ALLEVAMENTI INTENSIVI, CONFAGRICOLTURA PRONTA A … - 01 GIUGNO 2015-339… · nel corso del quale...

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Anno LXVI - N. 11 - 1 giugno 2015 Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376.330711 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MN chiuso in tipografia il 28 maggio 2015 confagricolturamantova.it ALLEVAMENTI INTENSIVI, CONFAGRICOLTURA PRONTA A CHIEDERE I DANNI ALLA TRASMISSIONE ANNOUNO. lcune sere fa ad Announo, su La7, si è parlato di allevamenti inten- sivi in Italia. Da associazione di rappresentanza degli allevatori Confagri- coltura, da tempo a conoscenza di quello che sarebbe stato il tema portante della puntata, ha scritto alla redazione della trasmissione per chiedere di partecipare al dibattito che ci riguarda in prima per- sona, ottenendo come risposta un secco no. Comodo parlare di un argomento mettendo a tacere la controparte, o me- glio invitando in studio solo un giovane allevatore, tale Guglielmo, per farlo con- frontare con un oncologo di fama inter- GAS SERRA, ZOOTECNIA PROTAGONISTA NELLA PREVENZIONE. PAG. 2 PAG. 3 PAG. 5 DANNI DA NEVICATA DEL 5 E 6 FEBBRAIO, APERTI I TERMINI PER LE DOMANDE. A continua nella seconda pagina LATTE, ECCO LE MISURE DEL GOVERNO PER IL SETTORE. nazionale qual è Umberto Veronesi, ve- getariano convinto. Comodo escludere il mondo allevatoriale, quello vero, rappre- sentato dalle organizzazioni agricole, e diffamarlo spudoratamente mandando in onda immagini di allevamenti squallidi e non a norma - quale settore non ha i suoi punti di criticità? - gettando fango su un’intera categoria che lavora duramente e investe milioni per adeguarsi alle rigi- de normative europee sul benessere ani- male. Non avevano forse il diritto di far sentire la loro voce, quegli allevatori che lavorano bene? Evidentemente no, per la redazione di Announo, che ha preferito contrappore la testimonianza di un solo produttore a quella di Veronesi e di mol- te sigle fra animalisti, vegetariani, vegani. Un coro di voci supportato da immagini girate - e montate ad hoc - in un numero di realtà, tre allevamenti, non certo rap- presentativo dell’intero comparto: in Ita- lia ci sono più di 26mila allevamenti pro- fessionali che gestiscono quasi 10 milioni di capi, ma non contano nulla, vero? Lo chiediamo anche a CIWF Italia, associa- zione che promuove pratiche rispettose del benessere animale e che ha accompa- gnato la giornalista Giulia Innocenzi – che

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Anno LXVI - N. 11 - 1 giugno 2015

Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale

Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376.330711 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MNchiuso in tipografia il 28 maggio 2015

confagricolturamantova.it

ALLEVAMENTI INTENSIVI, CONFAGRICOLTURA PRONTA A CHIEDEREI DANNI ALLA TRASMISSIONE ANNOUNO.

lcune sere fa ad Announo, su La7, si è parlato di allevamenti inten-sivi in Italia. Da associazione di

rappresentanza degli allevatori Confagri-coltura, da tempo a conoscenza di quello che sarebbe stato il tema portante della puntata, ha scritto alla redazione della trasmissione per chiedere di partecipare al dibattito che ci riguarda in prima per-sona, ottenendo come risposta un secco no. Comodo parlare di un argomento mettendo a tacere la controparte, o me-glio invitando in studio solo un giovane allevatore, tale Guglielmo, per farlo con-frontare con un oncologo di fama inter-

GAS SERRA, ZOOTECNIA PROTAGONISTA NELLA PREVENZIONE.

PAG. 2 PAG. 3 PAG. 5

DANNI DA NEVICATA DEL 5 E 6 FEBBRAIO, APERTI I TERMINI PER LE DOMANDE.

A

continua nella seconda pagina

LATTE, ECCO LE MISURE DEL GOVERNO PER IL SETTORE.

nazionale qual è Umberto Veronesi, ve-getariano convinto. Comodo escludere il mondo allevatoriale, quello vero, rappre-sentato dalle organizzazioni agricole, e diffamarlo spudoratamente mandando in onda immagini di allevamenti squallidi e non a norma - quale settore non ha i suoi punti di criticità? - gettando fango su un’intera categoria che lavora duramente e investe milioni per adeguarsi alle rigi-de normative europee sul benessere ani-male. Non avevano forse il diritto di far sentire la loro voce, quegli allevatori che lavorano bene? Evidentemente no, per la redazione di Announo, che ha preferito

contrappore la testimonianza di un solo produttore a quella di Veronesi e di mol-te sigle fra animalisti, vegetariani, vegani. Un coro di voci supportato da immagini girate - e montate ad hoc - in un numero di realtà, tre allevamenti, non certo rap-presentativo dell’intero comparto: in Ita-lia ci sono più di 26mila allevamenti pro-fessionali che gestiscono quasi 10 milioni di capi, ma non contano nulla, vero? Lo chiediamo anche a CIWF Italia, associa-zione che promuove pratiche rispettose del benessere animale e che ha accompa-gnato la giornalista Giulia Innocenzi – che

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ATTUALITÀcontinua dalla prima pagina

gricoltura protagonista in positi-vo e in negativo per le emissioni di gas serra. Da una parte l’atti-

vità agricola contribuisce alla produzio-ne di gas per un 7,5% del totale in Italia (10% nel resto dell’Unione europea), dall’altra è l’unico settore capace di mi-tigarne gli effetti. È quanto emerso dal convegno tenutosi giovedì 14 maggio a Mantova presso la sede di Confagricol-tura, dal titolo “Scenari di cambiamenti climatici per gli allevamenti italiani”, nel corso del quale sono stati presen-tati i risultati di uno studio congiunto di CRA (Centro per la ricerca in agricol-tura), CRPA (Centro ricerche produzioni animali) e INEA (Istituto nazionale eco-nomia agraria), finanziato dal MIPAAF.Interessanti gli interventi dei relatori, Adele Vinci del CRA e Stefano Pignedoli del CRPA, che hanno sottolineato come dal 1990 ad oggi le emissioni di gas ser-ra in agricoltura siano diminuite del 18%, segno di un cambiamento in po-

sitivo delle tecniche agricole intro-dotte negli anni. Ma molto ancora si può fare, utilizzando tecnologie ca-paci di rendere più efficienti le rese produttive sia in campo che in stal-la, migliorando l’alimentazione de-gli animali allevati, massimizzando il sequestro di carbonio, attraverso nuove piantagioni legnose, ed infine puntando su biogas e fotovoltaico. Un mito da sfatare, infine, è quello che la zootecnia intensiva produr-rebbe più gas serra rispetto all’al-levamento estensivo. Gli studi più accreditati dicono, invece, che sono gli animali a bassa resa produttiva a produrne di più per unità di carne, uova o latte prodotta.Il convegno, di estrema utilità per i produttori agricoli, a detta di Pietro Angeli, presidente dei Giovani di Con-fagricoltura Mantova, verrà ripropo-sto in autunno sotto l’egida dell’asso-ciazione dei giovani agricoltori.

GAS SERRA, ZOOTECNIA PROTAGONISTA NELLA PREVENZIONE.

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forse non dovremmo definire tale perché bocciata all’esame di abili-tazione alla professione – nei blitz notturni negli allevamenti intensivi della Pianura Padana.Confagricoltura, dopo aver visto la puntata e reputandola profon-damente ingiusta, fuorviante e dannosa per il comparto suinicolo - estremamente rilevante per il no-stro sistema economico e impegna-to da anni per migliorare i processi e i prodotti di una filiera strategica del made in Italy - è pronta a un’a-zione legale per tutelare la parte al-levatoriale. I casi raccontati, che an-drebbero comunque verificati alla luce dei requisiti previsti dalla nor-mativa nazionale ed europea, non

possono in alcun modo costituire l’immagine dell’intero settore. Prendere come esempio una situazione limite e considerarla rappre-sentativa di una realtà ben diversa vuol dire screditare tutta la categoria e disinformare il pubblico. Esistono decine di migliaia di alle-vamenti che rispettano le norme e fanno in-vestimenti continui per adeguarsi a requisiti ben più stringenti di quelli applicati nei Paesi Terzi, nostri competitor. E chi conosce l’agri-coltura – scusateci se pensiamo di saperne di più di Alba Parietti, ospite in trasmissione per motivi che ignoriamo – sa benissimo che i no-stri allevamenti sono sottoposti quotidiana-mente a controlli ispettivi da parte di tutte le amministrazioni competenti. Le immagini diffuse sono a dir poco distorte e lesive per un comparto che può vantare una filiera di allevamenti e impianti di trasforma-zione al passo con i tempi e che, complessiva-mente, conta un giro di affari di 12 miliardi di euro tra attività agricole e industriali; 1,3 miliardi di export con un saldo largamente attivo e oltre 70mila addetti ai lavori, senza

considerare l’indotto. Non serve entrare furti-vamente in un allevamento suinicolo per car-pire immagini: siamo disponibili, come opera-tori del settore, ad aprire le nostre aziende e a far vedere quanto siano avanti i nostri im-pianti e quanto rispettino le giuste esigenze degli animali e dei consumatori.Il mondo della comunicazione ha bisogno di meno sensazionalismo e più attenzione e ri-spetto per quei lavoratori che, ogni giorno, contribuiscono a garantire ai consumatori cibo sufficiente e sicuro. Oltre a un contribu-to essenziale alla crescita dell’occupazione del Paese.

A giugno la Regione Lombardia aprirà il bando della misura investimenti del nuovo Programma di sviluppo rurale.

Rivolgiti agli uffici di Confagricoltura per conoscere le opportunità di finanziamento e presentare la domanda di contributo.

AFFIDATI ALLA COMPETENZA DI CONFAGRICOLTURA MANTOVA.

SEI PRONTO PER IL NUOVO PSR? VIENI IN CONFAGRICOLTURA.

Si comunica che la Regione Lombardia ha aper-to il bando misura 11 “agricoltura biologica” del nuovo PSR 2014 - 2020. Le domande si po-tranno presentare entro il 15 giugno 2015. Si sottolinea come per procedere alla presenta-zione della domanda, il produttore dovrà tra-mite CRS o CNS dare delega al Caa di Confagri-coltura Mantova. Il vincolo è di sei anni.La domanda di aiuto deve essere chiusa e vali-data (con file firmato e allegato) entro i termini di chiusura del bando. Scaduti i termini, i pro-cedimenti di domanda di aiuto chiusi, ma non firmati, non sono considerati validi. Premi previsti:

Per procedere alla presentazione della doman-da è necessario rivolgersi al proprio ufficio di zona con la Carta nazionale o regionale dei ser-vizi (CNS o CRS) con il proprio PIN.

NUOVO PSR,APERTO IL BANDO PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA.

Coltura Conversione (€/ha)

Mantenimento (€/ha)

Seminativi 375 345

Colture orticole 600 540

Colture arboree 900 810

Prato permanente 125 110

Colture foraggere per aziende zootecniche

600 540

Da una parte l’attività agricola contribuisce alla produzione di gas; dall’altra è l’unico settore capace di mitigarne gli effetti.

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La normativa entrata in vigore renderebbe meno impattante il superamento del regime delle quote latte.

stato pubblicato sulla Gazzetta Uf-ficiale n. 103 del 6 maggio 2015, il decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51,

che reca disposizioni urgenti in materia di ri-lancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali. La normativa en-trata in vigore merita particolare attenzione per le misure urgenti tese a rendere meno impattante il superamento nel settore lat-tiero-caseario del regime delle quote latte, ma anche per i futuri assetti che si intendo-no sviluppare per rafforzare la competitività del nostro sistema produttivo primario, che denuncia ancora una situazione di fram-mentazione.Rateizzazione dell’importo del prelievo supplementare sul latte bovino non ancora versato.All’articolo 1 del decreto legge in oggetto è stata prevista la possibilità di rateizzazio-ne del pagamento dell’importo del prelievo supplementare sul latte bovino dovuto per il periodo 1° aprile 2014 – 31 marzo 2015. Tale rateizzazione prevede il pagamento di tre rate annuali, senza interessi, di pari importo versate entro il 30 settembre degli anni 2015, 2016 e 2017, previa prestazione da parte del produttore richiedente di fi-deiussione bancaria, a copertura delle rate 2016 e 2017, esigibile a prima e semplice ri-chiesta, a favore dell’Agenzia per le eroga-zioni in agricoltura (AGEA). Le domande di adesione a tale rateizzazione, a cui possono accedere solo i produttori con importi supe-riori ai 5mila euro, devono essere presenta-te entro il 31 agosto 2015.Si decade dalla concessa rateizzazione in caso di mancato, parziale o ritardato versa-mento di una rata. Si precisa che gli interessi della rateizzazione rientreranno nei calcoli del de minimis. Disposizioni per il rispetto di corrette rela-zioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli.L’articolo 2, comma 2, del decreto-legge in esame, interviene anche sulla disciplina del-le relazioni commerciali in materia di cessio-ne di prodotti agricoli e agroalimentari det-tata, come noto, dall’art. 62 decreto-legge 1/2012, convertito nella L. n. 27/2012.In particolare tale intervento riguarda sia aspetti relativi esclusivamente ai contratti aventi ad oggetto la cessione di latte crudo, sia aspetti della disciplina prevista in gene-rale dall’art. 62 per la cessione di tutti i pro-dotti agricoli ed alimentari.Con riguardo alla cessione di latte crudo la norma in commento stabilisce che la durata del contratto debba essere non inferiore a 12 mesi, salvo rinuncia espressa formulata per scritto dal cedente.Quindi per tali contratti la legge stabilisce non solo la necessità che siano indicati ob-bligatoriamente tutti gli elementi indicati dall’art. 62 (quantità, caratteristiche, prez-zo, modalità di consegna e di pagamento, ferma restando la forma scritta), ma stabili-

sce anche una durata minima, che non può essere inferiore a 12 mesi.Il suddetto periodo di durata (in caso di diversa volontà voluta dall’agricoltore ce-dente) può essere derogato, purché questi esprima nel contratto espressamente di vo-lerci rinunciare.La disciplina introdotta dalla norma in commento interviene in sede di applica-zione nell’ordinamento interno di quanto previsto dall’art. 148 Reg. UE n. 1308/2013, secondo cui nei paesi in cui, come l’Italia, si adotta un sistema di forma scritta obbli-gatoria per i contratti aventi ad oggetto la cessione di latte crudo, la durata minima deve essere almeno di 6 mesi; il decreto-legge, considerato tale termine come du-rata minima, ha previsto la durata minima di 12 mesi.A tal riguardo, alle cessioni in esame si ap-plicano le altre disposizioni previste dal cita-to art. 148.Da ciò consegue che i contratti in esame do-vranno:

• essere stipulati prima della consegna e per iscritto;• il prezzo, potrà essere o fisso oppure cal-colato attraverso parametri fissati nel con-tratto (che possono comprendere indica-tori che riflettono cambiamenti di merca-to), il volume, la qualità o la composizione del latte consegnato;• il volume di latte crudo che deve essere consegnato e il calendario delle consegne;• la durata (che il decreto-legge ha pre-visto, come detto, sia non inferiore a 12 mesi, salvo rinuncia espressa del cedente);• le procedure di paga-mento;• le modalità di raccol-ta o di consegna;• le eventuali norme applicabili in caso di forza maggiore.

In ordine ai suddetti elementi, si osserva che l’articolo 148 citato indi-vidua, come detto, i pa-rametri per la determi-nazione del “prezzo da pagare alla consegna”.Questa disposizione ap-pare superare, per le vendite in esame, i ter-mini di pagamento stabi-liti dall’art. 62 (30 giorni per i prodotti deperibili) che, come noto, decorro-no dall’ultimo giorno del mese di ricevimento del-la fattura, disponendo che il prezzo deve essere versato alla consegna. Peraltro, l’art. 1 del D.M. 19/10/2012 n. 189, attua-tivo dell’art. 62 citato, esclude proprio l’appli-cazione della disciplina sui termini di pagamento

previsti dalla norma nel caso in cui la cessio-ne sia istantanea, con contestuale consegna e pagamento del prezzo.Il decreto-legge inoltre, in merito al para-metro per la quantificazione del prezzo, stabilisce che i costi medi di produzione del latte sono elaborati mensilmente da ISMEA, tenuto conto dell’area geografica dell’allevamento e della destinazione fina-le del prodotto. Al di fuori delle novità introdotte in materia di cessione di latte crudo, l’art. 2 in commen-to interviene anche su aspetti generali della disciplina prevista dall’art. 62, prevedendo, in particolare:

• l’aumento delle sanzioni in caso di vio-lazioni alle regole e procedure previste dall’art. 62, portandole;• da euro 1.000 a euro 20.000 nei confron-ti del contraente che contravviene all’ob-bligo della forma scritta;• da euro 2.000 a euro 50.000 nei confron-ti del contraente che contravviene agli ob-blighi di pratiche commerciali non sleali prevista dal comma 2.

Resta confermata invece l’entità della san-zione stabilita da euro 500 a euro 500.000 nei confronti del debitore che non rispetta i termini di pagamento.

LATTE, ECCO LE MISURE DEL GOVERNO PER IL SETTORE.

E’LATTIERO-CASEARIO

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ome noto, tutti i beneficiari dei paga-menti comunitari sono soggetti al re-gime di condizionalità. Rientra come

materia di primaria importanza la protezione delle acque dall’inquinamento, in particola-re lo scarico delle acque reflue domestiche e assimilate. Si sono da poco conclusi i controlli della Provincia di Mantova sulle aziende cam-pionate per l’anno 2014, che hanno presenta-to domanda di aiuto per la PAC e per il PSR misura 2014 e, poiché sono state molte pur-troppo le posizioni con esito negativo, che comporterà una decurtazione dei premi e un nuovo controllo nel corso di quest’anno, vale la pena ricordare ancora cosa prevede la nor-ma in materia.Gli obblighi di condizionalità derivanti dall’ap-plicazione della norma si dividono in:Obblighi e divieti validi per tutte le aziende: Le aziende devono:

• rispettare il divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo; • garantire l’assenza di fenomeni di dispersio-ne delle sostanze di cui all’allegato I e II della Direttiva 80/68/CEE (es. com¬bustibili, oli di origine petrolifera e minerali, di lubrificanti usati, di filtri e batterie esauste, prodotti fito-sanitari, ecc.), al fine di evitare la loro perco-lazione nel suolo o sottosuolo. Tale dispersio-ne può essere evitata stoccando le sostanze pericolose in un locale, o in un contenitore chiuso o protetto, posto su un pavimento im-permeabilizzato, a perfetta tenuta.

Obblighi e divieti validi per le aziende i cui sca-richi non siano assimilabili a quelli domestici:

• Le aziende che esercitano attività di tra-

sformazione eccedenti i limiti di normalità e complementarietà richiamati all’art. 101, comma 7 del d.lgs. 152/06, devono: • possedere un’autorizzazione, in corso di validità, per lo scarico di acque reflue, rila-sciata dagli enti preposti; • rispettare le condizioni di scarico contenu-te nell’autorizzazione.

Si definisce scarico (art. 74 del Decreto Legi-slativo 3 aprile 2006, n. 152) qualsiasi immis-sione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produ-zione del refluo con il corpo ricettore in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natu-ra inquinante, anche sot¬toposte a preventivo trattamento di depurazione. Si evidenzia che tutti gli scarichi devono esse-re preventivamente autorizzati (art. 124 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) fatto salvo per le acque reflue domestiche o assimi-late recapitanti in reti fognarie. Si definiscono acque reflue domestiche (art. 74 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) le acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti pre-valentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche. Sono assimilate alle acque reflue domestiche le acque reflue di cui all’art. 101, provenienti da imprese:

• dedite esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla silvicoltura; • dedite ad allevamento di bestiame; • dedite alle attività di cui alle lettere a) e

b) che esercitano anche attività di trasforma-zione o di valorizzazione della pro¬duzione agricola, inserita con carattere di normali-tà e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale e con materia prima lavorata proveniente in misura prevalente dall’attività di coltivazione dei terreni di cui si abbia a qualunque titolo disponibilità.

Nell’ambito della condizionalità, si verifica la presenza delle autorizzazioni per le aziende le cui acque reflue non siano acque reflue dome-stiche e/o non siano assimilate alle stesse. Ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs 152/2006, è vietato lo scarico sul suolo o negli strati super-ficiali del sottosuolo (art. 103), fatta eccezione per insediamenti, installazioni o edifici isolati che producono acque reflue domestiche. Al di fuori di questa ipotesi, gli sca¬richi sul suolo esi-stenti devono essere convogliati in corpi idrici superficiali, in reti fognarie ovvero destinati al riutilizzo in conformità alle prescrizioni fissate. È sempre vietato lo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo (art. 104).

CONDIZIONALITÀ

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ECCO I DIVIETI DI SCARICO PER PREVENIRE L’INQUINAMENTO.

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TECNICO-ECONOMICO

Possono essere presentate dai titolari delle imprese agricole entro il prossimo 28 giugno 2015.

i informa che il Ministero delle Politiche Agricole ha pubblicato in data 14 mag-gio 2015 la declaratoria con cui riconosce

i danni alle strutture e infrastrutture aziendali da eccesso di nevicata dei giorni 5 e 6 febbraio 2015, per i comuni di: Acquanegra sul Chiese, Asola, Bozzolo, Can-neto sull’Oglio, Casalromano, Commessaggio, Dosolo Gazzuolo Marcaria, Mariana Mantova-na, Pomponesco, Rivarolo Mantovano, Sabbio-neta, San Martino dall’Ardine, Viadana.Sono aperti quindi i termini per la presentazio-ne delle domande di contributo da parte delle aziende agricole situate nei territori dei comu-ni delimitati sulle spese di riparazione delle strutture danneggiate da tale evento.

i ritiene utile informare della riunione di presentazione del Sistema Nazionale di Qualità per la Produzione Integrata

(SQNPi) presso il Mipaaf di qualche giorno fa. L’iter di questo sistema è stato molto lungo. Ba-sti pensare che la sua prima presentazione uffi-ciale è avvenuta nel lontano 2012.Sin da allora è stato chiaro che le organizzazio-ni imprenditoriali non sarebbero state coinvolte nei tavoli tecnici del Ministero troppo impegna-to a gestire le diverse posizioni regionalistiche.Il risultato è stato quello di un Sistema fatto più per soddisfare le necessità burocratiche delle pubbliche amministrazioni che per fornire un valido strumento competitivo alle aziende agri-cole.Il nuovo SQNPi si limita a certificare i disciplinari agro ambientali regionali già esistenti. Questo, di fatto, complica l’utilizzo del nuovo sistema. Il futuro sistema sarà composto da ben venti di-sciplinari differenti, anche se dovranno seguire le direttrici delle linee guida nazionali. Ciò va

ome noto, il 28 febbraio scorso è stata pubblicata nella Gazzet-ta Ufficiale la Legge 27 febbraio

2015, che introduce novità importanti anche per alcune imprese agricole. In particolare, per quanto riguarda l’a-deguamento alle disposizioni per la prevenzione incendi delle strutture ricettive che abbiano più di 25 posti letto, il termine ultimo per rispondere all’adempimento è stato posticipato al 31 ottobre 2015. Il decreto dello scorso dicembre lo aveva fissato al prossimo 30 aprile. Nello specifico lo slittamento per l’a-deguamento alle disposizioni in mate-ria di prevenzione incendi al 31 otto-bre 2015 si applica nel caso di struttu-re ricettive turistico – alberghiere con

oltre 25 posti letto, esistenti alla data del 26 aprile 1994. E in pos-sesso, alla data del 1° marzo 2015, dei requisiti di ammissione al piano straordinario biennale di adegua-mento all’antincendio. I requisiti di ammissione al piano sono discipli-nati dall’articolo 5 del DM 16 mar-zo 2012.Resta sempre in vigore il comma 2 dell’articolo 11 del decreto legge 30 dicembre 2013, con cui viene demandato ad un decreto del mini-stro dell’Interno - non ancora ema-nato - l’aggiornamento delle rego-le tecniche di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio delle attività turistico-alberghiere di cui al D.M. 9 aprile 1994.

Le colture e piantagioni sono escluse. Le domande possono essere presentate dai ti-tolari delle imprese agricole entro il termine dei 45 giorni dalla data di pubblicazione del decreto ministeriale, quindi entro il prossimo 28 giugno 2015, alla Provincia di Mantova.Sul sito della Provincia di Mantova è possibi-le scaricare il modello di domanda per l’in-vio tramite pec: www.provincia.mantova.it/extendedsearch_modul.jsp?area=40&ID_L I N K = 2 6 9 & p a g e = 7 & I D C T X = 5 4 0 & i d _context=540&COL0002=2Per presentare le domande e chiedere infor-mazioni è necessario rivolgersi ai nostri uffici di zona.

contro gli interessi, più volte ribaditi al Mini-stero, del mondo dell’imprese ed in particolare dalla GDO, che ha bisogno di un sistema di pro-duzione integrata unico, semplice, omogeneo e lineare.La presenza di venti disciplinari non permette-rà l’auspicato mutuo riconoscimento con altri sistemi europei (EUREPGAP per esempio) che già sono richiesti alle nostre aziende. Le impre-se della produzione primaria rimarranno così soggette alle richieste provenienti dai discipli-nari di qualità stranieri, non vedendo tutelato e promosso un vero sistema italiano di produ-zione integrata.Il sistema è certificabile ed è prevista l’istitu-zione del “marchio nazionale di produzione integrata”, L’SQNPi sarà controllato sia da or-ganismi di certificazione accreditati che da enti pubblici. In pratica sarà possibile che le stesse Regioni concedano la certificazione.In relazione alle misure agro ambientali previste dai pros-

simi programmai di sviluppo rurale è emerso dalla riunione che la partecipazione al SQNPi sarà considerata obbligatoria, ma non la certi-ficazione.Le Regioni che prevederanno contributi per tali misure controlleranno l’applicazione del siste-ma. In pratica, controllando l’applicazione dei disciplinari regionali di agricoltura integrata, non cambierà nulla se non un aumento della burocrazia. Infatti, per accedere al SQNPi ogni azienda dovrà fare richiesta attraverso il porta-le SIAN, scegliere l’enti di controllo, e compilare tutti i moduli richiesti. Sarà poi l’organismo di controllo che, dopo la visita ispettiva, comuni-cherà attraverso il portale SIAN l’idoneità all’i-scrizione al SQNPi. Terminata la procedura sarà possibile accedere ai fondi destinati alle misure agro ambientali del programma di sviluppo rurale.

DANNI DA NEVICATA DEL 5 E 6 FEBBRAIO, APERTI I TERMINI PER LE DOMANDE.

AGRICOLTURA INTEGRATA, PRESTO UN MARCHIO NAZIONALE.

NOVITÀ PER L’ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELLE STRUTTURE RICETTIVE.

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VITA SINDACALEarantire all’animale condizioni di benessere ottimali per portare ai massimi livelli la sua capacità produttiva. È una scelta chiara quella

dell’azienda agricola Bertia di Viadana, prima clas-sificata a livello provinciale e settima in Italia – nel 2014 – nella graduatoria di merito degli allevamenti per tenore di proteine nel latte. Una classifica stilata dall’Associazione italiana Allevatori che, dopo con-trolli mensili decisamente serrati, premia il latte qua-litativamente migliore, non a caso quello più proteico costa di più. «Qui – spiega Alessandro Zambello, con-titolare dell’azienda insieme alla moglie Marina Flisi – abbiamo fatto investimenti su scelte genetiche pre-cise e lavorato per arrivare a una mandria uniforme. C’è voluto molto tempo, ma abbiamo raggiunto il ri-sultato sperato. Puntando, da sempre, sul benessere perché se un animale non è tranquillo né alimentato come dovrebbe, non può certo rendere al massimo

delle sue potenzialità». E l’azienda Ber-tia, associata a Confagricoltura Mantova, spicca per produttività: 200 vacche da latte per 40 litri giornalieri per capo. Nu-meri importanti, considerando che una vacca produce mediamente tra i 30 e i 35 litri al giorno. «E ammontano a 127 i quintali di latte prodotto per capo in una lattazione, ovvero in 305 giorni», pun-tualizza il dirigente operativo dell’impre-sa Giuliano Musa, che segue quotidiana-mente la stalla. Il latte che viene conferi-to alla Latteria Sociale di Mantova per il Grana Padano; mentre le scrofe – ce ne sono 830 – sono destinate ai circuiti del Parma e san Daniele. L’azienda, acquistata verso la metà de-gli anni Sessanta da Marino Ghinzelli, macellatore noto in tutta Italia, origi-nariamente contava solo una ventina di vacche da latte e col tempo si è evoluta soprattutto sotto l’impulso della figlia

Bianca e di suo marito Luigi. «Sempre con la convinzione che ogni investi-mento doveva avere un ritorno certo, ma a lungo termine – ha aggiunto Zambello – È questa la filosofia che ci ha spinto a lavorare con pazienza e fiducia e a raggiungere determinati traguardi». Fra gli investimenti, anche il biogas: «Avendo un’azienda zootecnica – ha aggiunto Zambello – abbiamo optato per un impianto che utilizzi i liquami da stalla e non le biomasse. Inoltre, tramite un impianto di teleriscalda-mento interno, siamo riusciti a riscal-dare tutta la parte in cui vengono alle-vati i suini piccoli. Disponiamo anche di un sistema di tubature sotterranee che ci ha permesso di svincolarci da tutti i problemi legati al trasporto e allo spandimento in superficie, quindi un metodo altamente sostenibile».

G

ne del percorso viene consegnato un diploma di Excutive24 a ciascun partecipante che abbia fre-quentato almeno l’80% delle lezioni e superato gli esami previsti alla fine di ciascun modulo.Il master è a numero chiuso e prevede un pro-cesso di selezione finalizzato a valutare le espe-rienze professionali e le aspirazioni e motiva-zioni dei candidati. Le fasi di selezione preve-dono l’analisi del curriculum di studi e profes-sionale, lo svolgimento di un test scritto e di un colloquio motivazionale. Per candidarsi è necessario compilare la do-manda di ammissione on line direttamente sul sito della Business School nella sezione dedica-ta. Domanda di ammissione, date di selezione e aggiornamenti sono disponibili sul sito:www.bs.ilsole24ore.com/news/date-di-selezione La quota di partecipazione è di 5.900 euro più iva ed è comprensiva di tutto il materiale didat-tico in aula e on line. Il versamento della quota può essere rateizzato in tre soluzioni. Sono an-che previste borse di studio.Sul sito di Confagricoltura Mantova e presso gli uffici è possibile trovare la brochure illustrativa dell’iniziativa.

l Sole 24 ore e l’ICE (Agenzia per il com-mercio estero) organizzano un executive master rivolto a rafforzare competenze

specifiche al fine di definire e guidare pro-getti di espansione all’estero, valutandone l’impatto sul piano gestionale, economico e giuridico e di portare le im-presa sul mercato internazio-nale ridisegnandole nell’am-bito dell’organizzazione dei processi produttivi, delle strategie di penetrazione dei mercati di vendita e delle re-lazioni con i fornitori.Il corso è rivolto ad impren-ditori che già operano nei mercati esteri o che inten-dono aprirsi ad essi.L’obiettivo è far acquisire ai partecipanti le conoscen-ze tecniche e le competen-ze strategiche per guidare un’impresa in un percorso di sviluppo sui mercati in-ternazionali.

Il corso si terrà a Roma ed ha una durata di sei mesi in formula part-time con tre giorni al mese in aula alternati a sessioni in distance learning per rendere compa-tibili le esigenze connesse alla frequenza con il proseguimento della propria atti-

vità lavorativa. Sono previste lezioni in aula il giovedì, il ve-nerdì ed il sabato per un totale di 18 gior-nate con inizio il 5 no-vembre 2015. Tra una sessione d’aula e la successiva, sono previ-ste sessioni di distan-ce learning per circa 2 ore alla settimana.La docenza è affidata ad esperti di econo-mia e internaziona-lizzazione d’impresa, consulenti e manager del Sole 24 ore e di ICE Agenzia. Al termi-

MERCATI ESTERI, A NOVEMBRE CORSO PER GLI OPERATORI.

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PROTEINE NEL LATTE? IL PRIMATO È MANTOVANO. VIAGGIO NELL’AZIENDA AGRICOLA BERTIA.

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IL MERCATO DELLA SETTIMANAMANTOVAListino n. 21Giovedì 28 maggio 2015

Direttore Responsabile: Daniele SfulciniDesign: fachiro.comStampa: Publi PaoliniAutorizzazione Tribunale MN - n. 14 del 6-6-1949

Iscrizione ROC N. 7843 - del 29 agosto 2001

FRUMENTO TENERO: Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250) alla ton. € 209,00 - 212,00 Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 180,00 - 183,00Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. € 182,00 - 185,00 Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. € non quotato Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.; u. max. 14%) alla ton. € non quotato Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non quotato Andamento del mercato: pressochè stazionario con prezzi invariati

FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord) (Mercato di Bologna del 21/05/2015 €/ton.) Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%) 295,00 - 300,00 Buono mercantile (77/78 kg/hl,ce 1,5+1,5%,b.50/60%,v.8%,p11,5%) 279,00 - 284,00 Mercantile (74/75 kg/hl,ce 2+2%,v. 10%) 269,00 - 274,00 Andamento del mercato: invariato

COLZA: (Mercato di Parigi, previsione di offerta €/ton.) 346,2http://commodities.euronext.if5.com/Commodi-ties.aspx

GRANOTURCO: Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari (u. max. 14%) alla ton. € 142,00 - 144,00 Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. € 146,00 - 149,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) - comunitario alla ton. €153,00 - 158,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) - non comunitario alla ton. € 181,00 - 183,00 Granella verde, umidità al 25% uso foraggero non quotato Trinciati di mais 1° raccolto non quotato Andamento del mercato: pressochè stazionario con prezzi invariati

SEMI OLEOSI: Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2% max) alla ton. € 360,00 - 365,00 Semi di soia esteri (franco arrivo) 382,00 - 395,00 Semi di soia esteri geneticamente modificati (fran-co arrivo) non quotato Andamento del mercato: pressochè stazionario con prezzi invariati

CEREALI MINORI Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compra-

tore) alla ton. € 170,00 - 175,00 Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del com-pratore) alla ton. € 174,00 - 179,00 Andamento del mercato: pressochè stazionario con prezzi invariati

FORAGGIO SECCOMaggengo di 1° taglio 2015 - in campo alla ton. € 60,00 - 65,00 Maggengo di 1° taglio 2015 - in cascina alla ton. € non quotato Fieno di 2° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotatoFieno di 2° taglio 2015 - in cascina alla ton. € non quotatoFieno di 3° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotatoFieno di 3° taglio 2015 - in cascina alla ton. € non quotatoFieno di 4° taglio 2015 in campo alla ton. € non quotatoFieno di 4° taglio 2015 in cascina alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 1° taglio 2015- in campo alla ton. € 60,00 - 70,00 Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in cascina alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 - in campo alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 - in cascina alla ton. € non quotatoAndamento del mercato: stazionario

PAGLIA di frumento pressata da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. € non quotatoda mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. € non quotatoAndamento del mercato: non quotato

RISONE Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € 820,00 - 870,00 Carnaroli (resa 55-61) alla ton. € 780,00 - 820,00 Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € 770,00 - 820,00 Andamento del mercato: attivo RISO: Vialone nano alla ton. € 1.960,00 - 2.010,00 Carnaroli alla ton. € 1.720,00 - 1.770,00 Arborio alla ton. € 1.720,00 - 1.770,00Andamento del mercato: attivo

FORMAGGIO GRANA PADANOStagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,500 - 6,600Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,150 - 7,300 Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,650 - 7,800 GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori sale al Kg € 5,200 - 5,350Andamento del mercato: stazionario

FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANOStagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 7,550 - 7,800 Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,250 - 8,350Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 8,950 - 9,050 Andamento del mercato: stazionario

BURRO:Zangolato di creme fresche per la burrificazione al kg. € 1,600 Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,800 Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. € 2,800 Andamento del mercato: stazionario

SUINI da allevamento (a peso vivo) del peso:di 7 Kg al capo € 40,00 di 15 kg. al kg. € 3,720 di 25 kg. al kg. € 2,600di 30 kg. al kg. € 2,500 di 40 kg. al kg. € 2,210di 50 kg. al kg. € 1,910di 65 kg. al kg. € 1,590 di 80 kg. al kg. € 1,390 di 100 kg. al kg. € 1,310 Andamento del mercato: calmo per i lattonzoli

SUINI da macello: oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotatooltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotatooltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato oltre 180 kg. al kg. € non quotatoAndamento del mercato: non quotato

VACCHE da macello (a peso vivo): vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 1,040 - 1,140 vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,840 - 0,940 vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,610 - 0,710 Andamento del mercato: calmo

VITELLONI da macello (a peso vivo): Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 - U3 - R2 - R3) al kg. € 2,170 - 2,290 Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine, charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 1,880 - 1,980 Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,680 - 2,830 Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,430 - 2,520 Andamento del mercato: calmo

Vitelli maschi pezzati neri: da 40 a 45 kg. al kg. € 1,850 - 2,050 da 46 a 55 kg. al kg. € 2,450 - 2,650 da 56 a 70 kg. al kg. € 2,450 - 2,650 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg. dei maschi)

Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese:da 46 a 55 kg. al kg. € 2,600 - 2,800 da 56 a 70 kg. al kg. € 2,600 - 2,800Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg dei maschi)

Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga: da 46 a 55 kg. al kg. € 4,100 - 4,600 da 56 a 70 kg. al kg. € 4,500 - 5,000 Andamento del mercato: stazionario

Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di peso e razza le fem-mine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi)

VACCHE da macello (a peso morto): Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. € 2,570 - 2,670 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. € 2,420 - 2,520 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € 2,570 - 2,670 Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 2,220 - 2,320 Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € 2,370 - 2,470 Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € 2,140 - 2,240 Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € 2,190 - 2,290 Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,640 - 1,790Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,790 - 1,890 Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € 1,890 - 1,990 Andamento del mercato: calmo

VITELLONI da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)da 350 a 380 kg. al kg. € 4,510 - 4,660 da 381 a 400 kg. al kg. € 4,370 - 4,470 da 401 kg. e oltre al kg. € 4,200 - 4,300 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)da 380 a 420 kg. al kg. € 4,120 - 4,200 da 421 a 450 kg. al kg. € 4,060 - 4,150 da 451 kg. e oltre al kg. € 3,960 - 4,040 Andamento del mercato: calmo

SCOTTONE da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 230 a 270 kg. al kg. € 4,850 - 4,950 da 271 a 300 kg. al kg. € 4,640 - 4,740 da 301 kg. e oltre al kg. € 4,570 - 4,630 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)da 260 a 300 kg. al kg. € 4,340 - 4,440 da 301 a 340 kg. al kg. € 4,300 - 4,400da 341 kg. e oltre al kg. € 4,280 - 4,380 Andamento del mercato: pressochè stazionario

Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg)Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del co-mune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 25/05/2015

Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 0,8100 - 0,8500Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 0,9100 - 0,9500Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 0,9400 - 0,9800

Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz)Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicu-nicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 25/05/2015

Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100pz 8,7000 - 8,9000Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100pz 9,9000 - 10,100 Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100pz 10,700 - 10,900Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100pz 12,900 - 13,100

GASOLIO AGRICOLOPrezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 15 maggio 2015 - Fino a litri 1.000 €/Lt 0,867 - da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 0,858 - da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,840- da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,826 - oltre litri 10.000 €/Lt. 0,821

Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova

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UNIPEG SOC. COOP. AGRICOLA

Sede Legale - Reggio EmiliaVia Due Canali 13Tel 0522 2371

Sede Operativa - Pegognaga (Mn)Strada Chiaviche 36Tel 0376 5541Fax 0376 554200

www.unipeg.it

ANDAMENTO - PREZZI DEI BOVINI - PESO MORTO

ANNUNCI ECONOMICISei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio economico che riguarda la tua azienda agricola? Invia il testo dell’annuncio a: [email protected]

VENDESI DUE FONDI AGRICOLIEntrambi posti nel Comune di Quingentole, di complessive biolche mantovane 59 circa.Per informazioni telefonare al n. 055-5000754.

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Page 8: ALLEVAMENTI INTENSIVI, CONFAGRICOLTURA PRONTA A … - 01 GIUGNO 2015-339… · nel corso del quale sono stati presen - ... mite CRS o CNS dare delega al Caa di Confagri-coltura Mantova.

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EXPO 2015

confagricolturamantova.it

l biglietto di in-gresso può essere accreditato sul sito

di Expo, registrando-si online a MyExpo e specificando la data della visita. Il sito espositivo di Expo si trova a nord-ovest di Milano, in collega-mento diretto con i tre aeroporti della cit-tà e i principali sistemi di trasporto pubblico.

Con la metropolitana.È possibile utilizzar e la linea 1 e seguire le indicazioni per la sta-zione di Rho Fiera Milano. La linea 1 rossa transita per le stazioni di Duomo, Cadorna e si interconnette con tutte le altre linee me-tropolitane. Il tempo di percorrenza previsto è di circa 25 minuti da piazza Duomo, 35 dalla stazione centrale, 20 dalla stazione Ca-dorna e 30 dalla stazione Garibaldi. È necessario munirsi di bigliet-to extraurbano. La stazione metropolitana di Rho Fiera Milano è direttamente collegata con l’accesso Ovest Fiorenza. A pochi metri dalla stazione è possibile raggiungere il piazzale dei controlli tra-mite un nuovo gruppo di scale. All’accesso sono presenti bigliette-rie e servizi al visitatore. Passati i controlli il visitatore percorre la passerella pedonale Expo-Fiera (PEF) per raggiungere il Sito. Con il treno.È sufficiente seguire le indicazioni per la stazione di Rho Fiera Milano. Il tempo di percorrenza previsto è di circa 19 minuti dalla stazione Garibaldi. Le linee suburbane S5-S6 e la nuova S14 da Rogoredo collegheranno direttamente Rho Fiera con le stazioni milanesi del Passante, la linea S11 servirà invece chi proviene da Monza, Seregno, Como; nella stazione di Rho Fiera inoltre fermeranno tutti i treni delle linee regionali da Arona, Domodossola, Varese e Torino.

Con le Frecce Trenitalia.Il collegamento ferroviario ad Alta velocità si serve, in corri-spondenza dell’accesso Ovest Triulza del sito espositivo, della nuova fermata dedicata servita anche dalle linee suburbane regionali e dalla linea 1 della metropolitana. Per tutta la du-rata dell’evento, i treni della rete nazionale e internazionale fermeranno nella stazione di Rho Fiera Expo Milano 2015 in prossimità dell’ingresso.

Con l’auto.Con l’auto è possibile giungere ai parcheggi, disponibili su pre-notazione di:

• Merlata (adiacente all’accesso Sud Merlata)• Arese (collegato con navetta gratuita con l’accesso Est Ro-serio)• Fiera Milano (collegato con navetta gratuita con l’accesso Ovest Fiorenza)• Trenno (collegato con navetta gratuita con l’accesso Est Roserio)

I parcheggi auto e bus GT sono disponibili su prenotazione (parkexpo2015.arriva.it/expo/index.php?lang=it)

INFORMAZIONI UTILI PER ACCEDERE ALLA FIERA.

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