Alberti_Budoia_2009
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Alcune ipotesi per una gestione
multifunzionale dei boschi della zona
Giorgio Alberti
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43%
2%27%
4%
2%
1%
4%
17%
FAGGETE
FORMAZIONI SECONDARIE
RECENTI (neocolonizzazioni)
ORNO-OSTRIETI E OSTRIO-
QUERCETI
PECCETE
QUERCO-CARPINETI E
CARPINETI
RIMBOSCHIMENTI
ROBINIETI (formazioni
antropiche)
ROVERETI E CASTAGNETI
La situazione attuale: tipi di boschi
Superficie produttiva comunale: 420 ha (26%)
Superficie produttiva privata: 539 ha (33%)
Superficie forestale totale: 1637 ha
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La situazione attuale: accessibilità
Viabilità forestale esistente: 41 km
Viabilità forestale programmata: 6 km
Pendenza media: 5%
Pendenza massima: 40%
Densità stradale su superficie
produttiva: 43 m/ha
Buona densità
viaria per lagestione dei boschi
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Grafico: S. Stefanelli
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Il legno è tra le tre più importanti materie prime a livellomondiale (con ferro ed acciaio)
Il consumo di legno nell’Unione Europea è aumentato in questi
ultimi decenni:
-Il consumo dei segati è relativamente stabile (UE importacirca il 10-15% del fabbisogno)
-Il consumo dei pannelli è raddoppiato negli ultimi 30 anni
-Il consumo della carta (cellulosa) è in costante aumento (UE
autosufficiente, lieve bilancio positivo)
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Diminuzione nella domanda di
prodotti legnosi, aumento delladomanda per altri servizi che ilbosco può svolgere
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Le potenzialità e criticità dei boschi aBudoia
• Faggete • Densità: 414 n/ha
• Volume: 512 m3/ha
• Incremento: 4,96 m3/ha/anno
• Potere calorifico: 19.3 MJ/kg
Forma gestionale del passato: ceduo a
sterzo, negli anni ’60-’70 è stato fatto
l’avviamento all’alto fusto
Molti popolamenti hanno 50-70 anni, già
sottoposti a secondo diradamento
Problema della rinnovazione e del taglio
su ampie superfici con ampia disponibilità
di legname
Assenza di pianificazione
su ampie superfici
Nuove forme gestionali per
la produzione di legname di
pregio e di legno per scopi
energetici (Wolinski, 2002)
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• Diradamenti di intensità variabile ponendo in
secondo piano il problema della rinnovazione• Qualità degli ex-cedui è in genere assai
modesta
• Piante di valore distribuite in modo irregolare
• Rinnovazione anticipata consentirebbe avere ilpassaggio ad una nuova generazione di cuicurare la qualità
• Costanza di reddito per il piccolo proprietario
• Programmazione degli intereventi considerando
ampie zone di territorio per motivipaessagistico/ricreativi
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Shutz, 1997
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0
100
200
300
400
500
600
700
800
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Età
m 3 h a
- 1
0.0
1.0
2.0
3.0
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9.0
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Età
m 3 h
a - 1 a n n o - 1
Aumentodell’accrescimento
dei boschi
• cambiamentoclima
• aumento CO2
• aumento
deposizioni azotate
• riduzione
utilizzazioni
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Le potenzialità e criticità dei boschi aBudoia
• Rovereti e castagneti • Densità: 471 n/ha (netta
dominanza del castagno)
• Volume: 507 m3/ha
• Incremento: 4,14 m3/ha/anno
• Potere calorifico: 19.2 MJ/kg
Forma gestionale del passato: ceduo per
la produzione di paleria, castagneti da
frutto,abbandono
Impiego del castagno per la produzione di
legname da lavoro e paleria manca di
tradizione e castanicoltura da frutto ha
perso interesse economico
Problema sulla dinamica futura dei
popolamenti
Tendenza verso ostrio-
querceto
Possibilità di recupero
individui maggiori
dimensioni; governo a
ceduo sempre possibile
(turni 15-25 anni)
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Le potenzialità e criticità dei boschi aBudoia
• Ostrieti e carpineti • Densità: 3221 n/ha
(dominanza carpino nero)
• Volume: 75 m3/ha (82 t/ha)
• Incremento: 1.7 m3/ha/anno
• Potere calorifico: 19.1 MJ/kg
Forma gestionale del passato: ceduo con
turno 20-25 anni con 80 allievi per ettaro
Produzione legna da ardere o ad uso
energetico
Consorzionismo tra proprietari e
pianificazione delle utilizzazioni
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• Diametri generalmente piccoli (7-8 cm)
• Altezza media 7-8 m• Governo a ceduo con turni di 20-25 anni
• Incrementi a maturità di 2-4 m3 ha-1 anno-1
(1.6-3.2 t ha-1)
• 80 matricine ad ettaro
• Non auspicabili interventi conversione afustaia
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Servizi culturali: aspetti ricreativi
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• Valorizzazione
dell’Area
WildernessCroseraz-Val Bona
• Valorizzazione
dei castagneti
Esempio Parco San Floriano a Polcenigo:
“vuole essere inoltre un esempio di ripristino ambientale delle zone collinari
della nostra Provincia attraverso coltivazioni sperimentali che non alterino
l'equilibrio ambientale, che risultino interessanti dal punto di vistaeconomico e che pertanto possano essere proposte in alternativa alle
attività agricole più diffuse che, com'è noto, richiedono l'impiego di prodotti
chimici. All'interno del Parco sono presenti numerosi e suggestivi percorsi,
tra i quali anche un percorso ginnico lungo circa 1 Km”.
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Parchi comunali: Parco dello Stella
“Ora, con l’abbandono delle pratiche agricole tradizionali, i prati si sono
ridotti a soli 23 ha mentre il bosco ha riconquistato vaste aree poste
a margine dei corsi d’acqua (150 ha). La tutela dei prati relitti e la
gestione di queste nuove superfici forestali rappresenteranno uno
dei cardini della futura gestione del parco, così come l’indirizzo delle
attività agricole verso una gestione territoriale rispettosadell’ambiente, incentrata su un turismo a basso impatto e sulla
produzione di prodotti biologici.”
“Entro il Parco ritroviamo infatti anche delle zone vocate ad un turismo
verde “
“ un parco comunale, nato dalla volontà dell’amministrazione civica di rinsaldare lo storico rapporto tra la popolazione locale e l’ambiente
delle risorgive e dei corsi d’acqua che ne derivano “
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Servizi di regolazione: mitigazione
Nabuurs et al., 2000
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Cliente pubblico oprivato
Richiesta dineutralizzazione emissioni
CO2Calcolo delle emissioni da
ridurre
Acquisto quote
Proprietario
pubblico o privatoProgetti nell’ambito della
gestione forestale, prodotti
legnosi, forestazione
urbana, ecc.
Calcolo e certificazione
della quota generata
Vendita del credito
E n t e c e r t i f i c a t o r e +
m e r c a t o
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Tipologie di progetto nel mercato dei creditivolontari
Suoli agricoli
3%
Efficienza
energetica
18%
Cambio di
combustibile
9%
Sequestro
geologico
1%
Gas industriale
2%
Energie
rinnovabili
31%
Distr.metano
discariche
5%
Allevamentianimali
4%
Centrali a
carbone
7%
Misti
5%
Afforest. e
riforestazione
10%Evitata
deforestazione
5%
Fonte: Ecosystem Marketplace, State of the Voluntary Carbon
Market 2008
Crediti agro-forestali37% 2006, 18% 2007
Prezzo mediocredito for.
7-8 $/t CO2 eq
CC forestali> benefici economico
socialima più controversi
Progetto Life CarboMark
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Ripresa = 0% Ict
Ripresa = 0% Ict
Ripresa = 0% Ict
Crediti generati (m3 ha-1 yr-1) = 85%Ict (1-e-d) – R
P r o g e t t o
L i f e C a r b o M a r k
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Grazie per l’attenzione