe, con struttura chiara, basata sull’alternanza di paratassi e ipotassi semplici (principale più una o due subordinate; due principali coordinate, che reggono ciascuna una o due subordinate):

I telegrammi di Parigi ci hanno recato i particolari dell’incendio che ha distrutto giovedì il Theatre Français, l’illustre casa di Molière. Esso sorgeva, perché ormai non rimangono in piedi che le annerite mura esterne, in via di R., all’angolo di piazza del Teatro Francese e del Palazzo Reale.

Lo stuccatore G.P., di 51 anni, abitante presso la famiglia F. in corso di Porta Nuova, ieri, protestando dispiaceri domestici, chiusosi nella propria stanza, sciaguratamente sparavasi al capo un colpo di rivoltella che il rendeva di tratto cadavere.

4. periodo complesso: in articoli di una certa lunghezza, spec. di politica, cultura, attualità; ; struttura fortemente ipotattica, con subordinate anche di quarto grado, esplicite o implicite:

L’oratore dopo aver discusso brevemente sulla applicabilità del decreto di amnistia dello scorso novembre e sostenuto che malgrado lo stato della legislazione e della giurisprudenza la diffamazione politica commessa da un giornale debba ritenersi reato di stampa, entrò nel merito della causa, notando che comunque essa si presentasse circondata dalla solennità che le conferiva il casato illustre dei querelanti e più la memoria di un uomo che ebbe parte insigne nella storia politica del nostro paese, fosse semplice e facile, perché trattavasi di giudicare se nelle parole di cui la famiglia Sella si lagnava fosse contenuta a danno della memoria dello statista l’attribuzione di un fatto determinato e tale da esporla al disprezzo e all’odio pubblico, o da offenderne l’onore e la riputazione.

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Lunedì 6 ottobre – Storia giornali 2

Una velina d’epoca fascista (da De Mauro 1986, p. 118)

«Sensibilizzare il ricevimento dei capi bolognesi da parte del Duce. Titolo su tutta la pagina sulla consegna del Duce al popolo italiano. Il testo del discorso può essere pubblicato in neretto e deve essere rigorosamente controllato. Il discorso del Duce può essere commentato. (Il commento ve lo mandiamo noi)».

I quotidiani del Ventennio (da Bonomi 1994, pp. 682 e sgg.)

la retorica

gente […] allineata lungo il mare italico, o vigilante ansiosa e rapace e dietro isole e lingue di terra italiana o appollaiata su montagne imprendibili […] avvinghiata a una finalità imperiale che non sa abbandonare il teatro della sconfitta. (Secolo)

Tutta Udine […] si è stretta intorno alla bronzea figura dell’Eroe che nella selva di bandiere e di ghirlande di rossi fiori e di musiche, di fede giovanile acclamante all’Italia e di speranze di profuhi, parve sorridere di compiacenza e accennare al Quarnaro! (Popolo d’Italia)

l’apologia del regime

Il discorso del ministro Galeazzo Ciano, pronunziato dinanzi a a una marea di popolo fremente, ha avuto tutti i caratteri della migliore eloquenza politica: è stato al tempo stesso misurato e suggestivo, sobrio ed esaltante. Nessuna parola di più, nessuna di meno di quanto fosse utile e necessario per fissare nella storia la solennità dell’ora che passa.Parlando della città lavoratrice per eccellenza, Galeazzo Ciano ha saputo trovare quelle espressioni che scendono nel cuore del popolo. Egli ha definito l’Italia “grande Potenza operaia, guerriera e fascista”. E ha detto che questa Italia proletaria e armata ha il diritto e il dovere di dire la sua parola, e che la dirà. (Corriere della Sera)

Il nemico baldanzoso avrà ricevuto un colpo d’arresto mortale. Le prospettive strategiche di domani cambieranno fondamentalmente. Tanto accadrà se il sangue della Lupa che ha allattato i gemelli non si è imbastardito. Non senza sanguinosi sacrifici, non senza giorni tremendi, ma accadrà. Questa certezza solare deve essere nutrita dalla nostra fermezza, dalle nostre opere, dal nostro ardore di combattimento. (Corriere della Sera)

L’adesione totale alla linea del regime

INCIDERE / SUL COSTUMENon potrebbero essere più evidenti l’organicità e la tempestività dei provvedimenti deliberati dal Consiglio dei ministri di ieri. Essi tendono tutti quanti, in varia misura su piani diversi, alla difesa della razza italiana, della sanità, dell’integrità fisica e morale del popolo italiano. […] Si vuole […] alleggerire la disoccupazione maschile, comunque prevenirla, e si vuole, in pari tempo, porre un riparo a quella tendenza, propria della civiltà anglosassone, che vuole la donna fuori della casa e finisce per farne una rivale dell’uomo.[…] Un regime, che, in conseguenza di una poltica di razza che dura oramai da sedici anni, si appresta a regolare la posizione degli israeliti nati in Italia anche in base all’apposito censimento che offrirà gli elementi necessari per un sicuro orientamento, non poteva non incominciare col provvedere nei confronti degli israeliti stranieri.(Il Messaggero, 2 settembre 1938)

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Mercoledì 8 ottobre – Storia giornali 3

Il giorno, domenica 28 settembre 1958

Una fotografia a tutta pagina, unb titolo sintetico e graficamente sapiente, una prima pagina più da settimanale che da quotidiano; accanto alla testata, a sinistra, si annuncia il supplemento gratuito per ragazzi, il giovedì. Le 8 pagine settimanali in rotocalco, annunciate fin dall’inizio come “una grande novità”, ne sottolineano la grande attenzione alle immagini e la vocazione di quotidiano popolare di qualità (testimoniata anche dalle pagine dedicate ai fumetti e ai giochi). Analoga novità presenta la pagina dedicata, il 10 ottobre 1958, alla scomparsa di papa Pio XII. Il 27 ottobre del 1962 la pagina è nettamente divisa a metà: in apertura, nel taglio alto, la notizia della tragica scomparsa di Enrico Mattei; in basso, con efficace impaginazione, la politica internazionale.

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Mercoledì 8 ottobre – Storia giornali 3

titolo: Lo strappo riformista di Fassino. Quando l’inviato del grande giornale, che ha letto la relazione in anticipo, ci fa segno con la mano per dire “qui dentro non c’è niente”, ci si apre il cuore alla speranza. Vuoi vedere che Fassino l’ha fatto? Vuoi vedere che ha deciso di rinunciare alla propaganda anti-governo e alla masturbazione inter-alleanza, per dirci che cosa deve fare una forza di governo?

titolo: La rosa accanto alla quercia, benvenuti al primo congresso socialista dei DSPesaro è proprio lontana. Così lontana che al congresso ds di Roma, nelle ore del pirmo pomeriggio, quando al discorso d’apertura di Piero Fassino mancava ancora una mezz’oretta, mentre la platea del Palalottomatica si riempiva pigramente di delegati e telecamere [...].

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Lunedì 13 ottobre – Com’è fatto il giornale 1 – impaginazione

Le figure 1-3 mostrano le prime pagine di tre quotidiani nazionali (Corriere della sera, Repubblica, Manifesto) dello stesso giorno; nella figura 4, una pagina di cronaca della Stampa

Figura 5 (da Tuttoscienze, suppl. della Stampa, 9 novembre 1994)

Figura 5 – tradurre i dati in immagini. Le due figure, pubblicate nell’inserto scientifico di un autorevole quotidiano italiano, mostrano le altezze degli italiani mediante ideogrammi. Tuttavia, i disegni sono incongruenti con i dati numerici, che pure sono forniti al lettore. Nella figura di destra, l’ideogramma relativo al 1791 è alto – nell’originale - 53 mm e corrisponde a un’altezza di 1,62 m; l’ideogramma relativo al 1994 è alto 81 mm e corrisponde a un’altezza di 1,73m. Facendo una semplice proporzione, gli italiani del 1994, rispetto a quelli di fine ’700, sarebbero dei giganti. Anche il grafico a barre è distorto, perché non riporta l’origine dell’asse delle altezze (o cm), accentuando così le differenze: una intuitiva elaborazione visiva porterebbe a concludere che la popolazione del Veneto è alta più del doppio di quella della Sardegna; solo un esame più attento, quindi più difficile, fa capire che la differenza è di soli 5,4 cm (da Matricciani 2003, pp. 293-94).

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Mercoledì 15 ottobre – Com’è fatto il giornale 2 – titoli

TABELLA 1

eliminazione di articoli e ausiliari

“Il modello della Merkel è una tentazione da evitare”

“Modello Merkel tentazione da evitare”

tematizzazione e messa in rilievo

Prodi incalza i lavoratori autonomi sul tema delle tasse

Tasse, Prodi incalza i lavoratori autonomi

frasi passive L’imam di Torino è stato espulso dall’Italia con un blitz

Blitz a Torino, espulso l’imam

TABELLA 2

Meglio peggio meglio peggio meglio peggioLa teoria

della parentesidivide la gauche

La teoria della

parentesi divide

la gauche

Lo stressdel

dipendente“spremuto”

Lo stress deldipendente“spremuto”

L’Atr decollòsenza

benzina l’indicatore

non funzionava

L’Atr decollò senza

benzina l’indicatore

non funzionava

22 giugno 23 giugnoMiglio: vuole aiutare la DC. Formigoni

ribatte: non hai pudore“NORD CORROTTO COME IL SUD”

Il pontefice frusta ancora i politici

E attacca anche il Papa: è contro la Lega? Apro ai protestanti

“OLIAMO I KALASHNIKOF”Bossi: riforme o andiamo ala guerra

TABELLA 3

due segmenti separati da virgola, due punti, o punto fermo, con tema nominale al primo posto e tema nominale o verbale al secondo

Giro di vite al Viminale, pronto un pacchetto di rimpatri

Finta colata di lava per Silvio. Allarme ai pompieri

Katrina, Bush si fa l’inchiesta

il pacchetto di rimpatri è un elemento del “giro di vite”; si notino l’assenza dell’ausiliare ([è] pronto) e la cancellazione dell’agente

Anche in questo esempio il secondo elemento è la conseguenza del primo; lo stile è nominale

Il tema (il ciclone Katrina) è messo in rilievo, cancellando la preposizione (Bush fa un’inchiesta [sul ciclone] Katrina)

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titolo nominale composto da un sostantivo determinato da attributi o espansione di complementi

L’Egitto al voto, tra regime e democrazia

Tracce di sangue / nel garage di Gatti

In viaggio sui treni delle zecche

Il secondo segmento aggiunge informazioni al primo, che potrebbe funzionare anche da solo (con ellissi del verbo)

è cancellata tutta la parte verbale, ricostruibile come una frase passiva [sono state trovate] tracce di sangue...; manca anche l’agente (chi ha trovato le tracce?)

Il sostantivo sostituisce il verbo: la cancellazione dell’agente suggerisce una sovrapposizione tra l’articolista (che racconta il proprio viaggio) e il generico viaggiatore, costretto a sopportare disagi inaccettabili

frase verbale L’Atr decollò / senza benzina / l’indicatore / non funzionava

Anche qui ci sono due segmenti; manca un connettivo, che il lettore ricostruisce facilmente come una congiunzione causale: “L’Atr decollo senza benzina perché l’indicatore non funzionava”

battuta in discorso diretto (con o senza virgolette):

Fazio resiste: non mi dimetto

Clinton loda Bush: giusta la castità contro l’Aids

Il verbo di dire (Fazio afferma: ...) è dato per scontato, e sostituito da un verbo che interpreta l’azione di Fazio come una “resistenza”

nel secondo segmento manca il verbo ausiliare (la castità è giusta); il lettore capisce che Bush sostiene la castità come precauzione contro l’Aids

interrogativa contratta (spesso con risposta)

“Da me l’ok? Ho fatto il mio dovere”

Il titolo, tratto dalla cronaca di Roma di Repubblica (20-10-06, p. II) è un’autointerrogazione dell’operatore di controllo della metropolitana di Roma che avrebbe dato il segnale di via libera al treno coinvolto in un grave incidente qualche giorno prima: il complesso di queste notizie è condensato in un frammento di “parlato” di poche sillabe

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Lunedì 20 ottobre Tipologie articoli 18

Lancio di agenzia

ANSA 12 aprile 1996: Tortona. Ventunenne uccisa dal padre con un colpo di rivoltella: era anoressica. Dopo l’omicidio, l’uomo non regge al dolore e si uccide.

Tipologie di attacco (lead)

enunciazione [descrittivo]

semplice racconto oggettivo dei fatti

situazione [narrativo]

descrizione di una scena concreta

dichiarazione [dichiarativo]

citazione tra virgolette (frequente nelle

interviste)

domanda [interrogativo] frase interrogativa che trasforma il fatto in un problema, o che serve

da avvio a una riflessione

Tragedia della disperazione a Tortona: spara alla figlia anoressica e poi si uccide per il dolore.

Ora la gente fissa incredula il palazzo, proprio nel cuore di Tortona, e si chiede perché…

“Non voglio più vederla soffrire così”. Quante volte il padre di Roberta, piccolo imprenditore, aveva espresso a parenti e amici la propria disperazione!

oppure, cambiando il punto di vista:

“Vorrei morire di crepacuore, se solo ne avessi uno”. Parole di Roberta, stampate col pennarello rosso nell’agenda a fiorellini che teneva sempre con sé

Cosa spinge tanti giovani nel tunnel della depressione e dell’autodistruzione?

attacco enunciativo

Una carretta del mare, carica di rifiuti tossici e di profughi algerini, affonda al largo della costa siciliana, travolta da una tempesta. Buona parte del carico è finita in acqua mentre una vedetta della Finanza, dopo molti sforzi, ha potuto trarre in salvo i quindici clandestini a bordo. La nave, che batte bandiera liberiana [...].

attacco drammatizzato

Tre ore di vani tentativi, nel mare in tempesta, prima che una vedetta della Finanza riuscisse ad abbordare una carretta, con bandiera liberiana, e a salvare i quindici profughi algerini a bordo. Ma i bidoni di rifiuti tossici accatastati in coperta sono finiti in acqua e vanno alla deriva verso la costa siciliana. Non si sa ancora quali veleni contengano. L’ipotesi è che [...].

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attacco “ritardato” ovvero rinvio cataforico del tema

Il ventenne Willie B. è un instancabile appassionato della TV. Odia il telegiornale e le interviste, ma ama il football e si eccita talmente davanti alla pubblicità degli alimentari che a volte si avventa contro lo schermo agitando un pugno. Dice un amico: «È come un bambino piccolo». Willie B. è un gorilla di 450 libbre dello zoo di Atlanta. A dicembre un venditore di televisori del Tennessee ha sentito della vita solitaria di Willie B., unico gorilla dollo zoo di Atlanta, e gli ha regalato un televisore.

un esempio reale (dal Corriere della sera, 2004)

titoletto: La Rivincitatitolo: “MI HANNO TAGLIATO UNA MANO / QUESTO VOTO È LA MIA VENDETTA”sommario: Al seggio con Faruk, 29 anni, vittima dei talebanidal nostro inviatoKABUL – Vota con la mano sinistra, ma non perché è mancino. La mano destra non ce l’ha più: gliela hanno tagliata i talebani. Allo stadio. Vorrebbe correre al voto, ma non può (infatti l’accompagniamo noi in auto): gli manca il piede destro. Glielo hanno tagliato i talebani. Allo stadio. Davanti a un folto pubblico. Perché accusato di essere un ladro e un possessore di armi. / “Era un martedì di agosto 1998, le 8 del mattino, tornavo da casa di mia sorella, quando mi fermò un gruppo di talebani a un posto di blocco”, comincia a raccontare Faruk, 29 anni, ora padre di 5 bambini, primo di nove fratelli e una sorella, unico stipendio in casa. […] Faruk è un bel giovane, sguardo mite, occhi castani, cappellino rotondo ricamato, leggera barba, voce bassa e monotona. Indossa la classica shawal (camicia) e quel giubbotto che va tanto di moda tra i giornalisti in zona di guerra.

coesione e strutturazione del testo

occhiello: l’ex fidanzato diffonde le immagini con il telefoninotitolo: Le sue foto sexy in tutta la scuola / Cerca di uccidersi a sedici annisommario: Da settimane i compagni la guardavano in modo strano

Ha provato a suicidarsi per la vergogna una ragazza di 16 anni di Poggibonsi [...], dopo aver visto sui telefonini degli amici le immagini che la ritraevano in situazioni osé. / L’autore delle foto che ha [sic] spinto la giovane a tagliarsi le vene è l’ex fidanzato: nei bagni di una discoteca vicino a Siena, un mese fa, ha azionato il cellulare riprendendo la sedicenne. Poi, per vantarsi con gli amici, ha trasmesso le immagini ad altri apparecchi. / Lei negli ultimi giorni si sentiva oggetto di un’attenzione particolare, a scuola e fra gli amici. Quando ha cercato di capire si è trovata di fronte quelle foto e si è sentita stravolgere dalla vergogna. In casa ha impugnato un coltello e si è ferita al polso, senza affondare troppo la lama. Ha avvertito un’amica e questa lo ha detto subito ai genitori, attivando i soccorsi. / Ora la ragazza è in ospedale. [...] / La sedicenne frequenta la seconda all’istituto Spallanzani, dove la storia delle immagini piccanti girava da settimane a sua insaputa [...]. L’indagine è condotta dai carabinieri, hanno parlato con la giovane e i genitori che per ora non hanno sporto denuncia. [...] / I motivi che hanno spinto il giovane a esporre la fidanzata in pose particolari? Una vendetta per essere stato lasciato. [...] / I genitori della vittima hanno avuto un colloquio col preside, ha assicurato l’impegno suo e del personale dell’istituto per non lasciare sola la ragazza [...]. / Quanto ai compagni della studentessa, i commenti confermano che la vicenda era sulle bocche di tutti già da alcune settimane. “Una storia che conoscevamo, qualcuno le ha anche viste quelle foto, è un mese che girano. Adesso però bisogna pensare alla nostra amica”.

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Mercoledì 22 ottobre Le sezioni tematiche 20

L’economia

Sole 24 ore del 28-12-06, Economia e imprese, p. 19:

occhiello: Il taglio di 3,5 miliardi è legato all’eccesso di liquiditàtitolo: La Sace riduce il capitale

La riduzione del capitale sociale di 3,5 miliardi di euro della Sace è servita a trasferire al Tesoro l’eccesso di liquidità generato dal miglioramento della qualità del portafoglio crediti e dai maxi-rimborsi avvenuti nel corso del 2006 da parte di Algeria, Russia e Nigeria e altri Paesi che hanno ripagato i debiti al valore nominale. [...] La liquidità “in eccesso” è lievitata quest’anno in virtù di rimborsi alla pari (a 100) per svariati miliardi di euro da parte di Paesi che sono divenuti molto liquidi e hanno potuto disporre di disponibilità finanziarie superiori rispetto al passato.

La chiusura di Dillon Read provoca scossoni in Ubs (Repubblica 4 maggio 2007, Economia, p. 81):

Di chi è la colpa della frettolosa chiusura di Dillon Read Asset Management, l’hedge fund interno creato con grandi fanfare da Ubs nel 2005 per eseguire le operazioni a breve termine della banca insieme a quelle della clientela? Nonostante la nomina a responsabile dell’ex capo della divisione di investment banking John Costas [...], Ubs ci ha rimesso ben 300 milioni di dollari. Cosa c’è all’origine di un simile disastro? A decretare la fine di DRCM non sono stati i mediocri investimenti [...] bensì l’imprevista (almeno per UBS) complessità burocratica e normativa [...]. Le inversioni di marcia sono sempre indigeste, soprattutto se è fondato il sospetto che siano la conseguenza di programmazioni alla carlona e di realizzazioni raffazzonate. Lo scivolone con DRCM inoltre è accaduto proprio quando sul gruppo dirigente di UBS piovono critiche perché la divisione reddito fisso va meno bene del previsto [...]

Federico Rampini, Reazione a catena (“Repubblica” — martedì 16 settembre 2008   pp. 1 e 29)

La crisi finanziaria più grave da un secolo, la definisce l' ex banchiere centrale Alan Greenspan. Governi e banche centrali annaspano, non trovano un argine, un punto d' arresto che blocchi la spirale dei crac. Da Bush a Trichet arrivano generiche rassicurazioni che non convincono nessuno. Lehman Brothers, la prestigiosa merchant bank con 158 anni di storia, è costretta alla liquidazione fallimentare. Una rivale ancora più grande, Merrill Lynch, viene salvata per un pelo "svendendola" in extremis alla Bank of America, che paga la metà di quel che valeva un anno fa. Una delle maggiori compagnie assicurative del mondo, American International Group, domenica era condannata a "pochi giorni di sopravvivenza": la banca centrale Usa le ha praticato il massaggio cardiaco in camera di rianimazione con uno strappo alle regole per consentire un prestito d' emergenza di 70 miliardi di dollari. Un panorama di guerra ieri mattina ha accolto Wall Street al risveglio da uno dei weekend più disastrosi della sua storia. […]. Merchant banking, investment banking, security houses: tutti i mestieri della finanza moderna coincidevano con quei soggetti spazzati via in 48 ore. Merrill Lynch era famosa per le gestioni patrimoniali da clientela facoltosa. L' ha mangiata in un boccone la "plebea" Bank of America […]. L' Europa non è al riparo. Anche se il bubbone dei mutui scoppiò in America all' inizio dell' estate 2007, i germi della malafinanza sono ovunque e hanno già seminato danni in Europa: gli hedge fund Bnp Paribas chiusi per insolvenza; la bancarotta di Northern Rock a Londra; le voragini di perdite della svizzera Ubs. […] Il terremoto finanziario strema l' economia reale. In America i licenziamenti di massa e la distruzione di risparmio inducono inevitabilmente a ridurre il tenore di vita. […] Tutti devono adeguarsi a un mondo dove i valori stanno sgonfiandosi. È un atterraggio tutt'altro che morbido. La risposta dei governi e delle banche centrali resta inadeguata. Questa crisi nella sua forma "acuta" è già vecchia di 15 mesi. […] La finanza creativa si vantava di ridurre i rischi "spalmandoli" su miriadi di titoli complessi; al contrario ha nascosto una spaventosa dilatazione dei rischi. Da 15 mesi nei vertici internazionali si parla di una nuova architettura della governance finanziaria, di nuovi sistemi di controlli e sanzioni. Molte bancherotte dopo, siamo ancora al punto di partenza.

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Lo sport

Alberto Cerruti, 11 metri di gloria: è la Coppa (Gazzetta dello sport,10 luglio 2006, p. 5)

Sembra un sogno e invece è tutto vero. Meravigliosamente e indimenticabilmente vero. L’’Italia batte la Francia ai rigori ed è campione del mondo per la quarta volta. […]erede Giù il cappello allora di fronte a questa Italia degna erede di quella del 1982, perché formata da un gruppo di uomini veri e uniti, guidati da uno straordinario condottiero come Lippi [...]E così sembra subito un beneaugurate segno del destino il fatto che per la prima volta in 29 partite il c.t. azzurro conferma la stessa formazione, ormai definitivamente adattata al 4-2-3-1 con un’unica punta, Toni, per le condizioni non ancora brillanti di Totti.Nel momento più difficile, gli azzurri raggiungono il meritato pareggio con Materazzi che salta più in alto di Vieira, sfruttando l’angolo battuto da Pirlo. Passata la grande paura, l’Italia aspetta invano il risveglio di Totti, ma anche senza il suo talento più atteso gli azzurri si mostrano superiori e al 36’ soltanto la traversa nega il gol a Toni pronto alla deviazione di testa. Zidane si muove poco, ma è svelto a far decollare Henry e Malouda, molto più insidiosi del temuto Ribery. [...] L’uscita dell’acciaccato Vieira, rilevato da Diarra, non spegne la nuova miccia della Francia, che sembra sul punto di far saltare il fortino azzurro. [...] E allora Lippi al 16’ si decide a togliere l’inutile Totti e l’appannato Perrotta [...]. Come nel ’94, il mondiale si assegna ai rigori. Ma stavolta vince l’Italia e sotto il cielo di Berlino tutti cantano felici l’inno di Mameli.

Ennio Viero, Come l’Italia ha battuto la Cecoslovacchia (Gazzetta dello sport, 11 giugno 1934, p. 5)

sottotitolo: Le alterne, emozionanti vicende di 120 minuti di gioco.ROMA, 10 giugno. Due ore prima che l’incontro abbia inizio lo stadio appare già quasi completamente gremito. Le gradinate in curva, la tribuna costruita sulla piscina nereggiano di folla inverosimile pigiata […] Il tempo passa e si avvertono i segni preliminari dell’imminenza della battaglia. Il pubblico è innervosito: applaude e fischia senza motivo.Giunge il DuceAlle 16,50 il Duce appare al centro della tribuna d’onore. Il pubblico scatta in piedi ed improvvisa un’ardente dimostrazione di affetto. […] La scelta del campo favorisce la Cecoslovacchia e tocca all’Italia giocare in sfavore di vento. Alle 17,10 Schiavio dà il calcio d’inizio.Inizio veloceCombinazione Monti-Orsi e fuga di quest’ultimo; il suo centro trova però pronta sulla traiettoria la testa tanto pelata quanto precisa di Zenlaek. La palla va a Meazza che allunga a Guaita; duello sdi questi con Ctyroky ed il boemo deve limitarsi a respingere in fallo laterale. […]Periodo di supremazia italiana.[…] E’ ancora Orsi che si fa iniziatore di una nuova azione al 27’. L’ala sinistra supera Kostalek e porge a Schiavio che a sua volta passa a Guaita; questi, non in buona posizione, allunga a Meazza che tira, ma il pallone vola alto sulla traversa. […]Bolide di Orsi: pareggioAl 36’ Monti lancia Ferrarsi che impegna da lontano Planicka il quale rinvia a metà campo. Il pallone va in possesso di Guaita che allunga ad Orsi; l’ala sinistra scarta in velocità Kostalek e da una ventina di metri spara contro la rete boema. Il tiro è di una precisione e di una violenza irresistibile e Planicka è nettamente battuto. Goal! Il pubblico esplode in grida entusiastiche ed il campo sembra diventato una bolgia. […]Il drammatico quarto d’ora finaleSi inizia l’ultimo quarto d’ora di passione intensa per la folla e per i giocatori. […] Boemi e italiani lottano a fondo, ma la stanchezza annebbia le loro idee e le azioni non risultano nitide e brillanti; si lotta a denti stretti, però, e lo spettacolo di forza e volontà offerto dagli atleti è veramente mirabile.L’apoteosiLo scoccare del centoventesimo minuto di gioco è salutato da una ponente manifestazione di entusiasmo. E’ il Duce che dà il segnale degli applausi, mentre dagli spalti si eleva la manifestazione di gioia della folla. […] Suonano la Marcia Reale e l’inno “Giovinezza” mentre la bandiera tricolore sale maestosa sul più alto pennone e tutto il campo è uno sventolio di bandiere, uno stormire di fazzoletti, un solo urlo di devozione appassionata all’Italia ed al suo Duce. […]

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prima pagina della Gazzetta dello sport del 10 giugno 1934Gli azzurri conquistano alla presenza di Mussolini il Campionato del mondoLearco Guerra inscrive il proprio nome sul libro d’oro del Giro d’ItaliaBruno Roghi, La volontà e il gioco irresistibile dei calciatori italiani / sono stati i coefficienti decisivi della vittoria azzurra che ha coronato nei due tempi supplementari la partita di tutte le emozioni. Italia-Cecoslovacchia: 2-1 (0-0, 1-1-, 1-0, 0-0).Soldati dello SportROMA, 10 giugnoFino a quel momento la partita è di colore grigio. Aspra è la volontà di lottare nel cuore degli atleti, ma le due squadre, a furia di contendersi il terreno palmo a palmo, hanno finito per irrigidirsi in un gioco uniforme. […] D’un tratto la comune partita di calcio si trasforma in una tenzone guerriera. Alza verticalmente i suoi toni, scatena nelle squadre delle scariche elettriche, diffonde nella moltitudine un’ondata di passione. Diventa, per l’incantesimo di un episodio di gioco, la vera, autentica finalissima del campionato del mondo. E’ quando Pec, al 25’, sorprende combi con un tiro violento ed insidioso e slancia la sua squadra in vantaggio. Mancano venti minuti al fischio dell’epilogo. E’ come se una mazzata abbia percosso gli azzurri.[…]Ed ecco il miracolo. La squadra italiana che fin qui ha tergiversato in un gioco incolore, repentinamente brucia. Ci vuole ancora un colpo di frusta? Lo dà Sobotka cogliendo un palo della rete di Combi. Allora gli azzurri si scatenano. Allora la partita diventa uno spettacolo indimenticabile di gioco gagliardo e di onore sportivo. Cessa di essere una gara di atleti secondo le misure convenzionali delle tenzoni calcistiche. Acquista il calore, il palpito, l’accento di una sfida tra uomini.

La cronaca di una partita di oggi

Alberto Agostinis, Pari tra deluse a Brescia / Frosinone avanti di rigore (Gazzetta dello sport, 29 settembre 2008)sommario: Deludente 0-0 tra i rimaneggiati lombardi e il Parma, nel giorno del ritorno in panchina di Nedo Sonetti. Il Frosinone ha la meglio sull'Ancona con un rigore di Eder: 1-0 e otto punti in campionato per i ciociariMILANO, 29 settembre 2008 - Scialbo pareggio al Rigamonti di Brescia tra i lombardi e il Parma di Cagni, mentre un rigore dubbio segnato da Eder basta al Frosinone per avere la meglio sull'Ancona. E' il verdetto della giornata di posticipi della serie cadetta, che ha confermato le difficoltà dei ducali, 2 punti in 4 gare, e della squadra di Sonetti, falcidiata dalle assenze. In Ciociaria, invece, continuano a coccolarsi il brasiliano, autore di 4 delle 6 reti segnate dai laziali.DELUSE- Un tecnico nuovo per i lombardi, uno all'ultima spiaggia per gli emiliani. Nasce dal confronto tra due vecchi marpioni della panchina, Sonetti (subentrato a Cosmi in settimana) e Cagni, una sfida che profuma di A, per il blasone e la rosa delle due contendenti. Diversa la realtà odierna che le vede navigare a metà classifica.ZERO EMOZIONI - E le difficoltà palesate da Brescia e Parma nella prima parte di questo campionato si vedono tutte. Una partita deludente, molto tattica, caratterizzata in negativo dall''importanza della posta in palio. Il Brescia ha mantenuto il pallino del gioco ma l'assenza di Baronio, Zambelli e della coppia d'attacco titolare ha reso spuntata la fase offensiva delle Rondinelle, affidata esclusivamente alla fantasia di Savio. Gli unici pericoli per la porta di Pavarini sono arrivati con due tiri da fuori di Taddei e dello stesso Savio. Inguardabili gli ospiti nel primo tempo, impacciati, senza voglia e imprecisi anche nei passaggi più facili. Leggermente più vivi nella ripresa, dopo l'ingresso di Reginaldo. Un secondo tempo che tuttavia ha visto solo un acuto per parte. Zambrella va vicino al gol al 5' con una girata in area di rigore finita di poco a lato, dopo una bella azione sulla destra di Feczesin. E Reginaldo replica con una bella fuga al 35' stoppata solo da un grande intervento di Martinez in copertura che impedisce il tiro decisivo al brasiliano. E' il primo pareggio esterno per i ducali, mentre per i biancoazzurri è il secondo pari casalingo a reti bianche.ANCONA KO - Nel primo posticipo, invece, il Frosinone batte l'Ancona con un rigore di Eder al 47' del primo tempo. Un penalty assegnato per un intervento dubbio su Dedic. Un Frosinone che comunque ha condotto il gioco e si è reso pericoloso con due tiri da fuori di Eder e Dedic e con una punizione nella ripresa, sempre del brasiliano, che ha costretto Sirigu a volare sotto l'incrocio. L'Ancona si è visto solo al 17' del secondo tempo con un tiro di Soddimo. Troppo poco per impensierire i gialloblù che hanno controllato facilmente il vantaggio e hanno fatto un notevole balzo in classifica salendo a quota 8.

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Venerdì 24 ottobre Forme brevi e espanse

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Le forme brevi: il corsivo

Massimo Gramellini, La Stampa. 13 maggio 2004:

Contro le immagini Mi dissocio dal convincimento diffuso che mostrare immagini di violenza sia giusto o addirittura necessario per accrescere la consapevolezza dei cittadini. Le foto delle torture e dell’ostaggio sgozzato contengono un inganno. Dicono a chi le guarda: siamo documenti autentici che ti permettono di formarti un’opinione sui fatti. Ma mentono, perché a diffonderle nel tritacarne mediatico è stato e sarà sempre un potere di parte, interessato a produrre certi effetti (le dimissioni di un ministro, la sollevazione di una massa). Quindi l’immagine non libera lo spettatore, lo usa. Ma c’è un’altra ragione ancora più importante che mi spinge a diffidarne. A differenza di un testo scritto, l’immagine di un orrore non stimola la riflessione, ma solo un’emozione momentanea e prevedibile, che si limita a ribadire ciò che sappiamo già: in questo caso che le guerre di ogni epoca tendono a estrarre dall’uomo le pulsioni pià estreme. Ma nella civiltà dell’immagine esiste solo ciò che vedi, sfringuellano i guru della modernità acritica per giustificare il loro voyeurismo. Già: ma PER QUANTO esiste? L’immagine, anche la più sconvolgente, galleggia in superficie. E produce reazioni emotive che evaporano in fretta, lasciandoci dentro un ricordo confuso e una scia di sdegno che va a stratificarsi sulle precedenti per gonfiare il salvagente di cinismo con cui cerchiamo di proteggerci. Rendendo indispensabile aumentare la dose dello schifo la prossima volta.

Michele Serra, L’Unità, 19 gennaio 1993

L’estasi balistica di Emilio Fede ha assunto, negli ultimi giorni, momenti di suprema intensità. Ogni missile su Baghdad costituisce per lui motivo di grande, sincero entusiasmo. Ma ormai gli basta anche solo subdorare l’innesco di un petardo, o il remoto sparacchiare di una vecchia spingarda, per fare un’edizione straordinaria: nella quale si collega con le giornaliste del Tg4 (ragazze della buona società milanese costrette, ormai, a guadagnarsi duramente il pane) chiedendo loro, a bruciapelo, “a che ora è iniziato l’attacco?”. Nei loro tailleurs d’ordinanza, le poverine rispondono che non c’è stato nessun attacco. Ma, per non contrariarlo, lo rassicurano subito: prima o poi qualche attacco ci sarà, non si preoccupi, vedrà che tutto si aggiusta. Nessuno osi ridurre la smania bombardiera di Fede a gretto servilismo filoamericano. No. C’è, nell’eloquenza invasata con la quale egli saluta gli scoppi, una foga futurista che lo eleva e lo assolve. Sembra uno sciacallo. Invece è un poeta.

Le forme brevi: il comunicato stampa

schema tipo di un comunicato stampa (in chiaro gli elementi identici a quelli dell’articolo; in neretto gli elementi di contorno, non necessariamente presenti nell’articolo di giornale):

riferimenti spaziali e cronologici: mittente (sede da cui parte il comunicato [sede e autore spesso appaiono anche in fondo al foglio], logo dell’azienda) – data

occhiello, titolo e sommario – il redattore potrà modificarli, ma gli serviranno di aiuto; attacco – 2 o 3 righe, che devono colpire l’attenzione del giornalista; nucleo della notizia – 3 o 4 righe, molto secche e sintetiche, con lo schema delle “5 W”; altri particolari – frasi brevi, dirette, senza fronzoli, evitando slanci retorici e linguaggio

troppo tecnico;

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dichiarazioni, virgolettate, di una (o più) autorità dell’azienda che ha prodotto il comunicato;

nome del capo ufficio stampa o dell’addetto stampa che si occupa del tema oggetto del comunicato stampa; indirizzo e recapito telefonico diretto (fisso e mobile); indirizzo di posta elettronica.

Esempi di comunicati stampa (da Coluccia-Gualdo 2001)

es. 1

DAI CHICCHI DI RISO SCOTTI UN OLIO PREZIOSO ED ESCLUSIVO PER UN'ALIMENTAZIONE SANA.

Pavia, febbraio 2000

Il riso è il cereale più diffuso al mondo e da sempre gli vengono riconosciuti un elevato valore nutrizionale ed un'assoluta digeribilità. Da questo prezioso alimento Riso Scotti produce una grande novità per il piacere ed il benessere degli italiani: l'olio di riso Scotti.

Ottenuto dalla gemma del chicco, l'olio di riso è molto diffuso nei Paesi dell'Estremo Oriente dove l'incidenza delle patologie cardiovascolari è tra le più basse al mondo; dagli inizi degli anni '90 ha incontrato il consenso dei consumatori anche negli Stati Uniti. Dopo averne accertati i valori nutrizionali e la bontà gastronomica, attraverso studi scientifici, Riso Scotti ha deciso di lanciare l'olio di riso sul mercato italiano.

Grazie alle importanti sostanze naturali che contiene, l'olio di riso Scotti fornisce un valido contributo al benessere e all'alimentazione sana. In particolare, la letteratura medico scientifica attribuisce ad un suo componente specifico chiamato y-orizanolo l'effetto di abbassare il colesterolo "cattivo". L'olio di riso Scotti viene raccomandato, inoltre, come alimento ideale per un consumo quotidiano all'interno di una dieta sana.

Riso Scotti garantisce il suo olio per la qualità ed il suo gusto delicato. Dal sapore dolce ed invitante e dal piacevole profumo di noci, è il miglior condimento per cibi freddi e per insalate. Particolarmente adatto per i fritti, dona fragranza e leggerezza ai piatti grazie alla sua stabilità e resistenza alla frittura.

Disponibile nella bottiglia in vetro, che si distingue per la riconoscibile immagine Riso Scotti che ne evidenzia la coerenza di gamma, l'olio di riso Scotti sarà una piacevole novità per i buongustai che vogliono mantenersi leggeri e in forma e che, senza rinunciare al gusto, hanno un occhio di riguardo per la salute.

Ufficio stampa: Laura Quattrocchi Agenzia Testa e Cuore - email: [email protected] Ventimiglia, 65 - 10126 Torino - tel/fax 011-6963619

es. 2 Ariston lancia sul mercato i primi elettrodomestici capaci di dialogare con Internet e con il cellulare

Presentata a Parigi margherita2000.com. Sarà nei negozi italiani dal 9 dicembre e nei prossimi mesi in Francia e Gran Bretagna. Sarà assistita 24 ore su 24 dal call center grazie alla tecnologia WRAP che permette agli elettrodomestici di comunicare.

Parigi, 1 dicembre 1999 – Merloni Elettrodomestici ha annunciato per prima al mondo il lancio commerciale di elettrodomestici digitali collegati in rete, in grado di scambiare informazioni sulle reti Internet e GSM.

margherita2000.com, il primo prodotto della gamma di elettrodomestici digitali Ariston Digital, equipaggiati con tecnologia WRAP (Web Ready Appliances Protocol), sarà infatti dal 9 dicembre nei negozi in Italia e nei prossimi mesi nei principali Paesi europei, a cominciare da Gran Bretagna e Francia.

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“Il lancio di margherita2000.com conferma la capacità di innovazione della Merloni e apre una nuova fase – ha commentato Francesco Caio, Amministratore Delegato della Merloni Elettrodomestici -: gli elettrodomestici digitali Ariston che si collegano in rete lasciano i laboratori di ricerca ed affrontano per primi la sfida del mercato”.

margherita2000.com è una nuova lavabiancheria ad altissime prestazioni, in classe A per efficacia nel lavaggio ed efficienza energetica. E’ controllata da un microprocessore digitale ed è dotata di un modem GSM per il collegamento alle rete telefonica e ad Internet. Un display fluorescente permette la lettura dei messaggi.

margherita2000.com può essere controllata a distanza tramite il telefono cellulare o via Internet e permette di accedere a diversi servizi sul Web. Ogni cliente può verificare lo stato della macchina su una propria pagina web riservata sul sito www.margherita2000.com, può accenderla a distanza e può ricevere sulla macchina messaggi di posta elettronica e brevi messaggi di testo dal cellulare.

margherita2000.com garantisce per prima una serie di funzioni, fino ad oggi assenti dagli elettrodomestici, tra cui l’accesso ad internet dalla casa. L'acquisto di margherita2000.com rappresenta per i clienti una scelta tecnologica ad alto valore aggiunto.

es. 3

Zapping.it è tutto nuovo!

Zapping.it (www.zapping.it) è online con una versione interamente aggiornata. La nuova barra di navigazione divisa in sezioni e sottosezioni garantisce un’esplorazione più semplice e rapida di tutte le pagine del sito. Sarà così ancor più facile accedere alle informazioni dettagliate sulla programmazione televisiva, al settore Magazine, dedicato a speciali, pettegolezzi e sondaggi sul mondo dello spettacolo, e al Club, frequentato da chi vuol dire la sua in conferenze e chat.

Anche i servizi offerti da Zapping.it diventano più comodi da utilizzare. La pagina Zaptools raccoglie tutte le funzioni a disposizione dei navigatori: in particolare la ricerca dei programmi tv, che può essere personalizzata scegliendo il searchbox preferito e lasciando il proprio indirizzo e-mail per essere aggiornati sull’aggiunta di canali; e il popolarissimo servizio fornito in collaborazione con Agenda.it, che con un SMS sul telefono cellulare o un’e-mail sul computer di casa ricorda in tempo utile la trasmissione di un programma che non si vuole perdere.

Xmedia Xmedia nasce nel 1996 quando un gruppo di professionisti del multimedia e di Internet uniscono le loro esperienze in una struttura interamente focalizzata sulla comunicazione interattiva. La societa' in pochi anni si sviluppa in modo significativo, espandendosi dal nucleo iniziale di 6 soci ad una organizzazione che si avvale oggi di piu' di 20 collaboratori, distribuiti in diverse aree di attivita'. Consulenza, progettazione web e marketing interattivo, produzione di applicazioni multimediali on e off-line, sviluppo di sistemi di interfaccia web-database ed Internet publishing; sono queste le aree di business nate per rispondere con soluzioni coordinate ed efficaci alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. xmedia ha scelto di farsi interprete di un nuovo linguaggio, realizzando la fusione di comunicazione e information technology in prodotti multimediali e soluzioni in grado di interpretare e anticipare le tendenze del mercato.

Per ulteriori informazioni:Barbara Papini – Raffaella GerliViale Bianca Maria 3120121 Milanotel 02-76001633 – fax 02-76009751

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Lo stile brillante: la scrittura poetica

Gabriele Romagnoli, Il seme del male, Repubblica, 28 febbraio 2001:

«Il seme del male germoglia non visto in giardini di rose intorno a villette salmone protette da cani festosi?»;

Lo stile brillante: la scrittura “a singhiozzo”

[...] D’Alema in pochi anni, infatti, ha proposto e sostenuto diversi modelli di partito. Parallelamente all’evoluzione della sua biografia politica. Per verificarne e sancirne, ogni volta, l’impraticabilità. D’Alema. Da segretario del Pds, vessillifero della riforma dei partiti di massa. Dimagriti. Ripuliti. Ma con le radici ben piantate nella tradizione. D’Alema. Che dopo essere diventato premier si è impegnato per affermare il “Partito del presidente”. (Sole 24 ore il 30-6-00,)

Lo stile brillante: la scrittura oggettiva

«Questa è la storia della battaglia di Budapest e il lettore mi perdoni se la riferiamo con tanto ritardo. Mentre la combattevano, i russi mi tolsero il mezzo di raccontarla; e, in fondo, non rci resta che ringraziarli per averci tolto solo questo. È una storia parziale, naturalmente, come del resto lo sono tutte le storie. Non abbiamo che due occhi e siamo stati costretti a scriverne con parsimonia, usandone uno per osservare ciò che succedeva a Budapest e l’altro per sorvegliare che non succedesse altrettanto a noi. Tenete a mente che nessuno ha visto tutto. Vi dico solo quello che ho visto io. E vi chiedo preventivamente scusa se vi parrà troppo poco». (Indro Montanelli, 13 novembre 1956),

Lo stile brillante: la scrittura soggettiva

«“On the spot, ci siamo” mi dice il tenente colonnello Jeff Knight, quando il KC 135 entra nell’area stabilita: un punto la cui latitudine e longitudine devono restare ovviamente segreti [...] “May I go?, posso andare?” domando col distacco del professionismo abituato alla guerra [...] Il tenente colonnello Jeff Knight fa un cenno affermativo [...] D’un tratto una sagoma scura, una specie di rondine, sbuca dalla parete di nubi. In pochi istanti diviene un Phantom che si avvicina e, accelerando [...] disinvolto come un autista che raggiunge un camion per tallonarlo, si piazza a pochi centimetri dalla bocca del boom... ». (Oriana Fallaci, 17 febbraio 1991)

La cronaca in stile “brillante” (Tempo 30-9-06, p. 35)

sommario:

Un inseguimento durato chilometri e chilometri sul filo dei duecento all’ora. Quattro volanti speronate. Spari sul raccordo anulare nel cuore della notte. Alla fine un bandito arrestato e due Suv recuperati dalla polizia, mentre una terza auto, una Golf, è scomparsa nel nulla dalle parti del Casilino.

testo:

La cronaca di una notte che sembra uscita da un film d’azione. [...] verso mezzanotte, tre ragazzi rubano tre auto da un negozio e fuggono; il custode, liberatosi, avvisa la polizia. [...] Parte la caccia, le volanti sguinzagliate si allargano nel quadrante tendendo la rete. In via Cipro nulla, in via Aurelia verso fuori Roma ancora nulla, sul Gra all’altezza della Maglianella la Bmw sfugge ancora. Misteriosamente il segnale del satellitare a quel punto sparisce, ma è la volante 10, da un parziale della targa, a riconoscere all’altezza di Casal Lumbroso la vettura rapinata in via Pellico. Il testa a testa inizia qui. Il ragazzo al volante agita una pistola dal finestrino, spinge sull’acceleratore, scappa. I poliziotti sono dietro, l’altro minaccia di sparare, e allora sparano gli agenti: una gomma viene colpita, ma il sistema “run flat” del pneumatico consente al bandito di continuare a correre. Sempre sul Gra, all’altezza di Ciampino, il “pilota” accenna a desistere:

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rallenta, fa per accostare, alza le mani come per arrendersi. È una finta, quando la volante è di fianco la sperona e quasi la manda fuori strada. Ma ecco, si aggiunge alla caccia un’auto della Polstrada, il testa a testa continua per chilometri. La trappola però ormai è scattata. Le volanti 14 e 15 chiudono il Raccordo all’altezza dell’Anagnina mettendosi di traverso: arriva la Bmw, il guidatore accelera, vuole forzare il blocco. Le due macchine sono prese in pieno, ma ormai la partita è chiusa: come una belva ferita, l’X5 si dimena ancora, il rapinatore innesta la retromarcia, ma le due macchine della polizia che arrivano bloccano la fuga. [...] Non è ancora finita però. I banditi erano tre, all’appello ne mancano due. […] Le tracce di quest’ultima auto, segnalate in zona Casilina, si perdono nel nulla. Possibile che la macchina sia stata chiusa in un container schermato, permettendo ai “meccanici” della banda di smontare il viasat con tutta calma al riparo dagli occhi indiscreti del satellite. Non sarebbe la prima volta del resto: come dimostrano gli ultimi, rocamboleschi inseguimenti, Suv e auto di lusso vengono rubate da “piloti” che le bande ingaggiano con un solo compito da assolvere: scappare dalla polizia fino al nascondiglio più vicino. E dietro c’è un giro d’affari milionario.

Lo stile brillante: parole alla moda

Dario Di Vico, Corriere della sera, 23 marzo 2007, p. 1

occhiello: Politica economica e voto di primavera

titolo: IL SILENZIO DEI RIFORMISTI

Quando si avvicinano le elezioni anche ai riformisti tremano le gambe. A fine maggio si vota per le amministrative e i dirigenti del centrosinistra assegnano grande importanza al risultato del test elettorale. È questo il motivo che sta spingendo i segretari di partito e i ministri più influenti a coltivare l' idea di una mini manovra economica di primavera. In casa Margherita si punta sulla riduzione dell’Ici sulla prima casa, una misura che il marketing politico nostrano considera un passepartout. [...] In casa Ds c’è allarme per i rapporti con la Cgil e le proposte di spesa, catalogabili sotto la voce «equità», riguardano aumenti delle pensioni basse, stanziamenti per gli ammortizzatori sociali, eliminazione dello scalone previsto dalla legge Maroni. Ma basta mettere mano al portafoglio, creare l’effetto-spesa ed eliminare così otto mesi di bassa credibilità del governo Prodi? Non è affatto detto, anzi il pericolo è di mandare in onda il replay della Finanziaria quando il governo giurava di aver ridistribuito il reddito verso il basso ma gli stessi beneficiari non se ne erano accorti. [...] una manovra di primavera-estate comporta per i riformisti del centrosinistra una controindicazione ancora più grave: rischiano di perdere la stessa ragione sociale e di attirarsi l’accusa di ipertatticismo che durante la Finanziaria loro stessi avevano rivolto a Prodi. In autunno dentro la coalizione di maggioranza si erano creati due assi: [..] il secondo aveva come riferimento i Fassino e i Rutelli, che di fronte alle contraddizioni della legge di bilancio chiedevano di cambiar passo al più presto per impostare invece un programma orientato alle riforme strutturali. Non è assolutamente andata così, la fase due si è esaurita nella lenzuolata di Pierluigi Bersani e oggi assistiamo a un rimescolamento delle posizioni. È Padoa-Schioppa che esclude di aprire i cordoni della borsa per far spesa elettorale e tenta di mettere nell’agenda governativa previdenza, pubblico impiego e revisione del processo di bilancio. Altra partita giocano i leader di partito, dalla Margherita a Rifondazione, che chiedono - chi più chi meno - di non far tante storie e spendere il tesoretto. I più spregiudicati giustificano la spesa elettorale come un aiuto per rimettere in moto i consumi e consolidare la ripresa. Di riforme strutturali nessuno a sinistra sembra più aver voglia di parlare. La tattica prevede il silenzio. I leader riformisti in pubblico non si spendono nemmeno più per l’aumento dell’età pensionabile e Prodi si barcamena tra l’appoggio alle posizioni coerenti del ministro dell’Economia sulla previdenza e l’attenzione verso le richieste dei partiti. Sull’Ici il premier prima ha accelerato e poi ha tolto il piede. E intanto è ogni giorno più evidente come i leader di Margherita e Ds abbiano diminuito il loro investimento nel governo e pensino innanzitutto all’andamento dei congressi dei rispettivi partiti. In quelle sedi si combatte duramente per occupare le posizioni chiave da cui traghettare nel Partito democratico o per ridurre i danni di un’eventuale scissione. Per vincere sull’uno o sull’altro fronte si sostiene che le battaglie riformiste siano poco utili e sia invece più redditizio mimetizzarsi. Così, nella confusione, tutti i riformisti sono bigi.

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Mercoledì 29 ottobre Agenzia 26

I lanci di agenzia: i primi del ’900

Corriere della sera, 19-20 settembre 1900 (da Serianni 1990, p. 35):

La Stefani ci comunica da Pisa, 18 settembre, notte:Stamane si sono celebrati nella cattedrale solenni funerali per re Umberto. Vi assistettero il Conte di Torino, le autorità civili e militari, le rappresentanze dei Comuni della provincia, associazioni e grande folla. L’arcivescovo Capponi diede l’assoluzione al tumulo. La città era imbandierata a lutto ed i negozi e le fabbriche erano chiuse. Stasera si inaugurerà all’associazione della Misericordia una lapide in memoria di re Umberto.

I lanci di agenzia oggi

ANSA 6-09-01, 12:12:23 - ATLETICA: MARCIA : 20KM: RECORD MONDIALE PER IVANOVA - BRISBANE, 6 SET - Nuovo primato del mondo della marcia ai Goodwill Games australiani: la russa Ivanova ha vinto la gara in 1 ora, 26’52”3 cancellando il precedente record che apparteneva alla portoghese Feito.

Csera 06 set 12:26 - ATLETICA: RECORD MONDIALE IVANOVA DEI 20KM DI MARCIALa russa ha stracciato il precedente primato della Feito. Nuovo primato del mondo della marcia ai Goodwill Games australiani: la russa Ivanova ha vinto la gara in 1 ora, 26’52”3 stracciando il precedente record che apparteneva alla portoghese Feito

ADNkronos, 2 ottobre 2008

Economia

CONTI PUBBLICI: ISTAT, NEL SECONDO TRIM. DEFICIT A 0,5%, IN 6 MESI A 2,6%ascolta la notizia

commenta vota tutte le notizie di ECONOMIARoma, 2 ott. (Adnkronos) - Peggiora l'andamento del deficit-Pil nel primo semestre dell'anno. Secondo quanto rileva l'Istat, infatti, nei primi sei mesi del 2008 l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e' stato pari al 2,6% rispetto al Pil, contro l'1,5% segnato nello stesso periodo del 2007.

Cronaca

POTENZA: UCCISO IN CAMPAGNA FRATELLO BOSS CASSOTTAascolta la notizia

commenta vota 0 tutte le notizie di CRONACAPotenza, 2 ott. - (Adnkronos) - Un uomo di 52 anni, Bruno Umberto Cassotta, fratello dei noti esponenti del clan omonimo che opera nel Vulture-Melfese, e' stato trovato morto questa mattina in una contrada in territorio di Rionero in Vulture, nel Potentino. Cassotta e' stato ucciso con alcuni colpi di pistola che lo hanno raggiunto alla testa. Il suo corpo e' stato trovato fuori dall'automobile, a distanza di diversi metri, elemento che farebbe pensare ad un tentativo di fuga per sfuggire all'agguato. Sul fatto di sangue sono in corso le indagini della Squadra Mobile della Questura di Potenza.

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Venerdì 31 ottobre Cronaca 28

La cronaca nei giornali dell’Ottocento (esempi tratti da Masini 1994, p. 655, corsivi nostri): Una bambina, certa Angela Gianoli di Porta Romana, essendosi recata nel cortile dell’ortolano Colombo, un cane di costui le si lanciò contro addentandola al braccio sinistro.

[.,..] Impossessatisi di questi oggetti quei malandrini insisterono perché quell’infelice denunziasse il luogo ove teneva nascosto il denaro, e gli produssero diverse leggiere lesioni col coltello, tormentandolo pur anco col versargli dell’olio bollito sulle spalle! Proseguendo però il Moretti a dire che non aveva altri denari, i malfattori si allontanarono seco asportando gli oggetti involati.

Oggi in sul pomeriggio un giovane della Farmacia del Gallo presso il Largo della Carità aggrediva un milite della Guardia Nazionale e lo feriva con un colpo di pugnale sulla testa. La G. N. di quel posto, arrestato il feritore, lo consegnava a due Carabinieri che lo condussero in Questura.

La cronaca “narrativizzata”

Corriere della sera, 8 febbraio 1998 (da Serianni 2000):occhiello: Foggia, la donna si è lanciata dal primo piano della sua villetta alla periferia di Cerignolatitolo: Soffoca nel sonno il figlio di due annisommario: Giovane e separata ha poi tentato il suicidioCerignola (Foggia). - Cosa poteva saperne Tommaso, che da poco aveva compiuto un anno, delle nuvole nere che opprimevano il cuore di sua madre? Lui dormiva come un bambolotto nella culla, dove la mamma lo aveva adagiato dopo averlo coccolato e rassicurato con una dolce ninna nanna. Ma quando è scoccata mezzanotte, da quelle nuvole nere sono venute fuori le voci di morte che hanno catturato il cuore di Raffaella Paradiso: un cuscino, una pressione neanche tanto forte sul volto di Tommaso e il bimbo ha smesso di respirare. Poi Raffaella si è lanciata nel vuoto dal primo piano della sua casa, ma non ha trovato la morte che cercava. Lesioni alle vertebre, fratture in varie parti del corpo: i medici dicono che è condannata a vivere. [...] I vicini avrebbero giurato sulla normalità e la tranquillità di Raffaella, trentatré anni, casalinga: una benestante, ma non una persona che stava bene [...] E, tra le righe dei discorsi ascoltati in questo paesone di sessantamila abitanti, teneva banco il pettegolezzo sulla crisi coniugale tra Raffaella e il marito.[...] Ma la profonda depressione in cui era precipitata Raffaella aveva ben altra origine che non una separazione, per giunta troppo recente per essere definitiva. [...] Raffaella, ieri notte, uccide il suo bambino. Poi lo guarda e lo accarezza. Vaga stranita da una stanza all’altra nei lunghi minuti [...].

La cronaca “grigia”

dal Messaggero, autunno 2004titolo: ALBANO. Ferisce la moglie mentre fa colazioneL’ha colpita più volte all’ombelico fino a che la lama del coltello si è spezzata ed è caduta sul pavimento della cucina. Le urla dell’accoltellata e quelle della badante imprigionata in una stanza dall’aggressore hanno fatto accorrere il vicinato e messo in moto la macchina dei soccorsi. Forse non è stata neanche una lite a scatenare la furia omicida di un pensionato nei confronti della moglie, ma un raptus, un’esplosione senza motivo. Resta in prognosi riservata M. T. C., la donna di 74 anni accoltellata dal marito, P.Z., 72 anni, da tempo in cura presso il centro di igiene mentale di Albano per gravi disturbi della personalità. La donna è stata operata all’addome per shock emorragico ed è in gravi condizioni. Il delitto è accaduto in un villino di via Appia antica, ad Ariccia, dove la coppia, sposata da molti anni, vive assistita da una badante rumena. Ieri mattina, alle 7 e 30, la signora è andata in cucina per fare colazione quando il marito, dopo aver chiuso a chiave la badante nella sua stanza, ha raggiunto la moglie e l’ha trafitta all’altezza dell’ombelico con un coltello del tipo di quelli in uso per tagliare la carne. Tra le urla della donna ed il delirio dell’uomo, la badante è riuscita a liberarsi e si è affacciata al balcone chiedendo aiuto. Gli agenti del commissariato di Albano, al loro arrivo, hanno trovato l’anziana riversa su una panca della cucina a pancia in su con l’addome sanguinante. L’uomo, poco lontano, era fuori di sé, frastornato. Ancora impugnava quel che restava del coltello. L’anziana è stata subito trasportata all’ospedale di Albano e sottoposta ad un intervento chirurgico. Il marito, arrestato per tentato omicidio, è ora piantonato in ospedale.

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Lunedì 10 novembre Giornale in rete 2 34

La scrittura ipertestuale (esempi da Bonomi 2002)

Sono in corso perquisizioni e controlli a tappeto delle squadre mobili di Napoli e Roma a Torre Annunziata, uno dei comuni a più alto tasso di criminalità nel napoletano [...] Nell’operazione sono impiegati circa 400 uomini appartenenti ai reparti dell'Arma dipendenti dal reparto territoriale Castello di Cisterna ed a compagnie di intervento operativo oltre a unità cinofile antidroga ed elicotteri […]

[...] Oggi i raid e le incursioni dell’esercito di Israele proseguono senza sosta nei Territori, mentre il premier Ariel Sharon ha affermato che le martellanti operazioni militari sono “necessarie”, ma è stato duramente criticato dal segretario di stato Usa Colin Powell. [Quotidiano Nazionale, 6-07-01, ore 23]

[...] Ieri i raid e le incursioni dell’esercito di Israele proseguono senza sosta nei Territori, mentre il premier Ariel Sharon ha affermato che le martellanti operazioni militari sono “necessarie”, ma è stato duramente criticato dal segretario di stato Usa Colin Powell. [Quotidiano Nazionale, 7-07-01, ore 13];

MILANO Un nuovo attentato alla vigilia del G8 di Genova. Questa volta la vittima è il Tg4, il telegiornale di Mediaset diretto da Emilio Fede. Poco dopo le 17,25 di oggi, infatti, un pacco-bomba è scoppiato nella redazione milanese di Palazzo dei Cigni, a Milano 2. L’ordigno era nascosto in una busta che è esplosa tra le mani di una impiegata addetta alla segreteria. La donna non è rimasta ferita in modo grave, ma è stata portata all’ospedale San Raffaele per accertamenti. [Repubblica, 18-07-01, ore 15,45]

MILANO Una a Milano, una a Bologna, un’altra a Trento. Bombe, o lettere-bomba, che, se non uccidono, avvelenano la vigilia del G8 di Genova. Prima vittima, il Tg4, il telegiornale di Mediaset diretto da Emilio Fede. Poco dopo le 17,25 di oggi, infatti, un pacco-bomba è scoppiato nella redazione milanese di Palazzo dei Cigni, a Milano 2. L’ordigno era nascosto in una busta che è esplosa tra le mani di una impiegata addetta alla segreteria, Cristina, 37 anni. La donna non è rimasta ferita in modo grave, ma è stata portata all’ospedale San Raffaele per accertamenti dove le sono stati dati 10 giorni di prognosi. [18-07-01, ore 20,10]

Sono soldati delle squadre speciali statunitensi che da qualche ora sono entrati nel territorio afghano. Per dare man forte all’Alleanza del Nord, da giorni imbrigliata in una difficile guerra “di trincea” e per compiere missioni autonome [Unità, 19-10-2001]

Giorgio Bocca, articolo sulla morte di Marilyn Monroe, L’Europeo agosto 1962 (da Pratellesi 2004, p. 113):

Abbagliato da tanta bellezza, Miller arrivò a dire che Marilyn era un genio. Però era una donna intelligente. Infatti fu una donna inquieta e infelice. Gli uomini ammiravano la sua inconfondibile “qualità tridimensionale”. Lei diceva: “Nessuno parla mai dei miei occhi”. A loro bastava che fosse una donna-oggetto. Lei voleva essere qualcosa di più. Magari una donna vera.

Sei milioni di lire. Una vera miseria se si pensa ai trentamila miliardi della manovra finanziaria. Una miseria che sono invece una montagna di quattrini per chi li aspetta: un povero cristo al quale erano stati sequestrati, ingiustamente, undici anni fa. Un uomo che ora aspetta quel denaro per pagare gli arretrati al suo padrone di casa e allontanare definitivamente lo spettro dello sfratto. Un episodio che sembra incredibile: ma come si è potuti arrivare fino a questo punto? [Secolo XIX, 18-10-2001];

La “complessità orizzontale”

Sul suo cartellino c’è scritto solo “mamma di Carlo”. Che dice: “Carlo è stato condannato a morte prima di essere processato [...]” [Unità, 18-10-2001];

Il presidente americano George W. Bush ha dichiarato da Shanghai (dove si trova per partecipare al vertice Apec) che questi soldati “non sono morti invano” [Unione Sarda, 20-10-2001];

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Star dell’edizione di quest’anno l’atteso (ormai manca poco all’uscita ufficiale del 25 ottobre) sistema operativo di casa Microsoft, Windors Xp [Unione Sarda, 18-10-2001]

Nessuno dunque si vestirà da terrorista (perché, come si vestono?): il “mood” è cambiato [...] [Repubblica, 18-10-2001].

L’atto terroristico ha dietro una strategia complessa, non è l’azione di un singolo folle e, come è successo in Italia, il fenomeno lo affronti e lo sgomini con l’intervento dell’intera società [Unione Sarda, 20-10-2001]

La costruzione “a scatole cinesi”

AL VIA IL CONGRESSO NAZIONALE DEI DS Fassino: nel Partito Democratico vorrei anche Ciampi. La sinistra Ds decide all'unanimita' di lasciare la Quercia dopo l'intervento di Mussi Buttiglione, Pd sarebbe compromesso storico deteriore VIDEO - Ds verso il Pd dopo 2 anni passione

2007-04-19 09:50 Buttiglione, Pd sarebbe compromesso storico deteriore ROMA - Non fate il Partito Democratico perché sarebbe “il compimento del compromesso storico nella sua versione deteriore”. E' l'invito rivolto a Ds e Margherita da Rocco Buttiglione, intervenuto ieri sera alla trasmissione “Temporale” su Sky. “Non fatelo, siete ancora in tempo'”, ha detto il presidente dell'Udc. Cattolici e comunisti, ha aggiunto, “rinunciano ai loro valori invece di fare un esame critico. Si trovano in un compromesso dove tutto è negoziabile. Temo che questo - ha concluso - sia il partito del relativismo culturale”.

ROMA - Nel nuovo partito democratico vorrebbe coinvolgere anche Carlo Azeglio Ciampi. Piero Fassino, leader della Quercia. La ‘confessione’ e' stata raccolta dal “Corriere della sera'”, prima dell’avvio del congresso Ds a Firenze. Fassino nel Pd vorrebbe anche quei “grandi vecchi'”, “personaggi che magari votavano Pci alla Camera e Pri al Senato'”, esponenti delle cultura azionista. I vecchi insieme a quei giovani che incalzano la politica ponendo domande ineludibili come quelle scritte nella metropolitana “il futuro non e' piu' quello di una volta”.

il testo dell’intervista (da www.corriere.it):

Intellettuali come Andreatta e Gitti e anche ex dirigenti di partito come Parisi e Veltroni paventano una fusione fredda. «Non è così, e l’ho constatato di persona girando l’Italia, vedendo cinema e teatri pieni non solo di militanti ma di persone che non hanno mai avuto tessere». Fassino si rivolgerà in particolare a loro, anche con esempi concreti: dallo studente che chiede al partito democratico di affrontare le questioni prossime venture (magari rivolgendo domande impegnative tipo “come mai non fa più freddo?”), alla scritta notata su un muro della metropolitana: “Il futuro non è più quello di una volta”.

Ds a Firenze, al via l’ultimo congresso Il partito americano di Paolo Mieli. Fassino: nel Pd vorrei Ciampi. Via alle assise di Firenze e Roma (Margherita) che sanciranno la fusione nel nuovo soggetto unitario. I temi sul tappeto, le sfide tra le diverse anime■ Verso il Pd: lo speciale|Forum Parole & Politica | Calendario D.Loggia ■ La diretta dell'assise dalle ore 15, in collaborazione con “Nessuno Tv”

La notizia del congresso in tre quotidiani del giorno dopo:

La Spina, Il doppio strappo Non esageriamo. A Firenze, ieri, non è davvero cominciata una “nuova storia”, come, con la retorica tipica dei congressi, ha evocato la relazione di Fassino.Geremicca, Tra sezioni e gazebo Contano più le facce che le parole, certe volte. E noi, in questo giorno del Partito che muore, ne prendiamo due: e non quella di Fabio Mussi.Annunziata, La mossa del cavallo Piero Fassino ha fatto la mossa del cavallo: pericolosamente insidiato dal movimentismo ulivista, lo ha assunto, fatto suo, e scavalcato.

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Mercoledì 12 novembre Approfondimento e intervista

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Le buone regole dell’approfondimento politico (da Tarantini 1998)

a) mettere a confronto le varie fonti., dando a ognuna il suo “nome e cognome”:

Il governo ha varato ieri una Finanziaria da 25 miliardi di euro, che non piace alla Confindustria, me ha avuto un’approvazione calorosa dai sindacati

b) dare spazio autonomo, nello stesso articolo, a ognuna delle fonti:

«Sarà una rovina per i bilanci delle nostre imprese», ha dichiarato il presidente della Confindustria. «Finalmente i redditi dei lavoratori sono stati protetti», ha affermato il segretario generale della CGIL. «Una Finanziaria sul filo del rasoio», l’ha definita ieri sera il presidente del Consiglio, dopo aver fatto approvare ai suoi ministri una manovra da 25 miliardi.

c) scrivere articoli differenti per ogni fonte (è la cosiddetta notizia frammentata).

Vediamo ora come si può cambiare il punto di vista. Una prima soluzione, sconsigliabile ma purtroppo molto praticata, è quella di assumere la posizione di una delle fonti e criticando le altre:

1 - È stato molto faticoso per il presidente del Consiglio varare la manovra di aggiustamento da 25 miliardi di euro ma, nonostante il consenso caloroso dei sindacati, resta l’amarezza di una classe confindustriale che non ha capito lo sforzo e ha bocciato senz’appello la Finanziaria.

2 – Sono amareggiati, gli industriali, dopo il varo della manovra di bilancio. Tutti gli incontri, e il confronto serrato durato settimane, non sono serviti a modificare la filosofia del documento, che recupera 25 miliardi di euro, danneggiando le imprese con nuove tasse e aggravi, e favorendo i redditi attraverso misure demagogiche e assistenziali

3 – I sindacati ce l’hanno fatta. È stato difficile navigare tra i ricatti delle imprese e le timidezze del governo, ma ieri hanno ottenuto la migliore Finanziaria degli ultimi dieci anni, con una protezione sostanziale dei redditi e prime misure di riforma fiscale e previdenziale, che fanno ben sperare per il futuro.

Come riportare un testo: enfasi e forzature

Benedetto XVI, esortazione apostolica ai vescovi: Sacramentum caritatis (13 marzo 2007), paragrafo 83:

«La nostra esistenza è oggettivamente chiamata alla “coerenza eucaristica” [...] Il culto gradito a Dio [...] richiede la pubblica testimonianza della nostra fede» e questo principio «s’impone con particolare urgenza nei confronti di coloro che, per la posizione sociale o politica che occupano, devono prendere decisioni a proposito di valori fondamentali, come il rispetto e la difesa della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, la libertà di educazione dei figli e la promozione del bene comune in tutte le sue forme. Tali valori non sono negoziabili.» I politici sono chiamati «a presentare e sostenere leggi ispirate ai valori fondati nella natura umana».

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l’Unità, 13 marzo 2007, p. 1:

titolo (su sei delle sette colonne): Richiamo del Papa ai politici cattolicisottotitolo: Famiglia e vita, Ratzinger fa appello a non votare leggi «contro natura». «Pensate alla vostra coscienza». A messa più latino e canti gregoriani.

vignetta di Staino

Bobo alla figlia: «L’Italia chiede con forza la libertà per tutti gli ostaggi» la bambina: «... coscienze dei deputati cattolici comprese? »

p. 3, Roberto Monteforte

titolo centrale: «Non votate leggi contro natura»; sottotitolo: Diktat del Papa ai politici cattolici

Il Papa non cita i Dico, ma nella sua “Esortazione” insiste molto sulla difesa della famiglia tradizionale [...]. Un pronunciamento che, anche se non rivolto esplicitamente ai politici italiani, ma con respiro universale, finisce per pesare sulla scena politica.

Corriere della sera, 13 marzo 2007, p. 1:

occhiello: Richiamo sui Dico. Monsignor Fisichella e il family day: riempiremo piazza San Giovannititolo: Il Papa ai cattolici: no a leggi contro naturasottotitolo: «Rispettare i valori non negoziabili come la famiglia, i politici siano coerenti» / Critiche da sinistra: ingerenza. Grillini: i gay non chiedono nozze e adozioni

l’Avvenire, , 13 marzo 2007, p. 7:

occhiello: il fatto / Il nuovo documento di Ratzinger raccoglie e rielabora le indicazioni dei vescovi da tutto il mondo che un anno e mezzo fa si erano riuniti a Roma per confrontarsi sul sacramento del Corpo e del Sangue di Cristotitolo: Eucaristia, il cibo della veritàsottotitolo: «Sacramentum Cartitatis» s’intitola l’Esortazione apostolica postsinodale del Papa / presentata ieri in Vaticano dal cardinale Angelo Scola e dall’arcivescovo Nicola Eterovic

articolo di taglio basso:

«Messaggio di grande valenza»: Apprezzamenti “bipartisan” fra i politici italiani. Ma c’è anche chi grida alla “lesa laicità” dello Stato.

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L’articolo di approfondimento

Ernesto Galli della Loggia, Il silenzio di Forza Italia, Corriere della Sera , 4 settembre, 2005, p. 1

titolo: IL SILENZIO DI FORZA ITALIA sottotitolo: Nessuna discussione di fronte alla crisi[a] Da settimane accade in Italia qualcosa di straordinario che ha ben pochi precedenti nelle cronache dei Paesi occidentali. C’è un partito di maggioranza di governo che con tutta evidenza è alle prese con un calo fortissimo di immagine e di consensi, sino al punto che è nelle previsioni generali la sua sconfitta alle prossime elezioni; ci sono poi gli alleati di quel partito che, alcuni esplicitamente altri no, esprimono in gran numero preoccupazione e sfiducia nei confronti suoi e del suo leader chiedendo un cambiamento di rotta se non misure anche più drastiche; ancora: c’è un governo – di cui quel partito e i suoi uomini sono parte determinante – che anch’esso è sotto pressione e sotto accusa perché ritenuto, da parte dei suoi stessi sostenitori, responsabile del calo di consensi di cui sopra; e infine c’è il capo di quel partito che affettando la massima noncuranza di fronte alle critiche dei suoi alleati e alle pessime previsioni elettorali assicura che no, che si tratta di semplici tempeste in un bicchier d’acqua e che alla fine, non si sa come, tutto si sistemerà per il meglio.[b] Bene: nel nostro Paese c’è esattamente tutto quello che ho detto, ci sono il partito di maggioranza e di governo e il suo leader alle prese con i problemi sopraccennati, ed ecco la cosa straordinaria che accade: dentro quel partito nella tempesta, cioè dentro Forza Italia, non si leva la minima voce di perplessità o di dissenso, non si sente l’eco della minima discussione, nessuno osa non dico una critica ma neppure una proposta o un suggerimento per uscire dalla crisi. Niente: in qualunque altro Paese a quest’ora ci sarebbero dibattiti e polemiche accesissime, richieste ultimative di cambiamenti, i deputati peones in rivolta per la prospettiva di non essere rieletti: da noi invece nulla di tutto questo. In Forza Italia sembra esserci posto solo per il silenzio dei cimiteri.[c] È la riprova del carattere assolutamente anomalo di questa formazione «politica» (le virgolette sono di rigore), cioè di un partito paradossale che ignora tutte le categorie della politica, a cominciare da quella della discussione e del dibattito, cioè gli strumenti classici per l’individuazione di personalità capaci di visione e di leadership. In Forza Italia, invece, tali capacità sono supposte esistere solo in Silvio Berlusconi e in coloro che egli, a suo insindacabile giudizio, indica: secondo un modello, cioè, che più che un partito ricorda il califfato.[d] Le due conseguenze gravi sono proprio oggi sotto gli occhi di tutti. La prima è che in questo modo un partito esistente da oltre dieci anni e con responsabilità di governo è di fatto privo di una classe politica degna di questo nome: al suo interno contano qualcosa solo gli yes men e soltanto finché restano tali. Ne deriva un terribile isolamento del suo leader, di Berlusconi, il suo essere tagliato fuori da ogni rapporto reale con il Paese e l’impossibilità che ne deriva di una qualunque correzione della sua linea: se Berlusconi decide di precipitare nell’abisso non c’è niente da fare: si precipita tutti nell’abisso. La seconda, analoga conseguenza è che qualunque alleato critico di Forza Italia e/o del premier (oggi per esempio l’Udc) non riesce mai a trovare alcuna sponda in quel partito, nessun interlocutore, e dunque alcun esito possibile alla propria critica se non la rottura e la fine dell’alleanza ovvero il nulla di fatto e da ultimo la sottomissione.

Un altro approfondimento politico

IL NO DI SILVIO ALLA / GRANDE MARMELLATAMa i suoi mettono in guardia: Fini è insoddisfatto del suo ruolo.Federico Geremicca, La stampa, agosto 2008, p. 3

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Mercoledì 12 novembre Approfondimento e intervista

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Dalla Stampa del 5-12-06: intervista a un agente di pattuglia della polizia, in sciopero con i colleghi per l’aumento degli stipendi e dei fondi destinati alle forze dell’ordine.

Claudio è un agente di quelli che pattugliano la città di notte e di giorno, sempre due in macchina, divisa di panno blu e pistola alla fondina. La radio gracchia e loro corrono con il cuore in gola. claudio da venti anni trascorre sei ore della sua giornata dentro la macchina della polizia in giro per Torino. E spesso, troppo spesso pensa che è un dannato mestiere e che se fosse per quello stipendio che gli dà lo Stato...Vicesovrintendente, quanto guadagna un sottufficiale con venti anni di servizio?Cominciamo con le note dolenti, eh? Questa è la mia busta. Un agente di polizia al netto guadagna, di solo stipendio, intorno ai 1300 euro al mese.[...]Bene, lo stipendio è questo. Problemi a fine mese?Diciamo che il disagio è aumentato. Il carovita dell’euro lo conosciamo tutti. Se poi hai da pagare un affitto o un mutuo, meglio se è il mutuo... Ma non mi va di piangermi addosso. [...]Giornata tipo. Il primo problema?Beh, siamo messi così male che purtroppo non c’è nemmeno bisogno che qualcuno dica: mi raccomando. I mezzi sono vetusti. Noi usiamo le Marea. Sono tutte oltre i 200 mila chiulometri.[...]E a fare il poliziotto, si sa, la vita privata va per aria. Le mogli si lamentano, no?Magari si lamentassero soltanto. Molti si separano. Sabato e domenica a casa non ci stai mai. [...] Ma a non essere mai libero il sabato sera non è mica facile da spiegare.Sua moglie che dice?Ecco, appunto. Ci siamo separati. [...]

Un’intervista politica; dal Corriere della sera del 6 marzo 2002, S. Folli a G. Finititolo: «Convinceremo Bossi a non aver paura dell'Unione»sottotitolo: Fini: «Non ci sto a demonizzare il leader della Lega. Nessuno vuole la tecnocrazia, io sono ottimista»

ROMA - Di rientro dal Quirinale, Gianfranco Fini è soddisfatto per l'esito dell'incontro con il presidente della Repubblica e non lo nasconde. Dopo le giornate di Bossi al congresso leghista, la coalizione di governo ha ritrovato la rotta sull'Europa. Con l'aiuto di Ciampi. Per la verità il vicepresidente del Consiglio non sottovaluta il caso Bossi, alla luce delle preoccupazioni di Bruxelles. E capisce che è venuto il momento di precisare alcuni punti. Lo fa adesso, fresco reduce dalla prima riunione della Convenzione europea in cui rappresenta il governo Berlusconi.«Partiamo da un dato. Umberto Bossi dà voce a una paura: la paura dell'Europa, vista come una minaccia incombente. Ecco, noi dobbiamo lavorare per convincerlo che è un errore. Che l'Europa non è una minaccia, ma un'opportunità. Convincere lui e tutti coloro che condividono questo timore, spesso fondato su una percezione sbagliata della realtà europea. Un sentimento che è diffuso un po' ovunque nell'Unione. Forse in Italia meno che altrove».La Commissione di Bruxelles non drammatizza, ma è evidente l'inquietudine di fronte all'uso di certi termini: Europa «fascista», Forcolandia, eccetera «E' comprensibile la difficoltà dell'Unione ad accettare che un ministro in carica, qual è Bossi, usi toni e aggettivi così radicali, estremi. Ma qual è la risposta giusta? Invitare alla moderazione va benissimo, ma non basta. [E’ utile] rintracciare l'origine delle paure a cui Bossi dà credito. Per superarle. E' un compito a cui non può sottrarsi chi vuole costruire un'Europa più stretta, per citare la dichiarazione di Laeken».Comunque le riserve europee si fanno sentire, si riflettono sulla stampa. E in Italia c'è anche chi chiede le dimissioni di Bossi «Demonizzare Bossi è la cosa più facile, ma non la più utile. Io preferisco seguire un'altra strada».Che porta in quale direzione? «Conduce a un'Europa più democratica, più trasparente e più legata al criterio di rappresentatività. […] Per definire la nuova Europa si è scelto uno strumento, la Convenzione, che segna la fine del metodo intergovernativo, cioè dei meri accordi tra governi. Quando ci si preoccupa del deficit di democrazia, c'è un solo antidoto: procedere alle riforme necessarie allargando al massimo il numero delle persone coinvolte. La Convenzione serve a questo».

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Basta questo per chiudere la bocca a chi teme il «super Stato europeo? «Ma chi lo vuole questo super Stato? Quando sento dire, da Bossi e da altri, "non vogliamo l'Europa tecnocratica", io rispondo: ma chi la vuole questa tecnocrazia? Io no di certo. La verità è che sono schemi che appartengono al passato. Già ora non esiste più l'Europa chiusa, sorda. Sta già nascendo un'altra Europa, vista dalla parte dei cittadini. […] Non tutti se ne sono ancora accorti».Lei è molto ottimista.«Assolutamente sì. L'ottimism o è il motore dell'Europa. Più ce n'è e meglio è. Se non fosse stato per gli ottimisti, dopo la devastazione di due guerre mondiali, non avremmo avuto l'utopia unitaria. E senza l'utopia oggi non avremmo questa Europa, la moneta unica. Parlo di De Gasperi e di Altiero Spinelli, di Adenauer, Schuman e Monnet. Uomini, certo, che vanno inquadrati nel loro contesto».Democristiani e laici. La destra dov'era? «Non c'è dubbio che l'idea europea, nel dopoguerra, sia stata in prevalenza democratico-cristiana. Ma la destra italiana è sempre stata europeista. La patria e l'Europa. Una sintesi che oggi vogliamo rinnovare. Sa quale sarà lo slogan del prossimo congresso di An? "Cresce la patria, nasce l'Europa". Due bandiere, due inni. Con la gratitudine a Ciampi per aver saputo rinvigorire l'idea di patria. E con un'idea di fondo: l'interesse nazionale si tutela all'interno della cornice europea».Sento l'eco dell'Europa delle patrie. Tra i nomi dei grandi europeisti del passato, lei citerebbe anche De Gaulle? «De Gaulle era un uomo del suo tempo, un nazionalista, intriso di grandeur francese. Ma non c'è dubbio che si muoveva su una prospettiva europea. Che per lui coincideva con l'Europa delle patrie».Mi sembra che lei sia molto attento al problema dell'identità.«Compito della politica è coniugare l'interesse nazionale con la logica europea. O se preferisce portare l'identità nazionale su un livello continentale. Ho letto con molto interesse l'intervista di Ralf Dahrendorf sulla democrazia. In un punto si domanda se esista un "demos" europeo, un'identità condivisa. Penso anch'io che se non c'è si stia formando».Qual è il primo problema a cui dovrà dedicarsi la Convenzione? «Si tratta di costruire un'architettura complessiva . L'ipotesi, naturalmente, è una confederazione di Stati nazionali. Ispirata ai principi di sussidiarietà, proporzionalità e complementarietà. In cui siano chiariti i livelli di competenza tra l'Europa, lo Stato e le Regioni. Va costruito un equilibrio tra la Commissione, il Consiglio e due Parlamenti: quello nazionale e quello europeo».Il punto cruciale resta la cessione di sovranità. Ossia quali competenze cedere all'Europa.«E' un falso problema. Decidiamo le materie su cui l'azione dell'Europa è più efficace e agiamo di conseguenza. Non è una cessione di sovranità: è una gestione collegiale di temi che possono essere risolti solo in un orizzonte più ampio della nazione».Ad esempio? «L'immigrazione, la sicurezza. Temi che stanno a cuore alla Lega, ma che non possono essere affrontati efficacemente in un'ottica ristretta. Poi la politica economica, senza la quale l'euro perderebbe di senso. Ma non è un processo a senso unico. Condivido le parole di Romano Prodi: definiamo quali competenze affidare all'Europa e quali restituire agli Stati nazionali. Il tedesco Stoiber dice: integrare dove necessario, decentrare dove possibile. E' una bella definizione, mi ci riconosco».E questo risolverebbe il problema della democrazia, eviterebbe il «super Stato»? «Quando Amato propone un referendum nel 2004 sul risultato finale del nostro lavoro afferma un punto di democrazia. Lo stesso fa Casini quando si riferisce alla funzione del Parlamento. Sta a noi costruire l'Europa con il popolo e non contro il popolo. La Convenzione serve a questo. E' fondamentale che in essa siedano i rappresentanti dei Parlamenti eletti. […] E dopo avremo la conferenza intergovernativa».Avremo anche la Costituzione europea? «Io preferisco mettere la questione in un altro modo. Parliamo di diritti fondamentali dei cittadini. Il britannico "Bill of rights". Il termine Carta Costituzionale può generare qualche equivoco, in relazione alle diverse tradizioni dei paesi. La Gran Bretagna, ad esempio, non ha una Costituzione scritta, come è noto».Questa Europa che va verso l'allargamento...«Io preferisco il termine riunificazione» Bene, questa Europa da riunificare: quale sarà il suo tratto distintivo? «La laicità delle istituzioni, senza dubbio. Ma da innestare nel solco di una cultura che non possiamo disperdere. E che ha la sua radice nella tradizione religiosa ebraico-cristiana. Rappresenta un dato di unità e il senso migliore della storia europea».

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Bibliografia (N.B. i saggi contrassegnati con l’asterisco

non sono citati nel volume L’italiano dei giornali)

Agostini A. (2004), Giornalismi. Media e giornalisti in Italia, Il Mulino, Bologna.Anichini A. (2003) Testo, scrittura, editoria multimediale, Apogeo, Milano.Antelmi D. (2006), Il discorso dei media, Carocci, Roma.Antonelli G. (2007), L’italiano nella società della comunicazione, Il Mulino, Bologna, Il Mulino.Arcangeli M. (2001), Se quella dei quotidiani italiani è una lingua. Con esercizi di riscrittura, in “Lingua

Nostra”, LXIII, pp. 107-121.Bandinelli A., Lussu G., Iacobelli, R. (1990), Farsi un libro, Stampa alternativa, Roma.*Bonomi I. (1994) = La lingua dei giornali del Novecento, in Storia della Lingua italiana, diretta da L.

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