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Stato, Chiese e pluralismo confessionale Rivista telematica (www.statoechiese.it), n. 5/2014 10 febbraio 2014 ISSN 1971- 8543 Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e canonico nell'Università dell'Insubria, Dipartimento di Diritto, economia e culture) Dove va la libertà religiosa: percorsi comuni tra le due sponde del Mediterraneo * SOMMARIO: 1. Premessa. Un paradigma per la “libertà religiosa mediterranea” 2. La libertà religiosa come “prima libertà” 2.1. La sponda nord 2.2. La sponda sud 3. La libertà religiosa nell’età contemporanea: apogeo e declino? 4. Libertà religiosa e pluralismo musulmano in Europa 5. Libertà religiosa e pluralismo musulmano in terra d’islam 6. Alcune osservazioni conclusive. 1 - Premessa. Un paradigma per la "libertà religiosa mediterranea" La distanza tra le due sponde del Mediterraneo non è di quelle immutabili nel tempo. Essa varia, infatti, a seconda delle epoche storiche e dei rapporti tra i popoli e le culture che le abitano 1 . Nella c. d. età della globalizzazione contemporanea questa distanza si è particolarmente ridotta dando luogo a vere e proprie “intersezioni” tra le due rive ma anche rendendo più evidenti e più difficilmente accettabili - le diversità di approccio, specie in relazione agli assetti politico-istituzionali. In particolare, la lunga “transizione costituzionale” vissuta negli ultimi anni dalla maggior parte dei c. d. Paesi MENA (Middle East and North * Il contributo, accettato dal Direttore, riproduce il testo aggiornato della Relazione presentata al Convegno sul tema Transizioni e democrazia nei paesi del Mediterraneo e del vicino Oriente (Università della Calabria, 10-11 aprile 2013), in via di pubblicazione nei relativi Atti. 1 Se, da una parte, il pensiero greco, quello ebraico, quello cristiano e quello musulmano sono occidentali sin dalle origini(così R. ARNALDEZ, Un solo Dio, in Il Mediterraneo. Lo spazio e la storia, gli uomini e la tradizione, a cura di F. Braudel, Bompiani, Milano, 1987, p. 167) i rapporti tra la sponda “cristiana” e quella “musulmana” del Mediterraneo hanno conosciuto, fin dall’inizio, una loro propria, specifica, storia: cfr., per un ampio affresco, H. LAURENS, J. TOLAN, G. VEINSTEIN, L’Europe et l’islam. Quinze siècles d’histoire, Odile Jacob, Paris, 2009, e, per una circoscritta sintesi, A.A. HUSEIN, Approaching Islam and the Religious Cultures of the Medieval and Early Modern Mediterranean, in A Faithful Sea. The Religious Cultures of the Mediterranean, 1200-1700, a cura di A.A. Husein, K.E. Fleming, Oneworld Publications, Oxford, 2007, pp. 1-26.

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Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e canonico nellUniversitagrave dellInsubria

Dipartimento di Diritto economia e culture)

Dove va la libertagrave religiosa percorsi comuni

tra le due sponde del Mediterraneo SOMMARIO 1 Premessa Un paradigma per la ldquolibertagrave religiosa mediterraneardquo ndash 2 La

libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo ndash 21 La sponda nord ndash 22 La sponda sud ndash 3 La

libertagrave religiosa nellrsquoetagrave contemporanea apogeo e declino ndash 4 Libertagrave religiosa e

pluralismo musulmano in Europa ndash 5 Libertagrave religiosa e pluralismo musulmano in

terra drsquoislam ndash 6 Alcune osservazioni conclusive

1 - Premessa Un paradigma per la libertagrave religiosa mediterranea La distanza tra le due sponde del Mediterraneo non egrave di quelle immutabili nel tempo Essa varia infatti a seconda delle epoche storiche e dei rapporti tra i popoli e le culture che le abitano1 Nella c d etagrave della globalizzazione contemporanea questa distanza si egrave particolarmente ridotta dando luogo a vere e proprie ldquointersezionirdquo tra le due rive ma anche rendendo piugrave evidenti ndash e piugrave difficilmente accettabili - le diversitagrave di approccio specie in relazione agli assetti politico-istituzionali In particolare la lunga ldquotransizione costituzionalerdquo vissuta negli ultimi anni dalla maggior parte dei c d Paesi MENA (Middle East and North

Il contributo accettato dal Direttore riproduce il testo aggiornato della Relazione

presentata al Convegno sul tema Transizioni e democrazia nei paesi del Mediterraneo e del vicino Oriente (Universitagrave della Calabria 10-11 aprile 2013) in via di pubblicazione nei relativi Atti

1 Se da una parte ldquoil pensiero greco quello ebraico quello cristiano e quello

musulmano sono occidentali sin dalle originirdquo (cosigrave R ARNALDEZ Un solo Dio in Il

Mediterraneo Lo spazio e la storia gli uomini e la tradizione a cura di F Braudel Bompiani Milano 1987 p 167) i rapporti tra la sponda ldquocristianardquo e quella ldquomusulmanardquo del Mediterraneo hanno conosciuto fin dallrsquoinizio una loro propria specifica storia cfr per

un ampio affresco H LAURENS J TOLAN G VEINSTEIN LrsquoEurope et lrsquoislam Quinze

siegravecles drsquohistoire Odile Jacob Paris 2009 e per una circoscritta sintesi AA HUSEIN Approaching Islam and the Religious Cultures of the Medieval and Early Modern Mediterranean in A Faithful Sea The Religious Cultures of the Mediterranean 1200-1700 a cura di AA Husein KE Fleming Oneworld Publications Oxford 2007 pp 1-26

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African) ha evidenziato in modo del tutto speciale il ruolo giocato dal ldquoformante religiosordquo e dal diritto di libertagrave religiosa nella definizione dei protagonisti e dei contenuti dei processi costituenti ponendo in primo piano come in ogni momento fondativo il rapporto tra religione e forme di stato e di governo

Nello stesso tempo lrsquointerdipendenza tra le due sponde ha reso tale ldquotransizionerdquo un fenomeno globale essa non avviene infatti solo ldquoal cospettordquo della riva nord ma ldquoinsiemerdquo ad altre e speculari trasformazioni che coinvolgono lrsquointero bacino Mediterraneo La comunicazione e lrsquointerdipendenza tra i modelli di libertagrave religiosa di questrsquoarea geo-politica acquistano cosigrave un importante significato simbolico Crocevia di popoli spazio storicamente globalizzato il Mediterraneo egrave stato da sempre anche spazio ldquoglobalizzanterdquo per la (volontagrave di) irradiazione universale delle filosofie delle religioni e delle culture sviluppatesi entro i suoi confini In particolare diritto ebraico diritto canonico e diritto islamico le cui storie si sono piugrave volte intrecciate hanno costituito lrsquoepicentro di un moto di civiltagrave dalle radici comuni che ha raggiunto le piugrave distanti latitudini divenendo essi stessi nelle loro differenti traduzioni politiche e culturali la pietra angolare dinamica e complessa del discorso universale - e sempre piugrave plurale - sui diritti dellrsquouomo2 Oggi entrambe le sponde del Mediterraneo si trovano a ridefinire le proprie posizioni rispetto a diritti dellrsquouomo non piugrave semplicemente ldquoesportatirdquo ma ldquoimportatirdquo pur secondo modalitagrave assai delicate e non di rado contraddittorie nei rispettivi ordinamenti giuridici locali Di conseguenza il confronto intra-mediterraneo sulla libertagrave religiosa non puograve piugrave essere compreso al di fuori di una prospettiva globale e del rapporto dei diversi attori regionali con i diritti dellrsquouomo cosigrave come discussi e disciplinati nella piugrave ampia e composita platea internazionale

2 Cfr in particolare AE MAYER Islam and Human Rights Tradition and Politics

Westview Press Boulder-Colorado 2012 A GUICHON Some Arguments on the

Universality of Human Rights in Islam MA BADERIN The Role of Islam in Human Rights

and Development in Muslim States entrambi in Religion Human Rights and International Law a cura di J Rehman SC Breau Martinus Nijoff Publishers Leiden-Boston 2007 pp 167-194 e 321-358 e piugrave di recente N COX The Clash of Unprovable Universalisms -

International Human Rights and Islamic Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 2 2013 pp 307-329 (Ben pluralisticamente) Musulmani saranno anche il senegalese Doudou Diegravene e la pachistana Asma Jahangir rispettivamente Relatore Speciale alle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di razzismo discriminazione razziale xenofobia e intolleranza dal 2002 al 2008 e Relatrice Speciale alle Nazioni Unite sulla libertagrave religiosa e di credo dal 2004 al 2010

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Il secondo dopoguerra ha rappresentato il punto drsquoinizio di tale processo Dopo il 1945 infatti lrsquoOccidente con il consenso e la diretta partecipazione delle sue religioni storiche tradizioni cristiane ed ebraismo ha costruito la propria ldquoformardquo politica strutturando il rapporto tra stati e religioni in senso democratico-costituzionale laico ndash secular nei contesti prevalentemente protestanti - e pluralista Simultaneamente allrsquointernazionalizzazione dei diritti dellrsquouomo e al processo di decolonizzazione3 tale assetto egrave divenuto anche formalmente il canone con cui ogni attore della comunitagrave internazionale egrave stato chiamato a misurarsi

Il versante settentrionale ha vissuto tale confronto con una postura tendenzialmente assertiva e unidirezionale tipica di Paesi che si percepiscono come i depositari e gli interpreti autentici dei ldquodiritti dellrsquouomordquo4 Tuttavia una volta scolpiti sulle tavole del diritto internazionale i diritti umani e tra di essi il diritto di libertagrave religiosa sono divenuti un tertium comparationis che colloca i diversi attori regionali e nazionali sul medesimo piano interpellando in ugual misura sia chi ardisce reclamare qualche forma di paternitagrave rispetto al loro momento genetico e alla loro positivizzazione sia quanti sono stati considerati epigoni piugrave tardivi In tema di libertagrave religiosa questo progressivo ldquolivellamento delle preteserdquo egrave stato particolarmente evidente in sede ONU con il crescente attivismo dei ldquoPaesi musulmanirdquo appartenenti allrsquoOrganizzazione della Cooperazione Islamica (OCI)5 Questi ultimi infatti insistendo sui pericoli dellrsquoldquoislamofobiardquo in Occidente e dunque

3 Cfr al riguardo W KYMLICKA Multicultural Odysseys Navigating the New

International Politics of Diversity Oxford University Press Oxford-New York 2007 in specie pp 27-55 ma anche le osservazioni di S MOYN The Last Utopia Human Rights in

History The Belknap Press of Harvard University Press Cambridge Massachusetts and London 2010 pp 94-119

4 Cfr ad esempio per lrsquoaltalenante e non sempre coerente approccio dellrsquoUE al tema

U KHALIQ Ethical Dimensions of the Foreign Policy of the European Union A Legal

Appraisal Cambridge University Press Cambridge 2008 5 Cfr in particolare la lista dei numerosi interventi in materia nel sito ufficiale

dellrsquoOrganizzazione wwwoic-ociorgoicv2pagep_id=168ampp_ref=57amplan=en e T

KAYAOĞLU A Rights Agenda for the Muslim World The Organization of Islamic

Cooperationrsquos Evolving Human Rights Framework Brookings Doha Center Analysis Paper Doha-Washington D C n 6 January 2013 Per una reazione a tale attivismo si veda F

STRUumlNING Freedom of Speech is a Human Right How Islamic Organizations Are Threatening Our Basic Rights Discussion paper Strasemann Foundation September 2013 in particolare pp 19-27 in httpwwwstresemann-stiftungdewp-contentuploads201309 Stresemann-Stiftung-FS2013-Freedom-of-Speech-Human-RightWWWpdf (entrambi i siti consultati il 20 novembre 2013)

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facendo leva su una nozione in grado di evidenziare le incongruenze in materia di diritti fondamentali dei Paesi del nord hanno posto lrsquoEuropa in imbarazzo ndash e talvolta in minoranza ndash in seno agli organismi internazionali6 Il riconoscimento sincrono per tutti i Paesi di ldquodiritti universalirdquo affidati a unrsquointerpretazione dipendente dai mutevoli equilibri internazionali ha cosigrave rappresentato da una parte una forma di superamento del gap storico-temporale tra le diverse esperienze regionali dallrsquoaltra la legittimazione di una ldquoreciprocitagrave bidirezionalerdquo e transnazionale rispetto alla quale il ruolo degli attori non statali ha acquistato un rilievo fondamentale

Anche nellrsquoarea geografica qui considerata gli stati nazionali devono dunque confrontarsi da una parte con un concetto di libertagrave religiosa tendenzialmente ldquounitariordquo percheacute modellato sul paradigma internazionale formalmente riconosciuto da tutti gli stati della regione7 dallrsquoaltro con pubbliche opinioni e movimenti che condividono aspirazioni e timori oltre che una diffusa insoddisfazione nei confronti delle proprie rappresentanze politiche parlamentari8

6 Si veda S ANGELETTI Freedom of religion freedom of expression and the United

Nations recognizing values and rights in the ldquodefamation of religionsrdquo discourse in Stato Chiese e pluralismo confessionale Rivista telematica (wwwstatoechieseit) ottobre 2012 e piugrave in generale per un orientamento empatico con le tesi dellrsquoOCI Islamophobia The Challenge of Pluralism in the 21st Century a cura di JL Esposito I Kalin Oxford University Press Oxford-New York 2011 con il contributo di J CEacuteSARI Islamophobia in the West A

Comparison between Europe and the United States pp 21-45 consultabile anche online a cura del Prince Alwaleed Bin Talal Center for Muslim-Christian Understanding Georgetown University httpwww12georgetownedusfsdocsACMCU_Islamophobia_txt _99pdf (consultato il 25 novembre 2013)

7 Il prototipo formalmente piugrave seguito egrave quello delineato dallrsquoart 18 del Patto Internazionale sui diritti civili e politici del 16 dicembre 1966 piugrave ambiguo del corrispondente articolo della Dichiarazione Universale del 1948 che faceva esplicito riferimento alla ldquolibertagrave di cambiare religione o credordquo Cfr per una sintesi tra i

tantissimi il classico di M EVANS Religious liberty and international law in Europe

Cambridge University Press Cambridge 1997 in specie pp 172-261 K BOYLE Freedom

of Religion in International Law in Religion Human Rights and International Law cit (nota 2) pp 23-51 e di recente Religioacuten y Derecho internacional a cura di MR Blanco JG Ayesta Editorial Comares SL Granada 2013

La lista dei paesi Mena che hanno firmato e ratificato il citato Patto del 1966 egrave consultabile allrsquoindirizzo httptreatiesunorgPagesViewDetailsaspxsrc= TREATYampmtdsg _no=IV-4ampchapter=4amplang=en (consultato il 20 novembre 2013) mentre N GEORGES Le

droit des minoriteacutes Le cas des chreacutetiens en Orient arabe Presses Universitaires drsquoAix-Marseille Aix-En-Provence 2012 pp 35 ss fornisce unrsquoampia panoramica sul tema

8 Cfr ad esempio per una prima lista delle organizzazioni regionali impegnate nella

difesa e promozione dei diritti umani httpwwwderechosnetlinksngoregionalmenahtml

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Il riferimento a un tertium comparationis collocato sul livello internazionale ha prodotto un movimento centrifugo ndash e reazioni centripete ndash su entrambe le rive del Mediterraneo In Europa il processo di internazionalizzazione del diritto di libertagrave religiosa si egrave accompagnato con la sua crescente ldquoregionalizzazionerdquo Consiglio drsquoEuropa e Unione Europea hanno infatti progressivamente definito un ldquomodello europeordquo di libertagrave religiosa che si pone in un rapporto a un tempo di dipendenza e di specificazione sia nei confronti del piugrave ampio paradigma internazionale allrsquointerno del quale esso deve poi confrontarsi con altre esperienze regionali come ad esempio il ldquomodellordquo statunitense e appunto quello ldquoislamicordquo sia nei confronti dei singoli sistemi nazionali del ldquoVecchio Continenterdquo9 Con modalitagrave comparabili sul versante MENA il tertium comparationis internazionale al di lagrave delle note e risalenti riserve avanzate da alcuni Paesi proprio in relazione al diritto di libertagrave religiosa10 ha influito sullrsquoistituzione e sui lavori delle istanze

(consultato il 20 novembre 2013)

9 Cfr M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 262 ss il pionieristico lavoro di S

FERRARI Church and State in Europe Common Pattern and Challenges in Which

Relationships between Churches and the European Union Thoughts for the Future a cura di HJ Kiderlen H Tempel R Torfs Peeters Leuven 1995 pp 33-43 noncheacute per una

sintesi successiva N DOE Law and Religion in Europe A Comparative Introduction Oxford University Press Oxford-New York 2011 in particolare pp 237-264

10 Cfr MA AL-MIDANI La Deacuteclaration universelle des Droits de lrsquoHomme et le droit

musulman in Lectures contemporaines du droit islamique Europe et monde arabe a cura di F Freacutegosi Presses Universitaires de Strasbourg Strasbourg 2004 pp 153-186 N HASEMI

e E QURESHI osservano come ldquo(A)spects of the Universal Declaration of Human Rights passed by the General Assembly in 1948 provoked criticism from representatives of Muslim countries although in the end only Saudi Arabia opposed its passage Muslim nations differed greatly in their willingness to ratify the human-rights conventions subsequently drafted under UN auspices Muslims sometimes charged that international rights norms had a Western or Judeo-Christian bias that prevented their acceptance in Muslim milieusrdquo in Human Rights in The Oxford Encyclopedia of the Islamic World in Oxford Islamic Studies Online (httpwwwoxfordislamicstudiescomarticleoprt236e0325 consultato il 23 novembre 2013) Tuttavia se la questione delle riserve musulmane ai

trattati internazionali egrave ben nota (cfr anche ad esempio SA ALDEEB ABU SAHLIEH

Les musulmans face aux droits de lrsquohomme Eacutetude et documents Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2013 2a ed pp 116-118) meno conosciuto egrave il contributo dei Paesi a maggioranza musulmana nellrsquoaffermazione e definizione dei diritti dellrsquouomo su cui si concentra invece S WALTZ Universal Human Rights The Contribution of Muslim States

in Human Rights Quarterly 26 n 4 2004 pp 799ndash844 Per una piugrave ampia riflessione sulla questione cfr KA EL FADL The Human Rights

Commitment in Modern Islam in Human Rights and Responsibilities in the World Religions a cura di J Runzo NM Martin A Sharma Oneworld Publications Oxford 2003 pp 301-364

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sovranazionali regionali soprattutto Lega Araba e OCI11 costituendo al contempo una sfida crescente per gli ordinamenti nazionali che ne hanno progressivamente adottato se non la sostanza il lessico e le articolazioni tematiche12

11 Cfr per una lista delle ormai numerose carte regionali ldquomusulmanerdquo Projets de

Constitutions islamiques et Deacuteclarations des Droits de lrsquoHomme dans le monde arabo-musulman a cura di SA Aldeeb Abu Sahlieh 2a ed Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2012

12 Che il diritto di libertagrave religiosa nellrsquoarea MENA sia oggetto di particolari limitazioni sia sociali sia giuridiche egrave noto cfr per tutti Pew Research Center Arab Spring Adds to Global Restrictions on Religion June 2013 in httpwwwpewforumorg2013 0620arab-spring-restrictions-on-religion-findings (consultato il 23 novembre 2013) e i dati che emergono piugrave analiticamente dalle sintesi nazionali pubblicate in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo Rapporti nazionali sulla salvaguardia della libertagrave religiosa un paradigma alternativo a cura di A Ferrari il Mulino Bologna 2012 Nello stesso tempo non va trascurato lrsquoeffetto che i diritti dellrsquouomo internazionalmente garantiti esercitano sul ldquocostituzionalismo musulmanordquo e in particolare sulle sue espressioni piugrave recenti Se infatti raramente le fonti del diritto internazionale sono oggetto di rinvio da parte delle

Costituzioni dei Paesi MENA (cfr ad esempio R WOLFRUM Constitutionalism in

Islamic Countries A Survey from the Perspective of International Law in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity a cura di R Grote TJ Roumlder Oxford University Press Oxford-New York 2012 pp 77-88) i nuovi testi costituzionali cominciano a manifestare unrsquoapertura maggiore Il Preambolo della Costituzione marocchina del 29 luglio 2011 ldquopartie inteacutegrante de la (hellip) Constitutionrdquo esprime ad esempio lrsquoimpegno del Regno ldquomembre actif au sein des organisations internationalesrdquo ldquoagrave souscrire aux principes droits et obligations eacutenonceacutes dans leurs chartes et conventions respectivesrdquo riaffermando ldquoson attachement aux droits de lrsquoHomme tels qursquoils sont universellement reconnus ainsi que sa volonteacute de continuer agrave œuvrer pour preacuteserver la paix et la seacutecuriteacute dans le monderdquo Il medesimo Preambolo esprime poi anche la volontagrave del Marocco sia a ldquoproteacuteger et promouvoir les dispositifs des droits de lrsquoHomme et du droit international humanitaire et contribuer agrave leur deacuteveloppement dans leur indivisibiliteacute et leur universaliteacuterdquo sia soprattutto a ldquoaccorder aux conventions internationales ducircment ratifieacutees par lui dans le cadre des dispositions de la Constitution et des lois du Royaume dans le respect de son identiteacute nationale immuable et degraves la publication de ces conventions la primauteacute sur le droit interne du pays et harmoniser en conseacutequence les dispositions pertinentes de sa leacutegislation nationalerdquo Il ruolo da attribuire al diritto internazionale nella gerarchia delle fonti egrave peraltro oggetto di dibattito anche in Tunisia Accogliendo le osservazioni della Commissione di Venezia (cfr il n 40 delle Osservazioni in httpwww venicecoeintwebformsdocumentspdf=CDL28201329034- f consultato il 20 settembre 2013) infatti il preambolo della Costituzione del gennaio 2014 (parte integrante della Costituzione in base al successivo art 145) esprime ldquolrsquoattachement (hellip) aux enseignements de lrsquoIslam (hellip) et des hauts principes des droits de lrsquoHomme universelsrdquo assegnando allo stato il ruolo di garante della ldquosupreacutematie de la loi le respect des liberteacutes et des droits de lrsquoHommerdquo In questo modo risulta attenuata anche la scelta dellrsquoart 20 della medesima Costituzione di collocare i trattati internazionali approvati e ratificati a un livello superiore alla legge ordinaria ma inferiore alla

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La sensazione egrave che in tale contesto gli assetti tradizionali del diritto di libertagrave religiosa nello spazio geo-politico mediterraneo cosigrave universalmente cruciale stiano profondamente cambiando Il cambiamento si avverte innanzitutto nelle opposte preoccupazioni manifestate da una parte da chi teme gli effetti della ldquorivincita di Diordquo dallrsquoaltra da chi contesta gli esiti ndash ritenuti liberticidi ndash di una reazione ldquosecolarerdquo nei confronti del ldquoritornordquo della religione nella sfera pubblica13 Costituzione decisione che aveva suscitato la reazione di numerose organizzazioni non governative volta a inserire anche i trattati piugrave importanti ndash e specialmente quelli riferiti alla protezione dei diritti umani ndash allrsquointerno del blocco di costituzionalitagrave cfr ad

esempio httpwwwarticle19orgresourcesphpresource37131frtunisie-article-19-recomm ande20dE28099amEFBFBDC2A9liorer-davantage-le-projet-de-la-constitut ion-afin-dE28099EFBFBDC2AAtre-en-conformitEFBFBDC2A9-av ec-le-droit-international (consultato il 20 settembre 2013)

Lrsquoinfluenza del diritto internazionale egrave poi evidente nei trattati stipulati dai Paesi dellrsquoarea Mena con lrsquoldquoente esponenzialerdquo di riferimento della riva nord cfr ad esempio lrsquoart 2 del pionieristico Accordo di Associazione tra Tunisia e Unione Europea il 17 luglio 1995 per il quale ldquo(L)e relazioni tra le parti cosigrave come tutte le disposizioni del presente accordo si fondano sul rispetto dei principi democratici e dei diritti dellrsquouomo cui si ispira la loro politica interna e internazionale e che costituiscono un elemento essenziale dellrsquoaccordordquo Con riferimento a un trattato internazionale cfr poi lrsquoart 7 del Trattato di amicizia buon vicinato e cooperazione fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Tunisina del 10 febbraio 2003 che con una clausola divenuta di stile (cfr ad esempio la l n 27 del 20 marzo 2009 Principi Generali) afferma che ldquole Alte Parti Contraenti rispetteranno i diritti umani e le libertagrave fondamentali ivi compresa la libertagrave di pensiero coscienza religione e culto senza effettuare discriminazioni in base alla razza al sesso alla lingua o alla religionerdquo Infine la medesima influenza traspare anche nei crescenti ndash pur se assai diversificati e spesso ancora piuttosto contorti e restrittivi - riferimenti ldquointernirdquo al diritto di libertagrave religiosa eo di coscienza ndash noncheacute al principio di uguaglianza senza discriminazioni su basi religiose - ormai contenuti in pressocheacute tutte le Costituzioni dellrsquoarea considerata cfr ad esempio lrsquoart 3 della Costituzione marocchina lrsquoart 6 della Costituzione tunisina lrsquoart 36 della Costituzione algerina gli artt 64 e 235 della Costituzione egiziana approvata nel gennaio 2014 lrsquoart 1 del progetto di Costituzione libico per la transizione del marzo 2011 lrsquoart 14 della Costituzione giordana la parte finale del Preambolo e gli artt 3 e 33 della Costituzione siriana del 25 febbraio 2012 lrsquoart 24 della Costituzione turca e lrsquoart 18 della Costituzione palestinese

13 Cfr H BIELEFELDT Freedom of Religion or Belief ndash A Human Right under Pressure in

Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 15ndash35 BJ GRIM Religion Law

and Social Conflict in the 21st Century Findings from Sociological Research ibid pp 249ndash271 e piugrave ampiamente per una sintesi su scala globale i contributi raccolti in The Future of Religious Freedom Global Challenges a cura di AD Hertzke Oxford University Press Oxford-New York 2012 Di AD HERTZKE si veda anche Religious Freedom in the World

Today Paradox and Promise in Universal Rights in a World of Diversity The Case of Religious Freedom a cura di MA Glendon HF Zacher Pontifical Academy of Social Sciences Acta 17 Vatican City 2012 in httpwwwpassvacontentdamscienzesociali pdfacta17-h ertzkepdf (consultato il 20 settembre 2013) Allrsquointerpretazione di questi Autori assai

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Tali timori riflettono una radicale trasformazione della classica querelle tra clericali e anticlericali conosciuta con diverse varianti nel corso dei secoli dalle societagrave del nord Essi infatti catalizzano oggi paure diffuse su entrambe le sponde del Mediterraneo e scaturiscono dalla consapevolezza dellrsquoirreversibilitagrave della globalizzazione del pluralismo (reale) e delle necessarie trasformazioni delle modalitagrave di esercizio della sovranitagrave politica degli stati nazionali

La stabilizzazione della presenza musulmana in Europa da un lato e il crescente influsso che il modello costituzionalistico sviluppato nella sponda nord esercita sulla riva sud dallrsquoaltro giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione del diritto di libertagrave religiosa La contestuale apparizione di un ldquoislam europeordquo e di un rinnovato ldquocostituzionalismo musulmanordquo obbliga a unrsquoopzione improrogabile per (e a unrsquoeffettiva inculturazione dei) ldquodiritti universalirdquo rappresentando per la libertagrave religiosa un momento di svolta di cui si egrave appena cominciato a registrare gli effetti

Appare allora evidente come un primo sguardo al percorso del diritto di libertagrave religiosa nelle due rive del Mediterraneo qui soltanto abbozzato in riferimento ai Paesi dellrsquoEuropa occidentale e agli stati MENA a maggioranza musulmana riveli due esperienze che pur nellrsquoovvia presupposizione delle molteplici diversitagrave appaiono fin dallrsquoinizio reciprocamente intellegibili e suscettibili di una lettura fondamentalmente sinottica14 2 - La libertagrave religiosa come prima libertagrave

21 - La sponda nord

favorevole nei confronti del ruolo civico delle religioni si contrappone quella di chi partendo dal presupposto della indefinibilitagrave della nozione di religione e riproponendo una versione aggiornata di questrsquoultima come oppio ndash o meglio nebbia ndash dei popoli tende invece a interpretare le politiche in favore della libertagrave religiosa come tentativi di ldquoessenzializzarerdquo ldquoburocratizzarerdquo e dunque complicare strumentalmente problemi la cui eziologia dipende da molteplici fattori occultati nel momento in cui si privilegia

lrsquoottica della tutela e promozione della religione cfr per tutti E SHAKMAN HURD Whatrsquos wrong with promoting religious freedom in httpmideastafricaforeignpolicycomposts 20130612whats_wrong_with_promoting_religious_freedom (consultato il 22 novembre 2013)

14 Una prima analisi si puograve ritrovare nel volume Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12)

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 2: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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African) ha evidenziato in modo del tutto speciale il ruolo giocato dal ldquoformante religiosordquo e dal diritto di libertagrave religiosa nella definizione dei protagonisti e dei contenuti dei processi costituenti ponendo in primo piano come in ogni momento fondativo il rapporto tra religione e forme di stato e di governo

Nello stesso tempo lrsquointerdipendenza tra le due sponde ha reso tale ldquotransizionerdquo un fenomeno globale essa non avviene infatti solo ldquoal cospettordquo della riva nord ma ldquoinsiemerdquo ad altre e speculari trasformazioni che coinvolgono lrsquointero bacino Mediterraneo La comunicazione e lrsquointerdipendenza tra i modelli di libertagrave religiosa di questrsquoarea geo-politica acquistano cosigrave un importante significato simbolico Crocevia di popoli spazio storicamente globalizzato il Mediterraneo egrave stato da sempre anche spazio ldquoglobalizzanterdquo per la (volontagrave di) irradiazione universale delle filosofie delle religioni e delle culture sviluppatesi entro i suoi confini In particolare diritto ebraico diritto canonico e diritto islamico le cui storie si sono piugrave volte intrecciate hanno costituito lrsquoepicentro di un moto di civiltagrave dalle radici comuni che ha raggiunto le piugrave distanti latitudini divenendo essi stessi nelle loro differenti traduzioni politiche e culturali la pietra angolare dinamica e complessa del discorso universale - e sempre piugrave plurale - sui diritti dellrsquouomo2 Oggi entrambe le sponde del Mediterraneo si trovano a ridefinire le proprie posizioni rispetto a diritti dellrsquouomo non piugrave semplicemente ldquoesportatirdquo ma ldquoimportatirdquo pur secondo modalitagrave assai delicate e non di rado contraddittorie nei rispettivi ordinamenti giuridici locali Di conseguenza il confronto intra-mediterraneo sulla libertagrave religiosa non puograve piugrave essere compreso al di fuori di una prospettiva globale e del rapporto dei diversi attori regionali con i diritti dellrsquouomo cosigrave come discussi e disciplinati nella piugrave ampia e composita platea internazionale

2 Cfr in particolare AE MAYER Islam and Human Rights Tradition and Politics

Westview Press Boulder-Colorado 2012 A GUICHON Some Arguments on the

Universality of Human Rights in Islam MA BADERIN The Role of Islam in Human Rights

and Development in Muslim States entrambi in Religion Human Rights and International Law a cura di J Rehman SC Breau Martinus Nijoff Publishers Leiden-Boston 2007 pp 167-194 e 321-358 e piugrave di recente N COX The Clash of Unprovable Universalisms -

International Human Rights and Islamic Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 2 2013 pp 307-329 (Ben pluralisticamente) Musulmani saranno anche il senegalese Doudou Diegravene e la pachistana Asma Jahangir rispettivamente Relatore Speciale alle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di razzismo discriminazione razziale xenofobia e intolleranza dal 2002 al 2008 e Relatrice Speciale alle Nazioni Unite sulla libertagrave religiosa e di credo dal 2004 al 2010

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Il secondo dopoguerra ha rappresentato il punto drsquoinizio di tale processo Dopo il 1945 infatti lrsquoOccidente con il consenso e la diretta partecipazione delle sue religioni storiche tradizioni cristiane ed ebraismo ha costruito la propria ldquoformardquo politica strutturando il rapporto tra stati e religioni in senso democratico-costituzionale laico ndash secular nei contesti prevalentemente protestanti - e pluralista Simultaneamente allrsquointernazionalizzazione dei diritti dellrsquouomo e al processo di decolonizzazione3 tale assetto egrave divenuto anche formalmente il canone con cui ogni attore della comunitagrave internazionale egrave stato chiamato a misurarsi

Il versante settentrionale ha vissuto tale confronto con una postura tendenzialmente assertiva e unidirezionale tipica di Paesi che si percepiscono come i depositari e gli interpreti autentici dei ldquodiritti dellrsquouomordquo4 Tuttavia una volta scolpiti sulle tavole del diritto internazionale i diritti umani e tra di essi il diritto di libertagrave religiosa sono divenuti un tertium comparationis che colloca i diversi attori regionali e nazionali sul medesimo piano interpellando in ugual misura sia chi ardisce reclamare qualche forma di paternitagrave rispetto al loro momento genetico e alla loro positivizzazione sia quanti sono stati considerati epigoni piugrave tardivi In tema di libertagrave religiosa questo progressivo ldquolivellamento delle preteserdquo egrave stato particolarmente evidente in sede ONU con il crescente attivismo dei ldquoPaesi musulmanirdquo appartenenti allrsquoOrganizzazione della Cooperazione Islamica (OCI)5 Questi ultimi infatti insistendo sui pericoli dellrsquoldquoislamofobiardquo in Occidente e dunque

3 Cfr al riguardo W KYMLICKA Multicultural Odysseys Navigating the New

International Politics of Diversity Oxford University Press Oxford-New York 2007 in specie pp 27-55 ma anche le osservazioni di S MOYN The Last Utopia Human Rights in

History The Belknap Press of Harvard University Press Cambridge Massachusetts and London 2010 pp 94-119

4 Cfr ad esempio per lrsquoaltalenante e non sempre coerente approccio dellrsquoUE al tema

U KHALIQ Ethical Dimensions of the Foreign Policy of the European Union A Legal

Appraisal Cambridge University Press Cambridge 2008 5 Cfr in particolare la lista dei numerosi interventi in materia nel sito ufficiale

dellrsquoOrganizzazione wwwoic-ociorgoicv2pagep_id=168ampp_ref=57amplan=en e T

KAYAOĞLU A Rights Agenda for the Muslim World The Organization of Islamic

Cooperationrsquos Evolving Human Rights Framework Brookings Doha Center Analysis Paper Doha-Washington D C n 6 January 2013 Per una reazione a tale attivismo si veda F

STRUumlNING Freedom of Speech is a Human Right How Islamic Organizations Are Threatening Our Basic Rights Discussion paper Strasemann Foundation September 2013 in particolare pp 19-27 in httpwwwstresemann-stiftungdewp-contentuploads201309 Stresemann-Stiftung-FS2013-Freedom-of-Speech-Human-RightWWWpdf (entrambi i siti consultati il 20 novembre 2013)

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facendo leva su una nozione in grado di evidenziare le incongruenze in materia di diritti fondamentali dei Paesi del nord hanno posto lrsquoEuropa in imbarazzo ndash e talvolta in minoranza ndash in seno agli organismi internazionali6 Il riconoscimento sincrono per tutti i Paesi di ldquodiritti universalirdquo affidati a unrsquointerpretazione dipendente dai mutevoli equilibri internazionali ha cosigrave rappresentato da una parte una forma di superamento del gap storico-temporale tra le diverse esperienze regionali dallrsquoaltra la legittimazione di una ldquoreciprocitagrave bidirezionalerdquo e transnazionale rispetto alla quale il ruolo degli attori non statali ha acquistato un rilievo fondamentale

Anche nellrsquoarea geografica qui considerata gli stati nazionali devono dunque confrontarsi da una parte con un concetto di libertagrave religiosa tendenzialmente ldquounitariordquo percheacute modellato sul paradigma internazionale formalmente riconosciuto da tutti gli stati della regione7 dallrsquoaltro con pubbliche opinioni e movimenti che condividono aspirazioni e timori oltre che una diffusa insoddisfazione nei confronti delle proprie rappresentanze politiche parlamentari8

6 Si veda S ANGELETTI Freedom of religion freedom of expression and the United

Nations recognizing values and rights in the ldquodefamation of religionsrdquo discourse in Stato Chiese e pluralismo confessionale Rivista telematica (wwwstatoechieseit) ottobre 2012 e piugrave in generale per un orientamento empatico con le tesi dellrsquoOCI Islamophobia The Challenge of Pluralism in the 21st Century a cura di JL Esposito I Kalin Oxford University Press Oxford-New York 2011 con il contributo di J CEacuteSARI Islamophobia in the West A

Comparison between Europe and the United States pp 21-45 consultabile anche online a cura del Prince Alwaleed Bin Talal Center for Muslim-Christian Understanding Georgetown University httpwww12georgetownedusfsdocsACMCU_Islamophobia_txt _99pdf (consultato il 25 novembre 2013)

7 Il prototipo formalmente piugrave seguito egrave quello delineato dallrsquoart 18 del Patto Internazionale sui diritti civili e politici del 16 dicembre 1966 piugrave ambiguo del corrispondente articolo della Dichiarazione Universale del 1948 che faceva esplicito riferimento alla ldquolibertagrave di cambiare religione o credordquo Cfr per una sintesi tra i

tantissimi il classico di M EVANS Religious liberty and international law in Europe

Cambridge University Press Cambridge 1997 in specie pp 172-261 K BOYLE Freedom

of Religion in International Law in Religion Human Rights and International Law cit (nota 2) pp 23-51 e di recente Religioacuten y Derecho internacional a cura di MR Blanco JG Ayesta Editorial Comares SL Granada 2013

La lista dei paesi Mena che hanno firmato e ratificato il citato Patto del 1966 egrave consultabile allrsquoindirizzo httptreatiesunorgPagesViewDetailsaspxsrc= TREATYampmtdsg _no=IV-4ampchapter=4amplang=en (consultato il 20 novembre 2013) mentre N GEORGES Le

droit des minoriteacutes Le cas des chreacutetiens en Orient arabe Presses Universitaires drsquoAix-Marseille Aix-En-Provence 2012 pp 35 ss fornisce unrsquoampia panoramica sul tema

8 Cfr ad esempio per una prima lista delle organizzazioni regionali impegnate nella

difesa e promozione dei diritti umani httpwwwderechosnetlinksngoregionalmenahtml

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Il riferimento a un tertium comparationis collocato sul livello internazionale ha prodotto un movimento centrifugo ndash e reazioni centripete ndash su entrambe le rive del Mediterraneo In Europa il processo di internazionalizzazione del diritto di libertagrave religiosa si egrave accompagnato con la sua crescente ldquoregionalizzazionerdquo Consiglio drsquoEuropa e Unione Europea hanno infatti progressivamente definito un ldquomodello europeordquo di libertagrave religiosa che si pone in un rapporto a un tempo di dipendenza e di specificazione sia nei confronti del piugrave ampio paradigma internazionale allrsquointerno del quale esso deve poi confrontarsi con altre esperienze regionali come ad esempio il ldquomodellordquo statunitense e appunto quello ldquoislamicordquo sia nei confronti dei singoli sistemi nazionali del ldquoVecchio Continenterdquo9 Con modalitagrave comparabili sul versante MENA il tertium comparationis internazionale al di lagrave delle note e risalenti riserve avanzate da alcuni Paesi proprio in relazione al diritto di libertagrave religiosa10 ha influito sullrsquoistituzione e sui lavori delle istanze

(consultato il 20 novembre 2013)

9 Cfr M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 262 ss il pionieristico lavoro di S

FERRARI Church and State in Europe Common Pattern and Challenges in Which

Relationships between Churches and the European Union Thoughts for the Future a cura di HJ Kiderlen H Tempel R Torfs Peeters Leuven 1995 pp 33-43 noncheacute per una

sintesi successiva N DOE Law and Religion in Europe A Comparative Introduction Oxford University Press Oxford-New York 2011 in particolare pp 237-264

10 Cfr MA AL-MIDANI La Deacuteclaration universelle des Droits de lrsquoHomme et le droit

musulman in Lectures contemporaines du droit islamique Europe et monde arabe a cura di F Freacutegosi Presses Universitaires de Strasbourg Strasbourg 2004 pp 153-186 N HASEMI

e E QURESHI osservano come ldquo(A)spects of the Universal Declaration of Human Rights passed by the General Assembly in 1948 provoked criticism from representatives of Muslim countries although in the end only Saudi Arabia opposed its passage Muslim nations differed greatly in their willingness to ratify the human-rights conventions subsequently drafted under UN auspices Muslims sometimes charged that international rights norms had a Western or Judeo-Christian bias that prevented their acceptance in Muslim milieusrdquo in Human Rights in The Oxford Encyclopedia of the Islamic World in Oxford Islamic Studies Online (httpwwwoxfordislamicstudiescomarticleoprt236e0325 consultato il 23 novembre 2013) Tuttavia se la questione delle riserve musulmane ai

trattati internazionali egrave ben nota (cfr anche ad esempio SA ALDEEB ABU SAHLIEH

Les musulmans face aux droits de lrsquohomme Eacutetude et documents Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2013 2a ed pp 116-118) meno conosciuto egrave il contributo dei Paesi a maggioranza musulmana nellrsquoaffermazione e definizione dei diritti dellrsquouomo su cui si concentra invece S WALTZ Universal Human Rights The Contribution of Muslim States

in Human Rights Quarterly 26 n 4 2004 pp 799ndash844 Per una piugrave ampia riflessione sulla questione cfr KA EL FADL The Human Rights

Commitment in Modern Islam in Human Rights and Responsibilities in the World Religions a cura di J Runzo NM Martin A Sharma Oneworld Publications Oxford 2003 pp 301-364

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sovranazionali regionali soprattutto Lega Araba e OCI11 costituendo al contempo una sfida crescente per gli ordinamenti nazionali che ne hanno progressivamente adottato se non la sostanza il lessico e le articolazioni tematiche12

11 Cfr per una lista delle ormai numerose carte regionali ldquomusulmanerdquo Projets de

Constitutions islamiques et Deacuteclarations des Droits de lrsquoHomme dans le monde arabo-musulman a cura di SA Aldeeb Abu Sahlieh 2a ed Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2012

12 Che il diritto di libertagrave religiosa nellrsquoarea MENA sia oggetto di particolari limitazioni sia sociali sia giuridiche egrave noto cfr per tutti Pew Research Center Arab Spring Adds to Global Restrictions on Religion June 2013 in httpwwwpewforumorg2013 0620arab-spring-restrictions-on-religion-findings (consultato il 23 novembre 2013) e i dati che emergono piugrave analiticamente dalle sintesi nazionali pubblicate in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo Rapporti nazionali sulla salvaguardia della libertagrave religiosa un paradigma alternativo a cura di A Ferrari il Mulino Bologna 2012 Nello stesso tempo non va trascurato lrsquoeffetto che i diritti dellrsquouomo internazionalmente garantiti esercitano sul ldquocostituzionalismo musulmanordquo e in particolare sulle sue espressioni piugrave recenti Se infatti raramente le fonti del diritto internazionale sono oggetto di rinvio da parte delle

Costituzioni dei Paesi MENA (cfr ad esempio R WOLFRUM Constitutionalism in

Islamic Countries A Survey from the Perspective of International Law in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity a cura di R Grote TJ Roumlder Oxford University Press Oxford-New York 2012 pp 77-88) i nuovi testi costituzionali cominciano a manifestare unrsquoapertura maggiore Il Preambolo della Costituzione marocchina del 29 luglio 2011 ldquopartie inteacutegrante de la (hellip) Constitutionrdquo esprime ad esempio lrsquoimpegno del Regno ldquomembre actif au sein des organisations internationalesrdquo ldquoagrave souscrire aux principes droits et obligations eacutenonceacutes dans leurs chartes et conventions respectivesrdquo riaffermando ldquoson attachement aux droits de lrsquoHomme tels qursquoils sont universellement reconnus ainsi que sa volonteacute de continuer agrave œuvrer pour preacuteserver la paix et la seacutecuriteacute dans le monderdquo Il medesimo Preambolo esprime poi anche la volontagrave del Marocco sia a ldquoproteacuteger et promouvoir les dispositifs des droits de lrsquoHomme et du droit international humanitaire et contribuer agrave leur deacuteveloppement dans leur indivisibiliteacute et leur universaliteacuterdquo sia soprattutto a ldquoaccorder aux conventions internationales ducircment ratifieacutees par lui dans le cadre des dispositions de la Constitution et des lois du Royaume dans le respect de son identiteacute nationale immuable et degraves la publication de ces conventions la primauteacute sur le droit interne du pays et harmoniser en conseacutequence les dispositions pertinentes de sa leacutegislation nationalerdquo Il ruolo da attribuire al diritto internazionale nella gerarchia delle fonti egrave peraltro oggetto di dibattito anche in Tunisia Accogliendo le osservazioni della Commissione di Venezia (cfr il n 40 delle Osservazioni in httpwww venicecoeintwebformsdocumentspdf=CDL28201329034- f consultato il 20 settembre 2013) infatti il preambolo della Costituzione del gennaio 2014 (parte integrante della Costituzione in base al successivo art 145) esprime ldquolrsquoattachement (hellip) aux enseignements de lrsquoIslam (hellip) et des hauts principes des droits de lrsquoHomme universelsrdquo assegnando allo stato il ruolo di garante della ldquosupreacutematie de la loi le respect des liberteacutes et des droits de lrsquoHommerdquo In questo modo risulta attenuata anche la scelta dellrsquoart 20 della medesima Costituzione di collocare i trattati internazionali approvati e ratificati a un livello superiore alla legge ordinaria ma inferiore alla

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La sensazione egrave che in tale contesto gli assetti tradizionali del diritto di libertagrave religiosa nello spazio geo-politico mediterraneo cosigrave universalmente cruciale stiano profondamente cambiando Il cambiamento si avverte innanzitutto nelle opposte preoccupazioni manifestate da una parte da chi teme gli effetti della ldquorivincita di Diordquo dallrsquoaltra da chi contesta gli esiti ndash ritenuti liberticidi ndash di una reazione ldquosecolarerdquo nei confronti del ldquoritornordquo della religione nella sfera pubblica13 Costituzione decisione che aveva suscitato la reazione di numerose organizzazioni non governative volta a inserire anche i trattati piugrave importanti ndash e specialmente quelli riferiti alla protezione dei diritti umani ndash allrsquointerno del blocco di costituzionalitagrave cfr ad

esempio httpwwwarticle19orgresourcesphpresource37131frtunisie-article-19-recomm ande20dE28099amEFBFBDC2A9liorer-davantage-le-projet-de-la-constitut ion-afin-dE28099EFBFBDC2AAtre-en-conformitEFBFBDC2A9-av ec-le-droit-international (consultato il 20 settembre 2013)

Lrsquoinfluenza del diritto internazionale egrave poi evidente nei trattati stipulati dai Paesi dellrsquoarea Mena con lrsquoldquoente esponenzialerdquo di riferimento della riva nord cfr ad esempio lrsquoart 2 del pionieristico Accordo di Associazione tra Tunisia e Unione Europea il 17 luglio 1995 per il quale ldquo(L)e relazioni tra le parti cosigrave come tutte le disposizioni del presente accordo si fondano sul rispetto dei principi democratici e dei diritti dellrsquouomo cui si ispira la loro politica interna e internazionale e che costituiscono un elemento essenziale dellrsquoaccordordquo Con riferimento a un trattato internazionale cfr poi lrsquoart 7 del Trattato di amicizia buon vicinato e cooperazione fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Tunisina del 10 febbraio 2003 che con una clausola divenuta di stile (cfr ad esempio la l n 27 del 20 marzo 2009 Principi Generali) afferma che ldquole Alte Parti Contraenti rispetteranno i diritti umani e le libertagrave fondamentali ivi compresa la libertagrave di pensiero coscienza religione e culto senza effettuare discriminazioni in base alla razza al sesso alla lingua o alla religionerdquo Infine la medesima influenza traspare anche nei crescenti ndash pur se assai diversificati e spesso ancora piuttosto contorti e restrittivi - riferimenti ldquointernirdquo al diritto di libertagrave religiosa eo di coscienza ndash noncheacute al principio di uguaglianza senza discriminazioni su basi religiose - ormai contenuti in pressocheacute tutte le Costituzioni dellrsquoarea considerata cfr ad esempio lrsquoart 3 della Costituzione marocchina lrsquoart 6 della Costituzione tunisina lrsquoart 36 della Costituzione algerina gli artt 64 e 235 della Costituzione egiziana approvata nel gennaio 2014 lrsquoart 1 del progetto di Costituzione libico per la transizione del marzo 2011 lrsquoart 14 della Costituzione giordana la parte finale del Preambolo e gli artt 3 e 33 della Costituzione siriana del 25 febbraio 2012 lrsquoart 24 della Costituzione turca e lrsquoart 18 della Costituzione palestinese

13 Cfr H BIELEFELDT Freedom of Religion or Belief ndash A Human Right under Pressure in

Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 15ndash35 BJ GRIM Religion Law

and Social Conflict in the 21st Century Findings from Sociological Research ibid pp 249ndash271 e piugrave ampiamente per una sintesi su scala globale i contributi raccolti in The Future of Religious Freedom Global Challenges a cura di AD Hertzke Oxford University Press Oxford-New York 2012 Di AD HERTZKE si veda anche Religious Freedom in the World

Today Paradox and Promise in Universal Rights in a World of Diversity The Case of Religious Freedom a cura di MA Glendon HF Zacher Pontifical Academy of Social Sciences Acta 17 Vatican City 2012 in httpwwwpassvacontentdamscienzesociali pdfacta17-h ertzkepdf (consultato il 20 settembre 2013) Allrsquointerpretazione di questi Autori assai

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Tali timori riflettono una radicale trasformazione della classica querelle tra clericali e anticlericali conosciuta con diverse varianti nel corso dei secoli dalle societagrave del nord Essi infatti catalizzano oggi paure diffuse su entrambe le sponde del Mediterraneo e scaturiscono dalla consapevolezza dellrsquoirreversibilitagrave della globalizzazione del pluralismo (reale) e delle necessarie trasformazioni delle modalitagrave di esercizio della sovranitagrave politica degli stati nazionali

La stabilizzazione della presenza musulmana in Europa da un lato e il crescente influsso che il modello costituzionalistico sviluppato nella sponda nord esercita sulla riva sud dallrsquoaltro giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione del diritto di libertagrave religiosa La contestuale apparizione di un ldquoislam europeordquo e di un rinnovato ldquocostituzionalismo musulmanordquo obbliga a unrsquoopzione improrogabile per (e a unrsquoeffettiva inculturazione dei) ldquodiritti universalirdquo rappresentando per la libertagrave religiosa un momento di svolta di cui si egrave appena cominciato a registrare gli effetti

Appare allora evidente come un primo sguardo al percorso del diritto di libertagrave religiosa nelle due rive del Mediterraneo qui soltanto abbozzato in riferimento ai Paesi dellrsquoEuropa occidentale e agli stati MENA a maggioranza musulmana riveli due esperienze che pur nellrsquoovvia presupposizione delle molteplici diversitagrave appaiono fin dallrsquoinizio reciprocamente intellegibili e suscettibili di una lettura fondamentalmente sinottica14 2 - La libertagrave religiosa come prima libertagrave

21 - La sponda nord

favorevole nei confronti del ruolo civico delle religioni si contrappone quella di chi partendo dal presupposto della indefinibilitagrave della nozione di religione e riproponendo una versione aggiornata di questrsquoultima come oppio ndash o meglio nebbia ndash dei popoli tende invece a interpretare le politiche in favore della libertagrave religiosa come tentativi di ldquoessenzializzarerdquo ldquoburocratizzarerdquo e dunque complicare strumentalmente problemi la cui eziologia dipende da molteplici fattori occultati nel momento in cui si privilegia

lrsquoottica della tutela e promozione della religione cfr per tutti E SHAKMAN HURD Whatrsquos wrong with promoting religious freedom in httpmideastafricaforeignpolicycomposts 20130612whats_wrong_with_promoting_religious_freedom (consultato il 22 novembre 2013)

14 Una prima analisi si puograve ritrovare nel volume Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12)

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 3: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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Il secondo dopoguerra ha rappresentato il punto drsquoinizio di tale processo Dopo il 1945 infatti lrsquoOccidente con il consenso e la diretta partecipazione delle sue religioni storiche tradizioni cristiane ed ebraismo ha costruito la propria ldquoformardquo politica strutturando il rapporto tra stati e religioni in senso democratico-costituzionale laico ndash secular nei contesti prevalentemente protestanti - e pluralista Simultaneamente allrsquointernazionalizzazione dei diritti dellrsquouomo e al processo di decolonizzazione3 tale assetto egrave divenuto anche formalmente il canone con cui ogni attore della comunitagrave internazionale egrave stato chiamato a misurarsi

Il versante settentrionale ha vissuto tale confronto con una postura tendenzialmente assertiva e unidirezionale tipica di Paesi che si percepiscono come i depositari e gli interpreti autentici dei ldquodiritti dellrsquouomordquo4 Tuttavia una volta scolpiti sulle tavole del diritto internazionale i diritti umani e tra di essi il diritto di libertagrave religiosa sono divenuti un tertium comparationis che colloca i diversi attori regionali e nazionali sul medesimo piano interpellando in ugual misura sia chi ardisce reclamare qualche forma di paternitagrave rispetto al loro momento genetico e alla loro positivizzazione sia quanti sono stati considerati epigoni piugrave tardivi In tema di libertagrave religiosa questo progressivo ldquolivellamento delle preteserdquo egrave stato particolarmente evidente in sede ONU con il crescente attivismo dei ldquoPaesi musulmanirdquo appartenenti allrsquoOrganizzazione della Cooperazione Islamica (OCI)5 Questi ultimi infatti insistendo sui pericoli dellrsquoldquoislamofobiardquo in Occidente e dunque

3 Cfr al riguardo W KYMLICKA Multicultural Odysseys Navigating the New

International Politics of Diversity Oxford University Press Oxford-New York 2007 in specie pp 27-55 ma anche le osservazioni di S MOYN The Last Utopia Human Rights in

History The Belknap Press of Harvard University Press Cambridge Massachusetts and London 2010 pp 94-119

4 Cfr ad esempio per lrsquoaltalenante e non sempre coerente approccio dellrsquoUE al tema

U KHALIQ Ethical Dimensions of the Foreign Policy of the European Union A Legal

Appraisal Cambridge University Press Cambridge 2008 5 Cfr in particolare la lista dei numerosi interventi in materia nel sito ufficiale

dellrsquoOrganizzazione wwwoic-ociorgoicv2pagep_id=168ampp_ref=57amplan=en e T

KAYAOĞLU A Rights Agenda for the Muslim World The Organization of Islamic

Cooperationrsquos Evolving Human Rights Framework Brookings Doha Center Analysis Paper Doha-Washington D C n 6 January 2013 Per una reazione a tale attivismo si veda F

STRUumlNING Freedom of Speech is a Human Right How Islamic Organizations Are Threatening Our Basic Rights Discussion paper Strasemann Foundation September 2013 in particolare pp 19-27 in httpwwwstresemann-stiftungdewp-contentuploads201309 Stresemann-Stiftung-FS2013-Freedom-of-Speech-Human-RightWWWpdf (entrambi i siti consultati il 20 novembre 2013)

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facendo leva su una nozione in grado di evidenziare le incongruenze in materia di diritti fondamentali dei Paesi del nord hanno posto lrsquoEuropa in imbarazzo ndash e talvolta in minoranza ndash in seno agli organismi internazionali6 Il riconoscimento sincrono per tutti i Paesi di ldquodiritti universalirdquo affidati a unrsquointerpretazione dipendente dai mutevoli equilibri internazionali ha cosigrave rappresentato da una parte una forma di superamento del gap storico-temporale tra le diverse esperienze regionali dallrsquoaltra la legittimazione di una ldquoreciprocitagrave bidirezionalerdquo e transnazionale rispetto alla quale il ruolo degli attori non statali ha acquistato un rilievo fondamentale

Anche nellrsquoarea geografica qui considerata gli stati nazionali devono dunque confrontarsi da una parte con un concetto di libertagrave religiosa tendenzialmente ldquounitariordquo percheacute modellato sul paradigma internazionale formalmente riconosciuto da tutti gli stati della regione7 dallrsquoaltro con pubbliche opinioni e movimenti che condividono aspirazioni e timori oltre che una diffusa insoddisfazione nei confronti delle proprie rappresentanze politiche parlamentari8

6 Si veda S ANGELETTI Freedom of religion freedom of expression and the United

Nations recognizing values and rights in the ldquodefamation of religionsrdquo discourse in Stato Chiese e pluralismo confessionale Rivista telematica (wwwstatoechieseit) ottobre 2012 e piugrave in generale per un orientamento empatico con le tesi dellrsquoOCI Islamophobia The Challenge of Pluralism in the 21st Century a cura di JL Esposito I Kalin Oxford University Press Oxford-New York 2011 con il contributo di J CEacuteSARI Islamophobia in the West A

Comparison between Europe and the United States pp 21-45 consultabile anche online a cura del Prince Alwaleed Bin Talal Center for Muslim-Christian Understanding Georgetown University httpwww12georgetownedusfsdocsACMCU_Islamophobia_txt _99pdf (consultato il 25 novembre 2013)

7 Il prototipo formalmente piugrave seguito egrave quello delineato dallrsquoart 18 del Patto Internazionale sui diritti civili e politici del 16 dicembre 1966 piugrave ambiguo del corrispondente articolo della Dichiarazione Universale del 1948 che faceva esplicito riferimento alla ldquolibertagrave di cambiare religione o credordquo Cfr per una sintesi tra i

tantissimi il classico di M EVANS Religious liberty and international law in Europe

Cambridge University Press Cambridge 1997 in specie pp 172-261 K BOYLE Freedom

of Religion in International Law in Religion Human Rights and International Law cit (nota 2) pp 23-51 e di recente Religioacuten y Derecho internacional a cura di MR Blanco JG Ayesta Editorial Comares SL Granada 2013

La lista dei paesi Mena che hanno firmato e ratificato il citato Patto del 1966 egrave consultabile allrsquoindirizzo httptreatiesunorgPagesViewDetailsaspxsrc= TREATYampmtdsg _no=IV-4ampchapter=4amplang=en (consultato il 20 novembre 2013) mentre N GEORGES Le

droit des minoriteacutes Le cas des chreacutetiens en Orient arabe Presses Universitaires drsquoAix-Marseille Aix-En-Provence 2012 pp 35 ss fornisce unrsquoampia panoramica sul tema

8 Cfr ad esempio per una prima lista delle organizzazioni regionali impegnate nella

difesa e promozione dei diritti umani httpwwwderechosnetlinksngoregionalmenahtml

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Il riferimento a un tertium comparationis collocato sul livello internazionale ha prodotto un movimento centrifugo ndash e reazioni centripete ndash su entrambe le rive del Mediterraneo In Europa il processo di internazionalizzazione del diritto di libertagrave religiosa si egrave accompagnato con la sua crescente ldquoregionalizzazionerdquo Consiglio drsquoEuropa e Unione Europea hanno infatti progressivamente definito un ldquomodello europeordquo di libertagrave religiosa che si pone in un rapporto a un tempo di dipendenza e di specificazione sia nei confronti del piugrave ampio paradigma internazionale allrsquointerno del quale esso deve poi confrontarsi con altre esperienze regionali come ad esempio il ldquomodellordquo statunitense e appunto quello ldquoislamicordquo sia nei confronti dei singoli sistemi nazionali del ldquoVecchio Continenterdquo9 Con modalitagrave comparabili sul versante MENA il tertium comparationis internazionale al di lagrave delle note e risalenti riserve avanzate da alcuni Paesi proprio in relazione al diritto di libertagrave religiosa10 ha influito sullrsquoistituzione e sui lavori delle istanze

(consultato il 20 novembre 2013)

9 Cfr M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 262 ss il pionieristico lavoro di S

FERRARI Church and State in Europe Common Pattern and Challenges in Which

Relationships between Churches and the European Union Thoughts for the Future a cura di HJ Kiderlen H Tempel R Torfs Peeters Leuven 1995 pp 33-43 noncheacute per una

sintesi successiva N DOE Law and Religion in Europe A Comparative Introduction Oxford University Press Oxford-New York 2011 in particolare pp 237-264

10 Cfr MA AL-MIDANI La Deacuteclaration universelle des Droits de lrsquoHomme et le droit

musulman in Lectures contemporaines du droit islamique Europe et monde arabe a cura di F Freacutegosi Presses Universitaires de Strasbourg Strasbourg 2004 pp 153-186 N HASEMI

e E QURESHI osservano come ldquo(A)spects of the Universal Declaration of Human Rights passed by the General Assembly in 1948 provoked criticism from representatives of Muslim countries although in the end only Saudi Arabia opposed its passage Muslim nations differed greatly in their willingness to ratify the human-rights conventions subsequently drafted under UN auspices Muslims sometimes charged that international rights norms had a Western or Judeo-Christian bias that prevented their acceptance in Muslim milieusrdquo in Human Rights in The Oxford Encyclopedia of the Islamic World in Oxford Islamic Studies Online (httpwwwoxfordislamicstudiescomarticleoprt236e0325 consultato il 23 novembre 2013) Tuttavia se la questione delle riserve musulmane ai

trattati internazionali egrave ben nota (cfr anche ad esempio SA ALDEEB ABU SAHLIEH

Les musulmans face aux droits de lrsquohomme Eacutetude et documents Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2013 2a ed pp 116-118) meno conosciuto egrave il contributo dei Paesi a maggioranza musulmana nellrsquoaffermazione e definizione dei diritti dellrsquouomo su cui si concentra invece S WALTZ Universal Human Rights The Contribution of Muslim States

in Human Rights Quarterly 26 n 4 2004 pp 799ndash844 Per una piugrave ampia riflessione sulla questione cfr KA EL FADL The Human Rights

Commitment in Modern Islam in Human Rights and Responsibilities in the World Religions a cura di J Runzo NM Martin A Sharma Oneworld Publications Oxford 2003 pp 301-364

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sovranazionali regionali soprattutto Lega Araba e OCI11 costituendo al contempo una sfida crescente per gli ordinamenti nazionali che ne hanno progressivamente adottato se non la sostanza il lessico e le articolazioni tematiche12

11 Cfr per una lista delle ormai numerose carte regionali ldquomusulmanerdquo Projets de

Constitutions islamiques et Deacuteclarations des Droits de lrsquoHomme dans le monde arabo-musulman a cura di SA Aldeeb Abu Sahlieh 2a ed Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2012

12 Che il diritto di libertagrave religiosa nellrsquoarea MENA sia oggetto di particolari limitazioni sia sociali sia giuridiche egrave noto cfr per tutti Pew Research Center Arab Spring Adds to Global Restrictions on Religion June 2013 in httpwwwpewforumorg2013 0620arab-spring-restrictions-on-religion-findings (consultato il 23 novembre 2013) e i dati che emergono piugrave analiticamente dalle sintesi nazionali pubblicate in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo Rapporti nazionali sulla salvaguardia della libertagrave religiosa un paradigma alternativo a cura di A Ferrari il Mulino Bologna 2012 Nello stesso tempo non va trascurato lrsquoeffetto che i diritti dellrsquouomo internazionalmente garantiti esercitano sul ldquocostituzionalismo musulmanordquo e in particolare sulle sue espressioni piugrave recenti Se infatti raramente le fonti del diritto internazionale sono oggetto di rinvio da parte delle

Costituzioni dei Paesi MENA (cfr ad esempio R WOLFRUM Constitutionalism in

Islamic Countries A Survey from the Perspective of International Law in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity a cura di R Grote TJ Roumlder Oxford University Press Oxford-New York 2012 pp 77-88) i nuovi testi costituzionali cominciano a manifestare unrsquoapertura maggiore Il Preambolo della Costituzione marocchina del 29 luglio 2011 ldquopartie inteacutegrante de la (hellip) Constitutionrdquo esprime ad esempio lrsquoimpegno del Regno ldquomembre actif au sein des organisations internationalesrdquo ldquoagrave souscrire aux principes droits et obligations eacutenonceacutes dans leurs chartes et conventions respectivesrdquo riaffermando ldquoson attachement aux droits de lrsquoHomme tels qursquoils sont universellement reconnus ainsi que sa volonteacute de continuer agrave œuvrer pour preacuteserver la paix et la seacutecuriteacute dans le monderdquo Il medesimo Preambolo esprime poi anche la volontagrave del Marocco sia a ldquoproteacuteger et promouvoir les dispositifs des droits de lrsquoHomme et du droit international humanitaire et contribuer agrave leur deacuteveloppement dans leur indivisibiliteacute et leur universaliteacuterdquo sia soprattutto a ldquoaccorder aux conventions internationales ducircment ratifieacutees par lui dans le cadre des dispositions de la Constitution et des lois du Royaume dans le respect de son identiteacute nationale immuable et degraves la publication de ces conventions la primauteacute sur le droit interne du pays et harmoniser en conseacutequence les dispositions pertinentes de sa leacutegislation nationalerdquo Il ruolo da attribuire al diritto internazionale nella gerarchia delle fonti egrave peraltro oggetto di dibattito anche in Tunisia Accogliendo le osservazioni della Commissione di Venezia (cfr il n 40 delle Osservazioni in httpwww venicecoeintwebformsdocumentspdf=CDL28201329034- f consultato il 20 settembre 2013) infatti il preambolo della Costituzione del gennaio 2014 (parte integrante della Costituzione in base al successivo art 145) esprime ldquolrsquoattachement (hellip) aux enseignements de lrsquoIslam (hellip) et des hauts principes des droits de lrsquoHomme universelsrdquo assegnando allo stato il ruolo di garante della ldquosupreacutematie de la loi le respect des liberteacutes et des droits de lrsquoHommerdquo In questo modo risulta attenuata anche la scelta dellrsquoart 20 della medesima Costituzione di collocare i trattati internazionali approvati e ratificati a un livello superiore alla legge ordinaria ma inferiore alla

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La sensazione egrave che in tale contesto gli assetti tradizionali del diritto di libertagrave religiosa nello spazio geo-politico mediterraneo cosigrave universalmente cruciale stiano profondamente cambiando Il cambiamento si avverte innanzitutto nelle opposte preoccupazioni manifestate da una parte da chi teme gli effetti della ldquorivincita di Diordquo dallrsquoaltra da chi contesta gli esiti ndash ritenuti liberticidi ndash di una reazione ldquosecolarerdquo nei confronti del ldquoritornordquo della religione nella sfera pubblica13 Costituzione decisione che aveva suscitato la reazione di numerose organizzazioni non governative volta a inserire anche i trattati piugrave importanti ndash e specialmente quelli riferiti alla protezione dei diritti umani ndash allrsquointerno del blocco di costituzionalitagrave cfr ad

esempio httpwwwarticle19orgresourcesphpresource37131frtunisie-article-19-recomm ande20dE28099amEFBFBDC2A9liorer-davantage-le-projet-de-la-constitut ion-afin-dE28099EFBFBDC2AAtre-en-conformitEFBFBDC2A9-av ec-le-droit-international (consultato il 20 settembre 2013)

Lrsquoinfluenza del diritto internazionale egrave poi evidente nei trattati stipulati dai Paesi dellrsquoarea Mena con lrsquoldquoente esponenzialerdquo di riferimento della riva nord cfr ad esempio lrsquoart 2 del pionieristico Accordo di Associazione tra Tunisia e Unione Europea il 17 luglio 1995 per il quale ldquo(L)e relazioni tra le parti cosigrave come tutte le disposizioni del presente accordo si fondano sul rispetto dei principi democratici e dei diritti dellrsquouomo cui si ispira la loro politica interna e internazionale e che costituiscono un elemento essenziale dellrsquoaccordordquo Con riferimento a un trattato internazionale cfr poi lrsquoart 7 del Trattato di amicizia buon vicinato e cooperazione fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Tunisina del 10 febbraio 2003 che con una clausola divenuta di stile (cfr ad esempio la l n 27 del 20 marzo 2009 Principi Generali) afferma che ldquole Alte Parti Contraenti rispetteranno i diritti umani e le libertagrave fondamentali ivi compresa la libertagrave di pensiero coscienza religione e culto senza effettuare discriminazioni in base alla razza al sesso alla lingua o alla religionerdquo Infine la medesima influenza traspare anche nei crescenti ndash pur se assai diversificati e spesso ancora piuttosto contorti e restrittivi - riferimenti ldquointernirdquo al diritto di libertagrave religiosa eo di coscienza ndash noncheacute al principio di uguaglianza senza discriminazioni su basi religiose - ormai contenuti in pressocheacute tutte le Costituzioni dellrsquoarea considerata cfr ad esempio lrsquoart 3 della Costituzione marocchina lrsquoart 6 della Costituzione tunisina lrsquoart 36 della Costituzione algerina gli artt 64 e 235 della Costituzione egiziana approvata nel gennaio 2014 lrsquoart 1 del progetto di Costituzione libico per la transizione del marzo 2011 lrsquoart 14 della Costituzione giordana la parte finale del Preambolo e gli artt 3 e 33 della Costituzione siriana del 25 febbraio 2012 lrsquoart 24 della Costituzione turca e lrsquoart 18 della Costituzione palestinese

13 Cfr H BIELEFELDT Freedom of Religion or Belief ndash A Human Right under Pressure in

Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 15ndash35 BJ GRIM Religion Law

and Social Conflict in the 21st Century Findings from Sociological Research ibid pp 249ndash271 e piugrave ampiamente per una sintesi su scala globale i contributi raccolti in The Future of Religious Freedom Global Challenges a cura di AD Hertzke Oxford University Press Oxford-New York 2012 Di AD HERTZKE si veda anche Religious Freedom in the World

Today Paradox and Promise in Universal Rights in a World of Diversity The Case of Religious Freedom a cura di MA Glendon HF Zacher Pontifical Academy of Social Sciences Acta 17 Vatican City 2012 in httpwwwpassvacontentdamscienzesociali pdfacta17-h ertzkepdf (consultato il 20 settembre 2013) Allrsquointerpretazione di questi Autori assai

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Tali timori riflettono una radicale trasformazione della classica querelle tra clericali e anticlericali conosciuta con diverse varianti nel corso dei secoli dalle societagrave del nord Essi infatti catalizzano oggi paure diffuse su entrambe le sponde del Mediterraneo e scaturiscono dalla consapevolezza dellrsquoirreversibilitagrave della globalizzazione del pluralismo (reale) e delle necessarie trasformazioni delle modalitagrave di esercizio della sovranitagrave politica degli stati nazionali

La stabilizzazione della presenza musulmana in Europa da un lato e il crescente influsso che il modello costituzionalistico sviluppato nella sponda nord esercita sulla riva sud dallrsquoaltro giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione del diritto di libertagrave religiosa La contestuale apparizione di un ldquoislam europeordquo e di un rinnovato ldquocostituzionalismo musulmanordquo obbliga a unrsquoopzione improrogabile per (e a unrsquoeffettiva inculturazione dei) ldquodiritti universalirdquo rappresentando per la libertagrave religiosa un momento di svolta di cui si egrave appena cominciato a registrare gli effetti

Appare allora evidente come un primo sguardo al percorso del diritto di libertagrave religiosa nelle due rive del Mediterraneo qui soltanto abbozzato in riferimento ai Paesi dellrsquoEuropa occidentale e agli stati MENA a maggioranza musulmana riveli due esperienze che pur nellrsquoovvia presupposizione delle molteplici diversitagrave appaiono fin dallrsquoinizio reciprocamente intellegibili e suscettibili di una lettura fondamentalmente sinottica14 2 - La libertagrave religiosa come prima libertagrave

21 - La sponda nord

favorevole nei confronti del ruolo civico delle religioni si contrappone quella di chi partendo dal presupposto della indefinibilitagrave della nozione di religione e riproponendo una versione aggiornata di questrsquoultima come oppio ndash o meglio nebbia ndash dei popoli tende invece a interpretare le politiche in favore della libertagrave religiosa come tentativi di ldquoessenzializzarerdquo ldquoburocratizzarerdquo e dunque complicare strumentalmente problemi la cui eziologia dipende da molteplici fattori occultati nel momento in cui si privilegia

lrsquoottica della tutela e promozione della religione cfr per tutti E SHAKMAN HURD Whatrsquos wrong with promoting religious freedom in httpmideastafricaforeignpolicycomposts 20130612whats_wrong_with_promoting_religious_freedom (consultato il 22 novembre 2013)

14 Una prima analisi si puograve ritrovare nel volume Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12)

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 4: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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facendo leva su una nozione in grado di evidenziare le incongruenze in materia di diritti fondamentali dei Paesi del nord hanno posto lrsquoEuropa in imbarazzo ndash e talvolta in minoranza ndash in seno agli organismi internazionali6 Il riconoscimento sincrono per tutti i Paesi di ldquodiritti universalirdquo affidati a unrsquointerpretazione dipendente dai mutevoli equilibri internazionali ha cosigrave rappresentato da una parte una forma di superamento del gap storico-temporale tra le diverse esperienze regionali dallrsquoaltra la legittimazione di una ldquoreciprocitagrave bidirezionalerdquo e transnazionale rispetto alla quale il ruolo degli attori non statali ha acquistato un rilievo fondamentale

Anche nellrsquoarea geografica qui considerata gli stati nazionali devono dunque confrontarsi da una parte con un concetto di libertagrave religiosa tendenzialmente ldquounitariordquo percheacute modellato sul paradigma internazionale formalmente riconosciuto da tutti gli stati della regione7 dallrsquoaltro con pubbliche opinioni e movimenti che condividono aspirazioni e timori oltre che una diffusa insoddisfazione nei confronti delle proprie rappresentanze politiche parlamentari8

6 Si veda S ANGELETTI Freedom of religion freedom of expression and the United

Nations recognizing values and rights in the ldquodefamation of religionsrdquo discourse in Stato Chiese e pluralismo confessionale Rivista telematica (wwwstatoechieseit) ottobre 2012 e piugrave in generale per un orientamento empatico con le tesi dellrsquoOCI Islamophobia The Challenge of Pluralism in the 21st Century a cura di JL Esposito I Kalin Oxford University Press Oxford-New York 2011 con il contributo di J CEacuteSARI Islamophobia in the West A

Comparison between Europe and the United States pp 21-45 consultabile anche online a cura del Prince Alwaleed Bin Talal Center for Muslim-Christian Understanding Georgetown University httpwww12georgetownedusfsdocsACMCU_Islamophobia_txt _99pdf (consultato il 25 novembre 2013)

7 Il prototipo formalmente piugrave seguito egrave quello delineato dallrsquoart 18 del Patto Internazionale sui diritti civili e politici del 16 dicembre 1966 piugrave ambiguo del corrispondente articolo della Dichiarazione Universale del 1948 che faceva esplicito riferimento alla ldquolibertagrave di cambiare religione o credordquo Cfr per una sintesi tra i

tantissimi il classico di M EVANS Religious liberty and international law in Europe

Cambridge University Press Cambridge 1997 in specie pp 172-261 K BOYLE Freedom

of Religion in International Law in Religion Human Rights and International Law cit (nota 2) pp 23-51 e di recente Religioacuten y Derecho internacional a cura di MR Blanco JG Ayesta Editorial Comares SL Granada 2013

La lista dei paesi Mena che hanno firmato e ratificato il citato Patto del 1966 egrave consultabile allrsquoindirizzo httptreatiesunorgPagesViewDetailsaspxsrc= TREATYampmtdsg _no=IV-4ampchapter=4amplang=en (consultato il 20 novembre 2013) mentre N GEORGES Le

droit des minoriteacutes Le cas des chreacutetiens en Orient arabe Presses Universitaires drsquoAix-Marseille Aix-En-Provence 2012 pp 35 ss fornisce unrsquoampia panoramica sul tema

8 Cfr ad esempio per una prima lista delle organizzazioni regionali impegnate nella

difesa e promozione dei diritti umani httpwwwderechosnetlinksngoregionalmenahtml

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Il riferimento a un tertium comparationis collocato sul livello internazionale ha prodotto un movimento centrifugo ndash e reazioni centripete ndash su entrambe le rive del Mediterraneo In Europa il processo di internazionalizzazione del diritto di libertagrave religiosa si egrave accompagnato con la sua crescente ldquoregionalizzazionerdquo Consiglio drsquoEuropa e Unione Europea hanno infatti progressivamente definito un ldquomodello europeordquo di libertagrave religiosa che si pone in un rapporto a un tempo di dipendenza e di specificazione sia nei confronti del piugrave ampio paradigma internazionale allrsquointerno del quale esso deve poi confrontarsi con altre esperienze regionali come ad esempio il ldquomodellordquo statunitense e appunto quello ldquoislamicordquo sia nei confronti dei singoli sistemi nazionali del ldquoVecchio Continenterdquo9 Con modalitagrave comparabili sul versante MENA il tertium comparationis internazionale al di lagrave delle note e risalenti riserve avanzate da alcuni Paesi proprio in relazione al diritto di libertagrave religiosa10 ha influito sullrsquoistituzione e sui lavori delle istanze

(consultato il 20 novembre 2013)

9 Cfr M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 262 ss il pionieristico lavoro di S

FERRARI Church and State in Europe Common Pattern and Challenges in Which

Relationships between Churches and the European Union Thoughts for the Future a cura di HJ Kiderlen H Tempel R Torfs Peeters Leuven 1995 pp 33-43 noncheacute per una

sintesi successiva N DOE Law and Religion in Europe A Comparative Introduction Oxford University Press Oxford-New York 2011 in particolare pp 237-264

10 Cfr MA AL-MIDANI La Deacuteclaration universelle des Droits de lrsquoHomme et le droit

musulman in Lectures contemporaines du droit islamique Europe et monde arabe a cura di F Freacutegosi Presses Universitaires de Strasbourg Strasbourg 2004 pp 153-186 N HASEMI

e E QURESHI osservano come ldquo(A)spects of the Universal Declaration of Human Rights passed by the General Assembly in 1948 provoked criticism from representatives of Muslim countries although in the end only Saudi Arabia opposed its passage Muslim nations differed greatly in their willingness to ratify the human-rights conventions subsequently drafted under UN auspices Muslims sometimes charged that international rights norms had a Western or Judeo-Christian bias that prevented their acceptance in Muslim milieusrdquo in Human Rights in The Oxford Encyclopedia of the Islamic World in Oxford Islamic Studies Online (httpwwwoxfordislamicstudiescomarticleoprt236e0325 consultato il 23 novembre 2013) Tuttavia se la questione delle riserve musulmane ai

trattati internazionali egrave ben nota (cfr anche ad esempio SA ALDEEB ABU SAHLIEH

Les musulmans face aux droits de lrsquohomme Eacutetude et documents Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2013 2a ed pp 116-118) meno conosciuto egrave il contributo dei Paesi a maggioranza musulmana nellrsquoaffermazione e definizione dei diritti dellrsquouomo su cui si concentra invece S WALTZ Universal Human Rights The Contribution of Muslim States

in Human Rights Quarterly 26 n 4 2004 pp 799ndash844 Per una piugrave ampia riflessione sulla questione cfr KA EL FADL The Human Rights

Commitment in Modern Islam in Human Rights and Responsibilities in the World Religions a cura di J Runzo NM Martin A Sharma Oneworld Publications Oxford 2003 pp 301-364

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sovranazionali regionali soprattutto Lega Araba e OCI11 costituendo al contempo una sfida crescente per gli ordinamenti nazionali che ne hanno progressivamente adottato se non la sostanza il lessico e le articolazioni tematiche12

11 Cfr per una lista delle ormai numerose carte regionali ldquomusulmanerdquo Projets de

Constitutions islamiques et Deacuteclarations des Droits de lrsquoHomme dans le monde arabo-musulman a cura di SA Aldeeb Abu Sahlieh 2a ed Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2012

12 Che il diritto di libertagrave religiosa nellrsquoarea MENA sia oggetto di particolari limitazioni sia sociali sia giuridiche egrave noto cfr per tutti Pew Research Center Arab Spring Adds to Global Restrictions on Religion June 2013 in httpwwwpewforumorg2013 0620arab-spring-restrictions-on-religion-findings (consultato il 23 novembre 2013) e i dati che emergono piugrave analiticamente dalle sintesi nazionali pubblicate in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo Rapporti nazionali sulla salvaguardia della libertagrave religiosa un paradigma alternativo a cura di A Ferrari il Mulino Bologna 2012 Nello stesso tempo non va trascurato lrsquoeffetto che i diritti dellrsquouomo internazionalmente garantiti esercitano sul ldquocostituzionalismo musulmanordquo e in particolare sulle sue espressioni piugrave recenti Se infatti raramente le fonti del diritto internazionale sono oggetto di rinvio da parte delle

Costituzioni dei Paesi MENA (cfr ad esempio R WOLFRUM Constitutionalism in

Islamic Countries A Survey from the Perspective of International Law in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity a cura di R Grote TJ Roumlder Oxford University Press Oxford-New York 2012 pp 77-88) i nuovi testi costituzionali cominciano a manifestare unrsquoapertura maggiore Il Preambolo della Costituzione marocchina del 29 luglio 2011 ldquopartie inteacutegrante de la (hellip) Constitutionrdquo esprime ad esempio lrsquoimpegno del Regno ldquomembre actif au sein des organisations internationalesrdquo ldquoagrave souscrire aux principes droits et obligations eacutenonceacutes dans leurs chartes et conventions respectivesrdquo riaffermando ldquoson attachement aux droits de lrsquoHomme tels qursquoils sont universellement reconnus ainsi que sa volonteacute de continuer agrave œuvrer pour preacuteserver la paix et la seacutecuriteacute dans le monderdquo Il medesimo Preambolo esprime poi anche la volontagrave del Marocco sia a ldquoproteacuteger et promouvoir les dispositifs des droits de lrsquoHomme et du droit international humanitaire et contribuer agrave leur deacuteveloppement dans leur indivisibiliteacute et leur universaliteacuterdquo sia soprattutto a ldquoaccorder aux conventions internationales ducircment ratifieacutees par lui dans le cadre des dispositions de la Constitution et des lois du Royaume dans le respect de son identiteacute nationale immuable et degraves la publication de ces conventions la primauteacute sur le droit interne du pays et harmoniser en conseacutequence les dispositions pertinentes de sa leacutegislation nationalerdquo Il ruolo da attribuire al diritto internazionale nella gerarchia delle fonti egrave peraltro oggetto di dibattito anche in Tunisia Accogliendo le osservazioni della Commissione di Venezia (cfr il n 40 delle Osservazioni in httpwww venicecoeintwebformsdocumentspdf=CDL28201329034- f consultato il 20 settembre 2013) infatti il preambolo della Costituzione del gennaio 2014 (parte integrante della Costituzione in base al successivo art 145) esprime ldquolrsquoattachement (hellip) aux enseignements de lrsquoIslam (hellip) et des hauts principes des droits de lrsquoHomme universelsrdquo assegnando allo stato il ruolo di garante della ldquosupreacutematie de la loi le respect des liberteacutes et des droits de lrsquoHommerdquo In questo modo risulta attenuata anche la scelta dellrsquoart 20 della medesima Costituzione di collocare i trattati internazionali approvati e ratificati a un livello superiore alla legge ordinaria ma inferiore alla

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La sensazione egrave che in tale contesto gli assetti tradizionali del diritto di libertagrave religiosa nello spazio geo-politico mediterraneo cosigrave universalmente cruciale stiano profondamente cambiando Il cambiamento si avverte innanzitutto nelle opposte preoccupazioni manifestate da una parte da chi teme gli effetti della ldquorivincita di Diordquo dallrsquoaltra da chi contesta gli esiti ndash ritenuti liberticidi ndash di una reazione ldquosecolarerdquo nei confronti del ldquoritornordquo della religione nella sfera pubblica13 Costituzione decisione che aveva suscitato la reazione di numerose organizzazioni non governative volta a inserire anche i trattati piugrave importanti ndash e specialmente quelli riferiti alla protezione dei diritti umani ndash allrsquointerno del blocco di costituzionalitagrave cfr ad

esempio httpwwwarticle19orgresourcesphpresource37131frtunisie-article-19-recomm ande20dE28099amEFBFBDC2A9liorer-davantage-le-projet-de-la-constitut ion-afin-dE28099EFBFBDC2AAtre-en-conformitEFBFBDC2A9-av ec-le-droit-international (consultato il 20 settembre 2013)

Lrsquoinfluenza del diritto internazionale egrave poi evidente nei trattati stipulati dai Paesi dellrsquoarea Mena con lrsquoldquoente esponenzialerdquo di riferimento della riva nord cfr ad esempio lrsquoart 2 del pionieristico Accordo di Associazione tra Tunisia e Unione Europea il 17 luglio 1995 per il quale ldquo(L)e relazioni tra le parti cosigrave come tutte le disposizioni del presente accordo si fondano sul rispetto dei principi democratici e dei diritti dellrsquouomo cui si ispira la loro politica interna e internazionale e che costituiscono un elemento essenziale dellrsquoaccordordquo Con riferimento a un trattato internazionale cfr poi lrsquoart 7 del Trattato di amicizia buon vicinato e cooperazione fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Tunisina del 10 febbraio 2003 che con una clausola divenuta di stile (cfr ad esempio la l n 27 del 20 marzo 2009 Principi Generali) afferma che ldquole Alte Parti Contraenti rispetteranno i diritti umani e le libertagrave fondamentali ivi compresa la libertagrave di pensiero coscienza religione e culto senza effettuare discriminazioni in base alla razza al sesso alla lingua o alla religionerdquo Infine la medesima influenza traspare anche nei crescenti ndash pur se assai diversificati e spesso ancora piuttosto contorti e restrittivi - riferimenti ldquointernirdquo al diritto di libertagrave religiosa eo di coscienza ndash noncheacute al principio di uguaglianza senza discriminazioni su basi religiose - ormai contenuti in pressocheacute tutte le Costituzioni dellrsquoarea considerata cfr ad esempio lrsquoart 3 della Costituzione marocchina lrsquoart 6 della Costituzione tunisina lrsquoart 36 della Costituzione algerina gli artt 64 e 235 della Costituzione egiziana approvata nel gennaio 2014 lrsquoart 1 del progetto di Costituzione libico per la transizione del marzo 2011 lrsquoart 14 della Costituzione giordana la parte finale del Preambolo e gli artt 3 e 33 della Costituzione siriana del 25 febbraio 2012 lrsquoart 24 della Costituzione turca e lrsquoart 18 della Costituzione palestinese

13 Cfr H BIELEFELDT Freedom of Religion or Belief ndash A Human Right under Pressure in

Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 15ndash35 BJ GRIM Religion Law

and Social Conflict in the 21st Century Findings from Sociological Research ibid pp 249ndash271 e piugrave ampiamente per una sintesi su scala globale i contributi raccolti in The Future of Religious Freedom Global Challenges a cura di AD Hertzke Oxford University Press Oxford-New York 2012 Di AD HERTZKE si veda anche Religious Freedom in the World

Today Paradox and Promise in Universal Rights in a World of Diversity The Case of Religious Freedom a cura di MA Glendon HF Zacher Pontifical Academy of Social Sciences Acta 17 Vatican City 2012 in httpwwwpassvacontentdamscienzesociali pdfacta17-h ertzkepdf (consultato il 20 settembre 2013) Allrsquointerpretazione di questi Autori assai

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Tali timori riflettono una radicale trasformazione della classica querelle tra clericali e anticlericali conosciuta con diverse varianti nel corso dei secoli dalle societagrave del nord Essi infatti catalizzano oggi paure diffuse su entrambe le sponde del Mediterraneo e scaturiscono dalla consapevolezza dellrsquoirreversibilitagrave della globalizzazione del pluralismo (reale) e delle necessarie trasformazioni delle modalitagrave di esercizio della sovranitagrave politica degli stati nazionali

La stabilizzazione della presenza musulmana in Europa da un lato e il crescente influsso che il modello costituzionalistico sviluppato nella sponda nord esercita sulla riva sud dallrsquoaltro giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione del diritto di libertagrave religiosa La contestuale apparizione di un ldquoislam europeordquo e di un rinnovato ldquocostituzionalismo musulmanordquo obbliga a unrsquoopzione improrogabile per (e a unrsquoeffettiva inculturazione dei) ldquodiritti universalirdquo rappresentando per la libertagrave religiosa un momento di svolta di cui si egrave appena cominciato a registrare gli effetti

Appare allora evidente come un primo sguardo al percorso del diritto di libertagrave religiosa nelle due rive del Mediterraneo qui soltanto abbozzato in riferimento ai Paesi dellrsquoEuropa occidentale e agli stati MENA a maggioranza musulmana riveli due esperienze che pur nellrsquoovvia presupposizione delle molteplici diversitagrave appaiono fin dallrsquoinizio reciprocamente intellegibili e suscettibili di una lettura fondamentalmente sinottica14 2 - La libertagrave religiosa come prima libertagrave

21 - La sponda nord

favorevole nei confronti del ruolo civico delle religioni si contrappone quella di chi partendo dal presupposto della indefinibilitagrave della nozione di religione e riproponendo una versione aggiornata di questrsquoultima come oppio ndash o meglio nebbia ndash dei popoli tende invece a interpretare le politiche in favore della libertagrave religiosa come tentativi di ldquoessenzializzarerdquo ldquoburocratizzarerdquo e dunque complicare strumentalmente problemi la cui eziologia dipende da molteplici fattori occultati nel momento in cui si privilegia

lrsquoottica della tutela e promozione della religione cfr per tutti E SHAKMAN HURD Whatrsquos wrong with promoting religious freedom in httpmideastafricaforeignpolicycomposts 20130612whats_wrong_with_promoting_religious_freedom (consultato il 22 novembre 2013)

14 Una prima analisi si puograve ritrovare nel volume Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12)

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 5: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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Il riferimento a un tertium comparationis collocato sul livello internazionale ha prodotto un movimento centrifugo ndash e reazioni centripete ndash su entrambe le rive del Mediterraneo In Europa il processo di internazionalizzazione del diritto di libertagrave religiosa si egrave accompagnato con la sua crescente ldquoregionalizzazionerdquo Consiglio drsquoEuropa e Unione Europea hanno infatti progressivamente definito un ldquomodello europeordquo di libertagrave religiosa che si pone in un rapporto a un tempo di dipendenza e di specificazione sia nei confronti del piugrave ampio paradigma internazionale allrsquointerno del quale esso deve poi confrontarsi con altre esperienze regionali come ad esempio il ldquomodellordquo statunitense e appunto quello ldquoislamicordquo sia nei confronti dei singoli sistemi nazionali del ldquoVecchio Continenterdquo9 Con modalitagrave comparabili sul versante MENA il tertium comparationis internazionale al di lagrave delle note e risalenti riserve avanzate da alcuni Paesi proprio in relazione al diritto di libertagrave religiosa10 ha influito sullrsquoistituzione e sui lavori delle istanze

(consultato il 20 novembre 2013)

9 Cfr M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 262 ss il pionieristico lavoro di S

FERRARI Church and State in Europe Common Pattern and Challenges in Which

Relationships between Churches and the European Union Thoughts for the Future a cura di HJ Kiderlen H Tempel R Torfs Peeters Leuven 1995 pp 33-43 noncheacute per una

sintesi successiva N DOE Law and Religion in Europe A Comparative Introduction Oxford University Press Oxford-New York 2011 in particolare pp 237-264

10 Cfr MA AL-MIDANI La Deacuteclaration universelle des Droits de lrsquoHomme et le droit

musulman in Lectures contemporaines du droit islamique Europe et monde arabe a cura di F Freacutegosi Presses Universitaires de Strasbourg Strasbourg 2004 pp 153-186 N HASEMI

e E QURESHI osservano come ldquo(A)spects of the Universal Declaration of Human Rights passed by the General Assembly in 1948 provoked criticism from representatives of Muslim countries although in the end only Saudi Arabia opposed its passage Muslim nations differed greatly in their willingness to ratify the human-rights conventions subsequently drafted under UN auspices Muslims sometimes charged that international rights norms had a Western or Judeo-Christian bias that prevented their acceptance in Muslim milieusrdquo in Human Rights in The Oxford Encyclopedia of the Islamic World in Oxford Islamic Studies Online (httpwwwoxfordislamicstudiescomarticleoprt236e0325 consultato il 23 novembre 2013) Tuttavia se la questione delle riserve musulmane ai

trattati internazionali egrave ben nota (cfr anche ad esempio SA ALDEEB ABU SAHLIEH

Les musulmans face aux droits de lrsquohomme Eacutetude et documents Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2013 2a ed pp 116-118) meno conosciuto egrave il contributo dei Paesi a maggioranza musulmana nellrsquoaffermazione e definizione dei diritti dellrsquouomo su cui si concentra invece S WALTZ Universal Human Rights The Contribution of Muslim States

in Human Rights Quarterly 26 n 4 2004 pp 799ndash844 Per una piugrave ampia riflessione sulla questione cfr KA EL FADL The Human Rights

Commitment in Modern Islam in Human Rights and Responsibilities in the World Religions a cura di J Runzo NM Martin A Sharma Oneworld Publications Oxford 2003 pp 301-364

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sovranazionali regionali soprattutto Lega Araba e OCI11 costituendo al contempo una sfida crescente per gli ordinamenti nazionali che ne hanno progressivamente adottato se non la sostanza il lessico e le articolazioni tematiche12

11 Cfr per una lista delle ormai numerose carte regionali ldquomusulmanerdquo Projets de

Constitutions islamiques et Deacuteclarations des Droits de lrsquoHomme dans le monde arabo-musulman a cura di SA Aldeeb Abu Sahlieh 2a ed Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2012

12 Che il diritto di libertagrave religiosa nellrsquoarea MENA sia oggetto di particolari limitazioni sia sociali sia giuridiche egrave noto cfr per tutti Pew Research Center Arab Spring Adds to Global Restrictions on Religion June 2013 in httpwwwpewforumorg2013 0620arab-spring-restrictions-on-religion-findings (consultato il 23 novembre 2013) e i dati che emergono piugrave analiticamente dalle sintesi nazionali pubblicate in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo Rapporti nazionali sulla salvaguardia della libertagrave religiosa un paradigma alternativo a cura di A Ferrari il Mulino Bologna 2012 Nello stesso tempo non va trascurato lrsquoeffetto che i diritti dellrsquouomo internazionalmente garantiti esercitano sul ldquocostituzionalismo musulmanordquo e in particolare sulle sue espressioni piugrave recenti Se infatti raramente le fonti del diritto internazionale sono oggetto di rinvio da parte delle

Costituzioni dei Paesi MENA (cfr ad esempio R WOLFRUM Constitutionalism in

Islamic Countries A Survey from the Perspective of International Law in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity a cura di R Grote TJ Roumlder Oxford University Press Oxford-New York 2012 pp 77-88) i nuovi testi costituzionali cominciano a manifestare unrsquoapertura maggiore Il Preambolo della Costituzione marocchina del 29 luglio 2011 ldquopartie inteacutegrante de la (hellip) Constitutionrdquo esprime ad esempio lrsquoimpegno del Regno ldquomembre actif au sein des organisations internationalesrdquo ldquoagrave souscrire aux principes droits et obligations eacutenonceacutes dans leurs chartes et conventions respectivesrdquo riaffermando ldquoson attachement aux droits de lrsquoHomme tels qursquoils sont universellement reconnus ainsi que sa volonteacute de continuer agrave œuvrer pour preacuteserver la paix et la seacutecuriteacute dans le monderdquo Il medesimo Preambolo esprime poi anche la volontagrave del Marocco sia a ldquoproteacuteger et promouvoir les dispositifs des droits de lrsquoHomme et du droit international humanitaire et contribuer agrave leur deacuteveloppement dans leur indivisibiliteacute et leur universaliteacuterdquo sia soprattutto a ldquoaccorder aux conventions internationales ducircment ratifieacutees par lui dans le cadre des dispositions de la Constitution et des lois du Royaume dans le respect de son identiteacute nationale immuable et degraves la publication de ces conventions la primauteacute sur le droit interne du pays et harmoniser en conseacutequence les dispositions pertinentes de sa leacutegislation nationalerdquo Il ruolo da attribuire al diritto internazionale nella gerarchia delle fonti egrave peraltro oggetto di dibattito anche in Tunisia Accogliendo le osservazioni della Commissione di Venezia (cfr il n 40 delle Osservazioni in httpwww venicecoeintwebformsdocumentspdf=CDL28201329034- f consultato il 20 settembre 2013) infatti il preambolo della Costituzione del gennaio 2014 (parte integrante della Costituzione in base al successivo art 145) esprime ldquolrsquoattachement (hellip) aux enseignements de lrsquoIslam (hellip) et des hauts principes des droits de lrsquoHomme universelsrdquo assegnando allo stato il ruolo di garante della ldquosupreacutematie de la loi le respect des liberteacutes et des droits de lrsquoHommerdquo In questo modo risulta attenuata anche la scelta dellrsquoart 20 della medesima Costituzione di collocare i trattati internazionali approvati e ratificati a un livello superiore alla legge ordinaria ma inferiore alla

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La sensazione egrave che in tale contesto gli assetti tradizionali del diritto di libertagrave religiosa nello spazio geo-politico mediterraneo cosigrave universalmente cruciale stiano profondamente cambiando Il cambiamento si avverte innanzitutto nelle opposte preoccupazioni manifestate da una parte da chi teme gli effetti della ldquorivincita di Diordquo dallrsquoaltra da chi contesta gli esiti ndash ritenuti liberticidi ndash di una reazione ldquosecolarerdquo nei confronti del ldquoritornordquo della religione nella sfera pubblica13 Costituzione decisione che aveva suscitato la reazione di numerose organizzazioni non governative volta a inserire anche i trattati piugrave importanti ndash e specialmente quelli riferiti alla protezione dei diritti umani ndash allrsquointerno del blocco di costituzionalitagrave cfr ad

esempio httpwwwarticle19orgresourcesphpresource37131frtunisie-article-19-recomm ande20dE28099amEFBFBDC2A9liorer-davantage-le-projet-de-la-constitut ion-afin-dE28099EFBFBDC2AAtre-en-conformitEFBFBDC2A9-av ec-le-droit-international (consultato il 20 settembre 2013)

Lrsquoinfluenza del diritto internazionale egrave poi evidente nei trattati stipulati dai Paesi dellrsquoarea Mena con lrsquoldquoente esponenzialerdquo di riferimento della riva nord cfr ad esempio lrsquoart 2 del pionieristico Accordo di Associazione tra Tunisia e Unione Europea il 17 luglio 1995 per il quale ldquo(L)e relazioni tra le parti cosigrave come tutte le disposizioni del presente accordo si fondano sul rispetto dei principi democratici e dei diritti dellrsquouomo cui si ispira la loro politica interna e internazionale e che costituiscono un elemento essenziale dellrsquoaccordordquo Con riferimento a un trattato internazionale cfr poi lrsquoart 7 del Trattato di amicizia buon vicinato e cooperazione fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Tunisina del 10 febbraio 2003 che con una clausola divenuta di stile (cfr ad esempio la l n 27 del 20 marzo 2009 Principi Generali) afferma che ldquole Alte Parti Contraenti rispetteranno i diritti umani e le libertagrave fondamentali ivi compresa la libertagrave di pensiero coscienza religione e culto senza effettuare discriminazioni in base alla razza al sesso alla lingua o alla religionerdquo Infine la medesima influenza traspare anche nei crescenti ndash pur se assai diversificati e spesso ancora piuttosto contorti e restrittivi - riferimenti ldquointernirdquo al diritto di libertagrave religiosa eo di coscienza ndash noncheacute al principio di uguaglianza senza discriminazioni su basi religiose - ormai contenuti in pressocheacute tutte le Costituzioni dellrsquoarea considerata cfr ad esempio lrsquoart 3 della Costituzione marocchina lrsquoart 6 della Costituzione tunisina lrsquoart 36 della Costituzione algerina gli artt 64 e 235 della Costituzione egiziana approvata nel gennaio 2014 lrsquoart 1 del progetto di Costituzione libico per la transizione del marzo 2011 lrsquoart 14 della Costituzione giordana la parte finale del Preambolo e gli artt 3 e 33 della Costituzione siriana del 25 febbraio 2012 lrsquoart 24 della Costituzione turca e lrsquoart 18 della Costituzione palestinese

13 Cfr H BIELEFELDT Freedom of Religion or Belief ndash A Human Right under Pressure in

Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 15ndash35 BJ GRIM Religion Law

and Social Conflict in the 21st Century Findings from Sociological Research ibid pp 249ndash271 e piugrave ampiamente per una sintesi su scala globale i contributi raccolti in The Future of Religious Freedom Global Challenges a cura di AD Hertzke Oxford University Press Oxford-New York 2012 Di AD HERTZKE si veda anche Religious Freedom in the World

Today Paradox and Promise in Universal Rights in a World of Diversity The Case of Religious Freedom a cura di MA Glendon HF Zacher Pontifical Academy of Social Sciences Acta 17 Vatican City 2012 in httpwwwpassvacontentdamscienzesociali pdfacta17-h ertzkepdf (consultato il 20 settembre 2013) Allrsquointerpretazione di questi Autori assai

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Tali timori riflettono una radicale trasformazione della classica querelle tra clericali e anticlericali conosciuta con diverse varianti nel corso dei secoli dalle societagrave del nord Essi infatti catalizzano oggi paure diffuse su entrambe le sponde del Mediterraneo e scaturiscono dalla consapevolezza dellrsquoirreversibilitagrave della globalizzazione del pluralismo (reale) e delle necessarie trasformazioni delle modalitagrave di esercizio della sovranitagrave politica degli stati nazionali

La stabilizzazione della presenza musulmana in Europa da un lato e il crescente influsso che il modello costituzionalistico sviluppato nella sponda nord esercita sulla riva sud dallrsquoaltro giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione del diritto di libertagrave religiosa La contestuale apparizione di un ldquoislam europeordquo e di un rinnovato ldquocostituzionalismo musulmanordquo obbliga a unrsquoopzione improrogabile per (e a unrsquoeffettiva inculturazione dei) ldquodiritti universalirdquo rappresentando per la libertagrave religiosa un momento di svolta di cui si egrave appena cominciato a registrare gli effetti

Appare allora evidente come un primo sguardo al percorso del diritto di libertagrave religiosa nelle due rive del Mediterraneo qui soltanto abbozzato in riferimento ai Paesi dellrsquoEuropa occidentale e agli stati MENA a maggioranza musulmana riveli due esperienze che pur nellrsquoovvia presupposizione delle molteplici diversitagrave appaiono fin dallrsquoinizio reciprocamente intellegibili e suscettibili di una lettura fondamentalmente sinottica14 2 - La libertagrave religiosa come prima libertagrave

21 - La sponda nord

favorevole nei confronti del ruolo civico delle religioni si contrappone quella di chi partendo dal presupposto della indefinibilitagrave della nozione di religione e riproponendo una versione aggiornata di questrsquoultima come oppio ndash o meglio nebbia ndash dei popoli tende invece a interpretare le politiche in favore della libertagrave religiosa come tentativi di ldquoessenzializzarerdquo ldquoburocratizzarerdquo e dunque complicare strumentalmente problemi la cui eziologia dipende da molteplici fattori occultati nel momento in cui si privilegia

lrsquoottica della tutela e promozione della religione cfr per tutti E SHAKMAN HURD Whatrsquos wrong with promoting religious freedom in httpmideastafricaforeignpolicycomposts 20130612whats_wrong_with_promoting_religious_freedom (consultato il 22 novembre 2013)

14 Una prima analisi si puograve ritrovare nel volume Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12)

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 6: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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sovranazionali regionali soprattutto Lega Araba e OCI11 costituendo al contempo una sfida crescente per gli ordinamenti nazionali che ne hanno progressivamente adottato se non la sostanza il lessico e le articolazioni tematiche12

11 Cfr per una lista delle ormai numerose carte regionali ldquomusulmanerdquo Projets de

Constitutions islamiques et Deacuteclarations des Droits de lrsquoHomme dans le monde arabo-musulman a cura di SA Aldeeb Abu Sahlieh 2a ed Centre de droit arabe et musulman St-Sulpice 2012

12 Che il diritto di libertagrave religiosa nellrsquoarea MENA sia oggetto di particolari limitazioni sia sociali sia giuridiche egrave noto cfr per tutti Pew Research Center Arab Spring Adds to Global Restrictions on Religion June 2013 in httpwwwpewforumorg2013 0620arab-spring-restrictions-on-religion-findings (consultato il 23 novembre 2013) e i dati che emergono piugrave analiticamente dalle sintesi nazionali pubblicate in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo Rapporti nazionali sulla salvaguardia della libertagrave religiosa un paradigma alternativo a cura di A Ferrari il Mulino Bologna 2012 Nello stesso tempo non va trascurato lrsquoeffetto che i diritti dellrsquouomo internazionalmente garantiti esercitano sul ldquocostituzionalismo musulmanordquo e in particolare sulle sue espressioni piugrave recenti Se infatti raramente le fonti del diritto internazionale sono oggetto di rinvio da parte delle

Costituzioni dei Paesi MENA (cfr ad esempio R WOLFRUM Constitutionalism in

Islamic Countries A Survey from the Perspective of International Law in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity a cura di R Grote TJ Roumlder Oxford University Press Oxford-New York 2012 pp 77-88) i nuovi testi costituzionali cominciano a manifestare unrsquoapertura maggiore Il Preambolo della Costituzione marocchina del 29 luglio 2011 ldquopartie inteacutegrante de la (hellip) Constitutionrdquo esprime ad esempio lrsquoimpegno del Regno ldquomembre actif au sein des organisations internationalesrdquo ldquoagrave souscrire aux principes droits et obligations eacutenonceacutes dans leurs chartes et conventions respectivesrdquo riaffermando ldquoson attachement aux droits de lrsquoHomme tels qursquoils sont universellement reconnus ainsi que sa volonteacute de continuer agrave œuvrer pour preacuteserver la paix et la seacutecuriteacute dans le monderdquo Il medesimo Preambolo esprime poi anche la volontagrave del Marocco sia a ldquoproteacuteger et promouvoir les dispositifs des droits de lrsquoHomme et du droit international humanitaire et contribuer agrave leur deacuteveloppement dans leur indivisibiliteacute et leur universaliteacuterdquo sia soprattutto a ldquoaccorder aux conventions internationales ducircment ratifieacutees par lui dans le cadre des dispositions de la Constitution et des lois du Royaume dans le respect de son identiteacute nationale immuable et degraves la publication de ces conventions la primauteacute sur le droit interne du pays et harmoniser en conseacutequence les dispositions pertinentes de sa leacutegislation nationalerdquo Il ruolo da attribuire al diritto internazionale nella gerarchia delle fonti egrave peraltro oggetto di dibattito anche in Tunisia Accogliendo le osservazioni della Commissione di Venezia (cfr il n 40 delle Osservazioni in httpwww venicecoeintwebformsdocumentspdf=CDL28201329034- f consultato il 20 settembre 2013) infatti il preambolo della Costituzione del gennaio 2014 (parte integrante della Costituzione in base al successivo art 145) esprime ldquolrsquoattachement (hellip) aux enseignements de lrsquoIslam (hellip) et des hauts principes des droits de lrsquoHomme universelsrdquo assegnando allo stato il ruolo di garante della ldquosupreacutematie de la loi le respect des liberteacutes et des droits de lrsquoHommerdquo In questo modo risulta attenuata anche la scelta dellrsquoart 20 della medesima Costituzione di collocare i trattati internazionali approvati e ratificati a un livello superiore alla legge ordinaria ma inferiore alla

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La sensazione egrave che in tale contesto gli assetti tradizionali del diritto di libertagrave religiosa nello spazio geo-politico mediterraneo cosigrave universalmente cruciale stiano profondamente cambiando Il cambiamento si avverte innanzitutto nelle opposte preoccupazioni manifestate da una parte da chi teme gli effetti della ldquorivincita di Diordquo dallrsquoaltra da chi contesta gli esiti ndash ritenuti liberticidi ndash di una reazione ldquosecolarerdquo nei confronti del ldquoritornordquo della religione nella sfera pubblica13 Costituzione decisione che aveva suscitato la reazione di numerose organizzazioni non governative volta a inserire anche i trattati piugrave importanti ndash e specialmente quelli riferiti alla protezione dei diritti umani ndash allrsquointerno del blocco di costituzionalitagrave cfr ad

esempio httpwwwarticle19orgresourcesphpresource37131frtunisie-article-19-recomm ande20dE28099amEFBFBDC2A9liorer-davantage-le-projet-de-la-constitut ion-afin-dE28099EFBFBDC2AAtre-en-conformitEFBFBDC2A9-av ec-le-droit-international (consultato il 20 settembre 2013)

Lrsquoinfluenza del diritto internazionale egrave poi evidente nei trattati stipulati dai Paesi dellrsquoarea Mena con lrsquoldquoente esponenzialerdquo di riferimento della riva nord cfr ad esempio lrsquoart 2 del pionieristico Accordo di Associazione tra Tunisia e Unione Europea il 17 luglio 1995 per il quale ldquo(L)e relazioni tra le parti cosigrave come tutte le disposizioni del presente accordo si fondano sul rispetto dei principi democratici e dei diritti dellrsquouomo cui si ispira la loro politica interna e internazionale e che costituiscono un elemento essenziale dellrsquoaccordordquo Con riferimento a un trattato internazionale cfr poi lrsquoart 7 del Trattato di amicizia buon vicinato e cooperazione fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Tunisina del 10 febbraio 2003 che con una clausola divenuta di stile (cfr ad esempio la l n 27 del 20 marzo 2009 Principi Generali) afferma che ldquole Alte Parti Contraenti rispetteranno i diritti umani e le libertagrave fondamentali ivi compresa la libertagrave di pensiero coscienza religione e culto senza effettuare discriminazioni in base alla razza al sesso alla lingua o alla religionerdquo Infine la medesima influenza traspare anche nei crescenti ndash pur se assai diversificati e spesso ancora piuttosto contorti e restrittivi - riferimenti ldquointernirdquo al diritto di libertagrave religiosa eo di coscienza ndash noncheacute al principio di uguaglianza senza discriminazioni su basi religiose - ormai contenuti in pressocheacute tutte le Costituzioni dellrsquoarea considerata cfr ad esempio lrsquoart 3 della Costituzione marocchina lrsquoart 6 della Costituzione tunisina lrsquoart 36 della Costituzione algerina gli artt 64 e 235 della Costituzione egiziana approvata nel gennaio 2014 lrsquoart 1 del progetto di Costituzione libico per la transizione del marzo 2011 lrsquoart 14 della Costituzione giordana la parte finale del Preambolo e gli artt 3 e 33 della Costituzione siriana del 25 febbraio 2012 lrsquoart 24 della Costituzione turca e lrsquoart 18 della Costituzione palestinese

13 Cfr H BIELEFELDT Freedom of Religion or Belief ndash A Human Right under Pressure in

Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 15ndash35 BJ GRIM Religion Law

and Social Conflict in the 21st Century Findings from Sociological Research ibid pp 249ndash271 e piugrave ampiamente per una sintesi su scala globale i contributi raccolti in The Future of Religious Freedom Global Challenges a cura di AD Hertzke Oxford University Press Oxford-New York 2012 Di AD HERTZKE si veda anche Religious Freedom in the World

Today Paradox and Promise in Universal Rights in a World of Diversity The Case of Religious Freedom a cura di MA Glendon HF Zacher Pontifical Academy of Social Sciences Acta 17 Vatican City 2012 in httpwwwpassvacontentdamscienzesociali pdfacta17-h ertzkepdf (consultato il 20 settembre 2013) Allrsquointerpretazione di questi Autori assai

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Tali timori riflettono una radicale trasformazione della classica querelle tra clericali e anticlericali conosciuta con diverse varianti nel corso dei secoli dalle societagrave del nord Essi infatti catalizzano oggi paure diffuse su entrambe le sponde del Mediterraneo e scaturiscono dalla consapevolezza dellrsquoirreversibilitagrave della globalizzazione del pluralismo (reale) e delle necessarie trasformazioni delle modalitagrave di esercizio della sovranitagrave politica degli stati nazionali

La stabilizzazione della presenza musulmana in Europa da un lato e il crescente influsso che il modello costituzionalistico sviluppato nella sponda nord esercita sulla riva sud dallrsquoaltro giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione del diritto di libertagrave religiosa La contestuale apparizione di un ldquoislam europeordquo e di un rinnovato ldquocostituzionalismo musulmanordquo obbliga a unrsquoopzione improrogabile per (e a unrsquoeffettiva inculturazione dei) ldquodiritti universalirdquo rappresentando per la libertagrave religiosa un momento di svolta di cui si egrave appena cominciato a registrare gli effetti

Appare allora evidente come un primo sguardo al percorso del diritto di libertagrave religiosa nelle due rive del Mediterraneo qui soltanto abbozzato in riferimento ai Paesi dellrsquoEuropa occidentale e agli stati MENA a maggioranza musulmana riveli due esperienze che pur nellrsquoovvia presupposizione delle molteplici diversitagrave appaiono fin dallrsquoinizio reciprocamente intellegibili e suscettibili di una lettura fondamentalmente sinottica14 2 - La libertagrave religiosa come prima libertagrave

21 - La sponda nord

favorevole nei confronti del ruolo civico delle religioni si contrappone quella di chi partendo dal presupposto della indefinibilitagrave della nozione di religione e riproponendo una versione aggiornata di questrsquoultima come oppio ndash o meglio nebbia ndash dei popoli tende invece a interpretare le politiche in favore della libertagrave religiosa come tentativi di ldquoessenzializzarerdquo ldquoburocratizzarerdquo e dunque complicare strumentalmente problemi la cui eziologia dipende da molteplici fattori occultati nel momento in cui si privilegia

lrsquoottica della tutela e promozione della religione cfr per tutti E SHAKMAN HURD Whatrsquos wrong with promoting religious freedom in httpmideastafricaforeignpolicycomposts 20130612whats_wrong_with_promoting_religious_freedom (consultato il 22 novembre 2013)

14 Una prima analisi si puograve ritrovare nel volume Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12)

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 7: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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La sensazione egrave che in tale contesto gli assetti tradizionali del diritto di libertagrave religiosa nello spazio geo-politico mediterraneo cosigrave universalmente cruciale stiano profondamente cambiando Il cambiamento si avverte innanzitutto nelle opposte preoccupazioni manifestate da una parte da chi teme gli effetti della ldquorivincita di Diordquo dallrsquoaltra da chi contesta gli esiti ndash ritenuti liberticidi ndash di una reazione ldquosecolarerdquo nei confronti del ldquoritornordquo della religione nella sfera pubblica13 Costituzione decisione che aveva suscitato la reazione di numerose organizzazioni non governative volta a inserire anche i trattati piugrave importanti ndash e specialmente quelli riferiti alla protezione dei diritti umani ndash allrsquointerno del blocco di costituzionalitagrave cfr ad

esempio httpwwwarticle19orgresourcesphpresource37131frtunisie-article-19-recomm ande20dE28099amEFBFBDC2A9liorer-davantage-le-projet-de-la-constitut ion-afin-dE28099EFBFBDC2AAtre-en-conformitEFBFBDC2A9-av ec-le-droit-international (consultato il 20 settembre 2013)

Lrsquoinfluenza del diritto internazionale egrave poi evidente nei trattati stipulati dai Paesi dellrsquoarea Mena con lrsquoldquoente esponenzialerdquo di riferimento della riva nord cfr ad esempio lrsquoart 2 del pionieristico Accordo di Associazione tra Tunisia e Unione Europea il 17 luglio 1995 per il quale ldquo(L)e relazioni tra le parti cosigrave come tutte le disposizioni del presente accordo si fondano sul rispetto dei principi democratici e dei diritti dellrsquouomo cui si ispira la loro politica interna e internazionale e che costituiscono un elemento essenziale dellrsquoaccordordquo Con riferimento a un trattato internazionale cfr poi lrsquoart 7 del Trattato di amicizia buon vicinato e cooperazione fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Tunisina del 10 febbraio 2003 che con una clausola divenuta di stile (cfr ad esempio la l n 27 del 20 marzo 2009 Principi Generali) afferma che ldquole Alte Parti Contraenti rispetteranno i diritti umani e le libertagrave fondamentali ivi compresa la libertagrave di pensiero coscienza religione e culto senza effettuare discriminazioni in base alla razza al sesso alla lingua o alla religionerdquo Infine la medesima influenza traspare anche nei crescenti ndash pur se assai diversificati e spesso ancora piuttosto contorti e restrittivi - riferimenti ldquointernirdquo al diritto di libertagrave religiosa eo di coscienza ndash noncheacute al principio di uguaglianza senza discriminazioni su basi religiose - ormai contenuti in pressocheacute tutte le Costituzioni dellrsquoarea considerata cfr ad esempio lrsquoart 3 della Costituzione marocchina lrsquoart 6 della Costituzione tunisina lrsquoart 36 della Costituzione algerina gli artt 64 e 235 della Costituzione egiziana approvata nel gennaio 2014 lrsquoart 1 del progetto di Costituzione libico per la transizione del marzo 2011 lrsquoart 14 della Costituzione giordana la parte finale del Preambolo e gli artt 3 e 33 della Costituzione siriana del 25 febbraio 2012 lrsquoart 24 della Costituzione turca e lrsquoart 18 della Costituzione palestinese

13 Cfr H BIELEFELDT Freedom of Religion or Belief ndash A Human Right under Pressure in

Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 15ndash35 BJ GRIM Religion Law

and Social Conflict in the 21st Century Findings from Sociological Research ibid pp 249ndash271 e piugrave ampiamente per una sintesi su scala globale i contributi raccolti in The Future of Religious Freedom Global Challenges a cura di AD Hertzke Oxford University Press Oxford-New York 2012 Di AD HERTZKE si veda anche Religious Freedom in the World

Today Paradox and Promise in Universal Rights in a World of Diversity The Case of Religious Freedom a cura di MA Glendon HF Zacher Pontifical Academy of Social Sciences Acta 17 Vatican City 2012 in httpwwwpassvacontentdamscienzesociali pdfacta17-h ertzkepdf (consultato il 20 settembre 2013) Allrsquointerpretazione di questi Autori assai

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Tali timori riflettono una radicale trasformazione della classica querelle tra clericali e anticlericali conosciuta con diverse varianti nel corso dei secoli dalle societagrave del nord Essi infatti catalizzano oggi paure diffuse su entrambe le sponde del Mediterraneo e scaturiscono dalla consapevolezza dellrsquoirreversibilitagrave della globalizzazione del pluralismo (reale) e delle necessarie trasformazioni delle modalitagrave di esercizio della sovranitagrave politica degli stati nazionali

La stabilizzazione della presenza musulmana in Europa da un lato e il crescente influsso che il modello costituzionalistico sviluppato nella sponda nord esercita sulla riva sud dallrsquoaltro giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione del diritto di libertagrave religiosa La contestuale apparizione di un ldquoislam europeordquo e di un rinnovato ldquocostituzionalismo musulmanordquo obbliga a unrsquoopzione improrogabile per (e a unrsquoeffettiva inculturazione dei) ldquodiritti universalirdquo rappresentando per la libertagrave religiosa un momento di svolta di cui si egrave appena cominciato a registrare gli effetti

Appare allora evidente come un primo sguardo al percorso del diritto di libertagrave religiosa nelle due rive del Mediterraneo qui soltanto abbozzato in riferimento ai Paesi dellrsquoEuropa occidentale e agli stati MENA a maggioranza musulmana riveli due esperienze che pur nellrsquoovvia presupposizione delle molteplici diversitagrave appaiono fin dallrsquoinizio reciprocamente intellegibili e suscettibili di una lettura fondamentalmente sinottica14 2 - La libertagrave religiosa come prima libertagrave

21 - La sponda nord

favorevole nei confronti del ruolo civico delle religioni si contrappone quella di chi partendo dal presupposto della indefinibilitagrave della nozione di religione e riproponendo una versione aggiornata di questrsquoultima come oppio ndash o meglio nebbia ndash dei popoli tende invece a interpretare le politiche in favore della libertagrave religiosa come tentativi di ldquoessenzializzarerdquo ldquoburocratizzarerdquo e dunque complicare strumentalmente problemi la cui eziologia dipende da molteplici fattori occultati nel momento in cui si privilegia

lrsquoottica della tutela e promozione della religione cfr per tutti E SHAKMAN HURD Whatrsquos wrong with promoting religious freedom in httpmideastafricaforeignpolicycomposts 20130612whats_wrong_with_promoting_religious_freedom (consultato il 22 novembre 2013)

14 Una prima analisi si puograve ritrovare nel volume Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12)

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 8: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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Tali timori riflettono una radicale trasformazione della classica querelle tra clericali e anticlericali conosciuta con diverse varianti nel corso dei secoli dalle societagrave del nord Essi infatti catalizzano oggi paure diffuse su entrambe le sponde del Mediterraneo e scaturiscono dalla consapevolezza dellrsquoirreversibilitagrave della globalizzazione del pluralismo (reale) e delle necessarie trasformazioni delle modalitagrave di esercizio della sovranitagrave politica degli stati nazionali

La stabilizzazione della presenza musulmana in Europa da un lato e il crescente influsso che il modello costituzionalistico sviluppato nella sponda nord esercita sulla riva sud dallrsquoaltro giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione del diritto di libertagrave religiosa La contestuale apparizione di un ldquoislam europeordquo e di un rinnovato ldquocostituzionalismo musulmanordquo obbliga a unrsquoopzione improrogabile per (e a unrsquoeffettiva inculturazione dei) ldquodiritti universalirdquo rappresentando per la libertagrave religiosa un momento di svolta di cui si egrave appena cominciato a registrare gli effetti

Appare allora evidente come un primo sguardo al percorso del diritto di libertagrave religiosa nelle due rive del Mediterraneo qui soltanto abbozzato in riferimento ai Paesi dellrsquoEuropa occidentale e agli stati MENA a maggioranza musulmana riveli due esperienze che pur nellrsquoovvia presupposizione delle molteplici diversitagrave appaiono fin dallrsquoinizio reciprocamente intellegibili e suscettibili di una lettura fondamentalmente sinottica14 2 - La libertagrave religiosa come prima libertagrave

21 - La sponda nord

favorevole nei confronti del ruolo civico delle religioni si contrappone quella di chi partendo dal presupposto della indefinibilitagrave della nozione di religione e riproponendo una versione aggiornata di questrsquoultima come oppio ndash o meglio nebbia ndash dei popoli tende invece a interpretare le politiche in favore della libertagrave religiosa come tentativi di ldquoessenzializzarerdquo ldquoburocratizzarerdquo e dunque complicare strumentalmente problemi la cui eziologia dipende da molteplici fattori occultati nel momento in cui si privilegia

lrsquoottica della tutela e promozione della religione cfr per tutti E SHAKMAN HURD Whatrsquos wrong with promoting religious freedom in httpmideastafricaforeignpolicycomposts 20130612whats_wrong_with_promoting_religious_freedom (consultato il 22 novembre 2013)

14 Una prima analisi si puograve ritrovare nel volume Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12)

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 9: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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Nel contesto europeo la libertagrave religiosa ha rappresentato la ldquoprima libertagraverdquo in quanto presupposto ed espressione della fondamentale distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale su cui in etagrave moderna si sarebbero innestati gli ordinamenti giuridici statali e di conseguenza tutti gli altri diritti e libertagrave

Tale ldquoprimatordquo puograve essere apprezzato sotto tre distinti ma inscindibili punti di vista storico socio-politico e ldquopluralisticordquo

Libertagrave religiosa come ldquoprima libertagraverdquo innanzitutto per una ragione cronologica legata allrsquoassociazione dei due termini libertasreligiosa da parte dei grandi apologeti Tertulliano e Lattanzio15 In particolare negli scritti di questi autori la libertas religiosa non esprimeva solo ndash come giagrave nellrsquoebraismo - il primato dellrsquounico vero Dio su ogni potestagrave terrena ma soprattutto lrsquoesigenza di coscienze non ancora vincolate dalla ldquorettitudinerdquo della Chiesa costantiniana e dellrsquoAgostino anti-donatista di un legittimo spazio di autonomia e di distinzione nei confronti delle autoritagrave politiche16 Di conseguenza il primo ldquodiritto umanordquo presentava giagrave lrsquointerconnessione tra libertagrave ldquodardquo e libertagrave ldquodirdquo tra dimensioni negativa e quella positiva destinate a divenire le due inscindibili componenti costitutive della libertagrave ldquooccidentalerdquo17 Il filone personalista dei primi apologeti cristiani sarebbe rimasto a lungo minoritario nella successiva storia europea per secoli incapace non solo di

15 Cosigrave Lattanzio nel cinquantaquattresimo capitolo dellrsquoEpitome Divinarum

Institutionum significativamente intitolato De religionis libertate in adorando Deo ldquoAtqui religio sola est in qua libertas domicilium collocavit Res est enim praeter caeteras voluntaria nec imponi cuiquam necessitas potest ut colat quod non vult Potest aliquis forsitan simulare non potest vellerdquo Analogamente Tertulliano affermava ldquoTamen humani iuris et naturalis potestatis est unicuique quod putauerit colere nec alii obest aut prodest alterius religio Sed nec religionis est cogere religionem quae sponte suscipi

debeat non ui cum et hostiae ab animo libenti expostulenturrdquo in Ad Scapulam II 2 16 Lo storico viennese Friedrich Heer si riferiva a questa prima fase del cristianesimo

come a un ldquomomento (in cui lo) spirito non era ancora stato stregato dal godimento e dalle promesse della potenzardquo (Europaumlische Geistesgeschichte Kohlhammer Stuttgart 1953 p 17 qui riportato nella traduzione di G ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana

Retrospettiva genealogica di un concetto critico il Mulino Bologna 2012 pp 74-75 ma piugrave ampiamente pp 72-81) e quindi come affermava F RUFFINI La libertagrave religiosa come

diritto pubblico subiettivo il Mulino Bologna 1992 (Torino 1924) p 160 in cui poteva ancora manifestare tutta la sua ldquoirriducibile intransigenza teologicardquo

Un ampio affresco sullrsquointera questione si trova nella fondamentale opera di J

LECLER Histoire de la toleacuterance au siegravecle de la Reacuteforme Albin Michel Paris 1994 (Paris

1955) e piugrave analiticamente in Lrsquointolleranza cristiana nei confronti dei pagani a cura di PF Beatrice EDB Bologna 1990

17 Il riferimento egrave naturalmente a I BERLIN Due concetti di libertagrave Feltrinelli Milano 2000 (Oxford 1969)

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 10: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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accettare il diritto alla vita di eretici e apostati ma anche ndash a differenza di quanto sarebbe accaduto nella sponda sud ndash di prevedere per i non cristiani uno statuto che uscisse dagli schemi dellrsquoinevitabile tolleranza del peccato18 Tuttavia proprio da questo filone personalista sarebbe germogliato il riconoscimento della libertagrave di ogni singola coscienza religiosa quale ldquoprimordquo diritto dello stato moderno19

Dal punto di vista socio-politico il primato del diritto di libertagrave religiosa ldquopersonalisticamente orientatordquo sarebbe giunto perograve in uno scenario ben diverso da quello della cristianitagrave perseguitata Esso avrebbe infatti coinciso con lrsquoaffermazione di una libertagrave statale in cui lrsquoindividuo sostituiva la persona e lo spazio normativo presidiato dallo stato-nazione rappresentava il limite invalicabile dellrsquoautonomia della coscienza personale20 Era infatti il sostantivo ldquodirittordquo e soprattutto la sua implicita aggettivazione ldquostatalerdquo a garantire ma anche a selezionare le aspettative della ldquolibertagraverdquo Libertagrave religiosa e stato moderno si legittimavano reciprocamente ma allrsquointerno di un rapporto di forza ben chiaro Con sempre maggior evidenza infatti la libertagrave ldquodardquo avrebbe operato soprattutto come argine nei confronti del ruolo pubblico-istituzionale delle comunitagrave religiose mentre la libertagrave ldquodirdquo non avrebbe piugrave potuto fuoriuscire dallrsquoalveo dello statualmente legittimo Iniziava cosigrave unrsquoaltra lunga epoca segnata dalla legittimitagrave divenuta poi spesso incoraggiamento della ldquointeriorizzazione delle identitagrave religioserdquo21 In ogni caso pur progressivamente occultata dalle dinamiche di laicizzazione e secolarizzazione la funzione di riserva morale delle

18 Cfr sul punto le opere citate alla nota 16 noncheacute RH BAINTON La lotta per la

libertagrave religiosa il Mulino Bologna 1999 (Philadelphia 1951) A evitare unrsquoeccessiva enfasi sulla ldquopratica personalistardquo del cristianesimo G

ZAMAGNI Fine dellrsquoera costantiniana cit p 55 sottolinea ancora una volta evocando Heer come laquola ldquocristianizzazionerdquo dellrsquoEuropa (hellip) non (avesse) rappresentato altro che una conversione in blocchi forzata e superficialeraquo

19 Cfr tra una biliografia immensa G JELLINEK La dichiarazione dei diritti dellrsquouomo e del cittadino Giuffregrave Milano 2002 (Muumlnchen-Lepizig 1927) pp 98-99

20 Lrsquoeditto di Nantes del 1598 e soprattutto i trattati di Westphalia del 1648 chiudono definitivamente le guerre di religione aprendo al contempo la storia dello stato assolutista moderno Cfr tra i tanti O CHRISTIN La paix de religion Lrsquoautonomisation de

la raison politique au XVIe siegravecle Seuil Paris 1997 21 Come scriveva Reinhart Koselleck ldquolrsquohomme se coupe en deux une moitieacute priveacutee et

une moitieacute publique les actions et les actes sont soumis sans exceptions agrave la loi de lrsquoEtat

la conviction est libre in secret freerdquo in O CHRISTIN La paix de religion cit p 209 Osservava del resto questrsquoultimo Autore come ldquola reconnaissance mecircme limiteacutee de la liberteacute de conscience nrsquoest donc pas opposeacutee agrave la construction absolutiste elle en est lrsquoautre face historiquerdquo e soprattutto ldquola condition neacutecessairerdquo

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 11: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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istituzioni pubbliche esercitata dalle tradizioni religiose storicamente presenti in Europa non veniva meno Come giagrave in precedenza lo ius sacrum e la proto-libertagrave costantiniana infatti anche la regolamentazione della ldquolibertagrave religiosardquo moderna saldamente ancorata allo ius publicum appariva strategicamente funzionale alla costruzione delle comunitagrave politiche alla definizione delle loro identitagrave e in particolare alla determinazione dei rapporti tra ldquomaggioranzerdquo e ldquominoranzerdquo22

Infine la libertagrave religiosa puograve essere considerata ldquoprima libertagraverdquo per la sua capacitagrave di rilevare il tasso di pluralismo societario Infatti fin dalla sua prima funzione di cinta difensiva delle coscienze personali e comunitarie la libertagrave religiosa si egrave manifestata in forma pluralistico-relazionale23 In particolare nellrsquoinquadrare i rapporti tra coscienze religiose e istituzioni pubbliche attraverso la categoria dellrsquoautonomia la libertagrave religiosa ha registrato nelle diverse epoche le fluttuazioni dei mobili confini tra sfera istituzionale sfera pubblica e sfera privata24 Con il tempo ndash e con lrsquoaffermazione della c d neutralitagrave dello stato - questa ldquodimensione pluralistardquo della libertagrave religiosa ha acquistato crescente rilevanza pubblica ponendo con forza insieme al tema dellrsquoindispensabile ldquoaggiornamentordquo dei modelli moderni delle ldquoreligioni nazionalirdquo la questione dellrsquoautonomia confessionale Infatti sono proprio le declinazioni personali e istituzionali di questo principio che certificano il grado di effettiva libertagrave ndash e il conseguente pluralismo ndash che gli ordinamenti statali sono disposti a riconoscere alle normativitagrave religiose

22 Ciograve risultava evidente non solo nelle tre grandi aree culturali nelle quali si era

specificata la libertagrave religiosa europea dopo Westphalia quella ortodossa quella anglicano-protestante e quella cattolica (cfr in merito A HASTINGS The Construction

of Nationhood Ethnicity Religion and Nationalism Cambridge University Press Cambridge 1997) ma anche in pieno XIX secolo nelle lotte tra ldquolaicirdquo e ldquoclericalirdquo essenziali per la definizione dei diversi assetti nazionali europei La tutela del bene giuridico ldquolibertagrave religiosa e di coscienza personalerdquo era cosigrave subordinata e funzionale alla salvaguardia del bene giuridico ldquoStatordquo non dissimilmente da quanto era giagrave apparso nellrsquoeditto costantiniano per il quale la ldquoliberagrave potestagrave di seguire la religione sceltardquo mirava a ldquorendere benevola e propiziarerdquo la divinitagrave (qualunque essa fosse) nei confronti dellrsquoimperatore e di tutti i suoi sudditi La prospettiva del diritto di libertagrave religiosa

restava dunque tributaria della religio civilis descritta dalla tripartizione dellrsquoesperienza religiosa e della teologia (mitica fisica e appunto politica) delle Antiquitates di Varrone

23 Cfr P PRODI Una storia della giustizia Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra

coscienza e diritto il Mulino Bologna 2000 pp 40-49 24 Cfr KAring MODEacuteER Public and Private a Moving Border A Legal-Historical Perspective

e A SELIGMAN Socio-Historical Perspectives on the Public and the Private Spheres entrambi in Religion in Public Spaces A European Perspectives a cura di S Ferrari S Pastorelli Farnham Ashgate 2012 rispettivamente pp 25-34 e 35-46

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 12: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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In etagrave contemporanea il riconoscimento di tale autonomia egrave stato subordinato alla rinuncia da parte delle religioni non solo al braccio secolare e a ogni forma di potestagrave temporale ma anche sempre di piugrave a proporre esplicitamente e direttamente la propria normativitagrave come potenzialmente efficace per la vita civile25 Questo ldquoritirordquo delle religioni ha favorito il restringimento dellrsquoambito operativo della ldquoprima libertagraverdquo entro i confini ritenuti impolitici dellrsquoldquoesclusivamenterdquo religioso La libertagrave religiosa si egrave cosigrave concentrata soprattutto nella garanzia dei profili istituzional-organizzativi delle manifestazioni collettive delle coscienze religiose declinandosi prevalentemente come tutela ldquospecialerdquo per le comunitagrave religiose (piugrave) formalizzate26 Di conseguenza le manifestazioni di religiositagrave riferibili a interpretazioni personali o a tradizioni rispetto alle quali risulta arduo selezionare unrsquoorganizzazione riconoscibile dagli stati faticano a fruire della protezione di tale diritto Nello stesso tempo in un contesto segnato dallrsquoindividualismo religioso dalla diffusione dellrsquoislam e di altre tradizioni caratterizzate da grande fluiditagrave la difficoltagrave degli stati a garantire alla libertagrave religiosa spazi ulteriori rispetto a quelli dipendenti dal riconoscimento degli assetti organizzativi comunitari comincia a sollevare la questione circa la stessa possibilitagrave ndash e giustificabilitagrave - in etagrave contemporanea di una ldquospecificardquo protezione di una libertagrave dai confini sempre piugrave incerti27

In conclusione la traiettoria della libertagrave religiosa della sponda nord corrisponderebbe a quella dello stato In etagrave moderna tale diritto fu volto alla reciproca legittimazione e distinzione tra stati nazionali e

25 Da una parte questa situazione ha portato a enfatizzare la differenza tra

cristianesimo (specie nella sua declinazione cattolica) e islam in nome di una supposta capacitagrave esclusiva del primo a servirsi del diritto naturale ndash ma pur sempre divino - quale strumento di per seacute idoneo e automaticamente abilitato al diretto confronto con le

ideologie secolari cfr S FERRARI Lo spirito dei diritti religiosi Ebraismo cristianesimo e

islam a confronto il Mulino Bologna 2000 pp 238 ss dallrsquoaltra come si vedragrave in seguito essa pone delicati problemi in relazione alla partecipazione politica dei fedeli delle diverse tradizioni religiose

26 A questo riguardo mentre i diritti europei riconoscono in genere la ldquospecialitagraverdquo di talune forme qualificate di associazionismo religioso attribuendo loro uno statuto giuridico differenziato che garantisce una piugrave agevole fruizione di prestazioni pubbliche (il diritto italiano parla ad esempio di confessioni religiose) nel quadro di una cittadinanza fondata su un rigoroso principio di uguaglianza di fronte alla (unica) legge statale i diritti della sponda sud considerano direttamente la dimensione normativa delle comunitagrave religiose differenziando attraverso i diversi sistemi del c d statuto personale il patrimonio giuridico dei singoli cittadini-fedeli

27 Cfr W FALLERS SULLIVAN The Impossibility of Religious Freedom Princeton University Press Princeton 2005

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 13: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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comunitagrave religiose nel quadro della disgregazione di una cornice imperiale unitaria Oggi invece i confini degli stati e dei gruppi religiosi risultano piugrave incerti e porosi Tuttavia se i primi tendono a salvaguardare la loro specificitagrave nazionale nei confronti delle istituzioni della globalizzazione aggrappandosi (agli assetti tradizionali) della libertagrave religiosa28 questrsquoultima utilizzata dagli stati come strumento di demarcazione politica si trova a sua volta a dover difendere la sua specificitagrave confessionale vale a dire lrsquoalteritagrave e distinzione rispetto agli ordinamenti civili dallrsquoassorbimento in una pervasiva secolaritagrave In ogni caso lrsquoallontanamento dalla radice pluralistica originaria della libertagrave religiosa evidenzia non soltanto lrsquoentropia della libertagrave religiosa ma dello stato stesso 22 - La sponda sud Se egrave piugrave difficile ritrovare nellrsquoislam mediterraneo una libertagrave religiosa geneticamente funzionale alla distinzione tra sfera temporale e sfera spirituale ciograve non impedisce tuttavia di scorgere anche in questo contesto certamente con caratteristiche proprie e con fondamentali differenze una ldquolibertagrave religiosardquo declinabile come prima libertagrave sulla base delle medesime prospettive storica socio-politica e pluralistica osservate nella sponda nord

Innanzitutto dal punto di vista storico anche la Rivelazione coranica si radica in una scelta qualificata di libertagrave religiosa personale che costringe a uno ius migrandi il profeta dellrsquoislam29 Tuttavia tale libertagrave rivolta a una decisa trasformazione sociale e rapidamente vincente

28 Il sect 2 dellrsquoart 17 del Trattato sul Funzionamento dellrsquoUnione Europea ben evidenzia

questo tentativo 29 Come sottolineava autorevolmente G LEVI DELLA VIDA ldquonon vrsquoegrave dubbio che

tanto per Maometto quanto per i primi convertiti il valore dellrsquoislam fu soprattutto religiosordquo cosigrave come certa era la definizione dellrsquoislam come ldquoreligion(e) di origine personalerdquo Recenti studi su Maometto e sulle origini dellrsquoIslam (1923) e ora in G LEVI

DELLA VIDA Arabi ed Ebrei nella storia a cura di F Gabrieli F Tessitore Guida Napoli 2005 pp 152 e 164

Cfr anche PS FIDDES The Root of Religious Freedom Interpreting Some Muslim and

Christian Sacred Texts in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 169ndash184 noncheacute HP GLENN Legal Traditions of the World Oxford University Press Oxford-New York 2000 pp 177-178 il quale pur sottolineando come nellrsquoislam ldquo(T)he purely subjective is proscribedrdquo e che la sharīʻa ldquodoes not contemplate an individual potestasrdquo afferma come ldquo(T)here is no doubt however of the general importance of individual in the traditionrdquo Si vedano inoltre sul perdurante ruolo del singolo i lavori di Ignazio De Francesco citati alla successiva nota 32

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 14: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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sulle minacce esterne si sviluppograve ben presto piugrave come libertagrave ldquodirdquo che come libertagrave ldquodardquo Svincolata dalla necessitagrave di farsi faticosamente strada in un ambiente occupato da solidi attori politici e nello stesso tempo assai disinvolta nellrsquoassimilare quanto incontrasse di utile30 la libertagrave religiosa ldquomusulmanardquo tese da subito a far combaciare lrsquoassoluta verticalitagrave di una fede che non abbisognava di mediazione clericale con lrsquoorizzontalitagrave dellrsquoesperienza umana Lrsquooggetto della libertagrave religiosa ldquoislamicardquo infatti si sovrappose immediatamente con quelli politico-societari sancendo la coincidenza tra appartenenza etnica appartenenza religiosa e piena cittadinanza politica31 Quindi al nord la presenza di un contesto politico ostile aveva spinto i primi apologeti a esaltare la libertagrave religiosa come autonomia confessionale personale e comunitaria Invece al sud la sostanziale coincidenza tra societagrave civile e societagrave religiosa aveva fatto dellrsquoislam in quanto tale - nelle sue molteplici declinazioni collettive politiche culturali e rituali - la vera ldquoprima libertagraverdquo portando cosigrave a trascurare lrsquoapprofondimento della ldquospecialitagraverdquo di una libertagrave religiosa concepita come diritto personale e comunitario connesso alla Rivelazione32

30 Se egrave vero che lrsquoislam rimase per un certo tempo (religione di) minoranza nei sempre

piugrave vasti territori conquistati la frammentazione confessionale di questi ultimi unitamente alla fluiditagrave dottrinale del primo islam attraente per la sua chiara ldquosemplicitagraverdquo e non ancora perfettamente distinto dagli altri monoteismi semitici ne

favorigrave una rapida diffusione cfr tra i molti A HOURANI Storia dei popoli arabi Da Maometto ai nostri giorni Mondadori Milano 2013 (New York 1991) ad esempio pp 49-51 Sono poi ben note la rilevanza della consuetudinelsquourf quale fonte non canonica ma fondamentale del diritto islamico e lrsquoinfluenza esercitata su di essa dal diritto romano

vigente nelle prime terre conquistate dallrsquoislam cfr D SANTILLANA Istituzioni di

diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita Istituto per lrsquoOriente Roma 1925 I p 450

31 Cfr GP PAROLIN Citizenship in the Arab World Kin Religion and Nation-State Imiscoe Research Amsterdam University Press Amsterdam 2009 in specie p 41 ss Tale prospettiva emerge anche dalla c d Costituzione di Medina con cui il Profeta dellrsquoislam intorno al 622 avrebbe concordato con le tribugrave di Yathrib (appunto la futura Medina) le regole della nuova ldquoUmmardquo Il testo di cui la letteratura musulmana non si stanca di evidenziare la modernitagrave mancava di una garanzia generale per la libertagrave di culto ma anche per la sua natura di trattato riconosceva la ldquolibertagrave religiosardquo soltanto alle tribugrave ebraiche specificamente nominate cfr in specie gli articoli 30-40 nella versione riportata

in httpwwwconstitutionofmadinacomblog20120222constitution-of-medina-in-63-article smore-102 (consultato il 26 settembre 2013) noncheacute sinteticamente GP PAROLIN Citizenship in the Arab World cit pp 44-46

32 In questo senso non sembra che la niyya la buona federetta intenzione del diritto islamico abbia giocato il medesimo ruolo della libertas religiosa nel sostenere la legittimitagrave pubblica anche degli orientamenti difformi dalle interpretazioni ortodosse della fede

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 15: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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Tuttavia con il tempo il progressivo articolarsi di un apparato politico-amministrativo complesso e lrsquoapparizione dello stato avrebbe condotto anche qui allrsquoemersione di un diritto di libertagrave religiosa con fisionomia ndash e confini ndash propri e sempre piugrave ldquospecificirdquo Allrsquoinizio nello statuto riservato alle ldquominoranze religioserdquo storiche le cosiddette ldquoGenti del Librordquo la ldquolibertagrave religiosardquo rispondeva essenzialmente a una preoccupazione di natura fiscale ed emergeva con una sua specificitagrave soltanto con riferimento al tema ben circoscritto di una libertagrave di culto letta in funzione della salvaguardia dellrsquounitagrave politica della comunitagrave islamica33 Ma tale situazione sarebbe cambiata con la sempre piugrave ingombrante ldquovicinanzardquo europea34 Lo shock della conquista napoleonica i tentativi di modernizzazione tunisini le Tanzimat ottomane e in etagrave contemporanea passando attraverso la colonizzazione europea e lrsquoetagrave del nazionalismo arabo lrsquoldquoislam europeordquo costituiranno le tappe di un cammino verso un discorso musulmano sulla libertagrave religiosa che non puograve essere semplicemente liquidato come mera assimilazione neo-

perfetta Se infatti la libertas della sponda nord articolava il rapporto tra foro interno e foro esterno sfera privata e sfera pubblica cercando di salvaguardare la legittimitagrave di due poli distinti e ndash almeno inizialmente ndash differenti la niyya ha costituito un riparo soprattutto per la sfera privata quale estremo argine nei confronti di scrutini di conformitagrave e ortodossia che tutelavano un foro esterno caratterizzato dalla tensione verso una forte uniformitagrave comunitaria cfr al riguardo lrsquoimportante lavoro di I DE

FRANCESCO Intenzione e azione il ruolo della niyya nella formazione dellrsquoislam come sistema

di religione etica e diritto Tesi di dottorato discussa al Pisai Roma 2013 e dello stesso Autore Il lato oscuro delle azioni La dottrina della niyya nello sviluppo dellrsquoetica islamica in pubblicazione su Islamochristiana 39 2013

33 Del resto la stessa nota formula ldquonessuna costrizione nella Federdquo contenuta nella sura della Vacca (Q 2 256) non veniva interpretata in epoca ldquoclassicardquo come affermazione generale e astratta di assoluta ldquolibertagrave religiosardquo La sua interpretazione infatti oscillava tra chi la riteneva riferibile soltanto ad alcuni soggetti e in circostanze ben definite e puntuali chi la considerava applicabile alla sola costrizione al falso o al

foro interno e chi ne affermava addirittura lrsquoavvenuta abrogazione cfr I ZILIO

GRANDI ldquoNessuna costrizione nella federdquo (Q 2256) Note di storia dellrsquoesegesi in Scritti in

onore di Biancamaria Scarcia Amoretti Sapienza - Universitagrave di Roma Dipartimento di Studi Orientali Edizioni Q Roma 2008 vol III pp 1221-1236 Quanto alla letteratura sui c d dhimmi essa egrave sterminata Si vedano per unrsquoanalisi piuttosto polemica il classico di B YErsquoOR The Dhimmi Jews and Christians under Islam Fairleigh Dickinson University

Press Madison NY 1985 (1980 Paris) e per una riflessione piugrave pacata AM EMON

Religious Pluralism and Islamic Law Dhimmis and Others in the Empire of Law Oxford University Press Oxford-New York 2012

34 Cfr per un sintetico riferimento al sistema delle c d capitolazioni che peraltro

reiterava ex parte Europae la medesima connessione cittadinanza-religione giagrave applicata dallrsquoislam con il sistema della dhimma M EVANS Religious liberty cit (nota 7) pp 60-64

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 16: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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colonialistica di quanto giagrave (perfettamente) maturato nella sponda settentrionale35 Il discorso musulmano sulla libertagrave religiosa si egrave innestato infatti sulla riflessione intorno alla prospettiva pluralistica sperimentata fin da subito dallrsquoislam Questa prospettiva riguardava non solo il pluralismo teologico di unrsquoumanitagrave deviante dallrsquounica religione ldquonaturalerdquo ma anche il pluralismo di una comunitagrave presto frammentata e conflittuale e quello trasversale allrsquointera Umma tra i ldquoreligiosirdquo e le loro (liquide) scuole e istituzioni e le autoritagrave politiche tra il fiqh e la siyāsah shar īyyah tra il diritto religioso e un diritto sempre piugrave statualisticamente orientato e che ormai fatica a permanere entro i legittimi confini dettati dal primo36 Tale pluralismo pur non articolandosi ancora in una teoria della distinzione degli ordinamenti giuridici ha cosigrave progressivamente evidenziato la differenziazione tra diritto religioso elaborato e metabolizzato dai fedeli a partire dalle moschee e dalle confraternite e diritto statale Questa differenziazione peraltro ha messo in luce lrsquoeffetto novativo inevitabilmente assunto dalla positivizzazione del primo diritto attraverso le strutture e le forme del secondo

In questo modo al nord sembra prevalere in etagrave contemporanea una dinamica secolarizzatrice che erode lrsquoantica distinzione invece al sud pare affiorare una dinamica di laicizzazione prodromica allrsquoaffermazione di uno ldquospecialerdquo diritto di libertagrave religiosa improntato allrsquoautonomia confessionale Tale diversitagrave peraltro riflette il diverso percorso compiuto dallo stato-nazione nelle due sponde del Mediterraneo al nord di

35 Cfr H CHEKIR Les sources drsquoinspiration de la Constitution tunisienne de 1861 in Le

choc colonial et lrsquoislam Les politiques religieuses des puissances coloniales en terres drsquoislam a cura di P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2006 pp 71-88 e lrsquointero volume per unrsquoanalisi sul reale respiro universalistico del dominio europeo nelle ldquoterre musulmanerdquo del nord Africa e del vicino Oriente Cfr anche per un esperienza nazionale D MAGHRAOUI

Secularism ʻilmanya Laiumlciteacute Secularisme in Morocco in Words in Motion Toward a Global Lexicon a cura di C Gluck A Lowenhaupt Tsing Duke University Press Durham 2009 pp 109-128

36 Per unrsquoincisiva riflessione sul rapporto tra islam e pluralismo cfr Pluralism in Muslim Contexts a cura di A Filali Ansari S Karmali Edhinburg University Press Edhinburg 2009 con in particolare i saggi di A FILALI ANSARI Introduction

Theoretical Approaches to Cultural Diversity pp 1-6 e di A AL-AZMEH Pluralism in Muslim Societies pp 9-15 Per una riflessione piugrave mirata cfr Legal Pluralism in Arab World a cura di B Dupret M Berger L al-Zwaini Kluwer Law International The Hague 1999

Sui rapporti in prospettiva diacronica tra fiqh e siyāsah shar īyyah si veda invece A

QURAISHI The Separation of Powers in the Tradition of Muslim Governments in Constitutionalism in Islamic Countries Between Upheaval and Continuity cit (nota 12) pp 63-73

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 17: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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assorbimento entro cornici piugrave vaste al sud di lenta e soffertissima emersione come neo-Westphaliano garante del pluralismo 3 - La libertagrave religiosa nelletagrave contemporanea apogeo e declino A livello internazionale egrave nel ventennio che va dal 1948 al 1966 che il diritto di libertagrave religiosa si radica stabilmente tra i diritti umani fondamentali La Dichiarazione Universale dei Diritti dellrsquoUomo costituiragrave infatti la matrice dei successivi testi internazionali e resteragrave il punto di riferimento obbligato non solo per il costituzionalismo europeo postbellico a essa coevo ma anche per quello degli stati della riva sud che per effetto della decolonizzazione cominceranno ad affacciarsi sullo scenario internazionale37

Il cammino di implementazione ed effettiva universalizzazione dei ldquodiritti dellrsquouomordquo saragrave tuttavia segnato dal confronto tra Est e Ovest e lrsquointerpretazione del diritto di libertagrave religiosa diverragrave uno dei principali spartiacque tra due blocchi contrapposti38 NellrsquoEuropa occidentale la declinazione della libertagrave religiosa come ldquoarma ideologicardquo nella lotta al comunismo faciliteragrave la spiritualizzazione di tale libertagrave e il suo progressivo assorbimento nellrsquoorbita di una ldquogenericardquo libertagrave di coscienza declinata in maniera sempre piugrave individualistica e libertaria

Lrsquoaffermarsi di una concezione di religione di religiositagrave e poi di un diritto di libertagrave religiosa piugrave legato alle ldquoopzionirdquo individuali che alle ortoprassi comunitarie egrave passato a lungo inosservato in unrsquoEuropa secolarizzata ma ancora omogeneamente cristiana39 Se infatti nella parte orientale la promozione dellrsquoateismo e le restrizioni della libertagrave religiosa portavano a esaltare la specificitagrave di questrsquoultima invece in Occidente la progressiva estensione della protezione offerta dal diritto di libertagrave

37 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 35 ss 38 In questo contesto lrsquoAtto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in

Europa firmato a Helsinki il 1 agosto 1975 e il cui VII punto proclamava il ldquorispetto dei diritti dellrsquouomo e delle libertagrave fondamentali inclusa la libertagrave di pensiero coscienza religione o credordquo rappresentograve un punto di svolta fondamentale

Sul modello sovietico di libertagrave religiosa si vedano i lavori di G CODEVILLA e in

particolare La liberta religiosa nellrsquoUnione Sovietica La Casa di Matriona Milano 1985 e Lo zar e il Patriarca I rapporti tra trono e altare in Russia dalle origini ai giorni nostri La Casa di Matriona Milano 2008

39 Cfr D POLLACK Religious change in Europe theoretical considerations and empirical findings in Religion and democracy in contemporary Europe a cura di G Motzkin Y Fischer Alliance Publ Trust London 2008 pp 83-100

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 18: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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religiosa non solo allrsquoateismo ma anche alle convinzioni agnostiche contribuiva alla ldquogenericitagraverdquo di tale diritto Tale processo si accompagnava inoltre allrsquoenfatizzazione della libertagrave religiosa ldquonegativardquo funzionale alle dinamiche di secolarizzazione e di laicizzazione che dagli anni Sessanta attraversarono lrsquointera Europa occidentale

Questi processi producevano lrsquoallontanamento della sponda nord individualistica e secolarizzata da quella sud comunitarista e confessionista accompagnato da unrsquoincomprensione destinata a deflagrare negli anni successivi quando lrsquoislam e le sue pratiche sarebbero divenute europee e la globalizzazione avrebbe riproposto il ruolo pubblico - e non di rado antagonistico - delle religioni

Le trasformazioni ldquooccidentalirdquo accentuavano poi la divaricazione tra interpretazioni ldquostatalirdquo e autoqualificazioni personali e comunitarie del diritto di libertagrave religiosa Pur occultata dal trionfo dellrsquoindividualismo la secolarizzazione accresceva la discrezionalitagrave statale nella classificazione delle opzioni di coscienza allrsquointerno della ldquospecierdquo religiosa e con essa il rischio di compromettere la neutralitagrave delle istituzioni pubbliche pilastro del diritto europeo di libertagrave religiosa

La divisione tra i due blocchi del nord faceva sentire i suoi effetti anche al sud pur non producendo una contrapposizione tra modelli statali radicalmente differenti Pressocheacute generalizzata risultava infatti lrsquoaffermazione di regimi autoritari di stampo nazionalista non democratici e nepotistici tesi al pieno controllo della societagrave civile e delle risorse economiche40 La logica della ldquocortina di ferrordquo lasciava infatti campo libero a regimi volti a imporre un modello di stato ldquoforterdquo fino ad allora soltanto subigraveto o immaginato Le forze uscite vittoriose dal confronto con le potenze coloniali avevano infatti assorbito schemi direttive e impostazioni filosofiche circolanti nella riva nord prima del secondo conflitto mondiale e che ora venivano anacronisticamente applicati nei Paesi di nuova indipendenza41 Il trapianto dispotico di un modello politico incentrato sul primato positivistico della legge di uno stato autoritario incideva profondamente sullrsquoassetto pluralistico a cui i Paesi a maggioranza musulmana del Mediterraneo erano stati abituati nei secoli precedenti sia ai tempi dellrsquoinfluenza ottomana sia in generale in quelli del dominio coloniale Da una parte infatti il positivismo statualistico si

40 Cfr P-J LUIZARD Laiumlciteacutes autoritaires en terres drsquoislam Fayard Paris 2008 41 Come nota del resto D MAGHRAOUI Secularism cit (nota 35) infatti molti degli

amministratori coloniali erano stati ldquomore informed by the conservatism of the ancien reacutegime than by liberalismrdquo p 114

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

Page 19: Alessandro Ferrari (associato di Diritto ecclesiastico e ... · 167-194 e 321-358, e, più di recente, N. COX, The Clash of Unprovable Universalisms - International Human Rights and

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traduceva in una pressione volta a privatizzare gli statuti personali delle comunitagrave religiose non musulmane le cui giurisdizioni autonome risultavano esposte a tentativi di ridimensionamento in nome di una cittadinanza comune posta sotto il controllo dello stato42 Dallrsquoaltra parte questo stesso positivismo provocava un aspro conflitto intra-musulmano Le pretese giurisdizionalistiche di ldquolaicitagrave autoritarierdquo ispirate piugrave alle ideologie de combat del XIX secolo che al costituzionalismo del secondo dopoguerra si traducevano infatti in un rigido addomesticamento della legge religiosa e delle sue strutture di riferimento43 Coerentemente con i diversi percorsi storici delle due sponde al nord il contenimento della libertagrave religiosa si manifestava come si egrave detto in una specializzazione ldquoimpoliticardquo che accentuava la dimensione ldquoecclesiasticardquo di tale diritto invece al sud il medesimo contenimento si esprimeva in una specializzazione ldquosuper-politicardquo evidenziata dalla trasformazione del diritto religioso in parametro di costituzionalitagrave della legislazione statale Pur se formalmente pubblicizzato infatti questrsquoultimo risultava anche ldquosterilizzatordquo spogliato della sua potenziale carica profetica circoscritta questa sigrave a una dimensione rigorosamente privata44 La seconda metagrave del Novecento registrava infatti su entrambe le rive del Mediterraneo una progressiva strumentalizzazione politica del fattore religioso

Gli anni Ottanta costituirono per le due rive una sorta di nuova belle eacutepoque

In Europa si erano esaurite le tensioni del decennio precedente e con esse i vecchi conflitti con le chiese ldquodi maggioranzardquo45 era stata

42 Cfr N GEORGES Le droit des minoriteacutes cit (nota 7) pp 215 ss 43 Cfr B DUPRET L BUSKENS De lrsquoinvention du droit musulman agrave la pratique

juridique contemporaine in La charia aujourdrsquohui Usages de la reacutefeacuterence au droit islamique a cura di B Dupret La Deacutecouverte Paris 2012 pp 9-17 Il rapporto tra regolamentazione restrittiva del diritto di libertagrave religiosa e riduzione degli spazi di libertagrave per la societagrave civile egrave evidenziato da A SARKISSIAN Religious Regulation and the Muslim Democracy

Gap in Politics and Religion 5 2012 pp 501-527 Si veda anche piugrave ampiamente Les socieacuteteacutes civiles dans le monde musulman a cura di A Bozzo P-J Luizard La Deacutecouverte Paris 2011

44 Cfr la nota 72

Da un altro punto di vista R BALLARD I cambiamenti nellrsquointerpretazione di ldquošarilsquoaldquo

ldquolsquourf e qanun in Daimon Diritto comparato delle religioni Quaderni di diritto e politica ecclesiastica n speciale 2013 pp 207-225 mette in luce la tensione esistente tra lrsquoimpostazione rigidamente normativa e quella piugrave spirituale dei diritti religiosi rilevando in particolare la dialettica tra dimensioni sharaiticaldquoquaumicardquo e sufitaricircqah

45 Si considerino ad esempio la fine della question scolaire francese e la metabolizzazione della laicizzazione della legislazione ldquomoralerdquo da parte di un ldquopopolo

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avviata lrsquoapertura nei confronti del pluralismo religioso46 mentre la perestrojka di Gorbačeumlv lasciava intravedere una possibile attenuazione della distanza tra i ldquodue polmonirdquo del ldquoVecchio Continenterdquo grazie alla comune convergenza intorno a una nozione sempre piugrave estesa di ldquodiritti dellrsquouomordquo47 Al sud pur tra reazioni e repressioni sempre piugrave violente i regimi autoritari ostentavano con sicurezza il loro potere e pochi dubitavano della loro longevitagrave

Alcuni segnali in veritagrave avevano giagrave smentito la linearitagrave di questo processo evidenziando lrsquoinsufficienza i pericoli ndash e lrsquoingenuitagrave - di un modello fondato sulla totale subordinazione allo stato del fattore religioso e sullrsquoidea della completa irrilevanza di questrsquoultimo quale forza autonoma sulla scena pubblica48 Stridevano infatti con tale prospettiva riduzionista al nord il pontificato di Giovanni Paolo II il risveglio ortodosso e quello evangelico-pentecostale mentre nella riva sud il crescente attivismo dellrsquoOrganizzazione della Conferenza Islamica lrsquoavvento della Repubblica Islamica dellrsquoIran e lrsquouccisione del rais egiziano Anwar al-Sadat (almeno ufficialmente) per mano di quelle stesse forze religiose blandite nel 1971 con la costituzionalizzazione poi rinforzata nel 1980 della sharīʻa Nellrsquoinsieme si trattava di segnali evidenti del declino di un ideale laicizzante che aveva dimenticato ndash o cominciava a dimenticare - di articolare il rapporto tra democrazia e religione secondo il canone pluralistico dei diritti umani come teorizzato a livello globale dal nuovo costituzionalismo

LrsquoldquoOccidenterdquo tuttavia non aveva piugrave le lenti giuste per leggere i ldquosegnirdquo del risveglio religioso - da Solidarność allo sciismo dallrsquoascesa evangelica a quella wahhabita - prevalentemente interpretati secondo la sola ottica politica e strumentale dellrsquoanti-comunismo Nelle ldquoterre dellrsquoislamrdquo il sempre piugrave evidente fallimento dei progetti statuali usciti dalla decolonizzazione rendeva drammatica lrsquoassenza di una legittima societagrave civile plurale in grado di contenere unrsquoenergia religiosa destinata a unrsquoinevitabile deformazione politico-istituzionale

cristianordquo sempre piugrave composito e refrattario alla recezione delle ldquomorali ecclesiasticherdquo

46 Lrsquoislam e il suo velo non destavano alcuna preoccupazione mentre i vari sistemi nazionali cominciavano ad aprirsi alle confessioni storiche ldquodi minoranzardquo

47 Cfr in proposito la ldquoCarta di Parigi per una nuova Europardquo adottata il 21 novembre 1990 dalla maggior parte degli stati firmatari degli Accordi di Helsinki

48 Cfr il classico di J CASANOVA Public Religions in the Modern World University of

Chicago Press Chicago 1994 (tr it Oltre la secolarizzazione Le religioni alla riconquista della sfera pubblica il Mulino Bologna 2000)

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Lrsquoideologia secolare della ldquofine della storiardquo non faceva tuttavia cogliere fino in fondo la portata del caveat espresso agli inizi degli anni Novanta da Samuel Huntington49 Questi si concentrava soprattutto sulla collisione tra vere e proprie faglie di civiltagrave immaginate come impermeabili e tra loro plasticamente distinte Ciononostante la sottolineatura della dimensione culturale dei conflitti del XXI secolo metteva in luce la realtagrave di un mondo globalizzato dalle frontiere permeabili di cui gli attori non statali a cominciare dalle religioni sarebbero divenuti i grandi protagonisti Peraltro il passaggio dalla ldquocortina di ferrordquo allo ldquoscontro di civiltagraverdquo non stava maturando soltanto lungo il crinale delle relazioni internazionali ma negli stessi fronti interni al nord come al sud Si avvicinava un brusco risveglio

Sulla sponda settentrionale la spinta del cattolicesimo scaricata fino al 1989 sul fronte anti-comunista si reindirizzava sui temi etico-morali avviando un moto di reconquista del saeculum liberal-capitalista che avrebbe segnato i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI Nello stesso tempo lrsquoislam appariva come ldquoilrdquo pilastro identitario degli immigrati proprio nel loro passaggio da residenti temporanei a cittadini europei e risvegliava per contrasto unrsquoidentitagrave ldquoreligiosardquo europea fin ligrave sopita Il radicamento dellrsquoislam e di tradizioni religiose ldquonuoverdquo rendeva infatti necessaria una vera a propria rifondazione del ldquoPatto di cittadinanzardquo Per il ldquoVecchio Continenterdquo si trattava del resto di confrontarsi con un ldquoritornordquo del religioso caratterizzato da esigenze identitarie non piugrave circoscrivibili entro i rigidi confini delle classiche ldquoobiezioni di coscienzardquo legate a opzioni eccezionali puntuali e preventivamente accomodabili conseguenza di visioni solo settorialmente alternative a quelle della ldquomaggioranzardquo50 Sulla sponda sud il ldquoritornordquo del religioso assumeva una coloritura direttamente politico-istituzionale rappresentata dalla vittoria del Fronte Islamico di Salvezza Nazionale (FIS) alle elezioni amministrative e politiche (primo turno) algerine del 1990 e 1991 seguita da una sanguinosissima guerra civile In tutta lrsquoarea MENA comunque lrsquoesiguitagrave degli spazi lasciati alla ldquosocietagrave civilerdquo faceva sigrave che la reazione ai dispotismi post-coloniali sfociasse in conflitti confessionali (non di rado) violenti in cui i movimenti del ldquorisvegliordquo

49 The Clash of Civilizations Foreign Affairs 72 3 1993 pp 22-49 50 Per lrsquoansia che accompagnava questo ritorno J CASANOVA The problem of religion

and the anxieties of European secular democracy in Religion and democracy in contemporary Europe cit (nota 39) pp 63-74

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religioso musulmano occupavano gli spazi piugrave importanti dellrsquoopposizione politica51

Di fronte a questa nuova situazione gli stati reagirono cercando di mantenere il fattore religioso allrsquointerno della loro sfera di assoluta competenza accentuando la valenza e la lettura ldquopoliticardquo del diritto di libertagrave religiosa

In Europa la riattivazione delle ldquoradicirdquo culturali e religiose mirava da una parte a riassorbire la spinta individualistica degli anni Settanta nella comunitagrave statale dallrsquoaltra a respingere lrsquoldquoinvasione islamicardquo rendendo inimmaginabile ogni discorso unitario sulla libertagrave religiosa proprio nel momento di massima compenetrazione tra le due sponde del Mediterraneo

Significativamente il segno di questa tensione si manifestograve in un anno assai simbolico Nel 1989 infatti contestualmente alla caduta del muro di Berlino e alle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese a causa del hijab che copriva i loro capelli tre studentesse della scuola della Reacutepublique si trovarono per la prima volta a dover scegliere tra due ldquocittadinanzerdquo divenute politicamente alternative quella statale e quella religiosa Contemporaneamente a sud proprio lrsquoimam Khomeyni che aveva giovato dellrsquoasilo politico francese lanciava una fatwā mortale contro uno scrittore troppo filologo

In entrambe le sponde del Mediterraneo saragrave dunque proprio lrsquoislam con i suoi molteplici volti a rivelare la fragilitagrave dei meccanismi di integrazione sociale presidiati dagli stati e non senza qualche paradosso a far riemergere lrsquoesigenza di uno specifico diritto di libertagrave religiosa capace di liberare religione e politica da un pericoloso abbraccio 4 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in Europa In Europa il radicamento dellrsquoislam e la sua diffusa visibilitagrave hanno costituito il detonatore che ha reso non piugrave occultabile il passaggio dal pluralismo ldquodi dirittordquo giagrave assicurato dal costituzionalismo del secondo dopoguerra a quello ldquodi fattordquo Il ldquovelo drsquoignoranzardquo dietro cui erano stati scolpiti i diritti fondamentali egrave stato sollevato e i Paesi europei sono stati chiamati a mantenere le loro promesse Tuttavia se poteva essere relativamente agevole allargare le maglie dei diritti nei confronti

51 Cfr G KEPEL Jihad Expansion et deacuteclin de lrsquoislamisme Gallimard Paris 2000 (trad

it di R Landucci S Liberti Jihad Ascesa e declino Storia del fondamentalismo islamico Carocci Roma 2001)

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dellrsquoindividualizzazione endogena specie di quella a matrice secolare e consumistica invece egrave risultato piugrave difficile rispondere al pluralismo di matrice musulmana Infatti nonostante la sua ldquoeuropeizzazionerdquo lrsquoislam egrave ancora percepito come una minaccia comunitarista centrifuga52

Lrsquoappello alla difesa dei diritti ldquodeglirdquo europei minacciati dallrsquoislam egrave sfociato cosigrave in una dinamica anti-pluralista che ha sollevato un altro velo diverso da quello rawlsiano vale a dire il velo della neutralitagrave dei sistemi giuridici europei divenuta ora manifestamente relativa53 E cosigrave proprio lrsquoEuropa che per timore di una ricaduta confessionistica ha rifiutato un riconoscimento esplicito del cristianesimo nel suo Preambolo costituzionale ha poi diffusamente sperimentato la riattivazione del cristianesimo come risorsa politica secolare a servizio dei singoli stati-nazione una risorsa funzionale a un ordine pubblico ideologico e contraddittorio con lrsquoesigenza di una tutela ldquouniversalisticardquo della libertagrave religiosa54 Ed egrave proprio dal 1989 con il primo caso legato al foulard musulmano che la nozione di ordine pubblico comincia a registrare ante litteram lrsquoideologia dello scontro di civiltagrave Se fino a quellrsquoanno la distinzione liberale tra ordine pubblico ideale e ordine pubblico materiale aveva costituito una garanzia per il pluralismo religioso invece dopo il 1989 ha preso corpo un ordine pubblico simbolico sempre piugrave caricato di contenuti valoriali dallrsquouguaglianza di genere a unrsquoidea di religiositagrave ldquoliberalrdquo strumentalmente interpretati Si sono cosigrave legittimati reati di pericolo presunto leggi manifesto e in generale una reazione ldquomaggioritariardquo poco propensa a calibrare i propri interventi in funzione delle diverse sensibilitagrave personali e comunitarie55

52 Comrsquoegrave ampiamente evidenziato dalla letteratura sociologica lrsquoldquoislam europeordquo

esprime un processo di individualizzazione di rivisitazione personale di una fede spesso in precedenza vissuta come mera appartenenza ldquogeneticardquo ai differenti folklori regionali trasformandosi cosigrave da ascribed a chosen (o refused) religion Su queste tipologie di

appartenenza religiosa nel contesto europeo cfr S FERRARI Law and Religion in a Secular World A European Perspective in Ecclesiastical Law Journal 14 2012 pp 355ndash370

53 Cfr Church and State in Contemporary Europe The Chimera of Neutrality a cura di JTS Madeley Z Enyedi Frank Cass London 2003

54 Il passaggio dai fedeli cristiani agli ldquoatei devotirdquo delle tradizioni cattolica e statunitense e agli islamofobici liberal del secolarismo protestante europeo ha costituito una spia piuttosto eloquente di questa trasformazione Sullrsquoordine pubblico europeo cfr R MCCREA Religion and the Public Order of the European Union Oxford University Press Oxford-New York 2010

55 Che il tema della sicurezza sia divenuto una chiave interpretativa fondamentale del

diritto di libertagrave religiosa egrave stato messo in luce nella dottrina italiana da R MAZZOLA La convivenza delle regole Diritto sicurezza e organizzazioni religiose Giuffregrave Milano 2005 mentre per una prima sintetica panoramica del diritto di libertagrave religiosa post 11

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In questo contesto la ldquoguerra dei simbolirdquo lrsquoopposizione velocrocifisso ha rappresentato sia unrsquoopposizione tra islam e un ordine pubblico influenzato da un cristianesimo secolarizzato sia la tensione tra autoqualificazioni personali e comunitarie e interpretazione statale della libertagrave religiosa Da un lato infatti sono stati impediti i simboli ldquoattivirdquo come appunto il velo musulmano percheacute percepiti come portatori di valori non condivisi e collegati a scelte non ldquogestiterdquo dai poteri statali Dallrsquoaltro invece sono piugrave facilmente ammessi i simboli ldquopassivirdquo come il crocifisso percheacute collegati a esperienze conosciute e nello stesso tempo a unrsquointerpretazione statale e non personale o (confessionalmente) comunitaria56

Cosigrave mentre lrsquoEuropa invoca la libertagrave personale per la dār al-islām tale prospettiva non egrave sempre il punto di partenza per la tutela dei diritti nella sponda nord Ugualmente mentre questrsquoultima raccomanda lrsquoadozione di sistemi giuridici ispirati alla ldquolaicitagraverdquo in Europa il medesimo principio e la neutralitagrave con cui spesso esso viene tradotto appaiono piugrave come limiti che come garanzia del pluralismo religioso57 settembre si veda S FERRARI Libertagrave religiosa e sicurezza nazionale dopo lrsquo11 settembre in

Quaderni di diritto e politica ecclesiastica 12005 pp 161-184 56 Naturalmente il riferimento ai simboli ldquoattivirdquo e ldquopassivirdquo riprende la terminologia

utilizzata dalla Corte di Strasburgo nelle sue decisioni relative al velo musulmano e al crocifisso cattolico si consenta il rinvio al mio Religious Freedom and the Public-Private Divide A Broken Promise for Europe in Religion in Public Spaces cit (nota 24) pp 71-91 Del resto il sospetto e lrsquoostilitagrave nei confronti delle manifestazioni di libertagrave religiosa percepite come meno assimilabili nel contesto occidentale sono risultati direttamente proporzionali al grado di pretesa monopolistica dello stato nella definizione autentica dellrsquoambito applicativo di questo diritto Non deve perciograve stupire che un alto livello di esclusione si sia raggiunto in uno Stato-Nazione come la Francia mentre un maggior grado di accettazione della simbologia religiosa nella sfera pubblica si sia registrata nelle Nazioni-Stato in cui lrsquointerpretazione delle manifestazioni religiose tiene piugrave in conto le autoqualificazioni e si traduce spesso in una condivisione implicita o esplicita tra lo stato e i gruppi religiosi Il valore delle autoqualificazioni e della condivisione egrave particolarmente riconosciuto in quei Paesi che prevedono normative bilaterali tra amministrazioni statali e rappresentanze confessionali per la regolamentazione delle questioni religiose comunitarie mentre lrsquoinvito alle istituzioni europee percheacute adottino

un atteggiamento orientato a una neutralitagrave inclusiva a una giustizia come even-handedness costituisce lrsquoinsistente leitmotiv del Summary Report on the Religare Project Summer 2013 in httpwwwreligareprojecteuq=systemfilesRELIGARE20Summary20 Report_0pdfpage=3ampzoom=auto0286 (consultato il 15 dicembre 2013)

57 Sulle trasformazioni contemporanee della laicitagrave francese si veda J BAUBEROT La

laiumlciteacute falsifieacutee La Deacutecouverte Paris 2012 e sulle oscillazioni dellrsquoutilizzo di questo principio in tensione con la direttiva pluralistica da parte della Corte di Strasburgo cfr ZR CALO Pluralism Secularism and the European Court of Human Rights in Journal of Law

and Religion 26 2010 pp 101-120

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Del resto tra gli esiti delle trasformazioni contemporanee del diritto di libertagrave religiosa europea va annoverato anche un crescente dislivello tra la protezione del foro interno proclamata come sempre piugrave assoluta e la tutela del foro esterno che sembra invece garantito in maniera casistica e non generale Infatti nonostante il suo orientamento individualista lrsquoattivitagrave liberatrice della secolarizzazione europeo-occidentale sembra mettere in difficoltagrave proprio lrsquoindividuo ldquoin contestordquo che ambisca a riferirsi a norme e riti propri di specifiche esperienze religiose comunitarie A questo riguardo non egrave un caso che lrsquoautoqualificazione religiosa delle scelte individuali finisca per essere messa in dubbio e talvolta non tutelata in materie come quelle dellrsquoabbigliamento e delle condotte alimentari che costituiscono rappresentazioni ldquoesternerdquo di identitagrave complesse non esauribili nel singolo ldquomonadicamenterdquo considerato Altrettanto puograve dirsi in relazione a pratiche come la circoncisione che pur non minacciando ldquoostensibilmenterdquo lo spazio pubblico costituiscono segni contraddittori con lrsquointerpretazione (genericamente) ldquoopzionalerdquo e reversibile dellrsquoappartenenza religiosa contemporanea Questrsquoultima interpretazione produce peraltro un profondo impatto sul principio di laicitagrave Si puograve dire infatti che il passaggio di molti dei contenuti del diritto di libertagrave religiosa dalla sfera specifica dei diritti delle coscienze religiose a quella piugrave generica dei diritti delle coscienze passaggio favorito anche dalla ldquoliquefazionerdquo delle appartenenze religiose ha privato il diritto di libertagrave religiosa di uno dei suoi elementi dialettici essenziali lrsquoordine religioso Di conseguenza rimanendo soltanto lo stato e i suoi individui-cittadini la laicitagrave da strumento funzionale alla reciproca autonomia di ordini distinti ndash civile e religioso - rischia di insterilirsi al ruolo poliziesco di limite alle manifestazioni della ldquolibertagrave religiosardquo ritenute piugrave lontane dal ldquosentire comunerdquo e dunque minacciose nei confronti dellrsquounico ordine dello stato58 Il medesimo processo ha poi favorito anche lrsquointerpretazione delle appartenenze religiose comunitarie alla luce di una nozione secolarizzata quella di ldquoidentitagraverdquo collettive a sua volta alla base di un ulteriore

58 Interessante osservare che questa egrave sempre stata lrsquo(erronea) interpretazione della

laicitagrave costituzionale francese da parte della dottrina anglosassone di matrice protestante e meno avvezza a soffermarsi sulla teoria (cattolica) della distinzione degli ordini e piugrave

propensa a inglobare la dialettica istituzionale della laicitagrave in un monistico saeculum Ci si potrebbe perciograve chiedere se la recente involuzione della laicitagrave del diritto francese non costituisca proprio lrsquoinveramento della lettura ldquoprotestanterdquo e la ricaduta in ambito cattolico di una secolarizzazione tendenzialmente mono-ordinamentale peraltro oggi contrastata in nome dellrsquoautonomia confessionale e soprattutto di una forte attenzione nei confronti del pluralismo giuridico proprio in ambito nordico-protestante

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slittamento del diritto di libertagrave religiosa in direzione di unrsquoaltra categoria ldquogenericardquo e statualmente piugrave controllabile quella di cultura Tuttavia concepito come diritto culturale il diritto di libertagrave religiosa tende ad affievolirsi in interesse tutelato con strumenti generici (non discriminazione e uguaglianza) e casistici spesso meramente difensivi ex post e affidati a rischiose valutazioni discrezionali

Nonostante le aspettative e le potenzialitagrave espansive la perdita della specialitagrave religiosa puograve finire cosigrave per produrre un livellamento verso il basso nella tutela dei diritti fondamentali Al contempo proprio in uno dei momenti di maggior rilevanza pubblica del fattore religioso essa compromette lrsquoequilibrio tra la necessaria laicitagrave delle leggi statali e il riconoscimento da parte di queste ultime delle specifiche esigenze confessionali Egrave evidente inoltre che tale situazione mina la credibilitagrave europea nei confronti della sponda sud e in particolare mette in seria difficoltagrave il discorso universalista dellrsquoUnione Europea come espresso in particolare dalle linee guida in materia di promozione e protezione della libertagrave di religione o di credo nellrsquoazione esterna approvate il 24 giugno 201359

Queste trasformazioni mentre hanno messo in difficoltagrave lrsquoebraismo hanno vincolato le esperienze cristiane del ldquoVecchio Continenterdquo alla costruzione del capitale sociale pubblico60 Si tratta di un ruolo che certamente puograve lusingare le autoritagrave ecclesiastiche ma che da un lato spinge le chiese a selezionare i temi piugrave ldquoaccettabilirdquo del loro patrimonio dallrsquoaltro erode la dimensione personale della libertagrave religiosa rendendo progressivamente incomprensibile anche la specificitagrave ldquoreligiosardquo collettiva La politicizzazione dellrsquoesperienza religiosa europea infatti porta a filtrare le esigenze di libertagrave religiosa attraverso una ldquorazionalitagraverdquo secolare che ostacola dapprima le pratiche delle religioni ldquostraniererdquo ma subito dopo con il radicalizzarsi della secolarizzazione finisce inevitabilmente per scontrarsi pure con le morali religiose ldquoautoctonerdquo

59 httpeeaseuropaeudelegationsun_genevapress_cornerall_newsnews201320130624_

new_guidelines_forb_lgbti_enhtm (consultato il 15 novembre 2013) Tuttora interessanti le osservazioni di PG DANCHIN Islam in the Secular Nomos of

the European Court of Human Rights in Michigan Journal of International Law 32 2011 pp 663-747 ma si vedano soprattutto i commenti di P ANNICCHINO The new Guidelines

on Freedom of Religion and LGBTI rights in the External Action of the European Union in European Human Rights Law Review 6 2013 pp 624-630 e Coherence (and Consistency) or Organized Hypocrisy Religious Freedom in the Law of the European Union testo finale in via di pubblicazione

60 Dopo il caso Lautsi non solo quella protestante ma anche quella cattolica tradizionalmente piugrave dialettica

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diventando meno uno strumento per lrsquoaffermazione di una Weltanschauung ldquoebraico-cristianardquo che il concorrente piugrave insidioso per i gruppi religiosi Il riconoscimento pubblico della ldquoreligiositagraverdquo delle scelte con conseguente applicazione del diritto ldquospecialerdquo di libertagrave religiosa diventa allora oggetto di crescenti incomprensioni interpretato come desueto privilegio espressione di irragionevoli e costose ldquodifferenziazionirdquo Le esenzioni religiosamente motivate sia quelle legate a religioni marginali o percepite come straniere sia quelle appartenenti a religioni piugrave conosciute e vicine al sentire comune rischiano di divenire assai problematiche61 La tensione tra ldquodiritti umanirdquo e ldquodiritti religiosirdquo evidenzia cosigrave lrsquoincrinatura del ldquopatto laicordquo del secondo dopoguerra e insieme la necessitagrave di una sua rinnovata interpretazione Lo ldquostatordquo interpretando il ldquopattordquo come assimilazione e subordinazione degli ordinamenti confessionali tende a confinare in ldquoriserve indianerdquo quelli piugrave conosciuti a cui la storia ha giagrave consentito di ldquoacquisirerdquo un riconoscimento di specialitagrave Invece il ldquoreligiosordquo piugrave nuovo e fluido viene fatto evaporare in un coacervo indistinto in cui lrsquoautonomia confessionale fatica a trovare una propria specifica considerazione Di conseguenza sentendosi osteggiata e socialmente rischiosa la ldquoreligiositagraverdquo non

61 Emblematica ad esempio egrave stata la reazione norvegese ai c d limping marriages i

matrimoni cessati nellrsquoordinamento giuridico statale ma non in quello religioso a cui le parti facciano riferimento Infatti per consentire ndash soprattutto alle donne - la liberazione dai vincoli matrimoniali religiosi una volta intervenuto il divorzio civile la possibilitagrave di celebrare un matrimonio religioso con effetti civili davanti a un ldquoreligious solemnizerrdquo egrave stata subordinata allrsquoaccertamento da parte di questrsquoultimo dellrsquoesistenza di una ldquosolenne dichiarazionerdquo dei nubendi del loro reciproco ldquodiritto al divorziordquo cfr Marriage Act (Act 1991-07-04 n 47 piugrave volte emendato) sez 7 lett l e sez 14 Di conseguenza due cattolici per potersi sposare in chiesa dovranno celebrare un matrimonio la cui validitagrave canonica saragrave salvaguardata solo al prezzo di un delicato equilibrismo

Allo stesso modo la sempre piugrave frequente critica nei confronti della circoncisione maschile (cfr da ultimo la risoluzione del Consiglio drsquoEuropa 1952 (2013) sul diritto allrsquointegritagrave fisica dei fanciulli) o della macellazione rituale non ha coinvolto solo le comunitagrave musulmane ma preoccupa primrsquoancora quelle ebraiche sempre piugrave pessimiste circa la loro legittima e serena esistenza in terra europea Inoltre egrave stato evidente il sostegno delle chiese ldquostabiliterdquo indipendentemente dalle appartenenze confessionali in gioco alle parti soccombenti nel ldquocaso Eweida e altrirdquo deciso dalla Corte di Strasburgo il 15 gennaio 2013 cfr httphudocechrcoeintsitesfrapagessearchaspxi=001-11588122itemid22[22001-11588122] (consultato il 12 settembre 2013)

Per una lettura critica dei rapporti tra tradizioni religiose e ldquonuovirdquo diritti umani cfr J

MILBANK Against Human Rights Liberty in the Western Tradition in Oxford Journal of Law

and Religion vol 1 n 1 2012 pp 203ndash234

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riconosciuta si affida a strategie mimetiche che tuttavia impediscono la piena cittadinanza dei fedeli62

In questo contesto i gruppi religiosi reagiscono secondo modalitagrave differenti Una prima reazione consiste in una sorta di neo-gregorianesimo un atteggiamento difensivo delle istituzioni religiose dietro le mura della propria speciale sovranitagrave63 Si tratta di una scelta comprensibile ma preoccupante percheacute storicamente piugrave tipica di contesti sociali presidiati da stati con ambizioni totalitarie che di uno spazio politico democratico-costituzionale Per quanto riguarda la Chiesa cattolica il nuovo pontificato di papa Francesco parrebbe invece profilare un altro tipo di reazione piugrave in sintonia con la prospettiva di una societagrave civile plurale e caratterizzata dal riposizionamento verso una religiositagrave piugrave confessionale tesa al recupero della propria specificitagrave piugrave libera e autonoma rispetto alle istituzioni statali e non imprigionata nelle sue particolari inculturazioni64 Del resto fu proprio lrsquoapproccio fondato sulla distinzione non egemonica tra ordinamenti statali e religiosi a rendere possibile allrsquoindomani del secondo conflitto mondiale lrsquoincoraggiamento pur da un punto di vista particolare di una proposta politica che poteva legittimamente ambire allrsquouniversalitagrave65 5 - Libertagrave religiosa e pluralismo islamico in terra dislam

62 Ciograve risulta particolarmente evidente in Italia dove assenza di una legge

costituzionalmente orientata sulla libertagrave religiosa e mancanza di una legge aggiornata sulla cittadinanza rappresentano due omissioni ldquogemellerdquo

63 Questa tipologia difensiva egrave riscontrabile in tutto lrsquoOccidente Cfr il post The Church di W FALLERS SULLIVAN in httpblogsssrcorgtif20120131the-church (consultato il

15 luglio 2013) I LEIGH Balancing Religious Autonomy and Other Human Rights under the

European Convention e per una comparazione con gli Stati Uniti C EVANS A HOOD

Religious Autonomy and Labour Law A Comparison of the Jurisprudence of the United States and the European Court of Human Rights entrambi in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 109ndash125 e pp 81-107

64 Ai propugnatori di un cattolicesimo identitario fondato su un richiamo alla ldquoragionerdquo eccessivamente strumentale per assicurarne unrsquoeffettiva universalitagrave risponde bene il n 69 dellrsquoEsortazione Apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium laddove sottolinea come sia imperioso il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il Vangelo

65 Cfr per tutti lrsquoenciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII dellrsquo11 aprile 1963 su cui A MELLONI Pacem in terris Storia dellrsquoultima enciclica di Papa Giovanni Laterza

Roma-Bari 2010 noncheacute piugrave ampiamente C MCCRUDDEN Legal and Roman Catholic

Conceptions of Human Rights Convergence Divergence and Dialog in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 185ndash201

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La politicizzazione di un diritto di libertagrave religiosa funzionale alla protezione di un ordine pubblico statale a disagio rispetto alle dinamiche del pluralismo egrave fenomeno costante e ben conosciuto in terra drsquoislam Tuttavia nella riva sud gli eventi piugrave recenti sembrano evidenziare una reazione allrsquouso politico della religione unitamente allrsquoaspirazione a un diritto di libertagrave religiosa ancorato alla libertagrave di scelta personale e comunitaria nel quadro di una societagrave civile legittimamente plurale Se al nord egrave stata lrsquoimmigrazione dal sud a provocare la contraddittoria attuazione di un modello costituzionale formalmente impeccabile invece al sud egrave stata la globalizzazione non giagrave a imporre ma a inculturare per attrazione questo stesso modello rendendo diffusa e pressante la domanda di godimento delle libertagrave e dei diritti fondamentali

Si tratta di un percorso non certo compiuto connotato da profonde ambiguitagrave e incertezze Tra lrsquoaltro analogamente a quanto si egrave verificato al nord nei confronti del pluralismo la crescita del protagonismo della societagrave civile e lrsquoincontenibile scontento nei confronti dellrsquoautoritarismo del nepotismo e dellrsquoinefficienza dei regimi al potere hanno innescato anche al sud una riattivazione delle componenti piugrave ideologiche dellrsquoordine pubblico La reazione al pluralismo egrave stata infatti volta a restringere le libertagrave civili a partire da quelle legate alla manifestazione del pensiero66 essa inoltre ha approfittato della necessitagrave di controbattere alle manifestazioni violente del fondamentalismo islamico per rendere estremamente capillare il controllo statale sullrsquoapparato religioso tantrsquoegrave che tale controllo egrave stato spinto fino ad ambiti come ad esempio la raccolta della zakāt fino ad allora custoditi in una sfera social-famigliare al riparo dagli appetiti statali67 Lrsquoipertrofica statalizzazione dellrsquoislam coronata dalla costituzionalizzazione di una sharīʻa controllata da regimi autoritari e tendenzialmente secolar-nazionalisti ha tuttavia alimentato una reazione uguale e contraria volta a unrsquoeffettiva islamizzazione dello stato sulla base della medesima interpretazione positivista della sharīʻa e della corrispettiva svalutazione della componente spirituale dellrsquoislam Prendendo ad esempio un recente dibattito si potrebbe individuare una certa specularitagrave tra il tentativo contemporaneo di (ri)costituzionalizzazione della sharīʻa da parte dei movimenti islamisti e la proposta che ha accompagnato in Francia gli inizi della presidenza Hollande volta a una ri-costituzionalizzazione della laicitagrave al fine di

66 Cfr ad esempio per un rapido approfondimento httpwwwfreedomhouse orgregio

nsmiddle-east-and-north-africaUuYTzPtd7IU (consultato il 10 dicembre 2013) 67 Si vedano in proposito i saggi pubblicati in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo

cit (nota 12)

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esprimere con piugrave forza lrsquoideale separatista e lrsquoesigenza di una decisa privatizzazione delle esperienze religiose68 Infatti nonostante nel primo caso il movimento sia di confessionalizzazione e nel secondo di secolarizzazione (piugrave che di laicizzazione) entrambi i tentativi rivelano una propensione monistica incentrata sul primato assoluto degli apparati statali e nutrita da una mitizzazione astorica dei ldquoprincipi fondatorirdquo

Tuttavia proprio lrsquoincapacitagrave di questi tentativi di realizzare i propri obiettivi sembra segnalare sia al nord come al sud un cambio di direzione verso assetti piugrave bilanciati Da un canto lrsquoinvoluzione francese non sembra ancora in grado di sovvertire del tutto lrsquoequilibrio interpretativo costruito dalla giurisprudenza e dalla dottrina giuridica sulle Costituzioni della Quarta e della Quinta Repubblica69 Dallrsquoaltro canto la Costituzione tunisina con la rinuncia anche da parte del partito islamico Ennahda di pretendere lrsquoinserimento della sharīʻa tra le fonti del diritto pare suggerire una crescente attenzione nei confronti dei rischi derivanti da una completa statualizzazione della legge islamica70

68 Cfr per una veloce sintesi del dibattito J BAUBEROT Mettons en avant les liberteacutes

laiumlques in httpwwwlemondefrideesarticle20120126mettons-en-avant-les-libertes-laique s_1635079_3232html (consultato il 12 novembre 2013) Le spinte rivolte alla privatizzazione delle manifestazioni religiose sono apparse evidenti nelle durissime critiche allrsquoopinione della Corte di Cassazione secondo cui ldquonel settore privato e in particolare in ambienti che non offrono un servizio pubblico (un asilo privato nel caso di specie) il principio di laicitagrave non puograve essere invocato per giustificare una restrizione dei diritti fondamentali dei lavoratori garantiti dal Code du Travailrdquo sentenza n 536 del 19 marzo 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6077 (consultato il 13 novembre 2013)

69 Se lrsquoObservatoire pour la laiumlciteacute del governo francese si egrave detto contrario allrsquointroduzione di nuove disposizioni restrittive della libera manifestazione

dellrsquoappartenenza religiosa da parte dei lavoratori (cfr httpwwwgouvernementfrsites defaultfilesfichiersguide_gestion_du_fait_religieux_dans_lentreprise_priveepdf consultato il 20 dicembre 2013) un tradizionale ostacolo allrsquoaffermazione di un binomio laicitagrave-separazione interpretato come rigida assenza di ogni rapporto tra amministrazioni pubbliche e gruppi religiosi egrave rappresentato dal regime speciale dei culti in vigore nei dipartimenti dellrsquoAlsazia Mosella la cui legittimitagrave e conformitagrave con il principio di laicitagrave sono state anche di recente ribadite dal Consiglio Costituzionale cfr la decisione n 2012-

297 QPC del 21 febbraio 2013 in httpwwwoliritdocumentidocumento=6057 (consultato il 12 novembre 2013)

70 Nonostante il 41 dei seggi controllati allrsquoAssemblea Costituente il partito islamico dimostrando un maturo pragmatismo non ha infatti voluto insistere in tale proposito Giagrave dalla primavera del 2012 del resto esso aveva accettato la formulazione dellrsquoart 1 della Costituzione del 1959 che definiva la Tunisia come un Paese islamico ma senza includere il diritto musulmano tra le fonti del diritto statale Di conseguenza mentre lrsquoart 1 della Costituzione approvata nel gennaio 2014 dichiara la Tunisia ldquoun Eacutetat libre indeacutependant et souverainrdquo di cui ldquolrsquoIslam est sa religionrdquo il successivo art 2 definisce la

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Lrsquoesperienza egiziana del resto ha ben dimostrato come la costituzionalizzazione della sharīʻa sia destinata a produrre pericolose aspettative destinate inevitabilmente alla frustrazione71 Infatti una volta positivizzata tra le fonti del diritto statale anche la sharīʻa egiziana egrave risultata rigidamente addomesticata e soggetta a unrsquointerpretazione statualmente orientata da parte dei giudici secolari72 La stessa Costituzione ldquodeirdquo Fratelli Musulmani del 2012 non appariva in grado di segnare unrsquoeffettiva svolta nonostante il tentativo di riconfessionalizzare la suprema fonte della legislazione statale attraverso lrsquoattribuzione di un ruolo centrale ad Al-Azhar e soprattutto attraverso lrsquoormai noto art 219 con cui si mirava a circoscrivere lrsquointerpretazione della sharīʻa da parte dei giudici costituzionali entro parametri ispirati alla piugrave classica confessionalitagrave73 In effetti lrsquoart 219 poteva incentivare una lettura piugrave religiosamente orientata della sharīʻa evitando al contempo le rigiditagrave salafite grazie allrsquoancoraggio alla metodologia interpretativa non

nuova Repubblica ldquoun Etat agrave caractegravere civil baseacute sur la citoyenneteacute la volonteacute du peuple et la primauteacute du droitrdquo

71 Questa dimensione non sembra adeguatamente considerata da R HIRSCHL

Constitutional Theocracy Harvard University Press Cambridge Mass-London 2010 che sottolinea forse con eccessiva enfasi positiva lrsquoeffetto giurisdizionalista vantaggioso per gli apparati pubblici secolari dei rinvii ai diritti religiosi da parte delle Costituzioni statali

72 La tensione tra le letture confessionale e statale della sharīʻa egrave culminata nella costituzionalizzazione a opera del Preambolo della Costituzione approvata nel gennaio 2014 del principio secondo cui la sharīʻa quale fonte principale della legislazione saragrave interpretata sulla base dei ldquorelevant texts in the collected rulings of the Supreme Constitutional Courtrdquo anzicheacute attraverso il ricorso agli strumenti e principi interpretativi del diritto islamico classico come stabilito invece dallrsquoart 219 della precedente Costituzione dei Fratelli Musulmani Sullrsquoaddomesticamento e la ldquostatalizzazionerdquo della

sharīʻa nellrsquoordinamento giuridico egiziano si vedano in particolare B DUPRET Au nom de quel droit LGDJ Paris 2000 N BERNARD-MAUGIRON Droit national et reacutefeacuterence agrave

la charia en Eacutegypte in B Dupret La charia aujourdrsquohui cit (nota 43) pp 95-111 noncheacute le riflessioni di O EL KADI Diritto e religione in Egitto in Diritto e religione nellrsquoIslam

mediterraneo cit (nota 12) in particolare pp 43-55 73 Lrsquoart 4 della Costituzione del 2012 prevedeva un indefinito obbligo di consultazione

degli esperti di Al-Azhar in relazione alle materie potenzialmente molto numerose collegate al diritto islamico Dal canto suo lrsquoart 219 circoscriveva la sharīʻa al deposito interpretativo accettato dalla tradizione sunnita e anche qui non molto chiaramente

ldquodalla piugrave ampia comunitagraverdquo cfr per entrambe le norme GP PAROLIN Al Azhar () On

Fundamental Freedoms in Islamochristiana 38 2012 pp 117-127 e GP PAROLIN (Re)Arrangement of statešarīʿah relations in Egyptrsquos constitutional transition in New York University School of Law Public Law amp Legal Theory Research Paper Series Working Paper n 13-15

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positivista del sunnismo classico74 Tuttavia la medesima norma non poteva rimediare allrsquoinadeguatezza di una ldquosharīʻa di statordquo a gestire efficacemente uno scenario complesso caratterizzato dalla richiesta di libertagrave sprigionata da piazza Tahir Infatti lrsquointerpretazione sunnita della sharīʻa imposta dallrsquoart 219 non esaurisce lrsquointera portata di questrsquoultima Inoltre la statualizzazione del diritto religioso risulta inadeguata a gestire sia il variegato pluralismo intra-musulmano e intra-sunnita sia lrsquoaltrettanto composito pluralismo extra-musulmano dei non musulmani che aspirano a un pieno statuto di cittadinanza Tuttavia proprio il fallimento istituzionale della Fratellanza Musulmana provvidenzialmente (in primis per seacute stessa) liberata dal potere civile da un coup drsquoeacutetat militare75 ha fatto emergere lrsquoesigenza anche per lrsquoislam di una libertagrave religiosa declinata come specifico diritto volto allrsquoautonomia delle esperienze religiose personali e comunitarie allrsquointerno di una societagrave civile plurale tutelata e non repressa dalle autoritagrave statali76

Inoltre la vicenda egiziana specie se raffrontata alla pressocheacute coeva esperienza tunisina ha posto in evidenza lrsquoimpossibilitagrave di

74 Cfr in questo senso C LOMBARDI NJ BROWN Islam in Egyptrsquos New

Constitution in Foreign Policy 13 December 2012 75 In materia di libertagrave religiosa la nuova Costituzione approvata con referendum nel

gennaio 2014 non rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla Costituzione del 2012 Lrsquoarticolo 3 infatti riprende pressocheacute alla lettera il medesimo articolo della Costituzione dei Fratelli Musulmani disponendo che ldquoi principi delle leggi dei Cristiani Egiziani e degli Ebrei sono la fonte principale nella regolamentazione del loro statuto personale dei loro affari religiosi e della selezione delle loro autoritagrave religioserdquo le autoritagrave di Al-Azhar e il partito salafita Al-Nour respinsero infatti la proposta della Chiesa copta e di altri movimenti di sostituire lrsquoespressione ldquoCristiani ed Ebreirdquo con ldquonon musulmanirdquo cosigrave da allargare la sfera di applicazione della norma anche alle altre minoranze come i baharsquoi i buddisti i qadiani e i ldquocoranistirdquo Lrsquoart 64 a sua volta stabilisce una netta distinzione tra tutela del foro interno e del foro esterno Da una parte riprendendo lrsquoespressione giagrave usata dalla Costituzione del 1923 essa dichiara ldquoassolutardquo e non solo ldquogarantitardquo come nel 2012 la ldquolibertagrave di credordquo Dallrsquoaltra confermando (anche qui quasi alla lettera) il disposto dellrsquoart 43 della Costituzione del 2012 essa precisa che ldquola libertagrave di praticare i riti e di istituire luoghi di culti per i fedeli delle religioni rivelaterdquo - la Costituzione del 2012 parlava dei ldquofedeli delle religioni divinerdquo ndash ldquoegrave un diritto regolato dalla leggerdquo Lrsquoart 235 novitagrave dellrsquoultima Costituzione approvata impegna tuttavia il Parlamento nella sua prima sessione dopo lrsquoapprovazione della Costituzione ad approvare una legge volta a ldquoregolare la costruzione e il restauro delle chiese garantendo ai cristiani la libertagrave di praticare i loro riti religiosirdquo

76 Ad esempio pur rinviando a una successiva legge statale la determinazione delle modalitagrave di nomina del suo Gran Sheikh lrsquoart 7 della Costituzione egiziana elaborata dopo il coup drsquoeacutetat del 2013 sottolinea con piugrave vigore della Costituzione del 2012 lrsquoldquoindipendenza (quale istituzione) scientificardquo di Al-Azhar (mio il corsivo) liberandola dal ruolo di consultore obbligatorio - e obbligato - delle autoritagrave governative

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perseguire la libertagrave religiosa come diritto umano riconosciuto dallrsquoordinamento internazionale attraverso una rigida agenda politico-religiosa Da un lato infatti lrsquoinsufficienza in tema di rispetto della libertagrave religiosa della Costituzione dei Fratelli Musulmani si accompagnava al tentativo di islamizzazione dello stato e della societagrave civile77 Dallrsquoaltro il progetto islamico promosso in Tunisia egrave stato capace di aprirsi alla libertagrave religiosa nel momento in cui esso egrave stato diretto alla creazione di uno ldquostato civilerdquo musulmano nella misura in cui lrsquoislam torna a godere dopo i tempi del laicismo autoritario di una piena visibilitagrave pubblica78

Nello stesso tempo tuttavia il tentativo dellrsquoislam politico di governare attraverso il controllo diretto delle istituzioni statali riflette anche lrsquoesigenza di evitare lrsquoesclusione dalla vita democratica di un alto numero di persone a causa dellrsquoostracismo dei gruppi religiosi dalla sfera pubblica e di un rigidissimo giurisdizionalismo statale Si tratta di una esclusione da evitare e che rende estremamente delicata la questione dellrsquointerpretazione della norma della nuova Costituzione egiziana volta al bando ldquodei partiti politici costituiti su basi religioserdquo79 Ugualmente

77 Peraltro questo programma di islamizzazione dipendeva necessariamente da un

braccio statale fondamentalmente inalterato nelle sue strutture portanti a cominciare dallrsquoesercito e dallrsquoapparato burocratico cfr ad esempio lrsquoart 138 della Costituzione del 2012 con gli ampi poteri concessi ai tribunali militari nei confronti dei civili (pur parzialmente) ridotti e piugrave restrittivamente definiti dallrsquoart 204 del testo del dicembre 2013

78 Nonostante il Preambolo della Costituzione tunisina del gennaio 2014 si apra ldquoAu nom de Dieu le Cleacutement le Miseacutericordieuxrdquo e si chiuda con lrsquoespressione ldquoau nom du Peuple nous eacutedictons par la gracircce de Dieu la preacutesente Constitutionrdquo che si accompagna ad altri riferimenti allrsquoislam contenuti nella stessa parte in tutto il testo non compare alcun riferimento alla sharīʻa cfr anche la nota 70 Inoltre lrsquoart 6 collocato tra le ldquoDisposizioni generalirdquo dedica alla libertagrave religiosa grande attenzione proclamando lo stato ldquogardien de la religionrdquo e con una forma tipica del costituzionalismo contemporaneo garante della ldquoliberteacute de croyance de conscience et le libre exercice des cultesrdquo Parimenti il medesimo articolo impegna lo stato ldquoagrave diffuser les valeurs de modeacuteration et de toleacuterance agrave proteacuteger les sacreacutes et agrave interdire drsquoy porter atteinte comme il srsquoengage agrave interdire les campagnes drsquoaccusation drsquoapostasie et lrsquoincitation agrave la haine et agrave la violencerdquo

Si noti che il riferimento allo stato ldquocivilerdquo si ritrova anche nellrsquoart 1 della Costituzione egiziana del 2014

79 Cosigrave lrsquoart 74 della Costituzione del dicembre 2013 Lrsquoart 6 della Costituzione dei Fratelli musulmani vietava invece i partiti politici che avessero operato discriminazioni di genere origine o appunto di religione La questione egrave stata ben compresa dalle monarchie giordana e marocchina impegnate in un delicato tentativo di conciliazione tra ldquocostituzionalismordquo e ldquoislamismordquo Sullrsquoimportanza di distinguere tra input religiosi alla vita pubblico-istituzionale da assicurare con una certa larghezza e invece output strettamente confessionali da evitare o quantomeno sorvegliare con cura cfr TC

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lrsquooccupazione religiosa delle istituzioni statali appare anche come rappresentazione patologica della perdurante necessitagrave di una legittimazione confessionale del passaggio da una forma di stato secolarmente autoritaria ndash ma pur sempre ammantata di un paravento religioso ndash a una forma piugrave democratica Il bisogno di legittimazione religiosa quale tassello fondamentale per la fondazione di un ordinamento democratico non dovrebbe sorprendere Del resto per restare in etagrave contemporanea la celeberrima affermazione di Ernst-Wolfgang Boumlckenfoumlrde secondo cui ldquolo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che non puograve garantirerdquo80 ben spiega la legittimazione religiosa delle democrazie costituzionali europee Comprensibile dunque che in un contesto a grande maggioranza musulmana le istituzioni statali si orientino verso una legittimazione di ldquotipo islamicordquo la cui esplicitazione allrsquointerno di un contesto plurale potrebbe giovare al processo democratico

Occorre tuttavia distinguere tra due tipi di legittimazione religiosa assai differenti tra loro uno legalistico-esclusivistico lrsquoaltro storico e inclusivo La legittimazione legalistica rappresentata dal rinvio esplicito alla sharīʻa o al fiqh da parte delle costituzioni statali81 si egrave rivelata del tutto inutile o pericolosamente ambigua Come si egrave giagrave sottolineato la statalizzazione della sharīʻa si egrave mostrata inadeguata a rispondere alle esigenze di contesti marcati da un diffuso pluralismo Se poi si utilizzano le lenti del diritto confessionale si puograve anche sostenere che essa appare classificabile tra le innovazioni riprovevoli bidʻa Lrsquoesplicito richiamo alla sharīʻa da parte dei testi costituzionali inoltre ha costituito uno strumento dei governi autoritari per impedire un effettivo processo di democratizzazione e al tempo stesso una reazione di stampo religioso a una modernitagrave secolare e autoritaria che non si poteva ldquocombattererdquo dallrsquointerno di una societagrave civile rigidamente controllata dallo stato La ldquosharīʻa statualizzatardquo infine non perde soltanto la propria specificitagrave ma

BERG ldquoSecular Purposerdquo Accommodations and Why Religion Is Special (Enough) A Response to Micah Scwartzman What If Religion Is Not Special 79 U Chi L Rev 1351 (2012) in The University of Chicago Law Review 80 2013 pp 24-42 Comrsquoegrave noto un qualche sbandamento in materia si egrave riscontrato anche nella giurisprudenza europea nel noto

caso Refah partisi che evidenziograve lrsquointerpretazione eccessivamente rigida e meccanicistica della normativitagrave religiosa della Corte di Strasburgo

80 La formazione dello Stato come processo di secolarizzazione saggio del 1967 qui citato nellrsquoedizione Morcelliana Brescia 2006 a cura di M Nicoletti p 68

81 Cfr per una panoramica T MAHMOOD Premessa Islam e diritto islamico nei sistemi giuridici del mondo in Diritto e religione nellrsquoIslam mediterraneo cit (nota 12) pp 29-42

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annullata nella sua carica escatologica alimenta aspirazioni essenzialiste destinate a essere inevitabilmente disattese Al contrario una legittimazione storico-inclusiva incentrata sul formale riconoscimento del ruolo giocato dallrsquoislam nello spazio pubblico della riva sud parrebbe meno contraddittoria rispetto a una riconciliazione tra libertagrave religiosa democrazia e islam e piugrave coerente con la tradizione costituzionalistica regionale82 Una legittimazione storico-inclusiva potrebbe anche favorire lo sviluppo nellrsquoarena politica di un islam meno sharaitico83 istituzionalmente distinto dalle sue espressioni piugrave direttamente confessional-comunitarie e preoccupato piugrave di declinare il proprio patrimonio in vista dellrsquointeresse generale che della restaurazione di restaurare la purezza islamica La sfida dellrsquointeresse generale del resto egrave cruciale anche per le minoranze religiose dei Paesi della dār al-islām e in particolare per le presenze cristiane piugrave antiche Queste ultime infatti molto legate a sistemi che hanno garantito attraverso il riconoscimento degli ldquostatuti personalirdquo il loro assetto gerarchico e clericale devono ancora sciogliere le proprie paure e iniziare esse stesse ad articolare la distinzione tra cittadinanza civile e cittadinanza religiosa Appare cosigrave di primaria importanza lrsquoemersione di un laicato comunitariamente legittimato e capace ndash al pari di quello cattolico latino occidentale degli

82 Tale tipologia di legittimazione religiosa egrave ben conosciuta in Europa e ritenuta non

contraddittoria con il sistema continentale di libertagrave religiosa cfr il caso Derby c Svezia in cui lrsquoesistenza di una Chiesa di stato nella specie la Chiesa luterana di Svezia non venne ritenuta di per seacute contraddittoria con il diritto di libertagrave religiosa in assenza di comprovate discriminazioni nei confronti degli (appartenenti agli) altri culti Rapporto della Commissione Europea dei diritti dellrsquouomo del 9 maggio 1989 App n 1158185 187 ECHR (Ser A) (Annex) par 45 (1989) Nello stesso senso si egrave pronunciata la ldquoCommissione di Veneziardquo laddove nellrsquoesame della bozza della Costituzione tunisina del 1deg giugno 2013 ha affermato che ldquole simple fait qursquoun Etat proclame qursquoil existe une religion dominante nrsquoest pas en soi contraire aux standards internationauxrdquo n 27 delle Observations sur le projet final de la Constitution de la Reacutepublique tunisienne in httpwwwvenicecoeintwebformsdocumentsdefaultaspxpdffile=CDL28201329034-f (consultato il 15 novembre 2013) Si reitera qui la domanda giagrave avanzata in precedenza nel testo se il rifiuto di riconoscere esplicitamente lrsquoapporto cristiano allrsquointerno di un ldquoTrattato costituzionalerdquo europeo pluralisticamente orientato non abbia avuto qualche relazione con la radicalizzazione delle identitagrave cultural-religiose degli stati-nazione dellrsquoUnione

Un comprensibile caveat generale egrave invece espresso da J TEMPERMAN Are State

Churches Contrary to International Law in Oxford Journal of Law and Religion vol 2 n 1 2013 pp 119ndash149

83 Provocatoriamente si potrebbe peraltro osservare come la sharīʻa rischi di divenire per lrsquoislam religione della legge ciograve che la sessualitagrave egrave stata per il cattolicesimo religione della morale

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anni 50rsquo del secolo scorso - di portare un contributo decisivo alla transizione democratica dei propri Paesi84

Come per la riva nord dunque anche per lrsquoislam mediterraneo solo una distinzione tra istituzioni statali e comunitagrave religiose tra diritto delle prime e delle seconde dunque solo una laicitagrave costituzionale pluralisticamente orientata puograve costituire il fondamento di sistemi giuridici capaci di inclusione in contesti fortemente differenziati85 A questo riguardo egrave peraltro paradossale che lrsquoldquoopzione laicardquo sia stata presentata ai Paesi della sponda sud non giagrave dalle istituzioni europee convinte dallrsquointerpretazione di tale principio come eccezione franco-francese ma dal premier turco Talip Ĕrdogan86 Tuttavia proprio questrsquoultimo dopo aver assaporato lrsquoebbrezza del controllo dellrsquoapparato statale egrave ora chiamato a tener fede al suo proposito di democratizzazione dellrsquoarcigna laicitagrave statalista di Atatuumlrk E il banco di prova ancora una volta egrave il confronto con un islam pronto a rivendicare i benefici del pluralismo sociale e dellrsquoautonomia della societagrave civile87 6 - Alcune osservazioni conclusive Pare ora possibile delineare qualche considerazione finale

Innanzitutto in entrambe le sponde del Mediterraneo pur con ben differenti cronologie il percorso della libertagrave religiosa egrave apparso

84 Cfr ad esempio P SEDRA Reconstituting The Coptic Community Amidst Revolution

in Middle East Report 265 42 2012 85 Pur evidenziando questa medesima preoccupazione lrsquoart 6 della nuova

Costituzione tunisina che incarica lo stato di ldquogarantirerdquo ldquola neutraliteacute des mosqueacutees et lieux de culte par rapport agrave toute instrumentalisation partisanerdquo potrebbe essere suscettibile di interpretazioni giurisdizionaliste come egrave stato ad esempio il caso pur in un altro contesto storico dellrsquoart 26 del decreto algerino n 91-81 del 23 marzo 1991 che vietava ldquolrsquouso delle moschee per raggiungere obiettivi illeciti individuali o di gruppordquo sottintendendo con ciograve il divieto di ogni attivitagrave politica

86 Per un riflesso pur attenuato di tale orientamento si veda il n 38 della Decision of the European Ombudsman in his inquiry into complaint 20972011RA against the

European Commission in httpwwwombudsmaneuropaeucasesdecisionfacesen49026 htmlbookmark (consultato il 12 novembre 2013) mentre sullrsquointervento di Ĕrdogan al Cairo cfr httpwwwhurriyetdailynewscomdefaultaspxpageid=438ampn=erdogan-offers-821 6arab-spring8217-neo-laicism-2011-09-15 (consultato il 12 novembre 2013)

87 Sulle tensioni tra il Primo Ministro Ĕrdogan e il potente movimento di ispirazione sufi guidato da Fethullah Guumllen si puograve consultare ad esempio httpwwweconomistcomnewseurope21591898-rash-high-profile-arrests-unsettles-turkish-prime-minister-erdogan-v-gulen-part-two (consultato il 30 dicembre 2013)

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inscindibilmente legato a quello dello stato ed egrave stato condizionato dal livello di pluralismo sociale delle diverse comunitagrave politiche Egrave stato poi questo stesso pluralismo a favorire in base alle diverse storie regionali la maturazione dellrsquoautonomia delle coscienze religiose (individuali e associate) rispetto allrsquoattrazione tra politica e religione capace di sacrificare ogni distinzione tra ordine civile e ordine religioso

Nella sponda nord il discorso sulla libertagrave religiosa egrave stato dal suo sorgere declinato come distinzione e libertagrave ldquodardquo un potere politico ostile Questa libertagrave ldquodardquo passando attraverso una esclusivista libertagrave ldquodirdquo praticare una sola legittima fede si egrave poi rivoltata specie nellrsquoarea cattolica contro la religione o piugrave precisamente contro le istituzioni religiose nel momento in cui lrsquouniformitagrave religiosa non poteva piugrave costituire un efficace instrumentum regni La libertagrave ldquodardquo egrave perciograve divenuta il presupposto per la laicizzazione degli ordinamenti giuridici statali88 In etagrave contemporanea in un contesto marcato dal pluralismo religioso la libertagrave ldquodardquo sembra tornare funzionale alla libertagrave ldquodirdquo come reazione delle coscienze religiose nei confronti di unrsquoattivitagrave ldquoliberatricerdquo statale sempre piugrave pervasiva La libertagrave ldquodardquo contemporanea si oppone infatti allrsquoerosione degli spazi specifici della libertagrave religiosa provocata dagli stati sia attraverso interpretazioni ldquoatomisticherdquo delle scelte di coscienza che rendono piugrave difficile provare il collegamento di queste ultime con tradizioni religiose chiaramente riconoscibili sia attraverso il conseguente assoggettamento di tali opzioni al diritto statale ldquogenericordquo comune e unilaterale Infatti se la risposta statale al pluralismo Westphaliano aveva condotto alla laicizzazione la reazione al pluralismo contemporaneo sembrerebbe portare alla piena secolarizzazione alla scomparsa dello specifico religioso dal radar dei diritti statali

Nella riva sud il percorso dello stato e della libertagrave religiosa ha seguito un differente tracciato La libertagrave religiosa si egrave qui prevalentemente declinata come libertagrave ldquodirdquo svolgere in pienezza lrsquoampia missione programmatica di un islam ldquototalerdquo La libertagrave ldquodardquo tuttavia non era del tutto assente Essa non si era soltanto incontrata nella scelta iniziale del Profeta ma fondava da una parte la gestione del pluralismo ldquoesternordquo delle ldquogenti del Librordquo e delle altre religioni che lrsquoislam incontrava nella sua espansione dallrsquoaltra un pluralismo interno non controllabile secondo logiche gerarchiche Ciononostante lrsquoimpostazione ldquocomunitaristardquo portograve rapidamente a trascurare lrsquoesigenza di una libertagrave

88 Accanto al noto scritto di Berlin citato alla nota 17 si vedano anche le osservazioni di

J BAUBEROT La morale laiumlque contre lrsquoordre morale Seuil Paris 1997 pp 287-314 ispirate

da C NICOLET Lrsquoideacutee reacutepublicaine en France (1789-1924) Gallimard Paris 1982

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religiosa interpretata come autonomia e distinzione Lrsquoassenza di uno specifico spazio di libertagrave per le esperienze religiose si egrave rivelata perograve particolarmente dannosa nel momento in cui gli apparati pubblici ldquomusulmanirdquo hanno saldato la tendenza olistica della Umma islamica con il modello di stato Westphaliano importato dallrsquoEuropa articolandosi in vere e proprie strutture inglobanti contese tra forze secolar-militari e movimenti del c d islam politico89 Tuttavia proprio da questa tensione egrave cominciata a emergere in etagrave contemporanea una richiesta di uno stato piugrave contenuto nelle sue pretese di controllo non solo ai fini di una progressiva laicizzazione dellrsquoapparato pubblico ma anche in favore di una libertagrave religiosa ldquospecialerdquo confessionalmente orientata in grado di ridare ossigeno ai vissuti di fede individuali e comunitari90 Ed egrave da questa embrionale liberazione interna allo stesso campo musulmano che dipende la piugrave generale liberazione di tutte le coscienze individuali e collettive non solo religiose e musulmane

In ogni caso le trasformazioni della libertagrave religiosa nelle due sponde del Mediterraneo si sono reciprocamente condizionate

La riva nord ha infatti risentito della stabilizzazione della presenza islamica e delle conseguenti reazioni ldquoautoctonerdquo tese a svuotare e diluire la tradizionale specialitagrave della libertagrave religiosa dietro cui le nuove presenze confessionali avrebbero potuto trovare riparo Nella sponda sud invece un piugrave libero confronto con lrsquoEuropa e con i diritti ldquouniversalirdquo ha provocato non giagrave lrsquoentropia ma un lento difficile autonomo affioramento di un diritto di libertagrave religiosa destinato ad acquistare nel tempo un proprio specifico spazio In questo modo pur tra le sofferenze del loro travagliatissimo svolgimento le primavere arabe a un decennio dallrsquo11 Settembre hanno rivelato una volontagrave di riscatto interna al mondo musulmano che sta giocando un ruolo molto importante nellrsquoattenuazione degli stereotipi del nord nei confronti dellrsquoislam

89 Sul concetto di istituzione inglobante e sulle successive soglie di ldquolaicizzazionerdquo

attraverso cui esse possono passare cfr J BAUBEROT Vers un nouveau pacte laiumlque Seuil Paris 1990 pp 33-48

90 Si veda ad es lrsquointerpretazione anti-statalista della formula coranica nessuna costrizione nella fede data da Sayyid Qutb nel suo Fī ẓilāl al-Qurʾān (Allrsquoombra del Corano) ldquo(N)el secolo ventesimo tale emancipazione umana egrave negata da ideologie arbitrarie e regimi ignobili che impediscono a questo essere pur onorato da Dio con la libertagrave di scelta quanto al credo di nutrire il proprio animo figurandosi e organizzandosi la vita diversamente da come lo Stato gli dice di fare prima orientandolo con vari mezzi e poi emanando leggi e normerdquo citato e tradotto da I ZILIO GRANDI ldquoNessuna costrizione

nella federdquo cit (nota 33) p 1235

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La globalizzazione e lrsquointersezione tra islam e Occidente in un momento di profonda trasformazione sia degli stati sia delle religioni parrebbe cosigrave aprire un nuovo spazio post-gregoriano per la libertagrave religiosa

Per i Paesi islamici lrsquoinculturazione dello stato attraverso un processo costituente endogeno nuovo e originale non piugrave del tutto sordo alle esigenze di autonomia della societagrave civile puograve favorire una maggiore distinzione tra apparato statale e religioso come anche una crescente differenziazione tra un islam politico-culturale e un islam religioso-confessionale Nella sponda sud lrsquoautonomia del campo religioso potrebbe derivare di conseguenza dal fallimento degli opposti processi di statualizzazione dellrsquoislam e di islamizzazione dello stato Invece in Europa il ritorno della libertagrave religiosa alla funzione di espressione del pluralismo delle specifiche scelte confessionali parrebbe invece dipendere dalla crisi dellrsquoassimilazione statualista in un contesto caratterizzato da una forte differenziazione religiosa simbolicamente evidenziata da una stabile e importante presenza islamica In questo caso il freno alla secolarizzazione della libertagrave religiosa coinciderebbe con il passaggio delle comunitagrave musulmane dallo status di minoranze etniche a quello di minoranze religiose a sua volta diretta conseguenza della trasformazione dei musulmani da ldquostranierirdquo a cittadini

Nonostante la possibilitagrave di una tutela ldquogenericardquo e unitaria di tutte le libertagrave della coscienza lrsquoesperienza storica e la realtagrave sociale sconsigliano di rinunciare alla libertagrave religiosa come diritto autonomo e specificamente connotato Il pluralismo difficilmente trarrebbe giovamento da una tale indistinzione Egrave per questo che il patto costituzionale del secondo dopoguerra conserva ancora tutta la sua attualitagrave e sembra costituire nonostante i limiti e le aporie91 lrsquounico orizzonte in grado di ottenere una mobilitazione realmente universale Egrave proprio questo patto infatti che garantisce in un contesto pluralista da un lato lrsquoautonomia dei singoli fedeli e dei gruppi religiosi dalle agende politiche secolari e dallrsquoaltro lato la libertagrave delle istituzioni pubbliche rispetto alle agende politiche confessionali Egrave in questrsquoottica che va allora posta la questione della laicitagrave il solo principio in grado di custodire la specialitagrave del fattore religioso garanzia della distinzione e dellrsquoautonomia degli ambiti propri degli stati e delle religioni Egrave su questo principio che si giocheragrave una fondamentale partita per tutte le religioni del Mediterraneo e

91 Cfr qui per tutti T ASAD Formations of the Secular Christianity Islam Modernity

Stanford University Press Stanford 2003

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per i modelli di libertagrave religiosa sviluppatisi entro i suoi confini Infatti per quanto confessionalmente culturalmente politicamente e geograficamente determinata egrave proprio la piugrave antica laicitagrave ndash e non il moderno secularism ndash a conservare la memoria dellrsquoalteritagrave religiosa e di unrsquooriginaria ldquomodestiardquo delle istituzioni statali Solo questa laicitagrave dialetticamente e geneticamente pluralista in grado di assicurare lrsquoincontro tra libertagrave (confessionale) di religione e diritto (statale) di libertagrave religiosa potragrave rispondere alle esigenze di una libertagrave religiosa mediterranea personalisticamente orientata92 Sulla metabolizzazione di questi principi si confronteranno nei prossimi anni le religioni e gli apparati pubblici del Mediterraneo senza possibilitagrave di rifugiarsi dietro sogni di opposti trionfi ldquoreligiosirdquo o ldquosecolarirdquo e da essa dipenderagrave la capacitagrave di questa regione di far risuonare ancora una voce universale Del resto con lrsquoiper-secolarizzazione93 e dunque con il progressivo logoramento degli antichi legami che ancora connettevano sistemi giuridici secolari e tradizioni religiose di riferimento la lotta per la ldquolaicitagraverdquo e la libertagrave religiosa dovragrave necessariamente collocarsi a un livello piugrave alto ndash e ampio ndash rispetto a quello degli spazi regionali dellrsquoetagrave moderna Infatti da una parte tutti i sistemi politici dellrsquoarea tenderanno a convergere verso un paradigma comune dallrsquoaltra le religioni saranno costrette a spostare sul piano internazionale la difesa della propria autonomia e specialitagrave facendo della libertagrave religiosa uno dei punti fondamentali del dialogo interreligioso

Tutto ciograve naturalmente a meno di non schiacciare lrsquoesperienza religiosa sulla sua sola dimensione politica In questo caso perograve la cecitagrave del diritto verso la libertagrave religiosa o la trionfante religione inglobante dovranno accettare tutte le conseguenze della loro ldquovittoriardquo

92 Cfr in questo senso M EVANS Advancing Freedom of Religion or Belief Agendas for

Change in Oxford Journal of Law and Religion vol 1 n 1 2012 pp 5-14 e S FERRARI

State regulation of religion in the European democracies the decline of the old pattern in Religion and democracy in contemporary Europe cit pp 103-112

93 Sullrsquoldquoultra-modernitagrave secolarizzatardquo cfr J-P WILLAIME Europe et religions Les

enjeux du XXIe siegravecle Fayard Paris 2004 pp 203-216

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Where religious freedom is heading common paths on both sides of the

Mediterranean ABSTRACT The paper aims to investigate the path of religious freedom on the two sides of the Mediterranean Assuming the possibility of a synoptic history the paper observes this synopsis from three different perspectives historical political and pluralistic Taking the Declaration of Universal Human Rights as a common parameter for the two sides the paper analyzes the contemporary process of politicization of the right of religious freedom both in Europe and in the MENA countries Stressing the fact that the core of this right has to be individuated into the autonomy from the state of both (religious) individuals and communities the paper advocates a defense of religious freedom as an autonomous and specific right not completely merged with the generic protection of freedom of conscience and with the goals of the states This kind of conflation in fact could subvert the fundamental distinction between religious and civil spheres with harmful consequences for both the state and religious communities

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