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CAMMINIAMO INSIEME Foglio di collegamento delle parrocchie di Dosimo e Quistro CAMMINIAMO INSIEME - 1 S.COLOMBA 2015 Anche quest'anno il Signore ci concede la grazia di festeggiare solennemente Santa Colomba. La storia recente dimostra quanto sia importante nella vita quotidiana avere dei riferimenti quali gli affetti e le devozioni. Per molta gente Santa Colomba costituisce di fatto un legame positivo che ha loro permesso di attraversare i scenari della vita forti di un intimo riferimento. Pochi mesi fa alcuni familiari di un defunto mi dicevano quanto il loro papà fosse devoto di Santa Colomba. Alla mia domanda sulla ragione di questo affetto mi raccontarono che egli era stato internato in Germania ed era tornato a Cremona in Agosto. Era una ragazzo indebolito dalla fame e spaventato dalle brutture della guerra. Era arrivato alla stazione di Cremona smarrito. Ma si ricordò che quel giorno era la quarta domenica di Agosto, era la festa di Santa Colomba. Il suo sguardo si accese di speranza perché la guerra non aveva portato via tutto. A piedi si avviò verso Dosimo per festeggiare la sua Santa, primo atto di una vita rinata. Nel nostro tempo il martirio è tornato ad essere una realtà diffusa e attuale. Venerare Santa Colomba Vergine e Martire significa riconoscere che una ragazza ha manifestato il suo amore per Cristo custodendo il suo corpo e sfidando la morte. Una realtà vera oggi come agli albori del cristianesimo. E' possibile questo quando si è capaci di un grande amore e di un grande sogno. Perché è guardando alla cose grandi che si affrontano le contrarietà quotidiane. Santa Colomba, ci racconta la “passio”, sognava il paradiso. Ecco: sognare! Sognare un mondo migliore, sognare per due ragazzi che si amano una vita felice, sognare una comunità parrocchiale che sappia volersi bene, sognare di realizzare un progetto, sognare di morire in grazia di Dio. Sognare non è un illusione, ma la dimensione intima della realtà, perché la vita è capace di stupirci. Chiedo a Santa Colomba, per voi e per me, di aiutarci a leggere l'esperienza personale e comunitaria nel battito d'ali della vita quale dono di Dio. Siamo come bambini che hanno un alfabeto da imparare: quello del Vangelo. Festa, speranza, sogno chiedono di entrare a far parte del nostro linguaggio e della nostra esistenza. Il Parroco La tavoletta donata dai Cappuccini di Casalmaggiore alla nostra parrocchia che presenta la guarigione del Parroco che fece giungere Santa Colomba a Dosimo, don Giovanni Dainesi

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CAMMINIAMO INSIEMEFoglio di collegamento delle parrocchie di Dosimo e Quistro

CAMMINIAMO INSIEME - 1

S.COLOMBA 2015

Anche quest'anno il Signore ci concede la grazia di festeggiare solennemente Santa Colomba.

La storia recente dimostra quanto sia importante nella vita quotidiana avere dei riferimenti

quali gli affetti e le devozioni. Per molta gente Santa Colomba costituisce di fatto un legame

positivo che ha loro permesso di attraversare i scenari della vita forti di un intimo riferimento.

Pochi mesi fa alcuni familiari di un defunto mi dicevano quanto il loro papà fosse devoto di

Santa Colomba. Alla mia domanda sulla ragione di questo affetto mi raccontarono che egli era

stato internato in Germania ed era tornato a Cremona in Agosto. Era una ragazzo indebolito

dalla fame e spaventato dalle brutture della guerra. Era arrivato alla stazione di Cremona

smarrito. Ma si ricordò che quel giorno era la quarta domenica di Agosto, era la festa di Santa

Colomba. Il suo sguardo si accese di speranza perché la guerra non aveva portato via tutto. A

piedi si avviò verso Dosimo per festeggiare la sua Santa, primo atto di una vita rinata. Nel

nostro tempo il martirio è tornato ad essere una realtà diffusa e attuale. Venerare Santa

Colomba Vergine e Martire significa riconoscere che una ragazza ha manifestato il suo amore

per Cristo custodendo il suo corpo e sfidando la morte. Una realtà vera oggi come agli albori

del cristianesimo. E' possibile questo quando si è capaci di un grande amore e di un grande

sogno. Perché è guardando alla cose grandi

che si affrontano le contrarietà quotidiane.

Santa Colomba, ci racconta la “passio”,

sognava il paradiso. Ecco: sognare! Sognare

un mondo migliore, sognare per due ragazzi

che si amano una vita felice, sognare una

comunità parrocchiale che sappia volersi

bene, sognare di realizzare un progetto,

sognare di morire in grazia di Dio. Sognare

non è un illusione, ma la dimensione intima

della realtà, perché la vita è capace di

stupirci. Chiedo a Santa Colomba, per voi e

per me, di aiutarci a leggere l'esperienza

personale e comunitaria nel battito d'ali

della vita quale dono di Dio. Siamo come

bambini che hanno un alfabeto da imparare:

quello del Vangelo. Festa, speranza, sogno

chiedono di entrare a far parte del nostro

linguaggio e della nostra esistenza.

Il Parroco

La tavoletta donata dai Cappuccini di Casalmaggiore alla nostra parrocchia che presentala guarigione del Parroco che fece giungere Santa Colomba a Dosimo, don Giovanni Dainesi

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La settimana dal 18 al 26 luglio gli oratori di San marino, Gadesco Pieve Delmona e Persico

Dosimo hanno organizzato un campo estivo rivolto ai ragazzi delle scuole medie a Langhirano

(PR). Il gruppo di ragazzi si è radunato davanti alla chiesa di San Marino alle ore 9 pronto per la

partenza con il pullman. Molti i sorrisi e gli abbracci per chi aveva giá vissuto questa

esperienza l'anno precedente, qualche sguardo timido per coloro che affrontavano per la

prima volta un campo estivo; il gruppo di animatori era già carico di energia positiva per tutti!

Dopo un paio d'ore di viaggio siamo arrivati alla nostra casa situata in cima ad una collina in

mezzo a tanto verde. In seguito abbiamo poi sistemato i bagagli, preso possesso delle stanze e

pranzato tutti insieme.

La giornata tipo, per chi voleva, iniziava con la Messa celebrata da don Massimo alle 7.30; per

tutti gli altri sveglia alle 8.00 e colazione alle 8.30. Il campo di quest'anno sviluppava il tema

della figura di Mosè: ogni mattina don Massimo, dopo la lettura di un brano della Bibbia, ci

esponeva una riflessione su cui lavorare durante il giorno anche attraverso dei giochi con lo

scopo di farci comprendere il significato del testo letto.

Dopo questo momento di spiritualità si effettuavano delle escursioni, che a volte duravano

tutta la giornata e quindi accompagnate da pranzo al sacco. Tornati a casa ci si lavava, e poi ci

si aspettava nel cortile facendo gioco libero. Dopo esserci recati in mensa tutti noi

attendevamo con ansia i deliziosi piatti preparati dai nostri eccezionali cuochi.

Finita la cena, la serata proseguiva con attività ludiche anche fantasiose, con le torce e

tantissimi scherzi organizzati per i ragazzi, accompagnati da un momento conclusivo di

preghiera volto a riflettere sulla giornata trascorsa.

Intorno alle ore 23.30 i ragazzi si riunivano nelle rispettive camere per il meritato riposo

notturno.

Domenica siamo andati a Messa, abbiamo pulito casa, pranzato, radunato le valigie e, infine,

rientrati, un po' malinconici, a San Marino.

Marta Spataro

Campo-scuola delle medie

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Carissimi parrocchiani, sono passati ormai cinque anni dall'ultimo volta che, su queste pagine,

vi scrissi in merito alla schola cantorum di Dosimo. Il tempo è passato, i nostri paesi sono

cresciuti,le parrocchie hanno accolto tanti volti nuovi. La corale, invece, gode oggi di una

saluta perlomeno declinante. Negli ultimi cinque anni i nuovi ingressi sono stati pochi, anche

se di valore, mentre l'età media è cresciuta e si sono dovute registrare alcune uscite, per

motivi di lavoro, di famiglia o altro.

Se vogliamo che tra cinque, dieci o addirittura vent'anni le messe di Dosimo siano rese solenni

dal canto intonato delle voci della corale, è necessario che oggi ognuno di noi si domandi cosa

può fare per la propria parrocchia.

Hai una bella voce? Ti piace cantare o vorresti, pur con tutti i tuoi limiti, imparare? La schola

cantorum di Dosimo ti sta aspettando. Non siamo un coro di professionisti e solo pochi di noi

hanno alle spalle studi musicali: siamo semplicemente un gruppo di persone più o meno

intonate che amano cantare e fare un servizio alla parrocchia, a volte con buoni risultati, altre

volte meno.

Ma non preoccupatevi, non è un grosso impegno: un'ora alla settimana, normalmente il

giovedì sera, che passa più tra chiacchere e pettegolezzi che tra effettive cantate!

Quindi, se siete interessati, fatelo sapere al sottoscritto o a Giampiero, saremo ben lieti di

accogliervi...tranquilli, non ci sono provini!

Che dirvi ancora? Vi aspettiamo numerosi, sia donne che uomini. Chissà se, con nuovi rinforzi,

non sarà possibile un giorno cantare a quattro voci e magari avere anche un solista.

Diego Maianti

Coromercato

Quest'anno, a ricordo della festa di Santa Colomba, vi saranno delle piccole colombe

realizzate in legno d'ulivo. Da dove provengono? Nientemeno che da Betlemme! Don Claudio,

trovandosi in quella nota città palestinese nella prima metà di Agosto ha visitato alcune

falegnamerie individuando un artigiano che aveva delle piccole colombe. Il Parroco ha

chiesto alcune correzioni al modello originale e lo ha fatto produrre per la nostra festa

patronale. La piccola colomba può diventare un pendaglio da mettere al collo oppure al

braccialetto. La sua forma e la materia rimandano alla nostra Patrona e al luogo Santo da quali

provengono. L'artigiano, un cristiano palestinese, non ha nascosto la sua gratitudine per aver

così potuto manifestare le sue capacità in un lavoro onesto e dignitoso. Una dimensione per

niente scontata in una realtà come quella palestinese attraversata da muri che separano le

famiglie, da soprusi che impediscono le attività commerciali, dalla presenza costante di soldati

israeliani sui confini che negano la pur pallida idea di una autonomia politica. Ma la ragione

principale di ogni instabilità è la presenza dei coloni. Essi non sono dei romantici avventurosi

Colombe in legno d’ulivo da Betlemme

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che vanno a bonificare il deserto, ma persone che provenendo da paesi lontani - Stati Uniti o

Russia – si installando con la forza nelle zone abitate dai palestinesi, se non addirittura nelle

loro case. Il bambino di diciotto mesi ucciso a Nablus non è un fatto isolato, perché la violenza

è la norma. Cosa accade, infatti? Quando un cosiddetto colono decide di stabilirsi in una zona

dell'autonomia palestinese, immediatamente – come da protocollo – intervengono i soldati

israeliani a sostenere le sue iniziative. Per farci capire è come se un discendente dei

Longobardi venisse da noi, ci occupasse la casa, e avremmo un esercito che lo difende da

qualsiasi dimostrazione circa il diritto violato. Si tratta di un vero genocidio, prima realizzato

nei confronti dei palestinesi cristiani, passati in cinquant'anni dal 35 % al 1,5 %, ed ora verso i

palestinesi mussulmani. Eppure la gente è capace di fare festa perché la vita è oggi, e domani

le cose, mi diceva un

giovane di Betlemme,

possono anche cambiare

in meglio. Nel nostro

piccolo abbiamo aggiunto

u n a go c c ia p o s i t i va

all'economia dei cristiani

palestinesi. Chiaro e

carico di gravità è il

pensiero di Raimon, un

a rabo cr i st iano che

gestisce il secolare

chiosco di famiglia alla

porta di Damasco in

Gerusalemme: “per i

cristiani della Palestina la

musica è finita, ma io non me ne vado da qui, perché Dio è grande!”.

Il Pellegrino

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Il 7 giugno scorso, in occasione della festa del Corpus Domini, un gruppo di nostri parrocchiani, accompagnati da alcuni amici di Grontardo, ha dato vita al primo di quella che ci auguriamo diventi una lunga serie (meglio ancora, una tradizione!) di pellegrinaggi in bicicletta, da Dosimo al santuario di Caravaggio. Il gruppo era composto da persone di diversa età; tra loro anche la gradita presenza di quattro adolescenti: Giulia e Matteo Bernardi, Andrea Caporali e Leonardo Zanotti.Partito da Dosimo alle ore 6, dopo una sosta rifocillante a Soresina (crostata fatta in casa e succo di frutta) il gruppo è arrivato a Caravaggio alle ore 9: tutti i componenti hanno completato integralmente onorevolmente il percorso di andata in bicicletta.Arrivati alla meta, dopo essersi rinfrescati e cambiati gli indumenti sudati, i nostri pellegrini, ospiti delle suore, hanno partecipato alla celebrazione eucaristica, al termine della quale si sono concessi un abbondante e meritato pasto ristoratore a ritmo di : pane e salame, frittata, roast-beef e, per finire, dolci di vario genere.

Vuoi la bicicletta...vai a Caravaggio!

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Verso le ore 15 è iniziato il rientro da Caravaggio: buona parte dei componenti è tornato ancora in bicicletta, mentre i più affaticati hanno approfittato di un passaggio sul comodo pulmino attrezzato messo gentilmente a disposizione del Gruppo Ciclistico di Persico Dosimo (che non ringrazieremo mai a sufficienza), guidato dall'ottimo e paziente Michele Caporali.Il pellegrinaggio nel suo intero ha presentato momenti d i serenità, divertimento, goliardia e di religioso raccoglimento. A detta di tutti i partecipanti è stata una bella esperienza da rivivere sicuramente: abbiamo già raccolto richieste di prenotazione per l'edizione 2016, alla quale siete tutti invitati. VI ASPETTIAMO!

Carlo Zanotti

Cos'è un Anno Pastorale? Un tempo nel quale sono scandite le diverse proposte, spirituali, formative, caritative e ludiche, che animano e costruiscono una comunità parrocchiale. Solitamente l'Anno Pastorale inizia con il mese di Settembre e si protrae sino all'estate successiva. Ogni anno il Vescovo propone un calendario pastorale, organizzato con i suoi collaboratori, e si rivolge ai fedeli della Diocesi con due messaggi: alle parrocchie in generale e alla comunità dell'Oratorio in particolare.Il documento pastorale rivolto quest'anno alla Diocesi, tiene conto della verifica svolta nei mesi scorsi: come sta andando la catechesi, la pastorale famigliare, la pastorale giovanile? Il Vescovo ha considerato la realtà emersa dalla quale rimane evidente che non si può più parlare di chiesa di popolo, nel senso di un radicato sottofondo cristiano che sostiene e motiva una mentalità comune e condivisi criteri di giudizio evangelicamente ispirati. Da qui nasce la necessità di riproporre il Vangelo come messaggio di speranza e ispirazione di vita anche agli stessi battezzati, perché onorino il sacramento ricevuto con la coerenza delle proprie scelte. Nel documento il Vescovo presenta alcuni obiettivi per la vita pastorale, esorta alla formazione degli operatori e ad una maggiore sinergia tra le realtà attive in Diocesi. Stimola tutti a guardare alla Chiesa universale, respirando i grandi appuntamenti: l'Anno della vita consacrata; il Sinodo della famiglia; il Convegno di Firenze; il Giubileo della misericordia. Nelle nostre agende parrocchiali e famigliari, dobbiamo già annotare due appuntamenti: il primo è sabato 5 settembre alle ore 21,00 con l'intervento del cardinale Angelo Scola vi sarà l'apertura in cattedrale dell'Anno Pastorale. Pregheremo

Il Vescovo ci guida al nuovo Anno Pastorale

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e rifletteremo su questo tema: “L'incontro con l'altro e la costruzione di una nuova identità sociale ed ecclesiale”. Il secondo appuntamento si struttura in un corso residenziale aperto a preti e laici presso il Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio sul tema del convegno di Firenze: “in Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Questi due appuntamenti prevalgono su qualsiasi altro impegno parrocchiale!Il messaggio rivolto agli oratori, in prospettiva con la Giornata Mondiale della Gioventù, ha un bel titolo “Beati noi”! Il Vescovo esorta i giovani e quanti collaborano nell'oratorio a creare con fantasia e passione il linguaggio, quasi la grammatica del nuovo anno oratoriale: essere umani secondo il Vangelo e sperimentare la bellezza feconda della misericordia. Il Vescovo è consapevole che le Beatitudini sono una sfida, vera alternativa ad un mondo troppo conflittuale, diviso tra chi ha successo e chi è scartato.

La redazione

CAMMINIAMO INSIEME - 6

Numeri Utili:don Claudio casa 0372/455777

cell 347/4350542don Massimo 333/5268354

segui la tua Parrocchia on-line!!!!www.dosimoquistroparrocchie.it

Venerdì 28 e Sabato 29 Agosto - oratorio di Soresina - Scuola Animatori: Giochiamoci i talenti. La proposta è rivolta ai ragazzi che hanno fatto l’esperienza del grest e del prescuola.

Lunedì 31 agosto e Martedì 1 settembre: esercizi spirituali proposti dall’ACR per i maschi delle elementari e le medie c/o Seminario.

Mercoledì 2 settembre e giovedì 3 settembre: esercizi spirituali proposti dall’ACR per le femmine della elementari e medie c/o Seminario.

Sabato 5 Settembre h 21 - Cattedrale di Cremona - apertura dell’anno pastorale con l’irtervento del Cardinale Angelo Scola.

Sabato 12 settembre - Seminario - Covegno diocesano ministranti 9.30/15.00

La redazione tutta di «Camminiamo insieme» è felice di condividere con i

suoi lettori la lieta novella delle prossime nozze del redattore Francesco

Beltrami con la fortunata Pamela Chiappani il 19 settembre pv