ALLEGATO N. 1 Scheda Processo di promozione e diffusione · Responsabile Provincia Servizio...

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ALLEGATO N. 1 Scheda Processo di promozione e diffusione Redatto dal Coordinatore Gruppo A Approvato dal Coordinamento di Progetto Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva Responsabile Provincia Servizio Istruzione in seguito alla concertazione avvenuta con le scuole Descrizione e scopo Sensibilizzare il territorio rispetto all’attuazione del diritto dovere all’istruzione e formazione Migliorare la conoscenza dell’attuazione dell’obbligo formativo presso le scuole e le imprese del territorio Indicatori di controllo del processo Verbali Forum orientamento Fogli firma/Adesione presenza partecipazione Questionario d’indagine sulle modalità di orientamento Registrazione contatti Website Schede presenze Procedure o istruzioni operative Questionario d’indagine sulle modalità di orientamento poiche una criticità rilevata è la scarsa conoscenza dell’attuazione della normativa inerente il diritto/dovere all’struzione e formazione Documenti e registrazioni Verbali Forum orientamento Fogli firma/Adesione presenza partecipazione Questionario d’indagine sulle modalità di orientamento Registrazione contatti Website Schede presenze costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005. Allegato_1.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia Pagina 1 di 2

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ALLEGATO N. 1

Scheda Processo di promozione e diffusione

Redatto dal Coordinatore Gruppo A

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva

Responsabile Provincia Servizio Istruzione in seguito alla concertazione avvenuta con le scuole Descrizione e scopo Sensibilizzare il territorio rispetto all’attuazione del diritto dovere all’istruzione e formazione

Migliorare la conoscenza dell’attuazione dell’obbligo formativo presso le scuole e le imprese del territorio Indicatori di controllo del processo

Verbali Forum orientamento Fogli firma/Adesione presenza partecipazione Questionario d’indagine sulle modalità di orientamento Registrazione contatti Website Schede presenze

Procedure o istruzioni operative

Questionario d’indagine sulle modalità di orientamento poiche una criticità rilevata è la scarsa conoscenza dell’attuazione della normativa inerente il diritto/dovere all’struzione e formazione

Documenti e registrazioni

Verbali Forum orientamento Fogli firma/Adesione presenza partecipazione Questionario d’indagine sulle modalità di orientamento Registrazione contatti Website Schede presenze

costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005. Allegato_1.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia

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ALLEGATO N. 1

Scheda Processo di promozione e diffusione

Redatto dal Coordinatore Gruppo A

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva

Attuatore Input Attività output criteriPartners facenti parte dell’ATS/Amministrazione provinciale di Pistoia

Scarsa consapevolezza scuole e famiglie rispetto all’attuazione del diritto/dovere

Convegno Orientagiovani

Scarsa consapevolezza scuole e famiglie rispetto all’attuazione del diritto/dovere

costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005. Allegato_1.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia

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ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

ALLEGATO 2

QUESTIONARIO RILEVAZIONE MODALITÀ DI ORIENTAMENTO

Scuola _______________________________________________________________ Intervistato ___________________________________________________________ Rilevatore ____________________________________________________________ Sezione A - Risorse impiegate 1. La vostra scuola investe delle risorse nell’attività di orientamento ?

SI NO 2. Quali e quante Risorse Umane sono incaricate per l’attività di orientamento ? 3. Quali sono i canali di finanziamento utilizzati e la tipologia di risorse investite

(fondi propri della scuola / risorse esterne / fondi FSE / fondi Ministero) ? Sezione B - Modalità di orientamento effettuate dalle SCUOLE MEDIE INFERIORI

4. Con quali modalità viene svolto l’orientamento ? A classi complete o a gruppi

preorientati?

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5. Quali sono i criteri utilizzati per preorientare i ragazzi ? (Attitudine,Profitto, Comportamento, Compagni, Amici, Preferenze logistiche o di tradizione o di territorio, Professione familiare)

6. Quando viene svolto l’orientamento? (Mattina, Pomeriggio)

Mattina Pomeriggio Altro _____________________ 7. Come è percepito l’orientamento da insegnati ed alunni rispetto alla didattica ? 8. Chi individua le scuole a cui rivolgersi per effettuare l’orientamento ? 9. Con quali modalità ? Si attende una richiesta Il momento di orientamento è aperto anche alle famiglie Ci sono attività di scuola aperta L’orientatore si informa e si aggiorna presso la scuola superiore L’orientatore si basa su esperienze di altri territori (orientagiovani Lucca) Altro ____________________________________________________________

10. Che tipo di informazioni richiedete agli istituti superiori / inferiori 11. In che periodo si comincia, quanto dura, quali spazi

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12. Quali sono le più gradite dagli allievi o dai genitori 13. Vengono effettuati stages o ci sono cose tipo minicorsi o singole lezioni 14. L’attività di orientamento è svolta avvalendosi della collaborazione dei Centri per

l’Impiego ? 15. Vengono fornite informazioni per quanto riguarda i contratti di apprendistato ?

16. Come sono informate le famiglie rispetto all’attuazione del diritto-dovere

all’istruzione e formazione ?

17. Viene effettuato un monitoraggio da parte della scuola in seguito al

conseguimento della licenza media ?

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Sezione C - Modalità di orientamento effettuate dagli Istituti Superiori nelle Scuole Medie Inferiori

1. Cosa viene presentato durante l’orientamento ? 2. Quali Risorse Umane vengono impiegate ? 3. In quale periodo viene effettuato l’orientamento ? 4. L’istituto superiore prevede un Open day o altro ? 5. Vengono fornite informazioni rispetto a possibili attività di riorientamento ed

eventuali passerelle da un sistema ad un altro ? 6. Vengono fornite informazioni rispetto a crediti e certificazione competenze ? 7. E’ noto il documento Stato Regioni del Giugno 2003 ?

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8. Gli Istituti Superiori presentano la sperimentazione del modello toscano durante l’orientamento ?

9. Come valutate l’efficacia del Vostro intervento ?

Sezione D - Raccordo tra scuole

1. Esiste una pianificazione degli interventi fra le diverse scuole della realtà territoriale ?

2. Vi è un sistema di monitoraggio e controllo di tale pianificazione ? 3. Le azioni di orientamento sono concordate ? 4. Nello svolgimento dell’attività di orientamento viene richiesto di seguire delle

regole o viene lasciata libertà di gestione del momento di orientamento ?

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5. Si realizzano attività di orientamento in rete con altre scuole ?

Sezione E - Conoscenza normative

1. È stata fatta formazione in merito alle seguenti normative? L.53/2003

Schema di Decreto sul diritto dovere all’istruzione e formazione del 12 05 2004

D.Lgs. 276/2003 (riforma Biagi contratto di apprendistato per l’espletamento del

diritto – dovere all’istruzione e formazione) Altro _________________________________________________________________

______________________________________________________________________ 2. Attraverso quali canali siete venuti a conoscenza delle normative sopraccitate?

Come ne avete dato diffusione? 3. Viene effettuata una valutazione rispetto all’applicazione di tali normative?

Sezione F - Conoscenza azioni sul territorio

1. Avete partecipato al Convegno inerente l’attuazione del diritto-dovere all’istruzione e formazione tenutosi a Pistoia il 29 settembre 2004?

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2. Avete partecipato all’Orientagiovani (dicembre 2004)? 3. Avete partecipato alle riunioni riguardanti i percorsi modulari per i ragazzi over

14? Avete aderito a tali attività? 4. Siete a conoscenza dei percorsi sperimentali attivati presso IPSAR Martini –

SCUOLA INTEGRA e IPSIA Pacinotti – IFI? 5. Siete a conoscenza delle attività svolte dai Centri per l’impiego, in particolare dai

tutor dell’Obbligo Formativo?

Sezione G - Agenzie formative

1. Siete a conoscenza di quali agenzie operano sull’orientamento? 2. Avete attivato collaborazioni e partenariati con alcune agenzie formative?

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3. Che tipo di esperienza è stata fatta? 4. Che valutazione siete in grado di fornire rispetto ai percorsi di collaborazione

attivati?

Opinioni sulla normativa

Suggerimenti

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ALLEGATO N.3 ELABORAZIONE QUESTIONARI MODALITA' ORIENTAMENTO

La Commissione Tecnica A ed il Gruppo di Coordinamento nell’elaborare il

questionario relativo alle modalità di orientamento attuate nelle Scuole Medie

Inferiori e Superiori ha inteso supportare l’approccio secondo cui le attività d

orientamento scolastico e

i

professionale che coinvolgono le persone in una fase di

passaggio, di transizione, di “scelta” e quindi in una fase delicata per cu

l’orientamento diventa una azione fondamentale.

I soggetti coinvolti sono i ragazzi e le ragazze inserite nei percorsi scolastici, con l

i

e

loro specifiche esigenze e potenzialità: ciò incide notevolmente sulle metodologie che

possiamo adottare, oltre che sulle basi teoriche.

Nell’intento di approfondire l’analisi relativa alle modalità di orientamento nel mese d

aprile 2005 è stato somministrato un

i

questionario semistrutturato costituito da

quaranta domande suddivise in sette sezioni ai Dirigenti Scolastici delle Scuole della

Provincia di Pistoia. Il questionario è stato somministrato in forma di intervista da tre

insegnanti membri della commissione e del gruppo di coordinamento provinciale.

Il questionario è stato somministrato all’intero universo delle scuole pistoiesi, cioè 20

Scuole Medie Inferiori e 16 Scuole Medie Superiori.

SEZIONE A Pagina 1

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Sezione A - Risorse impiegate

1. La vostra scuola investe delle risorse nell’attività di orientamento ?

SI NO TOTALE

Scuole medie inferiori 20 100% 0 0% 20

Scuole medie superiori 16 100% 0 0% 16

In questa sezione del questionario si è inteso analizzare la tipologia e la quantità delle

Risorse utilizzate in termini di Risorse Umane e finanziarie. Dall'analisi dei dati emerge

che la totalità delle scuole del territorio provinciale investe risorse in attività d

orientamento.

Per

i

quanto riguarda la tipologia di Risorse Umane incaricate di tale funzione si rileva

che l’attività è svolta sia nelle Scuole Medie Inferiori che Superiori prevalentemente da

docenti ed incaricati; nelle Scuole Medie Inferiori sono però mediamente investite un

numero inferiori di Risorse Umane (valore medio 5.8) rispetto alle Scuole Medie

Superiori (valore medio 8.1).

Le risorse economiche utilizzate per l’orientamento sono per lo più fondi propri della

scuola, con alcune differenze fra Scuole Medie Inferiori e Superiori: infatti quest’ultime

utilizzano un numero di fondi propri maggiori delle Scuole Medie Inferiori. Anche il

ricorso a fondi ministeriali è diverso: le Scuole Medie Inferiori ne fanno maggiore

utilizzo rispetto alle Scuole Medie Superiori.

SEZIONE A Pagina 2

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2.a Quali Risorse Umane sono incaricate per l’attività di orientamento ?

Scuole medie inferiori

SI NO TOTALEDocente refente specifico (funzione

strumentale orientamento) 17 85% 3 15% 20Docenti e incaricati 9 45% 11 55% 20

Commissione per l'orientamento 6 30% 14 70% 20Coordonatori delle classi terze 3 15% 17 85% 20

Altro 11 55% 9 45% 20

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Docente refentespecifico (funzione

strumentaleorientamento)

Docenti e incaricati Commissione perl'orientamento

Coordonatori delleclassi terze

Altro

SI NO

SEZIONE A Pagina 3

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Scuole medie superiori

SI NO TOTALEDocente refente specifico (funzione

strumentale orientamento) 11 69% 5 31% 16Docenti e incaricati 14 88% 2 13% 16

Commissione per l'orientamento 5 31% 11 69% 16Coordonatori delle classi terze 4 25% 12 75% 16

Altro 0 0% 16 100% 16

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Docente refentespecifico (funzione

strumentaleorientamento)

Docenti e incaricati Commissione perl'orientamento

Coordonatori delleclassi terze

Altro

SI NO

SEZIONE A Pagina 4

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2.b Quante Risorse Umane sono incaricate per l’attività di orientamento ?

Scuole medie inferiori Valore medio: 5,8

Scuole medie superiori Valore medio: 8,1

0 1-5 6-10 >11 Non risposta TOTALEScuole medie inferiori 5 7 3 4 1 20 Scuole medie superiori - - 9 6 1 16

Scuole secondarie di primo grado

-

1

2

3

4

5

6

7

8

0 1-5 6-10 >11 Nonrisposta

Scuole secondarie di secondo grado

-

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

0 1-5 6-10 >11 Nonrisposta

SEZIONE A Pagina 5

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p g

Scuole medie inferiori

SI NO TOTALEFondi propri della scuola 14 70% 6 30% 20

Risorse esterne 3 15% 17 85% 20Fondi ministeriali 11 55% 9 45% 20

Fondi PIA 3 15% 17 85% 20

Scuole medie superiori

SI NO TOTALEFondi propri della scuola 15 94% 1 6% 16

Risorse esterne 1 6% 15 94% 16Fondi ministeriali 4 25% 12 75% 16

Fondi PIA 0 0% 16 100% 16

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Fondi propri della scuola Risorse esterne Fondi ministeriali Fondi PIA

SI NO

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Fondi propri della scuola Risorse esterne Fondi ministeriali Fondi PIA

SI NO

SEZIONE A Pagina 6

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Sezione B - Modalità di orientamento effettuate dalle SCUOLE MEDIE INFERIORI(sezione rivolta alle sole scuole medie inferiori)

Nelle scuole Medie Inferiori l’orientamento viene svolto prevalentemente a classi e

gruppi (50%) ed i criteri utilizzati per preorientare i ragazzi sono le attitudini (criterio

utilizzato in 18 Scuole su 20) ed il profitto (criterio utilizzato nel 70% di Scuole); d

minore ma non di irrilevante im

i

portanza risultano il comportamento e gli interessi

personali dei ragazzi(40%) e le preferenze logistiche e la tradizione del territorio

(30%).

Per quanto attiene la collocazione temporale dell’attività di orientamento, dai dati s

evince che nella ma

i

ggior parte dei casi l’orientamento viene svolto sia in orario

scolastico antimeridiano che pomeridiano ed è concentrato prevalentemente nei mes

compresi fra Ottobre e Gennaio della terza classe di ogni Anno Scolastico. Tal

i

e

concentrazione è spiegabile con il fatto che entro il mese di Gennaio i ragazzi devono

effettuare la prescrizione al secondo ciclo dell’istruzione per cui l’azione di orientamento

alla scelta costituisce una azione importante di supporto a tale tappa.

La centralità del ruolo del docente nelle attività di orientamento è sottolineata dal fatto

che il numero di Risorse Umane im

,

piegate, come messo in evidenza nella sezione

precedente, è nell’80% dei casi il referente per l’orientamento (ossia colui che individua

le scuole a cui rivolgersi per effettuare l’orientamento).

La modalità con la quale viene effettuata l’attività di orientamento è strettamente

legata alle informazioni circa i piani di studio delle scuole superiori mentre meno

importanza viene attribuita agli sbocchi professionali. La modalità di orientamento

maggiormente gradita a ragazzi e alle famiglie è rappresentata dagli incontri formativ

con

i

gli insegnati; ciò si collega al fatto che l’orientamento è percepito più come

informazione rispetto ai curricula della Scuola Superiore che come momento di supporto

alla scelta formativa e lavorativa basata sugli interessi, attitudini e non solo su

rendimento scolastico.

L’attività di orientamento è stata fortemente valorizzata e

l

potenziata

dall’Amministrazione Provinciale attraverso la realizzazione di progetti volti ad

accompagnare i ragazzi e le loro famiglie al successo scolastico, formativo e lavorativo,

per questo in un significativo numero di Scuole Medie Inferiori l’attività di orientamento

è legata alla realizzazione di stage, lezioni singole e laboratori tecnico – pratici.

L’orientamento è svolto nella maggior parte dei casi in collaborazione con i Centri per

l’Impiego; in particolare tale azione si realizza attraverso momenti informativ

pro

i

gettati e realizzati dalle tutor dell’Obbligo Formativo insieme alle singole istituzion

scolastiche. Tale collaborazione risulta im

i

portante anche i fini del monitoraggio

effettuato dalle scuole medie inferiori rispetto alle scelte effettuate dai ragazzi in

seguito al conseguimento della licenza media.

SEZIONE B Pagina 1

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4. Con quali modalità viene svolto l’orientamento ? A classi complete o a gruppi preorientati?

Classi e gruppi 10 50,0%

Classi 6 30,0%

Gruppi 4 20,0%

Totale 20 100,0%

5. Quali sono i criteri utilizzati per preorientare i ragazzi ?

SI NO TOTALEAttitudine 18 90% 2 10% 20Profitto 14 70% 6 30% 20

Comportamento 8 40% 12 60% 20Compagni 3 15% 17 85% 20

Amici 3 15% 17 85% 20Preferenze logistiche di tradizione o

territorio 6 30% 14 70% 20Professione familiare 5 25% 15 75% 20

Interessi personali degli alunni 8 40% 12 60% 20

6.Quando viene svolto l’orientamento?

Mattina 1 5,0%

Pomeriggio 7 35,0%

Mattina e pomeriggio 12 60,0%

Totale 20 100,0%

Classi e gruppi Classi Gruppi

MattinaPomeriggioMattina e pomeriggio

SEZIONE B Pagina 2

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7. Come è percepito l’orientamento da insegnati ed alunni rispetto alla didattica ?

SI NO TOTALE

Come parte integrante della didattica 14 70% 6 30% 20Profitto 3 15% 17 85% 20

Comportamento 1 5% 19 95% 20Compagni 4 20% 16 80% 20

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1 SI NO

SEZIONE B Pagina 3

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8. Chi individua le scuole a cui rivolgersi per effettuare l’orientamento ?

SI NO TOTALEIl referente per l'orientamento 16 80% 4 20% 20

La commisione d'orientamento 5 25% 15 75% 20Altro 4 20% 16 80% 20

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Il referente per l'orientamento La commisione d'orientamento Altro

SI NO

SEZIONE B Pagina 4

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9. Con quali modalità ?

SI NO TOTALESi attende una richiesta 2 10% 18 90% 20

Il momento di orientamento è aperto alla famiglia 17 85% 3 15% 20

Ci sono attività di scuola aperta 10 50% 10 50% 20L'orientamento si aggiorna e informa

presso la scuola superiore 12 60% 8 40% 20L'orientamento si basa su altre

esperienze 1 5% 19 95% 20Altro 9 45% 11 55% 20

10. Che tipo di informazioni richiedete agli istituti superiori / inferiori?

SI NO TOTALEPiani di studio 16 80% 4 20% 20

Sbocchi professionali e universitari 8 40% 12 60% 20Altro 5 25% 15 75% 20

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

Piani di studio

Sbocchi professionali euniversitari

Altro

SI NO

SEZIONE B Pagina 5

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11. In che periodo si comincia, quanto dura?

La durata media è di 6 mesi

Durata dell'orientamento in mesi Num. Scuole

3 3

4 4

5 3

6 3

7 4

8 1

9 o più 2

Durata dell'orientamento in mesi

0

1

2

3

4

5

3 4 5 6 7 8 9 o più

SEZIONE B Pagina 6

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Anno e mese di corso Scuole

Prima Maggio 1

Prima Giugno 1

Seconda Settembre 0

Seconda Ottobre 0

Seconda Novembre 1

Seconda Dicembre 1

Seconda Gennaio 3

Seconda Febbraio 3

Seconda Marzo 4

Seconda Aprile 2

Seconda Maggio 3

Seconda Giugno 3

Terza Settembre 5

Terza Ottobre 18

Terza Novembre 19

Terza Dicembre 20

Terza Gennaio 16

Terza media Febbraio 6

Terza media Marzo 5

0

5

10

15

20

25

Prima

Mag

gio

Prima

Giug

no

Secon

da S

ettem

bre

Secon

da O

ttobre

Secon

da N

ovem

bre

Secon

da D

icembre

Secon

da G

enna

io

Secon

da F

ebbra

io

Secon

da M

arzo

Secon

da A

prile

Secon

da M

aggio

Secon

da G

iugno

Terza

Settem

bre

Terza

Otto

bre

Terza

Nov

embre

Terza

Dice

mbre

Terza

Gen

naio

Terza m

edia

Febbra

io

Terza m

edia

Marzo

SEZIONE B Pagina 7

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In quali spazi?

SI NO TOTALEScuola secondaria di primo grado 18 90% 2 10% 20Scuola secondaria di primo grado 3 15% 17 85% 20

12. Quali sono le più gradite dagli allievi o dai genitori?

SI NO TOTALEIncontri formativi con insegnanti 14 70% 6 30% 20

Visita all'istituto superiore 6 30% 14 70% 20Stage e laboratori pratici 6 30% 14 70% 20

Presentazioni multimediali 4 20% 16 80% 20Sito dell'istituto superiore 2 10% 18 90% 20

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Incontri formativicon insegnanti

Visita all'istitutosuperiore

Stage e laboratoripratici

Presentazionimultimediali

Sito dell'istitutosuperiore

SI NO

SEZIONE B Pagina 8

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13. Vengono effettuati stages, ci sono minicorsi o singole lezioni ?

SI NO TOTALEStages 10 50% 10 50% 20

Minicorsi 6 30% 14 70% 20Lezioni singole 7 35% 13 65% 20

Laboratori tecnico/pratici 3 15% 17 85% 20Altro 3 15% 17 85% 20

14. L’attività di orientamento è svolta avvalendosi della collaborazione dei Centri per l’Impiego ?

SI NO TOTALE

Collaborazione dei Centri per l'Impiego 17 85% 3 15% 20

15. Vengono fornite informazioni per quanto riguarda i contratti di apprendistato ?

SI 16 80,0%

NO 3 15,0%

NON RISPONDE 1 5,0%

Totale 20 100,0%

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

Stages

Minicorsi

Lezioni singole

Laboratori tecnico/pratici

Altro

SI NO

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE B Pagina 9

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16.Come sono informate le famiglie rispetto all’attuazione del diritto-dovere all’istruzione e formazione ?

SI NO TOTALEIncontri con le famiglie 14 70% 6 30% 20

Ricevimenti genitori/consigli di classe 3 15% 17 85% 20Circolari interne e materiale

informativo 7 35% 13 65% 20

17. Viene effettuato un monitoraggio da parte della scuola in seguito al conseguimento della licenza media ?

SI NO TOTALE

Collaborazione dei Centri per l'Impiego 17 85% 3 15% 20

0 2 4 6 8 10 12 14 16

Incontri con le famiglie

Ricevimentigenitori/consigli di classe

Circolari interne e materialeinformativo

18SI NO

SEZIONE B Pagina 10

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(sezione rivolta alle sole scuole medie superiori)

Sezione C - Modalità di orientamento effettuate dagli Istituti Superiori nelle Scuole Medie inferiori

In questa sezione si è cercato d analizzare le modalità con cui le Scuole medie

Superiori effettuano l’orientamento e dai dati emerge che nella totalità dei casi si

ricorre ai docenti i quali, nello svolgimento di tale attività, utilizzano prevalentemente

materiale cartaceo che fornisce informazioni rispetto alla struttura organizzativa e

didattica e al POF.

Rispetto alle Scuole Medie Inferiori l’orientamento viene svolte per un periodo più

lungo in particolare da settembre fino a Gennaio. Le motivazioni di tale

concentrazione sono le medesime della Scuola Media Inferiore.

Tutti gli Istituti Superiori presenti nel territorio provinciale pistoiese organizzano

momenti di apertura della scuola denominati Open day. Anche se risulta variegato il

numero di giornate previste ben 11 istituti su 17 prevedono 3 o più giornate all’anno.

Da rilevare che le scuole Superiori forniscono informazioni rispetto ad attività di

orientamento e passaggi fra sistemi (il 100%) ma solo quattro Istituti di tutto il

territorio provinciale presentano il modello di sperimentazione in atto nella regione

Toscana nonostante alla maggioranza (circa il 70%) sia noto il documento siglato fra

Regione Toscana e MIUR e MLPS nel giugno del 2003 dal quale è scaturita

l’esperienza toscana dei percorsi integrati.

Gli Istituti superiori valutano l’efficacia del loro intervento di orientamento

prevalentemente sulla base del numero di iscrizioni ottenute (65%) in minore misura

sulla soddisfazione dei ragazzi.

SEZIONE C Pagina 1

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1. Cosa viene presentato durante l’orientamento ?

SI NO TOTALEMateriale informativo cartaceo e

multimediale 11 65% 6 35% 17Struttura organizzativa e didattica 11 65% 6 35% 17

POF 8 47% 9 53% 17Sbocchi professionali o universitari 4 24% 13 76% 17

2. Quali Risorse Umane vengono impiegate ?

SI NO TOTALEDocenti 17 100% 0 0% 17Alunni 4 24% 13 76% 17

Amministrativi 4 24% 13 76% 17

0 2 4 6 8 10 12 14

Materiale informativocartaceo e multimediale

Struttura organizzativa edidattica

POF

Sbocchi professionali ouniversitari

SI NO

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Docenti

Alunni

Amministrativi

SI NO

SEZIONE C Pagina 2

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3. In quale periodo viene effettuato l’orientamento ?

Anno e mese di corsoNum. Scuole

Setembre 2

Ottobre 10

Novembre 16

Dicembre 16

Gennaio 16

Febbraio 3

Marzo 3

Aprile 1

Maggio 1

4. L’istituto superiore prevede un Open day o altro?

SI NO TOTALEOpen day 17 100% 0 0% 17

Il numero medio di giornate annue previste è 2,9

Numero di giornate previste Numero di scuole

0-2 63-4 7

5 e maggiore 4

SI NO TOTALE17 100% 0 0% 17

5. Vengono fornite informazioni rispetto a possibili attività di riorientamento ed eventuali passerelle da un sistema ad un altro?

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

Set

embr

e

Otto

bre

Nov

embr

e

Dic

embr

e

Gen

naio

Febb

raio

Mar

zo

Apr

ile

Mag

gio

Numero di giornate previste

012345678

0-2 3-4 5 e maggiore

SEZIONE C Pagina 3

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Numero di scuole

Dettagliate 13 76,5%

Sintetiche 3 17,6%

Non vengono fornite 1 5,9%

Totale 17 100,0%

7. E’ noto il documento Stato Regioni del Giugno 2003?

SI NO TOTALE

12 71% 5 29% 17

Si 4 23,5%

No 10 58,8%

Non risponde 3 17,6%

Totale 17 100,0%

6. Vengono fornite informazioni rispetto a crediti e certificazione di competenze ?

8. Gli Istituti Superiori presentano la sperimentazione del modello toscano durante l’orientamento?

DettagliateSinteticheNon vengono fornite

Si No Non risponde

SEZIONE C Pagina 4

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9. Come valutate l’efficacia del Vostro intervento?

SI NO TOTALESoddisfazione dei ragazzi 6 35% 11 65% 17

Numero di iscrizioni ottenute 11 65% 6 35% 17Monitoraggio sull'orientamento 2 12% 15 88% 17

Altro 5 29% 12 71% 17

0

2

4

6

8

10

12

14

16

Soddisfazione deiragazzi

Numero di iscrizioniottenute

Monitoraggiosull'orientamento

Altro

SI NO

SEZIONE C Pagina 5

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Sezione D - Raccordo tra scuole

Scuole medie inferiori

SI 9 45,0%

NO 3 15,0%

NON RISPONDE 8 40,0%

Totale 20 100,0%

1. Esiste una pianificazione degli interventi fra le diverse scuole della realtà territoriale?

SI NO NON RISPONDE

Dai dati rilevati in questa sezione emerge che è poco presente una pianificazione degli

interventi di orientamento e, quindi, è quasi completamente assente un sistema di

controllo e di gestione di tale pianificazione, che risulterebbe, invece, molto

importante.

Nonostante questo, però, le azioni di orientamento vengono concordate e ciò a

dimostrazione che l’aspetto pragmatico tipico di questa realtà territoriale è prioritario

rispetto al momento della pianificazione, che occorre per poter rafforzare le

raccomandazioni provenienti dalla Unione Europea (in particolare il principio di

sussidiarietà) ed aumentare il grado di integrazione nel “territorio” dobbiamo piano

piano rafforzare il momento della pianificazione rispetto a quello dell’azione. Ciò,

infatti, permetterebbe di attuare il modello di buone prassi già sperimentato in alcune

realtà in cui l’orientamento è svolto in rete con altre scuole: tale modello è stato più

sperimentato nelle Scuole Medie Inferiori che Superiori.

La modalità di svolgimento dell’orientamento è per lo più strutturata (35% Scuole

Medie Inferiori e 37,5% Scuole Medie Superiori) e parzialmente strutturata (20%

Scuole Medie Inferiori e 18,8% Scuole Medie Superiori).

SEZIONE D Pagina 1

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Scuole medie superiori

SI 2 12,5%

NO 12 75,0%

NON RISPONDE 2 12,5%

100,0%Totale 16

2. Vi è un sistema di monitoraggio e controllo di tale pianificazione?

Scuole medie inferiori

SI 5 25,0%

NO 5 25,0%

NON RISPONDE 10 50,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 2 12,5%

NO 11 68,8%

NON RISPONDE 3 18,8%

Totale 16 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE D Pagina 2

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3. Le azioni di orientamento sono concordate?

Scuole medie inferiori

SI 15 75,0%

NO 1 5,0%

NON RISPONDE 4 20,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 16 100,0%

NO 0 0,0%

NON RISPONDE 0 0,0%

Totale 16 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE D Pagina 3

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4. Nello svolgimento dell’attività di orientamento viene richiesto di seguire delle regole o viene lasciata libertà di gestione del momento di orientamento?

Scuole medie inferiori

Totalmente strutturata 7 35,0%

Parzialmente strutturata 4 20,0%Libera nei contenuti e strutturata nei tempi e negli spazi 3 15,0%

Totalmente libera 2 10,0%

Non risponde 4 20,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

Totalmente strutturata 6 37,5%

Parzialmente strutturata 3 18,8%Libera nei contenuti e strutturata nei tempi e negli spazi 3 18,8%

Totalmente libera 0 0,0%

Non risponde 4 25,0%

Totale 16 100,0%

Totalmente strutturata

Parzialmente strutturata

Libera nei contenuti e strutturata nei tempie negli spaziTotalmente libera

Non risponde

Totalmente strutturata

Parzialmente strutturata

Libera nei contenuti e strutturata nei tempie negli spaziTotalmente libera

Non risponde

SEZIONE D Pagina 4

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5. Si realizzano attività di orientamento in rete con altre scuole ?

Scuole medie inferiori

SI 8 40,0%

Solo con alcune scuole 2 10,0%

NO 8 40,0%

Non risponde 2 10,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 4 25,0%

Solo con alcune scuole 2 12,5%

NO 9 56,3%

Non risponde 1 6,3%

Totale 16 100,0%

SISolo con alcune scuoleNONon risponde

SISolo con alcune scuoleNONon risponde

SEZIONE D Pagina 5

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Sezione E - Conoscenza normative

1. È stata fatta formazione in merito alle seguenti normative?

Scuole medie inferiori

SI NO TOTALEL.53/2003 17 85% 3 15% 20

Schema di Decreto sul diritto dovere all’istruzione e formazione del 12 05

2004 12 60% 8 40% 20D.Lgs. 276/2003 (riforma Biagi contratto di apprendistato per

l’espletamento del diritto – dovere all’istruzione e formazione) 3 15% 17 85% 20

A premessa di questa sezione dobbiamo dire che negli ultimi cinque anni sono

intervenuti profondi cambiamenti normativi sia nell’ambito dell’istruzione che del

lavoro e ciò ha creato una situazione di incertezza normativa, che ha sicuramente

influito nelle azioni di orientamento intraprese.

Le Scuole Medie Inferiori risultano maggiormente informate rispetto alle Scuole Medie

Superiori in relazione alla Legge 53/2003 (e successivi decreti attuativi), D. Lgs.

276/2003.

I canali attraverso i quali si è venuti a conoscenza delle normative sopra citate sono

diverse: nelle Scuole Medie inferiori le comunicazioni istituzionali provenienti dalle

istituzioni nazionali e locali hanno avuto maggiore forza che nelle Scuole Medie

Superiori dove ha funzionato di più l’autofomazione.

Un numero cospicuo di informazioni, inoltre, sono state raccolte attraverso l’utilizzo

delle nuove tecnologie informatiche.

Occorre mettere in evidenza, ed avviare una attenta riflessione, che in entrambi gli

ordini di scuole non viene quasi completamente effettuata una valutazione rispetto

all’applicazione di tale normativa.

SEZIONE E Pagina 1

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Scuole medie superiori

SI NO TOTALEL.53/2003 5 31% 11 69% 16

Schema di Decreto sul diritto dovere all’istruzione e formazione del 12 05

2004 5 31% 11 69% 16D.Lgs. 276/2003 (riforma Biagi contratto di apprendistato per

l’espletamento del diritto – dovere all’istruzione e formazione) 3 19% 13 81% 16

2. Attraverso quali canali siete venuti a conoscenza delle normative sopraccitate? Come ne avete dato diffusione?

Scuole medie inferiori

SI NO TOTALEAutoformazione 9 45% 11 55% 20

Autoformazione via internet 8 40% 12 60% 20MIUR - intranet - informazioni

ministeriali 10 50% 10 50% 20Comunicazioni istituzionali della

regione e provincia 14 70% 6 30% 20Altro 3 15% 17 85% 20

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Autoformazione Autoformazionevia internet

MIUR - intranet -informazioniministeriali

Comunicazioniistituzionali della

regione e provincia

Altro

SI NO

SEZIONE E Pagina 2

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Scuole medie superiori

SI NO TOTALEAutoformazione 9 56% 7 44% 16

Autoformazione via internet 5 31% 11 69% 16MIUR - intranet - informazioni

ministeriali 4 25% 12 75% 16Comunicazioni istituizionali della

regione e provincia 5 31% 11 69% 16Altro 0 0% 16 100% 16

3. Viene effettuata una valutazione rispetto all’applicazione di tali normative?

Scuole medie inferiori

SI 4 20,0%

NO 8 40,0%

NON RISPONDE 8 40,0%

Totale 20 100,0%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Autoformazione Autoformazione viainternet

MIUR - intranet -informazioniministeriali

Comunicazioniistituizionali della

regione e provincia

Altro

SI NO

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE E Pagina 3

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Scuole medie superiori

SI 2 12,5%

NO 12 75,0%

NON RISPONDE 2 12,5%

Totale 16 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE E Pagina 4

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Sezione F - Conoscenza azioni sul territorio

1. Avete partecipato al Convegno inerente l’attuazione del diritto-dovere

Scuole medie inferiori

SI 9 45,0%

NO 6 30,0%

NON RISPONDE 5 25,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 8 50,0%

NO 7 43,8%

NON RISPONDE 1 6,3%

Totale 16 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

I dati analizzati in questa sezione mettono in evidenza che le azioni maggiormente

conosciute sono quelle già da anni ripetute sul territorio (i percorsi modulari), mentre

c’è ancora scarsa conoscenza rispetto ad iniziative più nuove come la sperimentazione

Da ciò emer

.

ge la necessità di reiterare le azioni di comunicazioni sperimentando anche

nuove metodologie che prevedano azioni di maggiore coinvolgimento del territorio

come, ad esempio, laboratori di progettazione e focus group in modo tale da rafforzar

,

e

l’attività di pianificazione e coordinamento come sottolineato poco sopra.

Le attività svolte dalle Tutor dell’Obbligo Formativo risultano conosciute, maggiormente

dalle Scuole Superiori (87.5%) che dalle Scuole Medie Inferiori (75%) anche se lo

scostamento non è grandissimo considerato il campione analizzato.

SEZIONE F Pagina 1

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2. Avete partecipato all’Orientagiovani (dicembre 2004)?

Scuole medie inferiori

SI 2 10,0%

NO 11 55,0%

NON RISPONDE 7 35,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 7 43,8%

NO 8 50,0%

NON RISPONDE 1 6,3%

Totale 16 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE F Pagina 2

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3.1 Avete partecipato alle riunioni riguardanti i percorsi modulari per i ragazzi over 14?

Scuole medie inferiori

SI 14 70,0%

NO 2 10,0%

NON RISPONDE 4 20,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 5 31,3%

NO 10 62,5%

NON RISPONDE 1 6,3%

Totale 16 100,0%

3.2 Avete aderito a tali attività?

Scuole medie inferiori

SI 13 65,0%

NO 3 15,0%

NON RISPONDE 4 20,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 4 25,0%

NO 5 31,3%

NON RISPONDE 7 43,8%

Totale 16 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE F Pagina 3

Page 44: ALLEGATO N. 1 Scheda Processo di promozione e diffusione · Responsabile Provincia Servizio Istruzione in seguito alla concertazione avvenuta con le scuole Descrizione e scopo Sensibilizzare

4. Siete a conoscenza dei percorsi sperimentali attivati presso IPSAR Martini – SCUOLA INTEGRA e IPSIA Pacinotti – IFI?

Scuole medie inferiori

SI 19 95,0%

NO 0 0,0%

NON RISPONDE 1 5,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 13 81,3%

NO 3 18,8%

NON RISPONDE 0 0,0%

Totale 16 100,0%

5. Siete a conoscenza delle attività svolte dai Centri per l’impiego, in particolare dai tutor dell’Obbligo Formativo?

Scuole medie inferiori

SI 15 75,0%

NO 1 5,0%

NON RISPONDE 4 20,0%

Totale 20 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE F Pagina 4

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Scuole medie superiori

SI 14 87,5%

NO 2 12,5%

NON RISPONDE 0 0,0%

Totale 16 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SEZIONE F Pagina 5

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Sezione G - Agenzie formative

1. Siete a conoscenza di quali agenzie operano sull’orientamento?SI NO TOTALE

Scuole medie inferiori 20 100% 0 0% 20

Scuole medie superiori 15 94% 1 6% 16

2. Avete attivato collaborazioni e partenariati con alcune agenzie formative?

Scuole medie inferiori

SI 9 45,0%

NO 6 30,0%

NON RISPONDE 5 25,0%

Totale 20 100,0%

Scuole medie superiori

SI 8 50,0%

NO 7 43,8%

NON RISPONDE 1 6,3%

Totale 16 100,0%

SI NO NON RISPONDE

SI NO NON RISPONDE

Le agenzie formative operanti nel territorio risultano avere una buona visibilità su

territorio; i

l

partenariati risultano maggiormente sviluppati, anche se di poco, nelle

Scuole Medie Superiori rispetto alle Inferiori attraverso la realizzazione di percors

finanziati con FSE.

La valutazione dell’esperienza è più positiva nelle Scuole Medie Inferiori che Superiori.

i

SEZIONE G Pagina 1

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3. Che tipo di esperienza è stata fatta?

Scuole medie inferiori

SI NO TOTALEPercorsi modulari 2 10% 18 90% 20

Progetti FSE (Progetti Europei) 6 30% 14 70% 20Percorsi integrati (sperimentazione

regionale 1 5% 19 95% 20Altro 4 20% 16 80% 20

Non risponde 6 30% 14 70% 20

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Autoformazione Autoformazionevia internet

MIUR - intranet -informazioniministeriali

Comunicazioniistituzionali della

regione e provincia

Altro

SI NO

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Scuole medie superiori

SI NO TOTALEPercorsi modulari 2 13% 14 88% 16

Progetti FSE (Progetti Europei) 4 25% 12 75% 16Percorsi integrati (sperimentazione

regionale 2 13% 14 88% 16Altro 4 25% 12 75% 16

Non risponde 4 25% 12 75% 16

4. Che valutazione siete in grado di fornire rispetto ai percorsi di collaborazione attivati?

Scuole medie inferiori

POSITIVA 10 50,0%

ABBASTANZA POSITIVA 1 5,0%

SCARSA 0 0,0%

NON RISPONDE 9 45,0%

Totale 20 100,0%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Autoformazione Autoformazione viainternet

MIUR - intranet -informazioniministeriali

Comunicazioniistituizionali della

regione e provincia

Altro

SI NO

POSITIVAABBASTANZA POSITIVASCARSANON RISPONDE

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Scuole medie superiori

POSITIVA 5 31,3%

ABBASTANZA POSITIVA 2 12,5%

SCARSA 2 12,5%

NON RISPONDE 7 43,8%

Totale 16 100,0% POSITIVAABBASTANZA POSITIVASCARSANON RISPONDE

SEZIONE G Pagina 4

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a

Scuole medie inferiori

Opinioni sulla normativa SuggerimentiMaggiore informativa sulle iniziative regionali e provincialiMaggiore diffusione delle potenzialità presenti nell'ambito della formazione professionale

Avere in anticipo il materiale informativo necessario a rendere più efficace l'orientamento

In attesa di risultatiPotenziamento informazioni attività rivolte ai 14enni con rischio di abbandono

Necessità di anticipare i tempi dell'orientamento nel 1° e 2° anno della scuola media e lasciare la classe 3° per il potenziamento disciplinare alla futura scuola superiore

Rendere obbligatoria l'iscrizine alla scuola superiore e constatarne la frequenza per non perdere i ragazzi

Questa normativa nel complesso aiuta l'istituzione scolastica ad approfondire l'Attività Didattica

Maggiori informazioni per quanto riguarda l'inserimento alunni con handicap e nell'ambito del disagio e dello svantaggio

Non chiara in quanto non ancora definita completamenteMolto positiva ed efficace il raccordo con la Provincia Migliorare il grado di raccordo tra i soggetti

interagenti a livello istituzionale e non per un orientamento efficace degli studenti

Rispondenti alle esigenze dell'utenza e del territorio

Giudizio negativo sullo scollamento tra la conclusione della scuola media e l'inizio dei corsi di formazione a 15 anni. Perplessità sulla possibilità di un eventuale passaggio dalla formazione all'istruzione tradizionale.

Maggiore attenzione ai soggetti a rischio, maggiori finanziamenti all'orientamento in genereale e alla formazione professionale in particolare

Soddisfacente ma carente sul piano operativo e delle risorse

Innalzamento obbligo scolastico fino a 16 anni e successiva differenziazione in due o più canali. Maggiore chiarezza e precisa definizione degli standard nazionali relativi alla formazione

Diritto - dovere appare un concetto giuridico meno forte rispetto all'obbligo scolastico. Difficoltà a praticare realmente la pari opportunità fra i percorsi di studio e lformazine. Difficoltà a render effettiva la formazione

SEZIONE G Pagina 5

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Dovrebbe esistere un piano omogeneo dei servizi offerti dalle varie agenzie operanti sul territorio. Alcuni progetti (es. NOW) dovrebbero essere più tempestivi.

Scuole medie superioriOpinioni sulla normativa Suggerimenti

Realizzazione di un progetto al fine di informare e formare i Docenti della S. Media inf. sulle specificità dei piani di studio, dei profili professionali e delle competenze acquisibili nei corsi degli Ist. Secondari

Troppo fluttuante, poco chiara ancora in fase di definizione nei contenuti nella definizione e nell'attribuzione delle competenze

Maggiore raccordo tra tutte le istituzioni che a vari livelli si occupano dell'istruzione e della formazioneEccessiva frammentazione delle attività di orientamento sia da parte delle scuole medie che specialmente le università

Non è sufficiente l'integrazione e il confronto tra scuola media e superioreLa normativa prevede un grande cambiamento ma tutti i cambiamenti necessitano di risorse economiche e formative che non ci sono

Uno dei punti deboli della riforma è la scomparsa di scuole d'indirizzo come i tecnici

Maggior chiarezza nel far capire alle scuole medie che è un loro obbligo fare orientamento

Le scuole devono capire che l'orientamento è un sevizio che si offre ai ragazzi e nessuna deve rifiutarsi di farlo (per paura di perdere i ragazzi)

Positive perché favorisce il monitoraggio e il recupero delle situazioni di "drop out"

Formare i docenti della SMS inferiore sulle specificità dei piani di studio, dei profili professionali e delle competenze nei corsi degli Istituti Secondari del territorio.

Dovrebbe prevedere un maggior raccordo tra scuole medie e superiori

Si dovrebbe prevedere un progetto comune tra scuole medie e superiori per lavorare in gruppo

Sembra ancora troppo "nebulosa", aspettiamo di vederla attuata

SEZIONE G Pagina 6

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ALLEGATO N. 4 Processo di tutoraggio

1) Sottoprocesso Tutoraggio Centro per l’Impiego

Redatto dal Coordinatore provinciale Obbligo Formativo

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Responsabile Dirigente Servizio Istruzione e Formazione Professionale e Responsabile Centro Impiego (Il Tutor Obbligo Formativo dipende dal Servizio Istruzione e Formazione Professionale ed è alle dipendenze funzionali dei CI della Provincia di Pistoia)

Descrizione e scopo La funzione di tutorato nell’obbligo formativo riveste un ruolo strategico: il tutor, infatti, è il

soggetto che deve assistere i giovani nel loro percorso fuori della scuola, deve monitorarne l’andamento ed attivarsi sia direttamente sia coinvolgendo altri soggetti ed altri Servizi per garantire il successo formativo. Le attività che compongono la funzione di tutorato sono le seguenti: 1. Accoglienza dell’utenza nella struttura e svolgimento del colloquio di informazione finalizzato al processo di scelta del percorso formativo; 2. Accompagnamento all'eventuale colloquio di orientamento finalizzato alla personalizzazione dell’intervento orientativo; 3. Monitoraggio del percorso formativo intrapreso dai giovani; 4. Riconvocazione dei giovani a rischio di abbandono; 5. Promozione del servizio ed organizzazione della rete di intervento sul territorio: famiglie, servizi di intervento sociale, imprese e loro associazioni, istituzioni scolastiche ed altri soggetti sociali ed istituzionali. Da tali attività risulta evidente che la funzione di tutorato non solo facilita il percorso che compie l’utenza

Allegato_4.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia Pagina 1 di 4

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ALLEGATO N. 4 Processo di tutoraggio

1) Sottoprocesso Tutoraggio Centro per l’Impiego

Redatto dal Coordinatore provinciale Obbligo Formativo

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

nella struttura, ma agisce verso il “confine esterno” di questa, in quel complesso di azioni rivolte essenzialmente all’organizzazione della rete di intervento sul territorio. Nel contesto della struttura le azioni che vanno sotto la funzione del tutorato assumono una forma circolare , in quanto presidiano l’intero processo dell’obbligo formativo.

Indicatori di controllo del processo

Scheda colloquio individuale Schede DB Obbligo Formativo Verbali di consegna scheda colloquio personale

Procedure o istruzioni operative

Scheda profilo di competenza del tutor

Documenti e registrazioni

Scheda del profilo d’ingresso dell’allievo Verbali di riunioni

Allegato_4.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia Pagina 2 di 4

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ALLEGATO N. 4 Processo di tutoraggio

1) Sottoprocesso Tutoraggio Centro per l’Impiego

Redatto dal Coordinatore provinciale Obbligo Formativo

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Attuatore Input Attività output criteriTutor OF Dati forniti OSP;

Dati forniti dal servizio accoglienza CI; Dati forniti da Istituti Scolastici; Informazioni provenienti da soggetti esterni presenti sul territorio (educatore, assistente sociale, etc.)

Aggiornamento DB Obbligo Formativo

Elenco partecipanti percorso formativo PF

Requisiti indicati nel bando della sperimentazione regionale

Tutor OF Elenco partecipanti percorso formativo PF

Telefonata e colloquio Scheda colloquio individuale

Interessi e motivazioni personali

Tutor OF Schede colloquio personale Presentazione deipartecipanti percorso PF al referente provinciale per la gestione dei progetti della sperimentazione e al Coordinatore OF

Consegna schede colloquio personale

Requisiti indicati nel bando della sperimentazione regionale e legge 196/2003

Tutor OF e Schede colloquio personale Presentazione dei Consegna schede colloquio Requisiti indicati

Allegato_4.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia Pagina 3 di 4

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ALLEGATO N. 4 Processo di tutoraggio

1) Sottoprocesso Tutoraggio Centro per l’Impiego

Redatto dal Coordinatore provinciale Obbligo Formativo

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Attuatore Input Attività output criteri Coordinatore OF

partecipanti percorso PF al Coordinatore del CP e/o Dirigente Scolastico degli Istituti Professionali Partners del Progetto

personale nel bando della sperimentazione e legge 196/2003

Tutor OF Informazioni fornite dai tutor aula Visite ed aggiornamento DB Obbligo Formativo e per casi problematici nuovo colloquio individuale

Report relativo al monitoraggio dei ragazzi inseriti nei percorsi formativi

Visite periodiche

Tutor OF Risultati inerenti il percorso formativo frequentato

Colloquio individuale e aggiornamento DB Obbligo Formativo

Qualificazioni conseguite

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Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario

ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Giugno 2004. Allegato_5.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia

Pagina 1 di 1

ALLEGATO N. 5

SCHEDA DEL PROFILO DI COMPETENZA DEL TUTOR OBBLIGO FORMATIVO PRESSO CENTRO IMPIEGO

DESCRIZIONE DELLA FUNZIONE Il tutor non svolge una funzione di assistenza alla formazione, ma piuttosto una funzione di assistenza, sorveglianza e promozione del percorso formativo. Il tutor, nell’ambito dell’incontro destinato all’accoglienza, procede ad una prima ricognizione della situazione del giovane e ad offrire le opportune informazioni di carattere generale sull’obbligo formativo, sull’offerta dei Servizi per l’impiego, sull’offerta formativa presente sul territorio e sul mercato del lavoro. Successivamente sulla base del livello di maturazione della scelta da parte del giovane, provvede ad assicurarne l’iscrizione in un percorso formativo o scolastico, oppure a prendere contatto con il datore di lavoro per l’apprendistato, oppure ad indirizzarlo ad un più approfondito colloquio di orientamento con un operatore specializzato (quando risulta evidente la difficoltà da parte del giovane ad individuare un proprio progetto formativo e professionale). Il tutor aggiorna in questo primo incontro il DB dell’obbligo formativo nel quale verranno registrati i problemi che via via emergono e gli interventi compiuti per risolverli. In seguito il tutor periodicamente entra in contatto con le strutture presso le quali si trova il giovane, per verificare la sua situazione ed intervenire in caso di forte demotivazione o di rischio di abbandono. NOME Tutor Obbligo Formativo presso CI REQUISITI (COMPETENZE)

Competenze socio-psicologiche e pedagogiche, per la gestione dei rapporti con l’utente. Competenze relazionali per la gestione dei rapporti con i diversi soggetti che

intervengono nell’adempimento dell’obbligo formativo. Competenze sui meccanismi di funzionamento della rete.

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Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario

ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005. Allegato_6.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia

Pagina 1 di 2

ALLEGATO N.6

SCHEDA COLLOQUIO PERSONALE ALLIEVO___________________

Questo documento è stato predisposto per consentire a tutti gli operatori coinvolti di utilizzare

un linguaggio comune utile alla presentazione dei soggetti interessati alla sperimentazione

(PF), in grado di individuare i loro punti di forza e di debolezza in riferimento alle rispettive

competenze tecniche e relazionali e il grado di motivazione che li spinge a scegliere un

percorso anziché un altro. La scheda viene compilata in sede di colloquio orientativo dalle tutor

dei Centri Impiego e successivamente trasferita al Coordinatore del percorso formativo tramite

un verbale di consegna.

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Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario

ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005. Allegato_6.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia

Pagina 2 di 2

Colloquio di orientamento: N° ore Tutor Data del colloquio Analisi del contesto di vita Anagrafica Conoscenza del territorio locale Analisi dei vissuti relativi all’esperienza formativa Percorso scolastico scuola media inferiore (individuazione punti di forza e debolezza) Scuola media frequentata Bocciatura; Classe ripetuta Percorso scolastico scuola media superiore (individuazione punti di forza e debolezza) Scuola media superiore Anno di bocciatura e motivazione della bocciatura o interruzione Autovalutazione Difficoltà relative al percorso scolastico e relative all’ambiente sociale Tavola cronologica e analisi delle esperienze personali e formative Valutazione esperienze formative extra-scolastico Eventuali percorsi frequentati Interessi personali Analisi delle motivazioni rispetto al percorso scelto Stesura del progetto formativo Analisi delle competenze personali e della motivazione rispetto al percorso scelto Analisi delle competenze relazionali e comunicative Saper fare rapidamente amicizia e conoscenza Saper consigliare e dare aiuto agli altri Saper mantenere la calma Saper gestire i conflitti Saper collaborare o lavorare in gruppo (Commento del tutor)

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ALLEGATO N. 7

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio d’aula

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Allegato_7.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia Pagina 1 di 5

Responsabile Responsabile OF dell’Istituto Scolastico Descrizione e scopo Il processo di Tutoraggio è destinato a garantire una definizione chiara e condivisa del profilo di ingresso

degli allievi e a seguirli durante tutta l’attività corsuale, per venire incontro ad ogni necessità di carattere

organizzativo e logistico ai fini dell’efficacia dell’azione formativa e dell’efficienza del processo di

erogazione.

Il Tutor d’aula è un facilitatore dell’apprendimento che svolge attività di sostegno al successo formativo

ed al processo di socializzazione. La funzione che il tutor è chiamato ad assolvere è di accompagnamento,

facilitazione e cura. E’ il promotore dello sviluppo e della autonomia dell’allievo. Nei corsi di formazione

professionale, il tutor è una figura professionale di riferimento e di raccordo per l’allievo, l’equipe dei

formatori e le famiglie.

Indicatori di controllo del processo

Schede anagrafiche d’ingresso e profili compilati

Corretta gestione delle aule e dei calendari

Reclami e dati da valutazione corso

Corretta tenuta dei registri

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ALLEGATO N. 7

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio d’aula

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Procedure o istruzioni operative

Modalità di compilazione dei registri

Modalità di utilizzo ed elaborazione delle schede di monitoraggio

Modalità di utilizzo ed elaborazione delle schede di valutazione degli allievi e dei docenti

Documenti e registrazioni

Programmazione temporale delle attività

Profilo d’ingresso dell’allievo proveniente dal Centro per l’Impiego

Modulo valutazione corso

Tenuta registro d’aula

Relazione intermedia sull’attività di tutoraggio

Relazione finale sull’attività di tutoraggio

Relazione di monitoraggio (1 volta al mese)

Scheda di rilevazione riunioni di coordinamento Tutor-docenti-coordinatori

Schede di gradimento ai corsisti AL7506 e AL7407A

Scheda di rilevazione colloqui individuali con i corsisti;

Scheda rilevazione interventi durante le lezioni in aula

Scheda di rilevazione colloqui con docenti

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ALLEGATO N. 7

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio d’aula

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Scheda di rilevazione colloqui con i genitori dei corsisti

Verbali comitati di progetto

Relazione tutor stage

Relazioni docenti (intermedie)

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ALLEGATO N. 7

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio d’aula

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Attuatore Input Attività Output Criteri Tempi Tutor Centro Impiego

1. Numero ragazzi interessati al percorso. 2. Dati degli allievi, comprensivi dei dati sensibili.

Reperimento dati da Osservatorio provinciale

Trasferimento dati all’ente gestore dei percorsi per l’obbligo formativo

1.1. Comunicazione scritta da parte del dirigente/funzionario del servizio Istruzione e F.P. della Provincia (da individuare) 2.1. Riunione con Istituti, tutor Centro per l’Impiego, tutor d’aula e tutor di stage e comunicazione scritta al dirigente scolastico

1.2. due mesi prima dell’avvio delle attività 2.2. due settimane prima dell’inizio del corso (dato provvisorio) una settimana prima (dato definitivo)

Tutor d’aula

Dati dei ragazzi con l’indicazione del percorso scelto

Passaggio delle schede dagli orientatori al tutor d’aula. Controllo e verifica schede, reperimento dati mancanti (es. numero di cellulare – eventuali difficoltà di spostamento e raggiungibilità della sede del corso) durante l’attività di orientamento in aula

Integrazione dati mancanti e comunicazione al dirigente scolastico

Modulo domanda d’iscrizione. Tabella riassuntiva con la specifica del numero del telefono ed eventuali difficoltà di raggiungimento della sede del corso.

Inizio corso

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ALLEGATO N. 7

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio d’aula

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Attuatore Input Attività Output Criteri Tempi Orientatore Tutor d’aula

1. Presenze/assenze 2. Clima di aula 3. Valutazione dei docenti 4. Valutazione del corso da parte degli allievi 6. Valutazione del corso da parte dei docenti e delle famiglie

1.1. Gestione del registro 2.1. Motivazione e gestione del gruppo 3.1. Coordinamento con docenti. 4.1. Somministrazione schede di gradimento. 5.1. Partecipazione collegio docenti e riunione con i genitori.

1.2. Valutazione andamento frequenza allievi 2.2. Valutazione motivazione e partecipazione degli allievi 3.2. Valutazione andamento docenze 4.2. Valutazione andamento del corso 5.2. Valutazione del corso nel suo complesso e condivisione dei risultati di monitoraggio

1.3. SEM allievi e relazione trimestrale 2.3. Griglie di osservazione e monitoraggio da usare in aula 3.3. Riunioni di coordinamento 4.3. Schede di gradimento degli allievi 5.3. Collegi dei docenti aperti ai tutor e alle famiglie

Inizio corso In itinere Fine corso

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Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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ALLEGATO N. 8

TUTOR D’AULA - SCHEDA RILEVAZIONE COLLOQUIO CON GENITORI

Il documento “Scheda di rilevazione colloqui con genitori” non è altro che un breve report dei

colloqui che periodicamente il tutor d’aula tiene con le famiglie degli allievi. Essa è costituita da

una prima parte nella quale sono riportati gli estremi della scheda e le generalità dell’allievo,

seguita da una seconda che contiene, di seguito: i partecipanti al colloquio, le competenze e

abilità in possesso dell’allievo al momento del colloquio (punti di forza), gli aspetti critici (punti

di debolezza), la situazione delle assenze effettuate. Prima dello spazio riguardante eventuali

osservazioni, vi è una parte inerente le linee d’intervento concordate con la famiglia al fine di

poter far fronte alle difficoltà emerse; nella terza vengono annotate le assenze dell’allievo al

momento della compilazione ed eventuali osservazioni.

Obiettivo della scheda è quello di documentare l’attività di rapporto con le famiglie degli allievi,

attività che in alcuni casi diviene di fondamentale importanza per garantire agli allievi buone

possibilità di raggiungimento dell’obiettivo formativo finale.

In fase di elaborazione del presente strumento, la Commissione si è orientata verso una

struttura dei colloquio tesa più a fornire informazioni alla famiglia che non a riceverle; di fatto,

all’interno dei colloqui è normale che ci sia un flusso di informazioni anche in senso inverso, ma

la Commissione non ha ritenuto di doverlo documentare, anche per non doversi trovare di

fronte alle difficoltà derivanti dalla gestione di informazioni strettamente personali. Lo spazio

destinato alla definizione delle strategie d’intervento pone l’accento sulla volontà di stabilire con

la famiglia dell’allievo un rapporto di collaborazione attiva.

La “Scheda di rilevazione colloqui con genitori” deve essere compilata dal tutor d’aula a seguito

del colloquio con la famiglia, almeno due volte durante il percorso formativo e comunque

quando si ritiene necessario.

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Allegato_8.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia Pagina 2 di 2

Compilata in data _______________ da __________________________________ CORSO _____________________________________________________ ALLIEVO ___________________________________________________ In data odierna, alla presenza di: Padre � Madre � Altro � _________________________ sono stati comunicati i seguenti dati:

• Competenze acquisite e abilità specifiche: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

• Criticità ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

• Situazione assenze: _____ su _______ In seguito a colloquio, sono state prese le seguenti decisioni: ________________________________________________________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ NOTE: ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Firma

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Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario

ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005. Allegato_9.doc - © Proprietà riservata © - Provincia di Pistoia

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ALLEGATO N. 9 Il documento “Tutor d’aula – Scheda Valutazione Allievo” riporta le valutazioni dei singoli allievi

elaborate dal tutor d’aula. Essa è costituita da tre sezioni: nella prima sono riportati gli estremi

della scheda e le generalità dell’allievo; la seconda è composta da sei items con relativi

gradienti; nella terza vengono annotate le assenze dell’allievo al momento della compilazione

ed eventuali osservazioni.

La scheda è stata prodotta con l’intenzione di fornire un quadro il più realistico possibile

dell’allievo in merito a tutti quegli aspetti afferenti la sfera relazionale e motivazionale che non

trovano spazio nelle valutazioni fornite dai docenti, e che comunque rivestono un ruolo assai

importante all’interno del percorso formativo.

In fase di elaborazione, la Commissione ha optato per uno strumento che fosse completo nel

delineare un profilo dell’allievo sufficientemente chiaro e comprensibile, ma allo stesso tempo

pratico da consultare e facilmente trasportabile in valutazione numerica.

La “Scheda di osservazione tutor aula” deve essere compilata dal tutor d’aula all’inizio del

percorso formativo, in itinere verso la metà del percorso, ed al termine.

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Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario

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TUTOR D’AULA - SCHEDA VALUTAZIONE ALLIEVO

Compilata in data _______________ da __________________________________

ALLIEVO ___________________________________________________

Interesse/motivazione 1 2 3 4 5

Integrazione col gruppo allievi 1 2 3 4 5

Rispetto delle regole 1 2 3 4 5

Capacità di relazionarsi adeguatamente con figure adulte 1 2 3 4 5

Capacità di autovalutazione 1 2 3 4 5

Capacità di risoluzione dei problemi

1 2 3 4 5 ASSENZE: _____ su _______ NOTE: ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Firma

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ALLEGATO N. 10

Questa scheda è stata predisposta per monitorare l’andamento del corso e la

partecipazione dei ragazzi iscritti e per appurare eventuali criticità nello svolgimento

del percorso intrapreso, per conoscere preventivamente situazioni a rischio di

abbandono ed offrire tempestivamente opportunità alternative.

La scheda viene compilata a cadenze regolari durante una visita concordata con il tutor

d’aula che relaziona sui singoli casi e sul gruppo.

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Scheda Monitoraggio PF

Anno :….. Qualifica :……………………………………….. Monitoraggio n. ……. Data :…………………. Tutor d’aula ……………………………… Tutor O.F. …………………………………….. Presenze :

Nome Cognome

Assenze:

Nome Cognome

Criticità : si no

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Se si (dettagliare) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Gradimento: Alto Medio Basso (dettagliare) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………..… . Confronto con tutor d’aula (per casi specifici e /o per gruppo) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Firma tutor d’aula Firma tutor Obbligo Formativo

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ALLEGATO N.11

Scheda. N.___ Riservato Servizio F.P.

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PROVINCIA DI PISTOIA Servizio Istruzione Formazione Cultura

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEGLI ALLIEVI

⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗ DATA: _____ / _____ / _______

CODICE: CORSO: ____________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗⊗

Le proponiamo questo questionario al fine di sondare il suo giudizio sul corso, gli aspetti positivi e negativi dello stesso e le potenziali modifiche da apportare. La preghiamo di esprimere pareri in assoluta libertà, libertà garantita dal fatto che la scheda è anonima e coperta dal più rigoroso segreto statistico ai sensi degli Art. 8 del D. L. n. 322/1989. I dati di questo ed altri questionari ci saranno utili per la programmazione dei corsi futuri. SI PREGA DI BARRARE, SE NON DIVERSAMENTE INDICATO, UNA SOLA CASELLA. Grazie per la collaborazione

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6.9 ARRICCHIMENTO PERSONALE 1) SESSO M π F π 2) ETA’ 3) TITOLO DI STUDIO: 3.1 Licenza media 7) In riferimento ai contenuti trattati, lei ritiene che essi siano stati sviluppati in modo:

3.2 Qualifica professionale 3.3 Diploma scuola media superiore

3.4 Laurea

7.1 esauriente 3.5 Altro

7.2 generico 7.3 troppo legato alla teoria 4) Il corso ha soddisfatto le sue aspettative

iniziali? 7.4 troppo legato alla pratica 4.1 Molto 8) Il materiale didattico (dispense

audiovisivi, ecc. ) è stato per lei: 4.2 Abbastanza

4.3 Poco 4.4 Affatto 8.1 utile / adeguato

8.2 inadeguato 5) Ritiene che questo corso sarà utile per la sua vita professionale futura? 8.3 scarsamente curato 5.1 SI 9) Le attrezzature utilizzate ed i supporti

didattici impiegati sono stati secondo lei: 5.2 NO 6) La preghiamo di quantificare con un "voto" da 1 a 10 il suo livello di soddisfazione per i diversi elementi che costituiscono il corso nel suo insieme:

9.1 Adeguati 9.2 Abbastanza adeguati 9.3 Inadeguati 9.4 molto inadeguati 6.1 CONTENUTI 10) Come giudichi il lavoro svolto dal tutor del corso:

6.2 METODI DIDATTICI

6.3 MATERIALE DIDATTICO 10.1 molto efficace

6.4 DOCENTI 10.2 efficace 10.3 poco efficace 6.5 COINVOLGIMENTO ALLIEVI

10.4 superfluo 6.6 ORGANIZZAZIONE 6.7 UTILIZZO SPAZI/ATTREZZATURE 6.8 UTILITA’ PER IL LAVORO Ricerca-Azione per il sostegno ai com di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio itati 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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11) I docenti sono stati: 14.4 partecipi indicare SI o NO ad ogni voce 15) Tra i partecipanti, si, è sviluppato

secondo lei: SI NO 11.1 chiari 11.2 disponibili 15.1 solidarietà 11.3 preparati 15.2 competitività 11.4 documentati 15.3 antipatia 11.5 puntuali 15.4 amicizia 12) Voglia dare giudizio complessivo con un "voto” (da 1 a 10) al tutor e ad ogni docente del corso:

16) Ritiene che i locali ove si è svolto il corso, fossero:

16.1 idonei Tutor________________________________

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Docenti 1)___________________________________ 2)___________________________________ 3)___________________________________ 4)___________________________________ 5)___________________________________ 6)___________________________________ 7)___________________________________ 8)___________________________________ 9)___________________________________ 10)__________________________________ 11)__________________________________ 12)__________________________________ 13) Il linguaggio usato dai docenti è stato:

16.2 non idonei 17) Riguardo la sede del corso, essa è : 17.1 facilmente raggiungibile 17.2 difficilmente raggiungibile 17.3 con facilità di parcheggio 17.4 Troppo lontana dal centro abitato 18) Riguardo ai tempi, il corso le é sembrato: 18.1 troppo lungo 18.2 troppo breve 13.1 troppo difficile 18.3 di giusta durata 13.2 troppo semplice 13.3 comprensibile ed adeguato 19) Come giudica l'orario giornaliero del corso?

14) A suo giudizio gli altri partecipanti al corso sono stati: Indicare SI o NO ad ogni voce:

19.1 Troppo impegnativo 19.2 Idoneo

SI NO 19.3 Poco impegnativo 14.1 interessati 14.2 Suff.omogenei per cultura

14.3 motivati all’apprendimento

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20) Come giudica il corso nella sua scansione oraria settimanale? 20.1 Poco frequente 20.2 Idoneo 20.3 Troppo frequente 21) Quali suggerimenti puoi darci per migliorare la qualità del corso? Rispetto a: 21.1 Durata _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nessuno 21.2 Orario giornaliero _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nessuno 21.3 Orario Settimanale _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nessuno

21.4 Metodologia impiegata. _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nessuno 21.5 Contenuti _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nessuno 21.6 Materiale didattico e attrezzature utilizzate. _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nessuno 21.7 Locali utilizzati _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nessuno

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ALLEGATO N. 12

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio di stage

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Responsabile Tutor di stage Descrizione e scopo Il processo di Tutoraggio di stage è destinato a garantire un corretto svolgimento dell’attività

professionalizzante che avviene presso un contesto aziendale, individuando le necessità di carattere

organizzativo e logistico ai fini dell’efficacia e dell’efficienza del processo. Il tutor di stage è un facilitatore

dell’inserimento in azienda che svolge attività di condivisione, con il tutor aziendale, del profilo di

ingresso degli allievi. La funzione del tutor di stage si esplica, inoltre, nell’accompagnamento degli allievi

durante tutta l’attività di stage, nel fare da mediazione tra il soggetto in formazione e l’azienda, nella

verifica dei risultati conseguiti e nell’integrazione di questi nel processo formativo.

La funzione del tutor di stage facilita gli allievi a utilizzare il contesto lavorativo come una risorsa

fondamentale del processo formativo, che contribuisce a favorire e sostenere l’inserimento nella realtà

produttiva. Effettua un monitoraggio sulla fase di sperimentazione delle competenze tecnico/operative in

un contesto di lavoro, interagendo con il sistema di relazioni proprie del mondo produttivo. Un’occasione

importante e delicata per i soggetti svantaggiati, che porta con sé aspettative, ansie, paure e bisogni da

elaborare e da gestire, e dove il tutor dovrà assumere quel ruolo di forte punto di riferimento e di

supporto.

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ALLEGATO N. 12

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio di stage

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Indicatori di controllo del processo

Schede colloqui individuali con l’allievo

Schede di rilevazione colloqui con le aziende e con l’allievo (in itinere)

Convenzioni di stage

Progetti di stage formativo

Reclami e dati da valutazione corso

Corretta tenuta dei registri di stage

Schede di gradimento ai corsisti (cod. ..)

Scheda di valutazione del tutor aziendale

Scheda di valutazione del tutor di stage

Scheda di valutazione dell’allievo rispetto al percorso di stage

Relazione finale tutor stage

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ALLEGATO N. 12

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio di stage

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Procedure o istruzioni operative

Modalità di compilazione dei registri

Modalità di utilizzo ed elaborazione delle schede di monitoraggio

Modalità di utilizzo ed elaborazione delle schede di valutazione degli allievi e dei tutor aziendali

Documenti e registrazioni

Programmazione temporale delle attività

Scheda del profilo di competenza del tutor di stage

Modulo valutazione di stage

Modulo valutazione allievo

Modulo valutazione tutor aziendale

Tenuta registro di stage

Schede di monitoraggio stage

Relazione finale sull’attività di tutoraggio stage

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ALLEGATO N. 12

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio di stage

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Attuatore Input Attività Output Criteri Tempi Coordinatore didattico

Numero ragazzi Dati degli allievi, comprensivi dei dati sensibili Dati aziende

Reperimento dati allievi e aziende

Trasferimento dati al tutor di stage

Comunicazione scritta da parte del coordinatore di stage

1 mese prima dell’avvio delle attività

Tutor aula

Raccolta aspirazioni, caratteristiche e attitudini degli allievi

Colloqui individuali

Condivisione dati raccolti tra il tutor di aula e il tutor di stage

Scheda rilevazione colloquio individuale

15 giorni prima dell’avvio delle attività

Tutor stage

Dati dei ragazzi con l’indicazione delle aziende abbinate Documentazione stage (convenzione- progetto stage-registro presenze e schede di valutazione)

Contatto con le aziende Gestione sottoscrizione Convenzioni e progetti stage Registro presenze Schede di valutazione

Attivazione percorso di stage

Acquisizione dei documenti di stage (convenzione-progetto stage-registro presenze e schede di valutazione)

Una settimana prima dell’inizio dello stage

Tutor C. I. Dati (inizio e termine stage, azienda)

Contatto con tutor di stage monitoraggio Scheda di rilevazione colloquio orientativo

Una settimana prima inizio stage

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ALLEGATO N. 12

Processo di tutoraggio

Sottoprocesso Tutoraggio di stage

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

Tutor stage 1. Presenze/assenze2. Clima in azienda 3. Valutazione del percorso di stage in itinere da parte degli allievi, dei tutor aziendali e del tutor stage 4. Valutazione finale dell’esperienza di stage e analisi dei dati raccolti

1.1. Gestione del registro 2.1. Motivazione e gestione delle dinamiche tra allievo e azienda 3.1. Somministrazione schede di monitoraggio e valutazione 4.1. Partecipazione riunioni con il coordinatore di stage e il tutor di aula

1.2. Valutazione andamento frequenza allievi in stage 2.2. Valutazione motivazione e partecipazione degli allievi alle attività di stage 3.2. Valutazione andamento dello stage 4.2. Valutazione dello stage nel suo complesso e condivisione dei risultati di monitoraggio con il coordinatore di stage

1.3. SEM allievi e relazione trimestrale 2.3. Schede di gradimento degli allievi 3.3. Griglie di osservazione e monitoraggio da usare in azienda 4.3. Riunioni di coordinamento

Inizio stage In itinere Fine stage

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Vista la pluralità di soggetti costituenti l’ATS abbiamo avvertito la necessità di definire un ambito organizzativo strutturato e articolato che

prevedesse diversi livelli di coordinamento in relazione alle attività attuate dai singoli partners, al fine di rendere funzionalmente gestibile

l’erogazione dei percorsi previsti nel progetto.

La presenza di più livelli di coordinamento risponde, altresì, alla necessità di assicurare il rispetto dei sistemi di qualità delle diverse Agenzie

coinvolte e un’integrazione efficace ed efficiente degli ambiti d’intervento. Laddove, in fase di realizzazione, si è evidenziata, o è stato

possibile ipotizzare, una sovrapposizione nelle funzioni o nell’applicazione delle procedure, abbiamo individuato una procedura di raccordo,

rispettosa delle autonomie delle singole Agenzie e uniformata relativamente a indicatori e tempi di rilevazione e/o esecuzione. Tale

procedura di raccordo ha comportato, in alcuni casi, la necessità di integrazioni di modulistica e fasi di lavoro.

Per l’elaborazione dello strumento siamo partiti da una definizione generale delle funzioni e degli indicatori di controllo del processo di

coordinamento; successivamente abbiamo suddiviso le funzioni fra i vari sottoprocessi di coordinamento e ne abbiamo integrato i compiti e i

tempi.

Lo strumento individuato può servire da traccia per una ATS estesa a molti partners nella quale sistemi complessi e affini sono chiamati ad

interagire allo scopo di realizzare una serie di attività rivolte ad un destinatario unico quale il soggetto in formazione

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Responsabile Insegnante referente OF presso l’Istituto Scolastico Descrizione e scopo Il processo di coordinamento è destinato a garantire una corretta erogazione del percorso formativo nel

rispetto dell’individualizzazione dello stesso e dell’aderenza al profilo professionale cui si riferisce.

Nei percorsi PF il coordinatore è una figura di riferimento per i partners della ATS, per l’equipe dei

formatori, per il Dirigente scolastico . Ha funzioni di raccordo fra i partners, fra l’equipe dei formatori e il

Dirigente scolastico.

Il coordinatore di progetto assicura un regolare svolgimento delle attività: acquisisce la modulistica di

supporto alle varie attività; provvede alla raccolta di sussidi didattici, prove di verifica, schede di

dichiarazione di competenze; accerta l’avanzamento della realizzazione del progetto; svolge attività di

monitoraggio; si preoccupa di applicare le nuove disposizioni in tema di normativa; accerta la

completezza dei risultati e la loro conformità ai requisiti previsti.

Indicatori di controllo del processo

Aggiornamento del DB

Gestione delle aule e dei calendari

Reclami e dati da valutazione corso

Controllo dei registri

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

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Scheda di rilevazione riunioni di coordinamento Tutor-docenti-coordinatori

Elaborazione schede di gradimento dei corsisti con riferimento alla modulistica prevista dal sistema

qualità proprio di ogni partner.

Verbali riunioni operatori (docenti e tutor)

Verbali riunioni Comitato di progetto

Raccolta schede di dichiarazione di competenze

Raccolta relazioni tutor d’aula e di stage

Raccolta sussidi didattici

Raccolta relazioni docenti

Relazioni trimestrali

Relazione finale

Predisposizione documentazione per esami di qualifica

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

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Sottoprocesso coordinamento di progetto

Procedure o istruzioni operative

Predisposizione modelli di relazione per docenti

Predisposizione della documentazione del processo in itinere

Predisposizione della documentazione necessaria per gli esami di qualifica

Documenti e registrazioni

Calendario annuale delle attività

Acquisizione scheda del profilo d’ingresso dell’allievo proveniente dal Centro per l’Impiego

Raccolta delle schede valutazione moduli didattici, stage, corso

Raccolta dei sussidi didattici

Relazione intermedia sull’attività di coordinamento

Relazione finale sull’attività di coordinamento

Richiesta costituzione Commissione esami di qualifica

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Sottoprocesso coordinamento di progetto

Attuatore Input Attività Output Criteri Tempi Coordinatore di progetto

1. Numero ragazzi interessati al percorso.

2. Dati degli allievi, comprensivi dei dati sensibili.

3. Struttura del percorso di formazione

4. Elenco docenti e tutor

Calendarizzazione delle attività Coordinamento delle attività degli operatori Monitoraggio trimestrale percorso Monitoraggio annuale Verifica della corretta compilazione della modulistica da parte dei diversi operatori

Calendario annuale Individuazione delle aule Verbali delle riunioni Relazioni trimestrali Relaziona annuale Schede di dichiarazione di competenze

Comunicazione scritta al DS e agli operatori Riunione con gli operatori Trasmissione della stessa al DS e alla Provincia Trasmissione della stessa al DS e alla Provincia Raccolta e archiviazione delle schede di dichiarazione di competenze in fase di programmazione e al

Prima dell’inizio del percorso Inizio corso, metà percorso, fine percorso Ogni trimestre Al termine dell’anno Inizio corso Fine percorso annuale

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

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Contatti di rete Espletamento attività per esami di qualifica Predisposizione documentazione necessaria Rapporti con l’Amministrazione P.

Comunicazioni, circolari, fax …… Richiesta nomina Commissione Documentazione Comunicazione inizio attività Comunicazione termine attività

termine delle attività Trasmissione della stessa alla FP Trasmissione della stessa alla Commissione d’esame Trasmissione della stessa alla Provincia Trasmissione della stessa alla Provincia

Secondo necessità Due mesi prima della data d’esame Una settimana prima dell’esame Almeno una settimana prima dell’inizio Entro 15 giorni dal termine

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Sottoprocesso coordinamento di settore professionalizzante

Procedure o istruzioni operative

Predisposizione della documentazione del processo in itinere

Azioni di raccordo e comunicazioni con il coordinatore del percorso PF

Documenti e registrazioni

Calendario interno delle attività professionalizzanti

Sussidi didattici per le aule laboratorio

Relazione intermedia sull’attività di coordinamento

Relazione finale sull’attività di coordinamento

Verbali riunioni settore professionalizzante

Richiesta acquisto di materiale

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

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Attuatore

Input

Attività

Output

Criteri

Tempi

Coordinatore di settore professionalizzante

1. Struttura del

percorso di formazione

2. Elenco dei docenti e tutor del settore professionalizzante

3. Disponibilità delle aule laboratorio

4. Strumentazione in dotazione delle aule laboratorio

Elaborazione orario interno settore professionalizzante Calendario degli impegni delle aule laboratorio Richiesta acquisto materiale Convocazione e coordinamento riunioni specifiche per programmazione didattica Verifica della corretta compilazione della

Orario interno settore p. Quadro orario delle aule laboratorio Schede richiesta acquisti Verbali delle riunioni Schede di dichiarazione di competenze

Comunicazione al coordinatore di progetto Comunicazione al coordinatore di progetto Comunicazione al responsabile ufficio tecnico Trasmissione al coordinatore di progetto Trasmissione al coordinatore di progetto

Inizio corso Secondo necessità Inizio corso

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

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modulistica Monitoraggio trimestrale Monitoraggio annuale

professionalizzanti Relazione trimestrale Relazione annuale

Trasmissione al coordinatore di progetto Trasmissione al coordinatore di progetto

Ogni trimestre Al termine dell’attività annuale

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

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Sottoprocesso coordinamento dei partners

Procedure o istruzioni operative

Predisposizione e raccolta della modulistica specifica per il settore d’intervento

Azioni di raccordo e comunicazioni con il coordinatore del percorso PF

Documenti e registrazioni

Schede valutazione stage e/o attività specifica (cod. )

Relazione finale sull’attività di coordinamento (cod. )

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ALLEGATO N. 13

Processo di coordinamento

Redatto dal Coordinatore di progetto

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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Sottoprocesso coordinamento dei partners

Attuatore Input Attività Output Criteri TempiCoordinatore di soggetto attuatore

1. Numero degli alunni interessati

2. Struttura del segmento di percorso

3. Tempi dell’attività 4. Elenco risorse

umane

Programmazione delle attività specifiche Elaborazione del calendario delle attività Monitoraggio delle attività specifiche Verifica della corretta compilazione della modulistica

Documentazione inerente le attività specifiche Quadro orario Relazioni Valutazione allievi

Trasmissione al coordinatore del percorso PF Trasmissione al coordinatore del percorso PF Trasmissione al coordinatore del percorso PF Trasmissione al coordinatore del percorso PF

Due settimane prima dell’inizio delle attività Due settimane prima dell’inizio delle attività Due settimane prima dell’inizio delle attività Entro dieci giorni dal termine delle attività

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ALLEGATO N. 14

Processo Certificazione delle competenze

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Responsabile Responsabile OBB FORM Istituto

Descrizione e scopo La Certificazione è un processo di verifica e valutazione, teso a garantire la Qualità delle Competenze

possedute da un soggetto (individuo, gruppo, organizzazione). La certificazione per la conclusione dell’obbligo di istruzione invita gli istituti, soprattutto professionali, ad individuare le competenze degli allievi in uscita in modo preciso perché siano spendibili nel sistema della formazione professionale e/o nel mondo lavoro. Per il primo anno della secondaria, ovvero in conclusione dell’obbligo, diventa dunque significativo precisare un vero e proprio iter per l’orientamento formativo in base al quale l’allievo potrà rafforzare la propria scelta scolastica/professionale e potenziare le competenze necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro, dopo aver adempiuto l’obbligo. Lavorare ad un sistema di certificazione delle competenze è un esercizio utile per tutte le scuole e progressivamente sarà richiesto in più circostanze: progetti passerella, passaggio ad altro indirizzo anche nella stessa scuola, accordi con le imprese per gli stage. Disegnare con accuratezza le competenze da conseguire alla fine del percorso significa, pertanto, portare avanti l’impegno a sedimentare in opportuna documentazione le teorie e le dirette sperimentazioni dei modelli, per storicizzare le esperienze, valutarne criticità e punti di forza, consentirne lo sviluppo ed il miglioramento, per impedire l’approssimazione e l’eccesso di estemporaneità o volontarismo. Non va sottovalutato inoltre che la costruzione di un sistema secondo la logica delle competenze e dei crediti, comporta l’attivazione di un processo di profonda trasformazione, soprattutto culturale, del modello formativo-educativo in cui sono coinvolti tutti gli attori sociali: istituzioni pubbliche, parti sociali, organismi di formazione, istituzioni educative e loro operatori. Il tema della certificazione delle competenze è uno dei punti nevralgici di tale processo e non si esaurisce nell’individuazione di dispositivi e strumenti di natura metodologica: presuppone un sistema di relazioni, accordi, protocolli d’intesa finalizzati alla costruzione di un linguaggio e di un sistema di riferimento e di misura condiviso; in altri termini, la certificazione rappresenta sostanzialmente un processo sociale: se c’è accordo, intesa e soprattutto una metrica comune, condivisa tra i diversi attori sociali ed istituzionali, è possibile:

costruire un processo di riconoscimento/certificazione delle competenze comunque acquisite dalle

persone,

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ALLEGATO N. 14

Processo Certificazione delle competenze

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

identificare i dispositivi necessari,

implementare un sistema coerente di riconoscimento/certificazione di crediti

Indicatori di controllo del processo

Condivisione delle competenze trasversali di base e tecnico professionali

Verbali coordinatore/staff di progetto

Relazioni docenti (intermedie)

Procedure o istruzioni operative

Modalità di compilazione e utilizzo della scheda certificazione competenze allievo

Modalità di compilazione e utilizzo della scheda certificazione competenze modulo

Documenti e registrazioni

Scheda certificazione competenze allievo

Scheda certificazione competenze modulo

Verbali coordinatore/staff di progetto

Relazioni docenti (intermedie)

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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ALLEGATO N. 14

Processo Certificazione delle competenze

Redatto dal Coordinatore Commissione B

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Attuatore Input Attività Output Criteri Tempi Responsabile Obbligo Formativo dell’Istituto (Coordinatore)

1. Elenco competenze di base, trasversali e tecnico professionali 2. Dati allievi, comprensivi dei dati sensibili.

Reperimento dati da Osservatorio provinciale

Trasferimento dati all’ente gestore dei percorsi per l’obbligo formativo

1.1. Comunicazione scritta da parte del dirigente/funzionario del servizio Istruzione e F.P. della Provincia (da individuare) 2.1. Riunione con Istituti, tutor Centro per l’Impiego, tutor d’aula e tutor di stage e comunicazione scritta al dirigente scolastico

1.2. due mesi prima dell’avvio delle attività 2.2. due settimane prima dell’inizio del corso (dato provvisorio) una settimana prima (dato definitivo)

Tutor d’aula

Dati dei ragazzi con l’indicazione del percorso scelto

Passaggio delle schede dagli orientatori al tutor d’aula. Controllo e verifica schede, reperimento dati mancanti (es. numero di cellulare – eventuali difficoltà di spostamento e raggiungibilità della sede del corso) durante l’attività di orientamento in aula

Integrazione dati mancanti e comunicazione al dirigente scolastico

Modulo domanda d’iscrizione. Tabella riassuntiva con la specifica del numero del telefono ed eventuali difficoltà di raggiungimento della sede del corso.

Inizio corso

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ALLEGATO N. 15

Processo di Orientamento (SI)

Redatto dal Responsabile SI

Approvato dal Coordinamento di Progetto

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Responsabile Capofila ATS Progetto IFI/Scuola integra Descrizione e scopo La funzione di orientatore all’interno dei percorsi PF riveste un ruolo di estrema importanza: è

l’orientatore, infatti, colui che imposta e gestisce la fase di accoglienza in aula, raccoglie le informazione relative alla modalità decisionale grazie alla quale i ragazzi hanno scelto iscriversi, verifica la coerenza del PF rispetto alla motivazione, alle attitudini ed alle aspettative, collabora all’istruzione delle norme che regolano la partecipazione al PF sia ai discenti che alle famiglie, fornendo consulenza collabora con il coordinatore del PF alla costituzione dell’equipe dei docenti fornendo indicazioni sulle modalità didattiche più consone al gruppo o ai singoli allievi partecipando a riunioni periodiche di verifica dell’andamento del corso. Le attività relative alla funzione di orientatore devono essere raggruppate in due macro-aree: le attività che si svolgono classe e le attività individualizzate. Gli interventi erogati nell’ambito della classe perseguono sia l’obiettivo di fornire informazioni indispensabili per la partecipazioni al PF sia l’obiettivo di sostenere la motivazione verso il PF intrapreso, favorire un processo spontaneo di emersione e auto riconoscimento delle attitudini individuali. I Servizi Individualizzati sono erogati nel caso in cui i partecipanti, sulla base di considerazioni personali o sollecitati da altre figure quali i docenti o il tutor del corso, richiedano di approfondire problematiche emerse durante gli incontri in classe o qualsiasi difficoltà in grado di compromettere il conseguimento dell’attestato di qualifica o il raggiungimento di altri obiettivi delineati durante il percorso di orientamento e individuati dall’allievo come più rispondenti alle proprie attitudini.

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ALLEGATO N. 15

Processo di Orientamento (SI)

Redatto dal Responsabile SI

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Giugno 2004.

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Orientamento in classe: Presentazione del PF Informazioni sulla normativa che regola la partecipazioni al PF Cenni sulla normativa nazionale e regionale relativa l’obbligo scolastico e formativo Presentazione della figura di orientatore e dello sportello per l’orientamento individuale Accoglienza dei ragazzi finalizzata a fare emergere gli obiettivi che gli allievi hanno rispetto alla

scelta del PF in relazione alla motivazione e alle attitudini individuali Monitoraggio in itinere dell’andamento degli alunni all’interno del PF

Orientamento individualizzato (Sportello):

Colloquio di orientamento finalizzato alla personalizzazione dell’intervento orientativo ed alla verifica tra le attitudini individuali ed il percorso PF intrapreso

Indicatori di controllo del processo

Scheda colloquio individuale

Procedure o istruzioni operative

Colloqui periodici con i docenti coinvolti al fine di costituire una equipe di lavoro volta a favorire e agevolare il successo scolastico ed il benessere di tutti i soggetti coinvolti nel PF

Documenti e registrazioni

Registro presenze Portaolio competenze allievo Verbali riunioni

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ALLEGATO N. 15

Processo di Orientamento (SI)

Redatto dal Responsabile SI

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Giugno 2004.

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Attuatore Input Attività output criteriOrientatore Dati forniti dalla scuola relativi alla

composizione del gruppo Presentazione PF Restituzione e

condivisione con l’equipe coinvolta nel PF

Normativa di gestione percorso PF

Orientatore Scheda colloquio personale Accoglienza e rilevazione bisogni e attitudini

Portaolio competenze Report attività di gruppo individuali

Analisi programma del corso. Interessi e motivazioni personali

Orientatore Informazioni fornite dai docenti e dai tutor d’aula. Informazioni provenienti da soggetti esterni presenti sul territorio

Colloqui individuali finalizzati a promuovere la progettualità individuale verso la scelta formativa

Restituzione e condivisione con l’equipe degli aspetti progettuali emersi durante il colloquio

Interessi e motivazioni personali. Analisi offerta formativa, scolastica e lavorativa del territorio

Orientatore Informazioni fornite dai docenti e dai tutor d’aula. Informazioni provenienti da soggetti esterni presenti sul territorio

Monitoraggio in itinere per riscontrare l’efficacia del percorso PF in relazione alle aspettative dei partecipanti

Consegna schede di valutazione intermedia del percorso. Consegna schede di valutazione dei moduli conclusi

Analisi del programma del corso. Interessi e motivazioni personali

Orientatore Informazioni fornite dai docenti e Consegna schede di Analisi del

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ALLEGATO N. 15

Processo di Orientamento (SI)

Redatto dal Responsabile SI

Approvato dal Coordinamento di Progetto

Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Giugno 2004.

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Attuatore Input Attività output criteri dai tutor d’aula. Informazioni provenienti da soggetti esterni presenti sul territorio

valutazione finale del percorso. Consegna schede di valutazione dei moduli conclusi

programma del corso. Interessi e motivazioni personali

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1

ALLEGATO N.16 UNITA’ CAPITALIZZABILE N°…

1) (materia) A – STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE

Il soggetto è in grado di: 1. 2. 3. …

1. Per ………………….., il soggetto ha bisogno di sapere come:

2. Per ………………….., il soggetto ha bisogno di sapere come:

3. Per ………………….., il soggetto ha bisogno di sapere come:

B – DECLINAZIONE DEL LIVELLO Il soggetto deve dimostrare di: Gli indicatori sono: Modalità di

valutazione 1.

2.

3.

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ALLEGATO N. 17

VERBALE DI RICONOSCIMENTO DEI CREDITI IN INGRESSO

CORSO:

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1. COMMISSIONE

Caratteristiche dei membri della commissione previste nel progetto formativo

Specificare numero e caratteristiche (titolo di studio, esperienza, ecc.) previste nel progetto formativo per i membri della commissione.

Composizione Specificare i nominativi e dati dei membri della commissione e le loro caratteristiche (facendo riferimento a quanto sopra)

Nominativo Data e luogo di nascita Residenza Titolo di studio, esperienza, ecc.

Insediamento

Specificare quando e dove si è riunita la commissione la prima volta, e chi ne è il presidente

2. ALLIEVI

Nominativi e richieste Specificare i nominativi degli allievi che hanno richiesto il riconoscimento dei crediti in ingresso, ed il tipo di riconoscimento richiesto. Allegare eventuali lettere di richiesta.

Nominativo Richiesta

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3. RICONOSCIMENTO DEI CREDITI

Tipologia dei riconoscimenti

Specificare il tipo di riconoscimento di crediti previsto nel progetto (quali crediti, in base a quali documenti, se è richiesto il colloquio, ecc.)

Riconoscimento dei crediti (compilare una scheda per ogni allievo)

Nominativo Data e luogo di nascita

Residenza

Riconoscimento richiesto:

Documenti presentati:

Esame documentale svolto il Esito (positivo, negativo)

Colloquio (eventuale) svolto il: Orario e durata

Argomenti del colloquio

Altre informazioni

Esito del riconoscimento: (specificare se e quali crediti

sono stati riconosciuti ed eventualmente motivare)

Riconoscimento dei crediti (compilare una scheda per ogni allievo)

Nominativo Data e luogo di nascita

Residenza

Riconoscimento richiesto:

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Documenti presentati:

Esame documentale svolto il Esito (positivo, negativo)

Colloquio (eventuale) svolto il: Orario e durata

Argomenti del colloquio

Altre informazioni

Esito del riconoscimento: (specificare se e quali crediti

sono stati riconosciuti ed eventualmente motivare)

Riconoscimento dei crediti (compilare una scheda per ogni allievo)

Nominativo Data e luogo di nascita

Residenza

Riconoscimento richiesto:

Documenti presentati:

Esame documentale svolto il Esito (positivo, negativo)

Colloquio (eventuale) svolto il: Orario e durata

Argomenti del colloquio

Altre informazioni

Esito del riconoscimento: (specificare se e quali crediti

sono stati riconosciuti ed eventualmente motivare)

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Riconoscimento dei crediti (compilare una scheda per ogni allievo)

Nominativo Data e luogo di nascita

Residenza

Riconoscimento richiesto:

Documenti presentati:

Esame documentale svolto il Esito (positivo, negativo)

Colloquio (eventuale) svolto il: Orario e durata

Argomenti del colloquio

Altre informazioni

Esito del riconoscimento: (specificare se e quali crediti

sono stati riconosciuti ed eventualmente motivare)

Riconoscimento dei crediti (compilare una scheda per ogni allievo)

Nominativo Data e luogo di nascita

Residenza

Riconoscimento richiesto:

Documenti presentati:

Esame documentale svolto il Esito (positivo, negativo)

Colloquio (eventuale) svolto il: Orario e durata

Argomenti del colloquio

Altre informazioni

Esito del riconoscimento: (specificare se e quali crediti

sono stati riconosciuti ed eventualmente motivare)

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Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Novembre 2005.

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4. RIEPILOGO

Crediti riconosciuti Specificare i nominativi degli allievi ed il credito riconosciuto

Nominativo Credito riconosciuto

5. ALTRE INFORMAZIONI

Altre informazioni

Specificare le modalità e tempistica di riunione della commissione

Altre Informazioni

Luogo: Data:

Presidente: Firma:

Membro: Firma:

Membro: Firma:

Membro: Firma:

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Ricerca-Azione per il sostegno ai comitati di progetto costituiti in attuazione della deliberazione G.R. n. 687 del 14 luglio 2003 e dell'accordo Stato - Regioni del 19 giugno 2003 per la progressiva costruzione nell'ambito della Regione Toscana di un sistema unitario ed integrato di istruzione e formazione professionale. Provincia di Pistoia. Giugno 2004.

ALLEGATO N. 18

SCHEDA COLLOQUIO ORIENTATIVO STAGE (a cura del Tutor di stage)

Data______________ Rilevatore______________________ Dati anagrafici stagista Nome_________________________________________________

Cognome______________________________________________

Indirizzo________________________________________________

Numero telefono cellulare__________________________________________

Data e luogo di nascita______________________________

Scuola e/o percorso formativo svolto, anno di frequenza o classe frequentata, indirizzo

professionale

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

Verifica della consapevolezza dell’allievo riguardo il concetto di stage

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Analisi della motivazione e delle aspettative ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

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Verifiche aree professionali di interesse dell’allievo indipendentemente dall’indirizzo prescelto ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Esperienze lavorative pregresse e stage effettuati ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Modalità di organizzazione e gestione del tempo libero (interessi personali ed hobbies) ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Ci sono delle limitazioni orarie o di attività extra-scolastiche alla frequenza di uno stage? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Grado di autonomia negli spostamenti ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Firma rilevatore Firma utente

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ALLEGATO N. 19

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE SUL DOCENTE DA PARTE DELL’ALLIEVO

(a cura dell’Agenzia) TITOLO CORSO

________________________________________

COD:

________________________

MODULO/I

_____________________________

DOCENTE

__________________________________

DATA INIZIO

_____________________________

DATA FINE

__________________________________

DURATA IN ORE

________________

Le chiediamo il suo giudizio sulla trattazione del modulo e sul docente. I dati raccolti, opportunamente elaborati, costituiranno un utile riferimento per rendere il nostro servizio sempre più efficace ed efficiente.

IL QUESTIONARIO È COMPLETAMENTE ANONIMO Grazie per la collaborazione

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1) FREQUENZA AL CORSO:

A) La sua frequenza a questo modulo è stata: (a) Costante (più dell’80% delle ore svolte) (b) Saltuaria (meno del 50% delle ore svolte)

2) CONTENUTI DEL CORSO:

A) Indicare in che modo sono stati sviluppati i contenuti: Esprima un giudizio da 1 (giudizio negativo) a 10 (giudizio positivo).

Chiaro 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Completo 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Teorico 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Pratico 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Altro (specificare)___________

______________________ 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

B) Quali argomenti andrebbero approfonditi? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________

C) Quali argomenti sarebbe stato utile inserire? __________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3) RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREVISTI:

A) Obiettivi del docente: (indicazioni per il tutor: inserire gli obiettivi elencati dalla Scheda delle competenze - sezione A : -)

Si sente in grado di: Esprima un giudizio da 1 (giudizio negativo) a 10 (giudizio positivo). Obiettivo 1:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Obiettivo 2:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Obiettivo 3:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

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Obiettivo 4:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Obiettivo 5:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Obiettivo 6:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Obiettivo 7:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Obiettivo 8:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Obiettivo 9:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Obiettivo 10:

1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

4) VALUTAZIONE DEL DOCENTE

A) Indicatori generali: Esprima un giudizio da 1 (giudizio negativo) a 10 (giudizio positivo).

Puntualità 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Conoscenza della Materia 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Capacità Didattica/Chiarezza 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Serietà e impegno 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

B) Caratteristiche docenza: Esprima un giudizio da 1 (giudizio negativo) a 10 (giudizio positivo). Simpatico 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

In grado di coinvolgere il gruppo 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Disponibile 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

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Preparato 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Autorevole 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

C) Metodologia docenza 1) Indicare la t

ipologia di docenza adottata:

Lezione frontale □ Discussione dei casi □

Lezione partecipativa □ Esercitazioni □

Lavori di gruppo □ Testimonianze □

Simulazioni □ Altro (specificare)_________________________ □

2) Indicare la tipologia di docenza che avreste voluto:

Lezione frontale □ Discussione dei casi □

Lezione partecipativa □ Esercitazioni □

Lavori di gruppo □ Testimonianze □

Simulazioni □ Altro (specificare)_________________________ □

D) Giudizio complessivo: Esprima un giudizio complessivo generale sul docente

VOTO COMPLESSIVO DA 1 (GIUDIZIO NEGATIVO) A 10 (GIUDIZIO POSITIVO)

5) MATERIALI DIDATTICI: A) Caratteristiche: Esprima un giudizio da 1 (giudizio negativo) a 10 (giudizio positivo). Chiari 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Completi 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Facili 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

Approfonditi 1 □ 2 □ 3 □ 4 □ 5 □ 6 □ 7 □ 8 □ 9 □ 10 □

6) ASPETTATIVE:

A) Complessivamente in che misura il docente ha soddisfatto le sue aspettative?

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VOTO COMPLESSIVO DA 1 (GIUDIZIO NEGATIVO) A 10 (GIUDIZIO POSITIVO)

7) SUGGERIMENTI

___________________________________________________________________

___________________________________________________________________

___________________________________________________________________

___________________________________________________________________

DATA COMPILAZIONE ____/_____/_________

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Novembre 2005.

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1

ALLEGATO N. 20

SCHEDA DI RILEVAZIONE RIUNIONI DI COORDINAMENTO (TUTOR-DOCENTI-COORDINATORI)

Questo modulo di rilevazione delle riunioni di coordinamento viene usato per verbalizzare gli incontri tra coordinatore, tutor e docenti e annotare i materiali/documenti consegnati. Riunione:(indicare chi si riunisce, tutor, docenti….) Data____________________ Orario inizio: Orario fine: Elaborato da: (nome e cognome di chi redige il verbale) ARGOMENTI AFFRONTATI ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ DOCUMENTI CONSEGNATI ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ NOTE ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

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Novembre 2005.

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2

FIRME PARTECIPANTI RIUNIONE _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ ALLEGATI:

DATA PROSSIMO INCONTRO:

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ALLEGATO N. 21

Scheda di monitoraggio del progetto denominato…………………………………

Difficoltà emerse …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Punti di forza …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Punti di debolezza …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Suggerimenti per eventuali modifiche ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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ALLEGATO N. 22 Riepilogo rilevazione bisogni formatori

Difficoltà emerse Cogliere attenzione interesse dei ragazzi 6 Controllare/gestire il gruppo classe 3 Coordinamento diversi soggetti coinvolti 1 Scarsa concentrazione gruppo classe 2 Difficoltà di comunicazione 2 Ricerca materiale idoneo a suscitare interesse 1 Organizzazione lezione rispetto al gruppo classe 1 Rilevare i bisogni formativi del gruppo classe 1 Integrazione percorsi formativi 1 Integrazione fra partner 1

Punti di forza Presenza ragazzi 5 Desiderio di "recuperare qualcosa" 2 Fiducia dl gruppo classe nei confronti del formatore 1 Sentirsi gruppo 1 Coordinamento fra formatori 1 Dialogo costruttivo con le famiglie 1 Piacere di fare lezione 1 Accettare le provocazioni 1 Acquisire crediti formativi spendibili nei diversi percorsi 1 Articolazione individuale del percorso formativo 1 Empatia con il gruppo classe 2

Punti di debolezza Disomogeneità rispetto alle competenze 1 Gruppi troppo numerosi 3 Gestione aula 2 Scarsa esperienza come formatore 1 Delusione come formatore 1 Organizzazione del percorso formativo 1 Troppe ore consecutive 1 Poco tempo per lavorare con il gruppo 1 Eccessiva rigidità 2 Metodologie troppo scolastiche 1 Far comprendere il ruolo del formatore Disinteresse/Scarsa motivazione 3 Mancato svolgimento del programma 1

Suggerimenti per eventuali verifiche Suddivisione gruppo classe in sottogruppi in base agli interessi/competenze 5 Cambiare i contenuti di alcuni moduli 1 Ampliare SI 3 Sviluppare incontri con il MdL 1 Possibilità compresenza per lavori di gruppo 1 Incontri periodici fra formatori 1 Ridurre il numero di ore consecutive 1 Maggiore chiarezza nei confronti degli alunni rispetto all'organizzazione dei percorsi

sperimentali 2 Formazione gruppo aula 1 Procedure agili per ricalibrare il percorso formativo rispetto ai bisogni emersi 1 Patto formativo iniziale 1 Sviluppare dialogo con il gruppo classe 1