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L’Aromatario dei cavalieri ed addirittura cucire piccoli rametti di timo, per infondere coraggio durante le battaglie. Le virtù di questa pic- cola pianticella erano talmente note che Carlo Magno ordinò che in tutti i giardini erboristici e negli orti dei monasteri il timo fosse coltivato, sia per le sue proprietà culi- narie che medicinali. Una famosa erbori- sta dell’antichità, Santa Ildegarda, utiliz- zava il timo contro la lebbra ed i pidocchi. Più tardi anche il Mattioli, illustre bota- nico, affermò che tale pianta poteva essere impiegata con successo nella cura dell’asma, contro i dolori reumatici, nelle infezioni dell’apparato genitale ed urinario, nelle in- fiammazioni della vescica e contro i batteri a livello gastrointestinale. L’effetto antibat- terico del timo possiamo sperimentarlo in casa, con 5-6 gocce di olio essenziale ver- sate in una lampada per aromi, sono suffi- cienti per purificare l’aria di una stanza. In caso di abrasioni o piccole ferite possiamo schiacciare alcune foglie di timo e porle sulla ferita, provvedendo poi, appena pos- sibile a detergere e medicare la zona. In- tanto l’olio essenziale presente nelle foglie avrà provveduto a non far infettare la ferita e ad iniziare il processo di cicatrizzazione. In fondo che il timo avesse una spiccata attività antisettica ed antibatterica era noto da tempo, visto che veniva utiliz- zato per marinare la carne, per evitare che putrefacesse, prima che fossero inventati i frigoriferi. Ancora oggi le sue proprietà an- tisettiche ne fanno un buon sostituto dei più pericolosi antibiotici e conservanti di sintesi. Una vera forza della natura questa pianticella. Ed è proprio così! Quando vediamo come queste piante riescono a secondo lui, per facilitare la digestione, proteggere dalla febbre, da tante malattie e “sciogliere il ventre”. Plinio consigliava di dormire su pagliericci nei quali erano inseriti steli di timo, per limitare le crisi epilettiche (per chi ne era affetto, natural- mente!). Durante il Medioevo era consue- tudine ricamare fiorellini di timo sui vestiti Prima di cominciare a scrivere l’articolo ho pensato bene di andare ad osservare la mia pianticella di timo, verde e odorosa, che fa bella mostra di sé tra le piante aro- matiche che tengo sul terrazzo di casa. E’ una pianta umile, resistente, non è preten- ziosa, le basta un terreno drenato, un po’ d’acqua ogni tanto ed il sole che la riscalda. Chiede poco e in cambio dà molto. Sono secoli che le sue proprietà sono conosciute ed apprezzate; basti pensare che è stata ritrovata una tavoletta scritta con caratteri cuneiformi, risalente proba- bilmente al 2700 a. C., nella quale è de- scritto un impiastro ottenuto mescolando timo, fichi, acqua e pere. L’origine del nome è greca e significa coraggio; i greci utilizzavano un olio a base di timo per mas- saggiarsi prima di una gara o di un combat- timento e consideravano un onore sentire la pelle profumata di tale fragranza. Apicio, un buongustaio romano del I° secolo d. C. elaborò un sale condito, preparato con 300 grammi di sale e 50 grammi di timo, utile, 10 L’AMBIENTE Usi pratici dell’olio essenziale di Timo. Una vera forza della natura, tra i migliori rimedi naturali contro le malattie da raffreddamento!!! di Maria Elena Frosini

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L’Aromatario

dei cavalieri ed addirittura cucire piccoli rametti di timo, per infondere coraggio durante le battaglie. Le virtù di questa pic-cola pianticella erano talmente note che Carlo Magno ordinò che in tutti i giardini erboristici e negli orti dei monasteri il timo fosse coltivato, sia per le sue proprietà culi-narie che medicinali. Una famosa erbori-sta dell’antichità, Santa Ildegarda, utiliz-zava il timo contro la lebbra ed i pidocchi. Più tardi anche il Mattioli, illustre bota-nico, affermò che tale pianta poteva essere impiegata con successo nella cura dell’asma, contro i dolori reumatici, nelle infezioni dell’apparato genitale ed urinario, nelle in-fiammazioni della vescica e contro i batteri a livello gastrointestinale. L’effetto antibat-terico del timo possiamo sperimentarlo in casa, con 5-6 gocce di olio essenziale ver-sate in una lampada per aromi, sono suffi-cienti per purificare l’aria di una stanza. In caso di abrasioni o piccole ferite possiamo schiacciare alcune foglie di timo e porle sulla ferita, provvedendo poi, appena pos-sibile a detergere e medicare la zona. In-tanto l’olio essenziale presente nelle foglie avrà provveduto a non far infettare la ferita e ad iniziare il processo di cicatrizzazione. In fondo che il timo avesse una spiccata attività antisettica ed antibatterica era noto da tempo, visto che veniva utiliz-zato per marinare la carne, per evitare che putrefacesse, prima che fossero inventati i frigoriferi. Ancora oggi le sue proprietà an-tisettiche ne fanno un buon sostituto dei più pericolosi antibiotici e conservanti di sintesi. Una vera forza della natura questa pianticella. Ed è proprio così! Quando vediamo come queste piante riescono a

secondo lui, per facilitare la digestione, proteggere dalla febbre, da tante malattie e “sciogliere il ventre”. Plinio consigliava di dormire su pagliericci nei quali erano inseriti steli di timo, per limitare le crisi

epilettiche (per chi ne era affetto, natural-mente!). Durante il Medioevo era consue-tudine ricamare fiorellini di timo sui vestiti

Prima di cominciare a scrivere l’articolo ho pensato bene di andare ad osservare la mia pianticella di timo, verde e odorosa, che fa bella mostra di sé tra le piante aro-matiche che tengo sul terrazzo di casa. E’ una pianta umile, resistente, non è preten-ziosa, le basta un terreno drenato, un po’ d’acqua ogni tanto ed il sole che la riscalda. Chiede poco e in cambio dà molto. Sono secoli che le sue proprietà sono conosciute ed apprezzate; basti pensare che è stata ritrovata una tavoletta scritta con caratteri cuneiformi, risalente proba-bilmente al 2700 a. C., nella quale è de-scritto un impiastro ottenuto mescolando timo, fichi, acqua e pere. L’origine del nome è greca e significa coraggio; i greci utilizzavano un olio a base di timo per mas-saggiarsi prima di una gara o di un combat-timento e consideravano un onore sentire la pelle profumata di tale fragranza. Apicio, un buongustaio romano del I° secolo d. C. elaborò un sale condito, preparato con 300 grammi di sale e 50 grammi di timo, utile,

10 L’AMBIENTE

Usi pratici dell’olio essenziale di Timo.Una vera forza della natura, tra i migliori rimedi naturali contro le malattie da raffreddamento!!! di Maria Elena Frosini

di affaticamento o quando si ha necessità di lucidità e di coraggio per portare avanti un progetto. Con eguale efficacia calma gli stati ansiosi ed è un buon rimedio in caso di impotenza o frigidità di origine nervosa. Ottimo anche contro la cefalea tensiva. L’olio essenziale di timo è presente in due varietà: timo rosso e timo bianco. Il Timo

rosso (Thymus vulgaris) è più forte mentre il Timo bianco (Thymus serpyllum) è più delicato, adatto a persone molto sensibili.

Maria Elena Frosini - [email protected]

BIBLIOGRAFIA:M. Castleman, Le erbe curative Tecniche NuoveL. Savo, Profumi di benessere Daigo PressG. Lomazzi, Aromaterapia - Rusconi LibriBenessere naturale & AromaterapiaFabbri Editori

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mantenere il proprio ciclo vitale, in con-dizioni climatiche o ambientali spesso dif-ficili, possiamo immaginare la forza interna della pianta stessa, che serve a lei per ger-mogliare, fiorire, fruttificare e crescere e che può essere trasmessa anche a noi, con grande generosità. A noi viene richiesta l’umiltà di riconoscere i doni che ci vengono of-

ferti e il rispetto per chi da sempre ce li offre. L’olio essenziale di timo si estrae per di-stillazione in corrente di vapore delle som-mità fiorite, ha un profumo penetrante, legnoso ed erbaceo ed è estremamente attivo. E’ un ottimo antisettico, antibat-terico, antibiotico naturale, vermifugo, antifungino, antivirale, antispasmodico e cicatrizzante. Stimola l’organismo ridu-cendo gli stati di affaticamento sia fisico che mentale. Calma la tosse e fluidifica il catarro, riduce le irritazioni della faringe ed è considerato uno dei migliori rimedi naturali contro le malattie da raffred-damento. Facilita la digestione, aiuta ad eliminare i gas presenti nello stomaco e nell’intestino, stimola la produzione di bile da parte del fegato. Sembra che agisca persino sulle difese dell’organismo, poten-ziando il sistema immunitario. E’ un tonico stimolante della mente, utile nei momenti

... il Timo stimola l’organismo riducendo gli stati di affaticamento sia fisico che mentale, calma la tosse e fluidifica il catarro...

Una curiosità: i primi anatomisti chiama-rono col nome di timo le ghiandole linfa-tiche del petto poiché ricordavano il fiore di questa pianta.

Usi pratici e dosaggi

In caso di raffreddore o bronchite diffondere nell’ambiente alcune gocce di olio essenziale di Timo in una lampada per aromi e massag-giare sul petto, mattina e sera, una crema ottenuta aggiungendo 20 gocce di olio essenziale di Timo a 100 grammi di crema base neutra, oppure olio vegetale. Contro dolori reumatici, per stimo-lare la circolazione superficiale del-la pelle ed anche come cicatrizzante ed antisettico possiamo preparare per uso quotidiano un ottimo olio da massaggio, mescolando a 100 ml di olio di Mandorle dolci 20 gocce di olio essenziale di Timo.Infine, essendo il timo utile anche in caso di pelle grassa, possiamo preparare un superbo detergente ag-giungendo a 30 ml di sapone liquido senza profumo 10 gocce di olio es-senziale di timo e 2-3 gocce di olio essenziale di Bergamotto. Sia il bagno che la doccia risulteran-no energizzanti e tonificanti, sia per il corpo che per la mente. Questo de-tergente ha inoltre proprietà deodo-ranti, cicatrizzanti ed antibatteriche. Essendo un olio molto potente vanno fatte alcune raccomanda- zioni per l’uso. L’olio essenziale di Timo non deve mai essere utiliz-zato puro sulla pelle ma diluito in oli base, creme o detergenti. Ne è scon-sigliato l’uso in gravidanza, durante l’allattamento, nei soggetti ipertesi e nelle preparazioni da utilizzare sul viso, poiché è altamente sensibiliz-zante.