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Almanacco latinoamericano anno II • numero 8 • febbraio 2010 notizie dall’America Latina a cura di Donato Di Santo anno II • numero 8 • febbraio 2010 Almanacco latinoamericano Pepe e Dilma, parole-chiavi: stabilità, continuità. Argentina, si è aperta la campagna elettorale presidenziale, cerca in: www .caselli2011.com Bordaberry (finalmente) al suo posto. Malvinas? Yes, we can! Orrori a Ciudad Juarez. VeneCuba? chissà… Sebastian Piñera entra nel Palazzo de La Moneda: fu distrutto, ma non dal terremoto (Falabella agli Esteri). Evo-Patzi, lite in famiglia. Aziende italiane battono bandiera panamense (ma Il Panino blocca – anche – la trasferta brasiliana di Finmeccanica). Lula inaugura con Marchionne. Uribe controcorrente, niente legge ad personam: chapeau! UNASUR: Haiti, nuovo banco di prova. Lobo conferma il Generale golpista e Zelaya si dedica al petrolio. Playa del Carmen, lite fra caballeros. E all’ottantacinquesimo giorno: Cuba libre! Viva Zapata! AGENDA POLITICA Si è svolta in URUGUAY lo scorso 1° marzo la cerimonia di insediamento del nuovo Presidente, José “Pepe” Mujica Cordano (cognomi che definiscono le sue origini basco-italiane). Prima della Cerimonia, in cui ha giurato fedeltà alla Costituzione davanti alla moglie, Lucia Topolanski, in quanto senatrice più votata e Presidente ad interim del Senato, una grande folla di persone si è riversata nella Piazza dell’Indipendenza. L’uscente Tabaré Vazquez, conclude il suo mandato con oltre il 60% dell’appoggio della popo- lazione. Durante la cerimonia di insediamento, cui hanno preso parte per l’America latina i Presidenti di Brasile, Parguauy, Bolivia, Colombia, Ecuador,Venezuela e Argentina (la presidente del Cile ha cancella- to il viaggio a causa del terremoto), dall’Europa, il Re di Spagna e, per l’Italia, il Sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti, il Presidente “tupamaro”, nel suo appassionato discorso (disponibile presso: almanacco [email protected] ), si è riferito all’im- portanza dell’unità della regione latinoamericana e, rispetto al sud America, ha parlato con toni molto caldi del valore strategico del Merocsur. Il discorso ha assunto un carattere programmatico molto vasto, parlando sia della Costituzione che di vari temi speci- fici quali l’educazione, l’energia, le infrastrutture e la sicurezza. Rispetto al primo punto, Mujica è stato molto chiaro: ”metteremo tutto il nostro impegno nel realizzare il mandato costituzionale, con particolare riferimento alle forme di organizzazione politica ed istituzionale del paese, all’etica sociale che la Nazione vuole darsi”. CeSPI Centro Studi di Politica Internazionale Via d’Aracoeli, 11 - 0186 Roma – Italia Tel. *39 06 6990630 - Fax *39 06 6784104 [email protected] www.cespi.it Questo Almanacco è uno strumento che il CeSPI mette a disposizione di un numero limitato e qualificato di per- sone interessate per ragioni istituzionali, sociali, culturali, politiche o imprenditoriali ai rapporti tra l’Italia e l’America latina.Tranne i corsivi, che esprimono opinioni di chi li firma o del curatore Donato Di Santo, tutti gli altri testi sono notizie raccolte e selezionate dalle Agenzie di stampa o dai mezzi di informazione nazionali ed internazionali. La stesura redazionale è di Gianandrea Rossi. Per comunicare con l’Almanacco: alma nacco.latinoa mer ica [email protected] Rubriche: Agenda politica 1 Uruguay, Cile, Brasile, Bolivia, Colombia, El Salvador, Messico, Argentina, Venezuela, Repubblica Dominicana, Haiti, Cuba, Perù, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Paraguay, Panama, Honduras, Nicaragua, Agenda regionale 13 Agenda economica 18 Agenda bilaterale 17 Farnesina, , Comitato Consultivo per le Conferenze Italia-America latina, Delegazioni in Italia Agenda delle segnalazioni 18 Eventi, libri

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Almanacco latinoamericano anno II • numero 8 • febbraio 2010

notizie dall’America Latina a cura di Donato Di Santo anno II • numero 8 • febbraio 2010

Almanacco latinoamericano

Pepe e Dilma, parole-chiavi: stabilità, continuità.Argentina, si è aperta la campagna elettoralepresidenziale, cerca in: www.caselli2011.comBordaberry (finalmente) al suo posto. Malvinas?Yes, we can! Orrori a Ciudad Juarez. VeneCuba?chissà… Sebastian Piñera entra nel Palazzo de LaMoneda: fu distrutto, ma non dal terremoto(Falabella agli Esteri). Evo-Patzi, lite in famiglia.Aziende italiane battono bandiera panamense (maIl Panino blocca – anche – la trasferta brasilianadi Finmeccanica). Lula inaugura con Marchionne.Uribe controcorrente, niente legge ad personam:chapeau! UNASUR: Haiti, nuovo banco di prova.Lobo conferma il Generale golpista e Zelaya sidedica al petrolio. Playa del Carmen, lite fracaballeros. E all’ottantacinquesimo giorno: Cubalibre! Viva Zapata!

AGENDA POLITICA

Si è svolta in URUGUAY lo scorso 1° marzo la cerimonia diinsediamento del nuovo Presidente, José “Pepe” Mujica Cordano(cognomi che definiscono le sue origini basco-italiane). Prima dellaCerimonia, in cui ha giurato fedeltà alla Costituzione davanti allamoglie, Lucia Topolanski, in quanto senatrice più votata ePresidente ad interim del Senato, una grande folla di persone si èriversata nella Piazza dell’Indipendenza. L’uscente Tabaré Vazquez,conclude il suo mandato con oltre il 60% dell’appoggio della popo-lazione.Durante la cerimonia di insediamento, cui hanno preso parte perl’America latina i Presidenti di Brasile, Parguauy, Bolivia, Colombia,Ecuador,Venezuela e Argentina (la presidente del Cile ha cancella-to il viaggio a causa del terremoto), dall’Europa, il Re di Spagna e,per l’Italia, il Sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti, ilPresidente “tupamaro”, nel suo appassionato discorso (disponibilepresso: [email protected]), si è riferito all’im-portanza dell’unità della regione latinoamericana e, rispetto al sudAmerica, ha parlato con toni molto caldi del valore strategico delMerocsur. Il discorso ha assunto un carattere programmaticomolto vasto, parlando sia della Costituzione che di vari temi speci-fici quali l’educazione, l’energia, le infrastrutture e la sicurezza.Rispetto al primo punto, Mujica è stato molto chiaro: ”metteremotutto il nostro impegno nel realizzare il mandato costituzionale,con particolare riferimento alle forme di organizzazione politica edistituzionale del paese, all’etica sociale che la Nazione vuole darsi”.

CeSPICentro Studi di Politica InternazionaleVia d’Aracoeli, 11 - 0186 Roma – ItaliaTel. *39 06 6990630 - Fax *39 06 [email protected]

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Questo Almanacco è uno strumento che il CeSPI mettea disposizione di un numero limitato e qualificato di per-sone interessate per ragioni istituzionali, sociali, culturali,politiche o imprenditoriali ai rapporti tra l’Italia el’America latina.Tranne i corsivi, che esprimono opinionidi chi li firma o del curatore Donato Di Santo, tutti glialtri testi sono notizie raccolte e selezionate dalleAgenzie di stampa o dai mezzi di informazione nazionalied internazionali.La stesura redazionale è di Gianandrea Rossi.Per comunicare con l’Almanacco:[email protected]

Rubriche:

■ Agenda politica 1Uruguay, Cile, Brasile, Bolivia,Colombia, El Salvador, Messico,Argentina, Venezuela, RepubblicaDominicana, Haiti, Cuba, Perù, CostaRica, Ecuador, Guatemala, Paraguay,Panama, Honduras, Nicaragua,

■ Agenda regionale 13

■ Agenda economica 18

■ Agenda bilaterale 17Farnesina, , Comitato Consultivo per le Conferenze Italia-America latina,Delegazioni in Italia

■ Agenda delle segnalazioni 18Eventi, libri

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Inoltre, parlando della sua futura azione di governo, ha ribadito ilcarattere istituzionale del suo progetto, in cui le specifiche politi-che possano oltrepassare la dimensione puramente governativa,caratterizzandosi come programmi del Paese:”immagino un siste-ma politico tanto saggio e potente che sia in grado di generare untunnel ermetico che attraversi le singole Presidenze espresse daidiversi partiti, attraverso cui possano passare intatte, le grandilinee strategiche relative ai grandi temi che interessano il nostropaese”.A soli due giorni dalla cerimonia di insediamento, Pepe Mujica haconvocato il primo Consiglio dei Ministri inaugurando quella chesarà la forma consueta di riunione, con convocazioni alternatenelle settimane di riunioni plenarie e di gruppi ristretti tematici. Ilprimo gruppo, definito “Gabinetto produttivo”, che riunisce iMinistri dell’Economia, degli Esteri, del Lavoro, dell’Industria edEnergia, dell’Agricoltura, delle Opere Pubbliche e del Turismo, haaffrontato il tema dello stimolo della crescita del paese. Nellaprima riunione, secondo il portavoce del gruppo, Il Ministro diIndustria ed energia, Kreimerman, è stato discusso anche il temadella riforma della pubblica amministrazione, già preannunciatonel discorso di insediamento.Il secondo gruppo, il Gabinetto Sociale, che riunisce i Ministri dellaSalute, della Casa, dello Sviluppo sociale e dell’Educazione, haaffrontato, secondo la responsabile della Sanità, il tema dell’inclu-sione dei giovani nello sviluppo.Da segnalare, nel settore energia, la firma dell’accordo tra l’azien-da statale per gli idrocarburi,Ancap e Petrobras, per investimentiinsieme a GALF e YFP (40% alle prime due ed il restante allealtre), per esplorare congiuntamente la piattaforma continentaledel Paese.Il 10 febbraio la Giustizia uruguayana ha condannato a 30 anni dicarcere l’ex Dittatore (1973-76) José Marìa Bordaberry per i reatidi “attentato alla Costituzione e dieci omicidi aggravati di prigio-nieri politici”.

Sarà un insediamento mesto e sovrastato dalla tragedia del terre-moto, quello che il prossimo 11 marzo celebrerà il nuovoPresidente Piñera in CILE, dopo il sisma che ha causato la mortedi centinaia di persone. La Presidente uscente, Michelle Bachelet,ha imposto lo stato di calamità per le zone coinvolte, (le regionidel Bio Bio e di Maule).Piñera verrà investito del nuovo “mando” presidenziale con unacerimonia nella sede del Parlamento, a Valparaiso, cui seguirà unacolazione con i Capi di Stato e di Governo che interverranno. Dicomune accordo Presidente uscente ed entrante hanno deciso ditagliare le tradizionali celebrazioni.Al momento hanno conferma-to la presenza i Presidenti di Argentina, Bolivia, Colombia, CostaRica, Ecuador, Panamà, Perù e Uruguay, mentre il Presidente Lula,ha già compiuto un missione lampo in Cile, di ritorno dallaCumbre di Cancun, per riunirsi con la Bachelet, subito dopo latragedia. Il Ministro uscente delle Opere Pubbliche, Sergio Bitar,ha dichiarato che la ricostruzione costerà almeno 1.000/1.200milioni di dollari (riferendosi alla ristrutturazione di strade, auto-strade, porti ed aeroporti, dighe e acquedotti). Molti paesi del-l’area, gli Usa e la UE, stanno già collaborando alla ricostruzionedelle zone maggiormente colpite.

Prima del terremoto dello scorso 27 febbraio il dibattito inter-no al paese, in vista dell’insediamento del nuovo Presidente, erastato dominato dalle polemiche relative alla definizione delnuovo Gabinetto di governo. Di seguito i membri del nuovogoverno, costituito da 22 Ministri e 28 Vice Ministri: RodrigoHinzpeter (RN), uomo vicinissimo a Piñera, giuristadell’Università Cattolica, sarà Ministro degli Interni; JaimeRavinet, dimessosi dalla DC dopo la nomina ed ex Ministro nelgoverno Lagos, sarà il Ministro della Difesa; Ena von Baer, gio-vane giornalista, sarà portavoce della Presidenza; CristianLarroulet (indipendente, vicino all’UDI), sarà MinistroSegretario Generale della Presidenza; Felipe Larrìn (indipen-dente, vicino a RN), economista laureatosi ad Harvard, già col-laboratore del FMI e della Banca Mondiale, sarà il Ministro delleFinanze; Joaquin Lavin (UDI), economista formatosi alla “scuoladi Chicago”, proprietario dell’Università (privata) delloSviluppo, sarà il Ministro dell’Educazione; Felipe Kast (UDI),ingegnere laureatosi ad Harvard Ministro della Pianificazione;Jaime Mañalich, indipendente, medico e direttore della Clinicaprivata “las Condes”, sarà Ministro della Salute; AlfredoMoreno, indipendente, ingegnere civile e direttore della catenadi negozi “Falabella”, nonché presidente della fondazioneTelethon, sarà Ministro degli Esteri; Juan Andrès Fontaine (indi-pendente vicino all’UDI) ingegnere commerciale formatosi aChicago, sarà Ministro dell’Economia, dello Sviluppo e dellaRicostruzione; Laurence Golborne (indipendente), ingegnerecivile e industriale, sarà Ministro delle Miniere; Ricardo Ranieri(indipendente), ingegnere, sarà Ministro dell’energia; FelipeMorandé (indipendente, vicino all’UDI), ingegnere commercia-le, decano della Facoltà di Economia dell’Università del Cile,sarà Ministro dei Trasporti; Camila Merino, indipendente, inge-gnere civile e Direttore generale della metro di Santiago, saràMinistro del lavoro; Hernàn de Soliminihac (indipendente), inge-gnere civile, decano della Facoltà di ingegneria dell’UniveristàCattolica, sarà Ministro delle Opere Pubbliche; Felipe Blunes(RN), avvocato, specializzato ad Harvard, sarà Ministro dellaGiustizia; José Antonio Galilea (RN), esperto agrario, saràMinistro dell’Agricoltura; Magdalena Matte (indipendente, vici-na all’UDI), ingegnere, socia della società Adimark e direttricedel gruppo “Cristalerias de Chile”, nonché moglie del MinistroLarrin, sarà Ministra per la Casa e l’espansione urbanistica;Maria Ignacia Benitéz (UDI), ingegnere chimico, sarà Ministradell’Ambiente; Catalina Parot (RN), avvocato, Ministra per iBeni Nazionali; Luciano Cruz-Coke (indipendente), attore saràMinistro della Cultura e delle arti; Carolina Schmidt (indipen-dente), ingegnere, sarà Ministra per la Donna.Molte le critiche che sono state mosse dagli alleati e sostenitoridi Piñera a questa compagine eminentemente tecnica, che nonlascerebbe spazio alle espressioni politiche delle forze che lohanno sostenuto nella campagna elettorale. L’Esecutivo, che inclu-de molti professionisti ed imprenditori, potrebbe andare incontro(dalla Presidenza della Repubblica, al Ministero della Salute, pas-sando per gli Esteri e l’Educazione, per un totale di 13 dicasteri su22), a possibili conflitti d’interesse. La valorizzazione delle compe-tenze tecniche rispetto a quelle politiche si inquadra nel proget-to di Piñera di favorire un processo di unità nazionale, cercandodi sfuggire alla contrapposizione con il passato.Ravinet, Ministro della Difesa (proveniente dalla ex-DC), rispon-

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dendo alle critiche di “tradimento” mosse dal suo partito, hadichiarato che la scelta di accettare l’incarico, che già aveva rive-stito nel governo Lagos, “è per me un contributo personale allaricostruzione della democrazia del Cile, ovvero agli ampi accor-di”. In sua difesa è intervenuta anche la neo portavoce del gover-no,Von Baer, dicendo che la DC fa critiche strumentali e vane alsuo ex dirigente, senza comprendere la portata innovativa delprogetto di governo “di unità nazionale”.Intanto alcuni Ministri hanno già lanciato alcuni segnali di carat-tere programmatico. Felipe Larrin, Ministro delle Finanze, haparlato dell’idea di introdurre un bonus fiscale per i redditibassi, per le assunzioni, per i programmi di formazione dellamanodopera, ha inoltre annunciato la creazione di un milionedi posti di lavoro nei prossimi cinque anni. Il Ministro delleMiniere, Golborne, ha affermato che Codelco rimarrà integral-mente statale, smentendo le voci su possibili progetti di priva-tizzazione dell’Ente statale per l’estrazione del rame. IlPresidente Piñera, annunciando la vendita del 21% delle azioniche possiede della LAN (la compagnia aerea nazionale), ha inol-tre annunciato un piano di spesa molto austero, fatti salvi ifinanziamenti per la ricostruzione post terremoto.Sul piano energetico, va segnalato l’interesse del GruppoGasatacama ad investire in Bolivia. Secondo Araneda, amministra-tore delegato della società,“ci sono già negoziati avanzati per par-tecipare attivamente al progetto boliviano di lavorazione indu-striale del gas della Bolivia (non sarebbero affatto trascurabili le riper-cussioni di un eventuale accordo energetico tra il gruppo cileno ed ilgoverno boliviano sul piano del miglioramento delle relazioni bilateralitra i due paesi andini).

Il primo marzo, a sette mesi dalle elezioni presidenziali delBRASILE del 3 ottobre prossimo, Datafolha ha pubblicato irisultati di un sondaggio, confermando il trend di febbraio segna-lato da IBPOE: rimonta della “candidata di Lula”, Dilma Rousseff,sul suo potenziale antagonista, José Serra. Datafolha accreditaDilma (PT), al 28%,a soli quattro punti di distanza da Serra (PSDB,Governatore di San Paolo), dato al 32%.A seguire vi sono CiroGomes (ex Ministro di Lula, PSB), al 12%, e Marina Silva (ex PT edex Ministra dell’Ambiente di Lula, PV), all’8%. Da sottolineare cheil 70% degli intervistati auspica, per il prossimo governo,“continui-tà” con l’operato dell’attuale. Sempre secondo questa inchiesta, incaso di secondo turno, Serra si affermerebbe con il 45% dei voti,superando Dilma di 4 punti.Il IV Congresso Nazionale del PT, tenutosi a febbraio (dall’Italia viha partecipato Francesca D’Ulisse, Resp.America latina del PD),ha acceso i riflettori sulla Ministra da Casa Civil, promulgando conl’unanimità dei 1.246 delegati, la sua candidatura presidenziale,inserendola nel trentennale impegno del Partido dosTrabalhadores a favore della redistribuzione della ricchezza e delladifesa della dignità del popolo.Gilberto Carvalho, storico ed ama-tissimo dirigente del PT, Capo della Segreteria Particolare di Lula,ricordando il 30° anniversario della fondazione del partito, hadetto che “il PT è il responsabile del fatto che milioni di brasilianisiano diventati soggetti politici, e non è poca cosa che in questianni il PT abbia eletto degli operai nel Parlamento e allaPresidenza della Repubblica”. Nel discorso di Dilma (disponibilepresso:[email protected]),oltre alla storia per-

sonale e politica, hanno trovato largo spazio i richiami alla suaesperienza di governo degli ultimi anni, con un forte accenno pro-grammatico alla continuità, Dilma ha dichiarato che “lo Statodovrà migliorare la sua capacità di governare i processi e,per que-sto, occorrerà uno Stato sociale alla moda brasiliana”.Nelle paro-le del suo Consigliere per il Programma, Marco Aurelio Garcia(attuale Consigliere speciale per la politica estera del PresidenteLula), …”vogliamo un Brasile per tutti, senza discriminazioni eco-nomiche e sociali. Continueremo ed amplieremo i programmisociali del governo Lula, come Bolsa Familha, e inaugureremonuovi programmi con il proposito di sradicare la povertà nelprossimi decennio”.Altro tema politicamente molto forte, il vincolo posto tra la pos-sibilità di realizzare i nuovi progetti in ballo per il paese e la con-tinuità con gli 8 anni di governo, con particolare riferimento allaconclusione del PAC/1, inaugurato nel 2007, ed al lancio delPAC/2, che verrà definito a fine marzo,prima delle dimissioni dellaMinistra da Casa Civil. A febbraio il Presidente Lula, reiterando lapratica di associare sempre di più alla propria immagine quelladella “sua” candidata ha rilanciato, in presenza di Dilma, negli Statidi Goias e di Bahia, il piano “Casa, mia vita, 2010”, annunciando lacostruzione di un altro milione di abitazioni entro il 2010, dopo ilmilione di case popolari già realizzate con questo programma nel2009.Di sicuro, a favore della candidata del PT, stanno giocando le diffi-coltà che il partito di destra DEM (alleato del PSDB), attraversanel Distretto federale di Brasilia e a San Paolo. L’esponente DEMe Governatore di Brasilia, José Arruda, è stato arrestato per con-clamati atti di corruzione, e Gilberto Kassab, Sindaco di San Paoloe dello stesso partito, è indagato per finanziamenti illeciti (5,5milioni di dollari), nella sua campagna elettorale del 2008.Arruda,in attesa della sentenza del Tribunale Supremo Federale, ed i suoicollaboratori arrestati con lui, si difendono sostenendo che, con ildenaro illecitamente ricevuto, avrebbero voluto acquistare ingen-ti quantità di panettoni natalizi destinati ai poveri.Il “caso Arruda” ha sicuramente colpito l’opinione pubblica, get-tando ombre sulla coalizione che dovrebbe appoggiare Serra,soprattutto per la gravità della vicenda (il primo caso di arrestoin pieno esercizio delle funzioni di Governatore). La difficoltà delpartito DEM, è ammessa dal suo stesso Presidente, il deputatoRodrigo Maia.A dimostrazione della serietà con cui José Serra (che ha confer-mato la volontà di candidarsi, anche se ancora non ufficialmente),legge i dati dei sondaggi che attestano la rimonta di Dilma, ilgovernatore si è recato più volte nello strategico Stato di MinasGerais per dialogare con il Governatore Aecio Neves, suo com-pagno di partito, al quale Serra propone la candidatura a VicePresidente. Sono state avviate inoltre alcune offensive mediatichecontro personaggi vicini alla candidata del PT.Diverse riviste (Veja,Istoé), pubblicano a raffica “dossier” sui presunti coinvolgimenti diPimentel (che smentisce tutto), dirigente del PT e tra i futuricoordinatori della campagna di Dilma, nel vecchio scandalo del“mensalao”, e di José Dirceu (che smentisce tutto), in operazionifinanziarie legate al rilevamento di una azienda di telecomunica-zioni (Electronet).Intanto il governo Lula, deve far fronte alle dimissioni dei Ministriche intendono candidarsi a qualche elezione, statale o federale,

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nella prossima campagna elettorale. Dopo le dimissioni delMinistro della Giustizia Tarso Genro, è stato nominato il ViceMinistro, Barreto, come suo successore. Sono attese le dimissionidi Geddel Vieira Lima, Ministro dell’Integrazione nazionale, cheaspira a candidarsi a Governatore dello Stato di Bahia, e HelioCosta, Ministro delle Comunicazioni, che aspira ad essere candi-dato nello Stato del Minas Gerais. Inoltre Rehinold Stephans(Ministro dell’Agricoltura), Edison Lobao (Ministro dell’Energia), eCarlos Minc (Ministro dell’Ambiente), si dimetteranno per candi-darsi al Parlamento. Paulo Bernardo, Ministro della Pianificazione,è stato invitato da Lula a non di mettersi e a rimanere nel suoruolo fino alla fine del mandato.Da aprile tutti i candidati saranno in lizza e, da luglio, sarà ufficial-mente aperta la campagna elettorale.Rimane fortissimo il consen-so per il Presidente uscente, come dimostrato dall’ovazione inoccasione dell’inaugurazione (cui per altro ha partecipato ancheil Governatore Serra e l’AD Sergio Marchionne), del nuovoimpianto della FIAT-New Holland a Sorocaba, nello Stato di SanPaolo, che con un investimento di circa 400 milioni di euro cree-rà 6 mila posti di lavoro.Ma l’agenda parlamentare continuerà ad essere monopolizzatadalla legge regolatoria sul “pre-sal”, con un dibattito che potreb-be rimodulare gli equilibri della maggioranza (il governo è statogià battuto alla Camera sulla proposta di ricapitalizzazione diPetrobras). La proposta del governo, articolata in più punti, attor-no al concetto chiave per cui il petrolio è di proprietà dello Statobrasiliano, uscirà sicuramente modificata nella discussione alSenato, con conseguenze rilevanti per il futuro sviluppo del paesee la sua capacità di attrarre investimenti.Cesare Battisti, il terrorista italiano condannato all’ergastolo inItalia ed in attesa delle decisioni finali relative alla richiesta diestradizione nel nostro paese, è stato condannato dal Tribunale diRio de Janeiro a due anni di carcere, da scontare in semilibertà(pena convertita in assegnazione ai servizi sociali), per ingressoillegale e con passaporto falso in Brasile.

In BOLIVIA, con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative delprossimo 4 aprile, torna a scaldarsi li clima nei rapporti tra gover-no ed opposizione.A rendere più tesa la situazione, la nomina afebbraio di 13 magistrati in diversi settori del sistema giudiziarioboliviano, per coprire incarichi vacanti da mesi, a seguito delleprogressive dimissioni presentate dagli interessati per incompati-bilità con la linea del governo Morales. Il neo Ministro dellaPresidenza Oscar Coca, ha chiarito che la legge transitoria appro-vata con larga maggioranza sia alla Camera che al Senato, consen-te al Presidente di nominare per un periodo transitorio -fino al 5dicembre- le cariche giudiziarie vacanti (cinque magistrati nellaCorte Suprema di Giustizia, cinque nella Corte Costituzionale etre nel Consiglio della Magistratura). Dopo il 5 dicembre infatti, inaccordo con la nuova Costituzione, le cariche di questi tre orga-ni giudiziari verranno elette a suffragio universale dai cittadini boli-viani. Secondo il governo, la legge transitoria appena approvata,consente di affrontare la paralisi di questi organi giudiziari, ferminei loro lavori per l’assenza dei Magistrati. Per esempio la CorteCostituzionale, secondo il governo, ha circa 4.000 ricorsi penden-ti che coinvolgono circa 27.000 cittadini, proprio in ragione delfatto che dopo il maggio del 2009, quando si è dimesso l’ultimo

magistrato, l’Organo Costituzionale ha cessato le sue funzioni. IlMinistro Coca,ha ribadito che il governo,prima della nomina delle13 cariche si è confrontato a lungo con l’Associazione degliAvvocati ed altri organismi rappresentativi di categorie coinvoltenel mondo giudiziario.L’opposizione, in entrambi i rami dell’Assemblea plurinazionale,ha da subito gridato all’incostituzionalità di questa legge transi-toria, affermando la volontà di opporsi in tutti i modi alla suaapplicazione. Durante la sua approvazione al Senato, i senatoridell’opposizione si sono presentati in aula con una fascia nera,in segno di lutto, con cartelli che richiamavano “la morte dellademocrazia”. Secondo il senatore Bernard Gutierrez, di PlanProgresso (opposizione), il giorno dell’approvazione è stato “ungiorno di lutto per la democrazia boliviana” ed ha annunciatoche ricorrerà alla Organizzazione degli Stati Americani denun-ciando “la violazione del principio costituzionale dell’indipen-denza dei poteri, vera e propria base della democrazia.” Anchela senatrice Centa Reck (opposizione) ha richiamato la sostan-ziale incostituzionalità del procedimento, che ratifica una sortadi onnipotenza del governo anche nell’ambito giudiziario. Daparte sua il Governo ha ricordato più volte il carattere transi-torio di questa legge, sottolineando che il provvedimento con-sente di intervenire contro l’emergenza giudiziaria che vive ilpaese. David Sanchez, Senatore del MAS (il partito di Morales),ha ricordato che queste polemiche dimostrano che “né ilgoverno né il MAS sono responsabili per il ritardo nella cele-brazione dei processi nel Paese e nell’emissione delle sentenzedella Corte Costituzionale”, e ha ribadito che si tratta esclusi-vamente di una tappa di un percorso “che ha per obiettivo l’isti-tuzione di un nuovo sistema giudiziario nel Paese”. Lo stessoPresidente Morales, intervenendo nel dibattito, ha ricordatoche “questa legge ci permetterà di evitare la paralisi della giu-stizia nel periodo di tempo previsto dalla nuova Costituzione incui l’Assemblea Plurinazionale dovrà adempiere alle normepreviste dalla Costituzione” per organizzare le elezioni degliorgani giudiziari di dicembre, “che consentiranno al popolo dieleggere direttamente per la prima volta in America latina imagistrati ed i membri della Corte Suprema e della CorteCostituzionale”. Il Presidente ha precisato inoltre che più voltela sua precedente amministrazione aveva cercato di nominare isostituti dei magistrati dimissionari, senza però mai essere riu-scito ad avere esito positivo a causa dell’ostruzionismo dell’op-posizione.L’approvazione di questa legge avviene, quindi, in un contesto diforte polemica da parte dell’opposizione nei confronti del gover-no, accusato di perseguire, attraverso l’uso illegittimo dei tribuna-li, esponenti dell’opposizione stessa, nell’ambito della quale si con-tano 36 attivisti con processi aperti, dei quali 12 sono fuggitiall’estero, primo fra tutti, l’ex candidato alla Presidenza dellaRepubblica della coalizione Plan Progreso, Manfred Reyes Villa.Tragli altri, José Luis Paredes, ex Prefetto di La Paz, l’ex prefetto eministro Guido Nayar, il leader del Comitato Civico dellaProvincia di Santa Cruz, Forgio Balcazar e vari esponenti del grup-po terrorista croato-ungherese, coinvolti nei gravi fatti di Pandoavvenuti nel 2008. Ultimo caso, quello dell’esponente dell’opposi-zione candidato a Governatore del Dipartimento di Chuquisaca,John Cava, accusato di corruzione in un episodio in cui sarebbecoinvolta l’impresa nazionale per la gestione delle strade, contro

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cui è stato emesso un mandato di arresto perché ha rifiutato direcarsi a La Paz per sottoporsi agli interrogatori dei giudici.L’attuale Presidente del Comitato per Santa Cruz, Luis Nuñez, haparlato esplicitamente di “persecuzione politica”, sottolineandoche nel Paese è in atto “una violazione dei diritti di coloro che sioppongono alle politiche di un governo centralista”. Sulla stessalinea la Presidenta del Comitato Civico di Tarija, secondo cui il“governo non offre garanzie per la celebrazione imparziale deiprocessi, perché i suoi tentacoli penetrano fin dentro i meccani-smi stessi della giustizia”.Assumono rilievo in questo conteso le dichiarazioni del localeUfficio del Sistema delle Nazioni Unite che, commentando i risul-tati di un’indagine affidata all’Istituto Ipsos, rivelano che il 60% deicittadini boliviani auspicherebbe un maggior dialogo tra governoed opposizione.Nel frattempo si è risolta la disputa interna al MAS tra lo stessoPresidente Morales ed il partito di La Paz: ha vinto quest’ultimoed è passata la candidatura, per le prossime elezioni amministra-tive, del contadino aymara Patzi, nonostante il parere contrariodel Presidente.Sul piano degli investimenti energetici va segnalata l’apertura di unpozzo petrolifero (Aquio X 1001) a Caraparicito, tra la regione diChuquisaca e Santa Cruz a circa 800km da La Paz, grazie ad uninvestimento diretto dell’impresa francese Total di circa 70 milio-ni di dollari (che potrebbero arrivare a 500, nel caso in cui le per-forazioni dessero buon esito), con la statale YPFB. L’inaugurazionedel pozzo, avvenuto alla presenza di Carlos Villegas, Presidentedella YPFB e di Daniel Basco, Presidente di Total, segna un passoimportante di inversione di tendenza negli investimenti nel setto-re degli idrocarburi, dopo le nazionalizzazioni realizzate dal primogoverno Morales nel 2006: ”l’orientamento che ha assunto ilgoverno”, ha assicurato Villegas “è quello di garantire gli investi-menti in Bolivia”.Sul piano scientifico, molto rilievo ha avuto la creazionedell’Agenzia Spaziale Boliviana (ABE), che avrà come principaleobiettivo il lancio in orbita di un satellite nazionale per leComunicazioni, completamente finanziato dalla Cina (per circa300 milioni di dollari). Il Ministro della Opere pubbliche,Delgadillo, ha dichiarato che “con la creazione dell’ABE si concre-tizza una delle promesse del Presidente Morales”.

Cresce in COLOMBIA l’attesa per le lezioni legislative delprossimo 14 marzo, in cui verranno rinnovati i membri dei duerami del Parlamento (166 della Camera dei Deputati e 102 delSenato). Si è delineato con chiarezza lo scenario con cui si andràal voto per le elezioni presidenziali dopo la decisione della CorteCostituzionale, emessa a fine febbraio, che impedisce il referen-dum necessario per modificare la Costituzione ed ammettere lapossibilità che il Presidente uscente, Uribe, si ricandidi allaPresidenza della Repubblica della Colombia. Dopo la decisionedella Corte Costituzionale, che dal 3 febbraio aveva iniziato adiscutere la relazione del giudice Humberto Sierra, incaricato diredigere un parere sulla legittimità della legge che autorizzerebbeun referendum, a sorpresa a fine febbraio il massimo organo giu-diziale si è espresso sul tema con un forte consenso dei novemagistrati che lo compongono, ponendo fine ad un clima di pro-fonda incertezza.

Intanto i sondaggi dell’Istituto CNC, che accreditavano ilPresidente Uribe al 45% dei consensi, danno ora il nuovo can-didato, Manuel Santos, ex Ministro della Difesa e leader delPartido della U, al 23%, seguito dal sindaco di Medellin Fajardo,del Partito Liberale al 9% a pari merito con il Candidato delPolo Democratico, Gustavo Petro.A seguire l’ex Ministra delladegli Esteri Noemi Sanin al 7% e l’ex Ministro della Difesa,Rafael Pardo, al 6%.La Procura Generale, attraverso Luis Gonzalez Leon, Capo dellaDirezione Nazionale Giustizia e Pace, ha annunciato che all’iniziodell’anno, attraverso il processo di smobilitazione dei paramilitariavviato nel 2006, sono stati confessati oltre 30 mila omicidi (deicirca 120 mila stimati) ed individuate migliaia di fosse comuni nelPaese: l’alto funzionario ha anche sottolineato il carattere estre-mamente crudele dei massacri perpetuati, stando alla confessionidei paramilitari.Il Vice Presidente Francisco Santos, ha deposto spontaneamentepresso il Procuratore generale di Bogotà, Mendoza, in merito alleaccuse che Salvatore Mancuso gli ha rivolto ne mesi scorsi, diessersi riunito con lui ed altri paramilitari. Nelle sue deposizioniFrancisco Santos, pur confermando di essersi riunito per quattrovolte con esponenti paramilitari, ha dichiarato che “le riunionihanno sempre avuto come oggetto la discussione di casi umani-tari o giornalistici”.Sul fronte della liberazione dei sequestrati in mano alle FARC,vanno segnalate a febbraio le dichiarazioni del Ministro dellaDifesa Gabriel Silva (di certo non svincolate dal clima elettorale delpaese), che a margine di una riunione con esponenti della CroceRossa Internazionale e dei parenti dei sequestrati, ha confermatola disponibilità del governo a collaborare “se la Croce RossaInternazionale ci avvisa oggi che è pronta per l’operazione, noisiamo disponibili con tutti i nostri mezzi ad accettare le condizio-ni perché la liberazione avvenga nella maniera più sicura”. Lo stes-so Commissario per la Pace, Pearl, ha ribadito che ”i temi umani-tari devono stare al centro del dibattito elettorale per le e legisla-tive del prossimo 14 marzo”. Inoltre il Segretario Generale dellaConferenza episcopale Colombiana,Monsignor Vicente Cordoba,ha diffuso toni di ottimismo in merito alla possibilità liberazionedei due sequestrati, il generale Moncayo ed il soldato Calvo.Secondo la conferenza Episcopale infatti il Brasile (come già avve-nuto in passato), è stato accettato come paese mediatore di sup-porto logistico da entrambe le parti. Secondo l’esponente dellaChiesa cattolica, il Brasile si sta già riunendo con la Croce Rossaper discutere gli aspetti logistici della liberazione, annunciandouna riunione tra tutti i soggetti coinvolti, inclusa la SenatricePiedad Cordoba, che dovrebbe indicare le coordinate generichedel luogo della liberazione, anche per consentire al governo dichiudere lo spazio aereo sovrastante al luogo del rilascio, comerichiesto dalle FARC.Sul piano del contrasto alla violenza, a Medellin è stato attestatoun calo omicidi, come conseguenza di una tregua tra i gruppiarmati attivi nella città, secondo alcune fonti, favorita dal governo.Sono stati diffusi i dati sui profitti dell’impresa statale Ecopetrolnel 2009, che ha registrato un calo di circa il 54,8% dei ricavi nettia causa dell’abbassamento del prezzo del petrolio rispetto all’an-no precedente. Javier Gutierrez, Presidente della Compagnia (cheper il 10% è a partecipazione privata), ha sottolineato che queste

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perdite si sono realizzate nonostante che nel 2009 siano aumen-tate le riserve nazionali di idrocarburi del 35% e che la sua pro-duzione sia aumentate del 17% (arrivando a produrre 520 milio-ni di barili al girono).Da segnalare infine i dati sull’‘interscambio con il Cile, che a segui-to della TLC attivato nel 2009 (e della crisi con il governo diCaracas) vedono salire, nella bilancia commerciale, il paese andi-no al secondo posto, dopo gli USA, al posto che prima era delVenezuela.

Il Presidente di EL SALVADOR, Mauricio Funes, si è recatoin visita ufficiale a Washington, per riunirsi con il PresidenteObama. L’incontro (il primo da quando Funes si è insediato algoverno di El Salvador), ha costituito un importante occasioneper riaffermare le buone relazioni bilaterali. In particolare i dueCapi di Stato hanno sottolineato il forte legame della bilanciacommerciale: gli Stati Uniti rappresentano la metà delle importa-zioni di El Salvador e sono il terzo paese per le esportazioni. Ilforte legame è dimostrato dalle rimesse che annualmente giungo-no dagli emigrati di El Salvador negli Usa, che costituiscono circail 18% del PIL nazionale.Durante la visita è stato firmato un accor-do anche in materia di cooperazione energetica triangolare per laproduzione di biocombustibili insieme al Brasile. Il PresidenteObama ha espresso inoltre le sue preoccupazioni rispetto al temadella sicurezza e del narcotraffico nel piccolo paese centroameri-cano,rinnovando la sua disponibilità a collaborare su questo tema.Intanto mentre rimane alto il tasso di violenza nel paese, ilParlamento ha approvato una misura straordinaria proposta dalPartito del Presidente, l’FMLN (Frente Farabundo Martì deLiberacion Nacional), che aumenta i poteri del governo in mate-ria di intercettazioni ed indagini sui sistemi di comunicazione, percontrastare l’azione dei gruppi criminali. Secondo Benito Lara,deputato del FMLN “questa legge contribuirà alle indagini relativealle azioni dei gruppi criminali del nostro paese”.Il Ministro Segretario Tecnico della Presidenza, Alex Segovia, haannunciato che entro il 2015 El Salvador chiuderà le “zone fran-che” del paese, per adempiere alle richieste dell’OMC. Per nonintaccare l’alto tasso di attività di queste aree (nel 2008 sono stateesportati beni per un miliardo e 928 milioni di dollari), verrà indi-viduato un sistema di incentivi fiscali adeguati per mantenere con-venienti le esportazioni da El Salvador.

In MESSICO, dopo l’inedita inaugurazione, a gennaio, delle alle-anze elettorali tra Partido de Accion Nacional (PAN) e Partido dela Revolucion Democratica (PRD), per le elezioni amministrativedi quest’anno (vedi Almanacco n°7), sono arrivate a febbraio ledimissioni dal PAN di Fernando Goméz Mont, attuale Segretariode Gobernacion, (Ministro degli Interni), vero e proprio numerodue del Presidente Calderòn. Le sue dimissioni dal partito assu-mono un rilievo molto forte nel panorama politico messicano,non solo in considerazione del fatto che Fernando é figlio diFelipe Gomez Mont, fondatore ed ideologo del PAN, ma ancheperché, nell’attuale governo, egli ha rappresentato il ponte delPAN verso il Partido Revolucionario Istitucional (PRI), principalesostegno, fin dalle elezioni nel 2006, del Presidente FelipeCalderòn. Nello scorso autunno Gomez Mont è stato l’arteficedell’alleanza con il PRI per l’approvazione della riforma fiscale e di

quella politica, volute al Presidente per far fronte alle forti conse-guenze della crisi economica internazionale (vedi Almanacco n°5-6). Il progetto riformatore di Gomez Mont, secondo le sue stes-se parole, consisteva nel “recuperare la crescita economica delpaese, riformare il nostro sistema istituzionale a beneficio dellacittadinanza e ristabilire la sicurezza democratica nel paese”.Dopo la sua lettera di dimissioni dal partito, indirizzata a CesarNava, Presidente del PAN, cui ha fatto seguito una risposta delPresidente Calderòn in cui viene ribadita la piena fiducia e stimaal Segretario di Gobernacion, Felipe Gomez Mont ha ammessopubblicamente che il sostegno del PRI per la Riforma Fiscale e perla Riforma Politica fu esplicitamente negoziato in cambio dellapromessa di non stringere alleanze con il PRD a livello locale nelleprossime elezioni: “il Presidente Calderòn, ha dichiarato GomezMont, fu informato dopo, e lui mi mostrò le sue perplessità e pre-occupazioni rispetto a queste decisioni, di cui ho risposto perso-nalmente a lui”.Con l’avviarsi del secondo triennio di governo di Calderòn, il PANmostra una seria spaccatura interna che, secondo alcuni osserva-tori (come Alemann, che è intervenuto sul quotidiano elUnivarsal), comprometterà l’azione stessa del governo Calderòn,annullando di fatto ogni prospettiva concreta per le riforme di cuiha bisogno il paese, visto che il Parlamento, a maggioranza PRIdopo le elezioni dello scorso luglio,difficilmente riuscirà ad appro-vare i progetti di riforma del governo. Inoltre, se i progetti di rifor-ma voluti dal PAN si bloccano quest’anno, sarà difficile riprender-li nel 2011, anno pre-elettorale in cui le forze in campo probabil-mente saranno più impegnate a scegliere le proprie candidatureche a creare maggioranze riformatrici e sarà impossibile rilanciar-lo nel 2012,quando si voterà.Le dimissioni di Fernando Gomez Montsegnano, di fatto, la scelta strategica del PAN di proseguire nella nuovageometria di alleanze inaugurata con il PRD verso un percorso alterna-tivo (più elettorale che di governo), per le Presidenziali del 2012, pre-scindendo dal programma presentato, con l’accordo del PRI, alle elezio-ni del 2006.Questo intreccio si confronta con i dati di un sondag-gio pubblicati dall’Istituto Mitofski a febbraio che attestano uncalo dei consensi del Presidente dal 55% al 52% rispetto allo scor-so dicembre.Sul piano della sicurezza va segnalato che il Presidente Calderònsi è recato due volte a Ciudad Juarez, città di frontiera tristemen-te nota per l’altissimo tasso di sequestri e omicidi (oltre 2.600 nel2009 e 300 dall’inizio dell’anno), per annunciare un nuovo pianodi emergenza per la città, dopo il massacro di 25 studenti, assas-sinati durante una festa, per un regolamento di conti interni a clancriminali, e non (come all’inizio accreditato dallo stessoCalderòn), come manifestazione violenta delle “pandillas” locali.Durante la sua missione Calderòn ha lanciato il nuovo Piano sicu-rezza per la città di frontiera, che prevede il dispiegamento daparte della Segreteria di Sicurezza pubblica federale, guidataGarcia Luna, di circa 8 mila soldati, 2.600 agenti di polizia, 400unità dei Servizi Segreti. Il programma prevede inoltre interventisociali, volti a ricostruire un tessuto sociale ampiamente disgrega-to a causa dell’ altissimo tasso di violenza, tra i quali: programmisanitari, borse di studio, sostegno ad iniziative di sviluppo socialee di lotta all’emarginazione.A tal proposito hanno assunto rilievogli incontri che il Presidente ha convocato nella sua ultima missio-ne a Ciudad Jaurez con i rappresentanti dei diversi settori socia-li, inaugurando un meccanismo di consultazioni con le diverse

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realtà urbane impegnate sul territorio, finalizzato a ricostruire ladimensione sociale delle relazioni della popolazione locale. Inoltreil Presidente ha presentato in Parlamento un legge che aumentale pene per i criminali coinvolti nei sequestri.Dopo l’arresto di “El Teo”, nel mese scorso, il governo ha assesta-to un altro colpo ai cartelli del narcotraffico con la detenzione diLopez Uriarte (“El Muletas”) e di José Manuel Garcia Simental(“El Chiquilìn”), fratello di Josè Manuel Garcia Simental (“el Teo”),i due nuovi capi della famiglia Sinaloa, attiva a Tijuna.Sul piano energetico va segnalato che sono stati scoperti dueimportanti giacimenti petroliferi nel Golfo del Messico: secondola PEMEX, la scoperta dei due giacimenti (Ayastsil ha riserve per590 milioni di barili e Tsimin per 305) si caratterizza come la piùimportante degli ultimi 10 anni.

In ARGENTINA rimane alta la tensione istituzionale tragoverno e Banco Centrale: a fine febbraio è stata emessa la sen-tenza della Corte Suprema, che rifiuta la richiesta del governo diCristina Kirchner di utilizzare parte delle riserve del BancoCentrale (6 miliardi e 569 milioni di dollari) per il pagamento diparte del debito estero attraverso un trasferimento diretto nellecasse del Tesoro, condizione necessaria per riaprire all’Argentinai mercati finanziari internazionali (vedi Almanacco n°7).L’opposizione ha da subito gridato alla vittoria. Il deputatoFederico Pinedo, tra i promotori del ricorso alla Corte Supremaper impedire il trasferimento delle riserve, ha dichiarato “per for-tuna i giudici hanno chiesto di analizzare il tema”. La palla tornaora in mano al Parlamento, che ha riaperto i battenti a marzodopo la pausa estiva, e dove il governo ha perso la maggioranza.Intanto, dopo le riunioni della commissione creata ad hoc dalgoverno, ai primi di febbraio, per verificare la legittimità della posi-zione dell’ex Governatore della Banca Centrale (contraria a quel-la del Ministro del Tesoro,Boudou), lo stesso Redrado, si è dimes-so. La Presidenta ha nominato Governatore, Mercedes Marcò delPont, economista, formatasi presso l’Università di Yale e nota perle sue posizioni “desarrolliste”. Si tratta di una nomina tecnica madalla evidente valenza politica, in forte contrapposizione al ruolosvolto da Redrado presso l’Autorità monetaria del paese.Diversamente dal suo predecessore, e da molti altri Governatoridi Banche Centrali, la Marcò del Pont é convinta che l’Autoritàmonetaria di un paese debba assecondare lo sviluppo economi-co, piegandosi alle esigenze poste dall’Esecutivo soprattutto perquanto riguarda il controllo dei prezzi e la politica dei tassi.Questa nomina risponde alla volontà del governo di disporre adogni costo della quota di riserve, per procedere al saldo del capi-tale e degli interessi del debito del 2010, iniziando un percorso diriduzione del debito estero, indispensabile per riaprire l’accessodel paese ai mercati finanziari. La volontà del governo di disporredi una Banca Centrale più docile e flessibile è stata anche confer-mata dalla decisione di istituire un Consiglio Economico cheaffianchi i lavori della Banca Centrale, in cui siederà lo stessoMinistro del Tesoro.Il governo invoca le ragioni di urgenza per il decreto di trasferi-mento delle riserve (bocciato nella sua legittimità dalla CorteCostituzionale), nel quadro del risanamento delle finanze delpaese ma proprio la nomina, peraltro a Parlamento chiuso perferie, di un Governatore affine al governo e disponibile ad asse-

condarne i piani (venendo così meno al ruolo di garanzia mone-taria per lo Stato),potrebbe indebolire la fiducia dei mercati inter-nazionali rispetto alla stabilità finanziaria dell’Argentina. Non acaso il deputato Naidenoff ha dichiarato che l’opposizione ”nonmette in dubbio la necessità che l’Argentina adempia ai propriobblighi finanziari internazionali, ciò che stiamo discutendo è ilmetodo. Per questo il decreto di necessità ed urgenza deve esse-re rifiutato, ed il Parlamento deve dibattere il tema…”, sottoline-ando l’importanza che la nomina sia condivisa dalla nuova maggio-ranza Parlamentare. Per questo a fine febbraio, in attesa della ria-pertura delle Camere, La Presidenta, in un incontro con circa 80imprenditori, presentando il bilancio economico del 2010 e difen-dendo i risultati ottenuti nel 2009 nonostante la crisi (aumentodell’ occupazione su base annuale dell’1,1%), ha ribadito che ildecreto di urgenza ”serve a rafforzare la nostra stabilità moneta-ria e la credibilità internazionale del paese”. Le ha fatto eco ilMinistro dell’Interno Randazzo che ha accusato l’opposizione di“non lasciarci governare”.Ai primi di marzo è stato anche istituito il Fondo deDesendeudamiento Argentino, al quale la nuova Amministrazionedella Banca Centrale ha conferito 4 miliardi e 382 milioni di dol-lari, destinati a cancellare impegni con creditori privati in scaden-za. Se, comunque, il Parlamento impedirà di utilizzare le riserve, ilgoverno chiederà il trasferimento nelle casse del Tesoro degli utilidella Banca Centrale accumulati nel 2010 con l’aumento delleesportazioni, (pari a circa 6 miliardi di dollari).In attesa della riapertura dei lavori parlamentari, il governo è riu-scito a far saltare la seduta preparatoria del Senato, in cui si dove-va ristabilire l’assetto dei Presidenti di Commissione a seguitodelle elezioni di giugno. Dopo due ore di attesa del quorumrichiesto, il gruppo parlamentare del governo ha abbandonatol’Aula, e l’opposizione non ha raggiunto il numero legale a causadell’assenza dell’ex Presidente, ora senatore e acerrimo nemicodei Kirchner, Carlos Menem. Successivamente Menem, dopo avercontrattato dei posti nelle commissioni, si è schierato con l’oppo-sizione.Nestor Kirchner, ripresosi da una operazione alla carotide avutaall’inizio di febbraio, e si è lanciato nello scontro politico cercan-do di ricompattare le forze del Partido Justicialista (PJ) in vista del2011. In una manifestazione a sostegno del governo organizzata aLa Plata in occasione del 63° anniversario della prima vittoria delPJ, accompagnato da Daniel Scioli, Governatore della Provincia diBuenos Aires ed attuale reggente del PJ, Kirchner ha accusatol’opposizione di essere “una macchina costruita solo per impedi-re il governo di Cristina”, annunciando per altro che il PJ, di cuidal 10 marzo sarà di nuovo Segretario a causa della mancataaccettazione delle sue dimissioni dello scorso autunno, probabil-mente non svolgerà elezioni primarie per la scelta del propriocandidato Presidente.A questo riguardo iniziano a circolare i primi nomi di possibilicandidati presidenziali per il 2011, uno dei quali è sicuramentequello di Nestor Kirchner, che comincia a non farne mistero. Il9 marzo il Sindaco di Buenos Aires, esponente del partito didestra PRO ed ex Presidente del Boca Juniors, Mauricio Macri,ha dichiarato di “essere pronto per la candidatura presidenzia-le”. Si fanno sempre più insistentemente i nomi di Julio Cobos,proveniente dalla Union Civica Radical, eletto Vice Presidentedi Cristina ed ora schieratosi (ma senza dimettersi) con l’op-

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posizione, e dell’ex Presidente Eduardo Duhalde, potente nellabase peronista del “gran Buenos Aires”. Infine, sui muri di BuenosAires sono apparsi migliaia di manifesti con la foto del senatore ita-liano Esteban Caselli, (eletto nella circoscrizione estera, la cui vicen-da è oggetto di una interrogazione del deputato Fabio Porta), pre-sentato come candidato a Presidente dell’Argentina per il misteriosopartito “El pueblo de la libertad” (www.caselli2011.com ).Si accentuano i segnali di isolamento dell’Esecutivo: dopo ledimissioni, date a gennaio, di Fabian Guiterrez, uno dei segreta-ri della Presidenta si aggiungono, a febbraio, quelle di JulioAlvarez, altro collaboratore della Presidenza della Repubblicaindagato per arricchimento illecito e corruzione. Le accuse,sostenute dal giudice Bonadio, sono state formulate mentre nelpaese hanno destato scandalo le notizie sul presunto arricchi-mento della coppia Presidenziale, per una compravenditaammontante a 2 milioni di dollari avvenuta nel 2008.A febbra-io vi è stato un nuovo scontro del governo con una organizza-zione sindacale del mondo agricolo (Federacion AgrariaArgentina FAA, una delle quattro protagoniste dei fatti del2008/2009), in merito al provvedimento che ha impedito diesportare parte del grano. Bordate sono arrivate anche dall’exCapo di Gabinetto,Alberto Fernandez.Grandi proteste del settore privato si sono verificate dopo ladiffusione da parte dell’INDEC di dati relativi all’inflazione agennaio, che secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, si atte-sterebbe all’1%, meno della metà di quella registrata dagli isti-tuti privati di ricerca. È questo un tradizionale fronte di con-trapposizione di Cristina Kirchner con il mondo privato, sulquale il governo ancora non ha individuato una soluzione.Anibal Fernandez, Capo di Gabinetto della Presidente, rispon-dendo alle critiche e commentando i dati del 2009, che dannol’indice di rialzo dei prezzi al 7,7% (contro il 15-17% calcolatodalle società di indagine private) ha sostenuto che in Argentinanon vi è un pericolo inflazionario.A febbraio l’Esecutivo ha inoltre fatto ricorso contro la senten-za che ha sospeso temporaneamente (su ricorso di un deputa-to del Peronismo dissidente), l’applicazione della tanto discussanuova legge sui media, approvata lo scorso 10 ottobre.Unico elemento di forte coesione interna al Paese sembraessere la posizione espressa dal governo contro quello diLondra, in merito all’avvio delle esplorazioni petrolifere nelleacque territoriali delle isole Malvine, di cui l’Argentina rivendi-ca la giurisdizione territoriale. L’Assemblea legislativa delle Isoleha autorizzato le operazioni della piattaforma inglese OceanGuardian, suscitando la protesta delle autorità di Buenos Airesche hanno disposto forti controlli per il transito delle petrolie-re nelle acque territoriale confinati con quelle dell’Arcipelago eche hanno denunciato l’Inghilterra per violazione delle risolu-zioni delle Nazioni Unite che richiamavano le parti a riprende-re il dialogo dopo il 1982, e per l’adozione di decisioni “unilate-rali” sulla giurisdizione dell’Arcipelago, finalizzate a interessieconomici nazionali (visto che è stata accertata la presenza di60 miliardi di barili di petrolio in quelle acque). In questa vicen-da va sottolineato il sostegno dato all’Argentina dai 32 paesilatinoamericani e caraibici, riuniti a Cancun, ed in particolarel’appoggio del brasiliano Lula, e della cilena Bachelet (che hamesso in soffitta il pinochettismo filobritannico degli anni ’80).

Anche a febbraio in VENEZUELA, mentre il PresidenteChavez ha lanciato la propria candidatura per le elezioni presiden-ziali del 2012, sono proseguiti i cambiamenti interni al governo,che già a gennaio avevano ampiamente ridisegnato gli equilibripolitici e di potere (vedi Almanacco n°7). Il Presidente Chavez hanominato tre nuovi Ministri: Edgardo Ramirez all’Educazione, IrisOchoa Cañizalez alla Salute, e Richard Canan al Commercio.Ramirez ha sostituito Luis Acuña, formalmente perché quest´ulti-mo ha anticipato la sua candidatura (nel PSUV del PresidenteChavez), alle prossime elezioni legislative di settembre ma, guardacaso, le sue dimissioni sono avvenute proprio nel mezzo di unosciopero di due giorni del mondo degli insegnanti universitari,scesi in piazza per rivendicare aumenti salariali. La OchoaCañizalez al posto di Luis Reys Reyes, appena nominato Ministrodella salute dopo le dimissioni di Carlos Rotondaros, palesemen-te in disaccordo con il rafforzarsi dell´asse Caracas-L´Avana.Canan ha sostituito Eduardo Saman, in coincidenza del lancio dellanuova catena di supermercati statali “Bicentenario”, creati a segui-to dell’espropriazione dei Supermercati Exito.Con l´avvicinarsi delle elezioni legislative, il paese sta entrando inun vero e proprio clima pre elettorale di forte tensione interna.Un sondaggio pubblicato dalla società IVAD, mostra l’accentuarsidel calo dei consensi del Presidente al 48% (ben lontano dal60,3% di dicembre e dal 71% del settembre scorsi), nonostantel’approvazione per l’operato del governo si collochi al 58,3%. Perl’elezione dei deputati dell’Assemblea Legislativa vi sarebbe unaforte risultato dell’opposizione (34%), seppur in minoranza rispet-to al numero di rappresentanti che otterrebbe il PSUV (39%). Ineffetti i riassetti di governo interni sembrano riflettere la volontàdi Chavez di ricostruire un proposta credibile di governo delpaese in grado di far ottenere al PSUV i voti necessari per man-tenere la maggioranza, cercando di dare un chiaro segnale didiscontinuità con la gestione di questi ultimi mesi.Dei 167 rappre-sentanti dell’Assemblea Legislativa,attualmente il PSUV ne ha 156,dopo che 11 eletti nel 2005 nelle file del PSUV, hanno decisorecentemente di sfilarsi dalla compagine chavista. Per questo ilgoverno ha varato un provvedimento di penalizzazione per tutti ideputati che nei prossimi mesi decideranno di abbandonare ilgruppo governativo, assumendo posizioni vicine a quelle dell’op-posizione, giustificando questo nuovo regolamento con l’argo-mento della “tutela della volontà dell’elettore”. Inoltre il governosembra preoccupato del fatto che, a differenza delle elezioni del2005 in cui l’opposizione aveva deciso inopinatamente di non pre-sentarsi, questa volta la Mesa Democratica Unida (che raggruppa15 partiti di opposizione), abbia deciso di partecipare.Rimane alto il livello di tensione tra governo ed opposizione, conle denunce contro Chavez del leader del partito Podemos,Garciaalla Procura generale per l’incapacità dimostrata nella gestionedella crisi elettrica. Un altro fatto ha di sicuro consolidato questepreoccupazioni nell’entourage del Presidente Chavez: a febbraio ilGovernatore dello Stato di Lara, Henri Falcon, eletto nelle file delPSUV, ha dichiarato ufficialmente di abbandonare il partito delPresidente Chavez, per “la mancanza di un adeguato spazio di dia-logo” tra il governo ed i suoi governatori regionali su temi di com-petenza dei governi locali. ”La relazione tra un Capo di Stato ed iGovernatori e Sindaci non può limitarsi alla emissioni di istruzio-ni e ordini senza la minima opportunità di dialogo e di confronto,di analisi dei benefici e delle controindicazioni di determinati

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provvedimenti, e senza la possibilità di revocare provvedimentiche risultino dannosi per gli interessi della regione e dello Stato”,ha scritto Falcon in una lettera indirizzata al Presidente Chavez.Falcon, che nel 2008 era stato eletto con il 73% dei voti, rappre-senta un seria minaccia interna al chavismo e al PSUV, del qualecritica “l’eccessiva burocrazia, la mancanza di dibattito ed il clien-telismo”.Altro elemento di forte discussione, ed evidente segnale di debo-lezza interna, è stata la missione a Caracas del cubano RamiroValdes,numero tre del regime castrista,ufficialmente invitato dalleautorità venezuelane per una consulenza sulla crisi energetica chevive il paese, ma secondo molti osservatori, per rafforzare il pesodi Cuba all´interno del governo venezuelano. In effetti Valdes,di 78anni, veterano della Sierra Maestra e fondatore dei servizi segre-ti dell’isola, è Ministro degli Interni. Questa missione, i cui contor-ni sono rimasti vaghi e misteriosi, viene presentata dall’Economistcome un ulteriore passo verso la costituzione di quell´unicanazione,più volte evocata negli anni passati sia da Fidel Castro cheda Hugo Chavez (ma non da Raul):“VeneCuba”.Intanto la situazione interna al paese rimane molto difficile. Lacrisi energetica domina ancora l’agenda del governo che si èvisto costretto, dopo la nomina del nuovo Ministro per l’ener-gia Ali Rodirguez (Vedi Almanacco n°7) a dichiarare lo stato diemergenza nel paese, con tagli nell’erogazione fino al 20% peril settore produttivo e del 10% per quello residenziale. Inoltre,tale provvedimento, secondo il Ministro, consentiràall’Esecutivo di utilizzare con più agilità i fondi per costruirevelocemente nuovi impianti. Il neo Vice Presidente Jaua, hadichiarato che il decreto d´urgenza “consentirà di accelerare larealizzazione di almeno 30 progetti nel primo semestre del2010, finalizzati compensare la carenza di energia prodotta nelprincipale impianto idroelettrico del paese, Guri. Secondo ilMinistro dell’Energia, Rodriguez, entro il 2015 sono previstipiani di produzione per circa 15.000 megawatt (nel solo 2010per 4.000 megawatt). Alcuni osservatori tecnici (il prof. Allerdell’Università Simon Bolivar di Caracas), continuano a sottoli-neare la natura “improvvisata” delle misure adottate dal gover-no, mentre rappresentanti del mondo privato hanno espressola loro preoccupazione rispetto al fatto che il decreto cheimpone una riduzione dei consumi energetici di sicuro influiràin negativo sulla crescita economica del paese nell’anno incorso. Di contro, il Direttore dell’impresa statale Electrificaciondel Caronì (Edelca), Igor Gavidia, ha rassicurato l’opinione pub-blica in merito al fatto che il paese non corre nessun rischio “dicollasso energetico”: il fatto che però le autorità di Caracasabbiano chiesto un aiuto a Cuba, all’Argentina e al Brasile, e nonsembrino intenzionate a rifiutare eventuali offerte da parte delvicino colombiano, dimostrano la gravità della situazione.Molto rilievo ha assunto a febbraio l’assegnazione di un importan-te progetto di estrazione di greggio nella Faglia dell’Orinoco a dueconsorzi guidati da Repsol e Chevron. Si tratta della prima licita-zione petrolifera assegnata al mondo privato da quando Chavez èal potere,per tre progetti del blocco Carabobo,che nel loro com-plesso potrebbero produrre 1,2 milioni di barili al giorno. Nelconsorzio Repsol partecipa anche l’indiana ONGC, e la compa-gnia malese Petronas. Nel consorzio guidato da Chevron parteci-pano invece le giapponesi Mitsubishi e Inpex, e la venezuelana

Suelopetrol. Secondo il Ministro dell’Energia, anche se PDVSAgioca un ruolo maggioritario solo in uno dei tre consorzi,“stiamocominciando a scrivere una nuova storia per il Venezuela, …affin-chè il nostro paese sviluppi nuove relazioni di cooperazione”.Secondo il Presidente Chavez si tratta di “un investimento inter-nazionale assolutamente necessario, non potremo mai esploraretutta la faglia dell’Orinoco da soli”, sottolineando che questi dueprogetti porteranno al paese 80 miliardi di dollari fino al 2016.Rispetto al mondo dell’informazione, dopo la fine delle emissionidel Canale internazionale di Radio Caracas TelevisionInternacional per apparenti motivi burocratici (vedi Almanacco n°7), il direttore Garnier ha aperto due nuovi canali RCTV, Mundoed Internacional,dopo che gli avvocati della società hanno presen-tato tutta la documentazione richiesta al Conatel (l’antitrust loca-le), nella speranza di non veder più sospese le proprie trasmissio-ni. Da segnalare a febbraio le dimissioni del direttore diGlobovision,Ravell, probabilmente legate alle forti pressioni venu-te dal governo, che ha chiesto più volte all’emittente di abbassarei toni della critica verso Chavez: a monte si è verificata un’opera-zione finanziaria che ha visto un importante banchiere vicino aChavez, il Presidente del Banco Federal, Mezerhane, diventareproprietario della televisione. Da segnalare infine l’approvazionedel provvedimento che consentirà al Presidente Chavez di inter-rompere qualsiasi trasmissione per intervenire e dialogare con itelespettatori, andando così ad ampliare il tempo di trasmissionea lui riservato, oltre le sei ore settimanali della trasmissionedomenicale “Alò Presidente”.Nuova crisi Venezuela-Spagna: un Giudice spagnolo accusa ilgoverno di Caracas di collaborazione con i terroristi baschi diETA. La risposta del Ministro degli Esteri Maduro è che Velasco (ilGiudice spagnolo), è legato alla mafia di Aznar”.

Si avvicina l’appuntamento elettorale del prossimo 15 maggionella REPUBBLICA DOMINICANA, data in cui i 5milioni di elettori dello Stato caraibico rinnoveranno ilParlamento ed i rappresentanti delle Amministrazioni locali.Leonel Fernandez, in una manifestazione pubblica nella capitale, hapresentato ai primi di marzo i candidati al Parlamento del propriopartito, il Partido de Liberacion Dominicana (PLD), sostenendocon toni molto forti, l’opportunità di garantire nuovamente inentrambe le Camere la maggioranza al partito di governo, cheattualmente ha 22 seggi su 31 al Senato e 72 su 131 alla Camera.Fernandez ha dichiarato che un voto diverso riporterebbe ilpaese direttamente al “caos e all’anarchia” e che il voto per il PLDrappresenta “il consolidamento del processo democratico”.Va segnalato che Santo Domingo è stata proclamata CapitaleCulturale delle Americhe 2010 dal Bureau Internazionale delleCapitali della Cultura di Barcellona. Si tratta di un’opportunitàmolto importante, che stando a quanto ha sostenuto il Ministrodella Cultura Lantigua, consentirà di realizzare nella città circa 600eventi culturali. Il Sindaco, Salcedo, ha ribadito che si tratta di unostrumento “che ci stimolerà ad essere un paese molto più com-petitivo, soprattutto nel settore del turismo”.Forte l’impegno (ed il timore) dominicano nella emergenza haitia-na (vedi di seguito Haiti).

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Secondo il governo ad HAITI si contano circa 230 mila mortie 300 mila feriti. Secondo il Presidente Preval, i morti potrebberopresto arrivare a 300 mila. Intervenendo alla Cumbre di Playa delCarmen Preval ha espresso la preoccupazione per le centinaia dimigliaia di persone che non hanno più nulla, chiedendo l’aiutodella comunità internazionale: il Presidente del paese caraibico, hadetto che “Haiti non deve essere ricostruita, bensì rifondata”.Per il BID,occorreranno oltre 14 miliardi di dollari per la ricostru-zione del paese, e per la CEPAL è ancora difficile fare una stima,almeno in assenza di un analisi dettagliata dei danni subiti che staelaborando il PNUD e sarà pronta a marzo.Intanto, per far fronte all’emergenza della ricostruzione delle casee delle infrastrutture di base, il Premier haitiano Bellerive ed ilPresidente dominicano Fernandez, hanno deciso di posticipare laI Riunione Mondiale sulla ricostruzione di Haiti convocata a SantoDomingo dal 14 aprile al 2 giugno. Intanto è stata convocata peril 18 marzo, dal Ministro dell’Economia della RepubblicaDominicana,Temistocles Montas, una riunione di alto livello deipaesi donatori, in preparazione della riunione che si terrà a NewYork alle Nazioni Unite a fine marzo.

In PERÙ assume sempre più rilievo la candidatura del giornali-sta Bayly per la corsa alle presidenziali del 2011: si é dimesso dalsuo incarico televisivo per impegnarsi nella corsa elettorale, perquanto ancora non abbia formalizzato la candidatura. Secondodue recenti inchieste realizzate dal quotidiano El Comercio, Baylycrescerebbe dal 3,2% al 5,5% introducendo nella disputa, semprepiù combattuta, tra i probabili candidati più forti un elemento dinovità. Luis Castañeda, sindaco di Lima, (dell’APRA) è dato al 22%,leggermente in calo rispetto alle precedenti inchieste, mentreKeiko Fujimori starebbe un punto indietro, al 21%; a seguireOllanta Humala al 13%.Per quanto ancora prematura ogni previsione, sembra comunqueimprescindibile per i due candidati più forti, come sottolineal’Economist, un confronto programmatico con le proposte inno-vative e provocatorie del giornalista: Bayly facendosi portavocedella necessità di legalizzare l’aborto, i matrimoni tra omosessua-li, dell’abbattimento delle spese militari per finanziare l’educazio-ne, dell’equiparazione degli stipendi dei parlamentari a quelli deimaestri, potrebbe alterare ed influenzare le aspettative di un elet-torato deluso. Infatti il dato che trova conferma anche a febbraioè il basso consenso per il Presidente,Alan Garcia.Rimane sempre forte la contrapposizione del mondo indigenocon il governo: sono state cancellate diverse manifestazioni nellacittà di Bagua poiché, secondo le associazioni indigene, il governoavrebbe militarizzato eccessivamente la zona, con il dispiego dicirca 4.000 militari. Da parte sua il Presidente si è difeso dicendoche negli ultimi mesi il governo ha accolto le rivendicazioni, avan-zate dai rappresentanti indigeni, volte a fermare le esplorazione dimateria prime nella selva amazzonica.Da parte sua il Ministro dell’Energia, Camac, ha annunciato cheverrà aumentata del 18% (circa 80 milioni di litri), la portata delgasdotto che trasporta il gas dal bacino Camisea alla costa, secon-do un programma di ampliamento dell’infrastruttura indispensa-bile per la soddisfazione del fabbisogno energetico nazionale.Da segnalare infine le rivelazioni, nell’ambito delle indagini porta-

te avanti sui computer sequestrati nel 2008 dal governo colom-biano dopo l’assassinio di Raul Reyes, dell’esistenza di importanticontatti (e piani di sostegno), da parte delle FARC con ciò cheresta del gruppo terrorista peruviano Sendero Luminoso, in par-ticolare con “Artemio”, l’unico leader dell’organizzazione ancoralibero.

A CUBA si è svolta, lo scorso 19 febbraio, la secondo riunio-ne tra alti funzionari del Dipartimento di Stato Americano ed ilMinistero degli esteri di L’Avana, sulle tematiche migratorie, perpromuovere regole “per un immigrazione legale, ordinata esicura” tra i due paesi. La riunione fa seguito alla prima tenuta-si lo scorso luglio, in occasione della quale era stato positiva-mente riaperto lo spinoso dossier. La delegazione, guidata dalSottosegretario aggiunto per l‘America latina del Dipartimentodi Stato, Craig Kelly, dopo la prima giornata di riunioni ha incon-trato esponenti della società civile e dissidenti. Questo atto èbastato a far dichiarare sospesi, da parte cubana, i negoziati incorso tra i due paesi (gli Usa erano arrivati con la proposta dirilasciare 20.000 visti annuali, impegnando Cuba a rimpatriaretutti gli illegali intercettati dalla guarda costiera americana). Daparte sua, un portavoce della delegazione americana (che loscorso luglio aveva scelto di non riunirsi con i dissidenti), hadichiarato che la riunioni con i dissidenti sono parte integran-te della politica USA di promozione i diritti umani nell’isola. Lostesso Craig Kelly, per Conto di Hillary Clinton, apprendendo“con amarezza” la notizia della sospensione da parte cubanadei negoziati sui temi migratori ha dichiarato: ”la nostra diplo-mazia consiste, nelle relazioni con tutto il mondo, nel crearecontatti non solo con i governi ma anche con le società civili”.Di diversa opinione il Ministro degli Esteri cubano Rodriguez,che ha dichiarato: ”Con questa condotta offensiva verso ilgoverno ed il popolo cubano, il Governo degli Usa dimostra lasua reale volontà: quella di non voler migliorare le relazioni conil nostro paese”.L’economista dissidente Oscar Chepe, che ha partecipato alla riu-nione con Craig Kelly, ha dichiarato che la riunione con gli ameri-cani è stata molto discreta, ed era aperta a molti settori dellasocietà civile, inclusa la Chiesa Cattolica.Da rilevare la posizione del presidente del Parlamento (Asambleadel Poder Popular),Alarcon, che ha ribadito che questo episodionon deve compromettere il dialogo con il governo americano:“noi volgiamo continuare le conversazioni … non solo su questequestioni migratorie ma su qualsiasi altro tema, però tenendofermo il rispetto reciproco”. In ogni caso, il Dipartimento di Statoha fatto sapere, senza essere smentito da parte cubana, che ver-ranno riprogrammate altre riunione sui temi migratori.Da segnalare l’importante visita a febbraio del Presidente Lula sul-l’isola, (la terza in due anni), volta rafforzare i buoni rapporti bila-terali, soprattutto nel settore della collaborazione economica(costruzione del porto commerciale di Mariel, ad opera della bra-siliana Oderbrecht per 450 milioni di dollari), ed energetico(esplorazione e perforazione di alcuni bacini nelle acque antistan-ti la costa settentrionale dell’isola nel Golfo del Messico).Tuttaviala visita, in occasione della quale il Presidente Lula si è riunito coni due fratelli Castro, ha avuto molto risalto sulla stampa interna-zionale per la concomitante morte di Orlando Zapata Tamayo, un

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afrocubano detenuto politico, in sciopero della fame da 85 giorni.Il governo cubano ha “compianto” la morte del dissidente, attri-buendone però la responsabilità …agli Stati Uniti. La stampa ed imezzi di informazione cubana hanno censurato l’avvenimento, e ilPresidente Lula ha evitato di entrare sul tema, dichiarando di nonaver mai ricevuto la lettera, firmata da una cinquantina di dissiden-ti, con l’appello ad intercedere con Raul Castro per la liberazionedei detenuti politici. Il suo Consigliere speciale per la politica este-ra, Marco Aurelio Garcia, ha commentato la vicenda sulla stampabrasiliana dicendo che le violazioni dei diritti umani “accadono intutto il mondo”.Forti condanne sono state espresse dal governo statunitense,dall’Unione Europea, dal governo spagnolo di Zapatero (che dal-l’inizio del semestre di Presidenza europea, stava lavorando pres-so le diverse cancellerie UE per favorire una revisione della posi-zione Comune UE su Cuba, volta alla cancellazione delle sanzio-ni), ed in Italia sia dal governo che dall’opposizione, con dichiara-zioni del Sottosegretario Scotti e del Responsabile del Foruminternazionale del Partito Democratico, Piero Fassino.A Cuba,dopo la morte di Zapata Tamayo, tutto il mondo della dis-sidenza si e stretto intorno alla famiglia del dissidente defunto.Viè stata una riunione con almeno 100 persone presso la sede delleDamas de Blanco, cui ha fatto seguito l’arresto per almeno 24 oredi 126 dissidenti. Elizardo Sanchez, Presidente della Commissionecubana per i Diritti umani e la riconciliazione nazionale, ha subitocondannato l’atto: ”il governo ha compiuto questa azione repres-siva per neutralizzare la protesta per la morte di Zapata Tamayo”.Guillermo Fariñas, giornalista dissidente, ha deciso di iniziare losciopero della fame, per dare seguito alla lotta del defunto ZapataTamayo, seguito poche ore dopo da quattro detenuti politici.Il giornale Granma, voce delle Autorità cubane,ha diffuso i dati sulrifornimento di beni agricoli dell’isola (con particolare riferimen-to alla scarsità di questi ultimi mesi). Secondo il giornale, il proble-ma più grande è la distribuzione dei beni che non riescono adarrivare sui mercati delle città. Secondo il quotidiano “molti siattendevano tra gennaio e febbraio uno scenario differente….dopo l’aumento dei prezzi, che beneficia i produttori, lo sfrutta-mento di nuove terre, prima incolte, date in concessine ai conta-dini, l’utilizzo più razionale e consapevole di strumenti e mezziagricoli”. Tra le principali cause di questa difficoltà, secondo ilgoverno, vi sarebbe la non disponibilità, per i contadini, dei pro-dotti chimici e fertilizzanti. Secondo l’economista dissidenteEspinoza Chepe (uno dei 75 arrestati nel 2003 e ora in libertà perragioni umanitarie) invece, le riforme del settore promosse daRaul sono insufficienti:“le misure economiche prese saltuariamen-te e contraddittorie, in un contesto che ne impedisce il funziona-mento, sono state più che insufficienti. I problemi continuano adaumentare, e la crisi non ha solo conseguenze economiche esociali,ma aumenta il disagio della popolazione per l’evidente peg-gioramento della qualità della vita”.Infine, presso la Casa Memorial “Salvador Allende”, alla presenzadei bambini della scuola elementare “Camilo Torres”,di delegazio-ni europee quali la OSPAAAL, di rappresentanti ufficiali del ELN,delle FARC, del PC colombiano e del PC del paese anfitrione, il26 febbraio si è tenuta una cerimonia pubblica di “omaggio aCamilo Torres”, il prete-guerrigliero colombiano.

La presidente eletta in COSTA RICA, Laura Chinchilla haannunciato a febbraio, in vista della cerimonia di insediamento chesi terrà il prossimo 8 maggio, i primi nomi del suo Gabinetto: ilMinistro della Presidenza, Marco Vargas ed il Ministro dellaSicurezza, José Maria Tijerino. Il primo è un avvocato, già Ministrodell’economia nell’ultimo governo Arias, con delega per le infra-strutture e le opere pubbliche, e Ministro della Presidenza nelgoverno Olsen (1996-1998).Tijerino invece è stato ProcuratoreGenerale della Repubblica tra il 1990 ed il 1995. La Presidenta haanche nominato il Vice Ministro per la Sicurezza, Mario Zamora,attuale responsabile della Segreteria per l’Emigrazione, e ha pro-mosso al rango di Vice Ministro della Presidenza per la Droga,Mauricio Boraschi, già Direttore dell’Istituto Nazionale per laDroga. Renè Castro, già Ministro dell’Ambiente nel governoOlsen, capo della sua campagna elettorale, è stato nominatoMinistro degli Esteri. Nelle prossime settimane sono attesi i nomidel resto dell’Esecutivo.Da segnalare la riunione che la Presidenta ha tenuto, a pochigiorni dalla sua elezione, con i due candidati sconfitti, Guevara(di destra) e Solis (di sinistra) annunciando che verificherà qualiaspetti del suo programma potranno essere realizzati insieme,nell’intento di valorizzare al massimo lo spirito di unità delpaese. Ma una politica delle alleanze non è un optional bensìuna necessità per il nuovo governo: il Partito della Presidenta,Liberacion Nacional (PLN), ha ottenuto solo 23 dei 57 seggi,mentre il partito di Guevara, Movimento Libertario (ML), ne haottenuti 10 ed i rimanenti sono andati alla forza di Solis, ilPartido di Accion Ciudadana (PAC). Uno dei temi su cui è stataregistrata convergenza tra PLN e ML è quello della sicurezzaurbana.

Permane la tensione in ECUADOR tra governo ed opposizio-ne.A febbraio,mentre il Presidente Correa si è recato a Cuba persottoposi ad un intervento chirurgico, il Sindaco di Guayaquil,Nebot,ha convocato una manifestazione di protesta contro l’ope-rato dell’Esecutivo. Nel primo pomeriggio dell’11 febbraio tra le250 e le 300 mila persone (secondo gli organizzatori della mani-festazione), si sono riversate nella centrale e popolare “Avenida 9de Octubre” per ascoltare il Sindaco, nonché leader dell’opposi-zione nazionale, Jaime Nebot che ha ribadito il carattere di pro-testa dell’iniziativa, contro “il totalitarismo” del governo delPresidente Correa.“Non c’è acqua, non c’è luce, la vita non valenulla, in Ecuador non c’è sicurezza”, sono questi alcuni dei passag-gi del comizio di Nebot che ha concluso “continuiamo a lottarefinché non finirà la dittatura del Presidente”.Da Cuba, Correa, ha risposto alle accuse dell’esponente delladestra ecuadoriana:“in Ecuador si vive in piena democrazia, nellatotale libertà di espressione, che è concessa anche a coloro cheabusano della democrazia e della libertà di espressione”.La protesta ha avuto origine dopo l’approvazione della legge dibilancio che ha ridotto i trasferimenti centrali verso la città piùgrande del paese, Guayaquil: da 192 a 175 milioni di dollari.Altro fronte di tensione per il governo Correa è quello delmondo indigeno.Sul finire di febbraio,diverse associazioni aderen-ti allla CONAIE (la Confederazione indigena), hanno minacciato“insurrezioni” conto il governo nella città di Cuenca, per impedi-re l’approvazione da parte del Parlamento della legge sulle minie-

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re e le risorse naturali. Dapprima il governo, per bocca del presi-dente Correa, ha liquidato queste minacce come “separatiste”,sottolineando l’aspetto anticostituzionale della contestazionedella sovranità delle decisione dell’Assemblea Nazionale eletta dalpopolo. Successivamente, ai primi di marzo, la Ministra Segretariaper i Popoli ed i Movimenti sociali, Ocles, ha ribadito che “ci sonotutte le condizioni per il dialogo, basta definire i dettagli delladiscussione”.

Prosegue in GUATEMALA il braccio di ferro delle istituzionicontro la criminalità organizzata. Il Presidente Colom ha costret-to alle dimissioni il Ministro degli Interni,Raul Velasquez. Il suo suc-cessore, nominato in poche ore, Carlos Menocal, è il quintoMinistro degli Interni che nomina il presidente dall’inizio del suomandato. Il motivo di questa operazione è legato ad un’attività diriciclaggio di denaro sporco attraverso l’acquisto di buoni di com-bustibile per le auto della polizia per un totale di circa due milio-ni e mezzo di dollari, finiti nei conti di imprese estere ancora daidentificare. Contestualmente è stato arrestato il Direttore dellaPolizia Civile Nazionale (PNC), Baltazar Gomez, insieme allaDirettrice del dipartimento antidroga, Nelly Bonilla, accusati diaver guidato una banda di poliziotti responsabile del traffico didroga nel paese. Il Direttore, Gomez, era in carica dal 2009, quan-do fu destituito il suo predecessore per gli stessi reati. Secondo ilmagistrato spagnolo, Carlos Castresana, Presidente dellaCommissione contro l’impunità delle Nazioni Unite, questi fatti“danno l’idea di un’istituzione gravemente infiltrata da strutturecriminali e permeata dalla corruzione”.A febbraio vi sono stati altri cambiamenti nell’Esecutivo delPresidente Colom. Il Ministro dell’Educazione,Bienvenido Argueta(poi sostituito da Dennis Alonzo), è stato destituito dall’incaricoper mancata collaborazione con le Autorità giudiziarie che hannochiesto informazioni sul programma di aiuti “La mia famiglia cre-sce”, che nel 2009 ha già raggiunto quasi mezzo milione di fami-glie. Il Presidente Colom ha assicurato che il nuovo Ministro con-tinuerà a lavorare per lo stesso programma. Colom ha inoltredestituito il Ministro dell’Agricoltura, Mario Aldana, per anomalienel programma nazionale di distribuzione dei fertilizzanti: è giàstato sostituito da Juan Alfonso de Leon.Da segnalare, infine, la visita ufficiale che il Presidente Colom ed ilMinistro degli Esteri Rodas hanno compiuto a Washington e NewYork, per riunioni con Insulza (OSA), Moreno (BID) e Ban-ki-moon (ONU).

In PARAGUAY è attesa a marzo la riapertura del Parlamentodopo la pausa dell’estate australe. Rimane pendente l’iniziativa diimpeachment del Presidente intrapresa da parte dell’opposizioneal Senato, rispetto alla quale il Capo di Gabinetto del PresidenteLugo, Lopez Perito, ha ammesso la concreta possibilità che alSenato possano coagularsi i voti necessari.Intanto sul fronte politico interno va segnalato il progetto lan-ciato dallo stesso Capo di Gabinetto del Presidente Lugo,Lopez Perito, di formare un nuovo gruppo politico (destinato adiventare un partito), che raggruppi tutte le forze di sinistra delpaese. Secondo Lopez Perito, il partito si chiamerà M-20A(Movimento 20 aprile, in ricordo della data della vittoria delle

elezioni presidenziali da parte dell’ex vescovo Lugo), servirà adare un futuro politico all’azione dell’attuale governo che entroil 2013 “non riuscirà a realizzare i grandi cambiamenti annun-ciati nella campagna elettorale”. Il progetto, secondo ElvioBenitez, leader dei contadini di sinistra che partecipa alla nuovainiziativa politica, riconoscendo che il suo movimento “sa orga-nizzare manifestazioni ed invadere terre, ma non sappiamo vin-cere le elezioni” ha deciso di aderire alla nuova iniziativa politi-ca sostenendo che “i progetti necessitano di molto tempo peresser realizzati, vogliamo che la gente partecipi e difenda que-sto processo”.Di fatto, il governo Lugo ha vinto una delle due grandi sfide cheaveva lanciato prima delle elezioni, la rinegoziazione del trattatodi Itaipù con il governo del Brasile (che però deve ancora essereapprovato dal Parlamento brasiliano). La seconda, la riforma agra-ria, la più sentita dalla popolazione, rimane ancora in sospeso. Lostesso Ministro dell’Economia, Borda, ha ammesso che in unpaese come il Paraguay, dove le terre sono tutte private, il gover-no deve acquistare tutto dai privati:“la riforma agraria al momen-to non è realizzabile per mancanza di fondi”. Questa dichiarazio-ne, conferma la linea del Capo di Gabinetto di Lugo, per il quale ilPresidente “non potrà realizzare in un solo mandato i grandi cam-biamenti promessi”.Sullo sfondo di questa iniziativa politica si scorge l’avvio della cam-pagna elettorale per le elezioni municipali, che il prossimo 7novembre, tra l’altro, porteranno al rinnovo dell’Amministrazionedella capitale, Asuncion, attualmente guidata dall’esponente diopposizione del Paritdo Colorado, Evanhy Gallegos. Secondo ladeputata governativa, Mignarro, “il Presidente Lugo ci ha chiestodi vincere ad Asuncion, perché sarà un simbolo importante per ilpaese”.Rimane accesa la tensione sul fronte delle contestazioni contadi-ne. La Federazione Nazionale Contadini (FNC), ha organizzatomanifestazioni nella capitale a febbraio e ne ha convocate altreper marzo.Da segnalare una polemica sorta a seguito delle dichiarazioni delMinistro dell’Interno, Rafael Filizzola che, dopo il successo del-l’operazione di gennaio che ha portato alla liberazione, dopo 94giorni di prigionia, di un proprietario terriero sequestrato dalgruppo armato EPP (Esercito Popolare Paraguayano),ha ringrazia-to la collaborazione delle forze antisequestro del governo colom-biano, circostanza negata dal Ministro della Difesa, Bareiro.Il piccolo, ma glorioso, Partito Comunista Paraguayano, decimatodalla repressione spietata del longevo dittatore Stroessner, chiedeche vengano aperte le fosse comuni ed esumati, per il riconosci-mento ed una degna sepoltura, i resti dei loro “desaparecidos”.

A PANAMA il Ministro delle Finanze Vallarino ha presentato laproposta di riforma tributaria al Parlamento, che ambisce adaumentare le entrate per lo Stato di circa 200 milioni di dollariall’anno. Il disegno di legge, presentato dal Ministro come “la verariforma tributaria”, è volto ad alleggerire il peso fiscale della clas-se media (salariati e professionisti), per gravare di più su “settoritradizionalmente esonerati dal pagamento delle imposte”.Vallarino, presentando la proposta, ha citato uno studio dellaCEPAL (Commissione Economica per l’America latina), che

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dimostra come il settore bancario, nel paese centroamericano“abbia una magra partecipazione” al gettito dello Stato. Secondola riforma, verranno eliminate 33 imposte di bollo, verrà alzatal’IVA dal 5% al 7% e verrà eliminato l’anticipo del 95% del tributodovuto sul reddito dalle PMI.Riguardo alla classe media (per i red-diti tra i 846 ed 3.846 dollari), verrà ridotta l’imposta sul redditodal 24% al 15%.La proposta dovrà essere dibattuta al Parlamento,che dovrà rece-pire le varie pressioni provenienti dai diversi settori interessati. IlMondo bancario ha già fatto sapere che si opporrà come possibi-le a questo innalzamento delle imposte del settore. Intanto ilgoverno ha confermato gli stanziamenti di 13 miliardi e 600 milio-ni di dollari in investimenti per le infrastrutture per il prossimoquadriennio (tra cui, oltre l’ampliamento del Canale e la metrodella Capitale, vi sono la realizzazione di infrastrutture agrarie, ilterzo ponte sul canale, nuovi edifici di governo, l’ampliamentodelle autostrade e del’aeroporto internazionale).A febbraio, un indagine della società Dichter & Neira, ha pubbli-cato i dati sul consenso di Martinelli -registrando in calo di circa18 punti rispetto allo scorso dicembre-, che tuttavia si mantieneal 68%. In calo anche il consenso per il suo governo, al 66,4%, il15% in meno.Sul piano economico la scelta strategica del governo di Panama diaderire ufficialmente alla CAF (Corporation Andina de Fomento),consentirà al paese l’accesso ad una quota con dei 12 miliardi didollari gestiti dalla Banca regionale di sviluppo, stimabile in un15%, circa un miliardo e 800 mila dollari, in quanto “membro for-male” della Banca.Il Presidente Martinelli ha compiuto una visita ufficiale in Israele,per un incontro bilaterale con Peres e per porre le basi della firmadi un trattato di libero commercio con il paese mediorientale.

Procede in maniera spedita la normalizzazione delle relazionidiplomatiche dell’HONDURAS con i 39 paesi con cui, avevagià rapporti prima del golpe dello scorso 28 giugno.Attualmente 29 paesi su 39 hanno riconosciuto il nuovo gover-no e hanno inviato, o stanno inviando i propri Ambasciatori inHonduras. Da più parti, nel Centro America, è stato sollecitatoil riconoscimento di Porfirio Lobo come Presidente democra-ticamente eletto, se non altro per poter procedere nei negozia-ti con l’UE per l’Accordo di Associazione bi-regionale UE-Centro America. Nell’area solo il Nicaragua rimane sulle posi-zioni dei paesi sudamericani (Venezuela, Brasile, Bolivia,Ecuador, Messico, Cile, Paraguay, Uruguay, oltre a Cuba) che, aquanto ha riferito la Clinton in un incontro con il Presidentedel Guatemala, Alvaro Colom, a Washington “ stanno ancoraaspettando io non so cosa, però è un loro diritto”.Anche l’UE,sia attraverso la Presidenza Spagnola, che ha già inviato il pro-prio Ambasciatore (l’Italia, in linea con altri paesi UE, lo stainviando), che attraverso la Commissione (che ha riattivato gliaiuti), sta spingendo per una normalizzazione definitiva dellerelazioni dell’Honduras con tutti i paesi. Nella Regione vi èstato un forte protagonismo in questa direzione da parte delPresidente salvadoregno Funes il quale ha chiesto che, primadella prossima assemblea generale di giungo dell’OSA,l’Honduras venga reintegrato nell’Organismo anche in virtù deifondi di aiuto bloccati preso il BID per l’espulsione dall’OSA; lo

stesso Presidente Colom ha ribadito la necessità di “ossigena-re” il paese.Ai primi di marzo, come segnale di definitiva nor-malizzazione dei rapporti USA, Hillary Clinton si è riunita conLobo in Guatemala, annunciando che il Congresso USA riatti-verà i 30 milioni di dollari di aiuti al paese centroamericano.Intanto il Presidente Porfirio Lobo ha riconfermato la cupolamilitare che realizzò il golpe del 28 giugno, lasciando al suoposto il Generale golpista Romeo Vasquez. È stato convertitoin legge, dai primi di febbraio, il decreto di amnistia per tutte lepersonalità (non è stata redatta una lista di nomi), che hannopreso parte ai fatti del 28 giugno. Si tratta di un provvedimen-to che riguarda esclusivamente i reati politici, lasciando invaria-ta la giurisdizione su tutti i reati di corruzione e malversazionedi fondi pubblici e arricchimento illecito. Secondo il PresidenteLobo, l’amnistia “contribuirà alla riconciliazione nazionale e rap-presenta la risposta all’esigenza posta dalla comunità interna-zionale”, visto che era una misura prevista dall’Accordo diTegucigalpa-San José, per altro mai rispettato.Sul fronte interno, la Procura della Repubblica ha emesso unmandato di arresto per l’ex Presidente Zelaya, due Ministri edue funzionari di governo, per frode, falsificazione di documen-ti e abuso d’Ufficio. Inoltre la Sezione Anticorruzione dellaMagistratura di Tegucigalpa ha aperto un procedimento controManuel Zelaya per arricchimento illecito attraverso la sottra-zione di fondi pubblici (1,6 milioni di dollari), dal FondoNazionale per gli Investimenti Sociali. Intanto il Presidentedestituito dal golpe, dal 27 gennaio cittadino “ospite onorevo-le” della Repubblica Dominicana, ha intrapreso un viaggio neipaesi centroamericani, fermandosi in Guatemala, dove ha assun-to il seggio che gli spetta presso il Parlacen, il ParlamentoCentroamericano (riservato di diritto a tutti gli ex Presidentidella Regione), per poi recarsi a Caracas, dove lo ha ricevuto ilPresidente Chavez, il quale, oltre ad avergli riservato grandionori da Presidente, gli ha affidato l’incarico di dirigere ilConsiglio Politico della nuova Petrocaribe, la nuova istituzionepetrolifera dell’ALBA voluta da Chavez.

In NICARAGUA, dopo la sospensione di un mese deilavori parlamentari per la protesta dell’opposizione, ilParlamento ha approvato (52 contro 39) una risoluzione nonvincolante di rifiuto del Decreto presidenziale che proroga lecariche di 19 alti funzionari dello Stato (vedi Almanacco n°7).Secondo il deputato liberale Navarro, dell’opposizione, questarisoluzione conferma il parere già negativo espresso a gennaiodalla Giunta direttiva, composta da 7 parlamentari, convocatadal governo, e diretta dal sandinista Nuñez. Nella dichiarazionedi rifiuto del Parlamento si legge inoltre la preoccupazionedell’Organo legislativo “per le aggressioni del presidenteOrtega contro la democrazia rappresentativa nello Stato diDiritto e per le ripetute violazioni dirette e indirette da partedell’Esecutivo”.Il governo ha nominato, in una cerimonia tenutasi a Managuaalla presenza della Sottosegretario alla Difesa USA perl’Emisfero occidentale, Mora, il nuovo Capo delle Forze arma-te, il Generale Aviles Castillo. ◆

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AGENDA REGIONALE

Si è svolto a Playa del Carmen, nella riviera Maya del Messico, lariunione congiunta del CALC (Cumbre dei paesidell’America latina e dei Caraibi) e del Gruppo diRio. Si tratta di un evento di rilievo, che rappresenta lo sforzodella regione latinoamericana di costruire un “organismo” di inte-grazione regionale innovativo e autonomo, senza membri extra-territoriali, come USA, UE, Canada.L’evento, contrariamente a quanto hanno sottolineato alcuniosservatori internazionali (tra cui the Economist), anziché dimo-strare la proliferazione disordinata di vertici nella Regione, si inse-risce in un percorso preciso, definito nel dicembre del 2008 aCosta do Suipe, nello Stato brasiliano di Bahia, quando ilPresidente Lula convocò la prima riunione del CALC, a conclu-sione della quale si decise di celebrare in Messico, (con una sortadi “passaggio di testimone” dal Brasile al Messico, considerato, nell’otti-ca “lulista”, che non è detto sia quella di Itamaraty, co-protagonista del-l’integrazione latinoamericana), la riunione che avrebbe aperto ilpercorso di fusione del gruppo di Rio e del CALC.

Inaugurando il Vertice, cui hanno preso parte 32 su 33 Capi diStato della regione (il presidente dell’Honduras non è stato invita-to in quanto l’Honduras non è stato ancora riammessonell’Organizzazione degli Stati Americani), il Presidente Calderòn,ha dichiarato che le due entità rimarranno in vita finche non verràidentificata la nuova forma di Organizzazione confacente alle esi-genze di tutti i paesi membri. Di certo, secondo il PresidenteCalderòn, per quanto rimanga ancora incerto il nome del futuroorganismo, già si sa che il suo statuto ruoterà attorno ai temi “delrispetto del diritto internazionale, del rispetto della sovranitànazionale,nel ripudio dell’uso della forza e della violenza nella riso-luzione dei conflitti”.Operativamente l’incontro ha deciso la costi-tuzione di un gruppo di lavoro integrato da rappresentanti di tuttii paesi membri, finalizzato alla redazione di uno studio comparati-vo di tutti gli organismi sovranazionali presenti nella Regione, perindividuare un modello istituzionale del nuovo Organismo condi-viso da tutti i paesi membri e per “formulare una proposta di arti-colazione della nuova entità regionale dell’America latina e deiCaraibi”.Molti Presidenti hanno sottolineato che vi è molta buonavolontà nelle intenzioni,ma che manca “la necessaria maturità poli-tica” (considerazione poi ripresa da vari osservatori internaziona-li che, come l’Economist, hanno schematizzato il tutto con la for-mula “tanti vertici, poca integrazione”).Di parere diverso il Brasile,vero e proprio regista di questo processo: lo stesso Lula ha sotto-lineato che “questa riunione rappresenta la seconda volta chesiamo riusciti a mettere insieme tutti i paesi della Regione (inclusaCuba) a 200 anni dalla nostra indipendenza!”. Parole positive haspeso anche la Espinosa Cantellano, Ministra degli Esteri delMessico: ”si tratta di un processo graduale, come quello che hacaratterizzato la formazione della UE. Abbiamo impiegato moltotempo per raggiungere questo traguardo, abbiamo impegnatomolte risorse. La posta in gioco è l’unità regionale”.

Molti gli incontri bilaterali significativi, oltre a quello tra l’argentinoTaiana e il nuovo Ministro degli Esteri di Piñera, Moreno, si sono

riuniti i due Ministri degli Esteri dell’Ecuador e Colombia, impegna-ti a ristabilire le relazioni diplomatiche, per quanto la parte ecua-doriana abbia ribadito la necessità di proseguire nelle indagini rela-tive all’attacco armato che vi fu, nella primavera del 2008, nel pro-prio territorio, da parte dell’esercito colombiano. Oltre agli incon-tri si è verificato anche uno scontro: tra i Presidenti Uribe eChavez, durante la colazione ufficiale, “sea varon” gli ha gridatoUribe, “sei capace solo a urlare quando sei lontano ma codardoquando devi parlare in faccia”, alludendo agli attacchi di Chavez sultema dell’embargo commerciale che il governo di Caracas haintrapreso da alcuni mesi nei confronti dei prodotti colombiani.Il Presidente del Brasile ha colto l’occasione del Vertice per unavisita ufficiale in Messico, e successivamente a Cuba, El Salvadored Haiti.A Città del Messico, in una riunione di imprenditori deidue paesi, Lula ha dichiarato che “il Brasile deve guardare con piùattenzione al Messico, ed il Messico necessita guardare al Brasilecon più attenzione”. Secondo il Presidente Lula i due paesi pos-sono triplicare il proprio interscambio commerciale, fino ad arri-vare a 20 miliardi di dollari annui. Dopo la sua vista a Cuba (vediAgenda politica) il Presidente si è recato a El Salvador, dove, oltread incontri bilaterali con il Presidente Mauricio Funes, ha volutodare un impulso ai negoziati per un accordo di finanziamento perl’esportazioni di beni e servizi verso il Brasile, e per facilitare lavendita di veicoli brasiliani nel paese centroamericano.

Molto rilievo ha avuto la missione della Segretario di Stato ameri-cano Hillary Clinton in America latina,nei giorni preceden-ti il Vertice. La missione, in cui la Clinton è stata accompagnata dalSottosegretario per l’America latina,Valenzuela,ha incluso, il Brasile,il Cile, l’Uruguay (dove la Clinton ha assistito alla cerimonia di inse-diamento di Mujica e ha tenuto una riunione bilaterale con laPresidenta Argentina), ed il Costa Rica (dove la rappresentante delgoverno americano si è riunita con la neo Presidente eletta,Chinchilla. Particolare rilevo hanno assunto le tappe di Santiago eBrasilia. Nella prima, l’esponente dell’Amministrazione USA ha rin-novato alla Presidente uscente Michelle Bachelet, e al Presidenteeletto, Piñera, la disponibilità a qualsiasi forma di aiuto per la rico-struzione del paese,dopo la tragedia del terremoto dello scorso 27febbraio.A Brasilia, invece, il tema in agenda, oltre alla firma di alcu-ni accordi in materia energetica e di cambiamenti climatici, è statola decisone del Presidente Lula di visitare il prossimo 15 maggio ilPresidente iraniano Ahmadinejad. Hillary Clinton, che ha incontra-to anche il Ministro degli Esteri Amorim, ha ribadito la richiestaamericana di evitare forme di dialogo con il Paese mediorientale, edi appoggiare la proposta USA di sanzioni contro la prolificazionenucleare in Iran. Il Presidente Lula ha risposto, mantenendo fermele sue posizioni: ”non è prudente mettere alle strette l’Iran. È inve-ce prudente stabilire relazioni con questo paese.Auspico per l’Iranla stessa cosa che auspico per il Brasile: che possa utilizzare l’ener-gia nucleare per fini pacifici”.Da parte sua, la Clinton ha ribadito che“l’Iran non vuole dialogare, abbiamo tenuto aperte le porte, senzaottenere riposta, e oggi il suo programma nucleare costituisce unpericolo per il Medio Oriente ed il mondo”. (Per quanto molti abbia-no puntato il dito sul sostanziale distanziamento tra le cancellerie diWashington e Brasilia, peraltro già verificatosi nel caso Honduras, noi pre-feriamo sottolineare il ruolo sempre più influente, a livello globale, delgigante sudamericano, considerato ormai un interlocutore imprescindibiledall’Amministrazione USA anche su questioni extraregionali).

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Va inoltre segnalato il rafforzamento delle relazioni tra Boliviae Argentina, con il nuovo accordo di acquisto del gas firmatoa Tarija dai due governi (il Ministro de Vido, per l’Argentina).L’accordo, che prevede l’innalzamento delle vendite di gas dalpese andino verso l’Argentina fino a 16 metri cubi al giorno peril prossimo quadriennio. Dopo otto mesi di negoziato, la firmarappresenta un traguardo importante per l’approvvigionamentoenergetico dell’Argentina.

Riunione straordinaria dell’UNASUR, a febbraio, convo-cata per discutere i temi della ricostruzione di Haiti. L’Organismoregionale sudamericano ha approvato l’erogazione di un fondo di100 milioni di dollari (finanziato con contributi volontari dei paesimembri) per aiutare la ricostruzione del paese, ed ha ottenuto200 milioni di dollari di finanziamenti a fondo perduto dal BID.Nelcomunicato dell’UNASUR si evidenzia l’impegno dell’organismoregionale a giocare un ruolo anche nel coordinamento e nellagestione degli aiuti nell’ottica di tutelare “la sovranità nazionale”del paese travolto dal terremoto lo scorso gennaio.Intanto il nuovo governo uruguayano ha tolto il “veto” (voluto daVazquez), ad una eventuale candidatura Nestor Kirchner perl’UNASUR.

Si consolida il consenso alla rielezione di José Miguel Insulza allaSegreteria generale dell’Organizzazione degli StatiAmericani. Il prossimo 24 marzo, a Washington, i delegati deipaesi membri decideranno e,per il momento, sembrano non con-dividere le critiche di chi (Washington Post) sottolinea soprattutt-to le debolezze della gestione Insulza, con particolare riferimentoal caso dell’Honduras. Da parte sua Insulza, si é difeso sostenen-do che “è possibile migliorare lo statuto dell’Organismo che haevidenti lacune”. Secondo il Segretario uscente, “lo statuto hainsufficienti meccanismi di prevenzione e diffusione” della demo-crazia nella regione.A suo dire si potrebbero aggiungere alcunenorme che facilitino le “prevenzione delle crisi”, concedendo allaSegreteria Generale la possibilità di compiere missioni speciali neipesi sensibili, prima che avvengano le crisi istituzionali.

Dal punto di vista delle relazioni con l’UE, va segnalata la chiusu-ra degli Accordi di associazione di Colombia e Perùcon la UE. Il trattato,che verrà ratificato in occasione del VerticeUE-LAC di maggio, rappresenta un primo importante risultato,per quanto coincida con il fallimento della strategia degli accorditra UE e CAN (Comuntà Andina delle Nazioni). Infatti dopo larinuncia della Bolivia e, successivamente, dell’Ecuador (critici sugliassi di negoziazione relativi alla proprietà intellettuale), Colombiae Perù hanno preferito contrattare da soli le norme tariffarie perun accordo commerciale (con particolare riferimento alle bana-ne, allo zucchero e al pesce).

Si è svolta a Bruxelles, a febbraio, la prima riunione dei rappresen-tanti dei paesi centroamericani (inclusa Panama, ammessa ufficial-mente ai negoziati), con la UE per la definizione dell’Accordo diAssociazione bi-regionale Centro America-UE, secon-do i tre assi politico, commerciale e di cooperazione, la cui firmaé prevista a maggio a Madrid. Da sottolineare l’apertura dell’UE

sul veto posto a Panama, in quanto ancora non membro delSistema di Integrazione Economica Centro Americana (SIECA), esull’ Honduras, dopo che il neo Presidente ha normalizzato lerelazioni diplomatiche con la Commissione Europea.

Sconcerto in Europa per la morte, dopo 85 giorni di scioperodella fame, del prigioniero politico cubano OrlandoZapata Tamayo (vedia Agenda politica). In effetti la Spagna,che aveva richiamato pochi giorni prima da Madrid, per bocca delMinistro degli Esteri Moratinos, i Paesi UE a rivedere la Posizionecomune su Cuba, sostenendo che “non è servita a nulla”, si è tro-vata a dover ritornare alla fermezza sul tema dei rapporti bilate-rali UE-Cuba.Moratinos,principale ispiratore del cosiddetto mec-canismo di dialogo sui diritti umani (che da due anni consente allaSpagna di realizzare incontri ufficiali con le Autorità del regimeevitando quelli con i dissidenti), aveva dichiarato “vogliamo cam-biare una prospettiva unilaterale che non ha dato risultati, privile-giando invece uno schema bilaterale che potrà produrre risulta-ti”. Dopo il tragico evento degli ultimi giorni, la stessa AltaRappresentante per la Politica Estera,Ashton, ha ribadito la posi-zione UE sui diritti umani, e ha sottolineato la difficoltà di riveder-la con una soluzione che metta d’accordo tutti i e 27 i Paesi mem-bri. Jhon Clancy, portavoce della Commissione Europea, condan-nando le Autorità cubane per la morte di Zapata, ha ribadito che“l’UE ha chiesto in molte occasioni al governo cubano di miglio-rare in maniera concreta la situazione dei diritti umani nel paese,liberando incondizionatamente tutti i prigionieri politici, inclusiquelli arrestati e condannati nel 2003”.

Prosegue l’attivismo spagnolo, nell’ambito della Presidenza diturno dell’UE, verso l’America latina. Juan Pablo de Laiglesia,Segretario di Stato per “Iberoamerica” del governo Zapatero, si èriunito a Washington con il Segretario Generaledell’Organizzazione degli Stati Americani, per parlare della rico-struzione di Haiti, e la normalizzazione delle relazioni conl’Honduras. Alla riunione hanno partecipato anche diversi paesiosservatori dell’Organismo, (per l’Italia era presentel’Ambasciatore Giulio Terzi). Stessa agenda ha avuto, riguardo aitemi latinoamericani, la concomitante riunione del Re di Spagna,Juan Carlos di Borbone con il Presidente USA, Obama, che haribadito la volontà di collaborare con il governo di Madrid suitemi latinoamericani. Da segnalare infine che Porfirio Lobo,Presidente dell’Honduras è stato formalmente invitato dallaSpagna a partecipare al Vertice Eurolatinoamericano di Madrid delprossimo 18 maggio.

Dal punto di vista delle relazioni con l’Asia, va segnalata l’en-nesima missione del Ministro degli Esteri russo Lavrov a Cuba, allaguida della delegazione russa alla Fiera Internazionale del Libro deL’Avana. In alcune dichiarazioni il Ministro ha dichiarato che quel-la con Cuba è “una relazione strategica: abbiamo lavorato moltobene, ed abbiamo affrontato tutti i temi, da quello economico, allacooperazione umanitaria, culturale, sociale e l’agenda internazio-nale.Tutto questo lavoro ci ha consentito di trasformare il nostrorapporto in una vera e propria relazione strategica”.Lo stesso rilievo ha avuto la visita di Lavrov a Managua.◆

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AGENDA ECONOMICA

Si è svolta in Ecuador a febbraio la riunione dei Ministridell’Economia e delle Finanze dei 12 Paesi dell’UNASUR. La riu-nione, che rappresenta il primo passo dell’articolazione economi-ca e finanziaria del Sistema di Integrazione Sudamericana lanciatodal Brasile nel 2008, è stata coordinata da Diego Borja, MinistroCoordinatore della Politica Economica dell’Ecuador, paese chedetiene la Presidenza di turno dell’UNASUR. Secondo Borja lariunione, che ha discusso la creazione del Banco del Sur, il finan-ziamento multilaterale per lo sviluppo, l’integrazione monetaria, lacostruzione di un fondo di riserve comuni e la possibile introdu-zione di un sistema di pagamenti e compensazioni regionali, è ser-vita a “rafforzare il percorso di integrazione dell’UNASUR,offren-do un’occasione concreta per rafforzare le linee e le opinioni rela-tive al nostro processo di integrazione che può aver subito delledifficoltà a causa della crisi che ancora non è finita”. Durante lariunione i rappresentanti hanno inoltre discusso il tema dellariforma del BID, ribadendo che sono necessari cambi struttu-rali per permettere alla Banca Interamericana di Sviluppo di con-tribuire in maniera migliore allo sviluppo dell’America del Sud:”c’è stato in questi anni, secondo Borja, uno stile di governo del-l’organismo che, secondo i vari rappresentati dei paesi, non èstato particolarmente favorevole allo sviluppo della Regione”Il presidente del BID, Moreno, inaugurando la riunione dei gover-natori del Centro America e della Repubblica Dominicana, hadichiarato che per il 2010 investirà 10 miliardi di dollari, di cui il25% sarà destinato al Centro America e alla RepubblicaDominicana, con un calo di quasi il 20% rispetto al 2009. Inoltre ilPresidente della Banca di Sviluppo ha sottolineato che la parte piùgrave della crisi finanziaria internazionale è stata superata e che ilBID appoggia con forza il negoziato per l’accordo di Associazionetra UE e Centro America. Particolare rilevanza, nell’intervento delPresidente Moreno,è stata attribuita al tema della ricapitalizzazio-ne della Banca, oggetto della prossima imminente riunione annua-le dell’Istituto finanziario.Il BID ha inoltre pubblicato a febbraio il rapporto sulle rimessenella’Area latinoamericana e caraibica nel 2009. Secondo lo stu-dio della banca, le rimesse nella Regione sono cadute nel 2009 dicirca li 15%, fermandosi a 58 miliardi e 800 milioni di dollari, inter-rompendo il trend di crescita avviatosi nel 2006.Brasile e Messicosono i paesi più colpiti con un calo rispettivamente del 34% e del16%, oltre ai paesi centroamericani, per i quali complessivamente,nonostante il calo delle rimesse, questa fonte di reddito ha costi-tuito circa il 10 % della ricchezza.Secondo la Banca Mondiale 14 milioni di latinoamericanisono caduti di nuovo nella povertà alla fine del 2009 a causadella crisi finanziaria internazionale, ponendo fine, secondoFelipe Jaramillo (il responsabile della Banca per Bolivia, Ecuador,Perù e Venezuela), ad un ciclo consecutivo di riduzione dellapovertà iniziato otto anni fa.

In occasione del Foro di Coesione Sociale dell’America latina, deiCaraibi e della UE, tenutosi a Lima a febbraio, l’OIT ha diffuso idati sulla disoccupazione giovanile nell’area latinoamericana, sot-tolineando come circa 600 mila giovani nel 2009 abbiano perso il

posto di lavoro nella regione, mantenendo il livello di disoccupa-zione giovanile a circa 7 milioni di persone.Secondo l’Istituto Census Bureau degli USA, la bilancia commer-ciale tra USA e America latina nel 2009 si è ridotta di circa il 21%,fermandosi a 50 miliardi e 1784 milioni di dollari (le esportazioniUSA verso l’America latina sono cadute del 17% mentre quelledall’America latina verso gli USA del 23,6%). Su base annuale,nonostante la crisi, è stato confermato l’aumento dell’interscam-bio commerciale a favore dell’America latina, anche se si è con-tratto di circa il 43% attestandosi a circa 46 miliardi di dollari. Danotare il forte incremento dell’avanzo registrato a dicembre(+10%) a causa dell’aumento delle esportazioni petrolifere delVenezuela nonostante, su base annua, le esportazioni petroliferedal Venezuela agli Usa siano cadute di circa il 45%, secondo i datidella Camera di Commercio Venzuelano-statunitense.

In Brasile, il Banco Centrale ha diffuso le nuove stime di cresci-ta del PIL per l’anno in corso, elevandole al 5,35% (dal 5% stima-to a fine 2009); del debito pubblico, a gennaio in calo al 41,7% dePIL (nel 2009 era al 42,9%); e dell’avanzo fiscale primario, inaumento: 8,8 milioni di dollari a gennaio 2010 (nello stesso mesedell’anno scorso era di circa la metà).Positivi dall’inizio dell’anno i dati sulla produzione industriale. Agennaio, la produzione industriale è cresciuta del 16 % (in con-fronto con i dati del gennaio 2009), con un incremento conside-rato tra i più importanti degli ultimi 15 anni.Il settore che ha contribuito maggiormente è stato quello automo-bilistico.A febbraio sono state vendute 221.000 auto, circa il 10,9%in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e il 3,6%rispetto a gennaio. Secondo l’Anfavea (l’associazione dei produtto-ri del settore), entro l’anno il mercato auto crescerà del 8,2%rispetto al 2009, quando sono stati venduti 3,1 milioni di veicoli.Positivi anche i dati relativi all’impiego, che secondo un’informati-va del Ministero del lavoro,è cresciuto a gennaio di 181.419 unità,confermando le aspettative nel mondo del lavoro per l’ultimoanno del mandato di Lula: secondo il Ministro del Lavoro, Lupi, unaumento di circa 2 milioni di posti di lavoro.La Fondazione Getulio Vargas ha pubblicato i dati sulla crescitadella classe media dal 2003 al 2007. La classe media è passata da64,1 milioni di persone a quasi 91 milioni di persone (arrivando arappresentare circa il 49,22 della popolazione, dal il 37% del2003).Dal punto di vista della bilancia commerciale, i dati di febbraioconfermano il trend del calo dell’avanzo in atto da alcuni mesi, daquando si è consolidata la tendenza del dollaro a deprezzarsi neiconfronti del real, favorendo di molto le importazioni.A febbraiol’avanzo commerciale è caduto del 77,63% secondo il governo,attestandosi a 394 milioni di dollari (su base annua intorno a 10miliardi di dolalri), in netto calo rispetto ai 20 miliardi del 2007, ai24 del 2008, e ai 25 del 2009.Va segnalata la nuova scoperta di Petrobras: 65 milioni di barili digreggio nella Bahia di Santos. Si tratta di due giacimenti, uno da 40milioni di barili, collocato fuori dell’area del pre-sal a 800 metri diprofondità, e l’altro nell’area del pre-sal da 25 milioni di barili, a4.400 metri di profondità. Dal punto di vista industriale, l’aziendapetrolifera ha avviato, nello Stato di Bahia, in un cerimonia cui

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hanno partecipato il governatore Wagner ed il Presidente diPetrobras, Gabrielli, il rilancio dell’attività della centrale di produ-zione del biodiesel di Candeias, con un investimento di 36,7 milio-ni di dollari: la centrale, aperta nel 2008 per la produzione di 108milioni di litri di biodiesel, arriverà a produrne circa 217 milioni daquest’anno. In tale occasione, Miguel Rossetto, Responsabile delsettore biocombustibili di Petrobras, ha ribadito che verrannorilanciate le produzioni delle centrali di Quixada, nello Stato diCearà, e della centrale di Montes Carlos, nello Stato di MinasGeraisNel settore dell’etanolo, dopo il potenziamento delle attività delgruppo COSAN di San Paolo (vedi Almanacco N°7), vi è stato afebbraio il lancio di una nuova compagnia a capitale misto EHC (diproprietà Oderbrecht) e Brenco (già attiva nel settore dell’etano-lo, di proprietà dei Vinod Khosla e di Setve Case, fondatore diAOL) che ambisce competere a livello mondiale nella produzio-ne di etanolo, con un programma di generazione di 3 miliardi dilitri nel biennio 2013-2014.

In Cile la banca centrale ha diffuso i dati sulla crescita del PIL pro-nosticata per il 2010, fissando il tasso al 4,9% aumentando di circalo 0,3% la previsione, dopo i dati di crescita dell’economia regi-strati a gennaio; secondo gli esperti il governo manterrà fermi nelprimo semestre 2010 il tasso sul costo del denaro, che dovrebbesalire all’1% da luglio. Nel settore industriale la statale Codelco (ilpiù grande produttore di rame del mondo),ha registrato nel 2009una flessione di circa il 18 % della produzione rispetto al 2008.

Dati positivi sono stati diffusi sulla ripresa della produzione indu-striale in Messico che, dopo 19 mesi, a dicembre 2009 ha regi-strato un primo positivo rialzo dell’1,6%. Per l’agenzia ElSemanario, il PIL Messicano nel 2009 è caduto del 6,9%, con laperformance peggiore dal 1995.

In Perù il governo ha confermato i dati relativi alla crescita del2009, attestata al 1,12%.

Prosegue in Argentina il dibattito sull’ inflazione (vedi agendapolitica) che,secondo lo studio dell’Università Di Tella, si colloche-rebbe, in base al dato di +2% a gennaio, a circa il 31% per il 2010.

In Paraguay, secondo il governo, la crescita attesa per il 2010sarà compresa tra il 4 ed il 6%. Infatti, secondo stime della Bancacentrale, il settore agrario e quello edilizio, in aggiunta ad una cre-scita dei mercati esteri,dovrebbero sostenere un aumento del PILsuperiore a quello stimato a fine 2009.

Il FMI ha divulgato i dati delle prospettive di crescita per laColombia, fissate tra il 2 ed il 2,5% nel 2010, mentre l’Istituto distatistica nazionale ha diffuso i dati sulla disoccupazione, registra-ta a gennaio al 14,6%.

Il BID ha pubblicato i dati relativi ad uno studio preliminare fattosui costi della ricostruzione ad Haiti, stimati tra gli 8 ed i 14miliardi di dollari. ◆

AGENDA BILATERIALE

FARNESINAIl Sottosegretario agli Esteri con delega perl’America latina, Vincenzo Scotti, ha rappresentatol’Italia, il primo marzo a Montevideo, alla cerimonia di inse-diamento del nuovo Presidente uruguayano, Pepe Mujica, conil quale ha avuto un incontro, come pure con il VicePresidente Astori, il Segretario della Presidenza AlbertoBreccia (ex Ambasciatore a Roma), ed altri esponenti politicie di governo.Dopo il paese del Rio de la Plata il Sottosegretario Scotti si èrecato, il 2 e 3 marzo, in Bolivia, dove ha avuto incontri con ilMinistro degli esteri Choquehuanca, con la sua Vice Ministra,Monica Soriano Lopez, con il Ministro dei Lavori PubbliciWalter Delgadillo, con quello delle Miniere Pimentel e con variesponenti del governo e delle istituzioni boliviane. È stato fir-mato un importante Accordo di cooperazione culturale traItalia e Bolivia.Il 7 e 8 marzo visita a Panama del Vice Ministro per lo Sviluppoeconomico,Adolfo Urso, alla testa di una delegazione di impre-se, tra le quali Impregilo, Enel, Astaldi, Ghella, Trevi, Italfer eTrenitalia.Rinviata la visita in Brasile del Presidente del Consiglio Berlusconi,prevista per il 9 marzo.

COMITATO CONSULTIVO PER LE CONFERENZE ITALIA-AMERICA LATINAL’11 febbraio scorso si è tenuta, presso la Farnesina, la primariunione del 2010 del Comitato Consultivo. Dopo l’introdu-zione del Sottosegretario Vincenzo Scotti, Presidente delComitato; una ampia informazione sugli esiti e risultati della IVConferenza nazionale di Milano, svolta dal sen. GilbertoBonalumi a nome di tutte le istituzioni milanesi e lombardeche vi hanno collaborato; e un intervento dell’Amb. GiovanBattista Verderame, Direttore generale per le Americhe; larelazione del Coordinatore, Di Santo, si è concentrata sulpiano di lavoro del Comitato e sull’avvio della preparazionedella V Conferenza nazionale (che si terrà nel 2011 a Roma).La proposta centrale del Coordinatore, accolta all’unanimità, èstata quella di avere, come paese ospite d’onore della VConferenza il Brasile.Si terrà a Milano il 12 marzo, indetta dalla RIAL, un incontrocon i Consoli latinoamericani accreditati a Milano per presen-tare i risultati della IV Conferenza, tenutasi il 2 e 3 dicembrescorso nel capoluogo lombardo. La relazione introduttiva saràdel sen. Bonalumi. Parteciperà all’incontro il Coordinatore DiSanto.In preparazione della V Conferenza Italia-America latina, del2011, che vedrà il Brasile ospite d’onore, il Coordinatore DiSanto, in viaggio in Brasile, ha avuto primi incontri, a carattereinformale, nei quali ha presentato la proposta agli interlocutoribrasiliani. A Brasilia: l’Amb. Georges Lamazière, Direttoredell’Istituto “Rio Branco” di Itamaraty, e con il Min. SergioBarreiros de S. Azevedo, Coordinatore generale dell’Istituto; il

notizie dall’America Latina a cura di Donato Di Santo anno II • numero 8 • febbraio 2010

Almanacco latinoamericano

Almanacco latinoamericano anno II • numero 8 • febbraio 2010 18

dott. Cezar Alvarez, del Gabinetto presidenziale di Lula, alPlanalto; il dott. Alexandre Meira da Rosa, Segretario delleRelazioni Internazionali del Ministero della Pianificazione (il cuiMinistro, Paulo Bernardo, ha rappresentato il Brasile alla IVConferenza a Milano).A San Paolo: il prof. Rubens Ricupero, giàAmbasciatore in Italia e Direttore della Facoltà di Economiaalla FAAP; l’on. Antonio Palocci, del PT, già Ministrodell’Economia nel primo governo Lula; l’on. Tripoli, del PSDB,componente il gruppo parlamentare Brasile-Italia; il sen.Edoardo Pollastri, Presidente della Camera di CommercioItalo-Brasiliana; il prof. Magliano, Presidente della Fondazione“Norberto Bobbio” di San Paolo; il dott. Luiz Fernando Furlan,già Presidente della Fiesp e poi Ministro dell’Industria nel primogoverno Lula; il dott. Andrea Matarazzo, già Ambasciatore inItalia; il dott.Thomaz Zanotto, Direttore delle Relazioni inter-nazionali alla Fiesp.

DELEGAZIONI IN ITALIAIl 15 marzo sarà a Roma il Ministro degli Esteri delParaguay, Héctor Lacognata che, oltre ad incontri istituzio-nali, sarà ospite ad un Seminario (ad inviti), organizzato dalCeSPI, sulla situazione del Paraguay, soprattutto dal punto divista economico e degli investimenti. Coloro che fossero inte-ressati possono rivolgersi all’assistente del Direttore del CeSPI,dott.ssa Barbara De Benedictis: [email protected] fine marzo sarà a Roma, ma in visita ufficiale allo Stato delVaticano, il Presidente del Guatemala,Alvaro Colom, accompa-gnato dalla Primera Dama, Sandra, e dal Ministro degli Esteri,Haroldo Rodas.Sempre a Roma, il 25 marzo si terrà un Convegno sui temi dellasicurezza democratica, della giustizia e della lotta al narcotraffi-co e alla criminalità organizzata, con la partecipazione di variMinistri dell’Interno e della Giustizia dei paesi delCentroamerica. ◆

AGENDA DELLE SEGNALAZIONI

EVENTI:Presso la Fondazione Casa America di Genova si sono tenute, il 4e 5 marzo, le Giornate del Paraguay: La Ruta Jesuìtica, la sto-ria e i progetti futuri.Turismo e cultura nel Paraguay in occasionedel bicentenario dell’Indipendenza. Grandi opere pubbliche delgoverno paraguayano e opportunità di investimento. Pressol’Auditorium Paganini: Concerto dell’Ensemble strumentaleSonidos de la tierra. I suoni della terra senza male, musiche delleriduzioni gesuitiche. Arpa paraguayana. Melodie dalle spazzature,Orchestra di strumenti realizzati con materiali riciclati.Presso il salone dell’IILA (Piazza Benedetto Cairoli, 3), martedi 23marzo alle ore 18.00 si terrà la presentazione della collanaPoesia dell’editore Raffaelli, dedicata alla poesia latinoamericana,e dei volumi in uscita nel 2010, con la presenza degli autori e tra-duttori, a cura di Carmen Leonor Ferro.

LIBRI:Riceviamo e segnaliamo:“Brasil, entre o pasado e o futuro”, curato da MarcoAurelio Garcia ed Emir Sader, uscito lo scorso mese di febbraioed edito, in Brasile, dalla Fondazione Perseu Abramo e dalla Casaeditrice Boitempo. Nel volume saggi di: Emir Sader, Brasil deGetulio a Lula; Jorge Mattoso, O Brasil herdado; Nelson Barbosae José Antonio P. de Souza, A inflexão do governo Lula; MarcioPochmann e Guilherme Dias,A sociedade pela qual se luta; LuizDulci, Participação e mudança social no governo Lula; MarcoAurélio Garcia, O lugar do Brasil no mundo; Dilma Rousseff, Umpaìs para 190 milhòes de brasileiros.“Las viudas rojas” di Esteban Valenti, Editorial Sudamericana,Uruguay. ◆

Chiuso in redazione il 10 marzo 2010

Nel caso non l’avesse ancora fatto:se l’Almanacco latinoamericano è di suo gradimento e vuolecontinuare a riceverlo la preghiamo di mandare una mail [email protected] per segnalare esplicitamentela sua volontà: non vogliamo essere invadenti, per questochiediamo una sua conferma.Inoltre se ritiene di segnalarci persone, con relative e-mail, a cuimandare l’Almanacco latinoamericano, saremo lieti di farlo.