ALLEGATO 1 REPERTORIO DI MATERIALI LITICI ADOPERATI … · fossilifera, di colore violaceo-bruno...

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ALLEGATO 1 REPERTORIO DI MATERIALI LITICI ADOPERATI IN ANTICO

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ALLEGATO 1

REPERTORIO DI MATERIALI LITICI ADOPERATI IN ANTICO

GRANITI

1 – Granito dell’Uadi Fawakhir. Roccia a grana variabile da fine a media. Il colore d’insieme è grigio, tendente al rosa. Le cave storiche si trovano nella località che ha dato il nome alla roccia. Di uso poco comune, se ne trovano resti in mattonelle a Pompei ed Ercolano

2– Granito verde ad erbetta. Fondo di colore verde con cristalli bianchi. Presente in pochi esemplari in antichità.

3– Granito verde minuto borghesiano. Fondo di colore verde con cristalli bianchi e neri. Di

probabile origine egiziana.

4 – Granito verde fiorito di Bigio.

5 - Granito verde plasmato.Provenienza egiziana.-

6 – Granito verde della cattedra di S. Pietro, detto Ophytes. Sito di estrazione dello Uadi Semnah, deserto orientale egiziano.

7– Granito verde della sedia di S. Pietro detto Ophytes. Analogo al precedente e di stessa provenienza, ma con cristalli di maggiore dimensione.

8 – Granito violetto (Marmor Troadense) Provenienza Turchia.

9 – Granito rosso. Fondo rosso di Cristalli di Ortoclasio, con cristalli grigi di quarzo ed inclusioni nere di biotite. Provenienza Aswan (Siene) – Egitto.

10 – Granito rosso. Varietà della stessa provenienza a cristalli più minuti.

PORFIDI

11 – Porfido rosso antico.. Caratterizzato da una pasta di fondo di colore rosso con fenocristalli chiari. Di provenienza egiziana, era di largo impiego in epoca romana. Spesso impiegato per la realizzazione dei sarcofagi imperiali, per sculture, per elementi architettonici e per tarsie lapidee. Tale materiale divenne identificativo della figura imperiale. Con questo significato venne probabilmente utilizzato dai re normanni per i sarcofagi reali. E’ anche spesso rinvenibile nelle tarsie pavimentali di pavimenti di epoca normanna a Palermo (Duomo di Monreale, Presbiterio; S. Maria dell’Ammiraglio, etc.).

12– Porfirite verde, detto Porfido verde di Grecia o Serpentino.. Caratterizzato da una pasta di fondo di color verde scuro, con fenocristalli di grandi dimensioni color verde chiaro. Cave di estrazione greche, rintracciate a kokrai presso l’antica Sparta. Impiegato frequentemente in età augustea per elementi architettonici e tarsie lapidee, venne utilizzato nel successivo periodo bizantino. In epoca Normanna a Palermo se ne rinviene l’utilizzazione nelle tarsie pavimentali delle chiese di tal periodo.

13–Porfido verde Egiziano. Caratterizzato da una pasta di fondo verde scuro, con fenocristalli di colore biancastro. Provenienza dallo stesso sito estrattivo del Porfido rosso antico. Veniva utilizzato in epoca romana e bizantina nella realizzazione di colonne, di lastre parietali e pavimentali.

MARMI

14 – Marmo Bianco Venato di Carrara. Marmo bianco a grossi cristalli. L’estrazione del Marmo di Carrara è già testimoniato in età romana. L’uso documentato in Sicilia risale al XV sec. con l’attività degli scultori palermitani dell’epoca.

15 – Marmo cipollino. Marmo caratterizzato da striature giallo-grigie. Noto fin dall’epoca romana, è stato spesso impiegato per la realizzazione di colonne. Colonne in Marmo cipollino sono visibili all’interno della Cattedrale di Palermo.

16 – Marmo Paonazzo. Marmo con venature di color violaceo e grigiastro.

17 – Marmo Bardiglio. Di colore grigio con striature bianche. E’ impiegato frequentemente in Sicilia nell’900 nella realizzazione di pavimenti a quadrati di colore alterno insieme al bianco., nonché a volte quale fondo nelle decorazioni barocche a marmo mischio.

CALCARI LUCIDABILI DI PROVENIENZA SICILIANA

ROSSI

Bacino estrattivo di Palermo

18 - Rosso Kumeta o Rosso Montecitorio. .Calcare compatto a grana fine dal colore d’insieme

rosso scuro, con presenza di numerosi fossili. Antiche cave di Monte Kumeta, presso Piana degli Albanesi. La denominazione Rosso Montecitorio gli deriva dalla sua utilizzazione nell’omonimo palazzo romano.

19 – Rosso di Bellolampo. Impiegato generalmente nella sola città di Palermo. Varietà a grana molto fine con pigmentazione uniforme rosso vinaccia e sottili venature di Calcite secondaria.

20 – Rosso di Monte Gallo. Calcare compatto a struttura finemente cristallina di colore rosso cupo, con macchie biancastre di macrofossili e concrezioni di Calcite secondaria.

Bacino estrattivo di Trapani

21 – Rosso S.Vito. Dal colore sanguigno scuro, attraversato da venature di Calcite secondaria bianca.

22– Rosso di Castellamare. Ha colorazione di fondo rosso scuro con noduli di forma ovaloide di colore rosso chiaro, giallo o rosa.

Bacino estrattivo di Trapani

23 – Rosso Ammonitico. Varietà del Rosso di

Castellamare contraddistinto dalla presenza di Fossili di Ammonite (nella foto) visibili.

24 – Rosso di Alcamo.Calcare a grana fine leggermente marnoso. Di colore rosso intenso, con noduli chiari color rosa, ad elevato contenuto di fossili

Bacino estrattivo di Messina

25–Rosso fiorito di S. Marco d’Alunzio. Calcare rosso scuro solcato da una rete di venature di

Calcite secondaria bianca, con presenza di numerosi fossili. Talvolta presenta struttura brecciata.

GIALLI

Bacino estrattivo di Palermo

26–Giallo di Castronovo. Calcare compatto a grana fine, di color giallo intenso, con solchi di calcite spatica bianca. Impiegato nella Cappella Reale della Reggia di Caserta (1752).Impiegato anche nella decorazione a marmi mischi delle chiese barocche palermitane.

Bacino estrattivo di Trapani

27–Giallo di Segesta. Calcare a grana fine, leggermente marnoso, con mineralizzazioni scure a reticolo costituite da ossidi di Ferro e Manganese. Già adoperato ampiamente in epoca romana, venne successivamente utilizzato fino all’epoca barocca (Reggia di Caserta).

GRIGI

Bacino estrattivo di Palermo

28–Calcare di Billiemi . Calcare compatto fossilifero, dal colore di fondo grigio scuro, con inclusioni nere e giallastre e presenza di vene di calcite .Negli esempi in alto le tre varietà impiegate storicamente: Grigio, Grigio fossilifero,e Breccia di Billiemi. L’impiego è molto diffuso a Palermo sia nella pavimentazione stradale (basole), che nella realizzazione di elementi architettonici (colonne, basamenti, etc..).

29–Grigio di Monte Gallo. Calcare compatto a grana fine dal colore grigio-grigio chiaro, solcato da reticoli di sottili vene bianche di Calcite spatica. A Palermo è a volte impiegato come alternativo al Billiemi, per la somiglianza del colore di fondo.

NERI

Bacino estrattivo di Messina

30–Nero di Taormina. Calcare compatto di colorazione grigio-scura tendente al nero., con venature bianche di Calcite spatica.

Bacino estrattivo di Trapani

31–Nero Erice. Calcare compatto dal colore grigio scuro tendente al nero, spesso macchiato di giallo e con fossili di echinodermi visibili.

BRECCE E MARMI VARIEGATI

Brecce

32 – Breccia di Monte Gallo. Calcare a struttura pseudo-brecciata, costituito da porzioni rosso cupo, rosso chiaro, giallo, bruno e verde, attraversati da vene di Calcite bianca. Si ritrova impiegata a S. Giuseppe dei Teatini (cappelle navata sinistra).

33 – Breccia del Castellaccio. Calcare a colorazione del fondo rosso corallo, con elementi angolosi di colore grigio-biancastro. Utilizzata nella Chiesa di Casa Professa, e nel Duomo di Monreale.

34 – Breccia di Casteldaccia. Breccia Calcarea fossilifera, di colore violaceo-bruno del fondo ed elementi angolosi di colore bianco-grigiastro e rossastro. Impiegata all’interno delle ville storiche di Bagheria.

35 – Breccia di S.Elia. Colorazione di fondo rosso mattone con elementi angolosi di colore biancastro.

36 – Breccia di Favarotta. Breccia costituita da frammenti angolosi di colore grigio, bruno e rosaceo, con dimensione attorno ai 5 cm, collegati da un cemento carbonatico con presenza di limonite, da cui proviene il tipico colore giallastro. Provenienza territorio di Terrasini.

37 – Breccia di Renda. Cave ormai abbandonate presso Pioppo (PA). E’ costituita da elementi angolosi di colore bianco-grigiastri, di dimensioni medie attorno da 0,5 ai 2 cm, legati da un cemento calcitico, con elevate presenze di elementi argillosi ed ossidi di ferro, che apportano una colorazione bruno-rossastra nel fondo.

38 – Breccia di Pioppo. Ha elementi angolosi di colore bianco-grigiastro di dimensioni fra i 0,5 e 3 cm, tenuti insieme da un cemento carbonatico di colore giallo, ed aggregati diffusi di colore bruno, aventi natura ferruginosa.

39 – Breccia dorata di Trapani. Cave nel territorio di Custonaci. E’ costituita da elementi di colore bianco-avorio, con dimensioni comprese fra 0,2 e 4 cm. La colorazione generale si presenta di color giallo-oro, con una matrice arenitico – ruditica, con elevata presenza di Limonite. Molto impiegata a Palermo (pavimentazione chiesa della Gancia, decorazioni Chiesa di Casa Professa, decorazioni chiesa di S. Francesco d’Assisi).

40 – Breccia di S.Martino. Costituita da parti di forma allungata in toni di rosso, giallo, verde e grigio. Le cave sono nella stessa zona di S. Martino, presso Palermo ed il litotipo è stato impiegato all’interno dell’Omonimo complesso conventuale.

41 – Breccia di Corleone. Ha colorazione grigio-brunastra del fondo ed elementi angolosi di colore bianco-grigiastro, di dimensioni comprese fra i 0,2 e 5 cm. Affiora presso Corleone (PA).

BRECCE E MARMI VARIEGATI

42 – Libeccio antico. E’ un Calcare molto variegato a struttura pseudo-brecciata, proveniente dalle cave di Custonaci (TP). E’ costituito da elementi angolosi o porzioni di colori diversi dal bianco-giallo al rosaceo, circondati da una matrice bruno-rossastra, costituita da materiale argilloso ricco in ossidi di ferro ed Alluminio. Le parti zonate che spesso circondano gli elementi sono costituite da concrezioni di Calcite (alabastrine) formatasi a seguito di fenomeni carsici.

43 – Rosone di Trapani. Nota anche come Pietra Misca o mischio. E’ composta da una bio-Calcirudite molto compatta. Presenta un colore d’insieme bianco sporco con macchie e venature grigie tondeggianti. Lo scheletro è composto da tritume di fossili di medie dimensioni.

BRECCE E MARMI VARIEGATI

Marmi Lumachella

44 – Lumachella di Capaci. Biolitite di colore grigio, contraddistinta dalla elevata presenza di visibili gusci di bivalvi, gasteropodi e foraminiferi. La cava è in territorio di Isola delle Femmine (PA).

45 – Lumachella di Cefalu’.Biolitite dal colore di fondo grigio-scuro, con elevate concentrazioni visibili di gusci fossili. La cava affiora su uno dei versanti della rocca di Cefalù (ME). E’ stata generalmente impiegata nella Sicilia occidentale sin da epoca antica per pavimentazioni, scalinate e basole. A Palermo la si ritrova nella chiesa della Gancia (pavimentazione), e nella chiesa di S. Antonio Abate. Costituisce inoltre la base della tomba di Federico II.

CALCARI LUCIDABILI DI IMPORTAZIONE

GIALLI

46 – Giallo di Siena. Calcare compatto a grana molto fine, di color giallo ocra intenso, a sfumature di giallo e macchie biancastre. Il giallo è sempre dovuto alla presenza di Limonite.

47 – Giallo venato di Siena. . Varietà del precedente, mostrante venature grigio nerastre costituite da ossidi di Ferro e manganese a forte contrasto cromatico.

ROSSI

48 – Rosso di Verona. Calcare compatto a grana fine di colore variabile dal rosso scuro,

al chiaro all’ocraceo. Ha struttura nodulare ed elevata presenza di microfauna di fossili (di Ammonite. E’ simile al Rosso di Castellammare ed a quello di Alcamo.

49 – Rosso Levanto.. Calcare a sfondo rosso cupo sanguigno, tendente al prugna (presenza di ossidi ferrici), con plaghe di serpentino di color verde scuro-nerastro e venature bianche ramificate di Calcite secondaria..

50 – Brulé di Francia. Provenienza Pirenei. E’ un calcare compatto a grana fine di tonalità rosso scuro e chiaro con zone di colore bianco-giallastro di Calcite spatica. Di largo impiego in interni di chiese nel ‘700 in Sicilia.

51 – Rosso broccatello di Spagna. Calcare Lumachella, ricco in Ammoniti, dal colore giallo bruno e\o rosso vinaccia con macchie diffuse color giallo-oro. Di provenienza spagnola, cave nei pressi della città di Tortosa in Catalogna.

52 – Sbrizza di Francia. Proveniente dalla zona dei Pirenei, è costituito da un calcare nodulare, di colore rosso mattone con fioriture bianco-giallastre di Calcite.

53 – Rosso broccato di Verona. Calcare ammonitico, a marcata struttura nodulare, con macchie di colore rosso vivo e chiaro, in una matrice fine color rosso mattone tendente al rosa pesca.

VERDI

54 – Verde Alpi. Calcare dal colore d’insieme verde cupo, tendente .al bluastro, con zone di colore verde scuro e bianco giallastro. Molto simile al verde Calabria. Provenienza Liguria.

55 – Verde di Calabria. Calcare con colore di insieme verde scuro e verde pallido , con venature bianco-giallastre, molto ramificate di calcite spatica. Le cave sono ubicate nel territorio di Cosenza.

NERI

56 – Nero Portoro. Calcare compatto a grana fine dal colore di fondo nero assoluto (presenza di materiale carbonioso), attraversato da venature e macchie di colore dal bianco al giallo oro (impurezze ocracee-limonitiche).