Aipro - AiproAipro - Deglutizione scorretta e dolori...disturbare vari sistemi di sostegno della...

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47 02/08 diagnosi & terapia spazio-salute.it Salute Autore: Prof. Daniele RAGGI Dottore in Scienze Motorie e in Fisioterapista, Posturologo, Mézièrista. Docente Master in Posturologia c/o la 1 a Facoltà di Medicina e Chirurgia (Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologie), Università “La Sapienza” di Roma e c/o l’Università Cattolica di Milano, Facoltà di Scienze Motorie. Direttore di Kinesistudio (Studio di Posturologia) di Milano La parola al paziente: “la lingua è collegata alle spalle? Non lo avrei mai creduto!” Masticare, deglutire e parlare sono tre funzioni per le quali è indispensa- bile l’utilizzo della lingua: gesti sem- plici, automatici e quotidiani, ma che tuttavia possono diventare anche causa di grandi disagi. Per meglio comprendere come possa una parte così piccola del nostro corpo avere un’influenza tanto grande sull’equilibrio posturale, vediamo bre- vemente com’è fatta e quali sono i legami con gli altri elementi e sistemi che concorrono a determinare la nostra postura. La lingua è un organo costituto da numerosi fasci muscolari orientati in varie direzioni (longitudinale, vertica- le, trasversale) che ne costituiscono l’intelaiatura; inoltre ha relazione con altri muscoli che la sorreggono e la collegano alle strutture vicine quali la mandibola e l’osso ioide. I complessi movimenti della lingua, simmetrici o asimmetrici, articolati o meno, sono dati dalla contrazione dei fasci muscolari che la costituiscono e che sono in grado di determinare quella mobilità fine, indispensabile per la “prensione” dei cibi, la forma- zione del bolo, la sua deglutizione e la partecipazione alla fonazione. Molti avranno provato quanto sia sgradevo- le la sensazione di insensibilità della lingua (provocata per esempio dall’a- nestesia per un intervento odontoia- trico) e quanto sia difficile parlare e mangiare quando non si ha la perfet- ta padronanza dei movimenti di tale muscolo. Non perce- pire una parte del nostro corpo equiva- le a non poterla gestire: ecco perché a volte ci si morsica la lingua. Se questo avviene di frequente significa che c’è qualcosa di posturalmente altera- to a carico del siste- ma masticatorio e/o linguale. La stretta connessio- ne tra lingua e postu- ra comincia già durante la tredicesi- ma settimana della vita intrauterina. La suzione del pollice durante questa fase della gestazione ha il compito di modellare le arcate dentali e di svi- luppare la mascella e la mandibola. Inoltre dopo la nascita, il bambino dovrebbe essere allattato al seno; in questo frangente viene appreso il cor- retto movimento della lingua che ser- virà in futuro per il cibo e per stimola- re una particolare zona del palato estremamente importante per le sue connessioni neurofisiologiche. Purtroppo, ai giorni nostri, c’è la ten- denza a svezzare i bambini prima del dovuto, a non rispettare i tempi biolo- Deglutizione scorretta e dolori febbraio_2008:APRILE 7-02-2008 14:52 Pagina 47

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    Salute

    Autore: Prof. Daniele RAGGIDottore in Scienze Motorie e inFisioterapista, Posturologo, Mézièrista.Docente Master in Posturologia c/o la 1a Facoltà di Medicina e Chirurgia(Dipartimento di Medicina Sperimentale ePatologie), Università “La Sapienza” diRoma e c/o l’Università Cattolica diMilano, Facoltà di Scienze Motorie.Direttore di Kinesistudio (Studio di Posturologia) di Milano

    La parola al paziente: “la lingua è collegata alle spalle?Non lo avrei mai creduto!”Masticare, deglutire e parlare sonotre funzioni per le quali è indispensa-bile l’utilizzo della lingua: gesti sem-plici, automatici e quotidiani, ma chetuttavia possono diventare anchecausa di grandi disagi.Per meglio comprendere come possauna parte così piccola del nostrocorpo avere un’influenza tanto grandesull’equilibrio posturale, vediamo bre-vemente com’è fatta e quali sono ilegami con gli altri elementi e sistemiche concorrono a determinare lanostra postura.La lingua è un organo costituto danumerosi fasci muscolari orientati invarie direzioni (longitudinale, vertica-le, trasversale) che ne costituisconol’intelaiatura; inoltre ha relazione conaltri muscoli che la sorreggono e la

    collegano alle strutture vicine quali lamandibola e l’osso ioide. I complessi movimenti della lingua,simmetrici o asimmetrici, articolati omeno, sono dati dalla contrazione deifasci muscolari che la costituiscono eche sono in grado di determinarequella mobilità fine, indispensabileper la “prensione” dei cibi, la forma-zione del bolo, la sua deglutizione ela partecipazione alla fonazione. Moltiavranno provato quanto sia sgradevo-le la sensazione di insensibilità dellalingua (provocata per esempio dall’a-nestesia per un intervento odontoia-trico) e quanto sia difficile parlare emangiare quando non si ha la perfet-ta padronanza deimovimenti di talemuscolo. Non perce-pire una parte delnostro corpo equiva-le a non poterlagestire: ecco perchéa volte ci si morsicala lingua.Se questo avviene difrequente significache c’è qualcosa diposturalmente altera-to a carico del siste-ma masticatorio e/olinguale.La stretta connessio-ne tra lingua e postu-

    ra comincia già durante la tredicesi-ma settimana della vita intrauterina.La suzione del pollice durante questafase della gestazione ha il compito dimodellare le arcate dentali e di svi-luppare la mascella e la mandibola.Inoltre dopo la nascita, il bambinodovrebbe essere allattato al seno; inquesto frangente viene appreso il cor-retto movimento della lingua che ser-virà in futuro per il cibo e per stimola-re una particolare zona del palatoestremamente importante per le sueconnessioni neurofisiologiche.Purtroppo, ai giorni nostri, c’è la ten-denza a svezzare i bambini prima deldovuto, a non rispettare i tempi biolo-

    Deglutizione scorretta e dolori

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    gici, a dare il succhiotto per smorzarela fame ed il pianto o come soporife-ro. La conseguenza diretta è l’instau-rarsi di uno schema deglutitorio vizia-to che, se non corretto, si protraenell’arco di tutta la vita.Una deglutizione atipica, cioè nonconforme a quella fisiologica, puòcreare problemi di aerofagia (ingestio-ne costante di aria e pancia gonfia),difficoltà digestive (pesantezza allostomaco e gonfiore), disagi e dolori altratto cervicale. Questo avviene acausa di movimenti ripetuti che ilcollo è costretto a fare al posto dellalingua per far scendere il bolo.Attraverso questo meccanismo aber-rato si possono determinare lenta-mente e progressivamente discopa-tie, protrusioni o ernie. Il movimentodeglutitorio non deve essere fatto damovimenti del collo ma solo della lin-gua.La deglutizione atipica può arrivarepersino a scatenare o produrre feno-meni insospettabili: alterazione dell’u-dito (ipoacusia e acufeni) e presenzacostante di muco all’interno delletrombe di Eustachio, cioè quei canaliche collegano l’orecchio alla faringeper regolarne la pressione. Le due

    trombe sono collegate al timpano evengono sollecitate nella loro apertu-ra grazie ai muscoli peristafilini solose esiste una deglutizione normale.Riprova ne è il fatto che chi va in altamontagna o in immersione può senti-re quel fastidio o dolore dentro l’orec-chio causato dalla differenza di pres-sione e, pur sbadigliando o degluten-do, non riesce a produrre quel tipico“clak” liberatorio all’interno dell’orec-chio (fenomeno chiamato compensa-zione o manovra di Valsalva). Ciò può provocare dolori o forti fasti-di, fino all’ipotetica lacerazione deltimpano. Quando questo avviene significa chele trombe di Eustacchio non sonolibere, non si aprono adeguatamenteo vi è presenza di muco (condizionegiustificata se una persona ha appe-na avuto un forte raffreddore). Sequesto fatto persiste in maniera cro-nica, si è in presenza di una possibiledisfunzione linguale.Poiché “la lingua impara ciò che leviene insegnato” è importante sottoli-neare che per apprendere il correttomovimento della lingua, i primi seimesi di vita extrauterina sono decisi-vi. Ecco l’importanza dell’allattamen-to al seno materno e non attraversoi classici succhiotti che alterano ilnormale atto deglutitorio e induconoad una deglutizione scorretta. Ci sono altri fattori detti “spine irritati-ve silenti” che devono essere con-templati e che sono in grado di crea-re alterazioni della deglutizione: undente mancante, un’otturazione noncorretta, una malocclusione, unmorso aperto, un morso profondo, unmorso crociato; possono essere ele-menti di grande disturbo sia lingualeche posturale. A questi si devono aggiungere, comevedremo fra poco nel caso della

    paziente che esamineremo, anche icampi galvanici. Per campo galvanico,dal nome dello scopritore (Galvani), siintende una corrente generata dametalli diversi che si propaga attra-verso un fluido (nel nostro caso lasaliva), comportandosi come unapila. La lingua è un elemento moltosensibile, in grado di avvertire anchela più piccola corrente; se questa cor-rente è sufficientemente forte il cer-vello codifica coscientemente questostimolo (una volta si testavano lepile, per capire se erano cariche,usando la lingua) ed elabora unarisposta motoria di allontanamentoper difesa. Anche se l’intensità è piùbassa, non avvertibile coscientemen-te, la lingua ed il cervello vi reagisco-no comunque, solamente in modoincosciente.La lingua, avvertendo il disagio, cer-cherà di sfuggirvi spostandosi versola direzione opposta a dove si generail fenomeno elettrico. Se questo feno-meno dura a lungo la lingua, essendoun muscolo, si deforma e si strutturain modo permanente in torsione, inrotazione, o semplicemente gestendoil bolo solo da un lato, etc.Essendo la lingua attaccata e suppor-tata dalla base della mandibola attra-verso muscoli e legamenti, questa hacollegamenti con il collo, la gola, levertebre cervicali; le tensioni musco-lari linguali che si generano per sfug-gire alla corrente, arriveranno adisturbare vari sistemi di sostegnodella lingua. Anche masticare sempre e solo da unlato per colpa di un disagio, di undolore, di un dente mancante, unagengivite, etc, rappresenta un modoper creare tensioni linguali, possibiliresponsabili di deformazioni della lin-gua e funzionalità alterata.Tutto ciò può sembrare poco reale

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    una questione professionale, altri-menti la dolenza non sarebbe ritorna-ta subito come prima.Da qualche parte doveva esistere unaltro elemento che continuava ad ali-mentare il disagio.Osservando con maggiore attenzione,osservai una cosa strana: la lingua,nei suoi movimenti di coordinazionedelle parole, si muoveva all’internodella bocca stando sempre e solo daun lato, mai al centro come avrebbedovuto.Chiesi se in passato fosse successoqualcosa alla bocca o ai denti e laSignora rispose di aver curato nume-rose carie dentali con delle “sempli-ci” otturazioni. Osservando i denti, si rilevavanograndi e voluminose otturazioni inamalgama (leghe di piombo e mercu-rio, etc.) su tutti i molari e premolari.Eseguendo un test sulla lingua si sco-prì che poteva spostarsi agevolmentesolo da un lato della bocca ma nonpoteva andare, nel modo più letteraledel termine, dal lato opposto. Infattila paziente mi confermò che mastica-va solo da un lato, proprio dal lato incui la lingua era libera di andare.Data la concomitanza di fattori,

    lerabile dolenzia” alle spalle che nonle dava tregua. La Sig.ra riferì che ilsuo problema non era un dolore veroe proprio ma un disagio e un pesosulle spalle che la consumavano e lealteravano persino l’umore.Per risolvere questo problema avevaprovato svariate tecniche terapeuti-che senza trovare una reale soluzionee così aveva deciso di affrontare ilmondo della posturologia.Riferì che il peso alle spalle e ladolenzia peggioravano durante il gior-no, soprattutto quando doveva lavare,tagliare ed asciugare i capelli alle sueclienti. Di notte soffriva un pocomeno.Questo ultimo dato mi indusse a pen-sare, in un primo tempo, che lacausa poteva essere legata all’attivitàlavorativa svolta per molti anni, sem-pre con le braccia sollevate, e alpeso del phon.Dopo aver fatto la prima seduta edaver trattato il collo e le spalle, lapaziente riferì un piccolo miglioramen-to per i due giorni successivi ma poitutto tornò come prima.Ne dedussi che il trattamento effet-tuato non era adeguato: il problemanon era legato esclusivamente ad

    ma deve essere valutato sulla “lungadistanza”: normalmente compiamocirca 2000 deglutizioni nelle 24 ore(senza contare il parlare ed il masti-care) e questo numero va moltiplicatoper le settimane, i mesi, gli anni incui viene protratto lo schema aberra-to. Alla fine risulterà un numero enor-me di gesti scorretti che la lingua pro-pone al sistema posturale. Se vogliamo dare un’idea più reale aquesto fenomeno, possiamo immagi-nare di dover camminare avendo unpiccolo sasso sotto un piede che cicostringe ad una lieve zoppia per nonsentire dolore. Immaginiamo di dovercamminare per almeno 2000 passi algiorno: non dovremo stupirci se dopoqualche tempo avvertiremo dolenzie odolori all’altro arto, al ginocchio o allazona lombare nel tentativo di tenersollevato il piede per ridurre il fastidioprovocato dal sasso. Nel caso dellalingua i fenomeni di disturbo potrannoscaricarsi sull’articolazione temporo-mandibolare (in cui possono compari-re scrosci e sublussazioni), sul trattocervicale, sulle spalle arrivando alme-no fino alle braccia. Secondo alcuniautori esiste un collegamento chearriva fino ai piedi grazie ad una cate-na muscolare chiamata “glosso-poda-lica”. Il Posturologo dovrà pertanto indaga-re con opportuni test per determinarese il problema che il paziente riferi-sce (cervicalgie, dorsalgie, lombalgie,epicondiliti, tunnel carpale, ernie jata-li, etc, etc,) possa essere in qualchemodo ricollegabile ad una deglutizio-ne atipica o ad altre cause.

    UN CASO DAVVERO INTERESSANTELa Sig.ra Lara, anni 45, professioneparrucchiera da moltissimi anni.Si rivolse presso il nostro centro diPosturologia di Milano per una “intol-

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    Fig. 1:

    Es. di respirazione corretta in una postura dibase dell’AllungamentoMuscolare GlobaleDecompensato.La pretensione della catena posteriore che sicrea in questa posizionepermette di rendereestremamente efficace la respirazione diafram-matica, indicata dallefrecce.

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    sospettai la presenza di un fortecampo galvanico, cioè che tutte quel-le amalgame di metallo potessero inqualche modo costituire una vera epropria pila in bocca. Se queste sicreano sappiamo che sono in gradodi creare un campo elettrico al puntoda costringere la lingua a rifugiarsinella direzione in cui sente meno cor-rente. Infatti, alla misurazione, scopriiche il tester (apparecchio per la misu-razione del campo elettrico) segnavaun valore di oltre 180 mmV, un valoremolto alto. Per questa ragione la lin-gua accusava il “disagio” della cor-rente ogni volta che si avvicinava o siinframmezzava, facendo da ponte fradente e dente.Alla luce di quanto rilevato, cominciaila parte di lavoro di mia pertinenzaper riequilibrare le tensioni muscolaricon la paziente in postura decompen-sata. In questa specifica postura lacatena muscolare del collo, dorso,lombi, gambe, è in delicata tensionedi allungamento. Dopo aver spiegatola respirazione di sblocco del diafram-ma, iniziai a trattare la lingua ese-guendo un vero e proprio massaggioed uno stretching globale della lingua,

    lavoro un po’ fastidioso ma alquantointeressante. Fu stupefacente osser-vare la differenza di mobilità della lin-gua: da una parte libera di muoversicorrettamente, dall’altra assoluta-mente rigida e frenata, con un movi-mento limitatissimo tanto da non riu-scire a fare neppure quei movimentielementari che chiunque è in grado difare.Incoraggiai la paziente dicendole cheavevamo trovato sicuramente unastrada che poteva ripagarci del sacri-ficio.Dopo circa 10-15 minuti, terminam-mo l’esercizio perché la lingua avevanotevolmente recuperato la sua mobi-lità e plasticità.La paziente, nonostante non avessedovuto faticare, era completamentesudata per la risposta “nervosa” delcorpo, ovvero del Sistema TonicoPosturale che stava rivivendo, a ritro-so nel tempo, tutto il fastidio e la fati-ca che per anni la lingua aveva dovu-to fare per sfuggire al fastidio dellacorrente elettrica.Quando la paziente si alzò in piedi,rimase sconvolta: incredula delle suesensazioni, iniziò a ridere in modo

    quasi inarrestabile per la inspiegabileleggerezza che avvertiva alle spalle. So bene che non bastano le mieparole a descrivere quel volto sorpre-so, stupito e incredulo della pazientedi fronte a quella sensazione ormaidimenticata da anni. Si sentiva rinata,leggera, contenta. Avevamo trovato lagiusta strada per la soluzione al suoproblema!Ovviamente consigliai alla paziente dirivolgersi al suo dentista e spiegarecosa avevamo scoperto per trovare lasoluzione per lei più idonea. Va detto,che non tutte le persone reagisconoalle amalgame allo stesso modo.Molti sono i fattori che le possonorendere offensive: l’intolleranza aivari componenti la lega, l’acidità oalcalinità della saliva, la quantità diamalgame e il tipo di metalli presentiin bocca (capsule in oro giallo, orobianco, metallo più povero, impiantial titanio, etc).Ho saputo poi che la paziente avevapreso l’appuntamento con il suo den-tista, per sostituire quelle amalgameche erano risultate reattive, evitandocosì che il fenomeno del campo elet-trico si ripresentasse e riproponesselo stesso problema.

    Per informazioni sul Metodo Raggi® –Pancafit® rivolgersi a Studio Sport2000, telefono 02.39257427,[email protected], www.pancafit.net

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    Fig.2: Test e trattamento della lingua svolto in postura diAllungamento Muscolare Globale Decompensato.Le frecce indicano le direzioni degli stiramenti effettuatidopo aver opportunamente massaggiato la lingua. Il colloe la colonna devono essere rigorosamente in postura glo-bale decompensata e la respirazione diaframmatica.

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