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Istituto di Istruzione “Don L. Milani” a.s 2015/16 classe 5-I Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 1/65 CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO Per la valutazione dei crediti formativi vale quanto segue: a) le esperienze devono essere state svolte in attività extracurricolari in uno dei seguenti ambiti: - culturale, artistico, ricreativo, lavorativo, ambientale, sportivo - volontariato, solidarietà, cooperazione. b) sono valutabili anche le attività svolte in collaborazione tra istituto e territorio (enti ecc.), che abbiano visto il coinvolgimento di studenti anche con lavoro svolto nell'ambito della didattica, con risultati di qualità; c) le attività valutabili sono quelle realizzate tra lo scrutinio finale dell'a.s. precedente e lo scrutinio finale dell'a.s. corrente. Perché le attività siano valide devono essere: quantitativamente significative 1 chiaramente documentate. La documentazione deve comprendere: un'attestazione proveniente da enti, associazioni, istituzioni; una descrizione sintetica ma chiara dell’attività svolta, in modo da poterne valutare la coerenza rispetto agli obiettivi del corso di studi; l’indicazione dell’inizio dell’attività e del periodo di svolgimento della stessa; una certificazione fiscale nel caso si tratti di esperienza lavorativa; la convalida dell'autorità diplomatica o consolare (reg. art. 12 comma 3) nel caso di esperienze realizzate all'estero. Tabella di assegnazione dei punteggi. VOCI LIVELLO PUNTEGGIO RELIGIONE/ MATERIA ALTERNATIVA 4 5 6 7 8 9 10 0.00 0.13 0.25 FREQUENZA SCOLASTICA irregolare non sempre regolare regolare 0.00 0.13 0.25 INTERESSE, IMPEGNO, PARTECIPAZIONE discontinui e scarsi limitati e settoriali costanti e spontanei 0.00 0.13 0.25 CREDITI FORMATIVI validati dal Consiglio di Classe nessuno uno più di uno 0.00 0.13 0.25 1 Incontri, eventi, seminari che si svolgono in una giornata ed hanno una durata di poche ore saranno riconosciuti come credito solo se in numero minimo di tre” (delibera collegio docenti dell’1 dicembre 2011)

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 1/65

CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO

Per la valutazione dei crediti formativi vale quanto segue:

a) le esperienze devono essere state svolte in attività extracurricolari in uno dei seguenti ambiti: - culturale, artistico, ricreativo, lavorativo, ambientale, sportivo - volontariato, solidarietà, cooperazione.

b) sono valutabili anche le attività svolte in collaborazione tra istituto e territorio (enti ecc.), che abbiano visto il coinvolgimento di studenti anche con lavoro svolto nell'ambito della didattica, con risultati di qualità;

c) le attività valutabili sono quelle realizzate tra lo scrutinio finale dell'a.s. precedente e lo scrutinio finale dell'a.s. corrente.

Perché le attività siano valide devono essere:

quantitativamente significative1

chiaramente documentate. La documentazione deve comprendere:

un'attestazione proveniente da enti, associazioni, istituzioni;

una descrizione sintetica ma chiara dell’attività svolta, in modo da poterne valutare la coerenza rispetto agli obiettivi del corso di studi;

l’indicazione dell’inizio dell’attività e del periodo di svolgimento della stessa;

una certificazione fiscale nel caso si tratti di esperienza lavorativa;

la convalida dell'autorità diplomatica o consolare (reg. art. 12 comma 3) nel caso di esperienze realizzate all'estero.

Tabella di assegnazione dei punteggi.

VOCI LIVELLO PUNTEGGIO

RELIGIONE/ MATERIA ALTERNATIVA

4 – 5 – 6

7 – 8

9 – 10

0.00

0.13

0.25

FREQUENZA SCOLASTICA

irregolare

non sempre regolare

regolare

0.00

0.13

0.25

INTERESSE, IMPEGNO, PARTECIPAZIONE

discontinui e scarsi

limitati e settoriali

costanti e spontanei

0.00

0.13

0.25

CREDITI FORMATIVI validati dal Consiglio di Classe

nessuno

uno

più di uno

0.00

0.13

0.25

1 “Incontri, eventi, seminari che si svolgono in una giornata ed hanno una durata di poche ore saranno riconosciuti come credito solo se in numero minimo di tre” (delibera collegio docenti dell’1 dicembre 2011)

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA

ITALIANO

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

CANDIDATO/A _______________________________ CLASSE 5 ___

Indicatori Punteggi

Valutazione quindicesimi 1 - 7 8 - 9 10 11 - 12 13 – 14 15

Ortografia Sintassi Lessico

Testo scorretto con errori ortografici

Testo non sempre corretto

Testo sostanzialmente corretto, lessico

semplice

Testo corretto, lessico

adeguato

Testo corretto e chiaro, lessico

adeguato

Testo pienamente corretto, ben strutturato il

periodo, lessico

appropriato

Rispetto delle consegne

Molto scarso Incompleto Parziale ma

adeguato Coerente alla

traccia Quasi

completo

Completo, pienamente

aderente alla traccia

Comprensione del testo (riassunto, parafrasi, individuazione dei nuclei fondamentali

Gravemente carente, scorretta

Imprecisa, limitata,

superficiale

Sostanzialmente corretta

Corretta Corretta e

appropriata Corretta ed esauriente

Commento e interpretazione

Molto limitati assenti

Superficiali

Conoscenza degli aspetti essenziali e

rielaborazione semplice

Abbastanza evidenti e articolati

Conoscenza completa e

rielaborazione appropriata

Pienamente corretti, sicuri,

efficaci, rielaborazione

personale adeguata

Punteggio totale

Voto /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO

TIPOLOGIA B - SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE CANDIDATO/A _______________________________ CLASSE 5 ___

Indicatori Punteggi

Valutazione quindicesimi 1 - 7 8 - 9 10 11 - 12 13 – 14 15

Ortografia, sintassi, lessico

Testo scorretto con errori ortografici

Testo non sempre corretto

Testo sostanzialmente corretto, lessico

semplice

Testo corretto, lessico adeguato

Testo corretto e chiaro, lessico

adeguato

Testo pienamente corretto, ben strutturato il

periodo, lessico

appropriato

Aderenza alla traccia e conoscenza dell’argomento scelto

Molto scarsa Limitata

Conoscenza degli aspetti essenziali e

rielaborazione semplice

Coerente alla traccia

Conoscenza completa e

rielaborazione appropriata

Completo, pienamente

aderente alla traccia

Utilizzo dei documenti

Gravemente carente, assente

Impreciso Non corretto

Sufficiente, non approfondito

Corretto Corretto e

soddisfacente

Ampio esauriente,

originale

Rielaborazione critica e capacità argomentativa

Molto limitata assente

Superficiale Parziale ma

adeguata

Abbastanza evidente e articolata

Evidente e bene

articolata

Pienamente corretta, sicura, efficace

rielaborazione personale originale

Punteggio totale

Voto /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO

TIPOLOGIA C e D - TEMA CANDIDATO/A _______________________________ CLASSE 5 ___

Indicatori Punteggi

Valutazione quindicesimi 1 - 7 8 - 9 10 11 - 12 13 – 14 15

Ortografia, sintassi, lessico

Testo scorretto con

errori ortografici

Testo non sempre corretto

Testo sostanzialmente corretto, lessico

semplice

Testo corretto, lessico

adeguato

Testo corretto e chiaro, lessico

adeguato

Testo pienamente corretto, ben strutturato il

periodo, lessico

appropriato

Aderenza alla traccia, conoscenza dei contenuti

Molto scarsa Incompleta

Conoscenza degli aspetti essenziali e

rielaborazione semplice

Coerente alla traccia

Conoscenza completa e

rielaborazione appropriata

Completa, pienamente

aderente alla traccia

Argomentazione

Gravemente carente, scorretta

Imprecisa, limitata,

superficiale

Sostanzialmente corretta

Corretta Corretta e

appropriata Corretta ed esauriente

Rielaborazione critica e capacità argomentativa

Molto limitata assente

Superficiale Parziale, ma

adeguata

Abbastanza evidente e articolata

Evidente e bene articolata

Pienamente corretta, sicura, efficace

rielaborazione personale originale

Punteggio totale

Voto /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

Tipologia di prova: TEMA CANDIDATO/A _______________________________ CLASSE 5 ___

INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI PUNTEGGIO

PERTINENZA ALLA TRACCIA

Contenuti pertinenti alla traccia 3

Contenuti parzialmente pertinenti alla traccia

2

Contenuti non pertinenti alla traccia 1

ESPRESSIONE MORFO-SINTATTICA

Corretta 2,5

Sufficientemente corretta 1,5

Scorretta 0,5

CONOSCENZE

Corrette e approfondite 2,5

Corrette ma essenziali 1,5

Frammentarie 0,5

RIELABORAZIONE ED ASPETTI

PROFESSIONALIZZANTI

Appropriati 3

Parziali 2

Assenti 1

QUESITI

Q1 Q2

Risposta corretta 2 2

Risposta parzialmente corretta 1 1

Risposta errata o assente 0 0

Punteggio totale

Voto

/15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

Tipologia di prova: CASO-PROGETTO CANDIDATO/A _______________________________ CLASSE 5 ___

INDICATORI DESCRITTORI LIVELL

I PUNTEGGIO

ESPRESSIONE MORFO-SINTATTICA

Corretta 3

Sufficientemente corretta 2

Scorretta 1

ANALISI DEL CASO

Il candidato rielabora il caso in modo corretto e completo

4

Il candidato individua gli elementi salienti del caso

3

Il candidato individua solo alcuni elementi del caso

2

Il candidato non individua gli elementi del caso

1

PIANO D'INTERVENTO E ASPETTI

PROFESSIONALIZZANTI

Il candidato propone interventi adeguati ed evidenzia buone competenze professionali

4

Il candidato propone interventi sufficientemente adeguati, evidenziando discrete competenze professionali

3

Il candidato propone interventi parzialmente adeguati, evidenziando limitate competenze professionali

2

Il candidato non propone interventi o sono del tutto inadeguati, evidenziando scarse competenze professionali

1

QUESITI

Q1 Q2

Risposta corretta 2 2

Risposta parzialmente corretta 1 1

Risposta errata o assente 0 0

Punteggio totale

Voto

/15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

CANDIDATO/A _______________________________ CLASSE 5 ___

Indicatori

Coerenza delle risposte con quanto richiesto dai quesiti 1 2 3

Conoscenza e padronanza delle questioni poste 1 2 3 4 5 6

Capacità di elaborare e di sviluppare in modo personale le argomentazioni proposte

1 2 3

Correttezza e competenza linguistico-specialistica 1 2 3

PUNTEGGIO ASSEGNATO /15 * il punteggio medio deve essere arrotondato per eccesso se la parte decimale è >=0,5, altrimenti per difetto

GIUDIZIO:

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO ORALE

CANDIDATO/A _______________________________ CLASSE 5 ___

FASI PARAMETRI PUNTI PUNTEGGIO ASSEGNATO

Presentazione di un argomento o di un’esperienza di ricerca o di progetto scelti dal/la candidato/a

Conoscenza dei contenuti; componente ideativa e critica; competenza espressiva

Presentazione organica, efficace ed originale

8 – 7

Presentazione funzionale ed adeguata

6 – 4

Presentazione poco focalizzata e lacunosa

3 – 2

Colloquio interdisciplinare

Conoscenze dei contenuti disciplinari

Ampie, approfondite e contestualizzate 10 – 9

Corrette ed approfondite 8 – 7

Pertinenti ma semplificate 6 – 5

Lacunose ed approssimative 4

Scarse e/o non corrette 3 – 2

Competenza critica e capacità di rielaborazione

Pertinenti ed efficaci, autonome ed originali 6

Funzionali, ma guidate 5 – 4

Parziali ed approssimative 3

Scarse e/o difficoltose 2

Competenza logico - espressiva

Piena padronanza del lessico, anche specifico, e degli strumenti logico-espressivi

4

Corretto uso del lessico e degli strumenti logico-espressivi, ma con terminologia specifica poco precisa

3

Modesta o scarsa padronanza logico-espressiva 2

Discussione prove scritte

Il/la candidato/a fornisce spiegazioni e/o si autocorregge

2

Il/la candidato/a non riconosce gli errori e/o non si autocorregge

1

Punteggio totale assegnato / 30

Il Presidente: ______________________________________________ I Commissari: ______________________________________________

______________________________________________

______________________________________________

______________________________________________

______________________________________________

______________________________________________

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SCHEDA PER L’APPROFONDIMENTO INDIVIDUALE

STUDENTE ___________________________________________

CLASSE _________ Indirizzo PROFESSIONALE PER I SERVIZI SOCIO - SANITARI

TITOLO DELL’APPROFONDIMENTO ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

DISCIPLINE COINVOLTE __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

PRESENTAZIONE SINTETICA DELL’APPROFONDIMENTO (che indichi come il candidato intende strutturare il suo lavoro, specificando che tematiche affronterà nell’ordine prescelto – allegare eventuale schema/mappa concettuale) __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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PIANI DI LAVORO Programma svolto

Relazione finale

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PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO CONTENUTI

L'ETA' DEL POSITIVISMO E DEL REALISMO

Il Positivismo e il darwinismo sociale (p.7).

Il Naturalismo: Emile Zola e Il romanzo sperimentale (pp.12-13,30 e 37).

Il Verismo (p.21).

Giovanni Verga:

L'adesione al Verismo: analogie e differenze con il Naturalismo francese (pp.151-152).

Il ciclo dei Vinti: la tecnica dell'impersonalità, l'eclissi dell'autore e la tecnica della regressione (p.152). Materiali in fotocopia.

Rosso Malpelo.

I Malavoglia (trama, caratteristiche e temi, pp.168-169)

La prefazione (p.170).

cap.I, La famiglia Toscano (p.172), dal cap.XII, 'Ntoni si ribella (p.182), dal cap. XV, (p185)'Ntoni tradisce l'ideale dell'ostrica.

Mastro-Don Gesualdo (p.199, 201 trama):

dal capitolo IV, Gesualdo e Diodata (la rinuncia agli affetti) in fotocopia;

La conclusione, la morte di Gesualdo (p.201)

Per continuità con il programma di storia:

Un poeta al fronte : Giuseppe Ungaretti

I fiumi (p. 869)

Veglia (p.873)

IL SIMBOLISMO

Charles Baudelaire, il precursore del Simbolismo (pp.76-77).

L'albatro (p. 84).

Corrispondenze (p.85).

IL DECADENTISMO

La poetica decadente (pp.219-220).

Giovanni Pascoli

La poetica, i temi ricorrenti , l'analogia, le caratteristiche del 'fanciullino' (pp.265-267).

Lo sperimentalismo stilistico (p.271).

Da Myricae: Temporale (p.273), Il Lampo (p.274), Lavandare (p.276), X Agosto.

Dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno (p.290) (analisi in fotocopia).

Gabriele D'Annunzio: la vita vissuta come un'opera d'arte (cenni biografici, pp.299-301).

La poetica (pp.303-304).

il distacco dal Verismo nella novella Dalfino dalla raccolta Terra

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vergine (p.305).

Da Alcyone (pp.312-319): La sera fiesolana

LA SCOPERTA DELL'INCONSCIO: FREUD E LA PSICOANALISI (pp.370-372).

LUIGI PIRANDELLO

Biografia (pp.528-530)

La visione del mondo (pp.532-533).

Il “sentimento del contrario” dal saggio L'umorismo (p.538).

Il treno ha fischiato da Novelle per un anno (p.560).

Il teatro: Così è se vi pare (pp.568-569, la conclusione); Enrico IV (pp.573-575, la conclusione).

Il fu Mattia Pascal (pp.586-589)

dal cap. 8: Una nuova identità per Mattia (p.593).

dal cap.15: Adriano Meis non esiste (p.601).

ITALO SVEVO

Biografia (pp.614-615).

Cenni ai romanzi Una vita e Senilità: l'inettitudine dei protagonisti:

da Una vita: L'inizio del romanzo: la lettera di Alfonso alla madre (pp.618-620);

da Senilità: l'esordio (il rapporto con Angiolina/la “salute”), pp.622-624.

La coscienza di Zeno (il significato dell'opera, i contenuti e la struttura per temi, pp.627-628).

La Prefazione e il Preambolo (pp.629-630).

Dal cap.3: il fumo, la manifestazione della nevrosi (pp.632-635).

Dal cap.2: lo schiaffo del padre morente (pp.636-638).

Dal cap.4: la moglie Augusta (p.640-642).

Dal cap.6: la conclusione (p.643-645).

MODULO SULLA POESIA DEL PRIMO '900 (MATERIALI IN FOTOCOPIA)

Si è deciso di affrontare l'argomento attraverso un unico modulo sul tema per creare un raccordo tra le esperienze delle avanguardie e Ungaretti, Saba e Montale: il percorso è strato strutturato per dare agli allievi alcuni cenni delle diverse poetiche che caratterizzano queste esperienze con alcuni testi significativi.

Il materiale di questo modulo è a disposizione della Commissione d'Esame.

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Libro di testo: M.MAGRI, V. VITTORINI, , Tre,Storia e testi della letteratura, vol.3, Paravia, 2006.

Materiali in fotocopia forniti dalla docente.

I rappresentanti degli studenti

____________________________________

____________________________________

La docente Prof.ssa Ilaria Cappellini

__________________________________

Rovereto, 13 maggio 2016

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PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA CONTENUTI

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Dalle origini del conflitto (pp.56-71) alla guerra (pp.64-86): mappa concettuale con integrazioni dal libro di testo

L'Italia in guerra: Neutralisti e interventisti (materiali in fotocopia)

Dal Patto di Londra ai trattati di pace (pp.116-118; pp.120-132)

Percorso CLIL in inglese(20 ore in corso d'anno, focalizzate sugli argomenti: la vita nelle trincee, le armi e le uniformi, gli ospedali da campo, il destino dei civili l’irredentismo e il destino dei civili in Trentino, la guerra “bianca”, gli ospedali da campo). Gli studenti hanno potuto fotografare oggetti e testimonianze della Grande Guerra presso il Museo della Guerra di Rovereto, che ha offerto loro anche alcuni testi di supporto e un approfondimento da parte di una guida in lingua inglese..

IL COMUNISMO E LA RIVOLUZIONE RUSSA (Schemi forniti dalla docente con integrazioni dal libro di testo,pp.160-220).

Schemi a p.164, 173 e 175

La dittatura del partito bolscevico

L'uscita dalla guerra

Comunismo di guerra e NEP

L'Internazionale Comunista

Stalin e l'industrializzazione della Russia

La pianificazione e la collettivizzazione delle campagne

Il Grande terrore

IL FASCISMO IN ITALIA (Schemi forniti dalla docente con integrazioni dal libro di testo, pp.222-247)

La delusione della vittoria “mutilata”, la situazione economica e sociale, una situazione politica divisa, il Partito Popolare,

I Fasci italiani di combattimento

Benito Mussolini

L'ultimo governo Giolitti

La nascita del PCI

Lo squadrismo agrario

La nascita del Partito Nazionale Fascista

La marcia su Roma

La milizia volontaria

Il delitto Matteotti

LO STATO TOTALITARIO

Dalla distruzione dello Stato liberale alla costruzione dello stato totalitario (pp.250-256, schema a p.252).

il razzismo fascista e le leggi razziali (pp.257-259).

La politica economica del regime (p.261)

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 14/65

IL NAZIONALSOCIALISMO IN GERMANIA (pp.278-313: gli studenti hanno risposto per iscritto a domande sui seguenti argomenti)

I Frei Korps (p.279 e lettura).

La rivolta comunista a Berlino (par.1.2 e 1.3)

La Costituzione di Weimar ( 1.4)

La Germania dopo il trattato di Versailles (punti 1, 2, 3 del paragrafo 1.5)

L'inflazione nel 1923 (1.6) ADOLF HITLER e il MEIN KAMPF (pp. 287-305)

Dal DAP al partito nazional-socialista ) (par.2.2)

il Mein Kampf (2.3)

Il “bolscevismo giudaico” (par.2.3)

Differenze fra fascismo e nazismo (p.292)

L'antisemitismo di Hitler e le teorie razziste della fine del '700 (p.2.4).

I successi elettorali del partito nazista (schema a fondo pagina al par. 3.1, p.297)

Le ragioni del successo di Hitler (par.3.2, p.298)

L'incendio del Reichstag e la dittatura illimitata di uno Stato a partito unico (par.3.3/3.4, p.300-302))

Provvedimenti di Hitler in politica interna ed estera (Par. 3.5)

IL REGIME NAZISTA (pp.309-316)

Il mito del Führer e il consenso nel Terzo Reich (lettura a p.325)

LO SCENARIO POLITICO E INTERNAZIONALE FRA LE DUE GUERRE

La Società delle nazioni (par.2.1, p.342)

La conquista italiana dell'Etiopia e l'occupazione della Renania smilitarizzata (par.2.4)

VERSO LA GUERRA

La politica estera tedesca nel 1937/38 (p.356)

L'accordo Molotov-Ribbentrop e il segreto progetto di spartizione della Polonia (p.358).

LA SECONDA GUERRA MONDIALE (pp.377-411)

cap.1, pp.376-382)

la guerra lampo in Polonia e l'intervento sovietico.

La conquista tedesca di Olanda Belgio e Francia nel 1940

La battaglia d'Inghilterra

cap.2, pp.384-390

L'”Operazione Barbarossa”: l'invasione tedesca del''URSS, la tattica della “terra bruciata” (schema p.387)

La Carta Atlantica (p.390)

cap.3, pp.391-401

L'invasione giapponese dell'Indocina e l'attacco di Pearl Harbour (schema p.391)

La battaglia delle isole Midway

La controffensiva russa a Stalingrado fino alla resa dei tedeschi (p.392)

Le conferenze di Teheran e Casablanca, i progetti di riorganizzazione dei confini polacchi.

cap.4, pp.402-411

Lo sbarco in Normandia (6/6/'44) e la liberazione di Parigi (25/8/'44)

L'offensiva russa verso Polonia e Germania

Il suicidio di Hitler e la fine della guerra in Europa

Le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 15/65

L'ITALIA IN GUERRA (436-462)

le carenze militari italiani (p.436)

le sconfitte in Africa e in Russia (pp.443-444); la ritirata (schema p.447)

Gli scioperi e le proteste a Torino: la corrosione del consenso al fascismo (p.451)

Lo sbarco in Sicilia e la caduta del fascismo:l'arresto di Mussolini (p.451-454)

L'armistizio e l'8 settembre 1943: l'occupazione tedesca (p.455-456)

La liberazione di Mussolini e la nascita della Repubblica Sociale.(p.457)

La Resistenza, il CLN e il CLNAI. L'obiettivo dell'insurrezione popolare (p.461),la liberazione di Milano il 25 aprile.

L'arresto e l'uccisione di Mussolini (28/4/'45)

Da svolgere dopo il 13 maggio 2016:

La nascita della Repubblica (da p.620-627)

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Libro di testo: F.M. FELTRI, M.M.BERTAZZONI, F. NERI, Chiaroscuro, dal 900 ai giorni nostri, SEI, 2012

Materiali in fotocopia forniti dalla docente.

I rappresentanti degli studenti

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La docente Prof.ssa Ilaria Cappellini

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Rovereto, 13 maggio 2016

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RELAZIONE FINALE DI ITALIANO E STORIA OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Ho conosciuto questa classe all'inizio della terza e le riconosco un significativo miglioramento in termini di partecipazione al dialogo culturale ed educativo e di impegno personale. Per quanto riguarda gli obiettivi previsti dal Piano di Lavoro del Dipartimento, la maggior parte della classe si è mostrata disponibile a ricavare dai testi letterari i principi della poetica degli autori affrontati, a stabilire confronti fra le diverse tematiche, ad analizzare gli argomenti storici istituendo relazioni e confronti fra epoche e ideologie. Non sempre, tuttavia, i risultati sono stati quelli sperati: un'ostinata tendenza allo studio mnemonico dovuta probabilmente a un senso di inadeguatezza nei confronti dell'uso del linguaggio specifico delle discipline, ha portato un nutrito gruppo di studenti a sperimentare in maniera limitata modalità autonome di rielaborazione dei contenuti, sia nelle prove scritte che in quelle orali.

Nel corso del triennio sono stati proposti alla classe articoli di giornale su cui effettuare lavori di analisi, sintesi e commento, o che sono stati usati come base per la scrittura documentata. Dalla terza si è lavorato sullo sviluppo del testo argomentativo, sulla progressione tematica e sulla coerenza e la coesione del testo. I risultati di queste esercitazioni sono stati diversificati, ma hanno contribuito a motivare gli studenti, in quanto sono stati proposti temi legati alla contemporaneità.

Per quanto riguarda il percorso CLIL, sono costretta ad ammettere che la classe non era assolutamente pronta a un tale tipo di esperienza, che ha affrontato comunque con impegno e serietà. Non è questa la sede per giudicare l'opportunità di cominciare un percorso di decine di ore di disciplina non linguistica in lingua straniera in un anno terminale, ma di certo questa improvvisazione non ha giovato al buon esito del percorso. In più, in questo caso, la base linguistica L2 di partenza si è rivelata inadeguata per l'enormità delle lacune pregresse difficili da colmare sia per l'insegnante di lingua straniera , sia per il docente CLIL a questo punto del percorso scolastico, nonostante il percorso fosse calibrato per un livello A2. La verifica finale ha registrato sette insufficienze, due sufficienze, due prove discrete, due buone, tre ottime. Ad ogni modo, si tratta sicuramente di esperienze da ripetere, poiché, per quello che ho potuto sperimentare, incentivano la produzione orale, il lavoro collaborativo, la motivazione ad apprendere. E' mia personale opinione che non si possa prescindere in futuro da un'attenta revisione dei programmi disciplinari, difficili da mantenere quando il 50% della materia debba svolgersi in lingua straniera e da una collaborazione strettissima tra il docente di materia e di lingua, per stabilire insieme prerequisiti e obiettivi linguistici e culturali. METODOLOGIE ADOTTATE Contenuti presentati tramite mappe o schemi alla lavagna Presentazioni in Power-Point Partecipazione ad incontri con esperti:

Il Professor V.M Feltri è stato ospite dell'Istituto per un incontro sulle origini del fondamentalismo islamico e sul tema 'Dal Mein Kampf ad Auschwitz';

il Caporedattore del 'Corriere del Trentino', Dott. Luca Malossini ha svolto con la classe un breve percorso sulla scrittura dell'articolo di giornale, approfondito in classe con lezioni che evidenziassero le differenze fra questo e il saggio breve richiesti dalla Tipologia B all'Esame di Stato)

Lavori di gruppo per il percorso CLIL. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche sono state svolte in queste modalità:

Italiano: due prove scritte nel primo quadrimestre e quattro nel secondo, strutturate simulando le tipologie dell'Esame di Stato (in particolare, la classe si è esercitata sulla tipologia B); le analisi testuali sono state svolte sugli autori affrontati come compito domestico e sono state sempre valutate, così come gli articoli di giornale o i questionari di letteratura e

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 17/65

storia.

Storia: almeno due prove nel primo e nel secondo quadrimestre. Sono state valutate, oltre alle interrogazioni, i compiti domestici;

SIMULAZIONE DELLA PROVA D’ESAME Come stabilito nel Consiglio di Classe, gli studenti hanno svolto una simulazione della Prima Prova il 9 aprile 2016, che è stata valutata secondo la griglia di valutazione, allegata al documento finale. RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE L'impegno non è stato sempre costante per tutti, soprattutto per quanto riguarda la puntualità nelle consegne dei compiti a casa, ma l'interesse e la partecipazione alle lezioni sono stati piuttosto costanti e vivaci da parte della maggioranza della classe. Il profitto, al momento, risulta essere buono per 5 studenti, discreto per altri 5, sufficiente o più che sufficiente per sei, ricorrendo con poche variazioni sia in italiano che in storia. La valutazione, tuttavia, risente dell'esito migliore nelle prove orali e della diligenza (o meno) nello svolgere i compiti. Le valutazioni dell'italiano scritto sulle tipologie d'Esame sono buone solo per due/tre studenti, il resto della classe si attesta su livelli sufficienti/discreti.

L’atteggiamento degli studenti è stato generalmente corretto nei rapporti con l’insegnante.

La docente

Prof.ssa Ilaria Cappellini

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Rovereto, 13 maggio 2016

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SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE CLIL

TITOLO My FIRST World War Museum

DOCENTI e DISCIPLINE COINVOLTE

Storia (I.Cappellini), Lingua inglese (E. Valle)

COMPETENZE DA SVILUPPARE E OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

Si procederà a sviluppare soprattutto la competenza disciplinare (storia) e comunicativa in lingua inglese sull’argomento scelto, dal momento che agli allievi sarà richiesto di presentare un originale percorso al Museo della Guerra a dei giovani visitatori ( 6-11 anni) con il progetto strutturato in un power point.

SINTESI DELLE ATTIVITÀ PREVISTE

Visita al Musero della Guerra di Rovereto per seguire il percorso guidato “Voci e oggetti della Grande Guerra”; lezione in inglese in Istituto sui medesimi contenuti (a cura dell’operatore del Museo); lavoro in classe per l’arricchimento del lessico sull’argomento tramite testi adattati (Life in trenches, The white war, Field hospitals, the destiny of civilians, Irredentism, Uniforms and weapons) e brevi redazioni di testi sulla base degli appunti dalla lezione in lingua; lavoro di gruppo: 5 gruppi progettano la presentazione di una scelta di oggetti o testimonianze della Grande Guerra presenti nel Museo dividendosi gli argomenti illustrati nella sezione CONTENUTI.

TEMPI - DURATA 20 ore, da concludersi entro febbraio.

PREREQUISITI

Gli studenti devono possedere conoscenze generali sui seguenti argomenti:

1. Conoscere le cause economico-politiche che portarono al Primo conflitto mondiale, fino all’attentato di Sarajevo;

2. Competenze linguistiche in lingua inglese di livello A2/B1.

METODI

Ricerca di concetti –chiave dal video: http://www.theguardian.com/world/ng-interactive/2014/jul/23/a-global-guide-to-the-first-world-war-interactive-documentary (contributo on-line del The Guardian con filmati dell’epoca e cartine interattive; analisi di testi adattati/semplificati con l’aiuto del docente di disciplina e di lingua, con domande di comprensione; lavoro di gruppo guidato dai docenti, con interazioni in lingua inglese.

CONTENUTI

1. Dalla guerra dell’800 alla Prima GM: le differenze di armi e uniformi;

2. L’assalto (l’uso di fucili a baionetta, le tenaglie per filo spinato, maschere antigas, le granate…)

3. Le trincee: come erano costruite; la diversa funzione delle linee del fronte; la vita quotidiana;

4. L’assistenza sanitaria al fronte; 5. L’irredentismo e i profughi trentini.

STRUMENTI Materiali multimediali, testi adattati, fotografie degli studenti al museo, dizionari cartacei e on-line.

ESPERIENZE Visita al Museo della Guerra di Rovereto; lezione in lingua inglese

Obiettivi trasversali

Obiettivi disciplinari

Saper fare

Imparare a parlare in pubblico presentando un argomento disciplinare con linguaggio corretto e stile adeguato ai destinatari, provando a motivarne l’ascolto e l’apprendimento;

Conoscere le fasi principali del Primo conflitto mondiale, sapendone riconoscere e analizzare alcuni oggetti e testimonianze fondamentali presenti sul territorio;

Riorganizzare i materiali di studio per creare testi significativi per il proprio apprendimento; lavorare in gruppo in maniera collaborativa ed efficace;

Essere in grado di comprendere contributi orali orali e testi scritti in lingua straniera di livello A2/B1

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 19/65

Obiettivi in lingua Approfondimento del lessico specifico sull’argomento; consolidamento dell’uso consapevole dei tempi presente, simple past, present perfect, forma passiva, proposizioni relative; rinforzo delle abilità comunicative nell’interazione in gruppo e in pubblico

MODALITÀ DI VALUTAZIONE

Una valutazione intermedia sarà data ai testi elaborati dai gruppi sui diversi argomenti; i quali si presenteranno vicendevolmente i contributi, dunque la verifica finale verterà sul riconoscimento di fotografie di oggetti o luoghi della Grande Guerra analizzati dalla classe durante il percorso.

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PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE - Dal Libro di testo: Ilaria Piccioli, “A world of care” editrice san marco THE ELDERLY The last stage of life Ageing Factors that influence longevity Lifestyle and longevity Geriatric diseases Gerontology Is old age a “social problem”? A better life for older people Social transplantation Community-based measures Health promotion strategies to live alone Caregiving The Care Set: Adapting a home for an old person Physical changes The first signs of Aging Decline of internal functions The importance of a healthy lifestyle Curable acute illnesses Mental decline Mental decline and dementia Severe neurological disorders: Dementia Parkinson’s disease Alzheimer’s disease Quality of life in old age Health and wellbeing: -physical activity -healthy diet Social life: -The University of the Third Age Travel and leisure -specific touristic programmes A New Place to Live: Nursing Homes What is a nursing home? A healthcare team Nursing home residents Family involvment -SPEAKING: My training experience Topics from the checklist: personal information, school, languages and travelling abroad, likes and dislikes, free time, holidays, family, plans for the future. -Clil

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 21/65

“World war 1” (prof Cappellini Ilaria) - storia

“A day in a childcare” (prof Rigotti erika) – scienze umane

-GRAMMAR

ripasso in itinere delle principale strutture grammaticali e funzioni linguistiche

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Ilaria Piccioli, A world of care editrice San Marco

Raymond Murphy Essential Grammar in Use editrice Cambridge University Press Materiale in fotocopie Presentazione in Power Point

I rappresentanti degli studenti

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La docente

Prof.ssa Elena Valle

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 22/65

RELAZIONE FINALE DI LINGUA INGLESE

OBIETTIVI Alla fine del quinto anno, in termini di competenze e conoscenze, secondo gli obiettivi prefissati, gli alunni devono essere in grado di: Comprensione orale Comprendere globalmente un messaggio orale Produzione orale Capire e riassumere oralmente parti di un’informazione; descrivere argomenti sui propri interessi e area di studio; spiegare il proprio punto di vista riguardo a un problema; esprimersi in modo comprensibile e corretto, utilizzando parole semplici; esporre il contenuto di testi riguardanti l’indirizzo del corso di studi, con particolare attenzione al lessico specialistico. Comprensione scritta Comprendere globalmente e analiticamente testi scritti di interesse generale e del settore di specializzazione; scorrere velocemente i testi per trovare informazioni, capire e desumere il significato delle parole-chiave. Produzione scritta Scrivere in modo semplice e chiaro su argomenti noti e del settore di specializzazione; riassumere informazioni da fonti diverse. OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Rispetto alla situazione iniziale, si può sicuramente evidenziare come alcuni studenti abbiano acquisito una maggior dimestichezza nella comprensione della lingua sia orale che scritta, e una sufficiente o discreta conoscenza del lessico specifico dell’indirizzo di studi. Nel complesso, però, la classe ha raggiunto solo parzialmente gli obiettivi prefissati e dispone di un lessico molto limitato. Il programma ha subito una sensibile riduzione rispetto alle previsioni perché sia all’inizio che in corso d’anno parecchie ore sono state dedicate al rafforzamento di conoscenze grammaticali e lessicali, a ripetizioni delle parti svolte, tirocinio e progetti CLIL. METODOLOGIE ADOTTATE Durante tutto l’anno si è cercato di rafforzare le abilità di speaking e writing al fine di preparare gli studenti all’Esame di Stato. All’inizio dell’anno si è preferito introdurre l’ambito specialistico dell’indirizzo Sociale lavorando sul testo specifico del settore socio-sanitario, soprattutto riguardo al lessico dell’argomento principale (gli anziani) e ai fenomeni grammaticali essenziali. Per il breve percorso CLIL “A Day in a Chldcare Facility/Nursery” è stato presentato come introduzione un power point sul bambino. Per quanto riguarda lo speaking è stata utilizzata anche una lista di semplici argomenti di carattere familiare a livello B1. La classe in generale presenta ancora difficoltà e scarsa disinvoltura nell’esprimersi sui vari argomenti proposti per le scarse basi grammaticali e lessicali. Il libro di testo “A world of care” di Ilaria Piccioli, Editrice San Marco è stato il principale strumento di lavoro utilizzato. METODI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Sono state svolte 2 verifiche scritte nel Primo Quadrimestre e 2 nel Secondo, di tipologia B, come da simulazione allegata, per abituare gli studenti allo svolgimento della Terza prova. Le verifiche hanno riguardato anche il percorso CLIL sulla Prima Guerra Mondiale. Il voto orale è il risultato delle interrogazioni e di una serie di osservazioni che tengono conto soprattutto dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione. La valutazione finale complessiva tiene conto, inoltre, dei progressi rispetto al livello di partenza. SIMULAZIONI DELLA PROVA D’ESAME Sono state svolte due simulazioni della Terza Prova scritta con risposte di circa 100 parole (10 righe). E’ stato consentito l’uso sia del dizionario monolingue che di quello bilingue.

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Istituto di Istruzione “Don L. Milani” a.s 2015/16 classe 5-I

Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 23/65

RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE a classe 5I, che ho avuto solo dall’inizio di questo anno scolastico, è composta da 16 studenti. Gli alunni presentavano all’inizio dell’anno ancora grosse lacune sia grammaticali che morfosintattiche e questo ha naturalmente condizionato molto lo svolgimento del programma. Alcuni elementi non hanno mostrato particolare interesse, la loro partecipazione è stata spesso piuttosto passiva e hanno talvolta mantenuto le loro incertezze e ancora gravi lacune raggiungendo un livello sufficiente o non sempre sufficiente, alcuni hanno mantenuto invece una buona partecipazione e dimostrato la volontà di colmare alcune delle proprie lacune e di migliorare il livello linguistico. E di questo si è tenuto conto nella valutazione. Lo studio si è principalmente concentrato nei periodi antecedenti alle verifiche. Inoltre, sia per le numerose incertezze linguistiche che per la caratteristica dei testi, che lasciano pochissimo spazio alla rielaborazione personale, gli studenti ricorrono ad uno studio prettamente mnemonico. Maggiori difficoltà si rilevano quindi nell’esposizione orale, quando hanno più paura di sbagliare e tendono quindi a “rischiare” poco. Nel corso dell’anno si sono svolti due moduli CLIL, uno di storia sulla Prima Guerra Mondiale per il quale la classe ha mostrato un buon interesse, ed uno di psicologia “A Day in a Chldcare Facility/Nursery”, un intervento però troppo breve per permettere agli studenti di assimilare gli elementi di questa proposta.

La docente

Prof.ssa Elena Valle

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Istituto di Istruzione “Don L. Milani” a.s 2015/16 classe 5-I

Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 24/65

PROGRAMMA SVOLTO DI TEDESCO CONTENUTI Modulo 1: Fitness und Sport (Schritt15 da Stimmt 2) Modulo 2: Innovation durch Genie (Schritt 16 da Stimmt 2) Modulo 3: Bits und Bytes (Schritt 17 da Stimmt 2) Modulo 4: Zukunftspläne (Schritt 18 da Stimmt 2) Modulo 5: Durch dick und dünn (Schritt 19 da Stimmt 2) Modulo 6: L’età anziana e le sue problematiche (da fascicolo di Dipartimento) Modulo 7: Le malattie dell’anziano Parkinson e Alzheimer (da fascicolo di Dipartimento) Libri di testo e materiale didattico utilizzato: D.A.Vanni, R.Delor, Stimmt 2, edizioni Lang Materiale predisposto dal docente

I rappresentanti degli studenti

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La docente

Prof.ssa Claudia Di Pasquale

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Rovereto, 13 maggio 2016

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RELAZIONE FINALE DI LINGUA TEDESCA

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Gli obiettivi fissati dal Piano di Lavoro sono stati raggiunti solo otto studenti.

METODOLOGIE ADOTTATE Le attività proposte in classe sono state differenziate: lezione frontale, lavoro di coppia, lavoro individuale, task-based. In ogni unità sono state esercitate le cinque abilità: comprensione orale e scritta, produzione orale e scritta, interazione orale.

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Sono state svolte tre verifiche scritte e due verifiche orali a quadrimestre. Nella verifica scritta sono state valutate la correttezza grammaticale, sintattica e ortografica, la ricchezza lessicale, la pertinenza tematica e linguistica. Nelle verifiche orali sono state valutate la competenza comunicativa e la capacità di interazione con i compagni e con il docente. Nelle valutazioni finali si terrà conto anche dei progressi fatti dall’allievo rispetto al suo livello di partenza, della partecipazione al dialogo educativo, dell’impegno profuso e del livello medio della classe.

SIMULAZIONE DELLA PROVA D’ESAME Solo sei studenti hanno ottenuto una valutazione sufficiente.

RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe dimostra mediamente un discreto impegno, il livello di partecipazione e interazione in classe è limitato a causa di uno stile di apprendimento basato prevalentemente su uno studio mnemonico. Circa metà della classe ha un profitto sufficiente.

La docente

Prof.ssa Claudia Di Pasquale

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 26/65

PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Contenuti

Introduzione alle funzioni: definizione di funzione; dominio e codominio; immagine e controimmagine; definizione di grafico di una funzione; iniettività e suriettività; intersezione con gli assi cartesiani e segno di una funzione.

Limiti: definizione intuitiva di limite di una funzione; calcolo di limiti a partire dal grafico; definizione di continuità; forme indeterminate e calcolo di limiti di funzioni polinomiali e razionali; asintoti orizzontali, verticali ed obliqui.

Derivate: definizione intuitiva e formale di derivata di una funzione; correlazione tra continuità e derivabilità di una funzione (esempi di funzioni continue ma non derivabili); proprietà della derivata - derivata della somma, del prodotto e del rapporto di due funzioni; calcolo della derivata di funzioni polinomiali; punti stazionari e punti di massimo (relativo e assoluto), minimo (relativo e assoluto) e flesso a tangenza orizzontale; correlazione tra crescenza/decrescenza di una funzione e segno della derivata; applicazione allo studio del grafico di una funzione polinomiale.

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Dispense e fogli di esercizi forniti dal docente.

I rappresentanti degli studenti

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Il docente

Prof. Claudio Scarbolo

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 27/65

RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI I principali obiettivi del corrente anno scolastico sono stati lo sviluppo di competenze logico-matematiche, argomentative e geometrico-intuitive. Il docente ritiene che siano stati raggiunti discreti risultati sul fronte argomentativo e geometrico-intuitivo, ma rimangano delle lacune aritmetiche e logico-matematiche in buona parte della classe.

METODOLOGIE ADOTTATE Lezione frontale; lezione metacognitiva; peer tutoring; esercitazioni individuali e di gruppo; utilizzo di strumenti informatici come supporto grafico/visivo.

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Ci sono state due modalità principali di verifica scritta: la prima riguardante la capacità di lettura di grafici degli studenti (prove strutturate o semistrutturate), mentre la seconda riguardante le abilità di calcolo e problem solving (prove con questionari a risposta aperta). Per quanto riguarda le prove orali, il docente si è avvalso talvolta di colloqui/interrogazioni programmate su concetti teorici affrontati a lezione, talvolta di prove scritte valide per l'orale semistrutturate. Criteri di valutazione: il docente, in ognuna delle modalità di verifica di cui sopra, ha avuto cura di valutare le singole prove in base alla dimostrazione di conoscenze, abilità e competenze degli studenti.

SIMULAZIONE DELLA PROVA D’ESAME Il giorno 21 marzo 2016 è stata effettuata una simulazione di terza prova contenente anche la disciplina in questione.

RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Buona parte della classe ha dimostrato in molteplici occasioni durante il corrente anno scolastico una marcata mancanza di interesse nella disciplina. Nonostante ciò, la maggioranza ha partecipato attivamente alle lezioni. Alcuni si sono inoltre impegnati per superare le iniziali difficoltà, ottenendo un buon profitto. La stessa cosa non si può dire di molti altri, i quali hanno avuto un profitto minore proprio a causa di una mancanza di impegno ed autonomia nello studio.

Il docente Prof. Claudio Scarbolo

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 28/65

PROGRAMMA SVOLTO DI IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

GRAVIDANZA E PARTO

• Nascita • Indagini neonatali • Cure neonatali • Patologie neonatali più frequenti • Lussazione congenita dell’anca

PATOLOGIE INFANTILI PIU’ FREQUENTI

• Malattie esantematiche : morbillo, rosolia ,varicella • Malattie infettive : parotite , pertosse • Difetti visivi • Alterazioni posturali • Disturbi gastroenterici

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E DELL’ INFANZIA

• Nevrosi infantili • Disturbi della comunicazione • Disturbi dell’apprendimento • Depressione infantile • Autismo

DIVERSAMENTE ABILI

• Definizione di diversamente abili • Paralisi cerebrale infantile • Distrofia muscolare • Le epilessie • Schizofrenia • Progetti di intervento in ambito della disabilità

LA SENESCENZA

• Aspetti biologici dell’invecchiamento; • Teorie dell’invecchiamento; • Modificazioni di organi e apparati nell’invecchiamento;

MALATTIE DEL CUORE E DEL SISTEMA CIRCOLATORIO:

• Ipertensione aterosclerosi ,valvulopatie, cardiopatie ed infarto al miocardio, • Ictus cerebrale, angina pectoris • Interventi di riabilitazione delle cardiopatie

MALATTIE DEL SISTEMA RESPIRATORIO:

• BPCO, polmoniti, tumore polmonare MALATTIE DEL SISTEMA DIGERENTE:

• Ulcera gastro-duodenale , diverticolosi PATOLOGIE DELL' APPARATO URINARIO:

• Infezioni delle vie urinarie e incontinenza urinaria.

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Istituto di Istruzione “Don L. Milani” a.s 2015/16 classe 5-I

Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 29/65

MALATTIE A CARICO DEL SISTEMA LOCOMOTORE:

• Artrosi e osteoporosi • Sindrome da immobilizzazione

SINDROMI NEURODEGENERATIVE:

• Demenze (aspetti generali ) • Morbo di Alzheimer • Interventi riabilitativi ROT • Morbo di Parkinson • Depressione • Terapia e servizi assistenziali all' anziano

SERVIZI SANITARI

• Servizio Sanitario Nazionale • Servizi sociali e sanitari per anziani: • Strutture operative e di assistenza per anziani

Visione del film “Adam” del 2009 diretto da Max Mayer (sindrome di Asperger) Libro di testo : IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA Antonella Bedendo Ed. Poseidonia scuola Rovereto, 13 maggio 2016

I rappresentanti degli studenti

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La docente

Prof.ssa Cristina Forziati

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Istituto di Istruzione “Don L. Milani” a.s 2015/16 classe 5-I

Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 30/65

RELAZIONE FINALE DI IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Il lavoro svolto con la classe ha avuto due obiettivi principali. Il primo è stato quello di dare una conoscenza appropriata della materia, con l’utilizzo di una terminologia scientifica. Il secondo la capacità di rielaborare i contenuti proposti, cercando di motivarli e di stabilire collegamenti con gli argomenti trattati. I risultati raggiunti sono stati sufficienti anche se alcuni studenti presentano ancora delle difficoltà espositive. Le competenze dichiarate all’inizio dell’anno scolastico sono state nel complesso acquisite. METODOLOGIE ADOTTATE La metodologia utilizzata si è basata su lezioni frontali e interattive, approfondimenti tematici e schemi. Sono stati effettuati riepiloghi per agevolare lo studio degli studenti sul libro di testo e facilitare la comprensione dei concetti. METODI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Sono stati proposti casi professionali da analizzare, inoltre hanno costituito oggetto di valutazione colloqui orali, collaborazione con il docente e comportamento in classe. SIMULAZIONE DELLA PROVA D’ESAME Sono state fatte due simulazioni di seconda prova, una in aprile ed una in maggio. Agli alunni sono stati presentati dei casi professionali da affrontare, della durata di sei ore ciascuna. RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Nello svolgimento del programma si è cercato di sviluppare e stimolare nei ragazzi le capacità di logica e di analisi. Sono stati trattati temi e casi professionali riguardanti varie patologie da approfondire, evitando nel limite del possibile l’apprendimento di tipo mnemonico. La maggior parte dei ragazzi ha partecipato alle lezioni in modo attivo ed interessato anche se a volte vivace. Nel secondo quadrimestre in previsione degli esami di stato gli studenti hanno dimostrato maggior disponibilità ad incrementare le proprie conoscenze, lavorando in modo più responsabile. In tutti casi è da tenere in evidenza che gli studenti hanno lavorato in modo diversificato. Un gruppo ha partecipato dimostrando da subito impegno e responsabilità eseguendo anche in maniera metodica lo studio a casa , altri invece hanno dimostrato un impegno sufficiente migliorando nel tempo comportamento e profitto.

La docente

Prof.ssa Cristina Forziati

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Rovereto, 13 maggio 2016

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PROGRAMMA SVOLTO DI TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

CONTENUTI

1. IL LAVORO (dipendente e autonomo)

2. Le Competenze Professionali di un Tecnico dei servizi socio-sanitari

3. Le Competenze Trasversali

4. Le “Attività” IN AMBITO SOCIALE

5. La fattura di acquisto ( con sconti, spese, IVA, interessi per dilazione di pagamento e interessi di mora)

6. IVA a debito, IVA a credito e IVA da versare

7. I”FATTORI PRODUTTIVI” per realizzare le “Attività”: COSE, PERSONE, CAPITALI

8. Il Patrimonio Netto (Attività-Passività) e il Deficit

9. Il Conto Economico (costi di un anno, ricavi di un anno, Utile e Perdita)

10. Reddito e Redditività

11. I costi pluriennali e il calcolo dell’Ammortamento

12. Interessi bancari attivi e passivi

13. Esempi di Bilancio Civile

14. Analisi dei costi

15. Ammortamento dei costi pluriennali

16. Il leasing

17. La busta paga (elementi aggiuntivi e sottrattivi)

18. IRPEF, INAIL, INPS

19. Volantino promozionale, Brochure promozionale

20. La Banca, le fonti di finanziamento e gli interessi su mutui

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Libro di testo: Tecnica amministrativa ed economia sociale: P.Ghigini, C. Robecchi, F.Dal Carobbo, ed. Scuola e Azienda

Materiale didattico: diapositive, filmati, uso laboratori informatici, Software: Word, Power Point, Publisher

I rappresentanti degli studenti

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Il docente

Prof. Francesco Stabili

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Rovereto, 13 maggio 2016

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RELAZIONE FINALE DI TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Conoscenza delle competenze trasversali e professionali di un operatore sociale: Utilizzare software informatici per la produzione di Volantini promozionali e brochure Formulare “Analisi dei bisogni” correlati con gli utenti delle cooperative sociali presenti sul territorio trentino Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Collocare l’esperienza personale all’interno delle varie Cooperative Sociali presenti sul territorio, simulando colloqui di lavoro Progettare nuove attività di impresa sociale, tenendo conto delle Competenze Professionali e Trasversali acquisite in ambito scolastico ed extrascolastico Riconoscere gli elementi e le tipologie aziendali Individuare i rapporti fra aziende, ambiente, stakeholders e gli ambiti di intervento delle non profit. Utilizzare il linguaggio e metodi propri della matematica per calcoli di convenienza economica (sconti, interessi) e fiscale (calcolo IVA) Redigere un semplice Bilancio di Esercizio e farne una semplice analisi I risultati raggiunti sono considerati adeguati al livello di studio

METODOLOGIE ADOTTATE Lezioni frontali Discussioni in classe Esercitazioni svolte in classe Lavori di gruppo Uso dei laboratori informatici Presentazioni alla classe di una sintesi sulla tesina e dei volantini e brochure prodotti in area tecnico professionale

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Tre prove scritte e alcune prove pratiche di laboratorio, legate alla produzione di volantini e brochure Criteri: Conoscenza degli argomenti, Capacità di analizzare problemi concreti Usare un adeguato linguaggio tecnico – specifico Progressi compiuti nel corso dell'anno scolastico Capacità di effettuare anche collegamenti interdisciplinari Comportamento tenuto in fase di Tirocinio e giudizio espresso dai tutor aziendali

SIMULAZIONE DELLA PROVA D’ESAME Tecnica Amministrativa è stata compresa nella simulazione di terza prova del 22 aprile 2016, con modalità B e trattazione in 10 righe per ogni domanda. Con stessa modalità sono state somministrate altre verifiche in corso d’anno.

RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE L’impegno profuso dagli studenti della classe 5 I è stato discreto, così come l’interesse dimostrato. Di tono minore la partecipazione al dialogo educativo, data la presenza di molti studenti con marcata timidezza. Il profitto, decisamente discreto nella media, raggiunge il buono per un terzo della classe.

ll docente

prof. Francesco Stabili

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Rovereto, 13 maggio 2016

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PROGRAMMA SVOLTO DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

CONTENUTI

LE STRUTTURE PRIVATE CHE OPERANO NEL SOCIALE

Tipologie: strutture residenziali socio-sanitarie e strutture intermedie

Finalità

Le Residenze sanitarie assistenziali:

definizione

tipologie

modalità di accesso

ingresso in struttura: il Progetto individuale assistenziale (Pai)

servizi erogati

struttura organizzativa

partecipazione della famiglia nel processo di cura.

Le strutture intermedie:

modalità di intervento

prestazioni offerte

principi ispiratori.

Le attività dell’operatore socio-sanitario:

tipologie

competenze tecniche e relazionali

il Codice deontologico.

IL DIRITTO ALLA PRIVACY E IL DIRITTO DI ACCESSO AI DATI PERSONALI

Definizioni: privacy, diritto alla privacy e diritto alla riservatezza

Fondamenti normativi: nazionali e internazionali

Il Codice della privacy

Il diritto di accesso ai dati personali:

definizione

finalità

titolarità

modalità di accesso

rapporto con il diritto alla privacy.

LE AUTONOMIE TERRITORIALI

Il sistema delle autonomie locali

art. 5 Costituzione

modalità di decentramento (burocratico e autarchico)

enti pubblici: territoriali e istituzionali

artt. 114 e 118 Costituzione

la Regione: definizione, Statuto, organi e relative competenze, forma di governo, autonomia legislativa, settori di intervento

il Comune: definizione, competenze, organizzazione dei servizi, organi e forma di governo

il sistema dei controlli: definizione e controlli sulla Regione

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LE RETI SOCIALI E L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

Le reti sociali:

definizione

il lavoro di rete: tipologie di rete, organizzazione

l’integrazione socio-sanitaria: definizione, prestazioni socio-sanitarie: definizione e tipologie

la ripartizione di competenze tra Stato-Regioni e Comuni in materia socio-sanitaria (art. 117 Costituzione)

la legge n. 328/2000:

obiettivi, riferimenti normativi e destinatari

programmazione e organizzazione degli interventi: il lavoro di rete

soggetti competenti

i Liveas.

LA QUALITÀ

I concetti di qualità e di gestione della qualità

Distinzione tra qualità nei prodotti e nei servizi

Il Servizio sanitario nazionale:

definizione

principi fondamentali e organizzativi

livelli di governo e responsabilità

criteri di finanziamento

pianificazione

i Lea

la qualità nei servizi sanitari

La qualità nei servizi socio-assistenziali

Qualità e accreditamento:

accreditamento sanitario

accreditamento di strutture socio-assistenziali

la Carta dei servizi.

L’IMPRENDITORE E L’AZIENDA

Definizione di imprenditore (art. 2082 c.c.)

Criteri di classificazione dell’imprenditore e della sua attività

I vari tipi di imprenditore: agricolo, commerciale, piccolo imprenditore

I collaboratori dell’imprenditore

Distinzione tra i concetti di azienda e d’impresa

Gli elementi costitutivi dell’azienda

I segni distintivi dell’impresa: ditta, insegna e marchio (cenni)

Lo statuto dell’imprenditore commerciale (cenni)

LE SOCIETÀ

Il contratto di società

Classificazione delle società

LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE

Le cooperative: definizione, costituzione, le cooperative sociali (cenni).

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 35/65

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Libro di testo: MALINVERNI E., TORNARI B., L’operatore socio-sanitario. Diritto e Legislazione socio-sanitaria, Scuola & Azienda, Milano 2014. Codici e materiale fornito dalla docente.

I rappresentanti degli studenti

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La docente Prof.ssa Loretta Barberi

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 36/65

RELAZIONE FINALE DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Il lavoro svolto con la classe ha avuto questi obiettivi principali:

trasmettere una conoscenza approfondita degli argomenti trattati;

consolidare l’utilizzo di un appropriato linguaggio giuridico;

promuovere la capacità di rielaborare i contenuti proposti, cercando di stabilire collegamenti interdisciplinari;

stimolare curiosità e interesse per una cittadinanza attiva e responsabilità, basata su una mentalità aperta, critica e costruttiva, capace di relazionarsi e di collaborare con gli altri.

METODOLOGIE ADOTTATE Lezioni interattive Lavori di approfondimento, svolti anche in coppia o in gruppo Organizzazione di mappe concettuali Presentazioni in Power-Point Partecipazione ad incontri con esperti. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche sono state svolte in queste modalità:

due prove scritte nel primo quadrimestre e due nel secondo, strutturate secondo la Tipologia B della terza prova d’esame;

una verifica orale nel primo quadrimestre e una nel secondo, valutate in base alla griglia per i colloqui orali predisposta in sede di Dipartimento;

stesura di mappe concettuali di sintesi;

lavori di ricerca, approfondimento e rielaborazione, svolti anche a casa. Ogni verifica è stata preceduta da un momento di ripasso collettivo. La valutazione ha tenuto conto dell’andamento globale del processo d’apprendimento e dei seguenti elementi: i progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza, l’impegno, il livello di partecipazione in classe, l’impegno nello studio a casa e nello svolgimento dei compiti, la gestione-organizzazione del quaderno e degli altri materiali di lavoro, la disponibilità ad approfondimenti personali, la puntualità nel rispetto delle scadenze e delle consegne e la capacità di collaborare con il gruppo classe. SIMULAZIONE DELLA PROVA D’ESAME Come stabilito nel Consiglio di Classe, gli studenti hanno svolto una simulazione di Terza prova, che è stata valutate secondo la griglia di valutazione, allegata al documento finale. RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La situazione finale, all’interno della classe, si presenta articolata. Per quanto riguarda il profitto, il livello raggiunto non è omogeneo: un gruppo di studenti ha conseguito buoni risultati, manifestando impegno ed interesse adeguati, capacità di organizzare, in modo efficace, il lavoro scolastico e domestico, continuità nello studio e nell’applicazione. Per un secondo gruppo, la preparazione è più che sufficiente, mentre per alcuni studenti è appena sufficiente e comunque riferita ai contenuti essenziali del programma. Ciò è in relazione a cause diverse: discontinuità nell’impegno e metodo di studio a volte mnemonico, scarsa motivazione verso la disciplina e lacune pregresse. L’atteggiamento degli studenti è risultato essere in generale corretto nei rapporti con l’insegnante.

La docente

Prof.ssa Loretta Barberi

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 37/65

PROGRAMMA SVOLTO DI PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

CONTENUTI

Gli anziani I cambiamenti nell’età anziana sul versante fisico: apparato locomotore- apparato nervoso- apparato sensoriale- apparato tegumentario; sul versante psicologico, sul versante sociale. Stereotipi e pregiudizi relativi all’età anziana. L’invecchiamento demografico, come star bene nella terza età. La malattia e la disabilità nell’anziano. Il problema dell’istituzionalizzazione. Anziani e problemi assistenziali. Le demenze- i sintomi-la famiglia del demente. Il morbo di Parkinson- sintomi e bisogni psicologici. Disturbi psichiatrici in età anziana: ansia, depressione, depressione e istituzionalizzazione.

Disturbi del comportamento alimentare Anoressia e bulimia.

I minori Maltrattamento e abuso nell’infanzia- rilevazione e segnalazione. Il disagio, il disadattamento e la devianza. Le principali forme di devianza negli adolescenti. Il problema dell’istituzionalizzazione. I minori stranieri - inserimento e integrazione. L’intercultura - il mediatore culturale. La famiglia multiproblematica.

Disabilità – abilità- normalità Disabilità psichica- nevrosi – psicosi. Differenze tra disturbi nevrotici e psicotici. Nevrosi ossessiva – disturbi d’ansia – fobie – disturbi da attacco di panico – depressione-disturbo bipolare – schizofrenia- disturbi derivanti dall’uso di sostanze psicoattive. Le problematiche sociali del disturbo psichico. Approcci riabilitativi al disagio psichico: biologico, psicoanalitico, comportamentista e cognitivista). Disagio psichico nella storia. L’antipsichiatria e la riforma psichiatrica- Basaglia.- legge180/78. Disabilità motoria: classificazione e problematiche psicologiche. Disabilità motorie in età evolutiva: paralisi cerebrali infantili, problematiche psicologiche della PC.I. Epilessia – problematiche psicologiche. Disabilità sensoriali. Disabilità visiva nel bambino e nell’adulto. Disabilità uditiva . Il ritardo mentale : descrizione del ritardo mentale Caratteristiche cliniche dei vari tipi di ritardo mentale. Principali ausili. Bisogni educativi speciali.

Integrazione/ inclusione scolastica. L’assistente educatore confronto con le altre figure professionali.

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Libro di testo: “Capire per agire”, AA.VV .edizione Clitt Materiale prodotto o reperito dal docente. Ausili audiovisivi; Materiale tratto da riviste specializzate o altre fonti di informazione.

I rappresentanti degli studenti

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La docente

Prof.ssa Rosaria De Simone

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 38/65

RELAZIONE FINALE DI PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI La classe è composta con livelli di competenze e conoscenze diversi. Nel corso dell’anno alcuni studenti riuscendo a mettere in pratica uno studio metodico e costante hanno conseguito buoni risultati.

METODOLOGIE ADOTTATE La lezione frontale, ovvero l’interazione tra la classe e l’insegnante, ha rappresentato l’approccio più comune e frequente. Il libro di testo è stato affiancato dall’uso di materiale di vario tipo (siti web, video, fotocopie reperite dal docente) per approfondire, chiarire, ampliare specifici aspetti del programma maggiormente impegnativi o interessanti. Discussione e analisi di casi professionali. Stage presso strutture socio- assistenziali del territorio. Ricerche tematiche.

MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Sono state utilizzate: interrogazioni orali, prove scritte a risposta libera, prove semistrutturate, stesura di una relazione. Il criterio di valutazione delle verifiche, sia orali che scritte, è stato il raggiungimento degli obiettivi. Oltre al raggiungimento degli obiettivi, si è tenuto conto dei seguenti elementi: impegno, interesse e disponibilità al confronto, partecipazione all’attività didattica , andamento della prestazione scolastica, con particolare attenzione alle situazioni di miglioramento. Hanno costituito oggetto di valutazione anche gli interventi o i contributi personali dello studente durante lo svolgimento della lezione.

SIMULAZIONE DELLA PROVA D’ESAME Quesito a risposta aperta, tre domande max 10 righe (tipologia B )

RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE L’interesse è stato buono per gli argomenti trattati, gli studenti hanno raggiunto un buon grado di preparazione manifestando impegno e partecipando attivamente al dialogo educativo. E’ stato sempre importante stimolare l’attenzione per l’aspetto comportamentale all’interno del gruppo classe.

La docente

Prof.ssa De Simone Rosaria

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 39/65

PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CONTENUTI Potenziamento fisiologico con esercizi di

- stretching - preatletici - irrobustimento a corpo libero e con piccoli attrezzi ( funicelle, fit- ball, piccoli pesi ), - miglioramento della resistenza aerobica. - miglioramento della velocità di reazione - esercizi e circuiti di miglioramento della forza esplosiva e dell’equilibrio. - utilizzo della speed ladder per il miglioramento della coordinazione

Rielaborazione degli schemi motori:

- esercizi di coordinazione a corpo libero e con piccoli attrezzi (percorso) Conoscenza e pratica delle attività sportive:

- Atletica: 1000 metri, corsa ad ostacoli - Pallavolo: palleggio e bagher - Tennis tavolo: torneo - Badminton: torneo - Baseball: fondamentali e gioco - Pallacanestro: tiro e terzo tempo - Calcio : dominio della palla, passaggio , tiro in porta. Gioco di squadra. - Giochi della tradizione popolare : ruba bandiera, gioco dello scalpo

Teoria:

- Corso di primo soccorso - L’attività motoria adattata. Il Baskin un nuovo sport integrato. - L’attività motoria adattata per i malati di Parkinson.

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Palestra ed attrezzature varie; spazi esterni; dettatura appunti, fotocopie.

I rappresentanti degli studenti

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Il docente

Prof. Francesco Folda

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Rovereto,13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 40/65

RELAZIONE FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Rielaborazione degli schemi motori di base e miglioramento degli schemi motori già acquisiti; rispetto delle regole e collaborazione. Perfezionamento dei giochi di squadra. Potenziamento fisiologico. Acquisizione di nozioni basilari di primo soccorso e di sane abitudini di vita. Lezione teorica sul BASKIN, uno sport integrato Lezione teorica sull’importanza dell’attività Motoria con la musica per i malati di Parkinson

METODOLOGIE ADOTTATE Lezioni pratiche frontali; metodo globale ed analitico. Le lezioni sono state organizzate con momenti di lavoro guidati ed autonomi, individuali e di gruppo, utilizzando sempre un linguaggio tecnico specifico utilizzando sia il metodo deduttivo che induttivo. Lezioni teoriche frontali in classe .

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche sono state formative e sommative. La valutazione si è basata sulla partecipazione effettiva e sull’impegno dimostrato; si è tenuto conto della personalità degli allievi, delle loro capacità motorie, del livello di preparazione iniziale; si sono considerati i miglioramenti oggettivi raggiunti e per alcune valutazioni la velocità di apprendimento di gesti motori. Verifiche scritte sugli argomenti teorici trattati.

SIMULAZIONE DELLA PROVA D’ESAME E' stata effettuata una simulazione di terza prova sugli argomenti teorici trattati e sul corso di Primo Soccorso

RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE La classe, nel corso dell’anno ha lavorato con impegno interesse e partecipazione, si è impegnata anche in alcune attività extra proposte dal dipartimento di Scienze Motorie. Profitto tendenzialmente Buono con alcune Eccellenze.

Il docente

Prof. Francesco Folda

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Istituto di Istruzione “Don L. Milani” a.s 2015/16 classe 5-I

Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 41/65

PROGRAMMA SVOLTO DI I.R.C. CONTENUTI

La Chiesa e i totalitarismi del Novecento. L’antisemitismo, storia di una persecuzione: l’antisemitismo, problema tristemente attuale; principali accuse contro gli ebrei nella storia e loro infondatezza; la vicenda del Simonino; sintesi storica del rapporto tra istituzioni cristiane ed ebraiche, con particolare attenzione alla Shoà e al papato di Pio XII; le origini ebraiche del cristianesimo.

I vangeli dell’infanzia.

L’etica delle relazioni. il rapporto con l’altro: l’alterità come valore; la coppia e la famiglia nell’insegnamento della Chiesa e nella Bibbia.

La Chiesa e il mondo contemporaneo: il Concilio Vaticano II. Chiesa e modernità. La libertà religiosa. Il dialogo interreligioso, con particolare riferimento ai rapporti con l’Islam.

Etica ambientale e la custodia del creato: l’enciclica Laudato sii di papa Francesco.

La dottrina sociale della Chiesa: cenni. Libri di testo e materiale didattico utilizzato:

S. Bocchini, Le religioni presentate ai miei alunni, EDB. Schede didattiche fornite dall’insegnante.

Bibbia e Documenti magisteriali.

I rappresentanti degli studenti

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La docente

Prof.ssa Cristina Chisté

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Rovereto, 13 maggio 2016

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Documento del Consiglio di Classe - Allegati pag. 42/65

RELAZIONE FINALE DI I.R.C.

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI

.gli studenti sanno individuare, in dialogo e confronto con le diverse posizioni delle religioni su temi dell’esistenza e sulle domande di senso, la specificità del messaggio cristiano contenuto nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, in rapporto anche con il pensiero scientifico e la riflessione culturale;

.sanno riconoscere l’immagine di Dio e dell’uomo negli spazi e nei tempi sacri del cristianesimo e di altre religioni e le relative espressioni artistiche a livello locale e universale in varie epoche storiche;

.sanno riconoscere caratteristiche, metodo di lettura, e messaggi fondamentali della Bibbia ed elementi essenziali di altri testi sacri;

.sanno identificare, in diverse visioni antropologiche, valori e norme etiche che le caratterizzano e, alla luce del messaggio evangelico, l’originalità della proposta cristiana.

METODOLOGIE ADOTTATE

.Lezione frontale

.Confronto guidato

.Ausilio di strumenti multimediali (audiovisivi, internet, ecc.)

.Lavoro cooperativo di gruppo

.Schede didattica di approfondimento fornite dall’insegnante.

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Per la verifica e la valutazione si è fatto riferimento a brevi interrogazioni orali, agli interventi nel corso della lezione, alle relazioni finali dei lavori di gruppo e a strategie di autovalutazione. La valutazione tiene conto dei contenuti appresi dall'alunno in riferimento agli obiettivi didattici, considera l'interesse manifestato dallo studente per i temi trattati, l'attenzione alle lezioni e l'impegno dimostrato nel lavoro in classe.

RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE Gli studenti che si sono avvalsi dell’I.R.C. sono stati 11, hanno lavorato con discreto impegno e costanza, sviluppando un sufficiente livello di autonomia critica e capacità di rielaborazione personale. Hanno dimostrato abbastanza interesse ed hanno partecipato alle lezioni. Il comportamento é stato corretto e l’atteggiamento nei confronti della materia e dell’insegnante quasi sempre costruttivo e collaborazione.

La docente

Prof.ssa Chistè Cristina

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Rovereto, 13 maggio 2016

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PROGRAMMA SVOLTO DI AREA TECNICO PROFESSIONALE

CONTENUTI METODOLOGIE OPERATIVE Preparazione ed indicazioni in vista del tirocinio Visione dei compiti assegnati durante lo stage e discussione in classe L'osservazione in ambito di tirocinio La progettazione in ambito sociale: dalla micro-progettazione educativa alla macro-progettazione sociale, esercitazioni individuali e di gruppo Attività ed incontri con esperti del settore: Coordinatrice di zona delle Tagesmutter e con Assistente Educatore nelle scuole. I servizi socio-sanitari presenti sul territorio come interventi di un caso professionale socio-sanitario. Progetto Clil in inglese

TECNICA AMMINISTRATIVA

- IL LAVORO (dipendente e autonomo) - Le Competenze Professionali di un Tecnico dei servizi socio-sanitari - Le Competenze Trasversali - Le “Attività” IN AMBITO SOCIALE - Costruzione di un volantino promozionale e brochure promozionale - Compilazione curriculum vitae - Percorso di orientamento “Almadiploma” - Visita Job&Orienta di Verona - Visita Agenzia per il lavoro - Incontri con Tagesmutter e Assistente educatore - Clil in inglese - Stage presso aziende che lavorano nel Sociale

Libri di testo e materiale didattico utilizzato: Libro di testo: Tecnica amministrativa ed economia sociale: P.Ghigini, C. Robecchi, F.Dal Carobbo, ed. Scuola e Azienda

materiale didattico: diapositive, filmati, uso laboratori informatici, Software: Word, Power Point, Publisher

I rappresentanti degli studenti

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Il docente

prof. Francesco Stabili __________________________________

La docente

prof.ssa Sushila Comper

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Rovereto, 13 maggio 2016

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RELAZIONE FINALE DI AREA TECNICO PROFESSIONALE

OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Lo studente è in grado di riconoscere i bisogni, attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità in ambito socio-sanitario Lo studente sa collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale Lo studente sa comunicare in modo efficace con gli utenti Lo studente sa cogliere l’importanza dell’economia sociale e delle iniziative imprenditoriali fondate sui suoi valori Lo studente distingue le caratteristiche e funzioni di cooperative ed attività autonome come attore dell’economia sociale Lo studente è in grado di rielaborare l'esperienza di stage, evidenziandone le criticità e le potenzialità I risultati raggiunti sono considerati adeguati al livello di studio METODOLOGIE ADOTTATE Laboratori esperienziali Laboratorio di informatica Discussioni guidate Visione di film tematici Visite in loco di Fiere Stage Incontri con esperti esterni MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Partecipazione attiva Impegno Collaborazione nei lavori di gruppo Relazioni ed esercitazioni prodotte RELAZIONE SINTETICA RELATIVA A IMPEGNO, INTERESSE, PARTECIPAZIONE E PROFITTO DELLA CLASSE L’impegno profuso dagli studenti della classe 5 I è stato mediamente discreto, così come l’interesse dimostrato. La maggior parte degli studenti hanno dimostrato una buona partecipazione alle attività relative al'Area Tecnico Professionale. L'impegno e l'interesse per alcuni studenti è stato eccellente. Il profitto generale della classe è buono.

Il docente

Prof. Francesco Stabili

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La docente

Prof.ssa Sushila Comper

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Rovereto, 13 maggio 2016

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SIMULAZIONI D’ESAME

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Simulazione della Prima Prova - ITALIANO

(Esami di Stato – sessione 2014)

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera. Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996

Forse è un segno vero della vita: intorno a me fanciulli con leggeri moti del capo danzano in un gioco di cadenze e di voci lungo il prato della chiesa. Pietà della sera, ombre riaccese sopra l'erba così verde, bellissime nel fuoco della luna! Memoria vi concede breve sonno; ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo per la prima marea. Questa è l'ora: non più mia, arsi, remoti simulacri. E tu vento del sud forte di zàgare, spingi la luna dove nudi dormono fanciulli, forza il puledro sui campi umidi d'orme di cavalle, apri il mare, alza le nuvole dagli alberi: già l'airone s'avanza verso l'acqua e fiuta lento il fango tra le spine, ride la gazza, nera sugli aranci.

Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura nel 1959. L’evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall‟Ermetismo ad un discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue traduzioni dei poeti greci dell’antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966) si

avverte l‟esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.

Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell‟infanzia e della comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.

1. Comprensione del testo

Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

1. 2.1 Chiarisci il primo verso della poesia.

2. 2.2 Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5).

3. 2.3 Qual è il significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)?

4. 2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).

5. 2.5 Spiega l‟espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).

6. 2.6 In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni?

7. 2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia, accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell’insieme il testo dal punto di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l’interpretazione complessiva della poesia con opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale

pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il dono.

DOCUMENTI

ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma Jacques-Louis DAVID PARMIGIANINO Donazione di Costantino, 1248 Antioco e Stratonice, 1774 Adorazione dei Magi, 1529 circa

«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l‟uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. [...] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni avanti, e va su a

vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella

cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino

rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – E il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.»

Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012

«Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi

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nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.»

Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951)

«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.»

Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010

«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. [...] Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. [...] E così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di questa catena c’è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»

Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011

«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. [...] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un‟arte che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»

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Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-

profit/volontariato

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.

DOCUMENTI

«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall’atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell’ambiente ha acquistato un’importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l’industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»

Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)

«Crescita demografica e scelta coercitiva. Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell’ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione complessiva di tutto il mondo all’epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non abbiano registrato un’espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è un’altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?»

Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999)

«L’apprendistato della coesistenza con l’altro, l’escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all‟altro, a un mondo differente dal nostro, all’interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un’infedeltà a noi stessi. [...] Finché l’altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com’è, prima, il caso per l’altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l’universale non sarà considerato essere due, e l’umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori all’altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.»

Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)

«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”.

Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d’origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. [...] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle

generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L’umanità ha in particolare il dovere

di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime

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generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.»

Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI

«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della

politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo

status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si

trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra

stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare

gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e

donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. [...] Dopo il 1918, nessuna nazione

poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni

dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo

all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata

nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»

George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990

«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. E questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»

Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010

«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. [...] Nel bene e nel male – e credo che non

manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e

potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l‟accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della „creatività della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.»

Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)

«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. E fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli

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non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. [...] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. [...] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.»

Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975

«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. [...] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l‟urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. [...] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.»

Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.

DOCUMENTI

«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell’innovazione contemporanea. E il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l’eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell’invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell’umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»

Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014

«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all’Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po’ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l’uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze

radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L’astronomo della Corte d’Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l’angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con

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la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata

a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle

fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c’è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all’interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»

Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014

«Per molto tempo al centro dell’attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app...». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»

Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014

«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall’intenzione dell‟uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell’ordine del proprio potenziamento. Null’altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L’orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»

Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

L’Europa del 1914 e l’Europa del 2014: quali le differenze?

Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. E fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. [...] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. [...] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»

Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014 Rifletti criticamente

su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e

convinzioni al riguardo.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore.

E consentito l’uso del dizionario italiano.

E consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua

non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Prima SIMULAZIONE SECONDA PROVA Esame di Stato

IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

Il candidato tratti a sua scelta uno dei seguenti casi:

1) Alessandro è un bambino di 12 anni affetto da paralisi cerebrale infantile. E' inserito in una classe di seconda media opportunamente supportato da un docente di sostegno e da un'assistente. Dal punto di vista clinico, il disturbo prevalente è l'atetosi che coinvolge tutti e quattro gli arti e che compromette notevolmente anche la comunicazione verbale e l'espressione mimica facciale ma vi sono anche disturbi di tipo spastico. Dal punto di visto intellettivo, Alessandro non ha deficit importanti, ma il suo QI è comunque di 60. A scuola risulta un valido aiuto l’uso del pc per una difficoltà importante ad impugnare ed utilizzare la penna nonché per la comunicazione, visto le difficoltà legate alla disartria. Alla nascita durante il travaglio vi sono state complicazioni che hanno generato anossia temporanea alla base poi del quadro clinico. Il candidato -dopo aver presentato la patologia in breve, descriva quali sono le caratteristiche dei disturbi atetosico e spastico, indicando nel caso specifico di Alessandro, che tipo di problematiche potrà presentare anche in ambito diverso da quello motorio. - quali sono le strutture nervose prevalentemente danneggiate?

- quali possono essere le situazioni scatenanti la PCI che ha colpito Alessandro? Quali sono gli altri fattori eziologici che possono determinare PCI in genere?

- Quali sono gli interventi e a cui si possono sottoporre i pazienti con PCI, quali strumenti/ausili possono essere adottati e quali obiettivi si prefiggono?

- Visto il QI di Alessandro, e viste le sue problematiche di tipo motorio egli è considerato un alunno BES: di che tipo? Quali interventi a livello scolastico verranno preventivati per implementare le sue competenze? Seguirà il curriculo e gli obiettivi della classe ?

2) Francesco nasce da un parto eutocico con peso di 3.500 g, sta bene, i valori di bilirubina e di emoglobina risultano nella norma. È il primogenito di una coppia di trentenni che avendo deciso di avere un figlio, avevano effettuati tutti i controlli ed esami consigliati. Già i primi esami avevano evidenziato un rischio: la donna era 0 Rh negativo, l’uomo 0 Rh positivo. Tra i vari controlli in gravidanza viene ripetuto il test di Coombs indiretto ogni mese: anticorpi anti Rh assenti. Nelle 72 ore dopo aver partorito, vengono somministrate con iniezione alla neomamma, immunoglobuline anti Rh , in modo da evitare la sensibilizzazione provocata dai globuli rossi fetali entrati in circolo, anche se pochi, durante il parto. Il test di Coombs è programmato anche alla fine dell’anno dalla nascita per confermare l’assenza di sensibilizzazione. Sulla base delle sue conoscenze di Igiene e Cultura Medico Sanitaria, il candidato dimostri:

Di saper dare la definizione della MEN

Come fare prevenzione della MEN

Quali indagini neonatali sono necessari alla nascita

Consigli per futuri genitori (cure neonatali e controlli da effettuare nella prima settimana).

3) Luisa ha otto anni , è sempre stata apprezzata dall' insegnante per la sua costante attenzione e partecipazione alle lezioni. Da alcuni giorni però, ha notato che spesso la bambina no risponde a tono alle sue domande, sembra che abbia perduto frammenti di spiegazione che abbia la testa tra le nuvole. Avverte la madre ed entrambe si prefiggono di controllarla. Durante un dettato Luisa interrompe la scrittura , lascia cadere la penna, perde per alcuni secondi il contatto con la realtà, poi la riprende senza aver coscienza di quanto è accaduto. Queste interruzioni “ assenze “ si ripetono con una frequenza giornaliera alta ( fino a 30 ). In base alle tue conoscenze :

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dai una definizione di epilessia , classifica e descrivi le varie forme in base alla modalità della crisi

Spiega quali sono le principali cause

Quali sono i possibili accertamenti e terapie

Fino a che punto incide sulla qualità della vita della bimba ?

Quali sono gli interventi da attuare in caso di crisi epilettica ?

______________ Durata massima della prova 6 ore È consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Seconda SIMULAZIONE SECONDA PROVA Esame di Stato

IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA

PRIMA PARTE Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. La signora Lucia ha 85 anni. Da qualche tempo manifesta segni di decadimento della memoria e delle funzioni cognitive, si disorienta e confonde la successione di eventi significativi della propria vitae dei suoi famigliari. Non ricorda, ad esempio, di essere vedova e rimuove ogni elemento che si riferisca alla sua vita coniugale che, pure, è stata armoniosa e serena. Ha unicamente la consapevolezza di essere madre di due figli di cui, però, confonde i nomi e il rispettivo riferimento alla loro condizione sociale e famigliare. A parere del medico curante, i sintomi sono da ricondurre ad uno stadio iniziale di demenza senile. Sulla base delle sue conoscenze di Igiene e Cultura Medico Sanitaria, il candidato dimostri:

Di saper classificare e individuare la gravità delle demenze ;

Di sapere descrivere, in caso di una conclamata diagnosi idi Morbo di Alzheimer, quali sono i sintomi principali di tale malattia, nella fase iniziale e nel decorso.

Di riconoscere le alterazioni del comportamento nelle normali attività quotidiane ;

Di riconoscere le possibili anche se secondarie, alterazioni del fisico.

Individui, infine , i principali problemi e le attività assistenziali a supporto sia del malato, sia della famiglia.

SECONDA PARTE Definisci le principali teorie dell’invecchiamento. Il candidato esponga un piano di intervento, la dove l’anziano risieda in una struttura abitativa, con il duplice obiettivo, di mantenere le capacità residue sia cognitive che comportamentali e di ridurre il più possibile la perdita dell’ autonomia. Definisci la causa principale delle cardiopatie ischemiche ed eventuali fattori di rischio che possono essere modificabili e non modificabili. Il morbo di Parkinson è una malattia cerebrale, cronica e degenerativa : descrivi la genesi della malattia a livello neuronale e la terapia farmacologica più utilizzata.

Durata massima della prova 6 ore . E’ consentito solo l’uso del dizionario di italiano.

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PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO

LINGUA TEDESCA

1. Wo und wann hast du dein Schulpraktikum absolviert? Welche Aufgaben hast du übernommen? Wurden deine Erwartungen erfüllt? Warum?

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2. Was versteht man unter Alter und Altern? Welche Rolle spielt die moderne Medizin und Pflege in den heutigen Alterungsprozessen? Unter welchen Gesichtspunkten kann man das Alter(n) definieren?

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3. Welche Wohn- und Betreuungsformen für Senioren gibt es in Deutschland? Beschreibe sie. _________________________________________________________________________________

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PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO

LINGUA INGLESE

1. Which factors influence longevity?

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2. What options are available for old people who cannot cope by themselves? _________________________________________________________________________________

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3. Why was the 1WW also called the "white war"?

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PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

1. Significato e importanza del Baskin _________________________________________________________________________________

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2. Importanza e finalità dell'Attività Motoria Adattata _________________________________________________________________________________

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3. Spiega in breve il significato della manovra G.A.S. nel primo soccorso _________________________________________________________________________________

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PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO

MATEMATICA

a. Dare la definizione di asintoto verticale per una funzione.

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b. Calcolare il seguente limite:

lim x→−∞

5x6 − 3x5 + 4x2 − 9

4x2 − x3 + 6

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c. Si consideri una funzione avente grafico come in figura. Determinare il dominio della funzione,

l’immagine di 6 e le controimmagini di 2. Infine stabilire se la funzione `e iniettiva, motivando la

risposta.

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SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO

LINGUA INGLESE

1. Referring to your CLIL planning "A Day in a Childcare Facility/Nursery", what kind of activity in English would you propose to children from 2 to 6 years old?

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2. What are the most severe neurological disorders of the elderly?

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3. What is a nursing home and who lives there? _________________________________________________________________________________

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SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO

PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

1. Spiega cosa si intende per autismo infantile e quali sono le caratteristiche cliniche di questo disturbo. _________________________________________________________________________________

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2. Analizza i concetti fondamentali della depressione nell’anziano. _________________________________________________________________________________

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3. Che cos’è la devianza e quale dimensione assumono generalmente le condotte devianti nell’adolescente?

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SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO

TECNICA AMMINISTRATIVA

1. Chi sono i portatori di interesse di uno stabilimento balneare per soggetti disabili ?

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2. Quali figure professionali significative hai incontrato durante le esperienze di stage?

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3. Individua le principali “Voci di Costo” di uno stabilimento balneare per soggetti disabili

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SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA

Dopo aver definito il lavoro di rete e spiegato il suo obiettivo, soffermati sul concetto di organizzazione, anche con opportuni esempi. _________________________________________________________________________________

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Illustra la ripartizione delle competenze tra Stato, Regioni e Comuni nell’ambito socio-sanitario.

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Esamina le fasi del procedimento di accreditamento sanitario.

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ULTERIORE DOCUMENTAZIONE

- Tutta la documentazione relativa agli studenti con bisogni educativi speciali è depositata agli atti dell’Istituto ed è a disposizione della commissione su richiesta.