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A.LXXVI •N.15

BOLLETTINO SALESIANO

1° AGOSTO 1952

A ROMAL'invito al Convegno romano è stato accolto col più fervido entusiasmo da tutti i centri della Pia

Unione in Italia e all'Estero .

Numerosi Cooperatori e Cooperatrici si preparano a rappresentare degnamente a Roma i centri ispet-toriali che hanno curato l'organizzazione con convegni locali di Direttori Diocesani, Decurioni e Incaricati,presieduti quasi ovunque da Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi con i Superiori Salesiani .

All'avanguardia gli Ex allievi che, in convegni regionali e locali, hanno svolto un'attiva propaganda .

L'amore alla Chiesa, la devozione al Papa, il fascino di Roma cristiana fanno superare disagi e sacrificianche ai più modesti Cooperatori e alle più umili Cooperatrici .

Per tutti i Cooperatori e per tutte le Cooperatrici i partecipanti faranno la professione di Fede nellaBasilica di San Pietro, al termine della Messa che il nuovo Rettor Maggiore celebrerà, l'ii settembre,all'altare del Beato Pio X, iscritto tra i Cooperatori personalmente da San Giovanni Bosco.

E nell'udienza che coronerà le celebrazioni giubilaci, protesteranno per tutti la tradizionale devozionee fedeltà al Vicario' di Nostro Signore Gesù Cristo, già augusto Protettore della triplice Famiglia Salesiananel fastigio della sacra Porpora.

Avranno pure il conforto di esprimere alla Vergine Ausiliatrice la divozione ardente di tutti i Coope-ratori, quando potranno assistere alla Messa che l'Em .mo Card. Micara, Vicario di Sua Santità, cele-brerà nel tempio di Maria Ausiliatrice il 12 settembre .

Il sabato 13 settembre rappresenteranno tutti alla Messa d'Oro dell'Em .mo Cardinal Protettore, Bene-detto Aloisi Masella, nella nostra Basilica del Sacro Cuore e pregheranno Sua Eminenza a fare la consa-crazione della Pia Unione al Cuore dolcissimo di Gesù .

Nel corteo pontificio del 1858 San Giovanni Bosco si chinava a raccogliere fiori gettati a profusioneal Sommo Pontefice Pio IX al termine dei solenni riti pasquali . Nei tre giorni del Convegno romano i Coope-ratori e le Cooperatrici deporranno fiori di preghiere, di Comunioni e di sante Messe sulla tomba del grandePapa, auspicando il felice esito della sua causa di Beatificazione, e sulle tombe dei successori Leone XIII,Benedetto XV e Pio XI, che tanto amarono e beneficarono l'opera salesiana .

Alla commemorazione ufficiale del 75 0 , che sarà tenuta dal Sindaco di Torino, Avv . Comm. AmedeoPeyron, e alle relazioni degli illustri Oratori, S. E. Mons. Angrisani, S. E. l'On. Jervolino, S. E. l'Ing .Sen. Modesto Panetti, il Sen . Domenico Magri, si infervoreranno nel programma di apostolato tracciatoda Don Bosco .

E alla benedizione della pietra angolare del tempio che Roma innalzerà al Santo accenderanno lafiaccola della carità operativa per trasmetterne l'ardore al cuore dei Cooperatori e delle Cooperatrici cheli attenderanno al loro ritorno .

Il Convegno romano concorrerà così alla realizzazione della visione profetica di Papa Pio IX :« Già mi par di vedere non solo famiglie, ma paesi e città intere farsi cooperatori salesiani » .

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Il

" BOLLETTINO SALESIANO"ha 75 anni!

La notte del 6 dicembre 1876 Don Bosco, tro-vandosi nel collegio di Lanzo, ebbe uno di quelliche egli umilmente soleva chiamare sogni . Inesso gli apparve il suo caro discepolo DomenicoSavio negli splendori della gloria del Paradisoe gli parlò a lungo e di cose molto importanti .A un tratto il Santo lo interrogò sul futuro .

-- E per ciò che riguarda la Congregazioneche cosa mi dici?- Riguardo alla Congregazione - rispose il

Beato - sappi che Iddio ti prepara grandi cose .Per essa l'anno venturo sorgerà un'aurora di gloriacosì splendida che illuminerà come un lampo iquattro angoli del mondo, dall'oriente all'occi-dente, dal mezzodì al settentrione. Grande gloriaè per lei preparata . . .

Il biografo commenta : « Infatti si levò in quel-l'anno sull'orizzonte della Chiesa la Pia Unionedei Cooperatori Salesiani e spuntò il BollettinoSalesiano, due istituzioni che dovevano portareda un capo all'altro della terra la conoscenza ela pratica dello spirito di Don Bosco (M. B .,vol . XII, 596) .

Senza entrare in merito al significato dellaprofezia di Domenico Savio, noi benediciamo ilSignore per la missione di bene che l'organo dellaFamiglia Salesiana ha potuto compiere nei suoiquindici lustri di vita .

Il Bollettino Salesiano fu iniziato da Don Bosconel mese di agosto del 1877 . Da due anni uscivagià dalla tipografia dell'Oratorio di Valdocco unperiodico quasi mensile intitolato Il BibliofiloCattolico, che dava notizia delle edizioni salesianee di altre pubblicazioni particolarmente utili alclero e alla gioventù ; ma solo nell'agosto del 1877il Santo lo trasformò radicalmente facendonel'organo di informazione e di formazione deicooperatori della Società Salesiana, conservandoperò l'antico titolo unito al nuovo . Apparvecosì Il Bibliofilo Cattolico o Bollettino SalesianoMensuale . Pochi mesi dopo, col 1° gennaio del1878 compariva il titolo che doveva acquistaretanta popolarità : Bollettino Salesiano .

Il 4 febbraio di quello stesso anno 1877, DonBosco radunava i Salesiani nella Cappella diS. Francesco di Sales e faceva loro questa co-municazione : « Si è stabilito un bollettino che

sarà come il giornale della Congregazione perchèsono molte le cose che si dovranno comunicareai cooperatori . Sarà un bollettino periodico, comeun legame fra i cooperatori e i confratelli sale-siani » . Don Bosco dunque intendeva lanciareper mezzo del Bollettino le sue idee di apostolato,sia per incoraggiare gli altri a lavorare con lui oa imitarlo, sia per far conoscere le sue opere einvitare i buoni a soccorrerle .

Questi i principi della pubblicazione che haraggiunto il suo 75° di vita, e che costituisceun. geniale mezzo d'informazione e di formazioneall'apostolato salesiano . Ogni annata forma unvolume: 75 volumi, una piccola biblioteca . Bastaprendere in mano qualsiasi annata e sfogliarlaper scoprirvi un vero tesoro di notizie, arti-coli, fotografie, ricco documentario della sto-ria della Congregazione e della Chiesa . Tutti ipassi che hanno portato la Congregazione Sale-siana al presente sviluppo vi sono indicati: vi siparla di ogni nuova casa, dei momenti più sa-lienti nella vita di ciascuna di esse, dei salesianiche hanno contribuito con il loro lavoro a quellosviluppo ; sono pure segnate le attività dei Coope-ratori sotto la guida dei loro Decurioni e Diret-tori Diocesani .

Vi si leggono anche notizie che riguardano losviluppo economico dei vari paesi, la storia dellaChiesa nelle sue vicende lieti e tristi . Soprattuttole innumerevoli relazioni missionarie sono unaminiera di informazioni storiche, etnologiche,missionologiche di un'importanza che è facilecomprendere . La nota poi più simpatica di tuttoquesto documentario è l'universalità delle rela-zioni che giungono da ogni parte del mondo,anche se ogni edizione del Bollettino, nelle varielingue, si occupa più diffusamente delle cose diuna nazione o di un dato gruppo linguistico .Abbiamo qui l'immagine dell'universalità dellaCongregazione, che si estende sotto ogni cielo,con felice mescolanza di appartenenti a varienazioni fra i suoi lavoratori, riuniti nell'amoredi Don Bosco e delle anime .

Il Bollettino Salesiano, nelle diverse ling ue, sifa eco o promotore d'ogni sorta di attività mis-sionaria per stimolare la carità dei buoni a favoredegli operai evangelici ; ora si fanno note le glorie

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della Chiesa nei suoi novelli santi ; spesso si ri-chiamano date memorabili o episodi inediti dellavita di Don Bosco ; abitualmente si parla delculto di Maria Ausiliatrice nel mondo e si narranoi favori ottenuti dai suoi divoti, rubrica questatra le più ricche e interessanti .

Non mancano le relazioni di grazie ottenuteper intercessione dei nostri Servi di Dio, dellecui cause di Beatificazione e Canonizzazione siinformano di quando in quando i lettori . Nè sidimenticano gl'insigni benefattori e, cooperatoridefunti, dei quali si mettono in rilievo le virtùe le benemerenze. Insomma è un panorama divita cristiana e salesiana, presentata mensilmente

per dire a tutti la soddisfazione del lavoro com-piuto, e insieme per rendere conto ai benefat-tori di quello che si sta facendo con i mezzi (laloro somministrati ed esprimere ai medesimi lagratitudine dell'intera Congregazione .

E questi annunzi si rinnovano senza interru-zione e si spargono in centinaia di migliaia dicopie nelle lingue principali del mondo, e anchein lingue meno conosciute, talvolta pure in fo-glietti stampati alla buona in tipografie di fortuna .Così la novella del bene fatto e da fare arrivadovunque sia un amico di Don Bosco che vogliasentirsi unito alla Famiglia salesiana per coope-rare a svolgere il programma di salvezza lanciatodal santo Fondatore . Il quale, povero com'era,

e tanto bisognoso di soccorsi, per sostenere leopere che aveva tra mano, volle che il Bollettinosi mandasse gratis, a tutti . Gli sembrava suo do-vere informare i suoi collaboratori dell'impiegoche egli faceva del denaro ricevuto, e perciòvoleva che giungesse loro a sue spese l'omaggiodi questa pubblicazione . Ognuno può vederequanto essa debba costare ; chè, se sul principiousciva in numero ridotto di copie, ora raggiungele centinaia di migliaia di esemplari . La solaedizione italiana ha una tiratura normale dicirca 290.000 copie e consuma più di tredicitonnellate di carta al mese . Eppure i Coopera-tori salesiani non hanno mancato di corrispondere

generosamente a questo gesto di Don Bosco, ilquale fu sempre persuaso che il Bollettino si sa-rebbe pagato da sè, fin tanto chi i cooperatorisapessero quale impiego faceva del denaro cheessi gli mandavano .

Infatti, ai suoi collaboratori più intimi, fin dal10 agosto 1877 faceva rilevare : « Il fine del Bol-lettino è di fare conoscere le cose nostre più chesi può, e farle conoscere nel loro vero senso .Questo ci servirà per ottenere soccorsi, attirandol'affetto delle persone alle nostre istituzioni . . .Tale periodico sarà il sostegno principale di tuttele nostre Opere» .

Far conoscere quello che faceva a pro dellagioventù per incoraggiare i buoni ad aiutarlo e

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a imitarlo, ecco che cosa voleva Don Bosco conil suo Bollettino. Nè gli sfuggì il bene positivoche la lettura del Bollettino avrebbe fatto nellefamiglie e in mezzo al mondo . Diceva : « Unavolta, per esempio, nel Bollettino si invitanotutti a insegnare il catechismo ai ragazzi, mostran-done l'utilità e il modo pratico ; un'altra si rac-comandano i nostri collegi ; in un numero si parladell'Esercizio di Buona Morte mettendone inrilievo la bellezza e indicando la maniera difarlo ; in un altro numero si invita agli EserciziSpirituali, o si insiste sulla necessità di spargerebuoni libri . Quali effetti faranno tali propostein bel modo e all'amichevole! » .

Il Convegno generale piemontese della Gioventù Salesiana a TorinoCittà Vaticano, 2 giugno 1952 .

Augusto Pontefice paternamente invoca su numerosi soci Compagnie gioventùsalesiana costì convenuti preparazione celebrazioni centenarie Compagnie reli-giose fondate da San Giovanni Bosco et Beato Domenico Savio larga effusionedivini lumi et aiuti affinchè da opportuno convegno sia riaffermata volontàmantenere Associazioni spirito loro santi Fondatori ed incremento vita fervo-rosamente cristiana et alacremente apostolica mentre di cuore invia dirigentiet ascritti confortatrice propositi propiziatrice assistenza celeste implorataapostolica benedizione .

MONTINI, Sostituto .

Qui Don Bosco si manifesta precursore del-l'Azione Cattolica, quale lo riconobbe il suo grandeammiratore Pio XI . Ecco la spiegazione del pen-siero del Santo quando faceva del cooperatoresalesiano un sinonimo di buon cattolico: eglivoleva chiamare a raccolta tutti i volonterosi peresortarli a fare il bene in tutti i modi, secondole possibilità di ciascuno, infervorandoli a coope-rare all'apostolato universale della Chiesa . An-che in questo Don Bosco fu all'avanguardia ei suoi figli in questi 75 anni hanno cercato dicamminare sulle sue orme, con l'unica aspira-zione di portare il loro piccolo contributo altrionfo del regno di Dio nel mondo .

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Attività organizzative dei Cooperatori

Gli incaricati locali dei Cooperatoriin varie Ispettorie d'Italia si sono raccolti sotto la guida

dei loro rispettivi incaricati ispettoriali, per trattare il programma di ripresa organizzativa dei cooperatori,e la partecipazione al Convegno di Roma in settembre . Si discussero i problemi seguenti : Iscrizioni alla PiaUnione, aggiornamento indirizzi del Bollettino Salesiano, Convegni Diocesani di Decurioni, vocazioni re-ligiose e sacerdotali, preparazione al Convegno di Roma, organizzazione di zelatori e zelatrici, nomine diDirettori Diocesani, conferenze salesiane .

L'Ispettoria Lombardo-Emilianaè all'avanguardia con una ventina di Convegni Diocesani

di Direttori e Decurioni, onorati quasi tutti dalla presenza degli Ecc .mi Arcivescovi e Vescovi. Altri convegnisi ebbero in varie altre regioni d'Italia . Queste riunioni, sempre cordialissime, lasciano una grata impres-sione nei convenuti, tutti sacerdoti in cura d'anime, perchè sentono quanta ispirazione sappia comunicare lospirito di Don Bosco, per un apostolato sempre più attivo e illuminato . Lo stesso Em .mo Card. Schuster volletrattenere brevemente gli intervenuti al Convegno di Milano, parlando loro dello spirito che animava S . Gio-vanni Bosco, e che vuol essere pure lo spirito di ogni buon sacerdote .

Gli Ex Allievi Salesianinella ricorrenza del 75° della Pia Unione dei Cooperatori,

hanno risposto all'appello offrendo il più cordiale concorso all'incremento e allo sviluppo della terza FamigliaSalesiana. Il rev .mo sig . Don Seriè ha presieduto parecchi consigli regionali, insieme col Presidente Interna-zionale Grand' Uff. Arturo Poesio, dando il più fervido impulso alle iscrizioni e alla partecipazione al Con-vegno di Roma . I Presidenti regionali e locali, sotto la direzione del Segretario Internazionale, si son fatti in-terpreti, presso le rispettive Unioni, delle direttive di Don Bosco e dei suoi Successori, promuovendo una largapropaganda che fa affluire all'Ufficio Centrale numerose richieste di diplomi . I rev .mi Ispettori con i Delegatiispettoriali e locali coordinano con zelo la cooperazione salesiana in tutte le Unioni .

Anche le Figlie di Maria Ausiliatriceseguendo le raccomandazioni della rev .ma Madre Gene-

rale e le direttive delle Ispettrici, svolgono un efficace apostolato . In vari istituti, come in quello di MariaAusiliatrice, in Torino, hanno promosso conferenze speciali alle alunne degli ultimi corsi per far conoscere laPia Unione ed illustrare le norme di iscrizione . Ad Acqui hanno messo il loro Istituto « Santo Spirito» anchea disposizione degli Ex allievi e dei Cooperatori ; e, la sera del 31 maggio, ne hanno attratto oltre un centinaio,soli uomini, alla conferenza del Segretario Generale che, l'indomani, vide la chiesa gremita di Ex allievi edEx allieve, Cooperatori e Cooperatrici, alla funzione di apertura del Convegno annuale . Tutte le Ex allievesono state invitate a procurare iscrizioni alla Pia Unione e rappresentanze al Convegno di Roma .

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FESTEGGIAMENTI CENTENARIALLA CASA MADRE DI VALDOCCO

Il giorno 15 giugno si svolse nel nuovo teatrodella Casa Madre, la celebrazione del primoCentenario della Chiesa di San Francesco di Sales .L'Accademia musico letteraria si aprì alle ore 20davanti al folto pubblico, con questa presenta-zione, che figura sul programma :

ALLA CHIESA DI SAN FRANCESCO DI SALES

INAUGURATA A VALDOCCO

IL 20 GIUGNO 1852

LA CASA MADRE DELL'ORATORIO

DI Sl VENERANDA RELIQUIA AMOROSA CUSTODE

OGGI CONDUCE RIVERENTI

LE NUOVE GENERAZIONI

PERCHÈ LA ASCOLTINO RIEVOCATRICE

DEI MEMORANDI EVENTI SUSCITATI DA DioALLE ORIGINI DELL'OPERA DI SAN GIOVANNI Bosco.

PREDILETTA DAL PADRE . QUALE PRIMOGENITA

DELLE SUE SACRE COSTRUZIONI

I FIGLI DA TUTTI I CONTINENTI

QUI IN ISPIRITO CONVENUTI

NEL PRIMO CENTENARIO LA SALUTANO

MADRE DELLE CHIESE SALESIANE .

Dopo alcuni canti, magistralmente eseguiti dallaSchola cantorum dell'Oratorio, alternati da con-certi della banda strumentale e da opportune de-clamazioni, prese la parola Don Favini, cheespresse in forma smagliante e ricca, di senti-mento il significato della celebrazione, rievocandoi fasti gloriosi dell'antica e simpatica ChiesettaCentenaria .

Seguì la rappresentazione di un bozzetto diD. Uguccioni, che fece rivivere sulla scena - rap-presentante la Chiesa, a fianco della casa Pinardi,come appariva cento anni fa - il clima eroicoe vibrante di quella giornata memoranda, con lasuggestiva riesumazione dei canti di quei giova-netti, su parole e musica di San Giovanni Bosco .

Concluse la bella accademia il prefetto generale,sig. Don Ziggiotti, che riprendendo il pensierosvolto dal Santo Fondatore nella prima predicatenuta nella nuova Chiesa, esortò i giovani aconsiderarsi templi vivi dello Spirito Santo, e aconservarsi tali con la pratica della virtù.

I nostri Cooperatori troveranno un'eco dei sen-timenti espressi in questa lieta celebrazione, nellalirica che riproduciamo e che venne recitata conspontanea grazia da un giovane studente .

Salve, chiesetta umil, oggi festosai tuoi cent'anni compi, e ancora tule braccia, veneranda madre annosa,apri a schiere di balda gioventù .

Linda nel tuo candore, sorridentedi materna bontà, le braccia un dìapristi a gaia folla, che irrompenteal cenno di Don Bosco ti riempì .

*

Da quel giorno in cent'anni quanta messedi spiritual conquista offrì al tuo cuor!Madre di mille chiese ch'Egli eresse,quante educasti al Cielo, anime in fior!

Nei momenti d'angoscia, lo sconfortodel suo gran cuor Don Bosco a te svelò.Fra le tue braccia, in dolce estasi assortoil giovinetto Savio un dì pregò .

*

Fra le tue mura squallide il prodigiodiscese, in varie forme a rifiorir ;del Cielo a quel terribile vestigiole tue irrequiete folle trasalir .

*

Madre di Santi, impresa primogenitadel nostro grande Padre e Fondator,più bella oggi mi appari, e assai più fulgidadi quante eresse il Genio costruttor .

*

Oggi che d'anni onusta e di beneficidoni, ti volgi indietro a rimirar,fasti di santità, sogni profetici,tu sola - oggi avverati - puoi narrar .

*

Deh, con legittima gioia intona il cantoche la più degna voce un dì innalzò :

« Grande mi fece il Dio tre volte santo,che all'umile sua Ancella riguardò! » .

*

Salve, o chiesetta umìl! Oggi festosail salmo dei cent'anni intona, su!Con quella voce fresca ed armoniosache ha il timbro d'una eterna gioventù .

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Il "Borgo dei Ragazzi di Don Bosco " in Roma

Il 21 marzo 1952 u. s ., inizio di primavera, hasegnato il quinto anno di vita di quest'IstitutoSalesiano denominato « Borgo dei ragazzi diDon Bosco». Esso è la logica conclusione, a ca-rattere permanente, di una lunga e tenace operadi assistenza, che i Salesiani hanno incominciatoe sviluppato nell'immediato dopo-guerra, a fa-vore dell'infanzia povera e abbandonata di Roma,allora vittima dei disastri dell'occupazione e dellaliberazione .

Si iniziò in via Marsala, nell'Ospizio del S . Cuoree poi in via Varese, nei locali seminterrati dellascuola «Alfredo Oriani », e nei primi anni si po-terono assistere migliaia di giovani vite, che dallaperiferia di Roma venivano al centro, in cerca diun pezzo di pane e di un ricovero . Oggi l'operasi è stabilita permanentemente in via Prene-stina n . 420, nei locali, un tempo del Commissa-riato foraggi dell'Esercito, poi ceduti ai Salesianidal Governo appunto per impiantarvi un centrodi raccolta e di assistenza .

A distanza di quattro anni la popolazione in-fantile oggi è così ripartita :N. 300 ragazzi interni, con ricovero permanente ;n. 600 ragazzi esterni, con semi-convitto ;n. 300 ragazzi esterni, dell'oratorio quotidiano .

A tutti questi ragazzi, in misura logicamentediversa e corrispondente alle loro necessità, vieneconcessa l'assistenza alimentare, scolastica ele-mentare e professionale (scuola di Avviamento escuola Tecnica), ricreativa e morale .

Funzionano, già ben avviate, tre ampie e lumi-nose officine per meccanici, falegnami e tipografi .

Il problema economico, per la quotidiana assi-stenza, è - come si capisce - alla base di ognipreoccupazione, quando si pensa che non bastanoduecentomila lire al giorno : ciononostante i Sale-siani, con uno sforzo finanziario davvero impo-nente, hanno ogni anno migliorato gli impianti,ne hanno creati dei nuovi, hanno curato l'attrez-zatura generale, sicchè oggi si può dire che l'Isti-tuto abbia una ben definita fisionomia e si siareso adatto all'opera di assistenza che svolge afavore di più di mille giovani vite.

L'assistenza è, naturalmente, del tutto gratuitaper i ragazzi esterni ; per i ragazzi interni si av-vale solo dell'assistenza statale, in forma di retteministeriali, e non per tutti . È quindi evidenteche il bilancio è abitualmente passivo, e per farfronte ad esso bisogna continuamente ricorrerealla privata beneficenza e a quei saltuari aiuti chele autorità ecclesiastiche (vedi Segreteria di Stato)possono erogarci : cosa questa che riveste sempreil carattere dell'incertezza e abitualmente del-l'insufficienza .

Nonostante questa situazione, non abbiamo maiderogato ad un principio : migliorare, migliorare,edificare, edificare, attrezzare, attrezzare, ad ognicosto ! Si tratta di rendere a questi ragazzi la vitasempre più serena, agevole e capace di prepararlial loro domani di onesti cittadini . In fondo èun problema di fiducia nella Provvidenza: pen-

siamo che Don Bosco nonavrebbe fatto diversamente .

Presentemente due problemirimangono ancora insoluti :

1) la sistemazione defini-tiva delle camerate ;

2) la creazione di un edi-ficio scolastico .

Il primo problema in parte èstato risolto, adattando a dor-mitori ampi, comodi e igieni-camente provvisti di impiantisanitari, quattro dei rimanenticapannoni dell'antico commis-sariato foraggi, e abbiamo cosìpotuto dare a circa 200 ragazziil loro lettino monoposto, illoro comodino personale, ecc .Ma gli altri 100 ragazzi internidevono ancora adattarsi al let-tino biposto, tipo militare, con

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evidente disagio igienico e talora disciplinare :per cui si impone di addivenire alla sistemazionedei rimanenti capannoni, ancora esistenti sull'areadel forte, per risolvere definitivamente il problemadell'alloggio dei 300 ragazzi interni .

È la prima impellente necessità.In quanto all'edificio scolastico, eccone la inde-

rogabile necessità .In questi quattro anni hanno funzionato, e tut-

tora funzionano, tre baracche svizzere, in legno,a suo tempo donate dall'A . R . I ., che ormai,per usura di tempo e di funzionamento, sonodivenute assolutamente inadatte, oltre che dallecompetenti autorità scolastiche dichiarate non piùrispondenti alla loro funzione .Dobbiamo quindi costruire

un edificio scolastico che ri-sponda alle presenti esigenze .

Necessitano almeno 20 aule,con relativa attrezzatura e conimpianti igienico-sanitari .È la seconda impellente ne-cessità .Un terzo problema riveste

un carattere di urgenza ancoramaggiore .Dove andranno a finire i

primi 20 alunni che quest'annousciranno dal « Borgo» con lalicenza della scuola Tecnica ?

Sono i primi ragazzi da noiraccolti sei, sette anni or sono :sono diventati giovanotti e peressi ora è questione di avve-nire. Possiamo mandarli viasenza la sicurezza della lorosituazione ? Pochi possono rientrare in una fa-miglia vera e propria e in una abitazione deco-rosa. Taluni potranno trovare un'occupazionefuori, ma si presenta il problema della casa, ap-pena capace di contenere (e per di più non de-corosamente) i membri già esistenti in famiglia .Per altri vi è un doppio problema : non hannoassolutamente famiglia e quindi non hanno casa .

Si impone quindi la necessità di creare peressi l'ambiente-casa .

Ed ecco la possibile soluzione : sistemare l'ultimopadiglione in maniera che in esso i giovani pos-sano avere, oltre la camerata con servizi loro pro-pri, anche due o tre locali da adibire a sala dilettura, sala di divertimento, e a piccolo refettorioin cui possano ricevere un trattamento alimentare

più consono alla loro età e alle loro esigenze fisiche .Questi giovani continuerebbero a prestare laloro opera nelle nostre officine, come operai, aiutidei capi-d'arte, istruttori dei compagni più piccoli .

Si capisce che intanto si porrà ogni diligenzaper trovare loro un lavoro redditizio fuori del-l'Istituto e si farà tutto il possibile perchè le fa-miglie (quelle che esistono) possano riassorbirei propri figliuoli, appena migliorate le loro condi-zioni di abitazione .È un nuovo aggravio di responsabilità che ciassumiamo, ma non ci regge davvero il cuore amandare fuori Istituto dei giovani, che abbiamoraccolto dalla strada anni or sono e che ora - se

tornassero alla strada - comprometterebbero laloro formazione e renderebbero vano tanto lavorospeso intorno a loro .

Si tratta di venire incontro a mille vite di questaperiferia così disastrata di Roma e di ogni partemartoriata d'Italia, cui appartengono i nostri ra-gazzi interni ed esterni .

Questi figliuoli appartengono tutti alle classipiù disagiate della società, sono quindi degnidella premurosa attenzione di tutti .

Presentiamo i sensi della più viva gratitudinea quanti si adopreranno, sia con l'opera sia conl'aiuto, a dare a questi figliuoli certezza nel domani .

Il conto corrente postale è come segue :Borgo Ragazzi di Don Bosco al Forte Prenestino -Via Prenestina 420 - Roma - C. C. n. 1/31930 .

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L'UMILTÀ NELLA GLORIA

ECHI DELLE FESTE IN ONORE DI S . MARIA MAZZARELLO

La trionfale esaltazione dell'umile Confonda-trice delle Figlie di Maria Ausiliatrice è conti-nuata dovunque con ritmo crescente, come unvasto canto di gloria . Ne diamo qualche idea conquesti rapidissimi cenni .

Ad Alessandria fu glorificata in Duomo, dovelo stesso Ecc.mo Vescovo Mons . P. Gagnortenne l'omelia in suo onore . A Cuenca (Ecuatore)si svolsero solenni funzioni nel Santuario di MariaAusiliatrice, preparate da una serie di trasmissionialla radio e di articoli sulla stampa cittadina . ALimerick (Irlanda) intervenne S. E. Mons. O' Neillcon tutti i Parroci e Superiori di Ordini dellacittà. Fu notata l'eccezionale affluenza di popolo .A Londra le feste furono così solenni da far direche Londra cattolica non avrebbe potuto imma-ginare tanta grandiosità . Intervennero le massimeautorità ecclesiastiche. Pontificarono lo stessoEm.mo Card. Griffin, Arciv. di Westminster,S. E. Mons. Cowderoy e l'Ecc .mo Delegato Apo-stolico Mons . Godfrey . A Madras fu esaltatanella cattedrale da tre Ecc .mi Presuli. Il, primopanegirico fu tenuto da S . E. Mons. Carvalho,Amministratore Apostolico di Meliapore ; il se-condo da S. E. Mons. Morrow, Vescovo diKrishnagar ; il terzo da :S . E. l'Arcivescovo Dio-cesano Mons . Mathias. A Santa Cruz de Tenerifenelle Canarie la Santa Madre ebbe onoranzegrandiose da parte del Clero secolare e religiosocon a capo S . E. Mons. Pérez Càceres, Vescovodi Tenerife, e da parte dei fedeli, dal popolinoal Rettor Magnifico e ai Professori dell'Univer-sità . A Barcellona fu onorata in modo degnodelle tradizioni cattoliche e salesiane della città .Si tennero tre pontificali affollatissimi ; stampa eradio si prestarono a far conoscere la Santa ; ilM° Salesiano Don Alcantara compose l'operettaPiù in alto delle stelle, che riscosse l'entusiaticaammirazione del pubblico. A S. Salvatore Mon-ferrato si ebbe grande concorso anche dai paesivicini. Non mancò la calda parola dell'Ecc .moVescovo di Casale, Mons. Angrisani . A Pisa lefeste si tennero nella chiesa dei Cavalieri e furonoonorate dalla presenza di S. E. l'ArcivescovoMons. Camozzo. A Gragnano (Napoli), furonopresenti le autorità cittadine e l'Ecc .mo Pastore

La prima chiesa intitolata a Santa Maria Mazzarelloè sorta in Polonia, terra di martiri, ricca di gloriose tradizioni salesiane . Si tratta di un antico tempioprotestante che, dopo essere stato restaurato, venne consacrato al culto cattolico e affidato ai Salesiani,i quali vollero intitolarlo alla nuova Santa, presentata alla gioventù quale modello e apostola nellostudio del Catechismo .

della Discesi Mons . Emanuel . A Pescia (Pistoia),oltre il pontificale e l'omelia di S . E. Mons. Ro-moli, si ebbero durante il triduo, nel Palazzo delVicario, conferenze di docenti universitari sullenote caratteristiche della educatrice e della Santa .A Tortona veniva esaltata nella cattedrale, doveanche il venerando Vescovo Mons . Melchiori,benchè convalescente, volle assistere alla funzionedi chiusura, celebrata da S. E. Mons. Angeleri,suo Ausiliare ; mentre al mattino aveva assistitopontificalmente S. E . Mons. Cassulo, già Par-roco della cattedrale, che volle onorare la Santaanche nella propria sede di Macerata, illustran-done la figura nei giorni del triduo . A Ruvodi Puglia accrebbe solennità l'intervento di S . Ecc .Mons. Marena, Vescovo Diocesano . A Firenzevollero essere presenti S . E. Mons. Lari e SuaE. Mons . Beccai e alla domenica lo stesso Em .moArcivescovo Card. Dalla Costa . A Parma: so-lenne pontificale e omelia di S . E. Mons . Colli .A Catania, nella Cattedrale parata come nellepiù straodinarie occasioni, pontificali e panegiricidella Santa tenuti dagli Ecc .mi Mons. Russo,Vescovo di Acireale, Mons . Pennisi, VescovoAusiliare di Siracusa e Ragusa, e dallo stessoVescovo di Catania Mons. Bentivoglio. La fun-zione di chiusura ebb carattere ufficiale con in-tervento delle Autorità . A Vercelli le feste sisvolsero nella Parrocchia salesiana al Belvedere,onorate dalla presenza di S . E. Mons. Imberti .A Marsiglia si susseguirono all'altare e sul per-gamo illustri prelati e lo stesso Ecc .mo Arcive-scovo Mons. Delay volle celebrare le solennifunzioni conclusive . A Salamanca e a Malaganella Spagna si tennero due cicli di festeggiamentipresieduti dai rispettivi Vescovi Diocesani .

Maggio, il mese di Maria, che segnò la nascitaalla terra e al cielo della nostra Santa, segnòpure un succedersi ininterrotto di feste in ogniparte. Prime della serie ricordiamo le feste diAcqui, la Diocesi della Santa, onorate ogni seradel triduo da S . E. Mons. Dell'Omo e coronatecon una solenne funzione ufficiale a cui interven-nero Autorità e popolo .

Degna di rilievo la caratteristica comune allefeste in onore di S. Maria Mazzarello: una largaaffluenza ai santi Sacramenti .

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Anche nel mese di giugno sono continuati ipellegrinaggi e le visite illustri al Santuario . Quisi elencano quelli che si sono dati in nota al Ret-tore della Basilica, intercalando qualche cennosulle funzioni del mese .

1 giugno : Solennità di Pentecoste . Alle 9,30 Messasolenne celebrata dal Rev .mo Sig. D. Tirone .Ore 15 ora di adorazione per il Congresso Euca-ristico Internazionale di Barcellona . Ore 16,30Vespri solenni, predica, Benedizione . - Pellegrinida Torre di Rovere (Bergamo) .

2 giugno: Convegno Regionale Piemontese delle Com-pagnie della Gioventù Salesiana . S. Messa peri 1500 convenuti celebrata dal Rev.mo CatechistaGenerale . - Pellegrinaggio di bambini dellaprima Comunione e loro famiglie, diretto dalleSuore Ausiliatrici del Perpetuo Soccorso . -- Pel-legrini da Osteno (Como), Sesto S . Giovanni (Mila-no), Bottaiano (Cremona), Oppiano Gaiano (Parma),Colle Don Bosco, Clusone (Bergamo), Besana (Mi-lano), Novara Scuole Comunali, Lugano .

4 giugno : Pellegrini da Monaco di Baviera, ColognoMonzese, Reggio Emilia, Adro (Brescia), Verzuolo(Cuneo) .

5 giugno : Giovani dell'Istituto Salesiano di Cavaglià(Vercelli) . - Vincitori gara catechistica dell'Istitutodi Milano . - Pellegrini da Margherita (Cuneo),Albaro (Genova), Castellanza (Varese) .

6 giugno : Pellegrinaggio Maltese : celebra S . E. Mons .Michele Gonzi, Arcivescovo .

7 giugno : S. E. Rev.ma Mons. G. Siri, Arciv. diGenova, benedice le Nozze Filippi-Vaccari al-l'altar maggiore della Basilica . - Pellegrini da Car-paneto Piacentino . - Novizi Salesiani di Varazze .

8 giugno : Festa della SS . Trinità . Funzioni solenni .S. E. Mons. Santin, Arciv . di Trieste, celebranelle camerette di Don Bosco, e alle 17,30 impartela trina benedizione nella Basilica, ripartendo poisubito con i pellegrini triestini provenienti daBarcellona. - Pellegrini da Cascine Calderari (Pavia),Pieve Fissiraga (Milano), Canton Ticino, S . Eu-femia (Brescia), Roncello (Milano), Malgrate (Como),Pagazzano (Bergamo), Brescia .

9 giugno : 84° anniversario della consacrazione dellaBasilica di Maria Ausiliatrice. Giunge da Linzil Presidente con alcuni Deputati del Governoregionale dell'Austria Superiore. Il Segretario delGoverno serve la S. Messa .

10 giugno : Pellegrini da Como e da G arlate (Como) .

12 giugno : Solennità del Corpus Domini : nella Basilica,Messe lette fino alla mezza ; si partecipa alla Proces-sione del Duomo . Pellegrini da Como .

14 giugno : S. E. Mons. Francesco Beckmann, Arciv .di Panamà, celebra all'altare di S . Giovanni Boscoper i suoi pellegrini . Pellegrinaggio interparroc-chiale da Modena .

15 giugno : Festa del SS . Sacramento con solenne pro-cessione per le vie della Parrocchia .- Pellegrinida Milano, Brescia, Capolago (Svizzera), Briançon,Treviglio, Tamanlifas (Messico), Redona (Bergamo),S. Pietro Sovera (Como) .

17 giugno : Convegno annuale dei Sacerdoti ex allievi .

18 giugno. - È nostro ospite S . E. Mons . Emilio diPasquo, Vescovo di S . Luis (Argentina), che dàla «buona notte » ai confratelli dichiarandosi unfrutto dell'Oratorio festivo salesiano . - Pellegrini daVilla Metropolitana (Genova) .

19 giugno : Pellegrini da Miasino sul Lago d'Orta, daCuneo (Oratorio Salesiano) e da S. Albano Stura .

20 giugno : Centenario della benedizione della primachiesa salesiana . Festa del S. Cuore di Gesù edella Consolata . S . E. Mons . di Pasquo celebra nellachiesa centenaria . Ampia partecipazione alla pro-cessione della Consolata .

21 giugno : Pellegrini da Lomazzo (Como) .

22 giugno : Festa esterni del S. Cuore di Gesù e diS. Luigi Gonzaga. I parrocchiani e i giovanidell'Oratorio festivo si uniscono alla comunità deiconfratelli e dei giovani interni nella processionein onore di S . Luigi . - Pellegrini da Volpino(Bergamo), Botticino (Brescia), Lovere (Bergamo) .

23 giugno : Pellegrinaggio dell'Orfanotrofio di Pine-rolo, di Lumezzane (Brescia) .

25 giugno : Pellegrinaggio della Parrocchia di Gazoldodegli Ippoliti (Mantova),

Oltre i devoti che accorrono a Valdocco inpellegrinaggi organizzati, ogni giorno il Santuarioè meta di numerosi pellegrini che scendono asoddisfare la loro pietà filiale e ad attingere sol-lievo e conforto ai piedi della Vergine Ausilia-trice. Anche la chiesa di S. Francesco, la CappellaPinardi e quella delle Reliquie, come le camerettedi Don Bosco, sono visitate con ammirabile divo-zione e commossa edificazione .

Cronaca del santuario

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TORINO - Il 26 giugno 1952il Comitato Centrale delle Dame Pa-tronesse salesiane, presieduto dallamarchesa Carmen Compans di Bri-chanteau, si è riunito per l'inaugu-razione di una mostra di arredi sacri,da destinarsi alle Missioni .

Preceduta da una S . Messa all'al-tare di S. Giovanni Bosco, la riu-nione è stata onorata dalla presenzadel Rev.mo D . Ziggiotti e dalRev.mo D. Frigerio, Ispettore delSiam .

Dopo una chiara e particolareg-giata relazione dell'attività annualefatta dalla Segretaria, sig .na Pereno,e l'offerta di una Borsa Missionariacompleta intitolata alla memoria delcompianto D . P. Ricaldone, sempretanto ricordato dalle nobili Dame,Don Frigerio parlò, ascoltatissimo,dell'opera salesiana in Siam .

Chiuse l'adunanza il Rev .moDon Ziggiotti, chiedendo preghiereper il prossimo Capitolo Generale

e ringraziando per il lavoro fattivodel Comitato, che permette di aiu-tare le Missioni e la formazione delpersonale necessario per soddisfare,almeno in parte, le continue richiestedi nuove fondazioni .

COLLE DON BOSCO . - Mae-stri a Convegno . - Mercoledì1 1 giugno, al Colle Don Bosco ebbeluogo un grandioso Convegno deiMaestri della Circoscrizione d'Alba .

Erano 573 gl'insegnanti presenti,con alla testa il Provveditore agliStudi di Cuneo, il can . Vigolungo,Assistente delt A . I . M . C ., l'Ispet-tore Scolastico di Alba, tutti i Di-rettori di Circolo e la Direttricedidattica di Villanova, in rappre-sentanza del Provveditore di Asti .

Giornata indimenticabile per tuttii maestri che, prossimi alla chiusuradell'anno scolastico, hanno voluto ri-trovarsi insieme, per testimoniare

nella terra di D. Bosco educatorela vitalità e la presenza della classemagistrale, che dell'opera educativafa lo scopo supremo della vita .

Nel programma vario e interes-sante della giornata ci fu anche laproiezione di alcune filmine a colori,di soggetto scientifico e religioso,opera di alto valore didattico-edu-cativo, che servono mirabilmentenelle nostre scuole, per integrare,coll'efficacissimo sussidio visivo, laparola dell'insegnante.

ROMA. - Il nuovo camposportivo «Pietro Ricaldone » . -Alla presenza del Sindaco Rebec-chini e di altre illustri personalità eAmici dell'Opera Salesiana, l'Em.moCardinale Vicario, Clemente Micara,ha proceduto alla benedizione delnuovo Campo polisportivo « PietroRicaldone », che i Salesiani hannofatto sorgere presso la Scuola Agraria

AZIONE SALESIANA

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« Don Bosco », in via del Mandrione,a favore della gioventù di quellepopolose borgate periferiche. Dopola Messa al campo, l'Ispettore deiSalesiani, don Giuseppe Oldani, ri-volgendo il saluto a nome della Fa-miglia Salesiana, ringraziava SuaEminenza il Cardinale Vicario etutti gl'intervenuti, suscitando unaentasiastica ovazione all'indirizzo delSanto Padre Pio XII, che ha resopossibile la realizzazione di questamagnifica iniziativa. Rispondeva SuaEminenza il Cardinale, ringraziandoi Salesiani per la nuova iniziativa checostituisce « una delle tante gemme »sparse intorno a Roma per la sanaeducazione della gioventù .

Il nuovo Campo Polisportivo èregolamentare per le squadre didivisione nazionale ed è corredatodi spogliatoi, docce, camere per laDirezione e servizi vari .

NIZZA MONF. - Madre Eli-sa Roncallo è tornata alla suachiesa . - La bella chiesa del SacroCuore l'aveva ideata e costruita lei

per le sue Oratoriane che, in nu-mero di oltre 500, attratte dallasua bontà, frequentavano l'Oratorioannesso all'Istituto Madonna delleGrazie .

Un giorno, conversando con le sueOratoriane, forse presagendo il fu-turo, le sfuggì un desiderio : « Vorreiesservi sepolta!» . Ma si corressesubito : « No ; è un desiderio che sadi superbia » . Le oratoriane nondimenticarono quel desiderio cheoggi, nel cinquantesimo della chiesa,è diventato realtà .

Il primo giugno si potè proce-dere all'esumazione della salma cheriposava al cimitero nella cappelladi Maria Ausiliatrice . Quando siaperse la bara, si ebbe una graditasorpresa . Malgrado l'umidità delluogo e 33 anni di degenza, il corpoapparve in istato di perfetta conser-vazione : le membra flessibili, lemani ancora bianche e in carne . Do-menica, primo giugno, nel pomerig-gio, si effettuò il ritorno che assunsenon mestizia di funerale, ma lumi-nosità di corteo trionfale . L'Ecc.moVescovo di Acqui, assente per pre-

cedenti impegni, aveva dato la suapiena adesione . Celebrò la funzioneS. E. Mons. Cavalla, Arcivescovodi Matera. Vi presero parte il Con-siglio generalizio delle Figlie diMaria Ausiliatrice, i Rev .di Parrocidella Città e tutta Nizza cattolica .Dietro la bara i nipoti di MadreElisa, il Sindaco Cav . Chiappini, ele Autorità cittadine col gonfalone .Sulla bara i fiori delle Ex allieve euna corona in bianchi garofani,omaggio del Municipio a colei chefu mamma di Nizza .

Mentre il lungo corteo si snodava,sul volto di tutti non tristezza, magaudio . Anche la banda cittadinivolle essere presente . La bara, affet-tuosamente portata a spalla dai ni-poti, entrò nel vasto cortile del-l'Istituto, accolta da unanimi ap-plausi . Mons. Cavalla nella com-memorazione dichiarò gli applausianticipato riconoscimento della san-tità di colei che il Cardinal Caglieroaveva definito la più bella figuradell'Istituto delle Figlie di MariaAusiliatrice, dopo Madre Mazza-rello .

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Il culto di Maria SS, Ausiliatrice continua a diffondersi .

TODI . - La festa di MariaAusiliatrice celebrata per la primavolta dalla città . - Già le Figliedi Maria Ausiliatrice usavano cele-brare tale festa nella loro Chiesadel Campione, ma quest'anno si èvoluto dare alla solennità un tonoparticolarmente fastoso per ringra-ziare la Madonna di aver mandatoa Todi anche i Salesiani, che vilavorano dallo scorso novembre .

S. E. Mons. Alfonso M . De-Sanctis, Vescovo Diocesano, è in-tervenuto a tutte le manifestazioni .Riuscitissima la Processione seraleaux flambeaux e l'accademia . Si puòdire che tutta la cittadinanza si èriversata nella nostra Chiesa diS. Prassede e il numero delle S . Co-munioni è stato consolantissimo.

ISERNIA . - Benedetta la statuadell'Ausiliatrice . - A conclusionedel mese mariano, la popolazioneisernina ha voluto offrire al vecchioConvitto risorto dalle tragiche ro-vine della guerra una statua diMaria Ausiliatrice . Era sentito ilbisogno di avere nella trimillenariacittadina l'immagine di Colei che èil Palladio della Chiesa ad ognisvolto supremo della storia . La pro-cessione che seguì alla benedizionedel simulacro fu un vero plebiscitodi amore che tutta Isernia tributòalla « Madonna di Don Bosco » .A complemento delle feste si istituìla «Pia Associazione dei devoti diMaria Ausiliatrice » .

JACQUET - RIVER (Canadà) . -Quest'anno la festa di Maria Ausi-liatrice fu celebrata con grande so-lennità e si svolse per la prima voltauna solenne processione, alla qualeprese parte gran numero di fedeli .Lo stesso Ecc .mo Vescovo di Bath-Hurst Mons . C . A . Le Blancvolle assistere pontificalmente e te-nere il panegirico della Madonna diDon Bosco .

Anche a ST. LOUIS DE KENTquest'anno la festa di Maria Ausi-liatrice perdette il suo carattere pri-vato per rivestire un aspetto par-rocchiale. Le funzioni si svolseronella vasta e bella parrocchia affol-lata di fedeli, che Don Ettore Car-

nevale estasiò con la commossa rie-vocazione delle feste che in quellastessa ora si svolgevano nella Basilicadi Torino .

Argentina

COMODORO RIVADAVIA . -L'« Oratorio della strada ». - Tutticonoscono sotto questo titolo l'Ora-torio Salesiano ambulante di quellacittà . Il suo funzionamento fa pen-sare all'Oratorio di Don Bosco neiprimi tempi . Un sacerdote salesianodelle scuole professionali, che distanoalquanto dal centro della città, si

I risultati sono veramente conso-lanti. Al Direttore Don Brugna ungiorno si presenta un monelluccioche gli dice :- Venga al più presto a casa mia .

Tutto è pronto .- A far che ?- Ho preparato mia mamma per

la prima Comunione . Presto si faràbattezzare lo sposo di mia sorellae con lui due figli e uno che farà datestimonio al matrimonio religioso .

reca nel rione più povero e là ra-duna parecchie centinaia di ragazzidella strada . Dal luogo di convegno,che cambia ogni settimana, s'in-camminano verso la parrocchia . Li:compiono le loro devozioni e poi,ricevuta una pagnottella, a frottechiassose, dando calci ai palloni osoffiando nelle trombe (hanno ancheuna specie di banda), si dirigonoverso una piazza o un prato, doveproseguono i giochi intercalati daadunanze di compagnie e catechismidi preparazione alla prima Comu-nione . Nel pomeriggio si radunanodi nuovo per il divertimento e laspiegazione di catechismo . Verso iltramonto recitano insieme le pre-

ghiere, poi il sacerdote fa loro leraccomandazioni per la settimana etermina indicando il luogo di ritrovoper la domenica seguente . Il Visi-tatore straordinario, Rev .mo DonM. Bellido, fu a trovarli e ne videoltre 300 . Il giorno della festa diDomenico Savio furono autotra-sportati al Collegio Salesiano innumero di 800.

Nel 1950 ci furono un centinaio dibattesimi e circa 200 prime Comu-nioni .

Sono le meraviglie che anche tra iragazzi della strada compie il sistemadi Don Bosco basato su quelle tremagiche parole: «ragione, religione,amorevolezza » .

Colombia

BARRANQUILLA . - Cinquan-tenario dell'Opera di Don Bosco.- Preceduto da una solenne no-vena, il 24 maggio in Barranquillasi celebrò il Cinquantenario dell'O-pera di Don Bosco .

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S . E . Monsignor Gesú AntonioCastro ebbe la bontà di presiederealla festa e pronunziò in onore diMaria Ausiliatrice uno splendidopanegirico, ricordando pure il granbene fatto dai Salesiani con il lorolavoro costante e sacrificato durantecinquant'anni .

I nostri Ex allievi vollero che unalapide ricordasse la loro ammira-zione e gratitudine verso gli antichiSuperiori, e all'Ispettore Salesianooffrirono un'artistica pergamena ri-cordo dell'educazione ricevuta nellaCasa di Don Bosco .

SiriaALEPPO . - Congresso Ma-

riano . - Dal 6 all' 11 maggio sitenne ad Aleppo il primo CongressoMariano ricorrendo il bicentenariodella fondazione delle associazionicattoliche in generale e di quellemariane in particolare . Un Comi-tato, composto di rappresentanti deisei riti cattolici, preparò un vastoprogramma di festeggiamenti .

A coronare il ciclo delle celebra-zioni intervenne Sua BeatitudineMassimo IV, Patriarca Melkita diAntiochia, dell'Oriente, di Ales-sandria e di Gerusalemme, il qualeil giorno 11 maggio celebrò un so-lenne pontificale nella cattedralegreco-cattolica con un'infiammataomelia mariana infra m issam . Nelpomeriggio Sua Beatitudine par-tecipò alla processione di chiusuradel Congresso portando la SacraIcona della Vergine ; all'altare erettodinanzi alla pro-cattedrale latinapronunciò un elevato discorso cheterminò coll'atto di consacrazionedel popolo aleppino alla Madonna .

Straordinario fu il concorso deifedeli a tutte le funzioni e superòogni aspettativa alla processione,nella quale sfilarono tutte le asso-ciazioni cattoliche maschili e fem-minili e tutte le scolaresche dellacittà, con stendardi, bandiere estatue della Vergine. Anche i Sale-siani della Scuola Professionale« Georges Salem » presero parte contutti i loro alunni divisi in tre gruppi :la banda che faceva il suo primocollaudo per le vie della città ; lastatua della Madonna, fissata suun'incudine, portata da alunni indivisa da meccanici e falegnami,scortata da piccoli Cavalieri di Maltae da altri alunni che gettavano fiori ;la Compagnia dell'Immacolata conla bandiera e i distintivi insieme

con i cantori . Toccò ai Salesianil'onore di aprire la processione : labanda e i cantori si alternavanonell'onorare la Vergine che parevasorridere di compiacenza dal suotrono, che le ricordava così viva-mente gli anni di vita terrena pas-sata in compagnia di S . Giuseppe .

Al termine della indimenticabilefunzione i nostri alunni nella forma-zione suaccennata percorsero tuttala strada dalla città alla scuola inmezzo a una folla entusiasta, dandocosì una dimostrazione tanto sim-patica quanto imprevista della loroprofonda devozione all'Ausiliatrice,che avrà certamente ascoltato la pre-ghiera di tanti cuori preoccupati del-

l'avvenire immediato di tante istitu-zioni cattoliche .

Il giorno 14 maggio Sua Beati-tudine Massimo IV, visitava lanostra scuola, accolto dalle giulivenote della banda e da fragorosiapplausi ; dopo esser passato pertutti i laboratori, fermandosi concompiacenza ad ammirare i duenuovi di meccanica e di falegna-meria in via di ultimazione, fu in-vitato dalla Sig.ra Matilde Salemad un'agape rallegrata da cantiorientali e occidentali .

Sua Beatitudine espresse il suoincondizionato compiacimento perl'Opera, augurandone il più rapidosviluppo a beneficio di tutto il Paese.

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CINAAmatissimo signor Don Ziggiotti,

uscito da poco dalla Cina, in piena libertà dimettermi in relazione con i miei Superiori, sentoil bisogno di scriverle per darle consolanti notiziedei nostri confratelli e giovani che vivono ancorafra tante prove in territorio occupato .Mi è dispiaciuto moltissimo di aver dovuto

abbandonare Shanghai, dove si viveva tra continueprove, ma anche tra tanti cari confratelli e ragazziche ci offrivano l'esempio di una fedeltà e coraggiosenza pari . Purtroppo non mi fu permesso direstare. Anzi dopo avermi tenuto cinque giorniin prigione e per due mesi nella più assolutaincertezza sulla mia sorte, mi fecero intendereche era più salutare per me abbandonare il paese .E così, nei limiti da essi fissati, dovetti partire .

Calvario di missionari.

Amatissimo Padre, mai abbiamo sentito cosìvicino il Signore come nell'ora della- prova . Losentivamo tra noi, fratello e amico nelle nostredifficoltà, lo sentivamo rispondere 'per noi aigiudici nei tribunali, e vicino a Lui tutti i con-fratelli desideravano di poter soffrire ancora dipiù per la sua santa causa . Vicino a Lui i nostricari confratelli coadiutori, non potendo fare altroper i loro giovani in pericolo, stavano lunghe oreinginocchiati in preghiera .

Quasi a dimostrare la benevolenza del Signorea nostro riguardo, tutte le difficoltà ci capitavanonelle ricorrenze più care . Così nella notte tra lafesta dell'Esaltazione di santa Croce e la festadell'Addolorata, la polizia arrestò il nostro Di-rettore Don Suppo e il Consigliere Don Cuomo .Il colpo della polizia non ci spaventò . Lo stessoDon Suppo attendeva già da tempo il suo arresto,

cosicchè al confratello che nel cuore della nottel'avvisava che i poliziotti stavano saltando il mu-retto di cinta, rispondeva semplicemente : « Giàqui ?! » .

I poliziotti irruppero in casa in due orde suc-cessive, quasi dovessero compiere un'azione bel-lica. Ciascun confratello venne vigilato nella suastanza da un poliziotto con rivoltella spianata ;nel frattempo altri ammanettavano il Direttore .

Mentre lo portavano via, nessuno poteva av-vicinarsi e parlargli . Ma un coraggioso confra-tello coadiutore, allontanando con gesto energicoil poliziotto che l'impediva, si appressò a baciarequelle care mani legate, mentre il Direttore sa-lutava tutti con un commosso «arrivederci inParadiso ».

Insieme con lui i poliziotti portavano via ilgiovane consigliere Don Cuomo, reo di aver con-tinuato a far del bene ai ragazzi. Infatti, puressendogli proibito di metter piede nella scuola,li visitava di nascosto con suo grave pericolo,dando loro l'appuntamento ora in una chiesaora in un'altra, ora in un luogo ora in un altrodella città, e li incoraggiava a perseverare nellafede, ad essere forti nonostante le minacce e lepersecuzioni .

Il Signore, quasi a premiarlo, disponeva cheproprio nel giorno dell'Addolorata entrasse nellaprigione a soffrire più intensamente il suo cal-vario .

Possiamo essere orgogliosi dei nostri confra

-

telli martiri . Infatti le accuse mosse contro diloro si riferiscono a detenzione di armi e di radiotrasmittenti, e ad altri atti di sabotaggio, qualequello di aver ordinato ai ragazzi di distruggerele lampade di illuminazione stradale e di tagliarele gomme alle auto comuniste ; ma tutti sannoche il movente vero dell'arresto è ben altro . Inostri due sacerdoti sono così venuti ad esseredue delle più illustri vittime dell'odio satanicoche domina i nemici della Chiesa in Cina .

MISSIONI salesiane

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Quale altra prova della bontà del Signore anostro riguardo, proprio il giorno della festa disanta Teresa del Bambin Gesù (patrona delleMissioni e della Cina), si potè avere contattocon i nostri detenuti, portando loro i vestiti,nonostante che si avesse poca speranza di poterlofare, date le rigide leggi al riguardo .

Come già sa, insieme con essi soffrono da mesialcuni dei nostri confratelli cinesi : Don GiuseppeFou, il ch. Pietro Yeh, il coad . Bonaventura Tzeu,che sono a tutti noi modello di coraggio per ilmodo con cui hanno difeso la Chiesa, il Papae il sistema educativo di Don Bosco, pur nellacertezza di esporre al pericolo la propria vita .Insieme con loro c'è anche da qualche tempoDon Mattia Yao, sacerdote impareggiabile perumiltà e dedizione al suo duro dovere di economonella ex scuola di S . Giuseppe .

Certo di essere arrestato entro la settimana,venne alla nostra casa di Yantsepoo per salutarcie suggerirci ciò che dovevamo portare in prigionenel caso di un nostro arresto, avendo egli giàprovato le necessità del carcere. I confratelli,nonostante le ristrettezze finanziarie, vollero of-frirgli un bel pranzo di addio . Spettacolo magnificodi serena letizia, degna dei primi martiri che conaltrettanta serenità e gioia af-frontavano il martirio .

Due giorni dopo, in un in-terrogatorio al quale il nostroDon Mattia partecipava con ilfagotto dei vestiti già pronto,veniva dichiarato colpevole(non si sa di che cosa), esenz'altro arrestato e condottoin carcere .

Eroismo di ragazzi .

Del medesimo spirito e co-raggio si sono mostrati moltidei nostri ragazzi, i quali, dopoessere stati arrestati e sotto-posti per più giorni a oppri-menti interrogatori per estor-cere loro delle accuse controi superiori, venivano a raccon-tarci le loro vittoriose espe-rienze col volto raggiante, con lo stesso statod'animo degli apostoli, gaudentes per aver rice-vuto la grazia di soffrire qualcosa per il Si-gnore .

Uno di essi è ancora in prigione da tre mesi e,nonostante abbia sofferto la mancanza di cibofino a indebolirsi al punto da non poter piùreggersi in piedi, nonostante sia stato schiaffeg-giato, battuto, ha sempre rifiutato di sottoscri-vere accuse contro il suo Direttore ; e ogni voltache gli presentano la carta affinché vi scriva

qualche accusa, egli non fa che tracciarvi soprauna gran croce, quale segno della sua vividafede. Da fonte autorevole si è venuti a sapere cheè stato persino appeso per le mani legate dietrola schiena e battuto per smuoverlo dal suo pro-posito, ma egli è rimasto saldo e forte anche inquesto martirio .

Un altro suo compagno, pagano ancora, invi-tato a firmare una dichiarazione contro il Papa,non cedeva ; e dopo una settimana di minacce,di promesse, di accuse, si presentava al direttorefacendogli notare come non valesse la pena perlui soffrire tanto per la Chiesa cattolica, restandopagano, e lo pregava di volerlo battezzare . E cosìanch'egli, proprio in mezzo alle più gravi provee difficoltà, veniva a far parte, con l'animo deimartiri, della Chiesa Cattolica .

Come questi due, ci sono tanti e tanti altriragazzi che dànno prova al mondo di quantaenergia di resistenza sia fonte la nostra Religione .

Tuttavia, davanti a tante prove, davanti allepressioni che vengono loro fatte in pubblico e inprivato, alle minacce di arresto dei genitori, difucilazione, di imprigionamento, di deportazionenei campi di lavoro, si sentono deboli e vengonoa raccomandarsi alle nostre preghiere, perchè

sentono che umanamente parlando, è impossibileresistere, specie ora che le difficoltà crescono .

Essi desidererebbero tanto rivolgersi a lei,amato Padre, affinché supplichi a loro nomequei ragazzi fortunati, loro fratelli in Don Bosco,che vivono in terre dove non c'è da aspettarsil'imprigionamento o la morte, nè si è derisi omaltrattati per la propria fede, affinchè si uniscanoa loro in comunione di preghiere e li sostenganopasso passo in questo doloroso calvario con l'offertadei loro sacrifici. Nella tranquillità che Dio ha

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loro concesso preghino per tutti i giovani dellaCina .

Sapessero come è commovente vedere anchegiovanette appartenenti alle associazioni catto-liche, accusate davanti all'autorità, presentarsialla polizia con i capelli tagliati e la valigia deivestiti in mano, pronte così a farsi mettere inprigione piuttosto che rinunziare anche a unasola lettera del loro Credo!

Tutti noi che forzatamente ci troviamo lontanidal campo del nostro lavoro, ci raccomandiamo alei, amato Padre, perchè preghi per noi all'altaredi Don Bosco affinchè il nostro santo Padre vogliaancora servirsi di noi un giorno, che speriamovicino, per riaprire quelle case che l'eroismodei nostri confratelli e giovani ha santificato .

Sarà il giorno del trionfo della Madonna inCina, il giorno in cui il nome di Don Bosco,gridato da migliaia di giovani nuovamente nostri,sarà esaltato ; e noi allora potremo realizzarenella pace tutte le opere che Don Bosco ha pre-visto in questa nostra grande Cina .

Ci benedica tutti e mi creda suo dev .mo figlio

Sac. DIONISIO MARTIN .

Missionario Salesiano .

INDIA

La Missione dell'Alto Brahmaputra

accoglie il suo primo Vescovo .

Il 17 maggio S . E. Rev.ma Mons. OresteMarengo, primo Vescovo della nuova Diocesi diDibrugarh, raggiungeva in aereo la sua sede,accolto dal suo popolo con una manifestazioneentusiastica e grandiosa . Una decina di auto-mobili scortarono l'eccellentissimo Presule tradue fitte ali di uomini, donne e bambini cheagitavano bandierine multicolori e gridavano tuttala loro gioia . Accompagnato da due altrivescovi salesiani - S. E. Mons. Stefano Fer-rando di Shillong e S. E. Mons. Luigi Morrowdi Krishnagar, il nuovo Pastore fece il solenneingresso nella sua cattedrale, completamente ri-parata e rinnovata dopo il disastroso terremotodel 1950, tra un tripudio di canti, luci e fiori .Fatta la lettura delle Lettere Apostoliche relativeall'erezione della Nuova Diocesi, il clero passavaa baciar la mano del suo Vescovo in segno disottomissione ed affetto .

L'alba del 18 trovò i fedeli già in chiesa . Ave-vano passato la notte per terra sotto grandi ten-doni, capanne improvvisate, portici, verande e

corridoi. La Missione Cattolica era diventatasimile ad un esercito accampato e risuonavanodi continuo i grossi nagra (tamburi) e garrivanoal vento pennoni, orifiamme e bandiere . I mis-sionari si erano prestati per lunghe ore ad ascol-tare le confessioni . Ora la balaustra è letteralmentepresa d'assalto. Son venuti da tanto lontano!Molti dei nostri cristiani camminarono per 30 e piùchilometri, superando fiumi rigonfi per le primepiogge torrenziali . Non hanno visto il missionarioda parecchi mesi ed ora sono felici e contentinella Casa del Padre . La cattedrale per loro èil più bell'edificio del mondo . Vi passano oreed ore ed ammirano con grandi occhi gli altari,le statue, i finestroni, le colonne, tutto . Moltidi essi vedevano per la prima volta una MessaPontificale con l'assistenza di due Vescovi . Quellasfilata di chierichetti e di sacerdoti nei sacri pa-ramenti ; i canti eseguiti da un coro poderoso ; idiscorsi trasmessi da alto-parlanti : erano tuttecose nuove che facevano un'impressione profondasul loro animo .

Dopo il Pontificale, nel cortile della scuola ci fuuna simpatica dimostrazione in onore del nuovoVescovo. Fu una vera esplosione di entusiasmo dicolorito tutto orientale . Agli esercizi ginnici deglialunni e delle alunne delle nostre scuole si alter-narono le caratteristiche danze degli aborigeniMunda e Oraon al suon di trombe e tamburi :ai canti classici si alternarono quelli folkloristici :all'offerta di una automobile moderna seguì l'of-ferta di capretti, uova, riso e stoffe multicoloriintessute dai Naga, « cacciatori di teste! ». (Ungruppo di essi era venuto da Kohima e Imphalper chiedere al Vescovo di mandare tra di loroqualche missionario) . E sul più bello un aero-plano pilotato da un nostro amico venne a fareardite evoluzioni nel cielo della Missione!Nel tardo pomeriggio ebbe luogo la solenne

processione Eucaristica per le vie della città. Fuuna magnifica manifestazione di fede e di forzacattolica . « Quanti cristiani! Ma da dove sonovenuti ? . . . Non avrei mai pensato che ci fosserotanti cristiani al mondo! ». Questi e altri similierano i commenti che si sentivano da parte deipagani, hindù e mussulmani, che ammiravanodai lati della via l'interminabile corteo . Tral'alternarsi di canti e preghiere, passò il Re Divinoa benedire il suo popolo osannante in questoestremo lembo dell'India . È scesa la notte sulleacque vorticose del « Figlio di Brahma » . La proces-sione -è rientrata nella Missione . L'Ostensorio èposto sopra un magnifico altare sul pronao dellaCattedrale tra lo scintillio di centinaia di luci .Il Vescovo con accento commosso parla del Figliodi Dio che si è fatto nostro cibo e nostro compagnodi viaggio per aiutarci a raggiungere la PatriaCeleste. Parla di tante anime ancor brancicantifra le tenebre e ombre di morte e invita tutti i

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presenti a pregare perché venga presto il Regnodi Dio in questa terra lontana, vero avampostodella Fede . Poi ancora una volta Gesù benediceil suo popolo prostrato ai suoi piedi e tutta l'im-mensa vallata del Brahmaputra e le montagnecircostanti che attendono ancora gli araldi delVangelo .

Don LUIGI RAVALICO,

Missionario Salesiano .

L'Archidiocesi di Madras e ilNorth Arcot .Venticinque anni fa.

Fino al 1927 il distretto del North Arcot,all'Occidente di Madras (India), faceva parte del-l'Archidiocesi di Pondicherry e i Missionari diParigi erano gli zelanti dissodatori di questa por-zione di vigna del Signore . Quell'anno però laS. Sede l'affidava ai Salesiani come Missione in-

dipendente . L'anno seguente, arrivò inaspettatoe sorprendente l'annunzio che anche l'Archidio-cesi di Madras era affidata ai Salesiani e l'indi-menticabile Mons. Mederlet ne era il primo Ar-civescovo Salesiano . S'ingiungeva però che laMissione del North Arcot fosse inclusa nell'Ar-chidiocesi ed i distretti di Nellore e Bellari, alnord di Madras e facenti parte fino allora dell'ar-chidiocesi, fossero esclusi per formare rispetti-

vamente una diocesi e una prefettura apostolica .Così l'Archidiocesi di Madras ne uscì ristrettaal nord ed estesa all'occidente .

Difficoltà .

Solo una grande fede e confidenza nell'aiutodella Divina Provvidenza possono spiegare latranquillità con cui il nuovo Arcivescovo ac-cettava la gravissima responsabilità e il clerosi accingeva al lavoro. Si sapeva, infatti, quantoil North Arcot fosse povero e si trattava disostituire immediatamente nove missionari inMadras e sette nel North Arcot e altri ancora abreve scadenza per poter in qualche modo accu-dire ai 70.000 cristiani . E si era solo in quattro,compreso l'Arcivescovo . Altri Salesiani, indub-biamente, sarebbero arrivati ; ma non si poteva

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aspettarli tutti da oggi a domani . Nemanco cisi poteva ripromettere che verrebbero con laconoscenza dell'inglese e del tamil, addestrati

alla vita pastorale e missionaria e che il climasarebbe stato di preferenza mite per facilitare loroil tirocinio . Eppure chi scrive non ricorda di avermai visto Mons. Mederlet scoraggiato o sopra-pensiero una sol volta durante quei tempi difficili .

Spirito salesiano che fa buon giuoco.

Si è lavorato molto durante questi 25 anni . Silavorò molto da principio quando si era in pochie mentre ancora si faceva conoscenza col nuovocampo di lavoro. Non è possibile in una missionecompiere diligentemente uno o l'altro dei piùgravi doveri del Missionario, per esempio quellodi attendere ai giovani, senza implicitamentecompierli un poco tutti ; proprio come non si puòpraticare una virtù senza praticarle un poco tutte .Da principio ci sarà stata poca conoscenza dellavita pastorale e missionaria, ma i Salesiani cono-scevano ciò che vuol dire lavorare per la gio-ventù ; e che altro ci si poteva aspettare da loro insimili circostanze, se non che andassero ai giovani ?In Madras e nel North Arcot i novelli missionarisalesiani cominciarono un lavoro sodo e costrut-tivo per la gioventù . Ce n'era tanto bisogno . Equesto andare alla gioventù fece colpo sui cri-stiani e sui pagani ; sugli anziani e sui giovani . Ci

fu presto una fioritura di vita cristiana quale cisi potrebbe aspettare solo nelle migliori mis-sioni . E tutto questo si verificava quando ancoraci si capiva più con i segni che con le parole.

Si lavorò, più tardi, sotto l'abile guida di S . Ecc.Mons. Mathias, l'attuale Arcivescovo di Madras,quando si era già in numero maggiore e più espe-rimentati . L'immediata creazione di orfanotrofi(di cui il North Arcot era privo) per attenderealla gioventù povera o a piccini cui il vaiolo o ilcolera hanno strappato i genitori, è un lavorosgorgato dall'amore per la gioventù che i Sale-siani e le Suore Salesiane portarono sempre consè. Oggi, dopo 25 anni, ce n'è quasi una doz-zina di orfanotrofi. Di queste istituzioni e diqueste opere di carità vollero i Salesiani delSud India arricchire la Madre Congregazione,mentre si lavorò quanto si potè per il bene dell'ar-chidiocesi e della missione del North Arcot .

Alcuni dati .

Certo, impegnati a fondo nel lavoro missionario,non si potè dedicare molte energie a opere pret-tamente salesiane, eccetto, come già si è notato,a quelle opere di carità che rispondono ai bi-sogni di una missione di convertiti poverissimi .Si diede quindi vita, fin da principio, a due orfa-notrofi per ragazzi (Vellore e Tirupattur) perun complessivo di 600 orfani ; ad una scuola media

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e magistrale in Madras (S . Gabriele) che contaoltre mille allievi ed è l'unica del genere che icattolici abbiano nell'archidiocesi di Madras ; auna scuola media a Vellore ; a una scuola superiorea Tirupattur, affiliata all'Università di Madras eintesa a facilitare gli studi di quei salesiani cheintendono laurearsi ; a una scuola agricola (Uriur-kuppam) che dovrebbe giocare una parte impor-tante nel nostro lavoro missionario . Ci si assunseinoltre la responsabilità del Seminario Diocesano,che conta cento seminaristi e dove sette salesianisono impegnati a fondo . A questo si aggiungala fondazione di un aspirantato (Tirupattur), diun noviziato (Yercaud), e di uno studentato filo-sofico (Kotagiri) .

Altrettanto intensa ed efficace fu l'opera svoltadalle Figlie di Maria Ausiliatrice nella Mis-sione. I risultati eccezionali che riportarono du-rante questi 25 anni debbono essere attribuitialla loro stretta osservanza e alla costante praticadi un'eroica povertà . Chi scrive andava a dirmessa due volte alla settimana in una loro casalontana 25 km . e consumava la sua cena e cola-zione perchè la piccola comunità, come seppepoi dopo, si addossava maggiori privazioni . Nelcorso di 25 anni ben sei istituzioni con scuole e

orfanotrofi annessi furono fondati : Madras, Vel-lore, Arni, Polur, Pallikonda, Tirupattur ; di più :un noviziato . Totale orfani 980 ; scuole elemen-tari 5 ; scuole secondarie 4 ; scuole magistrali 2 ;scolari 2080.

Il povero North Arcot .

Da quanto si è fin qui detto appare evidenteche la Missione è poverissima . Il distretto è poiuno dei più poveri di tutta l'India . Una mediadi poco meno di un metro di pioggia all'anno èinsufficiente per una regione tropicale dove l'eva-porazione è grande e il principale raccolto è ilriso ; tanto più insufficiente per il terreno in mas-sima sabbioso. Qua e là, si ammette, ci sonotratti e oasi ben coltivate e lussureggianti ; pitto-resche a volte le sponde del Cheyar e del Palar,due fiumi che attraversano il distretto da ovestad est ; in certe zone campi e frutteti si succe-dono l'un l'altro per molte miglia e non c'è nienteda invidiare alle più fertili contrade del mondo .In generale però la contrada è povera, il paesaggioè brullo, roccioso il terreno quando non è sab-bioso, e i quattro quinti della popolazione è po-verissima e conduce una vita quanto mai stentata .Nostro Signore disse che i poveri li avremo sem-

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pre con noi ; questo è quanto mai vero nel casodel missionario del North Arcot . Ogni residenzamissionaria è la meta di una fila ininterrotta digente quasi nuda e affamata che va dal padre perun qualche cosa di cui sfamarsi . Se fu semprecosì, lascio pensare come le cose stiano ora, dopocinque anni di siccità, quando moltissimi nonhanno assolutamente di che vivere .

Si è solo al principio.Con questo stato di cose come sta la Chiesa?

Progredisce il lavoro delle conversioni ? Si sainfatti che la povertà estrema è un ostacolo quasiinsormontabile alla diffusione del regno di Dio .

Don Bosco, un giorno, parlando a delle religiosedisse che convertire una nazione alla verità èun grandissimo miracolo e aggiunse che ci vuolemolta preghiera, molto lavoro e molto tempo .Mentre il tempo appartiene al Signore, il lavorospetta al Missionario e la preghiera è il doveredi tutti . Di tempo ne è passato molto dal giornoin cui S. Tommaso apostolo e S . Francesco Sa-verio predicarono il Vangelo in India. Dobbiamopregare perchè presto venga il giorno in cui l'Indiasia convertita tutta al vero Dio. Sarà davveroun grandissimo miracolo la conversione di questaimmensa contrada con i suoi 400.000 .000 diabitanti . Oggi però dobbiamo ammettere che an-che dopo 19 secoli la conversione dell'India aCristo è appena incominciata . Su cento personesolo tre sono cattoliche in India. In Madras enel North Arcot la percentuale è un poco piùalta, ma si è solo al principio .

Come affrettare il giorno.La povertà estrema è certo un impedimento al

lavoro di conversione. Dovremmo quindi indi-rizzare i nostri sforzi a combattere tale povertà.

In Europa e nei paesi cattolici la Chiesa senteil bisogno di svolgere un'opera sociale per facili-tare il bene delle anime . In India troverà facile fareopera di penetrazione se i Missionari s'interesse-ranno sempre più delle condizioni economichedei convertiti e di quelli da convertire . Le cosespirituali hanno bisogno delle cose materiali :l'anima del corpo ; il sacramento della materia .C'è un minimo di vestito e di cibo che il corpodeve avere se vogliamo che il povero indianoascolti la nostra parola, accetti il Vangelo e lopratichi, se vogliamo cioè che si converta e laChiesa si stabilisca . Poste queste condizioni fa-vorevoli, unitamente al lavoro dei missionari ealla preghiera dei buoni, il regno di Dio non man-cherà di espandersi rapidamente.

Come aiutare i poveri.È ovvio che dobbiamo aiutare quelli che ver-sano nell'estrema necessità, cristiani e pagani,secondo le nostre possibilità e anche con sacrificio .

Questa carità è praticata bene spesso dagli stessiHindu ed il missionario getterebbe il discreditosulla religione che predica se dicesse agl'ignudi :andate, copritevi ; e agli affamati: andate, satol-latevi ; e non desse agli uni e agli altri nè vestitonè cibo .Nel North Arcot il bisogno è grandissimo,

mentre il missionario è poverissimo . Ecco quindila necessità e il dovere che il missionario ha dichiedere aiuti per questa povera gente . Nessunodovrebbe trovare a ridire se il Missionario chiedecon insistenza . È solo il portavoce degli affamatiche stanno alla sua porta tutto il giorno .

Fuori però dei casi più urgenti, dobbiamo im-piegare quei mezzi che abbiamo in modo da ren-dere stabile l'aiuto che diamo ai poveri . Dob-biamo cercare di creare condizioni per cui il mag-gior numero possibile di poveri possa lavoraree guadagnare sufficientemente. Distribuire queltanto che si ha senza darci ulteriore pensieronon basta. Bisogna rimediare per quanto è pos-sibile ad uno stato di cose che torna dannosospesso a chi dà e a chi riceve . Nel maggior nu-mero dei casi si tratta anche di educare il poveroal lavoro, al risparmio e d'impedire che faccianocerti sbagli per cui cadano, dopo un certo tempo,nell'indigenza . . . Questo è lavoro per i corpi, maper guadagnare le anime e stabilire il regno di Dio .

L'agricoltura sembra presentarci una possi-bilità.

Il distretto è povero di materie prime e, consi-derati i mezzi limitatissimi di cui si dispone eil pericolo a cui ci si esporrebbe, l'industria,almeno per il momento, non sembra offrirci pos-sibilità di benessere per i nostri poveri . Durantequesti 25 anni si è cercato d'insegnare ai giovaniun mestiere come quello del falegname e delfabbro. Ma non si possono concepire grandisperanze, perchè da una parte son troppo pochiquelli che hanno un'attitudine per qualche me-stiere, dall'altra se sono esperti devono lasciareil villaggio per la città, Madras, per trovare la-voro ; i falegnamuzzi - e sono i più numerosi -rimangono nel villaggio a languire perchè la ca-panna indiana non ha finestre, non ha mobilioe bene spesso neanche la porta . Capita quindisovente che dopo un anno che questi carissimifigliuoli hanno lasciato la nostra istituzione, hangià dovuto vendere gli strumenti del mestiere cheil Padre aveva loro regalato e questo per potermangiare e comprarsi una camicia .

L'agricoltura sembra essere l'unica via attra-verso cui aiutare i poveri del North Arcot conmezzi non sproporzionati alla nostra condizione.Ci conferma in questa convinzione il fatto che iquattro quinti della popolazione è agricola e al-meno altrettanti giovani non hanno attitudine

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per gli studi, sebbene dicano di voler studiare .Dietro la loro insistenza, si sa, c'è l'idea di evi-tare la fatica dei campi . È così in tutto il mondo .Ma la loro salvezza è proprio in questa fatica ein questi campi. Ci sono nel North Arcot larghitratti di terreno che è considerato non buonoper la coltivazione. In verità lo si può renderebuono con un poco di lavoro ; ne vale la spesasoprattutto se c'è acqua nel sottosuolo . Si puòcomprare detto terreno per poco . Tale fu il prezzopagato per la colonia di Uriurkuppam menzio-nata sopra. Son circa 80 ettari e sono tre anniche lo si coltiva . La gente è stupita del cambiooperato ed ancor più stupiti siamo noi perchècon i dati alla mano si comprende la possibilitàdi aiutare centinaia di persone proprio con i mezzimodestissimi di cui disponiamo . Ci si auguraquindi che su Uriurkuppam e su colonie del ge-nere i quattro quinti dei nostri poveri possanoessere educati, crescere e assicurare l'avvenire asè e ai loro figli . Quanto più progredirà questolavoro tanto più il regno di Dio si farà stradanelle anime, con l'aiuto di Dio, lo zelo dei Mis-sionari, la carità e la preghiera dei buoni .

Don EMILIO DABOVE

Missionario Salesiano .

Notizie br evi dall'AssamMissionari poliglotti .

Come è noto, l'Assam è una delle regioni piùcosmopolite del mondo. L'ultimo censimento ciparla di circa 200 gruppi etnici differenti chel'abitano. I missionari salesiani che da 30 annilavorano in questo paese han dovuto, chi più chimeno, dedicarsi allo studio dei vari idiomi : daquelli monosillabici e gutturali delle tribù deimonti a quelli complessi e raffinati delle popola-zioni della vallata assamese . È specialmente du-rante i concorsi e riunioni festive che il missio-nario deve far uso del « dono delle lingue » . Nonè raro il caso che in confessionale egli debbausare cinque o sei lingue del tutto differenti . Ilnuovo Vescovo di Dibrugarh sull'Alto Brahma-putra tiene il primato linguistico potendo spedi-tamente parlare ben 15 lingue!

La città degli studi in Shillong .

Laitumkrah - il rione di Shillong ove si trovala Missione Cattolica -- è ormai diventato unavera « Città degli Studi ». Vi si contano ben 3 Col-legi Universitari per interni ed esterni, oltre allevarie scuole secondarie e superiori con una po-polazione scolastica che si aggira sui 3000 fraalunni e alunne . In quest'importante opera edu-

cativa collaborano con i Salesiani i Fratelli delleScuole Cristiane, Irlandesi, col loro imponenteSt. Edmund's College, le Suore Loretine e leSuore di Nostra Signora delle Missioni colSt. Mary's College . È sintomatico il fatto chele migliori famiglie della Capitale, benchè paganeo protestanti, preferiscano inviare i loro figli allescuole cattoliche . Nel bel centro di questa Cittàdegli Studi si erge una grande statua di bronzoa S. Giovanni Bosco, che è certamente felicedi trovarsi fra tanta gioventù !

La Pasqua cristiana alle porte della Cina .

Quanto mai solenne è stata celebrata in Di-brugarh, alle porte della Cina e del Tibet, la festadi Pasqua . Circa 2000 cristiani accorsero alla Mis-sione dai villaggi e dalle piantagioni di thè . LaCattedrale di Mons . Marengo, il primo VescovoSalesiano di Dibrugarh, si dimostrò troppo pic-cola per l'occasione e i pochi missionari ebberoun gran da fare per amministrare i Ss . Sacra-menti a tanta gente . Fu uno spettacolo commo-vente il vedere la mensa eucaristica così assiepata .Ci furono anche un centinaio di prime Comu-nioni .

Un piano quinquennale.

Il Governo dell'Assam ha stanziato la sommadi 30 milioni di rupie (oltre 400 milioni di lireitaliane) a favore delle tribù aborigene che abi-tano le numerose colline e montagne confinanticon la Cina e il Tibet. Sinora queste tribù mon-tane e semiselvagge erano state quasi del tuttodimenticate e lasciate a sè . Anzi era proibito aimissionari europei ogni contatto con loro . Face-vano da comodo cuscinetto tra l'India e i grandipaesi d'oltre frontiera. Fu appunto sulle collinedei Mishmish che cent'anni fa furono trucidatidue Missionari delle Missioni Estere di Parigi inviaggio verso il Tibet . Ora il Governo desideraentro un periodo di cinque anni riabilitare quelledisgraziate tribù aprendo vie di comunicazione,scuole, ospedali, ecc . È da augurarsi che in con-formità alla Costituzione Indiana venga lasciataai Missionari ogni libertà di avvicinare questetribù che han tanto bisogno della loro opera disalvezza morale e materiale . È pure da augurarsiche generosi apostoli vengano a coadiuvare iquindici missionari salesiani che hanno presente-mente la cura di questa immensa diocesi dell'AltoBrahmaputra che conta circa 30.000 cattolici eben 2 milioni di pagani . Le tribù aborigene dasole raggiungono 800 .000 anime. Il momento pre-sente è decisivo poichè il Governo mira a induiz-zarle. Avendo mezzi e personale noi potremmofacilmente riportare tra le tribù animiste dellafrontiera gli stessi trionfi ottenuti tra i Khasi ei Garo. Ma non c'è tempo da perdere!

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Maria Ausiliatrice ferma le fiamme di un paurosoincendio. - A Manaus, capitale delle Amazzoni, unimprovviso e pauroso incendio metteva in orgasmo, nellanotte del 9 marzo, tutta la città .

Le fiamme salivano dall'interno della grandiosa fab-brica della gomma della Compagnia nazionale, e dopopoco tempo, assecondate dal forte vento, si slanciavanosulla parte di sinistra del nostro Patronato professionaleS. Teresina, situato in continuazione della suddettafabbrica . Il grido d'allarme lo diede la Direttrice stessache tentò di far sgombrare la casa al chiarore delle solefiamme, poichè la luce elettrica era stata immediata-mente tolta . Le 1200 allieve vennero ospitate, nel cuoredella notte, nell'altro nostro collegio, mentre le Suorerimasero per continuare il lavoro e assistere al terrifi-cante spettacolo dell'incendio che avanzava inesorabile .

Della fabbrica della gomma non rimanevano che pochepareti e le fiamme continuavano a correre lungo il tettodel Patronato, a tutta prima, sicure del nuovo buonboccone ; entravano dalle porte e finestre, affumicavanol'interno degli ambienti e poi, quasi respinte da unaforza misteriosa, ritornavano sulle vicine rovine .

Tra il crescente spavento della folla accorsa e la preoc-cupazione delle Autorità, le Suore pregavano con lamassa del popolo : Maria Ausiliatrice, salva il nostropatronato, e la Direttrice piena di rassegnazione e difede aggiungeva: « Signore, si faccia la tua volontà ».

E la volontà di Dio si compì per l'intercessione diMaria SS. Ausiliatrice . Il Patronato fu salvo miraco-losamente e con l'unico danno della fusione di al-

cuni vetri .La Comunità, le allieve interne ed esterne, e tutta la

buona cittadinanza protestano viva gratitudine alla Ce-leste nostra Madre e promettono maggior fiducia in sipotente Ausiliatrice .

Manaus (Brasil-Amazonas) .

Sr . PALMIRA GHISONI, Ispettrice.

Si era perduta ogni speranza. - Nel giorno diS. Giuseppe del '43, durante il servizio militare, feciuna pleurite che ripetei nel 1944. Dopo qualche meseuna spondilite aggravava il mio stato . Ricoverato al-l'ospedale di Venezia, vi rimasi per molti mesi inges-sato nell'immobilità assoluta . Tutto fu vano e al maleche mi tormentava si aggiunse anche una coxite . Misi ingessò completamente e passai 30 mesi di degenzaall'ospedale. Tutti i medici davano il mio caso dispe-rato . Io pure mi sentivo alla fine . Ma la mia fede nellaMadonna era grande . Verso la fine del 1949 e nei primi

mesi del 1950 trovandomi in famiglia in condizionidisperate, con grande fede ricevevo spesso la benedi-zione di Maria Ausiliatrice . In questi tempi passò tranoi la Madonna Pellegrina che si mostrò veramentemia Ausiliatrice. Era il 13 ottobre 1949 . Tutto affidaiad essa, mia « dottoressa » e mia Ausiliatrice, giacchènon volevo più saperne di dottori . Fu il 13 novembre,giorno e momento della chiusura solenne del pellegri-naggio di Maria, quando in me incominciò un. visibilee miracoloso miglioramento con lo scoppio di moltiascessi. Oggi sono completamente guarito, sebbeneporti ancora qualche conseguenza della malattia di tantianni. Sento di dover tutta la mia guarigione alla Ma-donna e alla sua benedizione che tante volte ho ri-cevuto, e invito chi ha bisogno di favori ad averegrande fede in Maria Ausiliatrice, se vuoi vedere checosa sono i miracoli.

Castagnaro.

Grand'invalido : GIUSEPPE BALZAN .

L'Immagine di Maria Ausiliatrice. - I coniugiLuigi e Orsolina Tarvelli mi scrivono dal Brasile, ovedimorano da varii anni, quanto segue :

La nostra bambina, Clara, di circa undici anni, daqualche anno andava soggetta a convulsioni tali daridurla in fin di vita ogni qualvolta ne veniva as-salita . Gli stessi medici non riuscirono a guarirla perquante cure le avessero prodigate. Un giorno, mentreil convulso assalì la bambina più forte del solito, lamadre ricordò di tenere fra le altre immagini di santianche quella di M. Ausiliatrice .

Ispirata da una fede viva, corse a prendere l'immaginedelta Madonna, la pose sotto il guanciale della piccolainferma e, invocandola con tutto il fervore dell'animasua promise un'offerta a favore delle 'opere Salesianese la sua Claretta fosse liberata da sì grave malore .E la bambina realmente guarì, poichè, già da tempo, ilconvulso è cessato ed i genitori, riconoscenti alla Ver-gine di D . Losco, inviano offerta con preghiera che lagrazia venga pubblicata sul Bollettino Salesiano .

Capanne di Careggine .

DANIELE BERTONI, Ex allievo Salesiano .

Riprende a camminare. - Mia moglie, colpita dacoma diabetico, non poteva camminare . Vedendo suamadre in tali condizioni, mia figlia Maria si rivolsecon fiducia a Don Bosco, e alla fine della novena miamoglie riprese a camminare . Questo è quanto si è chiestoal Santo e si è ottenuto . Con vivi sensi di riconoscenza

L'Ausiliatrice ai suoi divoti

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lo ringraziamo tutti in famiglia e continuiamo a pre-garlo perchè tenga tutta la famiglia sotto la sua prote-zione e perchè ci impetri da Dio la grazia di vedere lacara inferma completamente ristabilita .

Alia (Palermo) .

COSTANZO SALVATORE .

Inghiotte un chiodino. - Il nostro bambino Carlo,di anni 8, nel divertirsi aveva inavvertitamente inghiot-tito un chiodino lungo 2 cm .

Tutti fummo subito assaliti da grande spavento perle conseguenze che ne potevano venire .

Ma tosto ricorremmo fiduciosi al santo dei giovani,Don Bosco, di cui siamo devoti . Accendemmo il lumicinodavanti al suo quadro, facemmo toccare al figlio unareliquia del Santo, si accese una candela al suo altarenella Chiesa Parr., dove si diede pure la benedizionecon la reliquia . E fummo pienamente esauditi .

L'incidente passò senza la minima conseguenza, ilpericolo scomparve del tutto e tre giorni dopo, il nostroCarlo ritornava a servire la S . Messa e faceva la S . Co-munione in ringraziamento . Riconoscenti a Don Bosco,inviamo offerta .

Niella Belbo (Alba) .

Coniugi DOTTO GIUSEPPE e MARIUCCIA .

Visto : si conferma la verità del suesposto .Sac . CARLO MARELLO,

Arciprete - Vicario Foraneo .

La Madonna ha fatto guarire la mamma. -Viva Maria Ausiliatrice » : lo dico proprio di cuore,

mentre invio questa offerta .Questa estate la mamma stava molto male ; non par-

lava più ; nella sua stanza con le mie sei sorelline e fra-

15agosto MARIA SANTISSIMA ASSUNTA

Nel giorno della solenne proclamazione del dogma di Maria SS . Assunta in Cielo il S. PadrePio XII pronunciava questa mirabile preghiera. La pubblichiamo nella fiducia di far cosa gradita aiCooperatori e alle Cooperatrici che desiderano soddisfare la loro pietà mariana recitandola in questomese sacro alla Vergine Assunta .

PREGHIERA A MARIA SS.ma ASSUNTA

O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madredegli uomini .

1 . - Noi crediamo con tutto il fervore dellanostra fede nella vostra assunzione trionfale inanima e corpo al cielo, ove siete acclamata Re-gina da tutti i cori degli Angeli e da tutte leschiere dei Santi ;

e noi ad essi ci uniamo per lodare e benedireil Signore, che vi ha esaltata sopra tutte le altrecreature, e per offrirvi l'anelito della nostra de-vozione e del nostro amore .

2 . - Noi sappiamo che il vostro sguardo, chematernamente accarezzava l'umanità umile esofferente di Gesù in terra, si sazia in cielo allavista della umanità gloriosa della Sapienza increata,e che la letizia dell'anima vostra nel contemplarefaccia a faccia l'adorabile Trinità fa sussultareil vostro cuore di beatificante tenerezza :

e noi, poveri peccatori, noi a cui il corpo ap-pesantisce il volo dell'anima, vi supplichiamo dipurificare i nostri sensi, affinchè apprendiamo,fin da quaggiù, a gustare Iddio, Iddio solo, nel-l'incanto delle creature .

3 . - Noi confidiamo che le vostre -pupille mi-sericordiose si abbassino sulle nostre miserie esulle nostre angoscie, sulle nostre lotte e sullenostre debolezze ; che le vostre labbra sorridano

alle nostre gioie e alle nostre vittorie ; che voisentiate la voce di Gesù dirvi di ognuno di noi,come già del suo discepolo amato : Ecco il tuofiglio ;

e noi, che vi invochiamo nostra Madre, noivi prendiamo, come Giovanni, per guida, forzae consolazione della nostra vita mortale .

4 . - Noi abbiamo la vivificante certezza chei vostri occhi, i quali hanno pianto sulla terrairrigata dal sangue di Gesù, si volgono ancoraverso questo mondo in preda alle guerre, allepersecuzioni, alla oppressione dei giusti e deideboli ;e noi, fra le tenebre di questa valle di lacrime,attendiamo dal vostro celeste lume e dalla vostradolce pietà sollievo alle pene dei nostri cuori,alle prove della Chiesa e della nostra patria .

5 . - Noi crediamo infine che nella gloria, ovevoi regnate, vestita di sole e coronata di stelle,voi siete, dopo Gesù, la gioia e la letizia di tuttigli Angeli e di tutti i Santi ;e noi, da questa, terra, ove passiamo pellegrini,confortati dalla fede nella futura risurrezione,guardiamo verso di voi, nostra vita, nostra dol-cezza, nostra speranza ; attraeteci con 'la soavitàdella vostra voce, per mostrarci un giorno, dopoil nostro esilio, Gesù, frutto benedetto del vostroseno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria .

PIUS PAPA XII

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tellini ero inginocchiata al suo letto come in preda adisperazione . « Madonna santa, salvaci la mamma! » .Ma io sentivo che dovevo dare alla Madonna qualchecosa; avevo qualche cosa di caro : la catenella con lamedaglietta d'oro . Gliela promisi . E la Madonna hafatto guarire la mamma . Sia benedetta!

Lanzada (Sondrio) .

MARIA TERESA BARDEA .

Don Bosco premia la fede di un ex allievo . -La sera del 23 luglio mia madre, andando a letto,accusava un certo malessere con lieve rialzo febbrile .

In nottata la febbre si elevava fino a 41 gradi e inter-veniva un violento attacco di enterecolite che suscitavale più gravi preoccupazioni per l'età avanzata e per lecontinue sofferenze che ne hanno funestato la vita .Come se ciò non bastasse, esplodeva una sindrone

azotemica, un coma diabetico, e una polmonite bila-terale .

Giorni penosi incominciarono per la mia famigliapoichè, malgrado l'intervento immediato dei medici,le condizioni di mia madre si aggravarono al punto dafar perdere ogni speranza e da far definire il caso vera-mente disperato .

Nell'immensa desolazione di vederla strappata alnostro affetto, mi rivolsi con fede a S . Giovanni Bosco,con quella stessa fede che sempre ho avuto fin da quando,allievo del Collegio dei Salesiani in Randazzo, ho im-parato a conoscere il grande Santo .

Contro ogni previsione, mia madre si rimise in salutee ora sta benino malgrado la sua età . È ferma convin-zione nostra e dei medici curanti che Don Bosco ciha restituita la mamma . Perciò, in adempimento delvoto fatto, invio una modesta offerta con preghiera dipubblicare la presente nel Bollettino Salesiano.

Linguaglossa.

Avv . SANTI PAFUMI .

Per la seconda volta alle soglie dell'eternità . -Da tempo soffrivo di fegato . Fatta la radiografia, ilprofessore mi disse che era necessaria l'operazione . Ilmedico curante non era del parere, poichè in seguitoad una grave malattia fatta due anni prima, il cuoresi era molto indebolito .

Io invece, ravvivata la fede in Don Bosco, mi feciportare all'ospedale e dopo una settimana venni sotto-posta all'atto operatorio che durò due lunghe ore .

Ma tanta era la forza e la calma che Don Bosco midava che il Professore mi chiese : « Ma dove prendelei tanta forza? » . Ed io: « Me l'ha data Gesù questamattina nella santa Comunione e in questo momentoè Don Bosco che mi sostiene ».

Mi tolsero 53 pietre e sebbene l'operazione fosseandata bene, gravi complicazioni mi attendevano. Unainfezione alla faccia mi causò febbre altissima e si te-meva una setticemìa. Brividi freddi facevano cessarei battiti del cuore e tutti temevano una catastrofe . As-sistita dai famigliari piangenti, passai otto giorni travita e morte .

Ma una notte in cui tutto era silenzio e io lottavocon la febbre che mi divorava, in uno slancio di fede,raccolsi le poche forze che ancora mi rimanevano edissi a voce alta : «Don Bosco, se veramente mi vuoibene e mi sei Padre, domani mattina non ci deve es-sere più la febbre» .

Il mattino non più 40, ma 36,2 di temperatura ; e daallora il termometro non salì oltre il normale .

Il Professore constatò la grazia e disse con meravi-glia di tutti: « Qui c'è un intervento divino, perchè noinon avremmo più saputo che cosa fare » .

Lasciai l'ospedale proprio alla vigilia della festa diS. Giovanni Bosco .

Padre santo, sempre più forte canterò le tue gloriee diffonderò le tue opere che tanto amo .

Cesano Maderno.

ISOLINA POZZOLI .

" I presenti mi credevano sfracellato ". - Finda piccino, il babbo, ex allievo salesiano, mi impressenel cuore la devozione a S. Giovanni Bosco e a MariaAusiliatrice .

Il 10 maggio c . a., la mamma mi pregò d'andarenell'orto a prendere un po' di prezzemolo . Quel giornopioveva e io, per non bagnarmi, rasentai dei granditavoloni di pietra, posti lungo un muro sotto lo spio-vente del tetto . M'appoggiai inavvertitamente a unodi essi che, mal collocato, scivolò sopra di me, colpen-domi specialmente le gambe . Alla mia invocazione diaiuto accorsero il babbo e tre robusti operai, che riu-scirono a liberarmi da quel tavolone del peso di circacinque quintali. I presenti mi credevano sfracellato,invece, grazie a Don Bosco e a Maria Ausiliatrice, ri-masi incolume con una semplice ammaccatura allagamba. Oggi cammino già come prima .

Riconoscente, ringrazio i miei Protettori .

Salabertano (Torino) .

PRIN SILVIO di MARIO .

Altri graziati di Maria Ausiliatrice e diSan Giovanni Bosco.Francesca Magnetto (Viotto di Scalenghe) guarì da un'in-

fezione al sangue con ascessi, ulceri e piaghe, ribelli adogni cura .Maria Ferrero ved . Bandini (Rivalta Tor .) ottenne la gua-

rigione del fratello dopo difficili e pericolose operazioni .Angela Bruna (Pinerolo) pubblica la guarigione completa

del figlio da gravi sintomi di malattia mentale .Luigi Biava (Bagnatica) ringrazia M. A. e S . G. B. per

avergli salvato il figlio colpito da violento calcio di cavalloalla testa .

Agostino e Teresa Rondolotto (Salussola Vigettio) rendononoto che il figlio fu miracolosamente salvo nella caduta dallascala di un campanile .Candida Ricci (Cantavenna) ottenne che il marito trovasse

impiego .Rosa Zama (Bosiago di Faenza) ringrazia per la guari-

gione della mamma e della sorellina .Maria Gigliofiorito Maffei (Marcianise) ottenne la guari-

gione del bimbo da crisi nervose dovute a sviluppo precoce.Anna Montano (Genova-Sestri) ringrazia S . G . B. che le

guarì la figlia da un caso grave di pleurite .Margherita Crema (Diano d'Alba) ridotta in fin di vita da

mal di cuore, invoca M . A . e si riprende fino a guarire .Girolama Amato (Alcamo) guarita da calcolo al rene destro.Caminati Ulderico (Capanna di Verghereto) rende nota la

sua riconoscenza per una segnalatissima grazia .Sergio Scavino (S . Margherita L .) ottenne la guarigione

del figlio .Gildo Moro (Meolo Barbera) rende nota la miracolosa

guarigione di un parente- da ulcera gastrica con peritonitediffusa .

Angiolina Rolfo (Feisoglio), colpita da male che i medicinon riuscivano a qualificare, guari invocando M . A . e S . G . B .Agostino Degeri e C . Grandon (Linares-Cile) ottennero

la guarigione da tifo del figlio spedito dai medici .Assunta Bimbi (Firenze) guarì da malattia nervosa con

disturbi generali e disfunzione del cuore .Maria Repetto (Carpeneto) ottenne la guarigione della ni-

pote da un caso di bronco-polmonite trascurata, dichiaratograve .

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Luigi Giovannini (Pisa) fu promosso in un esame .Luigia Valsecchi (Calolziocorte) da tre anni disoccupata,

ottiene lavoro al termine della novena a M . A . e a S . G . B .Cinque comm. dott . Aurelio (Anzio) ringrazia M. A . e

S . G . B . per la guarigione della figlia affetta da grave tifo .Famiglia Giani (Rocca Susella) mise sotto la protezione

di D . Bosco il raccolto del grano e lo ottenne superiore atutti gli anni precedenti .

Anna Maria Chiappa (Remondo di Garbana), avendo lamamma ridotta in fin di vita, invocò D . Bosco, e la mammasubito migliorò .

Giuseppe e Mariuccia Chiaramello (Altare) ricorsero a M . A .e a S. G. B. e il loro piccolo tornò da morte a vita .

Bice Biacca Guzzi (Cossagno) aveva la bimba malata dibronchite capillare con complicazioni che l'avevano ridottaallo stato pre-agonico . Il caso era disperato, ma ella invocòDon Bosco con fede e la bimba si riprese bene .Luigi Cossarin (S . Giovanni di Casarsa), da anni affetto

da gonfiori e piaghe causate da vene varicose, per cui nonvalsero le cure della scienza, ricorse a S . G . B . e guarì per-fettamente .

La famiglia Zanetti desidera render pubblica la sua rico-noscenza a M. A . per la costante protezione con cui ha al-leviato i momenti più cruciali della vita .

Achille Luparelli (Menaggio), avendo una pratica che siprotraeva da mesi, iniziò una novena a M . A ., a S . G . B .e al B . D . S . e proprio il nono giorno gli fu comunicatol'esito favorevole .Lucillo e De-Rose Ceccherini (Casale M .) ottennero la

guarigione della mamma da peritonite .Clotilde Guscetti (Ambrì) ottenne la guarigione di due

suoi cari .Zanovello V . M ., coniugi (Montecchio Magg .) sono ricono-

scenti per varie grazie, alcune delle quali hanno del miracoloso .Letizia Bolla (Monteforte) ottenne la guarigione del nipo-

tino da eczema maligna che lo mise in pericolo di vita .Elena Ricci (Napoli) benedice Don Bosco, il grande Pro-

tettore del figlio, che lo salvò in uno scontro di automobili .Virginia Ravelli chiese a S . Giovanni Bosco lavoro per il

figlio e lo ottenne .Lina Banchero (Pagliaro Infer .) ringrazia M . A . e S . G . B .

per varie grazie, tra cui quella che un suo caro parente siaccostò ai Sacramenti dopo tanti anni .

Lucia Sassi in Salvatori (Fogliano di Maranello) potè ri-mettersi in salute dopo anni di esaurimento organico .

Tommasina Bassotti (Brindisi) ottenne la guarigione dellacognata da preoccupanti attacchi cardiaci .

Maria Coletti Camera (Acqui) ottenne la sospirata guari-gione del marito da un grave esaurimento nervoso .

Laudicina Lino (Torino) ringrazia Maria Ausiliatrice eDon Bosco per una grazia segnalata .Tavazzani Carlo (Pavia) si raccomandò a Maria Aus. e

a Don Bosco perchè volessero ridonare la salute alla signorae la grazia venne «grande, sublime, sfolgorante».

Sironi Andrea (Guidino di Besana B .) dichiara di essereguarito da grave malattia mediante una novena a S . G . Bo-sco, contro il verdetto dei medici .

Perruzza Letizia (Spilamberto) ottenne da S . G. Bosco diguarire al braccio destro senza l'intervento del medico.Marcenaro Costanzo (Pallerone) per una serie di grazie che

gli hanno fatto toccare con mano quanto è buona la Ma-donna e quanto efficace l'intercessione di Don Bosco.

Anghileri Carlo per tre grazie : guarigione propria da ma-lattia dichiarata inguaribile dai medici . - Guarigione dellamoglie da broncopolmonite grave . - Nascita di un bell'an-gioletto dopo 12 anni di attesa matrimoniale .

Graziati del Beato Domenico Savio .L'ingenua preghiera di un fanciullo . - Mi tro-

vavo degente nell'infermeria dell'istituto salesiano diPenango (Asti) . Erano già passati dodici giorni e lafebbre non mi lasciava . Deperivo di giorno in giorno,tanto da lasciar perplesso il nostro bravo medico .

Un giorno venne a trovarmi un sacerdote e mi disse :« Raccomandati a Domenico Savio, è un santinopotente» .

Incominciai la novena al Beato quella sera stessae gli dissi : « Senti, caro Domenico, se mi fai la graziaentro lunedì sera, io la farò pubblicare » .

La sera della domenica la temperatura era ancoratrentotto e sette ; la sera del lunedì la febbre erascomparsa .

La mia salute da quella sera andò facendosi semprepiù buona, tanto da poter riprendere con regolarità imiei studi e le mie chiassose ricreazioni .

« Grazie, Domenico Savio . Ora credo anch'io che sesei invocato, concedi subito le tue grazie » .

Penango (Asti) .

PIETRO STAVARENGO .

Scompare il dolore . - Soffrivo di un dolore allostomaco dopo i pasti che mi rendeva difficile alimen-tarmi, portandomi un grave deperimento .

Ebbi da una mia cognata, Cooperatrice salesiana, unafigurina del B . Domenico Savio, e non appena lo in-vocai fervidamente, scomparve il dolore per non ri-tornare mai più .

Ora mangio di tutto senza risentire alcun disturbo .Tutto ciò senza prendere alcuna medicina e senzafarmi visitare da alcun medico, per sola opera delB. Domenico Savio, a cui andrà sempre la mia piùfervida gratitudine.

Accludo offerta per la Causa di Canonizzazione .Portici (Napoli) .

Prof. MARIA DE CORNER .

Aiuta un buon padre di famiglia . Un tristegiorno dovetti essere ricoverato nel sanatorio di Borno(Brescia) .

Quale non fu il mio dolore al pensiero di dover la-sciare la moglie e le due bambine senza aiuti finanziarie chi sa per quanti mesi con pericolo di perdere ancheil posto nello stabilimento, se la degenza all'ospedalesi fosse prolungata oltre i sei mesi !

Ne diedi notizia al fratello Salesiano, il quale miconsigliò di pregare con fiducia il B . Domenico Savio .Unì alla lettera un'immagine dell'angelico Giovanecon la preghiera, che cominciai a recitare con fede .Difatti non tardai a sentire un miglioramento, che andòsempre crescendo fino a completa guarigione . Ora holasciato il sanatorio e ripreso il mio lavoro nello stessostabilimento .

Riconoscente invio offerta .Passirano.

ORIZIO FRANCESCO .

Ritorna la voce. - Il giorno di Natale dello scorsoanno, mentre parlavo, improvvisamente mi trovaisenza voce. Credendo fosse effetto di stagione, micurai un poco, ma inutilmente . Allora andai dal me-dico, il quale disse che erano lese le corde vocali . Dopoaltre visite, tentai, le applicazioni elettriche, ma anchequeste non risolsero niente : ero sempre senza voce .

Le reverende Superiore mi esortarono allora a chie-dere la grazia a Domenico Savio . Cominciai subito apregarlo con fervore. Dopo due ore di preghiera, miparve di vedere il piccolo Savio, che mi diceva : « Leggie vedrai che riavrai la voce! » . Provai e con stuporesentii, dopo tanto tempo, il suono della mia voce . Pro-vai anche a cantare e vi riuscii benissimo . Da alloracanto e parlo normalmente .

Ringrazio di cuore il Beato, ed esorto tutti a confi-dare nella sua potente intercessione

Bessolo (Torino) .Suor TERESINA PREVITALI, F. M. A .

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Contro ogni umana speranza. - Da vari annisofferente di miocardite, fui colpita da improvvisomalore alla testa con perdita totale della parola . Miripresi dopo qualche ora riacquistando l'uso dellafavella .Dopo nove giorni sopravvenne un malessere molto

più grave: l'impossibilità di movimento delle gambe,che divennero fredde, insensibili, con dolori terribili .Il medico curante, giudicando il caso grave, consigliòil trasporto all'ospedale, dove con le cure prodigatel'arto sinistro riprese vitalità, ma il destro continuavaad essere inerte, cadaverico . Il Primario di quella cli-nica e i suoi aiutanti non riuscivano a identificare ilmale ; intanto in casa suore, studentesse e bimbe pre-gavano l'angelico Domenico Savio .

Rimasi così due giorni - spasimando, quando la Prov-videnza dispose il fortuito arrivo in clinica del medicocurante, mentre ero circondata da gran numero didottori e studenti che discutevano senza concludere ;potendo egli precisare i precedenti, vennero alla con-clusione trattarsi di embolìa dell'arteria destra ed endo-cardite . Fu chiamato subito il bravo chirurgo Dott . Can-nelli, esperto in tali operazioni .Dopo un paziente atto chirurgico con il metodo da

lui escogitato, l'embolo fu estratto, ma per altri duegiorni nella gamba non si riscontrava alcun segno dicircolazione . Il verdetto era terribile : l'amputazionecompleta dell'arto .

Ma in casa si continuava a pregare e il Signore nontardò a rendere manifesta la sua potenza .

Contro ogni previsione cominciai a migliorare finoa poter riprendere il movimento completo della gamba,ma appoggiata ad un bastone, e dopo sei mesi lasciavoanche l'uso del bastone .

Rendo lode a Dio e ringrazio il caro Beato .Pisa .

Suor AGNESE MELONI, F. M. A .

Demagri M . (Nizza Mare) si raccomandò al Beato e fuguarito da un'ostinata e pericolosa pleurite .

Quadri Mario (S . Casciano dei Bagni) col contatto del-l'immagine del Beato ottenne una segnalata guarigione .Micoli Argentini Teresa (Venezia) perchè Domenico Savio

le guarì il bambino da broncopolmonite con complicazioni .Paoletti Lupi Fedele (Rocche di Civitella del Tronto)

fu guarita da gran gonfiore alla gamba .Corva in Masotti Speme (S . Daniele Friuli) prega Dome-

nico Savio per l'esame di 4 universitari osando anche chie-dere che il voto sia sopra i 27/30 ed ecco che tutti e 4 pren-dono 28/30.

Guilla-Pretti Ercolina (Ronsecco) ringrazia per la buonariuscita nella maturità classica del nipote.

Vezzoli Marco (Trescore B .) ringrazia Dom . Savio perla scomparsa di penose conseguenze dovute a malattia in-testinale

Grazie attribuite a Don Beltrami .

Evita una operazione . - Dovevo sottopormi aintervento chirurgico ; l'operazione avrebbe messo inserio pericolo la mia vita, essendo affetta, fra l'altro,da diabete .

Mi rivolsi con fede illimitata alla Madonna Ausilia-trice, e in particolare al Servo di Dio Don AndreaBeltrami chiedendo la grazia di preservarmi da taleintervento .

E con somma meraviglia il medico specialista con-

statò, durante la successiva visita, che era scomparsoil bisogno dell'operazione .

Ringrazio con mio marito e le mie figlie la MadonnaAusiliatrice, e specialmente il Servo di Dio Don An-drea Beltrami, nella fiducia che questa grazia sia mo-tivo di più per la sua Beatificazione .

Vicenza .

MARIA CAZZOLA .

Erminia Vici (Apiro) ottenne che una persona a lei caris-sima si accostasse ai santi Sacramenti dopo 50 anni .Rosina Longo Alessi (Cammarata) guarì da un male che

le impediva di camminare, alla sola invocazione di Don Bel-trami .

Icaro Riccini Margarucci (Montefano) fu esaudito in cosache gli stava grandemente a cuore.

Oreste Abruzzese (Genova) guarì da forte tosse con com-plicazioni assai dolorose.

Alonzo dott . Ruggero (Milano) gli rende pubbliche grazieper aver ottenuto di evitare un intervento chirurgico .

Caterina Penassio (Polonghera) con l'aiuto di D . Beltramifu liberata da grave sciagura .

Archelao Oppo (Cagliari) ottenne dal Servo di Dio unagrazia importante che, tra l'altro, servì a risollevargli il morale.

Marianna Gillio (S . Giovanni di Riva), a causa di uno spa-vento e di dispiaceri passati, soffriva di un malessere che leostacolava il lavoro . Avuta per caso un'immagine di Don An-drea Beltrami, ne invocò l'aiuto e, come per incanto, si sentisubito rivivere . Ora il benessere continua .

Massimiano Ortuzar Cariola, salesiano (Cile) . Dopo unavisita ai raggi, fu dichiarata l'urgenza del pneumotoraceal polmone destro . Supplicò Don Beltrami e, dopo diecigiorni, la ferita appariva cicatrizzata .

Graziati del Servo di DioD. Filippo Rinaldi.

Dopo quarant'anni! - Soffrivo di vene varicosecon ulceri alle gambe da oltre quarant'anni . Avevoprovato molte cure, anche negli ospedali, ma me n'erosempre tornata a casa col mio male . Quanto piangereavevo fatto! Finalmente mi rivolsi a Don Filippo Ri-naldi ed eccomi guarita da oltre un anno .

Desidero che questo miracolo sia pubblicato sulBollettino Salesiano .

Sesto S. Giovanni (Milano) . GIUSEPPINA BARALI .

L'ulcera era scomparsa . - Da tre anni mio fra-tello soffriva per un'ulcera gastrica ribelle ad ogni cura .Ultimamente poteva appena prendere qualche po' dicibo che gli causava dolori lancinanti quasi insoppor-tabili . Visitato più volte dai medici, fu deciso di sot-toporlo a una operazione che prevedevano difficile epericolosa per lo stato di debolezza del fratello .

Gli consigliai di rivolgersi a Don Rinaldi e anch'iocon fede grande pregai il caro Padre perchè ascoltassela nostra supplica. Il giorno prima dell'operazione fusottoposto ad un'ultima radioscopia per la localizzazionedell'ulcera, ma i medici con sorpresa riscontraronoun semplice gonfiore che scomparve dopo un mese edell'ulcera neppure il segno .Rendiamo grazie a Don Rinaldi e lo preghiamo di

voler continuare la sua protezione su tutta la famiglia .Trento .

Suor FRANCESCA MENCIN, F. M. A .

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Trova lavoro al nono giorno della novena . -Dopo circa sette mesi di disoccupazione, durante iquali avevo messo in movimento tutte le mie più in-fluenti conoscenze, e quando già ogni speranza di si-stemazione era fallita rendendomi l'esistenza insoste-nibile per la mia precaria situazione economica, mivenne consigliato di affidarmi, a mezzo di novena, al-l'intercessione del Servo di Dio Don Filippo Rinaldi .

È cosa quasi incredibile, eppure, allo scadere delclono giorno, proprio dall'Ente dal quale ambivo diessere assunto e per il quale avevo perso tutte lesperanze, mi venne assicurata l'assunzione .

Al termine di una successiva - novena ho iniziato illavoro presso l'Ente suddetto .

Dopo questa suadente prova della potenza taumatur-gica di Don Filippo Rinaldi, mi sento il dovere, ben-chè come credente io abbia finora lasciato molto a de-siderare, di rivolgermi all'Autorità Ecclesiastica affin-chè possa tributare al succitato Servo di Dio le dove-rose onoranze per la Causa di Beatificazione.

Torino . Rag. ALESSANDRO MANZONI .

Grazie, Padre buono! - Profondamente grate,cantiamo con le note più armoniose dell'anima, il no-stro grazie concorde a Don Rinaldi che, dietro incorag-giamento delle nostre buone Suore, abbiamo invocatonei nostri difficili esami .

Nonostante le difficoltà gravi che essi presentar anoe il numero non indifferente delle candidate - trenta-quattro - la quasi totalità delle alunne ebbe la vittorianella sessione estiva, mentre le poche rimaste con qual-che ferita, la risanarono nella sessione autunnale, consoddisfazione propria e della Commissione esamina-trice, che ammirò ed encomiò la serietà degli studi fattinel nostro caro Istituto .

Grazie, Padre buono, la tua serena immagine, cheabbiamo sempre tenuta innanzi durante le prove scrittee la tua preziosa reliquia stretta in pugno, nelle proveorali, ci hanno ottenuto dalla celeste nostra Ausilia-trice tanta grazia, e noi, inviando la nostra modestaofferta, intendiamo manifestare la nostra gratitudine .

Non cessare di proteggerci nel difficile camminodella vita che ora incominciamo!

Alì Marina. Le neo-maestre dell'Istituto M . Ausiliatrice.

Salva una vocazione. - Desideravo vivamente difar parte della eletta schiera delle Figliedi Maria Au-siliatrice, ma, per motivo di salute, rimandavo la miaentrata di mese in mese, sempre nella speranza dipotermi rimettere e spiccare il desiderato volo .

Anzichè migliorare, il male persisteva . Allora, piùscoraggiata che mai, mi presentai alla Rev .da MadreIspettrice per esporle il mio caso . La Madre m'inco-raggiò con materne parole e mi regalò un'immaginecon reliquia del Servo di Dio Don Filippo Rinaldi,consigliandomi di fare una novena in suo onore, pro-mettendo di far pubblicare la grazia, se l'avessi ottenuta .In men che non si dica migliorai tanto da poter essereaccettata nell'Istituto .

Riconoscente, adempio alla promessa e invoco la suaprotezione, affinchè possa perseverare nella mia voca-zione .

Alessandria .

CARMELA MINETTO .

Ci hanno segnalato grazieottenute per intercessione di Maria Ausiliatrice e di S . Gio-vanni Bosco, di S . Maria Mazzarello e degli altri Servi diDio - alcuni hanno anche inviato offerte per la celebrazione disante Messe di ringraziamento - i seguenti :

Abbo V., Adele C ., Aimo Monchiero L ., Alemanno R .,Andrei A ., Angelelli R ., Ardito N ., Avidano S., Baima L .,Barbasivi C ., Barberis A ., Barbero N ., Barbieri S ., Baroffiofam.a, Bergamini V., Bergeretti fama, Bersano M ., Berto-lino A ., Berruti M ., Berutti L ., Bianco M ., Bianco R ., Bio-naz T., Bonino F ., Bonola S ., Bonzo cav. A., Borla D .,Boschetto L ., Bottini A ., Brioschi I ., Brunetti E ., Busson D .,Buzzetti fam .a, Cabrino L ., Caoduro A ., Cappello A ., Car-bonaie A., Careglio E ., Carnaghi M ., Carosso O ., Casale-gno A., Castagneri C ., Casuccio A ., Cavallito 'I' ., Cavoconiugi, Cena R ., Cerutti I ., Chianale F ., Clara C ., Colom-bini M ., Colombo Ottone S., Coronin fama, Corti A .,Cresta O ., Croce V ., Cuniberti M ., Curci E ., Debernardi P .,De Filippi A ., Delfino R ., Della Rossa P ., Demichelis C. F .,Dequarti R ., Dezzani C ., Failla F ., Fanciotto M ., Fazioli G .,Fassetta A., Ferrari V . e I . ., Fiori M ., Fontana A ., Fora-mitti L ., Fornari M ., Frego G ., Gabasi L ., Gaeliardone L .,Galletti A . M., Garello C., Garino M ., Gasparini I ., Gas-sino C., Gastaldi C ., Gendre A., Giacobbe G ., Giaccone F.,Giapponi A ., Giberti E ., Gillone G ., Gioannini R ., Gior-dano P ., Graziano G ., Lusso M ., Macagno V., Macchia E .,Maggiulli J ., Malacalza D . V ., Manfredi fama, Manica G .,Monzone G ., Marchionato coniugi, Moscia G ., Merlo fam .a .,Merlo M., Mezzano G ., Milano F . e C ., Mittino G. e P .,Molinari M., Molinatto T ., Mollo A ., 11lonticone M ., Mo-schino M ., Mossetti M ., Motta G., Motti I ., Nerboni M .,Natta B ., Nicoletta P., Nota G ., Novello S ., Oberto I, .,Odore I ., Oldofredi P., Orsomarso A ., Ovisio R., Paris B .,Patrizi fam.a, Pernechele A ., Pessina M., Piacentino G .,Fiaggio Cini M ., Pignataro fam .a, Pisano M ., Pomero MarcaM., Ponzo A ., Porzio F., Pro G ., Pronino L ., Purpura dr : R .,Quaranta B., Rampone P., Rasetto F ., Ravasio N., RigottiM., Rissotto A ., Rita A ., Rizzo G ., Romussi T ., RondanoM., Rosa P ., Rosadini D . L., Rosati M. T., Rosina F .,Rossi G ., Saliva A., Savino G ., Sergio F., Signorini G .,Sindoni O., Stoppani A ., Susini A ., Tabbia V ., Tambu-rini G ., Todeschini L ., Tofetti fama, Tosnarelli M ., Tra-pani fam .a, Tricerri M ., Trivelli, Ughetto, Vagnino coniugi,Vanzetti C ., Vaschetto R ., Vaso N ., Viarisio M., Vigon I, .,Volpe G., Zama R ., Zanetto P ., Zannaldini P ., Zerbola G .

Raccomandiamo caldamente alle preghieredi tutti i devoti di Maria Ausiliatrice le particolari inten-zioni delle seguenti persone :

Adamuccia R ., Aimo L ., Anfosso C ., Airoldi A ., AnselmiG., Ardito F., Babini M . T ., Barberis C., Benoni I ., Beste-rini B ., Bianchi M ., Bietti G ., Birago U ., Bonardi M ., Bo-nomo M., Bosio M., Bracchi R ., Bruno T., Burzio M .,Calcagnini L ., Camburzano G ., Canavese F . e S ., Capra G .,Carassia E ., Caruso fama, Cavaglia C., Cerliani Vigna L .,Chiantelana C ., Chiesa C ., Clovis A., Colombo V. e G .,Corbi M., Cottini F., Cuorgnè G., Curto M ., Dentis R .,Dolce P ., Durando M ., Esposito E ., Ferraris L ., Ferrero M .,Ferrero R ., Fogliati G ., Fontana M . e T ., Freddi E ., Ga-gliardi M ., Galletti M ., Garino C ., Garino L., Giai Via L .,Gianonio B., Gilli G ., Givogre G ., Grassi E., Guasco C .,Lavagno coniugi, Mainero fam .a, Mainero P . C ., MalteseSibò L ., Manica G., Maranzano coniugi, Mascarello C .,Masera M ., Mezzano E ., Mezzano G ., Mola R ., Occhetta M .,Oliva G., Pasotto L ., Peirani M ., Pellegrinelli B., Pessina M .,Piumati G ., Prandini, L ., Prenna C ., Ravera A ., Ribero A .,Rissotto S ., Robba F., Ronco F., Russo T., Santoni P .,Sargetto I ., Scarrone A ., Storia D ., Tesio M ., Tumedei G .,Ughetto, Vaccarino V., Vagnino coniugi, Valentino E ., Val-letti S ., Vana L., Vandoni L., Zanetto P., Zilio P.

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SALESIANI DEFUNTI :

Sac. FERDINANDO MACCONO, † a Foglizzo il 29maggio 1952 a 86 anni .

Ci è caro pensare che sulle soglie dell'eternità sia andataad incontrarne l'Anima piissima Santa Maria Mazzarello,della quale egli fu l'autorevole biografo, il cultore devoto,la mano scelta da Dio per trarla dall'umile oscurità allagloria .

Il Signore dispose che vedesse il mirabile coronamentodi tante fatiche nella raggiunta Canonizzazione della Santae nelle grandiose feste che ne seguirono, culminate con lecelebrazioni di Mornese .

Non gli rimaneva ormai che cantare il Nunc dimittis nellavisione del, grande premio ; e morì come un patriarca chesi addormenta nel sonno dei giusti per risvegliarsi nell'e-ternità .

Sac. GIOVANNI COLLA, da Chiusa Pesio (Cuneo), † aCordoba (Spagna) il 16-IV-1952 a 81 anni .Sae. PAOLO MENGEL, da Barmen (Germania), † a

Agua de Dios (Colombia) il 23-VI-1952 a 75 anni.Sac. TOMMASO YOUNG, da San Pedro (Argentina),

† a Cordoba il 10-IV-1952 a 71 anni .Sac. GIUSEPPE SPAN, da Doropolje (Jugoslavia), † a

Lubiana il 23-II-1952 a 58 anni.Sac. .MICHELE RIERA, da Tarrasa (Spagna), t a To-

rino-Oratorio il 4-IV-1952 a 55 anni.Coad. ANTONIO RUGGERI, da Itri (Latina), † a Roma

(S . Tarcisio) il 5-IV-1952 a 93 anni .Coad. GIUSEPPE SIMONE, da Torino, morto ivi

Ospedale Cottolengo il 2-V-1952 a 73 anni.

COOPERATORI DEFUNTI :Mons. GIUSEPPE BOLLA, Parroco di Moncalvo (Asti)† il 28-V-2952 a 66 anni .Parroco ideale, apostolo infaticabile e aperto ad ogni ini-

ziativa, benefattore dei poveri e della sua diocesi, sacerdotesecondo il cuore di Gesù, Mons . Bolla si è acquistato unindiscusso primato, in cui rifulge il profilo schietto dell'exallievo e del cooperatore salesiano, apologia vivente dellagenialità e della santità di Don Bosco. Figura tra le più ca-ratteristiche e felici degli ex allievi sacerdoti della CasaMadre, meriterebbe per il suo spirito sacerdotale un elogioricalcato sulla celebre affermazione del Santo : « Fu pretetra i soldati, prete all'altare, prete sul pulpito, prete tra ilpopolo, prete tra i giovani, sempre e con tutti prete » .

Sulla sua tomba venerata la Famiglia Salesiana depone ifiori della riconoscenza e della preghiera .Sac. NATALE SANTINI, † a Verghereto .Fratello del nostro Don Silvio, fu per molti anni Decurione

dei Cooperatori e zelò la divozione a Maria Ausiliatrice,alla quale volle dedicare un altare nella chiesa arcipretale diVerghereto . Devotissimo di S. Giovanni Bosco, ne celebravala festa con la maggior solennità possibile e raccomandavaai suoi parrocchiani di essere generosi con le opere Salesiane,specie con le Missioni che aiutava anche con offerte per-sonali . Volle che tutte le famiglie della sua vasta parrocchia

BEATI I MORTI CHE MUOIONO NEL SIGNORE

(Firma per esteso) .

ricevessero il Bollettino Salesiano, che diceva efficacissimoper la conservazione della fede e dello spirito cristiano nellefamiglie.

Sac. QUIRICO TASSELLO, † a Lonigo il 5-IV-1952a 67 anni .

Amava abbinare la divozione di Maria Ausiliatrice a quella,della Madonna dei Miracoli, venerata nel Santuario pressoLonigo, di cui fu Rettore zelantissimo per 30 anni . Introdussenel Santuario la divozione a San Giovanni Bosco celebran-done la festa con-grande solennità. Fu benemerito dellaChiesa perle vocazioni sacerdotali da lui coltivate e non mancòd'indirizzarne alcune alla Società Salesiana .ALBINA CARDINAUX ADT, † in Arona (Novara)

il 18-v-1952 a 65 anni .Il Signore premiò la sua fede e la tenera devozione che

nutriva per Maria Ausiliatrice e Don Bosco, dandole il con-forto di vedere il figlio Don Paolo farsi salesiano .Notaio GIOVANNI PONZI, † a Cisternino il 20-XII-1951 .Munifico cooperatore salesiano e fervente cristiano, me-

ritò la grazia di avere una figlia suora di Maria Ausiliatrice .GALLO MARIA EMMA n. COMUNIAN, † a Bassano

del Grappa il 21-IV-1952 a 76 anni .Di una soave amabilità che la rendeva cara a tutti, seppe

con signorile disinvoltura guidare i numerosi figli in circo-stanze spesso assai travagliate, sempre con la serenità sulvolto, animata da fede ardente . Donò due figli a Don Bosco .

ALTRI COOPERATORI DEFUNTI :

Bermani Albina - Bernardini Vittoria - Cadeddu AnnaVincenza - Calamari Cella Teresa - Capelli Ester - CarettoInnocenza - Casali Giovanni - Della Croce Francesco -Giunipero Vittoria - Guazzelli Luigi - Loda Lorenzo -Mottini Nazarena - Negrini Iolanda - Orsini Pia - Pietro-grande prof . Giuseppe - Pujatti Maria - Quargnolo DonAlverido - Ragusa Nunziata - Raviolo Giuseppe - SeghezziTeresa - Soci Margherita - Ubaldi Maria - . VagliosindiAntonina .

L'Istituto Salesianoper leMissioni con sede inTorino,erettoin Ente Morale con Decreto 13 gennaio 1924, n . 22, può

legalmente ricevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibilicontestazioni si consigliano le seguenti formule :

Se trattasi d'un Legato : , . . .lascio all'Istituto Salesianoper le Missioni con sede in Torino a titolo di legato la sommadi Lire . . . (oppure) l'immobile sito in . . .,>.

Se trattasi, invece, di nominare erede di ogni sostanzal'Istituto, la formula potrebbe esser questa : a . . . Annulloogni mia precedente disposizione testamentaria. Nominomio erede universale l'Istituto Salesiano per le Missionicon Sede in Torino, lasciando ad esso quanto mi appartienea qualsiasi titolo» .

(Luogo e data)

Page 32: A.LXXVI .15 1° AGOSTO 1952

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