Alcuni pensieri e considerazioni di fratel Paziente da Pian della Pieve
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Alcuni pensieri e considerazioni di fratel Paziente da Pian della Pieve
Libertà
Se una situazione ricade nell’ordine naturale delle cose, in genere c’è LIBERTA’ di azione, secondo
i diversi modi ammessi.
Alcuni di questi modi, moralmente possono equivalersi, mentre altri comportano, in se stessi, un ene maggiore o minore.
!gni persona agisce anc"e in ase alla propria maturit#, sensiilit#, esigenze.
$"i pensa c"e manca qualcosa in una determinata situazione, potree essere c"iamato lui a porvi
rimedio, con la sua azione. In ogni caso mai si deve giudicare, perc"% dove c’è giudizio non c’è
amore e, perci&, neanc"e una visuale oiettiva. 'er cui si sta gi# sagliando.
L’uomo "a varie esigenze, c"e deve equilirare in modo personalizzato, anc"e per la sua salute
mentale e non.
$’è l’esigenza di sopravvivere, come quella di mangiare, ma pi( ancora quella spirituale del
donarsi. !ccorre equilirio tra le due attivit#, anc"e in proporzione alla propria )ede *perci& anc"e
al proprio amore e alla grazia c"e +io concede.
Se, a causa del peccato originale, l’uomo si comporta seguendo l’istinto della sopravvivenza e asta, allora segue i sensi come gli animali. -a non seguendo la ragione *e la grazia come è
c"iamato a )are, a cui gli animali non devono rispondere, la sua situazione è peggiore di quella degli
animali.
Realismo
Il REALIS-! non )a a))atto a meno dei principi, ma ric"iede di )are possi concreti, c"e sono
spesso graduali, per arrivare a con)ormarsi ad essi.
!ccorre )are quel c"e si pu& in relazione anc"e a quel c"e si è *perci& anc"e come peccatori e anc"e
in relazione per quel c"e si vuole.
La forza della grazia
In teoria pu& agire per il ene in modo umano, cioè con la sola )orza della natura umana, e si pu&
agire ene in modo soprannaturale, cioè con l’aiuto della grazia, una )orza speciale c"e viene da
+io.
In pratica per& la questione non è cos sc"ematica, perc"% +io vuole tutti salvi e agisce con la sua
grazia, anc"e se con modalit# diverse.
E’ +io, in)atti, c"e sostiene il mondo, c"e illumina i cuori, anc"e dei peccatori, c"e dona la grazia,
anc"e secondo /tipologie0 e mani)estazioni diverse, su cui non ci so))ermiamo.
1uello c"e ci preme dire è c"e la grazia di $risto è un dono c"e +io )a alla $"iesa e c"e sussiste in
pienezza nella $"iesa, anc"e se ne travalica i con)ini.
2aturalmente per la della )ede, della speranza e della carit#, occorre la )ede, e perci& l’appartenenzaalla $"iesa *ma l’appartenenza alla $"iesa non è tanto un atto )ormale, quanto un atto di amore
divino.
E’ per& induio c"e il Battesimo e la )ede, anc"e )ormale, cioè il credere, aiutano. Anzi, sono
necessarie, almeno come dinamismo intrinseco alla storia. -a anc"e perc"% danno una )orza
maggiore.
Anzi, mettono a disposizione, in se stesse, la pienezza della )orza dell’amore, se la si s)rutta *cioè se
la si pu& o la si vuole s)ruttare.
+iciamo anc"e c"e, a causa del peccato originale, di )atto, senza la )ede )ormale, è, )orse,
praticamente quasi impossiile c"e si creda alla morale naturale in pienezza, con la sola )orza della
ragione.
$osa c"e, a volte, vale anc"e per i cristiani, la cui natura rimane limitata e, spesso, moltocondizionata.
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Il cristiano è /)avorito0 dalla grazia, ma a volte la sua natura pu& essere pi( )erita di quella di un
non credente. 2on solo, indipendentemente dalla natura, un cristiano pu& /)are0 il ene, almeno
)ormalmente, meno di un giusto non cristiano. E, )orse, anc"e i meriti dovuti alla grazia potranno
essere minori. -a se il cristiano non )osse stato cristiano, avree avuto meno /)orza0, anc"e
umana, e avree /)atto0 meno.
'i( l’uomo si avvicina alla pienezza dell’amore umano, pi(, di )atto, si avvicina alla pienezza della)ede. E pi( si avvicina alla pienezza dei $omandamenti, pi( si avvicina alla pienezza della )ede, c"e
+io, alla )ine, non )ar# mancare, perc"% la pienezza dell’umano è arrivare a $risto.
La pienezza della )ede e della $arit# si vede nei santi, c"e sono un esempio per tutti, credenti e non.
Solo con la pienezza della grazia si pu& )are *nell’amore quello c"e "anno )atto loro.
Povertà francescana
'er san 3rancesco la povert# non consisteva principalmente nel sentirsi liero, ma era una
conseguenza della povert# di $risto. La povert# )rancescana è, essenzialmente, quello c"e per San
Luigi -aria 4rinion di -ont)ort è la consacrazione alla -adonna5 è rinunciare totalmente a se
stessi e perci& anc"e alla propria volont#, per ottenere in)initamente di 'i(5 +io stesso6
3orse non a caso 3rancesco, parlando della povert#, "a )atto ri)erimento anc"e alla povert# di -ariae, alla povert#, da il titolo di madonna.
Il Vivente
L’analogia, illuminata dalla grazia, è veicolo di una conoscenza naturale di cose soprannaturali c"e,
per&, si relaziona con la conoscenza soprannaturale *la )ede, c"e è /oscura0.
E’ un po’ come quando tre punti nel piano tridimensionale mani)estano un oggetto a pi( dimensioni,
un oggetto c"e, perci&, non si pu& immaginare, ma c"e lascia una traccia precisa e visiile nello
spazio a 7 dimensioni.
'erc"% la ragione pu& capire e, capendo, capisce di essere in)initamente superata da +io8
'erc"% la ragione, ma anc"e tutta la creazione, sono un arlume del divino, sono conseguenza della
ragione divina, il Logos.
San 'aolo dice5 / Dio… mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre
eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi0 *Rm 9,:.
-a anc"e questa è un’analogia5 la vita di +io, il ;ivente, non è paragonaile, per se stessa, con
quella umana, se non per analogia.
2ell’esperienza della morte corporale di 4es(, +io, il ;ivente, "a )atto un’esperienza di morte.
<n’esperienza c"e, se presa in se stessa, cioè se separata dall’amore, saree stata innaturale, in
quanto il ;ivente non pu& morire, per cui non avree potuto incarnarsi nella natura umana, capace
di morte, per poi morire. E qui sta l’incomprensiile grandezza della sua o))erta, pari al suo amore.
2ell’uomo, invece, un certo tipo di morte )isica è inerente alla sua natura, seene nell’Eden,
insieme alla grazia, +io aveva dato ai nostri progenitori anc"e il dono preternaturale *cioè dono nonsoprannaturale, ma superiore alla natura umana in se stessa di non )are esperienza della morte
)isica.
Fare penitenza
L’ascesi )atta di piccole penitenze e i digiuni, c"e il cristiano è c"iamato a )are per ottenere la vita,
generalmente non vanno contro la sua natura di persona umana *mentre 4es( è 'ersona divina c"e
"a preso la natura umana, ma spesso, anzi, "anno anc"e l’e))etto di ripristinare l’ordine naturale.
La giusta auto morti)icazione, in)atti, in genere non è in contrasto col vero enessere integrale
dell’uomo *)isico e dell’anima.
Miracoli+io compie i miracoli per amore e perci& anc"e in vista della conversione e del cammino di santit#.
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In genere li compie soprattutto a )avore dei semplici, c"e sono quelli c"e "anno )ede.
4eneralmente la )ede suscita miracoli e prodigi, ma a volte i miracoli possono accadere anc"e
quando la )ede è carente o mancante, come quando 4es( calm& la tempesta sul lago di Tieriade per
suscitarla e ra))orzarla nei suoi discepoli *c"e, se avessero avuto la )ede ric"iesta, proailmente
avreero vissuto cose, miracolose e no, ancora maggiori.
E se è vero c"e le condizioni in cui 4es( operava allora erano particolari, è altrettanto vero c"e4es( opera anc"e oggi con altrettanta potenza. +io agisce come vuole.
A volte non ci sono miracoli perc"% non ci sono le opere5 perc"% non si crede non solo ai miracoli,
ma neanc"e alle opere.
Se la )ede senza le opere è morta *c)r 4c =,>?, anc"e le opere, senza la )ede, sono morte.
Croce
+io ordinariamente agisce con ci& c’è in natura. $os, ad esempio, nell’Eucaristia, /usa0 del pane e
del vino, mentre, per mani)estare certe grazie particolari, pu& servirsi di luog"i /santi0.
'erci&, per salvare l’uomo, "a utilizzato il peccato e la natura ormai corrotta.
+aniel Ange a))erma c"e l’:@ delle so))erenze del mondo sono dovute al peccato attuale, mentre
il =@ al peccato originale.Se, perci&, la so))erenza non si pu& eliminare in questa vita, si pu& per& dire c"e +io vuole
eliminare almeno la so))erenza dovuta al peccato attuale. -a la cosa dipende anc"e dall’uomo.
'er questo malattie, povert# e disordini vanno comattuti e va promosso il ene integrale.
In realt# non sempre è possiile prevedere quali so))erenze +io vuole eliminare, anc"e in
considerazione c"e molto dipende dalla situazione reale di ogni persona, c"e spesso non lascia agire
lieramente la grazia. -a, dai ;angeli, come dalla storia della $"iesa, appare evidente c"e +io
vorree agire, anc"e attraverso i miracoli, in modo molto pi( evidente di quanto l’uomo spesso
non gli permette.
+io, perci&, permette la so))erenza c"e vorree eliminare per insegnarci l’amore.
Se in questa vita amare comporta so))rire, l’accettare la so))erenza comporta l’amore. La so))erenza,
in)atti, in questa vita è unita all’amore.'er questo i santi so))rono di pi(. 'er questo l’eliminare tante so))erenze dovute al disordine, c"e
+io usa a )in di ene, comporta un amore ancora pi( grande. <n amore c"e, in se stesso, d# pi(
so))erenza della prova eliminata, perc"% allarga il cuore ai isogni degli altri, insieme a +io.
-a tale so))erenza è piena di speranza e perci& di gioia. E’ una so))erenza pregna di grazia e perci&
"a qualcosa di mistico *a volte anc"e in modo particolarmente /evidente0, come certe malattie di
santi, per non parlare della notte oscura.
A volte +io non vuole c"e certi santi si guariscano, per poterli meglio associare alla sua opera
salvi)ica, ma molte guarigioni e superamenti di prove sono legate a progressi spirituali, ottenuti i
quali +io toglie quella so))erenze, c"e ormai )ungono da )reno, per regalare pi( amore. E magari
un’altra prova.
I santi, molto sensiili di animo e, soprattutto, alle mozioni dello Spirito Santo, in genere so))rono
di pi( per le prove spirituali c"e non per quelle )isic"e, anc"e se le prove interagiscono con tutto
l’essere della persona.
Amore gratuito
-entre i )arisei )acevano l’elemosina per )arsi vedere, il uon Samaritano no. E cos i giusti del
4iudizio <niversale, c"e dicono di non sapere c"e i piccoli di cui "anno avuto misericordia
rappresentavano 4es(. Essi, perci&, "anno operato il ene senza tornaconto, n% materiale e
nemmeno spirituale, ma solo per $!-'ASSI!2E.
2aturalmente è ene per noi sapere c"e nei poveri si /incarna0 $risto, altrimenti 4es( non lo
avree detto e non saree scritto nel ;angelo, ma 4es( ci dice c"e nel 4iudizio <niversale ècome non lo sappiano per evidenziare il valore della gratuit# *e, perci&, della generosit#.
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!ccorre perci& )are, ma con amore. <n amore c"e anc"e in non credenti, come 4"andi e il 3araone
A"enaton *citato da 'apa 4iovanni 'aolo II, o gli /eretici0 come il uon Samaritano, possono
mettere in pratica.
-i esprimo in modo sc"ematico5 allora dove si inserisce la grazia /speci)ica0 della 3ede8
La )ede non annulla la natura c"e, anc"e se corrotta, +io )a tendere in qualc"e modo alla ricerca del
ene. Solo, aggiunge un /)orza0 in pi(. <na )orza non solo maggiore, cioè c"e per)eziona e potenziaquella umana tipica di ogni persona, ma c"e /viene dall’alto0, cioè c"e è capace di elevare l’umano
)ino a +io.
-a poic"% l’amore gratuito, anc"e non innalzato dalla grazia, rappresentando quasi la purezza
dell’umanit# c"e si apre al -istero, ric"iede di essere /assunto0 in +io, c"e sempre orienta l’uomo
alla pienezza del ene e della verit#, e poic"% +io si )a conoscere da c"i lo cerca, anc"e se colui c"e
ama gratuitamente non "a ancora raggiunto la pienezza della )ede in $risto *in quanto la natura
umana è limitata, +io riempie il suo amore della grazia della )ede.
-a la strada maestra per la salvezza rimane la 3ede, tanto c"e +io c"iama i cristiani a testimoniarla
con premuroso zelo.
ComunioneSc"ematicamente possiamo dire c"e5
- Attraverso gli atti di carit# $risto si comunica. Amare in $risto, perci&, è un )are la
$omunione in modo spirituale, col cuore, il desiderio e la volont#.
- La 'arola, cioè la Rivelazione pregata e creduta, è come )are la $omunione attraverso
l’intelletto. Soprattutto se si prega con la Biia, c"e rappresenta quella rivelazione in cui
udiamo /concretamente0 e direttamente in /suono0 della 'arola di +io, mentre il resto della
Tradizione, pur avendo lo stesso valore, è ispirata. <n po’ come quando si venera un santo in
spirito, c"e ogni altra )orma di venerazione comprende, e lo si venera, oltre c"e in spirito,
attraverso il segno di una sua reliquia.
- La $omunione Sacramentale tutto riassume, ma ric"iede, per essere e))icace, sia la
generosit# del cuore, c"e l’assenso dell’intelletto.
Rivelazione
+io, rivelandosi, rivela anc"e la sua in)init#, il suo aisso senza )ine. 'er cui, svelandosi, mostra un
mistero ancora maggiore *c"e solo in 'aradiso sar# svelato del tutto, pur essendo recepito da
ognuno per come pu& una creatura.
+io si rivela come la nue luminosa c"e guidava gli erei pur essendo nue inaccessiile. ! come il
Sole, c"e con la sua luce si mani)esta e illumina, ma c"e )a anc"e distogliere lo sguardo perc"%
acceca.
'er san Basilio, spiega padre Raniero $antalamessa, +io illumina c"i sta nell’errore, poi, quella
stessa luce c"e illumina l’intelletto, )a vedere le tenere luminose c"e circondano la ragione.Il massimo della ragione è sapere di non sapere e lasciare )are a +io, )idarsi e mettere in pratica la
sua volont# conosciuta.
Preghiera di richiesta
Il ;angelo ci mostra vari tipi di preg"iera di ric"iesta e vari modi in cui 4es( concede le grazie.
Sc"ematizzando potremmo considerare alcuni casi limite5
> 4es( al 4etsemani c"e, pur c"iedendo, si o))re totalmente a +io 'adre.
= La ric"iesta )atta con )ede in)alliile, dovuta, in gran parte, alla santit#.
7 La ric"iesta )atta con )ede carismatica, c"e opera al di l# dei meriti e della santit# di vita, come
quella dei ?= discepoli *tra cui 4iuda c"e operavano prodigi durante la loro missione.
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In molti casi, per&, la )ede, c"e pure c’è, non è cos )orte e totale da escludere dui e incredulit#5
/ Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità0 *-c C,=D, disse il padre di un ragazzo indemoniato a
4es( c"e gli diceva c"e tutto è possiile per c"i "a )ede.
E in certi casi si pu& ottenere anc"e ci& c"e non si è c"iesto, come il servo del Sommo Sacerdote
c"e, venuto ad arrestare 4es(, ee un orecc"io reciso con una spada da 'ietro, c"e 4es( guar *c)r
Lc ==,9>.+io )a sempre ci& c"e ritiene opportuno, guarda sempre al meglio e alla salvezza delle anime. 'er
questo c"i c"iede sinceramente la salvezza, sempre la ottiene.
apere
$osa vuol dire c"e lo Spirito Santo illumina e istruisce8 2on è la $"iesa a illuminare e istruire con
la sua dottrina8
Se )osse possiile un sapere intellettuale completamente distaccato dall’esperienza, allora la dottrina
saree la )orma pi( alta del sapere. -a la dottrina della $"iesa, scorporata dal -istero, è un po’
come una cartina geogra)ica c"e d# indicazioni su un luogo c"e in realt# non esiste o, se esiste, c"e
non potremo mai vedere.
La vera sapienza è essenzialmente dovuta all’esperienza, e coinvolge il cuore.L’esperienza non è la mappa, ma è il viaggio. -a la mappa orienta nel viaggio.
E l’esperienza è sempre unica e originale, perc"% si con)igura sulla persona c"e la vive.
2ella visione divina si conosce come per /impressione05 l’amore, imprimendosi, imprime la
conoscenza anc"e alla ragione.
-a la conoscenza del -istero si pu& comunicare anc"e direttamente attraverso l’intelletto. In
questo caso, ordinariamente, imprime l’anima di meno rispetto all’esperienza diretta.
Rinunce
'erc"% la vera gioia si trova spesso nelle piccole cose e, anc"e, nelle rinunce8 'erc"% deriva
dall’amore, c"e muove i sensi interni pi( degli esterni.
+el resto le sensazioni, c"e dipendono anc"e dagli ormoni, anc"e )ossero prese in senso solomateriale, "anno un limite oltre il quale non si va, dato dalla /misura )isica0 delle reazioni
ioc"imic"e. Altra casa sono i sensi interni, soprattutto se guidati dalla grazia. E altra cosa la
visione celeste.
L’importante è come si vive ci& c"e si )a, pi( c"e ci& c"e si vive e si )a *ricordo certe partite di
pallone tra cugini come le emozioni sportive pi( grandi c"e "o vissuto.
-a anc"e le grandi cose si possono /gustare0 di pi( coi sensi interiori c"e con quelli esteriori, in
quanto i sensi interiori guardano soprattutto ci& a c"e è nascosto e a ci& c"e sta /dietro0, c"e rende
le cose veramente elle.
A volte l’equilirio tra lo /stare0 e il /)are0 pu& )avorire il giusto modo di vivere le emozioni. +el
resto l’equilirio non comporta necessariamente meno vitalit# o meno partecipazione emotiva.
Anzi, spesso le )avorisce.
Le sensazioni pi( vere, e perci& pi( elle, nascono dall’amore, il sentimento dei sentimenti.
L’amore è come la perla preziosa del ;angelo, per esso si deve rinunciare a tutto. In tal senso,
perci&, l’amore si trova nella rinuncia.
Anc"e ci& c"e si "a e c"e si )a va vissuto con spirito di rinuncia perc"%, pur avendo e )acendo, non
si "anno e )anno in)inite cose *sia perc"% non si vivono a livello concreto, sia perc"% spesso non si
vivono col cuore distaccato e in spirito di servizio, unico atteggiamento c"e autentica come
/genuino0 ci& c"e si vive, in quanto l’amore è un dono.
In tal senso anc"e in 'aradiso ci realizzeremo rinunciando, anc"e se l# non ci sar# so))erenza,
perc"% le relazioni con l’Amore saranno vissute in pienezza.
Amicizia
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1uando si parla di amicizia tutti capiscono di cosa si parla ma ognuno "a una concezione diversa su
di essa. Tutti sanno cosa è l’amicizia, ma localizzarla con precisione diviene di))icile, un po’ come
avviene per una particella su atomica in -eccanica 1uantistica.
Sc"ematicamente potremo dire c"e il termine amicizia presenta varie accezioni.
<n signi)icato, c"e non esclude gli altri ma c"e, anzi, li comprende sulimandoli, è quello c"e 4es(
"a dato a tale termine quando "a detto c"e ci "a c"iamato amici.4es( è nostro amico nel senso pi( pieno e in senso soprannaturale. Amico di tutti senza nulla
c"iedere in camio se non l’amore e c"e si mantiene )edele anc"e quando il nostro amore non c’è.
+a parte sua non esiste inimicizia. 1uesta è un’idea concreta di amicizia.
-a c’è un’altra amicizia, quella c"e ric"iede reciprocit#. 1uesto è un concetto di amicizia pi(
ristretto ma c"e, per&, è al servizio dell’amicizia secondo 4es(.
2el linguaggio comune si è amici quando c’è un percorso e un ideale c"e lega *anc"e se l’ideale e il
percorso non sono la totalit# della vita di amicizia. <n esempio tra i tanti e diversi casi5 si pu& )ar
parte di un’associazione c"e accomuna gli associati in un particolare interesse.
In questo caso l’amicizia non è scontata e va costruita, e il percorso non è sempre semplice. E’
un’amicizia spesso di volont#, ma non per questo non reale.
Si pu& anc"e essere amici perc"% ci si trova ene insieme, ma questo stare ene insieme divieneamicizia solo nell’andare verso i isogni dell’altro anc"e contro i propri interessi.
L’amicizia inoltre "a un )ine comune, ma perc"% vi sia amicizia autentica, il )ine deve essere il ene
)ondamentale, cioè il Sommo Bene. Se il )ine è questo, anc"e i /nemici0 in cause particolari, cioè in
certe circostanze, sono essenzialmente amici.
'er contro, se si è amici in circostanze particolari, ma non riguardo al ene )ondamentale, il
cristiano è c"iamato ad essere un amico di circostanza per mani)estare l’amicizia )ondamentale e
cos, il vero Bene. $ioè il cristiano è c"iamato ad essere testimone della vera amicizia5 quella
soprannaturale di $risto, a cui siamo c"iamati a partecipare.
Il Vangelo interroga
Il ;angelo, se lo si ascolta, mette in crisi. 'erci&, se d# sicurezza rispetto alla meta e ai principi
primi per raggiungerla, da anc"e /insicurezza0 e, a volte, dui, nell’azione da intraprendere.
-a +io responsailizza a prendere decisioni.
+opo ci si pu& c"iedere se si poteva agire meglio, se si potevano prendere decisioni pi( opportune.
Lo Spirito Santo aiuta c"i si a))ida a lui, ma, anc"e se si saree potuto )are meglio, se si è agito in
uona )ede, eventualmente supplisce.
!Capire" il Mistero
1uando l’uomo si mette davanti al -istero di +io e della sua opera, tende a /ridurlo0 perc"% non lo
capisce. -a +io non è imper)etto o limitato5 mi torna meglio, sotto tutti i sensi, ammettere la mia
imper)ezione e il mio limite.Il -istero si contempla. Si pu& capire nel senso c"e se ne pu& avere il senso. <n po’ come quando si
parla di )antomatici mondi a pi( dimensioni spaziali.
Le entit# astratte, del resto, compreso il concetto di in)inito, di solito si possono /)igurare0. -a si
possono intuire.
Atto di offerta
<na volta si invitava spesso ad o))rire tutto a +io, specie le croci e le rinunce volontarie, dette
)ioretti. In)atti, l’atto di o))erta è, di )atto, anc"e di consacrazione *l’o))erta è sempre consacrata e il
consacrato è sempre o))erto.
-a anc"e la lode e il ringraziamento sono un’o))erta, specie quando vengono )atte nella prova5
lodare +io nella prova e per la prova è rimettersi alla sua volont#, è )ar coincidere, come 4es( nel4etsemani, la propria volont# umana con quella del 'adre. E’, perci&, un donarsi *o))rirsi, al 'adre.
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-a se tutto nella vita cristiana è un atto di consacrazione *a 4es(, a lui tramite la consacrazione a
-aria. 'erc"%, allora, arrivare a un atto esplicito di devozione, se la consacrazione è compresa in
tutte le attivit# della $"iesa8
'erc"%, anc"e se tutto è grazia, l’uomo deve )are la sua parte. 2on perc"% c"e la parte dell’uomo
produca grazia, ma perc"% è nella sua natura partecipare, per come pu&, all’opera di +io, c"e
ric"iede la sua collaorazione5 innanzitutto quella del cuore, poi anc"e quella concreta.In quest’ottica diventa molto importante l’atto di volont#, di desiderio. L’intenzione, in)atti, d#
all’atto un valore particolare. 2on solo l’intenzione remota ma, anc"e, quella esplicita, c"e si
traduce anc"e in parole e atti concreti.
Annuncio
L’annuncio deve essere semplice e non assomigliare ad una lezione o all’esposizione di un trattato
c"e, per quanto interessanti, "anno una )unzione un po’ diversa.
L’annuncio deve essere un po’ come la pro)ezia5 la voce di +io per -E, 1<I e !RA.
Presenza divina
+io, c"e si rivela pienamente in $risto e c"e va adorato in spirito e verit#, in modo concreto simani)esta totalmente nei Sacramenti. I Sacramenti sono il principio di tutta la vita cristiana *c"e si
mani)esta anc"e al di )uori di essi ma c"e di essi è espressione e sono il )ine a cui la vita cristiana
conduce.
E tra i Sacramenti il primo è l’Eucaristia5 tutto quello c"e si pu& dire dei Sacramenti rispetto alla
vita cristiana, in qualc"e modo si potree dire dell’Eucaristia rispetto agli altri Sacramenti.
I Sacramenti /comprendono0 tutto, ma perc"% i Sacramenti possano essere e))icaci, occorre c"e noi
siamo aperti all’amore e alla )ede nello Spirito Santo.
+opo i Sacramenti troviamo +io nella preg"iera e nel servizio I Sacramenti, in)atti, si )anno vita
concreta, purc"% tutto si )accia con amore e con )ede.
'oi ci sono i sacramentali, i segni divini e simili, tra cui le apparizioni mariane e i luog"i santi.
Se $risto *i Sacramenti è l’acqua viva, e se la preg"iera e il servizio sono la )onte di questa acqua, i
sacramentali e simili sono, pi( o meno, dei contenitori e degli stimolatori di essa. Sono perci&
utilissimi quando sono ordinati secondo la volont# di +io nella nostra vita cristiana.
Aprire il cuore agli altri o chiuderlo#
+io "a detto di amare e amare signi)ica aprirsi, donarsi. -a "a detto anc"e di non dare le perle ai
porci, per cui di essere prudenti a rivelare la propria intimit#. 1uando allora donarsi, anc"e a costo
di rimanere )eriti, e quando di)endersi8
+ipende5 ognuno "a la propria )ede, la propria coscienza, la propria psic"e e personalit#. 'ossiamo
per& dire c"e la regola è sempre l’amore, c"e si realizza nella )ede e c"e si modula, riempendole,
con la verit# e la giustizia.In ogni caso sia l’aprirsi c"e l’essere prudenti devono servire a )arci crescere nell’amore. 1uesto
processo si realizza a varie pro)ondit# e, al livello pi( pro)ondo, si connota sempre e in modo
evidente come un’apertura all’amore.
$ccesso di zelo
Il troppo zelo, a volte, pu& essere pi( dannoso dell’utilit# c"e vuole arrecare, in quanto spesso è
)rutto di semplicismi e sc"ematizzazioni.
<na certa /incoscienza0 a volte è lierante e utile, in quanto +io agisce attraverso di essa, ma
occorre essere incoscienti con /equilirio0.
%manità e graziaSe tutto ci& c"e proviene dalla )ede rivela l’umanit#, tutto ci& c"e è umano apre alla )ede.
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8/19/2019 Alcuni pensieri e considerazioni di fratel Paziente da Pian della Pieve
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'erc"%, allora, di )atto, l’uomo senza +io degrada anc"e umanamente8 'erc"% il concetto di umano
è stato separato dal concetto di +io *concetto non dovuto alla )ede, ma alla )iloso)ia e alla ragione,
su cui si regge e c"e apre alla )ede.
E di )atto, per noi 'E$$AT!RI, il peccato c"e +io permette per la durezza dei nostri cuori, pu&
divenire strumento di conversione. E di )atto spesso, in quanto peccatori, occorrono le croci per
)arci accettare la grazia c"e +io vuole donarci. 2ulla di pi( realista del $ristianesimo.
Misericordia di &io
E’ convinzione di alcuni santi c"e +io, in pratica, non permetter# mai c"e c"i cade e si rialza possa
dannarsi, a meno non lo voglia davvero. $ioè5 +io non permetter# c"e c"i cade e si rialza possa
morire senza c"e aia l’occasione di pentirsi.
+el resto, a detta di vari santi, l’anima lascia il corpo non al momento esatto della cessazione delle
)unzioni vitali del corpo, ma dopo un po’ di secondi.
-a questo ragionamento, c"e non è dottrina u))iciale, pu& avere un qualc"e riscontro nel 2uovo
Testamento8 'are di s. Ad esempio5 4es( dice c"e non asta perdonare sette volte, ma settanta
volte sette, cioè sempre. -a nel darci questo insegnamento, egli si rivela5 è lui per primo c"e perdona SE-'RE *dando sempre un’altra occasione ai peccatori.
$"i va all’in)erno, in)atti, sa di andare lontano da +io *se non lo sapesse non vi andree, perc"%
4es( "a detto c"e l’unica estemmia c"e non sar# perdonata è quella contro lo Spirito Santo, c"e
illumina le anime. Andare contro lo Spirito, perci&, è sapere c"e si compie il male.
2el racconto c"e don Bosco )ece della sua visione dell’in)erno, i giovani condannati a causa dei
peccati contro il FG comandamento erano esclusivamente quelli c"e non con)essavano tali peccati, o
li con)essavano *volutamente male. E asta.
Religione ed ideologia
Religione naturale pura *non ideologizzata è quella c"e traspare dai >@ $omandamenti. E’ quella
della ragione e della rivelazione attraverso il /liro0 della natura.
E’ vero, sul Sinai i >@ $omandamenti, a cui la ragione pu& arrivare in virt( della sua sola )orza
naturale, è stata rivelata in modo soprannaturale, ma in quanto l’uomo, a causa del peccato, non
poteva arrivarci da solo in modo pieno, per)etto e sicuro. E, nonostante la rivelazione del Sinai,
l’uomo, a causa del peccato e dei limiti c"e esso "a causato alla natura umana, per capire i >@
$omandamenti nella loro pienezza, ci "a impiegato millenni, e, anzi, nonostante nel )rattempo il
'adre aia rivelato $risto, la sua ultima parola, ancora li deve capire totalmente.
Spesso anc"e molti cristiani non li capiscono del tutto, in quanto la natura segue i ritmi della legge
della gradualit# su cui in)luiscono, anc"e senza il peccato mortale, oltre alla grazia, l’apertura a +io,
i )attori naturali della psicologia, ecc.
Le religioni nascono proprio perc"% l’uomo da solo non è arrivato alla per)etta religione naturale.Esse sono un tentativo dell’uomo di cercare +io attraverso la ragione e, anc"e se in modo inconscio
e inespresso, attraverso una rivelazione divina speciale.
'er questa imper)ezione della natura umana, le religioni risentono di idee preconcette, tanto c"e,
senza amore per l’uomo, possono tras)ormarsi in vere e proprie ideologie.
-a a certe condizioni possono divenire ideologie per)ino il cristianesimo.
+i )atto, tutte le religioni, come tutte le dottrine laic"e, possono essere ideologizzate. 'er alcune,
per&, il pericolo è maggiore. Ad esempio per l’Islam, in quanto il $orano contiene certi versetti c"e,
se presi alla lettera, lasciano meno spazio a certi comportamenti HmoderatiH.
-a se tutte le religioni possno essere prese come ideoogie, per contro, tutte le religioni possono
essere interpretate in maniera HmoderataH e HlaicaH e, perci&, divenire retaggio *a livello culturale e
di tradizione di ogni popolo. Il segreto è il rispetto della Legge 2aturale, ovvero dei >@$omandamenti.
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8/19/2019 Alcuni pensieri e considerazioni di fratel Paziente da Pian della Pieve
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'i( una religione è in linea con la liert# umana espressa dai $omandamenti dati a -osè, pi( pu&
essere a livello di cultura integraile in qualsiasi popolo. $ompreso l’Islam. ;iceversa5 meno gli
aderenti di una religione si adattono ad una societ# laica, meno sono integraili. -a, soprattutto,
meno possono amire a divenire cittadini di una nazione di storia, cultura e tradizioni laic"e.
Tutte le dottrine religiose, e non solo, andreero interpretate alla luce dei >@ $omandamenti *in tal
caso certe credenze storic"e assumereero, a mano a mano, signi)icati nuovi e sempre pi(lieranti, c"e non sono n% di destra, n% di sinistra, ma solo umani.
Allora ogni dottrina potree dire qualcosa di umanamente vero.
Il $ristianesimo8 In pi( o))riree al mondo la certezza della validit# della Legge 2aturale e la
4RAIA di $risto per la SAL;EA del mondo.
Amore misericordioso
Il nostro linguaggio distingue tra amore e misericordia, ma in +io le due cose coincidono5 egli ama
con amore di misericordia. !, come diceva -adre Speranza, con Amore -isericordioso. Sempre.
1uando +io "a creato il mondo, quando "a creato l’uomo, quando lo "a redento5 "a agito sempre
con lo stesso in)inito amore. Solo a gradi diversi5 non gradi di amore, ma a gradi di mani)estazione.
-omenti diversi, ma in un mistero unico, c"e noi percepiamo come mani)estazioni diverse.-ani)estazioni nel tempo e))ettivamente diverse, ma non per +io, presente nel tempo come Eterno.
<n esempio è l’Eucaristia, cioè il corpo di $risto risorto, istituita temporalmente prima della morte
di 4es(, senza c"e )ossero contraddette le leggi c"e +io "a imposto al tempo.
In +io tutto coincide5 azione, sentimento, volont#, parola e tutto è amore.
Egli è 'rincipio di amore in)inito ed eterno. $"e è come un punto, ma in)initoJ immoile, ma
dinamicoJ sempre uguale a se stesso, ma sempre nuovo.
2oi siamo c"iamati a vivere il nostro tempo per vivere in esso tutti i tempi nell’Eterno.
Siamo universali perc"% l’amore è universale. E’ un punto in)inito trascendente. E’ +io stesso.
Solo l’amore conta. $e lo dimostra -adre Teresa di $alcutta il cui esempio e le cui semplici parole
"anno l’e))etto dirompente dei doni mistici pi( grandi e delle opere letterarie mistic"e pi( elevate.
L’amore supplisce a tutto e asta a se stesso, perc"% +io è amore.
Misericordia divina
+io vuole usarci tutta la misericordia c"e possiamo ricevere senza c"e pecc"iamo. ;uole c"e dal
non peccare noi troviamo le disposizioni adatte per ricevere la sua grazia nel grado pi( alto, come
"a )atto -aria. -a noi aiamo peccato e continuiamo a )arlo.
$os, come per il peccato originale, anc"e per il peccato attuale egli, dopo ogni caduta, ci vuol dare
la grazia per ripartire da un punto di santit# maggiore da dove eravamo caduti. $"e non pu& per&
essere pi( di quanto noi avremmo potuto se avessimo )atto come -aria, cioè se, senza raggiungere
la santit# di -aria, avessimo percorso le sue orme di innocenza e di conseguente amore.
-a sicuramente, se appro)ittiamo della grazia c"e dopo ogni peccato egli elargisce, potremmo direcon Sant’Agostino5 / Felice colpa che hai meritato un così grande edentore0.
In tal senso, perci&, ogni caduta +io la permette per amore * e per la sua gloria, e perc"% per noi si
riveli uno strumento di grazia anc"e maggiore di quanto la nostra tiepidezza ci aveva condotto
prima del peccato.
I ' soldi della vedova
La vedova, c"e dona al Tempio solo due miseri soldi, per 4es( "a dato pi( di tutti perc"% ci& c"e
conta non è quanto si "a, ma la generosit# con cui si dona, c"e è lKessenza dellKamore divino.
+io a volte moltiplica quello c"e si "a, come "a )atto coi pani e coi pesci lungo la riva del lago, ma
ordinariamente no.
1uello c"e 4es( dice valere per i soldi, vale anc"e per la pazienza5 dai tutta la tua pazienza, poca otanta c"e sia, con tutta la generosit#, e in qualc"e modo ti verr# imputata la pazienza di 4ioe.
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8/19/2019 Alcuni pensieri e considerazioni di fratel Paziente da Pian della Pieve
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;ale per la )ede5 mettila tutta e, anc"e )osse come un granello di senapa, otterr# tutto, perc"% dove
dovesse mancare, supplisce +io stesso. ;ale per lKamore stesso5 la sua essenza è, appunto, la
generosit#, e se cKè lKessenza, del resto poco importa.
;ale per la )orza5 resisti e lotta anc"e se sei deole. -a metticela tutta e, anc"e se cadi per la
spossatezza, +io ti considerer# )ortissimo, anc"e se ti pare non ti aia aiutato *ma spesso
interviene con la grazia in modo mani)esto.A volte pu& essere c"e il limite psicologico pu& mani)estarsi prima di quello )isico e della volont#
senza colpa grave, non sta a noi giudicare. Tu, solo, lotta, e +io è con te.
Il dare tutto non solo è radice e principio dell’amore di +io *per cui è la generosit# nel dare se stessi
con amore il cuore dell’amore, ma è anc"e radice e principio della sensiilit# spirituale, su cui
trova appoggio ogni altra )orma di sensiilit#.
Si pu& *in un certo senso dare tutto senza dare se stessi. -a c"i d# veramente se stesso, anc"e se in
modo sagliato, è in uona )ede anc"e se, )ormalmente, non d# tutto, cioè non d# le circostanze
*dando per& l’essenza.
+are tutto, con tutte le )orze possiili *a seconda della misura della )ede, cioè dare tutto in assoluto,
è il nostro massimo. $ioè quello c"e +io ci c"iede, ma c"e solo la -adonna "a )atto pienamente.
Creazione
/ In principio Dio cre! il cielo e la terra" #ra la terra era in$orme e deserta e le tene%re ricoprivano
l&a%isso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque0 *4en >,>=.
+io sta all’inizio di tutto e /lo spirito del 'ignore riempie l&universo0 *Sap >,?.
Senza almeno un atto di volont# iniziale tutto saree meccanico e non esisteree non solo la
liert#, ma neanc"e il caso *ipotesi assurda.
-a se c’è stata una volont#, essa si comunica in quanto la liert# è dinamica e presente.
E se c’è la liert#, la gratuit# è possiile, come dimostra l’esistenza di ci& c"e c’è, di cui di per se
non ci saree alcun isogno.
'er c"i non esiste la gratuit#, non esiste neppure la liert#. E, di conseguenza, non c’è n% colpa, n%
merito, n% gioia, n% dolore *ma sappiamo per esperienza pi( c"e per speculazione c"e non è cos5 il
negare il dolore saree in)atti solo aria )ritta, vuote parole senza signi)icato, perc"% il dolore c’è lo
stesso.
Senza prove si pu& dire tutto e il contrario di tutto, ma l’annuncio di $risto supera le prove perc"%
supera la ragione. La sua prova è la gioia *la prova della verit# è la ellezza.
'oic"% l’atto creativo si perpetua in eterno, +io regge il mondo e agisce in esso come vuole.
Agisce attraverso i miracoli, ma anc"e in modo pi( ordinario come, ad esempio, mani)estando la
sua provvidenza attraverso gli spazi della casualit# c"e esistono nella /materia0 dell’universo, o
mani)estandola nel /caso0 c"e scaturisce dal ripercuotersi dell’azione divina sulla sostanza
dell’universo, ecc.
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