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C’ERA UNA VOLTA…IL GIOCO Alla riscoperta dei giochi del passato nel paese di Montorio
La scuola dell’infanzia “Monte d’Oro” ha realizzato nell’anno scolastico
2015-16 un suggestivo e coinvolgente Progetto educativo intitolato:
“C’era una volta...il gioco”, un’occasione per far scoprire ai bambini i
giochi di una volta attraverso attività e laboratori vari e per far rivivere ai
genitori momenti di aggregazione sociale del passato forse oggi
dimenticati.
Valorizzando alcune tradizionali esperienze di gioco, che rimandano la
memoria a vissuti che hanno segnato l’infanzia di genitori e nonni, si è
offerta così la possibilità ai bambini di conoscere, sperimentare e riflettere
su momenti ricreativi del passato che ancora oggi possono esser riproposti
per la loro ricca funzione formativa. I giochi di una volta, infatti, riflettono
l’immediatezza semplice e pragmatica dei bambini, stimolandone la
comunicazione e la socializzazione, la fantasia e il senso di avventura, la
capacità creativa attraverso l’uso di materiali “poveri”. Gli obiettivi
principali del Progetto sono stati quelli di favorire l’integrazione,
attraverso il gioco individuale e di gruppo, offrendo occasioni preziose per
imparare il rispetto delle regole, sviluppare la collaborazione, stimolare la
fantasia, riconoscere i giochi e i giocattoli dei nonni ed osservare come
erano fatti, provando a ricostruirne alcuni.
Come stimolo iniziale le Insegnanti hanno allestito una mostra di
fotografie del passato, attraverso le quali documentare i luoghi più
significativi e i giochi che i ragazzi facevano lungo le strade, le piazze, le
corti del paese di Montorio negli anni ‘40-‘50-‘60. Sempre all’interno
della mostra, oltre alle fotografie, è stato proiettato un filmato in “bianco e
nero” degli anni ’30. E’ stato predisposto anche un piccolo museo del
giocattolo, dove sono stati esposti giochi tipici locali di una volta.
La mostra ha dato la possibilità anche alle famiglie di ritornare con la
memoria ai tempi passati. I primi a visitarla, naturalmente, sono stati i
bambini, che subito hanno potuto entrare in una specie di “macchina del
tempo”, costruita con teli colorati, dove potevano chiudere gli occhi ed
essere “trasportati” nel tempo di tanti anni fa. Il loro entusiasmo lungo
tutto il percorso della mostra è stato coinvolgente: si soffermavano davanti
alle fotografie, con stupore e meraviglia, con moltissime domande,
incuriositi da un mondo a loro lontano ma nello stesso tempo familiare
perché “così giocavano i loro nonni e…..anche le maestre!” E’ stata
un’occasione per costruire e rinsaldare uno straordinario legame tra
generazioni.
Nei genitori la mostra ha suscitato grande interesse. Per qualcuno è stato
commovente ripercorrere quei momenti del passato, di spensieratezza e di
semplicità.
Allestimento della mostra
bambini che osservano la mostra
Attraverso l’osservazione delle fotografie i bambini hanno fatto una
significativa esperienza di due colori: il bianco e il nero, una
rappresentazione del reale tanto semplice ed essenziale quanto suggestiva,
prezioso pretesto per molte domande: “Perché era tutto cosi grigio? C’era
solo il bianco e nero?...”. Da qui le maestre hanno preso spunto per
allestire un vero e proprio laboratorio grafico-pittorico del “bianco e nero”
in cui i bambini hanno avuto modo di esprimersi e sperimentare giochi di
contrasto e le gradazioni dal bianco al nero.
Foto-ritratto in bianco e nero pitture libere in bianco e nero ritratti in bianco e nero schizzi di bianco e nero
Il progetto è continuato con l’arrivo a scuola di una valigia magica da
cui uscivano alcuni giochi del passato che i bambini hanno potuto
osservare e manipolare. Questa valigia ha fatto il giro delle sezioni: da qui,
di volta in volta, sortivano come per incanto giochi antichi (le trottole, la
campana, le biglie, il telefono senza fili, l’acchiappatappo, i birilli….). Una
meraviglia di cose e di novità, che ha scatenato la loro creatività
stimolando originali ricostruzioni dei giochi stessi attraverso l’uso di vari
materiali. Anche a livello motorio i bambini hanno potuto sperimentare
alcuni giochi di gruppo come il tiro alla fune, la campana, la corsa con i
sacchi….
Gioco della campana con numeri o giorni della settimana corsa con i sacchi
Il giornale locale “L’Arena” ha scritto un articolo in merito a tale
progetto sottolineandone la positività e il suo valore educativo; inoltre le
insegnanti hanno avuto modo di partecipare ad un seminario tenuto
all’Università di Verona in cui hanno potuto esporre il Progetto che ha
suscitato molto interesse e curiosità.
Il progetto si è concluso con la festa di fine anno in cui i genitori sono
stati coinvolti in una staffetta di giochi del passato. La semplicità e la
voglia di stare insieme hanno caratterizzato questo momento di
condivisione, tutti protesi a rivivere quelle emozioni e quell’entusiasmo di
una volta. Con questi giochi si ritorna in un certo senso tutti “bambini”, e
questo ha un grande valore pedagogico, d’immedesimazione e di legami
nuovi con i propri figli.
Alcuni momenti del gioco-staffetta dei genitori
Il recupero dei giochi di una volta ha avuto un valore fondamentale,
perché ha stimolato l’immaginazione, la curiosità, l’ingegno, la manualità,
la capacità di porsi domande e di acquisire nuove conoscenze. Ha fatto
riscoprire la propria storia, le proprie origini e ha creato un più profondo
senso di appartenenza, riuscendo a coinvolgere emotivamente ed arricchire
cognitivamente i bambini nel loro percorso di crescita.
Le insegnanti
Di seguito vengono presentati alcuni dei momenti significativi di come il
Progetto è stato sviluppato in ogni sezione.
I bambini nella macchina del tempo……….
PALLONCINO VERDE
(Insegnanti Anna, Emanuela, Federica e Cecilia)
Laboratorio del “bianco e nero”
Dal “bianco e nero” al colore
Una vecchia valigia ci porta tanti giochi
di una volta…
LA CAMPANA……
LE TROTTOLE…..
LE BIGLIE…..
I BIRILLI….
L’ ACCHIAPPATAPPO…..
TUTTI INSIEME AL MUSEO DEL GIOCO
A SOAVE
PALLONCINO ROSSO
(Insegnanti Marina, Gabriella e Federica)
Per i bambini del palloncino ARANCIONE il progetto di plesso “C’era una volta…il gioco”, ha avuto inizio
con un’emozionante “viaggio” a ritroso nel tempo, all’interno della mostra fotografica allestita presso la
scuola.
Attraverso l’osservazione delle fotografie i bambini hanno fatto una significativa esperienza di due colori: il
bianco e il nero, C’era solo il bianco e nero una volta?...”. Da qui noi maestre abbiamo preso spunto per
allestire un vero e proprio laboratorio grafico-pittorico del “bianco e nero” , in cui i bambini hanno avuto
modo di sperimentare giochi di contrasto e le gradazioni dal bianco al nero, fino all’acquisizione del
fenomeno della luce e la sua funzione nella percezione del colore. Ogni bambino ha realizzato la propria
PALLONCINO ARANCIONE
(Insegnanti Rocchina e Luigina)
foto-ritratto “analizzando” la foto a colori del contrassegno delle presenze, dandole quel “tocco” vintage
che l’ha resa un vero capolavoro!
FOTO-RITRATTO “Scatti d’altri tempi”
Per introdurre i giochi di una volta, noi maestre
abbiamo inventato e scritto una semplice storia :
“Nonno insegnami a giocare – La storia di
Carletto”.
Al fine di rendere più piacevole e “magico” il
momento dell’ascolto di questa “favola” moderna,
i bambini (seduti in cerchio sulle panchine )
potevano godere della luce calda emanata da una
piccola candela posta al centro.
Durante lo svolgimento del progetto, nel nostro palloncino è venuta Camilla, una dolce e competente
tirocinante dell’Università di Scienze della formazione primaria (Università cattolica del sacro cuore di
Brescia). Insieme a lei abbiamo condiviso una parte del progetto e insieme ci siamo divertiti tanto.
Successivamente alla lettura del libro, in base alla fascia di età, ogni bambino ha descritto graficamente le
sequenze più significative della storia di Carletto realizzando così il proprio libretto.
I nostri libretti
“Nonno insegnami a giocare- La storia di Carletto”
Quale migliore “filo conduttore”, tra la storia di Carletto e l’introduzione dei giochi di una volta, potevamo
trovare se non una vecchia VALIGIA, proprio come quella trovata dal piccolo protagonista della storia nella
soffitta dei nonni?
ù
Il nonno di Carletto ci ha spedito la vecchia valigia per farci conoscere i giochi che faceva lui quando era
piccolo! Ma cosa c’è in questa vecchia e polverosa valigia?
Quante domande , quanta curiosità!
Rovistando bene abbiamo trovato delle piccole trottole, delle biglie e sul fondo un vecchio libretto, il
“manuale dei giochi di una volta”!!!!
Grazie a questo manuale abbiamo iniziato a costruire i giochi che facevano i nostri nonni!!!
CHE EMOZIONE!
E ora si inizia a costruire e soprattutto
a divertirci!
GIOCO DELLA CAMPANA!
Anche i più piccoli hanno imparato il gioco
della campana attraverso i colori.
L’ACCHIAPPATAPPO!
PROVA DI ABILITA’ CON L’ACCHIAPPATAPPO
Dopo tanta fatica una meravigliosa medaglia
per tutti!
LE TROTTOLE
CI SIAMO DIVERTITI TANTO SOPRATTUTTO PER COSTRUIRLE!
Gara di trottole!
RUBABANDIERA
Questo straordinario gioco lo abbiamo condiviso con tutti i
genitori il giorno della Festa della scuola!
Infine per “custodire” tutti i giochi e i lavori svolti durante questo lungo anno scolastico, ogni bambino ha
realizzato la propria VALIGIA DEI RICORDI, come quella di Carletto.
LA VALIGIA DEI RICORDI
La valigia non solo come simbolo del viaggio, ma come contenitore di memorie ed
esperienze da condividere , un “contenitore esistenziale” , dotato di un valore
simbolico universale.
La macchina del tempo ci riporta indietro
negli anni…
Attraverso l’osservazione delle fotografie i
bambini hanno fatto una significativa esperienza
domandandosi se una volta era tutto bianco e
nero……
PALLONCINO GIALLO
(Insegnanti Ivana, Mara e Cecilia)
Anche i film di una volta erano in
bianco e nero…
Dal laboratorio grafico-
pittorico dove i bambini hanno
avuto modo di esprimersi e
sperimentare…..
….giochi di contrasto e le
gradazioni dal bianco al
nero…
….dipingere un autoritratto come le vecchie foto…
…..a Picasso…per un mondo a colori. Ci ispiriamo a “Picasso Face”…
Arriva a scuola una valigia magica con
l’associazione “ La foglia e il vento” da cui
escono alcuni giochi del passato….
I bambini osservano …. manipolano….sperimentano….
Una piccola valigia ha fatto ingresso nella nostra sezione raccogliendo man mano i
prodotti realizzati dai bambini…
trottole…
acchiappa tappo….
Telefono senza fili….
Una meraviglia di cose e di novità che ha scatenato la loro creatività stimolando
originali ricostruzioni dei giochi stessi attraverso l’uso di vari materiali.
Anche a livello motorio hanno potuto sperimentare
alcuni giochi di gruppo come il tiro alla fune….
La campana……
La corsa a tre gambe e
la corsa con i sacchi…
Anche la sezione del palloncino giallo ha partecipato all’uscita didattica visitando il
museo del giocattolo a Soave
…..
Ha sperimentato il gioco
dell’acchiappa sogni
Ha partecipato ad un
laboratorio di costruzione dei
giochi…..
il volano di carta…
e i birilli con la creta …
Ed infine facciamo festa a fine anno con i compagni degli altri palloncini della
scuola e con tutti i nostri genitori…..
I bambini e le bambine del palloncino Giallo