Allucinazioni da LSD in cieco senza bulbi oculari

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Alemà G., 1952, Allucinazioni da LSD in cieco senza bulbi oculari, Rivista Neurologica, vol. 22, pp. 720-731.

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  • 5/9/2018 Allucinazioni da LSD in cieco senza bulbi oculari

    L s ) ) 29Settembre -Ottobre 1952

    RIVISTA01

    N E U RO LO G I APUBBLICATA DA

    O. FRAGNITONAPOLI S.O'ANTONABARIM. GOZZANO

    SOCIETA ITALIANA DI NEUROLOGIASEZIONE ROMAN A

    ROMA - SEDUTA DEL 27 APRILE 1952

    G. ALEMA (Bologna). - A lluc in a zi on l d a ac ldo l ls er gl co In c le co s en zabu lb i o cul ar i.

    BOLOGNA - TIPOCRAFIA COMPOSITORI

  • 5/9/2018 Allucinazioni da LSD in cieco senza bulbi oculari

    SOCIETA ITALIANA DI NEUROLOGIASEZIONE ROMANA

    ROMA - SEDUTA DEL 27 APRILE 1952

    (~. ALEMA (Bologna). - A llu cin azio ni d a a cid o liser gico in c ieco sen zabu lb i o cu la ri.Esiste un rinnovato interesse nella letteratura neuro-psichiatricadi questi ultimi anni per cia che riguarda da un lato i problemi deifenomeni percettivi e dall'altro quelli relativi all'azione allucinogenadi alcuni farmaci, congiungentisi talora feracemente nella studio disingoli casi clinici che costituiscono rara occasione di esperimento.Limitatamente a quanto qui ci interessa cito soltanto, come pre-messa, appunto, sperimentale, i dati di alcuni autori (FORSTER,ZUCKERe ZADOR;ZADOR)sulle allucinazioni da mescalina nei ciechi,prendendo in considerazione solo quelli constatati in soggetti che

    avevano subito la enucleazione mono- 0 bilaterale , quali vengonoriportati e commentati da BUSCAINOnella sua ricchissima monografiasulle percezioni visive. Da essi risulta che la sintornatologia visiva ria mescalina era:r) in un soggetto monoenucleato da tempo, localizzata davantiall'occhio norrnale (caso di ZADOR);2) in un soggetto enucleato bilateralmente da moltissimi anni,senza ricordi, rappresentazioni e sogni di conienuto visivo, del tuttoassente, essendo invece presenti Ie altre componenti polisensorialimescaliniche (caso XXI di ZADOR);3) in generale (a parte i soggetti enucleati, in ogni amauro-tico bilaterale) se la cecita nei due occhi si e realizzata in periodidi tempo motto lontani l'uno dall'altro, le manifestazioni ottiche risul-

    tano localizzate (dapprima 0 soltanto) nell'occhio secondariamentocieco (1).Cio premesso riferisco un caso studiato nella Clinica Neurologica

    (1 ) BUSCAINO, op. it. pag. 53 e 54.

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    2 SOCIETA ITALJAXA III ],;ElJROLOGIA

    di Bologna (1) , riguardante un cieco senza bulbi oculari sofferentc diallucinazioni colorate in cui sono state studiate le allucinazioni pro-vocate in lui dalla somministrazione di acido lisergico (Lvsergsaure-diathvlarnid : LS.D.) (2).

    Com... Ludovico, di anni 46, cia Bologna (ricoverato nella Clinica delleMalattie Nervose e Menta li di Bologna, allora diretta dal prof. Mario GOZZANO,dal 2() maggio al 13 agosto 1951). Nessun preceelente eredi tari o d'importanza.Una sorella fortemente miope. Anche il paziente ha sofferto eli grave miopiafin dall'infanzia. Uomo v igoroso e robusto ha fatto var ii mestieri, fra cui,prima dell'attuale grave invalidita, il vend itore amhulante. Nel 19~7 riportoun trauma cranico (gli cadde una tegola sulla testa) con perdita eli coscienzaeli pochi minuti. Qualche mese dopo presento improvviso distacco diretinain O.D. e raggiunse rapidamente I'amaurosi. Nel 193~. essendo affetto ela glau-coma nell'occhio non funzionante, gliene fu consigliata lenucleaz ione che eglisubi senza avvertire particolari fenomeni ne nellimmediata vicinanza dell'attooperatorio ne in seguito. Xe l 1945 presento distacco eli retina anche in O.S.raggiungendo ben presto la cecita, Comincio allora ad avvertire davanti al-l'occhio sinistro deicolori (di solito bleu 0 rossiccio) che in tale periodo non 10disturbavano eccessivamente. In seguito invece tale disturbo ando aumen-tando fino a rendersi insopportabile. raggiungendu i caratteri e il grado attuali.Esso consisteva in sensazioni colorate, localizzate sempre davanti all'occhiosinistro , ira le qua li predominava i colore verde che di tutti gli altri era ilpill molesto per il paziente il qua le. quando esso "appariva , avvertiva unasensazione di malessere generale, gli sembrava che lud ito diminnisse (e ipoacu-sico da molti anni in seguito a otite catarra le media bilateralc). avvertivacardiopalmo, gli sernbrava dinon capire pili nulla u. Anche il giallo glir iusciva particolannente molesto e come per il verde quando 10 percepi vanon era pill capace di suonare (dallepoca dellamaurosi si era rnesso a fare ilsuonatore amhulante). Provava invece refrigerio con altri colori, il rosso e ilmarrone , rna soprattutto lazzurro e il bleu che gli r iuscivano perfino piacevoli ,dandogli lirnpressione di udire i suoni "pili vivaci , Nellottobre J950, percercare di ovviare a tale disturbo gli ill enucleato anche I'occhio sinistro, madopo I'intervento Ie sensaz ioni di colore invece eli dirninuire aumentarono.Una volta, a poca distanza dallintervento ebbe l'impressione di f( fissare ilsole (vide cioe un bagliore improvviso. violent issimo). III seguito il pazienteha fatto inutilmente var ie cure decidendosi infine a farsi ricoverare in Clinica ,

    (1 ) Questa osservaxioue, del 1951, fa parte del materiale di studio di unaricerca comparat iva ne lluorno circa l'azione dellacido lisergico, della mesca-lina, dell'anfetamina e eli altre droghe , an cora in corso di erfettuazione , mentredal punto di vista cli n ico verra pili ampiarnente elaborata insieme ad a ltri 'casi da NOBILE.

    (2 ) IIpreparato di L.S.D., usa to in questa come nelle altre esperienzeancora non pubblicate, ci e stato gentilmente fornito dal Prof. E. Rothlin,Direttore dei Laboratori di Farmacologia della Societa Sandoz di Basilea.

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    SOCIETAITALIANADI NEUROLOGTA 3anche per una parte di disturbi, a tipo neurasteniforme , verosimilmentefavoriti, oltre che da.lla grave inva lidi ta., da particolari disgraziate vicendefarniliari.

    Gli esami clinici e di laboratorio sono tutti negativi. L'esame elettroen-cefalografico risulta norrnale anche dopo attivazione (Dr. SINISI). L'esameotoiatrico con audiometria mette in luce una ipoacusia bilaterale a tipo orecchiomedio (Dr. GASPERI).Dal punto eli vista psichico viene confermata una tintaneurasteniforme in parte reattiva alle condizioni ambientali suaccennate , par-ticolarmente dolorose e umi lianti. ma non si mette in luce alcun disturbodella coscienza ne della critica. Descr ive con precisione i propri disturbi chesana naturalmente il suo principale argomento di conversazione col medico,ma si mostra comunque norma.lrnente socievole c gioviale con gli altri ricove-ratio Le variazioni dellumore che spesso presenta sono d'altronde da lui gin-stificate con l'apparire e spar ire dei colori che gli riescono pili molesti (soprat-tutto il verde). Le sensazioni colorate sono continue ma cambiano continua-mente di tonal ita, come in lin caleidoscopio. I.e macchie colorate si mUOVOllOnella stessa direeione in cui il paziente '( uorrebbe muovere gli occhi, menoperalti o di quanto comporterebbe l'estensione del movimento. La "sua)'serie di colori e cornposta, nellordine , dal ,.piacevole allo spiacevole ,,; bien,azzurro, marrone , rosso, giallo. verde. Quando sopraggiunge questultimo egliavverte le sensaz ioni penose descritte nellanamnesi e, inoltre si sente depresso.disperato e allo stesso tempo si adira con pill Iacili ta. Ha cercato invano un sistema per poter far ricomparire gli altri color i (i sedat ivi in genere nongli danno alcun sollievo). Talora gli r iesce , muovendosi in un deterrninat.imodo, di Iiberarsi del verde, rna, il pill delle volte e costretto ad aspett areche se ne varia spo.rtaneamente. L'ud ito - COS! gli sembra - peggiora COIlil verde e migliora con ilhleu, rna non avverte cornunque alcun suono che nOI1esista nella reaIta. L'aggettivazione di .v ivaci n che egli usa per i suoni per-cepiti durante la percezione dcll'azzurro e del bleu e da lui stesso ritenutaqualcosa di diverse da "pitl alti u 0 "pili acuti . Ogni possibilita di rappre-sentazione visiva e perfettamente conservata : sogna ancora "come prima n.Anche la rappresentazione volontaria dei colori e conservata, ma egli non ein grado, come si e detto, di annnllare 0eli respingere la sensaz ione patologicaspontanea del verde.

    Decorso clinico. - In mancanza di altre risorse ed essendo risultati inutilialtre forme di trattamento il 17 giugno inizia elettroshockterapia. Non sihanno fenomeni particolari da segnalare in corr ispondenza delle applicaz ionine subito dopo ciascun elettroshock, salvo il fatto che nelle ore successivepredominavano i colori gradevoli. Il 2 luglio, dopo o f elettroshock non siorienta pili in Reparto (come era perfettarnente in grade di fare primadellinizio della cura). Non sa pili fare" due passi da solo" mentre primariusciva "a girare tutta Bologna , Inoltr e i colori si sono fatti pill irrtensie di tutte Ie qualita . A parte questa non avverte alcun miglioramento.ma si sente anzi piu prostrato e abbattuto. Viene pertanto interrotto iltrattamento.IlT5 luglio ~Ji viene somministrata a sua insaputa, per via orale, una dose

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    SOCIETA ITALIA~A 01 :\EL'ROLO(dA

    eli 50 gamma di acido lisergico (I). Nelle prime ore avverte soltanto un rin-Iorzo dei colori che stava no gia tornanrlo a l ti po abituale dopo la sospensionedella cura di elettroshock. II giorno seguente "Ie visioni sono camhiate.Vede quadrett i,a rettangoli color (\'01'0, dottone J). "A volte band iere giallee rosse , e anche nere ", rna meno : "non riesco a vedere dove sono attaccate ",rna "sventolano al vento ". Le vede n itrde e ch iare '" l.e cisioni n S01l0 semprca sinistra e in alto, come se il suo campo risiro fosse ristretto al lato sinistro,

    Altre al lucinaz ion i:"Arano color canapa , tutto ricamato in verde vivo;ara beschi , ghirigori ". "Cna macchia verde che si rirnpicciolisce , adesso siallunga sempre di pili n, Le visioni carnhiano continuarnente : Se guardoa sinistra 0 da It1/. altro lato le visioni si s postauo i7 1 tale diresione v. " A llestremasinistra vedo un biscotto color rossiccio ". " Ecco la ba nd iera rossa - e spa-rita - no, e pili SI1 e gira intorno al bastone. Aclesso non la ved o proprio piu .

    Si lamenta ed e angosciato per il nuovo d isturbo eli cui non si sa capacitare ,pur essendoglienc stata spiegata, dopo il prirno giorno, I'originc. "C'e 1 1 1 1lavoro tutto il giorno cosi, non posso mica riposare . Gli sembra che l'uditosia aumentato rna nega di avere al lnci naz ioni auditive. Dice: "Stamani leprime visioni era no due bottoni lucidissimi, di ottone, che venivano un pocoda destra in basso rerso siuislra ill alto .

    " Ero ancora a letto, staman i,quando verlevo come 10 stadio - perdo ilfilo del discorso - una finestri na qui sopra c virli non so dire un uomo 0 unadonna. Poi si a vv ici no in un cinema la ficura. chc usua lmente non riuscii

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    socrzrx lTALlASA Dl XEDROLOGlA 5

    1fr

    Itrattato con alcune narcosi barbituriche ottenendo solo un miglioramentodel tono dell'umore. In ultimo il 13 agosto e apparso un po' migliorato deisuoi disturbi, anche nei riguardi delle sensazioni colorate. L'esperienza gliha lasciato un cosi cattivo ricordo che non ha volute sottoporsi a una provacon mescalina, che era stata progettata onde osservarne l'effetto compara-tivamente aile manifestazioni precedentemente otten ute con l'acido lisergicoVisto a distanza di tempo dalla dirnissione appariva, nei riguardi del disturbofondamentale, praticamente invariato.

    : Riassunto deil'osseroazione. - A un soggetto di 46 anni a cui tre-dici anni prima era stato asportato il globo oculare destro e pili direcente (otto mesi prima) era state enucleato anche locchio sinistro,presentante da anni sensazioni di colore moleste localizzate davantiall'occhio sinistro risalenti al distacco di retina subito in O.S., estato somministrato acido lisergico ottenendo la cornparsa di allu-cinazioni di colore e forma variabilissimi localizzate principalmentea sinistra e spostantesi nelle direzioni dello sguardo , senza compo-nente interpretativa, rna associate a una modesta reazione depres-siva (accentuazione di una preesistente lieve depressione neurastenica).Commento. - Dal punta di vista clinico la presenza di sensazionicolorate in un cieco, sia dopo distacco di retina che do po enuclea-zione per glaucoma in occhio non funzionante, non costituisce unararita e gli oculisti ne hanna una notevole esperienza. Di solito pe-raltro tali sensazioni 0 scompaiono dopo l'enucleazione 0 spontanea-mente a distanza di tempo dall'intervento, 0, se sopraggiunte dopol'enuc1eazione stessa, non durano a lungo. Esse non sono obbligato-riamente moleste e talora nutriscono per mesi 0 per anni le speranzedei pazienti, inconsapevoli della irrirnediabilita della lora affezione,nel caso del distacco di retina, in una futura ripresa di un'attivitavisiva. Allucinazioni di colori puri del tipo presentato da questapaziente non figurano peraltro nella letteratura che mi e stato pos-sibile consultare. Gli sono ravvicinabili il caso di BAQUIS, quello di

    CALDERARO e il caso n , 3 di NOBILE c D' AGATA :Nel caso di BAQDlS si trattava eli un soggetto eli 50 ann i. enucleato a 36 anni

    dell'occhio destro e a 46 anni dellocchio sinistro, che presentava, risalentea una pregressa iridectomia antiglaucomatosa sinistra seguita da irielocic1itee successiva amaurosi, sensazioni lurn inose eli colore (prevalentemente rossoe in tutte le sfumature: dal rosso incandescente al rosso sangue, al rossiccio;raramente bianche 0 verdi), var iabi li dintensita. in movirnento prevalente-mente rotatorio e accompagnate talora da percezi oni eli forma (disegni, ghi-rigori) immobili , sempre localizzate davant! allocchio sinistro.

    Nel caso eli CALDERARO Ie f'otopsie. risalent ia glaucoma de llOiS. (I'O.D.era gia amaurotico per glaucoma aggravante una capacita visiva limitata daretinite pigmentosa), pers istono dopo enucleaz ione eli eritrambi gli occhi, pra-ticate a quattro anni di distanza l'una .dall'altra. Esse consistevano in un

    ii

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    b socrsrx ITALlANA Dl NEUROLOGIA liquido luminoso , di soli to rosso , ondeggiante continuamente davantial campo visivo, non lateralizzato, a quanta risulta, unilateralmente e veni-vano talora sostituite da scintiUe 0 queste si sovrapponevano al Jiquido .

    Nel caso di NOBILEe D'AGATA I'eviscerazione bilaterale era stata eseguitaquando il paziente, un uomo di 72 anni, fu gravemente fer ito agli occhi dalloscoppio di un ordigno esplosivo. Egli vide poco dopo I'incidente una portaverniciata di bianco e un pavimento a mattonelle . In seguito costantementepresentava a.llucinaz ioni consistenti in sfere luminose colorate per 10 pilirosse 0 azzurre ", talora occasionate da una determinata contingenza [ quandogli accendevano il sigaro credeva di vedere la fiamma del cerino ), che gliondeggiavano davanti .

    Le allucinazoni di colore presentate da questi tre pazienti dif-feriscono peraltro da quelle del nostro per alcuni caratteri. Sonomonccclori 0 mr strano una variabilit a cromatica mcdesta 0 limitataalle tonalita di uno stesso colore fondamentale. Hanno una cornpo-nente cinetica e talcra formale, assenti nel nostro paziente che vedele prcprie solo spostarsi (e non oscillate, ondeggiare, ruotare) nellastessa direzionc in cui egli uorrebb e , m uoo ere g li occh i, precisandoegli stesso che c:o avviene meno di q ua nio c om po rte re bb e l'e ste nsio ncdel (prcpric) movimento. Esse inoltre, perlorneno da quanta risultadalla descrizione dei casi, non venivano " sofferte intensamente comedal nostro soggetto, r.e, a parte la gia ricordata scars a variabilita diesse in confronto della gamma di colori presentata da quelle delnostro, si accompagnavano a diverse partecipazioni affettive (spia-cevole-piacevole) secondo i diversi colori. Riguardo alla I( localizza-zione I) dei colori percepiti il nostro corrisponde al casu di BAQUISin quanto in entrambi le allucinazioni erano avvertite davanti al-l'occhio enucleato da menu tempo, essendo inoltre notevole in am-bedue 1a distanza eli tempo intercorsa fra Ie due enucleazioni (12 e10 anni rispettivamente). Xegli altri due casi (CALDERARO; NOBILE-D'AGATA) invece esse risultano 110n lateralizzate, rna d'altra parteper il caso di CALDERARO non si conosce che una citazione riassuntivadi BAQUIS e in quello di NOBILE e D'AGATA cio non fa meravigliain quanto la cecita e l'eviscerazione Iurono contcmporanee in entrambigli occhi.

    D 3. questo punto punto di vista i1 nostro , come il caso di BAQUIS,rientra nelle condizioni sperimentali richieste adattandosi partico-larrnente alle ipotesi fisiologiche per COS1 dire" oculomiogene ripresee illustrate di recente da BUSCAINO, anche per quel carattere diI( coscienza dell'avvenirnento muscolare che present a i1 nostro pa-ziente quando osserva che i colori si spostano nella direzione in cui vorrebbe muovere gli occhi, m a meno di quanta egli sente , di volerlimuouere . M a questi elementi, seppur interessanti, e il confronto cangli altri casi , esulano dai limiti di questa memoria e saranno ripresi. pili avanti solo in quanta in rapporto can 1a sperimentazione farma-cologica con L.S.D.

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    50CIETA ITALlAl'A DI ELETTROEKCEFALOGRAFIA 7

    Un altro elemento margin ale e l'effetto provocato dall'elettroshocksulleabituali percezioni aUucinative che ha interesse anche in quantanon esiste alcuna osservazione ravvicinabile in cui sia stato speri-mentato questa trattamento, che ha provocato una modificazione ,sia pure modesta delle allucinazione colorate. Mentre la perditadell'orientamento (in lu i eccellente: face va da cieco il suonatorcambulante e si era rapidarnente orientate in Reparto) puo essen'attribuita, magari parzialmente , al disturbo della memoria, provo-cato abitualmente in molt i soggetti dall'elet troshock, riesee difficilespiegare l'influenzamento delle allucinazioni, attribuibile 0 a una'azione locale della corrente elettrica, sulle varie formazioni musco-lari interposte fra gli elettrodi, fra cui anche eventualmente i restidei muscoli oculari che in questa caso, come sempre quando l'cvisce-razione viene eseguita a regola d'arte, erano stati rispettati (confer-mata in questo case dagli oculisti che 10 avcvano operate), 0 a unmeccanismo circolatorio, 0 a una modificazione dell'equilibrio inter-correlativo neuronale stabilitosi da lunga data ncl fcnorncno alluci-natorio.Nella discussione dei risultati dell' espcrienza propostaci e cioedella fenomenologia determinata dall'acido lisergico occorre esaminare :

    r) i caratteri delle manifestazioni allucinatorie da L.S.D. pre-sentate dal soggetto in confronto con la sintomatologia da L.S.D.comunemente rilevabile c descritta in letteratura (BECKER; CO::\DRAt_';STOLL; RINKEL e Cri.; HOCH; DE SHO); c Cri.);

    2) i rapport ieventuali fra le allucinazioni di colore abituali delsoggetto e It' manifestazioni psicosensoriali visive in lui provocatdal L.S.D.:

    3) gli elemcnt i((.cnici ,j di csteriorizzazionc di tali allucina-zioni da LSD., stanti lc particolari condizioni anatomo-fisiologichodel soggetto, in confronto con la sintomatologia da mescalina in ciechisenza bulbi oculari qualc abbiamo brevernente riassunto in principio.Le manifestazioni present ate dal nostro pazicnte in seguito allasomministrazionc di 50 gamma di LSD. (cioe una dose notevole)

    sono state prevalentcmente allucinatorie e, come tali, puramentevisive. Della sintomatologia generale da LSD. si e potuto notarosolo l'iperacusia , la tendenza depressiva dell'umorc (che puo aversial posto della pin frequente euforia), giustificabilc anchc dal fattoche il pazientc era molto irnpressionato perch> credeva di essercpeggiorato, un certo stato di febbrilita nella mimica e nei movimenti,rna di grade molto lieve. Se si eccettua un'iniziale incertczza , quasiuna reticenza, a parlare subito dei nuovi fenomeni in se osservati, ernancato completamente un comportamento a tinta psicotica , qua lepuo essere osservato nelle sperienze con LSD. e il pazientc, rimessosidallo spavento, ha conservato perfettamente la propria critica, colla-borando volentieri nel descrivere le percezioni visive che presentava.Non si sonG avuti neanche segni della serie neurologica ne manife-stazioni neuro-vegetative evidenti. L'eventuale presenza del nistagmo

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    8 SOCIETA lTALIAI"A Dl ELETTROENCEFALOGRAFIA

    soggettivo descritto come abbastanza frequente pUO essere statamascherata dall'incertezza amaurotica dei movimenti di spostamentogia verificatesi dopo l'elettroshock-terapia.Anche le manifestazioni allucinatorie visive non corrispondonofedelmente a quelle descritte e sono complessivamente povere inconfronto con 1a ricchezza e 1a singolarita che hanno talora le allu-cinazioni da L.S.D. Le proporzioni degli oggetti e delle persone allu-cinate sono state qui pressoche normali, senza deformazioni pill 0.meno mostruose. I colori, frequentemente descritti come intensi,violenti, nelle allucinazioni da L.s.D., erano in maggioranza modestio attenuati (( color canapa, verde-bianco per esempio), benchenon rnancassero anche i verde vivo, color d'oro , bottoni 1uci-dissimi di ottone i), come, ritornando al contcnuto formale, vi figurinoirnmagini abbastanza complesse come donne a quadretti , arabeschie ghirigori , Vi predominano pertanto, e pill i primi giorni, le alluci-nazioni elementari di forme geometriche colorate, [ quadretti , ret-tangoli , palline I), ecc.) 0 di un solo oggetto semplice (( bandiera . bottone ))). Nei riguardi dei colori non viene mai ricordato il bleu(colore che gli dava prima quasi una sensazione piacevole) ed appaionocolori che non figuravano nel proprio materiale allucinatorio prece-dente, quali il giallo-oro e il giallo-ottone e il nero. Questo relativopredominare del giallo non puo d'altra parte essere messo in contodella xantopsia lisergica. Anche il fatto di vedere le immagini comequando non era cieco cioe un po' confuse come le vede un gravemiope qua le egli era stato, non mi sembra possa essere consideratocome un fenomeno di deforrnazione delle immagini da L.s.D., rnaun elemento peculiare del soggetto che sara preso in esame nel COl>siderare l'esteriorizzazione delle immagini percepite.

    La com ponente cine tic a di queste immagini e anch'essa relativa-mente poco accentuata , ma accanto ai movimenti elernentari (spo-stamenti lineari nei varii sensi della spazio di singoli oggetti) ncesistono altri molto pill complessi che si avvicinano, per cosi dire,a una norrnalita visiva : contribuendovi la notevole spazialita delleimrmgini ad essi legata (avvicinamento, provenienza , direzione, va-rieta di localizzazione) e il sensa di realta da esse provocato , subitonotato dal soggetto e principale Ionte di preoccupazione nelle primeore dell'esperienza, ( vedevo le bandierc nitide e chi are )), vedevocome 1 0 stadio . si e aperta una finestrina )', ecc.), elementi en-trambi che fanno parte della fenomenologia da L.s.D. In complessosi puo dire che la sintomatologia generica da L.s.D. si e verificatacon i caratteri noti ma con una certa limitazione di alcune dellevarie manifestazioni, affermazione questa da porsi con riserva datala notevole varieta soggettiva delle risposte , ma che puo esseregiustificata in questo caso dalla mancanza di una parte dellecomponenti periferiche dei fenomeni da L.S.D. (retiniche e oculo-vegetative, p.e.). Va segnalata anche la lunga durata delle manife-stazioni allucinatorie (circa 10 giorni, mentre di solito non super ale 10-12 ore).

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    SOC1ETA ITALIANA 01 NEUROLOGIA 91IIIer quel che riguarda i rappor ti fra le allucinazioni primitive eque lIe determinate dalla somministrazione di L.S.D. si possono soloconstatare i seguenti elementi: a) le manifestazioni psicosensorialida L.S.D. hanno interrotto l'abituale sintomatologia percettiva (sen-sazioni di colore) sostituendosi ad essa; b ) i colori sembrano, dalladescrizione che ne da ilpaziente , diversi fra i due tipi di allucinazioni:alcuni di quelli in lui abituali non figurano durante la sperimenta-zione con L.S.D. e ne compaiono altri (specialmente come ((tinte o sfumature ) che non facevano parte della sua gamma cromatica ;c) ilturbamento del soggetto non varia secondo il tipo di colorecome gli accade all'infuori della sperimentazione da L.S.D. In so-stanza le une sono sostanzialmente diverse dalle altreed hanno incomune soltanto una parte degli elementi di esteriorizzazione ,Esse infatti hanno in comunc la localizzazione che ne da il sog-getto e la coscienza l) che egli trae dei loro spostarnenti. Cost le sueabituali sensazioni di colore vengono avvertite davanti all'occhio sinistrocome le allucinazioni da L.S.D. che di solito e comunque principal-mente vengono localizzate da tale lato, com'egli stabilisce appenae passato l'iniziale sbigottimento. Egli le descrive infatti a sinistra o pin a sinistra e solo secondariamente si accorge che ci sono

    anche a destra. Le une e le altre si spostano secondo le direzionidello sguardo e cosi come egli riferiva che le sensazioni di coloresi muoueuano nella stessa direzione in cui uorrebbe muouere gli occhi,per le allucinazioni visive da L.s.D. precisa che se guarda a sinistrao da un altro lato le uisioni si spostano in tale direzione. Questa identita esteriorizzativa . di entrambi i fenomeni percettivi, quello spon-tan eo come quello artificialmente provocato, mi sembra particolar-mente importante in quanta porterebbe a confermare che, qualsiasisia il livello nervoso la cui stimolazione 0 attivita determina il feno-meno allucinatorio , le modalita di realizzazione sono identiche nelprodurre la percezione, di cui costituiscono un obbligatorio cornuncdenorninatore.II fatto che il paziente , sotto l'azione del L.S.D., vedesse I)talora venire gli oggetti un poco da destra 0 che scoprisse che leimmagini (che sono pin a sinistra ) ci sono anche a destra noninfirrna l'abituale lateralizzazione sinistra, rna conferma in un certoqual modo la validita del fenomeno. Questa estensione anche e secondariamente verso destra del campo percettivo potrebbe esserespiegata come dovuta a un assestamento . postumo della perce-zione reso necessario dall'intensita della stimolo (verificantesi pro-babilmente a livello corticale, come viene comunemente ammesso)del L.S.D. e dalla relativa complessita delle manifestazioni allucina-torie che esso provoca.

    La contemporanea esistenza di un fattore periferico c di un fat-tore corticale, armonicamente sinergici come in ogni manifestazionenervosa, mi sembra confermata anche da un altro carattere delleallucinazioni visive da L.S.D. presentate dal paziente. Mentre eglidistingue un oggetto relativamente semplice dal punto di vista for-

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    IQ SOCIETA ITALlAl"A DI N_EUROLOGI,t.

    male e in cui predomina il colore, quale una bandiera, che eglivede nitida e chiara J ', quando allucina oggetti piu complessi 0 per-sone, tale nitidezza scompare ed egli commenta che in genere vedecome quando non era cieco e cioe come era abituato a vedere es-sendo miope fin dall'infanzia. COS1non distingue un uomo da unadonna e quando la figura si avvicina usualmente non la rico-nosce. (Cfr. l'allucinato miope di ZUCKER).Per quel che riguarda infine un eventuale parallelo fra questaesperienza e quella di ZADOR con la mescalina mi sernbra che, purnon avendo potuto effettuare un controllo conclusive saggiandoquesto soggetto anche con la mescalina, i risultati siano sovrappo-nibili per quel che riguarda gli elementi ricordati all'inizio comepremessa sperimentale. II fatto che ZADOR non abbia ottenuto alcunamanifestazione allucinatoria visiva nel suo cieco senza bulbi oculari(caso XXI) e facilmente spiegabile se si considera che questo erastato enucleato bilateralmente all'eta di due anni c non aveva per-tanto ricordi ne rappresentazioni ne sogni di contenuto visivo. Taleosservazione conferma anzi a mio parere que! sinergismo periferico-corticale sopra accennato. 11 mio paziente pertanto, nei riguardi ditali premesse sui risultati ottenuti can la mescalina , avendo ricordi,rappresentazioni e sogni di carattere visivo ed essendo stato enucleatedell'occhio allucinante da poco tempo non va raggruppato con ilsuddetto caso XXI di ZADOR, 111apiuttosto can il XII e XVIIIdello stesso aut ore riguardanti soggetti completamente ciechi percause diverse in cui" la cecita si e realizzata in periodi molto lontanil'uno dall'altro , Come in essi , da cui, per que1 che riguarda l'essenzadel problema, non diversifica sostanzialmente che per la considere-volissima riduzione delle possibilit a motorie dei musculi ocularirispettati , le manifestazioni ottiche risultano localizzate dapprima e qui e detto principalmente, nell'occhio divenuto cieco in un secondotempo. Circa la spiegazione di questo comportamento non mi sembrasufficiente I'invocare il solo fattorc rnuscolare (il ta betico con atrofiaottica, caso XII di ZADOR, aveva presumibilmente intatti bilateral-mente i muscoli oculari, come e di regola in tale malattia) rna piut-tosto un Iattore eli ((condizionamento p1urineuronale stabilitosi uni-lateralmente nei tanti anni trascorsi fra la prima e la seconda cecitain cui gli elementi -muscolari " sono solo una parte.II confronto con i casi di ZADOR giova anche per la discussionedi altri elementi dell'esperienzacon L.S.D. La limitazione (in sensequalitativo) delle fenomenologia allucinatoria visiva e stata infattiosservata anche da ZADOR in alcuni dei suoi ciechi trattati conmescalina. Cosi pure l'estensione delle immagini-piu complesse (((lescene i) anche dall'altro lato e stata osservata da ZADOR con lamescalina. Per quel che riguarda limportanza della mancanzadella retina, se puo contare i1 suffragio di questa sola esperienza,cosi ravvicinabile nei risultati a quelli ottenuti in amauroticicronologicamente asimmetrici con bulbi oculari (e pertanto ancheretina) conservati, sarei portato a ritenerla non rnolto significativa,

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    SOCIETA ITALIANA DI NEUROLOGIA II

    sia nei riguardi dei colori che del suo intervento nelle mani-festazioni allucinatorie artificialmente provocate. Cosi sarei portatoa spiegarmi l'assenza di manifestazioni allucinatorie visive da me-scalina nel caso XX di ZADOR (sordomuto congenito di 37 anni,cieco da 20 per retinite pigmentosa) come dovute a un probabil-mente assai scarso patrimonio visivo legato alle gravemente mino-rate alterazioni mentali (analogo a cio che ho avuto occasione diosservare in soggetti frenastenici con L.S.D.) piuttosto che allagrave lesione retinica bilaterale. Non bisogna dimenticare poi, primadi valutare significativamente la negativita della risposta alla som-ministrazione di un Phantastikum ( STOLL) sia esso la mescalina 0l'acido lisergico, che alcuni soggetti con organi di senso perfettamentenormali presentano una scarsa reazione a tali farmaci. Cio si veri-fica soprattutto con l'acido lisergico e, com'e noto, pili fra gli psicoticiche fra i normali. Occorre pertanto valutare solo Ie risposte positiveai fini di una documentazione di casi come quelli qui ricordati.Dal risultato dell'esperienza si deduce che le allucinazioni visiveda L.S.D. in soggetti senza bulbi oculari in cui esista un'attivitamentale e visiva e un complesso periferico di esteriorizzazione ancorarelativamente efficiente, si verificano in analogia a quelle osservatacon mescalina nello stesso tipo di soggetti. Tali risultati sembranocontribuire a comprovare il concetto che alla base del fenomenoallucinatorio vi sia un doppio meccanismo, centrale formativo )e periferico esteriorizzativo .

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    12 SOClETAITALIAl'A 01 NEUROLOGIA

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    chiat. 127, JOS, 19]0.

    PROF. CERLETTI. - Afterrna di avere apprezzato molto la comunicaz ioneeli ALEMAche gli ha ricordato alcune esperienze compiute circa quarantannifa nell'Istituto eli KRAEPELINiniettando una dose eli morfina, stabilita pre-viamente come optimum per otten ere nel gatto (ctg. 1,5 p. kg.) una sinto-matologia, che per Ie sue tipiche manifestazioni psicomotorie, aveva fattopresumere da alcuni Autori (DEXLER ea.) la presenza negli ani mali eli allu-cinazioni visive.

    Egli si indusse perci o a provare se la d istruz ione del centro sensorialevisivo d'ambo i lati valesse ad annullare 0 a modificare la fenornenologiapresentata dai gatti morfinizzati. 1:0. accenna aile discussioni circa I'esten-sione precisa del centro sensoriale visivo 0 "area striata II, limitato, secondoi lavori del MINKOWSKI,BRODMAN:\'e altri, aile sole circonvoluzioni bordantila scissura calcarina. Tenuto conto pero anche delle antiche osservazioni diclinici (HENSCHEN e altri) e di fisiologi (GOLZ, )fINK ecc.) secondo Ie qualealtri porzioni del lobo occipitale concorrerebbero alia funzione percettivadella visione, 1'0. ad abundantiam, ha eseguito nei fatti la dernolizione dell'in-tero lobo occipitale. Ottenne cosi anirnali cornpletamente e permanentementeciechi.

    Questi anirnali sottoposti all'iniezione eli morfina , hanno presentato 10stesso preciso quadro Ienomenologico osservato nei gatti non operati.

    Riferendosi ad osservazioni del Golz , del Munk ,del Kalischer, dalle qualirisulterebbe la possibitita di percezioni visive elementarissime in cani scere-brati, 1'0. ha. posto in discussione la possibilita che nei gatti, centri inferiorisottocorticali servano come ricettori di percezioni sia pur molto semplici , epercio, per toglier di mezzo anche questa possibihta. prepare un gruppo digatti -ciechi dalla nascita, eseguendo la enucleazione del bulbo oculare imme-diatamente dopo la nascita, prima che i gattini aprissero le palpebre. Questigatti, che non hanno mai avuto precezioni visive, dovrebbero essere incapacidi rappresentazioni visive, Secondo Ie teorie del TAMBURINI e del TANZI,dovrebbe essere in essi impossibile ogni allucinazione visiva.

    Orbene,la solita iniezione di morfina provoca in essi gli identici Ienomeniosservati negJi altri due gruppi di gatti. L'interpretaxione surriferita, dunque,

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    del complesso Ienomenico susseguente al lintossicazione morrinica nei gatti,trattarsi cioe di allucinazioni visive , appare errata (*).

    II risultato di queste esperienze ci ammonisce sulle difticolta che si offronoal voler trarre delle conclusioni in base aile nozioni della fisiologia tradizio-nale e allo stesso tempo ci sprona a cercare di reali zzare analoghe esperienzein casi in cui nelluomo una causa morhosa abbia determinate condizionisperimentali analoghe. In questo senso esorta 1'0. a continuare nelle suericerche sui ciechi, estendendole possi hilrnente a un nurnero maggiore disoggetti.

    PROF. YIZIOLI. - La particolare preferenza 0 invece la singolare ripu-gnanza che a veva il pazinte presentato da _-\LEMA per il contenuto delleproprie allucinazioni gli ricorda aJcuni infermi studiati molti anni fa, chepresentavano manifestazioni allucinatorie eli vario genere e soprattutto allu-cinazioni lillipuziane vivamente colorate, ricche di cara tter i forrnali , fra lequali rlistinguevano un certo tipo gradevole e un altro decisamente sgradevole.

    Vorrebbe conoscere I'opinione del collega sulla possibile interpretazione ditale tenomeno che alJora 10 interesse molt issimo, senza , peraitro affrontare ilproblema da questo punto eli vista.

    ALEMA. - Ringraz ia il Prof. CERLETTl per la comun icazione degli interes-santissimi esperimenti eli cui non era a conoscenza e di cui rimane ammirato.Pensa che Ie migliorate risorse della neurochirurgia sperimentale negli animalipermetterebbero eli completare Ie belle esperienze riferite dal Prof. CERLETTlsperimentando alia stessa guisa in animali in cui fossero stati eseguiti tagli difibre ed altri livelli, per esempio del pulvinar e dei corpi genicolati. Nel campoumano spera di peter continuare queste ricerche rna un suo tentativo el iotten ere l'autorizzazione a sperimentare innocuamente J'acido lisergico invar itipi di ciechi ricoverati in un Istituto non ha avuto alcun successo ne vie la speranza ehe tale autorizzazione possa essen' otten uta in futuro.

    . ,

    Ringraz ia il prof. VIZIOLI per l'interessante infonnazione eli cui eglinon aveva a1cuna conoscenza. E possibile che il meccanismo della com-partecipazione affettiva cosi marcatamente diversa per il contenuto allucina-torio dei pazienti del prof. V!ZIOLI come del proprio sia il medesimo, rna glisembra arduo poter avanzare unipotesi sui suo meccanismo. Forse si potrebbechiamare in causa un meccanismo vegetative centrale, fisiologicamente cor-relativo di qua1cuno dei fattori determinanti il fenomeno allucinatorio e chesarebbe comprovato nel suo paziente dallaccompagnarsi la comparsa delcolor verde da malessere generale , cardiopalmo, lieve turbamento del sensorio(,' confusione, i mpresstone di non capir pi u nulla ..), diminuizione dell'udito.

    (* ) CERLETTI - Sulle allucinaaioni sperirnentali negli- animali e sulladiagnosi di allucinazione nelluomo (A tti della Soc. Lombarda di ScienzeMedic, e biolog., vol. XITT, Fasc. VT, Genn. 192j).

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    SOClETA. lTALIANA DI XEUROLOGIA

    Quest'ultimo carattere legato talora negli otitici medi catarrali a fenomenidi vasodilatazione potrebbe far individuare in una variazione del circoloappunto per variazioni vegetative l'insieme della sintomatologia. Insommadovrebbero essere entrambi gli effetti di una sola causa anziche I'uno espres-sione di una volontaria preferenza 0 ripugnanza. Non ha fatto cenno a questaipotesi nel corso dellesposiz ione ritenendola egli stesso molto azzarrlata.

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    Vol. XXI] _ 1952Estratto da Rivista di Ne urologia