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ISTITUTO COMPRENSIVO “AUGUSTA BAGIENNORUM” V.le Rimembranza n.2 - 12041 BENE VAGIENNA (CN) Mail: [email protected] Tel. 0172654118 - Fax 0172654934 ALLEGATI AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA aa. ss. 2016-2019 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13 gennaio 2016

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ISTITUTO COMPRENSIVO “AUGUSTA BAGIENNORUM”

V.le Rimembranza n.2 - 12041 BENE VAGIENNA (CN)

Mail: [email protected]

Tel. 0172654118 - Fax 0172654934

ALLEGATI

AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

aa. ss. 2016-2019

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 13 gennaio 2016

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INDICE

AREA DI PROGETTO 1 PAG 3 Formazione e integrazione dell’alunno come persona

AREA DI PROGETTO 2 PAG 7 Attività motoria e sportive

AREA DI PROGETTO 3 PAG 10 Educazione alla convivenza civile

AREA DI PROGETTO 4 PAG 13 Attività complementari di laboratorio

AREA DI PROGETTO 5 PAG 19 Attività di approfondimento sulle realtà territoriali

AREA DI PROGETTO 6 PAG 22 Visite guidate e viaggi di istruzione

AREA DI PROGETTO 7 PAG 27 Attività di formazione e aggiornamento

AREA DI PROGETTO 8 PAG 32 Miglioramento dell’organizzazione amministrativa

AREA DI PROGETTO 9 PAG 33 Istituto comprensivo in rete

RIFERIMENTI PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA PAG 36 Linee guida legge 170

Protocollo per l’inserimento degli alunni stranieri

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AREA DI PROGETTO 1

“FORMAZIONE ED INTEGRAZIONE DELLA PERSONA”

Riferimenti: ( Nuove Indicazioni per il curricolo, 2012)

Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici

Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta.

Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita.

La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti

La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.

Finalità:

Date tali premesse, i tre Ordini di Scuola dell’Istituto organizzano attività educativo-

didattiche idonee a conseguire le seguenti finalità:

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1. maturare, in un clima di accettazione e collaborazione, la conoscenza

reciproca e la socializzazione tra bambini/ragazzi

2. promuovere il benessere scolastico attraverso la prevenzione del disagio

latente in spazi e climi accoglienti e stimolanti

3. garantire il diritto-dovere all’istruzione per alunni in situazione di degenza e

post-degenza ospedaliere, la cui regolare frequenza alle lezioni sia impedita

(C.M. 84 02)

4. favorire l’integrazione e la cooperazione di allievi stranieri, svantaggiati,

diversamente abili

Per gli alunni stranieri si applica quanto dichiarato nel protocollo per

l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

5. sperimentare forme di aiuto reciproco, mediante canali alternativi di

comunicazione emotiva, affettiva, motoria

6. permettere l’attuazione di forme concrete di testimonianza solidale verso gli

altri e, in particolare, verso i coetanei del Sud del Mondo

7. consentire un percorso formativo organico e coerente nell’ottica della

continuità educativa

8. promuovere la consapevolezza delle proprie attitudini, capacità, limiti, per

migliorare la conoscenza di sé e per operare scelte mirate nella Scuola

Superiore e nel mondo della formazione professionale

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AREA 1 CLASSI COINVOLTE ATTIVITÀ

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

SC. INFANZIA SC.PRIMARIA SC.SECOND.

Accoglienza

Tutti i plessi - Accoglienza di bambini e genitori durante le giornate di scuola aperta

- Assemblea preliminare con tra insegnanti e genitori

- Orario ridotto per i bambini in inserimento

- Presenza simultanea di tutte le insegnanti durante le prime 2 settimana di scuola

Allestimento spazi

Continuità

Tutti i plessi

Tutti i plessi

-Visita degli alunni di prima alla scuola dell’Infanzia

Visita ai locali della scuola primaria da parte dei bambini dell’ultimo anno della scuola

dell’infanzia, attività volte alla reciproca accoglienza dei bambini e delle insegnanti

Scambi e confronti tra i bambini coinvolti all’interno dei vari ambienti scolastici

-Colloquio tra docenti dei due ordini di scuola

“progetto ponte

S. Albano S. Albano - Favorire l'intagrazione e l'apprendimento della lingua italiana per alunni immigrati dal

Senegal

Dal gioco

all’apprendimento

S. Albano

Tutti i bambini

- Esperienze di gioco con materiali strutturati e non, attività creative ed educative nel rispetto

degli interessi dimostrati dai bambini

- Formulazione di ipotesi e verifica

Lettura delle osservazioni sistematiche

Il mio diario s. Albano - Usare il diario in modo utile e corretto

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Mangio bene

cresco sano

s. Albano - Riflettere sulle proprie scelte alimentari

Io e l’anziano

Salmour

Tutte le classi - Dialoghi, interviste, disegni, cartelloni, canti, balli, giochi

Incontri periodici con gli anziani della vicina Casa di Riposo, per l’intero anno scolastico.

Il percorso della

salute

Bene Vagienna

classi 2° - Apprendere l’importanza di stili di vita salutari attraverso la prevenzione

- Incontro a cura dei volontari del LILT di Cuneo

Accoglienza e

continuità

s. Albano

Classe 5° Classe 3° Favorire l’approccio degli alunni frequentanti la classe 5° della scuola primaria nei confronti della

scuola secondaria

l’orientamento Tutti i plessi - Conoscere le offerte formative del territorio, attraverso una giornata all'Istituto Vallauri di

Fossano

- Ampliare la conoscenza della gamma di possibilità lavorative

Continuità

Bene Vagienna

Classe 5° 1° Favorire il passaggio degli alunni dalla scuola primaria alla scuola secondaria consolidando

pratiche educative, didattiche, metodologiche, organizzative congruenti con il POF

Progetto di istruzione domiciliare Alunni ospedalizzati o in situazione di post-degenza Attività individualizzate di recupero,rinforzo consolidamento

Interventi nella struttura ospedaliera o presso l’abitazione

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AREA DI PROGETTO 2

“ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE”

Riferimenti: ( Nuove Indicazioni per il curricolo, 2012)

(“Nuove Linee Guida della pratica sportiva della Scuola Secondaria ")

nella Scuola dell’infanzia i bambini prendono coscienza del proprio corpo,

utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo.

muoversi è il primo fattore di apprendimento

Nel primo ciclo l’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie

potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce,

inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la

consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di

movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere.

lo «stare bene con se stessi» richiama l’esigenza che il curricolo dell’educazione al

movimento preveda esperienze tese a consolidare stili di vita corretti e salutari

Abilità:

In riferimento a questi principi, i tre Ordini di Scuola dell’Istituto organizzano attività motorie

e sportive utili al conseguimento graduale delle seguenti abilità:

1. interiorizzare e rappresentare il proprio corpo, fermo e in movimento; maturare

motricità fine e globale

2. muoversi con destrezza nello spazio e nel gioco prendendo coscienza della propria

dominanza corporea e della propria lateralità, coordinando i movimenti

3. muoversi spontaneamente ed in modo guidato, da soli ed in gruppo, esprimendosi in

base a suoni, rumori, musiche, indicazioni

4. consolidare schemi motori e posturali, affinare capacità coordinative

5. esperire le principali funzioni fisiologiche ed i loro cambiamenti in base all’esercizio

fisico

6. attuare attività sportive come allenamento per la partecipazione a gare e giochi

studenteschi

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7. partecipare a giochi di imitazione, di immaginazione, a giochi popolari, a giochi

organizzati in forma di gare

8. risolvere in forma originale e creativa un problema motorio e sportivo, ma anche

variare, ristrutturare e riprodurre nuove forme di movimento

9. ampliare l’applicazione dei principi metodologici dell’allenamento per mantenere un

buono stato di salute

10. rispettare le regole in un gioco di squadra, svolgere un ruolo attivo utilizzando al

meglio le proprie abilità tecniche e tattiche

11. stabilire corretti rapporti interpersonali e mettere in atto comportamenti operativi ed

organizzativi all’interno del gruppo

12. considerare l’attività motoria come componente essenziale del benessere

psicofisico

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AREA 2 CLASSI COINVOLTE ATTIVITÀ MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

SC. INFANZIA SC.

PRIMARIA

SC.

SECONDARIA

Psicomotricità

S Albano

alunni che

frequentano

l’ultimo anno

- Utilizzo palestra della scuola primaria

- Utilizzo materiale psicomotorio e sussidi musicali per attività di psicomotricità

Scacchi a scuola Tutti i plessi

3ª, 4ª, 5ª

- Corsi di avviamento al gioco di scacchi tenuti da istruttori F. S.. T

Scacchi e

psicomotricità a

scuola

classi 1° e 2°

delle scuole

primarie

- Attività di psicomotricità su scacchiera gigante

Laboratorio di scacchi Tutti i plessiTrinità e

Benevagienna

- Incontri con istruttore qualificato

Sport a scuola Tutti i plessi - pallavolo - pallacanestro - pallamano - calcetto - pallone elastico - tennis - atletica leggera - sci - nuoto - scacchi

Laboratorio di yoga Trinità

Tutte le classi

- esercitazioni guidate durante le attività di laboratorio

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AREA DI PROGETTO 3

“EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE”

Riferimenti( Nuove Indicazioni per il curricolo, 2012)

- Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta.

- La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, … con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità

La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere

Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale.

La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e l’umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, di un’unica comunità di destino europea così come di un’unica comunità di destino planetaria.

Nei suoi tre ordini, la scuola persegue gli obiettivi dell’educazione alla

cittadinanza, anche facendo particolare riferimento alle attività e alle tematiche

previste dal progetto “Europa a scuola, a scuola d’Europa”, promosso dalla

Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e nato da un’esperienza pilota

realizzata da un gruppo di nove scuole della Provincia di Cuneo, cui il nostro

Istituto ha aderito fin dall’inizio. Nell’ambito di tale progetto, alcuni insegnanti

stanno svolgendo attività di formazione e aggiornamento con riferimento e

attenzione alle tematiche europee, alla cultura dei diritti umani, all’educazione

alla legalità, alla pace, alla convivenza civile, al dialogo tra le culture, alle

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tematiche ambientali dello sviluppo sostenibile, al fine di ampliare e integrare

l’offerta formativa attraverso la progettazione di percorsi didattici relativi al

tema della cittadinanza europea.

Finalità:

I tre Ordini di scuola organizzano attività educativo-didattiche finalizzate al conseguimento

graduale delle seguenti abilità:

1. conseguire autonomia, stima di sé, identità

2. rispettare ed aiutare gli altri cercando di capire i loro pensieri, azioni, sentimenti

3. accorgersi se, e in che senso, pensieri, azioni e sentimenti dei maschi e delle

femmine mostrino differenze e perché

4. fruire del lavoro di gruppo per discutere e concordare regole di azione, per

progettare insieme imparando sia a valorizzare le collaborazioni, sia ad affrontare

eventuali defezioni

5. conoscere e valorizzare la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni) e

quella di altri coetanei vicini e lontani per operare confronti sulle diverse situazioni

6. accettare ed aiutare i “diversi da sé” comprendendo le ragioni dei loro

comportamenti

7. progettare e realizzare situazioni simulate di intervento stradale e di pronto soccorso

8. “ascoltare” il proprio corpo per distinguere momenti di benessere e di malessere,

individuarne le possibili cause, attivare forme adeguate di prevenzione

9. interiorizzare il rapporto affettività-sessualità-moralità

10. mantenere comportamenti corretti in qualità di pedone, ciclista, passeggero su

veicoli privati e pubblici, motociclista

11. mettere in atto simulazioni di comportamenti adeguati da assumere in condizioni di

rischio con diverse forme di pericolosità ( sismica, idrogeologica, etc…)

12. conoscere e preservare l’ambiente in un’ottica di sviluppo sostenibile

13. avere consapevolezza del problema alimentare nel Mondo e contribuire, anche in

minima parte, a risolverlo

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AREA 3 CLASSI COINVOLTE ATTIVITÀ

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

PROGETTI SC. INFANZIA SC. PRIMARIA

SC. SECONDARIA

Maestranatura Benevagienna cl. 2°

Stimolare il pensiero scientifico attraverso il cibo

Educazione stradale Bene Vagienna Classi tutte

Integrazione ed approfondimento degli argomenti di ed. stradale presenti nelle programmazioni annuali mediante lezioni frontali con il vigile urbano

Diderot fondazione CRT

Bene Vagienna cl. 2° 3 ° 4°

Raccontare l'affascinante mondo del teatro

Raccatta-tappi Tutte le classi Tutti i plessi

Educare gli alunni all’importanza della solidarietà come gesto concreto di aiuto per altri bambini che vivono in situazioni di povertà

Attività didattiche con agenzie esterne

Tutti plessi Tutte le classi

- Collaborare con le varie associazioni che operano sul territorio dell’istituto Utilizzare le competenze di persone esterne alla scuola per la realizzazione di percorsi didattici

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AREA DI PROGETTO 4

“ATTIVITÀ COMPLEMENTARI DI LABORATORIO”

Riferimenti: (( Nuove Indicazioni per il curricolo, 2012)

La Scuola dell’Infanzia “è un ambiente educativo di esperienze concrete e di

apprendimenti riflessivi che integra, in un processo unitario, le differenti forme del fare, del

sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il

bello e del conferire senso da parte dei bambini” (Legge 53/2003)

N.B: le Scuole dell’Infanzia del nostro Istituto,per la loro peculiare metodologia e visione

integrale dell’alunno, conseguono gli obiettivi di questa area in attività trasversali. I seguenti

progetti sono inseriti in questa area per questioni organizzative e di catalogazione

Nella scuola del Primo Ciclo

…. Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto

idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti

gli alunni.

…Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso

tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la

modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità

…attenzione alla diversità di accesso ai nuovi media diventa di decisiva rilevanza.

Finalità :

In relazione a questi assunti, i tre Ordini di Scuola dell’Istituto ottimizzano le conoscenze dei

vari settori dell’apprendimento anche mediante progetti specifici di attività 13requentanti13i

utili a conseguire progressivamente le seguenti abilità:

1. esercitare l’espressività mediante gestualità, mimica, padronanza del proprio corpo,

espressione verbale

2. esperire la creatività attraverso la progettazione e la realizzazione di prodotti di tipo

scenografico, teatrale, musicale, grafico-pittorico, letterario

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3. produrre messaggi diversificati, efficaci e coerenti, mediante gli strumenti

multimediali

4. confrontare la propria lingua, formulare ipotesi e cimentarsi con l’esplorazione

della lingua scritta per estendere il patrimonio lessicale.

5. si vive, proporre idee per la sua valorizzazione, raccontarlo mediante fotografie,

manifesti pubblicitari, depliant

6. padroneggiare le modalità di base per produrre fotografie e filmati tecnicamente

corretti

7. leggere ed interpretare fotografie ed articoli di giornale su fatti di costume e di

attualità nazionali ed internazionali

8. visualizzare il percorso del cibo prima di arrivare alla tavola;

9. orientarsi sul territorio mediante carte topografiche, mappe, bussole

10. leggere, interpretare, produrre carte topografiche, tematiche, grafici, tabelle…….

11. espletare le proprie abilità nell’abilità teatrale e nel suono di uno strumento (flauto

o tastiera) per esperimentare valide alternative all’uso del tempo libero

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CLASSI COINVOLTE ATTIVITÀ

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

AREA 4 SC.

INFANZIA

SC.

PRIMARIA

SC.

SECONDARIA

Una biblioteca sul mondo

Bene

Vagienna

Bambini

dell’ultimo

anno

- lettura animata di libri di fiabe, favole e racconti

- rielaborazione grafica e drammatizzazione dei racconti ascoltati

- prestito settimanale dei libri della scuola

- visita a biblioteche del territorio

Mostra e festa di fine anno Bene

Vagienna

Tutti i

bambini

Allestimento dei locali scolastici e momento di festa con i genitori

Documentazione Bene

Vagienna

Tutti gli alunni

- Stesura della documentazione dei progetti.

- Produzione copie della documentazione

Raccolta cronologica delle attività svolte nei progetti

Ti racconto una storia Salmour

Tutti i

bambini

- Sviluppare l’amore e il piacere della lettura

- Promuovere un momento di rilassamento guidato attraverso l’ascolto di storie

Documentazione Salmour

tutti

- raccolta cronologica dei lavori svolti all’interno dei progetti

- Raccolta documentazione scritta e fotografica

- Momento di rielaborazione con i bambini e costruzione dei fascicoli dei progetti per

ogni bambino

- Allestimento dei cartelloni fotografici,

-

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-

Feste per un anno S. Albano

Tutti gli alunni

- Apprendimento di canti e poesie

- Preparazione di spettacoli

Leggiamo insieme S. Albano

Alunni

frequentanti il

pomeriggio

- lettura espressiva da parte delle insegnanti

- drammatizzazione di storie

- Incontri in piccoli gruppi nella biblioteca presente a scuola

- Prestito di libri

- Visite alla biblioteca comunale

- Incontri di lettura a scuola “una valigia di storie” da parte di una incaricata della

biblioteca di Fossano

Documentazione e mostra

di fine anno

S. Albano

Tutti gli alunni

- esposizione di cartelloni, fotografie, elaborati singoli e collettivi

- elaborazione di un “libro” riassuntivo

- allestimento di una mostra di fine anno

-raccogliere materiale fotografico

-Redigere una sintesi per le famiglie

-esposizione di cartelloni con fotografie inerenti a momenti o attività salienti di vita

scolastica

-esposizione periodica degli elaborati collettivi con didascalie esplicative

-consegna a fine anno del quadernone

-preparazione di un libro riassuntivo delle attività.

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Documentazione e feste Trinità

Tutti gli alunni

- Raccolta documentazione scritta, fotografica

- Mostra di elaborati

- Allestimento e presenza alla mostra

- Montaggio di DVD

- Scelta e stampa fotografie

- Costruzione di libri di disegni, pitture, progetti

Organizzazione feste

Dolci fantasie Salmour

- realizzazione pratica di un uovo di cioccolato e di una torta

Festa di fine anno Salmour Momento di festa

Una biblioteca tutta per me s. Albano - attività proposte dalla biblioteca di Fossano “una valigia di storie” per stimolare la

fantasia e arricchire l’immaginario degli alunni

L’ho fatto io S. Albano Capacità di utilizzare materiali di recupero e non per produrre oggetti di vario tipo

Ciak si gira s. Albano Comprendere le caratteristiche del mezzo cinematografico e i differenti tipi di

inquadrature

Una valigia di storie Trinità - Scoprire il piacere della lettura e attività nella biblioteca comunale

scatolata Trinità - Partecipazione alla fiera di “pociu”

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Viva Churchill s. Albano

Trinità

- Approfodire il quadro di civiltà relativo all'epoca della seconda guerra mondiale

Teatro, musica, danza

Bene Vagienna

-laboratorio di canto, teatro, flauto, chitarra e orchestra

- rielaborazione personale e realizzazione di uno spettacolo teatrale

Musica e chitarra Bene Vagienna

Trinità

s. Albano S.

Esecuzione di brani musicali di difficoltà progressiva

Arte creatività

abbellire la scuola

Bene Vagienna

s. Albano

- attività di laboratorio

- Realizzazione di oggetti con tecniche e materiali vari, decorazione pittorica di

oggetti in vetro e stoffa.

Concerto Natale s. Albano Stura

Trinità

Teatro musica danza Trinità Realizzazione teatrale che potenzi la capacità di osservazione, ascolto,

memorizzazione e manipolazione di testi

Laboratorio di lingua

inglese

Bene Vagienna

Trinità

- Consolidamento e potenziamento delle competenze di produzione orale

Laboratorio di ceramica Trinità - Sviluppo dell'abilità mauale, conoscenza della tecnica di lavorazione

dell'argilla

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AREA DI PROGETTO 5

ATTIVITA’ DI APPROFONDIMENTO SULLE REALTA’ TERRITORIALI

Riferimenti : ( Nuove Indicazioni per il curricolo, 2012)

La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. L’acquisizione dell’autonomia rappresenta un momento decisivo per le istituzioni scolastiche. Grazie a essa si è già avviato un processo di sempre maggiore responsabilizzazione condiviso dai docenti e dai dirigenti, che favorisce altresì la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio

Si auspica una …collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.

Finalità :

In relazione a questi assunti, i tre Ordini di Scuola dell’Istituto ottimizzano le conoscenze dei

vari settori dell’apprendimento anche mediante progetti specifici di attività frequentanti utili a

conseguire progressivamente le seguenti abilità:

1. Promuovere l’integrazione fra scuola e territorio per valorizzare le ricchezze ambientali

locali

2. Avviare un rapporto di collaborazione fra gli Enti locali e la Scuola per promuovere la

crescita culturale dei futuri cittadini

3. scoprire specifiche radici storiche nella realtà locale ed approfondire le risonanze

locali di eventi di portata nazionale ed internazionale

4. creare interesse per la natura e l’attività agricola;sensibilizzare al rispetto dell’ambiente

e al valore dello sviluppo sostenibile;

5. sensibilizzare al rispetto del benessere animale;

6. operare ricerche storiche sull’ambiente per esperire dati idonei a documentarne i

significati etico/religiosi di alcune festività (Natale)

7. Spendere direttamente sul territorio la abilità e le conoscenze apprese a scuola.

8. Ampliamento della conoscenza della storia, della cultura e delle lingue storiche della

Regione Piemonte tramite l'elaborazione di progettualità legate a rappresentazioni

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teatrali: progetto "Storie di Vagienni, Romani e Sarmati" ideato lo scorso anno

scolastico grazie al bando della Regione Piemonte per l'ampliamneto dell'offerta

formativa e, a causa del blocco dei finanziamenti, realizzato nel corrente anno

scolastico.

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AREA 5 CLASSI COINVOLTE ATTIVITÀ’

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

PROGETTI SC.

INFANZIA

SC.

PRIMARIA

SC.

SECOND.

Scopri Bene Bene

Vagienna

Promuovere la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio per valorizzare i beni

culturali presenti

Progetto orto in

condotta

Bene Vagienna

Tutte le classi

- interazione diretta degli alunni nella fruizione dell’ambiente per l’applicazione pratica del

concetto “la natura va curata e rispettata”

Orto a scuola Salmour

S. Albano

Trinità

- conoscere e apprezzare i prodotti della terra mediante la cura dell’orto scolastico con l’aiuto

di nonni esperti

Geo-scienze intorno a

me

Salmour Letture, confronti, riflessioni di carattere geografico e scientifico

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AREA DI PROGETTO 6

ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE SCUOLA-TERRITORIO, VISITE GUIDATE, VIAGGI DI

ISTRUZIONE

Spazi e luoghi:

1. Le attività educativo-didattiche si svolgono abitualmente all’interno dei locali scolastici,

ma possono altresì essere progettate e realizzate, in conformità con la

programmazione curricolare, e per favorire l’integrazione scuola-territorio, in località

esterne alla scuola ed in tempi talvolta eccedenti l’orario scolastico.

2. Le attività di integrazione scuola-territorio, le mete delle visite guidate e dei viaggi di

istruzione sono individuate relativamente alle finalità e agli obiettivi perseguiti dagli

insegnanti e fissati dagli Organi Collegiali anche in collaborazione con gli Enti

territoriali e regionali.

Modalità di svolgimento:

1. “L’intera gestione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione o connessi ad attività

sportiva rientra nella completa autonomia decisionale e nella responsabilità degli

organi di autogoverno delle singole istituzioni scolastiche”, è data facoltà agli

accompagnatori di visionare preventivamente i luoghi oggetto di visita e i locali-

alloggio delle scolaresche (C.M. n. 623 del 1996)

2. Resta inteso che le visite guidate e i viaggi di istruzione presuppongono una precisa,

adeguata programmazione didattica e culturale, predisposta nelle scuole fin dall’inizio

dell’a.s. Pertanto occorre “la predisposizione di materiale didattico articolato che

consenta un’adeguata preparazione preliminare, fornisca approfondite informazioni

durante la visita, stimoli la rielaborazione a scuola delle esperienze vissute e delle

informazioni acquisite”

Finalità:

Incrementare le abilità relazionali del singolo ragazzo con il gruppo dei coetanei

Interagire con gli insegnanti in spazi e tempi extrascolastici

Conoscere nuove realtà territoriali e confrontarle con la propria

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Conoscere e valorizzare il territorio dal punto di vista storico, geografico, artistico,

religioso

Correlare l’apprendimento scolastico con l’esperienza sul campo

Partecipare attivamente ad iniziative di tutela e valorizzazione ambientale promosse

da enti esterni

Viaggi di Istruzione e visite guidate – A.S. 2015/16

SCUOLA INFANZIA

Bene Vagienna

META CLASSI DATA

1 FOSSANO – “CASCINA CAGNASSI” TUTTE SEZ. 17,19,20,23,25

MAGGIO 2016

2 FOSSANO – “CASTELLO ACAJA” E BIBLIOTECA

TUTTE SEZ.

SOLO I 5 ANNI

01,06 APRILE 2016

24,26 MAGGIO 2016

Salmour

META CLASSI DATA

1 FOSSANO – BIBLIOTECA (per visitarla) TUTTI 08/03/2016

2 PARCO FLUVIALE GESSO E STURA – VISITA “CASA DEL FIUME” E

“CITTA’ DELLE API” TUTTI 05/05/2016

Sant’Albano Stura

META CLASSI DATA

1 PARCO FLUVIALE GESSO E STURA - VISITA “CITTA’ DELLE API” E

“CASA DEL FIUME” SOLO I 5 ANNI 25/05/2016

Trinità

META CLASSI DATA

1 PARCO FLUVIALE GESSO E STURA – VISITA “CASA DEL FIUME” E

“CITTA’ DELLE API”

TUTTE SEZ. 27/05/2016

2 FOSSANO – Cinema teatro “I Portici” per spettacolo SOLO I 5 ANNI 02/02/2016

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SCUOLA PRIMARIA

Bene Vagienna

N. META CLASSI DATA

1 MONFORTE - “CASCINA GABUTTI” 2^A – 2^B 22/10/2015

2 BENE VAGIENNA – “ARCHEA” 5^A – 5^B 07/04/2016

3 TORINO “SUPERGA” E PINO TORINESE “PLANETARIO” 5^A – 5^B 12/04/2016

4 VENASCA – “LA FABBRICA DEI SUONI” 3^A – 3^B 14/04/2016

5 MARSAGLIA – AGRITURISMO “ABBADIA BORGO DEL SOLE” 1^A – 1^B 28/04/2016

6 TORINO “MUSEO EGIZIO” E ROCCA DEL BORGO MEDIOEVALE 4^A – 4^B 03/05/2016

7 PARCO FLUVIALE GESSO E STURA – VISITA “CASA DEL FIUME” E

“CITTA’ DELLE API” 5^A – 5^B 20/04/2016

8 BENE VAGIENNA - FR. PODIO – CENTRO DI ARCHEOLOGIA

SPERIMENTALE “VICUS BAGIENNI” 3^A – 3^B 18/05/2016

Salmour

N. META CLASSI DATA

1 MOIOLA - “ATTIVITA’ CON GLI ASINI” 1^-2^-3^-4^-5^ 17/05/2016

Sant’Albano Stura

N. META CLASSI DATA

1 BENE VAGIENNA – “ARCHEA” 3^A 04/11/2015

2 PINO TORINESE “ PLANETARIO” E TORINO “MUSEO EGIZIO” 4^A

+ 4^A – 4^B Trinità

15/03/2016

3 VARIGOTTI 1^-2^-3^-4^5^ 24/05/2016

4 BENE VAGIENNA – “ARCHEA” 5^A 01/03/2016

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Trinità

N. META CLASSI DATA

1 PINO TORINESE “ PLANETARIO” E TORINO “MUSEO EGIZIO”

4^A – 4^B

+ 4^A S. Albano

15/03/2016

2 BOVES – “LA CITTA’ DI CUMABO’” 1^A – 1^B 05/04/2016

3 NOLI E VARIGOTTI 5^A – 5^B 19/04/2016

4 BENE VAGIENNA – “ARCHEA” 3^A – 3^B 29/04/2016

5 CARAGLIO – “CASCINA ROSA” 2^A – 2^B 10/05/2016

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

Bene Vagienna

N. META CLASSI DATA

1 TORINO – “MUSEO DEL CINEMA” E VISITA AL CENTRO STORICO

( IN TRENO)

3^A – 3^B Fine NOV. /inizio DIC.

2 MANTA – STAFFARDA – SALUZZO 1^A – 1^B 05/04/2016

3 FOSSANO “ITIS” – ORIENTAMENTO 3^A – 3^B DICEMBRE

4 FERRARA E DELTA DEL PO 3^A – 3^B 19 e 20/04/2016

2 GIORNI

5 AOSTA E CASTELLO DI FENIS 2^A – 2^B 20/04/2016

6 FOSSANO – BIBLIOTECA CIVICA (PULMINO COMUNALE) 2^A – 2^B 16/05/2016

7 CORSO DI NUOTO – PISCINA COMUNALE DI FOSSANO TUTTE APRILE-MAGGIO

8 GIORNATA BIANCA TUTTE FEBBRAIO-MARZO

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Sant’Albano

N. META CLASSI DATA

1 ORIENTEERING 3^A 27/10/2015

2 PINO TORINESE “PLANETARIO” E TORINO “MUSEO DEL CINEMA”

( BUONO C.I.A. GUNETTO)

2^A - 3^A 26/11/2015

3 FOSSANO “ITIS” – ORIENTAMENTO 3^A DICEMBRE

4 GENOVA – “MUSEO GALATA” E “MUSEO DELL’ANTARTIDE” 2^A - 3^A 28/04/2016

5 FRABOSA “GROTTE DI BOSSEA” E BASTIA M.VI’ “CAPPELLA S.

FIORENZO”

1^A 03/05/2016

6 CORSO DI NUOTO – PISCINA COMUNALE DI FOSSANO TUTTE GENNAIO-MARZO

7 GIORNATA BIANCA TUTTE FEBBRAIO-MARZO

Trinità

N. META CLASSI DATA

1 CUNEO – “SCRITTORI IN CITTA’” TUTTE 14/11/2015

2 FOSSANO “ITIS” – ORIENTAMENTO 3^A – 3^B DICEMBRE

3 GENOVA – “MUSEO GALATA” E VISITA DELLA CITTA’ 1^A – 1^B 23/03/2016

4 PISA – LUCCA – FIRENZE 2^A - 2^B

3^A - 3^B

22 e 23/03/2016

2 GIORNI

5 CORSO DI NUOTO – PISCINA COMUNALE DI FOSSANO TUTTE GENNAIO-MARZO

6 GIORNATA BIANCA TUTTE FEBBRAIO-MARZO

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AREA DI PROGETTO 7

“ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO”

Finalità

- Conoscere e approfondire gli aspetti essenziali relativi alla riforma nella progettazione di

nuovi curricoli nella scuola dell’autonomia

- Sviluppare le competenze linguistico-comunicative e metodologiche-didattiche in lingua

inglese.

Utilizzare tecnologie multimediali per produrre applicazioni didattiche di varia

natura;

- Conoscere la normativa essenziale in materia di sicurezza e primo soccorso

- Acquisire competenze sulle strategie didattiche per l’insegnamento ad alunni con

disturbi specifici di apprendimento ( D.S.A)

- Migliorare le conoscenze sugli argomenti inerenti l’animazione teatrale da svolgere con i

ragazzi.

Progetti

- Attività di aggiornamento e formazione in collaborazione con il Centro risorse

territoriale per i tre ordini di scuola

- Il mondo a scuola , a scuola del mondo

- Corsi promossi dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo

- Corsi per insegnanti di religione

- Incontri di aggiornamento tenuti dall’A.S.L 17

- Corsi a cura dell’ufficio di educazione fisica

- Corsi promossi da Ministero. Regione, Enti

- Corso di pronto soccorso per insegnanti e personale Ata

- Corsi a cura del “Monviso solidale”

- Giornate di studio sulla dislessia

- Corsi sulla sicurezza

- Corsi proposti a costo zero da agenzie o privati qualificati

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- Incontri di formazione legati al progetto CCM

- Piano di formazione per la Scuola dell’Infanzia

CENTRO RISORSE FOSSANO

PROPOSTE FORMATIVE PER L’ANNO SCOLASTICO 2015/2016

Il nucleo di progettazione del Centro Risorse di Fossano con l’approvazione del nucleo di gestione e con la segreteria organizzativa, alla luce dei lavori di verifica e riprogettazione svolti negli incontri di giugno e settembre 2015, predispone il seguente piano di proposte formative per l’anno scolastico 2015/2016. La stesura del piano di formazione è a cura del Nucleo di progettazione del Centro Risorse che è costituito dai docenti con incarico di funzione strumentale, dai referenti di circolo della scuola primaria e secondaria di primo grado, dal referente per i servizi 0-6 e dai formatori. Il nucleo di progettazione si avvale della supervisione della dott. Donatella Savio (Università di Pavia) e di Giovanna Zunino (formatrice). La parte economica è deliberata dal nucleo di gestione composto dalle docenti con incarico di funzione strumentale, dai dirigenti e dalla dirigente amministrativa del 2° circolo che è sede amministrativa del Centro Risorse.

PROGETTO “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO”: “PROGETTARE PER COMPETENZE, tra teoria e pratica” DESTINATARI: I docenti di tutti gli ordini dei quattro istituti. ARGOMENTO : Il corso è finalizzato alla comprensione del concetto di “competenza”, al suo utilizzo all’interno della progettazione didattica, come richiesto dalle nuove indicazioni nazionali per il curricolo Il focus è “come progettare per competenze, come costruire un curricolo per competenze, come valutare per competenze” in coerenza con i bisogni emersi dai collegi dei docenti in seguito alla formazione dello scorso anno e con i punti deboli evidenziati in fase di compilazione dei rav di istituto, in particolare rispetto alla mancanza di un curricolo per competenze verticale. FINALITA’’: Costruzione di una competenza intesa come “potenzialità di azione” finalizzata all’interazione soggetto/situazione. Individuazione delle competenze attraverso la problematizzazione di una famiglia di situazioni, attuando strategie e azioni dotate di un senso e di uno scopo relativamente al contesto di riferimento. Realizzazione di un piano di lavoro, anche disancorato dai contenuti disciplinari, rendendolo trasversale. Approccio alla modalità di insegnamento/apprendimento del Cooperative Learning finalizzato alla risoluzione di “situazioni problema”, attraverso utilizzo di strategie che sviluppino apprendimenti utili anche per altri compiti e diventino oggetto di riflessione meta-cognitiva. Ampliamento e innovazione pratica e concreta nell’applicazione di metodologie significative in classi in cui siano inseriti alunni con bisogni educativi speciali. Promozione di dibattiti e di condivisioni di esperienze alfine di attivare sinergie collaborative e riflessioni meta cognitive. Costruzione di rubriche valutative e predisposizione di un registro docente che risponda alle esigenze degli insegnanti. DOCENTI del corso: Stefania Magnaldi, esperta sulle competenze e Chiara Chiapello, esperta di cooperative learning, metodologia attraverso la quale il gruppo svolgerà il lavoro.

TEMPI : 4 incontri da 2,5 ore in tempi diversi per ciascun istituto.

PERCORSI FORMATIVI DI PLESSO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA: Si offrono percorsi di formazione di team con il sostegno di facilitatori del confronto formativo (formatori), ai gruppi di plesso delle scuole dell’infanzia della rete procedendo secondo le fasi descritte:

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• ricognizione: ogni gruppo, con l’aiuto del formatore, riflette sulla propria situazione e fa emergere i problemi che si presentano nell'agire quotidiano • identificazione del problema autentico: ” o condiviso: il gruppo identifica un problema riconosciuto come "autentico" o, dove questo non è possibile, giunge, attraverso un processo di negoziazione, ad individuare un problema condiviso e lo definisce in modo chiaro e circoscritto • ricerca: riflettendo sul come si fa ed esaminando le informazioni avute nei momenti informativi o ricercando nuove informazioni/approfondimenti teorici, si sperimentano possibili soluzioni al problema • verifica dei risultati ottenuti: si verificano le nuove opzioni e si riprogetta l'intervento. Questa pratica riflessiva promuove alcuni obiettivi a sostegno della formazione del gruppo docenti: - eleva il livello di consapevolezza circa le scelte educative e sostiene la relazione nel gruppo; - promuove la qualificazione del piano dell’offerta formativa innescando processi di autovalutazione ; - stimola la ricerca di congruenza tra quanto dichiarato nel progetto educativo e l’agìto quotidiano, sostenendo la condivisione e la patrimonizzazione delle buone prassi nel gruppo.

TEMPI: percorsi di team e/o di ricerca con la presenza di un formatore esterno, n.10 ore per 5 incontri nel periodo ottobre 2015 - maggio 2016

Ogni plesso di Scuola dell’Infanzia della rete, nomina un suo referente che, almeno due volte all’anno, incontra i formatori per verificare in itinere la validità delle proposte. I formatori sono supervisionati a due livelli: nel gruppo dei formatori, che svolge un ruolo di supervisione di gruppo e dal gruppo coadiuvato dai supervisori esterni.

D. Tabella dell’attività formativa o di ricerca delle scuole della rete e del percorso continuità con relativi formatori:

SCUOLA PERCORSO FORMATORE

Scuola infanzia Celebrini Formazione Maria Grazia Capra

Scuola infanzia Dompé Formazione Maria Grazia Capra

Scuola infanzia Salmour/ S. Sebastiano Formazione Anna Zuntini

Scuola infanzia Bene Vagienna Formazione Cristina Galaverna

Scuola infanzia S. Albano Formazione Donatella Gertosio

Scuola infanzia Trinità* Percorso di ricerca con Università di Pavia

Scuola infanzia Collodi Formazione Maria Grazia Capra

Scuola infanzia Rodari Formazione Cristina Galaverna

Progetto continuità cittadino 0-6* Formazione e ricerca Monica Giordano

*vedi spazio dedicato all’iniziativa

INCONTRI PER NUOVI INSEGNANTI DELLA RETE

Si attivano momenti informativi aperti a tutte le nuove docenti delle scuole della rete e tirocinanti di scienze della formazione. Incontro strutturato a partire dalle domande delle insegnanti rispetto al modello pedagogico “lavorare per progetti” e/o al modello organizzativo per sezioni aperte. Obiettivo dell’incontro: Sostenere e favorire l’integrazione dei nuovi docenti nella realtà scolastica. Accrescere le competenze specifiche rispetto ad alcune pratiche educative. Stimolare la riflessione e il confronto tra i nuovi docenti e i gruppi dei docenti delle scuole in cui sono inseriti. TEMPI: un incontro a novembre 2015 con data da definire, possibilità di un secondo incontro a gennaio a richiesta dei partecipanti. A cura di Maria Grazia Capra e Claudia .Reynaudo PROGETTO CONTINUITÀ 0/6: Verrà attivato il progetto continuità che vede interessati i servizi 0-3 e le scuole dell’infanzia cittadini.

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E’ un progetto che coinvolge educatori e docenti in un percorso sia organizzativo che formativo con la partecipazione di due facilitatori del percorso formativo. L’obiettivo è organizzare e monitorare esperienze di continuità tra i bambini in età 24-36 mesi di tutti i servizi comunali e i bambini frequentanti il primo anno delle scuole dell’infanzia e favorire il confronto e la riflessione tra gli adulti coinvolti facendo interagire le identità dei diversi servizi . Gli adulti coinvolti attraverso un processo di ricerca e riflessione, arrivano a condividere una certa idea di bambino, di relazione educativa e quindi di obiettivi e di modalità con cui perseguirli, per offrire al bambino nel passaggio una coerenza di senso. Il progetto continuità ha ribaltato la questione perché non è centrato non sul fare ma sul pensare ed è un pensiero che coinvolge non solo i docenti direttamente coinvolti nell’esperienza, ma le scuole e i servizi nella loro identità. Al percorso degli adulti si affianca un percorso per i bambini del nido e delle scuole dell’infanzia che si incontrano per non meno di 8 volte, in momenti di gioco presso le scuole dell’infanzia. Il focus attorno cui si snoda l’esperienza è il gioco simbolico per la sua rilevanza nella fascia evolutiva 0-6 e quindi come filo rosso un continuum dall’asilo nido alla scuola dell’ínfanzia. Tale progetto è attivo con continuità dal 2009-10 grazie all’azione di coordinamento e monitoraggio svolta dal Centro Risorse e grazie al contributo elargito dalla Fondazione CRF. Tempi: n.3 incontri di n.2 ore ciascuno del gruppo continuità 0-6 nel periodo gennaio – maggio 2016 GRUPPO DI SUPERVISIONE PER I DOCENTI FORMATORI I docenti formatori usufruiscono di momenti di supervisione di primo e secondo livello di gruppo a cui seguono occasioni di approfondimento su tematiche specifiche; tale modalità è garanzia del modello formativo.Il tema di ricerca e approfondimento di quest’anno sarà legato all’organizzazione e alla progettazione delle scuole che hanno un approccio per sezioni aperte in relazione alla realizzazione dello specifico convegno. TEMPI: Incontri di supervisione e progettazione della formazione nel periodo settembre 2015 – maggio 2016 come da calendario per un monte ore complessivo di n.30 ore. RICERCA CON UNIVERSITÀ DI PAVIA

Il gruppo di ricerca facente capo alla sezione di studi pedagogici del dipartimento di filosofia dell’università di Pavia, che già ha svolto un percorso di ricerca sul tema “Origine, condivisione e promozione di temi ludici in gruppi di gioco nella scuola dell’infanzia”, propone ai formatori del Centro Risorse un nuovo percorso di ricerca come continuazione del percorso già effettuato. La ricerca vedrà coinvolti un gruppo di formatori e i docenti della scuola dell’infanzia di Trinità che, insieme all’équipe universitaria si occuperanno di elaborare, analizzare, discutere i dati osservativi e documentare gli esiti del percorso.

TEMPI: 10 ore nel periodo gennaio – maggio 2016.

PERCORSO DI RICERCA E CONVEGNO SUL TEMA: “Spazi e gruppi aperti”: esperienze delle scuole dell’infanzia della rete di Fossano” Si intende attivare un gruppo di lavoro/ricerca finalizzato alla produzione del materiale per un convegno sul tema dell’open - group. Nell’ambito di tale convegno saranno presentate le esperienze delle scuole della rete di Fossano e verrà sollecitata la riflessione anche attraverso il confronto con altre realtà che praticano un simile approccio, con la presenza di esperti che offriranno una lettura critica. A tal fine si attiverà un gruppo di lavoro con la finalità di descrivere l’approccio di lavoro, argomentare i significati educativi principali che lo orientano e descriverne l’organizzazione. Ci si avvarrà inoltre, del contributo di un focus group sul tema a cui potranno partecipare i docenti della rete interessati, per evidenziare i punti di forza e di debolezza sulla base dell’esperienza fin qui sviluppata. TEMPI: - Gruppo di lavoro a cura dei formatori, n.6-8 ore nel periodo novembre2015- marzo 2016 - Focus group aperto ai docenti della rete, n.3 ore, 11 dicembre 2015 - Giornata seminariale,n. 6 -8 ore marzo 2016

PROGETTI per l’inclusione e il passaggio tra ordini di scuola: “Buttiamo giù il muro “ e Girotondo intorno al mondo”

Il progetto cittadino si pone come finalità la promozione di collaborazione, continuità e il passaggio di buone prassi tra gli insegnanti dei due circoli didattici e delle scuola media di Fossano.

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Il progetto si articola in due blocchi di proposte formative rivolte ai docenti di sostegno e agli assistenti alle autonomie fisiche che operano nelle scuole dell’infanzia, primaria e media cittadine. Si propongono un percorso di formazione alla pratica psicomotoria e in un percorso di globalità dei linguaggi con la collaborazione degli esperti Daniela Cagliero (psicomotricista) e di Broglia Miriam , che prevedono attività pratiche, supervisione per i docenti e laboratori con i bambini. Il progetto si propone di accrescere la capacità dei docenti di individuare strategie per promuovere nel bambino la

capacità di esprimersi utilizzando diversi linguaggi e di offrire risposte concrete ai bisogni speciali degli alunni diversamente abili con particolare attenzione ai passaggi tra ordini di scuola diversi. TEMPI: n.2 percorsi formativi di n.10-12 ore ciascuno nel periodo novembre 2015 – giugno 2016 e l’Attivazione di laboratori dedicati ai bambini/ragazzi diversamente abili inseriti in piccoli gruppi.

PROGETTO SCUOLA- FAMIGLIA

Negli scorsi anni si sono attivati momenti informativi su tematiche di interesse comune a scuola e famiglia sui temi dell’educazione alla cittadinanza, della gestione del tempo, della valorizzazione del gioco e della sicurezza con l’intervento di docenti universitari, pedagogisti, pediatri. Quest’anno si intende dare seguito all’approfondimento del gioco e all’importanza di lasciare spazi “liberi” ad esso dedicati anche al di fuori del contesto scolastico. A tal fine si organizza una serata per la

presentazione del libro per ragazzi: “Toni e Katia nel far west”con l’intervento della docente C.Galaverna sul tema del gioco e di alcuni attori dell’associazione Music for kenya che leggeranno alcune parti del libro. L’

associazione Musicforkenya, che da anni si occupa di solidarietà internazionale, ha deciso di sostenere anche le

scuole delle nostre zone, attraverso la vendita del libro per ragazzi: “Toni e Katia nel far west”. La serata sarà

organizzata come Centro Risorse in collaborazione con il comune, invitando le famiglie dei nostri istituti e dando visibilità all’approccio delle scuole della rete centrato sul gioco.

TEMPI: Serata a tema per docenti e genitori, n.2 ore, 4 dicembre 2015, Cascina sacerdote e spazio ludoteca per i bambini.

In collaborazione con il Comune e le associazioni di famiglie La Tribù, Crescendo, Arcipelago, Comitato Genitori Scuola Media, si organizza la presentazione del libro "A Scuola Contromano" di Elvio Mattalia e Rosa Armocida. I due ex Dirigenti scolastici intendono fornire, con taglio psico-pedagogico, un'attenta riflessione su ciò che è sempre stato fondamentale e lo è sempre di più nel panorama sociale e scolastico attuale, per orientare il percorso di insegnamento/apprendimento, della crescita individuale, della costruzione delle diverse identità. Si parte dall'esame dei bisogni delle famiglie e delle finalità dell'intervento scolastico per poi dare indicazioni rispetto all'organizzazione degli spazi e dei tempi scolastici, del POF, dell'inclusione, dell'educazione morale legata al rispetto delle regole.

Tempi: lunedì 9 novembre ore 17:00 - sala polivalente

VISITE NELLE SCUOLE Le scuole della rete e i docenti sono disponibili ad accogliere docenti /educatori/ricercatori/studenti per visite e scambi formativi, in collaborazione con le università o il gruppo nazionale nidi e infanzia. Di volta in volta verranno organizzati i momenti e richiesta l’autorizzazione alle dirigenti scolastiche. FORMAZIONE FUORI RETE Il centro risorse esplica la sua azione formativa sul territorio rispondendo alle richieste specifiche di scuole/gruppi di docenti al di fuori della rete di scuole che lo costituiscono. L’intervento si esplica attraverso momenti di consulenza, progettazione di percorsi e interventi di formatori.

SCUOLA PERCORSO FORMATORE

Direzione di Borgo S.Dalmazzo Formazione n.5 incontri Galaverna/Reynaudo

GRUPPO cittadino continuità 0-6 Bra Formazione n.2 incontri Gertosio Donatella

Direzione didattica 2 circolo Bra Formazione n.5 incontri Formatore del centro da definire

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AREA DI PROGETTO 8

“MIGLIORAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA”

Finalità:

Migliorare la qualità complessiva dell’organizzazione dei servizi amministrativi.

Migliorare la qualità complessiva delle attività ausiliarie in particolare quelle

relative all’assistenza degli alunni e alle attivItà didattiche, facendo ricorso ad

opportune forme di flessibilità e ad un impegno razionale delle risorse umane.

utilizzare il personale amministrativo in servizio in modo “mirato” rispetto alle

esigenze dell’organizzazione complessiva dell’istituzione scolastica.

Il progetto sarà attuato durante l’intero anno scolastico, utilizzando tutto il personale

amministrativo e ausiliario dell’Istituto.

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AREA DI PROGETTO 9

“ISTITUTO COMPRENSIVO IN RETE”

Tale area è suddivisa in due progetti; l’”Istituto in rete”, avviato nell’anno scolastico 2003/04, non può considerarsi esaurito, bensì se ne è conclusa una prima fase; pertanto proseguirà anche quest’ anno per l’adeguamento e l’innovazione delle tecnologie informatiche, in considerazione della recente normativa in materia di privacy. Inoltre il suo completamento è indispensabile per contribuire ad una gestione più organica e puntuale di un Istituto complesso come quello di Bene Vagienna. Finalità:

Progetto “Istituto in rete 2”

- Individuare un gruppo di insegnanti ai quali assegnare l’incarico di responsabili dei laboratori; - Sviluppare in tutto il personale della scuola e negli alunni la cultura dell’uso consapevole della rete e di internet :a tale scopo verrà stilato e divulgato in tutti i plessi un regolamento sull’uso corretto e sicuro delle attrezzature e della navigazione in Internet e verrà predisposto un registro degli accessi ai laboratori; - Mantenere,e , compatibilmente con le risorse disponibili, migliorare l’usabilità, la funzionalità e la potenzialità dei laboratori; - Promuovere l’utilizzo della rete, di internet e delle attrezzature informatiche nelle attività didattiche e sfruttare le pagine del Sito dell’Istituto per pubblicare e condividere i progetti realizzati.

Progetto “PRIVACY”

- aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza dei dati. (DPS); - Informare gli alunni, i genitori e tutto il personale della Scuola sulla normativa circa il trattamento dei dati raccolti con riferimento all’uso che di essi l’Istituto Comprensivo di Bene Vagienna potrà fare.

Adottare le misure di sicurezza necessarie a proteggere gli elaboratori e gli archivi

informatici della segreteria e gli archivi elettronici degli elaboratori destinati alla didattica; - Adottare le misure idonee a proteggere i locali in cui vengono custoditi gli archivi

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elettronici e cartacei;

Adottare tutti gli accorgimenti necessari a proteggere la rete della segreteria

da intrusioni esterne.

Le attività previste dei due progetti sopra elencati coprono l’intero anno scolastico;

coinvolgono personale docente e non docente dell’Istituto e avranno una ricaduta didattica

sugli alunni.

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AREA 9 CLASSI COINVOLTE ATTIVITÀ’

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

PROGETTI SC.

INFANZIA

SC.

PRIMARIA

SC.

SECONDARIA

Laboratorio di

consolidamento

della rete

informatica

S. Albano

Bene

vagienna

Trinità

- utilizzare proficuamente le nuove tecnologie informatiche all’interno delle

attività scolastiche

Consolidamento

rete di Istituto

Tutti i responsabili dei laboratori

informatici

- controllo e verifica del perfetto funzionamento e del laboratorio di

informatica di ogni singolo plesso

Referenti per le

nuove tecnologie

Tutti i plessi Un responsabile per plesso

Attività di gestione, controllo e verifica degli apparati informatici

Nuovo registro

scuola primaria

Tutti i plessi scuola primaria

Google app for Education Tutti i plessi di scuola primaria e secondaria Fornire la suite di strumenti creati appositamente da google per la didattica

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RIFERIMENTI PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA

LINEE GUIDA LEGGE 170 DEL 2010 E DECRETO MINISTERIALE N.8

DEL 6 MARZO 2013

PREMESSA

Vi sono molti ragazzi che, pur in situazione di piena integrità cognitiva, trovano difficoltà a

seguire il normale piano di studi, ragazzi per i quali è urgente pianificare un piano educativo

personalizzato per prevenire l’insuccesso e la conseguente dispersione scolastica

Parliamo di ragazzi:

- Con disturbi Specifici dell’Apprendimento,

- Con un ingiustificato basso rendimento scolastico,

- Con disturbo del linguaggio o con disturbi dell’attenzione (con o senza iperattività),

- Con problemi sensoriali.

- Con difficoltà psicologiche ed emotive

- Con disturbi del comportamento, e border line

- Provenienti da paesi stranieri

Questi vengono suddivisi in

- disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)

- i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività (DDAI o ADHD), il ritardo

mentale lieve ed il ritardo maturativo

- altre tipologie di deficit o disturbo, non altrimenti certificate (relazione di

svantaggio).

Per gli alunni con diagnosi di DSA, è atto dovuto la stesura di un Piano Educativo

Personalizzato (PEP) o Piano didattico Personalizzato (PDP) elaborato con la

collaborazione di tutti i componenti del Consiglio di Classe.

Il PDP (Piano Didattico Personalizzato), anche detto PEP (Piano Educativo

Personalizzato), è previsto dal DM 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee Guida.

Deve contenere l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi adottati nelle

diverse discipline, nonché le modalità di verifica e di valutazione che si intendono

applicare, se diverse da quelle consuete

In particolare nel documento si inseriscono

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- l’analisi della situazione dell’alunno e il livello degli apprendimenti

- obiettivi e contenuti d’apprendimento per l’anno scolastico

- metodologie – misure compensative e dispensative

- modalità di verifica

- valutazione formativa e valutazione finale

- obiettivi minimi ed esami

- assegnazione dei compiti a casa e rapporti con la famiglia

Il “PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO” è nato per favorire una progettualità che

risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti con DSA (disturbi specifici di

apprendimento), prevedendo la personalizzazione del loro percorso.

DSA e sostegno a scuola

In particolare, la legge n. 170 del 2010 (art. 5) e il relativo decreto attuativo prevedono che i

bambini e i ragazzi affetti da DSA abbiano il diritto di utilizzare strumenti didattici e

tecnologici di tipo compensativo(sintesi vocale, registratore, programmi di video-scrittura

e con correttore ortografico, calcolatrice) e il diritto di vedersi applicate misure

dispensative (maggior tempo per svolgere una prova, contenuti ridotti, possibilità di

non svolgere alcune prestazioni). Tali provvedimenti devono poter essere utilizzati anche

nei momenti di valutazione, compresi gli Esami di Stato.

Dopo la diagnosi del disturbo che deve essere effettuata dalle UONPIA delle strutture

pubbliche o private accreditate, il percorso è differenziato a seconda dell’età del soggetto

affetto da DSA e del grado di gravità. Il professionista deve comunicare la diagnosi in

maniera chiara e precisa specificando anche gli aspetti psicologici secondari (demotivazione,

bassa autostima) e redigere un referto scritto indicando la possibilità dell’utilizzo di strumenti

compensativi e dispensativi (art. 3 Legge 170/2010). La famiglia deve provvedere a

consegnare alla scuola la suddetta diagnosi facendola protocollare.

In tal modo la scuola potrà predisporre entro il primo trimestre scolastico il cosiddetto Piano

didattico personalizzato, contenente le attività di recupero individualizzate, le modalità

didattiche personalizzate nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative

predisposte per l’alunno.

La famiglia dovrà sempre poter condividere le linee elaborate nella documentazione dei

percorsi didattici individualizzati e sarà chiamata a formalizzare con la scuola un patto

educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di classe,

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sempre nel rispetto della riservatezza del caso, di applicare ogni strumento compensativo e

le strategie dispensative ritenute idonee. In ogni scuola l’insegnante referente per i DSA

svolge un ruolo importante di raccordo tra insegnanti e famiglia, nonché un ruolo di

continuità riguardo all’aggiornamento professionale degli altri insegnanti. Per gli alunni con

DSA non sono previsti insegnanti di sostegno perché tali disturbi non sono un handicap.

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PROTOCOLLO

PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE

DEGLI ALUNNI STRANIERI

FASE 1 - CONOSCERE L’ALUNNO Quale storia porta con sé l’alunno che viene da lontano? Quali sono le sue competenze, i

saperi acquisiti, le abilità sulle quali far leva per un inserimento positivo?

Nella prima fase d’accoglienza si procede a:

raccogliere i dati biografici e la storia scolastica: età, classe frequentata nel paese d’origine, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza, informazioni sulla scuola nel paese d’origine;

osservare i comportamenti, le abilità, le competenze già acquisite;

formulare prime ipotesi sull’inserimento: a quale livello del curricolo scolastico italiano potrebbe collocarsi, quali i punti di forza e i problemi didattici.

Per raccogliere questi dati si possono utilizzare risorse interne ed esterne alla scuola.

Prime informazioni

La raccolta dei dati biografici e scolastici presenta una prima difficoltà: la lingua. Il genitore

che iscrive a scuola il proprio figlio, se di recente immigrazione, non conosce l’italiano che

consente la corretta compilazione della “domanda d’iscrizione”. Occorre pertanto utilizzare

strumenti plurilingue, in modo da rendere effettiva l’accoglienza, utilizzando in particolare la

figura del mediatore culturale.

La seconda difficoltà è rappresentata dall’eventuale scarto tra la durata del sistema

scolastico di provenienza e quello italiano o dalla difformità dei tempi d’inizio e fine dell’anno

scolastico.

Storia personale e saperi già acquisiti

In questa fase di osservazione ci interessa raccogliere informazioni su tre aspetti:

la situazione familiare: composizione del nucleo familiare, cause dell’emigrazione, progetto di permanenza in Italia;

la storia personale dell’alunno e la ricostruzione del suo percorso di sviluppo;

l’individuazione di interessi, abilità, competenze possedute. Rispetto ai primi due tipi di informazioni, lo strumento da utilizzare può essere il colloquio

con la famiglia, prima (se necessario anche con l’utilizzo di un mediatore linguistico –

culturale) e con l’allievo, poi. Il racconto dell’alunno potrà essere facilitato, oltre che dalla

presenza del mediatore linguistico, anche dall’utilizzo di tecniche non verbali, quali il disegno,

la mimica, la gestualità, le fotografie, ecc… .

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Rispetto alle informazioni più specificatamente tecniche possono essere utilizzati tutti quegli

strumenti che potremmo definire di “messa alla prova”: puzzle, giochi d’incastro,

riconoscimento di figure, ricostruzione di sequenze logico – temporali, situazioni di “problem

solving”, oltre che naturalmente operazioni matematiche formali.

(Strumenti di questo tipo, sono, ad esempio, i testi prodotti dal Cospe di Firenze, in

collaborazione con la Regione Toscana e l’Unione Europea, “Parole non dette” che

contengono schede non verbali in grado di rilevare competenze quali: funzioni di base,

memoria, logica …)

Rispetto alle caratteristiche socio – relazionali dell’alunno neo-arrivato, l’osservazione degli

atteggiamenti e comportamenti potrà avvenire in situazione di piccolo gruppo o nei momenti

di laboratorio con altri allievi non-italofoni, anche se di diversa lingua e cultura.

Un inserimento “dolce”

Quanto dura la fase di prima accoglienza e di raccolta dei dati?

Non lasciamoci guidare dalla fretta. Deve essere chiaro fin dalle prime comunicazioni con la

famiglia che la procedura d’inserimento è graduale, poiché è indispensabile valutare

attentamente più fattori per individuare quale sarà la situazione in cui l’allievo starà meglio,

ma anche quale sarà la classe che trarrà vantaggio da questo inserimento.

Circa una settimana: sembra essere il tempo necessario per raccogliere ed elaborare le

informazioni e i dati raccolti, per integrarli utilizzando punti di vista diversi (l’insegnante di

matematica, di attività espressive, di lingua straniera, …).

Proponiamo una “traccia” per raccogliere informazioni sulla storia scolastica e familiare e

sulla situazione linguistica degli alunni neo-arrivati.

Traccia per la rilevazione della biografia linguistica degli alunni stranieri

1. Dati personali M F

- nazionalità …………………………………………………………………….

- anno di nascita ………………………………………………………………...

- luogo di nascita ……………………………………………………………….

- se immigrato, data di arrivo in Italia …………………………………………

- presenza di altri fratelli o sorelle SI NO

(se SÌ)

età………….scuola e classe …………………………………………………….……

età………….scuola e classe …………………………………………………….……

età………….scuola e classe …………………………………………………….……

età………….scuola e classe ………………………………………………………….

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età………….scuola e classe …………….……………………………………….…...

2. Storia scolastica del bambino

- inserimento scolastico attuale………………………………………………………………………

- inserimento scolastico precedente, in Italia (descrivere in maniera approfondita se ha

frequentato il nido, la scuola materna, la scuola elementare e per quanto tempo)

……………………………………………………………………………………….…………………

…………………………………………………………………….……………………………………

………………………………………………….……………………………………………-

inserimento scolastico nel paese d'origine (specificare)

…………………………………………………………………………………………………...………

…………………………………………………………………………………………...………………

…………………………………………………………………………………...………………………

…………………………………………………………………………...………………………………

……………………………

3. Situazione linguistica

3.1. Pratiche linguistiche quotidiane

- quale lingua usa il bambino per comunicare

(specificare se capisce e parla la lingua d'origine)

con i genitori ……………………………………………………………………

con i fratelli ……………………………………………………………………..

con i familiari …………………………………………………………………...

3.2. La lingua d'origine

- qual è la lingua d'origine, la lingua

familiare? ………………………….……..……………………………………………………………

…………

- il bambino la

capisce …………………………………………………………..……………………………………

……

- il bambino la

parla …………………………………………………………….………………………………………

- è una lingua anche scritta o solo orale ?

………………………………………….……………………………………………………………

- se è scritta, sa scrivere nella lingua d'origine ?

….…………………………………………………………………………………………………..

- sa scrivere nella lingua nazionale del paese d'origine ?

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……………………………………………………………………………………..

- dove ha imparato

……………………………………………………………………………………..

- il bambino frequenta corsi di insegnamento della lingua d'origine in Italia ( se SÌ, da chi

sono organizzati, in quali sedi e orari)

………………………………………………………………………………………..

3.3. Altre lingue conosciute

- ha imparato altre lingue (specificare) ………………………………………………

quali ………………………………………………………………………………….

3.4. L'italiano

- descrivere in maniera approfondita il livello attuale di competenza in italiano, orale e scritto,

specificando le abilità e i problemi, facendo riferimento al Quadro Comune Europeo per le

lingue (in allegato)

Comprensione (ascolto e lettura)

……………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………..………………………………………………………

………………………………..…………………………………………………………

Parlato (interazione e produzione orale)

………………………………………………………………………..…………………………………

……………………………………………………...……………………………………………………

Scritto (produzione scritta)

………………………………........................................................................................................

FASE 2 - IN QUALE CLASSE INSERIRE L’ALUNNO STRANIERO In quale classe o sezione inserire l’alunno di recente arrivo?

La sua storia personale e scolastica e i dati raccolti durante la prima fase di accoglienza ci forniscono alcune indicazioni, che devono essere integrate con i suggerimenti della normativa in materia. (C.M. n. 24 del 1 marzo 2006) Di norma, l’alunno viene assegnato alla classe successiva a quella frequentata nel paese

d’origine, corrispondente alla sua data anagrafica. La disposizione è motivata dal fatto che

“l’inserimento in classe inferiore potrebbe risultare penalizzante per l’alunno se disposto

solamente a causa dell’insufficiente padronanza della lingua italiana”.

Ragioni psicologiche e relazionali inducono a ritenere anche che l’inserimento scolastico sia

più proficuo se avviene in un gruppo di coetanei con i quali l’alunno straniero può instaurare

rapporti più significativi e “alla pari”.

La disposizione generale deve essere tuttavia confrontata con le situazioni specifiche. La

decisione, caso per caso, deve tener conto dell’effettiva storia scolastica dell’alunno,

attraverso un confronto con gli ordinamenti scolastici e curricoli dei paesi di provenienza.

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COMMISSIONE ACCOGLIENZA E INTERCULTURA

Al fine della determinazione della classe d’iscrizione e per l’elaborazione di un percorso

formativo personalizzato viene costituita una Commissione Accoglienza – Intercultura

composta dall'insegnante referente, dal responsabile di plesso ed eventualmente da

insegnanti che stiano conseguendo una specifica formazione in merito all’intercultura con

compiti di ricognizione della situazione di partenza dell’alunno straniero e di indirizzo

per l’attuazione della didattica interculturale.

La Commissione (o il referente del plesso) fa proposte al Consiglio di Classe rispetto alla

classe in cui potrà essere inserito l’alunno, dopo aver valutato la situazione di partenza.

La Commissione deve tenere presente anche la composizione della classe, per numero di

alunni, la presenza di altri alunni stranieri, le caratteristiche del gruppo – classe, l’apertura

del Consiglio di Classe all’accoglienza.(C.M. n. 2 gennaio 2010)

Alcuni suggerimenti per l'inserimento

In sintesi, possiamo individuare diverse situazioni di inserimento degli alunni stranieri di

recente immigrazione, definite sulla base dell’età e della scolarità precedente:

l’alunno neo-arrivato non ha mai frequentato la scuola nel paese di origine e ha 6/7 anni: l’inserimento avviene in prima elementare;

l’alunno neo-arrivato presenta una corrispondenza fra età e classe frequentata nel paese d’origine, documentata dai certificati scolastici o dall’autocertificazione dei familiari (qualunque sia la lingua di scolarità): l’inserimento avviene nella classe medesima a quella frequentata nel paese di origine;

l’alunno neo-arrivato presenta una discrepanza fra età e livello di scolarità (preadolescenti poco o affatto scolarizzati, situazioni di analfabetismo e sottoscolarizzazione …). Si tratta in questo caso di prevedere un inserimento che tenga conto dell’età ma che garantisca al tempo stesso il recupero dei livelli di alfabetizzazione, attraverso:

o momenti di insegnamento individualizzato (Progetti con Mediatore linguistico) o frequenza intensiva di laboratorio di italiano L2 (Progetti incentivati) o sostegno extrascolastico

se l’alunno neo-arrivato ha un'età corrispondente alla frequenza di una Scuola secondaria di secondo grado è possibile l'ammissione alla stessa, anche senza il possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione. Sarà cura delle Istituzione scolastiche che accolgono l'alunno attivare ogni utile percorso per agevolarlo nel conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione anche tramite convenzione con un Centro Territoriale Permanente (CTP). L'esame conclusivo del primo ciclo potrà essere sostenuto presso un CTP al compimento del sedicesimo anno di età.

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E’ opportuno inoltre che gli alunni neo – arrivati appartenenti allo stesso gruppo linguistico

siano collocati nelle classi in gruppetti che non superino il numero di 3 / 4 per facilitare l’aiuto

reciproco nella comunicazione e limitare la percezione di sradicamento e di perdita d’identità.

Si deve prestare attenzione alle interazioni fra i gruppi per prevenire forme di esclusione e di

distanza.

FASE 3 - LA RELAZIONE CON LE FAMIGLIE IMMIGRATE

I rapporti con le famiglie di alunni stranieri devono essere improntati a chiarezza e semplicità

di linguaggio, empatia comunicativa, spirito collaborativo.

E’ opportuno negoziare con le famiglie, fin da subito, i tempi dell’inserimento e le modalità di

interazione con la scuola. Occorre indicare inoltre chi sarà il referente, con cui i genitori

potranno avere rapporti costanti per lo scambio di informazioni.

Particolare rilevanza assumono i colloqui iniziali per la ricostruzione della storia familiare e

del progetto di vita nel paese di accoglienza e per raccogliere informazioni sul percorso

scolastico e formativo dell’alunno.

Gli incontri con le famiglie straniere dovranno avere cadenza periodica con l’obiettivo di:

- facilitare la relazione tra scuola, famiglia e territorio;

favorire la partecipazione dei genitori al progetto formativo, individuando i nodi

problematici, esplicitando le reciproche aspettative, gli obiettivi, le tappe;

valorizzare i saperi e le competenze dei genitori immigrati, che possono diventare

mediatori/facilitatori, nei confronti delle famiglie dei bambini nuovi iscritti.

FASE 4 - VALUTAZIONE

Considerazione fondamentale

Qui di seguito si riportano stralci delle Linee guida del Ministero della Pubblica Istruzione del

26 febbraio 2006: ‘La valutazione degli alunni stranieri, in particolare di coloro che si

possono definire neo-arrivati, pone diversi ordini di problemi, dalle modalità di valutazione a

quelle di certificazione, alla necessità di tener conto del singolo percorso di apprendimento.’

L’art. 4 del DPR n. 275/1999, relativo all’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche,

assegna alle stesse la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli

alunni, prevedendo altresì che esse operino “nel rispetto della normativa nazionale”: ‘[…] il

possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni comporta un adattamento della

valutazione, anche in considerazione degli orientamenti generali su questo tema, espressi in

circolari e direttive, che sottolineano fortemente l’attenzione ai percorsi personali degli

alunni’.

Quindi per la valutazione degli alunni stranieri diventa fondamentale conoscere, per quanto

possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole

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frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia

la valutazione “formativa” rispetto a quella “certificativa” si prenderanno in considerazione il

percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e,

soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate.

Diverse fasi della valutazione

Una prima valutazione viene effettuata al termine della fase di prima accoglienza e dei test

d’ingresso al fine di valutare la classe idonea di inserimento dell’alunno straniero neo-

arrivato.

Una volta inserito nella scuola italiana si dovrà procedere alla valutazione come segue:

valutazione in itinere

valutazione del primo quadrimestre

valutazione di fine anno

prove degli esami di stato

-Valutazione in itinere: è la valutazione periodica dei docenti del C.d.C. e dei docenti di

classe circa il raggiungimento degli obiettivi programmati. Essa non serve a formulare un

giudizio ma ad adeguare il percorso di apprendimento dell’alunno straniero.

-Valutazione del primo quadrimestre: qui si possono verificare due casi.

Primo caso: nella compilazione del documento di valutazione del 1 quadrimestre è possibile

esprimere voti nelle discipline riferendosi al percorso personalizzato dell’alunno straniero.

Nell’apposito spazio si inseriscono diciture simili a questa: ‘la valutazione espressa si

riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di

alfabetizzazione in lingua italiana’

Secondo caso: nella compilazione del documento di valutazione del 1 quadrimestre non è

possibile esprimere voti nelle discipline in quanto mancano elementi esaurienti di giudizio

(es. alunno arrivato a ridosso della fine del primo quadrimestre).

Nell’apposito spazio si inseriscono diciture simili a questa: ‘la valutazione non viene

espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana’.

-Valutazione di fine anno.

La C. M. n 2 del 08/01/2010, c.3 ricorda: ‘E’ indispensabile garantire il diritto all’istruzione

non solo in termini di accesso ai percorsi scolastici, ma anche sotto il profilo degli esiti da

raggiungere, a prescindere dalle diversità linguistica e culturale. A tal fine si ricorda

l’importanza della frequenza del tempo scuola che non deve essere inferiore ai tre quarti

della durata dell’anno scolastico.’

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A cio’ si aggiunga che l’obbligo della frequenza di almeno tre quarti delle lezioni è

espressamente previsto a livello normativo per gli alunni della scuola secondaria di primo

grado e, in mancanza di questo requisito, l’anno non potrà essere validato e non si potrà

procedere allo scrutinio dell’alunno, fermo restando la possibilità di deroga motivata del

Collegio dei docenti.

Per gli alunni della scuola primaria invece la valutazione deve essere sempre formulata. I

giudizi espressi devono rispondere al percorso personalizzato programmato. In questo caso,

anche se l’iscrizione è molto tardiva (es. mese di Maggio), valutazione si baserà su:

Prove d’ingresso

Eventuale certificazione relativa alla scolarità pregressa

Efficacia della futura permanenza nel gruppo classe

Età anagrafica

Si ricorda inoltre che la valutazione nella lingua madre può essere usata come valutazione

della seconda lingua e che altri elementi di valutazione potrebbero riguardare ambiti

disciplinari maggiormente operativi.

FASE 5 - PRASSI DI CONDIVISIONE CON IL TERRITORIO La scuola da sola non può soddisfare interamente i bisogni e le esigenze relative

all’integrazione. Pertanto sarà opportuno attivare tutte le risorse presenti sul territorio (Enti

Locali, associazioni di volontariato, Parrocchie…) per specifiche azioni a favore degli alunni

stranieri e delle loro famiglie. (corso di italiano per adulti, centro di ascolto, attività di

recupero e doposcuola, attività estive ricreative…).