Al Campo con Ratatouille - La Cordata OnLine · GENNAIO2013 PAGINA 7 Compagno del nostro...

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GENNAIO 2013 P AGINA 7 Compagno del nostro campo- scuola è stato Remy, il topo pari- gino protagonista del film “Ra- tatouille”. Un topo che si ritrova solo, in un mondo che non cono- sce, di cui non fa ancora parte. Avrà però con sé le sue capacità, che riuscirà a sfruttare al meglio, mettendosi in gioco e provando ad osare. Questo lo porterà a diventare il miglior chef di Parigi. Seguendo passo dopo passo la storia di Remy, ci siamo cimenta- ti in attività alternative e diverten- ti: un quiz culinario, una spesa con un budget molto limitato per preparare un piatto che stupisse la nostra severa giuria (tipo “prova del cuoco”, una caccia al tesoro di corsa per il paese, storie signifi- cative su cui riflettere... oltre il tradizionale pattinaggio e il film serale. Tutto ciò, partendo dalla situa- zione in cui si è trovato il nostro personaggio: un mondo nuovo; sì, perché il camposcuola, di fatto, è un mondo nuovo! La meta è sempre quella, anche gli amici forse, ma ciò che cam- bia siamo noi: a distanza di un anno, ognuno porta con sé un bagaglio di esperienze differente, e ciò che non avevamo visto in una persona, forse la cogliamo proprio ora. Il primo passo è stato quello di mettersi completamente in gioco. Abbiamo riscoperto anche il coraggio, e molti l'hanno dimo- strato. Ci vuole coraggio per osare, ma anche per condividere averlo vissuto. Grati alle persone che ci hanno accompagnato e reso questo campo migliore pos- sibile: in primis la Rosy e Marius, i nostri cuochi. Poi gli educatori, che scelgono di spendere parte delle loro va- canze per il campo, e infine il no- stro instancabile don Mario, che a noi dà sempre il meglio. Silvia C. la squadra con qualcuno con cui non andiamo molto d'accordo, o anche per non rassegnarsi dopo più perdite! Ma al campo si impara anche a perdere e a dare valore alle perso- ne accanto a noi, a godere del tempo insieme. Il tema della se- conda giornata era “stupirsi”. Accorgersi di tutte le cose belle che ci succedono e non pensare solo a ciò che manca. Andare al di là delle apparenze e cercare la verità. Bella l'ultima frase ascol- tata del film Ratatouille: “Non tutti possono diventare dei grandi artisti. Ma un grande artista può celarsi in chiunque”. Ovviamente, grazie al nostro don, abbiamo potuto parlare di Dio (se poteste sentire come sono capaci di pregare i vostri figli...). Abbiamo riscoperto un Dio che pedala con noi sul tandem per le strade della vita. Qualche volta è seduto davanti, ci guida e quando siamo stanchi si gira, sorride e ci conforta. Altre volte, ci mette alla prova e ci lascia guidare. Ma che sia davanti o dietro, è sempre lì accanto. Lasciamo questo campo con un po' di nostalgia, ma contenti di Caro diario… eccoci qui… Un altro anno è passato e noi abbia- mo deciso di trascorrerlo tra le montagne e il divertimento assi- curato del bellissimo Campo- scuola di Temù. Dopo quattro giorni trascorsi con i più piccoli arrivano, il 30 dicembre 2012, i giorni da vivere insieme con i più grandi: i ragazzi tra la terza media e la quarta superiore. Un bel gruppo formato da una cinquanti- na di ragazzi e ragazze, tutti con la voglia di divertirsi e stare insie- me. Si sono ritrovati alle 8.00 davanti all’Oratorio San Luigi per raggiungerci a Temù dove, volen- terosi educatori, li stavano aspet- tando per iniziare quest’esperien- za. Affamatissimi, appena entrati in casa, si sono seduti subito a tavola ad attendere il pranzo cuci- nato dalle nostra bravissime cuo- che Manuela e Rosalinda. Nono- stante la fame l’unica cosa che gli girava per la testa era: “Dai, ci dici come sono le camere?”. Ed ecco che arriva, finalmente per loro, il momento della rivelazione e di corsa vanno a preparare il letto e a sistemare le prima cose. Richiamati all’attenzione, nel primo pomeriggio, cominciamo con il nostro vero e proprio cam- poscuola con la consegna dei libretti, l’inno del campo e l’an- nuncio del tema: “Le mani”. Ma- ni che percuotono, mani che ac- colgono, mani che aiutano e mani che glorificano, con l’aiuto di due personaggi che giorno dopo gior- no scrivevano delle pagine di dia- rio che ci hanno aiutato a capire il significato del tema del giorno. (Ecco perché ho voluto iniziare così l’articolo). Ci siamo così divisi in quattro gruppi, dove i ragazzi ce l’anno messa tutta lavorando benissimo. Tutti aveva- no la voglia di mettersi in gioco, di esprimersi sull’argomento, di condividere le proprie idee con tutti i propri compagni, perché no, di sfogarsi nel creare dei car- telloni bellissimi. Regola del campo: mai isolarsi, mai stare da soli e chiudersi in camera ma passare il tempo libe- ro, dopo i pasti e dopo le docce, nei luoghi comuni; e devo dire che anche in questo i nostri ragaz- zi sono stati bravi, hanno formato un vero e proprio gruppo. Ma come dimenticare di rac- contarvi il giorno di capodanno. Cominciato nel migliore dei modi con la preghiera e dopo colazio- ne, attività in gruppo e pranzo, ci siamo addentrati in una lunga camminata verso Ponte di Legno per passare il pomeriggio alla pista di pattinaggio. Tra cadute, scivolate e tanto divertimento c’era il pensiero ad un anno che stava finendo e a come sarebbe andata la serata, ai vestiti, al truc- co per le ragazze e all’acconciatu- ra (questa valida anche per alcuni dei nostri ragazzi). Ed ecco che dopo il rientro a casa e la prepara- zione comincia la nostra serata con il “Maxi Cenone di Capodan- no”. Antipasti, primo, secondo, frutta e dolce intervallati dal ka- raoke dove ognuno di noi si è messo in gioco e ha fatto sentire le sue doti canore a tutti, dalle canzoni più semplici a quelle veramente da pelle d’oca. Ed ec- co che ci ritroviamo in un batti baleno al conteggio alla rovescia: dieci, nove, otto… TRE, DUE, UNO: AUGURI! Ed è qui che ini- zia la nostra collaborazione con l’ormai famoso Dj I.N.O.X e la sua musica che ha fatto divertire tutti. Arriva però il momento della preghiera serale e dell’anda- re a letto perché una nuova gior- nata impegnativa ci avrebbe aspettato. Il primo giorno dell’anno ab- biamo deciso di trascorrerlo come poca gente, soprattutto in monta- gna, avrebbe deciso di passarlo: siamo andati in piscina. Una novi- tà per il camposcuola, ma molto approvata e, avendo visto i risul- tati, perché non riproporla di nuovo? E come concludere il campo se non con una meravi- gliosa serata organizzata dai no- stri ragazzi? Ecco che, col magni- fico successo avuto a Caspoggio, abbiamo riproposto “Temù’s Got Talent”, dove ogni camera si è esibita in ciò che credevano gli sarebbe uscito meglio tra ballo, canto e recitazione. Quattro giorni, ma molto inten- si e pieni di divertimento. Rin- grazio tutti i ragazzi che hanno deciso di partecipare, i miei com- pagni di viaggio Francesca, An- tonio e Emanuele, ma soprattutto don Mario che ci ha dato nuova- mente la possibilità far parte della sua équipe. Alla prossima. Serena Al Campo con Ratatouille Primo turno a Temù con i ragazzi/e dalla IVa elementare alla IIa media Caro Diario... Secondo turno a Temù con i ragazzi/e dalla IIIa media alla IVa superiore

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GENNAIO 2013 PAGINA7

Compagno del nostro campo-scuola è stato Remy, il topo pari-gino protagonista del film “Ra-tatouille”. Un topo che si ritrovasolo, in un mondo che non cono-sce, di cui non fa ancora parte.Avrà però con sé le sue capacità,che riuscirà a sfruttare al meglio,mettendosi in gioco e provandoad osare. Questo lo porterà adiventare il miglior chef di Parigi. Seguendo passo dopo passo la

storia di Remy, ci siamo cimenta-ti in attività alternative e diverten-ti: un quiz culinario, una spesacon un budget molto limitato perpreparare un piatto che stupisse lanostra severa giuria (tipo “provadel cuoco”, una caccia al tesoro dicorsa per il paese, storie signifi-cative su cui riflettere... oltre iltradizionale pattinaggio e il filmserale.Tutto ciò, partendo dalla situa-

zione in cui si è trovato il nostropersonaggio: un mondo nuovo; sì,perché il camposcuola, di fatto, èun mondo nuovo! La meta è sempre quella, anche

gli amici forse, ma ciò che cam-bia siamo noi: a distanza di unanno, ognuno porta con sé unbagaglio di esperienze differente,e ciò che non avevamo visto inuna persona, forse la cogliamoproprio ora.Il primo passo è stato quello di

mettersi completamente in gioco.Abbiamo riscoperto anche ilcoraggio, e molti l'hanno dimo-strato. Ci vuole coraggio perosare, ma anche per condividere

averlo vissuto. Grati alle personeche ci hanno accompagnato ereso questo campo migliore pos-sibile: in primis la Rosy e Marius,i nostri cuochi. Poi gli educatori, che scelgono

di spendere parte delle loro va-canze per il campo, e infine il no-stro instancabile don Mario, che anoi dà sempre il meglio.

Silvia C.

la squadra con qualcuno con cuinon andiamo molto d'accordo, oanche per non rassegnarsi dopopiù perdite! Ma al campo si impara anche a

perdere e a dare valore alle perso-ne accanto a noi, a godere deltempo insieme. Il tema della se-conda giornata era “stupirsi”.Accorgersi di tutte le cose belleche ci succedono e non pensare

solo a ciò che manca. Andare al dilà delle apparenze e cercare laverità. Bella l'ultima frase ascol-tata del film Ratatouille: “Nontutti possono diventare dei grandiartisti. Ma un grande artista puòcelarsi in chiunque”.Ovviamente, grazie al nostro

don, abbiamo potuto parlare diDio (se poteste sentire come sonocapaci di pregare i vostri figli...).

Abbiamo riscoperto un Dio chepedala con noi sul tandem per lestrade della vita. Qualche volta èseduto davanti, ci guida e quandosiamo stanchi si gira, sorride e ciconforta. Altre volte, ci mette allaprova e ci lascia guidare. Ma chesia davanti o dietro, è sempre lìaccanto. Lasciamo questo campo con un

po' di nostalgia, ma contenti di

Caro diario… eccoci qui… Unaltro anno è passato e noi abbia-mo deciso di trascorrerlo tra lemontagne e il divertimento assi-curato del bellissimo Campo-scuola di Temù. Dopo quattrogiorni trascorsi con i più piccoliarrivano, il 30 dicembre 2012, igiorni da vivere insieme con i piùgrandi: i ragazzi tra la terza mediae la quarta superiore. Un belgruppo formato da una cinquanti-na di ragazzi e ragazze, tutti conla voglia di divertirsi e stare insie-me. Si sono ritrovati alle 8.00davanti all’Oratorio San Luigi perraggiungerci a Temù dove, volen-terosi educatori, li stavano aspet-tando per iniziare quest’esperien-za.Affamatissimi, appena entrati

in casa, si sono seduti subito atavola ad attendere il pranzo cuci-nato dalle nostra bravissime cuo-che Manuela e Rosalinda. Nono-stante la fame l’unica cosa che gligirava per la testa era: “Dai, cidici come sono le camere?”. Edecco che arriva, finalmente perloro, il momento della rivelazionee di corsa vanno a preparare illetto e a sistemare le prima cose. Richiamati all’attenzione, nel

primo pomeriggio, cominciamocon il nostro vero e proprio cam-poscuola con la consegna deilibretti, l’inno del campo e l’an-nuncio del tema: “Le mani”. Ma-ni che percuotono, mani che ac-colgono, mani che aiutano e maniche glorificano, con l’aiuto di duepersonaggi che giorno dopo gior-no scrivevano delle pagine di dia-rio che ci hanno aiutato a capire ilsignificato del tema del giorno.(Ecco perché ho voluto iniziarecosì l’articolo). Ci siamo cosìdivisi in quattro gruppi, dove iragazzi ce l’anno messa tuttalavorando benissimo. Tutti aveva-

no la voglia di mettersi in gioco,di esprimersi sull’argomento, dicondividere le proprie idee contutti i propri compagni, perchéno, di sfogarsi nel creare dei car-telloni bellissimi.Regola del campo: mai isolarsi,

mai stare da soli e chiudersi incamera ma passare il tempo libe-ro, dopo i pasti e dopo le docce,nei luoghi comuni; e devo direche anche in questo i nostri ragaz-zi sono stati bravi, hanno formatoun vero e proprio gruppo.Ma come dimenticare di rac-

contarvi il giorno di capodanno.Cominciato nel migliore dei modicon la preghiera e dopo colazio-ne, attività in gruppo e pranzo, cisiamo addentrati in una lunga

camminata verso Ponte di Legnoper passare il pomeriggio allapista di pattinaggio. Tra cadute,scivolate e tanto divertimentoc’era il pensiero ad un anno chestava finendo e a come sarebbeandata la serata, ai vestiti, al truc-co per le ragazze e all’acconciatu-ra (questa valida anche per alcunidei nostri ragazzi). Ed ecco chedopo il rientro a casa e la prepara-zione comincia la nostra seratacon il “Maxi Cenone di Capodan-no”. Antipasti, primo, secondo,frutta e dolce intervallati dal ka-raoke dove ognuno di noi si èmesso in gioco e ha fatto sentirele sue doti canore a tutti, dallecanzoni più semplici a quelleveramente da pelle d’oca. Ed ec-

co che ci ritroviamo in un battibaleno al conteggio alla rovescia:dieci, nove, otto… TRE, DUE,UNO: AUGURI! Ed è qui che ini-zia la nostra collaborazione conl’ormai famoso Dj I.N.O.X e lasua musica che ha fatto divertiretutti. Arriva però il momentodella preghiera serale e dell’anda-re a letto perché una nuova gior-nata impegnativa ci avrebbeaspettato. Il primo giorno dell’anno ab-

biamo deciso di trascorrerlo comepoca gente, soprattutto in monta-gna, avrebbe deciso di passarlo:siamo andati in piscina. Una novi-tà per il camposcuola, ma moltoapprovata e, avendo visto i risul-tati, perché non riproporla di

nuovo? E come concludere ilcampo se non con una meravi-gliosa serata organizzata dai no-stri ragazzi? Ecco che, col magni-fico successo avuto a Caspoggio,abbiamo riproposto “Temù’s GotTalent”, dove ogni camera si èesibita in ciò che credevano glisarebbe uscito meglio tra ballo,canto e recitazione. Quattro giorni, ma molto inten-

si e pieni di divertimento. Rin-grazio tutti i ragazzi che hannodeciso di partecipare, i miei com-pagni di viaggio Francesca, An-tonio e Emanuele, ma soprattuttodon Mario che ci ha dato nuova-mente la possibilità far parte dellasua équipe. Alla prossima.

Serena

Al Campo con Ratatouille Primo turno a Temù con i ragazzi/e

dalla IVa elementare alla IIa media

Caro Diario... Secondo turno a Temù con i ragazzi/e

dalla IIIa media alla IVa superiore