ambientale in Campania e in · in Campania e Puglia e che è stato approvato in commissione. Nel...

Roma, approvato in Commissione il documento del senatore Romano sull''emergenza ambiente in Campania

Scritto da Antonio LuisèMercoledì 05 Febbraio 2014 15:56

ROMA - La 12° Commissione Igiene e sanità ha approvato ieri il parere che che il senatoreLucio Romano, presidente del Gruppo Per l'Italia, ha scritto in merito alle emergenze ambientaliin Campania e Puglia e che è stato approvato in commissione. Nel parere si esprime parerefavorevole sul decreto legge 1275 per fronteggiare emergenze ambientali e industriali. Il decreto prevede lo stanziamento di 50milioni di euro per il 2014 e il 2015 per effettuare prevenzione sanitaria sulla popolazione cherisiede in Campania e Puglia. Nel parere c'è un lungo elenco di ulteriori misure che dovrebberoessere realizzate in particolare per la regione Campania.

Di seguito il documento ufficiale:

La Commissione 12 esaminato, per quanto dicompetenza, il provvedimento in merito alla conversionein legge, con modificazioni, del decreto-legge 10dicembre 2013, n. 136, recante disposizioni urgentidirette a fronteggiare emergenze ambientali eindustriali ed a favorire lo sviluppo delle areeinteressate

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considerato che il decreto-leggereca - tra le altre - disposizioniper le situazioni di emergenzaambientale in Campania e inPuglia;

nel corso dell’esame alla Camerasono state inserite specifichedisposizioni

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concernenti la tutela della salute,le azioni di monitoraggiosanitario e le attività di

prevenzione;

sono state inserite specifichedisposizioni per la Campania e laPuglia, volte ad assicurarel'analisi e la pubblicazione deidati dello studio epidemiologico«Sentieri», relativo ai Siti diinteresse nazionale (SIN) delle

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due Regioni, le quali prevedonoanche aggiornamenti attraversopotenziamenti degli studiepidemiologici;

Il decreto-legge prevede lostanziamento di cinquantamilioni di euro per il

2014 e il 2015 per effettuareprevenzione sanitaria sullapopolazione che risiede nellearee citate; in particolare, per la

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regione Campania sono previstiinterventi per la sicurezzaambientale e agroalimentare;

Tutte le iniziative menzionatesono necessarie per fronteggiarel'emergenza

ambientale e sanitaria, e tuttaviasi richiedono studi ed indaginipiù approfonditi e di lungoperiodo, per individuaresoluzioni alle gravi criticità in cui

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versano alcune zone dellaCampania.

esprime parere favorevole,

osservando che si dovrebbevalutare l'opportunità di alcuneulteriori misure,

volte a:

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a) caratterizzare in Campania lacomposizione geo-chimica delsuolo

agrario, in aree a potenzialerischio e già individuate in studieffettuati - per 961 campioni disuoli superficiali (0-20 cm) e per39 elementi chimici - conindagini sitospecifiche,

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vale a dire con prelievo dicampioni con maglia 100x100 m,o 200 x 200

m;

b) determinare il livello dibiodisponibilità degli elementitossici rispetto

alle matrici vegetali, con

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procedura di selezione deicampioni a livello di sito

specifico;

c) determinare i tassi diassorbimento da parte delle varietipologie di

colture vegetali dei diversicontaminanti chimici presenti nei

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suoli e nelle acque di falda;

d) definire – particolarmente perle aree potenzialmente“compromesse” in

area SIN - i potenziali percorsi dimigrazione seguiti dagliinquinanti dal compartogeologico-ambientale versoquello biologico e, daquest’ultimo, lungo l'interopercorso (catena trofica), fino

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all’uomo - nelle matrici umanequali capelli, urine, sangue -attraverso metodologieinnovative quali l’utilizzo dianalisi isotopiche;

e) determinare, con parametricerti, la qualità dei suoli agricolie delle acque d’irrigazione,prevedendo, per quanto riguardain particolare la qualità delle

acque destinate all’irrigazione,

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l’adozione di specificoregolamento che definisca iparametri fondamentali di qualitàdelle acque destinate a usoirriguo su colture alimentari e lerelative modalità di analisi, inmodo da garantire la tuteladell’ambiente e della salute,nonché per disciplinare laverifica e l’eventuale modificadelle norme tecniche per ilriutilizzo delle acque reflue;

f) valutare la destinazioneagricola dei terreni indicati come

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non idonei alla

produzione agroalimentare,prevedendo espressamente chegli stessi terreni non possanoavere una destinazione diversada quella preesistente,analogamente a quanto previstodalla normativa sulle areeboscate e i pascoli percorsi dalfuoco (articolo 10 della legge n.353 del 2000);

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g) valutare la qualità, la quantità,la persistenza dei contaminanti ele

ripercussioni effettive deglistessi sulla sicurezza alimentare,ai sensi degli articoli 14 e 15 delregolamento (CE) n. 178/2002,che stabilisce i principi e irequisiti generali dellalegislazione alimentare, istituiscel’Autorità europea per lasicurezza alimentare e fissaprocedure nel campo dellasicurezza alimentare;

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h) studiare dei meccanismi diregolazione dell’espressionegenica per

microaree a rischio che -considerando come molti deiprocessi legati all’esposizioneambientale di inquinanti inizi benprima della nascita - rendepossibile l’identificazione del“profilo epigenetico” individuale– alla base anche dell’insorgenzae progressione dei tumori – con

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la determinazione di “indicatori”molto sensibili in grado didescrivere con più precisionel’ambiente nel quale il soggettovive o col quale interagisce;

i) programmare la prevenzionesanitaria secondogeolocalizzazione

epidemiologica per microaree –usufruendo anche dellacaratterizzazione ambientale –

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sulla base dell’individuazionedelle patologie a maggiorincidenza oncologica e, perquanto riguarda i difetticongeniti, a maggiore prevalenzaalla nascita o per prevalenzatotale;

l) distribuire le risorse sanitariesecondo fattori di ponderazionedella quota

sanitaria con particolare rilievo a

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stato lavorativo, mortalità,morbosità e aspettativa di vitamedia alla nascita, considerata ladocumentata evidenza statisticadella riduzione di 2 anni nelparametro ISTAT “aspettativa divita alla nascita” per le provincedi Napoli e Caserta;

m) garantire l'esenzione deisversamenti illegali di rifiutitossici e a maggior incidenza dipatologia oncologica chepotranno essere individuate infuturo, come da articolo 2,

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comma 4-decreto-legge;

n) avviare un monitoraggionazionale della situazione inun'ottica di rete

delle competenze: ambientali,sanitarie, giuridiche edeconomiche e con un apertoconfronto con i territori e le lororappresentanze istituzionali,civili ed associative;

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o) sollecitare la realizzazione delRegistro dei tumori in tutto ilterritorio

nazionale.

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considerato che ildecreto-legge reca - tra lealtre - disposizioni per lesituazioni di emergenzaambientale in Campania ein Puglia;

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nel corso dell’esame allaCamera sono stateinserite specifichedisposizioni

concernenti la tutela dellasalute, le azioni dimonitoraggio sanitario ele attività di

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prevenzione;

sono state inseritespecifiche disposizioniper la Campania e laPuglia, volte ad assicurarel'analisi e la pubblicazionedei dati dello studioepidemiologico «Sentieri»,relativo ai Siti di interessenazionale (SIN) delle due

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Regioni, le qualiprevedono ancheaggiornamenti attraversopotenziamenti degli studiepidemiologici;


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2014 e il 2015 pereffettuare prevenzionesanitaria sullapopolazione che risiedenelle aree citate; inparticolare, per la regioneCampania sono previstiinterventi per la sicurezzaambientale eagroalimentare;

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Tutte le iniziativemenzionate sononecessarie perfronteggiare l'emergenza

ambientale e sanitaria, etuttavia si richiedono studied indagini piùapprofonditi e di lungoperiodo, per individuaresoluzioni alle gravi

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criticità in cui versanoalcune zone dellaCampania.


osservando che sidovrebbe valutarel'opportunità di alcune

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ulteriori misure,

volte a:

a) caratterizzare inCampania lacomposizionegeo-chimica del suolo

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agrario, in aree apotenziale rischio e giàindividuate in studieffettuati - per 961campioni di suolisuperficiali (0-20 cm) e per39 elementi chimici - conindagini sitospecifiche,

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vale a dire con prelievo dicampioni con maglia100x100 m, o 200 x 200

m;

b) determinare il livello dibiodisponibilità deglielementi tossici rispetto

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alle matrici vegetali, conprocedura di selezione deicampioni a livello di sito

specifico;

c) determinare i tassi di

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assorbimento da partedelle varie tipologie di

colture vegetali dei diversicontaminanti chimicipresenti nei suoli e nelleacque di falda;

d) definire –

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particolarmente per learee potenzialmente“compromesse” in

area SIN - i potenzialipercorsi di migrazioneseguiti dagli inquinanti dalcompartogeologico-ambientaleverso quello biologico e,da quest’ultimo, lungo

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l'intero percorso (catenatrofica), fino all’uomo -nelle matrici umane qualicapelli, urine, sangue -attraverso metodologieinnovative quali l’utilizzodi analisi isotopiche;

e) determinare, conparametri certi, la qualitàdei suoli agricoli e delle

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acque d’irrigazione,prevedendo, per quantoriguarda in particolare laqualità delle

acque destinateall’irrigazione, l’adozionedi specifico regolamentoche definisca i parametrifondamentali di qualitàdelle acque destinate a

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uso irriguo su colturealimentari e le relativemodalità di analisi, inmodo da garantire latutela dell’ambiente e dellasalute, nonché perdisciplinare la verifica el’eventuale modifica dellenorme tecniche per ilriutilizzo delle acquereflue;

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f) valutare la destinazioneagricola dei terreni indicaticome non idonei alla

produzioneagroalimentare,prevedendoespressamente che glistessi terreni non possanoavere una destinazionediversa da quella

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preesistente,analogamente a quantoprevisto dalla normativasulle aree boscate e ipascoli percorsi dal fuoco(articolo 10 della legge n.353 del 2000);

g) valutare la qualità, laquantità, la persistenzadei contaminanti e le

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ripercussioni effettivedegli stessi sullasicurezza alimentare, aisensi degli articoli 14 e 15del regolamento (CE) n.178/2002, che stabilisce iprincipi e i requisitigenerali della legislazionealimentare, istituiscel’Autorità europea per lasicurezza alimentare e

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fissa procedure nel campodella sicurezza alimentare;

h) studiare deimeccanismi di regolazionedell’espressione genicaper

microaree a rischio che -

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considerando come moltidei processi legatiall’esposizione ambientaledi inquinanti inizi benprima della nascita - rendepossibile l’identificazionedel “profilo epigenetico”individuale – alla baseanche dell’insorgenza eprogressione dei tumori –con la determinazione di“indicatori” moltosensibili in grado di

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descrivere con piùprecisione l’ambiente nelquale il soggetto vive ocol quale interagisce;

i) programmare laprevenzione sanitariasecondogeolocalizzazione

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epidemiologica permicroaree – usufruendoanche dellacaratterizzazioneambientale – sulla basedell’individuazione dellepatologie a maggiorincidenza oncologica e,per quanto riguarda idifetti congeniti, amaggiore prevalenza allanascita o per prevalenzatotale;

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l) distribuire le risorsesanitarie secondo fattoridi ponderazione dellaquota

sanitaria con particolarerilievo a stato lavorativo,mortalità, morbosità easpettativa di vita media

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alla nascita, considerata ladocumentata evidenzastatistica della riduzionedi 2 anni nel parametroISTAT “aspettativa di vitaalla nascita” per leprovince di Napoli eCaserta;

m) garantire l'esenzionedei sversamenti illegali di

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rifiuti tossici e a maggiorincidenza di patologiaoncologica che potrannoessere individuate infuturo, come da articolo 2,comma 4-decreto-legge;

n) avviare unmonitoraggio nazionaledella situazione inun'ottica di rete

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delle competenze:ambientali, sanitarie,giuridiche ed economichee con un aperto confrontocon i territori e le lororappresentanzeistituzionali, civili edassociative;

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o) sollecitare larealizzazione del Registrodei tumori in tutto ilterritorio

nazionale.

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considerato che ildecreto-legge reca - tra lealtre - disposizioni per lesituazioni di emergenzaambientale in Campania e inPuglia;

nel corso dell’esame allaCamera sono state inserite

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specifiche disposizioni

concernenti la tutela dellasalute, le azioni dimonitoraggio sanitario e leattività di

prevenzione;

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sono state inseritespecifiche disposizioni per laCampania e la Puglia, voltead assicurare l'analisi e lapubblicazione dei dati dellostudio epidemiologico«Sentieri», relativo ai Siti diinteresse nazionale (SIN)delle due Regioni, le qualiprevedono ancheaggiornamenti attraverso

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potenziamenti degli studiepidemiologici;


2014 e il 2015 per effettuareprevenzione sanitaria sulla

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popolazione che risiedenelle aree citate; inparticolare, per la regioneCampania sono previstiinterventi per la sicurezzaambientale eagroalimentare;

Tutte le iniziativemenzionate sono necessarieper fronteggiare

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l'emergenza

ambientale e sanitaria, etuttavia si richiedono studied indagini più approfonditie di lungo periodo, perindividuare soluzioni allegravi criticità in cui versanoalcune zone dellaCampania.

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osservando che si dovrebbevalutare l'opportunità dialcune ulteriori misure,

volte a:

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a) caratterizzare inCampania la composizionegeo-chimica del suolo

agrario, in aree a potenzialerischio e già individuate instudi effettuati - per 961campioni di suoli superficiali(0-20 cm) e per 39 elementi

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chimici - con indaginisitospecifiche,

vale a dire con prelievo dicampioni con maglia100x100 m, o 200 x 200

m;

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b) determinare il livello dibiodisponibilità deglielementi tossici rispetto

alle matrici vegetali, conprocedura di selezione deicampioni a livello di sito

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specifico;

c) determinare i tassi diassorbimento da parte dellevarie tipologie di

colture vegetali dei diversicontaminanti chimicipresenti nei suoli e nelle

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acque di falda;

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area SIN - i potenzialipercorsi di migrazioneseguiti dagli inquinanti dal

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compartogeologico-ambientale versoquello biologico e, daquest’ultimo, lungo l'interopercorso (catena trofica),fino all’uomo - nelle matriciumane quali capelli, urine,sangue - attraversometodologie innovative qualil’utilizzo di analisi isotopiche;

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e) determinare, conparametri certi, la qualità deisuoli agricoli e delle acqued’irrigazione, prevedendo,per quanto riguarda inparticolare la qualità delle

acque destinateall’irrigazione, l’adozione dispecifico regolamento chedefinisca i parametri

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fondamentali di qualità delleacque destinate a usoirriguo su colture alimentarie le relative modalità dianalisi, in modo da garantirela tutela dell’ambiente edella salute, nonché perdisciplinare la verifica el’eventuale modifica dellenorme tecniche per ilriutilizzo delle acque reflue;

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f) valutare la destinazioneagricola dei terreni indicaticome non idonei alla

produzione agroalimentare,prevedendo espressamenteche gli stessi terreni nonpossano avere unadestinazione diversa daquella preesistente,analogamente a quanto

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previsto dalla normativasulle aree boscate e ipascoli percorsi dal fuoco(articolo 10 della legge n.353 del 2000);

g) valutare la qualità, laquantità, la persistenza deicontaminanti e le

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ripercussioni effettive deglistessi sulla sicurezzaalimentare, ai sensi degliarticoli 14 e 15 delregolamento (CE) n.178/2002, che stabilisce iprincipi e i requisiti generalidella legislazionealimentare, istituiscel’Autorità europea per lasicurezza alimentare e fissaprocedure nel campo dellasicurezza alimentare;

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h) studiare dei meccanismidi regolazionedell’espressione genica per

microaree a rischio che -considerando come molti deiprocessi legatiall’esposizione ambientale diinquinanti inizi ben prima

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della nascita - rendepossibile l’identificazione del“profilo epigenetico”individuale – alla baseanche dell’insorgenza eprogressione dei tumori –con la determinazione di“indicatori” molto sensibili ingrado di descrivere con piùprecisione l’ambiente nelquale il soggetto vive o colquale interagisce;

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i) programmare laprevenzione sanitariasecondo geolocalizzazione

epidemiologica permicroaree – usufruendoanche dellacaratterizzazione ambientale– sulla base

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dell’individuazione dellepatologie a maggiorincidenza oncologica e, perquanto riguarda i difetticongeniti, a maggioreprevalenza alla nascita o perprevalenza totale;

l) distribuire le risorsesanitarie secondo fattori diponderazione della quota

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sanitaria con particolarerilievo a stato lavorativo,mortalità, morbosità easpettativa di vita media allanascita, considerata ladocumentata evidenzastatistica della riduzione di 2anni nel parametro ISTAT“aspettativa di vita allanascita” per le province diNapoli e Caserta;

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m) garantire l'esenzione deisversamenti illegali di rifiutitossici e a maggiorincidenza di patologiaoncologica che potrannoessere individuate in futuro,come da articolo 2, comma4-decreto-legge;

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n) avviare un monitoraggionazionale della situazione inun'ottica di rete

delle competenze:ambientali, sanitarie,giuridiche ed economiche econ un aperto confronto coni territori e le lororappresentanze istituzionali,civili ed associative;

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o) sollecitare larealizzazione del Registrodei tumori in tutto il territorio

nazionale.

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