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AMORE A PRIMA VISTA Il bomber giallorosso Sasà Caturano: “A Lecce ho ritrovato me stesso. Ci resterei a vita. Coroniamo il nostro sogno”

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AMORE A PRIMA VISTA Il bomber giallorosso Sasà Caturano: “A Lecce ho ritrovato me stesso. Ci resterei a vita. Coroniamo il nostro sogno”

“La vittoria di Castellammare ciha dato la scossa, la giusta fi-ducia e abbiamo tirato fuori lanostra vera forza. È stata lagara della svolta”. Con questeparole, Sasà Caturano descriveil successo del Lecce contro le“vespe” campane. Il 2-3 otte-nuto al “Menti”, è un risultatoche, per come maturato, puòsegnare l’inizio di una progres-siva ricorsa verso l’obiettivo fi-nale. L’aver rimontato il doppiosvantaggio in casa di una di-retta concorrente, per di più insalute, ha reso il gruppo ancorpiù consapevole delle propriepotenzialità. Il lieve calo fisiolo-gico accusato dai giallorossi,inoltre, sembra essere acquapassata: “Meglio averlo avutoora che a febbraio. Io lo consi-dero un periodo di assesta-mento”, afferma Caturano, lacui grinta e voglia di arrivare infondo al traguardo sembranorispecchiare a pieno l’entusia-smo e l’ambizione di unagrande tifoseria che molti clubdi massima serie ci invidiano.“Spero che, da qui alla fine, inostri tifosi possano divertirsi egioire. Noi faremo di tutto perrealizzare il sogno a cui tuttiambiamo”, conclude Caturano.Con un bomber così, sognare èpiù che lecito. Forza giallorossi!

4 Salvatore Caturano

Amore a prima vista

Il Bomber: “Amo Lecce.

Ci resterei a vita”

10 Lecce-Reggina 1-0

Decide Caturano

Padalino: “Non siamo stati

cinici. Vittoria importante”

14 Vibonese-Lecce 2-2

Ripresi due volte

Vitofrancesco: “Vedo il

bicchiere mezzo pieno”

18 Lecce - V. Francavilla 3-0

Show di Torromino: è tris

Drudi: “In questa squadra

siamo tutti titolari”

22 Catania-Lecce 2-0

Ko immeritato in Sicilia

Cosenza: “Niente drammi.

Pisseri le ha parate tutte”

26 Lecce-Foggia 0-0

Big match a reti bianche

Arrigoni: “Avvio non buono.

Poi siamo usciti bene”

30 Anche le “vespe” pungono

SommarioEditoriale

Il bomber: “Lecce è magnifica.Avverto il calore dei tifosi e sto bene con me stesso. Ci resterei a vita”

SALVATORE CATURANO

Amore aprima vista

SALVATORE CATURANO

Amore aprima vista

Il bomber: “Lecce è magnifica.Avverto il calore dei tifosi e sto bene con me stesso. Ci resterei a vita”

Il bomber: “Lecce è magnifica.Avverto il calore dei tifosi e sto bene con me stesso. Ci resterei a vita”

SALVATORE CATURANO

Amore aprima vista

SALVATORE CATURANO

Amore aprima vista

Il bomber: “Lecce è magnifica.Avverto il calore dei tifosi e sto bene con me stesso. Ci resterei a vita”

Per conquistare i cuori dei soste-nitori giallorossi, occorrono im-pegno, sacrificio e tanti gol. Neldna di Salvatore Caturano c'ètutto questo. Giunto a Lecce loscorso gennaio, fin da subitol'attaccante campano si è sen-tito subito a casa. Tra il bombere il Salento è stato amore aprima vista. Dopo le sei marca-ture nella stagione precedente,la vena realizzativa di Sasà, neltorneo in corso, assume conno-tati straordinari: ben nove, in-fatti, fin qui i suoi gol. Padalinopuò contare oltre che su un go-leador di sicuro valore, anche suun leader, in campo e fuori, chesente la maglia giallorossa comela sua seconda pelle. "Qui misento semplicemente a casa, sinda subito ho trovato la mia di-mensione - afferma Caturano -.Dal primo momento ho capitoche Lecce è il posto ideale per lamia persona. È tutto magnifico,la città, la gente. Avverto sem-pre più il calore dei tifosi e stobene con me stesso. Ci restereia vita".Come e dove nasce Sasà Catu-rano calciatore?"Da bambino, ho iniziato a gio-care a calcio per strada con imiei amici, nel mio quartiere hovissuto bellissimi momenti econservo ricordi indelebili. Asette anni, ho iniziato nello Spor-ting Neapolis, successivamenteho fatto tre anni nelle giovanilidel Napoli, squadra per cui hosempre fatto il tifo, prima di an-dare a Empoli, club in cui hofatto tutta la trafila nelle giova-nili, passando dalla Primaveraprima di esordire in prima squa-dra. Dispiace che a Napoli nonsia andata come speravo, ma lasocietà in quel periodo non vi-veva un buon momento e sonostato costretto a prendere un'al-

“Con Padalino ho un bel rapporto. Mi ha detto che sareistato la prima scelta e che avrei dovuto trascinare la squadra”

tra strada. È stato comunque unpiccolo sogno. Sono contento diessere riuscito a trasformare lamia passione in un lavoro, i mieisacrifici sono stati ripagati. Par-tire all'età di tredici anni, la-sciare casa, famiglia e amici nonè stato affatto facile".Da bambino chi era il tuo idoloe perché attaccante?"Il mio idolo è stato Ronaldo, ilFenomeno ovviamente. In tvammiravo le sue giocate fanta-stiche e mi sono innamoratoancor di più di questo sport. Per-ché attaccante? In famigliaavevo mio fratello che giocava inquel ruolo nei dilettanti, io vo-levo imitarlo e così ho semprefatto la punta. Se poi ci aggiun-giamo la mia ammirazione perRonaldo, sarebbe stato impossi-bile ricoprire un altro ruolo".Ad Empoli, arriva l'esordio inSerie A, ma in Toscana hannopuntato solo in parte su Salva-

tore Caturano. Perchè?“Vero, ero considerato una gio-vane promessa e tutti punta-vano su di me. Dopo l'esordio inSerie A, però, non ho trovatomolto spazio e ho deciso di an-dare a fare la gavetta in altre ca-tegorie. Forse ho pagato alcunemie "cavolate" in quegli anni(ride, ndr). A Empoli, la disci-plina è tutto, se non rispetti leregole ti mettono da parte. Iosono stato un po' indisciplinatoe ho dovuto costruire la mia car-riera altrove. Dei miei ex compa-gni hanno proseguito in tanti:Angella, Eder, Camillo Ciano, concui ho giocato nei tre anni a Na-poli, e Arcidiacono. Con que-st'ultimo mi sono divertito unmondo negli anni di Empoli, lepiù grandi cavolate le ho fattecon lui e, in parte, anche con ilmio compaesano Guitto, che at-tualmente gioca in Serie D.L'esperienza empolese è stata

fantastica".Chi è stato il tecnico più impor-tante per la tua crescita profes-sionale e perché?"Senza alcun dubbio Ettore Do-nati. Un uomo di sani principi, èstato lui a trasmettermi tutti ivalori fondamentali della vitasportiva, facendomi diventareun atleta. Devo molto a lui".Quindi, inizi a girovagare l'Italiain prestito. Prima di Melfi, però,Caturano non riesce a espri-mersi al meglio. Come mai?"È proprio così. Sono finito inmolte squadre, in prestito (Ta-ranto, Viareggio, Ravenna, No-cerina, Messina, Casertana enon solo, ndr), senza mai riu-scire ad impormi. Tutti si sonosempre aspettati grandi cose daparte mia, ma purtroppoquando non avverto la totale fi-ducia di società, allenatore e ti-fosi, non mi esprimo al meglio.A Melfi, invece, ho trovato l'am-

“Con Padalino ho un bel rapporto. Mi ha detto che sareistato la prima scelta e che avrei dovuto trascinare la squadra”

biente ideale. Non c'era pres-sione, il mister credeva in me ea quel punto sono stato in gradodi mettere in mostra le mie verepotenzialità. Queste esperienzemi hanno fatto crescere tanto.Inoltre, perdere mio padre, pro-prio due anni fa, quando ero inLucania, mi ha fortificato. Hosofferto tanto, ma sono riuscitoa reagire e a maturare, in quelfrangente ho capito di essere di-ventato un uomo".Altre passioni oltre al calcio?Com'è la tua giornata tipo incittà? "Lecce è stupenda. Pec-cato non abbia la possibilità divivere qui con mia moglie Ilariae i miei due bambini, Mattia eFederica, che per il momentosono a Pisa. La mia giornata tipoè la seguente: mi alzo presto almattino, esco a fare colazione epoi faccio un giro a piedi perchémi piace vivere la città. Mi recoa trovare il mio amico parruc-

chiere, Antonio Candido. Rientroper pranzo, mi riposo e dopovado a fare allenamento. Unavolta tornato a casa, mi preparoed esco con alcuni amici o com-pagni, mi piace visitare posti dif-ferenti. Babà o Pasticciotto? Nonso rispondere (scherza, ndr).Altre passioni? La Play Station(ride, ndr). Giocare a Fifa mi ri-lassa e mi diverte tanto. Speroche il prossimo anno, tra lesquadre da selezionare, ci possaessere il Lecce".L'arrivo a Lecce, dal Bari, unastoria insolita e bizzarra. Rac-contaci le tue sensazioni."Ero a casa in quei giorni, laSerie B era ferma per la sosta na-talizia ed è successo tutto inpoco tempo. Ad Ascoli giocavopoco, avevo fatto soltanto ungol. A quel punto, mi chiama ilmio procuratore e mi informadell'interesse del Lecce, io eroentusiasta. Parte la trattativa e

mi chiama l'ex Ds Stefano Trin-chera dicendomi: "Salvatore,non puoi immaginare quale sa-crificio stiamo compiendo perprenderti. Non tanto perl'aspetto economico, ma per viadella rivalità tra Lecce e Bari". Iodiedi subito la mia disponibilitàe trovammo l'accordo. Ovvia-mente, sapevo a cosa sarei an-dato incontro, ma sono unprofessionista e a Bari ho la-sciato diversi amici. In estate lamia priorità era tornare qui. Du-rante il ritiro lo dissi subito a mi-ster Stellone che, dopo un po' divalutazioni, mi fece partire, con-vincendo anche la società che,stavolta, non era del tutto pro-pensa a cedermi. Ma è andatabene, volevo fare un campio-nato da protagonista a Lecce eringrazio la società". Un grande inizio, collettivo epersonale, poi una leggera fre-nata. La squadra, però, ha rea-

C A R T E L

“Con Padalino ho un bel rapporto. Mi ha detto che sareistato la prima scelta e che avrei dovuto trascinare la squadra”

tra strada. È stato comunque unpiccolo sogno. Sono contento diessere riuscito a trasformare lamia passione in un lavoro, i mieisacrifici sono stati ripagati. Par-tire all'età di tredici anni, la-sciare casa, famiglia e amici nonè stato affatto facile".Da bambino chi era il tuo idoloe perché attaccante?"Il mio idolo è stato Ronaldo, ilFenomeno ovviamente. In tvammiravo le sue giocate fanta-stiche e mi sono innamoratoancor di più di questo sport. Per-ché attaccante? In famigliaavevo mio fratello che giocava inquel ruolo nei dilettanti, io vo-levo imitarlo e così ho semprefatto la punta. Se poi ci aggiun-giamo la mia ammirazione perRonaldo, sarebbe stato impossi-bile ricoprire un altro ruolo".Ad Empoli, arriva l'esordio inSerie A, ma in Toscana hannopuntato solo in parte su Salva-

tore Caturano. Perchè?“Vero, ero considerato una gio-vane promessa e tutti punta-vano su di me. Dopo l'esordio inSerie A, però, non ho trovatomolto spazio e ho deciso di an-dare a fare la gavetta in altre ca-tegorie. Forse ho pagato alcunemie "cavolate" in quegli anni(ride, ndr). A Empoli, la disci-plina è tutto, se non rispetti leregole ti mettono da parte. Iosono stato un po' indisciplinatoe ho dovuto costruire la mia car-riera altrove. Dei miei ex compa-gni hanno proseguito in tanti:Angella, Eder, Camillo Ciano, concui ho giocato nei tre anni a Na-poli, e Arcidiacono. Con que-st'ultimo mi sono divertito unmondo negli anni di Empoli, lepiù grandi cavolate le ho fattecon lui e, in parte, anche con ilmio compaesano Guitto, che at-tualmente gioca in Serie D.L'esperienza empolese è stata

fantastica".Chi è stato il tecnico più impor-tante per la tua crescita profes-sionale e perché?"Senza alcun dubbio Ettore Do-nati. Un uomo di sani principi, èstato lui a trasmettermi tutti ivalori fondamentali della vitasportiva, facendomi diventareun atleta. Devo molto a lui".Quindi, inizi a girovagare l'Italiain prestito. Prima di Melfi, però,Caturano non riesce a espri-mersi al meglio. Come mai?"È proprio così. Sono finito inmolte squadre, in prestito (Ta-ranto, Viareggio, Ravenna, No-cerina, Messina, Casertana enon solo, ndr), senza mai riu-scire ad impormi. Tutti si sonosempre aspettati grandi cose daparte mia, ma purtroppoquando non avverto la totale fi-ducia di società, allenatore e ti-fosi, non mi esprimo al meglio.A Melfi, invece, ho trovato l'am-

“Con Padalino ho un bel rapporto. Mi ha detto che sareistato la prima scelta e che avrei dovuto trascinare la squadra”

biente ideale. Non c'era pres-sione, il mister credeva in me ea quel punto sono stato in gradodi mettere in mostra le mie verepotenzialità. Queste esperienzemi hanno fatto crescere tanto.Inoltre, perdere mio padre, pro-prio due anni fa, quando ero inLucania, mi ha fortificato. Hosofferto tanto, ma sono riuscitoa reagire e a maturare, in quelfrangente ho capito di essere di-ventato un uomo".Altre passioni oltre al calcio?Com'è la tua giornata tipo incittà? "Lecce è stupenda. Pec-cato non abbia la possibilità divivere qui con mia moglie Ilariae i miei due bambini, Mattia eFederica, che per il momentosono a Pisa. La mia giornata tipoè la seguente: mi alzo presto almattino, esco a fare colazione epoi faccio un giro a piedi perchémi piace vivere la città. Mi recoa trovare il mio amico parruc-

chiere, Antonio Candido. Rientroper pranzo, mi riposo e dopovado a fare allenamento. Unavolta tornato a casa, mi preparoed esco con alcuni amici o com-pagni, mi piace visitare posti dif-ferenti. Babà o Pasticciotto? Nonso rispondere (scherza, ndr).Altre passioni? La Play Station(ride, ndr). Giocare a Fifa mi ri-lassa e mi diverte tanto. Speroche il prossimo anno, tra lesquadre da selezionare, ci possaessere il Lecce".L'arrivo a Lecce, dal Bari, unastoria insolita e bizzarra. Rac-contaci le tue sensazioni."Ero a casa in quei giorni, laSerie B era ferma per la sosta na-talizia ed è successo tutto inpoco tempo. Ad Ascoli giocavopoco, avevo fatto soltanto ungol. A quel punto, mi chiama ilmio procuratore e mi informadell'interesse del Lecce, io eroentusiasta. Parte la trattativa e

mi chiama l'ex Ds Stefano Trin-chera dicendomi: "Salvatore,non puoi immaginare quale sa-crificio stiamo compiendo perprenderti. Non tanto perl'aspetto economico, ma per viadella rivalità tra Lecce e Bari". Iodiedi subito la mia disponibilitàe trovammo l'accordo. Ovvia-mente, sapevo a cosa sarei an-dato incontro, ma sono unprofessionista e a Bari ho la-sciato diversi amici. In estate lamia priorità era tornare qui. Du-rante il ritiro lo dissi subito a mi-ster Stellone che, dopo un po' divalutazioni, mi fece partire, con-vincendo anche la società che,stavolta, non era del tutto pro-pensa a cedermi. Ma è andatabene, volevo fare un campio-nato da protagonista a Lecce eringrazio la società". Un grande inizio, collettivo epersonale, poi una leggera fre-nata. La squadra, però, ha rea-

C A R T E L

gito e siete lì a contendervi ilprimo posto come prefissato."L'avvio di stagione è stato deimigliori per la squadra e, perso-nalmente, non avevo mai fattocosì bene durante le prime par-tite. Successivamente, abbiamoattraversato un momento nonproprio positivo, eravamo in dif-ficoltà. È stato il classico calo acui ogni squadra va incontro, manello spogliatoio ci siamo sem-pre detti: "Meglio averlo ora chea febbraio". Io lo considero unperiodo di assestamento, lasquadra è composta da moltigiocatori nuovi e prima di cono-scerci era necessario del tempo.Adesso siamo tornati in corsa, lavittoria di Castellammare ci hadato la scossa, la giusta fiducia eabbiamo tirato fuori la nostravera forza. È stata la gara dellasvolta. Tra l'altro è stato stu-pendo segnare a due passi dacasa e davanti alla mia famiglia,seduta in tribuna. È stata laprima volta in cui mi hanno vistosegnare con la maglia del Lecce.Il cammino è ancora lungo, noiabbiamo tutto per poter vincereil campionato. Non dovremomai mollare".Quanto dipende da Caturanoquesto Lecce? Sul tuo rendi-mento ha inciso la posizione incampo?"A mio avviso è sempre ilgruppo a fare la differenza, sia incaso di vittoria che di sconfitta.Per cui non mi sento imprescin-dibile. È chiaro che quest'annoavverto una grande responsabi-lità. Dal primo giorno di lavoro,mister Padalino, con cui ho unbellissimo rapporto, mi ha con-fessato che sarei stato la primascelta, l'attaccante che avrebbedovuto trascinare la squadra alsuccesso durante ogni partita.Queste sue parole mi hanno

reso più forte, ho sentito totalefiducia e sul campo, finora,credo stia rispettando le attese.Voglio continuare su questastrada, la società merita il me-glio e io darò sempre il massimoper raggiungere il nostro tra-guardo. Il ruolo? Onestamenteha inciso tanto. L'anno scorsospesso giocavo largo, da esternoe non avevo la possibilità di con-cludere. Nonostante ciò, ho di-mostrato il mio valoreconvincendo la società, di que-sto ne vado fiero. Giocare puntacentrale, nella mia posizioneideale, mi permette di attaccarelo spazio, di vedere la porta e digirarmi all'improvviso. L'attac-cante vive di queste sensazioni".Obiettivo Serie B: cosa ha ilLecce in più rispetto alle altre?"Credo che, rispetto alle altresquadre, noi possiamo contaresu un forte spirito di sacrificio.Inoltre, nel momento in cuiqualcuno è assente, chiunquegiochi al suo posto, non lo farimpiangere. Siamo tutti ele-menti validi, abbiamo qualità einsieme componiamo una squa-dra dalla forza invidiabile" E il trio creatosi con Lepore eTorromino?"Onestamente, fare gruppo inuno spogliatoio non è mai sem-plice. Quando all'interno di ungruppo, ci sono persone straor-dinarie come il capitano,Checco, e Giuseppe, avvienetutto in maniera naturale.Spesso trascorriamo il tempo in-sieme e, come avete notato, cidivertiamo a creare delle esul-tanze particolari. Il giorno primadella partita, in ritiro e in al-bergo, prendiamo spunto daqualsiasi cosa, anche da un film,e decidiamo di festeggiare inquel modo. Per questo facciamodi tutto per segnare la dome-

“I tifosi sono fan passionali. Farem per realizzare il n

“I tifosi sono fan passionali. Farem per realizzare il n

nica, perché vogliamo esibircinella nostra esultanza. Con en-trambi c'è un legame speciale.Lepore mi contattava spesso inestate, per conoscere novitàsulla trattativa. Torromino è untipo simpatico, come un po'tutti. A loro due aggiungo ancheGiosa, Cosenza e Ciancio, ele-menti di grande affidabilità edesperienza anche fuori dalcampo".Il tuo miglior partner d'attaccofinora in carriera? Chi è il piùforte tecnicamente in squadra?"Ho davvero pochi dubbi in me-rito, assolutamente Torromino,tutta la vita. Ha delle capacità in-credibili, fa delle giocate che adaltri non avevo visto fare e riescea capire le tue intenzioni al-l'istante. Creare un'intesa con luiè facilissimo, non ho mai avutoal mio fianco un giocatore cosìbravo. Il più forte tecnicamente,invece, è Mario Pacilli. Con il pal-lone fa ciò che vuole".Il tuo sogno nel cassetto?"Ho diversi obiettivi nella miamente, ma il sogno più grande èdi poter giocare in Serie A. Nonsvelo, però, con quale maglia".In caso di promozione, cosa po-trebbe fare Sasà Caturano?"Non saprei, mi butto nella fon-tana di Piazza Mazzini. Magarinudo, non lo so (scherza, ndr).Anzi, prometto di cantare sulpalco una canzone leccese, tuttain dialetto salentino".Infine, il tuo messaggio ai tifosigiallorossi..."Sono fantastici, il loro calore èla nostra forza. Ci seguono inmodo passionale, sia in casa chefuori. Sono il dodicesimo uomoin campo. Spero che, da qui allafine, possano divertirsi e gioire.Noi faremo di tutto per realiz-zare il sogno che tutti culliamo".

Luigi D'Ambrosio

COLPO DI TACCOU.S. LECCE MAGAZINE

ANNO VIII NUMERO 75OTTOBRE 2016

La testata è iscritta al n. 1008 delRegistro della Stampa del Tribunale

di Lecce con autorizzazione del 16/12/2008

DIRETTORE RESPONSABILEVincenzo Congedo

DIRETTORE EDITORIALEGraziano Congedo

HANNO COLLABORATOLuigi D’Ambrosio Matteo La Viola

REDAZIONEVia dei Faggi n. 1 - GALATINA

Tel./Fax 0836564748 - [email protected]

STAMPAEDITRICE SALENTINA

Via De Maria n. 37 - GALATINATel. 0836561881

La direzione non risponde del conte-nuto degli articoli firmati e declinaogni responsabilità per le opinionidei singoli articolisti, degli intervi-stati e informazioni trasmesse daterzi. Foto e manoscritti, anche se

non pubblicati, non si restituiscono.Non è consentita la riproduzione,

anche parziale, di testi, fotografie odocumenti senza autorizzazione.

La direzione si riserva di non pubblicare le comunicazioni pubbli-citarie degli inserzionisti che sianocontrarie agli interessi della nostratestata o alle disposizioni di legge.

FOTO: Anza e Marco Lezzi

AMORE A PRIMA VISTA Il bomber giallorosso Sasà Caturano: “A Lecce ho ritrovato me stesso. Ci resterei a vita. Coroniamo il nostro sogno”

ntastici e emo di tutto

l nostro sogno”

ntastici e emo di tutto

l nostro sogno”

nica, perché vogliamo esibircinella nostra esultanza. Con en-trambi c'è un legame speciale.Lepore mi contattava spesso inestate, per conoscere novitàsulla trattativa. Torromino è untipo simpatico, come un po'tutti. A loro due aggiungo ancheGiosa, Cosenza e Ciancio, ele-menti di grande affidabilità edesperienza anche fuori dalcampo".Il tuo miglior partner d'attaccofinora in carriera? Chi è il piùforte tecnicamente in squadra?"Ho davvero pochi dubbi in me-rito, assolutamente Torromino,tutta la vita. Ha delle capacità in-credibili, fa delle giocate che adaltri non avevo visto fare e riescea capire le tue intenzioni al-l'istante. Creare un'intesa con luiè facilissimo, non ho mai avutoal mio fianco un giocatore cosìbravo. Il più forte tecnicamente,invece, è Mario Pacilli. Con il pal-lone fa ciò che vuole".Il tuo sogno nel cassetto?"Ho diversi obiettivi nella miamente, ma il sogno più grande èdi poter giocare in Serie A. Nonsvelo, però, con quale maglia".In caso di promozione, cosa po-trebbe fare Sasà Caturano?"Non saprei, mi butto nella fon-tana di Piazza Mazzini. Magarinudo, non lo so (scherza, ndr).Anzi, prometto di cantare sulpalco una canzone leccese, tuttain dialetto salentino".Infine, il tuo messaggio ai tifosigiallorossi..."Sono fantastici, il loro calore èla nostra forza. Ci seguono inmodo passionale, sia in casa chefuori. Sono il dodicesimo uomoin campo. Spero che, da qui allafine, possano divertirsi e gioire.Noi faremo di tutto per realiz-zare il sogno che tutti culliamo".

Luigi D'Ambrosio

COLPO DI TACCOU.S. LECCE MAGAZINE

ANNO VIII NUMERO 75OTTOBRE 2016

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FOTO: Anza e Marco Lezzi

AMORE A PRIMA VISTA Il bomber giallorosso Sasà Caturano: “A Lecce ho ritrovato me stesso. Ci resterei a vita. Coroniamo il nostro sogno”

ntastici e emo di tutto

l nostro sogno”

ntastici e emo di tutto

l nostro sogno”

Il Lecce, per la settima giornatadi campionato, ospita al “Via delMare” la Reggina di KarelZeman, figlio d’arte. Padalino la-scia in panchina Arrigoni, al suoposto c'è Fiordilino; in attacco,torna il tridente titolare compo-sto da Pacilli, Caturano e Torro-mino. I calabresi si schierano aspecchio. Il 4-3-3 di Zeman pre-vede Coralli al centro del repartooffensivo. Partono bene i salentini. Al 6',c'è già il primo acuto giallorosso:Lepore tenta il gran destro dal li-mite, la sfera è di poco alta.All'8', palla gol per Caturano chegira verso la porta, ma Sala alzasopra la traversa. Al 15', gli ospitisi rendono pericolosi con uncross dalla destra di Cane perCoralli che, però, viene chiusopuntualmente da Cosenza. Al29', Giosa imbecca perfetta-mente Vitofrancesco, quest'ul-timo mette un bel pallone perMancosu, ma il centrocampistanon impatta bene la sfera. Al 38',

Pacilli, dopo uno scontro con unavversario, deve abbandonare ilterreno di gioco; al suo posto su-bentra Vutov. Non accade piùnulla di rilevante. Il primo temposi chiude sullo 0-0. Nella ripresa, il Lecce rientra ilcampo con il giusto piglio e,dopo appena tre minuti, i giallo-rossi si portano in vantaggio:Torromino guadagna un buoncalcio di punizione. Lepore batteverso la porta, costringendo allarespinta Sala. Caturano si av-venta sulla sfera e segna l'ottavamarcatura stagionale. Al 50',Giosa sfiora il raddoppio. Suglisviluppi di un corner, infatti, il di-fensore tenta la zampata e col-pisce la traversa. Il “Via delMare” si accende, la squadra diPadalino alza i ritmi. Vitofrance-sco, dalla destra, prova il cross,la traiettoria subisce una devia-zione che impensierisce nonpoco il portiere amaranto. IlLecce continua a fare la gara e amacinare gioco. Al 55', Torro-

mino converge e tenta la botta,ma strozza il tiro. Al 57', squillodella Reggina, Coralli tenta ilgran tiro, Cosenza devia in an-golo. Intanto, Padalino richiamain panchina Torromino: al suoposto c'è Doumbia. Al 79', pro-prio il franco-maliano scodella alcentro per Caturano. Il bombersi esibisce in una spettacolarerovesciata, mancando di poco ilbersaglio. All'87', Arrigoni, ap-pena entrato, serve sul piattod'argento la palla del 2-0 a Catu-rano, ma stavolta l'attaccantefallisce l’appuntamento con il golda buona posizione. Non c'è più tempo, il Lecce piegala Reggina con il minimo scarto.Ad un primo tempo sottoritmo,segue un'ottima ripresa, graziealla quale Padalino e suoi ragazziportano a casa i tre punti. Bleveinoperoso. Il concomitante pa-reggio tra Matera e Foggia, inol-tre, issa i giallorossi in vetta allaclassifica, a quota 19. Agganciatiin cima i Satanelli di Stroppa.

LEGA PRO GIR. C - VII GIORNATA - 2 ottobre 2016

Stadio “Via del Mare”

LECCE REGGINA

Bleve; Vitofrancesco, Co-senza, Giosa, Ciancio; Le-pore, Fiordilino (77’Arrigoni), Mancosu; Pacilli(41’ Vutov), Caturano, Tor-romino (64’ Doumbia). Adisp. Chironi, Gomis, Con-tessa, Monaco, Tsonev,Drudi, Vinetot, Maimone,Persano. All. Padalino

Sala; Cane, Gianola, Ko-snic, Possenti; Bangu (67’Knudsen), Botta, De Fran-cesco; Porcino, Coralli (70’Tommasone), Oggiano. A

disp. Licastro, Maesano,De Bode, Carpentieri, LoAmeth, Cucinotti, Bian-

chimano, Romanò, Lancia. All. Zeman

ARBITRO: Federico Dionisi di L’Aquila(Dell’Università di Aprilia-Rabotti di Roma 2)

RETI: 48’ Caturano SPETTATORI: 11.928

AMMONITI: Caturano (L), Kosnic (R).RECUPERO: 1’ p.t., 4’ s.t.

Lecce - Reggina 1-0RISULTATI VII GIORNATAAkragas - Catanzaro 0-0Casertana - Fidelis Andria 0-0Cosenza - Virtus Francavilla 1-0Juve Stabia - Vibonese 3-0Lecce - Reggina 1-0Matera - Foggia 1-1Melfi - Siracusa 0-0Messina - Paganese 0-2Monopoli - Fondi 1-0Taranto - Catania 0-0

CLASSIFICALecce 19, Foggia 19, Juve Stabia 16Matera 15, Cosenza 13 Monopoli 11, Casertana 11Taranto 9, Akragas 9Fondi 8, F. Andria 8Reggina 7, Paganese 7Messina 7, V. Francavilla 5Catanzaro 4, Melfi 4, Vibonese 4Siracusa 3, Catania 1

BLEVE S.V. - Mai impegnato,quasi inoperoso. L'imbattibilitàdel salentino sale a 380 minuti.VITOFRANCESCO 6,5 - Spinge,si sacrifica e va spesso al cross.COSENZA 6,5 - Sui palloni altinon c'è storia, "Ciccio" spadro-neggia. Tiene unito il reparto di-fensivo ed è puntuale nelleletture difensive.GIOSA 7 - Imposta, chiude, ri-media agli errori dei compagni efa scorrere il cronometro nel fi-nale. FondamentaleCIANCIO 6,5 - Il terzino galoppadimostrandosi intraprendente espigliato. LEPORE 6 - Si rivela decisivo cal-ciando una punizione perfettada cui, dopo la respinta di Sala,scaturisce il gol di Caturano.FIORDILINO 6 - Buon palleggio,

tranquillo nella gestione dellasfera, lotta su ogni pallone nontirando mai indietro la gamba(77’ ARRIGONI 6 poco tempo adisposizione, ma addormenta ilmatch come chiesto da Pada-lino. Consegna la potenzialepalla del 2-0 a Caturano che,però, non sfrutta).MANCOSU 6 - Sempre presentee mai banale nonostante sta-volta tocchi pochi palloni ri-spetto al solito. Quando può,tenta sempre la giocata.PACILLI 6 - Nella prima frazione,è il più pimpante, ma deve la-sciare il campo per infortunio(41’ VUTOV 6 - Buona prova, glimanca la stoccata finale e unpizzico di concretezza).CATURANO 7 - Oltre a segnareil gol decisivo, la sua prestazioneè impreziosita dalla grande ge-nerosità. insegue ogni pallonegiocabile e si muove perenne-

mente per tutto il campo man-dando in tilt gli avversari. Nel fi-nale, non è freddo sotto portamancando il raddoppio, ma con-siderato il rendimento e la stra-ordinaria media realizzativa, unerrore gli è anche concesso!TORROMINO 6 - Non è fluido.In ogni caso, propizia il gol vitto-ria guadagnandosi la punizioneche poi porterà alla rete di Catu-rano (67’ DOUMBIA 6 - La suavelocità impensierisce gli avver-sari. Buono l’impatto alla gara).PADALINO 6,5 - Turnover misu-rato e puntuale, bene Fiordilinodal primo minuto. La fase difen-siva migliora costantemente. Lemosse a gara in corso, inoltre,sono perfette: Caturano gli re-gala i tre punti e la testa dellaclassifica. Il gruppo segue le sueindicazioni e presto in campo ve-dremo una squadra matura edequilibrata al punto giusto.

Le pagelle

CATURANO 7 - Oltre asegnare il gol decisivo, lasua prestazione è imprezio-sita dalla grande genero-sità. insegue ogni pallonegiocabile e si muove peren-nemente per tutto il campomandando in tilt gli avver-sari. Nel finale, non èfreddo sotto porta man-cando il raddoppio, maconsiderato il rendimento ela straordinaria media rea-lizzativa, un errore gli èanche concesso!

CATURANO 7 - Oltre asegnare il gol decisivo, lasua prestazione è imprezio-sita dalla grande genero-sità. insegue ogni pallonegiocabile e si muove peren-nemente per tutto il campomandando in tilt gli avver-sari. Nel finale, non èfreddo sotto porta man-cando il raddoppio, maconsiderato il rendimento ela straordinaria media rea-lizzativa, un errore gli èanche concesso!

Padalino: Quando non si chiudela partita, io soffro. Non siamostati cinici come dovremmo inalcune situazioni nitidissime.Questa vittoria ha un valore im-portantissimo, ringrazio i mieiragazzi perché ritengo, dopo duemesi di percorso, di essere abuon punto. La squadra ha gio-cato con la giusta mentalità. Ab-biamo concesso davvero poco,mettendo a posto qualcosinapotremo fare ancora meglio. Lagestione della palla va rivista,ma come tanti altri aspetti chenecessitano di tempo. Fiordi-lino? Ha fatto molto bene, all'ini-zio era un po' troppo euforico. Ilpareggio tra Matera e Foggia? Anoi cambia poco, siamo in testae nessuna partita è scontata.Dobbiamo sempre giocare man-tenendo la nostra identità”.Cosenza: “Queste sono le vitto-rie più belle a mio modo di ve-dere, perché compattano ilgruppo e sono sudate fino allafine. La Reggina ha fatto la pro-pria dignitosa partita, cercandodi ripartire in velocità. Siamocontenti di non aver preso golnemmeno oggi. Ben venganoqueste vittorie”.Mancosu: “Il nostro avversario amodo suo ha provato a giocar-sela, noi siamo stati bravi a con-cedere poco occupando bene glispazi. Nel primo tempo non riu-scivamo a trovare varchi. Dopo ilgol siamo stati bravi a creare piùoccasioni, ma ci è mancata lafreddezza sotto porta per chiu-dere la partita. Ora ci godiamo lavittoria e pensiamo al prossimoimpegno. Essere in testa è belloe fa piacere, ma c'è ancora tantastrada da fare. Siamo solo all'ini-zio”.

Il post gara

Il Lecce non va oltre il pareggioa Vibo Valentia, contro la Vibo-nese. Per due volte in vantaggio,grazie a Mancosu e Lepore, igiallorossi sono rimontati da Sa-raniti, autore di una doppietta. Allo stadio “Luigi Razza”, en-trambi i tecnici adoperano il 4-3-3. Padalino schiera un tridenteinedito, con Doumbia, Caturanoe Torromino. Costantino si affidaa Legras in mezzo al campo, inavanti Cogliati, Saraniti e Scapel-lato. Il primo squillo è di Lepore, il tirodel capitano, al 5', sfiora di pocol'incrocio dei pali. Al 9', ancoraLecce in avanti. Sugli sviluppi diun calcio d'angolo, prima Co-senza, poi Lepore non riesconoa siglare il punto del vantaggio.Al 13', rispondono i padroni dicasa: Saraniti calcia verso laporta e colpisce in pieno Co-senza.La punta protesta per unpresunto tocco col braccio deldifensore, ma si prosegue. Al20', il Lecce passa in vantaggio:

Torromino scodella al centro lasfera, la difesa respinge central-mente; Mancosu non ci pensadue volte e calcia verso la portaspedendo, grazie anche ad unaleggera deviazione, il pallone nelsacco. Nel finale, poco primadell'intervallo, una sbavatura deigiallorossi porta al fallo di Giosa,con conseguente punizione dallimite in favore della Vibonese.Saraniti lascia partire un missileterra-aria che si infila all'incro-cio. 1-1 e squadre negli spoglia-toi. Ad inizio ripresa, i giallorossi siriportano in vantaggio. Al 49',Lepore, direttamente da calcioda fermo, disegna una parabolaperfetta che non lascia scampoa Russo. Al 55', ancora il capi-tano giallorosso prova il destro,ma la conclusione termina dipoco a lato. La Vibonese non siarrende e nuovamente Saranitiimpegna severamente Bleve conun sinistro potente dal limite. Al64', il cross, dalla destra, di Vito-

francesco trova Caturano prontoa girare, di testa, la sfera verso laporta avversaria. La palla sfiorail palo alla sinistra di Russo. Pocodopo, la sfida tra i due si ripete:Torromino serve il bomber gial-lorosso che colpisce a botta si-cura, ma il neretino Russo toglieletteralmente la sfera da dentrola porta, compiendo un grandeintervento. Intanto, Padalino ri-chiama Mancosu per Fiordilino.Al 74', altra sbavatura del Lecce.Bleve esce in maniera avventatae mette giù Cogliati. E’ calcio dirigore: dal dischetto, Saranitifirma pareggio e la doppiettapersonale. Dentro anche Drudiper Vitofrancesco; Padalinopassa al 3-4-3, con Lepore eContessa sugli esterni, quest'ul-timo in campo per Ciancio. L'af-fondo finale del Lecce, però, nonporta i frutti sperati. L'incontrotermina 2-2. I giallorossi man-tengono la vetta, complice ilconcomitante pari interno delFoggia contro l’Akragas.

LEGA PRO GIR. C - VIII GIORNATA - 9 ottobre 2016

Stadio “Luigi Razza”

VIBONESE LECCE

Russo; Franchino, Sicigna-no, Manzo, Paparusso; Le-gras, Giuffrida, Yabrè (70’Leonetti); Scapellato (67’Sabato), Saraniti (85’ Fava-suli), Cogliati. A disp. Ce-trangolo, Mengoni, Chia-vazzo, Cinquegrana, Tindo,Lettieri, Surace, Di Curzio,Usai. All. Costantino

Bleve; Vitofrancesco (85’Drudi), Cosenza, Giosa,

Ciancio (80’ Contessa); Le-pore, Arrigoni, Mancosu

(70’ Fiordilino); Doumbia,Caturano, Torromino. A

disp. Chironi, Gomis,Monaco, Capristo, Vine-tot, Maimone, Persano.

All. Padalino

ARBITRO: Andrea Zingarelli di Siena(Santoro di Roma 1 - Mangino di Roma 1)

RETI: 20’ Mancosu, 47’ p.t.e 75’ rig. Saraniti (V), 49’ Lepore. SPETTATORI: 1.596.

AMMONITI: Franchino, Legras (V), Mancosu,2Giosa, Arrigoni, Drudi. RECUPERO: 2’ p.t., 4’ s.t.

Vibonese - Lecce 2-2RISULTATI VIII GIORNATACatania - Messina 3-1Catanzaro - Taranto 3-1Fidelis Andria - Monopoli 0-2Foggia - Akragas 0-0Fondi - Cosenza 1-2Paganese - Melfi 3-0Reggina - Juve StabiaSiracusa - Matera 2-1Vibonese - Lecce 2-2Virtus Francavilla - Casertana 4-1

CLASSIFICALecce 20, Foggia 20, Juve Stabia 16Cosenza 16, Matera 15 Monopoli 14, Casertana 11Paganese 10, Akragas 10Reggina 10, Taranto 9 F. Andria 8, V. Francavilla 8Fondi 8, Messina 7Catanzaro 7, Siracusa 6Vibonese 5, Melfi 4, Catania 4

BLEVE 5,5 - Dopo una lungaserie di prestazioni positive, in-cappa in una giornata storta. Sulprimo gol si muove in anticipolasciando scoperto il propriopalo, l'uscita che causa il rigoreè avventata.VITOFRANCESCO 5,5 - E’ lon-tano dal vivo dell'azione e so-vente rientra in ritardo, come inoccasione del rigore da cui nasceil 2-2 finale (85’ DRUDI S.V.).COSENZA 6 - E’ l'unico a noncompiere grosse sbavature, re-stando sempre concentrato.GIOSA 5,5 - Non ai suoi livelli; ilterreno di gioco sembra met-terlo in seria difficoltà. Com-mette il fallo che consente aSaraniti di firmare il momenta-neo 1-1CIANCIO 5,5 - Prova a sfondare

con alcuni allunghi, ma senzasorte. In fase di contenimentosoffre come l'intero reparto (80’CONTESSA S.V.).LEPORE 6,5 - Prestazione capar-bia quella del capitano. Il suo golsu punizione è un'autentica pro-dezza, da vedere e rivedere.ARRIGONI 5,5 - Il metronomopecca in velocità di pensiero, vain difficoltà per via della pres-sione degli avversari.MANCOSU 6 - Gol a parte, aiu-tato anche da un po' di fortuna,fa quel che può senza, però, in-dovinare la giocata giusta (70’FIORDILINO 5,5 - Sfortunata-mente, perde il pallone decisivoin mezzo al campo, permet-tendo alla Vibonese di procu-rarsi il calcio di rigore).DOUMBIA 6 - Tenta di infilare ladifesa avversaria con la sua ve-locità, ma ci riesce solo in parte.Ha il merito di conquistare la pu-

nizione che Lepore trasforma.CATURANO 6 - Non trova il golsolo a causa della prodezza delportiere avversario Russo che,sul risultato di 2-1 per i giallo-rossi, respinge il colpo di testache avrebbe archiviato la praticaVibonese. Pochi, tuttavia, i pal-loni giocabili a sua disposizione.TORROMINO 5,5 - Alcuni buonispunti, ma troppo lontano dal-l'azione. PADALINO 6 - Vincere a ViboValentia e volare al primo posto,in solitudine, sarebbe stato ilmassimo. Un pareggio in tra-sferta, comunque, non è un ri-sultato da buttare via. Lesbavature commesse dai giallo-rossi saranno oggetto di minu-ziosa analisi dall’attento tecnico.Questo sarà uno stimolo in piùper migliorare ulteriormentequei meccanismi che non hannofunzionato a dovere.

Le pagelle

LEPORE 6,5 - Prestazione ca-parbia quella del capitano. Il suogol su punizione è un'autenticaprodezza, da vedere e rivedere

LEPORE 6,5 - Prestazione ca-parbia quella del capitano. Il suogol su punizione è un'autenticaprodezza, da vedere e rivedere Padalino: “Quando non si chiu-

dono le partite, è difficile vin-cere. Abbiamo avuto diverseoccasioni per farlo, ma nonsiamo stati cinici e non abbiamoavuto la determinazione neces-saria. Possiamo comunque rite-nerci soddisfatti per quello cheabbiamo messo in campo; l’ap-proccio alla gara è stato giusto,abbiamo giocato a ritmi elevati.Forse ci siamo adeguati un po’troppo al gioco della Vibonese ealle loro palle lunghe. Ci è man-cata la lucidità e il cinismo sottoporta".Vitofrancesco: “Vedo il bic-chiere mezzo pieno, nonostanteil pareggio. Stiamo facendobene e dobbiamo continuarecosì. Vedendo i risultati dellealtre squadre, c’è un po’ di ram-marico, ma bisogna comunquetenere presente che siamo riu-sciti a portare a casa un puntoimportante. Nel secondo tempo,ci siamo adeguati al gioco deinostri avversari, mentreavremmo dovuto gestire conmaggiore freddezza le situa-zioni, cercando il compagno li-bero e continuando nel nostrogioco. Come ha avuto modo didire il mister, dobbiamo miglio-rare nella gestione della palla inalcuni frangenti ed essere mag-giormente cinici sotto porta,sfruttando le occasioni che co-struiamo perché poi può succe-dere che le cose si complichino.Dall’inizio del campionato mi-ster Padalino ci dice che quelloche non possiamo sbagliare èl’approccio. Credo che come at-teggiamento con la Vibonesenon abbiamo sbagliato. Controla Virtus Francavilla vogliamotornare alla vittoria”.

Il post gara

Padalino: “Quando non si chiu-dono le partite, è difficile vin-cere. Abbiamo avuto diverseoccasioni per farlo, ma nonsiamo stati cinici e non abbiamoavuto la determinazione neces-saria. Possiamo comunque rite-nerci soddisfatti per quello cheabbiamo messo in campo; l’ap-proccio alla gara è stato giusto,abbiamo giocato a ritmi elevati.Forse ci siamo adeguati un po’troppo al gioco della Vibonese ealle loro palle lunghe. Ci è man-cata la lucidità e il cinismo sottoporta".Vitofrancesco: “Vedo il bic-chiere mezzo pieno, nonostanteil pareggio. Stiamo facendobene e dobbiamo continuarecosì. Vedendo i risultati dellealtre squadre, c’è un po’ di ram-marico, ma bisogna comunquetenere presente che siamo riu-sciti a portare a casa un puntoimportante. Nel secondo tempo,ci siamo adeguati al gioco deinostri avversari, mentreavremmo dovuto gestire conmaggiore freddezza le situa-zioni, cercando il compagno li-bero e continuando nel nostrogioco. Come ha avuto modo didire il mister, dobbiamo miglio-rare nella gestione della palla inalcuni frangenti ed essere mag-giormente cinici sotto porta,sfruttando le occasioni che co-struiamo perché poi può succe-dere che le cose si complichino.Dall’inizio del campionato mi-ster Padalino ci dice che quelloche non possiamo sbagliare èl’approccio. Credo che come at-teggiamento con la Vibonesenon abbiamo sbagliato. Controla Virtus Francavilla vogliamotornare alla vittoria”.

Il post gara

Al “Via del Mare”, nel nonoturno di campionato, va in scenail Torromino show. Padalino sischiera con un camaleontico 4-4-2, inserendo Drudi e Tsonevdal primo minuto, resta fuori Co-senza. Caturano e Torromino inavanti. La Virtus Francavilla diCalabro risponde con il 3-5-2: incampo anche l'ex di turnoAbruzzese, terzo di sinistra nelladifesa a tre del tecnico di Melen-dugno. De Angelis e Nzola sonole punte. I giallorossi partono subito forte,Mancosu si invola per vie cen-trali, potrebbe andare al tiro, mapreferisce lo scarico per Catu-rano, il quale manca il controlloe l'occasione sfuma incredibil-mente. Poco dopo, è Lepore adavere la palla dell'1-0, mastrozza il mancino. Al 16', Man-cosu imbecca Torromino, l'attac-cante scarica verso la porta etrova la respinta di Casadei. Treminuti dopo il copione si ripete,il centrocampista sardo trova il

taglio dell'ex Crotone che con-trolla, salta il portiere e, stavolta,deposita in rete. Al 20', c'è la ti-mida reazione degli ospiti conGaldean, che, da lontano, impe-gna Bleve, costretto a respingerein tuffo il tirp del rumeno. Lagara assume dei ritmi blandi, al42' la Virtus sfiora il pareggiocon un destro di De Angelis chesi spegne di poco sul fondo. Ter-mina qui la prima frazione digioco. Nella ripresa, scendono incampo gli stessi ventidue. IlLecce riparte con veemenza. Ca-turano si invola subito verso laporta, ma viene fermato per po-sizione, dubbia, di fuorigioco. Al50', Lepore sfugge via sulla de-stra, entra in area e lascia partireuna bordata che, però, finiscealta. Intanto, viene allontanatodalla panchina, per proteste, ilDS Meluso. Al 55', pericolo inarea salentina: la palla sfila via e,sul secondo palo, è provviden-ziale l'intervento di Giosa ad an-

ticipare Nzola. Al 58', il Lecceraddoppia: Lepore spinge sulladestra, mette al centro, Catu-rano non riesce a deviare inporta, ma ci pensa ancora Torro-mino a spingere il pallone nelsacco a porta sguarnita. Pre-zioso, già ammonito, stende Tso-nev: secondo giallo e rosso per ilcentrocampista ospite. Calabroinserisce, quindi, Albertini perDe Angelis. Al 63', ci prova Catu-rano, Casadei respinge. Al 72'Torromino cala il tris: la doppiafinta su Idda e Faisca, nellostretto, in arera, è da paura,quindi è abile a superare Casa-dei con un fendente che si in-sacca sul primo palo. Padalinoopta per un doppio cambio:dentro Maimone e il giovane Ca-pristo, fuori Tsonev e Torromino,quest'ultimo osannato dal pub-blico con una meritata standingovation. Il Lecce vince e stacca ilFoggia, sconfitto al “Menti”dalla Juve di Stabia. La corsa deigiallorossi continua.

LEGA PRO GIR. C - IX GIORNATA - 16 ottobre 2016

Stadio “Via del Mare”

LECCE VIRTUS F.

Bleve; VItofrancesco,Drudi, GIosa, Ciancio; Tso-nev (82’ Maimone), Arri-goni, Mancosu (86’ Fior-dilino); Lepore, Caturano,Torromino (82’ Capristo).A disp. Chironi, Gomis,Contessa, Cosenza, Mo-naco, Vutov, Pacilli, Vine-tot, Persano. All. Padalino

Casadei; Idda, Faisca,Abruzzese, Pastore; Tria-

rico, Galdean, Finazzi (57’Biason), Prezioso; Nzola(86’ Abate), De Angelis

(76’ Albertini). A disp: Al-bertazzi, Costa, Turi,

Gallù, De Toma, Pino,Tundo, Vetrugno,

Alessandro. All. Calabro

ARBITRO: Luca Massimi di Termoli(Urselli di Taranto - Pacifico di Taranto)

RETI: 18’, 59’ e 62’ Torromino.SPETTATORI: 12.589. AMMONITI: Torromino,Mancosu (L). ESPULSI: 57’ ds Meluso dalla

panchina (L), 61’ Prezioso. RECUPERO: 0’ p.t., 3’s.t.

Lecce - Virtus Francavilla 3-0RISULTATI IX GIORNATAAkragas - Fidelis Andria 1-1Casertana - Reggina 2-2Cosenza - Paganese 2-1Juve Stabia - Foggia 4-1Lecce - Virtus Francavilla 3-0Matera - Catanzaro 4-0Melfi - Catania 1-1Monopoli - Messina 2-1Taranto - Fondi 0-2Vibonese - Siracusa 0-0

CLASSIFICALecce 23, Foggia 20, Juve Stabia 19Cosenza 19, Matera 18 Monopoli 17, Fondi 11Reggina 11, Akragas 11Paganese 10, Casertana 10 F. Andria 9, Taranto 9V. Francavilla 8, Messina 7Catanzaro 7, Siracusa 7Vibonese 6, Melfi 5, Catania 5

BLEVE 6 . Non corre grossi peri-coli, guida con ordine la difesa.VITOFRANCESCO 6,5 - Assicurala solita costante spinta a destra.A tratti è incontenibile.DRUDI 6,5 - Padalino lo schieratitolare, risponde presente, con-trastando al meglio la forza e lavelocità di Nzola.GIOSA 7 - Insuperabile, tam-pona gli avversari perentoria-mente. Leader.CIANCIO 6,5 - E’ bravo a conte-nere Triarico; in fase offensiva, sisgancia solo quando le circo-stanze glielo permettono. TSONEV 7 - Personalità e sensodella posizione. Il bulgaro dimo-stra di poter essere protagonista(86’ MAIMONE S.V.).ARRIGONI 6,5 - Torna a smi-stare la sfera come suo solito. La

squadra ne trae beneficio.MANCOSU 7,5 - Prestazionesontuosa. Le azioni pericolosepartono dai suoi piedi. L'unicodifetto? Un esagerato altruismo,delle volte sarebbe più giustoprovare la conclusione perso-nale (86’ FIORDILINO S.V.).LEPORE 7 Riassapora il saporedella fascia. il capitano, a proprioagio, si diverte e corre come unbambino al luna park. L'intesacon Vitofrancesco è perfettaCATURANO 6,5 - Non segna,ma è sempre nel vivo del-l'azione. Fa a sportellate, met-tendosi a disposizione deicompagni. A marcarlo, comun-que, c'è il suo ex compagnoAbruzzese, non uno qualunque. TORROMINO 8 - Parte in sor-dina, poi cresce costantemente,fino a trascinare i suoi al suc-cesso. In avvio si divora un gol esembra non essere al meglio.

Una volta sbloccatosi, l'ex Cro-tone sale in cattedra e spacca lapartita firmando una tripletta, laprima in carriera, che vale anchela vetta della classifica, in solita-ria. Il terzo gol è un capolavorodi tecnica individuale (82’ CA-PRISTO S.V.).PADALINO 7,5 - Prepara l'incon-tro eccellentemente, sebbene inemergenza. Il Lecce torna a vin-cere e, sopratutto, a splendere.I giallorossi creano una quantitàimmensa di palle gol, arrivano inporta con facilità e subisconopoco contro un avversario diqualità, proveniente, altresì, daun periodo positivo. Il Lecce è intesta, meritatamente, il Foggiasegue a tre punti di distanza. Ilmister saprà tenere alta la con-centrazione e continuare ad in-fondere la necessaria fiducia adun collettivo che segue a mena-dito i suoi dettami.

Le pagelle

TORROMINO 8 - Parte in sordina, poi cresce costantemente, fino a trascinare isuoi al successo. In avvio si divora un gol e sembra non essere al meglio. Una voltasbloccatosi, l'ex Crotone sale in cattedra e spacca la partita firmando una tripletta,la prima in carriera, che vale anche la vetta della classifica, in solitaria. Il terzo gol è un capolavoro di tecnica individuale

TORROMINO 8 - Parte in sordina, poi cresce costantemente, fino a trascinare isuoi al successo. In avvio si divora un gol e sembra non essere al meglio. Una voltasbloccatosi, l'ex Crotone sale in cattedra e spacca la partita firmando una tripletta,la prima in carriera, che vale anche la vetta della classifica, in solitaria. Il terzo gol è un capolavoro di tecnica individuale

Padalino: “Sono contentissimo,per il risultato e per come è arri-vato. Sin dall'inizio, siamo staticoncentrati e in partita, dopopochi istanti siamo arrivati inporta. Abbiamo creato tanto,contro una squadra di tutto ri-spetto che si è dimostrata all'al-tezza e sono convinto farà unbuon campionato. Mancosu?Era una delle chiavi di questasettimana, ha fatto credo la suamigliore prestazione. Siamosulla strada giusta. Cosenzafuori? Ho preferito un giocatorepiù rapido come Drudi. Leporeesterno alto? Ha fatto bene, èun'alternativa a Doumbia, Pacillie Vutov. Non so se lo riconfer-merò in quel ruolo, ma a mio av-viso può dare tanto anche dainterno. Siamo in testa, ne siamofelici, ma dobbiamo continuarea pedalare. Il punticino di ViboValentia, pertanto, direi che si èrivelato utile. Vertigini? È ancorapresto".Torromino: “Sono felicissimo diquesta serata perfetta, nonavevo mai siglato una tripletta.Sono contento di esserci riuscitodavanti a questo meravigliosopubblico. Cosa è cambiato ri-spetto a Vibo Valentia? Nulla,forse la rabbia per non avervinto lì ci ha dato questa fame esiamo scesi in campo in manieradiversa. Caturano non ha fattogol, ma è sempre nel vivo del-l'azione. Adesso siamo in testa ese giochiamo sempre in questamaniera, gli altri difficilmente cidaranno fastidio”.Drudi: “Volevamo vincere a tuttii costi e l'abbiamo dimostrato.Qui siamo tutti titolari, ancheCiccio Cosenza, che oggi è rima-sto fuori”.

Il post gara

Il Lecce cade, per la prima voltain questo campionato, dopodieci turni, al "Massimino", con-tro il Catania di Rigoli.Entrambi i tecnici si schieranocon il 4-3-3: Padalino lanciaDrudi e Pacilli dal 1', Rigoli si af-fida a Di Grazia e Mazzarani.Il Lecce subito in avanti: Pacilliimbecca Lepore, ma Pisserichiude con una tempestivauscita bassa. Al 4', risponde ilCatania con Mazzarani chesfiora, di testa, il palo alla sinistadi Bleve. Al 10', sul traversone diTorromino dalla sinistra, Cianciostacca di testa. Ancora Pisseri cimette una pezza. Al 12', tiro vel-leitario di Mazzarani, Bleveblocca. Dopo un quarto d'ora digioco, Padalino è costretto ad ef-fettuare il primo cambio. EntraCosenza al posto dell'infortu-nato Drudi. Al 26', punizione peril Lecce: il tiro di Lepore è re-spinto dalla barriera. Al 30', Tor-romino prova la conclusione, mala palla si spegne fuori di poco.

Al 33', il Catania sfiora il vantag-gio. Sul traversone dalla destradi Di Grazia, Barisic non riesce asfruttare l'occasione. Allo sca-dere della prima frazione, Catu-rano spedisce alta la sfera dabuona posizione. Il primo tempotermina a reti bianche.Stessi protagonisti in camponella ripresa. Il Catania partemeglio. Al 51', il tiro strozzato diMazzarani finisce al lato. Al 52',Bleve blocca, in due tempi, lastaffilata di Di Grazia. Al 55', laconclusione dello stesso Di Gra-zia si stampa sulla traversa. IlLecce reagisce, procurando nonpochi grattacapi a Pisseri: Arri-goni, al 57', suggerisce per Co-senza. Il difensore, con ilpiattone, scheggia il palo. Al 59',lo scambio Mancosu-Torrominoporta quest'ultimo alla conclu-sione, Pisseri respinge, ma sullaribattuta Caturano non riesce aribadire in rete. Al 61', il sinistropotente di Caturano trova Pis-seri, ancora una volta, reattivo.

Al 63', Mancosu lancia Torro-mino che mette di prima al cen-tro, l'estremo difensore etneointuisce tutto, sventa il pericolo,bloccando la sfera. Padalino ri-chiama in panchina Pacilli, den-tro Tsonev. Al 70', il Cataniapassa inaspettatamente in van-taggio: sul tiro di Silva, la bef-farda deviazione di Giosa superaBleve. Al 72', ci prova ancoraTorromino, ma Pisseri blocca. Al73', Di Grazia firma il raddoppioper gli etnei, con rasoiata chebuca Bleve sul secondo palo. Lapartita virtualmente si chiudequi. Un buon Lecce, manovriero,probabilmente non incisivo infase di concretizzazione, escesconfitto dal "Massimino". Il Ca-tania, denotando grande oppor-tunismo, ne approfitta e infliggeil primo stop ai giallorossi che,tuttavia, mantengono il primato,sebbene a braccetto col Foggia.Proprio i ragazzi di Stroppa sa-ranno di scena al "Via del Mare"nel prossimo turno.

LEGA PRO GIR. C - X GIORNATA - 23 ottobre 2016

Stadio “Massimino”

CATANIA LECCE

Pisseri; Di Cecco (83’ DeRossi), Bergamelli, Gil,Djordjevic; Biagianti, Bu-colo, Mazzarani (87’ Pao-lucci); Di Grazia, Calil (53’Silva), Barisic. A disp. Martinez, Mbodj, De San-tis, Nava, Scoppa, Pier-marteri, Russotto,Anastasi. All. Rigoli

Bleve; Vitofrancesco, Drudi(16’ Cosenza), Giosa, Cian-

cio; Lepore, Arrigoni (75’Vutov), Mancosu; Pacilli

(66’ Tsonev), Caturano, Tor-romino. A disp. Gomis, Chi-

roni, Contessa, Monaco,Capristo, Vinetot, Mai-

mone, Fiordilino, Doum-bia, Persano. All. Padalino

ARBITRO: Lorenzo Maggioni di Lecco (Marchi di Bologna - Saccenti di Modena)

RETI: 70’ Silva, 74’ Di Grazia SPETTATORI: 8.279

AMMONITI: Bergamelli, Biagianti, Di Grazia (C) RECUPERO: 1’ p.t., 6’ s.t.

Catania - Lecce 2-0RISULTATI X GIORNATAAkragas - Taranto 1-1Catania - Lecce2-0Catanzaro - Melfi 2-2Fidelis Andria - Cosenza 2-0Foggia - Monopoli 4-1Fondi - Siracusa 2-0Messina - Casertana 2-1Paganese - Juve Stabia 1-2Reggina - Matera 2-6Virtus Francavilla - Vibonese 3-1

CLASSIFICALecce 23, Foggia 23, Juve Stabia 22Matera 21, Cosenza 19 Monopoli 17, Fondi 14F. Andria 12, Akragas 12V. Francavilla 11, Reggina 11Paganese 10, Taranto 10Casertana 10, Messina 10Catanzaro 8, Catania 8Siracusa 7, Vibonese 6, Melfi 6

Il Lecce cade, per la prima voltain questo campionato, dopodieci turni, al "Massimino", con-tro il Catania di Rigoli.Entrambi i tecnici si schieranocon il 4-3-3: Padalino lanciaDrudi e Pacilli dal 1', Rigoli si af-fida a Di Grazia e Mazzarani.Il Lecce subito in avanti: Pacilliimbecca Lepore, ma Pisserichiude con una tempestivauscita bassa. Al 4', risponde ilCatania con Mazzarani chesfiora, di testa, il palo alla sinistadi Bleve. Al 10', sul traversone diTorromino dalla sinistra, Cianciostacca di testa. Ancora Pisseri cimette una pezza. Al 12', tiro vel-leitario di Mazzarani, Bleveblocca. Dopo un quarto d'ora digioco, Padalino è costretto ad ef-fettuare il primo cambio. EntraCosenza al posto dell'infortu-nato Drudi. Al 26', punizione peril Lecce: il tiro di Lepore è re-spinto dalla barriera. Al 30', Tor-romino prova la conclusione, mala palla si spegne fuori di poco.

Al 33', il Catania sfiora il vantag-gio. Sul traversone dalla destradi Di Grazia, Barisic non riesce asfruttare l'occasione. Allo sca-dere della prima frazione, Catu-rano spedisce alta la sfera dabuona posizione. Il primo tempotermina a reti bianche.Stessi protagonisti in camponella ripresa. Il Catania partemeglio. Al 51', il tiro strozzato diMazzarani finisce al lato. Al 52',Bleve blocca, in due tempi, lastaffilata di Di Grazia. Al 55', laconclusione dello stesso Di Gra-zia si stampa sulla traversa. IlLecce reagisce, procurando nonpochi grattacapi a Pisseri: Arri-goni, al 57', suggerisce per Co-senza. Il difensore, con ilpiattone, scheggia il palo. Al 59',lo scambio Mancosu-Torrominoporta quest'ultimo alla conclu-sione, Pisseri respinge, ma sullaribattuta Caturano non riesce aribadire in rete. Al 61', il sinistropotente di Caturano trova Pis-seri, ancora una volta, reattivo.

Al 63', Mancosu lancia Torro-mino che mette di prima al cen-tro, l'estremo difensore etneointuisce tutto, sventa il pericolo,bloccando la sfera. Padalino ri-chiama in panchina Pacilli, den-tro Tsonev. Al 70', il Cataniapassa inaspettatamente in van-taggio: sul tiro di Silva, la bef-farda deviazione di Giosa superaBleve. Al 72', ci prova ancoraTorromino, ma Pisseri blocca. Al73', Di Grazia firma il raddoppioper gli etnei, con rasoiata chebuca Bleve sul secondo palo. Lapartita virtualmente si chiudequi. Un buon Lecce, manovriero,probabilmente non incisivo infase di concretizzazione, escesconfitto dal "Massimino". Il Ca-tania, denotando grande oppor-tunismo, ne approfitta e infliggeil primo stop ai giallorossi che,tuttavia, mantengono il primato,sebbene a braccetto col Foggia.Proprio i ragazzi di Stroppa sa-ranno di scena al "Via del Mare"nel prossimo turno.

LEGA PRO GIR. C - X GIORNATA - 23 ottobre 2016

Stadio “Massimino”

CATANIA LECCE

Pisseri; Di Cecco (83’ DeRossi), Bergamelli, Gil,Djordjevic; Biagianti, Bu-colo, Mazzarani (87’ Pao-lucci); Di Grazia, Calil (53’Silva), Barisic. A disp. Martinez, Mbodj, De San-tis, Nava, Scoppa, Pier-marteri, Russotto,Anastasi. All. Rigoli

Bleve; Vitofrancesco, Drudi(16’ Cosenza), Giosa, Cian-

cio; Lepore, Arrigoni (75’Vutov), Mancosu; Pacilli

(66’ Tsonev), Caturano, Tor-romino. A disp. Gomis, Chi-

roni, Contessa, Monaco,Capristo, Vinetot, Mai-

mone, Fiordilino, Doum-bia, Persano. All. Padalino

ARBITRO: Lorenzo Maggioni di Lecco (Marchi di Bologna - Saccenti di Modena)

RETI: 70’ Silva, 74’ Di Grazia SPETTATORI: 8.279

AMMONITI: Bergamelli, Biagianti, Di Grazia (C) RECUPERO: 1’ p.t., 6’ s.t.

Catania - Lecce 2-0RISULTATI X GIORNATAAkragas - Taranto 1-1Catania - Lecce2-0Catanzaro - Melfi 2-2Fidelis Andria - Cosenza 2-0Foggia - Monopoli 4-1Fondi - Siracusa 2-0Messina - Casertana 2-1Paganese - Juve Stabia 1-2Reggina - Matera 2-6Virtus Francavilla - Vibonese 3-1

CLASSIFICALecce 23, Foggia 23, Juve Stabia 22Matera 21, Cosenza 19 Monopoli 17, Fondi 14F. Andria 12, Akragas 12V. Francavilla 11, Reggina 11Paganese 10, Taranto 10Casertana 10, Messina 10Catanzaro 8, Catania 8Siracusa 7, Vibonese 6, Melfi 6

BLEVE 5,5 - Sul primo gol èspiazzato da una deviazione. Sulraddoppio etneo, forse, avrebbepotuto fare qualcosa in più.VITOFRANCESCO 6 - Offende ecopre con ordine.DRUDI S.V. - Esce dopo pochiminuti per infortunio (16’ CO-SENZA 6 - Marca con decisionegli avversari e sfiora anche il golcon un piattone dal limite, la for-tuna non lo aiuta).GIOSA 6 - Prestazione suffi-ciente, macchiata dalla beffardadeviazione che inganna Bleve inoccasione del vantaggio etneo.CIANCIO 5,5 - Sfiora il gol delvantaggio con un bel colpo ditesta, Pisseri gli nega la gioiapersonale. Nel finale si perde DiGrazia e l'attaccante firma il rad-doppio dei siciliani.

LEPORE 5,5 - Pochi spazi a di-sposizione in mezzo al campo.Spostato sull'esterno, pennellaqualche cross, ma con pochi ri-sultati.ARRIGONI 5,5 - Un po' troppocontratto, il giro palla non èfluido come nelle precedenti oc-casioni (75’ VUTOV 5,5 - Tentaqualche spunto personale, manon incide sull'esito finale del-l'incontro).MANCOSU 6 - Lotta, tenta l'in-venzione per i compagni espesso va alla conclusionesenza, però, riuscire a sbloccareil match.PACILLI 6 - Fa quel che può,prova più volte la giocata perso-nale, lotta, ma è impreciso sottoporta (66’ TSONEV 5,5 - Silva gliscappa via in occasione del van-taggio etneo).CATURANO 5,5 - Non è cattivo

come al solito, sullo 0-0 sbagliaun tap-in comodo da due passiche sarebbe valso l'1-0 per i gial-lorossi. L'impegno non manca.TORROMINO 5,5 - Il terzino av-versario, Di Cecco, è insupera-bile e non c'è storia nell'unocontro uno. A quel punto, l'at-taccante prova la conclusione dafuori, sfiorando anche il colpogrosso.PADALINO 6 - La squadraesprime un buon calcio, il pal-leggio è piacevole, ma nel mo-mento in cui si tratta di spedirela palla in rete, evidenzia, stra-namente, qualche difficoltà. Conun po’ di cinismo in più, i giallo-rossi avrebbero potuto espu-gnare il “Massimino”. Il Leccedimostra comunque personalità,subendo i gol nel momento mi-gliore. Primo scivolone in cam-pionato. Sarà importante orasapersi rialzare in fretta.

Le pagelle

PACILLI 6 - Fa quel che può,prova più volte la giocata personale, lotta, ma è impreciso sotto porta

PACILLI 6 - Fa quel che può,prova più volte la giocata personale, lotta, ma è impreciso sotto porta

BLEVE 5,5 - Sul primo gol èspiazzato da una deviazione. Sulraddoppio etneo, forse, avrebbepotuto fare qualcosa in più.VITOFRANCESCO 6 - Offende ecopre con ordine.DRUDI S.V. - Esce dopo pochiminuti per infortunio (16’ CO-SENZA 6 - Marca con decisionegli avversari e sfiora anche il golcon un piattone dal limite, la for-tuna non lo aiuta).GIOSA 6 - Prestazione suffi-ciente, macchiata dalla beffardadeviazione che inganna Bleve inoccasione del vantaggio etneo.CIANCIO 5,5 - Sfiora il gol delvantaggio con un bel colpo ditesta, Pisseri gli nega la gioiapersonale. Nel finale si perde DiGrazia e l'attaccante firma il rad-doppio dei siciliani.

LEPORE 5,5 - Pochi spazi a di-sposizione in mezzo al campo.Spostato sull'esterno, pennellaqualche cross, ma con pochi ri-sultati.ARRIGONI 5,5 - Un po' troppocontratto, il giro palla non èfluido come nelle precedenti oc-casioni (75’ VUTOV 5,5 - Tentaqualche spunto personale, manon incide sull'esito finale del-l'incontro).MANCOSU 6 - Lotta, tenta l'in-venzione per i compagni espesso va alla conclusionesenza, però, riuscire a sbloccareil match.PACILLI 6 - Fa quel che può,prova più volte la giocata perso-nale, lotta, ma è impreciso sottoporta (66’ TSONEV 5,5 - Silva gliscappa via in occasione del van-taggio etneo).CATURANO 5,5 - Non è cattivo

come al solito, sullo 0-0 sbagliaun tap-in comodo da due passiche sarebbe valso l'1-0 per i gial-lorossi. L'impegno non manca.TORROMINO 5,5 - Il terzino av-versario, Di Cecco, è insupera-bile e non c'è storia nell'unocontro uno. A quel punto, l'at-taccante prova la conclusione dafuori, sfiorando anche il colpogrosso.PADALINO 6 - La squadraesprime un buon calcio, il pal-leggio è piacevole, ma nel mo-mento in cui si tratta di spedirela palla in rete, evidenzia, stra-namente, qualche difficoltà. Conun po’ di cinismo in più, i giallo-rossi avrebbero potuto espu-gnare il “Massimino”. Il Leccedimostra comunque personalità,subendo i gol nel momento mi-gliore. Primo scivolone in cam-pionato. Sarà importante orasapersi rialzare in fretta.

Le pagelle

PACILLI 6 - Fa quel che può,prova più volte la giocata personale, lotta, ma è impreciso sotto porta

PACILLI 6 - Fa quel che può,prova più volte la giocata personale, lotta, ma è impreciso sotto porta

Padalino: “Il risultato è bu-giardo. Il primo gol subito nasceda un episodio sfortunato. Ab-biamo tirato diverse volte inporta. Ci è mancato l'ultimo pas-saggio. Il Catania ha fatto la garache doveva. Sapevamo che glietnei sarebbero partiti forte, condeterminazione. Nessuna sor-presa. Il Catania potrebbe tran-quillamente stazionare nei primiposti della classifica. Quando

non si affrontano queste sfidecon la mentalità giusta, si rischiadi fare una brutta figura. DiCecco ha fatto una partita soprale righe, sia in fase offensiva chedifensiva. Nonostante ciò, Torro-mino è andato più volte al tiro.Ora conosciamo il sapore dellasconfitta, cosa significhi incas-sare due gol e tornare a casa abocca asciutta. Restiamo con-centrati e pensiamo al prossimoincontro".Vitofrancesco: “Perdere a Cata-nia ci può stare, ma non merita-

vamo questa sconfitta. Abbiamogiocato bene, sfiorando piùvolte il vantaggio. Siamo statisfortunati, ci è mancato solo ilgol e Pisseri è stato straordina-rio. Siamo pronti per ripartire”.Cosenza: “Niente drammi o al-larmismi. Gli episodi sono giratia loro favore e Pisseri era in gior-nata di grazia. La deviazione, inoccasione del primo gol ha cam-biato la partita. Questa sconfittanon compromette il nostro cam-mino. Siamo tranquilli e concen-trati per affrontare il Foggia”.

Il post gara

COPPA ITALIA LEGA PROPRIMO TURNO 19/10/2016STADIO “GIOVANNI PAOLO II”VIRTUS F.-LECCE 5-6 d.c.r. (1-1)VIRTUS FRANCAVILLA: Casadei;Idda, De Toma, Abruzzese; Tria-rico (46’ Galdean), Finazzi (81’De Angelis), Prezioso, Gallù; Al-bertini, Abate, Alessandro (60’

Nzola). A disp. Albertazzi, Costa,Turi, Pastore, Biason, Pino,Tundo, Vetrugno. All. Calabro.LECCE: Gomis; Capristo (72’ Tso-nev), Cosenza, Vinetot, Con-tessa; Maimone, Fiordilino,Monaco (85’ Drudi); Vutov, Per-sano, Rosafio (56’ Ciancio). Adisp. Bleve, Chironi, Arrigoni,

Pacilli, Morra, Mengoli, Per-rone, Molfetta. All. Padalino.ARBITRO: Vincenzo Valiante diSalerno (Mansi di Nocera Infe-riore, Scarica di Castellammaredi Stabia). RETI: 19’ Vutov (L),90’ Idda (V). AMMONITI: Idda,Gallù (V), Vutov, Contessa, Fior-dilino. RECUPERO: 1’p.t., 5’s.t.

Al “Via del Mare” va in scena ilbig match dell'undicesima gior-nata del Girone C di Lega Pro. Asfidarsi sono Lecce e Foggia, ledue principali indiziate alla vitto-ria finale del torneo. L'atmosferaè quella delle grandi occasioni:sono circa 18.000, infatti, le pre-senze registrate sugli spalti, piùdi 600 i tifosi ospiti. Una corniceda fare invidia alla Serie A. Pada-lino, che sfida le sue origini e ilsuo passato, si affida al tridenteatomico composto da Pacilli, Ca-turano e Torromino. Stroppa ri-sponde a specchio, 4-3-3 conVacca in mezzo al campo e Maz-zeo al centro dell'attacco.Il Foggia parte subito forte conChiricò, che impegna severa-mente Bleve con un sinistro in-sidioso. Un istante dopo, Rubinriceve in corsa e di prima inten-zione lascia partire un gran man-cino. La traversa salva Bleve,immobile. Brivido per i salentini.Il Lecce, dopo un avvio difficile,inizia a carburare. Al 20', cross

velenoso di Lepore dalla destra,Caturano non impatta la sferasul primo palo per questione dicentimetri. La difesa rossonera sirifugia in angolo. Al 25', il traver-sone di Gerbo trova la devia-zione di Ciancio che costringe ilproprio portiere ad allungare inangolo, con un tuffo plastico. Ri-sponde subito il Lecce, la cui ri-partenza mette in moto Pacilli.La punta prova il sinistro a giro,Sanchez blocca senza alcun pro-blema. I giallorossi ci riprovanopoco dopo con un'azione magi-strale che parte dai piedi diBleve. Quindi, Mancosu serveTorromino che esita nel conclu-dere, calcia con il destro, ma ilpallone termina di poco sopra latraversa. Ancora salentini inavanti, Vitofrancesco pennelladalla destra, Caturano tenta larovesciata acrobatica a centroarea, la sua conclusione terminadi poco a lato. Al 35', Empereurrischia di combinarla grossa,perdendo, malamente la sfera al

limite della propria area di ri-gore. Caturano non ne appro-fitta a causa di un rimpallobeffardo. Poco dopo, Torrominoimbecca Caturano; il bomber silibera e conclude, ma Sanchezrespinge il diagonale. Ancora Ca-turano, allo scadere del primotempo, manda a vuoto un avver-sario, il suo sinistro si spegne diun soffio sul fondo. Le squadrevanno negli spogliatoi sullo 0-0. Nella ripresa, il copione noncambia, con le squadre che pro-vano a superarsi. Al 55’, ci provaAgnelli, ma Giosa ci mette unapezza. Quindi, Lepore e Catu-rano non trovano la via del gol.Al 61’, Mancosu coglie il palo dafuori area, con Sanchez ormaibattuto. L’ultimo sussulto è diChiricò, che sfiora, dal limite, ilpalo. La gara termina a reti invio-late. Un pari denso di emozioni,che consente alla Juve Stabia diappropiarsi della vetta. Un gra-dino più giù, a bracetto, ci sonoLecce, Foggia e Matera.

LEGA PRO GIR. C - XI GIORNATA - 31 ottobre 2016

Stadio “Via del Mare”

LECCE FOGGIA

Bleve; VItofrancesco, Co-senza, GIosa, Ciancio; Le-pore, Arrigoni (72’ Fiordi-lino), Mancosu (86’ Tso-nev); Pacilli (89’ Doumbia),Caturano, Torromino. Adisp. Chironi, Gomis, Con-tessa, Monaco, Vutov, Ca-pristo, Vinetot, Maimone,Persano. All. Padalino

Sanchez; Angelo, Marti-nelli,Empereur, Rubin;Gerbo, Vacca, Agnelli;

Chirico (81’ Sarno), Pado-van, Mazzeo (72’ Sainz

Maza). A disp. Tucci, Loiacono, Quinto, Letizia,Agazzi, Sicurella, Dinielli,

Riverola, Sansone. All. Stroppa.

ARBITRO: Francesco Guccini di Albano Laziale(Trovatelli di Pistoia – Scatragli di Arezzo)

RETI: --. SPETTATORI: 17.254 AMMONITI: Cosenza (L), Empereur, Sanchez,

Rubin, Vacca RECUPERO: 0’ p.t., 3’ s.t.

Lecce - Foggia 0-0RISULTATI XI GIORNATACasertana - Fondi 1-1Catania - Paganese 2-1Juve Stabia - Cosenza 2-0Lecce - Foggia 0-0Matera - Akragas 3-1Melfi - Virtus Francavilla 0-1Monopoli - Catanzaro 2-2Siracusa - Fidelis Andria 1-1Taranto - Messina 1-1Vibonese - Reggina 1-0

CLASSIFICAJuve Stabia 25, Lecce 24, Foggia 24Matera 24, Cosenza 19 Monopoli 18, Fondi 15V. Francavilla 14, F. Andria 13Akragas 12, Reggina 11Taranto 11, Casertana 11Messina 11, Catania 11Paganese 10, Catanzaro 9Vibonese 9, Siracusa 8, Melfi 6

BLEVE 6 - Rischia quanto bastaed è sempre pronto sui tiri dalontano. La traversa è sua amicasulla fucilata di Rubin.VITOFRANCESCO 6,5 - Corresulla destra e scodella diversitraversoni interessanti. Inoltre,tiene a bada Gerbo e Rubin, ilche non è affatto sempliceCOSENZA 6,5 - Giganteggia, tor-nando ad alti livelli in una garadifficilissima.GIOSA 7 - Gli attaccanti avver-sari possono solo provare la con-clusione da fuori. Leader.CIANCIO 6 - Chiricò lo impegnanon poco. Quando può, sgroppain avanti cercando di infilare ladifesa rossonera. LEPORE 6,5 - Quantità e grintain mezzo al campo, è determi-nante in fase di contenimento.

Ci prova su punizione, ma lamira, stavolta, non è perfetta, ARRIGONI 6 - Con Vacca sonoscintille, annullandosi a vicenda.Meglio nella ripresa, con le suegeometrie, il Lecce è più fluido(72’ FIORDILINO 5,5 - Impre-ciso, sbaglia comodi appoggi peri compagni). MANCOSU 7 - Sempre vivace,mai banale. Da lui partono le mi-gliori azioni dei giallorossi, nelsecondo tempo decide di faretutto da solo, prova la botta edè il palo a negarli la gioia del gol(86’ TSONEV S.V.) PACILLI 6,5 - Spina nel fiancodella difesa rossonera, è deter-minante anche in fase di ripiego(89’ DOUMBIA S.V.)CATURANO 6 - Caparbio, avolte anche testardo, cerca il golin tutti i modi. La mira, però, nonè sua alleata. TORROMINO 6,5 - Nel primo

tempo non è brillante. Nella se-conda frazione, decide di pren-dersi l'attacco sulle spalle e iniziaa sfornare cross a raffica per Ca-turano. Sfiora anche la marca-tura personale. PADALINO 6,5 - La squadra nelprimo quarto d'ora va in diffi-coltà. E’ il Foggia a fare la partitaed a sfiorare il gol con Chiricò eRubin. Poi i giallorossi prendonocoraggio e iniziano a pungerecon la loro arma più letale, la ve-locità. Il Lecce diventa più intra-prendente, ma non trova ilguizzo giusto per sbloccare ilmatch. La sfida si infiamma,Mancosu pareggia il conto deilegni, colpendo il palo. Il Lecceconvince nonostante lo 0-0 fi-nale e con la maturità dimo-strata continuerà a regalaresoddisfazioni ad un pubblicoche, ancora una volta, si dimo-stra di ben altra categoria.

Le pagelle

GIOSA 7 - Gli attaccanti avversari possono solo provarela conclusione da fuori. Leader

GIOSA 7 - Gli attaccanti avversari possono solo provarela conclusione da fuori. Leader

Padalino: “È un periodo in cuisotto porta abbiamo qualcheproblema, era importante peròarrivarci contro il Foggia e noil'abbiamo fatto. Loro hannoavuto quell'occasione all'iniziocon la traversa di Rubin, legnopareggiato poi da Mancosu. Conun pizzico di concretezza in piùavremmo portato a casa il bot-tino pieno. Sono soddisfatto, iragazzi hanno dimostrato disaper fare delle prestazioni di li-vello, dobbiamo dare continuitàe tenere questi ritmi, altrimentirendiamo tutto vano. Abbiamodato una dimostrazione a noistessi, è stata una delle nostremigliori prove. Per me, è emo-zionante sfidare il Foggia. Oggi lacornice di pubblico è stata fan-tastica, compresi i tifosi ospiti".Arrigoni: “Abbiamo avuto tanteoccasioni, peccato non essereriusciti a sfruttarle. L'approccionon è stato dei migliori, lorosono partiti forte. Dopo siamousciti bene e abbiamo creato di-versi pericoli in velocità. Prose-guiamo il nostro percorso. Ilcampionato? Attualmente, cisono quattro squadre in unpunto e sarà bello giocarselafino alla fine”.Vitofrancesco: “Risultato giustoa mio avviso, chi avesse sbloc-cato la partita, l’avrebbe vinta..È stata una bella gara, combat-tuta e giocata a viso aperto.Sulla mia corsia, ho dovuto su-dare non poco per tenere a badaRubin e Gerbo, gente di corsa egamba. Il Foggia gioca bene eprova a colpire all'improvviso.Da foggiano, è stata una partitaparticolare per me. Ci portiamoquesto punto a casa e pensiamoal prossimo incontro”.

Il post gara

Ottobre ha confermato comequesto campionato di Lega Prosia alquanto combattuto e favo-revole ai capovolgimenti difronte. L’undicesima giornata haconsegnato al girone C unanuova capolista, la Juve Stabia diGaetano Fontana. Alle spalledelle “vespe” campane, segue ilterzetto formato da Matera,Lecce e Foggia. In testa, tuttavia,l’equilibrio appare fragile, con lacima della classifica in costanteaggiornamento. La Juve Stabia siè appropriata del primato graziead un mese di ottobre quasi per-fetto, in cui la squadra campana

ha collezionato quattro vittoriee una sola sconfitta, quella incasa della Reggina (1-0). Decisa-mente positivo anche il rendi-mento del Matera, che nelleultime cinque partite ha raccoltotre vittorie, un pareggio e unasola sconfitta. I lucani di misterAuteri, inoltre, in questi cinqueimpegni disputati si sono dimo-strati “cecchini” infallibili, realiz-zando la bellezza di 15 reti, perl’invidiabile media di 3 gol a par-tita. Lecce e Foggia hanno ral-lentato il loro rendimento, maproprio nel derby giocato al "Viadel Mare", le due pugliesi hanno

dimostrato di disporre di orga-nici di categoria superiore. Lalotta per la promozione diretta,però, sembra già un discorso li-mitato a queste quattro squa-dre, anche se il Cosenza sembraavere i numeri per rientrare ingioco e dire la sua in un campio-nato ancora lungo. Difficile, in-vece, ipotizzare una rimonta daparte del Catania, sebbene glietnei, nel mese di ottobre, sianostati gli unici a non subire scon-fitte. Tra le sorprese di questoavvio stagione è doveroso se-gnalare l’ottimo rendimento delMonopoli di Diego Zanini, chedall’inizio del campionato haperso solo tre partite con avver-sari del calibro di Lecce, JuveStabia e Foggia. Due posizionipiù giù troviamo la matricola Vir-tus Francavilla di Antonio Cala-bro e dell’ex ds giallorossoStefano Trinchera. Lecce e Cata-nia, con sette reti subite, risul-tano ancora le migliori difese delgirone. I giallorossi, però, hannodovuto consegnare lo scettro delmigliore attacco al Matera, checon 26 reti all’attivo, è stata lasquadra che ha realizzato il mag-gior numero di reti, più di JuveStabia (23) e, appunto, del Lecce(20). Avanza, infine, a piccolipassi il Taranto, che dopo l’eso-nero di Papagni, ha affidato lapanchina a Fabio Prosperi. Pergli Jonici solo tre pareggi nelleultime cinque giornate. Ma ilcampionato, lo ribadiamo, è an-cora lungo.

Matteo La Viola

LEGA PRO

Attento Lecce, le “vespe” pungonoOttobre incorona la Juve Stabia. A ridosso dei campani un terzetto composto da Matera, Lecce e Foggia. Risale la Virtus Francavilla