alassino impag GEN 2005 - ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO · so definitivo su nastri d'a-sfalto sino...

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Dal mese di aprile sarà disponi- bile ON-LINE il nuovo sito della nostra Associazione. Con questa iniziativa l’Asso- ciazione intende adeguarsi a quelle che sono le esigenze delle nuove tecnologie per andare al di là dei confini di Alassio e della carta stampata. Dal punto di vista tecnico il sito non sarà costruito con la tradi- zionale architettura HTML ma si baserà sulle nuovissime conce- zioni dei files di FLASH. Per i non addetti ai lavori i siti HTML sono siti graficamente sta- tici composti di diverse tabelle af- fiancate. I siti costruiti con terminolo- gia FLASH, al contrario sono gra- ficamente ricchi di animazioni, suoni, eventi che danno un effet- to certamente più vitale al sito stesso. Il sito è suddiviso in diverse porzioni: HOMEPAGE: è una copertina che avvia all’accesso del sito. CHI SIAMO: Storia – News atti- vità – Statuto – Consiglio e Presi- denti. L’ALASSINO: che contiene l’an- ticipazione dell’ultimo numero del giornale e l’archivio storico dal 2003 FOTOGRAFIE: Contiene l’AR- CHIVIO STORICO con circa 3000 foto suddivise in varie categorie. Le foto saranno finalmente dispo- nibili a tutti. PUBBLICAZIONI: presenta tut- te le pubblicazioni dell’Asso- ciazione disponibili in sede. MOSTRE: illustra la vivace atti- vità della Pinacoteca. CONTATTI: troverete il modu- lo per poter scrivere all’Associa- zione anche se non titolari di un indirizzo di posta elettronica, più tutti i recapiti dell’Associazione Sarà disponibile uno spazio pubblicitario da acquistare con- tattando l’Associazione. Per l’esecuzione grafica del sito la nostra Associazione si è affida- ta alla Società alassina DEDRA:COM che ha già eseguito lavori per le numerose attività culturali e commerciali alassine. ANNO XLVIII - N. 3 Lunedì 17 Marzo 2008 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo 22,00 - Socio Aderente 19,00 - Socio Aderente estero 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Strade fantasma La “fame” di posti auto, in barba ai tanti box dissemi- nati sul territorio, non dimi- nuisce mai. Voci insistenti, ma qualificate, danno per certa la vendita, già avvenu- ta, di numerosi posti auto su un'area recentemente cedu- ta ai privati dal Comune po- che settimane fa. Un busi- ness che ha coinvolto i soliti noti che “lavorano per il be- ne di Alassio” e che ha riac- ceso un'antica polemica su- gli spazi da dedicare alle vet- ture. Così si riaffaccia anche il problema di quelle aree che, seppur private, sono aperte al pubblico e su cui i proprietari hanno pensato bene di disegnare strisce per delimitare posti per au- tomobili da vendere al mi- gliore offerente. La giunta comunale è corsa ai ripari per evitare un effetto a cate- na di comproprietari di stra- de che, anche se aperte al traffico, sono, legalmente, non comunali. Così, imme- diatamente, è scattato un ri- corso al Tribunale ammini- strativo regionale che sotto- linea come il privato, sulla propria strada, possa fare ciò che vuole. La sentenza dei giudici del Tar ligure giungerà tra qual- che mese, ma la mappa delle strade considerate comuna- li, ma ancora private, è piut- tosto variegata coinvolgen- do arterie in pieno centro cittadino, in periferia, sul lungomare e in collina. C'è chi parla di strade fantasma, di aree mai acquistate e nep- pure espropriate che, da un momento all'altro, potreb- bero far risvegliare i legitti- mi proprietari che, con una semplice sbarra potrebbero decretare il divieto di acces- so definitivo su nastri d'a- sfalto sino ad oggi in balia di camion e altri mezzi più ido- nei alla distruzione che alla costruzione. Via Chabrol, Tetti Rossi, Solibena, Rangè, Genova Bocchi Bianchi e Pano- ramica Solva-Cavia-Veglia- sco, sono alcune delle stra- de più note e frequentate che, a tutti gli effetti, risulta- no ancora “private”. Di logi- ca dovrebbero essere affida- te ai legittimi proprietari o, per diritto acquisito, diven- tare di esclusiva pertinenza comunale. La burocrazia at- tende anche perché la scusa degli errori del passato per- mette di coprire facilmente qualsiasi ritardo. I problemi, però, insorgono sempre im- provvisi creando scompensi di ogni tipo mettendo, spes- so, nei guai soprattutto il ter- ritorio. La situazione di com- promesso portata avanti per troppo tempo ha creato grossi problemi alla viabi- lità, che, negli anni, è peggio- rata senza distinzione di aree. di Daniele La Corte Angolo MOSTRE Sala Carletti dal 16 al 30 marzo espone il pittore alassino Antonio Boscione www.vecchiaalassio.it VA BENE IL TURISMO AD ALASSIO? PUNTARE SULLA QUALITÀ PER SUPERARE LA CRISI Conservazione della collina e manutenzione dei sentieri, stop all’eccessiva cementificazione, miglioramento della viabilità, pi- sta ciclabile, parcheggi a rota- zione, pulizia della città, sensibi- lizzazione per una raccolta diffe- renziata spinta dei rifiuti e depu- ratore, questi i principali argo- menti affrontati durante l’incon- tro del 28 febbraio u.sc. presso la sede A.V.A., seguito al prece- dente dello scorso ottobre sul bilancio della stagione 2007 con le previsioni per quella del 2008. Ci si era ripromessi allora di intensificare gli sforzi per una si- nergia tra tutte le categorie eco- Il Lions Club Alassio Baia del Sole Organizza in data 18 marzo 2008 alle ore 18,30 presso la ex Chiesa Anglicana di Alassio, una conferenza dibattito sul tema: CRESCITA DEL DISAGIO MINO- RILE. QUALI SONO LE CAUSE E COME PREVENIRLE. A questo incontro, rivolto principalmente ai genitori in- terverranno come Relatori: Prof. D. CADIROLA: Dirigente scolastico Istituto Salesiano di Alassio. Dott. G. CAVANNA: Piscologa ARPAD di Bastia d’Albenga. Dott. G. CROCCO: Vice Que- store Commissariato di Alassio. Cap. G. LUNGIBELLO: Coman- dante Compagnia C.C. di Alassio. Dott. F. PARODI: Coordinato- re locale progetto YEPP del Co- mune di Alassio. Prof. G.M. ZAVATTARO Diri- gente scolastico Istituto Alber- ghiero di Alassio dell’Istituto Classico e scientifico di Albenga Avv. F.M. ZUNINO: Socio Lions Officer Multidestrettuale in qualità di moderatore Rag. A. PAROLINI: Presiden- te del Lions Club Alassio-Baia del Sole. Esercitazione di Protezione Civile: ringraziamenti ed un suggerimento Come anticipato ampiamente dalla stampa e tramite lo speci- fico opuscolo informativo alla cittadinanza, l’esercitazione di Protezione Civile tenutasi il 31 gennaio scorso, seguita il gior- no successiva da attività didat- tica per le scuole, si è basata su uno scenario di evento di un for- te terremoto, con epicentro a circa 20 km dalla costa, di inten- sità pari al terremoto che ha col- pito la Liguria occidentale il 23 febbraio 1887 (6.3 gradi della scala Richter). Obiettivo dell’esercitazione era quello di testare la funziona- lità del modello di intervento comunale nella prima fase dell’emergenza (prime 12 ore) fino all’assunzione del coordi- namento da parte del Dipar- (continua a pagina 2) (continua a pagina 2) (continua a pagina 2) ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Floreat Alaxium Il giorno venerdì 18 aprile 2008 presso la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del Presidente; 2) Varie ed eventuali. Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Il Presidente A.V.A. Carlo Cavedini GLI STUDENTI ALASSINI E LA STORIA PATRIA I temi da svolgere in occasio- ne del 25 aprile negli Istituti Scolastici Come ogni anno l’A.N.P.I. - Sezione di Alassio e Laigueglia - promuove un concorso a premi per gli studenti degli istituti sco- lastici alassini su argomenti re- lativi ai fatti della nostra storia contemporanea con opere indi- viduali o di gruppo espresse da- gli studenti medesimi. I vincito- ri dei concorsi riceveranno un premio in denaro a titolo di bor- sa di studio. L’A.N.P.I. ritiene necessario richiamare soprattutto i giovani a riflettere su ciò che per la no- stra Patria ha rappresentato la Resistenza, perché il sostantivo “gioventù” ci richiama alla men- te l’età dei grandi sentimenti, degli slanci ideali capaci di tra- sformare il mondo, delle azioni coraggiose ed anche eroiche compiute in nome di valori indi- scussi, quali la libertà, la demo- crazia, la pace, la giustizia so- ciale, il rispetto della Legge da parte di tutti e la abiura a vergo- gnosi privilegi. Per questi principi, la gio- ventù di allora, al di sopra di ogni divisione ideale, ideologi- ca, culturale, di censo, si è unita nel glorioso movimento di libe- razione del nostro Paese dall’op- pressione fascista e nazista ed Domenica 30 marzo 2008, ore 14,30: tornano le BISCETTE a Solva Un gradevole afrore colma l’aria. Il goloso profumo si diffonde, svolazza intorno al campanile, sale negli anditi delle scale, scivola nelle pieghe del vento fra ulivi, carrubi, pini e dolcemente raggiunge il mare. Una gaia ed innocua invasione che allieta cuore e palati. È la FE- STA DELLE BISCETTE che, come ogni anno, puntualmente ritor- na. Nel piazzale antistante la chiesa di Solva e nelle fasce sot- tostanti si rinnova il rito di que- sto tipico dolce locale, legato all’antica tradizione e le cui “Il miglior articolo di cronaca…” Come ogni anno gli studenti delle scuole me- die “M. Morteo Ollandini” e 1st. “S. Giovanni Bosco” si cimentano, quali cronisti in erba, con un elaborato basato su di un episodio od una situazione che li avevano particolarmente colpiti. Anche quest’anno moltissimi i partecipanti alla manifestazione organizzata, come sempre, dall’Assoc. “Amici del Borgo Coscia”, con il pa- trocinio e contributo dell’Assessorato alle po- litiche giovanili, ed il contributo del Sindacato Bagni Marini Alassio e dell’Associazione Vecchia Alassio. La Giuria, formata da giornalisti professioni- sti liguri e presieduta dal giornalista Alfredo Provenzali (conduttore della trasmissione “Tutto il calcio… minuto per minuto” asse- gnerà ai 10 migliori elaborati dieci “Contributo studi” per complessivi 2.230,00, e, inoltre, un premio speciale offerto dal Presidente dell’Ass. Borgo Coscia, di 500, in ricordo del- la moglie Milla Aicardi. La premiazione avrà luogo a data da stabili- re, nell’Auditorium Biblioteca Civica “Renzo Deaglio” dopo le feste pasquali. (continua a pagina 2)

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Dal mese di aprile sarà disponi-bile ON-LINE il nuovo sito dellanostra Associazione.

Con questa iniziativa l’Asso-ciazione intende adeguarsi aquelle che sono le esigenze dellenuove tecnologie per andare al dilà dei confini di Alassio e dellacarta stampata.

Dal punto di vista tecnico il sitonon sarà costruito con la tradi-zionale architettura HTML ma sibaserà sulle nuovissime conce-zioni dei files di FLASH.

Per i non addetti ai lavori i sitiHTML sono siti graficamente sta-tici composti di diverse tabelle af-fiancate.

I siti costruiti con terminolo-gia FLASH, al contrario sono gra-

ficamente ricchi di animazioni,suoni, eventi che danno un effet-to certamente più vitale al sitostesso.

Il sito è suddiviso in diverseporzioni:

HOMEPAGE: è una copertinache avvia all’accesso del sito.

CHI SIAMO: Storia – News atti-vità – Statuto – Consiglio e Presi-denti.

L’ALASSINO: che contiene l’an-ticipazione dell’ultimo numerodel giornale e l’archivio storicodal 2003

FOTOGRAFIE: Contiene l’AR-CHIVIO STORICO con circa 3000foto suddivise in varie categorie.Le foto saranno finalmente dispo-nibili a tutti.

PUBBLICAZIONI: presenta tut-te le pubblicazioni dell’Asso-ciazione disponibili in sede.

MOSTRE: illustra la vivace atti-vità della Pinacoteca.

CONTATTI: troverete il modu-lo per poter scrivere all’Associa-zione anche se non titolari di unindirizzo di posta elettronica, piùtutti i recapiti dell’Associazione

Sarà disponibile uno spaziopubblicitario da acquistare con-tattando l’Associazione.

Per l’esecuzione grafica del sitola nostra Associazione si è affida-ta alla Società alassinaDEDRA:COM che ha già eseguitolavori per le numerose attivitàculturali e commerciali alassine.

ANNO XLVIII - N. 3 Lunedì 17 Marzo 2008 € 2,00Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA

Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]

Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)

Stradefantasma

La “fame” di posti auto, inbarba ai tanti box dissemi-nati sul territorio, non dimi-nuisce mai. Voci insistenti,ma qualificate, danno percerta la vendita, già avvenu-ta, di numerosi posti auto suun'area recentemente cedu-ta ai privati dal Comune po-che settimane fa. Un busi-ness che ha coinvolto i solitinoti che “lavorano per il be-ne di Alassio” e che ha riac-ceso un'antica polemica su-gli spazi da dedicare alle vet-ture. Così si riaffaccia ancheil problema di quelle areeche, seppur private, sonoaperte al pubblico e su cui iproprietari hanno pensatobene di disegnare strisceper delimitare posti per au-tomobili da vendere al mi-gliore offerente. La giuntacomunale è corsa ai ripariper evitare un effetto a cate-na di comproprietari di stra-de che, anche se aperte altraffico, sono, legalmente,non comunali. Così, imme-diatamente, è scattato un ri-corso al Tribunale ammini-strativo regionale che sotto-linea come il privato, sullapropria strada, possa fareciò che vuole.

La sentenza dei giudici delTar ligure giungerà tra qual-che mese, ma la mappa dellestrade considerate comuna-li, ma ancora private, è piut-tosto variegata coinvolgen-do arterie in pieno centrocittadino, in periferia, sullungomare e in collina. C'èchi parla di strade fantasma,di aree mai acquistate e nep-pure espropriate che, da unmomento all'altro, potreb-bero far risvegliare i legitti-mi proprietari che, con unasemplice sbarra potrebberodecretare il divieto di acces-so definitivo su nastri d'a-sfalto sino ad oggi in balia dicamion e altri mezzi più ido-nei alla distruzione che allacostruzione.

Via Chabrol, Tetti Rossi,Solibena, Rangè, GenovaBocchi Bianchi e Pano-ramica Solva-Cavia-Veglia-sco, sono alcune delle stra-de più note e frequentateche, a tutti gli effetti, risulta-no ancora “private”. Di logi-ca dovrebbero essere affida-te ai legittimi proprietari o,per diritto acquisito, diven-tare di esclusiva pertinenzacomunale. La burocrazia at-tende anche perché la scusadegli errori del passato per-mette di coprire facilmentequalsiasi ritardo. I problemi,però, insorgono sempre im-provvisi creando scompensidi ogni tipo mettendo, spes-so, nei guai soprattutto il ter-ritorio. La situazione di com-promesso portata avanti pertroppo tempo ha creatogrossi problemi alla viabi-lità, che, negli anni, è peggio-rata senza distinzione diaree.

diDaniele La Corte

Angolo

MOSTRESala Carlettidal 16 al 30 marzo

espone il pittore alassino

Antonio Boscione

www.vecchiaalassio.itVA BENE IL TURISMO AD ALASSIO?PUNTARE SULLA QUALITÀPER SUPERARE LA CRISIConservazione della collina e

manutenzione dei sentieri, stopall’eccessiva cementificazione,miglioramento della viabilità, pi-sta ciclabile, parcheggi a rota-zione, pulizia della città, sensibi-lizzazione per una raccolta diffe-renziata spinta dei rifiuti e depu-ratore, questi i principali argo-menti affrontati durante l’incon-

tro del 28 febbraio u.sc. pressola sede A.V.A., seguito al prece-dente dello scorso ottobre sulbilancio della stagione 2007 conle previsioni per quella del 2008.

Ci si era ripromessi allora diintensificare gli sforzi per una si-nergia tra tutte le categorie eco-

Il Lions Club Alassio Baia del SoleOrganizza in data 18 marzo

2008 alle ore 18,30 presso la exChiesa Anglicana di Alassio, unaconferenza dibattito sul tema:CRESCITA DEL DISAGIO MINO-RILE. QUALI SONO LE CAUSE ECOME PREVENIRLE.

A questo incontro, rivoltoprincipalmente ai genitori in-terverranno come Relatori:

Prof. D. CADIROLA: Dirigentescolastico Istituto Salesiano diAlassio.

Dott. G. CAVANNA: PiscologaARPAD di Bastia d’Albenga.

Dott. G. CROCCO: Vice Que-

store Commissariato di Alassio.Cap. G. LUNGIBELLO: Coman-

dante Compagnia C.C. di Alassio.Dott. F. PARODI: Coordinato-

re locale progetto YEPP del Co-mune di Alassio.

Prof. G.M. ZAVATTARO Diri-gente scolastico Istituto Alber-ghiero di Alassio dell’IstitutoClassico e scientifico di Albenga

Avv. F.M. ZUNINO: SocioLions Officer Multidestrettualein qualità di moderatore

Rag. A. PAROLINI: Presiden-te del Lions Club Alassio-Baiadel Sole.

Esercitazione di Protezione Civile: ringraziamenti ed un suggerimento

Come anticipato ampiamentedalla stampa e tramite lo speci-fico opuscolo informativo allacittadinanza, l’esercitazione diProtezione Civile tenutasi il 31gennaio scorso, seguita il gior-no successiva da attività didat-tica per le scuole, si è basata suuno scenario di evento di un for-te terremoto, con epicentro acirca 20 km dalla costa, di inten-sità pari al terremoto che ha col-

pito la Liguria occidentale il 23febbraio 1887 (6.3 gradi dellascala Richter).

Obiettivo dell’esercitazioneera quello di testare la funziona-lità del modello di interventocomunale nella prima fasedell’emergenza (prime 12 ore)fino all’assunzione del coordi-namento da parte del Dipar-

(continua a pagina 2)

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(continua a pagina 2)

ASSOCIAZIONE VECCHIAALASSIO

Floreat Alaxium

Il giorno venerdì 18 aprile 2008 presso la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio

è convocata

L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCIalle ore 20.30 in prima convocazione ealle ore 21.00 in seconda convocazione

con il seguente

ORDINE DEL GIORNO1) Relazione del Presidente;

2) Varie ed eventuali.

Per i Soci è un dovere moralepartecipare all’Assemblea

Il Presidente A.V.A.Carlo Cavedini

GLI STUDENTI ALASSINI E LA STORIA PATRIA

I temi da svolgere in occasio-ne del 25 aprile negli IstitutiScolastici

Come ogni anno l’A.N.P.I. -Sezione di Alassio e Laigueglia -promuove un concorso a premiper gli studenti degli istituti sco-lastici alassini su argomenti re-lativi ai fatti della nostra storiacontemporanea con opere indi-viduali o di gruppo espresse da-gli studenti medesimi. I vincito-ri dei concorsi riceveranno unpremio in denaro a titolo di bor-sa di studio.

L’A.N.P.I. ritiene necessariorichiamare soprattutto i giovania riflettere su ciò che per la no-stra Patria ha rappresentato laResistenza, perché il sostantivo“gioventù” ci richiama alla men-te l’età dei grandi sentimenti,degli slanci ideali capaci di tra-sformare il mondo, delle azionicoraggiose ed anche eroichecompiute in nome di valori indi-scussi, quali la libertà, la demo-crazia, la pace, la giustizia so-ciale, il rispetto della Legge daparte di tutti e la abiura a vergo-

gnosi privilegi. Per questi principi, la gio-

ventù di allora, al di sopra diogni divisione ideale, ideologi-ca, culturale, di censo, si è unitanel glorioso movimento di libe-razione del nostro Paese dall’op-pressione fascista e nazista ed

Domenica 30 marzo 2008, ore 14,30: tornano le BISCETTE a SolvaUn gradevole afrore colma

l’aria. Il goloso profumo sidiffonde, svolazza intorno alcampanile, sale negli anditi dellescale, scivola nelle pieghe delvento fra ulivi, carrubi, pini e

dolcemente raggiunge il mare.Una gaia ed innocua invasioneche allieta cuore e palati. È la FE-STA DELLE BISCETTE che, comeogni anno, puntualmente ritor-na. Nel piazzale antistante la

chiesa di Solva e nelle fasce sot-tostanti si rinnova il rito di que-sto tipico dolce locale, legatoall’antica tradizione e le cui

“Il miglior articolo di cronaca…”Come ogni anno gli studenti delle scuole me-

die “M. Morteo Ollandini” e 1st. “S. GiovanniBosco” si cimentano, quali cronisti in erba,con un elaborato basato su di un episodio oduna situazione che li avevano particolarmentecolpiti.

Anche quest’anno moltissimi i partecipantialla manifestazione organizzata, come sempre,dall’Assoc. “Amici del Borgo Coscia”, con il pa-trocinio e contributo dell’Assessorato alle po-litiche giovanili, ed il contributo del SindacatoBagni Marini Alassio e dell’AssociazioneVecchia Alassio.

La Giuria, formata da giornalisti professioni-sti liguri e presieduta dal giornalista AlfredoProvenzali (conduttore della trasmissione“Tutto il calcio… minuto per minuto” asse-gnerà ai 10 migliori elaborati dieci “Contributostudi” per complessivi € 2.230,00, e, inoltre, unpremio speciale offerto dal Presidentedell’Ass. Borgo Coscia, di € 500, in ricordo del-la moglie Milla Aicardi.

La premiazione avrà luogo a data da stabili-re, nell’Auditorium Biblioteca Civica “RenzoDeaglio” dopo le feste pasquali.

(continua a pagina 2)

«L’ALASSINO»2 Lunedì 17 Marzo 2008

IL TURISMO AD ALASSIO (segue dalla prima pagina)

IN BREVE, AI NOSTRIAMMINISTRATORISEGNALIAMO CHE…RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.

Non pochi concittadini si lamentano che in troppe “zone”della città i padroni abbandonano gli escrementi dei loro canicontravvenendo alle norme di legge

E chiedono ai Vigili Urbani di… vigilare più attivamente , on-de evitare questo fastidioso discredito per la Città.

•••

MEGLIO PREVENIRE CHE…

Al Signor SINDACO Ufficio Tecnico del Comune di ALASSIO e.p.c. ASSESSORATO

ALL’AMBIENTE COMUNE DI ALASSIO e.p.c. VIGILI URBANICO-MUNE DI ALASSIO e.p.c. REDAZIONE DELL’ALASSINO

Venuti a conoscenza dell’intenzione di ristrutturare la Villasituata in Alassio, Viale delle Palme 12, denominata “VILLAWANDA”, considerando che nel giardino è ubicato un albero dialto fusto di notevole pregio, si invita l’Ufficio Tecnico e chi didovere a verificare che il progetto non ne preveda (come ulti-mamente capita con frequenza) il suo taglio per una eventuale(accertata???) malattia.

In fede (seguono molte firme)

Alassio 3 marzo 2008

nomiche e l’Amministrazione Comu-nale per migliorare la qualità dell’of-ferta turistica.

È necessario innanzitutto dare un ap-poggio al settore alberghiero, è quantoasserisce l’Ing. Giancarlo Garassino,consigliere comunale, che lancia stra-li contro la Regione per interventi sba-gliati e mancata promozione.

Dato poi che per fare promozioneci vuole un prodotto alternativo almare, si devono esaltare le qualità delterritorio e far scoprire quegli angolisconosciuti che tanto destano la cu-riosità dei turisti, soprattutto stranie-ri. Molto interessante a questo pro-posito il recente opuscolo editodall’APT Riviera delle Palme dal tito-lo: “L’altra RIVIERA”. È giunto il mo-mento di rimboccarsi le maniche eprendere contatto con i centri dell’en-troterra e farne conoscere le poten-ziali attrattive.

Dov’è Alassio di una volta? si do-mandano in molti, se ne è persa l’iden-

tità anche per nostra colpa oltre, bi-sogna riconoscerlo, al cambiamentodei flussi turistici e la crescente este-rofilia, che ha portato i nostri prezzifuori mercato.

Cosa si può fare nell’immediatez-za? Occorre portare avanti un proget-to di riqualificazione per ridare allanostra Città il tradizionale colore lo-cale, migliorare la qualità dell’am-biente promuovendo il borgo marina-ro di Laigueglia, il museo a cielo aper-to di Albenga, compresa la sistema-zione della strada romana (via JuliaAugusta) che congiunge Alassio adAlbenga passando dalla località di S.Croce. Infine un invito alla nostraAssociazione per la creazione di uncentro di aggregazione al fine di coin-volgere in queste iniziative gli opera-tori commerciali e pro-loco delle va-rie località dell’entroterra, per unaprogrammazione che offra alternati-ve al prodotto mare-spiaggia.

A.V.A.

FESTA DELLE BISCETTE (segue dalla prima pagina)

origini sono ormai lontane nel tem-po. Le “nostre” donne, sapienti cu-stodi dell’antica ricetta, ed allequali porgiamo fin d’ora il nostropiù sincero “grazie”, saranno lietedi farvi gustare questa squisitezza.

Coloro che le hanno già gustatesappiamo con certezza che torne-ranno a trovarci. Chi invece non leconosce ancora, preghiamo dispingere la propria curiosità sinoalla Solva, dove, oltre al famoso

dolce, avranno l’occasione di gu-stare anche uno dei panorami (la-sciatecelo dire) più belli di tutto ilponente ligure. Rinnoviamo l’ap-puntamento alle ore 14,30 di do-menica 30 marzo e, come sempre...BUONE BISCETTE A TUTTI !!!

Società Operaia Agricola Mutuo SoccorsoIl Consiglio di

Amministrazione

ESERCITAZIONE PROTEZIONE CIVILE(segue dalla prima pagina)

timento di Protezione Civile, trattan-dosi di emergenza di tipo C che per in-tensità ed estensione va fronteggiatocon mezzi e poteri straordinari comeprevisto dalla legge 225/92.

Non certo una sceneggiata, ma unserio significativo passo, frutto di unsinergico, efficace e responsabile la-voro avviato da alcuni anni a questaparte tra soggetti istituzionali ed orga-nizzazioni del volontariato, in un’otti-ca di attività di pianificazione, preven-zione, soccorso e gestione della primaemergenza a cui va aggiunta l’azionedidattica rivolta agli alunni delle scuo-le cittadine.

In questo percorso che ha richiestoe richiede il continuo apporto di tuttinell’operare per l’interesse di tuttinon vi sono “prove generali”, ma solola volontà e coraggio di “mettersi allaprova” attraverso esercitazioni, espri-mendo in tal modo quell’elevato valo-re e senso civico che è proprio di que-sto sistema e di chi vi opera, espres-sione di una moderna coscienza col-lettiva del dovere di solidarietà.

Questa esercitazione senza dubbioha rappresentato un valido primo testper il sistema alassino di protezionecivile, contribuendo a fornire e stimo-lare numerosi spunti di approfondi-mento e confronto utili per affinare leprocedure tecniche ed operative. Ciòè motivo di soddisfazione ed orgoglioper la nostra Città.

Anche l’A.V.A., ne è stata partecipe,conscia del rilevante ruolo che rivesteuna corretta informazione al cittadi-no, nell’impegno a far crescere unacultura di protezione civile.

Una partecipazione spontanea cheha visto il suo Presidente dedicaremolto del suo tempo per presenziarealle riunioni programmatorie ed orga-nizzative, per capire, di documentarsi,conoscere, sostenere il sistema prote-zione civile alassino ed ancor più da vi-cino quella preziosa ed impagabile ri-sorsa che è il “volontariato” che in det-to sistema significa “lavoro gratuito”.

I ringraziamenti che dalle pagine

dell’Alassino la stessa A.V.A. ha volu-to esprimere a tutti i partecipantiall’esercitazione sono forieri chiara-mente di un forte e significativo mes-saggio ai lettori ed alla cittadinanza,relegando “nell’angolo” della noninformazione un commento di derisio-ne sull’operato delle professionalità evolontari partecipanti.

Alla incauta “penna” si può solosuggerire di continuare pure a sperarenel buon Dio affinchè tenga lontanotutte le calamità e nel contempo atti-varsi per colmare quella sua manife-stata distanza avvicinandosi conumiltà e forte rispetto alla realtà del si-stema locale di protezione civile percomprendere, fra l’altro, che i suoicomponenti non sono inclini ai ban-chetti.

L’occasione mi è propizia per rin-novare a tutti coloro che hanno colla-borato e partecipato all’esercitazionedi protezione civile “Alassio 2008” ilpiù sentito ringraziamento ed elevatosentimento di stima.

Loretta Zavaroni Assessore alla Protezione Civile

Tanto di cappello al volontariato, achi dedica il tempo libero per il bene ela sicurezza degli altri. Chi scrive hadato e continua a dare in favore delprossimo, ma senza enfasi, senza co-mode e retribuite poltrone e, tantomeno, per ottenere visibilità. Parlaredi “non informare” di “incauta penna”significa non conoscere i fondamentidella democrazia, di quella libertà distampa e di espressione che solo,guarda caso, in molti paesi Sudame-ricani viene osteggiata. Nessuna in-tenzione di deridere nessuno, caro as-sessore. Ben vengano i volontari, lastragrande maggioranza che ai tantibrindisi e baci preferiscono dedicarsi,anima e corpo, per aiutare i più debo-li senza cedere alle lusinghe di un si-curo posto al sole.

d.l.c.

GLI STUDENTI ALASSINI E LA STORIA PATRIA(segue dalla prima pagina)

ha restituito a prezzo di sacrifici e san-gue la dignità alla nostra Patria ed hacontribuito in modo assolutamente in-discutibile alla formazione della leggefondamentale del nostro Stato che èrappresentata dalla Costituzione Re-pubblicana della quale si compie il 60°anniversario dalla sua promulgazione.

Non sarà inutile ricordare che nellontano inverno del 1945 gli italiani,stremati dalla guerra, voluta dal fasci-smo, divisi ed oppressi da nazisti e fa-scisti, trovarono nel movimento dellaResistenza l’unità che liberò il nostroPaese dall’oppressione e dalla occupa-zione nazista e dai suoi ignobili soste-nitori, restituendo all’Italia la dignità dinazione libera e civile.

Ben corrispondono a quei valori cheanimarono soprattutto i giovani di al-lora i seguenti versi di Italo Calvino,simbolo dei sentimenti e delle speran-ze dei ragazzi dell’immediato dopo-guerra:

... Avevamo vent’anni e oltre il ponte oltre il ponte ch ‘è in mano nemica

vedevam l’altra riva: la vitatutto il bene del mondo oltre il ponte.

Tutto il male avevamo di fronte Tutto il bene avevamo nel cuore:a vent’anni la vita è oltre il ponte oltre il fuoco comincia l’amore

Quale coraggio, quali ideali richiedeai giovani il mondo di oggi, apparente-mente così ricco ed appagato e liberoper poter tornare a sperare nel risorgi-mento di quei principi, fermo restandoche la libertà non va confusa con la li-cenza di fare ognuno ciò che più gliconviene.

Con questi intenti, l’A.N.P.I. che è lafedele custode della memoria di quell’epoca eroica, si rivolge ai giovani stu-denti di ambo i sessi e propone loro,con l’accordo del corpo docente deivari istituti, cui va il nostro ringrazia-mento per la fattiva collaborazione edimpegno civile ed intellettuale sempredimostrato, di riflettere sui seguentiargomenti che a scelta saranno ogget-to di opere individuali o di gruppo let-

terarie, grafiche, poetiche, musicali emultimediali.

Ecco i tre argomenti: l) Il 25 aprile di 63 anni fa molti gio-

vani, anche a costo della vita, hanno re-stituito dignità, libertà, pace, democra-zia al nostro Paese.

I giovani di oggi non dovrebbero maidimenticarlo. L’aver dimenticato queiprincipi basilari ha generato le stragid’Italia ed in particolare quelle dell ‘al-benganese, costate la vita ad oltre 100persone innocenti: uomini, donne, bam-bini, come è stato provato nel processocontro il criminale nazista GerhardDosse, comandante insieme con i re-pubblichini, della feldgendarmerie diAlbenga, processo conclusosi anche setardivamente, con la condanna di costuiall’ergastolo, unico ancora vivente tra ivari autori delle stragi.

2) Nella quotidianità dei nostri giornii giovani sembrano privi di “sogni”. Èforse stato vano il sacrificio dei giovanidi ieri per un “sogno” di uguaglianza, li-bertà e pace?

3) “Non abbiate paura” è stato il mo-nito ripetuto da grandi uomini per invi-tare la gioventù a battersi per una so-cietà dove ognuno possa esprimere li-beramente il proprio pensiero e la pro-pria appartenenza, avendo come obiet-tivo ultimo il raggiungimento della giu-stizia sociale e della legalità uguale pertutti. Principi consacrati nella nostra co-stituzione.

I partecipanti al concorso di cui trat-tasi dovranno far pervenire alla com-missione organizzatrice (alle direzionidei vari istituti) gli elaborati entro il 13aprile 2008.

La premiazione avverrà durante lamanifestazione celebrativa del 25 apri-le che si svolgerà, come ogni anno, neigiardini di fronte al palazzo comunale.

L’A.N.P.I. è convinta che i parteci-panti produrranno il massimo impe-gno ed augura buon lavoro.

A.N.P.I. Sezione Alassio-Laigueglia

OPTIMISTAd Alassio prevale la flotta gardesana

Meeting Internazionale della GioventùTrofeo Challenge Zonta Club “Vera Marchiano”

Partenza all’unisono quest’an-no per la Volvo Cup dei monoti-po e per quella delle piccole de-rive di juniores e cadetti.

Mentre a Scarlino scendeva-no in acqua 65 Melges 24, adAlassio, nel medesimo fine set-timana, ha preso il via anche ilcircuito Volvo Cup Optimistcon il Meeting Internazionaledella Gioventù – Trofeo VeraMarchiano. Il più antico trofeodedicato alla piccole derive delpanorama nazionale.

Ancora una volta Volvo, ac-canto al significativo impegnoprofuso nel circuito monotipi,ha ritenuto di proseguire il lega-me anche con l’aspetto più for-mativo della vela, sponsorizzan-do un calendario di cinque tappedistribuite su tutto il territorionazionale.

E nella Baia di Alassio, sotto laregia del Circolo Nautico alMare, sabato e domenica 1 e 2marzo, si sono ritrovati 30 ca-detti e 73 juniores, per un totaledi 103 optimist Nutrita la flottagardesana che ha subito messoin evidenza i propri campionci-ni: Emil Toblini tra i cadetti eMatteo dall’Agnola tra gli junio-res, entrambi del Fraglia VelaMalcesine, primi classificati nel-le due categorie.

Ottima la prestazione dell’al-benganese Lorenzo Damonte,terzo tra i cadetti, a difendere icolori del ponente ligure.

Tra le giovani veliste si sonomesse in evidenza la junioresVeronica Maccari del CircoloVela Bellano sesta assoluta, pri-ma tra le ragazze e la cadettaMaria Hilora Pontoni (FragliaVela Malcesine) undicesima as-

soluta, prima della categoriafemminile.

Tre prove per i più grandi, dueper i piccoli disputate nella gior-nata di sabato con vento teso trai 12 e 14 nodi con punte di 16.

Domenica il vento debole e leforti correnti hanno costretto ilComitato di Regata a richiamarea terra la flotta e procedere conla premiazione.

Accanto ai premi consueti siriconferma la tradizione dellaVolvo Cup che grazie al partnerCantiere Faccenda, ad ogni tap-pa mette in palio, ad estrazionetra i presenti alla premiazione,un optimist. Estratti a sorte an-che capi di abbigliamento e ac-cessori tecnici frutto della colla-borazione con la Best Wind diRoberto Benamati.

Si conclude così questa primatappa di un circuito di cinque.Prossimo appuntamento per lepiccole derive a giugno a Desen-zano

01- 02 marzo Meeting della gio-ventù – 1a Tappa Volvo CupALASSIO 07-08 giugno Optimistd’oro – cinquantenario; 2a TappaVolvo Cup DESENZANO 19-20 luglioTrofeo Vatteroni; 3a Tappa VolvoCup MARINA DI CARRARA 6-7Settembre; 4a Tappa Volvo CupFOLLONICA (26?) 27-28 settembreZucchero a Vela – Coppa Aico ecoppa Touring – Campionato diClasse; 5a Tappa Volvo CupCASTIGLIONE DEL LAGO.

Ufficio Stampa Volvo Cup:Mediavip SpA – Magda Rosso –Via Galileo Galilei 12/14 – 10070Mappano di Borgaro T.se

Tel 011 – 5618956 Fax 011 –5618958 tel mobile 333 2185266E-mail: [email protected]

SOCIETÀ OPERAIA MUTUOSOCCORSO - ALASSIO

Domenica 6 aprile 2008ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA

PRANZO SOCIALEalle ore 12,45 presso

l’HOTEL RISTORANTE AIDAVia Flavio Gioia

Sono invitati tutti i Soci e simpatizzantiPrenotazioni presso

Hotel Ristorante AIDA e/o Sede AVA

GRANDE VIA CRUCIS ALLAGUARDIA PER LA GMG

Sono già iniziati ad Alassio, enella diocesi ingauna, i preparati-vi per la grande Via Crucis, orga-nizzata per sabato 15 marzo, inoccasione della celebrazione del-la XXIIIesima Giornata Mondialedella Gioventù.

Saranno migliaia infatti, fra gio-vani e fedeli, provenienti da tuttele 160 parrocchie della diocesi diAlbenga - Imperia, coloro cheprenderanno parte alla “Via Cru-cis”, alla Madonna della Guardia.La tradizionale Processione èstata voluta dal Servizio Dioce-sano per la Pastorale Giovanile,che ha anche intitolato la giorna-ta “Venire sul monte per starecon Lui”.

Alle 10 del mattino saranno giàaperte le Adorazioni e le Con-fessioni: ci saranno due preghierecollettive guidate, con inizio alle11,30 ed alle 15,30. L’incontro coni Catechisti è previsto invece perle 17,30 al Santuario (i giovani e glieducatori ceneranno tutti insie-me nella foresteria).

La Via Crucis prenderà il via al-le ore 20,15 dal bivio di Caso.

Alla conclusione si terrà la so-lenne Messa al Santuario dove sisvolgerà la cerimonia ufficiale delMandato ai Giovani.

“In caso di cattivo tempo - dico-no in Curia per la Via Crucis il ri-trovo sarà nel piazzale sottostan-te il Santuario. Il percorso sarà ab-breviato e si partirà alle ore 21. Percoloro che volessero informazionipiù dettagliate è possibile contat-tare direttamente don Edmondo,al numero 349 38 26 583”.

La Via Crucis al Santuario dellaMadonna della Guardia è un ap-puntamento fisso in preparazionealla Giornata mondiale della gio-ventù: non solo i giovani alassini,ma tutti coloro che sono impegna-ti, a livello diocesano, nei varicampi del volontariato e dellaCatechesi con i giovani, danno vi-ta a questa tradizionale ascesa al-la Madonna della Guardia che in-troduce alla Settimana Santa.

C. A.

Biblioteca Civica, 23.2.208 - Pierluigi Collina, designatore nazionale degli arbi-tri, ospite d’onore del Convegno Arbitri Liguri, firma la piastrella per il Muretto.

(FOTO SILVIO FASANO)

L’arbitro Collina firma la piastrella

«L’ALASSINO» 3Lunedì 17 Marzo 2008

Chissà perché quando alcunipolitici (locali o nazionali) ven-gono attaccati dagli avversari odalla stampa, la loro prima rea-zione non è quella di difendersie di smontare le accuse ricevu-te, ma è quella di contrattaccaresubito, accusando gli avversaristessi o la stampa delle più varienefandezze? Io credo di aver ca-pito il perché di questo atteg-giamento, che deriva e si sinte-tizza nella frase di un grande al-lenatore di una squadra mene-ghina, che diceva che la migliordifesa è l’attacco, o anche nelleidee del suo presidente, che vo-leva due, tre, cinque o più pun-te. Col risultato che magari fini-sci con l’avere l’attaccante piùgiovane e bravo del mondo, edietro, una difesa tipo Trin-cheri-bis (è il nome di una squa-dra dilettantesca locale). Vogliodire che se trovi una squadrache si difende bene, e ti punge in“ripartenza” si vede subito chesei in… “brache di tela”. Sareb-be bello, insomma vedere deipolitici che ammettono i proprierrori, e sarebbe anche meravi-glioso non assistere più all’effet-to Biscardi, e cioè il confonderele idee al pubblico parlando indieci tutti insieme e contempo-raneamente.

Ma così va il mondo. Intantol’inizio della prossima stagioneturistica è vicinissimo, ancheperché la Pasqua (apertura tra-dizionale) è bassissima – sareb-be bastato un giorno di anticipodella luna per avere la Resur-rezione al 20 di aprile! Inoltre

l’atmosfera è rovinata dallacampagna elettorale strisciante,e dalle relative incertezze. Nonriguardo a chi vincerà – il cava-liere sondaggista sa già tutto,ma a chi saranno fisicamente glieletti. Sì, perché se a te che sei(esempio irreale e immaginario)un sindaco importante, ti metto-no in lista, ma al quindicesimoposto, in una regione dove glieletti saranno sette, allora è unapresa per il lato b, allora è me-glio non andare, e se hanno unospazio scoperto per un nome, alquindicesimo posto ci scrivano:“Orso Yoghi”.

Nel frattempo nella mia bella,immobile e lenta città (slowcity) tutto è fermo o si muovelentamente. Proviamo a farel’appello come a scuola: Depu-ratore: assente - Acqua di mon-tagna nei rubinetti: assente -Inizio dei lavori per la nuova fer-rovia: assente - Apertura del pic-colo Albergo per la stagione esti-va 2008: assente -Blocco di ulte-riori trasformazioni di alberghiin appartamenti: assente -Incentivo pubblico agli alberga-tori che vogliono continuare la

loro attività (in vari mezzi): as-sente - Difesa delle strade colli-nari con la proibizione di transi-to ai mezzi pesanti: assente -Studio immediato di un nuovopiano regolatore che salvi il sal-vabile della collina: assente -Scelta spontanea (non spintadalle sovrintendenze varie) dismetterla di pensare a scavi as-surdi e sparizione del verde incittà: assente - Termovaloriz-zatore: assente perché sospesoda scuola perché disturbava.Deve presentarsi accompagna-to dai genitori e dallo psichiatradi fiducia.

Questo se fossimo a scuola. Evoi mi direste: se ci fosse unascuola cosi dovrebbe chiudereper troppe assenze. Vero. Comeè vero che io vi parlo della miacittadina di Andate sul lago diComo, e lo faccio soprattuttoperché voi, abitanti di Alas-sio,che mi leggete, siate felici diavere il vostro amato Sindaco edi abitare in un luogo benedettoda Dio, dove non c’è nessuno deidifetti dei mio lacustre paesino.

Luca Caravella

CRONACA DI ANDATE: MESE DI MARZO 2008

Ragazzi, facciamo l’appello!PIAZZA STALLA E “PINOCCHIO”

Non è una favola. È una tristestoria vera.

C’era nel 1887 un uomo bene-stante, il Conte Luigi Morteo,che lasciò per testamento allaSocietà Agricola di MutuoSoccorso della frazione Solvagran parte del suo patrimoniotra cui il terreno denominato“Orto degli Agrumi”, in partel’attuale Piazza Antonio Stalla.

Diverse vicende, molto inte-ressanti dal punto di vista lega-le, indussero l’allora socio dellaSocietà Agricola di Solva,Antonio Stalla ad impugnarel’operato di alcuni Ammini-stratori pubblici ed a salvaguar-dare a favore della collettivitàun enorme patrimonio immobi-liare. Per questo motivo, in epo-ca molto più recente, la Piazza,in segno di riconoscenza, suproposta dell’avv. ClaudioBottelli, è stata a Lui intitolata.

Sembra che questa Piazza,unica felice isola di verde pub-blico nel Levante cittadino, adi-bita a parcheggio pubblico,ben mimetizzato tra le piante egli arbusti nel soprassuolo, nonpossa avere pace.

Negli anni in cui il boom eco-nomico vedeva Alassio al cen-tro dello sviluppo turistico e al-berghiero fu concepito il pro-getto di costruire al di sottodella Piazza un parcheggio sot-terraneo. Fino al 1990 potevaavere senso. Oggi, con la chiu-sura e trasformazione dei tantie troppi alberghi, con il costan-te calo del flusso turistico, conla costruzione di numerosissi-mi box privati, con il parcheg-gio sotterraneo di Piazza Par-tigiani e quello della ex stazio-

ne merci, con il taglio indiscri-minato di tanti alberi nella zonacittadina e collinare, è megliopensare a tutelare l’ambientepiuttosto che far parcheggiaresotto casa le autovetture.

Si è resa conto di queste mu-tate esigenze, oltre l’Asso-ciazione Vecchia Alassio, l’at-tuale minoranza consiliareche ha cercato di impedire,nell’ ambito dei suoi sette voti,questo ulteriore scempio citta-dino. In particolare l’impegno ela dedizione del ConsigliereComunale Angelo lebole haportato in Consiglio Comunalele aggiornate disposizioni re-gionali sui piani di bacino e lenuove distanze da osservaredai rii (Piazza Stalla ha confi-nante il Rio Palmero) nonchél’interesse della Soprainten-denza per i Beni Architet-tonici e per il Paesaggio dellaLiguria che reputa Piazza Stallasottoposta a tutela ai sensidell’art. 10, comma 4, lettera g)del Codice dei Beni Culturali edel Paesaggio (D.lgs. 22 gen-naio 2004, n° 42).

Anche la Regione Liguria,dietro interessamento delConsigliere Regionale deiVerdi Carlo Vasconi si è inte-ressata al progetto.

A tutte queste persone chehanno dedicato parte del lorotempo alla questione di PiazzaStalla e che contribuiscono fat-tivamente al rispetto della lega-lità, noi cittadini che ci siamorecentemente opposti al pro-getto del parcheggio interratopluripiano siamo particolar-mente grati e doverosamentericonoscenti.

La realizzazione in project fi-nancing del parcheggio è statooggetto, da ottobre 2002 a feb-braio 2007,di ben 7 delibereconsiliari e 5 delibere di Giunta.

Al momento attuale, viste lelegittime richieste della So-printendenza, con una deliberadel 09/01/2008 la Giunta Co-munale Alassina sospende l’in-vio della richiesta di presenta-zione dell’ offerta alle due dittequalificate e al promotore perl’affidamento in concessionedella realizzazione e gestionedel parcheggio seminterrato einterrato da realizzarsi in Piaz-za Stalla.

Noi semplici cittadini ci chie-diamo perché una delibera ditale importanza non debba pas-sare ed essere dibattuta in unpubblico Consiglio Comunale:la nostra contrarietà al proget-to e il nostro interesse ad esse-re informati sull’iter per la rea-lizzazione di un’opera “pubbli-ca” dà forse fastidio?

Gli attuali Consiglieri di mag-gioranza, presi singolarmentedicono di concordare sul fattoche in Alassio c’è poco verde eche l’esistente va mantenuto(quindi lasciamo stare PiazzaStalla così com’è), ma alloraperché poi votano all’unani-mità in Consiglio Comunale perdistruggerlo?

È triste ammetterlo,non losapevamo, ma abbiamo da farecon 14 “Pinocchio.”

Alassio, 29 febbraio 2008

Enrica CarliniPresidente dell’Associazione

Alassio+Tua

AMICI DI PADRE HERMANNL’Associazione “Amici di Padre

Hermann” si occupa da sempre diraccogliere fondi per portare soste-gno ai bambini in Rwanda costruen-do scuole, fornendo materiale di-dattico, e portando là tutta la soli-darietà di cui noi cittadini siamo ca-paci, nella consapevolezza che lag-giù la povertà è comunque diversada ogni concetto che noi possiamoavere di quel termine.

Perseguendo lo stesso scopo disolidarietà sociale e constatandoquanti sono davvero gli anziani ri-masti soli sul nostro territorio,l’Associazione ha pensato ad unprogetto per dare loro una mano.

Con la collaborazione ed il so-stegno della “Fondazione comuni-taria del ponente savonese onlus”e del Comune di Alassio, è natocosi, alla fine del 2006 INSIEMEPER NON RESTARE SOLI un pro-getto dedicato a tutte quelle per-sone anziane, che sono rimastesole, e necessitano di aiuto in tut-te quelle piccole cose che per noisono routine quotidiana, e per lo-ro sono invece impossibili da

svolgere. Sono molte le tipologiedi intervento, che spazianodall’accompagnamento per unasemplice passeggiata, per la spe-sa… dal medico, in farmacia, a vi-site ed esami fuori Alassio, risolu-zione di pratiche amministrativeo sanitarie.

Sono molti i volontari che han-no regalato a questo progettoparte del loro tempo libero ed in-sieme a chi coordina i contatti edi servizi stessi, hanno costruitouna catena di solidarietà che hadato frutti di cui siamo orgogliosi.

Di seguito troverete tradotta innumeri la presentazione fatta, iservizi svolti in un anno di attivitàsul territorio. Ma al di là di quelli,è piuttosto l’esperienza di cui ab-biamo voluto parlare ai nostriconcittadini, un’ esperienza checi ha arricchito e ci ha fatto senti-re veramente utili proprio lì, nelpaese dove anche noi viviamo.

La coordinatrice ed i volontaridel Progetto

Alassio, 27 febbraio 2008

LAUREEPresso l’Università Cattolica

di Milano, Facoltà di ScienzePolitiche, il 14 febbraio u.sc. haconseguito la Laurea in Scienzedella Comunicazione la dott.Sara Schivo.

Con la tesi “Moda e mascoli-nità: il ruolo dei Fashion - mo-dels”. Relatrice la Ch.ma prof.Emanuela Mora.

Ai genitori Antonella e Rino, ainonni Sara e Tomschi e LuigiFebbraro le felicitazioni dei mol-ti amici e conoscenti; alla neodottoressa l’augurio di una bril-lante carriera.

•••Lo scorso 20 dicembre 2007 no-

stra mamma Ambra De Capitaniha conseguito la laurea inFisioterapia presso la Facoltà diMedicina e Chirurgia dell’Uni-versità degli studi di Genova di-

scutendo una tesi dal Titolo: “STE-NESI LOMBARE E TRATTAMEN-TO CONSERVATIVO” ottenendola votazione di 110/110. Relatore ildott. Giovanni Maggi. Attraversoil vostro giornale vorremmo farletanti complimenti e dirle che levogliamo tanto bene.

Brava mamma!!!Marta e Gabriele

Anche l’A.V.A. si unisce all’au-gurio di Marta e Gabriele e auguraalla neo dottoressa una brillantecarriera.

•••Presso l’Ateneo di Napoli si è

laureato a pieni voti (110 e lode) inFILOSOFIA Andrea Mazzola, ni-pote della nostra concittadina,Signora Ines Grandi.

Al neo laureato ed alla famiglia lefelicitazioni vivissime della zia edell’Associazione Vecchia Alassio.

CINQUE INCONTRI SALUTARIDott. Paolo Bellotti: “A volte sale ea volte scende – la pressione arte-riosa, sintomi e cure”

Per il quarto “Incontro salutare”,organizzato dall’Assessorato allePolitiche sociali del Comune diAlassio e dalla GESCO, svoltosi nellostorico Caffè Balzola il 7 febbraioscorso, presentato dall’Assessoredott. Loretta Zavaroni, ha parlato ildottor Paolo Bellotti, Primario diCardiologia dell’A.S.L. N° 2 (che visi-ta anche ad Alassio – Salute), sullediffuse patologie della pressione ar-teriosa.

«In estate la pressione scende – af-ferma lo specialista – occorre con-sultarsi col medico e attenersi scru-polosamente alle sue indicazioni; peresempio: se dobbiamo prendere duepastiglie a distanza di tempo, non èperché abbiano doppia efficacia, maperché devono coprire l’intero lassodi tempo. Il sale fa alzare la pressio-ne, occorre usarlo con moderazionee considerare quello già contenutonei cibi. Anche l’emozione può far sa-lire la pressione e il troppo caldo,mentre il camminare la fa diminuire.

La vita serena diminuisce i fattori dirischio. Un bicchiere di vino anchecon l’ipertensione fa bene, ma atten-zione a non esagerare, occorre esse-re coscienti dei propri limiti, non èdeleterio essere buongustai. Se no-nostante questi consigli la pressionesi mantiene alta è necessario ricorre-re ai farmaci. Comunque non bisognaspaventarsi se la pressione si man-tiene alta: occorre un po’ di tempoper stabilire se l’ipertensione è pato-logica. I fattori di rischio hanno mol-ta importanza: colesterolo alto, dia-bete, obesità; ma al di fuori di questeanomalie un po’ d’ipertensione nondeve preoccupare.

Tutti i farmaci hanno effetti colla-terali, che sono ben conosciuti daimedici. Se un abbassamento di pres-sione fa “girare la testa”, occorresdraiarsi per far affluire più sangueal cervello. L’aglio fa abbassare lapressione».

Alcune di queste indicazioni sonorisposte a quesiti dal pubblico, at-tentissimo e numeroso, molto sod-disfatto e riconoscente per questi“Incontri”.

C.B.

La Compagnia Dialettale Alassina e la Corale Alassina - Coro CapoMele insieme per la Croce RossaIl 5 aprile 2008 alle ore 21.00 si

terrà presso la chiesa di SanGiovanni uno spettacolo di bene-ficenza durante il quale si esibi-ranno la Compagnia DialettaleAlassina e la Corale Alassina -Coro Capo Mele.

Lo spettacolo ha come finalitàla raccolta di fondi che verrannoutilizzati per l’acquisto di unanuova ambulanza e di attrezzatu-re per la sede C.R.I. di Alassio.

Ringraziamo sin d’ora tutti gliartisti che si sono resi disponibiliad aiutarci permettendoci così diorganizzare questo spettacolo

che ci auguriamo incontri il favo-re di un pubblico numeroso e DonLuciano che ci ha gentilmenteconcesso l’uso del salone.

Cogliamo inoltre l’occasioneper ringraziare l’ARES, VolontariBoschivi di Alassio, per il loroprogetto “operazione tappi diplastica pro CRI” con la speranzache, sia la loro iniziativa benefi-ca, che la nostra, riscuotano,nell’interesse di tutti, il maggiorsuccesso possibile.

Il Delegato C.R.I di AlassioPeutet Alfredo

Alassio, ex ChiesaAnglicana, 2.3.2008 -Oreste Castagna, pri-ma di intrattenere ibambini nel suo spet-tacolo “Storia di Pa-ce”, firma per la pia-strella del Muretto.Gli è accanto l’asses-sore Monica Zionicon in braccio la suabimba Giulia.

(FOTO SILVIO FASANO)

STORIA DI PACE

Il giorno dopo la festaI numerosi cassonetti con i ri-

fiuti solidi che sostano all’incrociodi Via Torino con Corso Dante, so-no stracolmi: La “rumenta” è tantache ne fuoriesce: fogli di carta perpacchi dono dai disegni curiosi,contenitori in cartone perPandoro e Panettone, scatole dicioccolatini ripieni, avanzi di na-stri colorati e numerosi sacchettidi plastica.

Non fa freddo e dai “caruggi” ar-riva una leggera bava di vento cheancora profuma di “pan-de-denò”,mentre sul sagrato del Sant’Am-brogio ricorre con insistenzal’aroma dell’incenso profuso apiene mani durante la messa dimezzanotte.

Finalmente dopo la freneticacorsa agli acquisti dei giorni scor-si anche gli Alassini ora si riposa-no e riprendono fiato. Tuttavia an-che se Natale è ormai dietro l’an-golo, la festa è ancora nell’ariaOggi che viviamo nel consumismopiù sfrenato dovremmo forse ridi-mensionare le pretese di molti, an-che se è assai difficile mediare traeconomia e sentimenti.

Forse abbiamo perso il sensodel valore delle cose o dei valoridella vita.

Si affaccia quindi prepotente ilricordo del Natale di allora, quan-do gli addobbi dell’albero si ridu-cevano a qualche mandarino, unpugno di caramelle ed un paio ditorroncini contenuti nelle scato-lette di cartone istoriato.

Quando al termine della messadi mezzanotte gli Alassini di buo-na volontà si scambiavano caloro-si auguri sul sagrato del Sant’Am-brogio sotto un cielo nel quale an-cora si potevano vedere mille stel-le. Cenando la sera della vigilia ledonne si davano un gran daffare inquelle cucine fumose per prepara-re con decorosa parsimonia lespecialità. Le “raviore” con il ripie-no di “buroxe” unitamente alla pa-sta per i “gubelletti” e il “pan-de-denò” farcito di uva passa, canditie pinoli. Quando i bambini atten-devano con ansia l’arrivo di GesùBambino con i giocattoli. Qual-cuno potrà obiettare che quellierano altri tempi. Tempi di mise-ria e povertà! Certamente sì, ma aquel tempo almeno non c’era bi-sogno del Natale per fare voti epromesse. Era gente seria quelladi una volta e ci si voleva bene tut-to l’anno.

Vincenzo Moirano

Società Operaia di Mutuo Soccorso

Salotto per musica da cameraVenerdì 8 febbraio, alle ore

21.00, la sede della Società Operaiasi è trasformata in una fastosa salaper concerto di musica classica. Inumerosi presenti hanno avutol’impressione di trovarsi presso lacorte di un principe o di un nobileo di un ricco borghese e di assiste-re, da invitati speciali, alla esecu-zione di brani di primo Ottocento.

I musicisti erano seduti frontal-mente, quasi a contatto con le per-sone, e trasmettevano la loroespressività artistica con immedia-tezza ed eleganza. Silvia Schiaffinoal flauto, Marzia Carbone al clari-netto e Lavinia Carbone alla chitar-ra hanno proposto brani del perio-do influenzato dai geni di Haydn,Mozart e Beethoven. Ora in duettoora in trio, superando brillante-mente difficoltà di sincronismo e dilettura dei testi, hanno fatto rivive-re quei momenti in cui la musicaera il passatempo preferito dellecorti signorili e delle famiglie bene-stanti.

La sonata di F. Gragnani, con unandamento vivace e brillante e consonorità tipiche dell’epoca classi-ca, il terzetto di L. De Call, con il mi-nuetto tipico della musica da salot-to (Hausmusik), il notturno di F.Molino, famoso chitarrista vissutoa Parigi nei primi decenni dell’Ot-tocento, la serenata di M. Giuliani,influenzata dai contatti artisticicon Haydn e Beethoven, i brevipezzi di J.N. Kapeller, flautista

dell’orchestra della corte bavaresee abile costruttore di flauti, il temacon variazioni di Greensleeves e in-fine Entr’Acte di J. Ibert, composi-tore impressionista del secoloscorso, hanno dato vita ad una se-rata piacevole, ricca di cultura e diarte.

In apertura di serata ha preso laparola il sindaco, arch. MarcoMelgrati, che ha sottolineato ilgrande valore culturale delle ini-ziative della Società Operaia e hamesso in evidenza le attività musi-cali alassine, in particolare dellabanda cittadina. Hanno assistitoal concerto autorità del settore ci-vile ed ecclesiastico, tra cui ladott.ssa Loretta Zavaroni, asses-sore al Volontariato e allePolitiche Sociali, e il dott. AlfredoSilvestri, dirigente del 2° settore, ei presidenti di numerose istituzio-ne cittadine.

Il conduttore dello spettacolo,prof. G. Puerari, con le sue introdu-zioni ha creato i presupposti peruna comprensione agevole dei bra-ni interpretati e dei loro autori.L’idea del presidente della SocietàOperaria, sig. Claudio Gavaldo, as-sistito nelle scelte e nell’organizza-zione dal past president, geom.Enzo Barbera, ora presidente ono-rario, ha avuto un notevole succes-so e può rappresentare una validaproposta per successive manife-stazioni musicali.

Renata Vallò

19.2.2008 - L’ambasciatore inglese Edwin Chaplin, invitato dal sindacoMarco Melgrati e dall’assessore Monica Zioni è venuto ad Alassio per i centoanni della Galleria dedicata al pittore inglese Richard West. L’ambasciatore èstato festeggiato anche da alcuni cittadini britannici residenti in Alassio. Nonsono mancate le visite alla ex Chiesa Anglicana, alla Biblioteca Inglese e alTennis Club fondato dagli Hanbury. (FOTO SILVIO FASANO)

«L’ALASSINO»4 Lunedì 17 Marzo 2008

Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo(le lettere anonime non vengono pubblicate)

In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubbli-cazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà del-lo stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.

Recensioni“NAVIGANDO SU MARI LONTANI” di Aldo Baffo

“LA STORIA (QUASI VERA) DELLA CREAZIONE DEL MONDO”di Liliana Scarparo

È uscito recentemente allestampe (Frat. Frilli Edit - Nov.2007) un sontuoso volume (tut-to da leggere) del Com.te geno-vese (ma anche alassino) AldoBaffo: “Navigando su mari lonta-ni”, un libro che via via ci fa visi-tare e conoscere il mondo attra-verso le multiformi e fantasma-goriche “rotte” in tutti i mari delnostro pianeta. In pratica l’auto-re descrive con sobrietà, masempre con sorprendenti parti-colari e con dettagli accattivan-ti, la sua lunga e felice carriera,da quando, ancora studente delNautico genovese, fu imbarcatocome mozzo-cameriere, sino alconseguimento del Diploma eda tutta la serie di navi su cui eglicome Ufficiale e Comandantepercorse la sua felice carriera.Scorrendo le pagine del libro ècome viaggiare con tutte le no-vità e le sorprese che colgono illettore ad ogni piè sospinto, letempeste in Oceano e le diffi-coltà impreviste da superare, iporti e l’ammirazione estasiatadi fronte alle più grandi metro-poli del mondo, da New York eNew Orleans, a Bombay, ai porticinesi e nipponici, a Melbournee ancora a Boston, a Phila-delphia, a Baltimora, nei varicontinenti e nelle piccole e fa-mose isole, spesso attraversotempeste improvvise e inconve-nienti e difficoltà, ma semprecon la grande perizia deiComandanti e dei marinai a bor-do. C’è descritta tutta una vitaavventurosa che di pagina in pa-gina ti attrae e ti avvince, gli ura-gani e i tifoni nei mari più lonta-ni del mondo e la necessità di

correre immediatamente ai ri-pari e, insieme, le più mirabo-lanti sorprese: dalla “scoperta”della prima cerniera-lampo allevarie vicende di carico e di sca-rico delle stive, dal serpente ve-lenoso fra le banane diChisimaio alle pillole lassative ealle bussole magnetiche, dallecene di gala a bordo sino allasorprendente stia di polli ru-spanti in coperta, dai grandi al-batros australi alla lotta fra il co-bra e la mangusta di Bombay,dal gustoso shukako al sakè eancora le geishe intoccabili diNiigata e la fortunata permutatra una bottiglietta vuota di bir-ra e due aragoste insuperabili epotrei continuare all’infinito,perché il libro offre una serieininterrotta di sorprese e di co-noscenze

Tuttavia la grande novità dellibro di Baffo sta nell’avere inse-rito di tanto in tanto degli argo-menti di vivo interesse storico ene cito solo alcuni per esigenzedi spazio: gli uragani tropicaliatlantici, le battaglie di Trafalgare di Capo Matapan e di Lissa, laguerra navale in Mediterraneo ein Atlantico, la storia del Canaledi Suez, Venezia ed il suoArsenale, Hong Kong e la guerradell’Oppio, l’orgoglio dei granditransatlantici italiani e potreicontinuare. Insomma un libroeccezionale che ci guida al rico-noscimento ed al compiacimen-to di fronte alla grandezza dellanostra marineria e, soprattutto,dei nostri “marinai” che non so-no secondi a nessun altro almondo!.

Tommaso Schivo

Colombe ed aquileC’è nell’aria qualcosa di diver-

so questa mattina! È la festa del papà ed io sento

più che mai la tua presenza incasa. So che da lassù vedi tutto,ma lasciami la sensazione discambiare con te opinioni e so-gni come facevamo prima chelasciassi vuoto e silenzio in ca-sa. Non ho più l’età per capireed accettare la modernità, equindi sono ancorata ai tuoiprincipi: “La famiglia - gli amici- il lavoro onesto - l’abnegazio-ne dei propri vantaggi. Mi man-chi sempre di più. Mi rassegno

al pensiero di quanto potrestisoffrire nel mondo di adesso! Lavergogna non esiste più e sem-bra che il falso sia un requisitoper furbi. Mi piacevi quando di-cevi che “Due più due farannosempre quattro”.

Lasciati dire che non ti sei ag-giornato; anche la matematica èdiventata una opinione per aqui-le. Sapranno i ragazzi di oggi, co-me quelli di ieri, chiedere ai padrila provenienza di tanto benesse-re? Ciao, Papà… a risentirci.

Fernanda

Corso formazione infermieriL’AVIS Alassio in partnership

con AVIS Regionale Liguria, AD-MO Savona, AIDO ProvincialeSavona, IPAVSI Savona e CESA-VO sta organizzando un corso diformazione rivolto agli infermie-ri professionali sulle tematicheinerenti la donazione di sanguee tessuti allo scopo di formare esensibilizzare sulla materia.

Il corso, che è anche in fasedi accreditamento ECM pressoil Ministero della Salute, si terràsabato 29 marzo e sabato 12aprile p.v. presso la sala confe-renze della CRI e la sala prelieviAVIS a Ceriale (SV) in via Taglia-sacchi, 3.

Il seminario, che sarà limita-to ad un massimo di 50 iscritti, sipropone di focalizzare la forma-zione degli infermieri professio-nali e sensibilizzarli affrontandole tematiche legate alla donazio-ne di sangue e tessuti sotto i di-versi aspetti, medico, pratico, le-gale, e si avvarrà della collabora-zione di personale medico dicomprovata esperienza e com-petenze, quali i primari dei SITSanta Corona, SIT San Paolo, SITSan Martino, CRCC Liguria, ed al-tri validi dirigenti medici e per-sonale infermieristico accredita-to di ASL2 e ALS3; la parte legalesarà affrontata da un avvocato

professionista con esperienzeanche in materia di volontariatoa livello provinciale e regionale.

Il corso ha ottenuto il patroci-nio dell’Ospedale Santa Coronadi Pietra Ligure, presso il cuiCentro Trasfusionale afferiscel’AVIS Alassio, della RegioneLiguria – Assemblea Legislativa,della Provincia di Savona, e delComune di Ceriale che ospital’iniziativa.

Il corso è aperto a tutti quegliinfermieri che intendono ap-profondire ed aggiornare le pro-prie competenze e permetteràanche a quegli infermieri che giàoperano nelle strutture trasfu-sionali e nei centri di raccolta diaumentare notevolmente il pro-prio bagaglio professionale.

Per maggiori dettagli consul-tare il sito www.avisalassio.it orivolgersi ad AVIS [email protected] tel./fax.0182.645481.

Il corso darà anche la possibi-lità agli infermieri che lo deside-rassero di collaborare con i pun-ti di raccolta AVIS sul territorio.

Non si può parlare di sangue edi AVIS senza ricordare i dona-tori e le giornate di donazione: leprossime ad Alassio saranno ve-nerdì 14 marzo, domenica 27marzo e domenica 6 aprile.

Lo “Zucchino d’oro”Aperte le iscrizioni per lo “Zucchino d’oro”La competizione canora compie trent’anni

Sono già aperte le iscrizioni peril tradizionale appuntamento ca-noro di San Giorgio, giunto allaXXX edizione.

Il Festival dello Zucchino d’oro,che si svolgerà il 9 e 10 maggio,sarà riservato ai ragazzi, dai dueai 25 anni, suddivisi in quattro ca-tegorie. Gli iscritti nella categoriaA, cioè fino ai 6 anni di età, esegui-ranno brani per bambini, quellidella categoria B (7-10 anni) po-tranno invece eseguire brani deglianni Sessanta, mentre gli iscrittinelle altre categorie in concorso sicimenteranno con brani a sceltafra i grandi successi italiani.

Le iscrizioni sono aperte (finoalle ore 19,00 del 2 aprile 2008)dalle ore 8 alle ore 20 presso ilCircolo ACLI San Giorgio.

È possibile chiedere informa-zioni telefonando al numero

3394361031. Una importante no-vità dell’edizione 2008 sarà il pre-mio speciale che verrà assegnatoall’istituto Scolastico che presen-terà il maggior numero di iscritti.Molti sono i personaggi che sonousciti dalle selezioni dello“Zucchino d’oro” per intraprende-re poi brillanti carriere. Fra questiMattia Inverni, che è in tournèe daben quattro anni ed ha all’attivo600 repliche di “Notre Dame deParis” il musical firmato daRiccardo Cocciante, uno dei piùstraordinari successi degli ultimianni.

Il regolamento completo delconcorso èconsultabile sul sito in-ternet www.umichettin.it ed èpossibilerichiederlo telefonandoal numero 0182 990895.

Claudio Almanzi

A proposito di Poggio FioritoCon molto piacere rispondo al

Dott. Agostino Testa, che chiedepareri agli Alassini riguardo a unproblema che prima o poi investetutti. Ciò mi dà l’occasione di espri-mere un’osservazione sul modo as-sai deludente con cui noi Alassiniaffrontiamo i problemi della comu-nità, quasi fossero problemi chenon ci riguarderanno mai.

Il grave danno sociale delle lo-calità turistiche è proprio questo:tutta l’attenzione e le energie ven-gono spese per i servizi a favoredel Turista, dimenticando di dedi-care un po’ di attenzione anche al-le esigenze della comunità, peresempio creando luoghi e occa-sioni di incontro sia per i giovaniche per gli adulti; situazioni chepossano contribuire a ricono-scersi tra Alassini dando un’ani-ma alla propria comunità, discu-tendo insieme dei problemi che divolta in volta fanno la storia dellanostra città.

Preoccuparsi di dare ai nostri

bimbi cosi come ai nostri anziani,che poi siamo noi, strutture effi-cienti e all’avanguardia.

A questo riguardo devo dire cheun anziano, più di ogni altra perso-na, non va isolato dalla comunità.Un centro per anziani va inseritonella vita cittadina, dando modo aisuoi ospiti, quelli che ancora han-no un minimo di autosufficienza, dipoter ancora partecipare alla vitacittadina, andando al bar vicinocon un conoscente, andando aprendersi il giornale all’angolo, ri-cevendo visite di amici, probabil-mente anziani, che possano rag-giungerli con facilità.

Sinceramente penso che PoggioFiorito non rientri in quest’ottica, amaggior ragione Costa Lupara.

Possibile che noi Alassini nonriusciamo a ritagliarci un decenteangolo protetto, vitale e accoglien-te, dove finire i nostri giorni?

Alassio 19/02/08Iris Gaburri

Quale sede per i nosci veggi?Spett. Redazione dell’Alassino

Rispondo a mezzo del “nostro”giornale all’interessate quesitoproposto dal Dott. Testa a propo-sito della sistemazione dei nostri“vecchi” (giornale di febbraiou.sc. a pag. 3 dal titolo: QUALE SE-DE PÈ “I NOSCI VEGGI”.

Domanda n. 1 – Il sito propo-sto per la dimora degli Anziani èidoneo?

Risposta: Gli anziani a CostaLupara proprio no! Hanno biso-gno, specialmente se hanno tra-scorso la vita nella nostra ex be-la cittadina, di essere sempre acontatto con il mare, col nostromagnifico golfo, (che nessunaamministrazione potrà detur-parci mai) e con le persone chehanno condiviso la loro vita.

N. 2 – Gli anziani vivranno me-glio con meno vista mare, menosole, maggior isolamento e pocospazio verde a disposizione?

Risposta: No, penso propriodi no!

N. 3 – Ha senso ridurre una zonaclassificata di comune interessepubblico a favore di edilizia resi-denziale privata?

Risposta: Non solo non ha sen-

so, ma è assolutamente negati-va, indecorosa e antidemocrati-ca. Smettiamo di mettere sem-pre la speculazione privata da-vanti alla pubblica utilità.

N. 4 – Se l’operazione si dovesseproprio fare non sarebbe oppor-tuno scegliere una sede più acces-sibile e centrale?

Risposta: No. Non si deve farein quella sede.

N. 5 – Potrebbe andare benel’Area dell’ex mattatoio analoga-mente di proprietà comunale ade-guatamente riqualificata?

Risposta: No! Vogliamo dareai nostri “Veggi” un posto piùsereno, dato che la magigor par-te di essi non esce quasi mai?

Il nostro Sindaco (come recitain continuazione) ha ottenuto lamaggioranza dei voti e per questodeve, anzi ha l’obbligo (finora nonrispettato) di governare con de-mocrazia, il che non vuol dire far-la da padrone, ma ascoltare la vo-lontà dei cittadini.

E agli Alassini dico: Svegliatevi eintervenite: Ricordatevi che sia-mo in uno stato di libertà, usiamo-la e democraticamente lottiamoper un’Alassio migliore.

Vanna Gandolfo

Una lettera d’amore per San Valentino

ALASSIO, S. Valentino 2008

Caro Ernest Hemingway, Scriverle una lettera non è un

compito facile: cosa potrebbedire uno come me ad un perso-naggio della sua dimensione?

A lei e di lei tutti hanno giàdetto tutto! Pure, sig. Heming-way, io sono fantasticamenteconvinto che nella cronacadella sua vita, vi sia un angoli-no che non le dispiacerà ricor-dare, un momento in cui la miaAlassio le è piaciuta tanto dafermarcisi, forse brevemente,ma per quanto potrebbe esser-le bastato per notarsi il perso-naggio di un vecchio pescato-re, un locale, una strada qua-lunque... Così mi piace ancheimmaginare che andando via,

non potendo lasciare altro disé, ci fece dono di Pedrito, ilpappagallo che per tanto tem-po, dal suo trespolo piazzatovicino alla cassa, ha scagliatoalle spalle di tanti ignari clientidel Caffè Roma il suo lapidario.«…u t‘ha pagau?...» (ti ha paga-to?).

Tutto qui, caro Hemingway:altro non trovo da dirle, se nonun “grazie” per essere diventatoanche lei uno di quei personaggiche dal “muretto” ci raccontanotanto, da quel “muretto” che èdiventato un po’ cronaca e unpo’ memoria di almeno cin-quant’anni della storia turistico-culturale di Alassio.

Con osservanza, suo Antonio Boscione

Un personale ringraziamentoal dottor Testa

So che il mio solo ringraziamentopotrebbe sembrare una goccia d’ ac-qua nel mare. Ho la certezza peròche tanti Alassini come me, e tanti al-tri cittadini, hanno a cuore le sortidell’avvenire del paese. In tal modopossiamo diventare un oceano.

Perché non darci appuntamento etutti insieme appassionatamentetrattare il problema? Io, riconoscen-te, nell’attesa comincio a porgere aldott. Testa i miei più vivi ringrazia-menti.

Fernanda

Liliana Scarparo, allassina dinascita, ma abitante a Sassari,ha pubblicato (tip. TAS, € 8,00)un simpatico libro-album con iltitolo accattivante “La storia(quasi vera) della creazione delmondo”.

Si tratta di una fiaba natalizia,semplice, di non molte pagine,ma succosa ed originale, cheuna nonna racconta sotto l’albe-ro di Natale ai nipotini sorpresied ammirati.

Poche pagine correlate daquattro pitture armoniose crea-te dall’autrice che tiene a preci-

sare (e ne siamo convinti) che lesembrano utili per stimolarel’intelligenza (e, aggiungerem-mo la fantasia e l’estro) dei bam-bini che le osservano e le com-mentano.

Ci compiaciamo per questastoria originale e simpatica e au-spichiamo che preso il libro-gio-cattolo possa acquistarsi anchepresso le migliori librerie diAlassio che l’autrice saluta co-me “la indimenticata città delcuore”.

T.S. per A.V.A.

OraOra guardami intensamentee assapora il mio sguardo. Conservalo dentro per le tue notti insonni. Poi scappa viae non ti voltare.

Laura Scarfò

4a A PARIMERITO

Invocazione ALL’AMICA POESIA

O amica Poesia, d’Arti Regina, linfa preziosa d’un nobile pensareresta compagna mia, consolatrice, fin che ai miei occhi luce brillerà.

Nei miei passati e battagliati anni,in un andare che non ha ritorno,fra pagine ingiallite d’esistenzaimpresso ho fra i nobili ricordii rari istanti di felicitàpreziosa quiete ai perniciosi affanni.

Fammi sognare in viva melodia,guida il pensare mio nel puro e il belloper addolcire ancora quel domaniin questo mondo capriccioso e strambodove il destino ha posto quel traguardoche sposa la speranza a fantasia.

Alle mie labbra regala quel sorrisoche in terra ha dell’Alto Paradiso.

Santino Bruno Pezzuolo“Pessö”

II° Premio Poesia (10-01-2008) al Premio “Giorgio O. Martini – Genova

San Valentino

«L'ALASSINO» 5Lunedì 17 Marzo 2008

U recantu di nosci diti(a cura di G.C. e G.G.)

Una lettera d’amore per San ValentinoGiovedì 14 febbraio alle 15,da-

vanti ad una folta cornice dipubblico e con un gigantescorinfresco di chiusura, si è svoltasul Muretto di Alassio la ceri-monia di premiazione del con-corso

“La più bella lettera d’amore-San Valentino 2008”. La manife-stazione inventata e curata daMario Berrino è la più anticad’Italia ed è stata imitata poi ne-gli anni da molte iniziative con-simili. Ma è l’unica ad aver con-servato un genuino sapore diautenticità perchè tutti posso-no partecipare al concorso sem-plicemente inserendo nell’ap-posita Buca per Lettere situatasul Muretto poesie e lettered’amore. La premiazione è statabrillantemente presentata, co-me avviene fin dalla prima edi-zione, dal prof. Andrea Gallea, ilquale ha anche letto, con parte-cipazione ed efficacia, le operedei primi classificati.

II pomeriggio è stato allietatodalla presenza e dall’esibizionedelle Romantos (RosannaMainieri, Marina Ferrari eSimonetta Mauti) accompagna-te da Dino Ferrari alla chitarra.

Ma passiamo ai vincitori:

La Giuria del Concorso “Lapiù bella lettera d’amore-SanValentino 2008”, dopo aver at-tentamente letto ed esaminatole numerosissime lettere giunteanche quest’anno da ogni parted’Italia e dall’estero per il il con-corso, ha deliberato di assegna-re i seguenti premi:

1°PREMIO: a Franca Gandolfi(Langhirano-Parma)

2° PREMIO: a Ettore Ghirin-ghelli (Alassio)

3° PREMIO: a Gianna Rossi(Milano)

La giuria ha stabilito di classi-ficare nove concorrenti al quar-

to premio pari-merito, e di asse-gnare loro un premio offerto daiseguenti esercizi alassini: MyStyIe, Muscitai, Cartoleria Pozzi,Canepa, Belle Arti, La Piazzetta,Pasqualini, Ristorante Danio,Show Room, Clapsi, San Lore-nzo pasticceria, Il Fornaio,Galleria Berrino:

Sono: Laura Scarfò, Simonetta Au-

tuori, Elio Punzi, Maria Mari-nelli, Marina Ferrari, GiuseppeGuarino, Silvia Cappello, LauraFacollo, Ada Paonessa.

La Giuria segnala, infine, pursenza premiarle, le opere di altolivello letterario e poetico dei se-guenti concorrenti:

Giampiero Rinaudo, PietroBiggi, Giancarlo Belloni, LorenaRossi, Tiziana Pettini, StefaniaPivotti, Wanna Alai, VincenzinaLongo, Antonella Petullà, PaoloScremin. Alex Guarino

Il Premio “Lettera a E. Heming-way” è stato vinto dalla letterascritta da Antonio Boscione.

La giuria

Vecchie glorie sportive alassine per un ulteriore ricordo a Carlo Tomagnini.

Rubrichetta mensile - Un ricordo per...

Felicità

È cercare il tuo sguardo e trovarlo su di me così intenso e caldo come la carezza del sole. È il battito del tuo cuore che scandisce il ritmo del mio e mi fa naufragare nella musica. È sentirti così vicino e intenso come la luce di un raggio di luna che schiarisce la notte. Felicità sei tu,solo tu, che mi lasci intravedere un cielo pieno di luce e sai portare lontano nel vento, la mia voce.

Franca Gandolfi

1° PREMIO

Accanto a te

Bianchi ormai i capelli. Accanto a te. Per vivere e dare la vita. Crescere insieme. Verso di te e ciò ch’è di te. Sogno, gioia, catene spezzate;non più pensare, ma esistere. Responsabile della mia umanità. Sveglio nella vita vera, col coraggio di sognare, per vivere fuori, per non morire dentro. Perché ogni istante sia resurrezione. Cammino tortuoso, umile e forte.Continuo a volare, senza maschera assurda, col mio cuore nel tuo. Anche i tuoi capelli han perso l’antico splendore. Il deserto è fiorito. Il cielo grigio è diventato rosa.Con quest’amore, accanto a te, domani.

Ettore Ghiringhelli

2° PREMIO

Primo amore

Mi avevi insegnato a baciare, mi avevi insegnato ad accarezzare, mi avevi insegnato ad amare senza pudore e senza reticenza, con l’ardore della tua anima e con tutta la tua pazienza, e adesso che so volare stringi forte nel tuo pugno le mie piccole ali e non le lasci andare.

Sono tua prigioniera,ma ci sto bene nel tepore delle tue mani, come oggi, come ieri e come domani,perché ti amo e perché tu mi ami.

Gianna Rossi

3° PREMIO

VIP ALASSINI OK Al Golf Garlendail successo ad

Andrea Beniamini Brillanti successi e piazza-

menti di rilievo per i golfistied i Vip alassini nel fine setti-mana.

A Garlenda, infatti, sul per-corso da 18 buche, in una “sta-bleford”, valida quale secondaprova del Gigold Golf Tour2008, Angela Berrino, Anto-nella e Giancarlo Quadrelli sisono messi in luce, ottenendobrillanti vittorie di categoria.La vittoria assoluta è andata in-vece al fortissimo Andrea Be-niamini.

Alla gara hanno preso partequasi duecento golfisti, prove-nienti da tutto il Nord Italia,mentre alcuni sono giunti an-che dall’estero.

Ecco i risultati. Gigold Golf Tour 2008 (II pro-

va). Prima Categoria: 1) An-drea Beniamini, 39 punti; 2)Isabel Chillemi, 36.

Seconda cat: 1) Nicola Rossi,40; 2) Marcello Audagna, 39.Terza cat:1) Angela Berrino,40; 2) Robert Boot, 39. Primolordo: Alberto Gazzolo, 35.Prima lady: Antonella Qua-drelli, 37. Primo seniores: Gian-carlo Quadrelli, 39.

C. A.

I piccoli MATTIA e ANDREAMAURIZIO annunciano la nasci-ta del fratellino

UMBERTOnato Il 24 gennaio, u.sc a

Pietra Ligure per la gioia dellamamma ALESSANDRA e delpapà MARCO, dei nonni Lorenzae Umberto Corsi, Annika eGraziano Maurizio.

Al piccolo Umberto e a tutti ifamigliari l’Associazione Vec-chia Alassio porge i più sentitiauguri di una vita lunga e serena.

Fiocco Fiocco AzzurAzzurrroo

Esse a tocchi e a buccuicumme a tunnina

Fu necessità per molti Alassini e Mogliesi in particolare, andare a fare la “stagione”nelle varie tonnare sia italiane (Sardegna, Sicilia) che estere (Tunisia, Libia,Canarie, Spagna, Portogallo). Tale emigrazione, dalle origini assai lontane anche sepoco note, ma certamente ben documentate già dal 1700 (argomento abbondan-temente trattato nel volume “Cara, vecchia Moglio” nel capitolo dedicato aiTonnarotti) è durata sino alla metà degli anni ’50 del secolo scorso.Terminata la “mattanza”, prima di essere avviati agli stabilimenti per la lavorazio-ne delle parti migliori, i tonni venivano sventrati tagliandone molto dalle parti in-teriori (uova, cuore, ventre, budella) che, una volta salate per la conservazione,erano di spettanza ai Tonnarotti. Tra queste specialità (oggi molto ambite dai buon-gustai ma rare e assai costose) vi era la “Tonnina”, molto simile a quella che oggitroviamo in particolari negozi sotto il nome di “Buzzonaglia”, la cui caratteristica,oltre a essere un prodotto di qualità inferiore, sta nel presentarsi molto sbriciola-ta. Appunto: “a pezzi e a bocconi” come può esserlo, sarcastica la metafora, coluiche si trova male in arnese, o dolorante e, peggio ancora, rovinato.

«L'ALASSINO»6 Lunedì 17 Marzo 2008

La donna restava a casa coi figli. DISEGNO DI GIBBA

Frammenti di storia nostrana - PARTE II(a cura di Tommaso Schivo)

CAP. 7° - L’EDUCAZIONE ATTRAVERSO IL FOLKLOREL’argomento è allettante per

richiamare in vita qualche nuo-vo frammento per la nostra an-tica storia di paese. Mentre miapprestavo faticosamente apassare in rassegna i rimasuglidella memoria, ho ricordato cheproprio trent’anni fa avevo «da-to una mano» (anche attraversonon poche ricerche personalisue e mie) alla professoressaClotilde Gastaldi di Alassio perla sua interessante tesi diLaurea, «L’educazione attraver-so il folclore in Alassio».

Così, anziché «logorare» ansi-matamente le residue forze ce-rebrali, ho chiesto alla gentileSignora il permesso di fruire delsuo lontano lavoro per aggiun-gere alle mie ricerche qualchecapitolo già elaborato e compo-sto e che sarebbe interessanteinserire nell’intero lavoro chesto realizzando. Lei, gentilmen-te, mi ha accordato il preziosoconsenso e per qualche capito-lo non sarò costretto a vangarefaticosamente alla ricerca di no-tizie che il tempo aveva perdu-to, ma mi parrà di continuare ilmio viaggio nel tempo antico,seduto, rilassato,«spaparac-chiato all’ombra d’un pajaro»,come scrisse Trilussa.

Dunque trascrivo, «sic et sim-pliciter», l’introduzione postaall’argomento da trattare. «Èestremamente importante equasi fondamentale per l’analisidell’educazione alassina attra-verso il folclore, rintracciare ilpiù possibile cantilene e fila-strocche, ninne-nanne e pre-ghiere che le nonne lontane e lemadri in particolare canticchia-vano un tempo per addormen-tare i bimbi o per tenerli calmidurante la giornata e le faccen-de domestiche»

La struttura sociale dei secoliscorsi era evidentemente moltodiversa da quella di oggi. In ge-nere la donna restava in casa acontatto con i figli o, quando do-

veva recarsi all’esterno ad aiu-tare il marito o gli uomini dellafamiglia, era costretta a portarecon sè i bambini più piccoli,

qualora non fosse in grado di la-sciarli in custodia a qualche fi-glia più grandicella. Non si par-lava ancora di asili nido o dimaestre d’asilo in grado di tra-

smettere alla mente dei bimbi leloro cognizioni scolastiche el’esperienza di un certo lavoro.Quindi i fanciulli ricevevano

In genere esse non avevano,però, una sufficiente cultura, senon pratica, né una grandeesperienza, se non quella rice-vuta a loro volta dalla propriamadre e dalla vita.

Quasi sempre, se si tiene pre-sente che molte di esse eranoanalfabete, il dialetto era l’unicapossibilità di manifestare le pro-prie esigenze e solo in dialettoconoscevano gran parte delle fi-lastrocche e delle nenie appre-se tra le pareti domestiche.Perciò restava in loro, accantoall’ amore materno, un bagagliodi nozioni e di cultura pratica,capace di sopperire alla man-canza di effettiva istruzione.Proprio da loro, direttamente, ilfanciullo apprendeva a proce-dere attraverso il difficile cam-mino della vita: « Has primumaudiet puer ; harum verba effin-gere imitando conabitur». Loscrisse Quintiliano nelle sue«Institutiones oratoriae»: il bam-bino dapprima ascolterà le pa-role della madre; poi, imitando-la, tenterà di ripeterle».

La ricerca e l’analisi di questefilastrocche e cantilene era statadifficile, sia per la diversa grafia,sia per la diffidenza dei vecchiinterlocutori intervistati, orasorpresi, ora scettici, perchénon sapevano se giudicare il no-stro interessamento una effetti-va esigenza di studio o, più sem-plicemente, una curiosità super-ficiale e priva di importanza.

Tuttavia il materiale trovatofu soddisfacente, tanto che sidovette suddividere e cataloga-re: da una parte le preghiere -ninna nanna che venivano ripe-tute costantemente ai bambini,a tal punto che alcune di essesono rimaste vive nella mentedelle generazioni successive ecosì sono giunte sino a noi, con-siderando anche che la fede, an-ticamente, era più sentita di og-gi e dall’altra le filastrocche e levarie tiritere in versi.

l’educazione necessaria (e a vol-te frammentaria) direttamentedalle madri, non avendo ancorala società predisposto alcunaforma di intervento educativo.

Diritti umani per la costruzione

di un mondo più equo, più giusto,

più salubreCon questo spirito viene in-

detto il 3° Concorso Grafico pa-trocinato dal Comune di AlassioAssessorato al Volontariato. Lascadenza del bando 24 aprile2008, premiazione 25 maggio2008 ad Alassio Piazza della li-bertà.

Il tema scelto “H2O... diritto ditutti” è un argomento in lineacon le finalità dell’Associazione,e con la strenna 2008 del RettorMaggiore a tutta la FamigliaSalesiana. Riteniamo, inoltre,molto importante educare i no-stri giovani ai diritti umani, qua-le strada per la promozione del-la vita, per la costruzione di unmondo più equo, più giusto, piùsalubre. Facendo crescere neinostri giovani motivazioni fortiperché in ogni parte del mondol’acqua sia un diritto di tutti enon un privilegio di pochi.Per modalità, formato e scaden-za contattare:Istituto Maria Ausiliatrice - Cor-so A. Diaz - AlassioRosanna Iebole - tel. 328 [email protected] www.exallieve-ifmaliguria.org

IL GRUPPO DEI BOCCIOFILI LOMBARDIAD ALASSIO

Il nuovo viceparroco di S. Ambrogiodon Stefano Caprile

Domenica 2 marzo la nostracomunità ecclesiale ha vissutoun momento di grande gioia ac-cogliendo don Stefano Caprilenella sua prima Messa ufficialequale nuovo viceparroco.Animato da giovanile entusia-smo, accompagnato dalla fervi-da preghiera di tutti don Stefanoaffiancherà dunque il parroco

A completamento della suaformazione don Stefano, dopoessere stato ordinato diacono il28 giugno 2005, è stato inviato aRoma, al Pontificio Ateneo S.Anselmo, come alunno dell’Isti-tuto Liturgico, e ospite del me-desimo Collegio, retto dai mo-naci benedettini. Alla conclusio-ne del primo semestre di studi

Mons. Angelo De Canis, donEnrico e il salesiano don Giulivonelle varie attività pastorali.

Nato il 31 gennaio 1980 adAndora, don Stefano è stato bat-tezzato in aprile nella parroc-chia del Cuore Immacolato diMaria. Conseguito il diploma dimaturità al termine del liceoclassico, don Stefano è entratoin Seminario il 1° ottobre del2000, rimanendovi cinque anni.In questo periodo ha sviluppatouna viva passione per la musicae il canto sacro, in particolareper l’organo, e un interesseprofondo verso la liturgia, azio-ne di grazia nella quale ilSignore viene incontro ad ogniuomo.

romani, il Vescovo gli ha confe-rito l’ordinazione sacerdotale il5 gennaio 2006, vigilia dellaSolennità dell’Epifania delSignore.

In attesa di venir destinato al-la nostra parrocchia, don Ste-fano è stato per sette mesiAmministratore Parrocchiale didue piccole comunità a Stella-nello: San Gregorio e SanVincenzo. Un’esperienza bre-vissima, ma da lui consideratamolto bella e indimenticabile.Infine il 10 febbraio scorso ilVescovo lo ha nominato, per de-creto, vicario parrocchiale dellaParrocchia di Sant’Ambrogio.

La Redazione

La fanfara dei bersaglieri intrattiene turisti e cittadini nella giornata a lorodedicata. (FOTO SILVIO FASANO)

Dopo le quotidiane invernali partite sulla spiaggia di Alassio i bocciofili lom-bardi si rallegrano e bevono in attesa… delle prossime vacanze.

Come inviato ho assistito piùche ad un Festival ad una bom-ba di polemiche, spesso regala-te. Dal mio punto di vista pensoche il Festival si sia seduto unpo’, aspettiamo un anno con lasperanza che nell’edizione2009 non si parli già di quellosuccessivo.

Grazie a tutti i collaboratoridella testata ed alla Casa delDisco Alassio per il supportotecnico.

Franco Branco dj e Cristina Manini

Uno splendido San Valentino in allegria.

CONCERTO della FANFARA dei BERSAGLIERI “M.A. Balbo” di Settimo TorineseNella suggestiva cornice di

Piazza Airaldi e Durante, di fron-te al mare, il 10 gennaio scorsoha tenuto un concerto laFanfara dei Bersaglieri “M.A.Balbo” di Settimo Torinese, di-retta dal M° Elio Fretti. Ha pre-sentato la dottoressa AnnaRicotti, Dirigente del “CentroPannunzio” di Torino, assai atti-vo anche ad Alassio, che in unabreve premessa ha affermatoche il concerto si svolge in ri-cordo delle Foibe e dell’esododegli Italiani dall’Istria nel 1945,che si celebra proprio oggi. LaFanfara è stata costituita nel1935, recentemente si è esibitaoltre che in Italia, in Francia e inGermania.

Il Sindaco di Alassio arch.Marco Melgrati ha detto: «Colprof. Pier Franco Quaglieni, pre-sidente del Centro Pannunzio,abbiamo voluto qui questaFanfara per ricordare quell’im-mane tragedia». Ha porto il salu-to anche l’Assessore dott. Moni-ca Zioni. Poi il prof. Quaglieni hapronunciato un breve discorso:«Questo giorno non viene cele-

brato in tutta Italia: Alassio èuna lodevole eccezione. La tra-gedia dell’Istria appartiene alpassato, ora dobbiamo guarda-re all’Europa, ricordare si, masenza revanscismo».

La Fanfara è arrivata, come datradizione, di corsa, ha poi ese-guito una serie di brani, soprat-tutto marce, ovviamente di am-bito bersaglieristico, anche can-tati. Nella seconda parte del

concerto si sono ascoltate purearie classiche, come il Coro delNabucco, La Canzone del Piave,Il Silenzio fuori Ordinanza el’Inno di Mameli. Numerosis-simo ed entusiasta il pubblico,al quale sono state distribuiteda parte di addetti della Fanfarabandierine italiane.

C.B.

Da u libbru di Rei

Salumun Re - A morte de Davide

Vegnèndu veggiu e urmai sensa vigù Davide u sa d’avé ancù ün duvere: tra i tanti fii daiti da-u Segnùa ùn u deve cedde u so putere. Quanti durüi e pene d’allantù, quanti remes-ci, quante scicutere... Ma u l’è ancù re e u pune a cundissiùn: che u so tronu u spènte a Salumùn.

Poi, cumme quellu u vegne cunsacrauu-u ciamma e u ghe porla cun pasciùn: «Me fiu... U me tèmpu u l’è segnau... de tüttu quantu aù t’èi ti u padrùn. Segue de Diu a stradda e avviauti truverai cunsènsi e appruvassiùn. E se a So Legge... a te guiderà ogni to impresa benexia a sarà...»

Delongu ciù stancu, 1’öggiu urmai velau:«De fenì u Tempiu, nu statte a scurdò... E mé e l’ho fàite, ma ho za pagaucu-u pentimèntu e a sün de zazünò…E za da tempu ho eiscì perdunauchi in te’sti anni u m’ha fau penò...Aura u tucca a tì... Urmai t’èi re. Fiu… e te lasciu... Fà u tò duvé...»

A Bibbia - Samuele

Ancù u vö mantegnì üna sò prumessa:ün Tempiu maestusu innandiò…

Dai libbri de Samuele

U castigu - Gerusalemme (Sion) - A gloria

Defatti ’stu matettu ch’u l’ha avüu u vén marotu grave, da sto mò. Davide disperau u nu l’ha pusciüu cui soi zazùn u dannu rimediò. Quellu Profeta u l’era staitu crüu: «Stu fiu ch’u nasce-u-nu purà scampò!» Cu-u tempu, rassegnau a’ stu durù cun Betsabea u turna a fo l’amù.

E da st’uniùn u nasce quellu fiu che u nomme u l’averà de Salumùn: e za in tu çé u gh’è scritu e stabiliu de quella ch’ha sarà a so funsiùn. Davide perdunau ch’u 1’è da Diu.u ingrandisce ancura a so Nassiùn e in üna de ’ste guère tribulaiu vö de Sion fóne a so çitai.

E in sce quella colla a reggia u fà pe celebrò a so gloria e a so grandessa, tantu che ün giurnu u ghe purterà eiscì dell’Alleansa l’Arca stessa. Ma u nu ghe basta, u vo andò cianlà... Ancù u vö mantegnì üna so promessa: ün Tempiu maestusu innandiò dunde poi Diu u ghe posse dimurò.

«L'ALASSINO» 7Lunedì 17 Marzo 2008

APPELLO AI DIPLOMATIANNO 1962

Riceviamo dal Signor ArmandoGrillo il seguente appello:Sono un ragioniere uscito dalmitico “Bartalini” di Alassionel 1962. Cerco i colleghi diquell’anno. Mi potete aiutare?Grazie, Armando.Per contatti potete rivolgerVi aquesta sede A.V.A.

LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce

MOSTRE D’ARTE SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)(a cura di Carlo Bertolino)

Un’artista “multiforme” ha e-sposto nella seconda quindicinadi febbraio. Veneta di Conselve(Padova), ha esposto a Venezia(Galleria Benvenuti), Milano (Tea-tro San Babila) e altre città da Trie-ste a Barcellona; è diplomata figu-rinista, ma la sua arte comprendepittura, scultura e “assemblage”.

Nella pittura ad olio su tela o ta-vola esegue visi di ragazze paffu-telle su sfondo di fiori, marine, vi-sioni d’interno, fiori, icone orien-tali, Madonne, anche vedute diAlassio, il tutto immerso in un’at-mosfera romantica di sapore otto-centesco. Gli stessi temi vengonosviluppati nelle “tecniche miste”:ritratti a olio contornati, “abbiglia-

ti” con pizzi, frange, collane vere,rose di stoffa, piume di struzzo,applicate anche a cappelli a larghetese; marine con la spiaggia fattadi vere conchiglie, stelle marine,coralli, talvolta anche modellini diantiche navi “naufragate”. Poi ma-schere di stile veneziano incollateal supporto che fa da sfondo conlo stesso collage descritto sopra,il tutto dipinto ad olio, sorta di ri-tratti in rilievo; in fine presepi configurine vestite di stoffa che ricor-dano quelli del ‘700 genovesi e na-poletani.

Una versione complessa, affa-scinante, che incuriosisce e sgo-menta: un’arte figurativa ma per-sonalissima.

Mostra di quadri alla SalaCarletti 100 quadri per i piccoliartisti della Scuola PrimariaStatale di Alassio.

Sabato 1° marzo presso la SalaCarletti è stata inaugurata unamostra di quadri fatti dai bambi-ni della Scuola Primaria Stataledi Alassio; questa è la secondaedizione e l’anno scorso ha ri-scosso molto successo.

Sabato erano presenti molteautorità tra cui la dottoressaLoretta Zavaroni, la direttriceDomenica Santucci, le associa-zioni A.V.A., A.V.O., A.V.I.S., labanda di Alassio, i Carabinieri, laCapitaneria di porto, la Polizia e

la pittrice Binny Dobelli. La manifestazione si è svolta

con successo, noi bambini ci sia-mo abbuffati e per riscaldarel’animo ha suonato la banda.

Veniteci a trovare perché cisiamo impegnati molto e ci ter-remo alla vostra presenza.

Partecipate numerosi, la mo-stra sarà aperta al pubblico neigiorni feriali dalle ore 17 alle 19,nei festivi dalle ore l0 alle 12 edalle ore 17 alle 19 fino al 15marzo.

I bambini della Scuola Primaria Statale

di Alassio

Loredana Boccardo PICCOLI ARTISTI CRESCONO

La Signora Bianchetti vedova Porello con la vincitrice della Borsa distudio Silvia Gioberti.

Anche noi alunni delle classi3a-4a-5a della Scuola Primaria diMoglio, insieme ai bambini delleclassi 4a C e 5a C di Alassio ab-biamo esposto le nostre “Opered’Arte” che consistono in copiedi dipinti di grandi pittori quali:Picasso, Mirò, Matisse, Klee,Macke, Klimt, Braque e Carrà.

Questo evento è il risultato diun percorso che abbiamo intra-preso ad ottobre sotto la guida edirezione delle nostre insegnan-ti Luisella Corona e CarolinaPaoli, le quali ci hanno paziente-

mente seguiti, consigliati e sup-portati nella realizzazione deinostri “capolavori”… finoall’inaugurazione… che è stataun vero successo!

Sono intervenute numeroseAutorità quali: l’Assessore allePolitiche Educative e Scola-stiche Dr.ssa Zavaroni, il nostroDirigente Scolastico Sig.ra San-tucci, il Comandante dei Carabi-nieri Sig. Di Summa, alcuniUfficiali della Marina Militare e

BORSA DI STUDIO

Sabato 23 Febbraio nell’aulaMagna del Liceo “G. Bruno” èstata assegnata la borsa di stu-dio “Antonio Porello” per meritiscolastici. 10 anni fa la signoraBianchetti ved. Porello istituì uncospicuo lascito all’ACALI (as-sociazione ex allievi dei LiceiIngauni).

Il lascito venne vincolato a ti-toli bancari ed il frutto dellostesso doveva essere impegna-to in una o due borse di studioper studenti liceali meritevoliche avessero conseguitonell’anno precedente la matu-rità classica, scientifica, lingui-stica. La somma erogata copri-va i costi del primo anno di stu-di universitari.

Queste le norme che regolanole borse di studio.

Dalla costituzione del lascitogià 14 alunni hanno usufruitodella borsa di studio.

Per l’anno 2007 la somma èstata assegnata dalla Com-missione giudicatrice all’alunnaSILVIA GIOBERTI che ha conse-guito la maturità linguistica conla votazione di 100/100.

La notificazione che ha ac-

compagnato la consegna delpremio descrive l’alunna come“studiosa e brillante, capace diintuizioni acute e di aperto dia-logo con i docenti, impegnata avalorizzare i contenuti culturalicon originali rielaborazionicreative”. A queste caratteristi-che personali, riconosciute datutti i docenti e dalla commis-sione esaminatrice, si aggiungeil rapporto solidale e collabora-tivo coi compagni di classe,spesso aiutati dall’alunna stessaa superare ostacoli.

Grandi e belle qualità intellet-tuali e morali che siamo certi lagiovane conserverà anche neglistudi unversitari.

Silvia Gioberti frequenta il pri-mo anno della facoltà di ARCHI-TETTURA presso l’Universitàdegli studi di Milano.

La presidenza e il ConsiglioDirettivo dell’A.V.A. augurano aSilvia un avvenire ricco di sod-disfazioni.

(continua a pagina 10)

«L'ALASSINO»8 Lunedì 17 Marzo 2008

INCONTRI CULTURALI “Parliamo di…”Una proposta culturale per la scuola, per l’aggiornamento, per il dibattito critico

Nell’ambito di questi incontri,un gradito ritorno è stato quellodella professoressa LuisellaBattaglia il 7 febbraio scorsonell’Auditorium della Bibliotecacivica, di cui qualche anno addie-tro era già stata ospite, presenta-ta questa volta dal professorFranco Gallea.

Ha iniziato la serata il prof.Don Giorgio Colaiacomo,Direttore del Liceo Don Bosco(organizzatore di questi incontricon l’Assessorato alla Culturadel Comune di Alassio, RegioneLiguria, Provincia di Savona),che nel porgere il benvenuto ri-corda che questa iniziativa risa-le al 1994.

La parola passa al prof. Gallea:“Assistiamo ogni giorno a discus-sioni di bioetica: prima era argo-mento per studiosi, ora è diven-tato comune grazie all’IstitutoItaliano di Bioetica, fondato dalla

prof. Luisella Battaglia, Docentedi Filosofia e Bioetica alla Facoltàdi Scienze della Formazioneall’Università di Genova. Collabo-ra con giornali e riviste, è autricedi molti libri, l’ultimo (in ordine ditempo) edito da Dedalo, ha il tito-lo di questa conversazione cheandiamo a sviluppare. Ogni uomoha dei diritti, ma ci sono altre per-sone, il limite per non invadere ilcampo altrui è l’etica. Il problemaè affrontato dalla professoressaBattaglia, del quale parlano (e leicita) Voltaire, Michelet, Thoreaue Gandhi».

Prof. Battaglia: «La bioetica èuna disciplina recente, della qualesi parla a volte in modo confuso.

L’etica del mondo vivente,Bioetica medica, è un settore rile-vante, ma ne è solo una parte, l’al-tro è quella ambientale, non dalpunto di vista scientifico, ma mo-rale. Dobbiamo attuare una presa

di coscienza dell’etica ambienta-le, della quale siamo artefici e vit-time ed è legata a molti aspettidella nostra vita. La nostra so-pravvivenza è legata alla conser-vazione dell’ambiente, ma non nesiamo ancora abbastanza convin-ti: l’ambiente è la nostra casa.Anticamente l’uomo guardava al-la natura come a una madre: la“Terra-madre”, la terra come uncorpo, le dobbiamo rispetto eamore; noi siamo eredi di quelmondo, ma ora viene vista comeuna macchina da sfruttare.Bacone diceva che la natura è undono, ma cattivo, da domare, daviolare: sapere è potere. Tra-dizione anche religiosa: l’uomopadrone dell’universo. Questaideologia non è totale nel mondooccidentale, la filosofia antropo-centrica era soprattutto quelladegli Stoici. Il Cristianesimo assu-me questa eredità, ma temperata

dalla presenza dell’anima.Cartesio non poteva accettareche Dio giustificasse la crudeltàverso gli animali, ma il fiore dellafraternità è più antico. Pitagora:noi siamo parenti degli animali (lametempsicosi); Plutarco: gli ani-mali sono nostri compagni, dob-biamo rispettarli, c’è possibilitàdi comunicazione. Venendo piùvicino a noi si trova Francesco:abbiamo dei doveri perché glianimali e la natura sono nostrifratelli. Proseguendo, Voltaire: lanatura e Dio non fanno nulla inva-no; Michelet: la ragione dell’uo-mo è valida anche per gli altri sog-getti; Thoreau dell’uomo e la dife-sa della natura sono inscindibili,la meditazione richiede il contat-to con la natura, il passaggio è ditutti, è il nostro amico; Gandhirappresenta la non violenza delforte. L’etica cosmica oggi è la no-stra sfida».

Luisella Battaglia: “Alle origini dell’etica ambientale, uomo, natura, animali in Voltaire, Michelet, Thoreau e Gandhi”

Un personaggio conosciutissi-mo e popolare è stato ospite diquesti incontri il 22 febbraio scor-so nell’Auditorium della Bibliote-

ca civica. L’assessore al Turismoe Cultura dott. Monica Zioni hainiziato dicendo che è un onoreospitare il dott. Bertolaso, re-sponsabile Nazionale della Pro-tezione Civile, per l’attività che

svolge a favore dei cittadini e loringrazia per la sua presenza.

Il compito di intervistarlo è affi-dato al prof. Franco Gallea:

«Presentarlo èquasi inutile: me-dico, laureatoall’università “LaSapienza” di Ro-ma, ha ricevutoanche lauree Ho-noris causa ed ècittadino onora-rio di Ostuni inSardegna.

È qui per parlar-ci della Protezio-ne Civile, chesvolge il suo com-pito non solo inItalia, ma ancheall’estero: un lavo-ro immane. Il no-stro Paese ha so-stenuto calamitànaturali a non fini-re e la ProtezioneCivile interviene

sempre anche in occasione dieventi che radunano molte per-sone».

Il dott. Bertolaso con l’ausilio diproiezioni illustra interventi pas-sati e finalità dell’Istituzione da

lui diretta: «È una presentazioneun po’ particolare: siamo l’unicopaese al mondo che può coprireun servizio di protezione così am-pio e articolato. Questa realtà ènata dalla marea di disastri che cicolpisce, a volte fonte anche dipolemiche. La Protezione Civile èstata ufficialmente istituita conuna legge del 24 febbraio 1992,per iniziativa del ministro Zam-belletti. Le strutture operative so-no: Vigili del Fuoco, ForzeArmate, Forze di Polizia, CorpoForestale dello Stato, CroceRossa, Associazioni di Volon-tariato. In ogni Comune il respon-sabile è il Sindaco. Non è un cor-po a sé stante, ma ogni compo-nente ne è parte, i vari gruppi so-no coordinati a Roma. In caso diemergenza si riunisce il Comitatoche predispone tutte le misurenecessarie e allerta tutti i servizi:RAI, Telefoni, Ferrovie, Aeropor-ti, Autostrade, Guardia Costiera,ecc. Abbiamo il record mondialedi rischi naturali, ma le costruzio-ni antisismiche sono inferiori aquelle del Giappone e dellaCalifornia; 18.000 scuole pubbli-che su 42.000 sono a rischio: laprevenzione dovrebbe avere lapriorità assoluta.

Il dissesto idrogeologico non ri-sparmia nessuna zona del Paese.Sono stati costruiti in Italia 21 cen-tri funzionali. Siamo all’avanguar-dia del sistema di allerta: meteo-rologica, vulcanica, frane, incendiboschivi. Per quanto riguarda gliincendi boschivi sono stati nume-rosi gli interventi all’estero:Albania, Grecia, Cipro, Slovenia. Èprevista una grande esercitazionein Gallura (Sardegna) con il con-corso di Francia, Portogallo,Spagna, Grecia; molto importantisono le campagne d’informazio-ne. Mi complimento per l’eserci-tazione antiterremoto svoltasi re-centemente ad Alassio. Fra gli in-terventi più significativi all’esteroci sono stati quelli per lo “tsuna-mi” in Tailandia e Sry-lanca. Per ifunerali di Giovanni Paolo II° ab-biamo dovuto affrontare un’emer-genza gigantesca, fondamentalein uno stato estero. In collabora-zione con la Provincia di Savonaabbiamo costruito un ponte inSudan: “Ponte Italia”, poi ristrut-tureremo l’ospedale adiacente.La Protezione Civile è come unagrande orchestra, dove ogni sin-golo strumento deve suonare almeglio la propria parte».

C.B.

Dott. Guido Bertolaso: “LA PROTEZIONE CIVILE ITALIANA: dall’impegno sul territorio accanto al cittadino, alla gestione delle emergenze all’estero”

Questo incontro è stato presen-tato dal prof. Don Giorgio Colaia-como, Direttore dell’Istituto Sale-siano di Alassio, che ha iniziato sa-lutando e ringraziando, anche a no-me dell’Assessore dott. MonicaZioni, il pubblico e l’ospite: «Il pro-fessor Flick è un illustre ex allievodell’Istituto Salesiano di Sampier-darena, si è laureato giovanissimoall’Università Cattolica di Milano, èAvvocato, Magistrato, ex Ministrodella Giustizia, ora vice Presidentedella Corte Costituzionale eDocente di Diritto Penale».

Il prof. Flick ha fatto il suo di-scorso con rara eloquenza e affabi-lità, è riduttivo sintetizzarlo, manon ci sono alternative. «Tema dif-ficile quello della dignità umana:uno dei problemi più ardui è darleun significato valido per tutti. Dopola guerra l’Europa esce da anni didittature che provocano l’annichi-lamento della dignità, è più faciledefinirla in negativo che in positivo:è come un ponte fra presente e fu-turo. Il 50° anniversario della CorteCostituzionale è stato celebratocon i giovani ad Auschwitz: è faciledire “Mai più”, ma oggi purtroppo icampi di sterminio sussistono an-cora. Viviamo in un periodo di mol-

ti rischi, come il diritto alla mortecon dignità. Il progresso ha risorsemeravigliose, ma anche aspetti ne-gativi, come l’attuale crisi dei mutuiimmobiliari. La globalizzazionedell’informazione dispone di enor-mi risorse che la spingono all’estre-mo, cioè all’annullamento della pri-vacy, quindi della dignità. Questosecolo è stato aperto dall’attentatoalle torri gemelle, i rischi sono au-mentati, di fronte alla maggiore ri-chiesta di sicurezza sorge il proble-ma di come affrontare il terrori-smo. Il presente e il futuro ci pon-

gono problemi di mantenimentodella dignità, sia per i credenti (sia-mo a immagine di Dio) sia per i lai-ci illuministi. La nostra è una bellaCostituzione: la prima parte va be-nissimo così, la seconda avrebbebisogno di un aggiornamento, incerte parti non è attuata: ci sonotroppe morti sul lavoro. La costitu-zione tedesca mette la dignità alprimo posto, la nostra è più prag-matica, ma la dignità ha un posto dirilievo. La dignità ha un significatoambiguo, ma capiamo esattamentecos’è, come si esprime, quando la

si calpesta. Uguaglianza nella di-versità: la diversità non deve esse-re discriminazione. Dignità e li-bertà: il rapporto è complicato, de-ve essere rispettata secondo co-scienza. Dignità e solidarietà: si de-ve consentire ai meno fortunati ildiritto alla solidarietà. La dignità èil fondamento dei nostri diritti.Ringrazio il Cielo di avere studiatodai Salesiani, cerco di mettere inpratica ciò che mi è stato insegna-to. La nostra Costituzione è un innoalla dignità umana.

Ca Bl.

Prof. Giovanni Maria Flick: “Dignità umana - uguaglianza, libertà - solidarietà”

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

“LA CATTEDRALE DI ALBENGA”Edizione Istituto Internazionale di Studi Liguri

Uno stupendo ponderoso vo-lume è stato presentato il 23 feb-braio scorso nella Cattedrale diSan Michele Arcangelo. Si intito-la “La Cattedrale di Albenga” acura di Josepha Costa Restagnoe Maria Celeste Paoli Maineri,con la collaborazione di MarioMarcenaro.

Di grande formato, consta di530 pagine e oltre 300 illustrazio-ni, la maggior parte a colori. I ca-pitoli (saggi) sono 21 di vari au-tori, più alcune appendici. Unastoria lunga oltre 1500 anni, diuna costruzione che si basa suedifici ancora più antichi (tem-pio pagano?), più volte rimaneg-giata e nel 1966 riportata nelleforme romanico-gotiche del XIII°secolo, a parte la volta affrescatadell’’800.

Alla presentazione erano pre-senti il Sindaco di AlbengaAntonello Tabbò, l’Assessore al-la Cultura della Regione LiguriaFabio Morchio, il Prefetto diSavona Nicoletta Frediani, laSoprintendente per il PatrimonioStorico, Artistico ed etnoantro-pologico della Liguria GiulianaAlgeri, la Soprintendente Archi-vistica per la Liguria ElisabettaArioti, i coordinatori e quasi tut-ti gli autori dei singoli saggi delvolume.

Ha iniziato con un breve di-scorso il Vescovo della Diocesi diAlbenga-Imperia S. E. Mons.Mario Oliveri, poi l’avv. CosimoCosta, Presidente dell’IstitutoInternazionale di Studi Liguri hafatto una relazione sul progetto ela realizzazione del libro. Quindila presentazione ufficiale fattadal prof. Clario di Fabio,dell’Università degli Studi diGenova, che ne ha descritto lastruttura ed esaminato i singolisaggi, se ne riporta una sintesi.

Il primo è un articolo del com-pianto prof. Nino Lamboglia del1966, intitolato “Lo scavo e il re-stauro della Cattedrale diAlbenga” che ne descrive il ri-pristino all’aspetto medievale.Segue “Il monumento e i docu-menti” della dott. Josepha CostaRestagno: una puntigliosa ricer-ca e lo studio dei documenti dalMedio Evo ai nostri giorni. Dellastessa autrice “Il campanile: laricostruzione trecentesca” colpreciso elenco delle spese soste-nute dal 1393 al 1397. Del “no-stro” prof. Giovanni Puerari è“Il chiostro dei canonici”, capi-tolo difficile perché il chiostro èstato demolito nel 1900 e la do-cumentazione è scarsa. Segue diFulvio Cervini “Architettura escultura nel cantiere duecen-tesco”, di notevole interesse perl’importanza di ciò che è soprav-vissuto della Cattedrale all’apicedel suo splendore. Dell’ingegnerRiccardo De Maestri, anch’eglicome il prof. Lamboglia ormaisomparso, è un articolo pubbli-cato nel 1965 “Il campanile del-la cattedrale di Albenga”, sulrestauro e consolidamento avve-nuto contestualmente al restodell’edificio. Dall’architettura sipassa alla pittura col saggio diElena Rossetti Brezzi “La deco-razione pittorica medievale”,per la quale vale lo stesso di-scorso fatto per la scultura.Proseguendo sullo stesso argo-mento, si giunge a un dipinto dianonimo stimato del 1501:“Scheda per la Pentecosteall’altare del Santissimo” diGiovanni Romano; alla quale siaggiunge il saggio di Chiara Masi“La Pentecoste alla luce delleindagini tecniche”. Ancora perla pittura segue “Tavole e telesugli altari della cattedraletra Cinquecento e Ottocento”

di Massimo Bartoletti, ricerca as-sai interessante, perché la quasitotalità di questi dipinti (e deglialtari e sculture) col restauro del1966 sono “emigrati” in altrechiese o musei o depositi; un’ap-pendice a questo saggio è l’altrodi Daniele Sanguineti “Un di-pinto di Ludovico Mazzanti ela sua copia”. Il discorso sullapittura continua con “Le decora-zioni pittoriche ottocente-sche” di Lilli Ghio, delle quali siè salvata solo la volta della nava-ta centrale. Si torna alla sculturacon “L’arredo scultoreo rina-scimentale: ipotesi per una pri-ma ricostruzione” di GianlucaZanelli, seguito da “Un patrimo-nio disperso: l’arredo marmo-reo del Seicento e del Sette-cento” di Fausta FranchiniGuelfi. Rimanendo in tema, an-cora Daniele Sanguineti dedicaun saggio a “La scultura li-gnea”. Con “I codici miniati” diAnna De Floriani si passa all’ar-redo; questo è un articolo assaiinteressante: la Cattedrale pos-siede stupendi manoscritti ese-guiti fra il primo ’200 e il ’500. “Iltesoro della cattedrale” diRoberta Delfino descrive le nu-merose oreficerie e argenterie:Reliquiari antropomorfi, Calici,Pissidi, Ostensori, piccole Sta-tue, Croci astili, Pastorali e altrioggetti liturgici, generalmente inargento, spesso dorato. Si conti-nua con la musica: “Gli organidella cattedrale e la città fraTre e Settecento: Documenti diun rapporto privilegiato”, an-

cora di Josepha Costa Restagno;mentre Maurizio Tarrini conti-nua con “Organi e organari nel-la cattedrale” dove descrive lastupenda “cassa” dell’inizio del’600, nella quale nel 1840 è statoposto il “Grand’Organo Serassi”tuttora funzionante; completal’argomento Nicola De Liso con“La Cassa dei fratelli Botto e leantiche tipologie delle cassedegli organi rinascimentali inItalia”. Il saggio conclusivo è diMario Marcenaro “Restauro, ri-pristino e recupero esterno traOtto e Novecento: da AlfredoD’Andrade a Nino Lamboglia”.

La presentazione è stata pre-ceduta e seguita dal suonodell’Organo citato, da parte delM° Massimiliano Guido.

Numerosissimo il pubblicopresente alla cerimonia , allaquale è seguito un gradito rinfre-sco nel Palazzo Peloso Cepolla(Museo) offerto dall’IstitutoInternazionale di Studi Liguri.

Carlo Bertolino

Il dott. Guido Bertolaso, responsabile nazionale dellaProtezione Civile, mentre illustra i risultati e gli accorgi-menti adottati dal suo Ufficio per la salvaguardia delPatrimonio naturale e la prevenzione da catastrofi.

(FOTO SILVIO FASANO)

Il vicepresidente della Corte Costituzionale Prof. Giovanni Maria Flick ha intrattenuto il pubblico intervenuto con illustra-zione molto chiara e profonda su alcuni temi di carattere costituzionale e sugli aspetti della personalità umana, comela dignità. (FOTO SILVIO FASANO)

La copertina del libro.

«L’ALASSINO» 9Lunedì 17 Marzo 2008

Un mazzo di mimosa per Flora Tristan Quest’anno in occasione

dell’8 marzo mi recherò (per ilettori de «L’Alassino», mi sonorecato) simbolicamente nel ci-mitero di Bordeaux e sul monu-mento funebre eretto, come silegge sulla lapide, “alla memoriadi Flora Tristan, autricedell’unione operaia - i lavoratoririconoscenti”, deporrò (ho de-posto) il mazzo di mimosa cheogni anno dedico alle donne.

Nata a Parigi il 7 aprile 1803;morì di tifo a Bordeaux il 14 no-vembre 1844, a soli quarantunoanni.

Per questo mio omaggio pren-do spunto da un saggio conte-nuto nel numero 1 dell’ anno LXIIdella rivista Il pensiero mazzi-niano dello scorso anno e da al-cune biografie trovate su inter-net, in particolare quella diAntonia Bonomi intitolata“Flora Tristan. L’orgoglio e lafatica di essere donna”.

Forse qualcuno la conosceràquale nonna del pittore PaulGauguin, in Francia fu conosciu-ta e riconosciuta come “antena-ta del movimento femminista edel socialismo operaio”.

La sua “Idea” era racchiusa inun volumetto apparso il primogiugno del 1843 e riassunto innove paragrafi e aveva come finela costituzione dell’Union ou-vrière (l’unione dei lavoratori).

Il programma, di cui furonodiffuse migliaia di copie e alla cuistampa si provvide con una sot-toscrizione, prevedeva:

1. Organizzare la classe ope-raia a mezzo di un ‘Unione com-patta, solida e indissolubile;

2. Far rappresentare la classeoperaia davanti alla nazione daun difensore scelto dall’Unioneoperaia e da essa stipendiato,in modo che tutti possano chia-ramente rendersi conto del fat-

to che questa classe ha il suo di-ritto di esistere, e che questo de-ve essere accettato dalle altreclassi;

3. Protestare, nel nome del di-ritto, contro le usurpazioni e iprivilegi.

4. Far riconoscere la legitti-mità della proprietà della brac-cia: (a quel tempo in Francia,l’unica proprietà di venticinquemilioni di appartenenti alla bas-sa plebe erano le proprie brac-cia.)

5. Far riconoscere la legitti-mità del diritto al lavoro per tut-ti; uomini e donne.

6. Studiare la possibilità di or-ganizzare il lavoro nello stato so-ciale attuale (quindi niente rivo-luzioni.)

7. Costruire in ogni provinciaun Palazzo dell’Unione operaiadove si potrà avere un’istruzio-ne intellettuale e professionaleai figli della classe operaia e do-ve saranno accolti anche gli in-validi del lavoro nonché i vecchie gli infermi.

8. Riconoscere la necessità ur-gente di dare alle donne del po-polo un’educazione morale, in-tellettuale e professionale, inmodo che divengano gli agentimoralizzatori degli uomini delpopolo.

9. Riconoscere il principiodell’uguaglianza dei diritti trauomo e donna come unico mez-zo per costruire l’Unità del gene-re umano.

In sintesi l“Idea” di FloraTristan è l’auto-emancipazionedel proletariato, con l’abolizio-ne delle classi sociali ma senzarivoluzioni.

Flora Tristan era però già co-nosciuta nel mondo letterariofrancese dal 1838, per il suo rac-conto autobiografico LesPérégrinations d’une Paria matu-

rato durante i suoi dieci mesipassati in Perù alla ricerca del ri-conoscimento da parte della fa-miglia paterna. La condizioneoperaia peruviana la trasforma-no in una rivoluzionaria, una ri-belle che, preso atto anche dellasua condizione di donna op-pressa, decide di adoperarsicon tutte le forze per l’affranca-mento delle donne e dei più de-boli dalla schiavitù di mariti vio-lenti e padroni senza scrupoli.Lo stesso anno pubblicò anche ilromanzo a tesi sociale Méphis. Aconsacrarla fu tuttavia l’inchie-sta di etnografica sociale e poli-tica dell’Inghilterra del 1840, cheracchiuderà sotto il titolo diPromenades dans Londre. Inquesto vero e proprio saggio,scritto mentre era al servizio diuna nobile famiglia inglese comedomestica, Tristan passa in ras-segna il mondo operaio, la con-dizione femminile, l’educazione,la delinquenza e la prostituzionemettendo in evidenza non sololo sfruttamento degli operai edei bambini (fino a quindici oreal giorno di lavoro) ma anche ladisuguaglianza tra i sessi, pre-sente in quello che sembrava ilregno della tolleranza e dellaconcordia.

Del suo: «Rivendico i dirittidelle donne, perché sono con-vinta che tutte le sofferenze delmondo derivino dalla mancanzadel rispetto e dal disprezzo deidiritti naturali e imprescindibilidell’essere femminile», prese at-to anche lo scrittore MarioVargas Llosa che nel duecente-simo anniversario della nascitale dedicò il libro Il paradiso è al-trove.

Giuseppe CottaAssociato AMIsezione Savona

ANEDDOTI PATRIIdi Dante Schivo

Il tacere è stato caratterizzatocome una possibilità essenzialedel discorso. Chi vuol far com-prendere tacendo deve averequalcosa da dire. È vero!

Per atavica propensione gliAlassini hanno sempre pensatocosì. Questo postulato viene ri-proposto nei «Fatti Illustri diAlcuni Alassini Antichi» descrittida Gio.Batt.Fontana che in que-ste modeste note io cerco di ri-proporre sintetizzandoli.

«... è ben conveniente, che colmezzo del presente breve opusco-lo, io esponga alla considerazionedei miei concittadini le magnani-me azioni dei nostri illustri tra-passati, che sono giunte a mia co-gnizione, o per essere stato testi-monio, o per averne intesa la det-tagliata narrazione Da personeoneste e probe e perciò di fiduciagiustamente degne. E certo è benconveniente che si rialzi il moraledi questa generazione; in cui inogni dove non sì scorgono cheopre, che procedono dalle passio-ni abbiette e vili dell’egoismo, edel materìale interesse, per cuinon si sacrifica che ai pecuniarivantaggi, e non si estimano, e benanche da non pochi si sprezzanole sociali virtù, che sole possonorender felice, e lieto il consorzioumano».

Quest’opera, un tempo così sidiceva, esce a Genova nel 1854con i tipi di Gaetano Schenone ecome è spiegato nella “Prefa-zione dell’Autore” «Non vi è dub-bio che per l’insegnamento dellaumanitaria morale, cioè della mo-rale propizia al vero Comune be-ne. l’esposizione di esemplari fat-ti di illustri antenati, specialmentecompatrioti, non sia più validadella semplice esposizione deiprecetti». Ma com’era Alassio altempo di Gio. Batt. Fontana?

Perché questo nostro concittadi-no antico, sente la necessità di te-stimoniare la nobiltà di sentimen-ti che risplende nei detti pronun-ciati dalla bocca di persone sem-plici, non colte, anzi ingenue e na-turalmente generose?

Sarebbe desiderabile chenell’attuale stato di società, in cuinon si scorgono in ogni dove chegli effetti di un vile sentimento diegoismo, gli esempi degli antena-ti trattenettero la gioventù dall’im-beversi delle abbiette massime,che costituiscono tutta la moralesociale di varie famiglie, nellequali stoltamente si crede, che chipiù si dimostra spilorcio, tacca-gnatore e vile per interesse. sia piùastuto e stimabile. Astuto e stima-bile il codardo pittocchio? Qualeessere intelligente è su questa ter-ra più meritevole dell’universaledisprezzo! Coll’attingere le sueIspirazioni a fonte generosa puòessere l’uomo utile al suo Paese, eperciò rendersi dì onore. e di sti-ma giustamente Degno. Seguocon la testa e con il cuore le sto-rie insolite della nostra Alassio emi chiedo come, senza quegli uo-mini degni di “onore e stima” an-che se non colti o ingenui”, comepotremmo sopravvivere neiprossimi 100 anni? Non credopiù, come credevo, che la bellez-za salverà il nostro Paese. Anchese è un concetto che mi piacemolto; la verità è che non mi sem-bra che abbiamo più occhi e cuo-re e voglia per cogliere questa ve-rità. Abbiamo visto che la bellez-za, oltre ad un effetto di gioia, dàuna angoscia che non siamo piùin grado di reggere; e non riu-scendo più a difenderci dalla pro-vocazione del brutto e dell’il-logico ci accontentiamo dell’or-dinario.

Scrive il nostro autore: «Dopo

la rivoluzione di Genova del 1797l’Inghilterra dichiarò guerra allanostra Repubblica. Oltre ai legniregii di quello stato, infiniti pri-vati corsari inondarono ilMediterraneo, e fecero preda dimolti legni mercantili della rivie-ra di ponente fra i quali non po-chi di Alassio. L’audacia di que-sti corsari giunse tant’oltre cheardirono persino d’incrociaresull’isola Gallinara, che è, comead ognuno è noto, dall’ Alassinarada poco discosta».

Nella primavera del 1799 il“pinco” di Patron AgostinoForcheri, carico di mercanziapregiata caricata in Francia, fuassalito e catturato dai piratiInglesi lasciando Alassio nella di-sperazione. «Compatrioti, amici,cittadini: non inutili piagnistei evane ciarle. Ci vuole risoluzionee coraggio; io mi esibisco se mivolete assecondare riprendere-mo il Corsaro, che per mancanzadi vento, lentamente si allontanaverso il largo. La mia Brigantinaè pronta, facendo a palla e a mi-traglia giocare i quattro cannonicon la moschetteria lo costringe-remo ad arrendersi o, quanto-meno, ad abbandonare la suapreda con la mercanzia e i mari-nai alassini prigionieri» Il corag-gioso Capitano è l’alassinoGiuseppe Morteo.

Quando i pirati Maltesi eInglesi si accorsero che la bri-gantina armata dai giovani alas-sini, stava per dargli l’arrembag-gio, lasciano la preda che rimor-chiavano e a forza di remi e di ve-la si liberano dal conflitto. Ritor-na il Morteo allegro e vincitoresulla spiaggia di Alassio. Resti-tuisce il Pinco con tutta la mer-canzia e rifiuta “come ugualmen-te fecero i di lui combattenticompagni una vistosa oblazio-ne” che l’armatore e PatroneForcheri voleva offrire…

«Noi non femmo che il nostrodovere di buoni compatrioti».Queste furono le loro fervide pa-role.

Ma per meglio comprendere lamorale degli atti narrati ecco lasituazione di Alassio di quei tem-pi riassunta in alcuni fatti colle-gati alle date: anno 1789; Alassio,quantunque decaduta, aveva an-cora al servizio del suo commer-cio 70 Brigantini.

Anno 1797: ai 7 di settembrearriva in Alassio il proclama fa-moso di Carrega che invita gliAlassini ad unirsi ai Genovesi perdifendere la libertà. Anno 1798 ;Moglio ai 24 Luglio si costituiscein Municipio separato e crea isuoi Consoli nel Sindaco G. B.Porcella e Consiglieri FrancescoBogliolo e Domenico Bogliolo.Anno 1800: venuti gli Austriaci,essi smantellano i bastioni diAlassio e si portano via i cannonie le Porte della città.

Anno 1802 ; ha una popolazio-ne (la sola Alassio) di 7481 abi-tanti ed Albenga solo di 1861. E ilCantone di Alassio con 11 comu-ni (Moglio, Laigueglia, Rollo, S.Gio. Batta, S. Pietro, Conna, S.Bartolomeo, S. Lorenzo, S. Da-miano, Villarelli, S. Gregorio, S.Vincenzo, Capella soprana, Te-stico) ha una popolazione totaledi 14.534 abitanti, mentre quellodi Albenga con 34 Comuni formasolo 14.497 abitanti. (M.I.R Gallo)

Fedele al mio ragionare d’in-troduzione ho taciuto, lasciandospazio ai personaggi ai fatti e al-le date, solo perché avevo qual-cosa da dire. Mi sono chiesto, al-la luce del confronto, come fare-mo ad Alassio a sopravvivere fra100 anni e adesso voglio rispon-dere: dissipata la bellezza... ba-nale è la risposta: solo l’AMOREper Alassio ci può salvare.

Aneddoti Patrii 2 (Continua)

“Quei due passi…”Quanta creatività nell’arte di ar-

rangiarsi… si sa sull’argomento noiitaliani siamo dei veri maestri…sarà per questo che alcuni “bravicittadini” nella frazione Moglio han-no “studiato” come crearsi un par-cheggio per così dire “alternativo”.

Da molti mesi, quotidianamente,a qualunque ora, in Via Adelasiaall’altezza del civico n. 112 proprioin prossimità di una curva pericolo-

sa ed in piena corsia di marcia, no-nostante il cartello di “divieto di so-sta con rimozione”, ci sono par-cheggiate autovetture di ogni sorta,marca e modello, furgoni, fuoristra-da, grossi scooter, tali da costringe-re chi proviene da mare verso mon-te ad infrangere il codice della stra-da invadendo la corsia opposta,creando i presupposti per un graveincidente ed in tale eventualitàprendendosi anche il torto.

Nonostante i numerosi reclamiverbali alla Polizia Municipale checon una certa frequenza assegnacontravvenzioni di divieto di sosta,per i più svariati motivi, la rimozio-ne dei mezzi viene quasi sempre amancare.

Quei “cittadini modello” si ritro-vano così a pagare (quando non fan-no ricorso alla multa) una sorta dicanone-pedaggio per l’utilizzo del“parcheggio”, mettendo però a re-pentaglio ogni giorno la vita dellecentinaia di persone che non posso-no fare a meno di transitare in quelluogo essendo la strada principale.

Sono consapevole che nella fra-zione non è facile trovare un posto-auto nelle immediate vicinanze del-la propria abitazione (anche se la si-tuazione è notevolmente miglioratadopo la costruzione del nuovo par-cheggio a due piani), è anche veroche gli abitanti di Moglio si arran-giano come possono a parcheggiaresulla strada ovunque trovano unoslargo o una rientranza, cercandoperò di non creare gravi disagi o in-tralci alla circolazione e comunquesempre nel rispetto degli altri.

Mi rendo conto che la vita di oggici porta ad ottimizzare i tempi ri-sparmiando anche sui passi, quelloche non voglio accettare è la sensa-zione d’impotenza che mi scaturi-sce di fronte alla prepotenza di chisi arroga il diritto di decidere per lavita degli altri, calpestando ogni re-gola di civile convivenza, mancandodi rispetto verso chi suo malgradonon viene adeguatamente tutelato.

Ben vengano le legittime contrav-venzioni a “rimpinguare” le cassedel Comune, a condizione che siaposta come prioritaria la tutela e lasicurezza del cittadino.

Mi viene da pensare che, proba-bilmente se si agisse di più in tale di-rezione, attraverso la rimozione deimezzi in questione, “quei cittadiniesemplari” forse non avrebbero piùcosì tanta voglia di infrangere le re-gole, dato che “scarpinare” fuoricittà a recuperare il proprio mezzoa fronte di un verbale molto salato èben più scomodo che fare “quei duepassi” in più.

B G

ALASSIO: NUOVO DIRETTIVO ALLA BOCCIOFILA ALASSINA

Si sono svolte ad Alassio leelezioni per il rinnovo del diret-tivo della Bocciofila Alassina.Alla carica di presidente è statoriconfermato Adriano Garrone,mentre il nuovo vice è EzioSardo. Le altre cariche sono sta-te affidate a Luigi Sfregola (se-gretario), Giuseppe Barroero(tesoriere), mentre i consiglierisono Bruno Arosio, UbaldoLanteri, Nicola Marino, SilvanoNaso e Gabriele Roggero. Il so-dalizio alassino è da oggi impe-gnato nella organizzazione del-la tradizionale classica “Targad’oro”, che da quest’anno è sta-ta inserita addirittura nel calen-dario boccistico internazionale.La Targa d’oro Città di Alassio,la più prestigiosa e partecipatagara italiana di bocce della spe-cialità volo, che è giunta alla55esima edizione, si svolgerà il29 e 30 marzo. “Come tradizione– dice il presidente Garrone - lagara sarà a quadrette, senza vin-colo di società né di categoria,con possibilità di partecipareanche per le donne. L’altra gran-de novità è l’orario previsto perla finalissima: non sarà più la do-menica sera, ma si svolgerà in-vece nel pomeriggio alle 16 e 30.Ciò è stato possibile grazie allariduzione del limite orario di tut-ti i turni di gara a due ore. Si gio-cherà ad Alassio, con 50 campitracciati sul fondo del campo dicalcio comunale “Ferrando”, e aLaigueglia, Andora, Garlenda,Albenga, Ceriale, Borghetto

Samto Spirito, Loano e PietraLigure”. L’ultima edizione dellagara è stata vinta dall’AmatoriSassi di Torino che schieravaDaghero, Fassone, Idrame eFranzoni e che ha superato in fi-nale la Tubosider Asti conGamba, Ruscalla, Negro eBallabene. La speranza degli or-ganizzatori, visto il riconosci-mento alla gara di prova di livel-lo internazionale, è quella di su-perare il numero delle quadret-te iscritte lo scorso anno: 361,per un totale di 1.444 giocatori. Enon saranno meno di 5 mila lepresenze alberghiere tra atleti,accompagnatori, addetti ai lavo-ri ed appassionati, la gran partedei quali, come di consueto, ar-riverà dal Piemonte. “Ancorauna volta - dice il sindaco MarcoMelgrati – il binomio sport e tu-rismo sembra essere vincenteed efficace. Questa gara infattirichiama in Riviera migliaia dituristi ed appassionati, oltre agliatleti ed ai loro accompagnatori.Quest’anno poi l’evento sarà an-cora più trainante per l’immagi-ne di Alassio in quanto la provaè stata inserita nel calendarioboccistico della federazione in-ternazionale e saranno molti an-che gli stranieri che giungeran-no per l’occasione nella baia delsole”.

C. A.

L’A.V.A. esprime al Presidenteed al consiglio le più sentite feli-citazioni ed i migliori auguri.

DALL’AGNOLA E TOBLINI VINCONO

IL MEETINGDELLA GIOVENTÙGrande successo agonistico e

di pubblico per il Meeting Inter-nazionale della Gioventù, svol-tosi nel fine settimana adAlassio, ed intitolato alla memo-ria di Vera Marchiano, la “miti-ca” segretaria del Cnam alassinodei tempi d’oro.

La vittoria è andata a MatteoDall’Agnola ed a Emil Toblini, an-che se i ponentini sono stati bravied hanno ottenuto buoni risultatie piazzamenti. Da segnalare inparticolare il terzo posto dell’in-gauno Lorenzo Damonte (fra i ca-detti) e l’ottavo di Rodolfo DiLaghi (negli junior). Per gliAlassini belle prove di Elisa e LucaLazzaroni ed Eldorado Pisano.

Questi i risultati del MeetingInternazionale di Alassio.

Optimist Junior: 1) MatteoDall’Agnola (CV Malcesine), 7; 2)Francesco Rebaudi (YC Genova),13; 3) Angelo Gasparini (CV LaSpezia), 25; 8) Rodolfo Di Laghi(CN Albenga), 35; 11) ManueleRuaro (id), 43; 18) Laura Selvaggio(id), 57; 28) Claudia Damonte (id),88; 32) Luca Lazzaroni (CnamAlassio), 94. Cadetti: 1) Emil To-blini (CV Malcesine), 4; 2) Fe-derico Fornasari (Garda Salò), 4;3) Lorenzo Damonte (CN Alben-ga),7; 9) Edoardo Pisano (CnamAlassio), 18; 18) Gabriele Somma-riva (CN Albenga), 33; 19) ElisaLazzaroni (Cnam Alassio), 37; 24)Giacomo Fiore (id), 46; 25) Mar-gherita Monticelli (id), 47; 26) Isa-bella Maiellano (id), 49.

Claudio Almanzi

LUTTI CITTADINI, NECROLOGI

«L'ALASSINO»10 Lunedì 17 Marzo 2008

ATLETICA

NUOTO - INTERREGIONALIUna serie di brillanti risultati

hanno caratterizzato le trasfertedegli atleti della Ge.sco NuotoAlassio nelle prime due tappedell’Incontro Interregionale diNuoto Circuito Ligure-ToscanoCSI svoltosi il 9/12/07 alla Spezia eil 24/2/08 a Pontedera.

I risultati della prima tappa:Barbero Matteo 2° 25rn, BriozzoDaniele 2° 50sl e 2° 100 rn, Brioz-zo Serena 1a 100 rn e 3a 50 sl, Ca-nobbio Sebastiano 1° 25 ds e 2°25 sl, Cardi Giulia 3a 50 ds e 4a 100sl, Cardi Matteo 2° 25 df e 4° 50 sl,Cottardo Matteo 2° 50 ds, LanteriSofia 2a 50 ds e 3a 50 sl, LeoFederica 2a 50 ds e 2a 50 sl, LosnoAndrea 1° 50 sl e 1° 100 rn, LosnoMarco 1° 50 sl e 2° 50 rn (a 1 centdal primo), Puliga Giulio 3° 50 dfe 3° 100 sl, Robba Nicolò 2° 50 dse 2° 50 sl, Schivo Emanuele 4° 50ds, Usanna Federica 2a 100 rn e 3a

50 sl.I risultati della seconda tappa:

Barbero Matteo 2° 25 rn, Briozzo

Daniele 2° 50 df e 2° 50 rn, BriozzoSerena 2a 50 sl e 2a 100 rn,Canobbio Sebastiano 1° 25 sl e 2°25 rn, Cardi Matteo 1° 25 df e 2° 50ds, Cottardo Matteo 2° 50 ds e 3°100 sl, Lanteri Sofia 1a 25 df e 1a 25sl, Leo Federica 1a 100 sl e 2a 50 ds,Losno Andrea 1° 50 rn e 1° 100 sl,Losno Marco 1° 50 rn e 1° 50 sl,Puliga Giulio 2° 100 ds e 3° 50 df,Radici Andrea 1° 25 rn e 4° 50 ds,Robba Nicolò 1° 50 ds e 2° 50 sl,Schivo Emanuele 3° 50 ds,Valvassori Theodor 4° 25 ds.

Anche gli altri atleti presenti: DePaoli Matteo, D’Urbano Valeria,Moirano Gabriele, Pozzo Chiarae Taverniti Gaia hanno ottenutodei buoni piazzamenti in classifica.

I ragazzi allenati da CristinaPallini hanno ancora tre impor-tanti appuntamenti: 30 marzo LaSpezia, 20 aprile Massa, 18 maggio(finale) Aulla, prima dei Campio-nati Nazionali CSI che si svolge-ranno dal 5 all’8 giugno a LignanoSabbiadoro.

VELAAlassio Winter Cup - 5a tappa

16-17 febbraio 2008

Uka Uka campione d’invernoSe tradizionalmente con cam-

pionato invernale si vuole indica-re un circuito invernale di allena-mento per le classi coinvolte,quello di Alassio si è sempre sa-puto distinguere per numero equalità di equipaggi. Ma quest’an-no l’Alassio Winter Cup si segnalasicuramente per l’elevato livellodegli equipaggi che vi hanno pre-so parte, per il numero di regatedisputate, per le condizioni me-teo-marine in cui si sono svolte letappe.

Un’unica tappa si è conclusa amani vuote, la prima per mancan-za di vento. Le altre quattro han-no quasi sempre offerto un riccobottino di prove e occasioni pertestare equipaggi, allestimenti ebarche.

Ancora una volta il CircoloNautico al Mare di Alassio ha mes-so all’opera i suoi volontari, soci econsiglieri del circolo che con unapassione unica seguono con dovi-zia ogni singola fase dell’organiz-zazione della regata. Una citazio-ne particolare per il team affiata-tissimo che in pochi minuti spes-so in condizioni se non estreme,quasi sempre d’emergenza, spo-stano boe e campi di regata per ot-timizzare e assecondare le bizzedi Eolo.

Tornando all’Alassio WinterCup, la quinta tappa chiude conun bottino di cinque regate, didue giorni certo freddi, a trattifreddissimi, ma con uno splendi-do sole e un vento di discreta in-tensità anche se un po’ variabilenella direzione.

Ottime condizioni dunque permandare in acqua in 20 Melges 24iscritti.

Tornano dagli States Uka Uka diLorenzo Santini, timonato da Lo-renzo Bressani; e Audi GiacomelRacing Team di Riccardo Simo-neschi.

Tornano in acqua dopo una bre-ve sosta anche le due barche “tar-gate” CNAM Alassio: Online Sim –Firebolt di Carlina Ubertalli timo-nata da Roberto Martinez e AlfaSpider dei Fratelli Pavesio timona-ta da Gabriele Benussi. Tra gli“Alassini” confermati anche An-drea Magni su Conte of Florence,Beppe Zavanone su Point Break eGianluca Grisoli su Magie.

Torna anche Alina di MaurizioAbbà, timonata da Luca Valerio.

Esordio per Eta Beta di Paolo

Testolin che affida il timone delnuovo Eta Beta a Gianni Giordo ela tattica a Francesco Ivaldi.

Fitta la presenza d’oltre confinecon,accanto a new entry daGermania e Austria, gli ormai fe-delissimi svizzeri di Poison Rougedi Jean Marc Monnard e di “ZeroTwo”di Michael Good; gli svedesidi Rocad Racing di IngemarkSundsted.

Ma la due giorni alassina è tuttanel segno di Gianni Catalogna, delsuo Hurrigane timonato da Alber-to Bolzan: tre secondi piazzamen-ti e un terzo posto gli valgono lavittoria della tappa davanti nien-temeno che a Uka Uka che devescartare una BFD della prima pro-va di sabato.

Terza, inossidabile, Alina comesempre regolare nella resa e per-fetta con vento “pesante”. “La bar-ca è nuova e ha ancora bisogno diqualche messa a punto, ma ci sia-mo quasi” confessa Luca Valerioai microfoni di Luca Bontempelli.

Di certo non sono mancate leplanate e, nonostante il freddopungente, il volto dei regatanti aterra è di quelli che da solo giusti-fica ogni sforzo organizzativo eagonistico.

Mentre le barche vanno all’alag-gio classifiche alla mano si tiranole somme dell’intero campionatoinvernale: 5 tappe, quindici provee ovviamente una classifica gene-rale: “Campione d’Inverno” è UkaUka di Lorenzo Santini ovverol’equipaggio da battere nella pros-sima stagione con Lorenzo Bres-sani al timone e Bruni, Michetti eFrancesca Prina on board.

Secondo posto per RiccardoSimoneschi su Audi Racing Team;davanti ad Alina (si allegano leclassifiche di tappa e generale)

Se come dicevamo l’invernale èun allenamento, d’ora in poi si fasul serio. Tra quindici giorni ilcarrozzone dei Melges 24 si spo-sta a Scarlino (Argentario) per laprima tappa del circuito VolvoCup, un circuito e una stagionedavvero unica: la più intensa maivista in Italia.

Classifiche suwww.cnamalassio.itInterviste e immagini su www.sailrev.tv

C.N.A.M. ALASSIO

ALASSIO PORTO APERTOdi Dante Schivo

LIBRI-RIVISTE-VHS-CDGettarli dispiace, però il posto che occupano serve.

Che fare?Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.

Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore

dell’A.I.R.C.Recuperi spazio, procuri piacere ad altri

e aiuti la ricerca sul cancro.Associazione Volontari Baia del Sole

Le operazioni di carico e scari-co erano, nel porto di Alassio, fa-cilitate dalle condizioni atmosfe-riche, dalle condizioni del mare e,stranamente, si otteneva il piccomassimo di traffico mercantiledelle piccole imbarcazioni (gun-dure ciazzine) che collegavano ifondachi della riva con le naviall’ancora, proprio nei mesi in-vernali. E questo per il perduraredei venti “aquilonari”che rende-vano inagibili molti approdi, manon quello alassino. Con il ventodi Tramontana forte le acque lito-ranee alassine sono quiete e per-mettono ai bastimenti di “accor-ciare” la caluma dell’ancora e ap-prossimarsi alla spiaggia. Le“gundure ciazzine” (alle quali i ca-pibarca alassini di solito davano

il nome della loro moglie) pote-vano, lasciata la riva, raggiungerela nave all’ancora senza quasi re-mare, sospinte, com’ erano, dalleraffiche del vento del Nord e al ri-torno erano rimorchiate a rivadalla forza manuale della ciurmadi terra concentrata (anche conl’uso della “cengia: attrezzo inuso tra i “reordi” per tirare le ci-me delle reti a strascico da terra)sulla “parmara longa” la lunga ci-ma che, nella fase di approccio,avevano, senza sforzo alcuno di-steso in mare per rimanere colle-gate alla riva (come un cordoneombelicale). Era in definitiva usa-to il sistema “vai e vieni” che siusava per caricare botti o altromateriale galleggiante in zattere.Infatti per le grandi botti conte-nenti i vini della Sardegna, dell’El-ba,o di S. Maura o di Marsala siusava appunto il “rudeu a danda-livello.” sistema molto efficace di“va e vieni” che collegava tramiteuna robusta cima il bastimentoancorato in rada con la zonaspiaggia che lo fronteggiava e do-ve i “caricatori e/o i ricevitori”avevano il loro scalo. Le grandibotti piene di vino, scaricate inmare dove, opportunamente gal-leggianti, venivano, intervallan-dole debitamente, legate ad unarobusta “cima” e tirate a secco.Sulla battigia. veniva sciolto il no-do e fatte rotolare sulla sabbiadella battigia e del lido come su diun “dolce” piano inclinato. Inidioma ligure “parlau” (nodo Par-lato) era la voce che: caratteriz-zava un nodo particolare che per-metteva di bloccare le botti (o ifardelli galleggianti)durante iltragitto in mare e di sbloccarle ariva senza l’uso del coltello e sen-za in alcun modo comprometterel’integrità della cima di tonneg-gio. n nodo “parlato” era facile dafare e da sciogliere e consentivadi usare la “parmara” (cima ditonneggio) nel comune “va e vie-ni” tra i bstimenti e la rada senzadifficoltà. Nessuno ad Alassio hamai pensato di costruire dighe, odi erigere moli frangiflutti perchiudere o riparare artificial-mente una zona di mare per far-ne un porto commerciale. Il por-to aperto funzionava alla perfe-zione e le soste delle navi eranoadeguate ai ritmi del tempocommerciale di allora e difficil-mente, per dirlo con termini del“contratto di noleggio”, entrava-no in “controstallie”.

Sul finire del ’700 il molo che di-fendeva, l’accesso al mare davan-ti al forte S. Michele di Alassio erastato di poco rinforzato tanto cheracconta sempre il Fontana a pro-posito della difesa. da parte deimiliti della Guardia Nazionalealassina, di alcune navi ancoratenella prossimità del lido che gliInglesi stavano assaltando: «Si fe-cero, con botti e sacchi d’ arena.

dei trinceramenti sulla punta delmolo, a diritta e a sinistra dellostesso. Si guarnì con i soldati il ba-stione... si riprese sotto il comandodel Capolegione Antonio Rebeccala fucilata dalla parte del molo piùprossimo alle filucche che le scia-luppe degli Inglesi stavano abbor-dando»

Il molo in questione fu ulterior-mente difeso con grandi massicaricati su capaci “bette” (zattereche venivano affondate insieme algrande ,scoglio che trasportava-no) e allungato; ma solo verso il1865 fu dotato di una piccola ca-sermetta dove alloggiavano i“Preposti” (Finanzieri) e sul finiredello stesso anno sul lato diPonente del molo vicino alla sca-letta d’accesso via mare, fu co-

struita la “casa della Sanità Marit-tima” (edificio ben più grande diquello dei finanzieri) dove, comein tutti i porti del mondo, le naviin arrivo, prima di dar inizio allepratiche commerciali (si certificacon UIR “(Notice of readiness)Una Lettera di Prontezza ai Carica-tori o Ricevitori dello scalo marit-timo in questione, che la Nave èpronta a Caricare o Scaricare (o aimbarcare o sbarcare Passeggeri)nei termini previsti dal Contratto diNoleggio”; devono aver ottenutola “libera pratica sanitaria”.

Con la Casa della Sanità e la ca-sermetta dei Preposti, Alassio di-venta un porto commerciale atutti gli effetti. Scriveva B. Secon-do (Capitano Marittimo) nell’A-gosto 1920: «Ho visto la Spiaggiadi Alassio in condizioni affatto op-posto a quelle attuali, ossia la par-te a levante del molo più lunga epiù ricca di sabbia di quella di po-nente, tanto vero che è proprio aPonente del Molo che fù costruitala Casa della Sanità, perché soloda quella parte vi si poteva acce-dere, senza scendere a terra e senon ricordo la costruzione dellaCasa della Sanità, ricordo di avervisto, da quella parte:- un recintodove entravano i cannotti di bordoche venivano a prendere pratica.

E il 17 Agosto 1920 un altro au-torevole Alassino di quel tempo,proseguiva: «Sessant’anni fa i no-stri nonni e bisnonni, tutti uominidi mare,decisero di assestare almeglio il molo e di prolungarlo,non temettero punto che tale lavo-ro avesse da rovinare la spiaggia one turbasse, diciamo così, la sim-metria. Si accinsero così con fedeall’opera e l’esito fu eccellente. Siscongiurarono le mareggiate chedapprima sfogavano le loro ire en-tro i vicoli e persino nell’unica viadel paese: la spiaggia si estesemaggiormente e il molo si trovòquasi per metà aIl’’asciutto in untempo abbastanza breve. Valgaancora il fatto che possono atte-stare molti alassini più giovani dime: il fondale, a capo del molo,vent’anni o trent’anni fa era note-vole.

Chi non ricorda la famosa “sotta“tre metri circa) sotto lo scoglio piùalto? E il fondo sotto lo “scoglio delBeghin” e quello più ampio e peri-coloso dello scoglio della “Ga-lera”? Esistono ancora questi fon-di? Forse che la spiaggia non si èestesa un po’ di più quando la pun-ta del molo diroccata del tutto, siarrotondava prolungandolo di dueo tre metri?

E chi non ricorda le lance e i goz-zi dei bastimenti approdanti perprendere pratica, accostarsi allascaletta di ponente più vicina allaspiaggia? Ora da molti anni questascaletta è a secco. Questi sono i fat-ti! Chi lo nega è in malafede.»

Alassio Porto Aperto 9

Abbiamo colto il titolo dalSecolo XIX del 24 febbraio u.sc.L’alassino Emanuele Abate, neiCampionati Assoluti di atleticaindoor, svoltisi a Genova il 23febbraio u.sc., ha vinto, pur es-sendo influenzato, la gara dei 60metri ad ostacoli, meritando il ti-tolo di Campione italiano del

2008… “uno splendido Abateche perde la possibilità di parte-cipare ai Campionati Mondiali diValencia solo per pochissimo”.

L’Associazione Vecchia Alas-sio interpreta la gioia dei moltiAlassini e augura all’atleta delnostro paese ancora molte vit-torie.

“A GENOVA BRILLA LA STELLA DI ABATE”

PICCOLI ARTISTI CRESCONO(segue da pagina 7)

della Polizia di Stato, l’Artista Bin-ny Dobelli, il Presidente dell’A.V.A.Sig. Cavedini (che ci ha ospitati)e… persino la Banda!!!

C’era un ricco e goloso buffet of-ferto dall’Amministrazione Comu-nale a cui abbiamo donato unosplendido e gigantesco quadroche… speriamo di vedere espostoin una delle innumerevoli Sale delPalazzo.

Noi bambini siamo stati fieri edorgogliosi del nostro lavoro: i qua-dri erano pressoché perfetti, ric-chi di colore ed esprimevano tut-to il nostro Amore per la pittura, lapassione e l’ammirazione per igrandi Artisti.

È stato veramente emozionante,oltre che gratificante, vedere comele nostre opere venivano ammirateed apprezzate non solo dai nostriparenti ed amici, ma anche da unamoltitudine di persone sconosciu-te… quanti complimenti abbiamoricevuto per il nostro impegno!

Il nostro giocare con pennelli e

colori ha trasformato la Sala Car-letti in una grande tavolozza vario-pinta, dove ogni colore esprimevauna sensazione e trasmetteva al vi-sitatore intense emozioni.

È stato piacevole interagire con iragazzi di Alassio, tra noi si è subi-to creata un’atmosfera di recipro-ca collaborazione e allegria, così cisiamo sentiti più uniti a loro e…vincenti!

Inoltre, noi alunni di Moglio, ab-biamo esposto alcune tazzine dacaffè che avevamo dipinto e deco-rato durante il laboratorio di cera-mica…tutti gli adulti si sono stupitidella nostra precisione e bravura…insomma per noi “piccoli artisti” èstato un avvenimento sorprenden-te, stimolante ed esaltante!

Ringraziamo di cuore tutti colo-ro che hanno collaborato e contri-buito alla realizzazione di questosplendido progetto.

Gli alunni della classe 5a dellaScuola Primaria di Moglio

CARLO TOMAGNINI1934 - 2008

Il nostro amico Carlo non c’èpiù. La sua repentina dipartita halasciato nella costernazione oltreche la famiglia un’intera città, no-nostante le divergenze di ambitopolitico. Nato a Savona nel 1934,ha vissuto ad Alassio fin da bam-bino e per Alassio ha sempre nu-trito un amore viscerale. Da gio-vane è stato fra gli animatori delneonato Muretto. Entrato in poli-tica è stato fra i primi a proporre iltrapianto delle palme anziché ab-batterle, poi (lo hanno riportatomolti quotidiani) ha fatto veniread Alassio la Banda Americanapiù volte e la portaerei Indi-pendence, nonché una troupe delCarnevale di Rio, ha intitolato igiardini ex Ferrero a CharlieChaplin e fatto eseguire il relativomonumento bronzeo, ha organiz-zato il ritiro della Nazionale diCalcio nel 1982 che poi vinse ilCampionato del Mondo, e una ga-ra di velocità per schiacciasassiguidati da piloti di Formula 1. Èstato assessore al Turismo delComune di Alassio dal 1975 al1984 e Provinciale dal 1985 al1995, quando ricopriva questa ca-rica si è adoperato per far allesti-re mostre di artisti alassini nellavasta e bellissima Sala di rappre-sentanza del Palazzo della Pro-vincia, opera del celebre architet-to Pier Luigi Nervi.

Il 7 dicembre scorso ha merita-tamente ricevuto “L’Alassinod’oro”, se ne è dichiarato conten-tissimo (Vedi “L’Alassino di gen-naio”).

La stima e l’affetto dei suoi con-cittadini è testimoniata dalla stra-bocchevole partecipazione aisuoi funerali. L’A.V.A., della qualeè stato socio, si unisce al cordo-glio e porge alla moglie signoraMarisa, alla figlia Matilde e al figlioMassimo le più sentite condo-glianze.

• • •

Carissimo Carlo,Desidero esprimere un mio

pensiero per poterTi salutare esoprattutto ringraziare per i mo-menti belli che di conseguenza di-ventavano emozionanti da foto-grafare....Erano ,quei momenti, ilrisultato di tanta Tua fatica e pas-sione che impiegavi per poter ar-rivare allo scopo del tuo hobbyprincipale: amare, rendere positi-vamente famosa e anche difende-re la Tua Alassio. Come ogni film alieto fine, lo scopo lo raggiungevie si concludeva con un Tuo sod-disfatto sorriso e nient’altro. Conquesto Tuo sorriso finale voglioricordarTi e sono certo di esserein grande buona compagnia.Addio, Carlo.

Dal Tuo amico Silvio Fasano

• • •

Ricordando Carlo TomagniniEra veramente il “C.T.” di Alas-

sio: ha vissuto in - e - per Alassio. Una vita piena,colma di passione

per il suo lavoro,che era anche lasua missione e cioé propagandarela bellezza , la calda atmosfera e lasimpatica accoglienza che offrequesta nostra unica città benedet-ta da Dio per la sua Natura, ma nonsempre amata da chi ci vive o la go-verna La notizia ferale del suo so-praggiunto e inaspettato sonnoeterno (un fulmine a ciel sereno pertutti) l’ho sentita come un pugnonello stomaco,anzi come il morsorovente di una tenaglia che mi stes-se strappando un pezzo di carnedal corpo.

Un dolore misto a paura quasiche dietro l’angolo della strada cifosse un burrone aperto pronto in-ghiottirmi; un attimo di smarri-mento totale, una vertigine im-provvisa tanto era incredibile lanotizia! Il pensiero è ricorso allapreghiera... requiem... in questimomenti solo la Fede sorregge econsola.

Non enumero qui le molte cosebuone fatte da Carlo, altri lo hannoscritto su la Stampa e lo faranno an-cora meglio di me; voglio solo direche avrò sempre un ricordo tangi-bile di questo amico anche perchédi fronte a casa mia in fondo a viaCavour ci sono due palme che stan-no crescendo e cresceranno per al-tri cent’anni e più, piante che furo-no messe a dimora da Carlo quan-do era assessore al verde pubblico.

Queste palme mi saluterannosempre quando uscirò di casa edin esse io saprò vedere quel sorri-so fraterno che ci scambiavamoCarlo ed io quando ci incontrava-mo per strada suggellando la no-stra amicizia con un ciao o unastretta di mano.

Silvio Viglietti

Lunedì 17 Marzo 2008 «L’ALASSINO» 11

LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI

LAUREANO MAURINell’ultima settimana dello

scorso febbraio è deceduto aSanta Corona di Pietra LigureLaureano MAURI di anni 83

Gli amici più cari ne ricordanol’onestà e i meriti di tutta una vitae porgono, con L’AssociazioneVecchia Alassio, le condoglianzealla vedova, Signora Lina, al figlioprof. Gian Marco ed alla famiglia.

A otto anni dalla prematurascomparsa della sua amata Linda, èmancata all’affetto dei suoi cari edopo una vita dedicata al lavoro e al-la famiglia la cara PAOLINA.

Al cordoglio del Socio e amicoFrancesco Gennaro che con amorel’assistette in questi anni, alla signo-ra Gianna che con dedizione e pro-fessionalità la coadiuvò. Ai parenti ea quanti le vollero bene, vadano lepiù sentite condoglianze dell’Asso-ciazione Vecchia Alassio.

PAOLA SCHIVOVED. PELLE

Si è addormentata, e nel sonnoha ritrovato Domenico, l’amatomarito che il Signore aveva chia-mato tre anni fa. Mancherai a tutticoloro che ti conoscevano.

Ma… non pensare che il tuo sor-riso si sia smarrito solo perché letue labbra non sorridono più, per-ché è dentro a te che vive insiemeal tuo cuore; non pensare che lebraccia siano leggere prive dellavoglia di abbracciare perché orastanno abbracciando DIO; non pen-sare che i tuoi occhi non hanno lu-ce perché ora quella luce che hai ri-splende nelle stelle; non pensareche la tua anima sia sola, sofferen-te, pensierosa, perché ora sta cor-rendo in silenzio verso un orizzon-te di luce; non pensare che il tuocorpo ora stia sentendo freddoperché è riscaldato da un fuoco dipassione che puoi trovare nellepersone che ami, e hai amato; nonpensare che le tue mani non voglia-no vivere perché ora sono ferme ,ma solo aspettano che siano preseinaspettatamente; non pensareche il tuo nuovo mondo sia buio,ma solo che alla fine di un tempo-rale c’è sempre l’arcobaleno – Tivogliamo bene mamma.

Saranno le piccole cose i ricordi,i momenti sereni, l’allegria. E anchese ora sembra impossibile, saran-no proprio questi ricordi a dissipa-re il dolore e a riportare il sorrisonella nostra vita. Vicini nel ricordo

I figli Giorgio e Franco

EUGENIA GORIVED. RAVERA (GINA)

Il 19 febbraio u.sc. è mancatain Alassio Pina Guidi in Avellino.

Da molti anni “alassina”, eraapprezzata per la sua bontàd’animo e per l’attaccamento al-la famiglia e al lavoro. Ne dannoil triste annuncio il maritoCostantino, la sorella, i cognati ei nipoti.

Anche l’Associazione Vec-chia Alassio si unisce al cordo-glio per la perdita della caraPina e porge le sue condoglian-ze alla famiglia.

GIUSEPPINA (PINA)GUIDI IN AVELLINO

AnniversariCAV. UFF. BRUNO

BELGRANO1978 - 2008

Nel 30° Anniversario della scom-parsa, Marisa ed Antonella Lo ri-cordano con immutato affetto.

DOMENICO (DOMINGO) NATTERO1988 - 2008

Con la ragione il tempo passatoè di venti anni, per il cuore il tem-po sembra essersi fermato in quelgiorno in cui chiudesti gli occhi eper concludere la tua semplicema esemplare esistenza lasciastila vita, la tua, non certo la nostra.Mi manca tanto di te: il tuo di-scorrere pacato di uomo saggio,misurato, giusto, i tuoi dissensimuti eppure più eloquenti di milleparole, l’educata cordialità, la ri-pugnanza per ogni maldicenza, gliequilibrati suggerimenti, sempreper qualcosa, mai contro qualcu-no, da vero maestro di onestà e divita. Alla luce di come va il mondo

sebbene abbia percorso con te unbuon tratto di strada, ho ogni gior-no la conferma che il nostro tem-po è stato comunque troppo bre-ve. Per me sei stato unico, indi-menticato, e indimenticabile. Èstato fantastico avere il tuo affet-to, impossibile non averlo ricam-biato. Riposa nella meritata sere-nità che ci hai sempre dispensatoe che ora più che mai certamenteti circonda. Ti vedo assieme amolti altri volti cari e non riesco adominare il rimpianto e ed a re-primere questa lacrima triste chescivola piano.

GIANNINA LARGHIVED. GROPPELLI

6/3/2007 - 6/3/2008

Parole, momenti, gesti, colorimi ricordano con rimpianto infini-to la vita passata insieme. E tu, an-che ora che da un anno sei lassù,nei cieli lontani vicino a Dio, rima-ni, ti prego, per sempre accanto ame ed a Maurizio

La tua Clementina

NINA MAGGIMarzo 2007 - Marzo 2008

20 Marzo 2007… e ora siamo aMarzo 2008. È passato un anno. 12 me-si, ben 366 giorni.

Alcuni momenti sono volati via, trale mille cose da fare, altri sono statilenti e dolorosi, altri ancora ricchi diricordi pensieri ed emozioni, ed altrisemplicemente e miracolosamente fe-lici.

Molte sono le parole che si ascolta-no e che vengono dette in queste si-tuazioni, molte le espressioni dei vol-ti, amici e sconosciuti, che spesso an-cor più trasmettono di quanto la voceè in grado di dire. Ma non ci sono pa-role, e non ci sono espressioni, per de-scrivere tutto quello che è stato il no-stro mondo, da quando, quella matti-na, ci siamo salutati. Non un “addio”ma un “arrivederci”, perché nientemuore, ma tutto si trasforma.

Tu, bruco, sei riuscita a trovare,dentro di te, la forza e il coraggio perlasciarti trasformare in farfalla e perpoter finalmente tornare a volare conl’uomo della tua vita, nel cielodell’eternità.

E noi, pur rimanendo a terra, abbia-mo potuto assistere a ben due mira-coli: il miracolo dell’amore, che nonha né limiti né confini, né di tempo nédi spazio. L’amore che ha legato insie-me te e il nonno Mario, dal primoistante in cui vi siete visti, per tutta lavita, e oltre la vita stessa.

Il nostro amore per voi, che ci com-muove, e ci fa sorridere, con una lacri-ma sul viso, quando sfioriamo con lamente o con gli occhi, qualcosa di voi.

E il miracolo della vita, che fa sì chedopo qualsiasi situazione ci possarialzare ed andare avanti, perché ”lavita continua”. Il tempo scolorisce i ri-cordi tristi e dolorosi, quasi appenaaccennati con matita leggera, ma scal-fisce indelebilmente, come a voler in-cidere nel diamante, l’amore e la gioiache ha unito le persone. Per questoriusciamo a ricordare, e ricordare ètutto quello che possiamo fare.

Dopotutto, le persone esistono solose esistono per qualcuno, e voi esiste-te e continuerete ad esistere per sem-pre nella nostra memoria.

Esistete quando parliamo di voi,quando guardiamo qualche fotografia,quando in campagnia raccogliamofrutti di piante che avete ancora pian-tato voi, quando troviamo qualcosa divostro (e accade molto spesso, vistoche siamo sommersi dalle vostre co-se!), quando vediamo due farfalle o dueuccellini, che, insieme, si avvicinano anoi, e si fermano lì, a guardarci…

Qualsiasi descrizione non sarebbein grado di riassumere quello che era-vate; voi siete stati prima di tutto unacoppia, e il vostro amore vi ha riunito,attraverso l’universo, e alzandovi dal-la terra fino al cielo. Un ciondolo cir-colare, diviso in due semicerchi, loavete sempre portato al collo, unaparte ciascuno.

Sopra c’era inciso: “Divisi ma” e“sempre uniti”… c’è bisogno di ag-giungere altro?

PAOLO GALASSI 25/2/2007 - 25/2/2008

Un anno è passato: il dolore edil vuoto sono incolmabili, ma il fi-lo non si è spezzato; l’amore nonsvanisce mai. Anna, Andrea eBeatrice ricordano Paolo a tutticoloro che gli hanno voluto bene.

RENATA AVERAME 24/3/2007 - 24/3/2008

È trascorso un anno da quandoci hai lasciati… ma il tuo sorriso eil tuo ricordo continueranno ad es-sere dentro di noi.

Tuo marito Franco, la figlia Annacon Marco, i famigliari e gli amici.

MESE DI FEBBRAIO 2008ALBARELLO Pierina anni 87ALTOMONTE Giovanna anni 67COLIC Marija anni 71DANESI Victor Ugo anni 78ENRICO Mafalda anni 83GLEONEC Renee Marie anni 88GUIDI Giuseppa anni 84MARAFANTE Stella anni 91MINGOIA Giovanni anni 78MOIRANO Tullio anni 84MORARI Dazio anni 68OLIVERI Maddalena anni 88PACCHIONI Ersilia anni 82SCHIVO Paolina anni 97TOMAGNINI Carlo anni 73

L’A.V.A. da queste colonne espri-me ancora una volta le più sentitecondoglianze ai loro familiari.

Nel mese di febbraio si sonosvolte alcune iniziative rivolte al-la terza età che ribadiscono comesiano prioritare, per la GE.S.COSpa, tutte quelle attività che sap-piano coinvolgere oltre gli anzia-ni dei corsi in palestra ed in pi-scina e del centro ricreativo“Argento Vivo” anche tutti i “gio-vani” della città.

Martedì grasso la GE.S.CO Spa.ha organizzato un pomeriggio difesta e puro divertimento alCentro Anziani con il karaoke , iballi, le maschere e le classichebugie che hanno addolcito permolti i ricordi di quando più gio-vani il Carnevale regalava ancheveri momenti di spensieratezza

ed allegria sfrenata. Proseguendo, il penultimo ap-

puntamento con il cardiologoDott.Bellotti nell’ambito dellamanifestazione “5 incontri saluta-ri” che ha visto la partecipazionesempre numerosa a riprova chela formula di svolgere gli incontriin un ambiente informale come ilbar sia stata la più appropriata

per avvicinare tantepersone a parlare e con-frontarsi con altri suproblemi legati alla sa-lute di questa delicatafase della vita.

Ma non ancora stan-chi i “giovani” pimpantie svegli si sono ritrova-ti giovedì 21 febbraiopronti per la prima gitadi stagione. La meta èstata la città di Pisa cheha regalato al gruppouna giornata di sole,una guida che ha ac-compagnato il gruppotutto il giorno alla sco-perta della città dietrola famosa piazza e unottimo pranzo toscanoconcluso con i classicicantuccini e vin santo.

Il calendario di marzovede la conclusionedella rassegna “5 incon-tri salutari “venerdì 7marzo, le grandi tombo-late del martedì al

Centro Anziani, una gara di nuotocon gli anziani Novara.

Nei primi giorni di aprile è pre-vista la seconda gita, il program-ma sarà a disposizione già dal 10marzo presso la segreteria dellaPiscina e al Centro Anziani di ViaPiemonte.

GE.S.CO SPA

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«L'ALASSINO»12 Lunedì 17 Marzo 2008

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Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazioneentro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne

«L’Alassino» del mese successivo.A.V.A.

GITA A PISA MeteorologiaAlassinaa cura dell’Osservatorio Don Bosco

FEBBRAIO 2008“Febbraio, febraietto, corto e…”

Quest’anno però non è stato così corto; ciha regalato anche il 29 febbraio (come ogni

quattro anni). L’anno bisestile è nato molti anni fa, ai tempi diGiulio Cesare. La colpa (o la ragione) è tutta del Pianeta Terra:gira attorno al proprio asse in un periodo che noi chiamiamo“GIORNO”; si muove velocissima (quasi trenta chilometriogni secondo!) attorno al Sole in un periodo che noi chiamia-mo “ANNO”. Quando, dopo 365 giorni, noi brindiamo per l’ar-rivo del “NUOVO ANNO”, il nostro Pianeta sta ancora cor-rendo per arrivare al suo traguardo; e corre ancora per 5ore,48 minuti primi e 46 minuti secondi: quindi con quasi seiore di ritardo.

Un astronomo egiziano ha suggerito a Giulio Cesare: ag-giungi un giorno ogni quattro anni, e aggiungilo al sesto gior-no (bis sexto) delle calende di marzo; in questo modo per-metti alla “rotazione” di attendere la “rivoluzione”:

È stata un’ottima proposta, ma non ha risolto completa-mente il problema: in questo modo è passata la “rotazione”in ritardo di 11 minuti primi e 14 secondi rispetto alla “rivo-luzione”. Tenterà poi il Papa Gregorio XIII nel 1582 ad aggiu-stare i tempi tra “rotazione” e “rivoluzione” con un discretosuccesso, dando così origine al nostro calendario, detto ap-punto “Calendario Gregoriano”.

Parliamo ora dei pregi e dei difetti di questo mese. Dal pri-mo febbraio al 29 febbraio i giorni si sono allungati di quasiun’ora e quindici minuti (in marzo si allungheranno ancora dicirca un’ora e mezza); dovrebbero quindi aumentare anche leore di eliofania. Ecco il valore totale: 141,8 ore, con una mediadi 4,9 ore di sole limpido ogni giorno; le medie decadali: 5,4 orenella prima decade; 6,4 ore nella seconda; soltanto 2,6 ore nel-la terza! 15 giorni sereni e 7 completamente senza sole.

Umidità: 59% nel mese; i valori decadali: 46% nella prima;54% nella seconda; 79% nella terza. L’ultimo giorno del meseha toccato anche il 100% di umidità con una media del 91%.

Scarse le precipitazioni: 37,8 mm così distribuiti: 30,2 mmnella prima decade; 4,0 mm Nella seconda; 3,6 nella terza.

Temperatura media: 11,9 °C (13,0 °C lo scorso anno; 10,5°C nel 2006). Le medie decadali: 11,7 °C nella prima; 11,4 °Cnella seconda; 12,9 °C nella terza. Tutto sommato possiamodire che questo febbraio non è stato né corto, né maledetto.

Il Direttore dell’OsservatorioProf. Don Natale Tedoldi

Si presume, ma non è certo,che questa grande pianta grassadalle foglie lanceolate dai peri-colosi e velenosi aculei, l’abbia-no portata a noi gli arabi nel me-dio-evo nella loro prima “punta-ta” in Italia:

Vive oltre trenta anni e muorecon l’erezione di un grosso“asparago” che, coi semi, si apread ombrello.

Ha foglie grasse spinose conuna punta durissima e velenosa.Da noi è nota come “batti cristi”perché in passato fu usata daipenitnti per flagellarsi in pro-

cessione. In passato si usava laradice per le sue proprietà diu-retiche e cicatrizzanti nelle feri-te. Adoperato, fu un successo inpassato, il decotto di foglie sec-che. La polpa dell’alto fiore, es-sicata, i barbieri la utilizzavanoper affilare gli antichi rasoi.

Così, in satira coi penitenti,una frase satirica cantava:

Se ti voi tegnite u corpu sanI batticristi tegnne luntan.

(Se vuoi stare sano /tieniti lonta-no dai batti cristi)

Pessö

Valide terapie dei nonniAgave BatticristiAmarillidacee - Ungia de gattu

Il 7 marzo, u.sc. grande festaall’Istituto San Vincenzo “DOMUSAUREA” Suor MARIA AUGUSTASTEFANI ha compiuto 100 anni.Nel mondo ovattato del convento,tra le preghiere e anche il costan-te lavoro di cuoca a “Casa Verde”si è svolto il tempo terreno diquesta suora che ha molto dato emolto darà ancora nei rapportiumani, alle persone che le voglio-no bene. Cento anni ben spesi so-no stati festeggiati dal Sindaco e

dalle autorità che con gioia e ri-spetto le hanno porto i loro omag-gi e il saluto della città. Non è man-cato il grazie delle consorelle chesi sono strette accanto a Lei desi-derose di ricalcare i suoi passi nelbene e imitare i suoi meriti che Leiha dispensato intorno a se.

Oltre ai parenti, il Sindaco le hafatto onore con una affettuosa vi-sita; gioiose le consorelle e il per-sonale dell’Istituto che l’hannoabbracciata con affetto.

Italiano Dialetto locale (Alassio) 1) Torpedine oculata 1) Battipòtta - tremurizze2) Murena 2) Murêna3) Pesce volante - Rondine 3) Pesciu vuradù

MARE DI ALASSIOCURIOSITÀ

GRANDE FESTA PER SUOR MARIA

Domenica 2 marzo u.sc. si è svolta al Palalassio, la qualifica Regionale diDanza, con la partecipazione di PGS SAMPIERDARENA-PALADONBOSCOLA SPEZIA, con la collaborazione del Comitato Provinciale.Il PGS Albatros ringrazia tutti per il pieno successo della Manifestazione.

Luc. Ber.

PGS - Qualifica regionale di danza