Alicanto Capital SGR S.p.A. Alpi Soluzione Prudente 281218...ALPI SOLUZIONE PRUDENTE Relazione di...

ALPI SOLUZIONE PRUDENTE

Relazione di Gestione al 28 dicembre 2018

Alicanto Capital SGR S.p.A. Via Agnello, 5 - 20121 MILANO

Tel. 02 863571 Fax. 02 86357300

DEPOSITARIO DEPObank

Via Anna Maria Mozzoni 1.1

20152 Milano

SOCIETA’ DI GESTIONE Alicanto Capital SGR S.p.A. Via Agnello, 5 MILANO SOCIETA’ COLLOCATRICI

AlpenBank AG Piazza del Grano, 2 BOLZANO CFO SIM Via dell’Annunciata, 23/4 MILANO ONLINESIM Via Piero Capponi, 13 MILANO BANCA CAMBIANO 1884 S.p.A. Via Gramsci, 31 FIRENZE

Relazione di gestione al 28 dicembre 2018 Fondo Alpi Soluzione Prudente

Alicanto Capital SGR S.p.A.

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SOCIETA’ DI GESTIONE Alicanto Capital SGR S.p.A. nasce il 01/06/2018 dalla fusione per incorporazione di Fiduciaria Orefici S.p.A. SIM (Gruppo Orefici) in Alpi Fondi SGR S.p.A.; a seguito della fusione Alpi Fondi SGR S.p.A. ha cambiato ragione sociale in Alicanto Capital SGR. S.p.A., a cui è affidata la gestione del patrimonio dei Fondi e l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti, è interamente controllata da Orefici S.p.A. ed è di nazionalità italiana La Sede Legale di Alicanto Capital SGR S.p.A. si trova in Milano (MI), via Agnello 5. Il sito Internet della SGR è www.alicantocapital.com. La filiale si trova a Biella (BI), via Italia 64. I recapiti telefonici sono 02/863571 e 015/9760097, l’indirizzo di posta elettronica è [email protected]. Alicanto Capital SGR S.p.A. è iscritta al n.16 dell’albo delle Società di Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art.35 del D.Lgs. n.58/98 sezione OICVM Italiani ed al n.14 dell’albo delle SGR tenuto dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art.35 del D.Lgs. n.58/98 sezione FIA ITALIANI. Alicanto Capital SGR S.p.A., con la precedente denominazione sociale di Gemina Fondi S.p.A., è stata autorizzata all’esercizio dell’attività con il provvedimento 777793/FC 81 del 19/04/1996 del Ministero del Tesoro. La SGR presta il servizio di gestione collettiva del risparmio attraverso la promozione, istituzione ed organizzazione dei Fondi comuni di investimento, l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti e la gestione del patrimonio di OICR, di propria o altrui istituzione, mediante l’investimento avente ad oggetto strumenti finanziari, crediti o altri beni mobili. In data 30/08/2016 Alicanto Capital SGR S.p.A. è stata autorizzata da Consob al servizio di gestioni patrimoniali individuali e al servizio di consulenza in materia di investimenti. Il Capitale Sociale di 1.040.000 Euro, interamente versato e sottoscritto, è ripartito in 2.000 azioni ordinarie nominative con valore unitario di 520 Euro. Il capitale sociale è posseduto totalmente da Orefici S.p.A. che esercita attività di direzione e coordinamento della Società.

COMPOSIZIONE ORGANI SOCIALI L’organo Amministrativo della SGR è il Consiglio di Amministrazione composto attualmente da 5 membri che saranno in carica fino all’approvazione del bilancio 2019. L’attuale Consiglio è così composto:

- Angelo Rusconi (Amministratore Delegato): vanta una esperienza ventennale nel settore finanziario e bancario, maturata in importanti realtà a livello nazionale. Dal 2009 è nel gruppo Orefici con ruoli di crescente responsabilità.

- Carlo Antonio Vedani (Presidente): dopo gli studi e un periodo di formazione in banche internazionali è entrato nel Consiglio di Amministrazione della Holding di famiglia e dirige le società che fanno parte del Gruppo Orefici.

- Marco Baldassini (Consigliere): da oltre 25 anni lavora nel settore finanziario, annoverando significative esperienze in banche e società di gestione di primaria importanza anche all’estero. Dopo essere stato analista e gestore di portafogli obbligazionari, si è occupato principalmente dello sviluppo del business in ambito commerciale e di relazioni con la clientela istituzionale.

- Francesco Costantino (Consigliere): dottore Commercialista e revisore contabile, svolge attività di consulenza normativa, organizzativa e di compliance in materia finanziaria e mobiliare nei confronti di primarie società, importanti intermediari finanziari e istituzioni pubbliche. Per quasi un decennio è stato funzionario nella carriera direttiva della CONSOB.

- Giorgio Luigi Guatri (Consigliere): svolge l’attività di dottore commercialista, occupandosi, oltre che di fiscalità, controllo di gestione, contabilità e bilancio, anche di assistenza alle aziende per riorganizzazioni e joint venture internazionali. E’ autore di alcune pubblicazioni e ricopre cariche in collegi sindacali e consigli di amministrazione di aziende finanziarie, di servizi e commerciali.

- Stefano Carlo Ciro Vedani (Consigliere): è Consigliere di Amministrazione in Planetaria Hotels S.p.A. e Consigliere in alcune società del Gruppo Orefici.

L’organo di controllo della SGR è il Collegio sindacale, composto da 3 membri effettivi nominati dall’Assemblea che ha provveduto altresì a nominare 2 Sindaci supplenti. Alla data di approvazione del presente documento il Collegio sindacale è così composto: Dott. Daniele Bernardi, nato a Milano il 22/07/1956 Presidente Dott.ssa Michaela Rita Marcarini, nata a Londra (UK) il 19/12/1959 Sindaco Effettivo Dott. Andrea Giuseppe Busnelli, nato a Milano il 06/10/1960 Sindaco Effettivo Dott. Simeone Giovanni Tazzari, nato a Milano il 30/08/1969 Sindaco Supplente Dott. Giovanni Usuelli, nato a Milano il 24/07/1951 Sindaco Supplente Il Collegio sindacale è in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2019. L’organo Amministrativo della SGR è responsabile della gestione aziendale e determina l’ambito e l’articolazione dei poteri delegati e ne verifica periodicamente l’adeguatezza. E’ l’organo preposto a deliberare la Strategia e la Politica di investimento per i Fondi gestiti. Nella struttura organizzativa aziendale attualmente non è prevista la presenza di un Direttore Generale.



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IL DEPOSITARIO Il Depositario dei Fondi dal 01/01/2017 è DEPObank S.p.A. (ex Nexi) (di seguito “Depositario”) - iscritto al n.5000.5 dell’albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia - con Sede in Milano Via Anna Maria Mozzoni 1.1; numero di iscrizione al Registro delle imprese di Milano, codice fiscale e partita IVA 13212880150, REA MI-318847. Le funzioni di consegna e ritiro dei certificati rappresentativi delle quote sono svolte dal Depositario presso la Sede di Milano, sito in Via Anna Maria Mozzoni 1.1. Il Depositario adempie gli obblighi di custodia degli strumenti finanziari dei Fondi e alla verifica della proprietà nonché alla tenuta delle registrazioni degli altri beni; detiene altresì le disponibilità liquide dei Fondi. Nell'esercizio delle proprie funzioni, il Depositario: a) accerta la legittimità delle operazioni di emissione, e rimborso delle quote dei Fondi nonché la destinazione dei redditi del Fondo; b) provvede al calcolo del valore della quota dei Fondi; c) accerta che nelle operazioni relative ai Fondi la controprestazione sia ad esso rimessa nei termini d'uso; d) esegue le istruzioni della SGR se non sono contrarie alla legge, al Regolamento o alle prescrizioni degli organi di vigilanza. Il Depositario è responsabile nei confronti della SGR e dei partecipanti ai Fondi di ogni pregiudizio da essi subito in conseguenza dell'inadempimento dei propri obblighi. In relazione allo svolgimento delle proprie funzioni, il Depositario percepisce da ciascuno dei Fondi una commissione calcolata sul valore medio mensile del patrimonio del Fondo e corrisposta entro e non oltre il quinto giorno del mese successivo a quello di maturazione.

I SOGGETTI CHE PROCEDONO AL COLLOCAMENTO Il collocamento delle quote dei Fondi avviene, oltre che presso la Sede Legale e la filiale della Società di Gestione, tramite i seguenti soggetti:

• AlpenBank Aktiengesellschaft: opera attraverso le proprie filiali e i propri promotori finanziari. La Sede Legale ed Operativa è in Piazza del Grano, 9 Bolzano.

• CFO SIM: opera attraverso la propria filiale e i propri promotori finanziari. La Sede Legale ed Operativa è in Via dell’Annunciata, 23/4 Milano.

• Online SIM: opera attraverso una piattaforma elettronica. La Sede Legale è in Via Piero Capponi, 13 Milano.

• Banca Cambiano 1884 S.p.A. (ex Banca AGCI S.p.A.): opera attraverso le proprie filiali ed i propri promotori finanziari. La Sede Legale ed Operativa è in Via A. Gramsci 34, 50132 Firenze (FI).

SCOPO E CARATTERISTICHE DEL FONDO Alpi Soluzione Prudente è un Fondo (OICVM) obbligazionario flessibile che mira ad un graduale accrescimento del valore del capitale investito con una volatilità dei rendimenti contenuta. La politica di investimento è di tipo attivo orientata alla realizzazione di ritorni non parametrati ad alcun indice di riferimento. Il Fondo investe principalmente in titoli obbligazionari e monetari e in parti di altri organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) di natura obbligazionaria o monetaria. Il Fondo può effettuare investimenti in OICR, anche di parti correlate in via residuale. Possibile investimento residuale in azioni e altri titoli rappresentativi del capitale di rischio. Le valute di quotazione degli strumenti finanziari sono le seguenti: Euro (investimento principale), altre valute, compatibilmente con le Aree geografiche d’investimento previste (investimento contenuto). Il Fondo può effettuare investimenti contenuti in depositi bancari. Gli emittenti possono essere Stati sovrani, Organismi sovranazionali e emittenti societari senza una focalizzazione su particolari settori merceologici o livelli di capitalizzazione. La durata finanziaria media della componente obbligazionaria del Fondo è compresa tra 0 e 3 anni. Le Aree geografiche di riferimento sono Europa, Nord America, AustralAsia, Sudamerica, Africa e Middle-East. L’investimento massimo consentito in titoli con merito creditizio inferiore all’investment grade o privi di rating è pari al 30%. L’utilizzo di strumenti finanziari derivati ha come finalità l’investimento, la copertura del rischio di portafoglio ed una gestione più efficiente del portafoglio. L’utilizzo di strumenti finanziari derivati è coerente con il profilo di rischio-rendimento del Fondo. Il Fondo può avvalersi di una leva finanziaria massima pari a 1. Il rimborso delle quote può essere richiesto in qualsiasi momento senza preavviso e viene effettuato sulla base del valore della quota del giorno di ricezione della domanda. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte I del Prospetto. I proventi realizzati sono reinvestiti nel patrimonio del Fondo.



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SPESE ED ONERI A CARICO DEL FONDO Oneri di gestione

Rappresentano il compenso per la SGR che gestisce il Fondo e si suddividono in provvigione di gestione e provvigione di incentivo.

a Provvigione di gestione: è calcolata e imputata quotidianamente al valore complessivo netto del Fondo e

prelevata trimestralmente dal conto di pertinenza del Fondo presso il Depositario il primo giorno bancario lavorativo del trimestre successivo. La provvigione di gestione annuale a carico di ciascun Fondo, distinta per ciascuna classe di quota, è fissata nella seguente misura:

Fondo

Provvigione di gestione annua

Alpi Soluzione Prudente – Classe A

0,85% su base annua

Alpi Soluzione Prudente – Classe I

0,40% su base annua

In caso di investimento in OICR gestiti dalla stessa SGR (OICR collegati) dalla commissione di gestione è dedotta la remunerazione complessiva percepita dal gestore degli OICR collegati.

b Provvigione di incentivo: è una commissione che viene applicata esclusivamente quando il valore della quota

del Fondo, al lordo della provvigione di incentivo stessa, sia superiore all’HWM Assoluto (come definito di seguito) mai registrato a partire dalla data del primo valore della quota (“Data Iniziale dell’HWM Assoluto”). La provvigione di incentivo è calcolata ogni giorno di valorizzazione della quota del Fondo. Per “HWM Assoluto” si intende il valore più elevato della quota del Fondo registrato nel periodo intercorrente tra la Data Iniziale dell’HWM Assoluto e la data di calcolo. Qualora si verifichi la condizione di cui sopra:

• la provvigione di incentivo sarà dovuta per Alpi Soluzione Prudente in un ammontare pari al 15%, dell’incremento registrato dal valore lordo della quota, alla data di valorizzazione rilevante, rispetto al precedente valore dell’HWM Assoluto, applicato al minore ammontare tra il valore complessivo netto del Fondo dell’ultimo giorno del periodo cui si riferisce la performance ed il valore complessivo netto medio del Fondo nel periodo intercorrente tra tale data di valorizzazione e la data in cui era stato determinato il precedente HWM Assoluto, e

• il nuovo valore della quota costituirà il nuovo HWM Assoluto.

La provvigione di incentivo eventualmente maturata è (1) addebitata nel medesimo giorno dalla SGR al patrimonio del Fondo (2) prelevata dalle disponibilità liquide del Fondo il primo giorno lavorativo del mese solare successivo.

FONDO Provvigione di incentivo

su base annua Quota parte percepita in media

dai collocatori

Alpi Soluzione Prudente (Classe A e Classe I)

15% di % del Valore quota rispetto all’HWM Assoluto

0%

Esempio: giorno n

• Performance Fondo Alpi Soluzione Prudente: 2% (valore quota n/valore HWM assoluto)-1

• 15% della % tra il valore quota n-1 ed il valore HWM assoluto = 15%* 2% = 0,3%

La “Fee cap” dei Fondi, vale a dire la somma delle provvigioni di gestione e di incentivo non può superare annualmente il 10% del valore complessivo netto del Fondo, come indicato nel Regolamento di Gestione al capitolo 3.2 della parte B. Altri oneri

Fermi restando gli oneri di gestione indicati ai punti precedenti, sono a carico del Fondo anche i seguenti oneri:

• il compenso da riconoscere alla SGR da determinarsi secondo le modalità indicate nel 3.2. del Regolamento di Gestione;

• il compenso riconosciuto al Depositario per l'incarico svolto, da corrispondersi mensilmente in dodicesimi entro e non oltre il quinto giorno del mese successivo a quello di maturazione, pari ad una percentuale annua di 0,48 per mille per ciascun Fondo, oltre al’iva di legge;

• gli oneri di intermediazione inerenti alla compravendita degli strumenti finanziari. Tali oneri non sono quantificabili a priori in quanto variabili;



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• le spese di pubblicazione sui quotidiani dei prospetti periodici del Fondo, i costi della stampa dei documenti destinati al pubblico e quelli derivanti dagli obblighi di comunicazione alla generalità dei partecipanti purché tali oneri non attengano a propaganda e a pubblicità o comunque al collocamento delle quote;

• le spese degli avvisi inerenti le modifiche regolamentari richieste da mutamenti di legge o dalle disposizioni dell’Organo di Vigilanza;

• le spese di revisione e di certificazione della contabilità e della Relazione di gestione del Fondo ivi compreso quello finale di liquidazione;

• gli oneri finanziari per gli eventuali debiti assunti dal Fondo e le spese connesse;

• le spese legali e giudiziarie sostenute nell'esclusivo interesse del Fondo;

• gli eventuali oneri fiscali di pertinenza dei Fondo;

• il contributo di vigilanza dovuto alla Consob.

Le spese e i costi annuali effettivi sostenuti dal Fondo nell’ultimo triennio sono indicati nella Parte II del Prospetto.

ATTUALE REGIME FISCALE La legge del 26 febbraio 2011, n.10, di conversione del D.L. n.225/10, pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 26 febbraio 2011 n 47, ha introdotto, a partire dal 1 luglio 2011, una nuova disciplina per il regime fiscale dei Fondi comuni di investimento. In particolare sono state introdotte novità rilevanti in merito sia al regime di tassazione del Fondo che di quello dei partecipanti. La nuova normativa prevede l’eliminazione della tassazione del 12,5% sui proventi teorici maturati in capo al Fondo e l’introduzione, nello stesso tempo, di un’imposizione del 12,5% sui redditi di capitale percepiti dai partecipanti al Fondo. La ritenuta si applica sui proventi distribuiti in costanza di partecipazione al Fondo e su quelli compresi nella differenza tra il valore di rimborso, di liquidazione o di cessione delle quote e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime determinati sulla base dei valori rilevati dai prospetti periodici alla predette date, al netto del 37,5% dei proventi riferibili alle obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati e alle obbligazioni emesse dagli Stati esteri che consentono un adeguato scambio di informazioni. La disciplina transitoria del nuovo regime fiscale ha previsto per i partecipanti al Fondo in essere alla data del 30 giugno 2011 l’utilizzo del valore NAV alla stessa data del 30 giugno 2011 in luogo del valore rilevato dai prospetti periodici alla data di sottoscrizione delle quote. Inoltre la disciplina transitoria del nuovo regime fiscale ha previsto che il risparmio di imposta, originatosi in capo ai Fondi in seguito a perdite pregresse maturate in precedenti esercizi ed all’eventuale risultato negativo consuntivato dai Fondi stessi nel primo semestre 2011, possa essere utilizzato dalla Società di gestione in compensazione dei redditi di capitale derivanti dalla partecipazione ai Fondi stessi senza limiti temporali e di importo. Infine si segnala che la Legge n.148 del 14 settembre 2011 di conversione del Decreto Legge n.138 del 13 agosto 2011, pubblicata in G.U. del 16 settembre 2011, ha introdotto, a partire dal 1 gennaio 2012, un nuovo regime di tassazione delle rendite finanziarie. In particolare, l’art. 2 comma 7 di detta legge prevede un riassetto della tassazione dei redditi di natura finanziaria realizzato attraverso l’unificazione al 20% delle precedenti aliquote del 12,5% e del 27%. Il nuovo regime ha previsto tuttavia un’eccezione per le obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati e le obbligazioni emesse dagli Stati esteri che consentono un adeguato scambio di informazioni i cui proventi continuano ad essere tassati all’aliquota del 12,5%. Dal 1° luglio 2014, il D.L.24/04/2014, n.66 convertito dalla L.23/06/2014, n.89, ha elevato al 26% l’aliquota di tassazione delle rendite finanziarie e, quindi, anche dei proventi derivanti dalla partecipazione ai Fondi comuni di investimento. Pertanto, sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al Fondo è applicata una ritenuta del 26%. I proventi riferibili ai predetti titoli pubblici italiani ed esteri sono determinati in proporzione alla percentuale media dell’attivo investita direttamente, o indirettamente per il tramite di altri organismi di investimento (italiani ed esteri comunitari armonizzati e non armonizzati soggetti a vigilanza istituiti in Stati UE e SEE inclusi nella white list), nei titoli medesimi. La percentuale media, applicabile in ciascun semestre solare, è rilevata sulla base degli ultimi due prospetti, semestrali o annuali, redatti entro il semestre solare anteriore alla data di distribuzione dei proventi, di riscatto, cessione o liquidazione delle quote ovvero, nel caso in cui entro il predetto semestre ne sia stato redatto uno solo sulla base di tale prospetto. A tali fini, la SGR fornirà le indicazioni utili circa la percentuale media applicabile in ciascun semestre solare. In ogni caso il valore e il costo delle quote è rilevato dai prospetti periodici. Tra le operazioni di rimborso sono comprese anche quelle realizzate mediante conversione delle quote da un comparto ad altro comparto del medesimo Fondo. La ritenuta è applicata anche nell’ipotesi di trasferimento delle quote a rapporti di custodia, amministrazione o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di provenienza. La ritenuta è applicata a titolo d’acconto sui proventi percepiti nell’esercizio di attività di impresa commerciale e a titolo d’imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi dall’imposta sul reddito delle società. La ritenuta non si applica nel caso in cui i proventi siano percepiti da soggetti esteri che risiedono, ai fini iscali, in Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni nonché da altri organismi di investimento collettivo italiani e da forme pensionistiche complementari istituite in Italia.



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Come da normativa, i rapporti sono classificati sotto il regime del risparmio amministrato salvo diversa disposizione del Cliente. Le perdite riferibili ai titoli pubblici italiani ed esteri possono essere portate in deduzione dalle plusvalenze e dagli altri redditi diversi per un importo ridotto del 37,5% del loro ammontare Nel caso in cui le quote di partecipazione al Fondo siano oggetto di donazione o di altra liberalità tra vivi, l’intero valore delle quote concorre alla formazione dell’imponibile ai fini del calcolo dell’imposta sulle donazioni. Nel caso di successione ereditaria, concorre alla formazione della base imponibile ai fini del calcolo del tributo successorio la differenza tra il valore delle quote del Fondo e l’importo corrispondente al valore dei titoli, comprensivo dei relativi frutti maturati e non riscossi, emessi o garantiti dallo Stato o ad essi assimilati, detenuti dal Fondo alla data di apertura della successione. A tal fine la SGR fornirà indicazioni utili circa la composizione del patrimonio del Fondo.

DURATA DELL’ESERCIZIO L'esercizio contabile del Fondo ha durata annuale e si chiude l’ultimo giorno di borsa aperto di ogni anno. La Relazione di gestione è redatta in base alla situazione patrimoniale e reddituale alla data dell’ultimo NAV pubblicato nell’esercizio.

ALPI SOLUZIONE PRUDENTE

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLA RELAZIONE DI GESTIONE DEL FONDO ANNO 2018

Il Consiglio d’Amministrazione definisce a livello strategico le caratteristiche generali di ciascun prodotto gestito ivi compreso il profilo rischio/rendimento dello stesso: ciò viene implicitamente espresso in fase di approvazione del Regolamento di Gestione e successivamente in fase di delibera delle strategie generali d’investimento (almeno annualmente). Il processo di investimento si sviluppa in più fasi riconducibili, in estrema sintesi, a 4 “momenti” fondamentali, collegati logicamente attraverso opportuni flussi informativi: Proposta, Delibera, Implementazione e Monitoraggio del rischio. L’obiettivo finale del processo d’investimento consiste nella definizione delle strategie generali d’investimento espresse in termini di livelli di rischio (risk budgeting) in relazione agli obiettivi d’investimento ed allo stile gestionale adottato da ciascun Fondo gestito. Il collocamento delle quote dei Fondi avviene, oltre che presso la sede legale e la filiale della Società di Gestione, tramite i seguenti soggetti:

• AlpenBank Aktiengesellschaft: opera attraverso le proprie filiali e i propri promotori finanziari. La Sede Legale ed Operativa è in Piazza del Grano, 9 Bolzano.

• CFO SIM: opera attraverso la propria filiale e i propri promotori finanziari. La Sede Legale ed Operativa è in Via dell’Annunciata, 23/4 Milano.

• Online SIM: opera attraverso una piattaforma elettronica. La Sede Legale è in Via Piero Capponi, 13 Milano.

• Banca Cambiano 1884 S.p.A. (ex Banca AGCI S.p.A.): opera attraverso le proprie filiali ed i propri promotori finanziari. La Sede Legale ed Operativa è in Via A. Gramsci 34, 50132 Firenze (FI).

ANDAMENTO DEI MERCATI Il 2018 si è dimostrato un anno particolarmente impegnativo sia per il nervosismo presente sui mercati sia per la difficoltà ad individuare un asset class redditizia che a fine anno fosse in territorio positivo. Molti sono stati i temi globali sotto osservazione degli investitori e che hanno condizionato le scelte di portafoglio: si è passati dalla “guerra” commerciale con l’introduzione di dazi (su acciaio e alluminio) tra Stati Uniti e Cina alla fragilità di alcuni Paesi europei (elezioni politiche italiane, protesta francese dei gilet gialli), dalla volatilità del prezzo del petrolio al caos (ancora attuale) della Brexit, senza trascurare, le manovre meno accomodanti delle banche centrali (BCE in Europa e FED in America). Concentrandoci sui mercati azionari possiamo suddividere le analisi in coincidenza con i semestri. In America i primi 6 mesi si sono chiusi vicino ai valori di inizio anno, in leggero territorio positivo lo SPX500 +1,3% sorretto dai buoni dati macro-economici, mentre in Europa la buona partenza di inizio anno è stata annullata anche a causa delle elezioni italiane del 4 marzo che solamente il 23 maggio sono riuscite a delineare la formazione del nuovo governo Lega-Movimento 5 stelle segnando l’inizio di un periodo di incertezza che ha portato i listini in territorio negativo, EuroStoxx50 -3,1%. Nel secondo semestre la debolezza dei mercati sembrava non intaccare la solidità oltre oceano ma, dopo aver segnato un nuovo massimo storico a settembre con lo SPX500 a 2940,91 punti, gli indici si sono portati rapidamente in territorio negativo rimanendoci fino a fine anno a causa della velocità del sell-off innescato dalla battuta d’arresto del settore tecnologico (dopo il rally che durava dal 2009). Per quanto riguarda l’Europa non si può dire che lo storno era atteso (anche se sorprendente per rapidità) come quello americano (dopo il rally decennale), gli indici hanno accentuato notevolmente le perdite anche sulla scia del dibattito politico tra UE e Regno Unito che fatica a trovare un accordo per un’uscita “soft” che soddisfi entrambe le parti.



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Possiamo così riassumere le performance annuali dei principali indici americani ed europei: S&P500 -6,50%, EUROSTOXX50 -14,30%, DAX -18,10% e FTSEMIB -16,30%. Anno difficile anche sul settore obbligazionario sia corporate che governativo. Lato America la strategia di riduzione del bilancio e l’aumento dei tassi, visti i confortanti dati macro-economici, hanno spinto il T-Bond decennale a rendimenti sopra il 3% (valori che non si vedevano dal 2011) per poi ritracciare verso fine anno. In Europa, invece, le problematiche non sono state legate alle mosse della BCE, che ha incominciato a ridurre gli acquisti in asset finanziari, ma alle vicende politiche italiane di fine maggio. Le prese di posizione anti-euro del governo giallo-verde hanno portato, infatti, lo spread velocemente a 300 punti base generando un movimento senza precedenti in particolare sulle scadenze brevi (1-3 anni) che hanno spinto i rendimenti italiani a 2 anni da 0,30% al 2,83% in sole tre sedute. I contrasti prenderanno di nuovo vigore in ottobre con la bocciatura della manovra di bilancio da parte della Commissione europea e le difficoltà a trovare un’intesa. Tale incertezza ha spinto gli investitori su asset meno rischiosi (flight to quality) facendo scendere i rendimenti in particolare del decennale tedesco. A fine 2018 i tassi delle obbligazioni governative decennali hanno così concluso l’anno: T-Bond +2,70%, Bund +0,24%, Bonos +1,41% e BTP +2,70%. Per quanto riguarda il mercato delle materie prime e in particolare il settore energetico, constatiamo il pessimo andamento del petrolio che in soli 3 mesi è passato da 75 (massimi d’anno in ottobre) a 45 di fine anno segnando una performance complessiva del 2018 di circa -25%. Da notare che tale diminuzione è avvenuta nonostante il taglio della produzione dell’OPEC a causa dell’aumento dell’offerta da parte degli Stati Uniti. Segnaliamo, infine, a conferma di un anno in rosso per quasi tutte le principali asset class, la discesa anche del bene rifugio per eccellenza, l’oro. Lato valutario si indebolisce l’Euro nei confronti del Dollaro perdendo nel 2018 più del 4,50% passando da 1,20 a 1,145. Rimane, invece, forte nei confronti della Sterlina e di tutte le principali valute emergenti, Lira turca, Real Brasiliano e Rand sudafricano. ANDAMENTO DEL FONDO Alpi Soluzione Prudente appartiene alla categoria dei Fondi Flessibili Obbligazionari e pertanto non è previsto un benchmark di riferimento. Il Fondo presenta al 28 dicembre 2018 masse complessive per un ammontare di circa 4,55 milioni di Euro, registrando un decremento di circa 0,5 milioni nel corso dell’anno. Il valore della quota di Alpi Soluzione Prudente al 28 dicembre 2018 è pari a:

• Classe A: 7,550 Euro;

• Classe I: 7,658 Euro.

La performance registrata dalla partenza del Fondo (2 gennaio 2015, data in cui la politica di investimento del Fondo è cambiata significativamente) è pari a -0,40% (Classe A), mentre dal 30 dicembre 2016 al 29 dicembre 2018 la stessa risulta -1,29% per la Classe A e -0,54% per la Classe I. Il Fondo ha mantenuto una leva media di circa 0,99. La volatilità, calcolata sui dati giornalieri per il periodo 29 dicembre 2017 – 28 dicembre 2018, è stata di 1,65% (Classe A). Nei primi 4 mesi dell’anno, si registrano movimenti abbastanza contenuti sia sugli indici azionari che sui corrispettivi obbligazionari. In questo periodo Alpi Soluzione Prudente registra una lieve perdita (-0.15%). Nel mese di maggio, invece, l’evoluzione politica che ha caratterizzato l’Italia ha provocato violenti scossoni sui titoli obbligazionari italiani, sia governativi che corporate. C’è stato un forte allargamento dello spread Gemania-Italia che ha toccato un massimo a quota 320 punti e il rendimento del titolo di Stato Italia con scadenza 2 anni è salito oltre il 2%. In questo contesto il fondo segna una performance negativa (-1.26%) a causa del deciso calo dei prezzi dei titoli obbligazionari italiani (govies e corporate) presenti in portafoglio (minimo del semestre toccato il 29 maggio a -1,99%). Anche nell’ultimo mese del semestre i rendimenti dei titoli italiani (corporate e govies) sono saliti e le valute emergenti si sono deprezzate: per questi motivi il fondo scende ulteriormente portando le performance da inizio anno -1.79%. In questo contesto, il fondo ha alleggerito sia carta italiana (govies e corporate) con scadenza a medio termine, sia titoli meno liquidi, in parte acquistando titoli, principalmente bond finanziari italiani, a scadenza 12-18 mesi. In questo modo la duration del fondo è scesa a 1 e il carry medio del portafoglio è salito al 2%. A luglio c’è stato un lieve recupero del fondo grazie a un calo dei rendimenti dei titoli italiani nella parte a medio-breve della curva (corporate e govies). La crisi della lira turca ha caratterizzato il mese di agosto, con il cambio che si è deprezzato fino a toccare quasi 8 punti contro euro. I timori sulla crescita e l’aggravarsi della disputa commerciale con gli Stati Uniti hanno provocato questa forte ondata di vendite sulla valuta e sugli asset finanziari del Paese. Situazione delicata anche in Italia, dove sono saliti i rendimenti delle obbligazioni e lo spread contro i titoli tedeschi è arrivato quasi a 300 punti. In questo contesto Alpi Soluzione Prudente scende fino a toccare -2,51% come performance da inizio anno. Fase altalenante nelle settimane successive, con il fondo che tocca il minimo dell’anno a metà ottobre a quota 7,497 punti.



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Successivamente il recupero della carta italiana e l’apprezzamento delle divise emergenti ha permesso al fondo di recuperare almeno in parte le perdite accumulate chiudendo l’anno a 7,55 punti (-1,85% da inizio anno). Nel periodo 29 dicembre 2017 – 28 dicembre 2018 il contributo alla performance complessiva del Fondo è stato il seguente: obbligazionario -0.98%, valute -0,86%. Nel periodo 29 dicembre 2017 – 28 dicembre 2018 al Fondo sono state addebitati oneri finanziari per circa lo 0,03% del patrimonio medio netto del fondo. La duration media di portafoglio è stata circa di 1,09 nel 2018. Il Fondo nella sua strategia si è avvalso di strumenti derivati con finalità di copertura dal rischio tasso, mercato, cambio e paese. Non si sono registrati eventi sul Fondo che hanno causato errori rilevanti nel calcolo della quota. In tal senso si segnala che il calcolo della quota è in affido al Depositario, DEPObank S.p.A. (ex NEXI S.p.A.).

LINEE STRATEGICHE PER IL FUTURO Per il prossimo anno verranno utilizzate le stesse strategie impiegate nel 2018 e, allo stesso tempo, si cercherà di contenere il livello di rischio e la volatilità mantenendo la duration media del portafoglio intorno all’anno. Continuerà il monitoraggio dei mercati finanziari al fine di cogliere eventuali nuove opportunità nell’ambito dell’operatività prevista dal Regolamento del Fondo. Per il prossimo anno verranno utilizzate le stesse strategie impiegate nel 2018 e, allo stesso tempo, si cercherà di contenere il livello di rischio e la volatilità mantenendo la duration media del portafoglio intorno all’anno. Continuerà il monitoraggio dei mercati finanziari al fine di cogliere eventuali nuove opportunità nell’ambito dell’operatività prevista dal Regolamento del Fondo. Milano, 29 marzo 2019

ALICANTO CAPITAL SGR S.p.A. L’Amministratore Delegato



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RELAZIONE DI GESTIONE AL 28 DICEMBRE 2018

La relazione di gestione del Fondo si compone di una situazione patrimoniale, di una sezione reddituale e di una nota integrativa ed è stato redatto conformemente agli schemi stabiliti dal Provvedimento Banca d’Italia del 19 gennaio 2015 e successive integrazioni. Questi sono inoltre accompagnati dalla relazione degli amministratori. La relazione di gestione e la nota integrativa sono redatti in unità di Euro, senza cifre decimali. Come espressamente previsto dal Provvedimento di riferimento e successive integrazioni, i prospetti allegati sono stati posti a confronto con i dati al periodo precedente. Il bilancio d’esercizio della SGR e la relazione di gestione del Fondo sono soggette a revisione contabile ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. n.58/98 e dell’art. 14 del D.Lgs. n.39/2010 da parte della Società KPMG S.p.A., in esecuzione della delibera Assembleare del 29 aprile 2011 per il periodo 2011-2019.

SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 28/12/2018

Situazione al 28/12/2018 Situazione al 29/12/2017

ATTIVITA' Valore

complessivo In % del

tot. Attività Valore

complessivo In % del tot.

Attività

A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 3.838.027 84,13 4.527.305 89,94

A1. Titoli di debito 3.838.027 84,13 4.527.305 89,94

A1.1 Titoli di Stato 139.990 3,07 609.587 12,11

A1.2 Altri 3.698.037 81,06 3.917.718 77,83

A2. Titoli di capitale

A3. Parti di OICR

B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI 39.698 0,87

B1. Titoli di debito 39.698 0,87

B2. Titoli di capitale

B3. Parti di OICR

C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 11.760 0,26 9.473 0,19

C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia

11.760 0,26 9.473 0,19

C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati

C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati

D. DEPOSITI BANCARI

D1. A vista

D2. Altri

E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE

F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' 602.670 13,21 467.426 9,29

F1. Liquidità disponibile 628.445 13,77 467.426 9,29

F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare

F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare

-25.775 -0,56

G. ALTRE ATTIVITA' 69.896 1,53 29.430 0,58

G1. Ratei attivi 69.896 1,53 29.430 0,58

G2. Risparmio di imposta

G3. Altre

TOTALE ATTIVITA' 4.562.051 100,00 5.033.634 100,00



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Situazione al 28/12/2018 Situazione al 29/12/2017

PASSIVITA' E NETTO Valore complessivo Valore complessivo

H. FINANZIAMENTI RICEVUTI

I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE

L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati

L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati

M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI

M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri

N. ALTRE PASSIVITA' 14.995 19.758

N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati

14.635 19.329

N2. Debiti di imposta

N3. Altre 360 429

TOTALE PASSIVITA' 14.995 19.758

VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO

4.547.056 5.013.876

Valore complessivo netto della Classe A 4.320.309 4.824.377

Valore complessivo netto della Classe I 226.747 189.499

Numero delle quote in circolazione Classe A 572.244,429 627.186,27

Numero delle quote in circolazione Classe I 29.607,417 24.395,69

Valore unitario delle quote Classe A 7,550 7,692 Valore unitario delle quote Classe I 7,658 7,768

Movimenti delle quote nell'esercizio

Quote emesse Classe A 49.109,87

Quote rimborsate Classe A 104.051,71

Quote emesse Classe I 5.211,73

Quote rimborsate Classe I 0,00



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SEZIONE REDDITUALE

Relazione al 28/12/2018


A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 6.955 41.740

A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI

A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito 110.233 109.931

A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale

A1.3 Proventi su parti di OICR

A2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI

A2.1 Titoli di debito -92.793 -39.132

A2.2 Titoli di capitale

A2.3 Parti di OICR

A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE

A3.1 Titoli di debito -10.485 -29.155

A3.2 Titoli di capitale

A3.3 Parti di OICR

A4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA 0 96

DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI

Risultato gestione strumenti finanziari quotati 6.955 41.740

B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI

B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI

B1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito 712

B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale

B1.3 Proventi su parti di O.I.C.R.

B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI

B2.1 Titoli di debito

B2.2 Titoli di capitale

B2.3 Parti di OICR

B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE

B3.1 Titoli di debito -383

B3.2 Titoli di capitale

B3.3 Parti di OICR

B4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA

DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI

Risultato gestione strumenti finanziari non quotati 329

C. RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI

FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA

C1. RISULTATI REALIZZATI

C1.1 Su strumenti quotati 11.953

C1.2 Su strumenti non quotati

C2. RISULTATI NON REALIZZATI

C2.1 Su strumenti quotati

C2.2 Su strumenti non quotati



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D. DEPOSITI BANCARI

D1. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI

E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI

E1. OPERAZIONI DI COPERTURA E1.1 Risultati realizzati 114 369

E1.2 Risultati non realizzati

E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA

E2.1 Risultati realizzati -39.033 61.055

E2.2 Risultati non realizzati

E3. LIQUIDITA’

E3.1 Risultati realizzati -1.778 -7.316

E3.2 Risultati non realizzati 1.014 -2.406

F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE

F1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE

F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI

Risultato lordo della gestione di portafoglio -32.399 105.395

G. ONERI FINANZIARI G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI -110 G2. ALTRI ONERI FINANZIARI -1.599 -1.553

Risultato netto della gestione di portafoglio -33.998 103.732

H. ONERI DI GESTIONE

H1. PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR -38.941 -49.097

di cui Classe A di cui Classe I

-38.109 -832

-48.027 -1.070

H2. COSTO DEL CALCOLO DEL VALORE DELLA QUOTA -704 -698

H3. COMMISSIONI DEPOSITARIO -2.742 -3.163

H4. SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO

H5. ALTRI ONERI DI GESTIONE -12.732 -12.580

H6. COMMISSIONI DI COLLOCAMENTO (cfr. Tit. V, Cap. 1, Sez. II, para. 3.3.1)

I. ALTRI RICAVI ED ONERI

I1. INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILITA’ LIQUIDE 1.402 337

I2. ALTRI RICAVI 19 I3. ALTRI ONERI -306 -16 Risultato della gestione prima delle imposte -88.021 38.534

L. IMPOSTE

L1. IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO DELL’ESERCIZIO

L2. RISPARMIO DI IMPOSTA

L3. ALTRE IMPOSTE

di cui Classe A

di cui Classe I

Utile/Perdita dell'esercizio -88.021 38.534

di cui Classe A -85.269 36.801 di cui Classe I -2.752 1.733



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NOTA INTEGRATIVA Parte A – ANDAMENTO DEL VALORE DELLA QUOTA 1. La performance del Fondo al netto delle commissioni applicate e delle imposte, nel periodo 29 dicembre

2017 – 28 dicembre 2018, è stata pari al -1,846% per la Classe A e -1.416% per la Classe I.

2. Di seguito si illustra il rendimento annuo del Fondo e del Benchmark nel corso degli ultimi dieci anni solari. Il parametro di riferimento è cambiato nel corso degli anni. A partire dal 01/01/15 la Politica d’investimento del Fondo è cambiata significativamente; il Fondo è diventato Flessibile Obbligazionario e pertanto non è più confrontabile con un parametro di riferimento.

I dati di rendimento del Fondo non includono i costi di sottoscrizione e la tassazione (dal 01/07/2011) che risultano a carico dell’investitore.



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3. I valori minimi e massimi raggiunti durante l’esercizio sono così raffigurabili:

Valore minimo Valore medio Valore massimo

Classe A 7,497 7,596 7,697

Classe I 7,596 7,688 7,774

Per i principali eventi che hanno influito sull’andamento del valore della quota si rimanda a quanto illustrato nella relazione degli amministratori.

4. Il Fondo presenta la suddivisione in classi di quote con differenti spese correnti, come evidenziato nella tabella a pagina 27 (IV.1 COSTI SOSTENUTI NEL PERIODO).

5. Nel corso del 2018 non sono stati riscontrati errori nel calcolo del valore della quota del Fondo. 6. Non è possibile calcolare la volatilità della differenza di rendimento del Fondo rispetto al benchmark di

riferimento in quanto dal 01/01/2015 il Regolamento del Fondo non prevede più il confronto con un benchmark.

7. Le quote del Fondo non sono trattate su mercati regolamentati. 8. Il Fondo non distribuisce proventi. 9. Tra i principali rischi di tipo finanziario a cui sono esposti i Fondi gestiti, si illustrano:

• rischio di mercato: risiede, in generale, nella possibilità di oscillazioni sfavorevoli del valore delle

attività finanziarie detenute nel portafoglio del singolo Fondo ed è principalmente riconducibile a:

- Rischio Prezzo;

- Rischio Tasso;

- Rischio di mercato del Credito/emittente;

- Rischio Valute;

- Volatilità.

• rischio di credito/regolamento: si intende per rischio di credito la possibilità di incorrere in perdite a causa del mancato adempimento, da parte di una controparte, di un’obbligazione assunta nei confronti del Fondo ed è principalmente riconducibile all’inadempienza di una controparte nell’adempiere ad obbligazioni assunte.

• rischio di liquidità: consiste nel rischio che gli asset detenuti non siano prontamente liquidabili senza un impatto di prezzo. A tal proposito il rischio viene monitorato in riferimento alla liquidabilità degli strumenti finanziari detenuti nel portafoglio del Fondo tenuto anche conto delle norme che disciplinano le operazioni di rimborso previste nel Regolamento di gestione.

Il monitoraggio e controllo di tali rischi viene effettuato in modo continuativo dal gestore e dalla Funzione di Risk Controlling, i quali, attraverso applicativi interni e fonti informative, verificano costantemente il rispetto della strategia di investimento stabilita mensilmente in sede di Consiglio di Amministrazione ed il rispetto dei limiti previsti dal Regolamento di gestione e dalla normativa vigente.

Le misure di controllo dei suddetti rischi sono di seguito illustrate:

• In merito ai rischi di mercato, il Consiglio di Amministrazione su base periodica, almeno mensile, su proposta del Comitato Investimenti e su specifiche segnalazioni della Funzione di Risk Controlling:

- valuta i parametri quantitativi e qualitativi per il controllo delle Politiche di Investimento definiti nel Regolamento di gestione che riguardano l’asset allocation dei Fondi, l’esposizione valutaria, la duration e la volatilità;

- valuta le risultanze elaborate dalla funzione in merito all’andamento di determinati indicatori del rischio di credito, quali, a titolo esemplificativo: l’indice Oas (option adjusted spread), il rating del titolo e/o dell’emittente e il Cds;

- definisce le tecniche e gli strumenti da adottare per quantificare i rischi di mercato, a titolo esemplificativo, il monitoraggio del DV01, CS01 per la parte obbligazionaria e del delta equity per i titoli azionari;

- valuta periodicamente le prove di stress e le analisi di scenari derivanti da possibili variazioni di mercato (variazioni di prezzo, spread, fenomeni valutari) che potrebbero avere conseguenze negative sui Fondi gestiti.

Si riportano i principali indicatori di rischio alla data di chiusura dell’esercizio 2018:



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- Equity Delta: 0% (sensibilità del Fondo ad una variazione dei prezzi degli equity);

- DV01: 0,89 (sensibilità del Fondo ad una variazione dei tassi di interesse);

- CS01: 80,5 (sensibilità del Fondo ad una variazione dei differenziali creditizi);

- FX Delta: 9,34% (sensibilità del Fondo ad una variazione dei tassi di cambio dell’1%);

- Volatilità annualizzata: (1,64%)

• In merito al rischio di regolamento, il Consiglio di Amministrazione ha approvato una procedura, secondo la quale sono impostate soglie quantitative e qualitative predeterminate in funzione di specifici parametri. Si precisa che il numero di controparti a fine esercizio 2018 è in linea con la suddetta procedura. Il Fondo nel 2018 ha utilizzato in via prevalente la controparte Banca IMI S.p.A.. L’applicazione della suddetta procedura viene valutata dalle funzioni di controllo di secondo livello.

• Riguardo al rischio di liquidità, il Consiglio di Amministrazione valuta le risultanze elaborate dalla Funzione di Risk Controlling attraverso la misurazione del grado di liquidabilità degli asset detenuti dai Fondi e gli stress test effettuati periodicamente, assumendo alla base situazioni atipiche di mercato e alle richieste di rimborsi elevate. La procedura presume la suddivisione degli asset in base all’intervallo del tempo necessario per la liquidazione degli stessi. Si precisa che alla data di chiusura dell’esercizio 2017 il 49% del patrimonio del Fondo risulta essere liquidabile entro un giorno e il 100% entro sette giorni.

Oltre al sistema di controlli dei rischi appena illustrati, la Funzione di Compliance, con analisi periodiche, controlla e valuta l'adeguatezza e l'efficacia delle procedure adottate dalla SGR nonché la loro conformità normativa. Infine, la Funzione di Revisione Interna adotta un piano di audit per l'esame e la valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia dei sistemi, dei processi, delle procedure e dei meccanismi di controllo della SGR. I risultati delle verifiche effettuate da tutte le Funzioni di controllo sono regolarmente portati all'attenzione dell’alta dirigenza e dell’organo amministrativo. Parte B – LE ATTIVITÀ, LE PASSIVITÀ E IL VALORE COMPLESSIVO NETTO SEZIONE I – CRITERI DI VALUTAZIONE Criteri contabili - Registrazione delle operazioni Nella registrazione delle operazioni eseguite giornalmente vengono applicati i principi contabili di generale accettazione per i Fondi comuni d’investimento; tali principi, coerenti con quelli utilizzati nel corso dell’esercizio per la predisposizione dei prospetti giornalieri e della relazione semestrale, sono riepilogati qui di seguito. Gli acquisti e le vendite di titoli e di altre attività sono contabilizzati nel portafoglio del Fondo sulla base della data di effettuazione dell’operazione, indipendentemente dalla data di regolamento dell’operazione stessa. I controvalori negoziati determinano l’iscrizione patrimoniale del titolo acquistato, a costo medio ponderato, fra le attività del Fondo; la vendita del titolo determina lo scarico da tale attività con conseguente registrazione di perdita/utile da realizzo calcolata come differenza tra prezzo di vendita e costo medio di carico, tenendo ulteriormente conto della differenza fra cambio medio di carico e cambio di valorizzazione. Le differenze tra i costi medi ponderati di carico e i prezzi di mercato relativamente alle quantità in portafoglio originano minusvalenze e/o plusvalenze da valutazione che incidono sul controvalore di carico. Nel caso di sottoscrizione di titoli di nuova emissione la contabilizzazione nel portafoglio del Fondo avviene alla data di attribuzione. Gli acquisti e le vendite di contratti futures influenzano il valore netto del Fondo attraverso la corresponsione o l’incasso dei margini di variazione giornalieri i quali incidono direttamente sulla liquidità disponibile e sul conto economico mediante l’imputazione di differenziali positivi/negativi. Tali differenziali vengono registrati secondo il principio della competenza, sulla base della variazione giornaliera tra i prezzi di chiusura del mercato di contrattazione ed i costi dei contratti stipulati e/o i prezzi di chiusura del giorno precedente. Le opzioni, i premi ed i warrant acquistati e le opzioni emesse ed i premi venduti sono computati tra le attività/passività al loro valore corrente. I controvalori delle opzioni, dei premi e dei warrant non esercitati confluiscono, alla scadenza, nelle apposite poste di conto economico. I costi delle opzioni, dei premi e dei warrant, ove i diritti connessi siano esercitati, aumentano o riducono rispettivamente i costi per acquisti e i ricavi per vendite dei titoli cui si riferiscono, mentre i ricavi da premi venduti e opzioni emesse, ove i diritti connessi siano esercitati, aumentano o riducono rispettivamente i ricavi per vendite e i costi per acquisti dei titoli cui si riferiscono.



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Gli interessi e gli altri proventi su titoli, nonché gli oneri di gestione, vengono registrati secondo il principio della competenza temporale, mediante il calcolo, ove necessario, di ratei attivi e passivi. Le sottoscrizioni e i rimborsi delle quote sono registrati a norma di Regolamento del Fondo, nel rispetto del principio della competenza temporale. CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DETENUTI DAI FONDI GESTITI DA ALPI FONDI SGR I criteri generali di classificazione e valorizzazione delle attività dei Fondi di investimento gestiti da Alpi Fondi SGR sono stati predisposti da NEXI S.p.A. (ex ICBPI) - Depositario dei Fondi a cui la SGR ha affidato in outsourcing l’attività di calcolo del NAV – e sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società il 28 settembre 2016. Tali criteri, redatti in conformità al dettato del Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio emanato dalla Banca d’Italia in data 19 gennaio 2015, sono sintetizzabili come segue: Per gli strumenti finanziari quotati, la valorizzazione avviene sulla base del prezzo che riflette il presumibile valore di realizzo, sia che tale prezzo si formi sul mercato di quotazione sia che si formi su un Circuito di contrattazione alternativo identificato come significativo in relazione al titolo in esame. Nel caso in cui lo strumento finanziario sia trattato su più mercati e/o Circuiti alternativi, viene fatto riferimento al mercato e/o al Circuito di contrattazione alternativo dove si formano i prezzi più significativi, avendo presenti le quantità trattate e lo spread Bid/Ask presso lo stesso.

I titoli azionari negoziati presso la Borsa Italiana sono valutati sulla base del prezzo di riferimento alla data di valutazione rilevato sui mercati dalla stessa gestiti.

Per quanto attiene alle azioni di nuova emissione, sono valutate al prezzo di collocamento, fino al primo giorno di quotazione ufficiale. I titoli azionari quotati presso Borse estere sono valutati sulla base del prezzo di chiusura della data di riferimento della valutazione, rilevato sul mercato di quotazione. I titoli di Stato italiani e i titoli di Stato esteri o emessi da organismi sovranazionali e obbligazioni Corporate sono valutati sulla base delle quotazioni, alla data di riferimento della valutazione, fornito da primari info-providers. Le poste denominate in valute diverse dall'euro sono convertite sulla base dei tassi di cambio correnti alla data di riferimento della valutazione, secondo le modalità indicate nei regolamenti dei Fondi. I cambi a pronti (spot) vengono valorizzati utilizzando le quotazioni “ask” calcolate da WM Company e pubblicate da Bloomberg o Telekurs. Per gli strumenti finanziari derivati quotati viene effettuato il confronto tra la valutazione espressa dal broker/clearer, utilizzato per il calcolo dei margini giornalieri di variazione, e quella fornita dagli infoproviders di riferimento (Bloomberg/Telekurs). Il prezzo utilizzato è il “settlement price”. La valorizzazione delle Opzioni OTC non centrally cleared (con sottostante single stock, indici, futures, o currency) si basa sul modello presente nella funzione BVAL Derivatives di Bloomberg.

La valorizzazione delle Opzioni OTC centrally cleared (con sottostante single stock, indici, futures, o currency) avviene ai prezzi forniti dal Clearer. Il prezzo di riscontro si basa sul modello presente nella funzione BVAL Derivatives di Bloomberg. Le parti di OICR sono valutate sulla base dell’ultimo valore reso noto al pubblico (NAV) alla data di riferimento, eventualmente rettificato o rivalutato per tener conto dei prezzi di mercato nel caso di strumenti trattati sui mercati regolamentati e – nel caso di OICR di tipo chiuso - di eventuali elementi oggettivi di valutazione relativi a fatti verificatisi dopo la determinazione dell’ultimo valore reso noto al pubblico. Le parti di OICR delle SGR emittenti sono valutate in base all’ultima quotazione disponibile nel giorno. La valorizzazione dei contratti a termine (forward) avviene utilizzando il tasso spot "ask" al quale è sommato algebricamente il valore del punto forward “ask” di mercato. In mancanza di questo valore si procede a ricavare il punto forward teorico interpolando i punti forward disponibili riferiti alle scadenze più prossime. Il provider di riferimento è Telekurs. Per gli strumenti finanziari non ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati, diversi dalle Partecipazioni, la valorizzazione avviene al costo di acquisto, opportunamente svalutato, o rivalutato, al fine di ricondurre detto costo di acquisto al presumibile valore di realizzo sul mercato, individuato sulla base di un’ampia serie di elementi di informazione, oggettivamente considerati, concernenti la situazione dell’emittente, del Paese di residenza e del mercato.



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Gli strumenti finanziari che – pur risultando ammessi alla negoziazione su un mercato regolamentato – sono ricondotti tra i titoli “non quotati” in quanto, presentando volumi di negoziazione poco rilevanti e ridotta frequenza degli scambi, sono valutatogiornalmente al prezzo operativo fornito da una controparte/broker di riferimento e riscontrato attraverso l’ausilio dei prezzi forniti da società esterne (BVAL di Bloomberg, Markit Portfolio Valuations e/o StatPro).

SEZIONE II – LE ATTIVITA’ Qui di seguito vengono riportati alcuni grafici e tabelle che forniscono l’indicazione della composizione del portafoglio del Fondo al 28 dicembre 2018, ripartito in base alle aree geografiche verso cui sono orientati gli investimenti e in base ai settori economici di impiego delle risorse del Fondo. Si riporta inoltre l’elenco di tutti gli strumenti finanziari detenuti al 28 dicembre 2018.

SETTORE TITOLI DI DEBITO

TITOLI DI CAPITALE TITOLI DI

OICR TOTALE PERCENTUALE

BANCARIO 2.980.492 2.980.492 76,862%

ASSICURATIVO 104.057 104.057 2,683%

COMUNICAZIONI 78.748 78.748 2,031%

FINANZIARIO 574.438 574.438 14,814%

STATO 139.990 139.990 3,610%

TOTALE 3.877.725 0 0 3.877.725 100,000%



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Di seguito si riportano i primi 50 titoli in ordine di controvalore detenuti in portafoglio al 28 dicembre 2018. Le percentuali di incidenza sono da considerarsi in relazione al totale delle attività.

Titolo Valuta di

denominazione Controvalore

in euro % sul Totale

Attività

DEXIA CREDIOP 5% 1999/29.01.2019 EUR 279.801 6,133%

BEI 2,875% 2010/15.9.2020 USD 210.556 4,615%

MEDIOBANCA SPA 3,20% 2014/22.01.2022 EUR 193.207 4,235%

GLOBAL BOND SERIES X SA2,5%2012/28.07.17 EUR 184.167 4,037%

INTESA SAN PAOLO SPA TV 1999/03.06.2019 EUR 153.543 3,366%

EIB 0,625% 2017/17.01.2020 GBP 143.721 3,150%

EIB 1,875% 2012/15.10.2019 USD 130.463 2,860%

BEI 6% 2010/6.8.2020 AUD 130.154 2,853%

GLOBAL BOND SERIES 3,1% 2012/01.10.19 EUR 130.013 2,850%

ASS GENERALI 5,5,% 2015/27.10.2047 EUR 104.057 2,281%

DEXIA CREDIOP TV 1999/29.03.202019 EUR 103.745 2,274%

BANCO BPM S.P.A. 3,5% 2014/14.3.2019 EUR 100.435 2,202%

UNIONE DI BANCHE ITALIA 2009-13.03.2019 EUR 99.990 2,192%

UNICREDIT SPA 0,8% 2014/31.10.2020 EUR 99.280 2,176%

MEDIOBANCA SPA 2,75% 2015/12.06.2025 EUR 98.567 2,161%

BNL 1.2% 2018/03.07.2028 EUR 98.147 2,151%

UBI BANCA 0,4% 2018/27.09.2023 EUR 95.472 2,093%

BCO BPM SPA TV 2016/29.01.2021 EUR 94.402 2,069%

PALLADIUM SEC ZC 2012/15..05.2019 EUR 91.397 2,003%

ROYAL BK OF SCOTLAND 3% 2010/30.11.2020 EUR 90.866 1,992%

KFW 4% 2010/27.01.2020 USD 88.672 1,944%

KFW 1,625% 2012 15/08/2019 USD 86.910 1,905%

APPLE INC 0,9341% 2014 06/05/2019 USD 78.748 1,726%

BANCA IMI SPA TV 2014/30.05.2019 EUR 77.493 1,699%

BCA IMI SPA 2.85% 2014/30.04.2020 EUR 76.416 1,675%

BANCA IMI SPA TV 2014/15.10.2020 T.Q. EUR 72.773 1,595%

GOLDMAN SACHS INT1,75% 2015/29.05.2024 EUR 71.780 1,573%

BNL TV 2014/31.01.2019 EUR 64.961 1,424%

BARCLAYS BK 3% 2010/16.06.2019 EUR 54.540 1,196%

MEDIOBANCA 4,50% 2010/14.05.2020 EUR 52.111 1,142%

CASSA DEPO PREST 1.75% 2015/20.03.2022 EUR 50.538 1,111%

PALLADIUM SECS TV 2013/ - 15/09/2019 EUR 50.330 1,103%

EIB 6 2012/21.10.2019 ZAR 48.096 1,054%

BNL 1,2% 2014/28.02.2019 EUR 48.025 1,053%

BTP 0,65% 2016/15.10.2023 EUR 47.676 1,045%

CCTS TV 2017/15.10.2024 EUR 47.358 1,038%

CCTS EU TV 2018/15.09.2025 EUR 44.956 0,985%

UNICREDIT SPA 2,80% 2016/16.05.2022 USD 39.698 0,870%

BARCLAYS BANK 3% 2009-06.10.2019 EUR 35.598 0,780%

BEI 8.5% 2013/25.7.2019 TRY 30.867 0,677%

MEDIOBANCA SPA TV 1999/25.06.2019 EUR 29.992 0,657%

BARCLAYS BK 6% 2009/21.07.2019 EUR 25.728 0,564%

PALLADIUM SECS TV 2013/15.09.2019 EUR 11.152 0,244%

UNICREDIT SPA 2,10% 2014/31.07.2020 EUR 10.029 0,220%

BEI 0% 1999/5.2.2019 T.Q. EUR 1.295 0,028%



19

II.1 STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per Paese di residenza dell’emittente.

TIPOLOGIA DI TITOLO

PAESE DI RESIDENZA DELL’EMITTENTE

Italia Altri Paesi

dell’UE Altri Paesi dell’OCSE

Altri Paesi

Titoli di debito:

• di Stato

• di altri enti pubblici

• di banche

• di altri

139.990

1.898.927 104.057

1.041.867 574.438

78.748

Titoli di capitale:

• con diritto di voto

• con voto limitato

• altri

Parti di O.I.C.R.

• OICVM

• FIA aperti retail

• Altri

Totali

• in valore assoluto

• in percentuale del totale delle attività

2.142.974 46,97%

1.616.305 35,43%

78.748 1,73%

Ripartizione degli strumenti finanziari per mercato di quotazione.

TIPOLOGIA DI TITOLO

MERCATO DI QUOTAZIONE

Italia Paesi dell’UE Altri Paesi dell’OCSE

Altri Paesi

Titoli quotati 1.489.042 2.270.237 78.748

Titoli in attesa di quotazione

Totali:



1.489.042 32,64%

2.270.237 49,76%

78.748 1,73%

Movimenti dell’esercizio:

Controvalore acquisti

Controvalore vendite/rimborsi

Titoli di debito:

• titoli di Stato

• altri

247.882

3.680.495

693.723

3.820.654

Titoli di capitale

Parti di OICR

Totale 3.928.377 4.514.377



20

II.2 STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Ripartizione degli strumenti finanziari non quotati per Paese di residenza dell’emittente.

TIPOLOGIA DI TITOLO

PAESE DI RESIDENZA DELL’EMITTENTE

Italia Altri Paesi

dell’UE Altri Paesi dell’OCSE

Altri Paesi

Titoli di debito:

• di Stato

• di altri enti pubblici

• di banche

• di altri

39.698

Titoli di capitale:

• con diritto di voto

• con voto limitato

• altri

Parti di O.I.C.R.

• OICVM

• FIA aperti retail

• Altri

Totali



39.698 0,87%

0,00%

0,00%

0,00%

Movimenti dell’esercizio:

Controvalore acquisti

Controvalore vendite/rimborsi

Titoli di debito:

• titoli di Stato

• altri

40.081

Titoli di capitale

Parti di OICR

Totale 40.081

II.3 TITOLI DI DEBITO Alla data di chiusura della Relazione di gestione 1.617.344,99 Euro erano investiti in titoli strutturati come di seguito riportati:

Tipologia struttura Numero

emissioni Controvalore strumenti

finanziari

Floater 11 1.047.936

Index Linked 1 35.598

Structured note 4 533.811



21

Qui di seguito si riporta la ripartizione dei titoli di debito in funzione della valuta di denominazione e della durata finanziaria:

Valuta

Duration in anni

minore o pari a 1 compresa tra 1 e 3,6 maggiore di 3,6

EURO 2.248.686 423.131 218.023

USD 296.121 338.926

GBP 143.721

AUD 130.154

TRY 30.867

ZAR 48.096

TOTALE 2.623.770 1.035.932 218.023

II.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Valore Patrimoniale degli strumenti finanziari derivati

Margini Strumenti finanziari quotati

Strumenti finanziari non quotati

Operazioni su tassi di interesse:

• future su titoli di debito, tassi e altri contratti simili

• opzioni su tassi e altri contratti simili

• swap e altri contratti simili

Operazioni su tassi di cambio:

• future su valute e altri contratti simili

• opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili


11.760

Operazioni su titoli di capitale:

• future su titoli di capitale, indici azionari e contratti simili

• opzioni su titoli di capitale e altri contratti simili


Altre operazioni:

• future

• opzioni

• swap



22

Tipologia dei contratti Controparte dei contratti

Banche italiane

SIM

Banche e imprese di

investimento di paesi OCSE

Banche e imprese di

investimento di paesi non

OCSE

Altre controparti









11.760





Altre operazioni:

• future

• opzioni

• swap

II.5 DEPOSITI BANCARI Non vengono effettuate operazioni di deposito a termine della liquidità in quanto non consentite dall’attuale Regolamento di gestione. II.6 PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE Nel corso dell’esercizio non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine. II. 7 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Nel corso dell’esercizio non sono state poste in essere operazioni di prestito titoli.

II.8 POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA’ La posizione netta di liquidità è composta dalle seguenti sottovoci:

Importi

Liquidità disponibile:

• conto corrente denominato in Euro

• conto corrente denominato in Valuta

• conto corrente operatività futures

582.375 32.615 13.455

Liquidità da ricevere per operazioni da regolare:

▪ Vendita titoli ▪ Margini di variazione da incassare

Liquidità impegnata per operazioni da regolare:

▪ Acquisto titoli ▪ Margini di variazione da versare

-25.775

Totale posizione netta di liquidità 602.670



23

II.9 ALTRE ATTIVITA’ Le altre attività sono composte dalle seguenti sottovoci:

Importi

Ratei attivi:

• Interessi su disponibilità liquide 720

• Interessi su titoli di stato 192

• Interessi su titoli di debito 68.984

Risparmio d’imposta -

Altre -

• risconti per Contributo Consob e spese di pubblicazione

-

Totale altre attività 69.896

SEZIONE III – LE PASSIVITA’ III.1 FINANZIAMENTI RICEVUTI Nel corso dell’esercizio è stato fatto saltuariamente ricorso a finanziamenti di breve durata da parte di una primaria banca, nella forma di scoperti di conto corrente, per sopperire a temporanei sfasamenti nella gestione della tesoreria dovuti principalmente a ritardi nel regolamento delle operazioni. III.2 PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE Nel corso dell’esercizio non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine. III.3 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Nel corso dell’esercizio non sono state poste in essere operazioni di prestito titoli. III.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Alla data della relazione di gestione non risulta presente una posizione debitoria in strumenti finanziari derivati. III.5 DEBITI VERSO I PARTECIPANTI A fine esercizio non erano presenti debiti verso i partecipanti per rimborsi da regolare. III.6 ALTRE PASSIVITA’ Le altre passività sono composte dalle seguenti sottovoci:

Importi

Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati:

• Commissioni Società di Gestione

• Commissioni di Banca Depositaria

• Spese di revisione

• Spese di pubblicazione prospetti ed informativa al pubblico

• Commissioni di incentivo

• altre

9.685 253

4.697 - - -

Altre:

• Debiti per interessi passivi

360

Altre Passività 14.995

SEZIONE IV – IL VALORE COMPLESSIVO NETTO

Le quote in circolazione a fine esercizio detenute da investitori qualificati risultano in numero 39.052,330 pari

al 6,489% delle quote in circolazione alla data di chiusura.

A fine esercizio non risultano quote detenute da soggetti non residenti.



24

Le componenti che hanno determinato la variazione della consistenza del patrimonio netto tra l’inizio e la fine del periodo negli ultimi tre esercizi sono qui di seguito riportate:

Variazioni del patrimonio netto (importi in unità di Euro)

ANNO 2018 ANNO 2017 ANNO 2016

Classe A Classe I Classe A Classe I Classe A Classe I

Patrimonio netto a inizio periodo 4.824.377 189.499 7.536.680 200.729 13.474.913 194.545

Incrementi

a. Sottoscrizioni: 372.413 40.000 1.400 465.208 5.696

• Sottoscrizioni singole

372.413 40.000 748.015 1.400 465.208 5.696

• Piani di accumulo

• Switch in entrata

b. Risultato positivo della gestione

36.801 1.733 938

Decrementi

a. Rimborsi 791.212 3.497.119 6.398.959 450

• Riscatti 706.212 6.398.959 450

• Piani di rimborso

• Switch in uscita 85.000 14.363

b. Proventi distribuiti

c. Risultato negativo della gestione

85.269 2.752 4.482

Patrimonio netto a fine periodo 4.320.309 226.747 4.824.377 189.499 7.536.680 200.729

SEZIONE V – ALTRI DATI PATRIMONIALI

AMMONTARE DELL’IMPEGNO

VALORE ASSOLUTO

%DEL VALORE COMPLESSIVO NETTO









625.000

13,74





Altre operazioni:

• future e contratti simili

• opzioni e contratti simili

• swap e contratti simili



25

Alla data di chiusura della Relazione di gestione non erano presenti:

• Impegni assunti dal Fondo a fronte di strumenti finanziari derivati e altre operazioni a termine;

• attività e passività nei confronti di altre Società del gruppo della SGR; Ripartizione delle attività e passività del Fondo per divisa.

ATTIVITA’

PASSIVITA’

Strumenti finanziari

Depositi Bancari

Altre Attività

TOTALE Finanziamenti

Ricevuti Altre

Passività TOTALE

Euro 2.889.840 620.803 3.510.643 -14.995 -14.995

Dollaro AUD 130.154 6.389 136.543

Sterlina GBP 147.436 14.221 161.657

Dollaro USA 643.092 19.202 662.294

TRY 30.867 8.860 39.727

ZAR 48.096 3.091 51.187

TOTALE

3.889.485 672.566 4.562.051

-14.995 -14.995

Parte C – IL RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO SEZIONE I – STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI E NON QUOTATI E RELATIVE OPERAZIONI DI COPERTURA I.1 RISULTATO DELLE OPERAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI

Il risultato delle operazioni del periodo è così dettagliabile:

Risultato complessivo delle operazioni su:

Utile/perdita da realizzi

di cui: per variazioni dei tassi di cambio

Plus / minusvalenze

di cui: per variazioni dei tassi

di cambio

A Strumenti finanziari quotati: 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Parti di OICR

• OICVM

• FIA

-92.793

-22.856

-10.485

30.829

B Strumenti finanziari non quotati: 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Parti di OICR

-383

1.013



26

I.2 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Risultato degli strumenti finanziari derivati

Con finalità di copertura (sottovoci A4 e B4)

Senza finalità di copertura (sottovoci C1 e C2)

Risultati realizzati

Risultati non realizzati

Risultati realizzati

Risultati non realizzati

Operazioni su tassi di interesse

• Future su titoli di debito, tassi e altri contratti simili

• Opzioni su tassi e altri contratti simili

• Swap e altri contratti simili


• Future su titoli di capitale, indici azionari e contratti simili

• Opzioni su titoli di capitale e altri contratti simili

• Swap e altri contratti simili

0

0

Altre operazioni:

• Future

• Opzioni

• Swap

SEZIONE II – DEPOSITI BANCARI Non vengono effettuate operazioni di deposito a termine della liquidità in quanto non consentite ai Fondi comuni di tipo armonizzato dalle precedenti disposizioni di Vigilanza e dall’attuale Regolamento di gestione. SEZIONE III – ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE E ONERI FINANZIARI Nel corso dell’esercizio non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine, di prestito titoli e di copertura. La voce G2 della sezione reddituale (altri oneri finanziari) si riferisce a interessi negativi su saldi creditori.

Risultato della gestione cambi

OPERAZIONI DI COPERTURA Risultati realizzati Risultati non realizzati

Operazioni a termine

Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio: -futures su valute e altri contratti simili -opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili -swap e altri contratti simili

114

OPERAZIONI NON DI COPERTURA Risultati realizzati Risultati non realizzati

Operazioni a termine

Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio non aventi finalità di copertura: -futures su valute e altri contratti simili -opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili -swap e altri contratti simili

-39.033

LIQUIDITA’ -1.778 1.014



27

SEZIONE IV – ONERI DI GESTIONE

IV.1 COSTI SOSTENUTI NEL PERIODO Gli oneri di gestione sostenuti nel periodo, determinati in base a quanto previsto dal Regolamento, sono i seguenti:

Importo

(migliaia

% su

valore% su % su % su valore

di Euro)dei beni

negoziati

valore del

f inanziamento

valore dei

beni

negoziati

del f inanzia-

mento

1) Provvigioni di gestione

Provvigione di base classe A 38,1 0,85%

classe I 0,8 0,40%

2) costi per il calcolo del valore della quota (**) classe A 0,7 0,01%

classe I 0 0,01%

3) TER degli OICR in cui il Fondo investe 0,0 0,00%

4)Compenso del Depositario: classe A 2,6 0,06%

classe I 0,1 0,06%

5)Spese di revisione del Fondo classe A 8 0,18%

classe I 0,4 0,18%

6)Spese legali e giudiziarie

7) Spese di pubblicazione del valore della quota ed eventuale

pubblicazione del prospetto informativoclasse A 0 0,00%

classe I 0 0,00%

8) Altri oneri gravanti sul Fondo

-contributo Consob classe A 2,3 0,05%

classe I 0,1 0,05%

-tobin tax classe A 0,0 0,00%

classe I 0,0 0,00%

-oneri bancari classe A 1,10 0,02%

classe I 0 0,02%

9) Commissioni di collocamento (cfr.Tit.V,Cap.1,Sez.II,para.

3.3.1)

COSTI RICORRENTI TOTALI

(TER) (Somma da 1 a 9)

10) Provvigioni di incentivo classe A 0,00 0,00%

classe I 0 0,00%

11) Oneri di negoziazione di strumenti finanziari

di cui: su titoli azionari

su titoli di debito 0,8 0,011%

su OICR

su derivati 0,1 0,002%

12) Oneri finanziari per i debiti assunti dal Fondo 0 0,000%

13) Oneri fiscali di pertinenza del Fondo classe A 0 0,00%

13) Oneri fiscali di pertinenza del Fondo classe I 0 0,00%

TOTALE SPESE

(SOMMA DA 1 A 13)

classe A

classe I

classe A

classe I

52,7 1,17%

Importi complessivamente corrispostiImporti corrisposti a soggetti del gruppo di appartenenza

della SGR

ONERI DI GESTIONE% sul valore

complessivo netto *

Importo

(migliaia di

Euro)

% sul valore

complessivo netto *CLASSE

1,5 0,72%

1,6 0,74%

53,6 1,19%

(*) Calcolato come media del periodo. (**) Tale costo va indicato sia nel caso in cui tale attività sia svolta dalla SGR, sia nel caso in cui sia svolta da un terzo in regime di

esternalizzazione (***) Tale importo va indicato nell’ipotesi in cui il fondo investe una quota cospicua del proprio in OICR, in conformità alle Linee Guida

del CESR /10-674, specificando che si tratta di un dato extracontabile



28

IV.2 PROVVIGIONI DI INCENTIVO Nel corso dell’esercizio non sono maturate commissioni di incentivo.

SEZIONE IV.3 REMUNERAZIONI La SGR si è dotata di una Politica di Remunerazione approvata dall’Assemblea dei Soci il 30 gennaio 2017, che ha l’obiettivo di promuovere una sana ed efficace gestione dei rischi e che sia coerente con i risultati economici e con la situazione patrimoniale e finanziaria della SGR e dei Fondi gestiti. Le politiche retributive adottate per il personale hanno come obiettivi principali quelli di attrarre e mantenere nella Società soggetti altamente qualificati aventi professionalità e capacità adeguate alle esigenze e strategie della SGR e fornire un incentivo volto ad accrescere l’impegno e il miglioramento delle performance aziendali, attraverso la soddisfazione e la motivazione del personale. I sistemi di remunerazione sono connessi con i risultati aziendali, coerenti con il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, con le politiche di governo e gestione dei rischi. La Politica intende altresì favorire il corretto bilanciamento tra la componente fissa e variabile della remunerazione e collegare i compensi ai risultati effettivi nel tempo, ricorrendo a sistemi di differimento per tutti i soggetti, identificati dal Consiglio di Amministrazione dopo accurata valutazione, la cui attività ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio della SGR (c.d. “personale più rilevante”). Il Consiglio di Amministrazione fornisce all’Assemblea un’informativa chiara e completa sull’applicazione della Politica di Remunerazione e ai controlli svolti sulla medesima e sottopone annualmente alla medesima l’approvazione del nuovo documento rivisto e aggiornato. L’Assemblea dei Soci, pertanto, approva le politiche di remunerazione a favore degli organi con funzione di supervisione, gestione e controllo e del personale, i piani basati su strumenti finanziari e i criteri per la determinazione del compenso da riconoscere in particolari circostanze (c.d. golden parachute). Il sistema di remunerazione e incentivazione prevede una componente fissa ed una componente variabile, stabilite in virtù del ruolo ricoperto, delle responsabilità attribuite, della professionalità e delle competenze possedute dal personale nei ruoli a loro assegnati. ed ai risultati valutati con un approccio che tiene conto dei risultati conseguiti dai singoli, di quelli ottenuti dalle strutture in cui operano e dei risultati della Società e del Gruppo nel suo complesso. E’ previsto altresì un limite massimo da calcolarsi come percentuale della RAL o come moltiplicatore della stessa.

Il Sistema Incentivante utilizza pertanto nella determinazione del premio sia parametri quantitativi sia parametri qualitativi. Il Sistema, inoltre, prevede uno schema di differimento di una parte della componente variabile che si sviluppa nell’arco dei tre anni successivi al periodo di rilevazione. Per i soggetti rilevanti inoltre il sistema prevede clausole di aggiustamento per il rischio intrapreso sui fondi, clausole di malus e di clawback.

I dati riportati per ciascun fondo sono stati calcolati in proporzione alle masse complessive dei Fondi Alpi al 28 dicembre 2018.

INFORMAZIONI AGGREGATE SULLE REMUNERAZIONI

Retribuzione complessiva 2018, suddivisa nella componente fissa e variabile del personale, con indicazione del numero di beneficiari.

N° beneficiari Remunerazione fissa

Remunerazione variabile

Personale* 28 1.161.566 66.946

* dipendenti e membri del CdA

Retribuzione complessiva 2018 del personale distinta tra alta dirigenza e altro personale il cui operato impatta in misura significativa sul profilo di rischio dell’OICR.

Alpi Hedge

Alpi Soluzione Prudente

Alpi Multi-Strategy

Alta dirigenza Altro Personale

302.299

506.583

15.084

64.982

205.319

134.247



29

Retribuzione complessiva 2018, suddivisa nella componente fissa e variabile, del personale coinvolto nella gestione attività dell’OICR.

Retribuzione fissa Remunerazione variabile

Alpi Hedge

Alpi Soluzione Prudente

Alpi Multi-Strategy

231.534

51.258

147.924

31.419

1.568

33.960

Il Fondo è stato gestito, per l’anno 2018, direttamente da un team di n. 3 persone, la cui retribuzione complessiva può essere attribuita al Fondo nella misura del 4,7%. SEZIONE V – ALTRI RICAVI ED ONERI Si riportano qui di seguito i dettagli delle voci interessi attivi su disponibilità liquide, altri ricavi e altri oneri.

Interessi attivi su disponibilità liquide

• Conto corrente Euro

• Conti correnti valutari

1.402

Totale interessi attivi 1.402

Altri ricavi

• Sopravvenienze attive

• Ricavi diversi

Totale altri ricavi

Altri oneri

• Sopravvenienze passive

• Spese varie

-306

Totale altri oneri -306

SEZIONE VI – IMPOSTE In base all’articolo 2, commi da 62 a 84, del D.L. 29 dicembre 2010 n.225, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 2011, n.10 (“decreto mille proroghe), con effetto dal 1° luglio 2011 il sistema di tassazione sul risultato “maturato” in capo al Fondo è stato sostituito dal regime di tassazione “per cassa” in capo ai partecipanti attraverso l’applicazione di una ritenuta del 12,50% sui redditi di capitale corrisposti, aliquota elevata al 20% a partire dal 01/01/2012 ed al 26% a partire dal 01/07/2014. PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI

1. OPERATIVITA’ POSTA IN ESSERE PER LA COPERTURA DEI RISCHI DEL PORTAFOGLIO

Il Fondo, nella sua strategia, si è avvalso di strumenti derivati con finalità di investimento e di copertura dal rischio tasso, prezzo, e cambio. Al fine esercizio:

• le posizioni per cassa in derivati sugli indici azionari con finalità di investimento ammontano allo 0% del totale patrimonio del Fondo;

• le posizioni per cassa in derivati a copertura del rischio cambio ammontano a 13,9% del totale patrimonio del Fondo e sono rappresentate da future sul cambio EUR/USD e EUR/GBP.

2. INFORMAZIONE SUGLI ONERI DI INTERMEDIAZIONE

Nell’esercizio sono stati corrisposti oneri di negoziazione così come qui di seguito elencato:



30

Intermediario Oneri

SIM 0

Banche italiane 875

Banche e imprese di investimento estere 0

Altre controparti 0

3. UTILITA’ RICEVUTE DALLA SGR

Nel corso dell’anno, la SGR ha ricevuto commissioni derivanti sia dalla gestione dell’OICR che dalle gestioni individuali.

4. INVESTIMENTI DIFFERENTI DA QUELLI PREVISTI DALLA POLITICA DI GESTIONE

La determinazione della politica d'investimento e delle strategie di gestione del Fondo spetta al CdA della SGR, il quale può conferire deleghe ad un Comitato d'Investimento, all'Amministratore Delegato, ai propri membri e ai dirigenti della Società. Nell'esercizio trascorso non si sono manifestati eventi differenti da quelli definiti nelle sedi competenti.

5. TURNOVER

Il tasso di movimentazione del portafoglio del Fondo Alpi Soluzione Prudente (c.d. turnover) per l’anno 2018, risulta essere pari a 1,539 ed è calcolato con i seguenti valori:

Acquisti /Vendite Sottoscrizioni/Rimborsi Patrimonio medio Turnover

8.482.835 1.203.623 4.702.237 1,539

6. TECNICHE DI GESTIONE EFFICIENTE DEL PORTAFOGLIO

Il Regolamento del Fondo non consente d'investire in strumenti finanziari derivati negoziati fuori dai mercati ufficiali (OTC). Il Fondo non si è avvalso nell'esercizio trascorso di attività in garanzia e non si è ricorso alle tecniche di gestione efficiente del portafoglio.

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