ALIMENTAZIONE E PRATICA DELLE ARTI MARZIALI · L’intervento nutrizionale e l’integrazione...
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ALIMENTAZIONE E PRATICA DELLE ARTI MARZIALI
Dott Federico Cioni – Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione - AOU Parma
Allenamento
Alimentazione
Clima
Scelte tecniche
Aspetti ambientali
Infortuni
Stato di salute
La performance atletica: quanto conta l’alimentazione?
L’approccio in team
Atleta
Team manager
Staff medico
(nutrizionista)
Allenatore Preparatore
atletico
Fisioterapista
L’atleta: valutazione clinica generale
Valutazione antropometrica tradizionale
• Peso
• Altezza
• Misure antropometriche tradizionali (petto, vita, fianchi, coscia, braccia, polso, ecc)
• Plicometria
Valutazione dello stato di salute e dello stato di nutrizione
• Visita medico sportiva e internistico nutrizionale
• Esami del sangue e delle urine
VALUTAZIONE BIO-FUNZIONALE
• Capacità di lavoro muscolare
- Forza (dinamometro)
- Consumo di ossigeno (val. soglia anaerobica)
• Valutazione metabolica (basale e sotto sforzo)
- Armband
- Metabolimetro
• Composizione corporea
- Bioimpedenziometria
DINAMOMETRO
L’Armband
• temperatura cutanea
misura la temperatura della superficie cutanea
• dissipazione termica dal corpo (t° cutanea – t° esterna) Misura la velocità di dissipazione del calore corporeo
• risposta galvanica della pelle Misura l’impedenza della pelle che riflette il contenuto idrico e la costrizione o dilatazione dei
vasi periferici
• accelerazione (movimento) Mediante un accelerometro misura il movimento
Armband: parametri primari di misura
I dati analizzati ci forniranno indicazione sulla spesa energetica
in movimento e a riposo, numero di passi, intensità degli sforzi,
qualità e durata del sonno, ore di sedentarietà, ecc.
Il metabolimetro
Il parametro primario monitorabile con un test di questo tipo è il
quoziente respiratorio (più esattamente il Gas Exchange Ratio
o R, rapporto tra CO2 espirato e O2 consumato)
Da questo si può ricavare indirettamente:
•il dispendio energetico (a riposo o sotto sforzo)
•la quantità e tipologia di substrati energetici utilizzati
Metabolimetria
La biompedenzometria
La bioimpedenziometria è una tecnica per lo studio della composizione del corpo umano nata dagli studi sull'impedenza del corpo umano (d'Arsonval, 1893, Hober, 1913, Philippson, 1920). Già negli anni '70 si scoprì che l'impedenza misurata a basse frequenze stima soprattutto l'acqua extracellulare (ECW, in inglese, extracellular water), mentre le misure ad alta frequenza sono predittive dell'acqua totale (TBW; total body water). Lo sviluppo della bioimpedenziometria è stato reso possibile a partire dagli anni '80, dalla comparsa sul mercato di strumentazione portatile, funzionante con corrente alternata a 50 kHz.
Biompedenzometria
Applicando ad un corpo una corrente alternata il conduttore si oppone al passaggio
della corrente a seconda della sua impedenza (Z, in Ω). L'impedenza ha una parte
resistiva (la resistenza R, in regime di corrente continua R e Z coincidono) e una
parte legata ai fenomeni energetici di accumulo (la reattanza, X).
Resistenza e reattanza sono quindi i parametri primari misurabili con la
bioimpedenziometria.
Da questi parametri primari di misura si possono poi ricavare con algoritmi altre
informazioni (FM, FFM, BCM, Metabolismo basale, TBW, acqua intra- ed
extraxcellulare)
Bioimpedenzometria: parametri primari di misura
Reattanza/h
Resistenza/h
Le arti marziali sono attività fisiche miste aerobico-anaerobiche
Combattimento di 261 sec comprendente 10 periodi di attività di 18
sec ciascuno con 16 fasi di attività massimale di 2 sec ciascuna e 9
intervalli di circa 6-7 sec ciascuno
Sia la potenza anaerobica lattacida (PBLC) che alattacida (PPCR) sono
positivamente correlate al numero di azioni ad alta intensità e negativamente
correlate alla durata delle interruzioni
Utilizzo percentuale delle tre fonti energetiche in un
combattimento di karate energetico percentuale
WAER Fonte Energetica aerobica
WPCR Fonte Energetica anaerobica alattacida
WBLC Fonte Energetica anaerobica lattacida
Quindi il metabolismo aerobico rappresenta la fonte energetica predominante,
con l’intervento secondario di quello anaerobico alattacido ed in misura minore
di quello anaerobico lattacido
MOMENTI CHIAVE DELL’INTERVENTO NUTRIZIONALE
SULL’ATLETA PRATICANTE ARTI MARZIALI
•Corretta alimentazione nelle diverse fasi della stagione (preparazione/fase agonistica/scarico)
•Alimentazione pre-gara
•Supplementazione intra-gara
•Alimentazione post-gara
•Alimentazione durante il recupero da infortunio
Integrazione si o no?
Idratazione
Timing
Composizione
La dieta in fase di allenamento
La dieta di Bruce Lee
Colazione: latte 2 uova frutta secca scodella di cereali integrali the verde
Spuntino: shacker di proteine in polvere con acqua , banana, germogli di
grano, burro di arachidi, lievito di birra
Pranzo: riso pollo verdure the verde
Spuntino: shacker proteico
Cena: pesce o pollo verdure, frutta , the verde
LA DIETA NEL GIORNO DI GARA
• I COLAZIONE ABBONDANTE ENTRO LE 7
• SNACK RINFORZATO 2-3 ORE PRIMA DELLA GARA
(pane, prosciutto, parmigiano, crostata)
• SNACK LEGGERO UN’ORA PRIMA DELLA GARA
(barretta dolce, oppure pane e miele)
• RIFORNIMENTO DI ACQUA, ZUCCHERI E SALI DURANTE LA GARA
• PRANZO O MERENDA LEGGERA
• CENA LIBERA
(ricca di liquidi, carboidrati, sali minerali e vitamine)
COMPETIZIONE AL MATTINO COMPETIZIONE NEL POMERIGGIO
• I COLAZIONE ABBONDANTE VERSO LE 8
• SNACK LEGGERO VERSO LE 10
(frutta, yogurt oppure prosciutto, barretta dolce o pane e miele)
• PRANZO LEGGERO VERSO LE 12
(pasta o riso, pane, prosciutto, parmigiano, crostata)
• SNACK LEGGERO UN’ORA PRIMA DELLA GARA
(barretta dolce, oppure pane e miele)
• RIFORNIMENTO DI ACQUA, ZUCCHERI E SALI DURANTE LA GARA
• CENA LIBERA
(ricca di liquidi, carboidrati, sali minerali e vitamine)
Cosa Bere Sport drink Valori nutrizionali medi x 500 ml
Kcal 75
Na 175 mg
K 50 mg
CHO 15 g
+
Vitamine varie
Soluzione home made (500 ml tea verde +
10-20 g CHO +
Agrumi spremuti +
NaCl 3-4 g opp. Novosal 3-4 g)
Valori nutrizionali medi
Kcal 50-100
Na 160 mg
(Na 60 mg + K + Mg)
CHO 10-20 g
+
Vitamine varie
L’intervento nutrizionale e l’integrazione selettiva dovranno
essere articolati su più livelli, in tempi diversi.
- Nella fase dell’immediato post-infortunio (giorni) l’obbiettivo
sarà quello di modulare i fisiologici processi di infiammazione e
riparazione tissutale.
- Nella seconda fase (settimane) di riposo forzato o limitazione
motoria, l’accento si porrà sulla prevenzione della eccessiva
perdita di massa magra e/o dell’accumulo di massa grassa.
- Infine nella fase di riabilitazione, la cui durata dipende da quella
delle prime due fasi e in ultima analisi dall’entità dell’infortunio,
l’obbiettivo sarà il recupero del trofismo e di una funzionalità
muscolare la più completa possibile.
PROTOCOLLO RECUPERO POST-INFORTUNIO
Funzione antiinfiammatoria
- Omega 3
Funzione antiossidante
-Polifenoli (epigallocatechina-3-O-gallato - the verde)
-Vitamina C (agrumi)
Funzione di modulazione della cicatrizzazione e anticatabolica
-Vitamine (gruppo B) e sali minerali (calcio, ferro, magnesio)
-Conservazione/implementazione degli apporti proteici
-Arginina e glutammina sembrano favorire la sintesi muscolare rispettivamente tramite la
vasodilatazione e la sintesi di collagene e l’ingresso di acqua, glucosio ed elettroliti nella
cellula muscolare. L’arginina è inoltre coinvolta nel metabolismo dell’ ossido nitrico (NO),
che regola l’espressione muscolare del Transforming Growth Factor-β (TGF-β), a sua volta
coinvolto nella formazione del tessuto cicatriziale fibrotico nella fase di riparazione del
danno a carico delle fibre muscolari
-BCAA (2 oppure 8-1-1-) + Idrossi-metil-butirrato (HMB) si sono dimostrati efficaci nel
ridurre l’attività del complesso ubiquitina-proteasoma (azione anticatabolica) e
nell’aumentare i livelli di Insulin-like Grow Factor 1 (IGF-1) (azione anabolica)
STRATEGIE NUTRIZIONALI E DI INTEGRAZIONE
POST-INFORTUNIO
SUPPLEMENTAZIONE
La supplementazione energetica, necessaria in condizioni fisiologiche pressoché solo negli sportivi, si basa primariamente sull’apporto di acqua, carboidrati e sali minerali oppure sull’assunzione di carboidrati in gel.
* deplezione della fosfocreatina e del glicogeno muscolare * aumento dei protoni nel muscolo * accumulo di ammoniaca nel muscolo e nel cervello * calo della glicemia * aumento del rapporto triptofano/AAR in circolo (aumento della serotonina centrale)
CAUSE METABOLICHE DELLA FATICA
Dosi consigliate
15-25 g in 500 ml acqua o in gel negli intervalli fra i diversi incontri
CARBOIDRATI
(velocità di svuotamento gastrico 1 g/min)
* glucosio (destrosio) (rapido assorbimento intestinale tramite sistema attivo sodio dipendente, utilizzo diretto senza passaggio epatico, nessun
rischio per introduzione anche in forma liquida con concentrazioni nell’ordine del 4-10%)
*fruttosio
(buon sapore, utilizzo dopo passaggio epatico, dosi come glucosio)
*maltodestrine
(prodotti di digestione dell’amido facilmente assorbibili e utilizzabili)
CARBOIDRATI
AVVERTENZE
* attenzione alle turbe del metabolismo glucidico
* la dose complessiva non deve superare i 30-60 g/h
* In dosi controllate nell’ora precedente l’esercizio (iperinsulinemia)
* l’assunzione di glucidi in forma liquida deve essere frazionata durante lo sforzo (50-100 ml ogni 15 minuti)
* la concentrazione di carboidrati nelle bevande non deve superare il 10%
Recovery Meal
Spuntino tradizionale vs prodotti specifici per uso sportivo
Fattori di scelta
•Caratteristiche nutrizionali
- Carico glicemico
- Composizione bromatologica
•Palatabilità
•Peso
•Naturalezza
CONCLUSIONI
La corretta alimentazione è uno dei fattori chiave, ma non l’unico,
nella gestione dell’atleta.
La performance individuale dipende in realtà da una miriade di fattori,
dei quali la corretta alimentazione è uno degli elementi cardine, ma
non l’unico.
NON SARA’ CERTO LA DIETA A COSTRUIRE UN
BROCCO UN CAMPIONE, MA LA CORRETTA
SINERGIA FRA DIETA E ALLENAMENTO
CONSENTIRANNO AD OGNI ATLETA DI ESPRIMERE
AL MASSIMO LE SUE POTENZIALITA’
Grazie per l’attenzione
GraGRAZIE PER L’ATTENZIONE
Nutrienti azotati a flusso di assorbimento veloce
* Metionina
* AARamificati (leucina, isoleucina, valina)
* AAAromatici (tiroxina, fenilalanina, triptofano)
* Oligopeptidi degli AA essenziali e semiessenziali (istidina)
Nutrienti azotati a flusso di assorbimento intermedio (assorbiti al 50% come oligopeptidi)
* AABasici (lisina, arginina)
Nutrienti azotati a flusso di assorbimento lento
* AA dicarbossilici * Iminoacidi
INTEGRAZIONE PROTEICA
INTEGRAZIONE PROTEICA
L’ importanza dell’ integrazione alimentare proteica in senso plastico è da individuarsi nella correzione della razione alimentare mediante la somministrazione di proteine rapidamente disponibili, senza caricare l ’ organismo di componenti lipidiche indesiderate.
Và però ricordato che i singoli AA possono determinare effetti complessi che vanno oltre la semplice funzione plastica o
energetica:
* funzione neurotrasmettitoriale (triptofano-5HT)
* funzione anaplerotica (glutammina nel ciclo Dell ’ urea)
* funzione di favorimento della neoglucogenesi (alanina)
* funzioni immunomodulatorie sui linfociti (AAR tramite la produzione di glutammina)
AMINOACIDI A CATENA RAMIFICATA
Leucina (Leu), Isoleucina (Ile), Valina (Val)
Compresi fra i sei AA che il muscolo è capace di ossidare, insieme con
aspartato, glutammato e alanina, gli ACR sono però quelli captati e
metabolizzati primariamente dal muscolo, senza bisogno di passaggio
epatico (bassa attività aminotransferasica da parte del fegato). Svolgono
diversi ruoli a livello del tessuto muscolare, che ne è il principale utilizzatore,
sotto forma di :
* fonti energetiche
* fonti plastiche
(riduzione della velocità di degradazione delle proteine non contrattili del
muscolo scheletrico
(induzione della sintesi di proteine muscolari mediata dall’attivazione del
RNA ribosomiale)
Sono inoltre coinvolti nella riduzione della fatica centrale tramite una
riduzione della serotonina centrale (mediatore di fatica) mediata da una
competizione nei confronti del sistema di trasporto del triptofano attraverso
la BEE
Tassi plasmatici di riferimento
Leu = 119-160 mol/l Ile = 64-84 mol/l
Val = 209-252 mol/l
A questi valori il contributo di Leu alla produzione energetica varia da 4.6-22.8 mol/kg/h a riposo a 22.3-84.6 mol/kg/h sotto sforzo.
Se consideriamo livelli di assunzione raccomandati nell’ordine di 4.4 mol/kg/h (pari a 14-16 mg/kg/die) risulta chiaro che questo apporto è ossidato già a riposo.
In realtà un apporto almeno doppio è il minimo utile sotto sforzo, mentre alcuni autori sono arrivati fino a supplementazioni nell’ordine di 1.2 g/kg/die (più di 80 volte la dose raccomandata!) in atleti di elite senza osservare modifiche nell’aminoacidogramma.
Visto il rapporto consigliato (Leu-Val-Ile 2-1-1) ciò significa arrivare a 0.5 g/k di Leucina e altrettanto degli altri due ACR
DOSI RACCOMANDATE
INTEGRAZIONE PROTEICA (4)
Controindicazioni * deficit di funzionalità renale o epatica (tranne che per gli ACR) * ipersensibilità o intolleranze individuali
L’utilizzo dei lipidi come supplementi alimentari ergogeni è limitato agli acidi grassi a media catena (MCT).
Gli MCT sono nutrienti a flusso rapido, rari in natura, rapidamente assorbiti, non transitano per il fegato ma vengono subito immessi nel circolo
Sono rapidamente ossidati a livello sia del muscolo periferico che cardiaco, con risparmio probabilmente del glicogeno muscolare, a patto che la loro somministrazione avvenga in associazione con:
•Zuccheri
• Tiamina e pantotenato
(nelle rispettive forme coenzimatiche indispensabili allo scorrimento della pista ossidativa)
INTEGRAZIONE LIPIDICA
VANTAGGI *effetti ergogeni simili a quelli degli zuccheri senza i corrispondenti effetti ormonali (insulina e glucagone) * ridotta risposta adrenalinica ad esercizi prolungati * ridotta mobilizzazione delle scorte lipidiche * risparmio delle proteine e degli AA endogeni Problemi Utilizzo non semplice limitato a casi particolari
CARNOSINA
La carnosina è un dipeptide (alanina-istidina) che concentra nel muscolo periferico la maggior quantità di alanina. Non è presente nel muscolo
cardiaco
Per la sintesi di carnosina è indispensabile la presenza di Vit E: la sua carenza procova carenza di carnosina
Le sue azioni sono correlate a: * capacità tampone (ritardo dell’inibizione del sistema contrattile da aumento del lattato) * performance anaerobica * percentuale di fibre muscolari veloci (attivatore della ATPasi miosinica e della contrattilità delle miofibrille) *partecipazione al pool degli antiossidanti cellulari (azione sia diretta contro l ’ anione superossido sia contro la per ossidazione ed i suoi prodotti)
In conclusione la sua concentrazione sembra funzionale alla capacità di prestazione glicolitica anaerobica ed alla sua azione antiossidante
Può essere introdotta con la dieta (carne e pesce) o sintetizzata nell ’ organismo
USO
La supplementazione è utile sia negli sport anaerobici che
di endurance
Si consiglia una somministrazione al di per due/tre giorni
CONTROINDICAZIONI
Disfunzioni renali o epatiche
CARNITINA
La L-carnitina svolge diverse funzioni che ne giustificano l’utilizzo come integratore energizzante:
* trasporto degli AG a lunga catena all’interno della matrice mitocondriale (aumentata -ossidazione degli AG)
*ottimizzazione della funzione del ciclo di Krebs (stimolo della piruvato-deidrogenasi tramite modulazione del rapporto acetilCoA/CoA) (effetto “tampone” sull’eccesso di acetilCoA tramite la sua trasformazione in acetil-carnitina)
* aumento della VO2 max
L’ apporto medio giornaliero tramite la carne è di 100-200 mg
CARNITINA Uso La supplementazione deve essere programmata a dosi di 2-2.5 g/die di L-carnitina, per almeno 4 settimane (periodi inferiori non danno luogo ad aumenti apprezzabili dei livelli di carnitina nel muscolo, causa il ridotto assorbimento intestinale) Risultati I risultati sono contrastanti: * esercizio aerobico: risultati contradditori, essendo la ossigenazione il fattore limitante * esercizio anaerobico alattacido: buoni risultato dovuti alla rimozione della inibizione della adenin-nucleotide transferasi con accelerazione del flusso transmembrana di nucleotidi e quindi di ATP e CP intramitocondriali * esercizio anaerobico lattacido: buoni risultati con riduzione del lattato vista la funzione tampone nei confronti degli acetil-CoA in eccesso
GLUTATIONE
Il glutatione per le sue caratteristiche chimiche funziona come un sistema ossidoriduttivo ed è impegnato nei meccanismi di detossificazione dai radicali liberi (pool glutatione ridotto/glutatione ossidato, enzima glutatione
perossidasi)
E’ sintetizzato nel fegato, in due tappe, catalizzate da due enzimi diversi, partendo da glutammato, cisteina e ATP. Si concentra nei globuli rossi e nel muscolo
Dopo esercizio intenso il glutatione ridotto va incontro a deplezione nel fegato, ma non nel globulo rosso, in funzione di:
* deplezione massiva dell ’ ossigeno
* produzione di radicali liberi
* alterazioni della permeabilità di membrana
L’allenamento aumenta le concentrazioni di glutatione nel muscolo. La carenza di glutatione riduce le attività di endurance
Integrazione
L’integrazione è possibile in forma diretta o indiretta, attraverso: * somministrazione di glutatione in dose singola e ripetuta (250-1000 mg/kg) * la somministrazione di zuccheri che riduce il rilascio nel sangue del glutatione ossidato (in questo caso occorre dare contemporaneamente antiossidanti come Vit C, N-acetil-cisteina o lo stesso glutatione ridotto, per prevenire la ossidazione del glutatione ematico)
UBIDECARENONE L’ubidecarenone o coenzima Q10 (CoQ) è sintetizzato a livello del fegato a partire dall’anello della tiroxina, cui vengono aggiunti i gruppi metilici dalla metionina e l’unità isopronoide dell’acetilCoA La sintesi è aumentata da: * esposizione al freddo * trattamento con tiroxina * carenza di vit A E’ ridotta da: * carenza proteica * digiuno
UBIDECARENONE Il CoQ esercita diversi effetti: * inibisce la sintesi epatica e la concentrazione serica di colesterolo (effetto sul HMGCoA redattasi) *ha azione antiperossidativa ed antiossidante nei confronti della membrana cellulare *contribuisce alla fisiologia della catena respiratoria cellulare *riduce gli acidi grassi liberi circolanti (favorisce i processi ossidativi cellulari) Il CoQ è ridotto negli atleti di endurance (specie i maratoneti) La carenza si associa a intolleranza all’esercizio e considerevole lattacidemia La supplementazione è di tipo farmacologico, con dosi nell’ordine di 100 mg/die per 40 gg
OMEGA TRE