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EDITORIALE La regola dell’arte: concetto arcaico o attualità imprescindibile? Nel settore elettrico, più che in ogni altro ambito impiantistico, si impone la realizza- zione degli impianti secondo il concetto della “regola d’arte”, che si riconduce al rispetto delle normative di sicurezza che pos- sono essere definite secondo due tipologie di riferimento: le norme giuridiche e le norme tecniche. L’opportuna conoscenza delle norme e la corretta interpretazione tra norma giuridica e norma tec- nica costituiscono la premessa es- senziale per un giusto approccio alla costruzione degli impianti elet- trici, che devono essere realizzati raggiungendo un “grado di sicu- rezza tollerabile” che pur non rap- presentando un valore assoluto, configura un livello tecnologico definito e regolato sia dal legisla- tore che dal normatore. Le “norme giuridiche” rappresen- tano tutte le disposizioni da cui de- rivano le regole di comportamento degli individui; esse sono, di norma, obbligatorie e sono ema- nate da Istituzioni legislative nazio- nali ed europee. In relazione agli Enti che le emettono si possono suddividere in: • Nazionali, Regionali, ecc., (in questo ordine rientrano Leggi, DPR, Decreti legislativi, Ordi- nanze). • Extranazionali o Comunitarie, in quest’ordine sono raggruppate Risoluzioni, Direttive e Racco- mandazioni. • Novità CEI Dott. Giovanni Tonelli Presidente ALBIQUAL [email protected] www.albiqual.it ALBIQUAL - Via Saccardo, 9 - 20134 Milano Tel. +39 02.21597236 - Fax +39 02.21597249 ALBIQUAL informa n° 3 Settembre 2015 1 L a sezione 7 della Norma CEI 64- 8 (ultima edizione del 2012) contiene interessanti novità e prescrizioni impiantistiche su 304 pa- gine per ben 20 tipologie di impianti elettrici in ambienti ed applicazioni particolari che, per comodità del let- tore, ricordiamo, sono: par. 701: Locali contenenti bagni o docce; par. 702: Piscine e fontane; par. 703: Locali e cabine contenenti ri- scaldatori per saune; par. 704: Cantieri di costruzione e di demolizione; par. 705: Strutture adibite ad uso agri- colo o zoo-tecnico; par. 706: Luoghi conduttori ristretti; par. 707: Prescrizioni per la messa a terra di apparecchiature di elabora- zione dati; par. 708: Aree di campeggio per ca- ravan e camper; par. 709: Darsene e ambienti simili; par. 710: Locali ad uso medico; par. 711: Fiere, mostre e stand; par. 712: Sistemi fotovoltaici solari di alimentazione; par. 714: Impianti di illuminazione si- tuati all’esterno; NORMA CEI 64-8 SEZIONE 7: “Ambienti ed applicazioni particolari ” Prima parte: Locali adibiti ad uso medico di gruppo 1 segue a pag. 2 ALL’INTERNO ALBIQUAL informa SUPPORTO DI INFORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DELLALBO ANNO III SETTEMBRE 2015 Dott. Ing. Cesare Bonci membro CEI SC 64 M e AIAS SC Sanità ALBIQUAL ANCONA Riunione Tecnica svoltasi presso Confartigianato il 19 Giugno 2015 sul tema: “ERRORI DA EVITARE NELL’IMPIANTISTICA ELETTRICA” segue a pag. 3

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EDITORIALE

La regola dell’arte: concetto arcaico o attualità imprescindibile?

Nel settore elettrico,più che in ogni altroambito impiantistico,si impone la realizza-zione degli impiantisecondo il concettodella “regola d’arte”,

che si riconduce al rispetto dellenormative di sicurezza che pos-sono essere definite secondo duetipologie di riferimento: le normegiuridiche e le norme tecniche.L’opportuna conoscenza dellenorme e la corretta interpretazionetra norma giuridica e norma tec-nica costituiscono la premessa es-senziale per un giusto approccioalla costruzione degli impianti elet-trici, che devono essere realizzatiraggiungendo un “grado di sicu-rezza tollerabile” che pur non rap-presentando un valore assoluto,configura un livello tecnologicodefinito e regolato sia dal legisla-tore che dal normatore.

Le “norme giuridiche” rappresen-tano tutte le disposizioni da cui de-rivano le regole di comportamentodegli individui; esse sono, dinorma, obbligatorie e sono ema-nate da Istituzioni legislative nazio-nali ed europee. In relazione agliEnti che le emettono si possonosuddividere in:• Nazionali, Regionali, ecc., (in

questo ordine rientrano Leggi,DPR, Decreti legislativi, Ordi-nanze).

• Extranazionali o Comunitarie, inquest’ordine sono raggruppateRisoluzioni, Direttive e Racco-mandazioni.

• Novità CEI

Dott. Giovanni TonelliPresidente ALBIQUAL

[email protected]

ALBIQUAL - Via Saccardo, 9 - 20134 MilanoTel. +39 02.21597236 - Fax +39 02.21597249

ALBIQUAL informa • n° 3 Settembre 2015 1

La sezione 7 della Norma CEI 64-8 (ultima edizione del 2012)contiene interessanti novità e

prescrizioni impiantistiche su 304 pa-gine per ben 20 tipologie di impiantielettrici in ambienti ed applicazioniparticolari che, per comodità del let-tore, ricordiamo, sono: par. 701: Locali contenenti bagni odocce;par. 702: Piscine e fontane;par. 703: Locali e cabine contenenti ri-scaldatori per saune;par. 704: Cantieri di costruzione e didemolizione;par. 705: Strutture adibite ad uso agri-colo o zoo-tecnico;par. 706: Luoghi conduttori ristretti;par. 707: Prescrizioni per la messa aterra di apparecchiature di elabora-zione dati;

par. 708: Aree di campeggio per ca-ravan e camper;par. 709: Darsene e ambienti simili;par. 710: Locali ad uso medico;par. 711: Fiere, mostre e stand;par. 712: Sistemi fotovoltaici solari dialimentazione;par. 714: Impianti di illuminazione si-tuati all’esterno;

NORMA CEI 64-8 SEZIONE 7:“Ambienti ed applicazioni particolari ”Prima parte: Locali adibiti ad uso medico di gruppo 1

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ALL’INTERNO

ALBIQUALinforma

SUPPORTO DI INFORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DELL’ALBO

ANNO IIISETTEMBRE

2015

Dott. Ing. Cesare Boncimembro CEI SC 64 Me AIAS SC Sanità

ALBIQUAL ANCONARiunione Tecnica svoltasi presso Confartigianato il 19 Giugno 2015 sul tema:

“ERRORI DA EVITARE NELL’IMPIANTISTICA ELETTRICA”

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par. 715: Impianti di illuminazione abassissima tensione;par. 717: Unità mobili o trasportabili;par. 721: Impianti elettrici in caravan ecamper;par. 729: Passaggio di servizio o dimanutenzione;par. 751: Ambienti a maggior rischioin caso di incendio;par. 752: Impianti elettrici nei luoghi dipubblico spettacolo e di intrattenimento;par. 753: Sistemi di riscaldamento perpavimento e soffitto.

Esaminiamo in questa prima parte, limi-tandoci ai locali di gruppo 1, il par. 710più interessante e ricorrente che de-scrive la realizzazione degli impiantielettrici in locali adibiti ad uso me-dico definiti come “locali destinati ascopi diagnostici, terapeutici, chirur-gici, di sorveglianza o di riabilitazionedei pazienti (inclusi i trattamenti este-tici)” (Norma CEI 64-8 § 710.2.1).

Tali locali hanno una peculiarità di-versa dai locali comuni in quanto, suipazienti, possono essere utilizzatiApparecchi elettromedicali (Appa-recchi EM) dotati sempre di Parti Ap-plicate.

Una parte applicata è una “parte diun Apparecchio EM che nell’usonormale entra in contatto fisico conil Paziente affinché l’ApparecchioEM svolga la propria funzione”(Norma CEI 62-5 § 3.8).Ciò vale, non solo su pazienti ricove-rati nelle strutture sanitarie pubblicheo private, ma anche negli ambulatoriprivati come gli studi odontoiatrici, glistudi oculistici, i centri di estetica, i

NORMA CEI 64-8 SEZIONE 7...segue da pag. 1

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Vediamo innanzitutto come vengonodefiniti dalla Norma i tre gruppi di locali:

Locale di gruppo 0:“Locale ad uso medico nel quale nonsi utilizzano apparecchi EM con PartiApplicate e ove la mancanza di ali-mentazione non comporta pericoloper la vita” (CEI 64-8 § 710.2.5).

Esempi di locali medici di gruppo 0sono ad es. gli ambulatori del medicodi famiglia, le sale massaggi senzaapparecchi EM di stimolazione, i centriestetica ove non si utilizzano apparec-chi elettromeccanici o i centri di resi-denza sanitarie assistenziali (RSA),privi di apparecchi EM come aerosol,lettini elettrici o sollevatori elettrici delpaziente.

centri di residenza sanitaria assisten-ziali (RSA) o in genere gli ambulatoriprivati, per ogni tipo di visita speciali-stica che utilizzano apparecchi EM.

In questi ambulatori, (spesso funzio-nanti in appartamenti condominiali),l’impianto elettrico non può esserequello di un locale ordinario ma oc-corre prendere in considerazione ilcambiamento di utilizzo del locale eprocedere alla modifica dell’impiantoelettrico, prima con la redazione diapposito progetto prescritto dal D.M.37/08 art. 5 comma 2 lettera d, poi conla realizzazione impiantistica comeprescritto dal par. 710 della NormaCEI 64-8.

La ragione fondamentale per cui nonpuò essere utilizzato un esistente im-pianto elettrico (locale ordinario)quando in un appartamento si utilizza,su un paziente, per diagnosi o terapiaun apparecchio EM, deriva dal fattoche il paziente si trova in una situa-zione di maggiore vulnerabilità alloshock elettrico (scossa) conseguenteall’applicazione sul suo corpo di PartiApplicate.

La sezione 710 della Norma CEI 64-8classifica tutti i possibili locali ad usomedico in tre gruppi per i quali sonoprescritte specifiche tipologie impian-tistiche che un costruttore qualificatodi impianti elettrici deve seguire allalettera per non incorrere in grossolanierrori impiantistici con la realizza-zione di un impianto elettrico nonconforme alla sez. 710 e quindi conla violazione dell’art. 80 del D.Lgs.81/08 e s.m. i. che prevede pesantisanzioni.

| Parte applicata di un Apparecchioper trattamento estetico

| Parte applicata di un ecografo per esame dell’arteria carotidea esterna

| Locale ad uso medico di gruppo 0

Nel corso dell’Assemblea GeneraleAlbiqual tenutasi in data 25 Maggio2015 a Milano, si è provveduto allaelezione del Consiglio di Ammini-strazione per il triennio 2015-2017.Sono stati eletti Consiglieri:

• Sig. BALATTI MICHELE• Sig. BIGARELLA EMILIO• Dott.Ing. CORSINI ANGELO• Per.Ind. MENEGUZZO DURANTE• Dott.Ing. RAVASIO ALFREDO• Dott. TONELLI GIOVANNI

Al termine della riunione assembleare,si è riunito il neo eletto Consiglio diAmministrazione che ha nominatoPresidente dell’Associazione il Dott.Giovanni Tonelli, Vicepresidente il Per.Ind. Durante Meneguzzo, Vicepresi-dente aggiunto Sig. Emilio Bigarella.

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Locale di gruppo 1:“Locale ad uso medico nel quale leParti Applicate sono destinate ad es-sere utilizzate nel modo seguente:• esternamente,● invasivamente entro qualsiasi partedel corpo, ad eccezione della zonacardiaca e ove la mancanza d alimen-tazione non comporta pericolo per lavita” (CEI 64-8 § 710.2.6).

Esempi di locali medici di gruppo1:studi dentistici, camere di degenza,sale parto, sale per esami ECG, localidi radiologia, sale di fisioterapia, saledi emodialisi, ambulatori oculistici o diecografia.

Anche gli ambulatori veterinari (alpari dei locali per estetica) sono localiad uso medico che sono classificatisecondo l’allegato P della Guida CEI64-56: 2008 “Criteri particolari per i lo-cali ad uso medico” come locali digruppo 0 ( locali di visita e degenza)e locali di gruppo 1 se vengono utiliz-zati Apparecchi EM con Parti Appli-cate, per diagnosi e chirurgia.

Si deve prevedere una illuminazione diemergenza per questi locali ad usoveterinario, per l’eventuale lampadascialitica utilizzabile negli interventioperatori sugli animali.

Locale di gruppo 2:“Locale ad uso medico nel quale leParti Applicate sono destinate ad es-sere utilizzate in applicazioni quali in-terventi intracardiaci, operazioni chi-rurgiche, o il paziente è sottoposto atrattamenti vitali dove la mancanza dialimentazione può comportare perico-lo per la vita” (CEI 64-8 § 710.2.7).

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NORMA CEI 64-8 SEZIONE 7...segue da pag. 2

Albiqual si associa al cordogliodel Signor Federico Zito, Procura-tore della Sezione Albiqual Pa-lermo, per la perdita della moglie,Signora Antonella, avvenuta nelloscorso mese di Luglio.

| Locale ad uso medico di gruppo 1

| Locale ad uso medico di gruppo 2

Le norme giuridiche non regolano neldettaglio i requisiti tecnici degli im-pianti. Esse rimandano tale incom-benza a specifiche norme tecnichecapaci di soddisfare le necessità diaggiornamento continuo richiesto dallacomplessità tecnica delle installazioni.A livello europeo, la norma tecnica èdefinita come un “documento, pro-dotto mediante consenso e approvatoda un organismo riconosciuto, chefornisce, per usi comuni e ripetuti, re-gole, linee guida o caratteristiche, re-lative a determinate attività o ai lororisultati, al fine di ottenere il miglior or-dine in un determinato contesto".

La norma tecnica corrisponde alla mi-gliore tecnologia disponibile e rappre-senta la disciplina dei relativi standardtecnici, spaziando dai materiali, ai pro-dotti, alle macchine. Le norme tecnichenon sono per loro natura obbligatorie: di-ventano obbligatorie nel momento in cuiuna legge o un'altra norma legislativa faespresso riferimento ad esse. La loroapplicazione costituisce un metodo cor-retto per soddisfare norme di legge in-trinsecamente generiche, in quantogarantiscono un livello minimo di sicu-rezza per realizzare un impianto “a re-gola d’arte”.Alla emanazione delle norme tecnichesono delegati specifici Enti di norma-zione. Essi, al fine di garantire la mas-sima trasparenza e imparzialità, siavvalgono della partecipazione di pro-duttori, consumatori e autorità compe-

tenti. In base all'ambito territoriale in cuioperano, gli Enti di normazione ven-gono distinti in internazionali, europei enazionali; essi, per ragioni storiche,sono presenti con due organizzazionidiverse: una per il settore elettrico euna per tutti gli altri settori. Com’è noto,l’Ente normatore nazionale per il set-tore elettrico ed elettronico è il CEI(Comitato Elettrotecnico Italiano).

Fin qui abbiamo posto l’accento sulmero aspetto precettistico del pro-blema, condividendo quanto sostiene lascuola di pensiero che prevede, in casodi giudizio, la prevalenza della leggesulla norma. Ciò non deve tuttavia con-durre ad interpretazioni fuorvianti. Il ri-spetto delle vigenti norme di tecnicaimpiantistica, rappresenta un “camminoobbligato” da cui non si deve deviare. Ilproblema, laddove sussista, è un altro:la conoscenza e la corretta applica-zione delle norme stesse che, invero,costituiscono un “corpus” veramenteragguardevole e sottoposto ad un co-stante processo di adeguamento.E qui entra in gioco la preziosa e con-solidata attività di aggiornamento cul-turale proposta da Albiqual. Gliincontri tecnici programmati dal nostroAlbo hanno essenzialmente lo scopodi consentire ai partecipanti di ope-rare coerentemente nell’alveo di quel“cammino obbligato” accennato inprecedenza. Ignorare tale opportunitàsignifica penalizzare la crescita pro-fessionale di chi opera nel settore.

La regola dell’arte...segue da pag. 1

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Un installatore di impianti elettrici deveinnanzitutto richiedere (per iscritto) alresponsabile del locale, il tipo di utiliz-zazione con particolare riguardo al-

l’utilizzo, in quel locale, degli apparec-chi EM e delle relative Parti Applicateperché, proprio da queste, si può de-terminare la tipologia del gruppo

per il locale interessato. A tal finepuò risultare utile il sottostante graficodi flusso con indicazione dei criteri dellaclassificazione dei locali medici.

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segue a pag. 5

Una volta stabilito, in accordo con ilcommittente, la tipologia di gruppo dellocale medico, si può procedere allaredazione del progetto predisposto da

un tecnico iscritto ad un ordine pro-fessionale ( necessario anche per il lo-cale di gruppo 0 ) e alla realizzazionedell’impianto elettrico .

Le prescrizioni impiantistiche per cia-scuno dei tre gruppi sono riassuntinella sottostante slide:

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NORMA CEI 64-8 SEZIONE 7...segue da pag. 4

Figura 1: esempio di quadretto elettrico per studio dentistico

segue a pag. 6

Come esempio in questa prima parte,consideriamo un locale di gruppo 1quale è uno studio dentistico situato inun appartamento condominiale.

il progetto dovrà prevedere un qua-dretto elettrico, da installare nello stu-dio dentistico collegato al quadroelettrico dell’appartamento). Al qua-dretto elettrico (v. fig.1) si dovrannocollegare gli apparecchi EM installatipermanentemente come il riunito den-tistico e l’apparecchio radiologico en-dorale, le prese di rete per ilcollegamento degli apparecchi aspina e l’alimentazione di sicurezza(lampada autoalimentata). | Studio dentistico = locale di gruppo 1

E’ necessario che il quadretto elettricosia installato nello studio dentisticoper poter effettuare periodicamente leverifiche di sicurezza impiantistiche equelle relative agli apparecchi EM uti-lizzati.

La Norma CEI 64-8, al par.710.413.1.2.2.1, prevede altresì la rea-lizzazione, nel locale dentistico, dellaequipotenzialità delle masse e dellemasse estranee, tramite il nodo equi-potenziale da installare entro o vicinoal locale medico. L’equalizzazione delpotenziale, come ricordato nellaGuida CEI 64-56, sopra richiamata,“permette di ridurre al minimo il pas-

AccessoriAccessoriTrasformatoreTrasformatoreVolmetroVolmetroAmperometroAmperometro

Caduta tens. %Caduta tens. %Iz [A]Iz [A]Lunghezza [m]Lunghezza [m]SezioneSezioneTipo cavoTipo cavoTaratura [A]Taratura [A]TipoTipoPn [kW]Pn [kW]TipoTipoCalibro [A]Calibro [A]TipoTipoTempoTempoIn [A]In [A]Pot. interruz. [kA]Pot. interruz. [kA]In [A]In [A]PoliPoliTipoTipoIb [A]Ib [A]Potenza tot. [kW]Potenza tot. [kW]SiglaSiglaTipoTipoDenominazioneDenominazione

Linea diLinea dipotenzapotenza

Rele' termicoRele' termico

ContattoreContattore

FusibileFusibile

DifferenzialeDifferenziale

o sezionatoreo sezionatoreInterruttoreInterruttore

UtenzaUtenza

OGGETTO:OGGETTO: COMMITTENTE:COMMITTENTE: DATA:DATA:

DISEGN.:DISEGN.:

FOGLIO:FOGLIO:

TOTALE FOGLI:TOTALE FOGLI:

In [A]In [A]

QUADRO ELETTRICOQUADRO ELETTRICOSTUDIO 1STUDIO 1

STUDIO MEDICO DENTISTICO STUDIO MEDICO DENTISTICO Via Saccardo,9Via Saccardo,920134 Milano (MI)20134 Milano (MI)

Novembre 2014 Novembre 2014

ing. Cesare Bonci ing. Cesare Bonci

1 di 11 di 1

1

DAL QUADRO ELETTRICO GENERALE

Id IdIdIdId

SEZIONATORESEZIONATORE

xyzxyz3 kW3 kW10 [A]10 [A]

BIPOLAREBIPOLARE

25 [A]25 [A]6 [kA]6 [kA]

4%4%

RISERVARISERVA

123123

10 A10 A Bipolare Bipolare

1P+N1P+N10 [A]10 [A]4,5[kA]4,5[kA]

0,03 [A]0,03 [A] Tipo A Tipo A

N 07 V-K N 07 V-K

16 A 16 A < 4% < 4%

APPARECCHIO RXAPPARECCHIO RX

1P+N1P+N10 [A]10 [A]4,5[kA]4,5[kA]

0,03 [A]0,03 [A]

RIUNITO DENTALERIUNITO DENTALE

123123xyzxyz

2,2 kW2,2 kW10 A10 A

BipolareBipolare1P+N1P+N

10 [A]10 [A]4,5[kA]4,5[kA]

0,03 [A]0,03 [A] Tipo A Tipo A

N 07 V-K N 07 V-K

16 A 16 A< 4 %< 4 %

ILLUMINAZ. ORDINARIAILLUMINAZ. ORDINARIA

123123xyzxyz

2,2 kW2,2 kW10 A10 A

BipolareBipolare1P+N1P+N

10 [A]10 [A]4,5[kA]4,5[kA]

0,03 [A]0,03 [A]Tipo A Tipo A

N 07V-K N 07V-K

16 A 16 A< 4 %< 4 %

PRESE RETE PRESE RETE

123123xyzxyz

3 kW3 kW16 A16 A

BipolareBipolare2P+T2P+T

16 [A]16 [A]6 [kA]6 [kA]

0,03 [A]0,03 [A] Tipo A Tipo A

N 07 V-K N 07 V-K

16 A 16 A< 4 %< 4 %

123123xyzxyz

2,2 kW2,2 kW10 A10 A

BipolareBipolare1P+N1P+N

10 [A]10 [A]4,5[kA]4,5[kA]

0,03 [A]0,03 [A] Tipo A Tipo A

N 07 V-K N 07 V-K

16 A 16 A < 4% < 4%

123123

2,2 kW2,2 kWxyzxyz

N 07 V-KN 07 V-K

16 A16 A

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saggio di correnti pericolose attra-verso il corpo umano qualora questovenga in contatto con masse e/omasse estranee.”

Le prescrizioni costruttive detta-gliate di equipotenzialità di un localead uso medico sono state riportatenel numero 41 di ALBIQUAL NEWSdel mese di marzo 2010, consultabile

al link http://www.albiqual.it/albiqualNews/AlbiqualNews_41.pdf

Nella sottostante fig. S. 5 si riporta unesempio progettuale di tale realizza-zione.

Ancor oggi molti studi dentistici, am-bulatori medici, residenze sanitarie as-sistenziali (RSA), ambulatori veterinarie centri di trattamenti estetici, presso-ché tutti classificabili come locali me-

dici di gruppo 1, hanno gravi carenzanormative per quanto riguarda gli im-pianti elettrici. Gli adeguamenti ne-cessari sono rapidi e non troppoonerosi e permetterebbero una mag-

gior sicurezza ai pazienti evitando cosìal titolare dello studio medico, in casodi controlli, l’applicazione delle pe-santi sanzioni previste dall’attualeD.Lgs. 81/08. | Fine della prima parte

Figura S.5: schema di collegamento Nodo Equipotenziale e Indicazione conduttori PE

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Èstata pubblicata la nuovaGuida Tecnica CEI 306-22“Disposizioni per l'infra-

strutturazione degliedifici con impianti dicomunicazione elet-tronica - Linee guidaper l'applicazionedella Legge 11 no-vembre 2014, n. 164”.Il documento legisla-tivo, noto come De-

creto “Sblocca Italia”, indica leGuide CEI 306-2, CEI 64-100/1, CEI64-100/2 e CEI 64-100/3, come stru-menti idonei per la realizzazionedelle infrastrutture necessarie a ga-rantire l’accesso alle comunicazionielettroniche, mediante la predispo-sizione di spazi installativi negli edi-fici e l’utilizzo anche delle fibreottiche. Pertanto, il CEI ha costituitotempestivamente un Gruppo di La-voro ad hoc con l’incarico di predi-sporre un documento-guida, che

NOVITÀ CEI Dott. Ing. Luca GrassiALBIQUAL

Il CEI contribuisce con la Guida Tecnica CEI 306-22 alla diffusione della banda ultra larga

consentisse l’applicazione univocadelle Guide Tecniche CEI citate nellostesso decreto, che è la Guida Tec-nica CEI 306-22. La Guida Tecnicacostituisce lo strumento necessarioper i progettisti, gli operatori edili e gliinstallatori di comunicazione elettro-nica negli edifici, per l'applicazionedel DPR 380/01, articolo 135-bis,come modificato dalla Legge164/2014 di conversione del D.L.133/2014, art. 6-ter.Essa è focalizzata sulla realizzazione,negli edifici, di una infrastruttura fi-sica multiservizio passiva interna al-l'edificio, costituita da adeguati spaziinstallativi e da impianti di comunica-zione ad alta velocità in fibra ottica,nonché dei punti di accesso all'edi-ficio. La predisposizione di "adeguatispazi installativi" e di "accessi agliedifici" deve considerarsi come indi-spensabile per garantire la realizza-zione a regola d'arte degli impiantidi comunicazione elettronica.

Si evidenzia che il documento, con-giuntamente alle Guide TecnicheCEI citate dal Decreto “Sblocca Ita-lia” e in aderenza al dettato norma-tivo, costituisce il riferimentotecnico per la progettazione dispazi installativi e predisposi-zioni della fibra ottica, idonei agarantire la realizzazione di reti dicomunicazione elettronica (consi-derate nella accezione definita nelD.Lgs. 259/03, art. 1, comma 1, let-tera "dd"), aventi caratteristiche talida assicurare:

• la riduzione dei costi di installa-zione e di manutenzione degliimpianti;

• un elevato livello di adattabilità,flessibilità, affidabilità nel tempodelle infrastrutture, tenendo contodelle mutevoli esigenze, sia tecni-che sia dell'utenza, e della prote-zione dell'investimento.

Nel nostro settore si prospettauna interessante ipotesi dimercato e di lavoro per in-

stallatori e professionisti alla qualenon è stato ancora dato il dovuto ri-salto. L’opportunità deriva dall’ade-guamento degli impianti elettriciutilizzatori alla Delibera AEEG180/2013/R/EEL “Regolazione tarif-faria per i prelievi di energia reattivaai punti di prelievo BT e AT a decor-rere dal 2016″.Il nuovo documento dell’Authorityimpone agli utenti BT, MT e AT re-quisiti più stringenti per quanto ri-guarda il prelievo di energia reattivadalla rete. La Delibera si inseriscenel contesto di efficientamentoenergetico descritto dal DecretoLegislativo 4 luglio 2014, n. 102, ilquale, recependo la direttiva2012/27/UE sull’efficienza energe-tica, stabilisce un quadro di misure

per la promozione e il miglioramentodell’efficienza energetica che concor-rono al conseguimento dell’obiettivonazionale di risparmio energetico.I contenuti della Delibera AEEG180/2013/R/EEL in materia di rifasa-mento degli impianti elettrici non de-vono stupire. L’ottimizzazione deltrasporto di energia rappresenta infattiil completamento del processo di pro-gresso tecnico del comparto, dopoaver lavorato per anni sulla produzionee sui carichi. Un passo molto impor-tante, se consideriamo che nel 2013 inItalia le perdite in rete ammontavano al6,7 %. Il problema riguarda anche lagestione delle reti nel loro complesso.Con un basso cosfi si riduce infatti lacapacità di trasporto delle linee. Percorreggere questo fenomeno occorreessere più rigidi e migliorare il fattoredi potenza, ricorrendo al rifasamentodegli impianti.

La revisione dei meccanismi relativiai prelievi di energia reattiva, finaliz-zata al sostegno e alla promozionedell’efficienza e dell’economicitàdei servizi infrastrutturali viene pro-posta dall’Authority per la primavolta nel 2011, con il documentoper la consultazione AEEG DCO13/11 “Regolazione tariffaria deiprelievi e delle immissioni di po-tenza ed energia reattiva nei puntidi prelievo e nei punti di intercon-nessione tra reti“.

Nel 2012 il successivo docu-mento di consultazione AEEG76/2012/R/EEL, dallo stesso titolodel precedente, conteneva gliorientamenti finali. La Delibera AEEG 180/2013/R/EELrappresenta il documento finale diriferimento per il periodo di regola-zione 2016-2018.

ALBIQUAL informa • n° 3 Settembre 2015 7

Delibera AEEG 180/2013/R/EEL: Cosφ a 0,95 dal primo gennaio 2016

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