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ALBERTO BASSO E LA CORALE UNIVERSITARIA DI TORINO
In una brumosa serata autunnale del 1957, in quella che era allora la sala prove (più che altro una topaia) della Corale Universitaria di Torino, nello scantinato del Collegio Universitario di Via Galliari, entrò trafelato ed in forte ritardo come di consueto il Maestro Roberto Goitre. Era accompagnato da un giovane suo amico che ci presentò: Alberto Basso. Il suo nome mi era già noto perché leggevo i suoi articoli di musica e le recensioni dei concerti su “Ateneo” il periodico dell’Università torinese. Quella sera stessa, superato brillantemente l’esame di ammissione, il Maestro, visto il suo nome “Basso” lo destinò, ovviamente al settore dei… tenori che necessitava di rinforzi.
(Castello di Agliè, 17 giugno 1961)
Alberto si inserì facilmente nell’ambiente di sana goliardia che animava la “Corale” di quell’epoca: partecipò attivamente all’attività musicale ma anche a quella ludica; era sempre presente nei dopo‐prove spesi nelle “piole” torinesi dove, per nulla stanchi delle prove canore “serie”, facevamo notte sgolandoci nel cantare i canti popolari. Lo ricordo poi nelle gite della domenica collinari e fuori porta che terminavano regolarmente in bisbocce, e nei viaggi per concerti in Italia ed all’estero. Nella Corale diventò amico di tutti e conobbe la futura sposa, Loredana, con la quale convolò a nozze nel maggio del 1963, ed io ebbi l’onore ed il piacere di essere suo testimone.
Lo spirito della Corale esprimeva in quel periodo un particolare fascino che conquistò non solo lui ma anche importanti personaggi del mondo della musica che mostrarono sempre nei nostri confronti amicizia e simpatia quali Massimo Mila, Ruggero Maghini, Giorgio Pestelli e persino di un serissimo personaggio, amico di Alberto e del Maestro Goitre , Giorgio Balmas che ci seguiva nei concerti e che, addirittura, per un breve periodo, volle inserire la Corale in quella sua straordinaria
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creatura che all’inizio non si chiamava ancora “Unione Musicale” ma “Unione Musicale Studentesca”.
(Roma, 6 maggio 1961: 1° Incontro Nazionale di Cori Universitari)
Alberto fin dall’università aveva manifestato la sua forte vocazione per gli studi musicali che dovevano portarlo ad una brillante carriera nel mondo della musicologia e della editoria musicale. La Corale approfittò della sua grande cultura chiedendogli di tenere alcune serate dedicate ai grandi maestri delle polifonia rinascimentale che ebbero un notevole successo.
Produsse le sue opere, inizialmente nella “fucina” di Pecetto e poi in quella di Saluzzo: ricordo il poderoso, e ponderoso DEUMM, l’entusiasmante per noi appassionati di Bach “Frau Musika “, la grande Storia della Musica ecc, ecc, in un crescendo maestoso che destava l’ammirazione di noi tapini cantori dilettanti e modesti frequentatori delle sale da concerto: tutte opere ammirevoli che gli valsero riconoscimenti, onorificenze, e titoli prestigiosi, dalla carica di Presidente della “Società Italiana di Musicologia” e poi dell’”Istituto per i beni musicali in Piemonte”, a membro dell’”Accademia di Santa Lucia” fino al Cavalierato dell’Ordine della Repubblica. Ma con tutti noi ex‐coristi era solo l’amico Alberto che manteneva lo stessi atteggiamento di compagnone come era stato in quei felici anni della Corale.
Decise, negli anni ottanta, di trasferirsi “là dove lo portava il suo cuore” e cioè nell’amata Saluzzo. Non lo perdemmo però di vista e andammo a trovarlo nella sua bella casa imbottita da una straordinaria quantità di libri. In questa città ricca di storia, una domenica, organizzò una visita turistica che diede modo a tutti noi di trascorrere un’intera giornata con lui in veste di colta guida turistica e di spiritoso commensale.
A distanza di mezzo secolo noi vecchi ex‐coristi (che ora amiamo definirci “coristosauri” continuiamo a manifestare profonda amicizia ed affetto per Alberto, affetto che ci ricambia perché la vecchia Corale ha lasciato il lui una traccia indelebile che gli ispirò, in occasione del ventennale 1954‐1974, le seguenti belle ed ancora attuali parole pubblicate appunto nel libro “Cantare insieme‐ Corale Universitaria di Torino‐1954‐1974”:
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…“La Corale Universitaria di Torino è formata da un manipolo di virtuosi ostinati che nella gioia del canto collettivo – esperito per lo più sui capolavori della polifonia rinascimentale – ritrova il senso d’un modo di vivere non spregevole finalmente, non votato a seguire il superfluo e il futile, le false illusioni e le interessate convenienze. Questi “venerabilis et egregii viri”, che fortunatamente, non si vantano di essere “musicae artis studiis peritissimi” ( e perciò nel cantare sono ancora candidi ed innocenti) sono le colonne portanti d’una istituzione che non colleziona medaglie e coppe, trofei e vessilli, attestati e diplomi di benemerenza: ma che, a modo suo, sa gettarsi nella mischia non soltanto perseguendo quando occorra un impegno agonistico (che è poi quello dell’”azione” nella società), ma anche realizzando un impegno politico, se la parola ha ancora un senso ed uno spessore, un impegno che si manifesta sotto le spoglie del proselitismo e dell’educazione musicale e che sul piano culturale ha una sua evidente ma non scontata funzione. L’esperienza di “musica practica et humana” proposta da questi “sempre giovani” è un sintomo di vitalità, di onestà, persino di coraggio, in un paese che pare vergognarsi dei suoi uomini migliori e che, invece di tutelare il proprio patrimonio artistico, lo sperpera, distrugge, rinnega e dimentica”……
Grazie Alberto per la tua amicizia. Auguri da parte di tutti i coristosauri e “ad majora!”.
Luciano Ratto
(Sant’Antonio di Ranverso, 18 maggio 1963: Alberto e Loredana con la Corale
(Pubblicato nel volume dell’”Istituto per i beni musicali in Piemonte”, in occasione della “Serata d’onore per Alberto Basso in occasione dei suoi 80 anni”, il 14 novembre 2011)
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