Amici lontani - pag. 8 - Azione Cattolica Ticinese · Tutte le mattine alle 7.30 prendo il bus che...
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Click – il giornalino cristiano –marzo 2017
In questo numero:
Amici lontani - pag. 8
Il segreto del noce - pag. 6
Che odore ha la terra? - pag. 4
Lortobio, un’oasi di vita - pag. 2
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Luoghi Vicini
Chiudi gli occhi e immagina una bella cascina, come quelle descritte nelle fiabe. Aggiungici un frutteto, un apiario, il giardino dei fiori e l’orto. Tra tante sfuma-ture di verde risaltano i fiori e tra di loro svolazzano farfalle variopinte e si affannano insetti di ogni tipo. Ora apri gli occhi e smetti di sognare perché un posto così esiste davvero. E se hai voglia, ci puoi andare anche tu.
LortobioUn’oasi di vita
“Nella notte tiepida
il melo regala tutto
il suo profumo
alla luna”
«insieme si fa
meno fatica.»
È uno spazio d’incontro.
Si sperimenta
l’importanza
di prendersi cura
insieme della terra.
Si capisce e si accetta la diversità.
«io un giorno sarò
un bel panino.»«non cercarmi in
inverno, ho bisogno
del sole per esser
davvero buono.»
«strap-pami pure se sono
troppo espansiva, ma
lascia un posticino
anche per me.»
«Bleah
che schifo! Eppure
a ben guardare…»
«siamo più ricchi
quando raccogliamo
noi le sementi e non
le compriamo
in bustina.»
Si rispetta
la natura
e i suoi ritmi.
Sensibilità e attenzione all’ambiente.
Ci si prende cura della fertilità della terra.
Si riproducono i semi.
«È bello stare
bene insieme!»
Si vede come
la natura
diventa nutrimento.
«il mondo è
bello perché
è variato.»
dove: a Sant’Antonino, sul Piano di Magadino (GPS:
46°10’04.4’”N 8°57’49.7”E)cosa: attività agricole per i 5 sensi, secondo
il ritmo stagionale e i cicli naturali
quando: tutti i sabati da marzo a fine ottobre,
o su richiesta durante la settimana
chi: [email protected], 091 930 92 32/078 823 71 49,
www.lortobio.ch
LA TERRA?Che odore ha
Chiediamolo a...
la molecola
della geosmina
L'idolo
Tutto (o quasi) ha un odore, anche la terra! E se prendi una bella manciata di terra umida e l’annusi, saprai di che cosa stiamo par-lando. Oppure lo puoi anche sentire bene in un bosco dopo la piog-gia. L’ingrediente che dà alla terra quel tipico odore è la geosmina. La geosmina è una sostanza volatile, ossia che evapora a basse temperature, come l’alcol. Si forma quando muoiono alcuni dei
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microrganismi che vivono nella terra. Si accumula anche negli ortaggi, come la barbabietola che ha infatti un gusto caratte-ristico e un po’ terroso. Oppure dà un certo sapore di fango ai pesci che vivono nei fondali melmosi d’acqua dolce. E quando l’acqua emana un forte odore di terra o di muffa, la causa è ancora una volta da ricercare nella presenza della geosmina.
EPPURE LEI È UTILISSIMO, AD ESEMPIO, NELL’AGRICOLTURA, NO?Esattamente, infatti smuovendo il terreno, lo rendo più fertile!
Signor
SIGNOR LOMBRICO, BUONGIORNO! SI PRESENTI...Il mio vero nome è Lombricus terrestris, ma mi chiamano in molti modi: lombrico, verme e persino, in alcuni dialetti, “ambrotula”. Sono lungo fino a 25 centimetri, scavo gallerie profonde fino a 2 metri.
Lombrico
l'ingrediente
CI PARLI DEL SUO LAVORO…
Presto detto: mi occupo di geofagia.
CIOÈ?
Cioè passo la giornata
a mangiare terra: è il mio modo
per nutrirmi dei sali minerali
e delle altre sostanze
di cui ho bisogno per crescere
forte, lungo e sano.
CAPISCO… HO LETTO, PERÒ, CHE IL SUO RAPPORTO
CON GLI UMANI NON È DEI PIÙ AMICHEVOLIÈ vero! Forse è per via del mio aspetto poco grazioso…
Spesso vengo usato come esca per pescare e la cosa
non mi piace molto. Alcuni credono poi che tagliandomi
in due si possano creare due lombrichi… ma non è vero!UNA CURIOSITÀ PER CONCLUDERE. PRIMA DELL’INTERVISTA CI DICEVA CHE È STATO DIMOSTRATO CHE LA SUA MEMORIA DURA MENO DI 20 SECONDI. È VERO?Cos’ho detto, io? Non ricordo… a proposito, non ci siamo ancora presentati… piacere! Il mio vero nome è Lombricus terrestris, ma mi chiamano anche in molti modi…
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LA TALPA:
CONOSCI I NOMI
DI QUESTI ANIMALI:
a: glomeride, b: acaro,
c: millepiedi (litobio),
d: scarafaggio,
e: forbicina, f: lombrico
CRUCITANA:
1: serpente; 2: volpe;
3: lumaca; 4v: faina;
4o: formica; 5: lombrico;
6: talpa; 7: topo;
8: marmotta; 9: tasso;
10: riccio; 11: coniglio
Per il compleanno Pietro aveva ricevuto una scavatrice. Era gialla, come quelle che si vedono nei cantieri. Ci poteva salire, spostarla muovendo i piedi per terra e con due leve mano-vrare la ruspa. Pietro imparò subito a lavorarci
e appena poteva andava in giardino dove formava stagni e nuovi sentieri. Una sera,
sotto il vecchio noce, notò una crepa nel terreno. Si mise a scavare e a un certo
punto la pala grattò contro qualche cosa di duro. Pietro pensò:
e se avessi trovato un tesoro? In quel momento lo chiama-
rono per la cena e dovette
rientrare. Quella notte fece molti sogni: in uno dissotterrava un forziere con monete d’oro e pietre preziose. In un altro trovava lo scudo di un antico guerriero. Sognò perfino di aver scoperto lo scheletro di un dinosauro.Il mattino riuscì a mala pena a fare colazione, tanta era la fretta di rico-minciare a scavare. In poco tempo sollevò la pietra che l’aveva fermato la sera prima. Delusione: sotto non c’era nessun tesoro. La guardò da vicino sperando di trovarvi almeno delle incisioni, ma niente di niente. C’erano soltanto le impronte delle gallerie scavate dai millepiedi. Quando fu chiaro che quel sasso non era nemmeno un fossile, Pietro provò una grande delusione.Si avvicinò il nonno che aveva osservato la scena. «Non essere triste Pietro,» gli disse, «oggi hai scoperto il mio segreto. Molto tempo fa nella casa accanto viveva una bambina che si chiamava Monica. Eravamo molto amici, anzi, quello che io provavo per lei era proprio amore. Purtroppo i suoi genitori dovettero andare ad abitare in un altro paese. Il giorno della partenza Monica mi lasciò in ricordo il nastro rosso con cui si legava i capelli. Quando non ebbi più lacrime feci un buco per terra, ci misi il nastro e sopra la pietra. E lì vicino piantai il noce. La terra ha trasformato anche il nastro rosso in nutrimento per l’albero. Mi piace guardarlo e vedere che l’amore è quello che dà nutrimento alla vita.»
del noceIl segreto
Mi chiamo Hope Kaza, ho 7 anni e abito a Carlise Bridge in Sudafrica. Tutte le mattine alle 7.30 prendo il bus che mi porta a scuola: sono in prima. L’aritmetica non mi pia-ce così tanto come leggere e scrivere. So già tutto l’alfabe-to e nelle verifiche sono la migliore. Mio nonno mi aveva già insegnato l’alfabeto.Faccio colazione a casa, il pranzo ce lo danno a scuolae per la merenda e la cena sono di nuovo a casa. Il riso c’è quasi sempre. Il nostro piatto tradizionale si chiama
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samp. Sono chicchi di mais senza la pellicina gialla, fatti cuocere interi finché diventano teneri. Si mangia con fagioli, riso, pesce o verdura. Le mie migliori amiche sono Sikela e Nikela e con loro gioco al mondo. Anche con il mio fratellino Dori gioco volentieri a guardie e ladri. Ho un quaderno su cui disegno e scrivo, ma mi piace anche non fare niente e riposarmi sul divano. Sogno di diventare maestra e insegnare tante cose ai bambini. Abito con i nonni, Dori e mia cugina. In casa
Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti aiutano persone come Hope e la sua famiglia ad avere di nuovo una casa in cui pos-sano vivere tutti insieme. Con il denaro che tante persone mettono da par-te facendo piccole rinunce durante la Quaresima, si riesce a fare tanto e bene.
amici lontani
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Una CASA aiuto nelle faccende domestiche. La mamma viene a trovar-ci una volta al mese. Lei vive con gli altri fratelli a Graham-stown per restare vicino a papà. Lui abita nell’azienda agricola dove lavora. Prima abitavamo tutti insieme, nella fattoria dove lavorava papà. Poi il proprietario ha venduto la fattoria e quello nuovo ci ha mandati via. Avevamo anche un orto per le patate e i fagioli e la mamma con i meloni faceva la marmellata. Mi spiace che non abbiamo più una casa e non vedo l’ora di averne una nuova!
per Hope
Prendersi cura la parola
della terra che ci nutre
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Cara Cheyenne, ha ragione la nonna, purtroppo il territorio cambia e non sempre in bene, il verde scom-pare per lasciare il posto a costruzioni non
sempre piacevoli da vedere. Ho paura che i tuoi figli penseranno che il latte cresce sulle piante come
le mele o che sono i supermercati a farlo. Tu però continua a fare
passeggiate e a osservare la natu-ra, ma soprattutto continua a farti
raccontare da tua nonna com’era una volta: magari potrai riscoprire
delle attività del passato da fare oggi nella natura. Divertiti! Ciao ciao,
Luis
La posta di luis
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In una delle prime pagine della Bibbia, vediamo Dio che fa il giardiniere. Sceglie un buon posto sulla terra, che egli ha appena creato, e realizza un bel giardino. Il suolo di questo giardino è ricco di sostanze nutrienti ed è bagnato da ruscelli di acqua fresca e pulita. Non è un deserto dove non cresce niente. Dio prende allora tanti semi diversi, li pianta nella terra, e li bagna con la pioggia. I semi germogliano e mettono le radici che scendono nel profondo a cercare nutrimento. Si formano i rami e le foglie che salgono verso il sole a cercare calore. Le piante, i cespugli e i fiori di ogni tipo che crescono nel giardino sono belli da vedere e utili perché danno frutti buoni da mangiare. Quando il giardi-niere Dio ha finito il suo lavoro è contento e sorride. Ma è ancora più contento perché questo giardino non è per lui stesso, è un regalo per Eva e Adamo, i primi due esseri umani creati. E infatti Dio prende il primo uomo e la prima
donna e li mette nel giardino di Eden che ha preparato per loro. Dio allora dice loro: «Ora tocca a voi coltivare e custo-dire questo giardino, in modo che dia sempre tanti frutti, per voi e per le persone che nasceranno dopo di voi».
Che cosa vuole dire questo racconto per noi oggi? • Secondo te Dio è contento di come ci stiamo prendendo cura del suo giardino?• Ti ricordi di una volta che hai messo le mani nella terra
per piantare un seme o una pianticella?• Che cosa pensi quando cogli un fiore?
Leggi il capitolo 2 del libro della Genesi (versi 1-9.15)
Ciao Luis, come stai? Ti racconto un po’ di me.
Ho una nonna favolosa che sa tante cose.
Quando non sono a scuola, mi porta spesso a
passeggio. A volte quando incontriamo un palazzo, o una
nuova strada o un supermercato mi dice:
«vedi Cheyenne, qui una volta c’era un grande
prato e vi pascolavano le mucche» oppure
«qui c’erano dei castagni sanissimi e veni-
vamo a raccogliere le castagne da mettere
nella grà». E quando me lo dice, mi sembra
triste, ma poi gli passa. Ma Luis, anche tu sai
tante cose, come la vedi? A presto.
Cheyenne
Luis, c/o
Sacrificio Quaresimale,
cp 6350, 6901 Lugano.
Il sogno di ogni bambino? Colorare la propria città! Con lo SpargiFiori questo sogno si trasforma in realtà: crea anche tu delle palline con semi di fiori per diventare un artista dal pollice verde!
Spargi
Unisci in una ciotola 5 parti di terriccio, 3 di argilla e una di semi. Come misura prendi un cucchiaio o un piccolo bicchierino: l’importante è usare sempre lo stesso per tutti gli elementi.
Aggiungi al composto dell’acqua, piano piano, mentre impasti, fino a ottenere una consistenza simile alla plastilina.
Con l’impasto finale fai delle palline belle compatte e lasciale asciugare per uno o due giorni in un luogo secco e ombreggiato.
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- Terriccio- Argilla in polvere - Semi di fiori - Acqua- Ciotola e cucchiaio
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Tutto è pronto per colorare la città! Distribuisci i tuoi SpargiFiori negli angoli grigi o nelle aiuole secche. Attenzione: non tutti potrebbero gradire il tuo attacco d’arte, scegli dunque con cura dove diffondere la tua fantasia floreale. Dopo qualche settimana torna sul posto e fai delle foto: Luis sarà contento di poter ammirare il risultato del tuo impegno!
Cruci-tanaAiutandoti con le definizioni, inserisci nello schema i nomi di tutti gli animali che scavano la loro tana sotto terra.
Cerca questo simbolo tra le pagine di Click per trovare le souzioni dei giochi.
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mettiti in gioco
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Click,
giornalino cristiano
di apertura al mondo
e alle sue contraddizioni
marzo 2017
un progetto sostenuto da:
Associazione Biblica
della Svizzera italiana,
Azione Cattolica Ragazzi,
Conferenza Missionaria della
Svizzera Italiana,
Missio,
Sacrificio Quaresimale,
Ufficio insegnamento religioso.
grafica e impaginazione:
© Daniela Raggi, Up-design
illustrazioni:
© Dina Dasoki e Daniela Raggi
fotografie:
© Martina Robbiani,
Patricio Frei,
Lortobio
hanno collaborato
a questo numero:
Rosalba Bianchetto,
Ernesto Borghi, Mauro Clerici,
Patricio Frei,
Marinella Giovannini,
Andrea Gregori,
Alice Guglielmetti,
Andrea Jacot-Descombes,
Daria Lepori,
Cristiana Nicolet,
Mariella Nobile,
Marzia Pagnamenta,
Martina Robbiani,
Gianna Saldarini Cardinetti.
impressum
NellaTerra
Acaro, scarafaggio, lombrico, forbicina, millepiedi (litobio), glomerideConosci i nomi di questi animali?Segui
La TalpaChe strada deve fare la talpa per uscire di nuovo dalla terra?
Orizzontale:2. arancione con una grande coda4. piccola e nera non la vogliamo ai pic-nic6. ci vede molto poco7. va pazzo per il formaggio8. vive in alta montagna e fischia10. i suoi aculei pungono11. ha lunghe orecchie e ama le carote
Verticale:1. lo è la vipera3. è molto lenta e trascina la sua casa4. grigia con denti aguzzi e coda lunga5. detto anche verme di terra9. nero, bianco, e un po’ goffo
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CD E
F
Bella lì, Luis!
Sei pronto per il mega
PARTY?!?.
Ma dai, sottoterra è tutto buio e gli animali
sono mosci!
SCATENIAMO-CI! DJ, pompa
il sound!!!
Se me lo chiedi
tu…
Come no… chissà che noia ‘sto
quattr’occhi.
Male, zio! Atahualpa
la Talpa mi ha invitato alla sua festa!
E che ne sai tu...Prova ad andarci,
mi dirai com’è andata…
Ué, Luis, come butta?!
E allora?
Non ci posso
credere: è una festa mitica!
Dio aveva ragione! Adesso
mi diverto un mondo!
Che noia! Io non ci
voglio andare!