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PER QUESTE PERSONE GESU’ HA VOLUTO CONDIVIDERE IL NOSTRO ESSERE UOMINI! In quella stessa regione si trova- no dei pastori: vegliavano all’aperto e di notte facevano la guardia al loro gregge. L’angelo del Signore si presentò a loro e disse: “Non temete, perchè, ecco, io vi annuncio una grande gioia per tutto il popolo: Oggi, nella città di Davide, é nato per voi un Salvatore, che è il Mes- sia Signore.” (Luca 2,8-14) “Nessuno vuole fare il pastore: è un lavoro duro, fatto di lunghe gior- nate trascorse sotto il sole cocente e di notti gelide passate all’addiaccio. Nessuno vuole fare il pastore: la paga è pessima e le giornate piene impedi- scono di avere una vita sociale. La gen- te pensa che i pastori siano dei mezzi delinquenti e i bravi credenti li con- siderano dei peccatori perchè non ri- spettano le leggi di Dio. E’ una povera vita la loro, una vita fatta di miseria e di umiliazioni. E proprio da loro inizia l’annuncio, proprio per loro è nato il Salvatore. Per loro che non si aspet- tano nulla dalla vita, per loro che si sentono sconfitti, perdenti. Un angelo li raggiunge nella notte e indica loro un segno facile da riconoscere per un pastore: la mangiatoia. Natale è, per molte persone, un momento di gran- de sofferenza. Per chi è rimasto solo, per chi ha perso una persona amata, per chi non è felice, Natale diventa un giorno terribile e si spera solo che pas- si in fretta. Ma proprio per gli ultimi, per le persone ferite, per i pastori è ve- nuto Gesù. Per voi è nato il Salvatore.” (Vita pastorale) Questo commento, trovato e che condividiamo con voi, ci faccia ri- flettere non solo sul nostro Natale e su come noi personalmente lo vivia- mo, ma su come lo vivono gli altri: l’immigrato a cui sbattiamo la porta in faccia quando viene a bussare alla nostra casa; il povero o l’ubriacone del paese che verrà lasciato solo o, per non avercelo tra i piedi, lasciato con una bottiglia di vino; il vicino di casa che è rimasto solo perché tutti i parenti sono morti o solo perché i figli non si fanno sentire da anni. Per queste persone Gesù ha voluto condividere il nostro essere uomini. Tanti auguri a tutti! Vaš famoštar – Il vostro parroco Don Federico “Mentre il silenzio fasciava la terra e la notte era a metà del suo corso, tu sei disceso, o Verbo di Dio, in solitudine e in più alto silenzio” Rodiu se nam je Gospod, čudoviti Buog, začetnik miru in novega življenja; njegovemu kraljestvu ne bo konca” A tutti voi ed in particolare agli ammalati e agli anziani auguriamo un Santo Natale e un felice anno nuovo tenendo sempre per mano il Signore Usiem našim ljudem doma in po sviete, posebno te bunim in te starim želmo veseu Svet Božič in srečno novo lieto nimar z Buogam blizu Dal “San Martino” BOLLETTINO D’INFORMAZIONE Autorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine 33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. (0432) 725012 Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine Dal San Martino BOLLETTINO D’INFORMAZIONE Autorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine Anno L - N. 2 - Dicembre 2011 33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. 0432 725012 e-mail: [email protected] Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine TAXE PERÇUE TASSA PAGATA Pubbl. quadrimestrale - Poste Italiane s.p.a. Spediz. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB UDINE In caso di mancato recapito inviare a UDINE CPO per la restituzione al mittente previo pagamento resi 1961 IL “SAN MARTINO” COMPIE CINQUANTA ANNI 2011 NAŠ “SVET MARTIN” DOPUNE PEDESET LIET ŽIVLJENIA Chiesa di S. Martino Campanile di Cosizza

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PER QUESTE PERSONE GESU’ HA VOLUTO CONDIVIDERE IL NOSTRO ESSERE UOMINI!

In quella stessa regione si trova-no dei pastori: vegliavano all’aperto e di notte facevano

la guardia al loro gregge. L’angelo del

Signore si presentò a loro e disse: “Non temete, perchè, ecco, io vi annuncio una grande gioia per tutto il popolo: Oggi, nella città di Davide, é nato per voi un Salvatore, che è il Mes-sia Signore.”

(Luca 2,8-14)

“Nessuno vuole fare il pastore: è un lavoro duro, fatto di lunghe gior-nate trascorse sotto il sole cocente e di notti gelide passate all’addiaccio. Nessuno vuole fare il pastore: la paga è pessima e le giornate piene impedi-

scono di avere una vita sociale. La gen-te pensa che i pastori siano dei mezzi delinquenti e i bravi credenti li con-siderano dei peccatori perchè non ri-spettano le leggi di Dio. E’ una povera vita la loro, una vita fatta di miseria e di umiliazioni. E proprio da loro inizia l’annuncio, proprio per loro è nato il Salvatore. Per loro che non si aspet-tano nulla dalla vita, per loro che si sentono sconfitti, perdenti. Un angelo li raggiunge nella notte e indica loro un segno facile da riconoscere per un pastore: la mangiatoia. Natale è, per molte persone, un momento di gran-de sofferenza. Per chi è rimasto solo, per chi ha perso una persona amata, per chi non è felice, Natale diventa un giorno terribile e si spera solo che pas-si in fretta. Ma proprio per gli ultimi, per le persone ferite, per i pastori è ve-

nuto Gesù. Per voi è nato il Salvatore.” (Vita pastorale)

Questo commento, trovato e che condividiamo con voi, ci faccia ri-flettere non solo sul nostro Natale e su come noi personalmente lo vivia-mo, ma su come lo vivono gli altri: l’immigrato a cui sbattiamo la porta in faccia quando viene a bussare alla nostra casa; il povero o l’ubriacone del paese che verrà lasciato solo o, per non avercelo tra i piedi, lasciato con una bottiglia di vino; il vicino di casa che è rimasto solo perché tutti i parenti sono morti o solo perché i figli non si fanno sentire da anni. Per queste persone Gesù ha voluto condividere il nostro essere uomini.

Tanti auguri a tutti!

Vaš famoštar – Il vostro parrocoDon Federico

“Mentre il silenzio fasciava la terra e la notte era a metà del suo corso, tu sei disceso, o Verbo di Dio, in solitudine e in più alto silenzio”

“Rodiu se nam je Gospod, čudoviti Buog,začetnik miru in novega življenja;

njegovemu kraljestvu ne bo konca”

A tutti voi ed in particolare agli ammalati e agli anziani auguriamo un Santo Natale e un felice anno nuovo tenendo sempre per mano il Signore

Usiem našim ljudem doma in po sviete, posebno te bunim in te starim želmo veseu Svet Božič in srečno novo lieto

nimar z Buogam blizu

Dal

“San Martino”BOLLETTINO D’INFORMAZIONEAutorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine

33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. (0432) 725012

Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine

Dal

San MartinoBOLLETTINO D’INFORMAZIONEAutorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine

Anno L - N. 2 - Dicembre 201133040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. 0432 725012 e-mail: [email protected] responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine

TAXE PERÇUETASSA PAGATA

Pubbl. quadrimestrale - Poste Italiane s.p.a. Spediz. in abb. postale D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB UDINE

In caso di mancato recapito inviare a UDINE

CPO per la restituzione

al mittente previo pagamento resi

1961 IL “SAN MARTINO” COMPIE CINQUANTA ANNI 2011NAŠ “SVET MARTIN” DOPUNE PEDESET LIET ŽIVLJENIA

Chiesa di S. Martino Campanile di Cosizza

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 2 pag. 3

Cronaca parrocchiale

Festa degli alpini di Grimacco

31 luglioSVET JAKOB IN PRAZNIK OD TISTIH, KI DAJEJO KRI

Domenica 31 luglio è stata cele-brata a Liessa la festa di San Giaco-mo. Quest’anno per l’organizzazione dell’evento hanno collaborato con i consiglieri del gruppo pastorale anche gli alpini di Grimacco e i donatori di sangue della sezione Drenchia/Gri-macco.

Alla Santa Messa delle 11.00, pre-ceduta dalla processione che si è sno-data dalla palestra di Liessa, con il gonfalone del Comune di Grimacco e i labari dei donatori di sangue delle Valli del Natisone e delle vicine sezio-ni del Cividalese, ha cantato il coro di Livek.

Molta e sentita è stata la partecipa-zione dei fedeli a tutta la celebrazione che, dopo la preghiera del donatore recitata sia in italiano che in sloveno, si è conclusa in cimitero con la depo-sizione di un mazzo di fiori in ricor-

Sv Jakob

do di tutti i donatori che sono morti, in particolar modo dei soci fondatori della sezione di Grimacco, Giampiero Vasconi, Gino Zamò e Don Azeglio Romanin.

Dopo la celebrazione religiosa è se-guito l’incontro conviviale in palestra dove sono stati premiati i donatori per il loro generoso contributo; fra questi Gianni Trusgnach – Vuk, medaglia d’oro per le sue 50 donazioni di san-gue. A rallegrare il pomeriggio anche la tombola per la gioia di grandi e pic-cini. Un particolare ringraziamento a tutti quelli che si sono adoperati per la buona riuscita della giornata.

Ndr: come sempre quanto è avan-zato dal pranzo e dalla tombola è stato devoluto alla nostra chiesa per le sue necessità; anche questo è un grande aiuto da parte di chi lavora, chi con-feziona i dolci, chi ha offerto doni per la tombola, ma in particolare da tut-ti quelli che vi partecipano rendendo così viva ed unita la comunità. BUOG LONI A TUTTI!

7 AgostoPRAZNIK OD ALPINU

Quest`anno a causa del tempo incerto la festa del gruppo Alpini di Grimacco si è tenuta presso la pale-stra di Liessa. La festa è iniziata con l`alzabandiera, seguita dalla S. Messa celebrata in chiesa da Don Federico. Al termine della S. Messa tutti in pa-lestra per iniziare i festeggiamenti al-lietati dalla fisarmonica di Crainich Adriano.

Dopo il pranzo, a grande richiesta c’è stata anche la tombola con ricchi premi enogastronomici.

Alla festa ha partecipato anche Pauletig Eligio che è venuto dal Ca-nada per festeggiare con i suoi amici.

Verso le tre è arrivata anche la piog-gia che ha dato ragione al “partito” di quelli che hanno voluto spostare la festa al coperto nella palestra di Lies-sa; sappiamo bene che gli Alpini non hanno paura della pioggia, ma quando è possibile è meglio evitarla.

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DVD OD DREŠKE DEVETICE

Non siamo soliti trattare argomen-ti che non sono strettamente collegati alla nostra comunità. Abbiamo saputo che il circolo culturale “Kobilja gla-va” presentava presso la sede munici-pale di Drenchia il dvd sulla novena del Natale che si svolge nel medesimo comune, e non potevamo mancare a questo importante evento, tanto più che la devetica a noi di Liessa ci tocca da vicino… un vero peccato per chi mancava!

Bisogna anche però ricordare che la devetica nella nostra valle era anda-ta nel dimenticatoio (Topolò, grazie a Scuoch Pia, l’ha mantenuta più a lun-go, fino all’anno 1992) ed è rinata per prima nella nostra parrocchia, grazie al circolo culturale Rečan.

La sala del comune era stracolma di spettatori che hanno potuto vedere una parte del dvd, sentire le spiegazio-ni di quanti hanno realizzato il lavo-ro e ascoltare dal vivo quei bei canti tradizionali e genuini che vengono ancora cantati ad ogni Celebrazione Eucaristica nella chiesa di Drenchia.

Il dvd, che poi abbiamo potuto rivedere a casa (e lo abbiamo visto più volte), è un prezioso lavoro, un documento della fede autentica della nostra gente. Oltre alla preghiera della novena, si può vedere la spiegazione

di come si svolge (con i sottotitoli in italiano così possono comprendere an-che quelli che da fuori non conoscono il nostro dialetto sloveno). Una buo-na parte del lavoro è dedicata al canto religioso: i tantissimi canti accompa-gnati dalle immagini panoramiche di Drenchia toccano veramente il cuore dello spettatore.

La serata è stata interessantissima e questo documentario di fede è ve-ramente un inno alla parrocchia di Drenchia che consigliamo a tutti viva-mente di vedere.

***UN PICCOLO SOGNO…

Quante sono, nelle valli, le scuole dismesse e abbandonate? Moltissime. Moltissime, ma non tutte. A Cosiz-za, ad esempio, la cura e l’attenzione del Circolo Culturale “Val Cosizza” ha reso possibile il mantenimento e l’utilizzo “sociale” dell’ex asilo. Così, quando ci è venuto in mente di rea-lizzare un piccolo centro estivo nelle Valli, abbiamo pensato proprio a quel-la scuoletta di Cosizza. I locali ci sono stati offerti gratuitamente, così abbia-mo potuto accogliere 12 bambini la prima settimana di agosto e altrettan-ti la seconda. Abbiamo avuto anche dei collaboratori: Maila D’Orazio e Federica Terlicher (come educatrici),

Giovanni Coren di Ponteacco e Simo-ne Qualizza di Cosizza (che ci hanno svelato i segreti dei boschi). Le età dei partecipanti andavano dai tre anni e mezzo ai dodici e i bambini prove-nivano da diverse località (Prepotto, Cividale), oltre che dalle valli. L’idea era di proporre delle mattinate in cui condividere semplici attività manuali, passeggiate, racconti di storie antiche, giochi. Alla festa finale abbiamo in-vitato anche i vicini per condividere un momento davvero speciale! Che sorpresa, poi, quando i genitori dei ragazzi ci hanno chiesto di continuare a proporre dei laboratori anche duran-te l’inverno: cosa che stiamo facendo. Ci siamo rivisti sabato 29 ottobre e ci incontreremo ancora, per un labora-torio creativo, sabato 19 novembre. Vorremmo realizzare, sempre su loro proposta, anche un doposcuola per svolgere i compiti delle vacanze natali-zie. Come organizzatrici siamo in tre: Francesca Tavan, Federica D’Orazio e Tiziana Perini. Ciascuna di noi ha abilità e percorsi formativi diversi, con competenze acquisite nel corso di anni di esperienza con i ragazzi e gli adulti. Il nostro desiderio è di offrire un pic-colo, speciale spazio, in cui i bambini e i ragazzi si possano incontrare e pos-sano sperimentare attività nuove e an-tiche allo stesso tempo; cose semplici, ma realizzate con modalità accattivan-ti. Il nostro desiderio, il nostro piccolo sogno, si sta realizzando davvero. Gra-zie a tutte le persone del Circolo che ci hanno accolto e grazie al paese!

13 agostoZNAMUNJE V PLATCU

Passando per le varie frazioni ci siamo subito accorti che la cappella di Plataz ha acquistato una nuova veste. La nostra Ilaria Vogrig – Hlodukna, con la sua bravura nel decorare, ha nuovamente affrescato la cappella del paese. Ascoltando l’invito di Giaco-mo, anche la statua della Madonna è stata rimessa a nuovo prendendo così un aspetto più vivo. Brava Ilaria!Festa cacciatori

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La sezione dei donatori di sangue Drenchia Grimacco

Dal “S. Martino” - Settembre 2010pag. 4

13 agostoJAGARSKI PRAZNIK

Anche quest’anno presso la baita dei cacciatori è stata celebrata la Santa Messa di ringraziamento che i nostri cacciatori chiedono ogni anno.

Ottima la partecipazione da parte di tutti i cac-ciatori e delle loro famiglie. Siamo stati anche molto contenti di aver notato che pian piano incominciano a partecipare anche i comuni fedeli della parrocchia che non hanno a che fare direttamente con la caccia; questo rende onore e dà soddisfazione alla nostra riserva di caccia. Dopo la celebrazione è seguita la cena conviviale per tutti i presenti.

Un grazie sincero a tutti i cacciatori e alle loro famiglie, al presidente Vogrig Claudio e a tutti quelli che hanno partecipato facendo comunità – famiglia!

13 agosto ROŽINCAIn agosto c’è un po’ di vita in più a Topolò, con

il paese pieno di nostri emigranti e anche un po’ di turisti. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo fe-steggiato, oltre che con la Santa Messa prefestiva, con la processione con la statua della Madonna che abbiamo portato per le stradine del nostro paese. La processione, gradita da tutti, è stata seguita con devozione fino al ritorno alla chiesa. Seguiva poi la tradizionale benedizione delle erbe e fiori che è stata impartita anche in tutte le altre nostre chiese (a Co-sizza il 14 e a Liessa il 15).

Correva l’anno 1985 quando un piccolo gruppo di perso-ne, già donatori, pensarono di costituire una propria sezione di donatori di sangue. Non è stato facile, ma la grande passione, determinazione e volontà d’animo, hanno permesso che oggi il Comune di Grimacco e Drenchia abbiano la propria sezione. Gianpiero Vasconi … Gino Zamò ... Don Azeglio … tre uomi-ni, una storia!!!

Mio padre, Gianpiero, era di origini lombarde, nel 1962 per la prima volta venne a Seuza di Grimacco per conoscere i suoi suoceri. Si innamorò perdutamente delle nostre valli e natural-mente di mia mamma tanto che ci volle venire a vivere dopo un po’ di tempo.

Gino Zamò … friulano, anche lui innamorato dei nostri paesini ... e di una bella ragazza di Podlach che poi ha sposato. Stimato amico e uomo generoso.

Don Azeglio … nostro parroco per tanti anni, confidente e uomo leale, alcune volte burbero ma con un cuore grande.

Questi tre uomini sono stati i cardini e fautori principali del-la nostra sezione; ognuno di loro, a suo modo, ha lasciato un segno tangibile all’interno della stessa. Tre uomini schivi, umili, rispettosi delle idee altrui, occhi buoni nei quali l’altruismo e la dedizione verso gli altri era la luce degli stessi. Negli anni mi hanno sempre spronato a non mollare, e la promessa che avevo fatto la voglio e la devo mantenere... Sono la segretaria di questa sezione dal 1990 e di momenti duri, in cui sembrava che la no-stra piccola realtà dovesse scemare, ce ne sono stati; ma l’aiuto morale non è mai mancato, da parte di tutti i nostri donatori. Ho avuto tre maestri. Tre maestri di superlativa capacità umana e comunicativa. Credo e spero che mio padre sia fiero di me, come persona. Quello che oggi sono lo devo alla sua lezione di vita, al suo grande amore verso la sua famiglia e i suoi principi che nel percorso di vita assieme mi ha donato. Spesso mi diceva: “Oggi tu doni a me, domani io dono a te”!! Non c’è giorno che passi senza che la mia mente attinga alla sfera dei ricordi dove, gelosamente, ho conservato ciò che mi è stato tramandato. Vo-glio ringraziare tutti i donatori della sezione Drenchia-Grimac-co che in questi anni hanno fatto sì che si potesse continuare il nostro cammino assieme; dal più giovane al più anziano, tutti in egual misura si sono adoperati perchè la promessa fatta do-vesse essere messa in atto... Grazie mille!! Ringrazio Gino che mi è stato amico, consigliere, promotore di tante iniziative della sezione, e che da poco ha raggiunto papà e Don Azeglio. Credo fermamente che l’attuale Presidente, Giacomo, ha tre angeli che lo sostengono in questo cammino, gli daranno la forza di non mollare. Giacomo ha accettato questo incarico, pur oberato di impegni proprio perchè le promesse vanno mantenute. Ti rin-grazio di cuore, io e te il perchè lo sappiamo!!!! Concludo con una frase che un giorno mio padre mi disse: “Il bene che fai, un giorno potrà essere dimenticato… non importa tu continua, la gente che hai aiutato forse non ti dirà grazie, non importa, aiutala!!!”

21 agostoSVETA MAŠA V VELIKIM GARMAKU

In una rovente domenica d’agosto si è celebra-ta la festa per ricordare il restauro della cappella di Grimacco.

Topolò - Roźnca

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Cantando insieme alla festa di Grimacco sup.

L’anniversario cadrebbe in maggio, ma un calendario quanto mai fitto ha costretto a rinviare la celebrazione.

E, in effetti, quante feste hanno puntellato la nostra estate! Quanto lavoro per chi, domenica dopo dome-nica, ha dovuto organizzare trasferte, pastasciutte e intrattenimenti!

Ma non è stata un’estate magnifi-ca? Ogni settimana un’occasione per stare insieme!

I giorni feriali passano in fretta, impegnati al lavoro o nelle faccende, ma la domenica rischia, specialmente per chi è solo, di diventare una “venti-quattro ore” di malinconia.

Questo sentimento è, però, bandi-

to dalla nostra comunità che progetta momenti per ritrovarsi tutto l’anno, non solo nell’approssimarsi delle feste natalizie, dove i buoni sentimenti di tutti si risvegliano…

E così, sotto un sole cocente, ci siamo ritrovati per celebrare la San-ta Messa e per partecipare a un mo-mento di convivialità. La data estiva ha reso possibile la partecipazione dei tanti “emigranti” che d’estate torna-no ai loro paesi natii per incontrare gli amici e brindare (quest’anno con dell’ottimo barbera) ai bei vecchi tem-pi.

Un ringraziamento va a chi opera in modo che, ogni anno, Grimacco

Pellegrinaggio a Mediugorie

possa rivivere questa festa: a chi ha lavorato e a chi ha dato offerte per il restauro, a chi ci ospita davanti casa a mangiare, cantare, ballare e trascorrere una felice domenica in ottima compa-gnia.

Ndr: Bisogna anche ricordare che il ricavato della festa è stato devoluto per aiutare i nostri bimbi in Africa. Abbiamo quindi inviato a Padre Cle-mente l’intera somma (278,00 euro) perché alcune famiglie del paese si sono anche sobbarcate le spese vive del pranzo. Buog loni a tutti!

23/26 agostoBOŽJA POT NA MEĐUGORJE

Bellissimo il viaggio che quest’an-no nel mese di agosto la Parrocchia di Liessa ha organizzato: la meta è stata Međugorje.

È impossibile descrivere quello che si prova stando in quei luoghi. Vedere migliaia e migliaia di pellegri-ni in silenzio, dove una pace interna ed esterna ti avvolge senza che te ne accorgi. Meravigliosi e tantissimi i giovani, la maggior parte di loro in-ginocchiati a pregare, è incredibile vedere la loro fede così grande. Emo-zionante il primo incontro con la bel-lissima statua della Madonna nella chiesa parrocchiale di San Giacomo, con tutte quelle persone davanti a Lei,

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MONS. GHERBEZZA CI SCRIVE

Dal “S. Martino” - Settembre 2010pag. 6

a contemplarla, a pregarla, a chiederle aiuto, a ringraziarla per qualche grazia ricevuta. Molto significativa la grande scultura in bronzo del Cristo che sim-bolizza la resurrezione di Gesù. Dal ginocchio della scultura del Cristo a volte escono delle goccioline d’acqua, dove i pellegrini, uno a uno, molto composti e silenziosi, le raccolgono.

Tra le tante celebrazioni l’Adora-zione Eucaristica è la più toccante; alla sera tutti si radunano nella grande piazza davanti a Gesù Eucarestia, dove il canto nelle varie lingue e la medi-tazione ti avvicina a Gesù in maniera straordinaria.

Chi ha avuto la possibilità di poter affrontare la strada tortuosa che por-ta sul monte Križovac se la ricorderà: non per la fatica (perché in fondo tutti arrivano in cima senza avere l’affanno) ma per l’atmosfera di pace che si crea intorno a te e la strada sembra meno faticosa. Durante la salita abbiamo

meditato sulla passione di Gesù fer-mandoci ad ogni stazione della Via Crucis e cantando il nostro tradizio-nale canto sloveno che scandisce tut-ti i venerdì della nostra quaresima. Ognuno cammina con i propri pen-sieri di speranza, di dolore o di gioia che siano, ma tutti con le preghiere rivolte alla Madonna. Indimenticabile questa camminata alla Croce bianca del monte Križovac ,così come è indi-menticabile la salita al Podbardo dove è apparsa la Vergine Maria. Salendo abbiamo recitato il rosario.

Una visita è stata fatta anche all’or-fanotrofio di Međugorje, dove ci ha accolto una suora molto gentile e di-sponibile (Suor Cornelia), spiegando-ci che dopo la guerra del 1991-1995 tanti bambini erano rimasti soli. Così, pian piano, con tanti aiuti, è nato questo orfanotrofio, specificando che nessun bambino esce senza avere un mestiere, essere diplomato, o laureato.

Questi bimbi, ormai diventati adulti, vanno spesso con la famiglia che si sono costruiti a salutare le suore, come i figli vanno a fare visita ai propri ge-nitori.

Una tappa è stata fatta anche alla città di Mostar, dove ci sono ancora i segni della guerra. Tantissime case hanno le pareti tutte bucate da colpi di mitraglia. Bellissimo il ponte fatto ad arco che divideva due etnie, due religioni. La voglia di tornare ancora una volta a Međugorje è grandissima da parte di tutti; perciò, parrocchia di Liessa, tu che sai organizzare tante belle cose, datti da fare che il pullman sarà al completo anche la prossima volta!

31 agostoPASTORALNI SVET

Mercoledì 31 agosto presso l’ap-partamento “don Azeglio” si riunisce il consiglio parrocchiale per discutere il seguente ordine del giorno:

1 - Festa della Bandimica e dell’o-pasilo della chiesa di Liessa

2 - Benedizione della piazza della chiesa

3 - Pranzo comunitario.4 - Varie- Prima della discussione dei vari

punti all’ordine del giorno il parroco ha ringraziato di cuore tutti i consi-glieri parrocchiali e quindi anche tutti i fedeli che partecipano costantemente ad ogni festa che viene organizzata in parrocchia e per le varie borgate: “La vostra costante presenza alle numerose feste ed incontri è un grosso sostegno per me e per questo vi ringrazio di cuore,” ha concluso il parroco.

- Viene poi sottolineata da tutti la bella esperienza del pellegrinaggio a Međugorie ed il desiderio di voler ri-tornare.

- Alcuni consiglieri parrocchiali, comprendendo molto bene la vastità della zona e che una celebrazione so-pra l’altra rischierebbe solo di dividere la comunità, chiedono al parroco di inviare una lettera a tutte le famiglie per esprimere la loro preferenza sull’a-

Al carissimo don Federico e alla bella squadra che collabora al bolletti-no S.Martino.

Voglio ringraziarvi del giornalino che cortesemente continuate ad inviar-mi anche nella nuova sede.

Leggo sempre volentieri il conte-nuto e apprezzo l’impegno profuso per narrare le piccole e grandi cose della vita delle vostre comunità. Ammiro la cura e la diligenza dei cronisti, ma so-prattutto mi colpisce la decisa volontà di sostenere le tradizioni, aprendosi al nuovo e mantenendo vivo il desiderio di ‘fare comunità’, coinvolgendo tante persone e soprattutto i più giovani: si ridestano le capacità, talvolta nascoste, e la disponibilità a fare insieme Chiesa nel quotidiano. Sono preziosi segni di speranza nei nostri giorni: bravissimi!

Un caro saluto a tutti voi nel lieto ricordo dei bei momenti vissuti insie-me. Auguri di tanto bene.

Mons. Giulio GherbezzaReana, 5 settembre 2011

Un carissimo saluto e ringrazia-mento a lei mons. Giulio per le bel-le parole di incoraggiamento che ci invia. Rimaniamo sorpresi e stimo-lati anche noi, in modo particolare dai giovani collaboratori del nostro giornalino, perché spesso sono loro a ricordarci che è ora di incominciare a preparare il nuovo numero e con entusiasmo collaborano alla realizza-zione.

Siamo noi mons. Giulio a ringra-ziarla di tutto cuore, sentiamo una profonda riconoscenza nei suoi con-fronti per tutto l’aiuto che ci ha dato durante la malattia e poi dopo la morte dell’indimenticabile don Aze-glio quando Lei era Vicario Generale della nostra diocesi.

Un carissimo saluto e come dicia-mo noi Benečani: Buog loni!

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Dal “S. Martino” - Settembre 2010 pag. 7

vere a Liessa la Santa Messa della Mez-zanotte o quella del giorno di Natale.

Risulta molto evidente che questa lettera che il parroco invia ad ogni famiglia è un atto di grande rispetto nei confronti dei suoi parrocchiani e si auspica che tutti i fedeli abbiano al-trettanto rispetto e buona educazione, inviando la propria risposta che potrà essere a favore di una o dell’altra scel-ta o addirittura bianca per chi non ha preferenze specifiche.

“Pojmo Gospodu, ki je dobar.Gospuod je naša muoč in naša pie-

sam,on nas je rešiu.„

***Il periodo estivo (luglio ed agosto)

Topolò ha avuto la fortuna di ave-re aperto il chiosco in tutti i week-end. Marialisa Passoni della famiglia Vančin ha preso in carico la gestione del bar-chiosco e le facciamo i nostri auguri per un buon avvio di attività!

Agosto / settembreNOGOMET OVER 40

A cavallo tra agosto e settembre si sono svolti con il solito successo il quattordicesimo torneo di calcetto Over 40 e la quinta edizione del Me-morial Lauretig Andrea. Quest’anno le particolari ed ottime condizioni del meteo hanno ulteriormente aiutato la buona riuscita della manifestazione organizzata dal Circolo Culturale Val Cosizza. Infatti l’affluenza di pubblico è stata entusiasmante dalle prime sera-te fino alla giornata finale, come sem-pre conclusa con la porchetta offerta dal Circolo.

Quest’anno nella fascia A ha vin-to il Merso superiore, mentre il tito-lo nella fascia B è andato al Togliano. Nel memorial Lauretig Andrea hanno partecipato le squadre di Moimacco, Audace San Leonardo; Azzurra Pre-mariacco e Torreanese. Il circolo Cul-turale Val Cosizza vuole ringraziare tutti coloro che danno il loro contri-buto sia per la gestione della sede del Sant’ Egidio a Cosizza

Circolo che per l’organizzazione dei suoi eventi.

3 settembreRALLY PO NAŠIH DOLINAH

Anche quest’anno si è svolta la gara di automobili che ha toccato alcu-ni paesi delle nostre valli. Certo, una manifestazione del genere crea qual-che disagio nella popolazione (strade chiuse per alcune ore, traffico, ecc.), ma è anche motivo di gioia per i tan-tissimi appassionati (abbiamo visto al rally giovani e meno giovani anche della nostra comunità con le macchine fotografiche in mano), crescita econo-mica per i pochi luoghi di ristoro che ormai sono rimasti sul posto ed è an-che questo un modo per far conoscere il territorio… magari poi qualcuno ci ritornerà!

Chi ha guardato con occhio ob-biettivo la manifestazione ha potuto notare file interminabili di automobi-li, con giovani e meno giovani, che già al mattino presto salivano per trovare un posto dove poter ammirare il rally. I nostri bar, negozi e ristoranti erano stracolmi di gente che arrivava per pranzare, mangiare un panino o bere soltanto qualcosa e anche le case va-canza, affittacamere ecc. avevano ospi-ti legati al rally: non è turismo anche

questo?Ora poi, terminata la manifesta-

zione, come è giusto che sia, gli or-ganizzatori passano a ripulire tutto il percorso.

Per gli anni prossimi bisognerà però vigilare su improvvisati ambulan-ti che arrivano da fuori e senza alcun permesso vendono bibite ecc. creando contrasto con i nostri bar, ristoranti e negozi che con grande fatica cercano di sopravvivere in montagna!

4 settembreSVET EGIDIJ

A Cosizza si festeggia il Santo pa-trono S. Egidio, nel pomeriggio la S. Messa alle 17.00, celebrata da Don Marino parroco festivo di Drenchia, con Don Rinaldo parroco di San Le-onardo e Padre Carlo Primosig nostro compaesano. A coordinare il tutto era il nostro parroco di Cosizza don Federico. Un buon numero di fedeli ha assistito alla celebrazione alla quale ha cantato il coro locale arricchito da nuove voci valide e promettenti.

Si è pensato con quest’anno di anticipare il tradizionale “Oufar” dell’Immacolata alla festa del Patrono. L’idea è stata ottima vista l’affluenza e la solennità del giorno. Manterremo sempre questa data per l’Oufar della chiesa!

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 8 pag. 9

Il clima che si viveva una volta in-torno alla morte di un paesano è mol-to differente da quello che si vive oggi, anche se qui da noi siamo per fortu-na ancora lontani dall’individualismo che si vive nelle città. I ricordi mi ri-portano a quando ero bambino e c’era la notizia della morte di qualche per-sona del paese. Il suono della campana metteva in agitazione le nonne che, premurose, si segnavano con il segno della croce per poi affidare l’anima del paesano alla misericordia di Dio. Dopo aver recitato le preghiere era d’obbligo ritrovarsi al centro del pae-se per sapere chi era il defunto. Tutti quanti davano pronostici sulla perso-na che ci aveva lasciati, pensando alle persone più anziane o ammalate. Il nome veniva sempre pronunciato con

venerazione e rispetto. Tutti si preoc-cupavano di sapere quando e a che ora si sarebbe recitato il Santo Rosario. La sera stabilita tutto il paese si ritrova-va nella casa del defunto per recitare le preghiere. Nella mia mente ho ben visibili i rituali di ognuno che entrava in casa, partecipando così al dolore dei famigliari. Il Santo Rosario, recitato per intero, cioè tutte e tre le parti, in sloveno, era una cantilena di preghiere che ti faceva entrare nella dimensione celeste. Le intenzioni di preghiera non dimenticavano nessuna persona de-funta della famiglia ricordando quan-ti avevano vissuto, lavorato, aiutato. Terminata la preghiera era doveroso fermarsi e prendere qualcosa da bere e da mangiare in ricordo del defunto. Non gradire questo invito significava

offendere le memoria del defunto. An-che noi bambini dovevamo prendere qualcosa: un po’ di vino Marsala, le bibite qualche anno fa erano rare.

Il giorno del funerale anche i bam-bini partecipavano incuriositi. Erava-mo molto attenti ad ogni movimen-to che i più grandi svolgevano. Con devozione il suono della campana ac-compagnava il defunto alla sua ultima dimora. La curiosità di noi bambini era sempre grande. La fossa era il pri-mo posto dove andavamo a scrutare, sempre lì presenti, assistendo ad ogni passaggio della sepoltura. Scrivendo queste poche righe di ricordi ho volu-to sottolineare un passaggio della vita che questo mondo secolarizzato vuole allontanare dalla vista di grandi e pic-coli.

Per la prima volta vengono con-segnati a tutti, durante l’Oufar, dei santini raffiguranti la tela di Sant’E-gidio che veneriamo sul nostro altare di Cosizza con relativa preghiera a lui dedicata. I santini sono a disposizione di tutti quelli che ne fanno richiesta.

Dopo la celebrazione è seguita la cena per tutti con la tradizionale tombola gastronomica con tanti pre-mi. C’erano circa 100-120 persone. Il tempo incerto non prometteva bene però ha tenuto fino al termine della tombola nonostante due brevi scrosci di pioggia. Un grazie a tutti i conve-nuti e a quanti, in vari modi, hanno collaborato per la buona riuscita della festa.

N.d.r: Durante la festa (cena e tombola) sono stati raccolti 352,97 euro che, sommati all’incasso degli anni precedenti, fanno 1.488,43: ver-ranno usati per le necessità della no-stra chiesa. Si informa anche che sono state acquistate 15 insalatiere per ser-vire le verdure ai tavoli e per eventuali rinfreschi durante l’anno. Sono a di-sposizione di tutti i parrocchiani che ne fanno richiesta di utilizzo.

18 settembreKUATARINCA

Nella parrocchia di Liessa, la terza domenica del mese di settembre ricor-re la festa della Kuatarinca sul monte San Martino. Anche quest’anno, do-menica 18 settembre, in molti, sfidan-do i grossi nuvoloni che coprivano il Matajur e la pioggia che a tratti cade-va, hanno raggiunto la cima del San Martino dalla quale è possibile ammi-rare un fantastico panorama sulla cate-na del Kolovrat.

Prima dell’inizio della Santa Messa la pioggia ha lasciato il posto al sole che durante la celebrazione ha illu-minato la penombra della chiesa. La celebrazione è stata allietata dai canti del coro dei giovani della parrocchia che proprio quest’anno ha festeggiato i venti anni della sua istituzione.

Al termine della messa, come da sua consuetudine, il parroco don Fe-derico Saracino ha voluto ringraziare tutti quelli che si impegnano per la festa: Luigino Hloduknu di Plataz per l’impegno nel custodire la statua del Santo e le persone che hanno provve-duto a pulire il sentiero e a preparare

la pasta per tutti.È giusto ricordare che la statua di

San Martino è stata acquistata grazie ad una sottoscrizione e al generoso contributo della popolazione del co-mune di Grimacco, dopo che la pre-cedente era stata trafugata da vandali che avevano profanato questo luogo sacro danneggiando anche l’altare.

Al termine della celebrazione i fe-deli si sono intrattenuti sotto il porti-co della chiesa e sul prato antistante per un momento conviviale. Il tempo è rimasto bello fino al tardo pome-riggio e così chi desiderava ha potuto visitare la mostra delle antiche tradi-zioni allestita nella piazzetta di Plataz e curata dal circolo «Stellini» di Clodig.

25 settembreSVET MATEJ

Di generazione in generazione si trasmette il detto che se per la festa sul San Martino piove, la domenica dopo San Matteo a Costne porta il sole, e vi-ceversa. Così è stato anche quest’anno, di certo il vecchio detto non poteva es-sere smentito.

L’ULTIMO PASSAGGIO DELLA VITA, VISTO CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO ORMAI ADULTO

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AUTUNNOFoglie gialle e rosse lungo la via,foglie morte che il vento trascina via,un’ombra sola cammina, senza compagnia,quanta tristezza e quanta malinconia!

Buio e nebbia avvolge ogni cosa,tutto tace, tutto ancor riposa,tu solo cammini senza posa,pensi alla vita, a quanto è dolorosa.|

Guardi il ramo spoglio, guardi la morta foglia,volgi lo sguardo al cielo che a lacrimar invoglia,cammini ancor più solo, triste e senza voglia,ora vai lentamente, vai verso la tua soglia!

Silvana

San Matteo a Costne

Domenica 25 settembre al «senjam» di Costne in tantissimi, fuo-ri da ogni aspettativa, hanno voluto esserci, raggiungendo facilmente la chiesetta di San Mattia, non lontana dal paese.

«Viviamo insieme uniti la 26a do-menica del tempo ordinario - navadna nedieja», ha esordito don Saracino all’inizio della celebrazione eucari-stica, che è stata preceduta dal canto «Pred Bogam pokleknimo». Durante la Santa Messa, oltre alla figura di San Matteo, la cui ricorrenza cadeva il 21 settembre, sono stati ricordati tutti i defunti delle frazioni di Podlach e Co-stne.

Anche in questa occasione è segui-to il pranzo per tutti, grazie alla buona volontà del comitato «Sv. Matija» che ha allestito il chiosco.

Il desiderio di custodire e curare le feste tradizionali di un tempo, come queste, è un dono che la comunità di Liessa porta con sé da sempre e si im-pegna affinché possano rimanere vive nel cuore di tutti.

Ndr: cogliamo l’occasione per ri-volgere un accorato appello all’ammi-nistrazione comunale perché provveda al più presto a ripristinare la strada che porta alla chiesetta. Un tempo la comunità era formata da tanti giovani che con la gerla portavano alla chie-sa quanto era necessario per la festa. I tempi non sono più quelli, gli anni si fanno sentire, i giovani di oggi hanno sempre tanti impegni ed è impensabi-le ritornare a quelle fatiche. La strada è molto importante per mantenere quanto abbiamo, che poi questa sia sterrata, ghiaiata o altro a noi poco importa perché tra qualche anno sarà difficile trovare (non parliamo solo di Costne ma di tutta la nostra comuni-tà) chi si occuperà del semplice sfalcio attorno alle chiese!

29 settembre e 01 ottobreSVETI MIHAEL

L’ultimo appuntamento di settem-bre per la parrocchia di Liessa è la festa di San Michele Arcangelo a Topolò.

San Michele a Topolò

Giovedì 29 settembre ,alle ore 18.30, è stata celebrata la Santa Messa solenne nella chiesa a lui de-dicata ed ottima è stata la parteci-pazione.

Sabato 1° ottobre, per permet-tere la partecipazione anche di chi vive fuori, dopo la solenne Santa Messa cantata dal coro Rečan, è stata organizzata la cena comuni-taria preparata da Carla e Sandro Vogrig e offerta dall’associazione Topolò. Un sincero ringraziamento anche a loro.

02 ottobreLIETNI ATLET

Presso il teatro Ristori di Civi-dale del Friuli si è svolta la premia-zione di atleti di diverse discipline che nel corso dell’anno si sono

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“Buog blagoslovi usè vaše družine” questo è l’augurio nella nostra lingua slovena che il vicario episcopale alla cultura don Alessio Geretti ci ha la-sciato in quella giornata indimentica-bile durante la quale è stata benedetta la nuova piazza della chiesa di Liessa. Questi sono momenti intensi, direi storici per la vita della nostra comu-nità; la benedizione della piazza è di sicuro un evento che rimarrà indele-bile nel nostro cuore, ma anche nella

Nel ricordo del cinquantesimo di ingresso a Liessa dell’indimenticabile don Azeglio e nell’anniversario di morte di don Arturo Blasutto vicario di Liessa dal 1946 al 1956

BENEDIZIONE DELLA NUOVA PIAZZA DELLA CHIESAOPASILO LIEŠKE CIERKVE IN BANDIMICA

storia della nostra parrocchia. Quanto abbiamo desiderato que-

sto momento e quanto abbiamo ri-sparmiato in tanti anni con la cassa della chiesa.

Quante foto ha scattato don Aze-glio con la speranza di trovare una buona idea e quante volte don Federi-co ha corrugato la fronte preoccupato che tutto proseguisse nel migliore dei modi…! Quanti emigranti ci sono ve-nuti in soccorso e quanti sono stati i parrocchiani che hanno subito aderito alla sottoscrizione. Ha ragione don Fe-derico, questa piazza sarà un pezzetto di noi che rimarrà per sempre nella storia!

La giornata è iniziata con la solen-ne Santa Messa delle 11.30 presieduta dal vicario episcopale alla cultura don Alessio Geretti. Hanno concelebrato il sempre presente mons. Marino Qua-lizza e il nostro parroco don Federico. Attendevamo con gioia anche l’amico don Loris Della Pietra, ma impegni pastorali non gli hanno permesso di intervenire.

Il nostro parroco ha voluto che quest’anno, per questa festa, cantasse

il coro Rečan, che ringraziamo di cuo-re, visto che l’anno scorso per l’intito-lazione della palestra hanno cantato i nostri giovani del gruppo liturgico del coretto che ringraziamo per la costan-te presenza.

All’inizio della Celebrazione il par-roco don Federico ha ringraziato di persona tutti quelli che hanno con-tribuito e lavorato per la realizzazione della piazza.

Durante la Santa Messa poi, come ormai accade sempre, sono state lette da giovani e meno giovani le intenzio-ni di preghiera e letture in italiano e sloveno, segno di amore per la propria terra e rispetto reciproco.

Commovente è stato il momento dell’offertorio, quando i doni per la celebrazione della Santa Messa sono stati portati processionalmente all’al-tare dai nostri bimbi del catechismo, accolti con grande familiarità dal cele-brante Don Alessio Geretti.

Al termine della Celebrazione Eu-caristica e della tradizionale processio-ne con la statua della Madonna tutti si sono fermati sulla nuova piazza.

Chiabai Lino, direttore del con-

Don Alessio con don Federico e Giacomo

Don Alessio riceve i doni per la celebrazione Eucaristica

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siglio parrocchiale, ha ben illustrato nel suo discorso di saluto tutto l’iter del lavoro e ringraziato di cuore chi ha operato, ma in modo particolare i parrocchiani e i numerosi emigranti che subito hanno donato le loro offer-te, “senza le quali oggi non potremmo ammirare questa nuova opera” ,ha sot-tolineato il nostro direttore Lino. E’ succeduto poi il discorso di saluto e di ringraziamento del sig. sindaco Elia-na Fabello, che ha anche ripercorso un po’ la vita e l’impegno della nostra parrocchia.

La cerimonia è terminata con la benedizione della piazza impartita dal vicario episcopale alla cultura don Alessio, che ben ha spiegato il signifi-cato della benedizione, della piazza e dell’essere comunità.

Abbiamo anche voluto che sul sa-grato della chiesa tutti i fedeli cantas-sero assieme gli ultimi due canti (Ti ringrazio e Lepa si) seguendo l’inse-gnamento di don Azeglio che amava sentir l’assemblea attiva e nel ricordo del suo cinquantesimo di ingresso.

La giornata è poi proseguita in pa-lestra con il pranzo comunitario pre-parato dal consiglio parrocchiale con l’aiuto di alcuni alpini e allietato dalla musica delle fisarmoniche di Mattia Trusgnach e Valentino Floreancig.

Come l’anno scorso, al termine del pranzo l’amministrazione comunale ha donato delle borse di studio ai gio-vani del nostro comune in memoria di don Azeglio.

Quest’anno sono state consegnate 13 borse di studio ai ragazzi nati tra il 1998 e il 2002. Un grazie di cuore lo rivolgiamo all’amministrazione comu-nale per questo bel gesto di ricordo.

Grande è stata la partecipazione dei fedeli alla Celebrazione Eucaristi-ca; solo al pranzo comunitario c’erano 187 persone, senza contare tutti quelli che lavoravano.

Davvero abbiamo vissuto una bella giornata, fatta di unione vicendevole ed amore per la parrocchia ed il Signo-re. Ha ragione don Marino, che al ter-mine della giornata ha esordito “don Azeglio donas je zaries veseu in tudi pre Arturo”.

La processione

Don Alessio spiega il significato della benedizione

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COSÌ DANIEL BUCOVAZ A NOME DEI GIOVANI DEL GRUPPO LITURGICO DEL CORETTO E DI TUTTA LA COMUNITÀ HA RICORDATO IL 50° DI INGRESSO A LIESSA DI DON AZEGLIO ATTRAVERSO UN’INTENZIONE DI PREGHIERA

Ricordare e festeggiare oggi i 50 anni di servizio di Don Azeglio alla nostra Parrocchia e alla nostra comu-nità significa molto. Significa con-tinuare, oggi, a RACCOGLIERE i frutti di tutto il suo SEMINATO, significa sentirlo ed AVERLO ancora qui IN MEZZO A NOI, nelle cose che pensiamo, nelle cose che raccon-tiamo e soprattutto, come a lui piace-va, in tutte le cose che costruiamo con il FARE, giorno dopo giorno.

Affinchè il RICORDO e l’ESEM-PIO di Don Azeglio possano infon-derci la GIOIA e L’ENERGIA di continuare a raccogliere i suoi frutti, e affinchè il suo SPIRITO ed i suoi

INSEGNAMENTI ci sappiano tra-smettere il CORAGGIO di diventare, a nostra volta, SEMINATORI ILLU-MINATI di pensieri e di opere a fa-vore della nostra comunità, forti della PROTEZIONE e dell’AMORE con cui Don Azeglio continua a guidarci, Signore noi ti preghiamo.

LE PAROLE DEL PARROCO DON FEDERICO

Porgo il benvenuto, a nome mio, di Giacomo mio collaboratore e di tutto il consiglio pastorale a don Ales-sio Geretti – vicario episcopale alla cultura – per essere venuto in mezzo a noi a solennizzare questa festa e a benedire la piazza della chiesa tanto desiderata e sognata.

Ringrazio mons. Marino, che qui a Liessa è di casa, per la sua costante presenza.

Ringrazio la signora sindaco Eliana Fabello e tutte le autorità convenute.

Un particolare ringraziamento lo rivolgo all’amministrazione comuna-

le per le borse di studio che in questa giornata consegna ai nostri giovani in memoria dell’indimenticabile don Azeglio.

Devo anche ringraziare di tutto cuore l’amministrazione comunale, precedente ed attuale, per la riqualifi-cazione dei borghi che ha compiuto e compie nel nostro comune e quindi, in modo più specifico, per la riquali-ficazione di tutta questa area attorno alla chiesa e alla nostra palestra che con il parcheggio, cordoli, marciapiedi e quant’altro rendono la zona decoro-sa e bella. Penso che noi con la piazza abbiamo completato quest’opera!

Per quanto riguarda il lavoro della piazza, tanto sognata e desiderata già dal mio predecessore, ne parlerà det-tagliatamente il direttore del consiglio pastorale Chiabai Lino, io mi limito a fare due nomi, tanto più che a offrire il proprio lavoro volontario sono stati in tanti (chi per le demolizioni, chi per la pulizia, chi per il giardino, chi per le decorazioni floreali e tanto ancora).

Ringrazio di cuore, quindi, il peri-to Venturini Paolo che gratuitamente ha fatto il progetto e seguito tutti i la-vori e Angelini Emanuele che è stato il referente per la parrocchia seguendo e coordinando il tutto.

Certo, il lavoro si è potuto fare solo grazie a voi carissimi parrocchiani che avete dato il vostro contributo in denaro e ai tantissimi emigranti che hanno inviato le proprie offerte un po’ da tutte le parti del mondo. Grazie di cuore perché sempre siete presenti e solleciti e questa piazza sarà un po’ di noi che rimarrà nella storia.

Un grazie sincero lo rivolgo a tut-to il consiglio pastorale attivissimo e presente: quando ci si vuol bene si la-vora con gioia, le cose riescono sempre bene e il lavorare è un piacere!

Non posso poi dimenticare i nostri giovani, il gruppo liturgico del coretto in particolare, che sono la bandiera di questa comunità!

Grazie di cuore a tutti anche per le soddisfazioni pastorali che sempre ci date.

Zahvalen use tiste, ki so nam po-mal narest telo veliko dielo an use vi, Il discorso del direttore Chiabai, . . del sindaco Fabello

Don Alessio benedice la nuova piazza

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ki donas ste paršli tu telo cierku za zahvalit Gospoda, an za hodit usì kupe an se imiet radi.

Buog vas var in Marija!

L’INTERVENTO DEL DIRETTORE DEL CONSIGLIO PARROCCHIALE CHIABAI LINO

Saluto e ringrazio il vicario epi-scopale alla cultura don Alessio Ge-retti per aver accettato l’invito, i sa-cerdoti, mons. Marino Qualizza, le autorità e voi tutti qui presenti.

Oggi è una grande festa per la nostra comunità parrocchiale, sia perché ricorre l’anniversario della consacrazione della nostra chiesa, sia perché finalmente, dopo vari tenta-tivi fatti prima da don Azeglio poi da don Federico, vediamo avverato il nostro sogno di questa nuova piazza.

Fino a qualche tempo fa tutto questo sembrava impossibile per le risorse delle nostre casse, tanto che abbiamo deciso di lanciare un ap-

pello a tutti i parrocchiani, residenti ed emigranti, perché ci dessero una mano. La richiesta è stata immedia-tamente recepita e le offerte sono cominciate subito a pervenire. Di conseguenza si è passati alla proget-tazione sia per incanalare le acque piovane che a volte defluivano verso il cimitero, portando con sè detriti di vario genere, sia perché con la pa-vimentazione della piazza si sarebbe dato un maggior decoro all’ingresso della nostra chiesa.

Per questo voglio ringraziare tutti coloro che hanno dato il pro-prio contributo alla realizzazione di questo progetto. In primo luogo voi tutti, presenti e non, per le vo-stre offerte, senza le quali oggi non potremmo ammirare questa nuova opera; il perito Paolo Venturini, per la progettazione e la direzione gratu-ite dei lavori; la ditta che ha esegui-to i lavori; il parroco don Federico, Giacomo ed Emanuele Angelini per l’interessamento generale per portare

a compimento l’intero progetto in tutte le sue fasi; tutti coloro che hanno con-tribuito gratuitamente con il loro lavoro manuale (penso ancora a Giacomo, Paolo Canalaz, Emanuele Angelini con Sabina Cernoia e don Federico).

Un grazie particolare lo voglio rivol-gere agli emigranti che, oltre al contribu-to materiale, hanno voluto sottolineare come nei loro cuori sia sempre presente il ricordo della nostra gente, della nostra terra e della nostra chiesa.

Infine, un grazie all’amministrazione comunale che ha ultimato i lavori dei parcheggi adiacenti la chiesa e l’asfaltatu-ra della strada.

L’INTERVENTO DEL SIG. SINDACO ELIANA FABELLO ALLA BENEDIZIONE DELLA PIAZZA

Buon giorno a tutti, dober dan usia-man,

Ringrazio innanzi tutto don Federico per l’avermi invitata, e tutti voi presenti; siamo lieti di avere con noi anche il no-stro coro Rečan che ci allieterà la festa. Un saluto a mons. Marino Qualizza e un saluto particolare al Vicario Episcopale alla cultura don Alessio Geretti, che ci onora della Sua presenza.

Oggi festeggiamo l’anniversario della consacrazione della nostra chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio che i nostri avi hanno costruito, pensate, già nel lontano 1830, utilizzando l’abside di una vec-chia chiesa preesistente. Quanto tempo è passato, quanta storia! Ora siamo qui al completamento della piazza antistante la chiesa, che completa il sacrato e l’opera di abbellimento e funzionalità della stes-sa, a cui altri prima e don Azeglio poi col portone in bronzo (e non solo), hanno realizzato. Ora don Federico, grazie all’a-iuto materiale di chi ha lavorato ed al buon cuore dei parrocchiani, è riuscito a completare l’insieme. Possiamo dire con soddisfazione che la nostra parrocchia è parte molto attiva nella nostra comunità, sia nel mantenere e sia nel riscoprire anti-che tradizioni del tempo passato talvolta dimenticate. L’inaugurazione di questa opera, nella ricorrenza della consacrazio-ne della nostra Chiesa, della festa della Natività di Maria e dell’anniversario di ingresso a Liessa di don Azeglio, è sicura-

Consegna delle borse di studio in memoria di don Azeglio

Pranzo comunitario

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distinti nell’ambito del cividalese per meriti sportivi.

Il sempre giovane Mario Bucovaz Lazar è stato nominato quale atleta dell’anno. Un sentito augurio anche da parte del nostro “San Martino” ed un grazie sincero per il tempo che de-dica per la comunità di Grimacco.

9 ottobrePASTORALNI SVET

Domenica 9 ottobre, dopo la cele-brazione festiva nel giorno del Signore, si riunisce il consiglio parrocchiale per lo spoglio delle schedine riguardanti la Santa Messa del Natale. Il risultato dello spoglio evidenzia, a larga mag-gioranza, di celebrare a Liessa la Santa Messa della mezzanotte (e vedremo la partecipazione!) e pertanto quella del giorno verrà celebrata a Topolò.

Per il Natale si può fare benissimo un fioretto e attendere svegli la Santa Messa della mezzanotte (oggi anche i programmi televisivi non terminano prima delle 23.30… e tutti li guardia-mo!) ritornando così a sentire quell’at-mosfera natalizia di un tempo dove la famiglia riunita, adulti, anziani e bambini, attendevano con impazienza questo momento.

Per i più anziani e gli affaticati ci sarà poi la Celebrazione nel giorno di Natale a Topolò e come ci si fa portare altrove da figli e nipoti così ci si può far accompagnare anche per la Santa Messa!

“Pojmo Gospodu, ki je dobar.Gospuod je naša muoč in naša pie-

sam,on nas je rešiu.„

ROŽARSKI MIESACAnche quest’anno la cappelletta

accanto la chiesa è stata molto bene addobbata con bellissimi fiori per ren-dere omaggio alla Madonna del Santo Rosario. Appuntamento perciò ogni martedì e giovedì di ottobre alle ore 20.00: l’orario era veramente comodo per tutti.

Oltre a tutte le nostre belle canzo-ni, sono entrate nel nostro repertorio alcune di Međugorje dedicate alla Ma-donna della pace e della conversione. Le presenze al Santo Rosario sono sta-te più che soddisfacenti, Giacomo ha dovuto aggiungere anche una panca!!

Lo stare insieme e pregare la Ma-donna fa solo che bene. Tutti abbiamo qualcosa da chiedere o ringraziare a questa Madre che con tanto amore ve-glia su di noi. La presenza di tre bam-bini (Elisa Vogrig, Gabriele Chialchia e Monica Chialchia) ad ogni serata del rosario è stata notata da tutti, peccato che anche altri genitori non accompa-gnino i propri figli, in fondo questa nostra preghiera dura poco più di 30 minuti. L’ultima serata si è conclusa con la processione con la Madonna facendo il giro (piccolo) intorno alla chiesa: anche i nostri nonni facevano lo stesso percorso ogni terza domeni-

Alcuni partecipanti alla castagnata per la chiusura del mese mariano

mente una buona occasione di festa. È in questa cornice di gioia e di ricordi, ma anche di valori, che l’amministra-zione comunale che rappresento ha il piacere di invitarvi alla cerimonia del-la consegna agli studenti del Comune di un piccolo, ma importante nel suo significato, contributo economico per il prosieguo degli studi, che seguirà dopo il pranzo.

Grazie a tutti e arrivederci a dopo.

L’INTERVENTO DEL SIG. SINDACO FABELLO PER LA CONSEGNA DELLE BORSE DI STUDIO IN MEMORIA DI DON AZEGLIO

Cari ragazzi e ragazze,vi saluto a nome mio e dell’ammi-

nistrazione comunale di Grimacco. Mi fa molto piacere potervi vedere oggi presenti numerosi, è un piacere che dona speranza e voglia di futuro a tutta la nostra comunità. Ed oggi, in questo giorno dedicato all’anniversa-rio della Consacrazione della Nostra Chiesa e di ingresso di don Azeglio, l’Amministrazione Comunale ha ri-tenuto che la giornata di oggi potesse essere il momento migliore per conse-gnarvi un piccolo contributo econo-mico allo studio, ora che l’estate volge al termine e che il nuovo anno scola-stico è alle porte. È un modo di dirvi che vi siamo vicini e che guardiamo con molto interesse le vostre attività scolastiche e le strade formative che intraprenderete; abbiamo tutti noi la speranza di credere in un futuro che Vi vedrà attivi protagonisti della Vo-stra vita e certamente anche della vita della comunità di Grimacco. L’anno scorso abbiamo pensato alle studen-tesse e agli studenti nati tra il 1994 ed il 1997, quest’anno ai ragazzi dal 1998 al 2002. Spero, anzi sono certa, che questo possa diventare uno stimo-lo che vi dia la forza di impegnarVi seriamente nello studio perchè esso sia, assieme ad altri valori, la base fon-damentale per la vostra vita futura che non sia solo di impegni e sacrifici, ma mi auguro anche di grandi soddisfa-zioni per Voi e le vostre famiglie (…)

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ca del mese ed il nostro pensiero era rivolto anche a loro. Finita la funzio-ne ci siamo ritrovati presso l’apparta-mento “Don Azeglio” dove la grande disponibilità di Emanuele Angelini, Marco Marinig e Sabina Cernoia ci ha fatti incontrare in un ambiente ben ri-scaldato con castagne, mosto e ribolla graditi da tutti. Peccato però che non tutti partecipano anche a questo mo-mento di gioia e di piacere nel ritro-varsi per una sana chiacchierata. Un grazie di cuore lo rivolgiamo anche a Renzo Primosig Kovač per la disponi-bilità.

21 ottobre VIČER ZA ZDRAUJE

La locale sezione dei donatori san-gue Drenchia - Grimacco ha organiz-zato presso la sala Blu del municipio una serata sanitaria con a Tema il “dono del sangue”. Come relatori sono intervenuti 4 ragazzi del gruppo gio-vani della Associazione Friulana Do-natori Sangue. Questo gruppo è nato con lo scopo di avvicinare al dono i giovani e per farlo organizzano feste, concerti, presentazioni presso scuole, feste paesane e fiere. Durante la se-rata hanno spiegato l`importanza del dono, le modalità da seguire per di-ventare donatori e presentato l`attività da loro svolta quest`anno e quella che hanno in programma nei prossimi mesi; hanno inoltre risposto alle mol-te domande del pubblico intervenuto.

Ringraziamo a nome di tutta la comunità questi giovani che, oltre ad essere donatori di sangue, lo sono an-che del loro tempo libero per aiutare il prossimo.

23 ottobreCAI: POHOD PO NAŠIH VASEH

Sono stati circa una sessantina i soci della sezione locale del Club Alpi-no Italiano che hanno partecipato alla camminata per i borghi del comune di Grimacco.

Il rapresentante dei donatori Marco Marinig da il benvenuto alla conferenza dei donatori

Oggi i bambini hanno di tutto, dai giochi ai cibi di ogni genere. Ma nel dopoguerra nei nostri paesini si viveva di ciò che dava la terra. E se un anno veniva il gelo tardivo o grandine, addio raccolto. Quell’an-no era uno di quelli di scarsità. La famiglia, genitori e due bambine di sette e sei anni, viveva in un nostro paese. Era dicembre e aveva nevica-to, sicchè il panorama era proprio nel clima natalizio, tutto bianco. In occasione del Natale la mam-ma preparava i dolci, che le bimbe aspettavano con ansia e gioia visto che durante l’anno non ce n’era. Ma quell’anno mancavano noci, casta-gne e anche mele. Quel poco che c’era era stato tutto venduto. E così le sorelline si consolavano dicendo: “ci farà almeno le šnite (frittelle di pane)”. Ma una mattina di sole il padre disse alle bimbe: “ Uzamite vaše koše in pridite za mano tu host / prendete la vostra gerla (gliele aveva fatte lui piccole apposta per loro) e venite con me nel bosco”. Le bimbe pensarono: “Ci tocca andare a prendere la legna pic-cola (che serviva per accendere il fuoco) ” e ubbidirono in silen-zio. Dopo un po’ videro che la strada che avevano preso, era un sentiero che portava più lontano

del solito. “Ma dove ci porti?” chie-sero al papà. “Un po’ di pazienza, siamo quasi arrivati” rispose loro il padre. E finalmente si fermarono in una radura piena di neve. “Ma non c’è legna” dissero le bimbe in coro. Il padre sorrise loro e disse: “Non vi ho portate a prendere legna, ma ho una sorpresa per voi!” e si chi-nò sotto un grande albero spoglio. Spostò con le mani la neve che si era ammucchiata vicino al tronco. Le bambine non credevano fosse vero ciò che videro sotto quella coltre di neve, rosse come rubini apparve un bel mucchio di mele. Abbracciaro-no il papà e si misero a riempire le loro koše di queste mele così prezio-se. Al ritorno dissero: “Quest’anno avremo lo strudel per Natale”. Ed erano felici di tutto questo, come se fosse il più bel regalo che potessero avere.

Storia vera sulla nostra gente

Panorama dal monte S. Martino

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 16 pag. 17

Il percorso scelto dal presidente Miani Massimiliano ha toccato le fra-zioni di Clodig- Seuza- Sverinaz- Ar-bida- Slapovicco- Peternel- San Mat-tia- Costne- Podcostne e si è concluso nella chiesa di Liessa dove, gran parte dei partecipanti, sono riusciti a ritro-varsi alla Santa Messa. Finita la Messa tutta la popolazione è stata invitata in palestra per il pranzo e la castagnata. Al termine della festa il Sindaco ha ringraziato il CAI per la bella iniziati-va che ha permesso a numerosa gente di conoscere da più vicino alcuni dei nostri paesi. Un grazie ai membri del CAI per aver invitato tutta la popo-lazione a partecipare alla loro festa e anche per la pulizia dei sentieri, ogni anno, nel nostro comune con i suoi soci.

EMITTENTE GIAPPONESE

L’amministrazione comunale è stata contattata, nel mese di ottobre, dall’emittente televisiva giapponese “Borghi Meravigliosi” che, a totali spese a carico proprio, ha pensato a Grimacco quale comune montano da poter raccontare ai telespettatori giap-ponesi. Così sul finire di ottobre, una troupe televisiva di quattro persone, con traduttore, ha alloggiato presso le strutture ricettive del comune con l’intento di intervistare alcune tra le persone che l’amministrazione aveva segnalato. Lo scopo era quello di rac-contare il comune parallelamente alla vita delle persone, attraverso un’in-dagine introspettiva degli intervistati che, senza timori, si sono raccontati negli aspetti più umani ed intimi. Il risultato, a detta del referente italiano della troupe, è stato eccezionale, so-prattutto per lo spirito di accoglienza e per la generosità dimostrata un po’ da tutte le persone di Grimacco con cui gli operatori sono entrati in con-tatto. Nella primavera del prossimo anno l’emittente invierà al comune un cd contenente il documentario: sarà l’occasione per ideare una serata per proiettarlo e poterlo condividere con

la popolazione.

Ottobre / novembreBROCHURE TURISTICA SU GRIMACCO

Il comune ha cercato ed ottenuto, da parte della Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio, un contribu-to per la realizzazione di una brochure istituzionale bilingue (traduzioni a cura di Giulia Crisetig, dello sportello bilingue), che a Grimacco non era an-cora mai stata realizzata. La program-mazione del progetto e la relativa rac-colta di materiale, tra documenti, foto da scegliere e foto ancora da scattare, è stata realizzata tra il mese di ottobre e di novembre. Le varie sezioni della brochure riguardano la storia del Co-mune, le passeggiate e le bellezze na-turalistiche, le manifestazioni, le prin-cipali attrazioni (quali chiese e musei), la tradizione culinaria con i ristoranti, la ricettività in termini di posti letto, le associazioni del comune, oltre che una panoramica dei punti da visitare nelle zone limitrofe al comune. Molto belle le foto dei vari scorci del comu-ne, colti in vari momenti dell’anno. Un grazie sincero va a tutte le persone di buona volontà e di buon cuore che hanno contribuito alla realizzazione della brochure, per il solo piacere di-sinteressato di poter fornire a tutti uno

strumento in più per raccontarci e per raccontare in maniera obiettiva le ric-chezze della nostra comunità.

31 ottobrePO HLIEBCE

Riempie di gioia scoprire che, an-che in tempi duri per le famiglie, la crisi non ha colpito i cuori e la volontà di aiutare il prossimo.

Tramite le offerte raccolte andan-do a panetti a Liessa e Clodig, anche quest’anno siamo riusciti a mantene-re l’adozione a distanza e a inviare un aiuto ai nostri amici delle missioni.

Anche da altri paesi sono arrivate donazioni per questa nobile causa e le preghiere in memoria dei defunti di quelle famiglie sono state recitate a casa di Mirella prima di partire per la “spedizione”.

Sotto un meraviglioso cielo stella-to, siamo passati di famiglia in fami-glia a ricordare i defunti.

Il calore che abbiamo sentito en-trando nelle case non era dovuto solo alle stufe accese, ma anche all’amore legato al ricordo di coloro dai qua-li siamo stati separati e all’affettuoso desiderio di onorarli aiutando chi ha bisogno.

Chi non ha potuto essere lì ad aprirci la porta, ci ha lasciato la luce accesa, per significare che, anche se lontani fisicamente, si può essere co-

I bimbi del catechismo po hliebce - a panetti

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 16 pag. 17

LA VISITA SERALE AI DEFUNTI, UNA TRADIZIONE CHE SI PERDEE’ ormai da qualche anno che,

almeno a Sutrio, va scemando una tradizione legata alla giornata del pri-mo novembre. Al mio paese, infatti, oltre alle visite diurne ai nostri cari, era consuetudine recarsi alla sera nel campo santo per accendere i lumini precedentemente appoggiati. Io mi ricordo, da piccola, si “inaugurava” la stagione invernale e, muniti di sciar-pa-guanti-cappotto, ci recavamo al cimitero coi fiammiferi per dire l’ulti-ma preghiera al nostro caro. Non c’e-ra freddo che tenesse, quel “compito” doveva essere portato a termine per-chè, come mi disse una volta il mio compianto parroco don Guerrino, “i muarz nus spietin e la sere al è il mo-ment plui indicat par lâ a cjataiu, la fin de la sornade a samê la fin da lor vite pasade” (i morti ci aspettano e la sera è il momento più indicato per andarli a trovare, la fine della giorna-ta assomiglia alla fine della loro vita passata). Caro don Guerrino, l’altra sera ti ho cantato sottovoce il “Be-nedictus” che tu dicevi “mi fa sinti in paradîs”; è stato un momento di fortissima emozione che mi ha inon-dato il cuore, mi sembrava di vederti sull’altare come il giorno di Natale in cui lo cantammo. A me questo fat-

to che i morti ci aspettano è rimasto impresso nella mente e infatti il pri-mo novembre io continuo a recarmi al cimitero alla sera. Che differenza, però, rispetto ad alcuni anni fa; non c’è più nessuno, o meglio, siamo ri-masti veramente in pochi. Eppure la sera è il momento migliore per il raccoglimento, per stabilire una sorta di contatto con la persona scompar-sa; il buio richiama l’immagine della morte terrena, mentre le fiammelle dei lumini rappresentano la speranza futura. C’è veramente più intimità, favorita dal fatto che, eventualmen-te, chi volesse parlare lo fa in modo più discreto, quasi avesse paura di disturbare. Cosa che non accade di giorno, dove le persone parlano nor-malmente, noncuranti di trovarsi in un luogo sacro. Quest’anno poi, in particolare, c’era un clima tutt’altro che proibitivo ai fini di una visita se-rale, eppure le persone sono rimaste a casa. Significa che non c’è più la voglia di farlo, siamo stanchi e stu-fi di tutto e un po’ per volta stiamo perdendo quello che di buono ave-vamo dentro. Appoggiamo frettolo-samente un vaso acquistato al volo un attimo prima e in dieci minuti siamo di nuovo a casa. Figuriamoci

se ci interessa andare alla sera “per-chè c’è più intimità”, ma per cortesia! A che serve allora il nostro vaso? A toglierci il rimorso della dimentican-za se durante l’anno non andiamo a trovarli? Può darsi, in fondo la no-stra coscienza è altamente condizio-nabile. Eppure se la ascoltassimo di più forse riusciremmo a emozionarci ancora e a scoprire nuove dimensio-ni altrimenti nascoste. Io preferisco continuare a fare le cose che facevo da piccola, anche se non lo sono più, e tra queste c’è la visita al cimitero la sera del primo novembre. Dopotutto è l’unica volta in cui il buio non fa paura, in cui ci si sente molto vicini ai nostri cari: “buonanotte papà” ho detto prima di andare a casa, come se fossimo vivi tutti e due e stessimo per andare a letto. Le altre volte non viene così spontaneo, è una magia di quella sera e basta. E’ come ritornare un po’ bambina, ma io non me ne vergogno, anzi, mi piace conservare uno sprazzo di ingenuità e sponta-neità che ci permette di vedere quello che altri non vedono, di sentire ciò che altri non sentono.

Catja Straulino- SutrioLettera del Messaggero veneto

munque presenti col cuore.Un’ultima preghiera, poi, a casa di

Giacomo per tutti i defunti (in special modo quelli più dimenticati) e, per concludere la serata, una nuova tradi-zione alla quale, ormai, non sappiamo rinunciare: la tisana della buona notte preparata da Don Federico

***Anche alcuni nostri bambini han-

no fatto il giro delle famiglie per la preghiera.

Hanno incominciato sabato 29 ot-tobre quando, al posto del catechismo, tutti i bambini (come sempre Cosizza, Topolò e Liessa uniti come una vera famiglia) con le catechiste hanno fatto

il giro di tutte le case di Liessa alta nel ricordo dei defunti. Le offerte raccolte sono state devolute per i bimbi dell’A-frica perchè, come è stato spiegato ai nostri piccoli, a noi non manca nulla e in missione manca tutto! L’iniziativa è stata accolta positivamente ed è stato deciso di ripeterla (magari inserendo altri paesi) nell’ultimo sabato di otto-bre dell’anno prossimo in sostituzione del catechismo.

Anche a Cosizza, lunedì 31 otto-bre, un folto gruppo di bambini è pas-sato di casa in casa per la preghiera, mantenendo così viva questa nostra bella tradizione; a loro ed ai loro geni-tori il nostro ringraziamento.

Il nostro capo chierichetto Ga-

briele e la sorellina Monica Chialchia hanno fatto a piedi tutto il giro delle frazioni da Liessa a Grimacco - Plataz ecc. rendendo così felici i tanti anzia-ni che vivono per le nostre frazioni. Anche Gabriele e Monica hanno pen-sato ai loro coetanei dell’Africa e per questo loro impegno li ringraziamo di vero cuore.

Il nostro plauso va anche agli adul-ti e giovani di Seuza che mantengono viva questa tradizione di preghiera.

1 / 2 novembreUSI SVETI \ USE DUŠE

A Cosizza la Santa Messa nella festa di tutti i Santi è stata celebrata da Don

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 18 pag. 19

nei prossimi anni) è stata la preghie-ra in cimitero nell’ultima domenica di ottobre; anche questa è una buona idea del parroco per permettere l’af-fluenza di chi vive lontano, tanto più che nel giorno dei Santi non viene ce-lebrata la Santa Messa, ma viene reci-tato solo il Santo Rosario.

L’affluenza di fedeli a Liessa nella celebrazione di tutti i Santi è unica; una marea di persone ha riempito la nostra chiesa ed il cimitero. Anche nel camposanto durante le preghiere e i canti guidati dal gruppo liturgico del coretto si è mantenuto un rispettoso silenzio e per questo siamo molto con-

Marino alle 10.30. Tale ricorrenza ha richiamato a Cosizza parecchia gente da fuori; molti infatti hanno i paren-ti che riposano nel nostro cimitero, per cui, visto anche l’orario molto fa-vorevole, c’era più gente del passato. Anche il bel tempo, mite e soleggiato, ha fatto sì che al termine della cele-brazione tutti abbiano partecipato alla processione verso il cimitero recitando il Santo Rosario. Al cimitero abbiamo ricordato e pregato per Don Rino, Pa-dre Emilio e Don Azeglio, nonché per tutti i defunti di questo cimitero, con-cludendo con un canto alla Madonna.

Il giorno dei morti, alle ore 15.00, ci siamo ritrovati, sempre al cimitero, per la recita del Santo Rosario per tutti i nostri cari che hanno lasciato questo mondo. Un buon numero di fedeli era presente pregando in comunione per i propri cari.

Domenica 6 novembre, ancora in cimitero, è stata celebrata la Santa Messa per tutti i defunti della nostra parrocchia; alla fine si à svolta la be-nedizione delle tombe, ricordando an-cora i nostri cari. Questo è un dono che il nostro parroco don Federico ha voluto fare ai suoi parrocchiani di Co-sizza per facilitare la partecipazione di tutti.

Grande partecipazione anche a To-polò a tutte le celebrazioni. Novità di quest’anno (che verrà ripetuta anche

Tutti i Santi a Cosizza

I ragazzi che hanno letto le poesie in Italiano e in dialetto Sloveno nel ricordo dei caduti

tenti. Il momento più commovente e intimo di questo nostro incontrar-ci nel ricordo dei defunti è di sicuro la recita del Santo Rosario delle ore 20.00 nel cimitero di Liessa. Sembra proprio di sentire i nostri cari defunti vicino a noi.

Il due novembre è il giorno dei defunti; questo è il giorno della pre-ghiera, del ricordo e del suffragio per i nostri cari… bisognerebbe partecipare tutti alle celebrazioni!!!

6 novembreSPOMIN NA PADLE TU UOJSKAH

La celebrazione del 4 Novembre, in ricordo di tutti i caduti delle guerre, si è tenuta domenica 6 novembre pres-so il monumento ai caduti di Clodig.

La commemorazione è stata ac-compagnata quest’anno dal coro “ La voce della valle” di San Pietro che, assieme alle poesie lette dai ragazzi della Parrocchia, ci ha fatto ricordare le crudeltà della guerra e le sofferenze provate da chi l`ha vissuta ( sia militari che civili).

È giusto ricordare questi tristi mo-menti del nostro passato perchè ci fanno capire quanto siamo fortunati a vivere in pace.

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 18 pag. 19

ZAHVALEDurante l’anno c’è bisogno di tanti

lavori e servizi dentro ed intorno alle nostre chiese. Tramite il nostro “San Martino” vogliamo ringraziare di vero cuore per

Liessa: Primosig Romeo “Rezjan” per il grande lavoro di giardinaggio e pulizia che per tutto l’anno dona alla

chiesa, Cicigoi Dina che per tutto il periodo estivo, fino al primo gelo, ha offerto i fiori del suo giardino e li ha anche ben disposti sui nostri altari, Gariup Renzo e Zabrieszach Lidia per la stoffa ed il lavoro di cucito che sem-pre svolgono, Postregna Adriana per la pulizia nei pressi del nuovo cimitero, Crisetig Chiara per il lavoro che svol-ge tutto l’anno e Primosig Mirella per

il bucato e stiratura, Canalaz Michele per lo sfalcio attorno alla canonica.

Per Topolò: Scuoch Lino per lo sfalcio intorno alla chiesa, Gariup An-gela e Gariup Romilda per la pulizia ed altri costanti servizi. Un grazie sin-cero ad un parrocchiano di Topolò che svolge svariati servizi di manutenzione ed altro.

27 novembreNOVIČ PEČUOV

Velik senjam je biu v nediejo tle v Seuc, ta par Pečuovih. Bepic an Adele sta praznovala pedeset liet njih poroke an tuole je na velika rieč, sa jih malo dočaka, pa oni so jih an kar je bui lepua, važno, je de se imajo radi ku pedeset let odtot al pa še buj.

Imajo radi še buj ku sami sebe njih družino an posebno njih na-vuode Riccarda, Lorenza an An-drea.

Za use tuole sta Bogu hvaležna. Vse so povabil na njih praznik: družino, žlahto, parjatelje, vasnja-ne.

Parpravli so use kar kor, nič nie mankalo: so spekli gubance, ocvar-li štrukje, ta par hiš so jin vasnjani napravli an purton vas zlat, sa je poroka te zlata, use je blua na mest, še strejal so jin, kar so se pobral za iti v cierku.

V cierkvi je blua tud vse na-

pravljeno ku novičan. Godu jim je njih navuor Riccardo, an tuole je bluo zloganljivo, komovent. Po maš so bli vsi povabljeni v palestro, kier je blua vsega, usake sort do-bruote. Ženske od fare so poskarbiele za tuole naštimat, sa Bepic an Adele nimar radi pomagajo vsiem tistim, ki potrebuiejo. Bepic je naredu puno dial za našo cierku, sa usi vemo de je an bardak ma-ringon.

Tele zadnije cajte je napra-vu an križ, ki ga kode ložejo gor nad Muštve, sa je biu ni-

mar križ na tistin prestoru, zatua se je klicalo go par Križe, sada te star križ je strodnju an Bepic je naredu nuau. (Ndr. Smo študieral, de tel nov križ ga denemo, kode začne klanac za iti dol h Hlocju, takua ga bojo mogli vsi videt an vsi se bojo mogli žegint, kar pasajo ta pred anj).

Adele, Bepic za use, pru za use Buog van lon an vsi van želmo še puno liet zdravega an veselega živlienja.

Ndr. Un particolare augurio, da queste righe, lo vuole rivolgere agli sposi la redazione del “San Mar-tino” che vede Adele come fedele zelatrice. Anche il gruppo liturgi-co del coretto si unisce agli auguri, riconoscente per il sostegno che sempre ha ricevuto. Buog vas var in Marija e, come ha detto don Fe-derico al termine della celebrazio-ne della vostra Messa di ringrazia-mento, “Ad multos anno!”

MOLITEU ČLOVIEKA, KI DAJE KRIJezus Odrešenik, ki si jau: “Tistekar ste nardili adnemu od telih mojihnarbuj majhanih bratru, ste mene nardil’”,pogled z dobrimi očmi, kar Ti darujemo.

Tistim, ki tarpé, ki so tuoji an naši bratri,darujemo no malo naše karve,de bi jim uarnil’ življensko muoč;pa mi želmo posvetit tel naš dar Tebe,ki si preliu tuojo dragoceno kri za nas.

O Jezus, nardì, de bo naše življenje punodobrih diel za nas, za naše te drage, za te bune:daj nam muoč, de bi biu naš dar nimarstorjen z radodarnostjo, ponižnostjo an po tiho.

Nardì, de bomo s pomočjo viere odkril’ Tuoj obrazu te buozih an jim za cajtan skočnil na pomuoč;naudihni nas, de bomo pejali naprej naše diela u duhu solidarnosti. Če jih bomo nardili kupe s Tabo, bojo zlo dobrèan nimar ušeč Nebeškemu Očetu.Amen

(Moliteu je napisu Janez XXIII)

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NOTIZIE DALLE MISSIONILettera dall’India

Carissimi,vi auguriamo un felice Natale e prospero Anno nuovo.Uniti con i miei figli in orfanotrofio, i bambini e gli insegnanti della

scuola e i parrocchiani vi auguro un gioioso Natale e felice anno nuovo. Siamo felici di farvi gli auguri perchè ci date la felicità per vivere. Con il vostro aiuto noi possiamo fare tante cose belle. Grazie di cuore. Devo rin-graziarvi per l’ospitalità che mi avete mostrato. In Italia mi sono sentito a casa mia, il Signore benedica tutti voi. Poi ho il dovere di ringraziarvi per la vostra magnanimità verso i più piccoli di Dio. Il Signore ricompensi tutte le vostre opere buone, perché io credo che tutto quello che facciamo per amore di Cristo per i suoi piccoli sarà scritto nel libro della vita. Noi promettiamo le nostre preghiere, in particolare per Natale. Gesù bambino ricolmi voi e i vostri cari famigliari con pace, gioia, salute.

Dopo il mio ritorno da Udine con il vostro aiuto ho:acquistato un mini-bus di seconda mano per portare i bambini della

foresta a scuola, per portare gli anziani, per portare gli ammalati in ospe-dale e per fare la spesa;

costruito una cucina per preparare il pranzo per i bambini della scuola;distribuito libri e quaderni in venti villaggi a bambini indù, musul-

mani e cristiani;costruito un capannone per i bambini che viene adoperato per fare il

bagno e asciugare i vestiti;costruito quattro saloni per refettorio dei bambini (prima mangiavano

all’aperto).Non dimenticheremo mai il vostro aiuto, saremo sempre grati per tutto

quello che siete per noi. Siete la nostra Provvidenza di Dio. Vi prego di non dimenticarvi mai di noi nella vostra preghiera. Noi continuiamo a pregare per voi e per tutti i vostri cari a Gesù Bambino

Don Ammana Raja Godi

I locali della Chiesa vengono adibiti a “scuola” durante la stagione delle piogge

LE TOVAGLIE E GLI ALTARI LATERALI

La tovaglia che ricopre l’altare è se-gno del convito eucaristico (ndr: dove viene celebrata la Santa Messa), così come a casa nostra si mette la tovaglia (detta “mensale”) sulla tavola, per dire che lì si mangia. Ricordiamo che gli altari latera-li sorsero e si moltiplicarono nel Medio-evo soprattutto nelle chiese abbaziali e cattedrali per consentire la celebrazione di tante Messe, anche simultaneamente, da parte di monaci e canonici. In realtà era scomparsa la concelebrazione, si po-teva celebrare a un altare una sola volta al giorno (…).

Gli altari laterali sono testimonianza storica di fede e di arte e vanno salvati da una certa moda iconoclasta. In oc-casione di feste patronali, gli altari pos-sono essere anche ornati sobriamente con fiori e candele. Però la loro mensa non sia coperta da tovaglie perché lì non si celebra la Messa, che invece va celebrata solo sull’altare principale (ndr: che è l’altare rivolto verso il popolo dove celebriamo la Santa Messa), come ricor-dano i vescovi italiani, nelle loro Preci-sazioni al Messale del 1983 e l’OGMR (n. 303). L’altare, come ara sacrificale e mensa conviviale, è segno di Cristo ed è unico. Il rito della dedicazione dispo-ne chiaramente: nelle nuove chiese sia eretto un solo altare, segno dell’unico Cristo, dell’unico sacrificio, dell’unica Eucaristia, dell’unica assemblea, come ricordava già Sant’Ignazio di Antiochia. (ndr: Nelle nostre piccole chiese viene con-servata la Santissima Eucarestia sull’altare Maggiore; ecco che lì, sempre con sobrietà perché il centro è l’altare dove si celebra, l’addobbo (fiori e tovaglia) ci deve essere sempre per onorare Gesù, Pane Vivo e Vero custodito nel Tabernacolo)

Anche l’OGMR al n. 318 avverte: “La disposizione delle immagini sacre non distolga l’attenzione dei fedeli dalla celebrazione” (…).

Tratto da parrocchia San Pietro di Don Antonio Sorrentino

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14 FEBBRAIOSAN VALENTINO SACERDOTE E SAN VALENTINO VESCOVO

Piccola Posta

PAULETIG MARIAMorbio – SvizzeraCarissima sig.ra Maria,ci è arrivata la sua puntuale offerta

per la vita del nostro “San Martino” e la ringraziamo di cuore. Un grazie sin-cero per i graditissimi saluti e auguri che abbiamo ricevuto per e mail. Spe-

Due santi quasi contemporanei, entrambi ricordati il 14 febbraio, che spesso vengono scambiati per la stessa persona ma in realtà sono due figure ben distinte: uno era un sacerdote e l’altro vescovo.

IL PATRONO DELLA COMUNITA’ DI LIESSA

San Valentino sacerdote e marti-re ma non vescovo

(Viene rappresentato iconografica-mente come sacerdote in abito da mes-sa. Così come è rappresentato sul nostro altare)

Valentino era sacerdote a Roma e amico dell’imperatore Claudio il Go-tico. Accusato pubblicamente, venne arrestato e interrogato dallo stesso im-peratore che, colpito dalla predicazio-ne del santo, lo lodò pubblicamente

per la saggezza della sua dottrina. Ven-ne quindi messo agli arresti domicilia-ri nella casa del prefetto Asterio, dove restituì la vista alla figlia del suo ospi-te. Valentino convertì l’intera famiglia del prefetto e per questo motivo fu condannato a morte. Prima di mori-re scrisse una lettera alla ragazza che consegnò al padre di lei. Il 14 febbraio 286 fu condotto sulla via Flaminia, dove fu prima percosso con i bastoni e quindi decapitato.

L’ALTRO SAN VALENTINOSan Valentino vescovo e martire(Viene rappresentato iconografica-

mente come vescovo con mitria e pasto-rale)

Valentino era vescovo di Terni e si recò a Roma per guarire un ammala-to. Durante il suo soggiorno romano

convertì il rinomato filosofo Cratone e tre suoi giovani discepoli ateniesi, esponendosi con il suo zelo alla facile delazione dei pagani. Il vescovo venne tradotto in tribunale e condannato alla decapitazione, che avvenne nell’anno 273. I tre giovani neoconvertiti ne trasportarono allora il corpo a Terni, dove fu sepolto dalla sua comuni-tà cristiana. A lui facevano ricorso le giovani coppie che volevano far pace. E` patrono di Terni, Breno e Passau, protettore dei giovani e appunto degli innamorati. E` raffigurato, a volte, in veste di soldato di Cristo ed è invocato per i dolori al ventre, gli svenimenti e contro le cadute e la peste.

Il legame con gli innamoratiIl legame tra San Valentino e gli

innamorati è legato alla tradizione anglosassone medievale, secondo la quale gli uccelli iniziano a nidificare il 14 febbraio risvegliandosi alla vita; al santo di quel giorno sarebbe toccata la protezione appunto degli innamo-rati. “San Valentino, la primavera è vicino” recita uno dei detti popolari, e leggende e curiosità sono prolificate su questo santo, la cui storia è un po’ confusa per la presenza di due santi con lo stesso nome vissuti nello stes-so periodo e morti entrambi martiri a Roma.

Tratto liberamente da enrosadiraSan Valentino vescovoSan Valentino prete

riamo vivamente di poterci salutare di persona nel mese di agosto quando lei tornerà nella nostra Benečija.

Dio la benedica in Buog loni!Don Federico

VOGRIG BERNARDAComunità Piergiorgio – UDINECarissima sig.ra Bernarda,la ringraziamo di cuore per i salu-

ti e auguri che sempre ci invia attra-verso quanti vengono a farle visita. Il mese di agosto abbiamo celebrato la Santa Messa dalla cappella di Grimac-

co sup. dove tanti fedeli sono accorsi per questa circostanza. Non mancano mai anche i suoi parenti e pensi che quest’anno sua cognata Concita ha preparato un grosso cesto pieno di štruki… che buoni, ma che lavoro per la sig.ra Concita!

Giacomo in questa circostanza si ricorda sempre di lei e sempre mi ri-pete di quanto lei si impegnava per il decoro di questa cappellina, ma anche per il canto nell’ora di adorazione per il paese di Grimacco. Il Signore la ri-

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 22 pag. 23

Anagrafe parrocchiale

DEFUNTI

Signore tu sei la vita dopo la morte.

Gospod ti si življenje po smarti.

Filipig Renzo “Vančin”da Cividale/Topolò di anni 70Floreancig Renato “Uolac”da Costne di anni 73Canalaz Marta “Vuk”da Seuza di anni 88

Bianchi Sharmila “Žnidar”da Liessa - scuola di ragioneriaChialchia Simone “Dreju” da Grimacco inf. - ragioniereFloreancig Valentino “Kokoc”da Costne – dottore in scienze forestaliMartinig Erica “Jakopic” da Seuza - ragionieraSittaro Pietro “Balentarčic” da Seuza - maturità classica

Un particolare ringraziamento lo ri-volgiamo a Chialchia Simone e Bianchi Sharmila, per l’impegno e la costanza che hanno sempre dimostrato nei con-fronti della parrocchia quali aiuto ed animazione nella liturgia domenicale. Un doveroso grazie anche a tutti quelli che partecipano all’incontro domenica-le con il Signore e la comunità.

A tutti i nostri diplomati e laureati congratulazioni vivissime e, dopo que-sto primo traguardo, auguriamo loro una buona sistemazione nella vita rima-nendo sempre legati alla propria terra.

A nome della redazione dell’ San Martino, dei giovani del gruppo litur-gico del coretto e di tutta la comunità parrocchiale facciamo le nostre più vive congratulazioni a DON LORIS DEL-LA PIETRA che è diventato dottore in teologia con specializzazione liturgico-pastorale.

Don Loris che è un appassionato delle nostre valli, legge sempre minu-ziosamente il nostro bollettino e co-nosce bene la nostra comunità perché volentieri partecipa alle nostre feste re-ligiose. Buog te loni gaspuod pre Loris in Buog te var!

compenserà! La ricordiamo nelle nostre

preghiere e grazie di cuore per l’offerta che ci ha inviato.

Buog te var in Marija!Don Federico

Il parroco don Federico e Gia-como ringraziano per i saluti e auguri di:

Chiabai Piero (Graz); Fam. Trusgnach Gianni di Seuza con Nicolò, Danielle, ecc. (Grecia); Sergio e Franca (Fatima); Agnese, Silvano, Giorgia e Monia (Pari-gi); Margherita e Aldo (Città del Vaticano); Angela Gariup e Silvia Bucovaz (Fatima); Suor Giuliana Bucovaz e tutta la comunità Cot-tolengo (Torino); Silvia, Angela e Lino (Santiago de Composte-la); Romilda, Mariagrazia, ecc. (Terme Olimia); Fam. Saracino Stefano, Riccardo, Alma e Alber-to (Lugano Svizzera); Sabina ed Emanuele (Mali Lošinj Croazia); Rina e Ettore (Calatafimi); Teresa e Adele Drečinka (Monte Lussa-ri).

CONGRATULAZIONI VIVISSIMEAI NEO DIPLOMATI E LAUREATI

“L’Italia ha fornito armi ai ribelli del consiglio nazio-nale di transizione a partire da marzo, prima delle in-cursioni aeree della Nato, con un carico travestito da aiuti umanitari”. Lo ha af-fermato Gianni Cipriani sul sito Globalist. Casse di pistole, fucili, mitra, muni-zioni e altre attrezzature sa-rebbero state prelevate dalla Maddalena e Tavolara in Sardegna. L’iniziativa fa parte di una vera e propria “gara” tra Italia, Francia e Regno Unito, che vogliono ottenere il maggior van-taggio dal dopo-Gheddafi. A questo proposito, le associazioni “Rete italiana per il disarmo” e “Tavola della pace” hanno inviato una lettera al presidente Napolitano per avere “più chiarezza su una vicenda che appare in contrasto con le risoluzioni dell’Onu e con la Costituzione”.

Dalla rivista: “Missionari Saveriani”

LIBIA: ARMI AI RIBELLI DALL’ITALIA

Page 23: al mittente previo pagamento resi CPO per la restituzione San … · Gianni Trusgnach – Vuk, medaglia d’oro per le sue 50 donazioni di san-gue. A rallegrare il pomeriggio anche

Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 22 pag. 23

OfferteIL VOSTRO BUON CUORE:

CHIESA DI LIESSARiserva di caccia Grimacco 50,00€Pia e Antonio Vogrig 50,00€Feletig Gianna (Grimacco inf.) 20,00€Trusgnach Ernesta e Andrea 10,00€Vogrig Bruno Počalin 80,00€Trusgnach Ernesta e Andrea 20,00€Gosgnach Anna 20,00€N.N. (Seuza) 20,00€Qualizza Mauro 5,00€Kaučič Annamarì 20,00€Trusgnach Giuseppina 10,00€Gus Marina 20,00€Vogrig Romeo Skinin 40,00€Chiabai Angela 10,00€Chiabai Rinea 20,00€Predan Albino 10,00€Gardini Rosella 20,00€Sdraulig Elsa 20,00€In memoria di don Arturo:la nipote Maria 20,00€In memoria di Vogrig Antonio Pičul:la moglie 100,00€In memoria di Floreancig Renato:moglie e figli 200,00€sorelle Maria e Gianna 200,00€In memoria dei defunti Mohor:Vogrig Bernarda 20,00€In memoria di Canalaz Marta:i figli 150,00€il fratello Natale 100,00€la cognata Trusgnach Maria 50,00€Si ringrazia anche:-Trusgnach Margherita che ha donato la nuova porta d’ingresso per la cappella di Liessa-Bucovaz Gemma Šimanova che ha dona-to una bella sbrinča, tanto desiderata da Giacomo, per la benedizione del pane di San Valentino.-La Fam. Canalaz Žefciova ha donato deu-midificatori per gli armadi della chiesa

Hanno donato i fiori per gli altari:Per la festa della Bandimica Cernotta Fa-brizio SimulPer la cappella nell’intero mese Mariano di ottobre Cibau AnnaPer la festa di Tutti i Santi Chiabai SilvanaSi ringrazia anche tutti coloro che hanno offerto fiori,di serra o del loro giardino, per gli altari.BUOG LONI A TUTTI!

CHIESA DI COSIZZACalcetto over 40 100,00€In memoria di Tomasetig Emilio:la figlia 40,00€

Si ringrazia tutti coloro che hanno offerto fiori, di serra o del loro giardino, per gli altari. BUOG LONI!

CHIESA DI TOPOLO’Trusgnach Eliana 30,00€Filipig Mariza 40,00€Elsa Renat Trusgnach 30,00€Gariup Gina 20,00€Gariup Valentina 20,00€Bucovaz Romano 20,00€Centilin Anita 20,00€Filipig Norma 25,00€Buonincontri Giovanna 20,00€Gli sposi Giuditta e Tommaso Bozzalin 50,00€Gli sposi Giuditta e Tommaso Bozzalin hanno offerto una composizione di fiori sempre vivi e VERI di 150,00€In memoria di Bruno Loszach:Bucovaz Silvia 40,00€lo zio Renato 20,00€In memoria di Filipig Renzo:i figli 200,00€Hanno donato i fiori per gli altari:N.N. (Topolò-Udine) ha offerto tutti i fio-ri per la festa di San Michele e la festa di Tutti i Santi.-Si ringrazia tutti coloro che hanno offerto i fiori,di serra o del loro giardino, per gli altari.BUOG LONI!

PER OPERE SOCIALI AFRICA E INDIADe Luca Mirella e figli 90,00€Chiabai Matilde Dreicova 30,00€Offerte raccolte alla festa di Grimacco sup. 278,00€Scuoch Alma 20,00€Chiabai Lino 50,00€N.N. (Dolegna) 10,00€Tomasetig Lucia (Osgnetto) 30,00€N.N. (Cosizza) 10,00€Chiabai Piero e Ilaria 50,00€Trusgnach Giuseppe e Adele Peč 41,00€Po hliepce – a panetti:Gruppo panetti Liessa e Clodig 590,00€Gruppo bambini catechismo 100,00€Chialchia Gabriele e Monica 63,00€N.N. (Topolò) 10,00€Gariup Romilda 10,00€N.N. (Popolari) 20,00€In memoria di Vogrig Gino e Bruno LukicPia e Antonio Vogrig 50,00€

Pro Caritas foraniale mosnica-borsa Liessa 102,75€Pro Caritas foraniale mosnica-borsa Cosiz-za 40,20€Tutti i Santi mosnica-borsa di Cosizza 385,00€Tutti i Santi mosnica-borsa di Topolò 155,08€Tutti i Santi mosnica-borsa di Liessa 875,22€Si ringrazia Cernoia Sabina per la prepara-zione dei pacchi di vestiti spediti in Afri-ca. L’aiuto ai poveri è il fiore più bello do-nato a Dio.BUOG LONI!

SANTE MESSE DA CELEBRARE IN AFRICASecondo le intenzioni di:Elsa Renat Trusgnach 20,00€Cernotta Fabrizio 50,00€De Luca Mirella e figli 10,00€Fam. Compagnon Brosutti 100,00€Alpini Grimacco 10,00€Vogrig Feletig Atonia 50,00€Trusgnach Annamaria 30,00€Chiabai Marita 10,00€Gariup Angela 20,00€Kaučič Annamarì 5,00€N.N. (Cosizza) 20,00€Passini Antonio 10,00€Sdraulig Elsa 20,00€Cernotta Fabrizio e Silvia 80,00€Tomasetig Lucia (Osgnetto) 20,00€Angelin Del Zotto 50,00€Fam Gianni Kokoc 10,00€Canalaz Giacomo 50,00€Un sentito grazie per questa vostra gran-de sensibilità! BUOG LONI!

IL VOSTRO BUON CUORE PER LA PIAZZA DELLA CHIESA(sesto elenco)Rucchin Adele Drečinka e figlio 30,00€Bucovaz Cristina 20,00€Feletig Radice Maria 60,00€Mateucig Maria “Belhova” 20,00€Clodig Luciana 100,00€N.N. 20,00€Črnec Božidar (Seuza) 30,00€N.N. (Cividale) 50,00€Trusgnach Teresa “Ta za rojo” per zona verde 20,00€Loszach Valentino 50,00€In memoria di Gariup Ernesta:Gariup Romilda 20,00€Cicigoi Din offre e pianta i pini da vaso per la piazza Un sentito e vivissimo grazie – Buog

Page 24: al mittente previo pagamento resi CPO per la restituzione San … · Gianni Trusgnach – Vuk, medaglia d’oro per le sue 50 donazioni di san-gue. A rallegrare il pomeriggio anche

Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 24 pag. TM

A questo numero hanno collaborato:

Angelini Emanuele, Bucovaz Daniel, Canalaz Giacomo, Cana-laz Loretta, Cernoia Sabina, Cer-notta Fabrizio, Cernotta Filippo, Cernotta Mario, Chiabai Marti-na, Chiabai Piero, Chiabai Silva-na, Cicigoi Dina, Gariup Angela, Lauretig Daniela, Leone Maurizio, Marinig Marco, Primosig Mirella, Saracino don Federico, Vasconi Loredana, Zabrieszach Lidia, Zuf-ferli Giorgia. Francesca, Federica e Tiziana

Loni!- per il vostro buon cuore. DIO VI BENEDICA TUTTI!

PER LA VITA DEL NOSTRO GIORNALINO SAN MARTINO“Non dimenticarti di aiutarci!Il nostro giornalino “San Martino” non ha contributi e sostegni di nessun tipo, vive solo ed esclusivamente grazie alla generosità e al buon cuore dei lettori. Confidiamo nell’aiuto di tutti quelli che ricevono questo giornalino. Grazie di tutto cuore per la vostra sensibilità!”50,00€: Chiabai Rinea; Pauletig Maria; 40,00€: Crisetig Ettore30,00€:; Vogrig Feletig Antonia; Dreszach Adriana, Kaučič Annamarì;25,00€: Vogrig Nicoletta;Humbert Elvira Floreancig; Bucovaz Ernesto; Tomasetig Lucia Osgnetto; 21,00€: Chiabai Natale;20,00€: Clodig Luciana; Vogrig Federi-ca; Ruchin Adele Drečinka; Marinig Pia e Andrea; Feletig Radice Maria; Dreszach Luciana; N.N. Firmano; Elsa Renat Trusgnach; Feletig Gianna; Maria; Vogrig Bernarda; Zuodar Del Fabbro Alida; Vo-grig Romeo Skinin; Feletig Berta; Rucli Franca; Simaz Gino; 15,00: Filipig Norma; Centioni Giulia; Alba, Loretta e Rosina Zefcovi; Centilini Orietta; Centilini Filipig Anita; Vasconi Lucia, Loredana e Monia; Cicigoi Dina; 11,50€: Trusgnach Ernesta;10,00; Chiabai Rosanna e Paolo; N.N. Parma; Feletig Mafalda; Sdraulig Paola; Dresig Maria; Tomasetig Rosina; Filipig Giuseppe; Vogrig Attilio Cividale; Vogrig Irma; Vogrig Mario Vanac; Predan Gra-ziella; Luciano Vizutti; Trusgnach Mau-rizio; Filipig Mariza; Bucovaz Romano, Chiabai Natale, Predan Luciana; Vogrig Bruno Počalin; Buonincontri Giovanna; Miss Iurman Maria; Sdraulig Elsa; Iur-mann Alma; Bonini Liliana; Cernotta Remigio; Chiabai Luciana; Bucovaz Ele-na; Floreancig Dora; Sdraulig Pierpaolo

e Giovanna; Primosig Sandra; Feletig Er-nesta; Vogrig Dorina Sverinaz; Cervellera Maria; Chiabai Silverio; Dreszach Bep-pino; Peternelli Antonia; Marinig Lino; Marinig Viviana; Vogrig Alfredo; Predan Stefano; Cernotta Fabrizio; Loro Gabriele; Obit Angelo; Cernotta Pia; Cernotta Ma-rio; Cernotta Gianfranco; Cendon Elena; Gariup Sonia; Loszach Luisa; Anzolini Gianna; Stulin Adriano; Zabrieszach Er-nesta e Mariucci; N.N. Tribil; Trusgnach Teresa Kaučič Silvana; Vogrig Ugo; Ruttar Giuseppe; Feletig Mario; Primosig Mirel-la; Chialchia Roberto; Trusgnach Roma-no; Vescovo Corrado; Vogrig Antonio e Pia; Vogrig Massimo; Vogrig Renzo; Lucia Feletig Grimacco sup.8,00€: Paoletig Celesta; 7,00€ : Canalaz Chiara; Predan Albino; 6,00€: Floreancig Ferruccio; 5,00€: Vogrig Adele; Marinig Katia; Bu-covaz Elvira; Chiabai Mariuta; Bianchi Sharmila; Martinig Livia; Vogrig Luigi; Trusgnach Rosina Topolò; Trusgnach Ro-meo; Scuoch Vittorio; Chiabai Martina; Rucli Irene; Gariup Vittorio; Bucovaz Cristina; Floreancig Elvira; Floreancig Li-liana; Marinig Emili; Bonini Fabio; Cen-don Alida; Chiabai Elisa; Fam. Obriu; Gariup Angela; Filipig Lucia; Scuoch Marco; Trusgnach Aldo; Trusgnach Alfon-so; Floreancig Renato; Primosig Renzo; Floreancig Nino; Kocina Enrico; Scude-rin Nicoletta; Iurmann Maurizio; Fam. Gus Basilio; D’Osualdo Anna; Koren Michele; Cicigoi Roberta; Cicigoi Ga-briella; Bucovaz Anna; Bergnach Giusep-pe; Bergnach Emilia; Crainich Beppino; Scuoch Vittorio; Chiabai Lino; Oviszach Paolo; Bergnach Roberto; Dorgnach Ala-dino; Bernich Romeo; Salamant Giuliano; Trusgnach Antonietta; Qualizza Attilia; Rucli Valerio; Trusgnach Gianni Cosiz-za; Zuodar Giorgio; Fam. Simaz Cosizza; Pittia Franco; Tomasetig Paolo; Martinig Edi; Dresig Dino; Berdon Giuseppina; Paoletig Giulio; Ipaviz Lucia; Loszach Lo-

renzo; Bucovaz Dora; Paoletig Giovanna; Trusgnach Giuseppe Peč; Clodig Maria; Clodig Paola; Jop Renata; Sdraulig Dia-na; Angelini Emanuele; Vogrig Marina; Lauretig Giovanna; Chiabai Elio; Chiabai Luigi; Vogrig Sergio; Vogrig Isabella; 4,50€: Zufferli Sergio; 4,00: Trusgnach Edi; Cendon Beppino, 3,00 €: Tomasetig Franco; N.N. Clodig; 2,50€: Trusgnach Jacopo; 2,40€: Qualizza Mauro;2,00€: Scuoch Maria; Cesnich Claudio; Il Signore vi ricompensi tutti per la vo-stra generosità.

-Si ringrazia di vero cuore tutte le zela-trici e i zelatori che a ogni numero di-stribuiscono di casa in casa i “San Mar-tini”.

BUOG LONI A TUTTI!

Per non creare spiacevoli disagi chie-diamo calorosamente a tutti i parroc-chiani, residenti ed emigranti, di dare SEMPRE la propria adesione (preno-tazione) ogni qualvolta partecipino ai pranzi comunitari organizzati dalla parrocchia. Questo è un atto di rispet-to e di buona educazione, non solo nei confronti di chi gratuitamente lavora, ma anche di tutte le persone che vi partecipano prenotando ogni volta. La prenotazione va fatta sempre e indi-stintamente da tutti!!!

a tutti i

parrocch

iani: