Aiso Magazine

17
AISO - ASSOCIAZIONE ITALIANA STUDI SULLE ORIGINI - CINISELLO BALSAMO - Viale Molise, 1 - Tel. 02 612 77 40 - [email protected] Newsletter trimestrale on line • Ottobreo 2011 • N.ro 0 • Direttore AISO: Stefano Bertolini • Redazione: Renato Colmano, Fabrizio Fratus, Giusy Pistillo • Fax 02 612 47 896 • www.origini.info AISO magazine on line VI DÀ IL BENVENUTO Dopo tanto progettare finalmente siamo arrivati a realizzare il numero 0! Lo scopo del magazine è quello di portarVi novità dal mondo scientifico e culturale significativi del nostro tempo che corre veloce, anzi velocissimo. Probabilmente qualche notizia, riportata dai principali quotidiani e riviste, vi parrà già nota. Faremo del nostro meglio per rendere i 4 numeri annuali appetibili e interessanti. Le uscite on-line, salvo imprevisti, saranno nei mesi di febbraio, maggio, agosto e novembre. Naturalmente contiamo sulla Vostra preziosa collaborazione con segnalazioni e proposte varie. A tutti un caloroso ringraziamento per l'accoglimento di questa nuova aria di «creazionismo» e a tutti un sereno e prospero 2012 nel Signore. Quale migliore augurio questo abbraccio tra due meravigliosi bambini di nazionalità diverse. Ci viene in mente quella canzoncina o filastrocca francese in cui si canta «se tutti i bambini del mondo si dessero la mano per fare un girotondo» che ci fa augurare: «se tutti gli uomini del mondo si dessero la mano... ». Ci sarebbe, senz'altro, un mondo migliore, un avvenire sereno per tutti... anche per quei bambini che stanno morendo di fame e di malattie a migliaia per ogni minuto che passa nell'indifferenza. non vuole essere solo una rivista tra le tante, ma anche uno strumento di aiuto per avvicinarsi meglio al Creatore.

description

La rivista dell'Associazione Italiana Studi sulle Origini

Transcript of Aiso Magazine

Page 1: Aiso Magazine

AISO - ASSOCIAZIONE ITALIANA STUDI SULLE ORIGINI - CINISELLO BALSAMO - Viale Molise, 1 - Tel. 02 612 77 40 - [email protected]

Newsletter trimestrale on line • Ottobreo 2011 • N.ro 0 • Direttore AISO: Stefano Bertolini • Redazione: Renato Colmano, Fabrizio Fratus, Giusy Pistillo • Fax 02 612 47 896 • www.origini.info

AISO magazine on lineVI DÀ ILBENVENUTODopo tanto progettare finalmente siamo arrivati a realizzare il numero 0!Lo scopo del magazine è quello di portarVi novità dal mondo scientifico e culturale significativi del nostro tempo che corre veloce, anzi velocissimo.Probabilmente qualche notizia, riportata dai principali quotidiani e riviste, vi parrà già nota.Faremo del nostro meglio per rendere i 4 numeri annuali appetibili e interessanti.Le uscite on-line, salvo imprevisti, saranno nei mesi di febbraio, maggio, agosto e novembre.Naturalmente contiamo sulla Vostra preziosa collaborazione con segnalazioni e proposte varie.A tutti un caloroso ringraziamento per l'accoglimento di questa nuova aria di «creazionismo» e a tutti un sereno e prospero 2012 nel Signore.

Quale migliore augurio questo abbraccio tra due meravigliosi bambini di nazionalità diverse. Ci viene in mente quella canzoncina o filastrocca francese in cui si canta «se tutti i bambini del mondo si dessero la mano per fare un girotondo» che ci fa augurare: «se tutti gli uomini del mondo si dessero la mano... ».Ci sarebbe, senz'altro, un mondo migliore, un avvenire sereno per tutti... anche per quei bambini che stanno morendo di fame e di malattie a migliaia per ogni minuto che passa nell'indifferenza. non vuole essere solo una rivista tra le tante, ma anche uno strumento di aiuto per avvicinarsi meglio al Creatore.

Page 2: Aiso Magazine

2

C'è una risposta a tuttoAnche alle più difficili!

Il neodarwinismo viene presentato come un fatto certo e dimostrato mentre la real-tà è ben diversa.Inoltre la scienza ha necessità di un conti-nuo confronto in modo da sviluppare un continuo progresso; anche in questo noi di A.I.S.O contribuendo al dibattito contribu-iamo al sviluppo bene della scienza.Al contrario, scienziati, studiosi, educato-ri e giornalisti che cercano di impostare co-loro che hanno impostato la teoria di Dar-win come dogma, sono scienziati e studio-si che bloccano il normale meccanismo che permette il processo di progresso scientifico. sono i nuovo oscurantisti.Le prove scientifiche non sostengono per nulla il paradigma evoluzionista in nessun campo della scienza. La nostra associazione ha organizzato mol-te iniziativa come: conferenze, dibattiti, con-traddittori, traduzione di libri, pubblicazio-ne di articoli divulgativi e di attualità sul di-battito creazione/evoluzione.Anche se in Italia l’argomento è ancora mol-to osteggiato, nel resto del mondo il dibatti-to si è intensificato grazie alle nuove scoper-te compiute nei vari campi delle scienze na-turali.Ricordate il DNA spazzatura come residuo evolutivo delle mutazioni? In realtà il DNA spazzatura è assolutamente necessario in ter-mini matematici nella logica evoluzionista per minimizzare il numero di geni che devo-no mutarsi per portare a nuove forme di vita. Si è scoperto che il DNA non ha parti da ri-tenersi «spazzatura»; le parti non codifican-

ti del DNA, che sarebbero il 97%, sono più importanti della parte codificata del 3%.Haldane, noto per aver coniato il termine il costo della selezione ha valutato la possibilità che un antenato scimmiesco si mutasse nel tempo in uomo.Concedendo 10 milioni di anni (che non ci sono), una similitudine del 96% nel DNA (dati più recenti propongono solo 92%) e che tutte le mutazioni sono guidate (non ca-suale come richiede l'evoluzione), ha calco-lato che sarebbero possibile solo il 0,001% delle 240.000 di mutazioni necessari.Questo ha portato Haldane a concludere che l'evoluzione dell'uomo da un antenato scim-miesco è impossibile, chiamandola il Dilem-ma di Haldane. Se ora non è solo il 3% co-dificante che è significativo, ma anche essen-zialmente tutta la parte non codificante, al-lora l'impossibilità dell'evoluzione diventa infinitamente impossibile. Una nuova scon-fitta alla teoria di Darwin.Con il desiderio di far crescere l'efficace di-vulgativa e la presenza di A.I.S.O in Italia ho il piacere di presentare una nuova iniziativa della nostra organizzazione. Abbiamo deci-so di lanciare «AISO Magazine on-line» un nuovo strumento che avrà lo scopo di diffon-dere notizie varie sul dibattito e soprattutto sul creazionismo con 4 uscite annue.La redazione di A.I.S.O. è convinta che que-sta nuova iniziativa sarà apprezzata e soprat-tutto sarà obiettiva nel presentare la posizio-ne creazionista come ipotesi scientificamen-te valida e plausibile fuori da schemi dogma-tici e di fede.

E D I T O R I A L Edi Stefano Bertolini

Da oltre dieci anni l’Associazione Italiana Studi sulle Origini (A.I.S.O.) è impegnata nell’informare correttamente il quadro completo sull'origine della vita e dell'universo mettendo alla luce l’inconsistenza scientifica dell'ipotesi dell'evoluzione della teoria di Charles Darwin; riteniamo sia un nostro dovere condurre questa battaglia culturale.

Il 3 ottobre 2011 AISO è stata invitata a presentare un corso facoltativo sulla creazione ai studenti e docenti dell'Istituto Teolgico Avventista «Villa Aurora» di Firenze.Si augura che questo primo incontro possa portare frutto in nuove collaborazioni e nuove iniziative che glorificano il nostro Dio Creatore.

Page 3: Aiso Magazine

3

Dopo «l'esecuzione» di Osama bin Laden si è discusso se fosse legittimo rallegrarsi (pubblicamente) della morte di questo terrorista.Ci chiediamo: se uno dei 42 attentati su Adolf Hitler fosse andato a segno, ci sarebbe stata discussione analoga?Di tutto il preciso servizio di reportage ci è rimasto impresso qualcos'altro, cioè l'affermazione del Presidente degli Usa, Barack Obama: «Giustizia è statafatta!».Questa esternazione ci impegna ancora oggi: possono gli uomini veramente fare giustizia?Ci riescono senza compiere dell'ingiustizia verso altri?Chi determina cos'è la«giustizia»?Esiste una giustizia assoluta?Mentre un miliardo di persone soffrono la fame, consumatori del mondo industrializzato buttano 222 milioni di tonnellate di cibo

S E G N I • D E I • T E M P I

DOPO L'11 SETTEMBRE QUALE GIUSTIZIA?

nell'immondizia.Come la mettiamo con questa ingiustizia?Possiamo eliminarla? Vogliamo eliminarla?Di che giustizia parliamo, quando le grandi imprese europee sono disposte a pagare i loro ammini-stratori 1,1 miliardi di Euro? (è recente il caso, per non parlare dell'Italia, che un top-manager in Germania ha dichiarato 9,8 milioni di euro all'anno!).O quando dopo un fallimento vengono disposte liquidazioni enormi?Una giustizia assoluta è pura utopia, in un mondo che rinnega completamente Dio o che lo ad-dita come il responsabile di ogni male, quando fa comodo.Questa è la ragione per cui i primi cristiani si rallegravano di «nuovi cieli e nuova terra», cioè del nuovo mondo promesso da Dio, dove «abita la giustizia» (2 Pietro 3:13, Nuova Diodati), dove la giustizia è di casa.La premessa per ogni uomo che desideri abitare il nuovo mondo di Dio, consiste nell'essere ricreato mediante la morte di Gesù Cristo.Egli è l'unico che ha adempiuto la giustizia: Egli prese su di sé la nostra punizione, affinché noi potessimo vivere, per sempre!

David Colmano(rielaborato da «Zeichen der Zeit», 3/2011)

Le immagini che hanno fatto il giro del mondo e che vi proponiamo sono tratte dal libro «World Trade Center, i giganti che sfidavano il cielo», edito da White Star s.r.l.

L'11 settembre 2011 tutto il mondo ocidentale nel decennale della tragedia alle Twim Towers ha ricordato quel terribile 11 settembre 2001.Cosa è cambiato da allora?La giustizia resa con l'uccisione di Osama Bin Laden ha un senso?Ha un significato?

Page 4: Aiso Magazine

4

L'11 SETTEMBRECI HA RICORDATO CHE IL NOSTROMONDOÈ UN CAMPODI BATTAGLIA!Ricordo e messaggiodi speranza delPresidente dellaChiesa mondiale avventista,Ted N.C. Wilson

L'11 settembre 2001, mi trovavo in un Comitato alla Coferenza Generale della Chiesa quando ho ricevuto la notizia dei tragici eventi a New York e a Washington.Ricordo di provato una strana sensazione, quasi surreale, come se tutto ciò non stesse accadendo davvero, e poi un sentimento di solidarietà e profonda tristezza per coloro che erano stati colpiti. Naturalmente, pregammo per le migliaia di persone che erano state coinvolte in questa tragedia.Negli anni '70, avevo trascorso sette anni al servizio della chiesa e delle persone nell'area metropolitana di New York, imparando a rispettare e a voler bene alla gente di questa grande regione e ad ammirare la loro forte determinazione nell'affrontare i problemi.Quando ho saputo degli attacchi, ho ricordato a me stesso la fragilità della vita e l'importanza di mantenere un legame stretto e quotidiano con Cristo, mentre condividiamo con gli altri la nostra speranza di un mondo migliore, al ritorno di Gesù.Sono grato per il modo in cui la Chiesa avventista del 7° Giorno

è stata in grado di assistere e provvedere ai bisogni di tantissime persone a New York e Washington, durante quel difficile periodo.In questa settimana ricorre il 10° anniversario di questa tragedia.Molti di noi sono stati cambiati per sempre dal dolore e dalla sofferenza di cui sono stati testimoni quel giorno, dalle storie che hanno ascoltato e dalle proprie perdite personali.uardando la nostra Chiesa dieci anni più tardi, vedo una comunità di fede che si adopera per alleviare il dolore e le sofferenze ora... che desidera ardentemente il giorno in cui Cristo cancellerà la morte, le lacrime e la sofferenza.Come rivela il libro dell'Apocalisse, il ritorno di Gesù e poi la nuova terra che Egli creerà significheranno la fine del dolore e del peccato.L'11 settembre 2001 ci ha ricordato che il nostro mondo è un campo di battaglia.Le forze del bene e del male sono in guerra intorno a noi,ma sappiamo che il male finirà.La nostra speranza è nel Dio Salvatore che condivide il nostro dolore e ha la soluzione ai problemi che affrontiamo.Quale privilegio è leggere nellaBibbia, autorevole Parola di Dio, il suo progetto di salvezza per noi.La mia speranza è che continuiamo a essere una chiesa unita nel mostrare I'amore di Dio agli altri, in tempi di gioia e di avversità; che nel ricordare la tragedia di dieci anni fa condividiamo il messaggio di Gesù, mentre lo aspettiamo. Possiamo essere incoraggiati e confortati da ciò che Dio dice in Geremia 29:11: «Infatti io so i pensieri che medito per voi, pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza».

Page 5: Aiso Magazine

In queste tre «vetrine» possiamo riconoscere momenti significativi nella storia dell'uomo:Eva e Adamo subito dopo il loro sbaglio; l'uccisione di Abele e la chiusura dell'Arca da parte di Noè.Naturalmente il museo ha anhe numerosi modelli di dinosauri che

fanno la gioia dei piccoli, tra cui il conosciutissimo Tyrannosaurus Rex!Per info: www.creationmuseum.org + www.answersingenesis.org

5

«I cieli furon fatti dalla parola dell’Eterno, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca... Poich’egli parlò, e la cosa fu; egli comandò e la cosa sorse» (Salmo 33:6,9).

«Egli ha fondato la terra sulle sue basi; non sarà smossa mai in perpe-tuo» (104:5).

Quando la terra uscì dalle mani del Creatore, era bellissima. Montagne, colline, pianure solcate da grandi fiu-

A T T U A L I T À • 1

Da diversi anni è apertovicino a Cincinnati il Museo del creazionismo. Per chi si recasse negli USA è un'occasione da non perdere!Un prezioso arricchimento non solo «biblico», ma anche culturale in un ambiente che ricrea l'atmosfera della creazione attraverso scenari e vetrine più reali che mai! Vi proponiamo perciò il brano tratto da «Patriarchi e Profeti» (Ed. ADV) relativo alla creazione.

UN MUSEO PER IL CREAZIONISMO!

mi e laghi incantevoli rendevano varia la sua superficie. Le alture non erano scoscese e irregolari e non esistevano ancora i precipizi spaventosi e i bara-tri terrificanti. Le asperità delle rocce erano nascoste sotto un suolo fertile, che produceva una vegetazione lussu-reggiante.

Non vi erano paludi torbide o aridi deserti e ovunque si potevano ammi-rare graziosi arbusti e fiori delicati; le cime dei rilievi erano ricoperte da alberi più maestosi di quelli attuali. L’aria, ancora incontaminata, era pura e salubre. La bellezza del paesaggio superava quella dei più curati giardini di un palazzo reale. Gli angeli con-templavano la scena e gioivano della magnifica opera di Dio.

Dopo la terra, ricca di vita, piante e animali, fu creato l’uomo. Dio gli aveva preparato una dimora stupenda perché egli costituiva il coronamento della creazione.

A questa creatura fu dato il dominio su tutto ciò che lo circondava, perché Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio... su tutta la terra... E Dio creò l’uomo a sua immagine... maschio e femmina» (Genesi 1:26,27).

L’origine dell’uomo viene presen-tata così chiaramente che non vi è nessuna possibilità di trarre conclu-sioni sbagliate. Dio ha creato l’uomo a sua immagine. In questa espressio-ne non vi è nessun mistero, nessuna ambiguità; nessun elemento sostiene l’ipotesi che l’uomo si sia evoluto at-traverso un lento e graduale sviluppo

Naturalmente il museo ha anhe numerosi modelli di dinosauri chefanno la gioia dei piccoli, tra cui il conosciutissimo Tyrannosaurus Rex!

Illustrazioni tratte da factum 5/07

continua pag. 6

Page 6: Aiso Magazine

6

da forme più semplici di vita animale o vegetale.

Questi insegnamenti sminuiscono la grande opera del Creatore, riducen-dola a pure congetture umane. Gli uo-mini si impegnano a tal punto a esclu-dere Dio dalla sovranità dell’universo che finiscono per degradare se stessi, spogliandosi della propria origine di-vina.

Il Signore aveva posto nel cielo gli astri e aveva dato ai fiori i loro colori delicati: aveva riempito la terra di me-raviglie. Eppure egli la considerava ancora imperfetta: il coronamento di tutto il creato doveva essere l’uomo, il signore della terra. Dio plasmò una creatura degna di colui che le aveva dato la vita. La genealogia ispirata ne fa risalire le origini non a microrgani-smi trasformatisi in germi, poi in mol-luschi e in seguito in quadrupedi, ma al Creatore stesso. Benché fosse stato formato dalla polvere, Adamo era «fi-glio di Dio».

Egli fu posto al di sopra degli esseri inferiori, quale rappresentante di Dio. Gli animali, infatti, pur non potendo comprendere o riconoscere la sovra-nità del loro Creatore, ricevettero la capacità di amare e servire l’uomo.

Il salmista dice in proposito: «Tu l’hai fatto signoreggiare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi... le fiere della cam-pagna; gli uccelli del cielo... tutto quel che percorre i sentieri de’ mari»

(Salmo 8:6-8).L’uomo era l’immagine di Dio,

nell’aspetto e nel carattere. Solo il Cristo è tuttavia «l’impronta dell’es-senza...» (cfr. Ebrei 1:3) del Padre; l’uomo fu creato simile a Dio, intima-mente conforme alla volontà divina.

La sua mente poteva comprendere le realtà spirituali, i suoi sentimenti erano nobili, gli impulsi e le passioni erano controllati dalla ragione.

Nella sua purezza, egli era felice di questa condizione di assoluta armonia con Dio.

Quando l’uomo fu creato era molto più alto di quanto lo sia attualmente; aveva un corpo armonioso e nel suo volto, pieno di salute, risplendeva la luce della vita e della gioia. Eva era di statura un po’ inferiore, ma aveva un aspetto nobile, ed era molto bella. La coppia, prima del peccato, non indos-sava abiti ma era rivestita di un alone di luce e di gloria, simile a quello de-gli angeli. Se fossero rimasti fedeli a Dio sarebbero stati avvolti per sempre da questo manto di luce.

Subito dopo aver creato Adamo, Dio fece passare davanti a lui tutti gli animali affinché ricevessero un nome. Egli vide così che tutti avevano un compagno, ma «non si trovò aiuto che gli fosse convenevole». Sulla terra non esisteva nessuna creatura simile all’uomo.

Allora Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiu-to che gli sia convenevole» (Genesi 2:18). L’uomo, quindi, non era stato destinato alla solitudine: egli fu creato come essere sociale.

La splendida solitudine dell’am-biente in cui viveva e le sue piacevoli occupazioni non sarebbero state suf-ficienti a dargli la felicità. Neppure la compagnia degli angeli avrebbe potu-to soddisfare il suo desiderio di sim-patia e amicizia. Non esisteva ancora alcun essere che potesse amarlo e ri-cevere il suo amore.

Fu Dio stesso a dare una compagna ad Adamo. Gli procurò «un aiuto... convenevole» che condividesse la sua natura, potesse stargli accanto, com-prenderlo e amarlo. La prima donna fu creata da una costola presa dal fian-co dell’uomo. Ciò significava che non avrebbe dovuto dominarlo, né essere considerata inferiore a lui. Sarebbe stata al suo fianco, con pari dignità: Continua sul prossimo numero

una compagna da proteggere e amare, parte di lui, ossa delle sue ossa, carne della sua carne.

Eva era il suo secondo io: con lei Adamo avrebbe dovuto realizzare una stretta unione, un affetto profondo, se-condo l’ideale che Dio aveva concepi-to per la relazione coniugale. «Poiché niuno ebbe mai in odio la sua carne; anzi la nutre e la cura teneramente... » (Efesini 5:29).

«Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne» (Genesi 2:24).

Il matrimonio fu dunque istituito da Dio che celebrò la prima unione tra un uomo e una donna. «Sia il matrimonio tenuto in onore...» (Ebrei 13:4). Esso fu infatti uno dei primi doni di Dio all’umanità, l’istituzione che, insieme al sabato, Adamo portò con sé al di là delle porte dell’Eden, dopo la caduta.

Quando nel matrimonio i princìpi divini sono riconosciuti e rispettati, esso diventa una benedizione.

Assicura l’integrità e la felicità dell’uomo, soddisfa le sue esigenze sociali, lo nobilita dal punto di vista fisico, psichico e morale.

Chi non ha mai visto in vita sua un film di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli con Terence Hill? Quest'uo-mo che nei film fa la parte del bur-bero, in fondo ha il cuore tenero, tenero. Dice suo figlio Giuseppe che «quand'era ragazzo papà, gli ronzo-vano attorno molte donne. Ma lui era innamorato di mamma. Solo l'idea di tradirla lo faceva stare male. E poi mi ripeteva: Il mio desiderio più grande è tenere la famiglia unita. Sfasciare tutto per un'avventra è da idioti. Ancora adesso ci vediamo tutti i giorni perché lui desidera intensa-mente stare con noi».In un mondo che va alla rovescia e non ha più valori morali ne tanto-meno spirituali, forse, una medaglia d'oro Bud Spencer la meriterebbe!

Allora Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiu-to che gli sia convenevole» (Genesi 2:18). L’uomo, quindi, non era stato destinato alla solitudine: egli fu cre-ato come essere sociale.Fu Dio stesso a dare una compagna ad Adamo. Gli procurò «un aiuto... convenevole» che condividesse la sua natura, potesse stargli accanto, comprenderlo e amarlo.Sarebbe stata al suo fianco, con pari dignità: una compagna da protegge-re e amare, parte di lui, ossa delle sue ossa, carne della sua carne.

Page 7: Aiso Magazine

7

Vi presentiamo ilCalendario AISO 2012!

la BellezzaD E L C R E A T O

Salmo 104

Calendario 2012

Il Salmo 104Il Salmo 104, tema del calendario 2012, è senza dubbio una illustra-zione poetica di straordinaria inten-sità che dipinge la Creazione.Qui il Dio creatore, raffigurato come un monarca orientale dell’antichi-tà, è vestito di splendore e maestà, e fa della luce il suo manto regale; dispiega i cieli come fa il beduino con il telo della sua tenda; le nuvo-le sono il cocchio con cui attraversa i cieli facendo dei venti e del fuoco dei lampi i suoi messaggeri che lo precedono.E cosa ha fatto questo maestoso Creatore?Con il linguaggio del suo tempo il salmista dopo aver descritto il Cre-atore descrive la creazione. Affascinato dalle meraviglie disse-minate nel creato, il poeta parte dal cielo nel quale si accende una gran-diosa teofania (vv. 1-4), contempla

la terra e le acque in tensione (vv. 5-9), passa alle innumerevoli ma-nifestazioni della vita, generata dall’acqua sulla terra, germogliata in forme animali e vegetali, esplosa nella sazietà delle creature (vv. 10-18).Si giunge, così, al mistero del tempo scandito dal sole e dalla luna, dalla vita notturna delle belve e da quella diurna dell’uomo (vv. 19-24).Il mare non è più il mostro caotico che tenta di demolire il creato, ma è un pullulare di navi e di pesci tra i quali danza anche il Levìatan ridot-to ora ad una simpatica balena (vv. 25-26).Su tutto si stende lo spirito creatore di Dio che dà vita e sazietà e che, dall’alto del suo cielo, contempla pieno di gioia il suo capolavoro (vv. 27-34).E perché tutto canti la lode al Si-gnore è necessario che il mondo sia purificato da tutti i profanatori e da tutti gli empi (v. 35).

Prenota la tua copiao le tue copiedi questo bellissimo calendario per te e per i tuoi amici!Mandaci un'e-mail:[email protected]

Novità 2012!Calendario da tavolo *

Page 8: Aiso Magazine

8

1 Anima mia, benedici il Signore! Signore, mio Dio, tu sei veramente grande; sei vestito di splendore e di maestà.2 Egli si avvolge di luce come d’una veste; stende i cieli come una tenda;3 egli costruisce le sue alte stanze sulle acque; fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento; 4 fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco i suoi ministri.5 Egli ha fondato la terra sulle sue basi:essa non vacillerà mai.6 Tu l’avevi coperta dell’oceano come d’una veste, le acque si erano fermate sui monti.7 Alla tua minaccia esse si ritirarono,al fragore del tuo tuono fuggirono spaventate,8 scavalcarono i monti, discesero per le vallate fino al luogo che tu avevi fissato per loro.9 Tu hai posto alle acque un limite che non oltrepasseranno; esse non torneranno a coprire la terra.10 Egli fa scaturire fonti nelle valli ed esse scorrono tra le montagne;11 abbeverano tutte le bestie della campagna, gli asini selvatici vi si dissetano.12 Vicino a loro si posano gli uccelli del cielo; tra le fronde fanno udir la loro voce.13 Egli annaffia i monti dall’alto delle sue stanze; la terra è saziata con il frutto delle tue opere.14 Egli fa germogliare l’erba per il bestiame, le piante per il servizio dell’uomo; fa uscire dalla terra il nutrimento:15 il vino che rallegra il cuore dell’uomo, l’olio che gli fa risplendere il volto e il pane che sostenta il cuore dei mortali.

Salmo 104:1-3

Anima mia, benedici il Signore!Signore, mio Dio, tu sei veramente grande; sei vestito di splendore e di maestà.Egli si avvolge di luce come d'una veste; stende i cieli come una tenda.Egli costruisce le sue alte stanze sulle acque; fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento.

Dolomiti di Fanes, Alto Adige

Salmo 121:1 Alzo gli occhi verso i monti... Da dove mi verrà l’aiuto?Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 2829 30 31 1 2 3 4

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 1 2 3

Fa dei venti i suoi messaggeri, delle fi amme di fuoco i suoi ministri.Egli ha fondato la terra sulle sue basi: essa non vacillerà mai.Tu l’avevi coperta dell’oceano come d’una veste, le acque si erano fermate sui monti.

Salmo 104:4-6Salmo 8:3,4 Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte,che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il fi glio dell’uomo perché te ne prenda cura?

La grande costellazione di Orione

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 2829 30 1 2 3 4 5

Egli fa scaturire fonti nelle valli ed esse scorrono tra le montagne.Abbeverano tutte le bestie della campagna, gli asini selvatici vi si dissetano.Vicino a loro si posano gli uccelli del cielo; tra le fronde fanno udir la loro voce.

Salmo 104:10-12Isaia 40:8 L’erba si secca, il fi ore appassisce,ma la parola del nostro Dio dura per sempre.

Ninfee acquatiche (Nymphaea)

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

26 27 28 29 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

Alla tua minaccia esse si ritirarono, al fragore del tuo tuono fuggirono spaventate.Scavalcarono i monti, discesero per le vallate fi no al luogo che tu avevi fi ssato per loro.Tu hai posto alle acque un limite che non oltrepasseranno; esse non torneranno a coprire la terra.

Salmo 104:7-9Romani 1:20 Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fi n dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue.

«Broccolo romano» (Brassica oleracea)

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

29 30 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1 2

Egli annaffi a i monti dall'alto delle sue stanze; la terra è sazia-ta con il frutto delle tue opere.Egli fa germogliare l'erba per il bestiame, le piante per il servizio dell'uomo; fa uscire dalla terra ilnutrimento.

Salmo 104:13-14Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fi orirà come la rosa;si coprirà di fi ori, festeggerà con gioia e canti d’esultanza.

Isaia 35:1,2

Rosa tea (Rosa)

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

27 28 29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Il vino che rallegra il cuoredell'uomo, l'olio che gli fa risplendere il volto e il pane che sostenta il cuore dei mortali.Si saziano gli alberi del Signore,i cedri del Libano che egli ha piantati.

Salmo 104:15-16Le sue opere sono splendide e magnifi chee la sua giustizia dura in eterno.

Salmo 111:3

Farfalla Monarca(Morpho menelaus)

Gli uccelli vi fanno i loro nidi;la cicogna fa dei cipressi la sua dimora.Le alte montagne sono per i camosci, le rocce sono rifugio per gli iraci.Egli ha fatto la luna per stabilire le stagioni; il sole conosce l'ora del suo tramonto.

Salmo 104:17-19Mediterò sul glorioso splendore della tua maestàe sulle tue opere meravigliose.

Salmo 145:5

Minerale di Rodocrosite

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 2829 30 31 1 2 3 4

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1

Salmo 104:20-22

Tu mandi le tenebre e si fa notte; in essa si muovono tutte le bestie della foresta.I leoncelli ruggiscono in cerca di preda e chiedono a Dio il loro cibo.Sorge il sole ed essi rientrano,si accovacciano nelle loro tane.

Foresta Nera, Germania

Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo;ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete».

Giovanni 4:13,14

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

30 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1 2 3

Salmo 104:26-28

Là viaggiano le navie là nuota il leviatano che hai creato perché vi si diverta.Tutti quanti sperano in teperché tu dia loro il cibo a suo tempo.Tu lo dai loro ed essi lo raccol-gono; tu apri la mano, e sono saziati di beni.

Poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

Colossesi 1:16

Conchiglia nautilus(Nautilus pompilius)

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

26 27 28 29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 1 2 3 4 5 6

Salmo 104:23-25

L'uomo esce all'opera suae al suo lavoro fi no alla sera.Quanto sono numerose le tue opere, Signore!Tu le hai fatte tutte con sapien-za; la terra è piena delle tue ricchezze.Ecco il mare, grande e immen-so, dove si muovono creature innumerevoli, animali piccoli e grandi.

Solo in Dio trova riposo l’anima mia;da lui proviene la mia salvezza.

Salmo 62:1

Fiore di Ibiscus(Hibiscus rosa-sinensis)

La tua parola è una lampada al mio piedee una luce sul mio sentiero.

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

25 26 27 28 29 30 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 29 30 31 1 2 3 4 5

Salmo 119:105 Salmo 104:32-35

Egli guarda la terra ed essa trema; egli tocca i monti ed essi fumano.Canterò al Signore fi nché avrò vita; salmeggerò al mio Dio fi nché esisterò.Possa la mia meditazione essergli gradita! Io esulterò nel Signore.Anima mia, benedici il Signore. Alleluia.

2013

DO LU MA ME GI VE SA DO LU MA ME GI VE SA

28 29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 1

Salmo 104:29-31

Tu nascondi la tua faccia, e sono smarriti; tu ritiri il loro fi ato e muoiono, ritornano nella loro polvere.Tu mandi il tuo Spirito e sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra.Duri per sempre la gloria del Signore, gioisca il Signore delle sue opere!

E quando apparirà il supremo pastore,riceverete la corona della gloria che non appassisce.

1 Pietro 5:4

Foglie autunnali di melo(Malus communis)

Page 9: Aiso Magazine

9

16 Si saziano gli alberi del Signore,i cedri del Libano che egli ha piantati.17 Gli uccelli vi fanno i loro nidi;la cicogna fa dei cipressi la sua dimora;18 le alte montagne sono per i camosci,le rocce sono rifugio per gli iraci.19 Egli ha fatto la luna per stabilire le stagioni; il sole conosce l’ora del suo tramonto.20 Tu mandi le tenebre e si fa notte; in essa si muovono tutte le bestie della foresta.21 I leoncelli ruggiscono in cerca di preda e chiedono a Dio il loro cibo.22 Sorge il sole ed essi rientrano,si accovacciano nelle loro tane.23 L’uomo esce all’opera suae al suo lavoro fino alla sera.24 Quanto sono numerose le tue opere, Signore!Tu le hai fatte tutte con sapienza;la terra è piena delle tue ricchezze.25 Ecco il mare, grande e immenso,dove si muovono creature innumerevoli,animali piccoli e grandi.26 Là viaggiano le navi e là nuota il leviatano che hai creato perché vi si diverta.27 Tutti quanti sperano in teperché tu dia loro il cibo a suo tempo.28 Tu lo dai loro ed essi lo raccolgono; tu apri la mano, e sono saziati di beni.29 Tu nascondi la tua faccia, e sono smarriti; tu ritiri il loro fiato e muoiono, ritornano nella loro polvere.30 Tu mandi il tuo Spirito e sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra.31 Duri per sempre la gloria del Signore, gioisca il Signore delle sue opere!32 Egli guarda la terra ed essa trema; egli tocca i monti ed essi fumano.33 Canterò al Signore finché avrò vita; salmeggerò al mio Dio finché esisterò.34 Possa la mia meditazione essergli gradita! Io esulterò nel Signore.35 Spariscano i peccatori dalla terra e gli empi non siano più!Anima mia, benedici il Signore.Alleluia.

NOVITÀ 2012!Calendario AISO da tavolo

Prenota la tua copia o le tue copiedi questo bellissimo calendario per te e per i tuoi amici!4 Calendario da muroPrezzo Euro 10,00 escluse spese di spedizione

Novità 2012!4 Calendario da tavoloPrezzo Euro 5,00 escluse spese di spedizione

[email protected] / 02 612 77 40

........................................................

........................................................

D E L C R E A T ODDla BellezzaSalmo 104

La Bellezza delCreato

Il tema del calendario 2012, è il Salmo 104. Senza dubbio una illu-strazione poetica di straordinaria intensità che dipinge la Creazione.Qui il Dio creatore, raffi gurato come un monarca orientale dell’antichi-tà, è vestito di splendore e maestà e fa della luce il suo manto regale; dispiega i cieli come fa il beduino con il telo della sua tenda; le nu-vole sono il cocchio con cui attra-versa i cieli facendo dei venti e del fuoco dei lampi i suoi messaggeri

che lo precedono.E cosa ha fatto questo maestoso Creatore?Con il linguaggio del suo tempo il salmista dopo aver descritto il Cre-atore descrive la creazione. Affascinato dalle meraviglie dis-seminate nel creato, il poeta parte dal cielo nel quale si accende una grandiosa teofania (vv. 1-4), con-templa la terra e le acque in tensio-ne (vv. 5-9), passa alle innumerevoli manifestazioni della vita, generata dall’acqua sulla terra, germogliata in forme animali e vegetali, esplosa nella sazietà delle creature (vv. 10-18).Si giunge, così, al mistero del tem-po scandito dal sole e dalla luna,

dalla vita notturna delle belve e da quella diurna dell’uomo (vv. 19-24).Il mare non è più il mostro caotico che tenta di demolire il creato, ma è un pullulare di navi e di pesci tra i quali danza anche il Levìatan ri-dotto ora ad una simpatica balena (vv. 25-26).Su tutto si stende lo spirito crea-tore di Dio che dà vita e sazietà e che, dall’alto del suo cielo, contem-pla pieno di gioia il suo capolavoro (vv. 27-34).E perché tutto canti la lode al Si-gnore è necessario che il mondo sia purifi cato da tutti i profanatori e da tutti gli empi (v. 35).

GENDo 1Lu 2Ma 3Me 4Gi 5Ve 6SA 7Do 8Lu 9Ma 10Me 11Gi 12Ve 13SA 14Do 15Lu 16Ma 17Me 18Gi 19Ve 20SA 21Do 22Lu 23Ma 24Me 25Gi 26Ve 27SA 28Do 29Lu 30Ma 31

FEB Me 1Gi 2Ve 3SA 4Do 5Lu 6Ma 7Me 8Gi 9Ve 10SA 11Do 12Lu 13Ma 14Me 15Gi 16Ve 17SA 18Do 19Lu 20Ma 21Me 22Gi 23Ve 24SA 25Do 26Lu 27Ma 28Me 29

MAR Gi 1Ve 2SA 3Do 4Lu 5Ma 6Me 7Gi 8Ve 9SA 10Do 11Lu 12Ma 13Me 14Gi 15Ve 16SA 17Do 18Lu 19Ma 20Me 21Gi 22Ve 23SA 24Do 25Lu 36Ma 27Me 28Gi 29Ve 30SA 31

APR Do 1Lu 2Ma 3Me 4Gi 5Ve 6SA 7Do 8Lu 9Ma 10Me 11Gi 12Ve 13SA 14Do 15Lu 16Ma 17Me 18Gi 19Ve 20SA 21Do 22Lu 23Ma 24Me 25Gi 26Ve 27SA 28Do 29Lu 30

MAG Ma 1Me 2Gi 3Ve 4SA 5Do 6Lu 7Ma 8Me 9Gi 10Ve 11SA 12Do 13Lu 14Ma 15Me 16Gi 17Ve 18SA 19Do 20Lu 21Ma 22Me 23Gi 24Ve 25SA 26Do 27Lu 28Ma 29Me 30Gi 31

GIUVe 1SA 2Do 3Lu 4Ma 5Me 6Gi 7Ve 8SA 9Do 10Lu 11Ma 12Me 13Gi 14Ve 15SA 16Do 17Lu 18Ma 19Me 20Gi 21Ve 22SA 23Do 24Lu 25Ma 26Me 27Gi 28Ve 29SA 30

LUG Do 1Lu 2Ma 3Me 4Gi 5Ve 6SA 7Do 8Lu 9Ma 10Me 11Gi 12Ve 13SA 14Do 15Lu 16Ma 17Me 18Gi 19Ve 20SA 21Do 22Lu 23Ma 24Me 25Gi 26Ve 27SA 28Do 29Lu 30Ma 31

AGO Me 1Gi 2Ve 3SA 4Do 5Lu 6Ma 7Me 8Gi 9Ve 10SA 11Do 12Lu 13Ma 14Me 15Gi 16Ve 17SA 18Do 19Lu 20Ma 21Me 22Gi 23Ve 24SA 25Do 26Lu 27Ma 28Me 29Gi 30Ve 31

SET SA 1Do 2Lu 3Ma 4Me 5Gi 6Ve 7SA 8Do 9Lu 10Ma 11Me 12Gi 13Ve 14SA 15Do 16Lu 17Ma 18Me 19Gi 20Ve 21SA 22Do 23Lu 24Ma 25Me 26Gi 27Ve 28SA 29Do 30

OTT Lu 1Ma 2Me 3Gi 4Ve 5SA 6Do 7Lu 8Ma 9Me 10Gi 11Ve 12SA 13Do 14Lu 15Ma 16Me 17Gi 18Ve 19SA 20Do 21Lu 22Ma 23Me 24Gi 25Ve 26SA 27Do 28Lu 29Ma 30Me 31

NOV Gi 1Ve 2SA 3Do 4Lu 5Ma 6Me 7Gi 8Ve 9SA 10Do 11Lu 12Ma 13Me 14Gi 15Ve 16SA 17Do 18Lu 19Ma 20Me 21Gi 22Ve 23SA 24Do 25Lu 26Ma 27Me 28Gi 29Ve 30

DIC SA 1Do 2Lu 3Ma 4Me 5Gi 6Ve 7SA 8Do 9Lu 10Ma 11Me 12Gi 13Ve 14SA 15Do 16Lu 17Ma 18Me 19Gi 20Ve 21SA 22Do 23Lu 24Ma 25Me 26Gi 27Ve 28SA 29Do 30Lu 31

© 2011 Editore AISO - Associazione Italiana Studi sulle OriginiViale Molise, 1 - 2092 Cinisello Balsamo (MI)I testi biblici sono tratti dalla Versione Nuova Rivedutadella Società Biblica di Ginevra, ed. 1994Grafi ca e foto: colman&colman [email protected] - www.origini.info - � 02 612 77 40

Calendario 2012

Page 10: Aiso Magazine

Le illustrazioni che abbiamo scelto quest’anno hanno lo scopo di rivolgere lo sguardo del lettore verso alcuni aspetti del Creato poco conosciuti dai più in quanto trattano elementi di geometria e di aritmetica poco ricorrenti nella vita quotidiana.Elementi che sono alla base di molte strutture vegetali per non parlare poi delle leggi fisiche e chimiche che regola-no l’universo intero a noi conosciuto.Quando il Salmista elogiava la perfezione del Creato di certo non aveva a dispo-sizione i moderni mezzi tecnologici di ricerca che oggi noi possediamo e con i quali possiamo affermare la veridicità del suo pensiero.Una di queste perfezioni è il riscontro datoci dalla «Sezione aurea» o «De Divina proportione» che architetti e appassiona-ti della pittura conoscono molto bene.In sostanza trattasi di dividere un seg-mento in due parti proporzionali con le quali possiamo costruire un rettangolo.Sin qui nulla di straordinario, ma il rettangolo così costruito ha una pro-porzione tra base ed altezza di 1 a 1,618 la cui visione ci appaga per il gradevole rapporto tra i lati che nasce da quella sensazione intima che soddisfa l’animo. Quando il re Davide esclamava la bel-lezza del Creato non conosceva ancora quello che l’uomo ha scoperto con Luca Pacioli nel 1498. Non poteva immaginare o concepire che in natura l’accresci-mento organico degli esseri si sviluppa sempre con quella proporzione.Nel caso delle gemme di pioppo, ad esem-pio, queste mantengono il rapporto aureo di 1:1,618 nella distribuzione sui rami!Ci troviamo di fronte al fatto incontesta-bile di un «calcolatore della natura» che stabilisce i parametri della crescita: frut-to del caso o di un’Intelligenza superiore? Questo ci porta ad asserire, come Isaac Newton: «Non credo che l’universo si possa spiegare solo con cause naturali; sono costretto ad imputarlo alla saggez-za e all’ingegnosità di un essere intelli-gente».Nelle fotografie inserite nel calen-dario troverete, ad es., quella del mese di marzo: un broccolo romano (Brassica oleracea) la cui particolarità, a notare bene, è rappresentata dai fiori disposti

lungo due spirali intrecciantesi.Una in senso orario con 13 bracci, l’altra in senso antiorario con 8. Così per tutti i «broccoli romani»!Nel mese di agosto è inserita la foto di una conchiglia nautilus dalla curva sinuosa, di grande eleganza, chiamata «spirale logaritmica» la cui origine è data dal nostro rettangolo aureo.Lungi dall’essere una mera curiosità ma-tematica, questa spirale la si può trovare facilmente intorno a noi, in un itinerario vertiginoso che va dalla conchiglia del nautilus alla forma dei bracci delle galas-sie... e tornando sulla terra, all’eleganza senza pari della disposizione dei petali di una rosa per non dimenticare il più semplice girasole.Aveva ben ragione il Salmista ad escla-mare: «Le opere delle Sue mani sono ve-rità e giustizia; tutti i suoi precetti sono fermi, stabili in eterno, fatti con verità e rettitudine» (Salmo 111:7)!

Aveva in mente la proporzione aurea Leo-nardo quando si accinse a realizzare il suo capolavoro?Affermarlo con certezza sarebbe avventato, ma numerosi pittori dopo di lui hanno fatto ricorso a questa base teorica come Salvador Dalì nel dipinto Ultima cena, opera straor-dinaria nella quale la proporzione divina è decisamente protagonista.

Isaia 111:3Le sue opere sono splendide e magnifi chee la sua giustizia dura in eterno.

Do 27 17Lu 28 18Ma 29 19Me 30 20Gi 31 21Ve 1 22SA 2 23Do 3 24Lu 4 25Ma 5 26Me 6 27Gi 7 28Ve 8 29SA 9 30Do 10Lu 11Ma 12Me 13Gi 14Ve 15SA 16

Giugno

Farfalla Morpho blu

10

Salmo 121:1Alzo gli occhi verso i monti... Da dove mi verrà l’aiuto?Il mio aiuto vien dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.

Do 1 22Lu 2 23Ma 3 24Me 4 25Gi 5 26Ve 6 27SA 7 28Do 8 29Lu 9 30Ma 10 31Me 11 1Gi 12 2Ve 13 3SA 14 4Do 15Lu 16Ma 17Me 18Gi 19Ve 20SA 21

Gennaio

Dolomiti di Fanes, Alto Adige

Salmo 8:3,4Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita,la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos’è l’uomo perchétu lo ricordi? Il fi glio dell’uomo perché te ne prenda cura?

Do 29 19Lu 30 20Ma 31 21Me 1 22Gi 2 23Ve 3 23SA 4 25Do 5 26Lu 6 27Ma 7 28Me 8 29Gi 9 1Ve 10 2SA 11 3Do 12Lu 13Ma 14Me 15Gi 16Ve 17SA 18

Febbraio

La costellazione di Orione

Romani 1:20Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità,si vedono chiaramente fi n dalla creazione del mondoessendo percepite per mezzo delle opere sue.

Do 26 18Lu 27 19Ma 28 20Me 29 21Gi 1 22Ve 2 23SA 3 24Do 4 25Lu 5 26Ma 6 27Me 7 28Gi 8 29Ve 9 30SA 10 31Do 11Lu 12Ma 13Me 14Gi 15Ve 16SA 17

Marzo

Broccolo romano

Isaia 40:8L’erba si secca, il fi ore appassisce,ma la parola del nostro Dio dura per sempre.

Do 1 22Lu 2 23Ma 3 24Me 4 25Gi 5 26Ve 6 27SA 7 28Do 8 29Lu 9 30Ma 10 1Me 11 2Gi 12 3Ve 13 4SA 14 5Do 15Lu 16Ma 17Me 18Gi 19Ve 20SA 21

Aprile

Ninfee acquatiche

1 Pietro 5:4E quando apparirà il supremo pastore,riceverete la corona della gloria che non appassisce.

Do 28 18Lu 29 19Ma 30 20Me 31 21Gi 1 22Ve 2 23SA 3 24Do 4 25Lu 5 26Ma 6 27Me 7 28Gi 8 29Ve 9 30SA 10 1Do 11Lu 12Ma 13Me 14Gi 15Ve 16SA 17

Novembre

Foglie autunnali di quercia

Colossesi 1:16Poiché in lui sono state create tutte le coseche sono nei cieli e sulla terra,le visibili e le invisibili.

Do 30 22Lu 1 23Ma 2 24Me 3 25Gi 4 26Ve 5 27SA 6 27Do 7 28Lu 8 29Ma 10 30Me 11 31Gi 12 1Ve 13 2SA 13 3Do 15Lu 16Ma 17Me 18Gi 19Ve 20SA 20

Ottobre

Conchiglia Nautilus

Salmo 145:5Mediterò sul glorioso splendore della tua maestàe sulle tue opere meravigliose.

Do 1 22Lu 2 23Ma 3 24Me 4 25Gi 5 26Ve 6 27SA 7 28Do 8 29Lu 9 30Ma 10 31Me 11 1Gi 12 2Ve 13 3SA 14 4Do 15Lu 16Ma 17Me 18Gi 19Ve 20SA 21

Luglio

Cristalli di gesso

Formato calendario da tavolo:cm 21 x 13,5,mentre i fogli mensili sono dicm 21 x 10,5Sostegno in cartoncino

OFFERTE-ABBINAMENTI PER ACQUISTI IN PIÙ COPIE DI CALENDARI DA TAVOLOE DA MURO• Per ordini di 10-15 calendari da tavolo (cad. E 5,00) si possono avere altrettanti da muro a E 8,50 cad.• Per ordini di 16-20 calendari da tavolo (cad. E 5,00) si possono avere altrettanti da muro a E 8,00 cad.• Per ordini oltre 20 calendari da tavolo (cad. E 5,00) si possono avere altrettanti da muro a E 7,50 cad. In questo caso spese di spedizione a carico AISO

Page 11: Aiso Magazine

11

D O S S I E R

Da newsletter www.chiesa

Il 24 luglio 2007 Benedetto XVI ha avuto un incontro con il clero delle diocesi di Belluno-Feltre e Treviso durante il quale alcuni sacerdoti gli hanno posto delle domande.Vi riportiamo la domanda di don Alberto e la relativa risposta del papa.

MA LA DOTTRINA DELL'EVOLUZIONE...

Domanda di don AlbertoSanto Padre, i giovani sono il nostro

futuro e la nostra speranza: ma alle vol-te vedono nella vita non un’opportunità, ma una difficoltà; non un dono per sé e per gli altri, ma un qualcosa da con-sumare subito; non un progetto da co-struire, ma un vagare senza meta.

La mentalità di oggi impone ai giova-ni di essere sempre felici e perfetti, con la conseguenza che ogni piccolo falli-mento ed ogni minima difficoltà non so-no più visti come motivo di crescita, ma come una sconfitta.

Tutto questo li porta spesso a gesti ir-rimediabili come il suicidio, che provo-cano una lacerazione nel cuore di coloro che li amano e dell’intera società.

Cosa può dire a noi educatori che, spesso, ci sentiamo con le mani legate e senza risposte? Grazie.

Risposta di Benedetto XVILei mi sembra che abbia dato una pre-

cisa descrizione di una vita nella quale Dio non appare. In un primo momento sembra che non abbiamo bisogno di Dio, anzi che, senza Dio saremmo più liberi e il mondo sarebbe più ampio. Ma dopo un certo tempo, nelle nostre nuove ge-nerazioni, si vede cosa succede, quando Dio scompare. Come Nietzsche ha detto «La grande luce si è spenta, il sole si è spento». La vita allora è una cosa occasi-onale, diventa una cosa e devo cercare di fare il meglio con questa cosa e usare la vita come fosse una cosa per una felicità immediata, toccabile e realizzabile.

Ma il grande problema è che se Dio non c’è e non è il Creatore anche della mia vita, in realtà la vita è un semplice pezzo dell’evoluzione, nient’altro, non ha senso di per sé stessa.

Ma io devo invece cercare di mettere senso in questo pezzo di essere. Vedo at-tualmente in Germania, ma anche negli Stati Uniti, un dibattito abbastanza ac-canito tra il cosiddetto creazionismo e l’evoluzionismo, presentati come fosse-ro alternative che si escludono: chi cre-de nel Creatore non potrebbe pensare all’evoluzione e chi invece afferma l’evoluzione dovrebbe escludere Dio.

Questa contrapposizione è un’as-surdità, perché da una parte ci sono tante prove scientifiche in favore di un’evoluzione che appare come una realtà che dobbiamo vedere e che ar-ricchisce la nostra conoscenza della vi-ta e dell’essere come tale.

Ma la dottrina dell’evoluzione non risponde a tutti i quesiti e non rispon-de soprattutto al grande quesito filo-sofico: da dove viene tutto? e come il tutto prende un cammino che arriva finalmente all’uomo?

Mi sembra molto importante, questo volevo dire anche a Ratisbona nella mia lezione, che la ragione si apra di più, che veda sì questi dati, ma che veda anche che non sono sufficienti per spiegare tut-ta la realtà.

Non è sufficiente, la nostra ragione è più ampia e può vedere anche che la

ragione nostra non è in fondo qualcosa di irrazionale, un prodotto della irrazio-nalità, ma che la ragione precede tutto, la ragione creatrice, e che noi siamo re-almente il riflesso della ragione creatri-ce. Siamo pensati e voluti e, quindi, c’è una idea che mi precede, un senso che mi precede e che devo scoprire, seguire e che dà finalmente significato alla mia vita. Mi sembra questo il primo punto: scoprire che realmente il mio essere è ragionevole, è pensato, ha un senso e la mia grande missione è scoprire questo senso, viverlo e dare così un nuovo ele-mento alla grande armonia cosmica pen-sata dal Creatore.

Se è così, allora anche gli elementi di difficoltà diventano momenti di maturità, di processo e di progresso del mio stesso essere, che ha senso dal suo concepimen-to fino all’ultimo momento di vita.

Possiamo conoscere questa realtà del senso precedente a tutti noi, possiamo an-che riscoprire il senso della sofferenza e del dolore; certamente c’è un dolore che dobbiamo evitare e che dobbiamo allonta-nare dal mondo: tanti dolori inutili provo-cati dalle dittature, dai sistemi sbagliati, dall’odio e dalla violenza. Ma c’è anche nel dolore un senso profondo e solo se possiamo dare senso al dolore e alla sof-ferenza può maturare la nostra vita.

Direi soprattutto che non è possibile l’amore senza il dolore, perché l’amore implica sempre una rinuncia a me, un la-sciare me, un accettare l’altro nella sua alterità, implica un dono di me e, quindi, un uscire da me stesso. Tutto questo è dolore, sofferenza, ma proprio in questa sofferenza del perdermi per l’altro, per l’amato e quindi per Dio, divento grande e la mia vita trova l’amore e nell’amore il suo senso.

Anche l’inscindibilità di amore e do-lore, di amore e Dio sono elementi che devono entrare nella coscienza moderna per aiutarci a vivere.

In questo senso direi che è importante far scoprire ai giovani Dio, far scoprire loro l’amore vero che proprio nella rinun-cia diventa grande e così far scoprire loro anche la bontà interiore della sofferenza, che mi rende più libero e più grande.

Page 12: Aiso Magazine

12

La mela è in effetti uno dei frutti più diffusi nel mondo insieme alle ba-nane, all'uva e alle arance.

Questo frutto prelibato non nasce dall'ovario come nella maggior parte delle piante, bensì dall'ingrossamen-to carnoso della zona del ricettacolo, la base del fiore, e possiede caratte-ristiche uniche per quanto riguarda il gusto e il valore nutritivo. Se ne colti-vano diverse varietà una delle quali è la preziosa Golden Delicious.

Proprio di questa varietà è stato ora determinato l'intero genoma per merito di un nutrito gruppo di ricer-catori italiani afferenti a vari Istituti.

Il genoma del melo è piuttosto pic-colo, circa un quarto del nostro, ma rispetto a noi contiene il doppio dei geni (57.000), tra i quali spiccano un notevole numero di geni regolato-ri (più di 4.000) e un migliaio di se-quenze correlabili alla resistenza a vari patogeni e a patologie d'interes-se botanico.

Negli anni il genoma del melo è andato incontro a diverse traversie. Una cinquantina di milioni di anni fa

S C I E N Z A • E • A L I M E N T A Z I O N E

Scienziati italiani hanno sequenziato l'intero genoma. Ha 57mila geni: il doppio di quelli umani!Dai marcatori molecolari preziose informazioni per il miglioramento delle coltivazioni.

L'ORIGINE DELLA MELA?IL DNA CI SVELA CHE È

NATA IN ASIA!il numero dei suoi cromosomi è im-provvisamente raddoppiato, arrivan-do agli attuali 17, e questo evento ha messo a disposizione della pian-ta una grande quantità di geni e di sequenze di controllo, porgendole il destro per la sua grande versatilità e adattabilità.

Questa circostanza ne fa un sog-getto di studio molto interessante per la fisiologia vegetale e può spie-gare il suo grosso successo, cioè la sua grande diffusione come pianta da frutto. Oltre le sue versioni com-mestibili sono sopravvissuti tutt'oggi almeno due ceppi di melo primitivo, il Malus sylvestns europeo e il Ma-lus sieversii dell'Asia Centrale, un la-voro appena completato rivela che è proprio da quest'ultimo ceppo che di-scende il melo domestico che a va-rio titolo tutti coltiviamo. Ma la du-plicazione del numero dei cromosomi (pseudoduplicazione in verità, per-ché quelli sono passati da 9 a 18 e poi due di questi si sono fusi tra di loro per dare il valore finale di 17) non è stato l'unico drammatico even-to evolutivo della storia del melo e dei suoi predecessori.

Nella storia delle piante portanti fiori c'è un'ancestrale moltiplicazio-ne per sei del numero originale dei cromosomi, le cui tracce sono chia-ramente rilevabili nel genoma del melo, e della vite.

Il presente affonda le sue radi-ci nel passato e ciò non è mai tan-to palpabile come nello studio degli eventi che caratterizzano l'evoluzio-

Doveva avere un sapore veramente divino la «mela»

che Eva offrì ad Adamo, complice l'infido serpente. E.G.White ci parla invece di «un frutto molto bello e buono a mangiarsi»

(Patriarchi e Profeti, ADV, pag. 38-40)! Il problema fu

invece la disobbedienza!La tentazione«La mela della tentazione e il peccato originale»: particolare di «Adamo e Eva» di Tiziano Vecellio (1480/1485-1576).

La scopertaIsacco Newton (1643-1727): la sua intuizione

sulla gravità nasce dall'aneddoto (falso) della mela cadutagli sulla testa.

L'incantesimoBiancaneve, qui nel cartoon della Disney (1937), viene colpita dal sortilegio della mela avvelenata.

di Edoardo Boncinelli

continua pag. seguente

Page 13: Aiso Magazine

13

La lettera di Einstein sulla fede:«Superstizione infantile»

Ebreo sì, ma solo nel senso di appartenenza a un popolo e di affinità mentale con la sua gente perché credere in Dio è «super-stizione infantile», e la Bibbia è «un insieme di leggende dignito-se, ma pur sempre primitive e infantili». Così si esprimeva Albert Einstein il 3 gennaio 1954 in una lettera scritta in tedesco al fi-losofo di Princeton Eric Gutkind che a sua volta gli aveva man-dato copia di un suo libro.Uno scambio epistolare nel quale il padre della relatività, che ri-nunciò a essere il secondo presidente di Israele, non lascia dub-bi sul suo agnosticismo.«La parola Dio – scrive Einstein – per me non è altro che l'espres-sione e il prodotto delle debolezze umane, la Bibbia una collezio-ne di leggende dignitose, ma pur sempre primitive e abbastanza in-fantili, nessuna interpretazione, per quanto sottile, può cambiare questo fatto. Per me la religione ebraica è, come tutte le altre, l'in-carnazione delle superstizioni più infantili». E ancora: «Il popo-lo ebraico, al quale sono felice di appartenere e con la cui mentali-tà ho una profonda affinità, non ha qualità diverse rispetto ad al-tri popoli. Per quanto mi riguarda, non è migliore di altri gruppi umani, anche se è protetto dai cancri peggiori dalla sua mancanza di potere. A parte questo, non ci vedo nulla di "eletto"».Parole inequivocabili, che però difficilmente metteranno fine alla lunga disputa sulla religiosità del genio per antonomasia, voluto come portabandiera da scienziati credenti e non, e inve-ce contento, come sempre, di cercare una sua chiave di lettura. Come ha precisato al quotidiano britannico Guardian il profes-sor John Brooke, docente dell'università di Oxford, «etichettare il pensiero di Einstein, come spesso avviene con i grandi scien-ziati, è impossibile. Senz'altro ha più volte espresso rispetto per i valori religiosi adottati dalle tradizioni ebraiche e cristiane. Ma la religione, intesa da Einstein, è qualcosa di molto complesso e astuto». Su questi argomenti Einstein si era già interrogato nel 1940, quando in un articolo pubblicato dalla rivista scientifi-ca «Nature» sottolineava, con una frase rimasta storica, che «la scienza senza religione è zoppa, la religione senza scienza è cieca». Scriveva Einstein: «Il conflitto tra religione e scienza è nato da er-rori fatali», spiegando che «la persona religiosa è colui che alme-glio delle proprie abilità si è liberato dalle catene dei desideri perso-nali e si occupa di pensieri, emozioni e aspirazioni in cui crede per via del loro valore sovra-personale, senza necessariamente riconci-liare tutto ciò con l'Essere Divino, altrimenti né Buddha, né Spino-za potrebbero essere considerati personalità religiose».Paola De Carolis

C A R T E G G I O

La missiva al filosofo Gutkind trovatadopo 53 anni.Un documento che lascia perplessi, ma anche un ritratto del grande scienziato, padre della teoria della relatività, cui pensiamo vicino a Dio, invece... per lui «La parola Dio non era altro che l'espressione delle debolezze umane»!

Albert Einstein, fisico di origine tedesca nasce a Ulm nel 1879 da famiglia ebrea.Fece i suoi primi studi a Monaco, ma poi nel 1894 per difficoltà finanziare la famiglia si trasferisce a Milano per emigrare in Svizzera dove nel 1900 consegue la laurea in matematica e fisica. Il periodo fra

il 1902 e il 1911 fu quello della sua più originale produzione scientifica che nel 1919 lo porta a formulare matematicamente la teoria della relatività.Rimane, nonostante i recenti esperimenti al CNER di Ginevra che demolirebbero la sua teoria in quanto i neutrini viaggerebbero più veloci della luce (300.000 km/s), Einstem dev'essere considerato uno dei maggiori, se non il più grande, scienziati di tutti i tempi. Peccato per la sua indisposizione ad un apprezzamento più sincero verso Dio.

Il presente affonda le sue radici nel passato e ciò non è mai tanto palpa-bile come nello studio de-gli eventi che caratteriz-zano l'evoluzione biologi-ca di piante e animali: di tutto è successo nel passa-to e tutto è stato messo di-ciamo così a frutto per ot-tenere quello che vive og-gi, e di cui eventualmente noi ci serviamo.

Nella notte dei tempi, nel folto delle foreste, tra le giuncaglie delle marcite o nei cespugli delle savane si sono avvicendati even-ti epocali che hanno avuto per protagonisti minuscole molecole genetiche ma che hanno cambiato anno do-po anno gli scenari del no-stro pianeta, in una dimen-sione veramente biblica.

Talvolta anche l'uomo ha dato una mano, soprat-tutto in tempi recenti come, per es., quando qualcuno ha cominciato, nei boschi dei dolci rilievi dell'Asia al confine Kazakistan e Cina, a innestare rametti di M. sieversii in tronchi di varie piante di melo più selvati-che e dai frutti meno suc-cosi. È stata un'esplosione quasi istantanea, e la ter-ra si è improvvisamente ri-empita di meli che danno le attuali ottime mele com-mestibili.

Il genoma del melo è let-teralmente punteggiato di piccolissimi segnali, det-ti marcatori molecolari, quasi cinque volte più fre-quenti che nel nostro ge-noma, che serviranno per analisi di autenticità, ma soprattutto per seguire da vicino gli effetti degli in-croci e progettare strate-gie ottimali per il miglio-ramento agronomico.

Il genoma del melo non si nasconde, ma ci offre splen-dide opportunità di studio e di perfezionamento.

Naturalmente il pensiero di AISO è molto diverso dalle informazioni evoluzionistiche dell'articolo che però ci rivela aspetti della natura molto in-teressanti.

Page 14: Aiso Magazine

14

di Fabrizio Fratus

L I B R I

C'è un libro per tuttiConfutare l'evoluzione

Cosa fa di «Confutare l’Evolu-zione» il miglior libro introduttivo al dibattito tra creazione e evolu-zione?

È conciso, facile da leggere, copre in modo professionale tutti gli argomenti principali in termi-ni divulgativi e presenta con una logica non opinabile il fatto che l’evoluzione non può spiegare adeguatamente l’esistenza della vita sulla terra.

«Refuting Evolution» (edizione inglese) è stato scritto in rispo-sta diretta ad un libro pubblicato e promosso pesantemente nelle scuole americane dall’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti (NAS).

Il libro della NAS è stato distri-buito gratuitamente alle scuole ed ad altre istituzioni educative con il proposito di assistere gli inse-gnanti nel presentare l’evoluzio-ne come fatto compiuto ai propri studenti in maniera che li portasse a credere nell’evoluzione.

Preoccupata da un crescente credo nella creazione nell’ambi-to dell’ambiente studentesco, la NAS ha fatto leva sulla sua reputa-

zione e posizione nei circoli acca-demici cercando di annientare il credo della creazione biblica.

Con il suo stile inimitabile, combinando una logica innegabi-le ed una capacità di comunicare le idee in modo chiaro e conciso, il dottor Sarfati, uno scienziato al-tamente qualificato, ha prodotto un libro che controbatte e confu-ta in modo eccellente le migliori argomentazioni a favore dell’evo-luzione.

Allo stesso tempo egli ha scrit-to probabilmente il miglior singo-lo libro di divulgazione sulla crea-zione il quale è anche diventato il libro più venduto sulla creazione.

Jonathan introduce il suo libro esponendo in modo professiona-le il fatto che il dibattito creazio-ne-evoluzione non sia relativo ad una controversia tra scienza e re-ligione, ma sia piuttosto una con-troversia tra la visione scientifica di un credo religioso verso quella di un altro (ateismo/naturalismo verso teismo biblico).

I nostri preconcetti sono quel-

In un mondo dove la prepotenza sembra non aver mai fine, come anche nel mondo degli animali,la teoria dell'evoluzionismo sta dominando sempre più.Ma ci sono ancora uomini che hanno il «coraggio» di opporsi a ciò, magari scrivendo un libro come quello che vi presentiamo!

Autore: Jonathan ScarfatiEditore AISOPagine 128Prefazione di Stefano BertoliniTraduzione del bestseller«Refuting Evolution» con oltre 500.000 copie vendute.Prezzo: Euro 10,00

Per ordinazioni:[email protected].

continua pag. 15

Page 15: Aiso Magazine

15

li che alla fine definiscono come interpretiamo le evidenze relati-ve alle nostre origini. I fatti cer-tamente non parlano da soli, ma devono essere interpretati.

Nel resto del suo libro Jonathan rivela come la religione dell’evolu-zione, costruita sopra la promes-sa infondata che tutto si sia fatto da solo attraverso dei movimenti casuali e non guidati da atomi, è una spiegazione completamente inadeguata dell’evidenza che ve-diamo nella vita e nel mondo in-torno a noi.

Jonathan investiga le argomen-tazioni e dimostra come molti de-gli argomenti presentati nel libro della NAS sono fuorvianti ed anti-quati, essendo stati scartati deci-ne di anni fa dagli stessi scienziati evoluzionisti.

La nostra comprensione del dove veniamo dà colore alla no-stra visione del mondo e dirige re-almente le nostre vite. Le questioni in discussione sono troppo grandi per essere state lasciate al caso.

La direzione delle nostre vite necessità di essere basata su delle

scelte informate e non sulla pro-paganda dell’evoluzione con la sua cieca adesione alla religione del naturalismo, dove il piede divi-no non ha il permesso di entrare.

Adesso più che mai abbiamo bisogno di scegliere con saggez-za. Quando raccomando Confu-tare l’Evoluzione vedo un’impor-tante risorsa che può cambiare la nostra visione del mondo ed alla fine influenzare il nostro destino eterno.

segue da pag.14

D O C U M E N T I

MONOGRAFIA SULLA DOTTRINA DELLA CREAZIONE

POSIZIONE BIBLICA PER UNA VISIONE DELLA VITA CHE METTA AL

CENTRO SCIENZA E FEDE

Con questa prima parte della relazione sugli scopi e finalità di

AISO vogliamo rendere omaggio al suo ideatore e fondatore, Romano

Ricci. È il suo testamento «spirituale» che riteniamo fondamentale per

l'ulteriore sviluppo della Associazione.Nato a Rieti il 6 settembre 1941,

dopo aver conseguito il diploma in ragioneria, si sposa

con Ester Marino nel 1968 con la quale ha due figli: Andrea e Daniele.Nel 2000 fonda AISO lasciandoci il

20 ottobre 2010.

A.I.S.O. è un'associazione di promozione sociale che ha lo scopo di difendere i valori della cultura cristiana, proponendo alla società civile argomenti, anche su base scientifica, che riguardano l'origine della vita sulla terra; argomenti che diano una risposta al senso della vita dell'uomo, che non può essere ignorato, facendo da sempre parte della sua storia.Una filosofia essenzialmente razionalista e materialista, svuota di contenuto l'uomo e lo inquadra all'interno del regno animale. Le basi su cui è fondato l'evoluzionismo, nonostante molti scienziati affermino che le prove a favore siano rilevanti, non possono essere considerate neanche al terzo livello di credibilità e sicurezza scientifica di stampo galileano, cioè di fenomeni che siano stati osservati almeno una volta.L'evoluzione viene divulgata come una verità scientifica, anche se, in realtà, si tratta solo di una teoria, da rispettare in quanto tale, ma con argomenti scientifici fragili ed

incerti, da far risalire più al campo filosofico che a quello scientifico sperimentale.Se l'ipotesi evoluzionista è così ovvia e scontata, perché sono in aumento gli scienziati, anche autorevoli, che esprimono dubbi sulla teoria di Darwin?Prescindendo dalla religione, che comunque fa parte integrante dei valori umani, riscopriamo la creazione come frutto di un disegno intelligente!«Chi sensibilmente si interroga sull'origine del mondo, della vita e dell'uomo deve scegliere fra varie concezioni ideologiche, ma tutte le possibili risposte, anche quelle evoluzioniste, comportano delle scelte di fede e determinano la visione del mondo e dell'uomo»(Reinhard Junker - Siegfried Scherer, Evoluzione, un trattato critico. Certezza dei fatti e diversità delle interpretazioni, Gribaudi Editori, 2007).

AISO, legata ad una visione di creazionismo biblico, ritiene che le radici del pensiero evoluzionista,

Page 16: Aiso Magazine

16

Vi proponiamo un'immagine (La grande costellazione di Orione) tratta dal Calen-dario AISO 2012, di fronte alla quale, in una limpida notte stellata, non possiamo non esclamare: «Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi?» (Salmo 8:3,4).Anche Newton del quale riportiamo un suo frammento di studio riguardante la profezia delle 70 settimane di Daniele non era indifferente alla maestosità del Creato!

Che dire poi delle strutture, soprattutto vegetali, che mantengono o riportano «costruzioni» geometriche come quella della spirale logaritmica (come del caso del girasole) oppure applicano le propor-zioni della sezione aurea?

nella forma di credo dogmatico volto a negare la creazione, risalgano all'antichità.La maggior parte dei filosofi della Grecia antica difese l'idea dell'evoluzione.La storia della filosofia dimostra che tale idea costituisce l'essenza del pensiero materialista di molti filosofi. Non fu tuttavia l'antica filosofia materialista e pagana a determinare la nascita e lo sviluppo della scienza moderna.La maggior parte dei precursori furono scienziati credenti, che, convinti dell'esistenza di un Creatore, studiarono con passione e rigore scientifico il creato, gettando le basi della scienza moderna.Parliamo degli astronomi quali Leonardo da Vinci, Copernico, Keplero e Galileo; del padre della paleontologia Cuvier; del pioniere della botanica e della zoologia Linneo; di uno dei più grandi scienziati esistiti: Isac Newton e, infine, di Albert Einstein, considerato il più grande genio della nostra epoca.Parlando di questi geni si può cer-

tamente dire che il loro essere cre-denti non è certo stato di ostacolo allo sviluppo della scienza, come invece asseriscono molti scienziati moderni razionalisti ed atei.L'evoluzionismo moderno ha come padre Charles Darwin che, pur non essendo un vero scienziato, elaborò la sua teoria «evoluzione per selezione naturale».Ora, a distanza di 150 anni, l'evoluzione, secondo il concetto darwiniano, rimane una ipotesi contraria non solo ai dati dell'osservazione, ma anche alle stesse leggi della materia.Molti scienziati e studiosi moderni, dopo le grandi scoperte scientifiche che hanno caratterizzato il XX secolo, sono convinti che l'evoluzionismo, basato sul caso, non abbia consistenza scientifica.Anche l'opinione pubblica, come risulta dai vari sondaggi,

sta sempre più assumendo una posizione critica verso l'evoluzione.A.I.S.O. è convinta che occorra ora più che mai:- fornire una visione critica verso l'evoluzione per contrastare la visione materialista e atea del mondo;- smentire che si possa rispondere solo con la scienza (o la ragione) a tutte le domande che l'uomo si pone sui grandi temi della vita...Darwin era ben consapevole che la sua teoria poneva molti problemi e ciò è evidente nel suo libro Evoluzione per selezione naturale, nel capitolo «Difficoltà della teoria».Tali difficoltà consistevano, e ancora oggi consistono, in primo luogo in ciò che dimostrano i resti fossili (anelli mancanti) e gli organi così complessi degli esseri viventi (partendo dalla cellula).Darwin, a tale proposito, nutrì la speranza che tutto si sarebbe chiarito con le scoperte future in ogni campo della scienza, ma i fatti ora dimostrano, a distanza di

circa 150 anni, che la sua teoria è scientificamente superata e rimane in piedi solo come idea filosofica di stampo materialista e atea.L'errore di Darwin o meglio di coloro che hanno costruito un impero culturale sulla sua teoria, non è quello di aver fornito una teoria filosofica materialista alter-nativa alla fede, ma quello di aver elaborato una «fede» evoluzionista, passandola per vera «scienza», con il fine, in ultima analisi, di ridico-lizzare la fede in Dio come frutto dell'ignoranza. E' perciò del tutto comprensibile la ribellione di molti credenti a questo stato di cose.A.I.S.O. a tale proposito, auspica e lavora perché la società civile possa essere messa nelle condizioni di avere accesso ad una cultura realmente pluralista dove ci sia spazio anche per una visione creazionista della vita, che non abbia solo basi religiose, ma anche scientifiche di buon senso; basi che suggeriscono domande di fondo sul senso della vita come: Chi sono? Da dove vengo? Dove vado?Domande che necessariamente hanno implicazioni morali ed etiche che il «mondo» non può ignorare.Molti scienziati attualmente si chiedono se la vita sulla terra risalga a miliardi di anni,oppure a periodi più brevi.I dati scientifici e lo studio dei fossili non hanno confermato che la vita per abiogenesi risalga a periodi molto lunghi che giustifichino un tempo sufficiente per un'evoluzione lenta e costante; al contrario risulta una relativa giovinezza della vita sulla terra, che non può essere altro che il risultato di un progetto creativo.

Page 17: Aiso Magazine

17

DA TUTTO IL MONDO!

Citazioni citabili«La peste de l'homme, c'est l'opinion de savoir»(La calamità dell'uomo, è il credere di sapere)Michel Eyquem de Montaigne (1553-92, scrittore e moralista francese)

«Non la dovizia del sapere sazia e soddisfa l'anima, ma il sentire e gustare le cose internamente»Ignazio di Loyola (1491-1556, fondatore della Compagnia di Gesù, spagnolo).

ObesitàIL PESO DEL PROGRESSONel mondo esistono un mliardo di persone in sovrappeso. Anche in Italia è allarme rosso dove pesano troppo il 36 per cento dei bambini. Negli ultimi dieci anni l'obesità infantile è aumentata di circa venti volte e si trova al primo posto in Europa. Colpa di stili di vita sba-gliati. E di un gene che un tempo proteggeva dalle carestie. Se non intervengono subito, i costi sociali saranno altissimi. Dimagrire si può e si deve!

Come vanno le cose!LIBRI ABBANDONATI...Hanno colonizzato panchine e metropolitane, parchi cittadini e caffè alla moda. Adesso i libri si lanciano nella conquista più ambiziosa: scalare le vette delle Dolomiti. È questa l'ultima iniziativa del bookcrossing, l'inizia-tiva nata negli Stati Uniti e da qualche anno diffusa anche in Italia, che ha come obiettivo la condivisione del sapere attraverso i libri «abbandonati» dai proprietari in giro per il mondo.E anche sulle cime delle montagne della Val d'Ultimo sono stati abandonati 28 libri, in sacchi plastica per proteggerli dal maltempo.Per trovarli basta solo (si fa per dire) scalare una montagna, e, trovato il volume, portarlo con sé, registarlo sul sito dell'iniziativa (www.forumescur-sionismo.info), leggerlo e poi lasciarlo su un'altra vetta.Tra i 28 titoli «nomadi» sulle cime ci sono romanzi e saggi in italiano o tedesco. Gli italiani preferiscono guide turistiche, mentre i tedeschi pun-tano sulla letteratura, dai classici al bel romanzo. Peccato che non hanno pensato di lasciare la Bibbia!

È stata ritrovata nei pressi Ulma, Germania, durante recenti scavi archelogici, una statuetta di pietra raffigurante un mammut.

ll piccolo mammut di 3,7 cm e dal peso di 7,5 grammi rappresenterebbe la prima opera artistica dell'uomo. Il sensazionale ritrovamento fa pensare che sia stata portata dall'Africa circa 35mila anni fa nelle migrazioni dei popoli verso l'Europa e l'Asia. Nella zona del sito furono rinvenuti, anni fa, strumenti musicali e altre sculture fatte con ossa di cigni e di leoni. Rimane sempre il dubbio della datazione e del come furono realizzate questi mini artistici capolavori.

ReligioneRIAPERTO IL GIORDANO DOVE BAT-TEZZAVA GIOVANNI IL BATTISTACon una storica decisione, il governo di Israele ha riaperto al pubblico, dopo 44 anni, Qaser el Yahud, meta sacra per i cristiani di tutto il mondo.

Nella foto (Settimanale DiPiù, n. 34/2011) un prete ortodosso battezza un bambino, sorretto dai suoi parenti, versandogli sul capo l'acqua del Giordano.Un rito che per secoli molti cri-stiani hanno voluto farlo, si dice, nel punto preciso in cui il Messia ricevette il battesimo.

Negli ultimi 44 anni, però, la cosa è stata impossibile, visto che la zona era sottoposta a stretto controllo militare e l'avevano persino minata.Ma ora, per decisione del governo israeliano, le mine, il filo spinato e i posti di blocco non ci sono più. E i pellegrini hanno cominciato a tornare.Dal 1967 era inaccessibile per la guerra.

BeatitudiniSONOORGOGLIOSO DIESSERE UNNEANDERTALERIANO.Il Museo di Neanderthaler(Mettmann, Germania), ha messo in vendita oltre al solito materiale car-taceo anche questa maglietta. Davvero sono cambiati i tempi. Probabil-mente in Italia nessuno la metterebbe con i tempi che... corrono. Nell'oc-casione ricordiamo che i neandertaleriani vengono ritenuti i «prototipi» degli uomini moderni. Si pensa siano vissuti tra i 200.000 e i 40.000 anni fa. Sul prossimo numero dedicheremo alcune note chiarificatrici.

ArcheologiaUNA PREZIOSA STATUETTA DI MAMMUT

NON ERA IMMORTALE?Stando a Gianfranco Ravasi, eminente studioso della Bibbia, ora cardinale, occorre fare un distinguo fra l'anima dell'Antico Testamento e quella della Chiesa cattolica. La citazione è del 2007, ma sempre valida.Infatti, in un suo articolo su Famiglia Cristiana n. 36/2007, pag. 143, afferma: «Ed effettivamente, se noi contempliamo l'uomo così come appare nelle pagine sacre, lo scopriamo come un microcosmo compatto, un essere unitario e vitale nel quale non si può separare anima e carne, come farà la cultura greca, convinta che il corpo sia la tomba dell'anima».Peccato che poche righe più avanti si rifà al libro apo-crifo della Sapienza per esaltare l'immortalità dell'anima che, secondo lui, anche nel N.T. viene confermata.