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AMREF IN SUD SUDAN Sostegno alla ricostruzione del Sistema Sanitario Nazionale del Sud Sudan attraverso lo sviluppo e la formazione delle risorse umane locali Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi

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AMREF IN SUD SUDANSostegno alla ricostruzione del Sistema Sanitario

Nazionale del Sud Sudan attraverso lo sviluppo e la formazione delle risorse umane locali

Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi

Chi siamo | 3

Il contesto | 4

La crisi di personale sanitario | 7

Il progetto | 9

L’eccellenza dell’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi | 12

Una borsa di studio per uno studente...| 13

Grazie a... | 16

CON L’ AFRICA,PER LA SALUTEDELL’ AFRICA

SUD SUDAN

CHI SIAMO

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AMREF è la principale organizzazione sanitaria privata, senza fini di lucro, che opera in Africa orien-tale. Dalla fondazione, nel 1957 a Nairobi, AMREF promuove e gestisce ogni anno 140 progetti di sviluppo sanitario e in 6 paesi impiegando oltre 800 persone, per il 97% africane. AMREF un’organizzazione pienamente africana, impegnata nello sviluppo autonomo del continen-te: l’identità africana è essenziale per trovare soluzioni adeguate e sostenibili. Generare benefici permanenti per le popolazioni africane più bisognose è possibile, per questo AMREF opera nel campo della prevenzione e della formazione sanitaria di personale locale.

IL CONTESTO

Il Sudan è il Paese più grande dell’Africa, si estende su 2.505.813 Kmq, ha una popolazione pari a 38 milioni 560.000 abitanti ed è una Repubblica presidenziale. A partire dall’indipendenza dalla Gran Bretagna, avvenuta nel 1956, in Sudan si sono succeduti molti regimi militari che hanno favo-rito l’insediamento di governi islamici in un contesto caratterizzato dalla convivenza di numerosi gruppi etnici, linguistici e religiosi1.

Il territorio sudanese è attraversato dalle acque del Nilo Bianco e del Nilo Azzurro, bacini fluviali di grande importanza per lo sviluppo economico e agricolo del Paese; i corsi d’acqua tagliano il Sudan del Sud e dell’Est per ricongiungersi nella capitale Karthoum e irrorare tutto il Nord, fino a rag-giungere l’Egitto. Nel 1978 sono stati scoperti ricchi giacimenti petroliferi concentrati nelle aree meridionali dai quali, quotidianamente, si estrae circa 1 milione di barili di greggio. Malgrado il valore delle risorse del Sudan, il Paese versa da decenni in una condizione di povertà estrema2 e conflitto civile riconducibile a contese di natura economica per lo sfrutta-mento delle risorse, ma anche a divisioni religiose, etniche e sociali. Nei decenni, infatti, la popolazione civile è stata coinvolta in lotte sanguinose che hanno visto contrapposti Musulmani a Cristiani, popolazioni arabe contro quelle africane, pastori nomadi contro agli agricoltori, la popolazio-ne locale in rivolta contro le multinazionali esportatrici di petrolio, infine, le mire degli Stati confinanti. Per oltre 40 anni si sono susseguite guerre che hanno causato vittime e profughi tra la popolazione civile e che hanno devastato il territorio compromettendone, seriamente, lo sviluppo futuro. Ancora oggi la frattura socio-politica del Sudan è triplice poiché riguarda i territori del sud, quelli dell’ovest (la regione del Darfur) e i conflitti nelle aree orientali.

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1 Dal punto di vista etnico il Sudan è così composto: Africani (52%); Arabi (39%); Beja (6%); Stranieri (2%); Altre Etnie (1%). I gruppi religiosi sono: Musulmani sunniti (70%, prevalentemente nel Nord Sudan); Cristiani (5%, nel Sud Sudan); credenze locali (25%). Lingue parlate: Arabo (lingua ufficiale); Inglese (lingua ufficiale); Nubiano; Ta Bedawie; numerosi dialetti sudanesi di origine nilotica.2 Secondo l’Indice di Povertà Umana il Sudan si trova al 104° posto su un totale di 135 paesi presi in esame. Il 38.4% dei bambini (al di sotto dei 5 anni) è sottopeso; la mortalità infantile (con riferimento a bambini al di sotto dei 5 anni) è pari al 109‰ e la mortalità materna, su 100.000 nascite, è pari a 450. Dati pubblicati dall’OMS e consultabili sul World Health Statistics 2009.

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La guerra civile più lunga e sanguinosa è scoppiata nel 1983 tra il nord musulmano e il sud del Paese, in prevalenza cristiano e animista; il conflitto, aggravato da una carestia prolungata, ha causato la morte di circa 2 milioni di persone e un flusso di sfollati di 4 milioni di individui. Le rivendicazioni del Sud Sudan si sono inserite in un contesto di rifiuto della politica dei partiti islamisti del nord e del desiderio di ottenere l’autonomia dal Governo di Karthoum e una distribuzione equa delle ricchezze nazionali, al centro della crisi sudanese.

Nel gennaio 2005 la guerra civile del Paese si è ufficialmente conclusa con la firma dell’accordo di pace CPA (Comprehensive Peace Agreement) che ha incorporato il gruppo di combattenti dell’SPLA (Sudan people’s Liberation Army) e il relativo partito politico SPLM (Sudan people’s Liberation Movement) all’interno di un Governo di Unità nazionale. L’Accordo di pace ha inoltre definito il Sud Sudan - territorio in cui AMREF opera - una regione con Governo Autonomo la cui capitale è Juba. Il territorio sud sudanese confina con l’Etiopia a est, con il Kenya, l’Uganda e la Repubblica Democratica del Congo a sud e con Repubblica Centro Africana a ovest. In base all’Accordo sono state programmate le elezioni per il 2010 e il referendum per l’autodeterminazione del Sud Sudan nel 2011.

A partire dalla seconda metà dell’anno 2010 sono iniziati nel paese i preparativi per le ele zioni referendarie che si sono tenute nella settimana dal 9 al 15 gennaio 2011. Attraverso questo referendum, previsto dal trattato di pace e già una volta rinviato a causa dell’impreparazione del paese al voto, la regione semi-autonoma del Sud Sudan potrebbe svincolarsi definitivamente da Khartoum scegliendo l’indipendenza. Il processo di preparazione al voto ha avuto inizio con l’invio, da parte delle Nazioni Unite, di una delegazione di supervisori allo scopo di monitorare la situazione pre-elezioni del paese per comprendere se questo ultimo fosse in quel momento realmente pronto al voto. Nel frattempo, il 14 novembre 2010 si è aperta la fase di registrazione alle elezioni che si è protratta nelle due settimane successive (termine ultimo il 1° dicembre).

Mentre era in corso il processo di preparazione del referendum, milioni di sud sudanesi fuggiti durante il lungo conflitto nel nord del paese o nei territori degli stati confinanti hanno cominciato a fare ritorno presso le loro famiglie e/o terre d’origine allo scopo di poter esercitare il loro diritto al voto e nella speranza di godere, a seguito delle elezioni, di una pace duratura tra Juba e Khartoum. In data 16 novembre 2010 lo Unity State aveva già accolto 16,000 “returnees” mentre nelle prime settimane di dicembre nella regione dell’Abyei sono arrivate 2,150 persone. Il ritorno di un numero stimato pari a 1.5 milioni di persone ha comportato però l’emergere di nuove problematiche socio-sanitarie che le istituzioni nazionali, internazionali, governative e non hanno dovuto affrontare e saranno chiamate ad affrontare nei prossimi mesi.

Infine, su questo già intricato terreno socio-politico si sono inseriti nel corso degli ultimi anni anche alcuni importanti paesi internazionali quali la Cina, il Brasile, gli Usa e Israele.Partner commerciale fondamentale del Sudan di Al-Bashir è infatti un altro Stato altrettanto poco interessato nei confronti del rispetto dei Diritti Umani, la Cina: il volume di scambi tra Pechino e Khartoum è pari a 6,39 miliardi di dollari. Nel 2007, in occasione della visita in Sudan del presidente cinese Hu Jintao, Pechino non solo ha cancellato milioni di dollari di debito del Paese africano ma ha altresì firmato a favore di Khartoum prestiti senza interessi. Lo stato di guerra decennale ha devastato le scuole, le vie di comunicazione, le infrastrutture socio-amministrative e gli ospedali: il Sud Sudan è al collasso, le famiglie sono state decimate dagli scontri, i bambini e i giovani non possono seguire con regolarità un corso di studi e ciò determina l’aumento dell’analfabetismo e la fuga dei professionisti, costretti a emigrare altrove o ad interrompere gli studi.

Gli investimenti in programmi sanitari destinati ai paesi dell’Africa subsahariana sono gradualmente aumentati negli ultimi anni, tuttavia non sono sufficienti ad assicurare l’accesso ai servizi sanitari di base a miliardi di individui che tuttora ne sono privi.La Comunità Internazionale ha riconosciuto l’urgenza di dedicare maggiori risorse al settore sanitario poiché rappresenta un fattore fondamentale per la crescita economica e sociale anche in Sud Sudan. L’Agenda Internazionale per lo Sviluppo ha stabilito la centralità delle azioni dirette a garantire la salute dei sud sudanesi poiché le epidemie croniche e le malattie endemiche minacciano costantemente la sopravvivenza e lo sviluppo di bambini e intere famiglie dell’area.

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Il referundum - Aggiornamento febbraio 2011

La carenza di risorse umane, nel settore sanitario sudanese, è preoccupante: per assicurare un accesso equo alla salute universale mancano all’appello circa 4,2 milioni di operatori sanitari3. La crisi attuale del personale medico e paramedico è causata da vari fattori, tutti interconnessi: i sottoinvestimenti nel settore sanitario, l’alto tasso di migrazione del personale formato e le pandemie che ciclicamente si diffondono tra le varie regioni. Nei Paesi dell’Africa subsahariana i sistemi di formazione degli operatori sanitari sono molto carenti, i salari per il personale medico sono bassi, i pochi ospedali e ambulatori sono privi di medicinali e attrezzature mediche, le opportunità lavorative scarseggiano e ciò spinge medici e operatori sanitari locali a migrare in stati non africani. A partire dal 1990 l’Africa ha perso, ogni anno, 20.000 professionisti del settore medico, espatriati verso Paesi che hanno offerto loro delle condizioni lavorative migliori; per colmare il vuoto lasciato dal personale espatriato sono stati impiegati oltre 150.000 persone tra medici e personale sanitario straniero, pari ad un costo totale di circa 4 miliardi di dollari l’anno4.

3 L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel 2006, ha stimato che la situazione sanitaria in Africa sub sahariana è particolarmente grave: il personale sanitario dovrebbe crescere di almeno un milione di unità per avvicinarsi alla realizzazione degli Obiettivi del Millennio relativi alla tutela della salute (MDG n° 4 Ridurre la mortalità dei bambini al di sotto dei 5 anni; MDG n° 5 Migliorare la salute materna; MDG n° 6 combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie).

4 Dati dell’UNDP, pubblicati durante l’International Labour Organization (ILO), 11th African Regional Meeting, Aprile 2007.

5 Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sono otto traguardi che tutti i membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a raggiungere per l’anno 2015. Gli Obiettivi riguardano: sradicare la povertà estrema e la fame; garantire l’educazione primaria universale; promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne; ridurre la mortalità infantile; migliorare la salute materna; combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie; garantire la sostenibilità ambientale; sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.

LA CRISI DI PERSONALE SANITARIO IN SUDAN

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Gli obiettivi per uno sviluppo sanitario adeguato del Paese, così come stabiliti dai Millennium Development Goals5, non saranno mai raggiunti in Sudan senza un consistente sforzo comune per sostenere la formazione del personale sanitario locale. Parallelamente, la Regione autonoma del Sud Sudan, in cui AMREF è attiva dagli anni ’70, versa in uno stato di povertà ancora più acuta rispetto alle aree nord del Paese, e le condizioni sociali e infrastrutturali devastate rendono difficoltoso il reperimento di dati aggiornati sulla popolazione locale.

I dati della regione autonoma del Sud Sudan, in base alle stime in loco condotte dagli operatori di AMREF, sono allarmanti: attualmente in Sud Sudan mancano quadri sanitari di livello medio e di livello comunitario, infatti in tutto il territorio operano solo 270 Assistenti Medici e l’emergenza sanitaria che si protrae da oltre 20 anni oggi causa danni incalcolabili sulla salute e lo sviluppo della popolazione locale.

Il Sud Sudan ha bisogno di 1.066 Assistenti Medici (clinical officers)- Human Resources for Health Strategic Plan2007-2017-; oggi ci sono solo 39 medici disponibili in tutto il Paese, di cui 20 prestano servizio presso cliniche private.

Investire nella formazione del personale sanitario in un contesto economico e sociale reso fragile da guerre prolungate richiede esperienza sul campo e una spiccata capacità di comprensione delle necessità sanitarie delle comunità locali. AMREF è custode di un’esperienza trentennale nell’area e per questo ha concepito un percorso di formazione del personale sanitario sud sudanese ad hoc, calibrato per rispondere alle esigenze sanitarie di tipo primario.

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IL PROGETTOAMREF si occupa della formazione sanitaria in Africa orientale da oltre 50 anni e opera in Sud Sudan per garantire la formazione di personale sanitario specializzato, investendo così nel futuro delle giovani generazioni offrendo corsi qualificati per assistente medico. Il coinvolgimento di AMREF in Sud Sudan risale al 1972: in quell’anno AMREF ha svolto il ruolo di organizzazione leader nella stesura del Green Book, il documento di riferimento per le politiche di Cure Sanitarie Primarie (Primary Health Care PHC), per il Sud Sudan. Il documento rappresenta, ancora oggi, il punto di riferimento delle politiche sudanesi per le Cure Sanitarie Primarie6.

Nel 1976, in Sudan, AMREF è stata l’organizzazione responsabile per lo sviluppo dei curricula formativi per gli Operatori Sanitari Comunitari e ha formato i primi tutors per tale figura professionale. Da allora AMREF ha continuato a lavorare per lo sviluppo di curricula formativi, per la formazione dei formatori e ha contribuito al potenziamento e consolidamento dell’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi (Maridi National Health Training Institute). Le prime attività sostenute da AMREF si sono focalizzate sull’ideazione e sviluppo di un corso per la formazione di Operatori Sanitari Comunitari; successivamente, è stato istituito un corso per la formazione di Assistenti Sanitari. AMREF conosce da vicino le esigenze sanitarie della popolazione sud sudanese e per questo ha sviluppato percorsi di studio e manuali di formazione per differenti quadri sanitari, tra cui infermieri, ostetriche, tecnici di laboratorio, tecnici farmaceutici e levatrici.

Contribuire alla ricostruzione e riabilitazione del Sistema Sanitario del Sud Sudan per promuovere un miglioramento permanente della salute e della qualità della vita della popolazione locale. AMREF rafforza capillarmente il Sistema Sanitario Nazionale sud sudanese e contribuisce al reale sviluppo generale di tutta l’area, individuando le figure chiave necessarie tra i livelli professionali sanitari intermedi7.

Dare supporto al Ministero della Sanità del Governo del Sud Sudan e all’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi - Scuola per Assistenti Medici - nell’offerta di un’educazione sanitaria professionale e per lo sviluppo delle competenze e capacità del personale sanitario locale.

Formare Assistenti Medici in grado di trattare le malattie più diffuse, somministrare i vaccini, effettuare visite a domicilio, eseguire interventi chirurgici non complessi e monitorare i pazienti nel decorso post-operatorio.

Creare un gruppo di Assistenti Medici, aggiornati, preparati e qualificati nella gestione dei servizi sanitari di base, nella pianificazione familiare e nel coordinamento delle attività di supporto (assistenza alla maternità, cura dell’infanzia, cura dei programmi nutrizionali, gestione dei programmi di educazione sanitaria nelle scuole).

Obiettivispecifici

Obiettivigenerali

6 Le cure sanitarie primarie si basano sulle attività di promozione della salute e sulla prevenzione e cura della malattie.

7 L’Assistente medico è un quadro sanitario di livello intermedio il cui compito è fornire servizi sanitari preventivi e curativi alle popolazioni (prevalentemente dislocate nelle aree rurali). Gli assistenti medici sono formati al fine di fornire servizi sanitari primari. Grazie alla combinazione di conoscenza teorica ed esperienza pratica, infatti, posso-no ricoprire il ruolo di medico in paesi con ridotte risorse economiche, di cui fa parte il Sud Sudan.

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Partenariato con le comunità: i progetti di AMREF si fondano sul coinvolgimento attivo delle comunità locali, sull’integrazione degli interventi affinché il progetto diventi parte di una più ampia iniziativa di sviluppo, la cui conduzione è in mano alle comunità beneficiarie. Coinvolgere le famiglie del luogo e le comunità significa identificare con esattezza i problemi relativi alla salute e allo sviluppo, valutarne gli effetti così come si ripercuotono sugli individui. Così facendo AMREF garantisce un aiuto mirato.

Sviluppo delle capacità locali: AMREF offre alle comunità sud sudanesi gli strumenti necessari affinché la popolazione locale sia artefice del proprio sviluppo. La capacity building è un processo attraverso il quale gli individui, i gruppi, le comunità e le organizzazioni aumentano la capacità di curare e svolgere delle funzioni fondamentali.

Ricerca sui sistemi sanitari per influire sulle politiche e sulle pratiche in ambito sanitario: AMREF è impegnata nella ricerca e nell’utilizzo di procedure innovative per poi condividere le esperienze fatte sul campo e assicurare che le lezioni di sviluppo apprese siano replicate. Tali attività si rivelano molto importanti in un’ottica di advocacy: il termine si riferisce a tutte quelle attività di promozione e patrocinio per una determinata causa. L’advocacy si fonda anche su un uso strategico delle informazioni e di altre risorse per modificare decisioni politiche e comportamenti, tanto collettive quanto individuali. L’advocacy per il progetto di AMREF in Sud Sudan, sulla base dell’evidenza dei risultati positivi conseguiti in anni di attività in loco, influisce sulle politiche, metodologie e strategie di erogazione sanitaria destinate alle comunità vulnerabili. I beneficiari sono rafforzati e sensibilizzati nella richiesta del rispetto dei loro diritti e nell’influenzare le pratiche di sviluppo volte a soddisfare i loro bisogni critici.

Consolidamento delle autorità locali: AMREF opera coinvolgendo le autorità e gli enti locali. Inoltre sviluppa il capitale umano locale attraverso attività di formazione.

Beneficiari del progetto

Uomini e donne sud sudanesi che costituiranno il personale sanitario di livello medio e di livello comunitario presso le comunità di provenienza;

Gli studenti ammessi al percorso formativo dell’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi;

I tirocinanti in possesso del Diploma di Assistente Medico;

I formatori, i tutor, lo staff tecnico e amministrativo del centro di Maridi;

Tutta la popolazione sud sudanese, bambini, donne e intere famiglie per un totale di circa 8 milioni di persone.

LA METODOLOGIA DI AMREF:

Attività previste per il raggiungimento degli obiettivi del progetto:

Selezione e formazione di nuovi studenti.

Formazione dello staff dell’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi.

School Management Board Meeting (sistema per il coordinamento e il monitoraggio del buon andamento delle attività dell’Istituto e per una gestione curricolare ottimale dei corsi proposti).

Sviluppo e rafforzamento dell’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi.

Fornitura di attrezzatura varia.

Rifornimenti e mantenimento.

Produzione di materiale.

CHILDREN IN NEEDAMREF si impegna affinché il personale sanitario formato resti a lavorare nel contesto d’origine; così facendo AMREF argina la fuga dei professionisti verso altri Paesi.

Si dedica alla formazione dei quadri sanitari ottimali per il Sud Sudan attuale e non forma del personale altamente specializzato poiché non sarebbe sostenibile in un contesto fragile.

Dall’inizio dei corsi di formazione si sono diplomati 213 Assistenti Medici, vale a dire il 71% di quelli attualmente presenti in Sud Sudan.

L’Istituto di Maridi diploma, mediamente, 40 assistenti medici ogni anno a fronte di un bisogno di personale sanitario che si aggira intorno alle 1.066 unità8.

8 Stime fornite da Human Resources for Health strategic Plan 2007 - 2017, si tratta di Papers strategici redatti dal Ministero della Sanità Sud Sudanese con il supporto tecnico di AMREF.

L’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi è una struttura governativa sostenuta da AMREF e rappresenta l’unico centro di formazione istituzionale per Assistenti Medici in Sud Sudan. Gli Assistenti Medici sono considerati livelli professionali sanitari intermedi, fondamentali nel contesto sud sudanese pressoché privo di personale sanitario. La prospettiva futura per l’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria è quella di divenire, nel medio periodo, un istituto di formazione regionale, multiprofessionale, per formare personale sanitario di base e medio livello affinché le popolazioni rurali del Sud Sudan ricevano cure sanitarie qualitativamente adeguate. Sostenere gli studenti dell’Istituto di Maridi significa anche sostenere complessivamente il miglioramento del Sistema Sanitario Nazionale del Paese.

A conclusione del percorso di studi i ragazzi e le ragazze dell’Istituto conseguono il Diploma in Medicina Clinica e Salute Pubblica che, negli anni, è stato rivisto per adattare il percorso formativo degli studenti alle esigenze specifiche del territorio.

L’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi è un centro di eccellenza perché:

ha iniziato ad affrontare le necessità sociali di una popolazione utilizzando un approccio di pace, mentre le principali agenzie governative e non governative si sono preoccupate di adottare strategie adatte a un contesto di guerra;

forma i quadri sanitari, struttura portante del Sistema Sanitario Nazionale sud sudanese, offrendo un curriculum calibrato per affrontare le necessità locali;

offre un percorso formativo per candidati che provengono dalle varie regioni del Sudan; i corsi dell’Istituto rappresentano uno strumento di riconciliazione e pace in una società frantumata da antichi conflitti;

offre agli studenti la possibilità di studiare anche via Internet, ciò si rivela fondamentale in un’area in cui ci sono solo 12 km di strade asfaltate;

offre a tutti gli studenti ospitalità per tutta la durata del corso, dal momento che il paese è sconfinato e, senza infrastrutture, sarebbe altrimenti impossibile seguire regolarmente le lezioni;

l’Istituto è pienamente integrato nel Servizio Sanitario Nazionale e risponde concretamente ai piani di sviluppo nazionale;

garantisce la formazione del personale docente locale e raggiunge, gradualmente, le prospettive di sostenibilità.

Il centro è sostenuto, in termini economici e logistici, da AMREF, ma rimane sotto la supervisione del Ministero della Sanità Sud Sudanese (in particolare dall’Health Personnel Council). Il processo di passaggio di consegna definitivo dell’Istituto al Governo del Sud Sudan è in atto, in particolare sono state definite le strategie di sostenibilità a lungo termine necessarie per fare del centro una struttura autonoma e indipendentemente dalla presenza di AMREF.

L’ECCELLENZA DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI FORMAZIONE SANITARIA DI MARIDI

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REGALA UNA BORSA DI STUDIO PER UNO STUDENTE UN ASSISTENTE MEDICO IN PIÙ IN SUD SUDAN CENTINAIA DI VITE SALVATE

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Offrire una borsa di studio ai ragazzi e ragazze di Maridi significa garantire tre anni di studi specialistici e un semestre di tirocinio pratico sotto la costante supervisione di docenti e tutors. Molti giovani studenti decidono di abbandonare la vita da soldati, esperienza inevitabile in un paese in conflitto cronico, per riprendere gli studi o il lavoro abbandonati. Offrire una borsa di studio per gli studenti di Maridi significa sostenere dei giovani meritevoli, operare per la prosperità di un Paese e garantire assistenza medica a donne, uomini e bambini la cui salute è minacciata da malattie spesso curabili.

Il percorso per diventare assistente medico prevede una selezione basata sul merito, infatti possono accedere ai corsi solo i candidati già in possesso della qualifica di Community Health Workers (CHWs), Certificated Nurses (CNs) o Hospital Auxiliary Nurse (HAN) e con un minimo di 3 anni di esperienza lavorativa. L’esame di ammissione copre principalmente le seguenti materie: inglese, matematica e biologia. I tre anni di corso formano i futuri Assistenti Medici da un punto di vista clinico e affinano le loro capacità nella gestione manageriale di servizi sanitari.

Nell’arco della formazione gli studenti ricevono un contributo mensile: in Africa, infatti, i giovani rivestono un ruolo produttivo importante nelle loro comunità e la loro assenza da casa, per seguire le lezioni, mina la stabilità economica delle famiglie d’origine. AMREF conosce da vicino la realtà africana in cui opera ed è consapevole della vulnerabilità economica dei nuclei familiari locali, per questo la borsa di studio diviene uno strumento fondamentale non solo per garantire gli studi ai ragazzi e ragazze più meritevoli, ma anche per eliminare il rischio di ricadute negative su tutti i loro familiari.

Al termine del percorso di studi gli studenti ottengono il Diploma in Medicina Clinica e Salute Pubblica, dopo avere superato l’esame finale. Gli studenti ricevono l’attestato durante una cerimonia di consegna dei diplomi, nel corso della quale intervengono le Autorità governative del Sud Sudan, le personalità pubbliche, i rappresentanti di AMREF e delle ONG locali.

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L’Assistente medico, diplomatosi presso l’Istituto Nazionale di Formazione Sanitaria di Maridi, è in grado di:

applicare le competenze tecniche, cliniche e professionali nella pratica della Medicina all’interno della comunità;

dimostrare abilità nel partecipare attivamente all’interno dei servizi sanitari comunitari di preven-zione, promozione e riabilitazione;

dimostrare abilità lavorative, in qualità di membro di uno staff sanitario, nell’erogazione di servizi e assistenza sanitaria;

dimostrare abilità nella gestione dei servizi sanitari attraverso l’applicazione pratica delle diverse competenze apprese;

dimostrare un’attitudine positiva e sensibile, una condotta etica e professionale nel fornire assi-stenza e cure sanitarie ai membri della comunità;

intraprendere e mantenere un percorso educativo-professionale mirato all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze;

mantenersi costantemente aggiornato rispetto all’uso della tecnologia nella fornitura di servizi sanitari.

“Oggi mi sento incredibilmente eccitato perché parteciperò alla cerimonia di consegna dei diplomi. Devo ammettere che è stato difficile arrivare fin qui, qualche volta io e i miei colleghi siamo andati negli ospedali a dorso di mulo… Ora il viaggio è finito, io e i miei compagni possiamo ritornare a casa. Adesso possiamo salvare molte vite”.

- Testimonianza di Alex Mawa, diplomato Assistente Medico presso l’Istituto di Maridi nel novembre 2009 -

Il 2010 si è concluso con il conferimento del Diploma a 61 studenti dell’Istituto di Maridi, mentre 47 nuovi studenti hanno iniziato il loro corso di studi.

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1° ANNO DI CORSO

Lezioni di: Inglese, Matematica, Biologia, Studi sociali, Metodi clinici, Inglese II, Anatomia e Fisiologia, Pronto soccorso e Infermieristica, S o c i o - p s i c o l o g i a , Somministrazione di cure primarie, Gestione di servizi sanitari e delle informazioni sanitarie, Microbiologia.

2° ANNO DI CORSO

Lezioni di: Farmacologia I, Patologia, Salute ambientale, Microbiologia II, Salute infantile e consultorio familiare, Rotazione clinica, Community Attachment (attività per il consolidamento del legame comunitario), Farmacologia II, Biostatistica, Chirurgia I, Pediatria I, Ostetricia e Ginecologia I, Medicina I.

3° ANNO DI CORSO

Lezioni di: Chirurgia II, Pediatria II, Ostetricia e Ginecologia II, Medicina II, Community Attachment (attività per il consolidamento del legame comunitario), Rotazione clinica, Chirurgia III, Pediatria III, Ostetricia e Ginecologia III, Medicina III.

LE MATERIE DEL PERCORSO FORMATIVO

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Grazie a...siamo assistenti medici!Grazie alla COMPAGNIA SAN PAOLO

Thomas Jok Rudd è un assistente medico

Grazie alla COMPAGNIA SAN PAOLO

Abior Dominic Gabriel è un assistente medico

Grazie alla COMPAGNIA SAN PAOLO

Asiki Festo Ruben è un assistente medico

Grazie alla COOPERATIVA IL FARO

Alaak Deng Deu è un assistente medico

Grazie alla Sig.ra ANNA MARIA BARNABEI

William Deng Mach è un assistente medico

Grazie alSig. GIOVANNI CATALDI

Waigo David Agalason è un assistente medico

Grazie alla COMPAGNIA SAN PAOLO

Mary Osman Barakala è un assistente medico Grazie al Sig. MARIO OCCELLI

James Kon Kon è un assistente medico

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Nel 2010

47 studenti si sono diplomati grazie al

sostegno dei donatori italiani.

www.amref.it

ROMA | Sede centrale Via Boezio 17, 00193 Roma Tel. 06. 99704650 Fax 06.3202227 [email protected]

MILANO | Via Carroccio 12, 20123 Milano Tel / Fax 02.54107566 [email protected]