AMBULATORIO MA.RE.A: UN AIUTO PER TRACCIARE LA ROTTA Novara 14 maggio 2013 Università del Piemonte...

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AMBULATORIO MA.RE.A:AMBULATORIO MA.RE.A:

UN AIUTO PER UN AIUTO PER TRACCIARE LA ROTTATRACCIARE LA ROTTA

Novara 14 maggio 2013Novara 14 maggio 2013

Università del Piemonte OrientaleUniversità del Piemonte OrientaleAOU Maggiore della Carità di NovaraAOU Maggiore della Carità di Novara

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•Il progetto Ma.re.a: motivazioni,modello Il progetto Ma.re.a: motivazioni,modello organizzativo e risultati della fase pilota.organizzativo e risultati della fase pilota.•L’importanza del fattore tempoL’importanza del fattore tempo•Modello organizzativo attuale/ideale: criticitàModello organizzativo attuale/ideale: criticità•Trapianto da viventeTrapianto da vivente

•Aspetti psicologiciAspetti psicologici•Istruzioni per le sentinelle come segnalare un Istruzioni per le sentinelle come segnalare un nuovo paziente in carico nel sistema nuovo paziente in carico nel sistema Informativo Regionale TrapiantiInformativo Regionale Trapianti

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Progetto MA.RE.A.Progetto MA.RE.A.

Estensione del Programma Estensione del Programma all’intera Regione Piemonte ed all’intera Regione Piemonte ed

alla Valle d’Aostaalla Valle d’Aosta

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•Numerose evidenze dimostrano che il Numerose evidenze dimostrano che il trapianto è la migliore terapia per l’uremia nei trapianto è la migliore terapia per l’uremia nei pazienti idoneipazienti idonei

•Notevoli sono i vantaggi clinici sociali ed Notevoli sono i vantaggi clinici sociali ed economici dei trapianti da cadavere ed ancor economici dei trapianti da cadavere ed ancor più da vivente nei confronti dei pazienti in più da vivente nei confronti dei pazienti in dialisi.dialisi.

•Il trapianto preventivo è la soluzione miglioreIl trapianto preventivo è la soluzione migliore

per i pazienti con uremia avanzata ed anche la per i pazienti con uremia avanzata ed anche la più razionale per l’utilizzo delle risorsepiù razionale per l’utilizzo delle risorse

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I pazienti trapiantati hanno un rischio di morte ridotto del 68% rispetto ai pazienti in lista di attesa per trapianto.

In particolare i pazienti uremici anziani (>70 aa) o diabetici avrebbero una aspettativa di vita di 11 aa maggiore se trapiantati rispetto ai pazienti uremici in dialisi.

Pesavento TE, Clin J Am Soc Nephrol 2009

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Graft survival as determined by dialysis time over 10 yr. Those who receive a preemptive transplant with Graft survival as determined by dialysis time over 10 yr. Those who receive a preemptive transplant with living or deceased donor kidneys before starting dialysis have better long-term graft survival. When living or deceased donor kidneys before starting dialysis have better long-term graft survival. When paired kidneys from a single donor are evaluated, allografts that go to a recipient who has been on paired kidneys from a single donor are evaluated, allografts that go to a recipient who has been on dialysis for only 0 to 6 mo survive longer than those who have been on dialysis for >24 mo.- Meier-dialysis for only 0 to 6 mo survive longer than those who have been on dialysis for >24 mo.- Meier-Kriesche HU, Kaplan B: Waiting time on dialysis as the strogest modifiable risk factor for Kriesche HU, Kaplan B: Waiting time on dialysis as the strogest modifiable risk factor for renal<transplant outcome: a paired donor kidney analysis. Transplantation 74: 1377-1381, 2002.renal<transplant outcome: a paired donor kidney analysis. Transplantation 74: 1377-1381, 2002.

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IL TRAPIANTO PREVENTIVO È LA IL TRAPIANTO PREVENTIVO È LA SOLUZIONE MIGLIORE PER I PAZIENTI IN SOLUZIONE MIGLIORE PER I PAZIENTI IN MALATTIA RENALE AVANZATA E LA PIÙ MALATTIA RENALE AVANZATA E LA PIÙ

RAZIONALE IN TERMINI DI UTILIZZO RAZIONALE IN TERMINI DI UTILIZZO DELLE RISORSE ECONOMICHE DELLE RISORSE ECONOMICHE

REGIONALIREGIONALI

MAMA•attualmente non e ancora possibile in Piemonte aprire

la LAT da cadavere ai pazienti ancora in stato predialitico

•i trapianti da vivente non soltanto sono in numero insufficiente a vicariare le donazioni da cadavere, ma spesso costituiscono un’opzione terapeutica che viene prospettata solo in caso di prolungata attesa in lista trapianti

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In Piemonte l’immissione in LAT In Piemonte l’immissione in LAT avviene con notevole ritardo rispetto avviene con notevole ritardo rispetto all’avvio della dialisi e non appare al all’avvio della dialisi e non appare al

momento eticamente possibile momento eticamente possibile aprire la lista da cadavere ai pazienti aprire la lista da cadavere ai pazienti

in predialisi in predialisi

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Progetto MA.RE.A.Progetto MA.RE.A.

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IL PROGETTO MA.RE.A.

NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVINUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI

•preparare il terreno per il trapianto preventivo da preparare il terreno per il trapianto preventivo da cadavere, garantendo sia una durata certa e il più cadavere, garantendo sia una durata certa e il più possibile breve della preparazione del paziente per possibile breve della preparazione del paziente per l’inserimento in LAT, sia una anticipazione dell’inizio l’inserimento in LAT, sia una anticipazione dell’inizio di tale preparazionedi tale preparazione

•favorire un aumento dei trapianti da viventefavorire un aumento dei trapianti da vivente

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23 centri di Nefrologia 23 centri di Nefrologia e Dialisi (escluso O.I.R.M.)e Dialisi (escluso O.I.R.M.)

• AO. Citta’ della salute S. Giovanni Battista

• AOU Maggiore Carità Novara • Az. Osp. CTO - Maria Adelaide• Osp. San Giovanni Bosco• A.O. Ordine Mauriziano• Presidio ospedaliero Martini

11 centri pilota

CENTRI PILOTACENTRI PILOTA

criterio di selezione: criterio di selezione:

servizio di servizio di psicologia già psicologia già attivoattivo

Dott.Mattia Brunelli - AIRT

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Obiettivi del programmaObiettivi del programma1.1.Intercettare più precocemente i pazienti Intercettare più precocemente i pazienti con insufficienza renale cronicacon insufficienza renale cronica2.2.Ottenere l’anticipazione dell’inizio della Ottenere l’anticipazione dell’inizio della preparazione dei pazienti per l’immissione preparazione dei pazienti per l’immissione in LATin LAT

3.3.Promuovere il trapianto da donatore Promuovere il trapianto da donatore viventevivente

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1. Intercettare più precocemente i 1. Intercettare più precocemente i pazienti con insufficienza renale pazienti con insufficienza renale cronica.cronica.

2. Ottenere l’anticipazione 2. Ottenere l’anticipazione dell’inizio della preparazione dei dell’inizio della preparazione dei pazienti per l’immissione in LATpazienti per l’immissione in LAT

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Recommendations of the NKF/KDOQI Conference on Early Transplantationa

Clinical Recommendations Financial Recommendations

Increase access to preemptive transplantation by promoting early patient education (CKD stage 3) regarding transplantation as an RRT option; promoting early referral (CKD stage 4) to a transplant center; promoting knowledge regarding LD kidney transplantation among patients with CKD and providers

Modify eligibility for Medicare ESRD to begin at late stage 4 or early stage 5 CKD (eGFR ≤15 to 20 ml/min)

Improve funding for support services in CKD clinics: •education regarding transplantation as modality of RRT; •accelerated processing time for Medicare enrollment; •social services

Improve efficiency of evaluation at transplant centers and of communication between transplant centers and referring physicians: staffing adequate to make 6 wk from referral to listing as the standard

Support Part B premium reimbursement by third parties (as with COBRA)

Increase percentage of LD transplants performed preemptively from 26 to 50%

Promote measures to increase availability of kidneys for transplantation: provide adequate funding for the Organ Donation Recovery and Improvement Act; a national program to protect LD from financial disincentives and health risks associated with donor nephrectomy

Create benchmarks to measure performance:preemptive referral and transplantation rates for nephrologists and dialysis providers;evaluation time and preemptive transplant rates for transplant centers

Increase resource availability for: •posttransplantation care; •better reimbursement to nephrologists for posttransplantation care relative to long-term dialysis; •extension of Medicare entitlement from 36 mo to life of the allograft

aeGFR, estimated GFR; NKF/KDOQI, National Kidney Foundation Kidney Disease Outcomes Quality Initiative.Clin J Am Soc Nephrol. 2008 March; 3(2): 471–480. doi: 10.2215/CJN.05021107.Copyright © 2008 by the American Society of Nephrology

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2. Promuovere il trapianto 2. Promuovere il trapianto da donatore viventeda donatore vivente

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Deceased and Living DonorsDeceased and Living Donors1998 – 20071998 – 2007

U.S.U.S.

0

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3.000

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6.000

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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Num

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DeceasedDonorLiving Donor

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0

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200

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2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012*

Sistema Informativo TrapiantiSistema Informativo Trapianti

Attività di trapianto*

N° trapianti per anno *N° trapianti per anno *

RENE vivente RENE vivente 2001 – 2001 – 2012*2012*

*Per l’ultima annualità il dato è in proiezione

11%11%dei trapiantidei trapianti

di renedi rene

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67 6454 50 45 45 39 34 34 32 27 24 22 21 19 19 16 15 11 9 7 6 5 4 1

0

50

100

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250

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Totale trapianti

Attività di trapianto

*calcolato in base alla data trapianto , può quindi differire dal n° di segnalazioni concluse per trapianto calcolate sulla base della data

segnalazioneSistema Informativo TrapiantiSistema Informativo Trapianti

RENE vivente RENE vivente 2001 - 2001 - 20122012

1751

4141al 14 maggio 2013al 14 maggio 2013

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TOTO

NONO

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Motivazioni della ridotta attività di trapianto di rene da vivente in Italia

Insufficiente informazione dei medici, dei pazienti e dei potenziali donatori

Scarsa propensione dei nefrologi

Fase di preparazione molto lunga

Estrema tutela del donatore

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Ambulatorio MAREA:Ambulatorio MAREA:

Un aiuto per tracciare la rottaUn aiuto per tracciare la rotta

Università del Piemonte OrientaleUniversità del Piemonte OrientaleAzienda Ospedaliero Universitaria Azienda Ospedaliero Universitaria

Maggiore della Carità di NovaraMaggiore della Carità di Novara

14 maggio 201314 maggio 2013