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Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” Romano di Lombardia (BG) ALLEGATI 2-7 al Piano Triennale dell’Offerta Formativa Triennio 2016-2019

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ALLEGATI 2-7 al

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Triennio 2016-2019

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INDICE

ALLEGATI al PTOF da 2 a 7

2. Regolamento di Istituto ....................................................................... 2

3. Patto educativo di corresponsabilità Scuola dell’Infanzia ......................... 34

4. Patto educativo di corresponsabilità Scuola Primaria .............................. 36

5. Patto educativo di corresponsabilità Scuola Secondaria di I grado ............ 38

6. Scheda di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria 40

7. Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione ..... 42

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Regolamento di Istituto DELIBERA N. 41 DEL 23 GIUGNO 2016 DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO

Sommario

ORGANI COLLEGIALI Art. 1 - Convocazione

Art. 2 - Validità della seduta

Art. 3 - Discussione ordine del giorno (OdG)

Art. 4 - Mozione d'ordine Art. 5 - Diritto di intervento

Art. 6 - Dichiarazione di voto

Art. 7 - Votazioni

Art. 8 - Processo verbale Art. 9 - Surroga di membri cessati

Art. 10 - Programmazione

Art. 11 - Decadenza

Art. 12 - Dimissioni

Art. 13 - Norme di funzionamento del Consiglio di Istituto (CdI) Art. 14 - Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto

Art. 15 - Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti (CD)

Art. 16 - Norme di funzionamento del Comitato per la Valutazione dei docenti

Art. 17 - Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione DOCENTI

Art. 18 - Controllo assenze, ritardi e uscite anticipate degli alunni

Art. 19 - Documenti dei docenti

Art. 20 - Modalità di presa visione delle comunicazioni della scuola Art. 21 - Comunicazioni rapporti scuola-famiglia

Art. 22 - Prevenzione rischi

Art. 23 - Infortuni degli alunni

Art. 24 - Somministrazione farmaci

Art. 25 - Utilizzo dei locali e delle attrezzature scolastiche Art. 26 - Divieti

GENITORI

Art. 27 - Doveri dei Genitori

Art. 28 - Accesso alla scuola Art. 29 – Divieto di introduzione di alimenti

VIGILANZA ALUNNI

Art. 30 - Spostamenti all’interno dell’edificio e nelle zone di pertinenza

Art. 31 - Uscite anticipate richieste dalla famiglia Art. 32 - Uscita degli alunni dalla scuola al termine delle attività educative

Art. 33 - Vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche

Art. 34 - Vigilanza in situazioni particolari e di criticità

Art. 35 - Sosta nell’edificio scolastico Art. 36 - Accesso all’edificio scolastico nei rientri pomeridiani

Art. 37 - Divieto accesso con animali

Art. 38 - Assenze, ritardi e permessi

Art. 39 - Esoneri

Art. 40 - Comunicazioni scuola/famiglia Art. 41 - Diritto di assemblea dei genitori

Art. 42 - Ingresso e uscita

Art. 43 - Assenze e ritardi

Art. 44 - Norme di comportamento Art. 45 - Interventi disciplinari

Art. 46 - Norme di comportamento

COMUNICAZIONI

Art. 47 - Distribuzione materiale informativo e pubblicitario

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Art. 48 - Rapporti scuola-famiglia Art. 49 - Avvisi di scioperi e assemblee

Art. 50 - Accesso di estranei ai locali scolastici

VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE – ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE

Art. 51 - Regolamento

ISCRIZIONI SCUOLA INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA–SCUOLA SECONDARIA Art. 52 - Criteri di ammissione alla Scuola dell’Infanzia statale

Art. 53 - Criteri di accettazione iscrizione alla Scuola Primaria

Art. 54 - Criteri di iscrizione alla Scuola Secondaria

FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA INFANZIA - CLASSI SCUOLA PRIMARIA – CLASSI SCUOLA SECONDARIA

Art. 55 - Criteri di formazione delle sezioni della Scuola dell’Infanzia statale

Art. 56 - Criteri di formazione delle classi prime della Scuola Primaria e inserimento alunni

nuovi iscritti Art. 57 - Criteri di formazione delle classi prime della Scuola Secondaria e inserimento alunni

nuovi iscritti

CRITERI STIPULA DI CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE

Art. 58 - Finalità Art. 59 - Contenuti della sponsorizzazione

Art. 60 - Definizioni

Art. 61 - Individuazione delle iniziative di sponsorizzazione

Art. 62 - Procedura di sponsorizzazione e scelta dello sponsor

Art. 63 - Contratto di sponsorizzazione Art. 64 - Diritto di rifiuto delle sponsorizzazioni

Art. 65 - Trattamento dei dati personali

Art. 66 - Verifiche e controlli

Art. 67 - Utilizzo dei proventi e dei risparmi di spesa derivanti dalle sponsorizzazioni Art. 68 - Spese contrattuali

USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE DELL’ISTITUTO FUORI DALL’ORARIO DEL

SERVIZIO SCOLASTICO

Art. 69 - Normativa Art. 70 - Tempi della concessione

Art. 71 - Modalità della richiesta

Art. 72 - Autorizzazioni

Art. 73 - Responsabilità per danno

Art. 74 - Obblighi del Concessionario Art. 75 - Modalità di pagamento

Art. 76 - Concessione di esenzioni o riduzioni

CONFERIMENTO PER CONTRATTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO, PER LA

REALIZZAZIONE DI PROGETTI E DI PROGRAMMI DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE Art. 77 - Finalità ed ambito di applicazione

Art. 78 - Requisiti oggettivi

Art. 79 - Requisiti soggettivi

Art. 80 - Procedura di individuazione Art. 81 - Esclusioni

Art. 82 - Affidamento dell’incarico

Art. 83 - Verifica dell’esecuzione e del buon esito dell’incarico

LABORATORI/SUSSIDI E ATTREZZATURE DIDATTICHE Art. 84 - Sussidi didattici

Art. 85 - Uso del fotocopiatore

Art. 86 - Uso dei laboratori e aule attrezzate

REGOLAMENTO AULA MULTIMEDIALE

REGOLAMENTO BIBLIOTECA REGOLAMENTO PALESTRA

REGOLAMENTO SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

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ORGANI COLLEGIALI

Art. 1 - Convocazione

L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo

Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.

L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni

straordinarie d’urgenza.

La convocazione deve indicare l’ordine del giorno, la data, l'ora, il luogo della riunione e viene

pubblicata sul sito web dell’Istituto. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario di servizio dei docenti

componenti l’organo.

Per il Consiglio di Istituto e per la Giunta Esecutiva la convocazione avviene anche attraverso

l’invio della comunicazione per posta elettronica.

Art. 2 - Validità della seduta

La seduta è valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti,

non solo al principio della seduta, ma anche al momento di ogni votazione. Nel caso di organo elettivo, tra i componenti in carica non vanno computati i membri decaduti

e non ancora sostituiti.

Art. 3 - Discussione ordine del giorno (OdG)

Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il Segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il Segretario è individuato per legge.

È compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in

cui compaiono nell'avviso di convocazione.

Gli argomenti indicati nell’OdG sono tassativi. Si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti, prima dell’avvio della discussione dell’OdG.

Nel caso del Consiglio di Istituto le modifiche all’OdG devono essere adottate su proposta della

Giunta esecutiva.

Art. 4 - Mozione d'ordine

Prima della discussione di un argomento all'OdG, ogni membro presente alla seduta può

presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione

pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione

sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.

Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione

palese.

L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'OdG al quale si riferisce.

Art. 5 - Diritto di intervento

Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli

argomenti in discussione.

Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori e di richiamare al rispetto delle norme del

presente regolamento.

Art. 6 - Dichiarazione di voto

Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni

di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a

favore o contro o si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.

Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la

parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.

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Art. 7 - Votazioni

Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad

alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.

Le sole votazioni concernenti persone si effettuano a scrutinio segreto, mediante il sistema delle schede segrete.

Nel caso in cui il numero dei candidati corrisponda a quello delle figure da eleggere, l’organo

può stabilire di votare in modo palese.

La votazione non può validamente avere luogo se i consiglieri non si trovano in numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a

rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti. Non è possibile astenersi durante le

operazioni di scrutinio.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni

palesi, prevale il voto del Presidente.

La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e

non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.

Art. 8 - Processo verbale

Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della

riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica degli assenti, l'OdG). Per ogni punto all'OdG si

indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto

dell'esito della votazione.

Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la propria volontà

espressa sulla materia oggetto della deliberazione, fornendo al Segretario il testo scritto della

dichiarazione, che verrà letta alla fine della seduta.

I verbali delle sedute del CdI sono firmati dal Presidente e dal Segretario e siglate e vidimate in ogni pagina dal Presidente. I verbali del CdI sono pubblicati sul sito web dell’Istituto, con

omissione delle discussioni relative a persone.

I verbali del CD sono firmati dal Presidente e dal Segretario e inseriti nell’area riservata docenti

del sito web dell’Istituto.

I verbali degli altri OO.CC. sono firmati dal Presidente e dal Segretario. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono redatti con programmi di videoscrittura.

Copia del verbale viene inviata ad ogni singolo membro del CdI con la convocazione della

seduta successiva. Per il CD, il verbale può essere visualizzato nell’area riservata ai docenti del

sito web dell’Istituto prima della seduta. Per gli altri OO.CC. il verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non

fosse possibile per ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente

successiva.

Art. 9 - Surroga di membri cessati

Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo

il disposto dell'art. 22 del D.P.R. 416/74.

Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli Organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di

ogni anno scolastico.

I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata

dell’Organo Collegiale.

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Art. 10 - Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle

proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento

delle attività stesse.

Art. 11 - Decadenza I membri dell’Organo Collegiale elettivo sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti

richiesti per l'eleggibilità o non partecipano per tre sedute successive senza giustificati motivi.

Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.

Art. 12 - Dimissioni

I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le

dimissioni sono date per iscritto. È ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono

presentate dinanzi all’Organo Collegiale. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.

Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive

ed irrevocabili.

Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo

Collegiale medesimo.

Art. 13 - Norme di funzionamento del Consiglio di Istituto (CdI)

La prima convocazione del CdI, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.

Nella prima seduta il CdI è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti

dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio

segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del CdI. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del CdI.

Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a

maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei

componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).

Il CdI può deliberare di eleggere anche un vice-presidente, da votarsi fra i genitori componenti

il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di

assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice-presidente o, in mancanza anche di questi,

il consigliere più anziano di età. Il CdI è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art. 1.

Il Presidente del CdI è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del

Presidente della Giunta Esecutiva.

L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del CdI su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva.

A conclusione di ogni seduta del CdI, singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire

nell'ordine del giorno della riunione successiva.

Il CdI può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori. Il CdI, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di

speciali commissioni di lavoro e/o di studio.

Delle commissioni nominate dal CdI possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri

rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.

Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal CdI; svolgono la propria

attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a

riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui

sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale.

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Le sedute del CdI, ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate e tutti

gli altri previsti per legge.

Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il

Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta.

Gli atti del CdI vengono pubblicati in una apposita sezione del sito web di Istituto entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio.

Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo

contraria richiesta dell'interessato.

Ogni consigliere giustifica le sue assenze, attraverso la Segreteria della Scuola, al Presidente del CdI. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dal Presidente a

presentare per iscritto le giustificazioni dell’assenza. Ove le assenze siano ritenute ingiustificate

dalla maggioranza assoluta il consigliere decade dalla carica.

Art. 14 - Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto

Il CdI nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue

funzioni, elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un componente

degli ATA e due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la

rappresentanza dell'Istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di Segretario della

Giunta stessa.

La Giunta esecutiva prepara i lavori del CdI, predisponendo tutto il materiale necessario ad una

corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.

Art. 15 - Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti (CD)

Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle

Attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in

seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando

almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.

Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare la nomina di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.

Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri

rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla

scuola.

Le commissioni sono coordinate da un docente che svolge il ruolo di Funzione Strumentale o Referente. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale

sono state nominate.

Art. 16 - Norme di funzionamento del Comitato per la Valutazione dei docenti Il Comitato per la Valutazione dei docenti segue le norme dettate dall’art 11 DPR 297/94, come

modificato dall’art. 1, c. 129 della legge 107/2015, ed è dotato di un suo regolamento interno.

Art. 17 - Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione Il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione è presieduto dal DS o da un docente

coordinatore, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie

sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza

dei docenti. Il Consiglio si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale

delle Attività approvato prima dell'inizio delle lezioni.

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DOCENTI

Art. 18 - Controllo assenze, ritardi e uscite anticipate degli alunni

Il docente della prima ora deve segnalare sul registro elettronico (cartaceo per la Scuola

dell’Infanzia o in caso di mancato funzionamento del registro elettronico) gli alunni assenti,

controllare le assenze precedenti e registrare l'avvenuta o la mancata giustificazione. In caso di ritardo di un alunno, occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la

richiesta di giustificazione ed ammetterlo in classe.

In caso di uscita anticipata, il docente è tenuto ad apporre sul registro l'ora in cui l'alunno è

uscito, unitamente alla presenza della richiesta della famiglia o dei delegati.

Art. 19 - Documenti dei docenti

I registri di classe devono essere compilati giornalmente.

I documenti scolastici devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e i registri cartacei - se previsti - rimanere nel Plesso a disposizione del Dirigente.

In caso di assenza, è bene fornire indicazioni ai supplenti per telefono oppure lasciare nel

registro di classe eventuali annotazioni scritte.

Art. 20 - Modalità di presa visione delle comunicazioni della scuola

I docenti prendono visione del calendario delle riunioni dei Consigli di

Classe/Interclasse/Sezione, dei Collegi dei Docenti o dei Consigli di Istituto, delle commissioni

dei docenti e di ogni altro impegno collegiale, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del

necessario servizio. Devono apporre la propria firma con sistema elettronico, per presa visione delle circolari sul

sito web; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi pubblicati all'albo della scuola o inseriti nella

pagina web delle circolari si intendono regolarmente notificati a tutto il personale.

Art. 21 - Comunicazioni rapporti scuola-famiglia

Le comunicazioni scuola-famiglia avvengono attraverso il sito web della scuola e il registro

elettronico, oppure attraverso email o diario dell’alunno.

Art. 22 - Prevenzione rischi

I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Dirigente o

al Referente di Plesso per la sicurezza.

I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono

rispettare il protocollo del Documento di Valutazione dei Rischi. Per evitare casi di allergie o intolleranze non è consentito distribuire agli alunni cibi e bevande

al di fuori della mensa.

Art. 23 - Infortuni degli alunni Nel caso un alunno subisca un infortunio, l'insegnante in servizio deve:

- soccorrere immediatamente l'alunno;

- avvertire immediatamente la famiglia;

- in caso di urgenza e/o di irreperibilità dei genitori chiamare il 112; - comunicare immediatamente l’accaduto alla Segreteria;

- compilare al più presto la documentazione necessaria fornita dalla Segreteria;

- invitare i genitori a portare prima possibile la certificazione medica in Segreteria per

istruire eventuali pratiche assicurative.

Art. 24 - Somministrazione farmaci

Il Ministro dell'Istruzione, d'intesa con quello della Salute, ha emanato le Raccomandazioni

contenenti "le linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all’assistenza di studenti

che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico con l’obiettivo di tutelarne il diritto allo studio, la salute ed il benessere all’interno della struttura scolastica".

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Fonte:

MIUR Dipartimento per l'istruzione

http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2005/allegati/linee_guida_farmaci.pdf

"Somministrazione farmaci in orario scolastico".

Art. 25 - Utilizzo dei locali e delle attrezzature scolastiche

I docenti sono tenuti a svolgere le attività didattiche nelle aule, nelle palestre o nel cortile della

scuola. Per svolgere attività in ambienti esterni alla scuola dovranno avere l’autorizzazione

preventiva scritta del Dirigente.

Art. 26 - Divieti

I docenti possono utilizzare telefoni cellulari, tablet e PC durante l'orario di lavoro solo per

accedere a registro elettronico, documentazione scolastica e contenuti didattici.

GENITORI

Art. 27 - Doveri dei Genitori I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e

pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.

È opportuno che i genitori cerchino di:

- trasmettere ai bambini che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro

futuro e la loro formazione culturale; - stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di

reciproca fiducia e efficace sostegno.

I genitori devono:

- verificare le annotazioni degli insegnanti e le comunicazioni della scuola apponendo la propria firma per presa visione;

- verificare l’assegnazione di eventuali compiti;

- partecipare con regolarità alle riunioni previste;

- favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; - collaborare con gli insegnanti;

- educare a un comportamento corretto e rispettoso dell’ambiente e delle persone.

Art. 28 - Accesso alla scuola Scuola dell’Infanzia

1. I bambini devono essere accompagnati nella sezione entro l’orario stabilito.

2. Nel caso di ritardo, i bambini saranno accompagnati in sezione dai collaboratori scolastici.

3. L’uscita dei bambini è consentita solo se accompagnati dai genitori o da persona

maggiorenne su delega scritta dai genitori. Scuola Primaria e Secondaria

È vietato l’accesso dei genitori alle aule durante lo svolgimento delle lezioni senza

l’autorizzazione del docente in servizio nella classe o del Dirigente Scolastico.

Art. 29 – Divieto di introduzione di alimenti

Nonostante la Scuola riconosca il valore educativo dei momenti di festa associati al consumo di

cibo “insieme”, è vietata l’introduzione nell’Istituto di alimenti a consumo collettivo poiché può

comportare per gli alunni pericoli difficilmente gestibili.

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VIGILANZA ALUNNI

Art. 30 - Spostamenti all’interno dell’edificio e nelle zone di pertinenza

Gli spostamenti degli alunni fra i locali dell’edificio (aule, servizi, palestra, laboratori, mensa…)

e nelle zone di pertinenza (cortili, giardini…) devono essere costantemente vigilati dai docenti

in servizio nella classe coadiuvati dai collaboratori scolastici presenti, tenuto conto della collocazione logistica degli spazi da raggiungere.

Art. 31 - Uscite anticipate richieste dalla famiglia

Ogni uscita anticipata rispetto al termine delle attività deve essere richiesta per iscritto dal genitore oppure, in caso di urgenza, comunicata preventivamente al telefono.

L’alunno che esce anticipatamente può essere affidato solo ad un genitore o ad un altro

soggetto maggiorenne preliminarmente autorizzato tramite delega scritta, fornita dalle famiglie

tramite modulo predisposto dall’Istituto. Non è assolutamente possibile consentire l’uscita anticipata in assenza di richiesta scritta.

Scuola dell’Infanzia

Il collaboratore scolastico riceve il genitore o il delegato, verifica l’identità del soggetto e lo

invita a compilare il registro delle uscite anticipate se già non è stato compilato all’entrata. Il collaboratore si reca nell’aula del bambino che deve uscire anticipatamente.

Il docente verifica l’uscita anticipata nel registro di classe e consente l’allontanamento dalla

classe.

Il collaboratore accompagna il bambino che deve uscire anticipatamente fino all’uscita

consegnandolo al soggetto che ritira il bambino. Scuola Primaria

Il collaboratore scolastico riceve il genitore o il delegato, verifica l’identità del soggetto,

acquisendo la richiesta di uscita se già non redatta prima dell’avvio delle lezioni.

Il collaboratore si reca nell’aula dello studente che deve uscire anticipatamente. Il docente in servizio annota l’uscita anticipata nel registro di classe e consente

l’allontanamento dalla classe.

Il collaboratore accompagna lo studente che deve uscire anticipatamente fino all’uscita

consegnandolo al soggetto che ritira l’alunno. Scuola Secondaria di I grado

Il collaboratore scolastico riceve il genitore o il delegato, verifica l’identità del soggetto,

acquisendo la richiesta di uscita se già non redatta prima dell’avvio delle lezioni.

Il collaboratore si reca nell’aula dello studente che deve uscire anticipatamente.

Il docente in servizio annota l’uscita anticipata nel registro di classe e consente l’allontanamento dalla classe.

Il collaboratore accompagna lo studente che deve uscire anticipatamente fino all’uscita

consegnandolo al soggetto che ritira l’alunno.

Art. 32 - Uscita degli alunni dalla scuola al termine delle attività educative

La Scuola ha l’obbligo e la responsabilità di sorvegliare e di custodire gli alunni dal momento in

cui accedono negli spazi di pertinenza dell’Istituto fino all’uscita. I famigliari degli alunni, per tutti gli ordini di scuola, sono altresì invitati a fornire uno o più

numeri telefonici di sicura reperibilità, affinché sia possibile contattarli in caso di necessità.

Gli insegnanti hanno il dovere di vigilare sugli alunni durante tutto l’orario scolastico.

I collaboratori scolastici hanno il compito di collaborare con gli insegnanti così da assicurare il miglior svolgimento organizzativo di tutti i momenti della giornata scolastica.

Scuola dell’Infanzia.

Al termine delle attività educative i bambini sono consegnati dai docenti direttamente ai

genitori.

Il bambino può in alternativa essere riconsegnato ad un altro soggetto maggiorenne, preliminarmente autorizzato tramite delega scritta, fornita dalla famiglia tramite modulo

predisposto dall’Istituto.

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Istituto Comprensivo “E. Fermi” - Romano di Lombardia (BG)

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I genitori o i loro delegati sono tenuti ad essere puntuali all’uscita, in modo che il ritiro del bambino avvenga nella massima sicurezza e tranquillità. In caso di ritardo protratto oltre i 5

minuti, fatto eccezionale e non abituale, di un genitore che non sia presente per accogliere il

proprio figlio all’uscita, questo dovrà possibilmente avvertire telefonicamente la scuola. In

assenza del genitore all’uscita, il docente di classe presente al termine delle lezioni affida

l’alunno al collaboratore scolastico ed avvisa il coordinatore di Plesso o l’ufficio di Segreteria che provvede a contattare la famiglia. I ritardi vengono annotati sul registro di sezione con

firma del docente e del genitore.

I cortili antistanti i plessi vengono aperti all’ingresso e sosta dei genitori per il tempo

strettamente necessario al ritiro degli alunni. I genitori, in attesa dei propri figli, non devono assembrarsi davanti al cancello, per non

ostacolare il passaggio, ma disporsi in modo ordinato all’interno del cortile.

Un collaboratore vigila in prossimità del cancello in modo da prevenire e controllare eventuali

situazioni che possano mettere in pericolo l’incolumità degli alunni. Scuola Primaria

Al termine delle attività educative gli alunni sono consegnati dai docenti direttamente ai

genitori.

Lo studente può in alternativa essere riconsegnato ad un altro soggetto maggiorenne, preliminarmente autorizzato tramite delega scritta, fornita dalla famiglia tramite modulo

predisposto dall’Istituto.

I genitori o i loro delegati sono tenuti ad essere puntuali all’uscita, in modo che il ritiro del

bambino avvenga nella massima sicurezza e tranquillità. In caso di ritardo protratto oltre i 5

minuti, fatto eccezionale e non abituale, di un genitore che non sia presente per accogliere il proprio figlio all’uscita, questo dovrà possibilmente avvertire telefonicamente la scuola. In

assenza del genitore all’uscita, il docente di classe presente al termine delle lezioni affida

l’alunno al collaboratore scolastico ed avvisa il coordinatore di Plesso o l’ufficio di Segreteria

che provvede a contattare la famiglia. I ritardi vengono annotati su apposito registro con firma del docente e del genitore. I cortili antistanti i plessi vengono aperti all’ingresso e sosta dei genitori per il tempo

strettamente necessario al ritiro degli alunni.

I genitori, in attesa dei propri figli, non devono assembrarsi davanti al cancello, per non ostacolare il passaggio, ma disporsi in modo ordinato all’interno del cortile.

Un collaboratore vigila in prossimità del cancello in modo da prevenire e controllare eventuali

situazioni che possano mettere in pericolo l’incolumità degli alunni.

I collaboratori scolastici in servizio vigilano gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto

comunale e li accompagnano ordinatamente al mezzo. Per gli alunni delle classi quinte, solo e soltanto nel caso in cui i genitori abbiano compilato il

modello per il rientro autonomo dell’alunno, i docenti accompagnano gli allievi fino all’uscita

dell’edificio senza consegnarli direttamente alle famiglie.

Scuola Secondaria di I grado

Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe ordinatamente in prossimità

dell’uscita.

I genitori degli alunni della Scuola Secondaria o i delegati maggiorenni attendono i propri figli all’uscita, ad eccezione di quelli che utilizzano il servizio di trasporto comunale. Il rientro

autonomo a casa è consentito solo per gli studenti per i quali le famiglie hanno compilato il

modello per il rientro autonomo dell’alunno.

Un collaboratore vigila in prossimità del cancello in modo da prevenire e controllare eventuali situazioni che possano mettere in pericolo l’incolumità degli alunni.

Art. 33 - Vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche

La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi di istruzione dovrà

essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori. Il Dirigente Scolastico provvede ad assegnare gli insegnanti nel rapporto di uno ogni quindici

alunni salvo eventuali deroghe che rendessero necessario aumentare il numero di

accompagnatori.

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Istituto Comprensivo “E. Fermi” - Romano di Lombardia (BG)

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In caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili viene designato un accompagnatore secondo le necessità.

Durante la permanenza fuori dalla scuola gli alunni dovranno avere in dotazione il cartellino di

riconoscimento.

Art. 34 - Vigilanza in situazioni particolari e di criticità Al fine di prevenire disagi a carico degli utenti e garantire comunque la vigilanza dei minori

affidati alla scuola anche in situazioni di criticità causate da eventi atmosferici o altro, si

ribadiscono le norme di comportamento a cui il personale scolastico deve attenersi in tali

circostanze. In caso di particolari situazioni di gravità, le autorità competenti possono disporre:

- la totale chiusura delle scuole, nell’eventualità che le difficoltà previste o prevedibili

siano di tale gravità da compromettere in modo assoluto la possibilità, per gli studenti e

per il personale docente ed amministrativo, di raggiungere le varie sedi scolastiche anche con mezzi pubblici;

- la sospensione delle attività didattiche, nel caso che le difficoltà determinino dei disagi,

come ad esempio ritardi eccessivi, assenze degli alunni e/o dei docenti al punto tale da

compromettere l’efficacia stessa dell’attività didattica, ma non la completa impossibilità di raggiungere la scuola.

In caso di eventi di natura straordinaria imprevedibili il Dirigente Scolastico, di concerto con le

autorità competenti, adotterà di volta in volta le misure più idonee a garantire l’incolumità

degli alunni.

Art. 35 - Sosta nell’edificio scolastico

Non è permesso sostare nell’edificio scolastico o nel cortile antistante al di fuori degli orari

definiti per ogni Plesso della Scuola dell’Infanzia della Scuola Primaria e della Scuola

Secondaria di I grado.

Art. 36 - Accesso all’edificio scolastico nei rientri pomeridiani

Nei giorni che prevedono il rientro pomeridiano degli alunni i cortili non saranno accessibili

durante la pausa pranzo. Gli alunni che non usufruiscono del servizio di refezione scolastica attendono la ripresa delle lezioni pomeridiane fuori dal cancello del cortile della scuola ed

entrano nell’edificio cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.

Art. 37 - Divieto accesso con animali

Non è consentito l’accesso all’edificio scolastico con animali domestici.

Art. 38 - Assenze, ritardi e permessi

Le giustificazioni delle assenze devono essere presentate in forma scritta, al rientro in classe,

all’insegnante in servizio nella prima ora di lezione.

Le assenze dalla mensa devono essere preventivamente giustificate per iscritto. In caso di mancanza della giustificazione, l’alunno non avrà il permesso di lasciare la scuola.

Le assenze di più giorni per motivi di famiglia devono essere, se possibile, precedentemente

comunicate per iscritto agli insegnanti.

Il genitore deve giustificare in forma scritta un eventuale ritardo del proprio figlio. In caso di frequenti ritardi dell’alunno, i genitori devono provvedere in merito.

Per il permesso di uscita anticipata sono necessari l’avviso scritto firmato dai genitori e

l’autorizzazione del docente in servizio nella classe. L’alunno può uscire anticipatamente dalla

scuola solo se accompagnato da un genitore, o da persona maggiorenne, con delega scritta dei genitori, valida per l’anno scolastico, e su presentazione di un documento d’identità.

Per la Scuola dell’Infanzia l’uscita anticipata è consentita solo dalle 13.15 alle 13.30. Al

momento del ritiro dell’alunno il genitore/delegato dovrà firmare la dichiarazione di uscita

anticipata sul registro di sezione.

Solo in casi particolari e documentati è consentita l’entrata o l’uscita posticipata previa richiesta scritta.

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Art. 39 - Esoneri Se l’alunno è impossibilitato a effettuare temporaneamente l’attività motoria, il genitore deve

darne comunicazione scritta agli insegnanti.

È necessario il certificato medico al fine dell’esonero dall’attività motoria per problemi di salute.

Art. 40 - Comunicazioni scuola/famiglia I genitori devono astenersi dall'intrattenersi con gli insegnanti durante l'attività didattica anche

per colloqui individuali riguardanti l'alunno.

Oltre agli incontri previsti dal calendario scolastico durante il corso dell’anno, per particolari

situazioni possono essere richiesti ulteriori colloqui dai genitori ai docenti e viceversa. L’appuntamento, preceduto da una richiesta scritta, verrà concordato con gli insegnanti,

compatibilmente con gli altri impegni scolastici.

Durante le assemblee e i colloqui individuali, è vietato portare gli alunni e/o altri figli a scuola

per l’impossibilità a garantire un’adeguata sorveglianza.

Art. 41 - Diritto di assemblea dei genitori

I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola.

Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni. L'Assemblea dei genitori può essere di Classe, di Sezione, di Plesso/Scuola o dell’Istituto

Comprensivo.

L'Assemblea è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse, Intersezione,

Classe.

L’Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta dagli insegnanti o da un quinto delle famiglie degli alunni

della classe.

Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'Assemblea e provvede, anche

tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.

L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. Copia

del verbale viene inviata al Dirigente Scolastico. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di

classe.

ALUNNI

Art. 42 - Ingresso e uscita Gli alunni sono tenuti a rispettare gli orari d’ingresso del Plesso di frequenza e devono entrare

e uscire ordinatamente dall’edificio scolastico.

Al termine delle lezioni gli alunni escono con ordine dall’aula e dall’edificio scolastico

accompagnati dai docenti in servizio all’ultima ora.

Art. 43 - Assenze e ritardi

In caso di assenza, l’alunno deve presentare giustificazione scritta del genitore il giorno del

rientro a scuola. In caso di ritardo, l’alunno deve presentare giustificazione scritta del genitore.

Art. 44 - Norme di comportamento

Gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento educato e rispettoso nei confronti dei compagni, degli adulti e dell’ambiente scolastico. Durante le lezioni si richiede di indossare un

abbigliamento adeguato.

È vietato portare a scuola giochi o altro materiale ludico se non autorizzato dall’insegnante di

classe.

Al cambio di insegnante e negli spostamenti da un’aula all’altra, gli alunni devono mantenere un comportamento educato e corretto.

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Istituto Comprensivo “E. Fermi” - Romano di Lombardia (BG)

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Art. 45 - Interventi disciplinari I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità. Nessuno può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza essere stato prima

invitato ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni tengono conto della situazione personale

dello studente. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla

valutazione del profitto. La valutazione insufficiente in condotta preclude l’ammissione alla classe successiva.

Tabella delle mancanze, delle sanzioni e dell’organo competente ad erogarle per la Scuola

Secondaria di I grado:

MANCANZA SANZIONE ORGANO COMPETENTE

Mancanza ai doveri scolastici. Ammonizione orale

e/o scritta sul registro

elettronico.

Docente

Condotta non conforme

ai principi della correttezza e della buona educazione.

Ammonizione orale o scritta sul

registro elettronico, nel caso in cui il comportamento sia

reiterato.

Docente

Eccessivo disturbo. Comunicazione scritta sul

registro elettronico alla famiglia.

Docente

Reiterate mancanze

ai doveri scolastici.

Ammonizione scritta

sul registro elettronico e sul diario personale,

per opportuna conoscenza da

parte dei genitori. Nei casi più gravi, ammonizione

scritta o orale del Dirigente

Scolastico.

Docente

Consiglio di classe Dirigente Scolastico

Falsificazione della firma dei

genitori o dei voti.

Ammonizione scritta del docente.

Comunicazione ai genitori e al Dirigente Scolastico.

In caso di reiterazione si valuterà

con il Dirigente e il Consiglio di

classe l’eventuale sospensione dalle attività scolastiche.

Consiglio di classe

Dirigente Scolastico

Smarrimento delle verifiche. Ammonizione scritta sul registro

elettronico del docente e

comunicazione ai genitori

Docente

Furto. Sospensione dalle lezioni

da 1 a 5 giorni e risarcimento.

Docente

Consiglio di classe Dirigente Scolastico

Utilizzo non appropriato del telefono cellulare.

Ritiro immediato e, nei casi più gravi, sospensione

da 1 a 5 giorni.

Docente Consiglio di classe

Dirigente Scolastico

Danni volontari all’edificio, alle

suppellettili, alle attrezzature dell’Istituto e ai beni delle

persone.

Sospensione dalle lezioni

da 1 a 5 giorni. Risarcimento del danno.

Valutazione di eventuali azioni

collettive nel caso di non

individuazione dei responsabili.

Consiglio di classe

Dirigente Scolastico

Grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e/o del

personale dell’Istituto.

Sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni.

Consiglio di classe Dirigente Scolastico

Per casi di maggiore gravità e

per ripetizione delle mancanze

che prevedono la sospensione.

Sospensione dalle lezioni

da 2 a 10 giorni.

Consiglio di classe

Dirigente Scolastico

Il docente interessato deve avvisare al più presto il coordinatore di classe ed insieme

provvederanno ad informare la famiglia dell’alunno e la Dirigenza che convocherà il Consiglio di

Classe/Equipe pedagogica in una seduta straordinaria con il seguente O.d.G.: “Provvedimenti

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Istituto Comprensivo “E. Fermi” - Romano di Lombardia (BG)

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disciplinari a carico dell’alunno”. Il Consiglio deve essere convocato in forma perfetta. L’alunno minore, accompagnato dai genitori, ha diritto di essere convocato per esporre le proprie

ragioni. Il Consiglio, in caso di sospensione, deve redigere un apposito verbale. L’esito va

comunicato alla famiglia in forma scritta; l’eventuale ricorso può essere proposto all’organo di

garanzia entro quindici giorni dalla notifica del provvedimento.

SICUREZZA E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Art. 46 - Norme di comportamento

Tutto il personale della Scuola deve conoscere la normativa relativa agli aspetti generali ed a quelli specifici della loro attività.

I docenti devono istruire gli alunni in modo che prestino la massima attenzione a questi aspetti

normativi ed educativi.

Devono essere segnalati i comportamenti non conformi alla normativa e qualunque pericolo insito in impianti, installazioni, edifici.

Il Dirigente Scolastico è tenuto a segnalare agli organi competenti qualsiasi evento difforme

alla norma.

Nel corso dell’anno vengono effettuate almeno due prove di evacuazione di Istituto/dell’edificio scolastico.

Tutto il personale della Scuola e i genitori eletti negli Organi Collegiali, nell’espletamento delle

loro funzioni, sono tenuti ad applicare le misure di protezione dei dati personali.

COMUNICAZIONI

Art. 47 - Distribuzione materiale informativo e pubblicitario

Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o

comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel

lavoro scolastico o che riguardi il funzionamento e l’organizzazione della Scuola.

La Scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e

speculativo. La Scuola favorisce la distribuzione del materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul

territorio, gestite da Amministrazioni comunali, Enti, Società, Associazioni private purché

l'iniziativa non persegua fini di lucro.

Art. 48 - Rapporti scuola-famiglia I rapporti con i genitori si svolgono in base alle norme previste e sono illustrati nel Piano

Annuale delle Attività.

SCUOLA DELL’INFANZIA

INCONTRI PREFISSATI

A settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico Assemblea con tutti i genitori dei bambini nuovi

iscritti, per illustrare l’organizzazione scolastica.

Entro la fine di ottobre

Assemblea con tutti i genitori per illustrare la

funzione degli Organi Collegiali, il percorso formativo e le attività di ampliamento previste nel

PTOF, in concomitanza con l’elezione dei genitori

rappresentanti di classe.

ottobre Colloqui individuali con i genitori dei bambini nuovi

per la verifica di come procede il loro inserimento.

gennaio-febbraio

Assemblea con i genitori della sezione per la

verifica dell’andamento didattico e colloqui individuali per famiglie.

aprile Assemblea con i genitori della sezione per la

verifica dell’andamento didattico.

giugno

Colloqui individuali con i genitori dei bambini di 5

anni: presentazione e commento della scheda

“Profilo dell’alunno”.

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Istituto Comprensivo “E. Fermi” - Romano di Lombardia (BG)

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SCUOLA PRIMARIA

INCONTRI PREFISSATI

A settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico

Assemblea con le famiglie dei bambini iscritti nelle

classi prime, per illustrare l’organizzazione

scolastica.

Entro la fine di ottobre

Assemblea di classe con tutti i genitori per illustrare la funzione degli Organi Collegiali, il

percorso formativo e le attività di ampliamento

previste nel PTOF, in concomitanza con l’elezione

dei genitori rappresentanti di classe.

novembre Colloqui individuali con i genitori

febbraio

Assemblea di classe per presentare i criteri e la

scheda di valutazione intermedia (eventuali colloqui individuali).

aprile Colloqui individuali con i genitori

giugno Assemblea di classe per presentare la scheda di valutazione finale

(eventuali colloqui individuali).

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INCONTRI PREFISSATI

ottobre

Assemblea di classe con tutti i genitori per illustrare la funzione degli Organi Collegiali, il

percorso formativo, le visite e i viaggi di istruzione,

le attività di ampliamento previste nel PTOF, in concomitanza con l’elezione dei genitori

rappresentanti di classe.

dicembre

Consiglio di classe aperto a tutti i genitori per

verificare l’andamento didattico.

In un pomeriggio si svolgono i colloqui individuali con tutti i docenti riservati ai genitori lavoratori (su

richiesta).

febbraio Assemblea di classe per presentare i criteri e la

scheda di valutazione intermedia.

marzo Consiglio di Classe aperto a tutti i genitori per

verificare l’andamento didattico.

aprile

In un pomeriggio si svolgono i colloqui individuali

con tutti i docenti riservati ai genitori lavoratori (su richiesta).

maggio Consiglio di Classe aperto a tutti i genitori per verificare l’andamento didattico.

giugno Assemblea di Classe per presentare la scheda di

valutazione finale.

Incontri per appuntamento:

Da ottobre a maggio

Ogni docente mette a disposizione un’ora

settimanale per colloqui individuali con i genitori su

appuntamento, secondo il calendario pubblicato nel registro elettronico.

Art. 49 - Avvisi di scioperi e assemblee 1. In caso di assemblea sindacale verrà data comunicazione, con congruo anticipo, della

variazione di orario di ingresso/uscita da scuola.

2. In caso di sciopero, non potendo prevedere a priori l’adesione del personale allo sciopero,

la Scuola informerà circa gli eventuali disservizi che si verranno a creare comunicando alle famiglie la riorganizzazione oraria giornaliera anche la mattina stessa dello sciopero qualora

non sia possibile operare diversamente.

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Istituto Comprensivo “E. Fermi” - Romano di Lombardia (BG)

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ACCESSO AL PUBBLICO

Art. 50 - Accesso di estranei ai locali scolastici

Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di esperti a

supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente

Scolastico. Gli esperti permarranno nei locali scolastici per il tempo necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe

resta del docente.

Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente

scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.

I tecnici che operano alle dipendenze dell’Amministrazione comunale possono accedere ai locali

scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.

I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento e in ogni caso non devono recarsi negli spazi in cui sono in corso attività

didattiche.

VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE – ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE

Art. 51 - Regolamento

La Scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, le mostre, le manifestazioni

culturali, di interesse didattico o professionale, le lezioni con esperti e le visite a enti

istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati

o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere, come

parte integrante e qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza,

comunicazione e socializzazione. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse o Intersezione e dal

Collegio dei Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola.

Le visite didattiche e i viaggi di istruzione, approvati dal Consiglio di Istituto, devono essere

comunicati ai genitori degli alunni e si deve richiedere l’autorizzazione scritta alle famiglie. Ogni classe/sezione può effettuare viaggi e visite di istruzione per un totale complessivo di 6

giorni per anno scolastico. Sono escluse le uscite sul territorio del Comune di pertinenza

dell’Istituto.

La durata massima per ciascun viaggio, fermo restando quanto sopra, è la seguente:

Scuola dell’Infanzia: 1 giorno Scuola Primaria: 1 giorno

Scuola Secondaria

Classi Prime: 2 giorni

Classi Seconde: 3 giorni Classi Terze: 4 giorni

Sono escluse dalle limitazioni relative al numero complessivo di giorni e alla durata massima

eventuali attività correlate a progetti, concorsi, gemellaggi nazionali e internazionali.

Si auspica la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei

partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l'autorizzazione è pari al 75% degli alunni

frequentanti la classe.

Se l'iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più classi 1 ogni 15 alunni; un accompagnatore per gli alunni diversamente abili secondo le necessità. La

funzione di accompagnatore può essere svolta anche dai collaboratori scolastici.

I genitori possono partecipare in casi particolari, su richiesta dell’insegnante per alunni in

situazione di disagio; per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia, se necessario, ogni alunno

dovrà essere accompagnato da un genitore o da un familiare e/o adulto maggiorenne, con delega scritta di entrambi i genitori.

Il Dirigente Scolastico individua ogni anno scolastico un Coordinatore del Piano delle Uscite e

dei Viaggi Didattici della Scuola.

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Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente. Il docente referente, dopo l'approvazione del Consiglio di Classe, di Interclasse o di

Intersezione, presenta al Coordinatore gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti

entro la data stabilita dal Piano Annuale delle Attività Extrascolastiche, o almeno 30 giorni

prima della data dell'uscita o del viaggio.

Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro le date fissate dal programma delle singole attività.

Il Dirigente Scolastico rilascia un tesserino di riconoscimento con le generalità del soggetto e

una foto dello stesso.

I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e un kit per il primo soccorso.

Il Dirigente Scolastico, qualora si renda necessario, può autorizzare viaggi e visite di istruzione

non previsti nel Piano Annuale delle Uscite e dei Viaggi didattici della Scuola e acquisirne

successivamente la ratifica da parte del Consiglio dell’Istituzione Scolastica. Per le uscite senza il mezzo di trasporto nell’ambito del Comune è richiesta l’autorizzazione alle

famiglie valida per l’intero anno scolastico. In occasione di ogni uscita deve essere data

comunicazione scritta al Dirigente Scolastico o ai Coordinatori di Plesso e ai genitori.

L'uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola, quindi devono essere rispettate le stesse norme che regolano le attività didattiche.

ISCRIZIONI SCUOLA INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA–SCUOLA SECONDARIA

Come richiamato dalla recente circolare n. 96/2012 sulle iscrizioni (prot. n. 8293 del 17 dicembre 2012) la Legge n. 135/2012 prevede che le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali

per tutte le classi iniziali dei corsi di studio della Scuola Primaria e Secondaria vengano

effettuate esclusivamente on line.

Le iscrizioni alla Scuola dell’Infanzia vengono effettuate tramite modulistica fornita dalla Segreteria dell’Istituto.

Art. 52 - Criteri di ammissione alla Scuola dell’Infanzia statale

A. Le nuove domande di iscrizione alla Scuola dell’Infanzia statale, pervenute entro i termini stabiliti, saranno accolte compatibilmente con la disponibilità di posti, secondo la normativa

vigente. A norma della Circolare Ministeriale 2/10, nella quale si stabilisce che il numero

degli alunni con cittadinanza non italiana frequentanti il primo anno della scuola

dell’Infanzia non può eccedere il 30% del numero dei nuovi iscritti, per la formazione di

eventuali liste d’attesa saranno applicati i seguenti criteri espressi in ordine di priorità: A1 Alunni stranieri nati in Italia.

A2 Anzianità anagrafica.

A3 Numero di anni di residenza nel Comune di Romano di Lombardia.

B. Chiuse le iscrizioni alla data comunicata ogni anno dall’Istituto Comprensivo “E. Fermi”, qualora le domande di iscrizione superino la disponibilità dei posti, le ammissioni dei

bambini vengono regolate da una graduatoria, redatta dall’ufficio competente, sulla base

delle seguenti fasce e dei relativi criteri, entrambi espressi in ordine di priorità. All’interno

della graduatoria si terrà conto del limite fissato dal D.M. 2/10 e per l’individuazione degli alunni stranieri aventi diritto all’inserimento saranno applicati, oltre che i criteri specificati

ai punti B1-B2-B3-B4, anche i criteri esplicitati al punto A.

B1 Criteri 1a Fascia (accesso prioritario) B1. 1 Residenza dei genitori nel Comune di Romano di Lombardia.

B1. 2 Bambini diversamente abili.

B1. 3 Casi di grave disagio socio-ambientale certificati dai Servizi Sociali Territoriali.

B1. 4 Famiglie monoparentali (nucleo famigliare incompleto in cui manca effettivamente la

figura materna o paterna in caso di decesso, separazione legale o provvedimento del Tribunale di affidamento del figlio ad un solo genitore, divorzio, ragazza

madre/ragazzo padre in quanto il bambino è riconosciuto da un solo genitore). La

residenza non è considerata elemento sufficiente a documentare la situazione di

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famiglia monoparentale: occorre comprovare l’effettiva mancanza di una delle figure genitoriali.

B1. 5 Bambini con genitori invalidi o affetti da malattie gravi certificate.

Qualsiasi certificazioni sarà trattata dalla Scuola come dato sensibile, nel rispetto

delle norme sulla privacy.

B2 Criteri 2a Fascia

B2. 1 Residenza dei genitori nel Comune di Romano di Lombardia.

B2. 2 Bambini che compiono i 5 anni entro il 31/12 dell’anno per il quale si richiede la frequenza.

B2. 3 Bambini i cui genitori risultano entrambi occupati come dipendenti a tempo

indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata almeno annuale o

come lavoratori autonomi. B2. 4 Bambini i cui genitori risultano entrambi lavoratori, uno dei quali occupato in lavori

temporanei con durata inferiore all’anno o borse di studio/assegni di ricerca.

B2. 5 Bambini con fratelli che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequentano

contemporaneamente la Scuola dell’Infanzia prescelta. B2. 6 A parità delle precedenti condizioni, viene applicato il seguente criterio di priorità:

ordine decrescente di età in considerazione del mese e giorno di nascita. In caso di

stesso mese e giorno di nascita viene applicata la seguente modalità: sorteggio.

B3 Criteri 3a Fascia B3. 1 Residenza dei genitori nel Comune di Romano di Lombardia.

B3. 2 Bambini che compiono i 4 anni entro il 31/12 dell’anno per il quale si richiede la

frequenza.

B3. 3 Bambini i cui genitori risultano entrambi occupati come dipendenti a tempo indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata almeno annuale o

come lavoratori autonomi.

B3. 4 Bambini i cui genitori risultano entrambi lavoratori, uno dei quali occupato in lavori

temporanei con durata inferiore all’anno o borse di studio/assegni di ricerca. B3. 5 Bambini con fratelli che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequentano

contemporaneamente la Scuola dell’Infanzia prescelta.

B3. 6 A parità delle precedenti condizioni, viene applicato il seguente criterio di priorità:

ordine decrescente di età in considerazione del mese e giorno di nascita. In caso di

stesso mese e giorno di nascita viene applicata la seguente modalità: sorteggio.

B4 Criteri 4a Fascia

B4. 1 Residenza dei genitori nel Comune di Romano di Lombardia.

B4. 2 Bambini che compiono i 3 anni entro il 31/12 dell’anno per il quale si richiede la frequenza.

B4. 3 Bambini i cui genitori risultano entrambi occupati come dipendenti a tempo

indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata almeno annuale o

come lavoratori autonomi. B4. 4 Bambini i cui genitori risultano entrambi lavoratori, uno dei quali occupato in lavori

temporanei con durata inferiore all’anno o borse di studio/assegni di ricerca.

B4. 5 Bambini con fratelli che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequentano

contemporaneamente la Scuola dell’Infanzia prescelta. B4. 6 A parità delle precedenti condizioni, viene applicato il seguente criterio di priorità:

ordine decrescente di età in considerazione del mese e giorno di nascita. In caso di

stesso mese e giorno di nascita viene applicata la seguente modalità: sorteggio.

C. A seguito dei controlli comparativi effettuati dall’ufficio competente, qualora si

riscontrino casi di doppia iscrizione (il genitore ha presentato domanda d’iscrizione a più Scuole dell’Infanzia), effettuate le opportune verifiche presso le famiglie interessate, si

provvederà ad annullare l’iscrizione alla Scuola dell’Infanzia statale.

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D. Scaduto il termine di presentazione delle domande, entro la fine del mese di marzo viene pubblicata all’Albo dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi” la lista degli iscritti

ammessi alla frequenza della Scuola dell’Infanzia.

E. Le domande presentate entro i termini d’iscrizione, ma eccedenti la disponibilità di posti

e pertanto non incluse nella graduatoria così come precisato al punto B, costituiscono

una specifica lista d’attesa la cui graduatoria è formulata in base agli stessi criteri esplicitati al punto B. La lista d’attesa, pubblicata entro la fine del mese di marzo

all’Albo dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi” contestualmente alla lista degli iscritti

ammessi, ha valore per l’intera durata dell’anno per il quale si richiede l’iscrizione.

L’inserimento di nuovi alunni su posti resi disponibili in corso d’anno verrà effettuato sulla base della lista d’attesa, mantenendo valido il rispetto del limite stabilito dal D.M.

2/10.

F. Eventuali osservazioni o reclami in merito alle graduatorie pubblicate possono essere

presentati in forma scritta entro 10 giorni dalla data di pubblicazione all’Albo. Il ricorso sarà valutato da un’apposita commissione composta da: Dirigente Scolastico -

Presidente del Consiglio di Istituto - Coordinatrice Scuola dell’Infanzia- Assistente

amministrativo responsabile del procedimento. Entro ulteriori 10 giorni la Commissione

si pronuncia sulle osservazioni e, in caso di accoglimento del ricorso, si procede alla pubblicazione della graduatoria definitiva consultabile all’Albo della sede centrale,

dando comunicazione scritta ai genitori interessati (ricorrenti ed eventuali perdenti

posto).

G. Le domande pervenute dopo la scadenza dei termini d’iscrizione costituiscono specifico

elenco che verrà utilizzato a completamento delle richieste in lista d’attesa individuate al punto E. In caso di più domande il criterio di costituzione dell’elenco sarà la data di

presentazione delle domande stesse.

H. La richiesta di iscrizione di bambini diversamente abili pervenuta dopo la scadenza dei

termini d’iscrizione potrà essere accolta a condizione che non venga superato il numero di alunni per sezione previsto dalla normativa vigente.

I. Nel caso di assenza continuativa superiore a 30 giorni e quindi in caso di non frequenza

dell’alunno iscritto, si procederà ad opportuni controlli. Verificate le motivazioni delle

assenze, qualora queste risultino ingiustificate, si provvederà all’annullamento dell’iscrizione del bambino con motivato provvedimento del Dirigente Scolastico.

L. Le richieste di iscrizione per i bambini i cui genitori non sono residenti nel Comune di

Romano di Lombardia costituiscono una specifica graduatoria. Le domande potranno

essere accolte solo dopo l’esaurimento delle liste d’attesa di cui ai punti precedenti. In

caso di accettazione della domanda si applicano i medesimi criteri espressi in ordine di priorità al punto B.

M. I bambini ammessi alla Scuola dell’Infanzia statale hanno diritto alla frequenza fino al

passaggio alla Scuola Primaria, previa riconferma dell’iscrizione da effettuarsi nel mese

di febbraio attraverso il sistema on-line messo a disposizione dal Ministero dell’Istruzione.

L’Istituto effettua, attraverso gli strumenti di cui dispone, accertamenti tesi a

verificare l’attendibilità della documentazione o delle autocertificazioni allegate alla domanda di iscrizione, nel rispetto delle norme sul diritto di accesso agli atti e sulla

privacy.

Art. 53 - Criteri di accettazione iscrizione alla Scuola Primaria A. I genitori o i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale:

- devono iscrivere alla classe prima della Scuola Primaria i bambini che compiono sei anni

di età entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento (non anticipatari);

- possono iscrivere anticipatamente i bambini che compiono sei anni di età dopo il 31

dicembre e comunque entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento (anticipatari); A tale ultimo riguardo, per una scelta attenta e consapevole, i genitori o gli esercenti la potestà

genitoriale possono avvalersi delle indicazioni e degli orientamenti forniti dai docenti delle

Scuole dell'Infanzia frequentate dai propri figli.

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Nel caso in cui non ci fosse la disponibilità di posti per accettare tutte le iscrizioni presentate, l’ordine di accettazione delle iscrizioni è il seguente e costituisce anche ordine di priorità:

A.1 bambini residenti non anticipatari

A.2 bambini residenti anticipatari

A.3 bambini non residenti non anticipatari

A.4 bambini non residenti anticipatari Per il Comune di Romano di Lombardia la residenza è da intendersi riferita allo stradario

predisposto dagli organi competenti.

B. All’interno delle categorie di cui al punto A, nel caso di richieste di iscrizione in eccedenza rispetto al numero di posti disponibili in ciascun Plesso, la Scuola accoglie prioritariamente le

domande di iscrizione applicando i seguenti criteri, espressi in ordine di priorità:

B.1 Presenza di un fratello che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequenta

contemporaneamente la Scuola Primaria prescelta. B.2 Caso di disagio socio–ambientale segnalato dagli organi competenti.

B.3 Famiglia monoparentale (nucleo famigliare incompleto in cui manca effettivamente la

figura materna o paterna in caso di decesso, separazione legale o provvedimento del Tribunale

di affidamento del figlio ad un solo genitore, divorzio, ragazza madre/ragazzo padre, in quanto il bambino è riconosciuto da un solo genitore). La residenza non è considerata elemento

sufficiente a documentare la situazione di famiglia monoparentale: occorre comprovare

l’effettiva mancanza di una delle figure genitoriali.

B.4 Genitori entrambi lavoratori.

B.5 Solo per i bambini anticipatari saranno accettati prioritariamente i bambini frequentanti la Scuola dell’Infanzia e nati prima.

C. Per le domande presentate oltre il termine d’iscrizione si adottano gli stessi criteri di cui ai

punti precedenti, in ordine di arrivo se in corso d’anno.

D. La richiesta di cambiamento di Plesso ad avvio o in corso d’anno, verificate la disponibilità

dei posti salvaguardando i criteri di cui ai punti precedenti e la situazione delle classi di nuovo

inserimento, può essere accettata, previo rilascio di autorizzazione del Dirigente Scolastico, solo per i seguenti motivi:

- cambio di residenza;

- gravi e comprovati motivi da sottoporre al Dirigente Scolastico.

L’Istituto effettua, attraverso gli strumenti di cui dispone, accertamenti tesi a verificare l’attendibilità della documentazione o delle autocertificazioni allegate alla

domanda di iscrizione, nel rispetto delle norme sul diritto di accesso agli atti e sulla

privacy.

Art. 54 - Criteri di iscrizione alla Scuola Secondaria

Nella previsione di richieste di iscrizione in eccedenza rispetto ai posti complessivamente

disponibili, definiti sulla base delle risorse di organico e dei piani di utilizzo dell’edificio

scolastico, l’Istituto applicherà i seguenti criteri di precedenza nell’accettazione delle domande di iscrizione, espressi in ordine di priorità:

1. La provenienza dell’alunno/a dalle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”;

2. La residenza della famiglia nei Comuni di Cortenuova o Romano di Lombardia. Per il Comune di Romano di Lombardia, la residenza della famiglia va riferita alle aree di

appartenenza allo stradario di competenza dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”;

3. La residenza della famiglia nel Comune di Romano di Lombardia, anche in area non

pertinente allo stradario di competenza dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”;

4. La presenza di un fratello/sorella che, nell’anno per cui si richiede l’iscrizione, frequenti contemporaneamente il nostro Istituto, indipendentemente dalla residenza anagrafica

della famiglia;

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5. Disagio socio-familiare certificato dagli organi competenti (nucleo familiare incompleto in cui manca effettivamente la figura materna o paterna in caso di decesso, di

separazione legale o di provvedimento del Tribunale di affidamento del figlio a un solo

genitore, divorzio, ragazza madre/ragazzo padre, in quanto minore riconosciuto da un

solo genitore).

L’Istituto effettua, attraverso gli strumenti di cui dispone, accertamenti tesi a

verificare l’attendibilità della documentazione o delle autocertificazioni allegate alla

domanda di iscrizione, nel rispetto delle norme sul diritto di accesso agli atti e sulla

privacy.

FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA INFANZIA - CLASSI SCUOLA PRIMARIA – CLASSI

SCUOLA SECONDARIA

Art. 55 - Criteri di formazione delle sezioni della Scuola dell’Infanzia statale

A. Le sezioni della Scuola dell’Infanzia statale sono formate entro il mese di aprile da una

commissione composta dal Dirigente Scolastico, dal Coordinatore di Plesso della Scuola dell’Infanzia e dal Referente della commissione Continuità.

B. I nuovi iscritti sono inseriti nelle sezioni sulla base del seguente criterio: distribuzione

equilibrata dei bambini per età, sesso, nazionalità (italiana o estera) e degli alunni che non

si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.

C. Sentito il parere della Neuropsichiatria Infantile e degli insegnanti della Scuola dell’Infanzia,

i bambini diversamente abili sono inseriti ricercando le soluzioni più idonee atte a garantire

il processo di integrazione all’interno della sezione.

D. Non sono considerate eventuali preferenze espresse dai genitori per una determinata

sezione, se non nel caso in cui, fermo restando il rispetto del criterio al punto B, nella

sezione richiesta per il bambino nuovo iscritto sia già presente un fratello e i genitori abbiano espresso la volontà di tenerli uniti.

E. Prima della convocazione dell’Assemblea con i genitori dei nuovi iscritti, la Scuola pubblica

all’Albo dell’Istituto, della Scuola dell’Infanzia e sul sito web della Scuola, l’elenco delle

sezioni con i nominativi dei bambini che le compongono.

Art. 56 - Criteri di formazione delle classi prime della Scuola Primaria e inserimento

alunni nuovi iscritti

A. Entro la fine del mese di giugno un’apposita commissione, composta dal Dirigente Scolastico e dai docenti coinvolti, formula la proposta di costituzione delle future classi

prime avvalendosi delle informazioni fornite dagli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e

della documentazione specifica del percorso formativo dell’alunno, nel rispetto dei seguenti

criteri: A.1 Numero equo degli alunni per classe.

A.2 Distribuzione equilibrata degli alunni per età (in caso di anticipatari), sesso,

nazionalità (italiana /estera).

A.3 Equieterogeneità delle fasce di livello. A.4 Sentito il parere della Neuropsichiatria infantile e degli insegnanti della Scuola

Primaria, i bambini diversamente abili sono inseriti ricercando le soluzioni più idonee

atte a garantire il processo di integrazione all’interno della classe.

A.5 L’inserimento di alunni con situazioni particolari e/o gravi in una specifica classe può

avvenire sulla base della valutazione da parte del Dirigente Scolastico, previa comunicazione allo stesso da parte dei genitori o degli Enti Territoriali.

B. L’abbinamento della sezione alle classi avviene per sorteggio pubblico.

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C. Le classi così costituite non sono da ritenersi definitive perché entro i primi quindici giorni dall’inizio delle lezioni i docenti delle classi prime, attraverso l’osservazione del gruppo

classe preformato e sperimentando attività a classi aperte, sentito il parere del Dirigente

Scolastico, possono concordare variazioni di natura eccezionale e motivata che ridefiniscano

le classi nel rispetto comunque dei criteri di cui al punto A.

D. Entro la fine di settembre l’Istituto pubblica sul sito web l’elenco definitivo degli alunni di classe prima, unitamente alla sezione.

E. L’inserimento in tutte le classi dell’Istituto Comprensivo di nuovi alunni iscritti ad inizio o in

corso d’anno avviene sulla base dei criteri di cui al punto A.

Art. 57 - Criteri di formazione delle classi prime della Scuola Secondaria e

inserimento alunni nuovi iscritti

A. Determinazione del profilo in ingresso

Concorrono alla determinazione del profilo: - Batteria di test concordati dalla commissione continuità

- Valutazioni finali nelle discipline

- Valutazioni finali relativamente a: strategie di studio, motivazione, comportamento,

relazione (scheda finale compilata dalla maestre).

Il profilo è definito su CINQUE LIVELLI: da 1 (criticità) a 5 (eccellenza).

B. Passaggio di informazioni Colloquio nel mese di maggio tra docenti della Scuola Primaria classi quinte e docenti della

Scuola Secondaria membri della commissione. Compilazione di una scheda con:

- Profitto nell’area linguistica e logico-matematica

- Indicatori affettivo-relazionali

- Rapporti scuola-famiglia

- Altre informazioni (es. recupero, attività extrascolastiche…).

Per gli alunni diversamente abili e con certificazione (esempio DSA) il colloquio è gestito dal docente responsabile dell’inclusione. Si convocano anche le famiglie.

Nell’attribuzione della sezione si tengono presenti:

- Equità numerica e di genere

- Livelli in ingresso

- Provenienza (alunni stranieri, alunni da altri I.C.)

- Indicazioni delle maestre (separare da)

- Eventuali richieste delle famiglie (conferma sezione fratelli).

C. Abbinamento sezione

L’abbinamento della sezione alle classi avviene per sorteggio pubblico.

D. Inserimento alunni nuovi iscritti

Considerata la disponibilità di posti, la sezione sarà scelta in base al numero di alunni di ogni classe preferendo le sezioni meno numerose in relazione alle problematiche della classe.

CRITERI STIPULA DI CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE

Art. 58 - Finalità

Il presente regolamento viene redatto in attuazione delle disposizioni contenute nell’art. 43

della Legge 449/97 e art. 33 DI 44/01.

2. L’attività di sponsorizzazione è diretta a: a) recuperare maggiori risorse che consentano di ottenere un miglioramento della qualità dei

servizi e delle attività dell’istituzione scolastica;

b) migliorare gli standard di qualità o l’ aggiunta di servizi da prestarsi attraverso la fornitura di

consulenza specializzata, l’ effettuazione di servizi e di lavori, la fornitura di beni e attrezzature

all’Istituto; c) sostenere progetti innovativi e processi informativi e formativi qualificanti promossi dalla

Scuola.

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Art. 59 - Contenuti della sponsorizzazione I contratti di sponsorizzazione possono essere conclusi con soggetti pubblici o privati, nonché

con associazioni senza fini di lucro, che non svolgano attività in conflitto con l’interesse

pubblico e con le finalità e competenze proprie della scuola.

La conclusione del contratto tende alla realizzazione o acquisizione a titolo gratuito di

interventi, servizi, prestazioni, beni o l’equivalente corrispettivo, inerenti programmi di spesa con finanziamento a carico del bilancio dell’istituzione scolastica.

Art. 60 - Definizioni

Ai fini del presente regolamento si intende: - per contratto di sponsorizzazione: un contratto atipico mediante il quale l’Istituto

Comprensivo “E. Fermi” di Romano di Lombardia (sponsee) offre, nell’ambito delle

proprie iniziative, ad un terzo (sponsor), che si obbliga ad un corrispettivo ovvero a

fornire a titolo gratuito una predeterminata prestazione, la possibilità di pubblicizzare la propria ragione sociale e/o marchio in appositi e predefiniti spazi pubblicitari;

- per sponsorizzazione: ogni contributo in beni, servizi, prestazioni, interventi o

corrispettivi monetari equivalenti, provenienti da terzi allo scopo di promuovere la propria

ragione sociale e/o marchio aziendale; - per sponsor: il soggetto privato (persona fisica o giuridica) che intende stipulare il

contratto di sponsorizzazione;

- per spazio pubblicitario: lo spazio fisico o il supporto di veicolazione del nome, ragione

sociale, logo e/o marchio dello sponsor di volta in volta messo a disposizione dell’Istituto

Comprensivo “E. Fermi” di Romano di Lombardia. In nessun caso potranno essere inseriti messaggi pubblicitari all’interno di documenti recanti comunicazioni istituzionali o in

allegato agli stessi.

Art. 61 - Individuazione delle iniziative di sponsorizzazione Il ricorso a sponsorizzazione può riguardare tutte le iniziative, i prodotti ed i servizi erogati

dalla Scuola purché ciò non sia in contrasto con la funzione educativa e culturale della Scuola e

non sia di nocumento al mantenimento della dignità propria dell’Istituzione scolastica.

Art. 62 - Procedura di sponsorizzazione e scelta dello sponsor

Il Dirigente Scolastico, nell’ambito dei criteri qui definiti, in relazione ai singoli progetti e/o

attività ed in funzione dell’entità delle esigenze e delle finalità da perseguire, pubblica un

avviso pubblico, indicando tra l’altro le categorie di soggetti da interessare, attraverso il quale

invita gli stessi soggetti alla stipula di contratti di sponsorizzazione. Dell’avviso è data pubblicità mediante pubblicazione all’Albo del Plesso “Fermi”, inserimento nel

sito Internet dell’Istituto e/o con altre forme di pubblicità ritenute di volta in volta più

convenienti per una maggiore conoscenza e partecipazione.

L’avviso deve contenere, in particolare, i seguenti dati: - l’oggetto della sponsorizzazione ed i conseguenti obblighi dello sponsor secondo i

contenuti dello specifico progetto di sponsorizzazione;

- l’esatta determinazione dell’offerta per lo spazio pubblicitario;

- le modalità ed i termini di presentazione dell’offerta di sponsorizzazione. L’offerta deve essere presentata in forma scritta indicante l’accettazione delle condizioni

previste nell’avviso pubblico nonché quelle previste dal progetto di sponsorizzazione e deve

contenere l’impegno ad assumere tutte le responsabilità e gli adempimenti inerenti e

conseguenti al messaggio pubblicitario e alle relative autorizzazioni. L’offerta deve altresì contenere l’impegno a non utilizzare la sponsorizzazione per

pubblicizzare, in maniera diretta o indiretta, organizzazioni di natura politica, sindacale,

filosofica o religiosa.

Le offerte sono valutate da una commissione formata dal Dirigente Scolastico, da un

rappresentante dei genitori e da un rappresentante dei docenti del Consiglio di Istituto, nel rispetto dei criteri stabiliti nell’avviso pubblico. Per contratti di sponsorizzazione con

finanziamenti inferiori a € 1000 la valutazione è delegata al Dirigente Scolastico.

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Il contratto di sponsorizzazione è sottoscritto dallo sponsor e dal Dirigente Scolastico, responsabile dell’attività oggetto di sponsorizzazione. In tale contratto viene anche autorizzata

l’utilizzazione dello spazio pubblicitario espressamente indicato nel progetto di

sponsorizzazione.

Art. 63 - Contratto di sponsorizzazione La gestione della sponsorizzazione viene regolata mediante sottoscrizione di un apposito

contratto nel quale sono, in particolare, stabiliti:

- il valore della sponsorizzazione;

- le modalità di veicolazione pubblicitaria di nome, ragione sociale, logo e/o marchio dello sponsor da parte dello stesso;

- il diritto dello sponsor alla pubblicità “esclusiva” ovvero “non esclusiva” in relazione

all’iniziativa oggetto del contratto;

- la durata del contratto; - gli obblighi assunti a carico dello sponsor;

- le clausole di tutela rispetto a eventuali inadempienze;

- eventuali garanzie richieste;

- possibili cause di risoluzione.

Art. 64 - Diritto di rifiuto delle sponsorizzazioni

L’Istituto Comprensivo “E. Fermi”, a suo insindacabile giudizio, si riserva di rifiutare qualsiasi

sponsorizzazione qualora:

- ritenga che ne possa derivare un conflitto di interessi tra l’attività pubblica e quella privata, ovvero tra le finalità istituzionali della Scuola e quelle dello sponsor;

- ravvisi nella stessa un possibile pregiudizio o danno alla sua immagine o alle proprie

iniziative;

- la reputi inaccettabile per motivi di opportunità generale. Sono in ogni caso escluse le sponsorizzazioni riguardanti:

- propaganda di natura politica, sindacale, filosofica o religiosa;

- pubblicità che possa offendere la dignità della persona, evocare discriminazioni di razza,

sesso e nazionalità, offendere convinzioni religiose ed ideali, indurre a comportamenti pregiudizievoli per la salute, la sicurezza e l’ambiente;

- pubblicità diretta o collegata alla produzione o distribuzione di tabacco, di medicinali e

cure mediche disponibili unicamente con ricetta medica, di materiale pornografico o a

sfondo sessuale;

- messaggi offensivi in genere, incluse le espressioni di fanatismo, razzismo, odio o minaccia.

Art. 65 - Trattamento dei dati personali

I dati personali raccolti in applicazione del presente Regolamento saranno trattati esclusivamente per le finalità dallo stesso previste.

I singoli interessati hanno facoltà di esercitare i diritti loro riconosciuti dall’art. 13 del D. Lgs. n.

196 del 30.6.2003; titolare del trattamento dei dati è il Dirigente Scolastico dell’Istituto

Comprensivo “E. Fermi”; responsabile del trattamento è il DSGA. L’Istituto Comprensivo “E. Fermi” non potrà in alcun caso comunicare agli sponsor i dati

personali dei destinatari delle informazioni o comunicazioni istituzionali dell'ente.

Art. 66 - Verifiche e controlli Le sponsorizzazioni sono soggette a verifiche da parte dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi”, al

fine di accertare la correttezza degli adempimenti convenuti per quanto attinenti ai contenuti

tecnici, quantitativi, qualitativi e temporali.

Le difformità emerse in sede di verifica vengono tempestivamente notificate allo sponsor.

La notifica e l’eventuale diffida producono gli effetti previsti nel contratto di sponsorizzazione.

Art. 67 - Utilizzo dei proventi e dei risparmi di spesa derivanti dalle sponsorizzazioni

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L’eventuale destinazione di quota parte dei risparmi di spesa derivanti dalle sponsorizzazioni ad incremento delle risorse destinate all’erogazione dei compensi accessori incentivanti la

produttività del personale che ha contribuito alla loro realizzazione sarà definita previo

esperimento delle prescritte relazioni sindacali e nel rispetto della disciplina normativa e

contrattuale nel tempo vigente.

Art. 68 - Spese contrattuali

Ogni spesa contrattuale inerente e conseguente la stipulazione del contratto di

sponsorizzazione è a carico dello sponsor.

USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE DELL’ISTITUTO

FUORI DALL’ORARIO DEL SERVIZIO SCOLASTICO

Art. 69 - Normativa

Possono essere concessi in uso i locali e le attrezzature dell’Istituto nei modi, nelle forme e per

i fini previsti dal Decreto Interministeriale 1/2/2001, n. 44 - “Regolamento concernente le

istruzioni generali sulla gestione Amministrativo Contabile delle Istituzioni scolastiche” (articolo 33, comma 2, lett. C e articolo 50), e nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di

Istituto per l’utilizzazione dei locali e delle attrezzature scolastiche in orario extrascolastico.

Art. 70 - Tempi della concessione

La concessione d’uso è ammessa, in orario extrascolastico, per la durata massima corrispondente a quella dell’anno scolastico. Essa potrà comunque essere revocata o

temporaneamente sospesa, in ogni momento, previo preavviso di almeno 48 ore dato anche

per le vie brevi, su richiesta motivata della scuola o per esigenze insindacabili dell'ente

proprietario (Amministrazione comunale). Il concessionario potrà utilizzare i locali della scuola anche nel periodo di sospensione delle

attività didattiche, secondo un calendario concordato preventivamente.

Art. 71 - Modalità della richiesta La richiesta d'uso dei locali o delle attrezzature scolastiche, indirizzata al Sindaco del Comune

proprietario dell’immobile ed al Dirigente Scolastico dell’Istituto, deve essere presentata in

forma scritta almeno venti giorni prima della data per la quale è richiesto l'uso.

Nella domanda dovrà essere precisato:

- periodo ed orario per il quale è richiesto l'uso dei locali; - programma dell'attività da svolgersi;

- accettazione totale delle norme del presente Regolamento.

L'accettazione del Regolamento, qualora non espressa, si intenderà tacitamente manifestata

con la presentazione della domanda da parte del richiedente.

Art. 72 - Autorizzazioni

Le autorizzazioni, rilasciate dal Dirigente Scolastico, sono trasmesse di volta in volta, per

iscritto, agli interessati che hanno inoltrato formale istanza. Esse devono stabilire le modalità d'uso e le conseguenti responsabilità in ordine alla sicurezza,

all'igiene e alla salvaguardia del patrimonio.

Art. 73 - Responsabilità per danno L’Istituto e le autorità scolastiche sono esenti da qualsiasi responsabilità per danni recati a

presone o cose dall'uso dei locali nel periodo suddetto da parte dei concessionari.

I firmatari della richiesta di concessione dei locali e delle attrezzature assumono personalmente

ed in solido con l'ente, associazione ed organizzazione che rappresentano la responsabilità

della conservazione dell'immobile e delle attrezzature esistenti all'interno dei locali. Pertanto, sono a loro carico tutti i danni da chiunque causati durante lo svolgimento dell'attività oggetto

della concessione d'uso.

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L’Istituto Comprensivo “E. Fermi” di Romano di Lombardia declina ogni responsabilità in ordine a materiale, oggetti o altre cose che vengano lasciati incustoditi nei locali al termine delle

attività svolte.

Art. 74 - Obblighi del Concessionario

Il Concessionario ha l'obbligo di disporre tutto quanto necessario affinché i locali e le attrezzature assegnati siano riconsegnati nello stesso stato di conservazione in cui si trovano al

momento della concessione.

L'Amministrazione comunale provvederà a fornire il riscaldamento, l'illuminazione, l'acqua ed il

gas, il cui costo sarà posto a carico del Concessionario secondo le tariffe determinate dal competente Ufficio Economato dell'Amministrazione Comunale sulla base dei costi reali medi

che ogni struttura presenta e nei limiti fissati di volta in volta dalle leggi finanziarie per i servizi

pubblici a domanda individuale.

L’istituzione scolastica provvederà a fornire in uso le attrezzature richieste dal Concessionario (ad esclusione del materiale di consumo) e solo quando necessario il personale collaboratore

scolastico che garantirà l’apertura, l’assistenza al Concessionario, la pulizia (solo servizio) e la

chiusura dell’edificio. Il costo sarà posto a carico del concessionario secondo le tariffe

determinate dal CCNL sulla base del numero di ore di servizio erogato.

Art. 75 - Modalità di pagamento

Il Concessionario dovrà provvedere al pagamento delle somme dovute entro i termini e con le

modalità indicati nell'autorizzazione all'uso dei locali.

Art. 76 - Concessione di esenzioni o riduzioni

È data facoltà al Consiglio di Istituto o alla Giunta comunale di concedere esenzioni o riduzioni

del rimborso spese quando si tratti di attività di particolare rilevanza promossa da Enti pubblici

ed Enti morali o altri Enti e Associazioni, per particolari fini di natura morale, sociale e culturale (es. concorsi pubblici, assemblee su temi di pubblico interesse, convegni di studio e culturali,

stage formativi, ecc.).

La concessione è da ritenersi comunque gratuita qualora venga richiesta da Enti morali ed Enti

pubblici per motivi di pubblico interesse. In tal caso l’ente si farà carico degli oneri di vigilanza e pulizia dei locali.

CONFERIMENTO PER CONTRATTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO,

PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI E DI PROGRAMMI DI RICERCA

E DI SPERIMENTAZIONE

Art. 77 - Finalità ed ambito di applicazione

Il presente Regolamento disciplina le procedure per il conferimento di incarichi di lavoro

autonomo quali le collaborazioni di natura occasionale o coordinata e continuativa, nonché il relativo regime di pubblicità, al fine di garantire l’accertamento della sussistenza dei requisiti di

legittimità per il loro conferimento, come definiti dall’art. 7, comma 6 del Decreto Legislativo

30/3/2001, n. 165 e S.M.EI.

L'Istituzione Scolastica può stipulare: - contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;

- convenzioni con enti, anche di formazione professionale, al fine di garantire

l'arricchimento dell'offerta formativa nonché la realizzazione di specifici progetti

didattici, programmi di ricerca e sperimentazione.

Art. 78 - Requisiti oggettivi

Al fine di soddisfare le esigenze di cui all'articolo precedente, su proposta del Collegio dei

Docenti ed in base alla Programmazione dell'offerta formativa, l'Istituzione Scolastica,

verificata l'impossibilità di utilizzare per tali finalità il personale interno ed in coerenza con le disponibilità finanziarie, provvede alla stipulazione di:

- contratti di prestazione d'opera con esperti esterni;

- specifiche convenzioni con enti anche di formazione professionale.

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La proposta del Collegio dei Docenti deve individuare le esigenze didattiche da soddisfare e le specifiche competenze professionali richieste all'esperto.

Art. 79 - Requisiti soggettivi

Il contratto/convenzione è stipulato con esperti o enti di formazione italiani o stranieri, che

siano in grado di apportare la necessaria esperienza tecnico-professionale nell'insegnamento o nel progetto didattico richiesto.

Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente Regolamento con i dipendenti di altra

Amministrazione pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione

dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53 del D. Lgs n° 165 del 30/03/2001. Per le attività di formazione ed aggiornamento si procede all'affidamento di incarichi ad esperti

esterni secondo i criteri stabiliti dal presente Regolamento dopo aver accertato l’impossibilità di

utilizzare le risorse umane disponibili all’interno dell’istituzione scolastica, nel rispetto della

normativa comunitaria in materia di appalti di servizi e, comunque, previo espletamento di procedure ad evidenza pubblica.

Art. 80 - Procedura di individuazione

1 – L’individuazione dell'esperto avviene utilizzando gli elenchi di candidati disponibili, contattati attraverso appositi avvisi con lo scopo di conferire incarichi di personale esperto in

specifici ambiti, dai quali attingere nei casi di eventuale attivazione di progetti, in coerenza con

la programmazione didattica deliberata per ciascun anno scolastico.

Dell'avviso sarà data informazione attraverso la pubblicazione nell'Albo dell'istituzione

scolastica e nel sito web della stessa. È facoltà dell'istituzione scolastica utilizzare altre forme aggiuntive di pubblicità di volta in volta

ritenute utili (quali, ad esempio, la trasmissione dell'avviso ad altri istituzioni scolastiche, ad

ordini professionali o ad associazioni di categoria, la pubblicazione per estratto su quotidiani

locali, ecc.).

2 - L'avviso, di massima, dovrà contenere:

- l'ambito disciplinare di riferimento (tipo di corso e/o progetto da attivare);

- il numero di ore di attività richiesto e la durata dell’incarico; - il compenso massimo previsto per la prestazione, adeguatamente motivato, e tutte le

informazioni correlate quali la tipologia e la periodicità del pagamento, il trattamento

fiscale e previdenziale da applicare, eventuali sospensioni della prestazione;

- le modalità ed il termine per la presentazione della domanda;

- gli specifici requisiti culturali e professionali richiesti per lo svolgimento della prestazione;

- i criteri di individuazione dell’esperto;

- il responsabile del procedimento.

Nel medesimo avviso sono individuati un termine per la presentazione dei curricula e delle relative offerte ed un termine entro il quale sarà resa nota la conclusione della procedura.

3 - In ogni caso per l’inserimento negli elenchi utilizzati per il conferimento dell’incarico

occorre: a) essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione

Europea;

b) godere dei diritti civili e politici;

c) non aver riportato condanne penali e non essere destinatario di provvedimenti che riguardino l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti

amministrativi iscritti nel casellario giudiziale;

d) essere in possesso del requisito della particolare e comprovata specializzazione

strettamente correlata al contenuto della prestazione richiesta.

4 - Per la valutazione delle domande di partecipazione e dei relativi curricula, il Dirigente

Scolastico può nominare un'apposita commissione istruttoria.

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La commissione predispone a tal fine una formale relazione contenente la specifica e dettagliata indicazione dei criteri adottati e delle valutazioni effettuate.

Gli elementi che devono essere utilizzati dalla commissione per l’attività istruttoria devono

essere, in linea di massima, i seguenti:

- Titoli di studio/professionali e di formazione;

- Esperienza pregressa nel settore; - Rapporto qualità/prezzo della prestazione offerta dall'esperto esterno;

- Valutazione attività svolta in precedenza presso la scuola se applicabile.

Nell'ipotesi di partecipazione di un unico aspirante, è comunque necessario valutarne l'idoneità.

Inoltre, poiché un'indagine di mercato non è sempre compatibile con la natura delle prestazioni

in questione, il Dirigente Scolastico può operare una scelta discrezionale dell'esperto esterno/

professionista allorquando ricorrano presupposti quali la specificità esclusiva e l'infungibilità del professionista.

Art. 81 - Esclusioni

Sono escluse dalle procedure comparative e dagli obblighi di pubblicità le sole prestazioni meramente occasionali che si esauriscono in una prestazione episodica che il collaboratore

svolga in maniera saltuaria.

Art. 82 - Affidamento dell’incarico

1 - Conclusasi la procedura di individuazione, il Dirigente Scolastico provvede all'affidamento dell'incarico mediante stipula di contratto di prestazione d'opera o convenzione.

2 - Non è ammesso il rinnovo del contratto di collaborazione. Il committente può prorogare,

ove ravvisi un motivato interesse, la durata del contratto solo al fine di completare i progetti e

per ritardi non imputabili al collaboratore, fermo restando il compenso pattuito per i progetti individuati.

3 – La liquidazione del compenso avviene al termine della collaborazione salvo diversa

espressa pattuizione in correlazione alla conclusione di fasi dell’attività oggetto dell’incarico.

Art. 83 - Verifica dell’esecuzione e del buon esito dell’incarico

1 – Il Dirigente Scolastico, attraverso le relazioni fornite dal responsabile del progetto/attività,

verifica periodicamente il corretto svolgimento dell’incarico, particolarmente quando la

realizzazione dello stesso sia correlata a fasi di sviluppo, mediante valutazione della coerenza

dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi affidati. 2 – Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non conformi a

quanto richiesto sulla base del disciplinare di incarico ovvero siano del tutto insoddisfacenti, il

Dirigente Scolastico può richiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un

termine stabilito o può risolvere il contratto per inadempienza. 3 – Nel caso i risultati siano solo parzialmente soddisfacenti, il Dirigente Scolastico può

chiedere al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine stabilito o, sulla base

dell’esatta quantificazione delle attività prestate, può provvedere alla liquidazione parziale del

compenso originariamente stabilito. 4 – Il DSGA verifica l’assenza di oneri ulteriori, previdenziali, assicurativi e la richiesta di

rimborsi spesa diversi da quelli, eventualmente, già previsti ed autorizzati.

5 – L’efficacia dei contratti di collaborazione è subordinata agli obblighi di cui all’articolo 3,

comma 18, della Legge n. 244 del 2007.

LABORATORI/SUSSIDI E ATTREZZATURE DIDATTICHE

Art. 84 - Sussidi didattici

L'uso delle attrezzature audiovisive è affidato al docente che le utilizza. L’uso della sala audiovisiva deve avvenire tramite prenotazione.

Dopo l’uso, tutto deve essere riposto in ordine.

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Lo spostamento dell’attrezzatura audiovisiva, in aula o altro luogo desiderato, è affidato solo a un collaboratore scolastico.

Art. 85 - Uso del fotocopiatore

L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato ai

collaboratori scolastici. I docenti devono consegnare al personale scolastico con anticipo il materiale da riprodurre.

I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il

richiedente, il numero di fotocopie eseguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa

sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

Art. 86 - Uso dei laboratori e aule attrezzate

L’uso di ogni laboratorio e/o aula attrezzata è disciplinato da specifico regolamento. I laboratori e le aule attrezzate sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla

responsabilità di un docente che svolge funzioni di responsabile ed ha il compito di garantire il

rispetto del Regolamento, di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del

laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature. Di seguito i regolamenti dei singoli laboratori.

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REGOLAMENTO AULA MULTIMEDIALE I computer sono attrezzature che non hanno bisogno semplicemente di un'installazione,

ma per un funzionamento migliore devono essere periodicamente controllate e

utilizzate in maniera corretta.

Fondamentale è quindi la figura del Referente di Plesso del laboratorio, che avrà cura di

verificare la funzionalità dei computer in relazione ad eventuali segnalazioni ed il rispetto del Regolamento.

Saranno considerati utenti autonomi del laboratorio gli insegnanti che avranno le

conoscenze dei programmi che intendono utilizzare e la capacità di gestire le "risorse

del computer".

1. ACCESSO AL LABORATORIO

Insegnanti – Alunni – Personale ATA. Gli alunni dovranno essere accompagnati dagli insegnanti.

2. ORARI

Per alunni e insegnanti (attività didattiche): con orario regolamentato da ogni singolo Plesso ad inizio anno.

Docenti e personale ATA previo controllo della disponibilità del

laboratorio.

3. MODALITÀ

Gli insegnanti sono tenuti a compilare un apposito registro con

l’indicazione della data, l'orario, l’attività e gli eventuali problemi incontrati.

4. PROBLEMI O

GUASTI

SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE alla Commissione ogni problema di

funzionamento o eventuale guasto verificatosi durante l'uso delle macchine, per iscritto sull’apposito registro ed oralmente.

5. UTILIZZO DEL

LABORATORIO

Il laboratorio potrà essere utilizzato per i seguenti scopi:

lavoro con gli alunni;

preparazione di materiale inerente l'attività scolastica;

ricerca tramite INTERNET di informazioni, materiale per approfondimenti, ecc. (ogni collegamento dovrà essere registrato

indicando i tempi e la ragione della connessione.);

consultazione di CD-ROM.

6. SALVATAGGIO

ATTIVITÀ

Ogni file utile all'attività didattica, senza riferimenti a persone specifiche,

potrà essere salvato sull'hard disk in apposite cartelle, da predisporre prima dell'inizio delle attività.

7.INSTALLAZIONE

NUOVI

SOFTWARE

Non è possibile l'installazione di nuovi programmi sugli hard disk delle

macchine in dotazione a meno che siano provvisti di licenza d’uso

(acquistata dalla Scuola), freeware o open source.

8. OPERAZIONI

DI FINE

ATTIVITÀ

Al termine di ogni lezione l'insegnante avrà cura di controllare che le

impostazioni predefinite non siano state manomesse o modificate dagli

alunni e che lo spegnimento delle macchine sia effettuato in modo corretto.

9. A CHI

RIVOLGERSI

È possibile utilizzare l’aula multimediale, previa comunicazione al Referente

del Plesso, per attività legate alla didattica. La documentazione eventualmente stampata deve essere dichiarata sull’apposito registro del

laboratorio.

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REGOLAMENTO BIBLIOTECA

La biblioteca scolastica ha lo scopo di raccogliere e di conservare ordinatamente tutti i volumi o

altro materiale librario acquistato dalla scuola o donato da enti pubblici o privati per metterlo a

disposizione di alunni o docenti per la consultazione o per il prestito.

1. ACCESSO Insegnanti e alunni. Gli alunni dovranno essere accompagnati dagli insegnanti.

2. ORARI

Per alunni e insegnanti: con orario regolamentato da ogni singolo Plesso a cura del

responsabile di Plesso; Per insegnanti: in orario scolastico antimeridiano e pomeridiano per consultare testi

o per prenderli in prestito.

3. MODALITÀ

Il richiedente avrà cura di compilare un registro predisposto sul quale indicherà:

l’autore, il titolo, l’editore dell’opera richiesta, nonché suo nome e cognome, la data

di prelievo e, successivamente, la data di restituzione (entro il 31 maggio di ogni anno scolastico).

4. PROBLEMI O

GUASTI

L’utente che riceve in prestito un volume deve controllarne l’integrità e lo stato di

conservazione, facendo presente al responsabile eventuali mancanze o guasti

riscontrati.

L’utente che restituisca danneggiato o smarrisca il libro preso in prestito dovrà provvedere alla sua sostituzione con un esemplare della stessa edizione.

5. A CHI

RIVOLGERSI

In ogni plesso si individuerà un docente responsabile della biblioteca, il quale è

tenuto a:

registrare elettronicamente tutti i volumi e quanto altro materiale entra in

biblioteca, al quale applicherà, sulla prima pagina, un bollino con la sigla del plesso e il codice;

tenere ordinati gli scaffali;

controllare il registro relativo ai prestiti; controllare la restituzione dei libri prestati, riportando sul registro elettronico

eventuali smarrimenti;

riparare libri danneggiati o eliminare quelli particolarmente deteriorati. Inoltre al responsabile di biblioteca spetta il compito di:

operare un controllo sui testi in visione per le nuove adozioni;

visionare cataloghi o materiale librario per procedere a nuovi acquisti.

REGOLAMENTO PALESTRA 1. ACCESSO Insegnanti e alunni. Gli alunni dovranno essere sempre accompagnati dagli

insegnanti che sono tenuti alla massima vigilanza al fine di evitare il verificarsi di

incidenti.

2. ORARI

Per alunni e insegnanti: con orario regolamentato da ogni singolo Plesso a

cura del responsabile di Plesso;

3. MODALITÀ’

Gli alunni devono indossare la tuta e calzare un paio di scarpe da ginnastica

di ricambio che devono essere trattenute a scuola.

È vietato utilizzare le attrezzature sportive al di fuori della palestra. Al termine dell’attività il materiale deve essere riposto ordinatamente negli

appositi spazi.

4. PROBLEMI O

GUASTI

Le attrezzature devono essere utilizzate in maniera idonea al fine di evitare

danneggiamenti. Mancanze di materiale o guasti devono essere segnalati tempestivamente.

5. A CHI RIVOLGERSI

In ogni Plesso è nominato un docente responsabile dei sussidi.

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REGOLAMENTO SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

1. ACCESSO 1. L’iscrizione al servizio mensa va effettuata tramite richiesta scritta, su

modulo prestampato fornito dall’Istituto Comprensivo “E. Fermi”; al fine

di garantire un servizio efficace, il CC nella seduta del 17.06.2011, ha

deliberato i seguenti criteri di accesso alla mensa:

a) famiglia monoparentale (lavoratore) b) genitori entrambi lavoratori

c) situazione di disagio familiare, da comunicare in modo riservato al

Dirigente Scolastico d) distanza dal Plesso

e) frequenza assidua nei precedenti anni scolastici.

Gli stessi saranno adottati nei plessi dove il totale dei richiedenti il servizio sarà superiore al numero dei posti disponibili.

2. L’iscrizione ad anno scolastico in corso sarà possibile solo in base alla

disponibilità di posti. 3. I bambini non iscritti non possono usufruire del servizio mensa, salvo casi

di particolare bisogno, segnalato di norma in forma scritta e su

autorizzazione del Referente di Plesso e/o del Dirigente Scolastico.

4. Durante l’anno ci si può ritirare dalla mensa, previa comunicazione scritta. 5. Per opportune ragioni di tutela del minore, è richiesta la giustifica scritta se

il bambino si assenta dalla mensa. Oltre le 6 assenze dall’utilizzo del

servizio mensa, essendo comunque l’alunno presente alle attività didattiche, il genitore deve trasmettere alla Segreteria della Scuola una

comunicazione scritta, indirizzata al Dirigente Scolastico che documenti i

motivi dell’assenza. La mancata giustificazione fa decadere il diritto all’utilizzo del servizio mensa.

6. Se il bambino usufruisce del servizio mensa solo in determinati periodi o in

determinati giorni è richiesta dichiarazione scritta annuale.

2. ORARIO

Per alunni e insegnanti: con orario regolamentato da ogni singolo Plesso a

cura del responsabile di Plesso.

3. MODALITÀ

7. Il buono pasto va consegnato volta per volta entro le ore 9.00 al personale incaricato. In caso di mancanza del buono e della giustifica, l’insegnante è

tenuto a trattenere il bambino in mensa (il buono verrà consegnato la volta

successiva).

8. Gli alunni sono assistiti durante il pranzo e fino alla ripresa delle lezioni dagli insegnanti della Scuola.

9. Alla mensa non è consentito portare alimenti da casa, regola valida sia per

gli alunni che per gli insegnanti. 10. È possibile usufruire del pasto alternativo solamente per i seguenti motivi:

- allergia o intolleranza alimentare (bisogna presentare il certificato

medico); - motivi religiosi (bisogna presentare una certificazione annuale in

Segreteria)

- problemi di salute temporanei (bisogna presentare la richiesta del pediatra o del medico di base);

- eccezionalmente per indisposizione fisica di un solo giorno (va richiesto

sul retro del buono e firmato dal genitore): in questo caso verrà fornita

una dieta in bianco stabilita dall’ASST (e non scelta dal genitore) che consiste nel pasto del giorno cucinato senza grassi animali.

4. SEGNALAZIONI

RECLAMI

Eventuali richieste, segnalazioni o reclami possono essere inoltrati per iscritto

alla Coordinatrice di Plesso.

5. A CHI

RIVOLGERSI

In ogni Plesso sono presenti un docente e/o un genitore rappresentanti nella

Commissione Mensa.

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Patto educativo di corresponsabilità Scuola dell’Infanzia

NOI BAMBINI E BAMBINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA VOGLIAMO IMPEGNARCI A:

Rispettare le regole per stare bene insieme, perché è bello avere amici che ci ascoltano, che ci aiutano e che giocano con noi.

Ascoltare i consigli delle maestre, perché sono preziosi e possono aiutarci a crescere e a

superare le difficoltà.

Partecipare con attenzione alle esperienze e alle attività proposte dalle insegnanti. Utilizzare parole gentili per comunicare le nostre richieste e i nostri bisogni ai compagni,

alle maestre e ai collaboratori scolastici.

Aver cura del materiale scolastico, delle strutture e degli arredi.

Mangiare ciò che ci viene proposto durante il pranzo o almeno provare ad assaggiare.

NOI INSEGNANTI VOGLIAMO IMPEGNARCI A:

Rispetto alla relazione scuola famiglia:

Favorire una comunicazione chiara ed efficace sia sull’organizzazione sia sugli obiettivi

educativi e didattici. Ascoltare in modo attivo genitori, alunni e alunne per realizzare un progetto educativo

insieme.

Offrire occasioni e situazioni (assemblee di classe, colloqui individuali, sportello psicologico,

incontri formativi per genitori ed insegnanti) in cui condividere atteggiamenti, comportamenti e modalità comuni di intervento educativo.

Essere interlocutori disponibili per raccogliere richieste, bisogni e difficoltà legate

all’esperienza scolastica.

Offrire un modello educativo coerente nel rispettare e far rispettare il Regolamento

d’Istituto. Rispettare gli elementi di privacy nella comunicazione interpersonale per tutelare la

serenità di bambine, bambini e genitori, insieme alla nostra.

Presentare, discutere e condividere con i nostri alunni il Patto educativo sottoscritto con la

Scuola. Rispetto al clima di classe:

Favorire un clima di classe sereno e vivace.

Ricercare e comprendere i bisogni di alunni e alunne, valorizzando ogni identità personale,

nel rispetto delle regole di buona convivenza. Promuovere il diritto all’ascolto nel rispetto di ognuno.

Organizzare interventi per prevenire situazioni di disagio e favorire il benessere.

Rispettare le alunne e gli alunni evitando svalutazioni sia nelle parole, sia negli

atteggiamenti. Mantenere un atteggiamento di accoglienza, accettazione e valorizzazione delle diversità

come ricchezza culturale e fondamento per costruire condivisione.

Rispetto all’apprendimento nella scuola dell’infanzia:

Progettare e offrire percorsi formativi e didattici tesi al raggiungimento della maturazione

dell’identità personale, della conquista dell’autonomia e dello sviluppo delle competenze. Valorizzare il lavoro e l’impegno dei bambini e attivare strategie di recupero e rinforzo in

caso di difficoltà.

Favorire e dare valore ai momenti di gioco durante la giornata scolastica poiché attraverso

questa attività il bambino apprende e instaura relazioni significative con i compagni. Verificare periodicamente l’efficacia della propria azione educativa e didattica.

Partecipare a percorsi di autoaggiornamento e formazione in servizio.

NOI GENITORI VOGLIAMO IMPEGNARCI A: Accompagnare e sostenere il percorso di apprendimento dei nostri bambini e bambine

favorendo l’acquisizione dell’autonomia e non sostituendoci ad essi.

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Collaborare alla creazione e al mantenimento di un buon clima del gruppo classe, favorendo le relazioni tra i bambini e le bambine, l’accoglienza di tutti, il rispetto delle reciproche

diversità e appianando eventuali conflitti, evitando giudizi e pregiudizi, attraverso strategie

dettate dal buon senso e dalla comunicazione.

Essere attenti perché i nostri figli rispettino le persone e gli ambienti presenti nella scuola.

Costruire un’alleanza educativa con gli insegnanti, nel reciproco rispetto dei ruoli, favorendo un dialogo sincero e costruttivo per ricercare strategie comuni da applicare sia a

scuola che a casa.

Mantenere una positiva relazione con gli altri genitori, soprattutto quelli della propria classe

per far circolare informazioni e comunicazioni, sollecitare reciprocamente la partecipazione agli incontri proposti dalla Scuola, farsi carico ed intervenire insieme in situazioni critiche o

problematiche.

Presentare, discutere e condividere con i nostri figli il Patto educativo sottoscritto con

l’Istituzione scolastica. Conoscere, rispettare e far rispettare ai nostri figli il Regolamento d’Istituto.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO VUOLE IMPEGNARSI A:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo alunni, genitori, insegnanti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo,

valorizzandone le potenzialità.

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione ed il rispetto tra le diverse componenti

della comunità scolastica.

Cogliere le esigenze formative degli alunni e della comunità in cui la scuola opera, per fornire risposte adeguate.

Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto Comprensivo.

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Patto educativo di corresponsabilità Scuola Primaria

NOI ALUNNI E ALUNNE DELLA SCUOLA PRIMARIA VOGLIAMO IMPEGNARCI A: Capire il valore di quanto impariamo a scuola e avere un atteggiamento positivo quando si

lavora in classe o nei compiti a casa e non solo nei laboratori o nelle gite che ci piacciono di

più.

Ascoltare i consigli e i suggerimenti che gli insegnanti ci offrono, perché ci aiutano a

crescere, imparando ad affrontare le difficoltà. Ascoltare i compagni e collaborare con tutti, per stare bene in classe, senza conflitti, perché

è bello avere gli amici che ci aiutano e ci ascoltano.

Assumere le nostre responsabilità anche quando non ci piace e capire che i richiami

servono per migliorare e non per umiliarci davanti ai compagni. Rispettare le regole concordate a scuola e a casa per comportarci bene con tutti, gli adulti e

i compagni, e aver cura degli arredi e dei materiali propri ed altrui.

Capire l’importanza di una sana e corretta alimentazione e quindi, quando si pranza in

mensa, mangiare ciò che ci viene servito, possibilmente senza rifiuti né sprechi.

NOI INSEGNANTI VOGLIAMO IMPEGNARCI A:

Rispetto alla relazione scuola famiglia:

Favorire una comunicazione chiara ed efficace sia sull’organizzazione sia sugli obiettivi educativi e didattici.

Ascoltare in modo attivo genitori, alunni e alunne per realizzare un progetto educativo

insieme.

Offrire occasioni e situazioni (assemblee di classe, colloqui individuali, sportello psicologico,

incontri formativi per genitori ed insegnanti) in cui condividere atteggiamenti, comportamenti e modalità comuni di intervento educativo.

Essere interlocutori disponibili per raccogliere richieste, bisogni e difficoltà legate

all’esperienza scolastica.

Offrire un modello educativo coerente nel rispettare e far rispettare il Regolamento d’Istituto.

Rispettare gli elementi di privacy nella comunicazione interpersonale per tutelare la

serenità di bambine, bambini e genitori, insieme alla nostra.

Presentare, discutere e condividere con i nostri alunni il Patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica.

Rispetto al clima di classe:

Favorire un clima di classe sereno e vivace.

Ricercare e comprendere i bisogni di alunni e alunne, valorizzando ogni identità personale, nel rispetto delle regole di buona convivenza.

Promuovere il diritto all’ascolto nel rispetto di ognuno.

Organizzare interventi per prevenire situazioni di disagio e favorire il benessere.

Rispettare le alunne e gli alunni evitando svalutazioni sia nelle parole, sia negli

atteggiamenti. Mantenere un atteggiamento di accoglienza, accettazione e valorizzazione delle diversità

come ricchezza culturale e fondamento per costruire condivisione.

Rispetto all’apprendimento nella scuola primaria:

Attivare tutte le competenze professionali per favorire il successo scolastico. Sviluppare i contenuti disciplinari con competenza, professionalità e metodologie diverse

nel rispetto di tutte le alunne e gli alunni.

Favorire e dare valore ai momenti di gioco durante la giornata scolastica poiché attraverso

questa attività il bambino apprende e instaura relazioni significative con i compagni. Verificare e valorizzare il lavoro e l’impegno delle alunne e degli alunni.

Attribuire alla valutazione una valenza formativa, attraverso la quale si evidenzino i

progressi e/o le difficoltà di apprendimento delle alunne e degli alunni.

Verificare periodicamente l’efficacia della propria azione educativa e didattica.

Partecipare a percorsi di autoaggiornamento e formazione in servizio.

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NOI GENITORI VOGLIAMO IMPEGNARCI A: Accompagnare e sostenere il percorso di apprendimento dei nostri bambini e bambine

favorendo l’acquisizione dell’autonomia e non sostituendoci ad essi.

Collaborare alla creazione e al mantenimento di un buon clima del gruppo classe, favorendo

le relazioni tra i bambini e le bambine, l’accoglienza di tutti, il rispetto delle reciproche

diversità e appianando eventuali conflitti, evitando giudizi e pregiudizi, attraverso strategie dettate dal buon senso e dalla comunicazione.

Essere attenti perché i nostri figli rispettino le persone e gli ambienti presenti nella scuola.

Costruire un’alleanza educativa con gli insegnanti, nel reciproco rispetto dei ruoli,

favorendo un dialogo sincero e costruttivo per ricercare strategie comuni da applicare sia a scuola che a casa.

Mantenere una positiva relazione con gli altri genitori soprattutto quelli della propria classe

per far circolare informazioni e comunicazioni, sollecitare reciprocamente la partecipazione

agli incontri proposti dalla Scuola, farsi carico ed intervenire insieme in situazioni critiche o problematiche.

Presentare, discutere e condividere con i nostri figli il Patto educativo sottoscritto con

l’Istituzione scolastica.

Conoscere, rispettare e far rispettare ai nostri figli il Regolamento d’Istituto.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO VUOLE IMPEGNARSI A:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo alunni, genitori, insegnanti

e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo,

valorizzandone le potenzialità. Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione ed il rispetto tra le diverse componenti

della comunità scolastica.

Cogliere le esigenze formative degli alunni e della comunità in cui la scuola opera, per

fornire risposte adeguate. Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto Comprensivo.

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Patto educativo di corresponsabilità Scuola Secondaria di I grado

Il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità è basato sull’accettazione dei principi generali

ai quali Scuola e famiglia faranno riferimento nell’esplicare la loro azione educativa e sull’accettazione dell’insieme dei diritti che la Scuola garantisce all’Alunno e alla sua Famiglia e

dei doveri che gli stessi si impegnano a rispettare.

Principi educativi generali

1. La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio e si propone di

contribuire alla crescita culturale e civile delle allieve e degli allievi favorendo il loro

inserimento nella società civile.

2. La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori

democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ciascuno,

con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla

cittadinanza, la realizzazione al diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità do ciascuno in accordo con i principi della Costituzione e all’ordinamento dello Stato.

3. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di

coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, indipendentemente dalla loro età e condizione, nel rifiuto di ogni barriera ideologica,

sociale e culturale.

Diritti garantiti dalla scuola

Gli Alunni hanno:

1. il diritto ad una formazione culturale qualificata, che valorizzi e potenzi la loro identità e

le loro capacità di apprendimento;

2. il diritto al rispetto e alla tutela della propria riservatezza, pur vivendo in un ambiente in cui si promuove la solidarietà;

3. il diritto di essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della

Scuola;

4. il diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva che renda consapevoli dei risultati raggiunti;

5. il diritto al rispetto della vita e culturale e religiosa della loro comunità di appartenenza;

6. il diritto di vivere in un ambiente salubre e sicuro;

7. il diritto di esporre le loro ragioni prima di essere sottoposti a provvedimento disciplinare.

Le Famiglie hanno:

1. il diritto di essere informate sull’Offerta Formativa della Scuola; 2. il diritto di partecipare alla vita e alle scelte della Scuola con proposte e pareri

collaborando per la loro

3. realizzazione;

4. il diritto che la Scuola tuteli i diritti degli Alunni; 5. il diritto di conoscere gli obiettivi cognitivi e affettivo-relazionali che la Scuola intende

perseguire.

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39

Doveri che devono essere rispettati dalle Famiglie e dagli Alunni

Gli Alunni sono tenuti

1. a frequentare regolarmente e nel rispetto degli orari, le attività scolastiche, ad

assolvere con puntualità gli impegni di studio e a presentarsi a scuola forniti del materiale necessario;

2. ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei docenti, del personale non docente e dei

loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi;

3. a mantenere un comportamento corretto e coerente con i Principi Generali ai quali si ispira l’azione educativa della Scuola;

4. ad osservare le disposizioni organizzative del Regolamento di Istituto e le norme del

Progetto per la sicurezza della Scuola;

5. ad avere cura del materiale scolastico, dell’arredo e delle suppellettili dell’edificio che sono patrimonio comunale di cui tutti devono sentirsi responsabili;

6. a collaborare per rendere accogliente l’edificio scolastico;

7. a non utilizzare durante lo svolgimento dell’attività didattica il telefono cellulare o altri

dispositivi elettronici.

Le Famiglie si assumono il dovere

1. di partecipare alla vita e alle scelte della Scuola con proposte e pareri collaborando per

la loro realizzazione; 2. di avere a cuore l’autonomia, lo sviluppo armonico della personalità e l’educazione del

proprio figlio;

3. di considerare e far considerare l’errore come risorsa, come un nuovo punto di partenza

per conoscere e apprendere; 4. di aiutare il proprio figlio a rispettare gli impegni e ad organizzare il tempo per

realizzare uno studio efficace;

5. di rispondere di eventuali danni procurati dal figlio a persone, cose e strutture della

Scuola.

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40

Scheda di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria

(al termine della scuola primaria)

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della

quinta classe della scuola primaria;

tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………...…………………………………………….………….......,

nat … a ………………………………………………….…………….… il……………………………………..…..………,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale

di ….. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e

assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte

consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

D – Iniziale

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere

conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure

apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

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41

Profilo delle competenze

Competenze

chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da

consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare

un registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni.

Comunicazione nella

madrelingua o lingua di istruzione.

Tutte le discipline

2

È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione

essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

inglese

3

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare

soluzioni a problemi reali.

Competenza matematica e

competenze di base in scienza e

tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

matematica, scienze,

tecnologia

4

Usa le tecnologie in contesti comunicativi

concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

matematica, italiano,

storia, geografia,

tecnologia

5

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti,

fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

geografia, scienze,

storia, ed fisica, arte e immagine

6 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni

di base ed è in grado di ricercare ed organizzare

nuove informazioni.

Imparare ad

imparare.

Tutte le discipline

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per

riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di

rispetto reciproco.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline

8

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio

talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

arte e immagine, ed

fisica, musica

9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in

grado di realizzare semplici progetti.

Spirito di iniziativa e

imprenditorialità.

Tutte le discipline

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Si impegna per portare a compimento il lavoro

iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.

Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto

quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline

12 Ha cura e rispetto di sé, degli altri e

dell’ambiente come presupposto di un sano e

corretto stile di vita.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline

13

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

……………………………………………………………………………………………………………………………………….

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………., …./…./……… Il Dirigente Scolastico

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42

Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi

definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;

tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,

nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario

settimanale di …. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza

nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e

assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte

consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e

procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni

note.

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43

Profilo delle competenze Competenze

chiave

Discipline

coinvolte

Livell

o

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle

diverse situazioni.

Comunicazione

nella madrelingua o lingua di istruzione. Tutte le discipline.

2

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso

delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Comunicazione nelle lingue

straniere. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a: francese e inglese.

3

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare

l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di

affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di

avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Competenza matematica e

competenze di base in scienza e

tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

matematica, scienze, tecnologia e geografia.

4

Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per

ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di

approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Competenze

digitali. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a: italiano, matematica,

inglese, francese e tecnologia.

5

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e

ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad

imparare. Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a: arte, storia, geografia,

scienze, educazione fisica e musica

6

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente

nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Imparare ad imparare.

Tutte le discipline.

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli

altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a italiano, storia,

geografia, musica, arte, educazione fisica,

inglese e francese.

8

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed espressione

culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

arte, educazione fisica, musica.

9

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire

aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline.

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad

imparare. Competenze sociali

e civiche.

Tutte le discipline

11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e

sensibilità.

Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline.

12

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della

convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali

partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio

lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato,

ecc.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline

13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe

propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ……..…………………………………………………

…………., …./…./……… Il Dirigente Scolastico