Alessandria-Torres

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MASSIMO TAGGIASCO I l grande cuore gri- gio batte forte, sempre. Contro la Cremonese ab- biamo vissuto no- vanta minuti di au- tentica battaglia, ma alla fine è arrivata una meritata vittoria. È così che vogliamo la nostra squadra: alla caccia del risultato fino all’ultimo re- spiro! Certo, non si sarà vi- sto un bel gio- co, ma è diffi- cile lottare con- tro formazioni che vengono al Moccagatta solo per chiudersi in di- fesa, solo per rompe- re il nostro gioco e mai per costruire. Comun- que, solo qualche me- se fa, certe partite sarebbero finite in parità: adesso abbiamo una squadra vera, tosta, affamata di vittorie, come piace a noi tifosi. L’Orso, probabilmente, fa più fatica in ca- sa che in trasferta, dove troviamo squadre che, alme- no, tentano di fare la partita. Or- mai, invece, al Moccagatta, sarà sempre così, a cominciare dalla gara odierna contro la Torres: un continuo assalto per cercare di scardinare difese arroccatissime. Pavia e Novara non mollano: è una lotta bellissima, ma micidiale per le nostre coronarie. I tifosi dell’Orso Grigio sono nati per soffrire, ma questa è una squa- dra per cui è giusto patire. Merita tutto il nostro entusiasmo. Grazie ragazzi, siete ec- cezionali! Da qui alla fine del campionato sarà una lotta con- tinua, che non permette passi falsi o distra- zioni. Il nostro grande cuore, però, può fare la differenza e portarci al trionfo! Hurrà Gri- gi! QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno VII n. 5 3 mar. 2015 Pizzeria-Ristorante ALESSANDRIA Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005 Pizzeria-Ristorante ALESSANDRIA Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005 hurra.grigi INTERNET www.hurragrigi.it ALL INTERNO DEL SITO Il Pallone Verde Controllo della vista computerizzato gratuito Occhiali multifocali Montature da vista e occhiali da sole delle migliori marche a prezzi scontati Centro specializzato in lenti a contatto monofocali e multifocali Optometrista e contattologo sempre in sede Convenzione con aziende sul territorio Consegna dell’occhiale a domicilio Servizio free taxi a domicilio del cliente, su prenotazione I TUOI OCCHI MERITANO IL MEGLIO ALESSANDRIA • Corso Acqui 50 Tel. 0131 347640 • Fax 0131 1961922 [email protected] hurra.grigi INTERNET www.hurragrigi.it ALL INTERNO DEL SITO Il Pallone Verde Vi vogliamo così! [GSM Photo] Bar Stadio dello La tua pausa caffè nel tempio del calcio Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00 Via V. Bellini ALESSANDRIA sotto la tribuna centrale del Moccagatta Aperto tutti i giorni dalle 7,30 alle 20,00 Via V. Bellini ALESSANDRIA sotto la tribuna centrale del Moccagatta

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Vi vogliamo così

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Page 1: Alessandria-Torres

MASSIMO TAGGIASCO

Il grande cuore gri-gio batte forte,sempre. Contro

la Cremonese ab-biamo vissuto no-vanta minuti di au-tentica battaglia, maalla fine è arrivatauna meritata vittoria. Ècosì che vogliamo lanostra squadra:alla caccia delrisultato finoall’ultimo re-spiro! Certo,non si sarà vi-sto un bel gio-co, ma è diffi-cile lottare con-tro formazioniche vengono alMoccagatta soloper chiudersi in di-fesa, solo per rompe-re il nostro gioco e maiper costruire. Comun-que, solo qualche me-

se fa, certe partite sarebbero finitein parità: adesso abbiamo una

squadra vera, tosta, affamata divittorie, come piace a noi tifosi.

L’Orso, probabilmente, fa piùfatica in ca-

sa che intrasferta,

dove troviamo squadre che, alme-no, tentano di fare la partita. Or-mai, invece, al Moccagatta, saràsempre così, a cominciare dallagara odierna contro la Torres: uncontinuo assalto per cercare discardinare difese arroccatissime.Pavia e Novara non mollano: èuna lotta bellissima, ma micidiale

per le nostre coronarie. I tifosidell’Orso Grigio sono nati persoffrire, ma questa è una squa-

dra per cui è giusto patire. Meritatutto il nostro entusiasmo.

Grazie ragazzi, siete ec-cezionali! Da qui alla

fine del campionatosarà una lotta con-

tinua, che nonpermette passi

falsi o distra-zioni. Il nostrogrande cuore,però, può farela differenzae portarci altrionfo!

Hurrà Gri-gi!

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Page 2: Alessandria-Torres

HURRÀ GRIGI2 anno VII n. 5

Sono ancora l’Alessandria, ilNovara e il Pavia in testa al-la classifica del girone A di

Lega Pro. I Grigi, grazie a un rigo-re di Rantier, hanno superato al‘Moccagatta’ una coriacea Cre-monese. Che ha saputo peraltrorendersi pericolosa anche in infe-riorità numerica. La squadra diMister Giampaolo ha infatti tenu-to testa ai più quotati avversariper quasi tutta la gara ed è andatavicina alla segnatura in più diun’occasione, anche dopo che èstato espulso Palermo al 35’. Nel-la ripresa buone occasioni perl’Alessandria, ma la Cremoneseha risposto colpo su colpo. Fino al78’, quando un calcio di rigore tra-sformato da Rantier ha pratica-mente fatto calare il sipario sulmatch. Nell’occasione, per prote-ste, è stato allontanato anche iltecnico lombardo e nel recupero,

match, è da notare come la Cre-mo abbia messo in difficoltà iGrigi che hanno fatto fatica a su-perare la linea difensiva avversa-ria. Al 18’ i Grigi reclamano un

calcio di rigore per un tocco dimano nell’area della Cremonese.Nel primo tempo il pericolo piùgrande per l’Alessandria è arriva-to da un tocco di Morero che ha

Per ricevere i pdf di Hurrà Grigi gratis in anteprima basta inviare una mail a: [email protected], ma si possono già sfogliare sulla nostra pagina Facebook tutti i giovedì che precedono le partite al Moccagatta.

SQUADRE PT G V N S GF GS +/-

CLASSIFICA

1ª Promozione. Dalla 2ª alla 4ª: spareggio promozione. Dalla16ª alla 19ª: spareggio retrocessione. 20ª: retrocessione.Nel caso in cui due (o più) squadre abbiano lo stesso numero dipunti, le seguenti norme decideranno l’ordine: 1. Scontri direttitra le due squadre in questione; 1a. Punti totali; 1b. Differenzareti; 1c. Reti segnate; 2. Differenza reti; 3. Reti segnate

1 NOVARA 53 27 15 8 4 44 26 18

2 ALESSANDRIA 53 27 15 8 4 41 22 19

3 PAVIA (-1) 53 27 16 6 5 48 33 15

4 BASSANO VIRTUS 46 27 12 10 5 39 27 12

5 COMO 44 27 13 5 9 32 26 6

6 FERALPISALÒ 42 27 11 9 7 36 34 2

7 REAL VICENZA 41 27 10 11 6 35 27 8

8 SÜDTIROL 40 27 11 7 9 32 27 5

9 UNIONE VENEZIA 37 27 11 4 12 34 31 3

10 AREZZO 36 26 10 6 10 25 24 1

11 RENATE 35 27 9 8 10 31 39 -8

12 TORRES 35 27 9 8 10 28 29 -1

13 MANTOVA (-1) 33 27 10 6 11 27 23 4

14 MONZA 33 27 9 6 12 31 31 0

15 CREMONESE 31 27 7 10 10 30 32 -2

16 GIANA ERMINIO 31 27 8 7 12 21 26 -5

17 LUMEZZANE 27 26 7 6 13 26 39 -13

18 ALBINOLEFFE 22 27 5 7 15 17 37 -20

19 PORDENONE 20 27 5 5 17 21 42 -21

20 PRO PATRIA (-1) 17 27 3 9 15 28 51 -23

27ª GIORNATA RISULTATI

REAL VICENZA LUMEZZANE 0-2

TORRES GIANA ERMINIO 0-0

PORDENONE AREZZO 1-0

BASSANO VIRTUS NOVARA 1-2

MONZA UNIONE VENEZIA 1-2

ALESSANDRIA CREMONESE 1-0Rete: Rantier (Rig.) al 77’.

RENATE SÜDTIROL 1-0

PAVIA MANTOVA 2-1

PRO PATRIA COMO 0-1

FERALPISALÒ ALBINOLEFFE 1-1

31ª GIORNATA ANTICIPATA al 4 mar.

PAVIA LUMEZZANE

UNIONE VENEZIA AREZZO

REAL VICENZA ALBINOLEFFE

RENATE GIANA ERMINIO

SÜDTIROL FERALPISALÒ

PRO PATRIA PORDENONE

MONZA CREMONESE

COMO NOVARA

ALESSANDRIA TORRESMercoledì 4 marzo - Ore 20,30

MANTOVA BASSANO VIRTUS

28ª GIORNATA 8 marzo 2015

SÜDTIROL REAL VICENZA

PORDENONE ALESSANDRIADomenica 8 marzo 2015 - Ore 15,00

MANTOVA TORRES

LUMEZZANE BASSANO VIRTUS

GIANA ERMINIO PRO PATRIA

CREMONESE FERALPISALÒ

ALBINOLEFFE RENATE

AREZZO PAVIA

NOVARA UNIONE VENEZIA

COMO MONZA

MARCATORISalvatore BRUNO (Real Vicenza) Reti 15

Andrea FERRETTI (Pavia) 13

Pasquale MAIORINO (Torres) 12

Matteo MOMENTÈ (Albinoleffe) 11

Manuel FISCHNALLER (Südtirol) 11

Pablo GONZALEZ (Novara) 11

Andrea BRIGHENTI (Cremonese) 10

Alessandro CESARINI (Pavia) 10

Stefano PIETRIBIASI (Bassano Virtus) 9

Angelo Raffaele NOLE (Bassano Virtus) 9

Michele MARCONI (Alessandria) 8

per doppia ammonizione, è finitosotto la doccia anche Gambaretti.Contestato, da parte dei grigio-rossi, l’arbitraggio.

Guardando in profondità il

DETTO FUORI DAI DENTI di Mario Bocchio

Battuta anche la Cremonese, per i[GSM Photo]

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Page 3: Alessandria-Torres

HURRÀ GRIGI 33 mar. 2015

per l’edilizia dal 1907

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costretto il portiere Nordi ad unaparata impegnativa. Nel recuperosui piedi di Marconi è capitatauna buona occasione ma Galli èstato bravo nell’anticipo.

Nella ripresa Mister D’Angeloha inserito Iunco per Terigi nel-l’intento di rafforzare il reparto of-fensivo. Dalla sinistra Nicolao hacrossato per Marconi che colpito

di testa, ma il tiro è stato centrale,facilmente bloccato dall’estremodifensore cremonese.

Anche Vitofrancesco ha provatoa vivacizzare la partita sul latodestro, ma nonostante l’uomo inmeno la Cremonese non si è maichiusa e al 53’ Favalli, servito daKirilov, ha calciato all’interno del-l’area piccola impegnando Nordiche si è salvato in angolo.

Al 65’ l’Alessandria ha trovato ilgol con un colpo di testa su calciodi punizione, ma il centro è statoannullato per offside.

Dalle tribune si è vista una Cre-monese giocare alla pari sia sulpiano offensivo sia difensivo, el’ansia di dover pareggiare ha in-cominciato a farsi sentire tra i Gri-gi.

Le fasce dell’Alessandria sonostate le più attive e dai piedi di Vi-tofrancesco è partito un traverso-ne sul quale si è avventato Marco-ni che ha colpito il palo. Al 77’ lostesso Marconi va giù in area, l’ar-bitro fischia, Giampaolo protestae viene espulso. Rantier dal di-schetto non sbaglia e regala ilvantaggio definitivo all’Alessan-dria. Che vuole dir quinta vittoriaconsecutiva.

In sala stampa

Così Mister D’Angelo: «Partitadifficile, ma da qui alla fine saràsempre una battaglia... Bene Ni-colao, la sua è stata una provabuonissima sotto l’aspetto menta-le. Il pubblico è stato grandioso elo aspettiamo anche mercoledìcontro la Torres».

Nicolao, scuola Napoli: «Sonofelice, mi sono fatto trovare pron-to. Ho lavorato duro e adesso sonoa disposizione del gruppo: non èfacile entrare a freddo ma è andatabene».

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Grigi bionici quinta vittoria di fila

E anche questa volta, l’abbiamo por-tata a casa. L’apoteosi di una curvacolma di gente, una prematura brez-za primaverile che sfiora le dita sen-za gelarle, un sole di traverso cheaccarezza il prato, i volti, la tensione,un tifo caldo compatto e concentra-to: non si può sbagliare. È questal’atmosfera che si respirava domeni-ca al Moccagatta. E chi non l’ha re-spirata, si è perso davvero un’infinitàdi momenti gioiosi. I Grigi tornano agiocare in casa, con tutti i pro e icontro del nostro campo, con tutti gliaspetti positivi e negativi delle stati-stiche. I Grigi tornano a giocare incasa, con il cuore, con la grinta, conl’irruenza di sempre. I Grigi vincono.Vincono una partita difficile e beffar-da; vincono una avversario organiz-zato e pronto a contrattaccare; vin-cono i soliti novanta minuti sofferti,vissuti; vincono tutti quei gufi che di

alessandrino hanno solo il dialetto,che già due minuti dopo l’espulsionedi Palermo criticavano l’atteggia-mento e l’approccio alla situazione.Vincono le difficoltà di una classificache corre indemoniata... O si lotta osi rischia di perdere il passo vincen-te, determinante. I Grigi vincono estringono quel primato tanto sudatoe tanto condiviso. I Grigi vincono e sipreparano alla prossima finale: que-sto mercoledì alle ore 20.30 al Moc-cagatta arriva la Torres, con GigiScotto al seguito, carico più che maiè pronto a impaurire l’indomabileOrso: per lui questa partita saràqualcosa di davvero speciale. Eccocipronti ad un’altra gara fondamenta-le: CI DEVI CREDERE. Senza tre-gua, senza senza sosta, senza mol-lare mai. Questa è l’Alessandria, etu, fidati, vivila con noi... Perché nevale veramente la pena.

PARLA L’ORSOdi Beatrice Bruno

E anche questa è andata!

[GSM Photo]

Page 4: Alessandria-Torres

HURRÀ GRIGI4 anno VII n. 5

La Torres viene fondata nel 19 aprile1903 come Società per l’Educazione Fi-sica Torres, denominazione mantenutasino alla fine degli anni settanta, quan-do assume il nome di Torres Calcio.L’attività sportiva comincia il 1º lu-glio e il 20 settembre 1903i torresini fanno il loroesordio pubblico, conun saggio ginnico chesi tenne nel teatroVerdi. Relativamen-te al calcio, dopootto anni di atti-

vità amatoriale, nel 1911 viene fondata unasezione apposita e, nello stesso anno, laTorres vince la prima edizione dei campio-nati sardi. Venendo all’attualitàbisogna su-bito dire che in questo 2015 ci sono stati di-

versi cambi di panchina: il 6 gennaio CristianBucchi (ex Primavera del Pescara e Gubbio)

subentra a Vincenzo Cosco, che ha dovutolasciare il proprio incarico per motivi di sa-lute e che aveva a sua volta sostituitoFrancesco Massimo Costantino. La Torresquest’anno in porta si è rinforzata con An-drea Testa dall’Aquila (quattro campionatiin Abruzzo di cui tre in Seconda Divisione

no il posto a Ferretti. Al suo postoNatalino Fossati, che entrò in rot-ta di collisione proprio con Loren-zo, al quale preferì Perego. «Il falli-mento del Quartu Sant’Elena rivo-luzionò la classifica e a beneficiar-ne fu l’Asti, che si trovò con duepunti in più rispetto a noi», ricor-da Lorenzo, che in totale collezio-nò 9 presenze e un gol (segnato aCarbonia) in campionato; e 8 pre-senze con zero reti in Coppa Italia.

Stagione successiva: «Feci tuttala preparazione con i Grigi, dovenel frattempo era arrivato CiccioMarescalco. Ma l’allenatore Mari,che sarebbe poi stato esonerato, midisse chiaramente che avrei fattola riserva e io non accettai. La gen-tilezza e la totale disponibilità nei

a cura di Mario Bocchio

Lorenzo: «Non fui responsabile di 1 Lorenzo nell’Ivrea 1982-’83. In piedi, da sinistra: Calloni, Berruto, Campanile, Paunini, Palladino. Accosciati: Biscatto, Lorenzo, Busolin, Rocci e Matolo. 2 Teodoro Rino Lorenzo covadori, Lorenzo, Cavaglià, Carraro, Gregucci. Accosciati: Marangon, Manueli, Fratena, Camolese, Scarrone e Rastelli. 4 La ‘rosa’ dell’Alessandria 1985-’86. Prima fila in alto, da sinissaggiatore Viganò, l’allenatore Tagnin, Lorenzo, Marchetti. Terza fila: Ferrarese, Manueli, Briata, Camolese, Magagnini, Frara e Mocellin. 5 Il gol annullato contro l’Entella, che scatedi Frara, ininfluente ai fini della realizzazione. 6 L’autogol di Lorenzo contro la Torres. 7 e 8 Ieri, Lorenzo in azione al ‘Moccagatta’. Oggi, avvocato, insieme a Mario Bocchio, autore de

È una Torres in decisa flessione

2

3

4

5 6

1

L’Orso Grig

Quella 36ª giornata...

Alessandria-Torres 0-1

Alessandria: Carraro, Moro,Gregucci, Magagnini, Lorenzo,Caracciolo, Briata (Sgarbossa dal65’), Manueli (Valeri dal 46’),Mocellin, Camolese, MarchettiG.C.. A disposizione: Beccari,Panizza, Ferrarese. All.: Tagnin-Colombo.Torres: Ruiu, Tamponi, Cariola,Dossena, Serra, Nuti, Tolu(Tommaso dal 78’), Virgilio, Folli(Orlando dal 69’), Giacalone,Ennas. A disposizione: Minguzzi,Manichedda. All.: Lombardi.Arbitro: Schiavon di PadovaMarcatore: Lorenzo (A) aut. al 30’Note: espulso per doppiaammonizione Giacalone al 64’(Torres). Ammoniti: Caracciolodell’Alessandria; Folli, Orlando,Tamponi e Giacalone della Torres.Spettatori 6.000 circa di cuipaganti 4.977 per un incasso di Lire43.511.000.

Risultati delle avversarie dirette: Civitavecchia-Lucchese 0-1Montevarchi-Spezia 0-0Pistoiese-Derthona 1-1Vogherese-Entella 0-0

Classifica nelle prime posizioniLucchese 44Spezia 42Alessandria 41Pistoiese 40Entella 39

miei confronti dell’Orbassano, an-cora serie D, fecero in modo daconvincermi ad essere ceduto inprestito, anche se il Casale mi vole-va a tutti i costi. E sapete perchénon ho indossato quella maglia?Perché non mi ero accordato con ilsegretario sui rimborsi per i viaggiin treno. Quando lo venne a sapereil presidente Cerutti andò su tuttele furie, ma io avevo già dato lamia parola ai dirigenti dell’Orbas-sano». Ancora la canzone di Fogli:parla di un amore che non è gran-de come si vorrebbe. E quello tral’Orso Grigio e Lorenzo è stata unapassione, che non ha potuto di-ventare amore per un gesto. Che èdiventato una notte che non fini-sce mai.

L’auto è invasa dalla musica,il dj mette in onda Storie ditutti i giorni di Riccardo

Fogli. Dopo l’incontro, mentre ri-torno ad Alessandria, mi metto ariflettere sulle parole e scopro chehanno una sorprendente analogiacon la vicenda che vi stiamo perraccontare. Storie ferme sullepanchine in attesa di un lieto fine.Ed ancora: un giorno in più che sene va, un orologio fermo daun’eternità... Ventisette anni èproprio quasi un’eternità e perTeodoro Rino Lorenzo le lancettedella sua storia professionale eumana si sono fermate al trentesi-mo minuto di una partita giocatail 25 maggio 1986.

Da allora, questo uomo che no-nostante giocasse al pallone havoluto a tutti i costi laurearsi edoggi è avvocato, non ha più avutopace. Un tarlo gli rode dentro e hafinito per condizionagli la vita eanche quella delle persone più ca-re che gli sono vicino, la moglie e ifigli prima di tutto.

Quando ci siamo sentiti al tele-fono la sua voce era come dispe-rata, ho percepito forte la richiestadi aiuto di chi vuole finalmente ri-stabilire la verità. E non ho potutodire di no. Anche questo fa partedella storia centenaria dei Grigi.

A volte è sorprendente comenella vita delle persone certe datesi ripetano a segnare eventi spia-cevoli e drammatici.

Classe 1962, figlio della Calabriatrapiantata a Torino, Lorenzo eraun giovane che calcisticamentestava crescendo nella Juve: prima iNagc (Nuclei addestramento gio-vani calciatori) poi via via tutte lealtre categorie, plasmato dallamano sapiente di Massimo Pedra-le. La Primavera, anticamera dellaprima squadra, gli aveva già mes-so gli occhi addosso se non che,nel maggio del 1979 ad un torneoad Abbiategrasso, la disgrazia locolpì con la frattura scompostadel femore destro. Dovette essereoperato per ben tre volte e ancheil medico storico bianconero, ildottor Francesco La Neve, erascettico su un suo ritorno in cam-po, tanto che Giampiero Boniper-ti, visto che la Juve è una grandefamiglia che non abbandona nes-suno, si era già interessato peraiutarlo a trovare un’alternativa.Ma la forte tenacia ed il grandeamore per il pallone fecero il mi-racolo, anche se Lorenzo dovettericominciare tutto da capo in serieD, con il Pinerolo.

Prendeva il pullman per recarsiagli allenamenti, sempre serali, ri-tornando nella notte per poi almattino andare a scuola. Un im-mane sacrificio, sempre con lasensibilità di non gravare sulla fa-miglia.

Poi avvenne il trasferimento,sempre in D, ad Ivrea: fu qui che sicrearono i presupposti per il suc-

cessivo trasferimento ad Alessan-dria, vista la presenza dei fratelliCalleri. Ben presto Lorenzo diven-ne un beniamino della tifoseriadello stadio ‘Pistoni’, al fianco diun esperto giocatore quale Callo-ni e di un certo Pistis, anche luipoi attore in riva al Tanaro.

Quando gli stessi Calleri, Gian-marco e Giorgio, compraronol’Alessandria anche Lorenzo fuchiamato a vestire la maglia gri-gia. La stagione 1983-’84 partì conMirko Ferretti in panchina, arri-varono rinforzi di qualità, giovaniemergenti come Fratena, Sgar-bossa, Marangon e Pagano, edesperti come Salvadori, Manueli ePerego. La partenza fu troppo len-ta e due pareggi senza gol costaro-

Per presentare il matchdel ‘Moccagatta’

tra Alessandria e Torres vi riproponiamo

un articolo che cerca di fare luce su un preciso

episodio capitatonell’ormai lontano 1986

proprio nella sfida tra Grigi e rossoblu sardi 8

LE VITE DEGLI ALTRIdi Paolo Baratto

Mister CristianBucchi

Page 5: Alessandria-Torres

HURRÀ GRIGI 53 mar. 2015

e uno in Prima), Marco Costantino in prestito dalModena e Daniele Scarsella dal Vicenza; in dife-sa sono arrivati Claudio Cafiero dall’Aprilia (28presenze e 3 gol lo scorso anno), DomenicoMarchetti dal Vigor Lamezia, Marco Schiavinodalla Paganese, Ramzi Aya (4 campionati nellaReggina in Prima Divisione con 81 presenze) dalRimini, Filippo Minarini in prestito annuale dalModena, Giacomo Ligorio dall’Aquila, RaffaeleImparato dal Vicenza e Thomas Funari dall’Ar-zanese; a centrocampo sono stati presi FedericoCerone dal Savona, Davide Petermann e StefanoCerniglia in prestito dal Palermo, Giovanni Giuf-frida dall’Akragas, Carmine Marinaro dal Pesca-ra, Christian Bonaiuto in prestito dal Beneventoe Bertrand Yves Baraye in prestito annuale dalChievo; in attacco sono arrivati Riccardo Barbuti

in prestito per sei mesi dal Pescara, Luigi Scottodall’Alessandria, Matteo Colombi in prestito persei mesi dall’Inter e Gerardo Rubino in prestitoannuale, dall’Entella. Nelle ultime apparizionistagionali il mister ha utilizzato il 4-3-3: in portail titolare è Testa; in difesa sulla sinistra è utiliz-zato Minarini, la coppia centrale è Aya (che puòanche fare il terzino destro) e Marchetti (anchequest’ultimo può ricoprire il ruolo di terzino de-stro), sulla fascia destra c’è Imparato; a centro-campo Cerone sta davanti alla difesa, sul centrosinistra agisce Foglia (che può fare anche il me-diano), sul centro destra gioca Petermann; in at-tacco agisce sulla sinistra Maiorino (anche se-conda punta o trequartista), Baraye è l’esternoalto di destra (a volte anche di sinistra), la primapunta è Barbuti (che si alterna con Balestreri).

Le fotografie sono tratte dal sito www.museogrigio.it

quel maledetto autogol»n la maglia grigia dell’Alessandria. 3 Stagione 1983-’84, l’Alessandria che sconfisse il Derthona in Coppa Italia. In piedi, da sinistra: Sal-tra: Quaglia, Panizza, Gregucci, Carraro, Caracciolo, Moro, Beccari. Seconda fila al centro: Sgarbossa, Torti, l’allenatore Colombo, il mas-

enò i tifosi al ‘Moccagatta’. Lorenzo, fuori quadro, ha segnato con un grande tiro, ma il guardalinee ha segnalato una presunta irregolaritàll’articolo.

7

gio racc nta

Stagione 1985-’86, l’Alessandriadisputa il quinto campionato diserie C2 della sua storia.

La stagione inizia in modo tra-vagliato a causa dell’abbandonodi Gianmarco Calleri, la squadrasopravvive grazie all’impegno diuna finanziaria toscana che fa ca-po al presidente della MasseseDomenico Bertoneri, e può di-sputare un nuovo ed insperatocampionato di vertice, senza peròriuscire ad ottenere la promozio-ne.

«Presto capolista, la nostra squa-dra allenata dal duo Tagnin-Co-lombo, pagò lo scarso feeling conla vittoria - sottolinea Lorenzo -,malgrado l’imbattibilità inizialein campionato si fosse prolungata

sino al 16 febbraio e nonostantel’inviolabilità della porta del ‘Moc-cagatta’, incappammo troppe voltein pareggi che, nel girone di ritor-no, costarono i sorpassi di Spezia eLucchese».

Con davanti un futuro societa-rio incerto (l’interesse ventilatodal patròn della Cairese CesareBrin, quello che sarebbe poi statoassassinato dalla Guerinoni, nonportò mai a trattative concrete perla cessione del sodalizio) la squa-dra andò a perdere le ultime duedecisive gare di campionato.

Tuttavia disse Tagnin: «Se avessi-mo tentato di costruirla in questomodo, non ci saremmo riusciti cosìbene». Quando cadde il Pergocre-ma, i Grigi rimasero i soli imbattu-

ti delle 144 squadre professioni-ste.

«Siamo partiti pensando allasalvezza - non ha dimenticato ilcapitano Giancarlo Camolese - eci trovammo inaspettatamente intesta, ma i problemi non finirono».

La squadra infatti faceva fatica apercepire gli stipendi ed i premi,ciò nonostante l’entusiasmo deigiocatori non mancò mai. Ci avvi-ciniamo all’epilogo.

Contro la forte Entella la rete diLorenzo (splendida e limpida peresecuzione) non venne convalida-ta dall’arbitro Manfredini. La garafinì 0-0 e alla fine ci fu il tentativodi invasione di campo. L’arbitrovenne assediato per più di due orenegli spogliatoi e venne pure pre-

so a sassate il pullman del club li-gure.

Una frase di Fogli è impietosaalle orecchie di Lorenzo: amiciche cambiano strada se li saluti. Elui, in tutti questi anni, ha sempredeciso di ritornare ad Alessandriain incognito, per rivedere i luoghidi quel suo spicchio di esistenza,ma soprattutto per recarsi fuoridal ‘Moccagatta’, lato curva Nord.Per chiedersi: ‘Perché tutto que-sto?’.

Ancora maggio, domenica 25dell’anno 1986: è il 30’ del primotempo della partita Alessandria-Torres, Lorenzo fa autogol davantia seimila spettatori che cercano dispingere i Grigi in C1, visto che èla penultima giornata e l’Alessan-dria è seconda in classifica davan-ti allo Spezia.

«Da quell’istante ho avuto an-ch’io la mia lettera scarlatta incisasulla pelle, ero segnato per sempre;non ero più il giovane talento masono diventato per tutti ‘quellodell’autogol contro la Torres’, il re-sponsabile della mancata promo-zione in C1 - confessa Lorenzo -. Èstata una grande sofferenza perme, acuita dalla consapevolezza dinon avere alcuna colpa, né sull’esi-to finale del campionato né sul-l’azione dell’autogol. Siamo andatisotto di un gol al 30’ del primotempo, non all’ultimo minuto delsecondo; c’era tutto il tempo perraddrizzare la partita. E comun-que, anche dopo la sconfitta erava-mo ancora in piena promozione.Se avessimo vinto l’ultima partitacontro il Pontedera di MarcelloLippi avremmo giocato lo spareg-gio con lo Spezia, invece la per-demmo».

Poi lo sfogo liberatorio, chechiede giustizia: «I chiodi dellamia crocifissione hanno continua-to a fare male per tutti questi annie nonostante il tempo trascorsonessuno ha dimenticato e io conti-nuo ad essere ‘quello dell’autogolcontro la Torres’. Adesso dico basta.Sono moralmente obbligato a di-fendere la mia storia calcistica edil mio nome, non posso più passar-ci sopra. Certo, il passato non sipuò modificare, ma la verità nonha tempo ed è un dovere di tuttiinseguirla e riaffermarla, in ognisettore della vita. Allora vi dico cheio in quell’autogol non ho alcunaresponsabilità; la colpa è stata tut-ta di Renato Carraro, il nostroportiere».

Abbiamo recuperato proprio lafotografia di quell’infausto istante.Su un lancio degli avversari Lo-

renzo scatta insieme ad un gioca-tore della Torres, lo anticipa e poi,di esterno destro, appoggia indie-tro la palla.

Nella foto non si vede Lorenzo,che è sulla sinistra, in posizionelaterale e abbastanza lontano dal-la porta.

Osserviamo il portiere: è com-pletamente fuori posizione. Laporta è interamente sguarnita. Luiavrebbe dovuto stare in porta. Lo-renzo, pressato dall’avversario, hapassato indietro il pallone dovesapeva esserci il portiere. Ma luinon era a protezione della porta;era fuori dai pali, parecchio fuori.Nella foto lo si vede in tuffo. Guar-date allora le sue gambe e imma-ginatelo in piedi prima del retro-passaggio di Lorenzo e del suotuffo. Praticamente era in curvacon i tifosi.

«Non si capisce poi perché abbiadovuto buttarsi. Se vedi che la pal-la ti sta passando davanti, al difuori della tua porta (a causa, si ri-badisce, della tua errata posizio-ne), non ti devi buttare; corrile die-tro e cerca di recuperarla, magaricon una scivolata con i piedi perallontanarla dalla porta», si èsempre detto in tutti questi anniLorenzo.

La palla ha attraversato tutto lospecchio e si è infilata rotolandolentamente vicino al palo di sini-stra, di destra guardando la foto-grafia. L’immagine rende evidentela totale assenza di responsabilitàdi Lorenzo.

Che conclude: «Perpetuandol’ingiustizia si offende non solo lamia storia personale, ma anchequella dell’intera Alessandria. Se lastoria è un organismo vivo, un fal-so è un virus che finisce con l’infet-tare l’intero organismo. Se c’è unfalso nella vicenda storica, in ognivicenda storica, va ristabilita la ve-rità. E non importa quando ma bi-sogna farlo. Galilei fu riabilitatodalla Chiesa quattrocento annidopo. Sono stato condannato alrogo senza colpa e chiedo un attodi giustizia. È la mia vita e non civoglio scherzare sopra».

E Teodoro Rino Lorenzo vuoleche quell’orologio riprenda a cor-rere partendo da quel momento,quando per lui la carriera calcisti-ca e la vita non sono mai più statecome prima. Vuole che quell’epi-sodio diventi finalmente un anellodi fumo dimenticato da rumoridella città.

Per ritrovarsi. Lui, uomo senzatrionfi, ma anche senza grossi pesisulla coscienza.

La Città a Teatro / Stagione Teatrale 2014/2015

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Lunedì9 marzo 2015Michele Placido

Re Leardi W. ShakespeareconGigi AngelilloFrancesco BonomoFederica VincentiFrancesco BiscioneRegiaMICHELE PLACIDOe FRANCESCOMANETTI

Giovedì9 aprile 2015Massimo BaglianiIsabella Robotti

Coraggio:il meglioè passatoScritto daEnrico Vaimee Massimo BaglianiRegiaENRICO VAIME

Page 6: Alessandria-Torres

HURRÀ GRIGI6 anno VII n. 5

Segna. Sempre. Il suo nomegira e incute timore tra le av-versarie, tutti si augurano diessere risparmiati e di uscireintegri dalle sue impeccabilimagie. Eppure, tende a nonaver pietà per nessuno. Gli èstato da poco conferito l’epi-teto di ‘Le Magicien’ e direiche, come soprannome ci ca-sca proprio a pennello. A vol-te anni e anni di esperienza incategorie superiori non ba-stano: e tutta questione diumiltà, forza di volontà e tan-ta, tantissima grinta. E a chivolete che mi riferisca, se nonal nostro insuperabile e in-contenibile Julien Rantier? Ilmago. Chiunque abbia avutoquesto lampodi genio meri-ta la mia sti-ma. Il mago.Esatto, è per-fetto: purein france-se. Magoperchéscon-volge,scom-pare, ri-compa-re, si na-scondee poiesce fuo-ri. Magoper la sua

sublime tecnica, mago per-ché trasforma. Trasforma ri-gori, punizioni, calci da fermo.Trasforma momenti, minuti,partite. Trasforma gol impos-sibili, trasforma l’armataalessandrina. Trasforma lacurva in un delirio, trasformail Mocca in un incendio diemozioni, voci, gioie. Trasfor-ma al Mocca e con la magliagrigia: menomale, suggeri-sco. Ha mille risorse e millerisposte... Probabilmente an-che mille polmoni. È un gio-catore di un’importanza ec-cessiva, e il cuore mi porta adaugurarmi di poterlo vedere

qui ancora permolto tempo:bisogna stu-diarlo e se-

guirlo.Bi-so-

gnacapireperdavveroquanto ac-cidenti siaforte JulienRantier.

Per questa speciale edizione ren-diamo protagonista della no-stra rubrica Pierangelo Pe-

dron, al Mocca da una vita, sem-pre molto attivo sui social. Co-minciamo. Pierangelo, daquando vieni in curva? Ri-cordi la tua prima partita alMoccagatta?

«Io Frequento la curvada una quindicina d’anniormai e per me è una se-conda casa: vivo tutte ledomeniche gioie, dolori,opinioni, litigi, confronti,abbracci. La mia primavolta al Mocca invece è statail 16 gennaio 1994 Alessan-dria-Pro Sesto persa due a ze-ro. Avevo quattordici anni e miaccompagnò mio padre (ora lui lepartite le guarda dall’alto), eravamoin parterre vicino alla curva. La parti-ta non fu bellissima, ma rimasi im-pressionato dalla passione e dal caloreche si respiravo. Da quel giorno i Grigidiventarono una parte fondamentaledella mia vita.»

Cosa significa per te essere tifoso?«Per me essere tifoso significa portare

ovunque e sempre con sé i propri colo-ri. Significa anche portarli con orgoglioe con fede, perché Alessandria è soprat-tutto questo: orgoglio, fede, speranzae... ovviamente Grigio.»

Quale coro porti nel cuore? Perché?«Adoro tutti i cori della Nord, ognu-

no è bello ed emozionante a modo suo.Se devo però citarne uno voglio citarequello che fa: ‘Mi ricordo una vecchiacanzone che cantavano sempre gli ul-trà...’ Perché è uno dei primi che ho im-parato e risale alle mie prime stagioniGrigie.»

Dimmi tre parole che descrivanol’Alessandria.

«Per me l’Alessandria è una malattia:quando uno si innamora di questi co-lori non può farne a meno, dai Griginon si può guarire (e meno male!). Èanche Attraente, come lo è primo gran-de Amore. La voglio definire anche Ag-gressiva: siamo l’Orso Grigio non a ca-so... Quando si scende in campo legambe degli avversari iniziano a tre-mare!»

Quali sono state per te la partita piùbella e la partita più triste?

«La mia partita più bella é stata lavittoria conquistata allo scadere controil Verona, grazie al gol di Artico sotto laNord. La più brutta invece penso siastatal’ultima partita che giocammoprima del fallimento nell’era Boiardi...Fu un’enorme delusione, se ci penso mivengono i brividi.»

Qual è stata la coreografia più sug-gestiva della Nord?

«La mia coreografia preferita re-sterà quella della semifinale dei

playoff contro la Salernitana:‘Giocatori e ultrà: orgoglio di

questa città’.»Qual è stata la trasferta

più tosta?«Quella più tosta per me

è stata al Bentegodi, persa2-0. Ero finito in un settoredi veronesi e star zitto pertutta la partita non fusemplice. Nella gionata di

ritorno però ci prendemmola nostra rivincita.»

Hai un calciatore a cui tisei particolarmente affezio-

nato?«Io sono particolarmente affe-

zionato ad Andrea Servili. Gioco acalcio a 5 a livello amatoriale e faccioil portiere, non nego di aver cercato discoprire più volte i suoi segreti per riu-scire al meglio nel mestiere. È, oltretut-to, una persona davvero speciale.»

Commenta la stagione di quest’an-no.

«Stiamo vivendo un’annata davveropiacevole: I ragazzi danno sempre ilmeglio di loro, ce la stanno mettendotutta e i risultati si vedono. A livello ditifo non voglio dilungarmi perché tuttisappiamo quanto valga la GradinataNord; tutti conosciamo l’immensa ca-rica che sa trasmettere. Voglio invecefermarmi sulla società: sta cercando divalorizzare il più possibile la nostraimmagine e ci sta riuscendo in manie-ra esemplare.»

Fai un appello al popolo alessandri-no per venire allo stadio.

«Chi ha i Grigi nel cuore deve solo fa-re una cosa: prendere la sciarpa e cor-rere al Mocca!»

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Page 7: Alessandria-Torres

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Ora si gioca sui nervi. Scen-dere in campo contro unasquadra che forse quest’an-

no sta mostrando qualche proble-ma ma che ha blasone, storia equalità innegabili, già sapendoche le tue rivali dirette, Novara ePavia, hanno conquistato il botti-no pieno nelle loro sfide, non è si-curamente compito facile. Gli uo-mini di D’Angelo sapevano di do-ver conquistare a ogni costo i trepunti per non perdere terreno.Nervi saldi, serenità, grinta, deter-minazione, queste le componentiindispensabili. Se poi, minuto do-po minuto, la situazione nonsblocca, magari prendi pure unpalo, arrivi a una manciata di giridi lancette dell’orologio dal fi-schio finale... puoi anche pensareche la grande occasione non siastata sfruttata appieno. Ma i nervisono saldi e chi veste la magliagrigia non si arrende mai! Marco-ni va giù in area di rigore: anche inquesto caso servono nervi d’ac-ciaio per andare sul dischetto emantenere la calma. Rantier sadominare i suoi nervi e ha purepiede vellutato. La rete si gonfia: 1

a 0 per i Grigi, tre punti, primo po-sto in coabitazione confermato. Aquel punto, magari, è l’avversarioa perdere la testa e a collezionarecartellini rossi. Ma ormai la parti-ta è finita. Lo scontro a tre prose-gue, con sempre maggiore margi-ne di vantaggio sul resto dellatruppa e, soprattutto, su quel Bas-sano, quarto, che sembra averesaurito il proprio slancio. Si tor-na subito in campo, per un’altrasfida che richiederà pazienza e

calma, che richiederà altri trepunti per continuare a sognare. AlMoccagatta arrivano i sardi dellaTorres; il Pavia si troverà di fronteun Lumezzane che, nelle ultimesfide ha dimostrato di essere inbuona salute; il Novara non avràdi certo vita facile a Como. Calmae sangue freddo: loro già da que-st’estate hanno dichiarato di vole-re la promozione, noi siamo lì asorpresa e... abbiamo la forza deinervi distesi!

PUNTO GRIGIO di Giovanni Mediliano

La forza dei nervi distesiL’ANGOLO DEL DIALETTOdi Luciano Olivieri

La gàtapéina ‘d lasmi steAncó son réida cmè ’n marlüs ch’ai la fàs nénta a fè dói pàss! Són pü bóuna a sórti da l’üs; drumirró ansüma in às! Dév dì gràsie a stà mé schéina ch’a l’è pü cùla dna vòta: per lavèmi la matéina coi dulùr a fàs la lòta. At digh nénta dréra ar j’urìgi!! Dév pusè la piòta piàn; se ad cùlp tè ’t àm svìgi, cmè ch’a són a j’armàn! Però s’à vigh el me Cianén, (’l è ’n amìs, al ciàm per nòm) mé am sént subit bén e pü tranquìla pó a dròm!!

El caplènJ’ò spicià el dusènt ùri per catèti ist bèl capè, t’at n’andrai con is siùria surbiti di bon frapé. Spasigianda an grand spatàs per Cùrs Rùma e la Piaseta j’anvidiùs stòrserran u nàs aughenda ch’at smèi ’na mateta. L’è ’na cloche ad Bursalèn che ad pü bèli ui na j’è mèa! Sùta i pòrti o ant i giardén slargherran j’ogg

[da la meravèa!

La gattapienadi acciacchiOggi sono rigida come un merluzzo che non ce la faccio a fare due passi! Non riesco più ad uscire dall’uscio; dormirò sopra un asse! Devo ringraziare questa mia schiena che non è più quella di una volta: per lavarmi, la mattina, con i dolori faccio la lotta. Non ti dico dietro le orecchie!! Devo spingere la zampa piano; se mi svegli di colpo come sono ci resto! Però, se vedo il mio Luciano, (è un amico, lo chiamo per nome) mi sento subito bene e dormo più tranquilla!

Il cappellinoHo aspettato le duecento ore per comperarti questo bel cappello. Te ne andrai con quelle signore a sorseggiarti quei buoni frappè. Passeggiando con grande eleganza per Corso Roma e la Piazzetta gli invidiosi storceranno il naso vedendo che sembri una ragazzina. È una cloche di Borsalino che di più belle non ce n’è! Sotto i portici o nei giardini spalancheranno gli occhi

[per la meraviglia!

Dedicata a Zarina, la mia vecchia miciona

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Page 8: Alessandria-Torres

diCon

cetta

Bitetto

Spessoper una donnagrandi gioiee grandi dolorisgorgano dallastessa fonte.Solo un fioreè gioia pura

Spessoper una donnagrandi gioiee grandi dolorisgorgano dallastessa fonte.Solo un fioreè gioia pura

Addobbi floreali per cerimoniePiazza Massimo D’Azeglio 4 - ALESSANDRIA(di fronte alla Vochieri)Tel. 0131 [email protected]