Aicpe news n.2 2014 · [5] Alcuni colleghi, alla luce di questo principio, lasciano la parcella in...

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[1] AICPENEWS Partner di NUOVA EDIZIONE Da tutti Noi a tutti Voi ed alle Vostre famiglie

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AICPENEWSPartner di

NUOVA EDIZIONE

Da tutti Noi a tutti Voi ed alle Vostre famiglie

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4° Congresso Nazionale AICPE

La bellezza che sorprende

18,19,20 marzo 2016FirenzePalazzo degli Affari - Firenze FieraPer informazioni: [email protected]

18,19,20 marzo 2016

4° Congresso

AICPE

17 marzo 2016

Simposio

pre-congresso ISAPS

New trends in Aesthetic Plastic Surgery

Per info: www.aicpe.org

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Report Congresso Obesità: Standard attuali di terapia chirurgica

E’ un piacere fare i complimenti sinceri a Damiano Bertucci ed a Simone Vita per il meeting da loro organizzato per questo week end pre-natalizio. E di un vero regalo di natale si è trattato: tanta chirurgia in diretta, bel clima, interattività, generosità dei partecipanti, che hanno condiviso la loro esperienza senza fretta ed con il piacere di discutere: Bassetto, Pelle, Di Paola, Vita, Ferri e Bertucci hanno dato vita ad un happening scienti!co che, ci auguriamo, venga presto riproposto.Bella chirurgia, bella qualità di immagini, 13 crediti ECM, GRATIS.Non è mancato proprio nulla......anzi....qualcosa è mancato, ed è triste doverlo ammettere: una scarsa partecipazione di giovani colleghi!!!!Sto scrivendo di domenica 20 dicembre, e per televisione trasmettono quel capolavoro di !lm con Barbra Streisand e Robert Redford, con quella splendida colonna sonora di Marvin Hamlisch, e vengo preso da un attacco di senile nostalgia.Ma lasciatemi per un attimo essere un vecchio rompiballe: io a 35 anni, avrei e ho pagato bei soldini per avere l’opportunità di partecipare a questi eventi, e non riesco a trovare giusti!cazioni per questa latitanza di tanti giovani, che avrebbero dovuto, e ripeto, dovuto, essere presenti.Questa professione ha tanti problemi pratici, che riusciamo ad affrontare e superare solo se siamo e rimaniamo innamorati della nostra specialità.Per innamorarsi, bisogna necessariamente frequentarsi.Ho paura a pensare che questa scarsa partecipazione di giovani sia un segno dei tempi: non lo voglio pensare.Ma allora vale la pena da un lato, di chiedere a tutti i colleghi che partecipano come relatori a questi meeting, di non perdere la loro generosità, e di essere pazienti.Dall’altro di chiedere a tutti i giovani, anche se questo discorso mi sta facendo crescere la prostata a dismisura, di ritornare ad avere fame: fame di tutto, di cibi semplici ma anche di quelli più complicati, più elaborati e difficili da digerire.E’ il famoso “Stay hungry”!Non perdete più queste occasioni: ve lo diciamo solo nel vostro interesse, perchè è Natale e perchè, ci crediate o no, è bello vedervi in un aula, ansiosi di rubare le esperienze altrui, ambiziosi e vivi.

Auguri a tutti, a chi c’era e a chi ci sarà.

Come eravamodi Pierfrancesco Cirillo

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Un argomento così spinoso è difficile da trattare, ma qualcuno lo deve pur fare nell’ottica di aiutare non certo i colleghi esperti, ma sicuramente i più giovani, che spesso non sanno proprio come comportarsi in questo ambito.

Quando ho incominciato, molto giovane, ad operare i primi pazienti privati, mi vergognavo da morire al momento di discutere di onorari. Mi sembrava di avvilire i miei bei primi rapporti medico-paziente. Talvolta ne accennavo rapidamente, altre volte lasciavo che se ne occupasse un mio collaboratore o la mia segretaria; in ogni caso era questo per me un argomento decisamente spinoso.

Ciò non vuol dire che avrei voluto operare “amore dei”, ma solo che mi imbarazzava affrontare l’argomento “onorari”, come se il danaro rappresentasse una macchia vergognosa nell’esercizio della mia professione, contro i principi di Esculapio. Dopo qualche anno, naturalmente ho preso coscienza che gli onorari non solo rappresentano un cardine fondamentale del nostro lavoro, ma anche che devono essere gestiti con serietà e professionalità per evitare una serie di problematiche ad essi connessa.

Vediamo qualche situazione speci#ca:

Farsi dare un anticipo all’atto della prenotazione.

L’ho fatto per pochi mesi negli anni ‘90. Non serve a molto. Qualcuno lo fa per avere la certezza che il paziente si operi. Chi vuole cancellare l’intervento lo fa anche se ha versato un anticipo. Quando ciò mi è successo ho puntualmente restituito la somma ricevuta.

Qualche collega usa questo metodo chiedendo una somma congrua in modo da diminuire l’eventuale danno nel caso di insolvenza. E’ una tecnica potenzialmente valida, però, secondo me, sono pochi i pazienti che accettano con gioia di versare un anticipo, in special modo se la somma costituisce una parte importante dell’onorario complessivo.

La maggior parte dei pazienti crede che il deposito preoperatorio (a meno che non sia quello ematico per un’autotrasfusione) sia uno strumento poco elegante e che dimostri eccessivo attaccamento al danaro da parte del chirurgo. Per non parlare di chi sostiene (le malelingue sono frequenti ed efficientissime) che il chirurgo che chiede un anticipo lo fa perché alla vista del risultato il paziente potrebbe ri#utarsi di pagare.

Eppure la maggior parte dei nostri colleghi nordamericani non prenota neanche un intervento qualora gli onorari non vengano saldati in precedenza!

Quest’ultima tecnica sarebbe quella ideale, ma io non l’ho mai usata e dubito che la userò in futuro. E’ solo un problema culturale, non ci sarebbe nulla di male a farlo, ma suona poco delicato (suona tanto booking.com), può essere interpretato male e dubito che venga accettata con entusiasmo dalla maggior parte dei pazienti.

Chiedere gli onorari: il tempismo.

Messo da parte il deposito, quando ci si fa pagare?

Esiste una regola che nessuno mi ha mai insegnato ma che ho imparato a mie spese: la probabilità di ricevere gli onorari è inversamente proporzionale alla distanza di tempo che intercorre fra l’intervento ed il momento della richiesta.

Ciò non giusti#ca il comportamento di un chirurgo che molti anni fa si faceva pagare un lifting dopo aver concluso il primo lato e prima di iniziare il secondo. Un ottimo stimolo-deterrente ma di improbabile utilizzo. C’è sempre chi non manca di “faccia tosta”!

I Chirurghi Plastici ed il denarodi Mario Pelle Ceravolo

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Alcuni colleghi, alla luce di questo principio, lasciano la parcella in clinica da saldare al momento della dimissione. Nonostante alcuni limiti relativi questa modalità e facilmente comprensibili, credo sia un ottimo metodo. Molti colleghi, invece, preferiscono risolvere il tutto in studio durante la prima medicazione. E’ questa forse la soluzione migliore per varie ragioni:

- Il paziente sa che, a pochi giorni dall’intervento, il risultato non è ancora certo il de#nitivo, quindi non si arroga il diritto di evidenziare difetti o asimmetrie, come fa spesso a distanza di qualche settimana

- I dolori o i fastidi sono già andati e quindi il dialogo può esulare più facilmente dai problemi clinici presenti nell’immediato postoperatorio, quando appare sgradevole anteporre l’economia alla medicina

- Lo stress dell’intervento è superato e il paziente è in questa fase grato e bendisposto verso il chirurgo

Mano a mano che ci si allontana dall’intervento il gibbo nasale viene dimenticato, qualche asimmetria fra le mammella comincia a delinearsi e quel meraviglioso edema facciale che trasforma il volto più rugoso in un levigato sederello di bimbo va, ahimè, lasciandoci in fretta. L’unica entità #sica più veloce della luce è la rapidità con la quale i pazienti dimenticano come erano prima dell’intervento!

E qui cominciano i guai!

Le persone serie e oneste, che hanno #ducia nel chirurgo non creano certo problemi ed assolvono ai loro debiti anche prima di vedere il risultato de#nitivo, ma….sappiamo che purtroppo non tutti i nostri pazienti sono così seri ed onesti.

A distanza di un mese ogni onorario anche per un intervento difficile e complesso sembra più caro di quanto apparisse nel preoperatorio. E per inspiegabili ragioni, forse legate all’acuirsi delle capacità visive come conseguenza del propofol, le nostre pazienti iniziano a focalizzare la loro e la vostra attenzione sui più improbabili e microscopici difetti, che, ovviamente, non esistevano prima dell’operazione.

Appaiono asimmetrie fra tutti gli organi pari sottoposti e non all’intervento, il deturpante gon#ore non accenna a sparire, le rughe del decolleté, che nella loro amica sono scomparse dopo un lifting, sono sempre lì…Una mia paziente si lamentava del fatto che, dopo una riduttiva per gigantomastia le era cresciuto a dismisura l’addome.

Ho fatto una gran fatica per dimostrarle (sante foto preoperatorie!) che prima non lo vedeva perché era coperto dalle sue immense e decadenti tette.

Questa fase è estremamente delicata perché vede da una parte il chirurgo che giustamente deve essere compensato per la sua prestazione e dall’altra il paziente che, talvolta a buon diritto, ma a volte in mala fede, utilizza l’arma d insoddisfazione o di attesa per il completo risultato, per dilazionare e a volte dimenticare il pagamento. L’attrito fra questi due punti di vista contrastanti può portare a situazioni spiacevoli e di difficile risoluzione.

Dopo tre mesi dall’intervento ottenere un pagamento diventa tanto probabile quanto ottenere il rimborso di una multa indebitamente pagata al comune di Roma. In questa fase non è raro, in seguito all’invio di una lettera con la richiesta del saldo, ricevere una pretestuosa comunicazione di insoddisfazione, spesso accompagnata da una minaccia di richiesta risarcitoria che non giova certo al pH gastrico del chirurgo.

Il paziente non solvente. Che fare?

Ognuno di noi, chi più chi meno, ha nel suo armadio varie pratiche di crediti non riscossi.

Perché?

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Perché il nostro meraviglioso paese, purtroppo, è vergognosamente de#citario nel difendere i diritti dei liberi professionisti, in special modo nel nostro campo. Fino a qualche anno fa il saldo avveniva tramite contanti o assegno. Oggi i contanti sono proibiti, l’assegno a vuoto è depenalizzato e quindi chi non vuole pagare ha una strada facile da percorrere.

Cosa puoi fare tu giovane chirurgo che hai, con fatica, trovato ed operato una mastoplastica additiva che (e magari hai pure già pagato le protesi di tasca tua!) ottenendo un bel risultato e, alla #ne della #era, non riesci ad avere i tuoi onorari?

Una lettera di richiesta compilata da un avvocato funziona solo nelle persone timorate di Dio e quindi pochissime. Fatto salvo che tu non decida di ricorrere a minacce #siche, che, di certo, avrebbero molte più chances di successo, l’unica via che ti rimane è quella di far convalidare tutte le parcelle dall’ordine dei medici competente (il che ha un costo) e poi richiedere, tramite avvocato (il che ha un altro costo) al giudice un’ingiunzione di pagamento. Qualche volta questa modalità può essere efficace, ma è necessario prima accertarsi che il paziente abbia un qualche bene intestato, altrimenti si paga l’Ordine, l’avvocato, le spese di giudizio e la nostra terapia a base di Lexotan e Pantorc.

In#ne ricordate che, anche se la parcella non è stata saldata la vostra fattura deve essere emessa e registrata come non pagata, perché, altrimenti, in caso di veri#ca, oltre al danno del mancato pagamento avreste la sorpresa di una multa da parte dell’Agenzia delle entrate.

Non è un gran bel panorama!

In tanti anni di attività ho avuto molte delusioni in questo ambito. Una cosa l’ho imparata, però, e ve la consiglio vivamente: quando un episodio di insolvenza accade , non rodetevi il fegato, fate #nta di aver fatto bene#cienza, anche se quella paziente è l’ultima persona cui avreste voluto farlo, e dimenticate il tutto al più presto! Sappiate che non siete i soli a subire angherie e, a volte, vere e proprie truffe da parte di individui in malafede. Capita a tutti noi…

Ricordiamoci che la nostra professione ci sottopone a stress e fatica, preoccupazioni e rottura di balle, ma ci regala anche grandi soddisfazioni ed emozioni che poche altre professioni offrono.

Buon Natale a tutti.Mario

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Psicologia e Chirurgia Estetica: RoFCAR

Caro Socio Aicpe,

come annunciato al convegno AICPE di Firenze del 2015 e divulgato tramite la nostra Agenzia Stampa, siamo lieti ed orgogliosi di poter mettere gratuitamente a disposizione di tutti i Soci AICPE lo strumento RoFCAR.Esso si compone di due modelli – pre e post trattamento – che potranno essere compilati in pochi minuti dai nostri pazienti, secondo le istruzioni allegate.

Il RoFCAR, messo a punto dal Royal Free Hospital (Londra) ed dal centro di ricerche dell’Università di Bristol –CAR- (Centre Appearance Research) è già stato oggetto di uno studio pilota, che ne ha veri!cato un’iniziale attendibilità. Simultaneamente, grazie alla collaborazione tra AICPE e il CAR (Centre Appearance Research, Bristol), è iniziata la validazione dello strumento sia in Inghilterra, sia in Italia. Per l’Italia referente della ricerca è la Dott.ssa Francesca Nobile, Psicoterapeuta di Clinica Cittàgiardino, Padova.Per la partecipazione allo studio multicentrico vedere le istruzioni allegate. 

Aicpe ed i suoi Soci sono invitati a partecipare alla validazione italiana di questo strumento avveniristico e senza precedenti. I test di assessment attualmente in uso infatti, sono di lunga e difficile somministrazione ed interpretazione. Con questo ambizioso progetto ci si propone dunque di rendere applicabile un veloce e semplice questionario che identi!chi cut-off quantitativi al servizio dello psicologo clinico (e a conclusione della validazione del test anche del chirurgo che abbia seguito un apposito training), volti a:  

1. individuare i fattori psicologici che possono aumentare il rischio d’insoddisfazione riguardo al risultato dell’intervento, con i seguenti vantaggi:a. attuare ogni provvedimento utile e opportuno per limitare il rischio di rivalse postoperatorie.b. evitare o limitare il rischio di una cattiva pubblicità resa dal paziente insoddisfattoc. limitare perdite di tempo e risorse da impiegare per possibili re-interventi per modi!care risultati non graditi.

2. indagare su quanto correttamente viene percepita, da ciascun paziente, l’informazione preoperatoria sui possibili risultati perseguibili. 

L’utilizzo routinario di questo strumento da parte dei Soci Aicpe potrà inoltre auspicabilmente consentire l’ottenimento di condizioni assicurative più favorevoli per i Soci Aicpe.

Moduli ed informazioni più dettagliate vi saranno recapitate per e mail dalla Segreteria AICPE.

Consideraci a disposizione per ogni possibile ragguaglio (049 8911049)

Buon lavoro, con i migliori saluti

Drssa Francesca Nobile Dr Luca Siliprandi

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I costi delle prestazioni di Chirurgia Estetica risentono moltissimo degli alti e dei bassi dell’andamento dell’economia.In passato sono stati pubblicati diversi studi sulla correlazione esistente fra il mercato della Chirurgia Estetica e l’andamento macroeconomico. Uno studio del 2010, ha analizzato nel periodo tra il 1992 ed il 2008 la correlazione fra l’andamento dei principali indici borsistici (Standard & Poor’s 500, Dow Jones e NASDAQ) e il numero di operazioni effettuate per sei diversi tipi di interventi chirurgici, tre di chirurgia estetica (lifting, liposuzione, mastoplastica additiva) e tre di chirurgia ricostruttiva (ricostruzione mammaria dopo tumore, riduzione del volume del seno e trattamento della sindrome del tunnel carpale). I risultati mostrano una proporzionalità diretta tra il numero di interventi di chirurgia estetica effettuati ed il buon andamento degli indici di borsa. Ai periodi di recessione economica corrisponde una diminuzione del numero di operazioni estetiche effettuate ed un aumento relativo di quelle ricostruttive (in USA rimborsate dalle assicurazioni private), come a dire che nei periodi di crisi i chirurghi plastici fanno più interventi che i pazienti non si devono pagare di tasca propria ma tramite la propria assicurazione.Un altro interessante studio americano ha analizzato nel dettaglio l’andamento in un certo periodo di tempo degli incassi di un gruppo di chirurghi plastici e quello di alcuni importanti indicatori economici, come ad esempio gli indici Standard & Poor’s e Dow Jones. I risultati confermano che la diretta correlazione tra l’andamento del mercato delle prestazioni di Chirurgia Estetica e l’andamento macroeconomico dell’economia nazionale. Addirittura lo stesso studio arriva a dimostrare che la tendenza negativa o positiva dell’economia nazionale è prevista con 1 mese di anticipo dal mercato della Chirurgia Estetica.

Economia e Chirurgia Esteticadi Gianluca Campiglio

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L’andamento positivo o negativo dell’economia non solo è in grado di incidere sul numero di prestazioni estetiche effettuate ma condiziona anche la tipologia dei trattamenti richiesti. Uno studio del 2011 ha dimostrato come in periodi di recessione non solo si riduce il numero di operazioni estetiche effettuate, ma in assoluto prevalgono quelle cosiddette mini-invasive, più economiche, a scapito degli interventi chirurgici più complessi e più costosi. Un altro aspetto interessante riguarda l’andamento negli ultimi decenni dei costi della Chirurgia Estetica, indipendentemente da ogni situazione economica estemporanea. Il mercato della Chirurgia Estetica ha alcune peculiarità che lo distinguono nell’ambito delle prestazioni sanitarie nel loro insieme. Innanzi tutto, come si diceva, le operazioni di Chirurgia Estetica non sono coperte né dal sistema sanitario nazionale né dalle assicurazioni: in altre parole i pazienti devono pagarsi il trattamento di tasca propria . Per questo motivo i pazienti di Chirurgia Estetica sono molto attenti ai costi dell’operazione e spesso confrontano i prezzi offerti da vari chirurghi. Tutto ciò promuove un’agguerrita competizione tra professionisti nelle stesse aree geogra"che e favorisce una trasparenza dei costi che non esiste in nessun’altra area medica. Ne risulta una progressiva riduzione, negli anni, del costo di molti interventi chirurgici. Ad esempio in un approfondito studio del 2007, gli Autori hanno evidenziato che tra il 1992 ed il 2005 il numero di trattamenti di chirurgia estetica è aumentato del 600% mentre il loro costo è cresciuto soltanto del 22%, molto meno rispetto a tutti gli altri trattamenti sanitari (+77%) e ai beni di consumo in genere (+39%). Molti chirurghi plastici hanno imparato ad adattarsi a queste variazioni dell’andamento economico e riescono ad assorbire i contraccolpi di un’economia rallentata, venendo incontro alle esigenze dei propri pazienti. Ciò viene realizzato innanzi tutto riducendo i costi delle proprie prestazioni. Secondo l’Associazione di Chirurgia Plastica Estetica Americana (ASAPS) il costo medio di una mastoplastica additiva è continuato a scendere negli ultimi anni. Nel 2007, ad esempio, era di circa 4.000 dollari, mentre nel 2009 è sceso a poco meno di 3.800.Un altro modo per venire incontro ai propri pazienti è quello di convenzionare il proprio studio medico con agenzie specializzate nel "nanziare trattamenti sanitari tra cui anche quelli di Chirurgia Estetica. In questi casi si può scegliere se lasciare gli interessi a carico del paziente, dividerli con il paziente o addirittura azzerali ("nanziamento a tasso zero).

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Problema IVA: il contributo di Luca Siliprandi

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Comunicazione telematica al STS – Sistema Tessera Sanitaria, delle fatture e scontrini emessi da medici, odontoiatri, farmacie, laboratori d’analisi e altre strutture sanitarie nel 2015 per un 730 pre-compilato. Una

ulteriore imposizione senza possibilità di accordo.Da Alessandro Casadei

Con il D.M. 31 luglio 2015 (G.U. n. 185 dell’11 agosto 2015), sono state #ssate le regole che i soggetti obbligati devono seguire per inviare in via telematica fatture e scontrini per prestazioni sanitarie al STS - Sistema Tessera Sanitaria. La normativa impone ai medici iscritti all’Albo di inviare tutte le fatture al sistema tessera sanitaria (STS), per via telematica, a partire da inizio 2015. Infatti, per rendere più completo il modello 730 pre-compilato, entro il 31 gennaio 2016:♣ le aziende sanitarie locali;

♣ le aziende ospedaliere;

♣ gli istituti di ricovero e cura a carattere scienti#co;

♣ i policlinici universitari;

♣ le farmacie, pubbliche e private (scontrini e fatture);

♣ i presidi di specialistica ambulatoriale;

♣ le strutture per l'erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per

l'erogazione dei servizi sanitari;♣ gli iscritti all'Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri,

devono inviare al Sistema tessera sanitaria i dati relativi alle prestazioni erogate nel 2015, ai #ni della loro messa a disposizione all'Agenzia delle Entrate. Il primo invio dei dati entro il 31 gennaio 2016 riguarderà scontrini e fatture dell’intero anno 2015.

CHI PUÒ TRASMETTERE TELEMATICAMENTE I DATI

I predetti dati possono essere trasmessi direttamente dai soggetti interessati (vedere elenco sopra) oppure per il tramite delle associazioni di categoria o dei professionisti che si occupano della contabilità degli stessi.

In questo caso, le associazioni di categoria o i soggetti che si occupano della contabilità dei soggetti sopra elencati, devono richiedere al MEF – Ministero Economia e Finanze, una speci#ca abilitazione per l’invio telematico dei dati per conto del delegante (art. 2, comma 4, D.M. 31 luglio 2015).

QUALI DATI SONO TRASMESSI AL STS

Le strutture sanitarie e i medici (o i loro incaricati) devono trasmettere in via telematica al Sistema TS i dati indicati in apposito provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate, relativi alle spese sanitarie così come riportati sul documento #scale emesso dai medesimi soggetti (fattura o scontrino), comprensivi del codice #scale del cliente riportato sulla tessera sanitaria, nonché quelli relativi a eventuali rimborsi

A titolo esempli#cativo i medici e gli odontoiatri devono comunicare i dati relativi alle seguenti prestazioni:

¬ prestazioni sanitarie: assistenza specialistica ambulatoriale esclusi interventi di chirurgia estetica;

¬ visita medica generica e specialistica o prestazioni diagnostiche e strumentali;

¬ prestazione chirurgica ad esclusione della chirurgia estetica;

¬ certi#cazione medica;

¬ ricoveri ospedalieri ricollegabili ad interventi chirurgici o a degenza, ad esclusione della chirurgia estetica, al netto del comfort;

Per ciascuna spesa o rimborso, i dati disponibili sul Sistema Tessera Sanitaria sono:

a) codice #scale del contribuente o del familiare a carico cui si riferisce la spesa o il rimborso;b) codice #scale o partita IVA e cognome e nome o denominazione del soggetto che ha emesso il documento #scale (scontrino o fattura)c) data del documento #scale che attesta la spesa;d) tipologia della spesa;e) importo della spesa o del rimborso;f) data del rimborso.

La tipologia di spesa dovrà essere indicata in base ad una apposita codi#ca prevista dalle speci#che tecniche del software di gestione dell’adempimento.

SANZIONI PER INADEMPIMENTIL’art. 23 del D.Lgs. n. 158/2015 ha introdotto la sanzione di 100 euro per ogni comunicazione (scontrino o fattura) omessa, #no ad un massimo di 50.000 euro complessivi. La sanzione non si applica se la trasmissione dei dati corretti è eseguita entro i 5 giorni successivi alla scadenza, ovvero, nei casi di segnalazione

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da parte dell’Agenzia delle Entrate, entro i 5 giorni successivi alla segnalazione stessa. Se la segnalazione è trasmessa entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta di un terzo con un massimo di 20.000 euro, complessivi.

COSA SUCCEDE UNA VOLTA CHE I DATI ARRIVANO AL SISTEMA TS

Il Sistema TS fornisce all’Agenzia delle Entrate, per ciascun soggetto, i totali di spesa e i totali dei rimborsi aggregati in base alle tipologie di spesa, ad esclusione delle spese sanitarie e dei rimborsi per i quali l’assistito abbia manifestato l’opposizione (vedere più avanti).

Dunque, né l’Agenzia, né il soggetto che eventualmente si occuperà del Modello 730 precompilato del proprio cliente potrà vedere il dettaglio analitico di come si compone l’importo delle spese mediche. Solo il contribuente potrà visionare il proprio dettaglio accedendo al modello 730 precompilato con le proprie credenziali.

L’Agenzia delle Entrate con sistemi automatici, inserirà nel Modello 730 precompilato le spese mediche suddividendole in:

o •spese automaticamente agevolabili, secondo la legislazione #scale vigente;o •spese agevolabili solo a particolari condizioni.

OPPOSIZIONE DELL’ASSISTITO A RENDERE DISPONIBILI I DATI RELATIVI ALLE SPESE SANITARIE

Ciascun assistito può esercitare la propria opposizione a rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate, con relativa cancellazione, i dati relativi:

• alle spese sanitarie sostenute nell’anno precedente;• ai rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni parzialmente o completamente non erogate.

L’opposizione all’utilizzo dei dati relativi ad una tipologia di spesa comporta la cancellazione degli stessi e l’automatica esclusione anche dei dati concernenti i relativi rimborsi.

L’opposizione viene manifestata con le seguenti modalità:

1 . scontrino parlante: non comunicando al soggetto che emette lo scontrino il codice #scale riportato sulla tessera sanitaria;

2 . altri casi: chiedendo verbalmente al medico o alla struttura sanitaria l’annotazione dell’opposizione sul documento #scale. L’informazione di tale opposizione deve essere conservata anche dal medico/struttura sanitaria (tale criterio non si applica però con riferimento alle spese sanitarie sostenute nel corso del 2015);

3 . solo con riferimento alle spese sostenute dal 1° ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, l’assistito, in alternativa alla modalità di cui al punto precedente, può esercitare l’opposizione a rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate i dati aggregati relativi ad una o più tipologie di spesa, comunicando all’Agenzia delle Entrate, oltre alla tipologia di spesa da escludere, il proprio codice #scale, gli altri dati anagra#ci e il numero di identi#cazione posto sul retro della tessera sanitaria con la relativa data di scadenza.

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Riportiamo qui di seguito le istruzioni operative della FNOMCeO sull’accesso al sistema STS:

“1. Medici e odontoiatri già in possesso delle credenziali del Sistema TS - Hanno già le credenziali, quindi possono accedere al portale TS. Possono scegliere se trasmettere direttamente i dati richiesti oppure possono delegare il proprio Commercialista alla trasmissione.2. Medici e odontoiatri che hanno attivato la PEC - possono accreditarsi accedendo al portale www.sistemat.it . Una volta ottenute le credenziali possono delegare il Commercialista accedendo al portale TS, oppure possono trasmettere direttamente i dati richiesti.3. Medici e odontoiatri che non hanno attivato la PEC e non hanno le credenziali TS - per questi professionisti il rilascio delle credenziali dovrà essere effettuato presso le sedi provinciali degli Ordini con un sistema sempli"cato simile a quanto in essere per gli Ordini che già provvedono al rilascio ai "ni della certi"cazione telematica di malattia. In particolare gli Ordini che attualmente non procedono al rilascio del PIN code per le certi"cazioni di malattia, devono richiedere l’abilitazione a SOGEI anche semplicemente tramite fax (0650254135 oppure 0650526268).”

Si può costatare che l’urgenza e la retroattività con cui il Governo intende applicare la norma danneggeranno ampiamente i liberi professionisti medici costretti ad una rincorsa che sottrarrà molto tempo alle ferie invernali di chi procederà personalmente all’inserzione dei dati e porterà anche lavoro ai Commercialisti, con ulteriori oneri economici per tutti i medici che vi si appoggeranno.

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Offerte e convenzioni: come la pensiamo ?

di Alessandro Casadei

AICPE, in questi anni, ha proposto continuamente accordi con ditte selezionate per una serie di servizi rivolti ai soci e ai soci titolari di studi o strutture. Inoltre ha anche proposto accordi con agenzie di assicurazione o compagnie per una migliore copertura dell’attività che svolgiamo. L’offerta che ha inteso dare la copertura territoriale più ampia possibile, si propone di essere conveniente singolarmente per i Soci e collettivamente per l’intera Associazione. Infatti, se ai Soci andrà il beneficio di un servizio più esteso e con i costi minori ad AICPE andrà quello di una partnership che porterà sponsor per eventi culturali scientifici come il nostro Congresso. Come sempre il numero di adesioni crea potere contrattuale e AICPE cerca di proporre dei servizi sempre interessanti. Compito del Consiglio Direttivo e dei responsabili preposti e quello di scrematura delle aziende e di verifica dei requisiti, mentre il compito dei soci è quello di un riscontro per capire se i servizi offerti sono completi e migliorabili. Da quanto abbiamo rilevato delle proposte effettuate in questi anni l’adesione è sempre stata particolarmente modesta con un riscontro molto spesso irrilevante. La domanda che ci stiamo ponendo è quanto sia utile continuare a selezionare sistemi per le assicurazioni, per la tutela legale, per una copertura in caso di malattia, oppure valutare quanto sia ancora importante offrire dei vantaggi per lo strumentario chirurgico o alcune apparecchiature a particolare prezzo di acquisto? Si stanno vagliando anche sistemi di finanziamento dilazionato o tramite POS con pagamento immediato al professionista appoggiandoci ad altre organizzazioni come Sistema Medici. Vi chiediamo un feedback per capire se siamo nella giusta strada.Tutti quanti i servizi offerti sono sempre orientati ad una risposta collettiva; i giovani hanno anche una maggiore durata dei benefici con le polizze assicurative tutti hanno vantaggi per l’acquisto di attrezzature attraverso anche un utilizzo maggiore del sito; vi è una continua possibilità di accedere alle sale operatorie di tutti noi. Ringraziamo tutti di partecipare alla vita e alla crescita di questa Associazione che oltre a contraddistinguerci ci permette di avere grossi vantaggi collettivi.

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Veri!ca ai !ni Iva di AICPEProcesso verbale di accertamento sul contribuente: Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica.In esecuzione dell’incarico conferito dalla Direzione di sede della SIAE hanno proceduto, ai sensi con i poteri di cui all’arte. 52 d.p.r. 633/72, così come richiamati dall’art. 74 quater comma 6 d.p.r. 633/ 72, ad eseguire veri!ca documentale ai !ni Iva in ordine al periodo di imposta 2014, primo trimestre 2015 dei confronti del soggetto indicato. L’ultimazione della veri!ca - ovvero la disamina della documentazione prodotta dalla parte, i riscontri operati e se presenti le conseguenti irregolarità - sono stati eseguiti, per accordo tra le parti, presso l’ufficio dei veri!catori ai sensi dell’art. 12 comma 3 della legge 27/ 07/2000 n° 212.Nella circostanza il verbalizzante provvede ad informare il contribuente sulle conclusioni cui si sono pervenuti al termine attività ispettiva mediante lettura del presente atto che, debitamente sottoscritto viene consegnato alla parte rappresentata nella fattispecie, dal delegato del legale rappresentante dott. Pelle Ceravolo Mario, Dott.ssa Letizia Baldoni. Dal controllo della documentazione esibita, il verbalizzante ha veri!cato:• il corretto adempimento degli obblighi in materia di opzione - opzione di cui alla legge 398/91 • il corretto assolvimento degli adempimenti per quanto riguarda la dichiarazione di inizio attività ai !ni Iva • la corretta presentazione all’agenzia delle entrate del modello EAS• l’assenza di !nalità lucrative della società• Ha veri!cato in merito alle disposizioni sulla traccia abilità del conto corrente bancario intestato alla

Associazione il rispetto di quanto previsto dalla norma in materia di traccia abilità dei relativi #ussi !nanziari • Ha veri!cato che risultino correttamente conservate, con numerazione progressiva in modo conforme alle

disposizioni, le fatture emesse• Ha veri!cato il rispetto delle disposizioni di legge il riferimento alla tenuta del registro Iva minori e quindi alla

tenuta delle scritture contabili obbligatorie a !ni tributari.• Ha veri!cato in base controlli effettuati che il volume d’affari dell’anno oggetto di controllo rientra nei limiti di

legge e quindi sussistono i presupposti per l’adozione delle disposizioni di cui alla legge 398/91• si è poi proceduto a veri!care per ciascun trimestre solare, la correttezza dei versamenti dell’imposta sul valore

aggiunto, da effettuarsi alle previste scadenze che la normativa !ssa ineludibilmente entro il giorno 16 del secondo mese successivo a ciascun trimestre solare.

ESITO DI VERIFICA:È stata riscontrata la corretta imputazione delle fatture per sponsorizzazione

pubblicità e la corretta determinazione relativa al calcolo dell’Iva dovuta al netto delle deduzioni forfettaria del 10% per i contratti di sponsorizzazione e del 50% per i

contratti di politici pubblicità. Esito regolare

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Il sogno si sta realizzandoCari Soci,

Oramai è una realtà: nel 2016 AICPEonlus sarà presente in ben tre paesi: Paraguay,

Guatemala e Togo. Il prossimo gennaio partirà Marco Stabile insieme a Gianluca Gatti e

Alessando Giacomina, per sostenere il progetto “Nematyro” , con il patrocinio del

Ministero della Salute e dell’Ambasciata Italiana del Paraguay (v. foto). Sempre a

gennaio sarà la volta di Francesco Bellezza e di Paola Emiliozzi in Togo (dove sono

preventivate 3 missioni per il 2016) ed in"ne, a febbraio, Claudio Bernardi e Paola

Pasquini andranno a continuare il progetto di chirurgia plastica a San Raimundo, in

Guatemala. Che dire? Siamo contenti ed orgogliosi di essere presenti in maniera

signi"cativa… E abbiamo anche una lista di attesa di Soci che si sono resi disponibili a

partecipare alle prossime missioni!!! Cari amici, andiamo avanti così…

Un brindisi al 2016, anno della Solidarietà!!

Claudio Bernardi

Tango for ChildrenGrande successo della serata di solidarietà "Tango for Children", promosso dal Centro

Medico Lazzari di Genova (Direttore Sanitario è la D.ssa Tiziana Lazzari, socio AICPE).

L’evento bene"co "nalizzato a raccogliere fondi per un progetto che AICPEonlus

sosterrà a favore di bambini. Il progetto è attuato dalle suore Misericordine di

Afagnan e si chiama “CasAllegra”, una casa dove vivono circa una ventina di bambini

orfani (v. foto) ed ai quali è offerto non solo vitto e alloggio, ma anche un regolare

corso di studi, così da poter garantire loro un futuro migliore.

Un ringraziamento “speciale” alla nostra socia Tiziana Lazzari !

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CONSIGLIO DIRETTIVO AICPE 2014-2016

PRESIDENTE

Mario Pelle Ceravolo

PRESIDENTE ONORARIO

Giovanni Botti

VICE PRESIDENTE

Luca Siliprandi

SEGRETARIO

Pierfrancesco Cirillo

TESORIERE

Alessandro Casadei

CONSIGLIERI

Giovanni BrunelliGianluca CampiglioEugenio GandolfiAndrea PaciLuca Piovano

PROBI VIRI

Emanuele BartolettiGianfranco BernabeiFlavio Saccomanno

SEGRETERIA ESECUTIVA

Barbara Urbani

TESORERIA ESECUTIVA

Assunta ViscontiAICP

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SContatti: [email protected]