AI LETTORI C · Premessa 1 AI LETTORI C arissimi, ... so la parrocchia ogni cristiano si sente...

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ammino in n s i eme I C 1 Premessa AI LETTORI C arissimi, da parte di don Battista e di tutti i componenti della Redazione giunga a voi lettori e parrocchiani un pensiero augurale per un 2013 di salute e bene. I riscontri pervenuti in redazione dopo l’uscita del primo numero del Giornalino Parrocchiale sono stati positivi: abbiamo ricevuto apprezzamenti per l’aspetto grafico accattivante, ma anche per i contenuti: grazie a tutti! La diffusione del primo numero con il tradizionale porta a porta con la dispo- nibilità di alcune signore e di un gruppo di ragazzi, sarà ora affiancata da una distribuzione più agevole e rapida attraverso gli abbonamenti che in modo generoso e puntuale avete sottoscritto. Oltre trecento! Da ex parrocchiani, trasferiti per lavoro o per motivi famigliari, abbiamo ricevuto la richiesta di abbonamento: non vi trascureremo e vi invieremo, tutti i numeri del Giornalino: un modo per mantenerci in contatto e tenere “vivo” l’attaccamento alla comunità, ai luoghi dell’infanzia, ai propri cari. Chi è già abbonato per il 2013, ha trovato il giornalino con l’etichetta “perso- nalizzata” nella propria cassetta delle lettere; chi desidera ricevere un numero di quest’anno si rivolga a qualcuno della redazione, lo chieda in oratorio o alle suore e lo potrà avere. In questo numero, accanto agli articoli tradizionali che avete trovato nella prima uscita, abbiamo iniziato a dar Voce a giovani parrocchiane che hanno voluto lasciare testimonianza delle loro esperienze. In redazione, inoltre, sono entrate a far parte due parrocchiane di Mondadizza, grazie anche a loro per la dispo- nibilità e l’impegno. “Insieme in cammino” è il Giornalino che dà Voce a tutti i Parrocchiani: aspettia- mo dai bambini, dai ragazzi, dai giovani, dagli adulti, dai nonni, …suggerimenti, nuove idee e contributi personali. Il gruppo di redazione augura a tutti BUONA PASQUA. Angela Castelli Per comunicare con noi: [email protected]

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amminoinnsiemeIC 1Premessa

AI LETTORI

Carissimi,dapartedidonBattistaedituttiicomponentidellaRedazionegiungaavoilettorieparrocchianiunpensieroauguraleperun2013disalute

ebene.Iriscontripervenutiinredazionedopol’uscitadelprimonumerodelGiornalinoParrocchialesonostatipositivi:abbiamoricevutoapprezzamentiperl’aspettograficoaccattivante,maanchepericontenuti:grazieatutti!Ladiffusionedelprimonumeroconiltradizionaleportaaportaconladispo-nibilitàdialcunesignoreediungruppodiragazzi,saràoraaffiancatadaunadistribuzionepiùagevoleerapidaattraversogliabbonamentiche inmodogenerosoepuntualeavetesottoscritto.Oltretrecento!Daexparrocchiani,trasferitiperlavoroopermotivifamigliari,abbiamoricevutolarichiestadiabbonamento:nonvitrascureremoeviinvieremo,tuttiinumeridelGiornalino:unmodopermantenerciincontattoetenere“vivo”l’attaccamentoallacomunità,ailuoghidell’infanzia,aipropricari.Chiègiàabbonatoperil2013,hatrovatoilgiornalinoconl’etichetta“perso-nalizzata”nellapropriacassettadellelettere;chidesideraricevereunnumerodiquest’annosirivolgaaqualcunodellaredazione,lochiedainoratoriooallesuoreelopotràavere.Inquestonumero,accantoagliarticolitradizionalicheavetetrovatonellaprimauscita,abbiamoiniziatoadarVoceagiovaniparrocchianechehannovolutolasciaretestimonianzadelleloroesperienze.Inredazione,inoltre,sonoentrateafarpartedueparrocchianediMondadizza,grazieanchealoroperladispo-nibilitàel’impegno.“Insiemeincammino”èilGiornalinochedàVoceatuttiiParrocchiani:aspettia-modaibambini,dairagazzi,daigiovani,dagliadulti,dainonni,…suggerimenti,nuoveideeecontributipersonali.

Il gruppo di redazione augura a tutti Buona Pasqua.Angela Castelli

Per comunicare con noi: [email protected]

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nsiemeIC 3 Editoriale

Ètrascorsopiùdiunmese[eunnuovoPapasaràtrapocoeletto],mavale

la pena di ritornare a quelfatidico11 febbraio2013eaquelfatidicogesto,l’abdi-cazionediBenedettoXVI.Losconcertoeilclamoredellereazioniimmediatesonotra-scorsi,ma l’ereditàdellostoricoeventorimane.Uneventograve,nellacuigravitàsièriflessal’urgenzadeitempi.AnnimoltodifficiliquellivissutidaBenedettoXVI,anniduranteiqualilaChiesadiRomahamostratoancheilsuovoltodiperfidamatrigna.QuelfumodiSatanachePaoloVIadditò,quelMalecheilcardinaleRatzingeraveva,asuavolta,piùvoltedenunciato,haaccesofuochidietrolemuradelVaticano.BenpiùgravitempestehaconosciutonelcorsodellaStoria labarcadiPietroe,però,chedolorequeiconflittinelgovernodellacuria,chetristezzaquellelotteintestine,cheamarezzaloscadereperfinonellafarsadeltradimentodelmaggiordomo,comeinunlogoroclassicodelgiallo.Edeccoche,adacquefinalmentecalme,l’improvviso,inattesorovescio.Fallimento,comehannoscrittoalcuni?Defezio-ne,comehannosiglatoaltri?No,nientedituttoquesto.PrendendoaprestitoleparoledellamonacacinquecentescaPaolaAntoniaNegri,vorreidireconleicheilPapa,nellasuascelta:«...noncercòsestesso,maimpetròciòchevolledaDio,perilSuoonoreeperl’utilitàdellaSuasantaChiesa».Quelleventiduerighescritteinlatinoeletteabassavoceinconcistorosonouncapolavorodisapien-za,quellachesascaturiredall’unionefecondatrafedeeintelletto,certamenteprodottadallosforzodeldiscernimentovolutoecercatodaunuomodifede,unintellettualedieccelsastatura,maprudenteeumile,comepapaRatzinger.Nonlamorte ineluttabile,maunasceltadettatadalla libertàdellacoscienza«ripetutamente»esaminata«davantiaDio»ha,dunque,postofinealsuopontifi-cato.Comedubitaredelfattochequestomondosoggettoa«rapidimutamenti»e«agitatoperquestionidigranderilevanza»abbiabisognodiunpieno«vigoredelcorpoedell’animo»?UomodifedeautenticaincarnatonellaStoria,Benedet-toXVIhaconstatatol’insufficienzadellesueforzerispettoallacomplessitàdelcompitocuierachiamato.Ilsuogestoclamoroso,chehasfidatolaconsuetudinepluricentenariadeicomportamenti,harisuonatonell’ecogioiosadelcoraggiochetutticichiamaallacorresponsabilità.Unachiamataalrisveglio,unosproneaunagiremanifestoeardito,ciascunosecondolepropriepossibilità,masenzascontierestandonellagioiadichihainpienezzalacoscienzadiséinquantostrumentoaserviziodiDio.

Milly Gualteroni

SommarioLa voce della Chiesa4 Ilconciliociha

consegnatounachiesa…aquattropilastri!

La voce del parroco10 VersolaPasqua

delSignore…eilseguito!

35° Giornata della vita12 Generare

lavitavincelacrisi

Consiglio Pastorale Parrocchiale14 Unionee

corresponsabilità

La voce delle Commissioni 16 ConsiglioAffari

Economici17 Caritas18 Ilbattesimo

Incontri20 OresteForno

La voce di Mondadizza22 Lavicinanza

diMondadizzaierieoggi

La voce della storia 25 Lachiesa

diBolladore

Missioni27 Tempodibilanci28 Memoriadei

missionarimartiri30 Bharathi

Contributi31 LorenzoPartesana32 Adelina

DellaBosca

Un libro ci parla35 Insegnareal

principediDanimarca

La voce del sociale36 Anni’60:

unachiesaperilmondo

Dai nostri giovani38 Insegnare

lalinguaitalianaaglistranieri

40 BuongiornoSondalo!

…la chiamerai mamma 41 Ilnomenonimporta

L’intervista a...42 SimoneBalsamo

La voce dei giovani44 Solol’amoreresta

Dall’Oratorio46 Iniziatived.o.c.46 Fuoriclasse

spaziocompiti49 5x100049 Raccoltaditappi

Le pagine dei bambini50 Lavorettipasquali51 IsimbolidellaPasqua

Anagrafe52

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nsiemeIC 5La voce

della Chiesa La voce della Chiesa

Nei secoli passati qualcuno hascrittochelaChiesaè…comela luna!Comela lunariceve la

lucedalsole,cosìlaChiesaèilluminatadaGesù.E,continuando,commentanocosì le fasi lunari: la lunanuovaè laChiesacheannunciailVangelo;lalunapienaèlaChiesachecelebral’Euca-ristiaeisacramenti;lalunacalanteèlaChiesacheama,chesichinasulmondoeperdelasuavitadonandola.Difattotuttiesperimentiamolachiesa

nellavitaenelquotidianodiunapar-rocchia:edèproprionelconcretodiunaparrocchia, inquel territorio,conquellepersone,cheognunodinoima-turailpiacerediun’accoglienza,diunaappartenenza,diunacollaborazioneo,viceversa,trovamotivodidelusione,diabbandonooforsediesclusione.Il grande Papa Giovanni Paolo II ha affermato: “Lo si voglia o no, la par-rocchia resta un punto capitale di rife-rimento per il popolo cristiano, e anche per i non praticanti. Il buon senso per-ciò consiglia di continuare nella strada che tende a dare alla parrocchia un nuovo slancio”.IlConciliocihalasciatoalcunedefini-zionidellaParrocchiacheciaiutanoacomprenderneilsignificato,ilvaloreegliscopi:

La Parrocchia è “Chiesa tra la gente”:lostessotermine“parrocchia”signifi-caappunto“casaaccanto”:attraver-solaparrocchiaognicristianosisentechiesaediventacorresponsabile;essaarrivaadognuno,esprimeprossimità,vicinanza ad ogni persona verso laqualesisentedebitricedellaParoladiDio,dell’Eucaristiaedigesticoncretidiservizioediamore.

La Parrocchia è “sacramento di sal-vezza”:luogodiperdono,diconforto,dicomunioneconDioeconlacomu-nità.E’ inunaParrocchia,epossibil-mentenella“propriaparrocchia”,chesiricevonoisacramenti,cioèlegrandiazionidiDionellanostravita,siparte-cipaallaMessa,sifalaPrimaComu-nione,siricevelaCresima,sicelebrailmatrimonio,finoaldonofinaleche“accompagna”–il“viatico”,appunto–perl’ultimoviaggioversoilPadre.

La Parrocchia è “popolo in cammino”:l’invitoadandare,annunciare,guarireèuninvitopropriodelVangelo,rivoltoatuttiicristiani.Fareparrocchiaèmetter-siinviaggioconaltri,senzapretenderediscegliersilacompagnia,apprezzareilvaloredell’incontroedell’accoglienzatradiversi,sperimentarelafaticaelagioiadelcamminareinsieme,imparareaprocederealpassodegliultimi.Siimparaadaspettarsiperchécisisalvainsieme,siverificalapropriaapparte-

nenzaallachiesaassumendoimpegnieresponsabilitàconcreti.Inunaparo-lasicresceinsieme,consapevolidel-laprovvisorietàdiognimeta,orientatisempreversoilregnodiDio,nellosfor-zodianticiparloqui,adesso,tranoi.Inunaparola,inparrocchias’imparaunavirtùfondamentaleperognicristiano:lasperanza!

La Parrocchia può saper offrire a tutti un clima di famiglia:perquestol’accoglienzaèedeveesseretrattodi-stintivodiognicomunità.Ogniparroc-chiadeveaiutarechiunqueadessasirivolgaasentirsicomeincasapropria,facendosiportaapertaeluogodiacco-glienzaediascoltosenzapregiudizi.Nondimentichiamochedall’ideachelagentesifadellapropriaparrocchia,dipendeinbuonapartel’ideachesifadellaChiesaintera.Viene da chiedersi se la nostra parroc-chia stia facendo davvero uno sforzo per andare in questa direzione, per

Il concilio ci ha consegnato una chiesa …a quattro pilastri!

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La voce della Chiesa

accogliere le persone, per coinvolge-re tutti nell’esperienza che si vive e si celebra, per valorizzare le persone che si sentono di offrire qualche collabora-zione. Aquestopuntomisembrainteressantechiederciseequantociinteressanoi contenuticheilConcilioVaticanoIIhariconosciutocomeessenziali in ogni comunità cristiana, in ogni parrocchia.MiriferiscoallafisionomiacheGesùhaaffidatoallasuaChiesa,riscoperta inquestiannisottolapressionedeigran-dicambiamentidellavitaedeicompor-tamentiumani,contenutiinquattro do-cumenticheilConciliocihatrasmesso.Mipiaceconsiderarli quattrograndiportecentralidiaccessoaunavitacri-stianapiùconsapevole,piùviva,piùdinamica.

La Chiesa è una comunità che “celebra”LaprimaereditàdelConcilioèquelladiunaChiesachepassadagenteche“sentemessa”,agenteche“celebralamessa”!Èvero:inquestiannilagentechevieneinchiesastaritrovandoilgu-stodelladomenica,nellaMessasentelaParoladiDioesiaprealmisteroce-lebratonellapropria linguamaterna.Sembraquestounfattobanale,quasiscontato,mainrealtàillinguaggiofami-liareequotidianoconcuicisirivolgeaDioesiaccoglieilsuomistero,finiscecolmodificareilnostrorapportoperso-naleconLuieconisuoieventi.Dopooltreunmillenniodiincomprensionedelmisterocelebrato,oraDiosifavicinocon l’alfabetodellavita,ecosì ilsuomessaggiosifadomestico,dicasa,epiù facilmentevieneadalimentare lenostregiornate,penetranel linguag-giodiognigiorno,neicomportamenti,neigiudizi,nellavisionedellecose.IllinguaggiodiDiopianopianocicomu-nica lesueparole,chesi incontranocon lenostreparolee leorientanoalmisterocheesprimono.

La Chiesa è una comunità che “ascolta”IlConciliohaconsegnatoallachiesalaParoladiDio:èquestalasuasecondaeredità,lapiùrivoluzionaria.Sièmol-tolontaniormaidaitempineiqualieraquasiproibitoaisingolicristianiaprirelaBibbiaeleggerla.InItaliaèmerito

soprattuttodelCardinalMartini l’averriservatoall’accoglienzadellaParoladiDiounpostoprivilegiato:ilsuotestardoaffidamentoallaParolaspiegata,smi-nuzzata,ruminata, inognioccasione,conpersonevicineelontane,credentienoncredenti,cihatuttiavvicinatiallaParolaealsuocentrocheèilmisterodelSignoreGesù,vincendol’orgoglioeforseanchel’arroganzadiunamentali-tàtantopresuntuosa,tipicadellanostraculturaoccidentale,cheritienedisa-peretutto.Lacomunitàcristianaoggiascoltadipiù,èpiùattenta,nonsoloallaParoladiDiochecirivelailpostodiDionellavitaelamissionecheciaffidailFigliosuoGesù,maancheattentaallavitaealleesigenzedellepersone,deipopoli,dellenazioni,doveappuntolaParoladiDiochiedediessereannun-ciataetestimoniata.Martiniinunsuolibrettoaggiunge: “La Parola di Dio non è semplicemente qualcosa di esterno, di aggiunto all’uomo, qualcosa di cui l’uomo possa fare anche a meno. Ter-reno e seme sono stati creati l’uno per l’altro. Non ha senso pensare al seme senza una sua relazione con il terreno. E quest’ultimo senza il seme è deserto inabitabile. Fuori dall’immagine: l’uomo così come noi lo conosciamo, se taglia ogni sua relazione con la Parola di Dio, diviene steppa arida, torre di Babele”.Intanteparrocchie–tralequaliforseanche lanostra–stacrescendounagenerazionedicredentiamantidellaParola,chenonsmettedialimentarsialleparoledelVangelo,dellaBibbia…QuestodonodelConcilioapreilcuo-

ree lamenteaguardareconocchionuovoilmondo,lavita,ifatti:abituaaleggerelastoriadegliuominiallalucedellastoriadiDiocongliuomini,eso-prattuttoportalaChiesaversoilcentrovivodelVangelo,cheèlapersonadiGesù,ilCristo.

La Chiesa è una comunità “di popolo”LaterzaereditàcheilConciliohacon-segnatoallaChiesadiquestiannièl’immaginediunaChiesa-comunitàecomunione,lasciandociallespallel’im-maginediunaChiesa-società.Propriocosì:ladefinizioneconciliaredi“Chie-sa-popolodiDio”havolutosottolinearechel’essenzialenellaChiesanonèciòchecidistingue,maciòcheciunisce:ilBattesimo,comuneatuttiicredenti,vieneprimadiciòchecidistingue, i

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La voce della Chiesa

donipersonali, icompitio i ruoli.Neiprimiannideldopo-Conciliosièdovutoprestosuperarelatentazionedipensa-recheparlaredi“popolo”significassepensareaun regimedidemocraziadove tuttonascedalbasso, fruttodiunamaggioranza,forsedimenticandochesitrattadi“popolodiDio”.Inveceproprioparlandodeicosiddetti“laici”,cisièaccortichequasituttociòchesipotevadiredilorosidovevapurediredituttiicristiani,diognicredente.PerquestoprimadiparlaredeiVesco-vi,deisacerdoti,dei religiosiedellepersonecomunqueconsacrate,sièvolutoriconoscerechelaChiesaèunarealtàvisibile,storica, -unpopolodiDio-appunto,checamminaverso ilRegno,radunatodall’unitàdelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto.È l’insieme delle persone riunite dauna vocazione comune, chiamate aunasantitàaccessibileatutti,diieriedioggi,senzapreferenzeoesclusioni.Così,dopoilConcilioèstatotuttounrisvegliarsidicristianinuovi,disponibi-li,anchesenzaparticolaridotiocom-petenze,maprontiamettereingiocolalorofede,aoffrirecollaborazioneinvariambitidellavitaecclesialeecivile:pensiamo innanzituttoallanovitàdei“Diaconi”;pensiamoaicatechistieallecatechiste,ailettori,alleCaritasparroc-chialiealvolontariato,aimembrideiConsiglipastorali,aglianimatoridegliOratoriedellapastoralegiovanile.PensiamoaiGruppieaiMovimentichenasconoecresconoincontinuazione.Siavvertelaresponsabilitàdiunase-

riaformazioneepreparazione,pernondeludereescoraggiare,maècertocheoggi,propriomentreoccorrericono-scereunacrescentecrisidifedeinsie-meadunpreoccupanteabbassamentodellacoscienzamoraleintanteperso-ne,chiaccoglieilmessaggiocristianoesiaprealdonodellafede,dellagra-ziaedelperdono,trova lapossibilitàdiessereunumileprotagonistadellacomunità,nelservizioenellafraternità.

La Chiesa è una comunità “per gli uomini”E,infine,laquartaereditàdelConcilio,lapiùinnovativaesorprendente:l’aper-turadellaChiesaalmondo,unaChiesapergliuomini,lacosiddetta“Gaudiumetspes”!Questaapertura,considerataall’inizioforsetroppoottimista,fiducio-sanei“segnideitempi”,preoccupatadiascoltare,capireecondividere legioiee lesperanze, le tristezzee leangoscedegliuominid’oggi,deipo-verisoprattutto…IneffettilaChiesa,einessaogniParrocchia,èchiamataaporrealcentrodellapropriaattenzioneilmondo,oforsesarebbemegliodirel’uomo,nellasuacomplessitàelesuecontraddizioni.Sappiamoquantoèdifficiledaresuf-ficienteconsiderazioneallepersone,atuttelepersone,cercandodiascol-tare,capireerispettare lecoscienzee le intenzioni,enellostesso tempomanteneresaldo il riferimentoaDio,allasuaParoladiveritàedisperanza,cioèallapersonaeall’insegnamento

diGesùcheè,erimaneancoraoggi,“Via,VeritàeVita”,poiché–diceanco-railConcilio–“solamentenelmisterodelVerbo incarnatotrovavera luce ilmisterodell’uomo”.Sappiamoanchequantoèdifficilecapireefarsicapiredallegiovanigenerazioni, trovareunlinguaggiochesiacondivisoneisuoisignificati,chepossaesserecompre-soinciòchevuoldire,enellostessotemposiacapacediaprireicuorielementi–comeavvieneinmodostupen-donelleparabolediGesù–allanovitàcheGesùhaoffertoalmondo.Cosìilcristianodeveimparareadireunapa-rolacristiana,disperanzaediverità,neidiversispaziecontestidell’esisten-za,dentro lesituazionipiùcomuniopiùdrammatiche,offrendocolproprio

esempiomotivifortidifiducia,dicarità,dicura,diservizio.Devesaperladireanchenella“rete”,nel“mondodigita-le”,cosìfamiliareaigiovani!C’èspaziopertutti:negliambitidellafamiglia,dellavoro,dell’educazione,delvolontaria-to,delcivile,socialeepolitico.Quattro pilastri, dunque, che vogliono reggere il grande edificio della comu-nità cristiana oggi, anche la nostra. Chi è disposto ad accogliere la persona di Gesù Cristo, il suo vangelo e la sua pro-posta di vita, è chiamato oggi, anche qui a Sondalo, a sentirsi dentro una fa-miglia che “celebra” i misteri della fede, che “ascolta” la Parola di Dio, che “fa popolo” con gli altri e si pone a “servizio del mondo”.

Don Battista

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nsiemeIC 11La voce

delle Parroco La voce delle Parroco

Verso la Pasqua del Signore … e il seguito!

Giuntiormaiallavigiliadeigrandiavve-nimentidellaPasquadelSignore,vo-gliamorichiamare ilcamminocheciè

statoindicatoepropostodalnostroVescovoperquest’anno,perverificareconqualepasso lostiamoseguendo,achepuntosiamo,equantastradacimancadapercorrereperraggiungerequellemetechecieranostateindicate.

L’Eucaristia nell’Anno della Fede. TuttalaChiesanelmondoèstatasollecitatadalPapaavivere un Anno della Fede, ricordando

inparticolareilConcilioVaticanoII,celebratocinquant’annifa.Proprioinaperturadelnostrogiornalinoparrocchialehovolutorichiamarel’attenzioneappuntosuiquattropilastrichedalCon-cilioadoggi reggonoe impegnano ilcamminodellaChiesa,chiedendoatuttinoidiconvertirci,congioiaegenerosità,persentircidentrounaChiesache“celebraimisteri”,unaChiesache“ascoltalaParola”,unaChiesachesi“fapopolo”eunaChiesa“aserviziodell’uomo”.Questagioiaequestagenerositàpossonoreggereecresceresolosevengonoalimentate dall’Eucaristia,celebratapertuttalacomunitànelGiornodelSignore, laDomenica:“IlSignoredesiderarestareinmezzoalsuopopolo,“venne ad abitare in mezzo a noi”(Gv.1,14).Questoèilsuostile,ilsuodesiderio,lasuavolontà.Daquinascelanostrarichiesta:“Resta con noi, Signore!”L’esperienzacristianadiventaeserciziodisperanza.Ecco perché deve continuare anche nella nostra parrocchia di Sondalo lo sforzo generoso e sincero per rendere sempre più viva e ricca di fede la Messa festiva; prima di preoccuparci della quan-tità dei partecipanti, dobbiamo preoccuparci della qualità dei partecipanti, se cioè le persone che vengono in Chiesa, vengono

con gioia, con vera fede, con il desiderio di ascoltare la Parola di Dio, di celebrare il sacrificio di Cristo, di ricevere l’Eucaristia e di vivere poi in famiglia e nel quotidiano il dono ricevuto.Dobbiamo renderci conto che è appunto l’Eucaristia, con la forza dell’amore che Gesù vi esprime, che ci permette di alimentare l’amore in ogni persona, e in particolare nella famiglia: ed è per questo che stiamo insistendo perché alla Messa partecipi la fami-glia unita, genitori e figli, insieme; per questo invitiamo i fidanzati alla Messa festiva nel corso di preparazione al matrimonio; per questo vengono accolte con sincera fraternità le persone che oggi sono più in difficoltà a vivere l’Eucaristia, perché si trovano in situazione matrimoniale difficile o irregolare; per questo si offre a tutti gli infermi che lo desiderano il conforto mensile dell’Euca-ristia; per questo si celebra l’Eucaristia anche in suffragio per i nostri defunti; per questo infine stiamo comprendendo che an-che il cammino di crescita cristiana dei nostri ragazzi è diretto all’Eucaristia. Da parte mia sono ri-conoscente a tutti co-loro che collaborano a rendere dignitosa ogni celebrazione: dal sa-grestano, ai chierichet-ti, ai lettori, all’organista e al coro, a coloro che puliscono la chiesa e curano i fiori, a chi di-stribuisce i foglietti e a chi raccoglie le offerte: ognuno cerchi di fare il proprio servizio con gioia, con generosità, con con-tinuità e impegno, curan-do anche una sufficiente preparazione.

Ed è con questa attenzio-ne all’Eucaristia nell’An-no della fede che vengo-no ora sintetizzati alcuni appuntamenti importanti che ritroverete, nel detta-glio nell’ultima pagina.

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nsiemeIC 1335° Giornata

della vita 35° Giornata della vita

Generare la vita vince la crisi

IlConsiglioEpiscopalePermanenteharesonotoilMessaggioperla35ªGior-nataNazionaleperlavita(13febbraio

2013).Ecco Il testo integrale del Messaggio«Alsopravveniredell’attualegravissimacrisieconomica,iclientidellanostrapic-colaaziendasonodrasticamentedimi-nuitiequellirimastidilazionanosemprepiùipagamenti.Cisonogiornienottineiqualivienedachiedersicomefareanonperderelasperanza».Inmolti,nell’ascoltareladrammaticate-stimonianzapresentatadadueconiugial Papa in occasione del VII IncontroMondialedellefamiglie(Milano,1-3giu-gno2012),nonabbiamofaticatoarico-noscervi lasituazionedi tantepersoneconosciuteeanoicare,provatedall’as-senzadiprospettivesicuredilavoroedalpersisterediunfortesensodiincertezza.«Incittàlagentegiraatestabassa–con-fidavanoancoraidue–;nessunohapiùfiduciadinessuno,mancalasperanza».Nonneèforsesegnolagravedifficoltànel“farefamiglia”,acausadicondizionidiprecarietàcheinfluenzanolavisionedellavitaeirapportiinterpersonali,susci-tanoinquietudineeportanoarimandarelesceltedefinitivee,quindi, latrasmis-sionedellavitaall’internodellacoppiaconiugaleedellafamiglia?Lacrisidel lavoroaggravacosì lacrisidellanatalitàeaccresceilpreoccupante

squilibriodemograficochestatoccandoilnostroPaese:ilprogressivoinvecchia-mentodellapopolazioneprivalasocie-tàdell’insostituibilepatrimoniocheifiglirappresentano,creadifficoltàrelativealmantenimentodiattivitàlavorativeeim-prenditoriali importantiper il territorioeparalizzailsorgeredinuoveiniziative.Afrontediquestadifficilesituazione,av-vertiamochenonènégiustonésufficien-terichiedereulteriorisacrificiallefamiglieche,alcontrario,necessitanodipolitichedisostegno,anchenelladirezionediundecisoalleggerimentofiscale.Ilmomentochestiamovivendoponedo-mandeseriesullostiledivitaesullage-rarchiadivaloricheemergenellaculturadiffusa.Abbiamobisognodiriconfermareilvalorefondamentaledellavita,dirisco-prireetutelareleprimarierelazionitralepersone, inparticolarequelle familiari,chehannonelladinamicadeldonoillorocaratterepeculiareeinsostituibileperlacrescitadellapersonaelosviluppodellasocietà:«Solol’incontroconil“tu”econil“noi”apre l’“io”asestesso»(BENE-DETTOXVI,Discorsoalla61aAssembleaGeneraledellaCEI,27maggio2010).Quest’esperienzaèallaradicedellavitaeportaa“essereprossimo”,aviverelagratuità,afarfestainsieme,educandosiaoffrirequalcosadinoistessi,ilnostrotempo, lanostracompagniae ilnostroaiuto.NonpernullaSanGiovannipuòaffermareche«noisappiamochesia-mopassatidallamorteallavita,perchéamiamoifratelli»(1Gv3,14).Troviamotracciaditaleamorevivifican-tesianelcontestoquotidianochenellesituazionistraordinariedibisogno,comeèaccadutoancheinoccasionedelter-remotochehacolpitoleregionidelNord

Italia.Accantoaldispiegamentodiso-stegniesoccorsi,hariscossostuporeegratitudinelagrandegenerositàeilcuoredegliitalianichehannosaputofarsiviciniachisoffriva.Moltepersonesonostatecapacididaresestessetestimoniando,informediverse,«unDiochenontroneg-giaadistanza,maentranellanostravitaenellanostrasofferenza»(BENEDETTOXVI,DiscorsonelTeatroallaScaladiMi-lano,1°giugno2012).Inquesta,comeintantealtrecircostanze,siriconfermailvaloredellapersonaedellavitaumana,intangibilefindalconcepimento;ilprima-todellapersona,infatti,nonèstatoavvili-todallacrisiedallastrettaeconomica.Alcontrario,lafattivasolidarietàmanifestatadatantivolontarihamostratounaforzainimmaginabile.Tuttoquestocispronaapromuovereunaculturadellavitaaccoglienteesolidale.Alriguardo,cisonorimastenelcuorelepuntuali indicazioni con cuiBenedetto XVI rispondevaallacoppiaprovatadallacrisieconomica:«Leparolesonoinsufficienti…Checosapos-siamofarenoi? Iopensocheforsegemellaggi tracittà, trafamiglie,traparrocchiepotreb-beroaiutare.Cherealmenteunafamigliaassumalaresponsabi-litàdiaiutareun’altra famiglia»(InterventoallaFestadelletesti-monianzealParcodiBresso,2giugno2012).Lalogicadeldonoèlastradasul-laqualesiinnestaildesideriodigenerarelavita,l’anelitoafarefa-migliainunaprospettivafeconda,capacediandareall’origine– incontrastocontendenzefuorviantie

demagogiche–dellaveritàdell’esistere,dell’amareedelgenerare.Ladisponibili-tàagenerare,ancorabenpresentenellanostraculturaeneigiovani,ètutt’unoconlapossibilitàdicrescitaedisviluppo:nonsiescedaquestafasecriticagenerandomenofigliopeggioancorasoffocandolavitaconl’aborto,bensìfacendoforzasullaveritàdellapersonaumana,sullalogicadellagratuitàesuldonograndeeunicodeltrasmetterelavita,proprioinununasituazionedicrisi.Donareegenerarelavitasignificasce-glierelaviadiunfuturosostenibileperun’Italiachesirinnova:èquestaunascel-taimpegnativamapossibile,cherichie-deallapoliticaunagerarchiadiinterventieladecisionechiaradiinvestirerisorsesullapersonaesullafamiglia,credendoancorachelavitavince,anchelacrisi.

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nsiemeIC 15Consiglio Pastorale Parrocchiale

Consiglio Pastorale Parrocchiale

Unione e corresponsabilità

DalprossimonumerovirenderemocontodelletematicheaffrontateneiCon-sigliPastoraliParrocchialidiottobre,dicembreefebbraioscorsi.Primaperòapprofondiamolaconoscenzadiquestoimportanteorganismoecclesiale.

Che cos’è il Consiglio Pastorale Parrocchiale?NellaParrocchiailConsiglioPastoraleèunorganismoecclesialecheesprimel’unitàelacorresponsabilitàcomunedelpopolodiDiosottolaguidadelpropriopastoreedèchiamatoadesserestrumentodiricerca,diprogrammazioneediverificadell’attivitàpastorale.Haancheilcompitodi tradurre,nellarealtàparrocchiale,lelineeoperativedellapastoralediocesana.Nell’insiemedellevarieesigenzeeattivitàpastoralidellacomunitàcristiana,ilConsiglioPastoralehalafunzionedivigilarecondiscernimentoevangelicoperchénonprevalganocriteridiefficientismoointeressidigruppiparticolari,masiapresentesemprelapreoccupazionechelaparrocchiarispondaallasuafisionomiadichiesainordineall’evangelizzazione,alcultoeallacaritàperlamissione.Nonèunorganismoparagonabileadaltriorganidipartecipazioneditipodemo-cratico(nonèanalogaalconsigliocomunale,adesempio),perchéèguidatodaunministroordinatocheèilparroco.Lasua“guida”èperòanalogaallaguidadiGesù,veropastoredellachiesa.Unaguidachenonannullalepersone,machetienevival’attenzionedelpopolodiDioversolameta,versoivaloritrascendentichesonosemprealdilàdelpuroconsensodellamaggioranza.Quindi,ilverocompitodelC.P.P.èaccordarelacorresponsabilitàdituttielare-sponsabilitàdelparroco,chehailcompitodelladecisionefinale(finale,appunto,vuoldireallafinediunprocessocomunitariodiascoltoverodel“consiglio”ditutti).L’autoritàdelparrococonsiste,etimologicamente,nelfarcrescerelasoggettivitàelaresponsabilitàdituttiifedeliinordineallamissionecomunedellachiesa.Nessunodevesentirsimembro“passivo”,manessunopuredevesentirsi“autonomo”nellarealizzazionedellamissionecomunedellachiesaquieora.Sicresce“insieme”,contuttelefaticheeisacrificicheciòcomporta;senzasacrificarel’unitàinnomedelladiversitàesenzasacrificareladiversitàinnomedell’unità.

A cosa serve il Consiglio Pastorale Parrocchiale?Deveanzituttocercare,cioèguardare,vedere,capirecosadevefarenellasituazio-neconcretadellaparrocchia,alfinedirealizzarelamissionedellachiesa.Ilprimopassodiognidecisionepastoraleè l’osservazioneattentadellarealtà.Quindi,primadideciderecambiamentideveaverraggiuntounaragionevolechiarezzanellaletturadellasituazionepastoraledellaparrocchiaedelterritorio.Poic’èlapro-grammazione:cioèladecisioneoperativadicosafareeperchéfarlo.Ilrischioche

sicorreèquellodiripeteresemprelostessoprogrammasoloperinerzia,perpigrizia,permancanzadivisioneedi letturadeibisogniveridel ter-ritorioedellaparrocchia.Allafinedeveancheverificareilprogrammadeciso.Laverificaserveappuntoanondareperscontatocheciòchesiè fattofinora,siasempreilmegliochesipotevafare.Forsec’èdacambiarequalcosa, forsesipuòmigliorare.Maquestolosidevevedere insiemeedecidereinsieme.Laguidadelparrocosimanifestaproprionellacapacitàeresponsabilitàdivedere,giudicare,agireeverificare.NaturalmenteiltuttoallalucedellaParoladiDio,delMagisterodellachiesa,anchelocale,edellasituazioneparticolaredellaparrocchia.Molteattivitàsifannonelleparrocchie,maspessosoloperchésièabituatiafarle,nonperchésianolepiùidoneeadaffrontarelasituazionepastoralecheècambiataecambiaabbastanzarapidamente.IlCPPhaancheilcompitoditradurrenellarealtàparrocchialelelineeoperativedella“pastoralediocesana”.Ladiocesièlachiesadicuilaparrocchiaèparteemanifestazione,analogamenteacomeognidiocesièlachiesanellaquale“sus-siste”e“dallaqualeenellaquale”esistelachiesauniversale.Quindiledecisionioperativedellachiesadiocesana,espressedaipianipastoralipromossidalve-scovo,sonodaintendersicomelineeguidada“tradurre”(quindiancheadattare)allaparrocchia.Illegamedellaparrocchiaconladiocesi,equindiilsuoesserechiesa“cattolica”,simanifestaancheinquesta“sinergia”conlaprogrammazionediocesana.Ilconsigliopastoralehalafunzionedivigilareperchénonprevalganocriteridiefficientismoointeressidigruppiparticolari,masiapresentesemprelapreoccupazionechelaparrocchiarispondaallasuafisionomiadichiesainordineall’evangelizzazione,alcultoeallacaritàperlamissione.Lafunzioneepiscopale(divigilanza)èquindinonsolodelparroco,madituttoilC.P.P.,chepartecipaaquestocompitoversotutta lacomunitàparrocchiale.Lavigilanzaènecessariaproprioperché,coltempoelamancanzadicontrollo,possonoessersiintrodottinellapastoraleparrocchiale,elementichenonsonocoerenticolvangeloeconilmagisterodellachiesa,cheinvecedevonoessereifarieicriteridelledecisionipastorali.L’evangelizzazione, la liturgiaelacaritàperlamissione,sonolevereprioritàeicriteriguidadelledecisionipastorali.

angela Castelli

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nsiemeIC 17 La voce

delle CommissioniConsiglio Affari Economici

… la casa parrocchiale di via Vanoni

D’intesaconilConsigliopergliaffarieconomiciilParrocohainviatoallacuriadiocesanalarichiestadiautoriz-zazioneallavenditadellacasadiviaVanoni.

Siè, infatti, ritenuto,dopoapprofonditoesamedellasituazione,chelefun-

zionieattivitàuntemposvol-te nella casapossanoesse-re adeguata-menteospitatenelnuovocom-plesso parroc-chiale annessoalla chiesa disan Francescoe che, quindi,l ’ a l i e n a z i o n edell’immobilesianecessaria perconcorrere al ri-sanamento dellaposizionedebito-ria in cui si trovala Parrocchia. Lavendita consenti-

rebbeancheil risparmiodellespesevivedimantenimentoeprevienelecondizionididegradocuil’immobileindisusoandrebbeincontrorapidamente.LaParrocchiaèinattesache,raccoltiiparerideipropriorganiconsultivi,ladiocesiconcedal’autorizzazione:nelfrattemposonoall’esameleprocedureamministrativepiù idoneeperl’individuazionediunacquirente.

Commissione Caritas

Fedeleall’impegnopresonell’incontrodel10ot-tobre, laCommissioneCaritasParrocchialesièriunitaregolarmenteilprimomartedìdeimesidi

novembre,dicembreegennaio.DonBattistahapresenziatoilprimoincontro,incorag-giandociaproseguireilcamminoinpienaautonomiae invitandociaprendere inconsiderazionealcunepriorità:•organizzareunaraccoltaviveriduevolteall’annoa

favoredegliassistitidelCentrodiAscoltodiTirano;•organizzareunserviziodivicinanzaperpersonebisognosedellaParrocchia,

qualimalatieportatoridihandicapepertantopreparareungruppoorganiz-zatochegarantiscalacontinuitàdelserviziosenzadeludereleaspettativedellepersoneassistite;

•unserviziosimilepotrebbeessereorganizzatopergarantirelapresenzadivolontariall’internodellaCasadiRiposodiSondaloperanimarealcunimo-mentidellagiornatadegliospiti;

•organizzareunserviziodi trasportoperpersoneanzianechedesideranopartecipareallaSantaMessadomenicale.

Nellesuccessiveriunioni, laCommissionehavalutato lafattibilitàdiquesteproposteelaprimanecessitàemersaèstatadiampliareilgruppodivolontaridisponibiliaqueste iniziative.Rinnoviamo,pertanto, l’invitoapartecipareainostriincontriatutticoloro(ecirivolgiamoancheaigiovani!)cheabbianodeltempodadonare,anchelimitato.Nellasettimanadal3al9dicembre,sièsvoltaunaprimaraccoltadiviverichesonopoistaticonsegnatialCentrodiAscoltodiTirano.ConlabellastagionesicercheràdiiniziareilservizioditrasportoperpersoneanzianeallaSantaMessadomenicale.ConsiderateledisponibilitàdeimembridellaCommissione,cisièconcentratisulServizio di vicinanza,adunnumerolimitatodipersone,lacuisituazioneèstataoggettodiattenzione.Alcunivolontarihannogiàdatolalorodisponi-bilità.Conl’arrivodialtrivolontarilaCommissioneimplementeràilservizioeconsidereràlealtreiniziativeillustrate.Comeavetecapitoc’èlavoropertutti,ciservonoenergienuove!

La Commissione Caritas

CARITASCOMO

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nsiemeIC 19 La voce delle Commissioni

La voce delle Commissioni

Prima tappa dell’iniziazione cristiana

Il battesimo

Nell’ambitodelpercorsodirinno-vamentodell’IC,unpostopartico-larmenteimportanteèoccupato

dalnuovocamminodipreparazioneallacelebrazionedelBattesimoeall’accom-pagnamentopostbattesimale.Gli anni chevannodallanascitadelbambinoalsuo ingressonellascuolaelementaresonoannisegnatidagrandicambiamenti,dagrandiconquiste;anniincuisiformailfuturodellapersona.Èquindinecessariaunariflessionesullemodalitàconcuilecomunitàcristianesi

prendonocuradellafamigliaedelbam-bino,inquestopreziosotempodivita,e inchemodoaccompagnanolasuacrescita,perchédiventianchecrescitanellafedecristiana.Siamoabituatiapensare lacateche-sisolocomeistruzioneeametterlainparallelocongliannidellaformazionescolastica,quindipotrebbesembrarechel’educazioneallafedeedellafededallanascitaai6/7anninoncompetaalla comunità ecclesiale, ma debbaessereesclusivamenteaffidataallafa-miglia,cheinrealtàneèlaprincipaleeinsostituibileprotagonista,manonlasolaenondasola.L’iniziazionecristianaè«espressionediunacomunitàcheeducacontuttalasuavita…nonèquindiunadelletan-teattivitàdellacomunitàcristiana,mal’attivitàchequalifica l’esprimersipro-priodellaChiesanelsuoessereinviataagenerareallafedeearealizzaresestessacomemadre»…L’iniziazionecristianacomincia“quandoigenitorichiedonoilBattesimoperilloro

bambinoapochesettimaneomesidivita,cosìdelrestogiàindicatodaica-techismidellaCEI”.Lacosìdettapastoralebattesimaleèun’opportunitàcheconsentedimettereinattoun’azionemissionarianeicon-frontideigenitori,perchéancheibam-binisianoeducatinellafede.Proprioperquesto,anchenellanostraparrocchia,abbiamocostituitoun’équi-pebattesimale,ovverounpiccologrup-podipersone,compostodalParroco,daldiaconoEnzoedallemammeIvaeMichelacheaccolgonoladomandadelBattesimodapartedeigenitoriesifan-nocaricodelloro”accompagnamento”.Ci incontriamospessoper impararealavorareassieme,performareungrup-pochesiallenaadascoltareechevuo-leimparareaguardarel’esistenzaallalucedelVangelo.Questinostriincontrisonoinnnazituttoun’occasioneperfarcrescere lanostra fedeprimaancoradipensareacometrametterlaaglialtri.PeriodicamenteciincontriamoaGrosio,condonUmbertoealcunepersonedelnostrovicariatoanch’essecoinvoltenel-lapastoralebattesimale.Anchequestesonoimportantioccasionidiformazio-ne,confrontoecrescita.FinoadoraabbiamoorganizzatounbrevecamminodiaccompagnamentoalBattesimopertrefamiglieicuibam-bini–Samantha,CristophereBeatri-ce–sonostatibattezzatiil13gennaioscorso,festadelBattesimodiGesù.Questaèpernoiun’esperienzatotal-mentenuovama,purnella faticachecomporta,intravvediamodiversiaspettipositivi,comeadesempioilclimasere-nochesicreadurantegliincontriconi

genitoriel’affiatamentotradinoi.Perquantoriguardal’accompagnamen-to post battesimale abbiamo alcuneidee,ancoradasviluppareecondivi-derecondonBattistaedancheconilgruppovicariale.Un primo incontro è comunque av-venuto ilgiornodell’Epifaniaquando,duranteil“BacioaGesùBambino”,sisonoincontratigenitoriebambinida0a6anni.Particolareattenzionesièvolutariserva-reaigenitorideibambinibattezzatinel2012aiqualierastatoancherecapitatouninvitopersonaleinoccasionedellefestivitànatalizie.«…nonèconcepibileunacomunitàcri-stianasenzaunabuonacatechesi,cosìnonèpensabileunabuonacatechesisenzalapartecipazionedell’interaco-munità»(RdC200).L’equipe battesimale vuole essereespressione di una comunità che siprendecuradeisuoifigliesaancoracamminareconloro.

Enzo, Iva e Michela

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nsiemeIC 21

Ricordo le fasi successive alla caduta di Oreste in un crepaccio durante l’ascensione allo Shisa Pangma (1985): la notte succes-siva al suo ricovero al campo base avanzato si rese necessa-rio intervenire con la posa di un catetere per far fronte al blocco renale conseguente alla botta al bacino. L’operazione venne affidata a Giuliano De Marchi, urologo di professione: serviva un assistente-infermiere e poiché il capo spedizione Renato Moro era mal messo per problemi di salute e gli altri compagni erano sfiniti dalle fatiche delle operazioni di soccorso il compito toccò a me, abituato a svenire alla vista di una goccia di sangue. Me la cavai anche durante la ricer-ca della vena per la fleboclisi e negli accorgimenti successivi per garantire il funzionamento del catetere nelle condizioni di gelo del campo base. Fui anche testimone delle operazioni di caricamento di Oreste sul più robusto degli yack a disposizione che, sentendoselo in groppa, reagì scompostamente: i pastori lo ridussero a miti consigli con un metodo brutale…Con Oreste andammo anche al seguito di Kurt Diemberger che doveva effettuare le riprese da terra del sorvolo dell’Everest da parte di Messner per una serata di RAI 1 (1987/88). L’elicottero ci scaricò a Tyangboche, quando ancora lo splendido monastero non era stato distrutto dalle fiamme: era il periodo fra Natale e Capodanno ed Oreste aveva portato con sé Ombretta. Ricordo il quantitativo industriale di patate bollite e fumanti con cui Kurt festeggiò l’anno nuovo e che prendevamo in giro Oreste che camminava seguito dalla sua Ombretta.

(alberto Bianchi)

Incontri Incontri

Oreste Forno: dall’Himalaya all’Acqua Fraggia

Lapassioneper lamontagnae lastraordinaria ricchezzaevarietàdelleesperienzechenepossonoderivaresonoemerseconevidenzanellaconversazionecheOresteForno,

alpinistaescrittore,hatenutonelsalonedell’Oratoriolaseradel30novembrescorso.Leescursioni“estreme”compiutesullepiùimportanticimedivariepartidelmondo–diversesonolesueascensionioltrequotaottomilanell’Himalaya,piùvoltecomecapospedizione–hannolasciatoilposto,nell’ultimodecennio,aquellesullemontagnedicasa,inunadimensionepiùordinaria,piùumana.Ilraccontoèstatoaccompagnatodasplendideim-maginiemusicheedèstatoparticolarmenteintensonellaparteconclusivaanchedialogataconilpubblico.Pubblichiamoaparteilricordodiuncompagnoinalcunespedizioni.L’esperienzadiOresteForno,descrittaultimamentenellibro“L’altramontagna”(Bellaviteeditore),comprendelariscopertadellafedeattraversolabellezzadellanatura,gliaffettifamiliarielaprofonditàdelleami-cizie.Toccanteilraccontodell’incontrodecisivo,inValchiavenna,conungruppodisuorecheelevavanolodiaDiodavantialleca-scatedell’AcquaFraggia:“Comeloroanch’ioavreivolutocantare

per l’Autoredellabellezzastrabiliantechemisipresentavadavanti.Solochenonricordavo le parole,nonneeropiùcapa-ce.Cosìmisonomessoalla ricerca.Sonosta-tofortunato,hotrovatotantepersone,religiosie laici, che mi hannodatounamanoemeladanno ancora. Li chia-moimieipaletti,perchémiaiutanoanonusciredistrada.”Lariscopertadellafedecontinueràat-traversosettescalateallecime lombarde,anch’es-senarratenellibro.Oreste

Fornoèautoredinumerosepubblicazioniesvolgeun’intensaattivitàconfiniso-lidaristici:èmoltonotal’iniziativadaluiideata“Cimedipace”,unmovimentoperlasolidarietàcheinvitaa“salireinaltoperaiutarechista inbasso”.At-tualmentelavoracomeguardianoall’im-pianto idroelettricoEdisondellaValledeiRatti:lasuaesperienzaèraccoltaancheinunrecentefilmdiPinoBram-billa“Guardianodistelle”.

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nsiemeIC 23MondadizzaMondadizza

La vicinanza di Mondadizza ieri e oggi

Ilterminevicinanzaderivadallatino“vicinantia”,definizionedi tipoamministrativodi“villaggio,borgata”,“adunatadeivicini”,“viśgīn”.L’istitu-

zionedellavicinanza“viśginènza”diMondadizzarisaleintornoall’anno1200.Essaèparagonabileoggiall’attualefrazioneederacostituitadaicapo-famiglia.Questisiriunivanoinassemblea,aveva-nocapacitàdiautogestione,poteridecisionaliedeleggevanonell’ambitodellafrazionelepersoneincaricateperilavorinecessariperlacollettività;traquestivieranomuratori,falegnami,boscaioliecc.Essilavoravanoperlavicinanza“laorãr per

la viśginènza”.Loscopodiquestaassociazionedeicapofamigliaeradioperareperilbenedellacomunità.Lavicinanzaposse-devaanchedelleproprietà,tracuiunlottoboschivo,“al lòt della viśginènza”,inzona“la dosa”,situatosulladestraorograficadelfiumeAddadovevenivaeseguitoiltagliodellepianteelapuliziadelbosco.Illegnamericavatoinpartevenivavenduto,inpartetenutodachiavevacontribuitoallapuliziadelboscoedinpartedonatoallefamigliebisognose.Lavicinanzaoltreadoccuparsidellenecessitàdellacontrada,provvedevaalsostentamentodelsacerdoteeallacuradellachiesa.InfattilaprimachiesadiMondadizzafucostruitapervoleredellavicinanzaintornoal1400.NeglianniseguentiMondadizzaespressealVescovoildesideriodidiventarevice-parrocchiaancheperledifficoltàchelapopo-lazionedovevaaffrontareperrecarsiallachiesaParrocchialediSantaMariadiSondaloperricevereiSacramenti.QuestarichiestavenneesauditadalVescovoil29aprile1656.Conilpassaredeltempo,lachiesacostruitanel1400,nonrisultòpiùidoneaalcultoelavicinanzasiriunìperdecideresull’even-tualecostruzionediunanuova.Nell’ambitodell’assembleaalcunisocivolevanorestaurare laprecedenteingrandendola,ma,taleristrutturazione,risultavaal-quantodifficile.Inseguitoaquestariunione,il21luglio1671,con

lamaggioranzadeivotideisocieconilviceparrocodonBellottiBaldassarre,inpresenzadelnotaiosideliberalacostruzionedellanuovachiesasemprededicataasanGiovanniBattista.Lavecchiachiesarimaseproprietàdellavicinanza“la cà della viśginènza”,chevenneinseguitodivisa induepiani, inparteutilizzatiafienileeamagazzino.AltraoperadesideratadallacomunitàdiMondadizzafu lacostruzionedellachiesadisanGiovanniNepomuceno,avvenutanel1731;decisionepresadaiventiseicapofamigliacongliabitanti,ilviceParrocoeilSindacoinseguitoall’ennesimainondazionechenoncausòvittime.ColorocherichieserolacostruzionedellaChiesadovetteroimpegnarsiaportareaterminel’edificioentrodueannieamantenerlaaspesedellaComunità.Nel1854ilcimiterofuspostatodalcentrodellafrazioneecostruitopropriovicinoallachiesadisanGiovanniNepomuceno,inseguitoallenuoveregoleemanateall’epocadaNapoleoneinbaseall’edittodiSaintCloud(DècreteImperalsurlessepultures),cheprevedevacheletombedovevanoesserepostealdifuoridelcentroabitato.Lacasadellavicinanzadal1881al1892venneaffittataalComune,chelaadibìascuola,alloradetta“UnicaMistaSemestrale”.Nel1880lavicinanzacostituisceunaproprialatteriasocialeturnaria.Comesipuòconsta-tarelavicinanzacompostadaicapofamigliaeramoltoattivaevicinaagli interessieallenecessitàdellacomunitàesidovevaimpe-gnarecontuttalapopolazionesuvarifronti.Sbirciandotra lastoriadell’epoca incuièsorta lanostravicinanza, troviamo inaltrecomunitàassociazionisimili,anchenellavi-cinaSvizzera.Negliannisuccessiviconl’istituzionedeico-muniedelleparrocchielavicinanzahaper-solasuaragionediesistere.AMondadizzaperò,inquestiultimianni,alcunicomponen-tidellacomunitàhannomaturatol’ideadiricostruiretalevicinanza,cheovviamentenonpuòessereparagonataaquellaorigi-naria.Lanuovavicinanza,natanel2010haloscopodirenderepiùattivalavitadellanostrafrazioneedicreareidealmenteunlegameconilpassato.Essahaunpropriostatutoscrittoedèstatadenominata“vi-cinanzaabitantidiMondadizza”.

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nsiemeIC 25MondadizzaLa voce

della storia

Loscopoprincipaleèquellodipromuoverenell’ambitodellacomunitàmanifestazionidicaratterericreativoeculturaleedieffettuare interventidimanutenzioneordinariaestraordinariasubeniesumanufattidellafrazione.Nonhascopodilucro,glieventualiproventidelleattivitàdevonoesserereinvestitiinatti-vitàattinentiagliscopiprecedenti.Leprestazionideisocisonoprettamentevolontarie.Noncisonolimitinelleadesioni,inostrisocipossonodecadereperrecesso,decadenzaeperesclusio-ne.Unatraleprimeiniziativeintrapresedaisocièstataquelladiiniziarelaristrutturazione,ancoraincorso,dell’edificiodellavecchiavicinanzaalpianoterra,dovec’eralavecchialatteria,perfarnelapropriasede.Dalpuntodivistaricreativosiorganizzanoduefesteannualidelpaese:unainoccasionedelpatronosanGiovanniBattistaeunaperl’Assunta.Lavicinanzaprovvedeallamanutenzioneepuliziadelcamposportivoedelparcogiochicomunali.Lastrutturavicinoalcamposportivo,èstataadibitaabagnoemagazzino.InoltreèstatarifattalarecinzioneemessouncancelloalcamposportivoconlacollaborazionedelComuneedèinprogrammalacreazionediunaccessoallaChiesaperidisabili.PerquantoriguardalaParrocchiasonostateposteleluminarie lungo la facciatae ilcampaniledellachiesadisanGiovanniBattistaedotatodi illuminazione, l’orologio. Inocca-sionedellefestediNatale,lasocietàsiprestaacollaborareconlaParrocchiaadorganizzarel’eventonatalizioconl’allestimento

delPresepe,recite,addobbiedini-ziativeperibambini.PerCapodanno, ingeneresiorganizzalacenaconspecialitàcucinatedallacomunità,chepermetteallapopolazionedicon-dividereattimidiconvi-vialità.Possiamodirechelarispostadellacomunitàèstatapositivainquantocollaborante.Èauspicabi-lechequestoattivismosiadaesempioestimoloperipiùgiovanichecollabo-randofavorirannolospiritocollaborativo.

sara Bianconi e orsola Genovese

La chiesa di BolladereUnasondalinaultranovantenneciracconta:

Tornando, ogni anno, al mio paese natio, la mia non più verde età riporta il ricordo alle numerosissime chiese che occhieggiavano solitarie tra il verde o spiccavano sulle alture della nostra ridente vallata e ci parlavano della fede e della tenacia dei nostri antenati.Molte di queste chiesette, purtroppo, sono state distrutte da calamità naturali, se non addirittura dalle mani stesse dell’uomo. Durante la guerra 1915/1918 molte di esse furono usate come alloggi per le truppe di passaggio che portavano i rifornimenti ai nostri combattenti sullo Stelvio. Pochi covoni di paglia sui nudi pavimenti accoglie-vano, durante la notte, i veterani stanchi dopo ore di cammino a fianco dei loro muli e delle grandi “bare” [erano così chiamati i carri con grandi ruote adatti a percorrere le impervie strade di montagna]. Terminata la guerra parecchie di queste chiese divennero fienili come san Rocco o magazzini come san Francesco ed in seguito furono vendute o demolite. Si salvò la chiesetta di Bolladore che apre ancora i suoi modesti battenti con un catenaccio ar-rugginito sulla vecchia strada dello Stelvio. Perché? Perché una decina di “magotuch” di Bolladore, [monelli in dialetto sandalino] per salvare la loro chiesetta decisero, pur nei duri anni 1919/1920 , di organizzare una lotteria e di vendere dei mazzolini di stelle alpine. Raccolsero così cento lire, in quei tempi davvero una gran-de somma! Il parroco, don Giovanni Zubiani, dal pulpito della Chiesa Par-rocchiale di Sondalo, parlò di questa simpatica iniziativa e fu così che altri Sondalini, commossi da questa gara di generosità, furono indotti a contribuire al restauro.

Ancoraoggi inquestachiesetta, il21novembrediognianno,sicelebra lasantamessainoccasionedellaFestadellapresentazionediMariaaltempio,la stessa congregazione delle nostrasuoreRobertaeItala.

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nsiemeIC 27La voce della storia

IltestodellapaginaprecedenteciportaaricordarecheaBolladoredurante laGrandeGuerraoperavauncomandoditappadel58°battaglionedelVAlpini,undistaccamentomilitarechefungevadacollegamentotraTiranoeBormioperrifornireilfrontesulloStelvio.Isoldati,con lebare, trainatedamuli,sostavanoaBolladore.

Riportoalcunetrascrizionididocumentioriginali[telegrammi]redattidaiComandiditappadiTiranoediBormio:

Dal comando di tappa di Tirano n° 53

del 25/12/1915

Unacolonnadi24carrigiungeràco-

stìversoore17.Provvedereperriparo

quadrupedieconducente…Lacolonna

rientreràdomattina.

Tenente Nobili

Dal magazzeno

V Alpini Tirano n° 54

del 25/12/1915

Informasichedomanigiungeràa

Bolladoreperpernottarviundrap-

pellodi68alpini;proseguirannoper

Bormioil27corrente.

Capitano De Iulio

Dal comando tappa di Bormio n° 55 del 25/12/1915Pregoprovvederepernottamentono-stracolonnadicuispediscosubitoviverieforaggiocostìavvertendoTira-nocheinconseguenzarestasospesoilserviziodidomani, riprendendoloregolarmentelunedì.

Tenente Leotti

Dal comando tappa di Bormio n° 56 del 26/12/1915Sonopartitiperlalicenzainvernalen°25uominialcomandodelCap.Mag.PeriAugustodel 6°Arti-glieria. Pernotteranno aBolladore.

Tenente Mariani

Leandra Pozzi

Missioni

TEMPO DI BILANCIFondo di rinuncia e solidarietàUnagrandegrazieatuttigliaderentialFON-DODIRINUNCIAESOLIDARIETA’,chepurintempodicrisi“nonmollano”!Ilfruttodellerinunceanchequest’annoèstatocospicuo,pariadeuro7.195,00.Questodenaro,comesempre fattoedettagliatamente illustrato,verràdestinatopermetàalleesigenzedellaparrocchiaeper l’altraadaiuticoncretiasituazionidipovertàesostegnoalleoperemissio-narie.Ringraziamolecinquantafamigliechedadodicianniconcostanzamantengonofedeaquestoimpegno,chehacontribuito,purnellasemplicitàdelgesto(50centesimialgiorno),adesseremenodistantidaibisogniditantepersonevicineelontane.

Un panettone per la missioneQuestadolceiniziativanonconoscetramontoedoltretuttosistaringiovanendo.Ringraziamodicuorelegiovanilevechesisonoprestateperlavenditadeipanettoniepandorieleaspettiamoperilprossimoanno(ricordiamochec’èpostoancheperigio-vanotti!).L’iniziativahavistoben252panettoniepandorigiungeresullenostra tavole,conun’offertatotaleper ilprogettodell’Associazione“LaGoccia”pariadeuro1.350,00oltreadeuro250,00che l’as-sociazione lasciaper lenecessitàdellanostracomunità.Ifondiraccolti,aggiuntiatantealtragocce,consentonoadErne-stoedatuttiicollaboratori“LaGoccia”disostenerepermigliaiadieuroprogettiim-portantiedigrandeutilitàsparsiintuttoilmondo.Grazieatutti,ancheallecomunitàdiLePreseeFrontalechedasempresiunisco-noinquestasempliceeconcretainiziativa.

Enzo

amminoinnsiemeIC28 amminoin

nsiemeIC 29Missioni Missioni

A causa del mio nome vi perseguiteranno

Memoria dei missionari martiri

MistavochiedendochetitolodareaquestopiccoloarticoloelaPa-roladelSignorepiùvivachemai

miècorsa inaiuto.Comericordareglioltre105.000cristianiuccisinelmondoloscorsoannoinodioallafede?Esubi-torisuonanonellamenteleSueParole:“Beativoiquandoviinsulteranno,viper-seguiterannoe,mentendo,dirannoognisortadimalecontrodivoipercausamia”(Mt5,11)edancora“Sehannopersegui-tatome,perseguiterannoanchevoi”(GV15,20).Questoèsicuramenteildestinodeicristianiancheoggi.Persecuzionidaimillevolti,mautiliarafforzarela

nostra fragile fede.Ostacolisulnostrocammino,checiaiutano,nellafatica,adaresempredipiùilprimopostoaDio.Mi fermoquie lascioadun testimonecristianomartire,ShahbazBhatti,mini-stropakistano,uccisonelmarzo2011,ilcompitodiaiutarciaravvivarelanostrafede,qualebenepreziosoe,soprattuttodiprofessarlaconcoraggioanchenellanostracomunità.

Ecco il suo testamento“IlmionomeèShahbazBhatti.Sononatoinunafamigliacattolica.Miopadre,in-segnante in pensione, e mia madre,casalinga,mihannoeducatosecondoivaloricristianiegliinsegnamentidellaBibbiachehannoinfluenzatolamiain-fanzia.Findabambinoerosolitoandareinchiesaetrovareprofondaispirazionenegliinsegnamenti,nelsacrificioenellacrocifissionediGesù.Ful’amorediGesùchemi indusseadoffrire imieiserviziallaChiesa.Lespaventosecondizioniin

cuiversavano icristianidelPakistanmisconvolsero.Ri-cordounvenerdìdiPasquaquandoavevosolo tredicianni:ascoltaiunsermonesul sacrificiodiGesùperlanostraredenzioneeperlasalvezzadelmondo.Epensai di corrispondereaquelsuoamoredonan-doamoreainostri fratellie sorelle, ponendomi alserviziodeicristiani,spe-cialmentedeipoveri,dei

bisognosiedeiperseguitatichevivonoinquestoPaeseislamico.Misonostatepropostealtecarichealgovernoemièstatochiestodiabbandonarelamiabat-taglia,maiohosemprerifiutato,persinoarischiodellamiastessavita.Lamiarispostaèsemprestatalastessa:«No,iovoglioservireGesùdauomocomune».Questadevozionemirendefelice.Nonvogliopopolarità,nonvoglioposizionidipotere.VogliosolounpostoaipiedidiGesù.Voglioche lamiavita, ilmiocarattere, lemieazioniparlinopermeedicanochestoseguendoGesùCri-sto. Tale desiderio è così forte in mechemiconsiderereiprivilegiatoqualo-ra— inquestomiobattagliero sforzodiaiutareibisognosi,ipoveri,icristianiperseguitatidelPakistan—Gesùvoles-seaccettare ilsacrificiodellamiavita.Voglio vivere per Cristo e per Lui vo-gliomorire.Nonprovoalcunapaura inquestopaese.Moltevoltegliestremistihannodesideratouccidermi, imprigio-narmi;mihannominacciato,persegui-tato e hanno terrorizzato la mia fami-glia. Iodicoche,finchéavròvita,finoalmioultimorespiro,continueròaser-

vireGesùequestapovera,sofferenteumanità,icristiani,ibisognosi,ipoveri.Credocheicristianidelmondochehan-notesolamanoaimusulmanicolpitidallatragediadelterremotodel2005abbianocostruitodeipontidisolidarietà,d’amo-re,dicomprensione,dicooperazioneedi tolleranzatra leduereligioni.Setalisforzicontinuerannosonoconvintocheriusciremoavincere icuorie lementidegliestremisti.Ciòprodurràuncam-biamentoinpositivo:legentinonsiodie-ranno,nonucciderannonelnomedellareligione,masiamerannoleunelealtre,porterannoarmonia,coltiverannolapacee la comprensione inquesta regione.Vogliodirvichetrovomolta ispirazionenellaSacraBibbiaenellavitadiGesùCristo.Più leggo ilNuovoe ilVecchioTestamento, iversettidellaBibbiae laparoladelSignoreepiùsi rinsaldanola mia forza e la mia determinazione.QuandoriflettosulfattocheGesùCristohasacrificatotutto,cheDiohamandatoilSuostessoFiglioperlanostrareden-zionee la nostra salvezza,mi chiedocomepossaiononseguire ilcamminodelCalvario.NostroSignorehadetto:

amminoinnsiemeIC30 amminoin

nsiemeIC 31Contributi Missioni

«Vieniconme,prendi latuacroceeseguimi». IpassichepiùamodellaBibbiarecitano:«Hoavutofameemiavetedatodamangiare,hoavutoseteemiavetedatodabere;eroforestieroemiaveteospitato,nudoemiave-tevestito,malatoemiavetevisitato,carceratoesietevenutia trovarmi».Così,quandovedogentepoveraebi-sognosa,pensochesottolelorosem-bianzesiaGesùavenirmi incontro.Percuicercosempred’essered’aiuto,insiemeaimieicolleghi,diportareas-sistenzaaibisognosi,agliaffamati,agliassetati.Credocheibisognosi,ipove-ri,gliorfani,qualunquesialalororeli-gione,vadanoconsideratiinnanzituttocomeesseriumani.PensochequellepersonesianopartedelmiocorpoinCristo,chesianolaparteperseguitataebisognosadelcorpodiCristo.Senoiportiamoaterminequestamissione,alloracisaremoguadagnatiunpostoaipiedidiGesùediopotròguardarLosenzaprovarevergogna”.Nonsipuòaggiungerealtro.Solopre-gareperchédavveroilfuocodiGesùdivampiancheinmezzoanoi!

Enzo

Bharathiuna ragazzina che desidera poter studiare

Quando,qualcheannofa,suorRoberta,edinseguitoio,sia-moandate in Indiaabbiamo

potutovederedavicinolabellezzadiquellaterra,macihacolpitoanchel’estremapovertàdiquelpopolo.Per questo quando siamo torna-teabbiamopropostoai ragazzidelcatechismodiaiutareunaragazzaindianaa frequentare lascuola: in-fatti ledonne làsonoancoramoltoemarginateesoloattraverso l’istru-zionesihalapossibilitàdiaiutarleasuperare lebarrieredellapovertàedell’emarginazione.Ilcosto,permantenereaglistudiunostudenteperunanno,èdi230euro.• Bharathi Kammu è nata il 24.12.2001 a Mandvi – Kutch nello stato del Gu-jarat (nord-ovest dell’India).• Vive in famiglia e oltre a lei ci sono 2 sorelle e 2 fratelli.• Frequenta la VI classe con ottimi risultati nella scuola pubblica, ma è seguita dalle nostre suore che vanno anche in questo villaggio per il do-poscuola.

suor Itala

Lorenzo Partesana

Pregare è scegliere

Abbiamovistochelapreghieraè,nellasuaessenza,attenzione;bisognapresentarsiaDiosvuotatidall’ideachecisiamofattidiLui,affinchéLuipossamanifestarsi.Crederesignificadarefiducia,permetterecheEgli

mostrilasuaessenza,senzavedereseèconformeall’immaginechecisiamofattidiLui.Farsiun’immaginediDiosignificarifiutarediprenderlopercomeè,vuoldirerifiutarsidilasciarechesimostrianoi.QuestaimmaginechecisiamofattidiLuinonèilveroDio,maèidolatria:neabbiamofattounidolo.Laricer-cadipotere,gloria,fama,ricchezza,successo,divaridesideri,piacericifadimenticarediprestareattenzioneaimenofortunatieciportaadadorarefalsiDei.InoltreriduceDioaunamiseraproiezionedellamenteumanalimitataedegoista.Eallontanal’uomodaquellopercuièdestinato:camminospiritualeversoildivino.PregareilveroDioèanchesvolgerequeilavorimateriali,quelleattivitàfisicheconattenzione,concura,conamore:governarelacasa,mettereinordine,pulireipropriattrezzidilavoro,lavorarelaterra,osservarelacrescitadellepiante,diserbare,accudireifigli,pulireigienicamentelepersoneanziane,governareglianimali…TuttequesteattivitàeranoconsideratedaSimoneWeilcomeunveroeproprioeserciziospirituale:“…sottomettereleproprievolontàall’inflessibilematerialitàdellecose;peresempiolasciareallaterrailgiustori-posoeattendere,distinguerelebuonedallecattiveerbeperstrapparequesteultime…”.TogliereleerbacceètoglierequelleproiezionicheinostridesiderielenostrepaurehannoricopertoilvoltodiDioepermetterglichecisveli.PerchénoinonsappiamonulladiDio.DobbiamoesserevuotielasciarecheDiosiasestesso.Senonècosì,nonèDiochecerchiamo,masolounmodoperrassicu-rarci.“Lareligioneinquantofontediconsolazioneèunostacoloallaverafede”scriveS.Weil.Semirounicamenteallemiesicurezzee/oalmiobenessereoaquellodelmioentourage,famiglia,chiesa,classefacciodiDiounostru-mentomedesimo.NonèpiùDiocheamo,mal’immaginechemisonofatto.Conclu-dendo:pregare, come abbiamo detto, è fare il vuoto per lasciare spazio a Dio. Svuotare ciò che noi crediamo che sia Dio, svuotare dei nostri desideri, paure, richieste, svuotare dalle ambizioni, dei vari egoismi, desideri di ricchezza, fama, successo, piaceri affinché possa manife-stare ciò che Egli ha da dirci di se stesso.

MASSIMA “Noli foras ire, in te ipsum redi,

in interiore homine habitat veritas”

“Non andare fuori, rientra in te stesso,

è nel profondo dell’uomo che risiede la verità”

PILLOLE DI SAGGEZZA

“Il rumore non fa bene, il bene non fa rumore”

Nel prossimo numero:

PREGARE È IMPEGNARSI NEL MONDO

amminoinnsiemeIC32 amminoin

nsiemeIC 33Contributi Contributi

Adelina Della Bosca

La speranza

Lasperanzaèlostatod’animodichièfiduciosonegliavvenimentifuturiegiàaccaduti,dicuinonconosceicontorniprecisi.Speranzaèfiducia,fede,affidamento,augurio,auspicio,prospettiva,attesa.

SecondoilCristianesimoèunavirtùteologaleinsiemeafedeecarità.Algiornod’oggiparechelepersonesitrovinosemprepiùpessimisteepocopropenseallasperanza.Ifattorisonotanti:lacrisieconomicachemordeecoinvolgeunpo’tutti;illavoropertantigiovaninonc’èequindinonvedonounfuturo;lefabbricheeleaziendechechiudonoemoltilavoratori,dipuntoinbianco,sitrovanosuunastradasenzastipendioopensione;unacadutadeivaloriedellafamiglia…elapoliticasemprepiùarroganteconidebolielefascesocialichesiritrovanosemprepiùpovere.Nonc’èunaclassedirigentedegnadiportareavantiprogettiperilbenecomuneelapoliticaècompostadipersoneignoranti,ingordechepensanosoloadarricchirsi,adarraffareearubareechipiùneha,piùnemetta.Tuttequestesituazioninegativecreanoinognunodinoiunsensodimalessere,disfiduciaedipessimismoversoilfuturoeilcambiamento.Sochenonèfacilepernessunorisalirelachinadopoesserepiombatinelbaratrodellosconfortoodelladisperazionediunavvenimentodoloroso,masonoconvintadellepotenzialitàchelanaturaumanapuòelaborareetramutareinsensopositivoedisperanza.Citoalcunefrasichemisembranoappropriateenonpossonocheesserebeneficheallettore.• La speranza esiste in tante forme quanto è il numero degli uomi-

ni. Poiché la speranza esiste solo nell’animo degli uomini. (neon Genesis Evangelion)

• La speranza è un sogno ad occhi aperti. (aristotele)• La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose e le cose

buone non muoiono mai. (Le ali della libertà)• Finché c’è vita, c’è speranza. (aristotele)• Che cosa sarebbe la vita senza speranza? una scintilla che sprizza

dal carbone e si spegne: e come nella torbida stagione si ode una folata di vento che spira un istante e poi va morendo, così sarebbe pure di noi! (R. Fisichella)

Dopolasceltadiquestecitazioni,miparesignificativoproseguireefarconoscereailettoridelnostrogiornalino,unabellastoria,qualeauguriomigliorepercercarelasperanza.

La storia di Pepe

Pepeerailtipodipersonachetuttivorrebberoessere.Semprealle-gro,avevaimmancabilmentequalcosadipositivodadire.Quandoqualcunoglichiedeva:“Comeva?egli rispondeva”Impossibile

chevadameglio.”Avevacambiatopiùvoltelavoroemoltideisuoicol-laboratoril’avevanoseguito.Laragioneperlaqualeloseguivanoerailsuocarisma:eraunleadernaturale.Seundipendentetrascorrevaunabruttagiornata,Pepeeralìpermostrargliillatopositivodellasituazione.Ungiornonell’incontrarePepeallavoroglihochiesto:“Noncapisco…,nonèpossibileesserepositivoinognisituazione.Cosanedici?”.Pepemirispose:“Ognimattinamisveglioedicoamestesso:Pepe,oggihaidisponibilidueopzioni:puoisceglierediesseredibuonoodicattivoumore.Ioscelgod’esseredibuonumore.Ogniqualvoltaaccadequal-cosadibrutto,iopossodecidereseconsiderarmivittimaoppuretrarreunammaestramentodall’esperienza. Ioscelgosempredi imparare..ognivoltachequalcunovienealamentarsi,iopossoaccettarelesueosservazionioppuremostrargliillatopositivodellavita”.“Sì.D’accordo,manonsempreècosìfacile”,glirisposi.“Sìcheloè”,soggiunsePepe,“tuttonellavitaèquestionediscelte.Sesisemplificalasituazione,tuttosiriduceaunascelta.Tusceglicomefronteggiareognisituazione,puoisceglierecomefareinfluenzareiltuoumoredaglialtri,puoisceglieredunqueseesseredibuonoocattivoumore;indefinitiva…tusolosceglicomeviverelatuavita.”HopensatoalungosuciòchePepemiavevadetto.Perunaquestionediresidenzediverse,abbiamopersoilcontatto,mahopensatospessoaPepequandohodovutofareunascelta.DiversiannidopovenniasaperechePepeavevafattoqualcosachenonsidovrebbemaifare.Avevalasciatounaportaapertaeunmattinotrerapinatoriarmatide-rubaronolasuaazienda.Quando,Pepe,tremantedipaura,cercòdiaprire lacassaforte, lasuamanoscivolò; i ladri,presidalpanico,glispararonoaddosso.Pepefusoccorso intempirelativamentebreviefusubitotrasportatoinospedale.Dopoottoorediinterventochirurgicoesettimanediriabilitazioneintensiva,Pepeuscìdall’ospedaleconunpaiodiframmentidiproiettilenelcorpo.SeimesidopohotrovatoPepeequandoglihochiestocomestava,lasuarispostafuinvariabilmente.“Nonriescoastaremeglio!”.Quandoglichiesicosaglifossepassatoperlamenteilgiornodelfurtoeglimidisse:“Quandoeroferitostesointerramisonoricordatocheavevodueopzioni:vivereomorire.Hosceltodivivere!”.“Nonhaiavutopaura?”,glihochiestoePepecontinua:“Imedicisonostatifantastici,nonhannomaismessodidirmichesarebbeandatotuttobene.Eppurequandomihannoportatoinsalaoperatoria,

amminoinnsiemeIC34 amminoin

nsiemeIC 35Un libro da leggere Contributi

vedendol’espressionesuilorovolti,hoavutodavveropaura.Hopotutoleggereneiloroocchi.Quest’uomoèunuomomorto.Eallorahodo-vutoprendereunadecisione.“Cosahaifatto?”,glihochiesto.Pepemirispose:“Quandounodeimedicimihadomandatosefossiallergicoaqualcosa,facendounprofondorespiro,gridai:“Sì,allebugie!”Mentreidottoriridevanohodettoloro:“Hosceltodivivere,operatemicomesefossivivoenoncomesefossimorto”.Pepeèsopravvissutograzieaimedici,masoprattuttoperilsuoatteg-giamentosorprendente.Avevaimparatocheognigiorno,abbiamolasceltadiviverepienamenteonon.Indefinitiva,l’atteggiamentoètuttociòcheconta.Tupuoiesserecosìcomesei.Puoiesserecometisenti.Puoiesserecometivedonoglialtri.Puoiesserecomevivi.Devisoltantodecidere!Quellichesonofrustratisonoquellichenonriesconoavedereil latopositivodiciòchefannonellalorovita.

Insegnare al principe

di Danimarca di Carla Melazzini - Sellerio editore

Il libro, pubblicato dopo la morte dell’autrice, raccoglie testi relativi proprio all’esperienza di questa strana “scuola”: si tratta di storie molto concrete, con fatti e personaggi colti nella loro verità più profonda e disarmante. Grazie a una scrittura semplice e chiara,

sempre legata ai fatti, senza il minimo compiacimento né per la “napoletanità” simpatica di “Io speriamo che me la cavo”, né per quella sanguinosa e disperata di “Gomorra”, chi legge si sente catapultato in mezzo a persone vere: ragazzi e ragazze, giovani (e anche qualche adulto) sempre in bilico tra l’innocenza, la tenerezza e la fragilità estrema del bambino e la determinazione, la violenza e la disperazione del delinquente incallito e senza speranza, tutto mescolato nella stessa persona che, secondo il momento, l’interlocutore o l’esperienza che sta vivendo, tira fuori il meglio o il peggio di sé, comprese le gradazioni intermedie. Il titolo, ad esempio, si riferisce al giovane “Amleto” napoletano Mimmo, quindicenne, la cui madre ha abbandonato la famiglia quando lui aveva undici anni; sempre in bilico tra il dolore straziante e il desiderio di vendetta, con un carico di insicurezza che lui mette in scena una mattina, mostrando un coltello e aggredendo un compagno del gruppo della sorella, che Mimmo non vede di buon occhio perché lei è “felice” per l’allontanamento della mamma. E questo è solo un esempio… Quella del “Progetto Chance” è un’esperienza scolastica, ma soprattutto educativa, “estrema”, certamente (fortunatamente) lontana dalle nostre normali esperienze di genitori, insegnanti, educatori di Sondalo. Ciononostante, o forse proprio per questo, ci può evocare e suggerire tanto. Si può cominciare a dire che in questo libro si sente un po’ (tanto) di don Milani, di una scuola che è vissuta come una casa, (e una famiglia, alternativa spesso di quella anagrafica, assente o fortemente problematica), di insegnanti che, prima che istruire, educano e mettono in gioco se stessi, prima che le loro conoscenze. Poi tutto ciò che ne consegue: non esistono metodiche di intervento precostituite che funzionano sempre, anzi spesso le storie “finiscono male”, nel senso che i ragazzi rifiutano la frequenza, o la abbandonano. L’“onnipotenza pedagogica” non esiste. Ma questo non scoraggia nessuno dei maestri di Chance, anzi… Non so se Carla Melazzini fosse credente; una biografia su Internet la definisce militante per lungo tempo di “Lotta Continua”. Ma ha vissuto intensamente la parabola del Seminatore, che sparge semi buoni dappertutto, senza aspettarsi di conseguire “obiettivi matematicamente misurabili” né “utili netti o lordi”, con infinita (ed economicamente assurda) generosità.

Elia Tomè

L’autriceCarla Melazzini è nata in Valtellina nel 1944, da una famiglia originaria della Val Madre; ha studiato alla Nor-male di Pisa, che ha poi lasciato vo-lontariamente; si è trasferita nell’Italia del sud, dove, nel 1998, a Napoli, ha dato vita al “Progetto Chance”, con lo scopo di aiutare ragazzi provenien-ti da “quartieri difficili” e “ambienti sociali problematici” a terminare la scuola dell’obbligo.

Mario Mozzanica

Giovedì14 febbraionellachie-sa di san Francesco il dott.MarioMozzanica, invitatoda

donBattista,hatenutounaconferen-za/dialogoconungruppodigenitoridegliadolescentidiprima,secondaeterzamedia.Loscopodell’incontroèstatoquellodiproseguireneltentativodicoinvolgereigenitorinell’educazio-nereligiosadeiragazzi,tenutocontodel fallimentodelmetodousatonelrecentepassatoquando laCresimasegnava l’abbandono generalizza-todella frequentazionedellachiesa.Mozzanicahamessoinevidenzachelaveraeducazionereligiosa inizia in

casa,infamiglia:lafamigliaèilluogodellafedereciproca.

Cos’è la fede? Lafedenonsonoleveritàdifede,nonsonoiprecetti,icomandamenti.La fede è un agire, un pensare, èun’espressionedellapersonacheèfedele,siaffida,sifida,siconfida…Laparolafedeetimologicamentesigni-ficalegame,corda,intreccialavitadiunbambinochesiaffidaallamamma,proseguenelfidanzamento,pertuttalavita.Lafedeèun’interpretazionedellareal-tà,cidicedioccuparcideinostrifigli,nonsolodipreoccuparciperediloro,didaresensoaquellochefanno.Lafedegeneralapromessa, laspe-ranza,coltiva la libertà:nonc’èfedeinfattisenzalibertà.

angela Castelli

amminoinnsiemeIC36 amminoin

nsiemeIC 37 La voce del sociale La voce del sociale

Anni ’60: una chiesa per il mondo

Inquestimesi,giornalietelevisioniricor-danofrequentementefattidellavitadellaChiesaavvenutiunacinquantinad’anni

faechehannoavutostraordinariaimpor-tanzaancheperlerelazioniinternazionalisoprattuttoinEuropa.L’elezioneapapadelcardinaledioriginebergamascaRoncalli“figliodiunaumile,maonestafamiglia”accoltacomemomentoditransizione,fuinvecel’iniziodiunarivoluzioneomeglio,interminidiChiesa,unsegnoprofetico.L’indizionedelConcilioVaticanoIIelapubblicazionedelleenciclicheebberoriso-nanzaenormenellaChiesa,negliambientipoliticienellediplomazie.Ilclimadelmomentoeraancorasegnatodalleterribiliesperienzedellaguerrache,depostelearmi,continuava“fredda”(ilmurodiBerlinofuinnalzatonell’agostodel1961).LeparolediaperturadelPapaaprironoleporteallasperanza:straordinariefigurediuominilaalimentarono.FraletantespiccainItaliaquelladiGiorgioLaPirachedalleesperienzepolitichedeglianni’40e’50conglialtri“professorini”delcat-tolicesimoitalianoorientatoasinistra(Dossetti,Fanfani,Lazzati),eraapprodatoaFirenzeallacaricadiSindacochericoprìdal1951al1965.Diluisidisseche“avevalastaturadelprofeta,diunoperatoredipace,capacedicoglierel’aprirsidistagioninuove”(Lazzati),che“tuttodiscendevaprimadituttodallasperanzareligiosacheloanimavamaanchedallaintuizionedeiprofondirivolgimentichelanostraepocarecavaconsé”(Ingrao).L’amicoFanfaniloricorda,inunprofilochenonnascondeladifferenzadeicamminiintrapresi,comeunesploratorenellavita,neglistudi,nellerelazionifragliuominielenazionieriassumeicontattipiùsignificativi(viaggi,lettere,convegni)infavoredellapaceeperlacessazionedeiconflitti:inparticolarelaguerrainVietnam.Èunagalleriadituttiigrandideltempo:Nasser,Krusciov,BenGurion,Ho-CiMinetantialtriaiqualiLaPirasirivolseconlinguaggioamorevole,mafrancoedesplicito.Nel momento presente, in cui si dibatte sulla qualità della partecipazione dei cattolici alla vita politica, meritano di essere lette e mandate a memoria le parole di Paolo VI:“che differenza c’è fra lui e tanti del suo tempo e del suo mondo?Chequellosapeva,quelloaveval’idea,avevadavantiaséifinidaraggiungereeperquestohaimpegnatolasuavita,lasuaesistenza.Èvissutopovero,inmezzo

28 ottobre 1958:elezione di Giovanni XXIII25 gennaio 1959:annuncio del Concilio vaticano II15 Maggio 1961:

enciclica Mater et Magistra11 ottobre 1962:apertura del Concilio Vaticano II11 aprile 1963: enciclica Pacem in terris21 giugno 1963: elezione di Paolo VI8 dicembre 1965: chiusura dei lavori del Concilio Vaticano II

atumultodigenti,diquestioni,diaffari,masempreconl’idea,sognatorequasi,diraggiungerequestofine.Erapersonacheavevailsensodeifini,nonsoltantodeimezzidapercorrere,madeldoveandare.Ecco,edèquellochedovremmoavereciascunodinoi,unametamorfosidimen-talità”.IlviaggioinRussiacompiutodaLaPiranell’agostodel1959,suinvitodelleautoritàsovietiche,conlabenedizionedipapaGiovanniXXIIIel’incoraggiamentodell’ar-civescovodiMilanoMontini,annunciavaunanuovaeradeirapportifraRomaeMosca.LaPira,cristianodispiritoevangelico,potevaessereaccoltoaldilàdiognisospetto.Irisultativennero,conlentezzamafuronoevidenti:alConciliopoteronopartecipareirappresentantidellechiesedeipaesidell’esteuropeoanchegrazieall’attivitàimportantedelladiplomaziaitaliana.L’azionediplomaticavaticana,affi-dataamonsignorCasaroli,ottennegradatamentepiccolimasignificativirisultati(ilsuolibrodimemoriedicemoltofindaltitolo“Ilmartiriodellapazienza”).Nellachiesaenegliambientipolitici,leposizionipiùstoricamente“ragionate”equindiinclinialconflitto,furonoallorasuperateedebbeiniziounafaticosafasedidisgeloedipacificazioneframondidallevisionioggettivamenteopposte.IlavoridelConcilioconfermaronoleaperturesoprattuttonellacostituzionepastoraleGaudiumetSpes(1965)eperquestoobiettivoilnuovopapaPaoloVI,dicasatobresciano,spesetutta lasuaautorità.L’immaginetormentatadiquestograndeponteficeappartienealpatrimoniopersonaledichihavissutolevicendedeglianni’60e’70alparidiquelladiGiovanniXXIIIlacuifiguraètuttorafralepiùpresentinellenostrecaseenella intitolazionedellevie(ancheaSondalo).Pertutti,masoprattuttoperipiùgiovani,lefre-quentiiniziativechesisusseguonoaidiversili-velliinoccasionedellevariericorrenzeeasotto-lineaturadellorosignificato,dovrebberoesserevistecomeunapossibilitàdiapprofondimentoequindidiricchezza.Inqueglianni,personalitàdieccezionalespessore,mapursempreuo-miniecristianicomenoi,furonocapacidiper-correrelastradadellaprofeziache,orientatadallafede,èlastricatadiconoscenza,sogno,esplorazione, lavoro,pazienza,materiale inqualchemodoadisposizioneditutti.

Carlo Zubiani

amminoinnsiemeIC38 amminoin

nsiemeIC 39Dai nostri giovani Dai nostri giovani

Insegnare la lingua italiana agli stranieri Un confronto fra culture diverse

Accolgomoltovolentieril’invitodellaredazioneperfarco-noscereailettorilarealtàdegli“immigrati”sondalininellecittà,permotividistudioedilavoro.

Voglioperciòportarelamiaesperienzaeparlaredell’interessantelavorodifacilitatricedellalinguaitalianaastranieri.QuestafiguraprofessionalesièdiffusaapartiredaglianniNo-

vanta,vistol’aumentodelnumerodiimmigratichehannosceltol’Italiacomemetadelloroprogettomigratorio.Lafacilitatricelinguisticafacilita l’apprendimento della seconda lingua per bambini, ragazzi o adulti stranieri, intendendocomesecondalingualalinguanonmaternaappresanel luogoincuiessaèeffettivamenteparlata. Lafacilitatricelinguisticaquindisioccupadi:insegnare le funzioni linguistichedibasechepermettanoaglistranieridicapireefarsicapire,insegnarelalinguadefinita“perlostudio”,cioèquellachepermetteaglistudentistranieridiavvicinarsiinautonomiaallediversedisciplinescolastiche.

Nelmomentoincuiunragazzostranieroarrivaascuolainizioavalutarelesuecompetenzenelleabilitàscritteeorali;creopoideigruppidiragazzi,eterogeneiperareageograficadiprovenienzaelinguad’origine,maomogeneiperillivellodiconoscenzadellalinguaitalianacheessipossiedono.

Nel numero precedente avevamo sollecitato i giovani che vivono e lavorano lontano da Sondalo a raccon-tarci le loro esperienze. Ecco i primi contributi giunti in redazione.

Cittadino

del mondo

Il tuo Cristo è ebreo

e la tua democrazia è greca.

La tua scrittura è latina

e i tuoi numeri sono arabi…

La tua auto è giapponese

E il tuo caffè è brasiliano,

il tuo orologio è svizzero

e il tuo walkman è coreano…

La tua pizza è italiana

e la tua camicia è hawaiana.

Le tue vacanze sono turche,

tunisine o marocchine.

Cittadino del mondo,

non rimproverare il tuo vicino

di essere… straniero.

(Graffito Munich)

Ilmiocompitodi facilitatrice linguisticanonsiesaurisceperòquandol’apprendentehaacquisitoglistrumentiessenzialipercomunicareinautonomia,maprosegueperpermetterglidiavereadisposizioneilbagagliodiconoscenzeessenzialiperappro-fondireidiversiaspettidellaculturaitaliana.Sonomolteledomandechemisentofarepiùspesso:“Ma quindi, che lingue parli tu? “E in che lingua parli in classe?” “Come fai se non parli cinese/arabo/rumeno ecc.?”Lafacilitatricelinguisticanon conosce necessariamente la lin-gua d’originedeglialunniesiesprimesempreinlinguaitaliana,lasciandochelestrutturemorfologicheesintattichesisviluppinonaturalmenteattraversogiochiesituazionicomunicative.Èunlavorostimolanteevario,chemipermettedientrareincon-tattoconculture,stilidivita,religionietradizionidiverse.L’aspettopiùgratificanteèquellodell’INCONTROconl’altro:l’educazione interculturalepresupponeinfattiinciascunapersonalascopertadell’altrocomeidentitàunicaeirripetibileconcuiedacuipos-siamo,qualoralosidesideri,trovareoccasioniperaumentarelaconsapevolezzadinoistessi.L’educazioneinterculturale,almenoperl’esperienzachehofatto,utilizzaleoccasionidiincontro,nelcasodellafacilitatricelinguisticalostudiodellalinguaitaliana,perfaremergereinciascunindividuolaconsapevolezzache“l’altro è molto più uguale a me di quanto si possa pensare”.Sideveimpararequindiaprivilegiareilvalore,l’essenza,l’irripe-tibilitàdell’individuocontuttociòchelocaratterizza,com-presoquantosiè tentatidigiudicarecome“limite o difetto”.Quelloacuisideveeducare è: “Io in-contro un’altra Per-sona”;ènecessarioperciò valorizzarelalorospecificitàlin-guisticaeculturaleela storia individualedi ciascuno, alla ri-cercadidifferenzeeanalogieperpromuo-vereloscambioreci-proco,fontedisicuroarricchimento.

Francesca Cossi

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nsiemeIC 41

UnbimbochestavapernasceresirivolsealSignore:«Midiconochedomanimifaraiscenderesullaterra.Comepotròviverecosìpiccoloeindifeso?».«Fratantiangelinehosceltounoper

te.Luitiproteggerà.–risposeDio.Econtinuò:«Iltuoangelocanteràperteparoledolcietenere,coninfinitapazienzaetenerezzatiin-segneràaparlare».Mailbambinochieseconapprensione:«Comepotròparlareancoraconte?».«Iltuoangelouniràletuemanineetiinsegneràapregare»,risposeDiocondolcezzainfinita.«Hosentitodireche la terraèabitatadauominicattivi…Chimidifenderà?»,chiese ilbimbopreoccupato.Dio,guardandolocontenerezzaglirispose:«Iltuoangelotidifenderàacostodellapropriavita».«Mailmiocuoresaràsempretriste,Signore,perchénontivedròpiù!»,disseilbimboconmoltatristezza…«Iltuoangelotiparleràdimeetiindicheràilcamminoperritornareallamiapresenza;sappi,però,cheiosaròogniistanteaccantoate!».Inquelmomentosidiffuserodellevociedeirumoriedilbambinoangosciatogridòagranvoce:«Si-gnore,stoscendendoversolaterra!Dimmiancoraunacosa:qualè ilnomedelmioangelo?!?».EDiosorridendorispose:

«Ilnomenonimporta,tulachiamerai…mamma!».

…la chiamerai mamma Dai nostri giovani

Buongiorno Sondalo!

Ciconosciamodatempo,dasem-predirei,anchese,dopotantiannidilontananza,nonmirico-

nosciemichiedistranito“Ma ti, di chi t’esc fiola ?”,cercandocosìnell’albe-rogenealogicounarispostaallamiaestraneità.Manontenefacciocerta-menteunacolpa,delrestotisonolon-tanada15anniespesso–loconfesso–tisonovenutaatrovarecontrovoglia.IlLiceoClassicoincollegioaSondrioèstatol’iniziodellafinedellamia“pa-esanità”.Certoc’eranoiweekenddo-mesticielevacanzeestive,cheperòsiriducevano,adispettodellalorolun-ghezza,inbrandellidipermanenzaacasa,preferendoallegiteinmontagna,unavacanzaalmareounviaggio(piùomeno)studioall’estero.Masisa,ilpia-noèinclinatoeconl’universitàaMilanoilnostrosalutoèdiventatosemprepiùunaddiopiuttostocheunarrivederci.Benintesononsonostataesoticanellasceltadell’ateneo,maancheMilanononèpoicosìvicinacomesembrasul-lacartinaesepoiprendiimezzipubbli-ci,trabus,treno,tramemetropolitanastaisedutoalmenotreoreemezza,setivabene…senostaiinpiedi.Acausaopermeritodellostudio,degliesami,degliamiciediimpegnivari,hoiniziatoatornareacasasolounpaiodivoltealmesee,senzaoffesa,miseimancatoraramente,perchéerigiàilmiopassatoeilfuturosistavacostruendoaltrove.Poimisonolaureataapienivotiingiuri-

sprudenza,laprimadellamiafamiglia,perl’orgogliocommossodeimieigeni-tori,cheancoraabitanoinpaese,machehannosempreavutolalungimiran-zadilasciarmiliberadiviverelontana,perpoteraverequellepossibilitàchesolounagrandecittàpuòoffrireaigio-vaniincercadiaffermazione.Diventatadottoressa,hoiniziatoalavoraresem-preaMilanocomepraticanteavvocatoindueimportantistudilegali.Nontuttoquellochesidicesullavitadelprati-canteèvero–oquantomenonontuttoloèstatonelmiocaso–madisicuroglispaziextra-lavorativisisonoridottiatalpuntochenoncisiamoquasipiùvisti,tranneperlefestecomandate.Dopocircadueannidisforzi,hoaffron-tato–perfortunaconsuccesso–ilfa-migeratoesamed’avvocato.Ecosìdasettembre2012eccomineo-avvocatoinunodeipiù importantistudi legalispecializzatiindirittodellavoro.Inutiledirecheoratornareacasa,anchesolosporadicamente,èquasiunmiraggio.Quindihai tantibuonimotivipernonricordartipiùdime,vistochehoscel-todiseguireunastradascolasticaeprofessionalechemihaallontanatoemiallontanasempredipiùeirreversi-bilmentedacasa.Macisonopersone,colori,sensazionichenonpossodi-menticare:ilverdedeipratieilprofumodiun’infanziaall’ariaaperta,levocidinoibambinichegiocavamonellestra-de,ilclimafestosodiunOratoriovivaceetollerante…Delresto,comevedi,perquantolon-tanaquandoparlodite,parlosempredicasa.

Eleonora Garavatti

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nsiemeIC 43L’intervista a... L’intervista a...

Simone BalsamoacuradiBarbaraPozzi

La nostra diocesi si sta preparando a celebrare la beati-ficazione di Nicolò Rusca... però forse non tutti sanno che dietro a questo avvenimento così importante... c’è

anche lo “zampino” di un nostro compaesano.

Simone, sei tu la mente creativa dell’aspetto grafico che cir-conda questo evento, ce ne parli?Sì...sonoio!Lacollaborazioneènataquasipercaso,finitaunacelebrazioneeucaristicadonMarcoZubianimihachiamatoinsagrestiaemihachiestosevolevodareilmiocontributoaquestainiziativaedalìènatoiltutto!E…dopomailsumailcondonMarcoeconAnnadell’AssociazioneRuscaènatoillogocosìcometuttilopossonovedereoggi.Viassicurocheognilavorononèmaiimmediato,iltravaglioèsemprelungoefaticoso...maallafine,quandol’ideanasceeillavoroèfinitoc’èmoltasoddisfazione.

La tua collaborazione con la diocesi e con la nostra parroc-chia, ha però radici lontane, raccontaci dei tuoi lavori. Ra-gazzo di oratorio ieri, grafico, fotografo, docente alla Nuova

Accademia di Belle Arti oggi, come è cambiato Simone?Sinceramentenoneromolto “un tipo”da oratorio, cercavo di evitare “certiambienti”, ma la conoscenza di donClaudioedonMariomihatrascinatoinquestomondo.Unmondomoltoriccoepienoditantesoddisfazioni.Pergiocoho iniziatoacollaborarealgiornalinodell’oratorioe successivamenteallamaglietta,primadell’oratoriodiSon-dalo,poideglioratori limitrofi,finoacreareancheprogettiper laDiocesieperassociazionireligiosea livellonazionale.Nellavitaprofessionaleho lavoratopergrandiclientinazionalieinterna-zionalicomeCirio,Negroni,Fini,Ca-dbury(Saila,Halls,Charms,Sana-

gola,Pringles...),Deborah,(Debby,MissHelen),Mattel (Barbie,Tayco,FischerPrice, Hot Weels, Batman...), Ferrero(Nutella,Icegloo,MonaMour),PeriCan-tieri,FerroviedelloStato,BancaCreditoValtellineseepubblicheamministrazionicomeComunediMilano,ComunediSondalo,ProvinciadiSondrio,ValtellinaTurismo...insommanonsonomaistatoconlemaniinmano.Inquestiambienticonsumisticiirapportiumanirisultanoessereperòmolto“freddi”datocheleesigenzedelmercatosonoquelledellaproduzioneintempistretti,senzainteressarsidituttoquellochelocir-conda,equindidal2000hoiniziatoacollaborareconlaNuovaAccademiadiBelleArti - inqualitàdidocenteuniversitarioperlacattedradi“gra-phicdesign”e“disegnodigitale”pertrovareunrapportoconilprossimoalivelloeducativo:insommahocerca-todifaredellamiaprofessioneunamissione!Questomiportaadire:“largoaigiovani”!Honotatochenonvienedatoloroildovutospazio,iragazzihannoideali,sognie,soprattutto,laforzaperrealizzarli,maspessononsidàlorofiducia,nonlisicredeall’altezzaesipreferiscelasolita“vecchiafrittata”!Magarisonodaseguireedaaccompagnare,maèsolocosìchesipuòarrivareadunaventatadi freschezzaedicambiamento...cosìnecessaria inquestoperiodo!

Inquestiannimilanesi,dovevivevoconmiasorellaAlice,lavici-nanzaadiverserealtàdivolontariatomihaportatoadaffrontarealcuniviaggineipaesi“poveri”(Kenya,RepubblicaCentroAfri-cana,Ecuador,Croazia…),dovehoconosciutostoriedipersonechevivonosullapropriapelleigrandiproblemicheaffliggonoilmondo.Gra-zieaquesteesperienzehocapitochenonlasciarequestepersonesoleèilprimopassopercontribuireallaco-struzionediunnuovomondo.

Comitato per la beati�cazione di Nicolò Ruscamail: [email protected] - tel.: 0342 514510 - fax 0342 215941 - www.diocesidicomo.it

ARCIPRETE DI SONDRIOMARTIRE PER LA FEDE

La celebrazionesi svolgerà a Sondriodomenica 21 aprile 2013

ore 15.30

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04.LOCANDINA.pdf 1 28/06/12 11:40

www.doublefrog.it

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nsiemeIC 45La voce dei giovani La voce dei giovani

Solo l’amore restaL’evangelizzazione vista da noi, studenti in gita a Roma con i vicariati di Tirano e Grosio

IncontrarequalcunochecondisarmantesemplicitàtiraccontachesipuòdonareunosquarciodiParadisoachivivenegliinferidellasolitudine,dell’emarginazione,dellatossicodipendenza,

nonècertoun’esperienzadituttiigiorni.Ameèsuccesso.EroaRoma,dovehotrascorsounapartedellemievacanzediNatale,insiemeaimieiamicideivicariatidiTiranoediGrosio,quandounamattinainostridon(FrancescoeMariano)cihannoaccompagnatoaPiglio,inprovinciadiFrosinone,afarvisitaaunacasaaccoglienza,unafraletantesparseinItaliaenelmondo,fondataeguidatadaChiaraAmirante,unagiovaneromanachehafattodell’accoglienzadichihabisognodiaiuto,unostiledivita,anziloscopodellasuavita.Inquestopostohovistotantecosebelleeinteressanti,ma,so-prattutto,hopotutoascoltare la testimonianzadimolteperso-ne,giovanisoprattutto,che,grazieaChiara,hannolasciatoallespallelasofferenzaeletribolazionidiunavitadisperata,vissutamalamente,conlamortenell’animaehannoriscopertoattraversol’incontroconGesùRisorto,chevivereègioiameravigliosa.Moltidi loro,oggi,sonoafiancodiChiarae l’aiutanoarealizzare ilsuograndiosoprogettodievangelizzazione,accompagnandola,fiancoafianco,nelsuocamminoversoqueinuoviorizzontichel’amore,seascoltatoeseguito,sempredischiude.ANuoviOrizzontilaparolad’ordineèvivereilVangelo,cercareinognicosal’amorediDio,diunDioche,primaditutto,sima-nifestacomePadre,riscoprirecosasignifichiamaredavveroequantagioiariservipernoiognipiccologestod’amore.InquestacasaenellealtrecheChiarahafondato,hannotrovatoetrovanoquotidianamentepostotutti idisperatidellaterracheavevanodimenticatocosavolesserodireparolecomepaceegioiaeche,invece,proprioquihannoricevuto ildonodiscoprire laveragioia,laverapace,chesonoinGesùeinLuisoltanto.Èstatobellissimoascoltarliecoglierenelleloroparole,chesembravanounveroinnoallavita,lostuporedipoteresserelì,davantiaungruppodigiovincelliallegriefestaioli,ancheunpo’casinaria

direilvero,araccontarelalorovitaprimaedopol’incontroconChiara.Abbiamoavutolacertezzachecredesserofortementeinciòchedicevano,equestoloromessaggiodiamoreper lavita,questaloroesortazioneagoderegioiosamentedelgrandedonodelCielo,allafinecihaammutoliti,cihaaiutatoariflettere,apensare,ognuno,allanostravitapersonale.L’annoscorso,aTorino,all’ArsenaledellaPacehocantatoperlaprimavoltailGloria dal basso della terra,scrittadalfondatoredelSermig,ErnestoOlivera,canzonechemierapiaciutatantissimoecheamo,perchépromettegioiaatuttiidiseredatidelmondo,ilriaccendersidiunasperanza,lacertezzadipoterancoracredereinunavitainpienezza.Quest’annol’esperienzanellacomunitàdiChiaradinuovoindicalastradaameeaimieicompagni,ciinterpellainprimapersona,cichiededispenderciperunobiet-tivo,quelloditestimoniarelameravigliosanotiziadelVangelo,chelavitaègioiaevavissutaconamore.Credochequestosiailgrandedonochedevoaquesteesperienzedioratorioinsiemecheholafortunadiviveredaqualcheannoinsiemeaimieiamici,epensochepossaancheessereilmiopiccolosuggerimentoachi,giovanefortunatoespensieratocomeme,senteildesideriodi tendereunamano,di farsentire lasuapresenza.Perché,comedicelaParoladiDionell’InnoallacaritàdiSanPaolo“…solol’amoreresta”.

allegra Togni

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nsiemeIC 47Dall’Oratorio Dall’Oratorio

Iniziative d.o.c.

Dall’iniziodidicembreafebbraio,l’Oratorioèstatoimpegna-tonell’organizzazioneenelsupportodialcuneiniziative.Ilprimoappuntamentoèstatala“messainscena”del Pre-

sepe vivente la notte della Vigilia di Natale.Ilgruppodell’orato-riohagestitolarealizzazionedeicostumiedellescenografiesup-portatodanumerosepersonechesisonomesseadisposizioneperinecessarilavoridisartoriaediallestimentodellacapannaedellalocanda.L’iniziativahasenzadubbioriscossonotevolegradimento,sianelpubblicocheneipartecipanti,graziesoprat-tuttoallapresenzadeglianimalireali(pecore,asinelloevitello)ediunasplendida(nonèunerroreortografico)“Gesùbambino”:iltuttosottoladirezioneartisticadelnostrodonBattistachehafortementevolutochelarappresentazionenonfossemeramentescenografica,maindicativadelverosignificatodelNatale.I concerti “Christmas carols”diunbelgruppodibambinieragazzidaicinqueaisediciannisonostatiunverosuccesso;èstatal’occasioneperstareinsiemeeunireidealmentelePar-

FUORICLASSE SPAZIO COMPITI

Il15novembre2012è iniziatoaSondalounnuovodoposcuola.“Fuoriclasse2012-13”èunprogettoattuatograzieallacollaborazionetral’oratorioS.Marta,ilcentrodiaggregazionegiovanileedilcomunediSondalo.Ildoposcuolaè

rivoltoatuttiiragazzidellascuolamediaedaibambinidiquartaequintaele-mentare.Ognimartedìcisitrovaalcentrodiaggregazione,soloconiragazzidellemedie.Ilgiovedìilpuntodiincontroèl’oratorio,dove,induespazidiversisvolgonoicompitisiairagazzidellemediecheibambinidelleelementari.LeeducatriciAnnaPinieConsueloBiancottigestisconosiailmomentodeicompiticheleattivitàludico-ricreativegrazieancheallapreziosacollaborazionediungruppodiragazzivolenterosiecreatividellascuolasuperiore,giàprotagonistidell’animazioneduranteilGRESTestivo.Ilprogettoèstatoaccoltoconentusia-smo,infattisiailgruppodellemediechequellodelleelementariècompostodaunaventinadi iscritti.Unodeiprincipaliobiettivièquellodicostruire insiemeunambienteeducativonelqualesiapossibilesostenereiragazzinell’impegnoscolasticomaanchefavorirel’empatiael’integrazione.

rocchiediSondaloeMondadizza,FrontaleeLePrese…eperaugu-rareatuttiinternazionaliauguridiBuonNatale.HapartecipatoancheilnostroCoroparrocchialedegliadulti;ungraziedicuoreall’infati-cabielPiera!Nelperiodocompresotra leva-canzenatalizieeilrientroascuo-la,alcunieducatorihannoorga-nizzato,nellasededell’oratorio,un’avvincente torneodi tennis tavolo.Numerosa,probabilmenteoltreleaspettative,èstatalapartecipazio-nesianelgruppo“over”(ragazzialdisottodeiquindicianni)chenelgruppo“senior” (ragazzi con più di quindiciannieadulti).Numerosesonostate leiscrizionidigenitoriefigliche,talvolta,sisonoancheincontraticomeavversari.Iltorneosièconclusoconlaconsegnadeipremiaiprimiquattroclassificatidiognicategoriaeconunabella“pizzata”incompagniaall’oratorio.L’ultimoeventochecihavistiimpegnatièstatalapartecipazione,comegruppomascherato,allasfilata di Carnevale del10feb-braio.Ancheinquestaoccasioneabbiamoavutounconcreto

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nsiemeIC 49Dall’Oratorio Dall’Oratorio

L’AssociazioneSantaMartaèstataco-stituitanelgennaio2006;èaffiliataa“NOIAssociazione”di livellonazio-

nale,consedeaVerona,cheasuavoltasiarticolainsedidiocesane.

L’Associazionenonhafinidilucroeperse-guefinalitàdisolidarietàcivile,culturaleeso-

ciale,volteallapromozionedell’aggregazione,inparticolaredellenuovegenerazioniattraverso

l’Oratorio.Nel2012,hannoaderito,versandolaquotaassociativa,193iscrittidicui61adultie132minori.Leformepersostenerel’attivitàdell’Associazionesono:•l’adesioneallacampagnaannualedi tesseramentocon ilversamentodella

quotadieuro15pergliadultiedieuro10periminori(rivolgersi inoratorioneglioraridiapertura);

•ladevoluzionedellaquotadel5permillealmomentodelladichiarazionedeiredditiindicandosull’appositomodelloilnumerodicodicefiscale92019950143.

Laquotadel5permillecontinueràadessereutilizzatacomepergliscorsianniperl’acquistodiattrezzatureutilizzatedairagazziinoratorio.

5x1000

ABBIAMOINIZIATOLA

Raccolta di tappiTrovateipuntidiraccoltapresso•ORATORIO•ENTRATESCUOLAPRIMARIA•CASADIRIPOSO•ENTRATAASILONIDO•BIBLIOTECA•ENTRATASCUOLADELL’INFANZIA•PROLOCO

Sequalcunovolesserendersidisponibileperlacreazionedinuovipuntidiraccol-ta(magarinellefrazioni)puòcontattarel’oratoriooppureLuciaal339-7644136.GRAZIEPERL’AIUTO!!

supportoesternoperlarea-lizzazionedeicostumiedel“carro”.Iltemasceltoperlacostituzionedelgruppoèsta-taunabenevola,maisgarba-ta,parodiadialcunisantiche,peromonimiaoassonanza,potevanoessere interpretaticonsimpaticifraintendimenti.ParticolaresuccessohaavutolafiguradisanPietrointerpre-tatadalnostroinfaticabiledonBattista.NondimentichiamocidellaFesta del carnevaleconbellissimigiochipreparatida-glianimatori,bambiniinma-scheraeMiraconilkaraokeche ha riscosso successocon“Emanuele”checantavatuttelecanzoni!!!!)Infine,dal6 febbraioè ini-ziatoilcorso di chitarraperbambinieragazzituttiimer-coledìsera,dalle20:00alle21:00,insalasuorLauraacuradiIvan&Sonia.

Il gruppo oratorio

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nsiemeIC 51Le pagine

dei bambini Le pagine dei bambini

L’AgNELLo PER IL BIgLIETTo D’AuguRISEgNAPoSTo o PoRTABIgLIETTI, ECCo uN uSo ALTERNATIVo DEI CoTToN FIoC.

Procuriamoci:cottonfioc,duemolletteperilbucato,unpezzodicartoncino,forbici,colla,una penna, cordoncinoperdecorare.

Ritagliate una sagomamoltosemplicea formadiagnellocheabbia latestaeilcorpo.

Tagliate ilgamboaicot-tonfioc.

Stendete la colla sullapecorae incominciateadisporre icottonfioc in-torno alla sagoma, unoaccantoall’altro.

Continuateconilsecon-dogirocoprendoigambiblu.

Continuate finché avre-tericopertotutto ilman-to. Infine,aggiungete leorecchieelapettinatura.

Quando la colla è benasciutta,incollatesulre-troduemolletteinmododaottenere legambeecontemporaneamenteinfilarci ilvostrobigliettod’auguripasquali.Perchénonusarloanchecomesegnapostosulla tavolapasquale?

BuoNDIVERTIMENTo!

Lavoretti pasquali

amminoinnsiemeIC52 Anagrafe

Anagrafedal 1 novembre 2012 al 28 febbraio 2013

MondadIzza BAttESIMI Caranzi Beatrice 13 gennaio 2013DEfuntI Togni Giovanni Domenico 23 gennaio 2013

Sondalo

BAttESIMI

Dall’Armi Marco 9 dicembre 2012Togni Yosuè 9 dicembre 2012Zubiani Samanta 13 gennaio 2013Zubiani Christopher 13 gennaio 2013

DEfuntI

Gambarri Adriana 10 novembre 2012Capitani Clorinda 11 novembre 2012Garavatti Luigi Carlo 15 novembre 2012Merlini Dario 15 novembre 2012Capitani Caterina Maria 14 dicembre 2012Puddu Antonio 17 dicembre 2012Cappelletti Salvatore 22 dicembre 2012Camozzi Vittorio 19 dicembre 2012Castelli Mario Tarcisio 16 gennaio 2013Cenini Bruno Mario 31 gennaio 2013Gelmini Luigi 4 febbraio 2013Capitani Elda Giovanna 9 febbraio 2013Doddi Antonietta 10 febbraio 2013Rinaldi Gaetana 10 febbraio 2013Cossi Liliana 12 febbraio 2013Zappa Domenica Virginia 14 febbraio 2013Merlini Pierluigi 20 febbraio 2013Muscetti Martino 22 febbraio 2013Ricetti Clementina 25 febbraio 2013Menini Virgilio 28 febbraio 2013

ORARIO SANTE MESSE Giorni Ore

SOnDALO

san francesco

lunedì, mercoledì e venerdì 8:00martedì, giovedì 18:00 sabato prefestiva 18:00 domenica e solennità 8:00 - 10:00 - 18:00

Casa di Riposo “Bellavista” sabato prefestiva 16:30

Ospedale “Morelli”feriale e sabato prefestiva 17:00domenica e solennità 9:30 -17:00

MOnDADIZZAmercoledì 17:00domenica e solennità 9:30