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1 Seg: Tel.: 0983/511085; Fax 51110; Pres: Tel.0983/515842 Prot. n. Rossano 15.05.2016 DOCUMENTO CONSIGLIO DI CLASSE “15 Maggio 2016” 5° AI INDIRIZZO Informatica e Telecomunicazione ARTICOLAZIONE Informatica Istituto di Istruzione Superiore ITI - ITA - IPA “ E. Majorana” Via Nestore Mazzei - 87067 Rossano [email protected] [email protected] ; C.F.: 87002040787 Iti Ita I p a IIS E.Majorana Sez.C a r c.

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Seg: Tel.:

0983/511085; Fax 51110; Pres: Tel.0983/515842

Prot. n. Rossano 15.05.2016

DOCUMENTO CONSIGLIO DI CLASSE“15 Maggio 2016”

5° AI

INDIRIZZO Informatica e TelecomunicazioneARTICOLAZIONE Informatica

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Dott. Prof. Pina De Martino)

Istituto di Istruzione Superiore

ITI - ITA - IPA “ E. Majorana”Via Nestore Mazzei - 87067 Rossano

[email protected] [email protected] ; C.F.: 87002040787

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c.

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I DOCENTI del Consiglio di Classe:

N°Ord.

COGNOME e NOME DISCIPLINA FIRMA

1 CAPRISTO RITA RELIGIONE CATTOLICA

2 GRISPO FRANCESCA LINGUA E LETTER. ITALIANA - STORIA

3 MARCHIANO’ LOREDANA LINGUA INGLESE

4 FAZIO LINDA MARIA ELENA MATEMATICA

5 MEDAGLIA GIORGIO INFORMATICA

6 LONGO ALDO TECN. e PROG. di SIST. INF. e di TELEC.

7 D’AMBROSIO MICHELANGELO E.

GESTIONE PROG., ORGAN. di IMPRESA

8 D’AMBROSIO MICHELANGELO E.

SISTEMI e RETI

9 MONTALTO PATRIZIA SCIENZE MOTORIE

10 SALERNO ISABELLA (Sostituisce Giannini Giuseppe)

LAB. GESTIONE

11 LICASTRO RAIMONDO LAB. SIST. E RETI

12 SANTORO FRANCESCO LAB. INFORMATICA E T.P.S.I.T.

13 BONOFIGLIO FABIO SOSTEGNO

COORDINATORE DI CLASSE: LONGO ALDO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO( Dott. Prof. Pina De Martino)

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INDICE

1. Presentazione dell’Istituto

2. Finalità del Corso

3. Presentazione della Classe3.1 Presentazione della classe per Disciplina

3. Continuità didattica dei docenti del consiglio di classe

4. Area Umanistica (Religione – Italiano – Storia ed Educazione Civica – Inglese –

Scienze Motorie e Sportive)5.1 Obiettivi Comuni dell’Area

5.2 Obiettivi e Programmi delle Singole Discipline

5. Area Scientifica Tecnologica (Matematica –Informatica - Sistemi e Reti -

Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni -

Gestione Progetto, Organizzazione di Impresa)6.1 Obiettivi Comuni dell’Area

6.2 Obiettivi e Programmi delle Singole Discipline

6. Attività Curriculari

7. Attività Extra-Curriculari

8. Metodologie

9. Attrezzature e/o Strumenti

10. Spazi

11. Tempi

12. Criteri di Valutazione

13. Strumenti di Valutazione

Allegato A – Griglie di Valutazione

a.1 Griglia di valutazione della prima Prova (prova di Italiano)

a.2 Griglia di valutazione della seconda Prova (prova di Informatica)

a.3 Griglia di valutazione prova orale

Allegato B – Esempi di Terza Prova Scritta e Relative Griglie

b.1 I simulazione II simulazione

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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

Obiettivi e finalità educativi e formativi

L’Istituto persegue finalità educative e formative costruendo una scuola: Efficace: che raggiunga gli obiettivi prefissati, didattici ed organizzativi; Efficiente: che utilizzi le risorse nel modo migliore; Educativa : che consideri al centro la persona nella sua interezza; Euristica : che cerchi le migliori soluzioni e strumenti, nel confronto e nello studio; Equa : che offra uguali opportunità a tutti , di ogni condizione sociale, razza e

religione e condizioni psico-fisiche; Europea : che sia aperta a dimensioni sopranazionali, per il titolo di studio e per gli

ideali.

Gli obiettivi educativi si rivolgono quindi non solo ad aspetti professionali, ma a tutta la persona, così descritta in un modello olistico (=completo) della persona, con tutti gli aspetti educativi e motivazionali - relazionali:

4° livello Spirituale o simbolico 3° livello Professionale Sociale 2° livello Razionale Affettivo 1° livello Fisico o Biologico

La scuola certamente deve:

1. affrontare con scientificità e razionalità ogni problematica connessa con l’insegnamento, fornendo gli strumenti necessari per analizzare la realtà nella quale deve inserirsi con professionalità qualificata.

2. utilizzare metodi relazionali, all’interno del gruppo classe e nell’interscambio personale, regolarmente e consapevolmente, prefiggendosi obiettivi educativi rivolti alla persona intera, tenendo conto di tutti gli aspetti elencati, attraverso documenti di programmazione didattica ed educativa.

In tale contesto, l’insegnante, pur non sottovalutando la parte razionale o professionale dello studente, deve tener conto dell’intera personalità dello stesso come persona, atteso che esso:

non impara, se sta male, non rende, se ha problemi affettivi e relazionali, o non si trova bene nella classe; entra in conflittualità, se si sottovalutano i suoi ideali e le sue convinzioni

profonde, individuali o di famiglia e di gruppo.

L’Offerta formativa strutturata : tre utenti e tre offerteL’Istituto, in considerazione della sua complessità e della variegata situazione dei suoi utenti, attesta la sua offerta formativa su tre livelli:

1° Livello : offerta riferita a studenti e famiglie;2° Livello : offerta riferita ad operatori e personale interno;3° Livello : offerta riferita al Territorio, Aziende ed Enti.

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Al primo livello si configurano le offerte formative proposte a studenti e famiglie, destinando loro corsi scolastici organizzati, risorse adeguate ed attività integrative , finalizzati ad un’educazione integrale;Al secondo livello si configurano servizi offerti al personale ed alla sua professionalità, in termini di risorse, metodologie e organizzazione;Al terzo livello si configurano le offerte (“studenti formati”) ad aziende, enti locali, altre scuole, associazioni, mondo del lavoro, territorio in generale.

In considerazione di tali livelli di offerta formativa, il P.T.O.F. si articola sui seguenti sei punti:1. La scuola e la realtà territoriale;2. Le risorse e gli aspetti organizzativi;3. Offerta formativa curriculare;4. Scelte Educative e didattiche;5. Regolamenti dell’istituto;6. Autovalutazione e dimensione del PTOF.

Il documento completo del Piano dell’offerta formativa è disponibile sul sito della scuola all’indirizzo http://www.itisrossano.it/

FINALITÀ DEL CORSO

L’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” ha lo scopo di far acquisire allo studente, al termine

del percorso quinquennale, specifiche competenze nell’ambito del ciclo di vita del prodotto

software e dell’infrastruttura di telecomunicazione, declinate in termini di capacità di ideare,

progettare, produrre e inserire nel mercato componenti e servizi di settore. La preparazione dello

studente è integrata da competenze trasversali che gli consentono di leggere le problematiche

dell’intera filiera.

Dall’analisi delle richieste delle aziende di settore sono emerse specifiche esigenze di formazione di

tipo umanistico, matematico e statistico; scientifico-tecnologico; progettuale e gestionale per

rispondere in modo innovativo alle richieste del mercato e per contribuire allo sviluppo di un alto

livello culturale a sostegno di capacità ideativo–creative.

Nell’articolazione “Informatica” si acquisiscono competenze che caratterizzano il profilo

professionale in relazione ai processi, ai prodotti, ai servizi con particolare riferimento agli aspetti

innovativi e alla ricerca applicata, per la realizzazione di soluzioni informatiche a sostegno delle

aziende che operano in un mercato interno e internazionale sempre più competitivo. Il profilo

1

professionale dell’indirizzo consente l’inserimento nei processi aziendali, in precisi ruoli funzionali

coerenti con gli obiettivi dell’impresa.

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Alunni

Pr Cognome Nome1. AVENA AGUSTIN ROSARIO

2. COLUCCI ENRICO

3. CRUCELI CATALDO

4. ELOQUENTE VIRGINIA AN.

5. GOLLUSCIO FIORE

6. GRAZIANO PASQUALE

7. GRAZIANO SIMONE

8. IONFRIDA LUIGI

9. LA SALA SIMONA

10. LICCIARDI DOMENICO

11. MAZZIOTTI LUIGI

12. RUSSO LEONARDO

13. SCINO FEDERICA

14. TORCHIA FRANCESCO

La classe quinta A I è costituita da 14 alunni (11 ragazzi e 3 ragazze) provenienti dallo stesso

percorso di studi del triennio.

Nella classe è presente un alunno diversamente abile, che segue una programmazione di classe

paritaria riconducibile agli obiettivi minimi dei programmi ministeriali (art. 15 comma 3 O.M. n. 90

del 21 maggio 2001) ed è seguito dal Prof. F.Bonofiglio.

La maggior parte proviene da paesi limitrofi ed è sottoposta al disagio del pendolarismo.

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Sotto l’aspetto disciplinare/comportamentale gli alunni hanno mantenuto un comportamento

corretto, evidenziando capacità di socializzazione, di vivere ed interagire nel gruppo.

Tutti hanno maturato il senso della responsabilità, dell’autocontrollo, della cooperazione e del

rispetto degli altri. Sotto l’aspetto del rendimento didattico, la classe si è molto diversificata

nell’impegno e nel profitto.

Solo un alunno, con livelli di apprendimento mediamente buoni, ha dimostrato un impegno

costantee consapevole, ben organizzato ed ha raggiunto ottimi risultati; pochi altri hanno sviluppato

un percorso di apprendimento lineare durante tutto il triennio di studi ed hanno raggiunto discreti

risultati in quasi tutte le discipline; la maggior parte, pur evidenziando difficoltà, retaggio delle

lacune accumulate nei precedenti anni scolastici, si è impegnata raggiungendo livelli di

preparazione mediamente sufficienti, anche se qualcuno mostra ancora qualche difficoltà

nell’operatività, ma riesce a gestire, opportunamente guidato, gli elementi fondanti delle varie

discipline.

Questi risultati si possono considerare in relazione al diverso impegno individuale evidenziato, alla

partecipazione al dialogo educativo, alle lacune pregresse, soprattutto di quegli studenti che hanno

manifestato difficoltà in alcune discipline nel corso di tutto il triennio e alle diverse capacità di

sintesi cognitiva e di elaborazione.

Per quel che concerne gli obiettivi trasversali e quelli dell’ UDA (Unità di apprendimento), gli

allievi, pur con differenze sensibili, hanno sviluppato l’attitudine ad affrontare problemi in termini

sistemici ed a produrre documentazione di carattere tecnico-scientifico.

Per quanto riguarda la continuità didattica bisogna evidenziare che nel corso dei tre anni e,

soprattutto, nell’ultimo anno scolastico (come da tabella allegata ) sono cambiati i docenti per

motivazioni varie (distribuzione delle ore sulle classi, trasferimento, perdite di ore ecc.).

Questo non ha sicuramente agevolato la classe che ha dovuto ogni anno adattarsi a nuove

metodologie d’insegnamento.

Nello svolgimento dei programmi, i docenti hanno utilizzato gli strumenti messi a disposizione

dalla scuola e hanno cercato il dialogo con gli allievi, coinvolgendoli nelle attività e stimolando la

loro partecipazione.

A tutti sono stati forniti gli strumenti per affrontare i nuovi e più difficili impegni derivanti

dall’inserimento nel mondo del lavoro o dal prosieguo degli studi.

Durante l’anno scolastico sono state somministrate due simulazioni della terza prova che hanno

garantito una sufficiente informativa sull’esame.

Per quanto riguarda la seconda prova sono stateelaborate e discussesia la simulazione inviata dal

ministero che alcune prove degli anni precedenti.

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Per quanto riguarda la prima prova sono state somministrate le varie tipologie di prove di esami di

stato degli anni precedenti.

Sezione 1.03.01 Presentazione della classe per disciplina

Materia:ATTIVITÀ DI SOSTEGNO

All’interno della classe è presenteun alunno diversamente abile, che segue una programmazione di

classe paritaria riconducibile agli obiettivi minimi dei programmi ministeriali (art. 15 comma 3

O.M. n. 90 del 21 maggio 2001) ed è seguito dal Prof. Fabio Bonofiglio.

L’insegnante di sostegno è per legge “contitolare” della classe in cui opera e partecipa alla

programmazione educativo-didattica e alla elaborazione delle attività di competenza del Consiglio

di classe e del Collegio dei docenti.Egli è pertanto un insegnante della classe che ha la possibilità di

approntare, grazie alla sua specializzazione, risposte più adeguate alle necessità di ogni singolo

alunno della classe.In particolare, per quanto riguarda gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

(C.M. n. 8 del 06/03/2013), egli opera la messa in atto di strategie ben delineate, di stimoli, di

interventi, resi operativi in curricoli integrati e si configura pertanto, come una risorsa professionale

assegnata alla classe.

Il docente di sostegno, nel caso specifico, nel corso dell’anno, per quanto riguarda l’alunno

diversamente abile che segue la programmazione di classe, ha operato attraverso la semplificazione

e l’adattamento dei contenuti, attraverso l’elaborazione di schemi e mappe concettuali, attraverso

l’utilizzo di strumenti compensativi come la calcolatrice, l’utilizzo del Pc e di internet.

Il docente di sostegno, ha inoltre operato e collaborato con tutti gli altri docenti, partecipando a tutte

le attività in cui era prevista la sua presenzae favorendo un clima sereno.

Il Consiglio di classe, considerato il percorso educativo-didattico svolto durante l’anno, ritiene opportuno che il docente di sostegno prof. Bonofiglio Fabio sia presente durante gli Esami di Stato per assistenza e supporto al ragazzo diversamente abile.

Materia:RELIGIONE

La classe è composta da 14 alunni e tutti si avvalgono dell' insegnamento della religione cattolica.

Nel corso dell'anno, la classe ha evidenziato un atteggiamento serio e propositivo verso le tematiche

etiche-religiose proposte.

Certamente questo ha comportato una significativa crescita sul piano culturale in un gruppo di

alunni, che ha dimostrato di saper rielaborare i concetti e di raggiungere risultati apprezzabili,

animando lo svolgimento delle lezioni con interventi e apporti personali.Ad un'ampia parte della

1

classe va riconosciuto un impegno e una partecipazione seria e costante, anche se non

contrassegnata da particolari contributi individuali.

Infine un gruppo più ristretto di alunni ha acquisito un livello di semplice sufficienza legata in

qualche caso a modesta capacità rielaborativa e ad una certa passività nella partecipazione alle

lezioni.

Materia:LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Buona parte della classe, sin dall’inizio dell’anno scolastico, ha fatto registrare frequenti assenze,

discontinuità nello studio, limitate capacità di sintesi. Il processo didattico è stato orientato, in un

primo momento, verso il superamento di questi problemi. Si è cercato di far portare il libro,

evidenziare i concetti portanti, abituarli a piccole sintesi, interrogare quotidianamente. Dopo questo

primo periodo, si è passati allo studio di alcuni autori e di alcuni generi letterari. Al fine di

promuovere la maturazione dei ragazzi sotto il profilo culturale, morale e sociale, sono state

effettuate opportune sollecitazioni. Tutti sono stati stimolati a leggere, ad essere attenti alle

spiegazioni, ad intervenire nelle discussioni.

MetodologiaLezione frontale, lettura diretta del testo ed analisi testuale, lezione partecipata e

dialogata, dibattiti e discussioni per favorire lo sviluppo ed il potenziamento delle abilità

espressive , di riflessione ed il confronto tra diverse opinioni , recupero.

Prove di verificaLa verifica si è realizzata attraverso il controllo quotidiano con interrogazioni,

discussioni , libere conversazioni. Attraverso esercitazioni scritte riguardanti varie tipologie (tema-

saggio breve- analisi del testo-articolo di giornale) si è cercato di sviluppare nei discenti la capacità

di sintesi e colmare alcune lacune di base.

ValutazioneNella valutazione complessiva ,oltre che degli obiettivi raggiunti, si è tenuto conto della

situazione di partenza di ogni singolo alunno e dei progressi evidenziati in relazione alle capacità

di approfondimento e di autonomia , dell’impegno profuso nello studio, della partecipazione al

dialogo educativo e ad ogni attività proposta .

Materia:STORIA

Attraverso i percorsi modulari si è cercato di far conoscere agli alunni i periodi storici, con le

proprie strutture sociali, le istituzioni politiche e le situazioni economiche.

Gli eventi storici sono stati presentati non in senso storicistico, ma come evoluzione civile e

culturale dell’umanità attraverso i secoli. Alcuni argomenti importanti sono stati oggetto di

1

dibattito, di discussione e di approfondimento. Quasi tutti gli allievi hanno evidenziato un certo

interesse per la disciplina e la partecipazione alle attività svolte in classe è stata positiva.

MetodologiaLezione frontale, lettura diretta del testo e schematizzazione degli argomenti, lettura

di immagini, lezione partecipata e dialogata, proiezioni di documentari, recupero in itinere.

VerificaLa verifica è stata realizzata attraverso il controllo quotidiano con interrogazioni,

discussioni, libere conversazioni.

Valutazione Nella valutazione complessiva ,oltre che degli obiettivi raggiunti, si è tenuto conto

della situazione di partenza di ogni singolo alunno e dei progressi evidenziati in relazione alle

capacità di approfondimento e di autonomia, dell’impegno profuso nello studio, della

partecipazione al dialogo educativo e ad ogni attività proposta.

Materia:INGLESE

Nella classe vi è un ristretto gruppo di allievi che è stato corretto ed attento e interessato alla

disciplina e un gruppo di allievi più vivaci e spesso disattenti. Per quanto riguarda il profitto nella

classe si sono delineati tre gruppi. Un gruppo più esiguo presenta una preparazione buona. Un altro

gruppo evidenzia una preparazione sufficiente e infine vi è un gruppo che evidenzia una

preparazione alquanto lacunosa. Nella classe c’è un alunno diversamente abile che ha seguito una

programmazione semplificata e si è bene inserito nel gruppo classe.

Materia:SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Il gruppo classe ha conseguito gli obiettivi prefissati. In particolare nell’arco dell’anno sono stati

curati i giochi di squadra competitivi per il rafforzamento del carattere, il rispetto per le regole di

gioco, della palestra, della classe, dell’Istituto per il miglioramento e l’apprendimento delle norme

di civile convivenza. Anche i metodi didattici sono quelli ipotizzati nella programmazione di classe

dando ampio spazio all’autonomia nell’organizzazione dei giochi di squadra e nel rispetto delle

regole, compiendo compiti di giuria e di arbitraggio agli alunni stessi.

Materia:MATEMATICA

La classe è formata da alunni che presentano tipologie diverse di capacità d’apprendimento,

interesse, partecipazione e motivazione allo studio.Solo un alunno si è applicato con

costanza,dimostrando buone capacità.

1

Si evidenzia un piccolo gruppo che ha dimostratoun impegno abbastanza costante e un metodo di

lavoro sufficientemente adeguato e che nel corso dell’anno scolastico ha dato qualche risultato ed

uno più ampio che, pur sollecitato all’impegno di studio,ha mostrato difficoltà applicative .

Sotto il profilo comportamentale la classe, nel complesso, ha evidenziato un atteggiamento corretto.

Sul piano della socializzazione la classe si mostra compatta e ben integrata.Gli obiettivi cognitivi, in

ordine anche alle competenze e capacità, sono stati conseguiti mediamente a un livello sufficiente.

Metodologia:Lezione frontale, lezione partecipata, lezione multimediale, didattica laboratoriale,

problemsolving,esercizi guidati, tutoring, approccio comportamentista.

Verifica: Prove scritte di diversa tipologia, verifiche orali,prove strutturate e semi-strutturate,

osservazione ‘dialogica’ (domande e risposte dal banco).

Valutazione: Nella valutazione complessiva si è tenuto conto del metodo di studio, della

partecipazione, dell’impegno,della progressione rispetto ai livelli di partenza;del profitto, valutato

sulla base degli obiettivi cognitivi raggiunti dallo studente, e cioè le conoscenze evidenziate, le

competenze acquisite e le abilità dimostrate;della crescita umana, culturale e professionale della

persona nella sua interezza.

Materia:SISTEMI E RETI

La classe si compone di alunni provenienti dallo stesso percorso di studi anche se alcuni di loro

hanno avuto, negli anni precedenti battute d’arresto, specialmente nella classe terza. Uno degli

alunni, diversamente abile, segue un percorso paritario con obiettivi minimi. L’approccio alla

disciplina, che quest’anno, è materia di seconda prova scritta d’Esame di Stato ha coinvolto

positivamente gli alunni che tuttavia, mancando di un sufficiente impegno pomeridiano sono riusciti

a raggiungere livelli formativi appena sufficienti. Solo alcuni di loro, più assidui, hanno raggiunto

un livello di conoscenza della materia ottimo. L’interesse è stato spontaneo, talvolta motivato e

adeguato solo per alcuni, superficiale o inadeguato per molti e non ha permesso l’ampliamento

degli argomenti trattati.

Metodologia: Lezione frontale, lezione partecipata, lezione multimediale, didattica laboratoriale,

problem-solving, esercizi guidati.

Verifica: Prove scritte di diversa tipologia, verifiche orali, prove strutturate e semi-strutturate,

osservazione ‘dialogica’.

Valutazione: Nella valutazione complessiva si è tenuto conto del metodo di studio, della

partecipazione, dell’ impegno, della progressione rispetto ai livelli di partenza; del profitto, valutato

sulla base degli obiettivi cognitivi raggiunti dallo studente, e cioè le conoscenze evidenziate, le

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competenze acquisite e le abilità dimostrate; della crescita umana, culturale e professionale della

persona nella sua interezza.

Materia:GESTIONE, PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA

Nell’ambito del corso di Gestione, Progetto e Progettazione d’Impresa gli alunni hanno avuto la

possibilità di acquisire i concetti di base di economia e microeconomia in modo da affrontare, con

le giuste conoscenze e competenze l’organizzazione aziendale, il progetto e la progettazione nella

vita aziendale. Le conoscenze di base sono state integrate con una cospicua attività laboratoriale e

l’utilizzo di software specifici per la pianificazione e l’audit dei progetti. La classe ha manifestato

interesse per i contenuti svolti, ed in generale hanno raggiunto una preparazione apprezzabile,

dimostrando vivo impegno sia nelle attività laboratoriale che teoriche e acquisendo, così, anche un

linguaggio tecnico. Solo alcuni, tuttavia, hanno ottenuto risultati ottimi, grazie ad impegno e studio

sempre costante e approfondito. Il resto della classe, solo grazie alle continue sollecitazioni da parte

dell’insegnante, sono riusciti a raggiungere un livello di preparazione sufficiente.

Metodologia: Lezione frontale, lezione partecipata, lezione multimediale, didattica laboratoriale,

problem-solving, esercizi guidati.

Verifica: Prove scritte di diversa tipologia, verifiche orali, prove strutturate e semi-strutturate,

osservazione ‘dialogica’.

Valutazione:Nella valutazione complessiva si è tenuto conto del metodo di studio, della

partecipazione, dell’ impegno, della progressione rispetto ai livelli di partenza; del profitto, valutato

sulla base degli obiettivi cognitivi raggiunti dallo studente, e cioè le conoscenze evidenziate, le

competenze acquisite e le abilità dimostrate; della crescita umana, culturale e professionale della

persona nella sua interezza.

Materia: INFORMATICAPer quanto riguarda la disciplina informatica gli alunni hanno avuto la possibilità di sviluppare le

loro capacità intellettuali. Infatti, hanno acquisito le tecniche di analisi, progettazione e

realizzazione di un database, e le tecniche di progettazione e sviluppo di pagine web dinamiche

integrate con basi di dati, utilizzando un linguaggio lato server e il linguaggio per le basi di dati. La

classe ha dimostrato interesse per le argomentazioni svolte, ma solo pochi alunni hanno raggiunto

livelli apprezzabili, dimostrando un vivo interesse specialmente nelle attività di laboratorio. Altri

alunni hanno raggiunto livelli di apprendimento quasi buoni, altri allievi si sono impegnati

1

raggiungendo livelli di preparazione mediamente sufficienti; infine, un gruppo di allievi, si attesta

su livelli appena accettabili.

Materia:TECNOLOGIA E PROGETTAZIONE DI SISTEMIINFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI

Nell’ambito del corso di Tecnologie e Progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni

gli alunni hanno avuto la possibilità di acquisire le conoscenze e le competenze per la realizzazione

di applicazioni server side mediante l’utilizzo delle tecnologie correlate al linguaggio di

programmazione JAVA. Inoltre l’approfondimento delle problematiche legate ai sistemi distribuiti

e al modello client server ha completato il profilo degli alunni. Per quanto riguarda il profitto nella

classe si sono delineati tre gruppi. Il gruppo classe mediamente si è dimostrato sufficientemente

interessato alle problematiche affrontate. Un alunno ha dimostrato un vivo interesse sia nelle

attività di laboratorio che durante le lezioni teoriche.

CONTINUITÀ DIDATTICA DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

N°Ord Disciplina Docenti nel triennio

III IV V 1 Religione Cattolica Capristo Rita Capristo Rita Capristo Rita 2 Lingua e Lett. Italiana Grispo Francesca Grispo Francesca Grispo Francesca

3 Storia Grispo Francesca Grispo Francesca Grispo Francesca

3 Lingua Inglese Marchianò Loredana Marchianò Loredana

Marchianò Loredana

4 Matematica Gencarelli Giovanni Gencarelli Giovanni

Fazio Linda Maria Elena

5 Informatica Pontieri Teresa Pontieri Teresa Medaglia Giorgio 6 Tecn. e Prog. di Sist. Inf.

e di TelecomunicazioneRende Francesco Rende Francesco Longo Aldo

7 Gestione Progetto, Organizz. di Impresa

D’ambrosio Michelangelo E.

8 Sistemi e Reti Rende Francesco Rende Francesco D’ambrosio Michelangelo E.

9 Telecomunicazione Gagliardi Pasquale Gagliardi Pasquale9 Scienze Motorie Grande Gianpaolo Grande Gianpaolo Montalto Patrizia10 Lab. Gestione Salerno Isabella

(Sostituisce Giannini Giuseppe)

11 Lab. Sist. e Reti Licastro Raimondo LicastroRaimondo Licastro Raimondo12 Lab. Informat. e TPSIT Cozza Ivan Cozza Ivan Santoro Francesco

1

Lab. Telecomunicazione Sposato Giuseppe Sposato Giuseppe13 Sostegno Naccarato Renata PatitucciFrancesco Bonofiglio Fabio

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AREA UMANISTICA (Italiano – Storia ed Educazione Civica – Inglese – Scienze Motorie e Fisiche – Religione)

Sezione 1.05.01 Obiettivi Comuni dell’Areaa) Conoscenza diretta dei testi scritti di vario genere (letterario – storico – informativo);

b) Competenza nell’uso del mezzo linguistico (nella ricezione e nella produzione) in relazione alle

diverse situazioni di comunicazione;

c) Capacità di analizzare testi appartenenti a tipologie diverse;

d) Padronanza del sé corporeo ed educazione alla conoscenza ed al rispetto delle regole.

Sezione 1.05.02 Obiettivi e Programmi delle Singole Discipline

Materia: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Docente:Prof.ssa Francesca Grispo

La programmazione di italiano e storia ha seguito delle indicazioni di fondo: attuare il parallelismo fra autori

e contesto storico di riferimento; privilegiare la lettura dei testi; sapere cogliere, in un contesto storico

determinato, quelle caratteristiche di contemporaneità perenne che rendono un fatto e il suo contesto ancora

significativo qui ed ora; capire il contenuto di un fatto storico, personalizzandolo ed attualizzandolo. Per

quanto riguarda italiano sono stati scelti autori e selezionati brani antologici in funzione sia della loro

importanza nell’ambito della storia della letteratura, sia per il tipo di coinvolgimento che possono suscitare

negli studenti; è stata privilegiata la lettura diretta del testo e l’analisi testuale per far raggiungere ai discenti

le competenze necessarie alla decodificazione e comprensione del testo.

Obiettivi della Disciplina:

a) Condurre una lettura diretta del testo e di interpretarlo nel suo significato globale;

b) Collocare il testo in un determinato contesto storico;

c) Mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e la propria sensibilità;

d) Sviluppare le proprie argomentazioni in modo corretto, pertinente e coerente;

e) Produrre testi scritti secondo regolamento ministeriale.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONTENUTI

Gli alunni sono in grado di: Cogliere le connessioni tra

l’atmosfera culturale dell’epoca e la produzione letteraria

Individuare le caratteristiche delle

MODULO N. 1: FINE OTTOCENTOLe coordinate storiche e culturali e di fine Ottocento.

L’età del Realismo.

1

principali correnti poetiche dell’epoca

Illustrare gli autori e le opere più rappresentative del Naturalismo,del Verismo e del Decadentismo

Identificare le tematiche sviluppate dall’autore

Analizzare i testi

Naturalismo e Verismo.

Il romanzo verista.

Giovanni Verga: la vita, il pensiero, la poetica, le opere.

La Scapigliatura.

Gli alunni sono in grado di: Individuare i diversi indirizzi della

lirica tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale

Illustrare gli avvenimenti della biografia degli autori,le più importanti opere e i fondamenti filosofici ed estetici del pensiero e della poetica

Identificare le tematiche sviluppate dagli autori

Analizzare i testi poetici e in prosa

MODULO N.2 IL DECADENTISMO

Il Decadentismo: caratteri generali, significato moderno del termine, la poetica, i temi.

Il romanzo decadente.

Gabriele D’ Annunzio: la vita, il pensiero, la poetica, le opere.

G. Pascoli: la vita, il pensiero, la poetica, le opere.

Gli alunni sono in grado di: Illustrare l’evoluzione del romanzo

tra Ottocento e Novecento Illustrare gli avvenimenti della

biografia di Pirandello, le sue più importanti opere e i fondamenti filosofici ed estetici del suo pensiero e della sua poetica

Contestualizzare storicamente l’autore e le sue opere.

MODULO N. 3 IL PRIMO NOVECENTO

Le coordinate storiche e culturali del Novecento.

Luigi Pirandello: la vita, il pensiero,la poetica, le opere.

Italo Svevo: la vita, il pensiero, la poetica, le opere.

Gli alunni sono in grado di: Illustrare le caratteristiche essenziali

della lirica italiana nel periodo tra le due guerre Illustrare gli elementi che caratterizzano

la poetica dell’Ermetismo Individuare i maggiori autori e le loro

opere Ricavare da testi le idee e i principi di

poetica dei vari autori Contestualizzare un autore e un testo

MODULO N.4 TRA LE DUE GUERRELe coordinate storiche e culturali del secondo Novecento.

L’Ermetismo: denominazione e limiti cronologici.

G. Ungaretti: la vita, il pensiero, la poetica, le raccolte poetiche.

S. Quasimodo: la vita, la fase ermetica.

E. Montale:la vita, il pensiero, la poetica, le raccolte poetiche.

Gli alunni sono in grado di: Illustrare le caratteristiche

contenutistiche e formali della narrativa neorealista

Conoscere la trama e la struttura dell’opera di Levi

Contestualizzare storicamente e

MODULO N. 5 IL ROMANZO ITALIANO DEL SECONDO NOVECENTOIl Neorealismo e gli autori più rappresentativi.

P. Levi: Se questo è un uomo.

1

culturalmente gli autori e le opere Elsa Morante: La deportazione degli Ebrei romani.

Gli alunni sono in grado di: Illustrare la struttura e il contenuto della

cantica attraverso la lettura e l’analisi di alcuni canti

Comprendere ed analizzare i testi presi in esame

Contestualizzare storicamente l’opera

MODULO N. 6 LA DIVINA COMMEDIA: IL PARADISO

Struttura del Paradiso

Lettura e analisi testuale dei canti I, III,VI.

BRANI ANTOLOGICI

Giovanni Verga

da “Vita dei campi”: “ Rosso Malpelo”da “ Novelle rusticane: ” La roba”da “Mastro don Gesualdo”: “ La morte di Mastro don Gesualdo”da” I Malavoglia”:” La famiglia Toscano e la partenza di ‘Ntoni ““ L’addio di ‘Ntoni”

Gabriele D’Annunzioda “Alcyone”: “La sera fiesolana” “La pioggia nel pineto”

Giovanni Pascoli

da” Myricae”: “ Lavandare” ” X Agosto “da”CantidiCastelvecchio”:“ Il gelsomino notturno”da”Il Fanciullino”: ” E’ dentro di noi un fanciullino”

Luigi Pirandello

da” L’Umorismo”: “Il sentimento del contrario”da“Novelle per un anno”: “La patente” “Il treno ha fischiato”da” Il fu Mattia Pascal”: “ La nascita di Adriano Meis”da”Uno, nessuno e centomila”: “ Un piccolo difetto” “

Giuseppe Ungaretti da” L’Allegria”: “Veglia”:“ Fratelli” “ Mattina “ “Soldati” “I fiumi”

Salvatore Quasimodo Da “Acque e terre”: “Ed è subito sera”Da “Giorno dopo giorno”: “Alle fronde dei salici”

Eugenio Montale da”Ossi di seppia”: “ Meriggiare pallido e assorto” “ Spesso il male di vivere ho incontrato”

Elsa Morante da “La Storia”: “ La deportazione degli Ebrei”

PrimoLevi Da “Se questo è un uomo “: “ L’ arrivo nei Lager”

Dante Paradiso:Canti I- III –VI (sintesi)

Materia: STORIADocente: Prof.ssa Francesca Grispo

Obiettivi della Disciplina

a) periodizzare i diversi fenomeni storici;

b) relazionare sui principali eventi storici del ’900;

c) Utilizzare il linguaggio specifico;

1

d) Individuare, nello svolgimento dei fatti, i protagonisti, gli eventi, le dinamiche sociali ed

economiche.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONTENUTI

Gli alunni sono in grado di: Definire le caratteristiche della politica

giolittiana Illustrare le diverse fasi e l’esito della guerra in

Europa Analizzare il nuovo assetto geo-politico

dell’Europa post-bellica e i suoi problemi Analizzare i motivi del crollo del regime zarista e

la dinamica storica della rivoluzione Esporre in forma chiara e corretta fatti e

problemi Effettuare collegamenti tra le diverse situazioni

storiche Analizzare la situazione economica, politica e

sociale dell’Italia nel dopoguerra

MODULO N. ° 1: LA GRANDE GUERRA

L’età giolittiana

La prima guerra mondiale: lo scoppio

del conflitto e l’intervento italiano;

lo svolgimento e la vittoria

dell’Intesa.

La Rivoluzione Russa

La crisi del dopoguerra

Gli alunni sono in grado di: Definire i caratteri di un regime totalitario Delineare le caratteristiche della politica

economica e sociale del fascismo Delineare le condizioni che favorirono l’ascesa

del nazismo e le caratteristiche di tale regime Illustrare i caratteri dello stalinismo Rilevare affinità e differenze tra le tre forme di

totalitarismo studiate.

MODULO N.°2:L’ETA’ DEI TOTALITARISMI

Il fascismo al potere L’ascesa del nazismo Lo stalinismo

Gli alunni sono in grado di: Ricostruire le cause e le dinamiche della

Seconda guerra mondiale Tratteggiare il nuovo panorama mondiale

evidenziando i motivi alla base della guerra fredda

Esporre in forma chiara e corretta fatti e problemi

Effettuare collegamenti tra le diverse situazioni storiche.

MODULO N°3: La seconda guerra mondiale Verso la guerra: l’avanzata nazifascista

in Europa. Il mondo in guerra. Gli aggressori verso la disfatta La guerra in Italia La Resistenza, la controffensiva alleata e

la Repubblica di Salò. Resa della Germania e del Giappone Il sistema internazionale dei blocchi

contrapposti: la guerra fredda.Gli alunni sono in grado di:

Illustrare la situazione italiana del dopoguerra dalla costituente allo scontro ideologico delle elezioni del ‘46

Evidenziare le cause del malessere sociale, operaio e studentesco

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche.

MODULO N.°4 La Repubblica italiana

L’Italia repubblicana L’Italia dal miracolo economico agli

anni di piombo Gli anni della terza rivoluzione

industriale

Gli alunni sono in grado di: Collegare i fatti storici ai contesti locali e

MODULO TRASVERSALE:

1

globali Individuare i cambiamenti socio-economici e

politico-istituzionali

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

La Globalizzazione La nascita dell’Unione europea

CONTENUTI PLURIDISCIPLINARI AREA L. S. L. M.1-FINE OTTOCENTO

Obiettivi:

- Conoscere il contesto storico- socio-culturale del II Ottocento

- Analizzare gli elementi stilistico- formali dei testi in prosa

- Relazionare nel codice appropriato.

Italiano Storia Inglese

La cultura del positivismo. Naturalismo e Verismo.

G. Verga.

Giolitti Il Nazionalismo La prima guerra mondiale

The First World War The Realism: C. Dickens

2 IL DECADENTISMO

Obiettivi:

- Contestualizzare testi ed autori.

- Identificare le tematiche sviluppate dagli autori.

- Individuare le relazioni fra decadentismo italiano ed europeo.

- Analizzare gli elementi stilistico- formali dei testi di prosa e poesia.

- Relazionare nel codice appropriato.

Italiano Storia Inglese

I temi decadenti. Gabriele D’Annunzio: il

romanzo del Superuomo G. Pascoli: la poetica del

fanciullino

La prima guerra mondiale Il fascismo. Il dopoguerra

The First World War Oscar Wilde : “The Picture of Dorian

Gray”

3 -II PRIMO NOVECENTO

Obiettivi:

-Illustrare l’evoluzione del romanzo tra Ottocento e Novecento -Analizzare gli elementi stilistico- formali dei testi in prosa

1

Italiano Storia Inglese

L. Pirandello: il romanzo psicologico

La prima guerra mondiale Il fascismo

J. Joyce: The Stream of Consciousness

4 – TRA LE DUE GUERRE

Obiettivi:

- Conoscere il contesto storico- ideologico fra il 1920 e il 1940.

- Identificare le tematiche sviluppate dai poeti.

- Analizzare gli elementi stilistico- formali del testo poetico.

- Relazionare nel codice appropriato.

Italiano Storia Inglese

-L’Ermetismo- G. Ungaretti.- E. Montale.

-La prima guerra mondiale-Intellettuali e Fascismo. -Il nazismo.-La seconda guerra mondiale -L'Olocausto -I diritti umani

The First World War The Second World War

5 – IL ROMANZO ITALIANO DEL SECONDO NOVECENTO

Obiettivi:

- Conoscere il contesto storico, sociale e culturale del Novecento- Identificare le tematiche dei singoli autori.- Analizzare e decodificare i testi letti.- Relazionare nel codice appropriato.

Italiano Storia IngleseNeorealismo -Primo Levi -Elsa Morante

Seconda guerra mondialeLa Resistenza. Il dopoguerra.

The Beat Generation

Materia: INGLESEDocente:Prof.ssaLoredana MARCHIANO’

Obiettivi della Disciplina:La didattica della lingua straniera nel Corso Informatica ha seguito due direttive: una mirante

all’acquisizione della micro lingua con argomenti di indirizzo specifici e un’altra finalizzata allo

1

studio testuale di brani letterari su tematiche comuni all’area umanistica come riportato nella tavola

interdisciplinare.

Metodologia:La metodologia adottata nella classe, basata su un approccio induttivo e di scoperta, si fonda sui

seguenti criteri:

Centralità’ dello studente nel processo di insegnamento-apprendimento e suo coinvolgimento attivo

in ogni fase dell’attività didattica;

Frequente ricorso alla lezione partecipata pur non escludendo la lezione frontale;

Centralità del testo scritto per sviluppare le capacità di lettura e decodifica e di esposizione in L2;

Equilibrato sviluppo della capacità’ di scrittura, di analisi e di sintesi e di produzione orale;

Accordi con le discipline dell’area linguistico-storico-letteraria e dell’area tecnologico-scientifica.

Strumenti utilizzati:Libri di testo, fotocopie, strumenti audio-visivi;

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONTENUTI

Gli alunni sono in grado di:

a) Leggere testi in lingua;b) Identificare il tipo di testo e la funzione;c) Comprendere globalmente e dettagliata-

mente il testo;d) Riconoscere il punto di vista dell’autore;e) Collegare il testo nel suo contenuto storico.

MODULO 1 The Victorian Age Peoples in the factories Social Reforms C. Dickens

MODULO 2 AESTHETICISM O. WILDE: “The Picture of Dorian Gray” from “THE PORTRAIT”: reading and comprehension

Gli alunni sono in grado di:

a) Leggere testi in lingua su argomenti specifici connessi all’indirizzo di studi;

b) Riconoscere il lessico specifico;c) Comprendere globalmente e dettagliata-

mente il testo;d) Riconoscere le sequenze logiche dei

paragrafi;e) Recepire precise informazioni implicite o il

significato di parole non note dal contesto;f) Trasporre il testo in Italiano

MODULO 3TEXT AND IMAGE PROCESSING SOFTWARE:

a. Word Processorsb. Graphics Softwarec. CAD d. DTP

MODULO 4 DATABASES – SPREADSHEETS AND OTHER USESDATA BASESSPREADSHEETS

a) E-MAILb) Music c) Other uses of computer.

Gli alunni sono in grado di:

a) Leggere testi in lingua;

MODULO 5

The modernism

1

b) Identificare il tipo di testo e la funzione;c) Comprendere globalmente e dettagliata-

mente il testo;d) Riconoscere il punto di vista dell’autore;e) Collegare il testo nel suo contenuto storico.

The First World War The stream of consciousness The interior monologue J. Joyce: “Ulysses” from “Penelope”: listening and comprehension

MODULO 6 The Second World War The swinging sixties The BeatlesYesterday Yellow submarineListening and comprehension

MODULO 7Joanne Kathleen RowlingHarry Potter and the Deathly Hallows”The dark lord ascending: reading and comprehension

Attività Laboratoriali

FILM

O. TWIST Dorian Gray Harry Potter and the deathly Hallows Pearl Harbor Apocalypse now Lincoln Wilde

SONGS

The Beatles:o YESTERDAYo Yellow Submarineo Let it beo Lucy in the sky with Diamondo The last monologue of Molly Bloom

Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Prof.ssaPatrizia MONTALTO

Il gruppo classe ha conseguito gli obiettivi prefissati. In particolare nell’arco dell’anno sono stati

curati i giochi di squadra competitivi per il rafforzamento del carattere, il rispetto per le regole di

gioco, della palestra, della classe, dell’Istituto per il miglioramento e l’apprendimento delle norme

1

di civile convivenza. Anche i metodi didattici sono quelli ipotizzati nella programmazione di classe

dando ampio spazio all’autonomia nell’organizzazione dei giochi di squadra e nel rispetto delle

regole, compiendo compiti di giuria e di arbitraggio agli alunni stessi. Ciò facendo, gli alunni hanno

acquisito una consolidata cultura del movimento e dello sport tradotta in contenuti di vita avendo gli

stessi interiorizzato principi e valori ad esso collegati. Il metodo individualizzato e le lezioni

interattive hanno fornito agli alunni non solo le conoscenze essenziali ma anche i procedimenti

applicativi di diversa complessità. Peculiarità dell’educazione fisica è che ogni singola attività

comporta un’immediata verifica della stessa per cui ci sono stati movimenti di verifica in itinere.

Obiettivi della Disciplina:

a) Armonico sviluppo corporeo e motorio dell’alunno, attraverso il miglioramento delle qualità fisiche e neuromuscolari;

b) Educazione del gesto, qualunque esso sia, da collocarsi nel futuro del giovane in rapporto ai suoi bisogni, per metterlo in grado di risolvere i problemi motori che via via si presentano;

c) Acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportive che tenda a promuovere la pratica come costume di vita;

d) Formazione del gesto tecnico variata e polivalente, eseguita in situazioni ricche e stimolanti dal punto di vista motivazionale che porti all’elaborazione di una autonoma capacità di scelta;

e) Attività motoria intesa come apprendimento di tecniche sportive;f) Attività intesa come sostegno alla salute;g) Attività motoria intesa come pratica sportiva, contatto con gli altri, come compensazione e

gioco.

Obiettivi disciplinari Contenuti

Gli alunni sono in grado di:Percepire le sensazioni corporali e prendere coscienza della respirazione;

MODULO 1: Prove pratiche da valere come test d’ingresso per accertare le conoscenze specifiche su varie specialità sportive ed esercitazioni per verificare le capacità aerobiche, anaerobiche, la mobilizzazione la coordinazione e l’equilibrio; Presa di coscienza della respirazione da soli, in coppia e guidati; Percezione globale e segmentale del proprio corpo; Apparato scheletrico.

Gli alunni sono in grado di:Conoscere il proprio corpo ed i metodi di allenamento;

MODULO 2:Esercizi di irrobustimento; esercizi a carico naturale con sovraccarico adeguato da Fermi e in movimento; Esercizi addominali e dorsali I principali paramorfismi dell’età scolare.

Gli alunni sono in grado di:Saper eseguire correttamente esercizi a corpo libero e avere coscienza dei fenomeni

MODULO 3: Esercizi a corpo libero in stazione eretta o in decubito eseguiti da soli o in copia, svolti in

1

traumatologici di uno sportivo; massima ampiezza per la mobilizzazione del cingolo scapolo- omerale, coxo femorale e del rachide; Introduzione ai giochi sportivi. Traumi, lesioni e trauma da sport.

Gli alunni sono in grado di:Conoscere le regole di discipline singole o di squadra; conoscere i danni legati ad un errato comportamento alimentare (Bulimia, anoressia e obesità),all’uso del doping, al fumo, all’uso di alcol; conoscere le conseguenze di un una cattiva educazione sessuale (A.I.D.S.); conoscere gli elementi fondamentali di pronto soccorso nei casi di: Colpo di sole, colpo di calore, crampo, frattura, svenimento,ustione, emorragia nasale, folgorazione e assideramento.

MODULO 4: Atletica (corsa, salti in alto, ecc.); giochi sportivi (pallavolo, calcio e calcio balilla), schemi principali, fondamentali di squadra, le varie tecniche e i vari regolamenti di attuazione ed esecuzione; I disturbi del comportamento alimentare; il doping.

Gli alunni sono in grado di:Affrontare situazioni di contrasto con tranquillità

MODULO 5: Giochi di squadra; Rispetto dell’avversario; Fair play.

Materia: RELIGIONE CATTOLICA

Docente: Prof. Rita Capristo

L’insegnamento della religione cattolica nella scuola ha lo scopo di offrire ai giovani strumenti

idonei a favorire l’intelligenza e la volontà in un confronto sereno tra i dati del cristianesimo e la

società attuale inerenti ai valori sociali ed esistenziali.

Obiettivi della disciplina : a) Acquisire la “cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del cittadino e la conoscenza

dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del Paese”;b) Conoscere “contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale” in

cui vive;c) Conoscere le risposte offerte dalla religione cattolica relative alle “esigenze di verità e di

ricerca sul senso della vita”;d) Conoscere e apprezzare i contributi della religione cattolica “alla formazione della coscienza

morale”. Obiettivi disciplinari Contenuti

Gli alunni sono in grado di:

Definire le problematiche etiche relative al lavoro e alla società e la posizione cristiana.

MODULO 1:L’ETICA DELLA SOLIDARIETA’a) Lavoro, beni economici, giustizia nella

storia;b) Lavoro e dignità umana nella tradizione

biblica;c) Il discorso sociale della Chiesa: Rerum

novarum (Leone XIII); Mater et Magistra (Giovanni XXIII); Laboremexercens (Giovanni Paolo II).

1

Gli alunni sono in grado di:Prendere visione di un ventaglio articolato di esigenze etiche; Acquisire/approfondire una consapevolezza critica su l’area etica dell’uguaglianza/ differenza e su quella dell’informazione.

MODULO 2:L’ETICA DELLE RELA-ZIONIa) Il rapporto con se stessi, il rapporto con

l’altro: l’alterità come valore;b) Il rapporto uomo-donna;c) Il rapporto con lo straniero;d) L’etica della comunicazione pubblica o

dell’informazione.Gli alunni sono in grado di:Acquisire/approfondire una consapevolezza critica sulle risposte che le scienze danno sulla conservazione e miglioramento della vita fisica in tutte le sue fasi.

MODULO 3:L’ETICA DELLA VITAa) Il valore della vita umana: la biologia,

l’economia, la medicina, il diritto, la filosofia, l’etica naturale, l’etica religiosa;

b) L’uomo tra desiderio di vita e cultura di morte: persona, unità multidimensionale, cultura di morte, cultura riduzionista;

c) Il “non uccidere” nella tradizione cristiana.

AREA SCIENTIFICA TECNOLOGICA (Matematica – Informatica - Sistemi e Reti -Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni – Gestione Progetto, Organizzazione di Impresa)

Sezione 1.06.01Obiettivi Comunia) Potenziamento delle strutture logico-espressive, ed in particolare l’acquisizione dei

linguaggi tecnici specifici di ogni singola disciplina;

b) Miglioramento delle capacità di analisi e sintesi, per meglio padroneggiare le continue

evoluzioni del settore che richiedono flessibilità e rapido aggiornamento;

c) Analisi di problemi del mondo reale, risolti con le tecniche apprese nelle varie discipline;

d) Soluzione di esigenze di informatizzazione di realtà operative medio-piccole.

Sezione 1.06.02 Obiettivi e Programmi delle Singole Discipline

Materia: MATEMATICADocente: Prof.ssa Linda Maria Elena Fazio

Sono stati trattati gli argomenti di analisi infinitesimale previsti dai programmi ministeriali, proseguendo da quelli svolti lo scorso anno. Le unità didattiche sono state chiarite in ogni particolare ed illustrate da opportuni e numerosi esempi e da esercizi guidati, gradualmente disposti e con difficoltà di vario tipo.

Obiettivi della Disciplina:

a) Possedere i contenuti previsti dal programma svolto ed i procedimenti indicati e

1

padroneggiare l’organizzazione complessiva, soprattutto sotto l’aspetto concettuale;b) Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per

affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;c) Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

Obiettivi disciplinari ContenutiGli alunni sono in grado di: Utilizzare il calcolo delle derivate per

studiare le caratteristiche di una funzione Rappresentare graficamente funzioni

razionali intere e fratte Determinare il dominio di una funzione di

due variabili Calcolare le derivate parziali di funzioni di

due variabili Determinare i punti di massimo minimo e

sella con il determinante Hessiano.

Modulo N° 1: FUNZIONI Massimi e minimi relativi Concavità, convessità, punti di flesso Asintoti Studio delle funzioni e loro

rappresentazione grafica Funzioni reali di due variabili reali Dominio di una funzione di due variabili; Derivate parziali di funzioni di due

variabili Massimi e minimi relativi Analisi dei punti di massimo,minimo e

sella con il determinante HessianoGli alunni sono in grado di:

Effettuare il calcolo degli integrali indefiniti applicando i vari metodi di integrazione

Modulo N° 2: INTEGRALE INDEFINITO Primitive. Integrali indefiniti Metodi elementari di integrazione

indefinita Integrazione per scomposizione Integrazione per parti Integrazione per sostituzione

Gli alunni sono in grado di:

Calcolare gli integrali definiti; Applicare le tecniche di integrazione al

calcolo delle aree e dei volumi dei solidi di rotazione.

Modulo N° 3: L’INTEGRALE DEFINITO E IL PROBLEMA DELLE AREE Area del trapezoide Integrale definito Relazione tra l’integrale indefinito e

l’integrale definito di una funzione Calcolo di aree di domini piani Volume di un solido di rotazione

Materia:INFORMATICADocenti: Prof. Giorgio MEDAGLIA

Prof. Francesco SANTORO

Obiettivi della Disciplina:Affrontando situazioni multidisciplinari, sono state esercitate e sviluppate le capacità intellettuali

degli alunni. In particolare a fine anno l'alunno è in grado di:

Per quanto riguarda le conoscenze: ha sviluppato capacità di analisi; sa progettare e realizzare un database;

1

usare un linguaggio per gestire i database usare un linguaggio lato server

Per quanto riguarda le competenze: sa gestire un progetto di sistemi informativi, attraverso un database. sa analizzare un problema e organizzare i dati in un database relazionale sa realizzare un progetto gestionale con l’utilizzo del linguaggio lato server

Per quanto riguarda le abilità: ha le capacità e l'abilità di analisi per la soluzione di un problema utilizzando metodologie e

prodotti software idonei, al passo con l'evoluzione delle tecnologie informatiche sa utilizzare un linguaggio evoluto sa progettare e sviluppare pagine web dinamiche integrando anche basi di dati

Obiettivi disciplinari ContenutiGli alunni sono in grado di:

Conoscere le motivazioni che portano a utilizzare i database;

Conoscere la differenza tra l’organizzazione logica e fisica dei dati.

Modulo N° 1:MODELLO Entità/Relazioni

Modellazione dei dati: livello concettuale, logico e fisico;

Modello Entità/Relazioni: entità, associazioni tra entità, gli attributi e i diagrammi di rappresentazione;

Derivazione del livello logico;Modulo di Laboratorio correlato: INTRODUZIONE AL PACCHETTO XAMPP-MYSQL

Introduzione alle caratteristiche fondamentali del pacchetto XAMPP-MYSQL per la creazione e gestione di Database.

Gli alunni sono in grado di: Saper utilizzare i modelli dei dati

per la realizzazione di una banca dati;

Saper creare modelli relazionali in MYSQL

Modulo N° 2: MODELLI DI GESTIONE DELLE BASI DI DATI

Introduzione ai concetti fondamentali delle basi di dati;

I modelli per il database: il modello relazionale dei dati;

Le operazioni relazionali: selezione, proiezione, congiunzione, unione, intersezione e differenza;

Integrità referenziale; I motori di gestione delle basi di dati:

i DBMS;Modulo di Laboratorio correlato:MODELLO RELAZIONALE IN MYSQL

Creazione e modifica di modelli relazionali in MYSQL

Gli alunni sono in grado di: Conoscere il linguaggio standard

per le interrogazioni sulle basi di dati relazionali;

Sapere eseguire query complesse;

Modulo N° 3: IL LINGUAGGIO SQL I linguaggi per la gestione delle basi

di dati: DDL, DML, e QL. Caratteristiche generali del linguaggio Comandi per la manipolazione degli

1

Saper creare in più modalità query di crescente difficoltà in MYSQL

schemi Reperimento dei dati Il comando SELECT e la sua struttura

generale Gli operatori di selezione Le funzioni di aggregazione La clausola di raggruppamento e di

ordinamento I comandi per la manipolazione dei

dati: INSERT, UPDATE, DELETE Interrogazioni nidificate: Le subquery

- Gli operatori: IN, ALL, ANYModulo di Laboratorio correlato:LE QUERY IN MYSQL

Creazione guidata e manuale di query anche complesse

Gli alunni sono in grado di: Utilizzare funzioni di un web server

e di connessione al database Pubblicare dati sul web Creare Pagine Web statiche e

dinamiche per l'accesso al database Conoscere le caratteristiche

generali di Database lato server- Un linguaggio lato server

Costruire pagine WEB per interfacciarsi ad un database

Effettuare operazioni di manipolazione e interrogazione sul database.

Modulo N° 4: DATABASE IN RETE Definizione delle Applicazioni

Client-Server Definizione delle applicazioni

Web-Server La connessione al database Transazione di dati Linguaggio lato server: PHP

Modulo di Laboratorio correlato:LE QUERY IN MYSQL Realizzazione dell’unità di apprendimento: solo per un esiguo n. di alunni: commercio elettronico.

Materia: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI

Docenti: Prof. Aldo LONGOProf. Francesco SANTORO

Obiettivi della Disciplina:

La programmazione di Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni ha

perseguito l’obiettivo di completare il percorso seguito dagli alunni nel secondo biennio nella

conoscenza delle tecniche di progettazione dei sistemi distribuiti. In particolare, si è avuto modo di

approfondire i vantaggi e gli svantaggi dei sistemi distribuiti con l’obiettivo di acquisire le tecniche

di progettazione architetturale dei sistemi distribuiti. L’approfondimento del modello client server e

1

dell’architettura a tre livelli delle applicazioni Web Based sono state alla base delle attività di

laboratorio. I lavori svolti in laboratorio sono serviti ad approfondire sia le problematiche legate alla

comunicazione in rete attraverso il protocollo TCP (mediante l’utilizzo del linguaggio JAVA) sia

per le problematiche legate alla realizzazione di applicazioni server side mediante l’utilizzo delle

Servlet e del Servlet Container Tomcat. Lo studio e l’utilizzo del package JDBC hanno permesso

agli alunni di impadronirsi degli strumenti per realizzare sistemi informativi aziendali secondo il

pattern MVC (Model View Controller).

Gli obiettivi raggiunti sono:a) Conoscere gli stili architetturali fondamentali per i sistemi distribuiti;b) Comprendere il modello client-server.c) Avere chiaro il concetto di applicazione di rete e di comunicazione in una reted) Conoscere i principali protocolli utilizzati nella rete Internet.e) Saper progettare, creare egestire pagine Web dinamiche.f) Acquisire le caratteristiche delle Servlet;g) Conoscere il ciclo di vita di una Servlet;h) Conoscere le caratteristiche delle pagine JSPi) Acquisire le caratteristiche dell’interfaccia JDBCj) Realizzare, installare e configurare una Servlet

Obiettivi disciplinari Contenuti

Conoscere gli stili architetturali; Saper cogliere i vantaggi

dell’elaborazione distribuita; Avere chiaro il concetto di applicazione

in rete

Modulo N°1 - I SISTEMI DISTRIBUITI I Sistemi distribuiti; Benefici della distribuzione; Svantaggi legati alla distribuzione; Storia dei sistemi distribuiti; Architetture a livelli.

Conoscere le caratteristiche del modello client server;

Analizzare le evoluzioni del modello client server;

Conoscere il concetto di middleware;

Modulo N°2 - IL MODELLO CLIENT SERVER

I modelli di comunicazione; Il modello client server; Livelli e strati.

Conoscere i concetti legati alle applicazioni in rete;

Conoscere i protocolli utilizzati per la comunicazione in rete;

Sapere scegliere e delineare l’architettura per le applicazioni in rete

Modulo N° 3 - Le applicazioni di rete Richiamo al modello ISO/OSI e le

applicazioni di rete; Scelta dell’architettura per le

applicazioni di rete; Servizi offerti dallo strato di

trasporto alle applicazioni; Conoscere ed utilizzare i servizi del

protocollo di trasporto TCP; Conoscere i socket; Saper utilizzare il linguaggio JAVA per

la comunicazione interprocesso in rete;

Modulo N° 4 – I Socket e i protocolli di comunicazione

Il concetto di Socket e le porte di comunicazione;

Famiglie e tipi di socket; Il linguaggio JAVA per le applicazioni

di rete;

1

Saper realizzare semplici applicazioni WEB based;

Conoscere il pattern di sviluppo MVC; Saper progettare e sviluppare

applicazioni che si connettono ai DBMS

Modulo N° 5: Applicazioni Server Side Il linguaggio XML; Le Servlet; Servlet Container: Tomcat Apache e

differenze con il Web Server Apache Le JSP (Java Server Page); JDBC (Java DataBase Connectivity);

Materia: GESTIONE, PROGETTO ED ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA

Docenti: Prof. D’Ambrosio E. Michelangelo Prof. Giuseppe Giannini

Obiettivi della Disciplina:

La programmazione di Gestione, Progetto ed Organizzazione D’Impresa ha perseguito l’obiettivo di fornire

agli alunni le conoscenze di base di economia e microeconomia per una introduzione all’organizzazione

aziendale, mettendo in risalto il valore e la centralità del progetto e della progettazione nella vita aziendale.

Nello svolgimento del programma e dei lavori realizzati, si è posto l’accento sull’importanza che ha la

progettazione aziendale nell’esercizio di un’attività economica. Si è discusso molto sulla pianificazione,

previsione e controllo dei costi, processo aziendale e sistemi informativisottolineando il progetto software e

la qualità I lavori svolti in laboratorio sono serviti ad approfondire le conoscenze teoriche utilizzando sia

Excel che un Software per la redazione di documenti di progetto

Gli obiettivi raggiunti sono:

a) Conoscere i concetti di base relativi agli elementi di economia e di organizzazione d’impresa;b) Conoscere le tecniche per la pianificazione, previsione e controllo dei costi, risorse e software per lo

sviluppo di un progetto.c) Saper gestire i progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione

della qualità e della sicurezza.d) Conoscere gli strumenti per la generazione della documentazione di un progettoe) Saper realizzare in laboratorio un semplice progetto in relazione di un’attività ordinariaf) Conoscere la sicurezza informatica;

Obiettivi disciplinari Contenuti

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali.Analizzare e rappresentare, anche graficamente, l’organizzazione dei processi produttivi e gestionali delle aziende di settore.

Modulo 1: Economia e microeconomia- modelli economici- domanda, offerta, azienda, concorrenza, mercato, prezzo, profitto- il bene informazione- switchingcost, lock-in- Economie di scala e di rete

1

- OutsourcingLaboratorio Correlato:I grafici con ExcelLe curve di domanda Le curve dell’offertaPrezzo di equilibrioCosti e RicaviPunto di pareggio

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali.

Modulo 2: Organizzazione aziendale- Modelli e cicli aziendali, stakeholder- Tecnostruttura: Sistema Informativo- Tecnostruttura: ERP e MRP- Tecnostruttura: WISLaboratorio Correlato:Modelli di organizzazioneCigli aziendaliStakeholderMatriciPianificazione della produzionePianificazione di ordini e scorte

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:Gestire le specifiche, la pianificazione e lo stato di avanzamento di un progetto del settore ICT, anche mediante l’utilizzo di strumenti software specifici.Individuare e selezionare le risorse e gli strumenti operativi per lo sviluppo di un progetto anche in riferimento ai costi.Verificare e validare la rispondenza del risultato di un progetto alle specifiche, anche attraverso metodologie di testing conformi ai normative o standard di settore

Modulo 3: La progettazione- Project Management- Il PMBOK- WBS- PERT- Cammino critico.- Tempi, Costi, Risorse- Earned Value.Laboratorio Correlato:Esercitazioni con Libre Project - Gant Project – MS Excel

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:Realizzare la documentazione tecnica, utente ed organizzativa di un progetto, anche in riferimento alle norme ed agli standard di settore.Applicare le norme e le metodologie relative alle certificazioni di qualità di prodotto e/o di processo

Modulo 4: Software e qualità- ISO/IEC 12207: ciclo di vita- ISO/IEC 9126: qualità del software- Metriche per il software- Certificazioni e qualità- Certificazioni ICT Laboratorio Correlato:Documentazione con word processore/o foglio di calcolo

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:Conoscere la normativa relativa alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro.Conoscere le principali figure della sicurezza e le relativi funzioni.Conoscere i principali rischi da video terminale.

Modulo 5: Sicurezza e rischi in azienda

- I concetti della sicurezza- La prevenzione e la protezione- La normativa di sicurezza sul lavoro- Le figure della sicurezza- Il rischio videoterminale

1

Materia: SISTEMI E RETI

Docenti: Prof. Michelangelo E. D’AMBROSIO

Prof. Raimondo LICASTRO

OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA

Affrontando situazioni multidisciplinari, verranno esercitate e sviluppate le capacità intellettuali degli alunni. In particolare a fine anno l'alunno dovrà essere in grado di:

Per quanto riguarda le conoscenze:

Tecniche crittografiche applicate alla protezione dei sistemi edelle reti.

Tecniche di filtraggio del traffico di rete.

Reti private virtuali.

Modello client/server e distribuito per i servizi di rete.

Funzionalità e caratteristiche dei principali servizi di rete.

Strumenti e protocolli per la gestione ed il monitoraggio dellereti.

Macchine e servizi virtuali, reti per la loro implementazione.

Per quanto riguarda le competenze:

Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.

Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.

Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione.

Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

Per quanto riguarda le abilità:

 Installare, configurare e gestire reti in riferimento alla privatezza,alla sicurezza e all’accesso ai servizi.

Identificare le caratteristiche di un servizio di rete.

Selezionare, installare, configurare e gestire un servizio di retelocale o ad accesso pubblico.

Integrare differenti sistemi operativi in rete.

1

Obiettivi disciplinari Contenuti

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:ConoscenzaConoscere il significato di cifratura. Avere il concetto di chiave pubblica e privata. Conoscere gli elementi essenziali di “matematica per la criptografia”. Sapere le tecniche mono-alfabetiche per trasposizione e sostituzione. Apprendere i metodi poligrafici e i nomenclatori.Conoscere la crittografia a chiave simmetrica e pubblica. La firma digitale e i certificati digitali.

CompetenzaDistinguere il cifrario più noti. Conoscere l’algoritmo RSA. Utilizzare le funzioni crittografi che in PHP.

CapacitàInstallare, configurare e gestire reti in riferimento alla privatezza,alla sicurezza e all’accesso ai servizi.

Modulo 1: Tecniche crittografiche per la protezione dei dati

- Principi di crittografia- Dalla cifratura monoalfabetica ai

nomenclatori- Crittografia simmetrica (o chiave privata)- Crittografia asimmetrica (o a chiave

pubblica)- Crittografia e firma digitale

Laboratorio Correlato:Algoritmi di cifratura. La crittografia con PHP. Il pacchetto TrueCypt. La firma digitale con CNS-TS.

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:ConoscenzaConoscere le problematiche connesse alla sicurezza. Acquisire le tecniche per la sicurezza a livello di sessione. Avere individuato i problemi di sicurezza delle e-mail.Sapere il funzionamento del protocollo SSL/TLS e SET. Conoscere il concetto di Proxy Server di DMZ.Sapere le funzionalità dei firewall. Conoscere l’evoluzione della giurisprudenza informatica. Acquisire la normativa relativa alla tuteladella privacy e alla sicurezza dei dati.CompetenzaEffettuare la valutazione dei rischi. Utilizzare il software PGP. Realizzare Reti private e reti private virtuali. Analizzare i protocolli S/MIME e IPsec. Saper garantire la sicurezza informatica e la riservatezza dei dati personali. Scegliere e costruire una password forte.Imparare a proteggere le nostre password.CapacitàIdentificare le caratteristiche di un servizio di rete.Selezionare, installare, configurare e gestire un servizio di rete locale o ad accesso pubblico.

Modulo 2: La sicurezza delle Reti

- La sicurezza dei sistemi informativi- Sevizi di sicurezza per messaggi email - La sicurezza delle connessioni con

SSL/TLS- I firewall- Normativa sulla Privacy

Laboratorio Correlato:Il pacchetto PacketTracer e le applicazioni per la protezione delle comunicazioni in rete.

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:Conoscere le caratteristiche delle VLAN; tipologie di VLAN; Il protocollo VTP; Il virtual VLAN-

Modulo 3: Le Virtual LAN- Generalità- Realizzazione di una VLan

1

RoutingCapacitàConfigurazione di uno switch, configurazione dei una VLAN; Utilizzo del protocollo VTP.

- VLan condivise- Cisco VTP-VLAN TrakingProtocol

Laboratorio Correlato:Realizzazione di VLAN con il software PacketTracer

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:

Le tipologie di reti VPN e la loro utilità.

Configurare una rete VPN su un dispositivo di rete.

Modulo 4: le VPN- Generalità sulle reti private virtuali- Tipologie di VPN- Il protocollo IPsec

Laboratorio Correlato:Realizzazione di una VPN con PacketTracer.

GLI ALUNNI SONO IN GRADO DI:ConoscenzaConoscere i componenti di una rete wireless. Apprendere le topologie e gli standard dicomunicazione wireless. Conoscere le modalità di sicurezza con crittografi a WEP. Conoscere le modalità di sicurezza WPA e WPA2. Comprendere il sistema di autenticazione 802:1X. Conoscere il protocollo EAP. Analizzare il formato del frame 802.11. Conoscere la normativa sulle emissioni elettromagnetiche. Conoscere la normativa sugli accessiwireless pubblici.CompetenzaAnalizzare il livello fisico e la trasmissionedei segnali wireless. Saper definire le topologie delle reti wireless. Conoscere gli standard di comunicazione wireless. Scegliere le politiche di sicurezza per una rete wireless. Connettere una Access Point a una rete LAN. Analizzare il traffico wireless. Individuare i dispositivi connessi a una rete wireless. Individuare i possibili attacchi allasicurezza di una rete wireless.CapacitàIntegrare differenti sistemi operativi in rete.

Modulo 5: Wireless e reti mobili

Wireless: comunicare senza fili

La crittografia e l’autenticazione nelle wireless

La trasmissione wireless

Architettura delle reti wireless

Laboratorio Correlato:La connessione wireless tra laptop e AP. Il controllo degli accessi alla rete wireless.

Parte 4: Metodologie didattiche

4.a Strategie didattiche comuni del Consiglio di Classe

1

Italia

no

Stor

ia

Ling

ua

Ingl

ese

Mat

emat

ica

Info

rmat

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Sist

emi e

re

ti

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tione

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T.P.

S.I.T

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Sc. M

otor

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Ca

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ica

Lezione frontale

Attività laboratoriale

Attività di gruppo

Problem solving

Lezione dialogata

E-learning Coding

Attività Curriculari Lettura globale selettiva analitica; Riflessione su argomenti di attualità; Comprensione, questionari; Visione videocassette e film; Utilizzo software didattico; UDA: “Campionato di calcio”;

Attività Extra-Curriculari Orientamento: “Visita guidata presso l’UNICAL di Cosenza”; Teatro in lingua Partecipazione convegno sulla legalità (Guardia di Finanza) Partecipazione alla Fiera dell’elettronica Olimpiadi di matematica ‘Gioiamathesis’ Torneo di calcio a 5 “Io gioco con lealtà” Visione di film presso il Cinema-Teatro San Marco

MetodologieSi riportano di seguito le metodologie adottate nelle varie discipline, precisando che ogni insegnante ha privilegiato, in funzione del proprio programma, solo alcune di esse, in particolare le esercitazioni di laboratorio sono state svolte solo dalle discipline tecnico-scientifiche.

Approccio comportamentistapresentazione dell'argomento e definizione dell'obiettivo da conseguire. Gratificazione dell'allievo attraverso prove

Cooperative learningcostituzione gruppi di lavoro con definizione dei ruoli e delle mansioni, presentazione del problema e risoluzione dello stesso

didattica laboratorialesollecitare il singolo alunno all'apprendimento attraverso l'analisi che si traduce in quattro fasi: che cosa, come, perché e apprendimento

1

discussionepresentazione del problema al gruppo dialogo con il gruppo, sollecitare il gruppo alla soluzione maieutica, esercizio di verifica finale.

Lezione frontalebrevi richiami teorici sull'argomento con l'utilizzodi mappe concettuali

problemsolvingsoluzione di nuovi problemi specificidopo aver fornito l'informazione iniziale, l'obiettivo da raggiungere e le possibili operazioni

lezione partecipata costante coinvolgimento e l’animazione stessa dei partecipanti attraverso esercitazioni applicative,attività pratiche e l’interazione costante con l’aula.

4.d Attrezzature e/o Strumenti

Italia

no

Stor

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Ling

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gles

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Info

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ica

Sist

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T.P.

S.I.T

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Sc.

M

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Rel

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Libro di testo Altri testi Riviste specialistiche, manuali Software didattici Software professionali Risorse on-line LIM Internet Appunti del docente

SpaziGli spazi utilizzati dalle discipline interessate sono la palestra ed i laboratori, in cui sono presenti le varie attrezzature e/o strumenti d’ausilio allo svolgimento dei programmi, in particolare i laboratori sono:

Laboratorio di Informatica; Laboratorio di Sistemi/Gestione/Tecnologia; Laboratorio Linguistico.

TempiOre per disciplina annue:

Materia Ore Effettive(fino al 15 maggio)

Ore Previste(oltre il 15 maggio)

Italiano 111 12

Storia ed Educazione Civica 55 6

Inglese 74 9

Scienze Motorie e Sportive 54 8

Religione 28 4

1

Matematica 74 12

Gestione progetto, organizzazione d’impresa 80 11

Informatica 165 23

Sistemi 107 10

Tecnologie e progettaz. di sistemi inform. e di telecom. 113 9

Criteri di ValutazioneSi riportano in elenco i vari criteri di valutazione adottati dagli insegnanti della classe, al fine di soddisfare le due diverse funzioni della valutazione (formativa e sommativa) e tali da garantire il raggiungimento del livello minimo accettabile di prestazioni per ciascuna materia: Conoscenza degli argomenti; Comprensione del testo o del problema; Capacità di argomentazione; Capacità di orientarsi nelle problematiche affrontate; Capacità di cogliere gli elementi essenziali; Capacità di controllo della forma linguistica; Capacità di formulare ed esprimere un giudizio autonomo; Capacità di applicazione delle regole; Capacità di analisi dei problemi; Capacità di rielaborazione.Il Consiglio di Classe ha adottato delle griglie di valutazione per l’attribuzione dei voti all’interno dell’intera scala numerica (da 1 a 10). Tali griglie, vedi allegato A del documento, sono state adattate, partendo da uno

1

schema generale, in base alle necessità metodologiche di ogni docente. Èinoltre allegata la griglia di valutazione della terza prova, con le due simulazioni effettuate, in quindicesimi.

Strumenti di ValutazionePer quanto riguarda gli strumenti di valutazione si ricorrerà all’uso di più tipi a seconda del momento e del genere di obiettivo didattico da verificare, in particolare verranno utilizzate le seguenti tipologie: Colloqui orali; Domande “flash”; Verifiche scritte; Questionari; Prove strutturate; Esercizi e problemi; Relazioni; Commenti; Analisi dei testi.

TABELLA PER LA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEGLI APPRENDIMENTI

VOTO(/10) MOTIVAZIONE2 Benché sollecitato non è in grado di fornire nessun tipo di conoscenza valida per una pur

minima valutazione3 Conosce in modo frammentario e gravemente lacunoso

Applica le conoscenze minime, solo se guidato, ma con gravi erroriNon è in grado di attuare alcuna analisi e conseguente sintesi

4 Conosce in modo carente, commette errori e si esprime impropriamenteApplica le conoscenze minime, solo se guidato,Non è in grado di attuare alcuna analisi e conseguente sintesi

5 Conosce in modo superficiale e si esprime utilizzando un codice non adeguatoApplica autonomamente le conoscenze minime, con qualche erroreAttua analisi parziali e sintesi alquanto imprecise

6 Conosce in modo completo, ma non approfondito e utilizza un codice appropriato, benché semplificatoApplica autonomamente e correttamente le conoscenze minimeAttua analisi corrette e individua gli elementi fondanti la sintesi

7 Conosce in modo completo e si esprime con proprietà linguisticaApplica autonomamente le conoscenze anche in situazioni più complesse, pur con lievi imperfezioniCompie analisi adeguate e sintesi coerenti

8 Conosce in modo completo e approfondito e si esprime con proprietà linguisticaApplica autonomamente le conoscenze anche in situazioni più complesseCompie analisi complete ed approfondite e sintetizza con elaborazione personale

9-10 Le conoscenze abbracciano settori non prettamente scolastici

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

VOTO(/10)

MOTIVAZIONE

10 Interesse e partecipazione assidua alle lezioni Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche Ruolo propositivo all’interno della classe Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico Ottima socializzazione Collaborazione con le istituzione per il rispetto della legalità

1

9 Il comportamento è corretto ed educato, rispettoso delle regole, ma talvolta passivo Costante adempimento dei doveri scolastici Equilibrio nei rapporti interpersonali Rispetto costante delle norme disciplinari di istituto La partecipazione alla vita scolastica è finalizzata unicamente a conseguire buoni risultati Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe, aiuta i compagni in difficoltà se a lui simpatici

8 Talvolta è poco puntuale, sia nel giungere in orario a scuola, sia nel rispettare le scadenze del lavoro domestico Essenziale attenzione e partecipazione alle attività scolastiche Svolgimento dei compiti assegnati Osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica Talvolta si distrae e, richiamato, non sempre accetta il rimprovero Normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe

7 Indispensabile attenzione e partecipazione alle attività scolastiche Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico , anche se non sanzionati con specifici provvedimenti disciplinari (es: uscite dall’aula o nei corridoi o fuori dal proprio banco, oppure assenze ingiustificate o frequenti ritardi o uscite anticipate) Poco interesse per qualche disciplina, talvolta è propositivo, altre volte si estranea o interviene volutamente a sproposito

6 Comportamento poco corretto nel rapporto con insegnanti e compagni Frequente disturbo delle lezioni Funzione non positiva nel gruppo classe Poco interesse per le attività didattiche Rispetta poco la puntualità sia nel giungere a scuola in orario sia nell’essere in classe al cambio dell’ora di lezione Non accetta i rimproveri dei docenti, volendo avere sempre l’ultima parola Ha subito le sanzioni disciplinari dell’ammonizione sia dei docenti sia del DS e di allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore ad un giorno Casi di recidiva di cui al voto 7/10

1-5 Frequente disturbo delle lezioni Poco interesse per le attività didattiche Gravi violazioni dei doveri degli studenti È arrogante e presuntuoso tanto con i compagni quanto con i docenti Non sopporta le regole di comportamento, che viola in continuazione ed è refrattario a qualsiasi richiamo al senso di responsabilità Episodi di bullismo Danneggiamenti alla struttura scolastica Fatti che turbano il regolare andamento della scuola Oltraggio ed offese al corpo docente, non docente, alla religione ed alle istituzioni Atti di violenza o per reati che offendono la dignità ed il rispetto della persona umana Interruzione di pubblico servizio Casi di persistente recidività, di cui al voto 6/10N.B.: inoltre, l’insufficienza in condotta, dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.Le funzioni di cui sopra possono essere pronunciate anche per mancanze commesse fuori dalla scuola, purchè per fatti connessi alla vita scolastica.

Parte 5 – Materiale per la commissione dell’esame di StatoIl Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame di Stato. Le verifiche scritte effettuate nel corso dell’intero anno scolastico hanno ricalcato le tipologie di verifica previste dall'Esame di Stato.

Per la prova scritta di Italiano sono state proposte varie tipologie:Analisi e commento di un testo letterario o di poesia;Stesura di un testo argomentativo di carattere storico o di attualità;Sviluppo di un testo sotto forma di saggio breve, articolo di giornale.Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori:

1

Correttezza e proprietà nell’uso della lingua;Possesso di conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di riferimento;Organicità e coerenza dello svolgimento e capacità di sviluppo, di approfondimento critico e personale;Coerenza di stile;Capacità di rielaborazione di un testo.Relativamente alla seconda prova scritta, ossia Sistemi e Reti, sono stati forniti agli studenti degli esempi di prova ed è stata effettuata una simulazioni della stessa.Nella correzione delle prove scritte svolte durante l'anno scolastico, si è teso ad accertare: Il grado di conoscenza dei contenuti acquisiti;Capacità di analisi;Capacità di sintesi;Capacità di rielaborazione personale;

Sono state effettuate durante l’anno un numero pari a 2 di simulazioni della terza prova scritta. I testi delle prove sono allegati al presente documento e la loro struttura è riassunta nella seguente tabella.

Data Discipline coinvolte Tipologia15 Mar 16 Matematica, Inglese, Informatica, Gestione, T.P.S.I.T. B + C10 Mag 16 Matematica, Inglese, Informatica, Gestione, T.P.S.I.T. B + C

Per quanto concerne il colloquio, il Consiglio di Classe ha previsto di svolgere una simulazione in data 3 giugno. Agli studenti è stato spiegato come si dovrà svolgere il colloquio nelle sue tre fasi:

A) il colloquio ha inizio con un argomento scelto dal candidato;B) prosegue, con preponderante rilievo, su argomenti proposti al candidato attinenti le diverse

discipline, anche raggruppati per aree disciplinari, riferiti ai programmi e al lavoro didattico realizzato nella classe nell’ultimo anno di corso;

C) si conclude con la discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.Il Consiglio di Classe ha suggerito agli alunni, riguardo all’argomento scelto dal candidato - da sviluppare sinteticamente nei 15 minuti circa che avranno a disposizione nella prima parte del colloquio d’esame – di limitare a tre o quattro al massimo il numero delle materie coinvolte, di usare sobrietà e correttezza di riferimenti e collegamenti.Inoltre, è stato ribadito agli studenti che il colloquio d’esame (D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) tende ad accertare:

a) la padronanza della lingua;b) la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione;c) la capacità di discutere e approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.

Per la valutazione delle prove scritte e del Colloquio d'esame il Consiglio di Classe propone le griglie allegate al presente documento.

I.I.S. E. Majorana Rossano(CS)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO 2° BIENNIO-V CLASSE

Anno scol. 2015-2016

Classe:_______________________ Data:______________________

- Tip. D - Tema di ordine generale

1

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIOA Pertinenza alla traccia

e conoscenza dell'argomentocompletaparzialescarsa

321

BEspressione linguistica

correttacon qualche errorecon frequenti errori

321

CStruttura del discorso

ordinata schematicaqualche incongruenzaspesso incoerente

4321

DRielaborazione personale e

approfondimenti critici

validimolto significativiessenzialipoco significativiaccennati

54321

Tabella di valutazione

Punteggio Voto Giudizio

15 10 Eccellente

14 9 Ottimo

13 8 Buono

12-11 7 Discreto

10 6 Sufficiente

9-8 5 Mediocre

7-6 4 Insufficiente

5-4 3 Grav.Insuff.

3-2 2 Grav.Insuff

1-0 1 Grav.Insuff

Il Docente

I.I.S. E. Majorana Rossano(CS)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO 2° BIENNIO-V CLASSE

Anno scol. 2015-2016

Classe:_______________________ Data:______________________

- Tip. B - Redazione di saggio breve

1

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIOA Aderenza alla traccia e

capacità di utilizzare i documenti

adeguata/pertinenteparziale/genericasuperficiale/incompleta

321

B Individuazione della tesi evidentericonoscibileappena accennata

321

C Struttura argomentativaed espressione linguistica

articolata/correttacoerente/quasi correttaschematica/con qualche erroredisarticolata/frequenti errori

4321

DRielaborazione personale e

valutazione critica

significativa e ben articolatasignificativaessenzialemodestaappena accennata

54321

Tabella di valutazione

Punteggio Voto Giudizio

15 10 Eccellente

14 9 Ottimo

13 8 Buono

12-11 7 Discreto

10 6 Sufficiente

9-8 5 Mediocre

7-6 4 Insufficiente

5-4 3 Grav.Insuff.

3-2 2 Grav.Insuff

1-0 1 Grav.Insuff

Il DocenteI.I.S. E. Majorana Rossano(CS)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO 2° BIENNIO-V CLASSE

Anno scol. 2015-2016

Classe:_______________________ Data:______________________

Tip. B - Articolo di giornale

1

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIOA Conoscenza

dell’argomento trattatoe del contesto di

riferimento

approfondita/articolataapprezzabile/discretasufficiente/accettabilelacunosa/parziale

4321

B Uso delle regole giornalistiche(5w) e del

linguaggio specifico

preciso/pertinente/efficaceadeguato/abbastanza efficacesuperf. o incompleto/poco efficace

321

C Struttura del discorso ordinata e coerenteschematicaqualche incongruenzaincoerente

4321

D Espressione linguistica correttaqualche imprecisionealcuni errorifrequenti errori

4321

Tabella di valutazione

Punteggio Voto Giudizio15 10 Eccellente14 9 Ottimo13 8 Buono

12-11 7 Discreto10 6 Sufficiente9-8 5 Mediocre7-6 4 Insufficiente5-4 3 Grav.Insuff.3-2 2 Grav.Insuff1-0 1 Grav.Insuff

Il Docente

I.I.S. E. Majorana Rossano(CS)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO 2° BIENNIO-V CLASSE

Anno scol. 2015-2016

Classe:_______________________ Data:______________________

- Tip. C - Tema di argomento storico

1

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIOA Conoscenza degli eventi e

dei loro rapporti cronologici di causa-

effetto

completaparzialescarsa

321

B Struttura del discorso correttaschematicaqualche incongruenza

321

C Capacità di esprimere giudizi personali e di

sostenere una propria tesi argomentativa

validamolto significativasignificativaabbastanza significativapoco significativa

54321

D Espressione linguistica correttalievi imprecisionialcuni erroricon frequenti errori

4321

Tabella di valutazione

Punteggio Voto Giudizio15 10 Eccellente14 9 Ottimo13 8 Buono

12-11 7 Discreto10 6 Sufficiente9-8 5 Mediocre7-6 4 Insufficiente5-4 3 Grav.Insuff.3-2 2 Grav.Insuff1-0 1 Grav.Insuff

Il Docente

I.I.S. E. Majorana Rossano(CS)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO 2° BIENNIO-V CLASSE

Anno scol. 2015-2016

Classe:_______________________ Data:______________________

1

Tip. A - Analisi e commento di un testo letterario o non letterario

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIOA Comprensione del testo e

analisi delle singole partiprecisa ed esaurientecon qualche imprecisionecon qualche lacunaincompleta

4321

B Struttura del discorso coerente/ordinatapoco ordinata e coerentespesso disordinata e incoerente

321

C Approfondimenti personali

molto significativisignificativiabbastanza significativipoco significativi

4321

D Espressione linguistica correttalievi imprecisionialcuni erroricon frequenti errori

4321

Tabella di valutazione

Punteggio Voto Giudizio15 10 Eccellente14 9 Ottimo13 8 Buono

12-11 7 Discreto10 6 Sufficiente9-8 5 Mediocre7-6 4 Insufficiente5-4 3 Grav.Insuff.3-2 2 Grav.Insuff1-0 1 Grav.Insuff

Il Docente

TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

Domande a risposta a scelta multipla (Tipologia “C”)Totale domande: n° 20Ogni domanda ha pari difficoltà e pari peso nella misurazione, indipendentemente dalla disciplina scelta.

Le domande sono formulate in riferimento ad aspetti specifici delle conoscenze, competenze e capacità richieste nella disciplina di pertinenza.

1

Indicatori per ogni singola risposta Punti

L’alunno non risponde alla domanda o risponde in modo errato 0

L’alunno risponde in modo esatto 2

Domande a risposta aperta (Tipologia “B”)

Totale domande: N° 10. Per le domande di tipo B, sono stati scelti i seguenti criteri di valutazione:

Punteggio per ogni singola risposta Punti

L’alunno non risponde alla domanda o risponde in modo errato 0

L’alunno risponde in modo generico con contenuti non pienamente aderenti alla richiesta 1

L’alunno capisce il messaggio e risponde con i contenuti minimi essenziali, in maniera pertinente e in forma generalmente corretta

2

L’alunno approfondisce i contenuti richiesti nella domanda argomentando con sequenzialità logica 3

Conversione del punteggio totale in quindicesimi

Totale punteggio Voto in quindicesimi

0-1-2-3-4 1

5-6-7-8 2

9-10-11-12 3

13-14-15-16 4

17-18-19-20 5

21-22-23-24-25 6

26-27-28-29-30 7

1

31-32-33-34-35 8

36-37-38-39-40 9

41-42-43-44-45 10

46-47-48-49-50 11

51-52-53-53-55 12

56-57-58-59-60 13

61-62-63-64-65 14

66-67-68-69-70 15

Risposte a scelta multipla Risposte aperte Totale discipline

Discipline Quesito N. 1

Quesito N. 2

Quesito N. 3

Quesito N. 4

Quesito N. 1

Quesito N. 2

Matematica

Inglese

T.p.s.i.t.

Gestione

Sistemi e Reti

Totale

Punteggio ______________________/15

1

Scheda di valutazione prova oraleCognome ______________________ Nome _________________ Classe VAI

Tabella di valutazione :

giudizio Valutazione numerica

insufficiente 1

mediocre 2

sufficiente 3

Discreto 4

Buono 5

Ottimo/eccellente 6

Indicatori Punteggio Valutazione

Competenze linguistiche:

- morfosintassi e lessico 1-5

- sviluppo delle argomentazioni 1-5

Conoscenze generali:

- padronanza dei contenuti 1-6

- raccordi pluridisciplinari 1-6

Capacità elaborative,logiche, critiche:

- elaborazione personale originale1-6

Capacità di autocorrezione e di integrazione prove scritte

1-2

PUNTEGGIO TOTALE

Data

La commissione Il Presidente

1

Allegato BEsempi di Terza Prova Scritta e Relativa Griglia

1ª SIMULAZIONE DURATA DELLA PROVA: 90 minuti

INGLESE

1) By the late1060' IBM developed modern word processing software that ran an advanced electronic typewriter but it became popular only when computer hardware became cheap

a. in the mid 1970'sb. in the mid 1980'sc. in the mid 1960'sd. in the mid 1990's

2) Word processors can change a written test. When it is changed in appearancea. is called text editingb. is called text formattingc. is called text producingd. is called text saving

3) CAD software isa. very cheap and easyb. verycheap but complexc. very expensive and complexd. very expensive but easy

4) "Ulysses” is structured ina. 16 chaptersb. 18 chaptersc. 21 chaptersd. 15 chapters

5) Say in few lines what is The stream of consciousness.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

6) Say in few lines what is The Remembrance Sunday.________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

1

INFORMATICADomande aperte

Si prendano in considerazione le seguenti tre tabelle:DOCENTE

ID_DOCENTE NOME COGNOME CITTA

1 PIPPO BAUDO CATANIA

2 FRANCO ROSSI VICENZA

3 SERGIO MARRA TORINO

4 PINO INSEGNO VICENZA

INCARICO

ID_INCARICO TIPO_INCARICO NUMERO_ORE ID_DOCENTE ID_MATERIA

1 DETERMINATO 14 1 1

2 INDETERMINATO 18 2 2

3 INDETERMINATO 18 3 3

4 DETERMINATO 8 4 4

MATERIA

ID_MATERIA DESCRIZIONE NOME_MATERIA

1 MATERIA SCIENTIFICA SCIENZE

2 MATERIA TECNICA INFORMATICA

3 MATERIA TECNICA DISEGNO

4 MATERIA SCIENTIFICA FISICA

Effettuare le seguenti query:1) SI DETERMINI IL NOME DEL DOCENTE CHE HA UN INCARICO A TEMPO DETERMINATO.

2) SI DETERMINI IL NOME E IL COGNOME DEL DOCENTE CHE INSEGNA FISICA.

Domande a risposta chiusa1) Dato il seguente modello E/R

Indicare con una xlo sviluppo corretto dell’associazione molti a molti:a)

b)

GARA ATLETA

GARA ATLETA GARA/ATLETA

1

c)

d)

2) Date le seguenti tabelle Pazienti

ID_paziente cognome nome datanascita provincia codasl

1 perri giulio 04/06/1988 cs a1

2 innocenti alfredo 07/08/1999 mi a2

3 mazzuca giorgio 08/08/1956 to a3

4 medaglia flavio 07/06/1959 be a4

visite

ID_paziente ID_visita datavisita peso altezza pressioneMIN pressioneMAX

1 10 05/06/1989 77 177 68 130

2 20 08/08/1999 80 180 97 145

3 30 02/05/1965 70 198 90 135

4 40 09/08/1987 68 165 77 120

Segnare con unaxla risposta giusta alla seguente query:Selezionare i nomi, i cognomi dei pazienti con pressione minima piu’ alta di 77 e massima piu’ alta di 120.

a) SELECT Pazienti.cognome, Pazienti.nome, visite.pressioneMAX, visite.pressioneMINFROM Pazienti, visiteWHERE Pazienti.ID_paziente=visite.ID_paziente And visite.pressioneMIN>77 and visite.pressioneMAX>120;

b) SELECT Pazienti.cognome, Pazienti.nome, visite.pressioneMAX, visite.pressioneMINFROM PazientiWHERE Pazienti.ID_paziente=visite.ID_paziente And visite.pressioneMIN>77 and visite.pressioneMAX>120;

c) SELECT Pazienti.cognome, Pazienti.nome, visite.pressioneMAX, visite.pressioneMINFROM Pazienti, visite

GARA ATLETA GARA/ATLETA

GARA ATLETA

GARA ATLETAGARA/ATLETI

GARA/ATLETA

1

WHERE ID_paziente=ID_paziente And visite.pressioneMIN>77 and visite.pressioneMAX>120;

d) SELECT Pazienti.cognome, Pazienti.nome, visite.pressioneMAX, visite.pressioneMINFROM Pazienti, visiteWHERE ID_paziente=ID_paziente And visite.pressioneMIN>77 and visite.pressioneMAX>120;

3) Indicare sempre con unaxil comando create table esatto:(fare riferimento alle due tabelle ma si applichi il comando create table solo per creare la tabella visite)

a) CREATE TABLE visite

(ID_pazienteint,ID_visitaint,datavisita date,peso int,altezza int,pressioneMINsmallint,pressioneMAXsmallint,primary key (ID_visita),foreign key(ID_paziente) references Pazienti (ID_paziente));

b) CREATE TABLE visiteID_visitaint,datavisita DATE,peso int,altezza int,pressioneMINsmallint,pressioneMAXsmallint,primary key (ID_visita),foreign key(ID_paziente) references Pazienti (ID_paziente));

b) CREATE TABLE visite

(ID_pazienteint,ID_visitaint,datavisita DATE,peso int,altezza int,pressioneMINsmallint,pressioneMAXsmallint,primary key (ID_visita),foreign key(ID_paziente) references (ID_paziente));

c) CREATE TABLE

1

(ID_pazienteint,ID_visitaint,altezza int,pressioneMINsmallint,pressioneMAXsmallint,primary key (ID_visita),foreign key(ID_paziente) references (ID_paziente));

4) Si considerano le due tabelle:CALCIATORI

COGNOME NOME MATRICOLA

TOTTI GIOVANNI 10

PIZZARRO ANTONIO 31

RAMES RICCARDO 7

PROCURATORICOGNOME NOME STIPENDIO MATRICOLAPROCURATORI ETA

FABRIS GIULIO 3.000.000 31 35

NECCHI MARIO 2.000.000 31 65

PLASTINO RIGAMONTI 2.500.000 10 51

Segnare con una x la risposta giusta alla seguente query:Utilizzando una leftjoin,determinare per ogni calciatore il suo procuratore e lo stipendio. a) SELECT CALCIATORI.COGNOME, PROCURATORI.COGNOME, PROCURATORI.STIPENDIOFROM CALCIATORI LEFT JOIN PROCURATORION CALCIATORI.MATRICOLA = PROCURATORI.MATRICOLAPROCURATORI;

b) SELECT CALCIATORI.COGNOME, PROCURATORI.COGNOME, PROCURATORI.STIPENDIOFROM CALCIATORI LEFT JOIN PROCURATORIWHERE CALCIATORI.MATRICOLA = PROCURATORI.MATRICOLAPROCURATORI;

c) SELECT CALCIATORI.COGNOME, PROCURATORI.COGNOME, PROCURATORI.STIPENDIOFROM CALCIATORI LEFT JOIN PROCURATORIAND CALCIATORI.MATRICOLA = PROCURATORI.MATRICOLAPROCURATORI;

d) SELECT CALCIATORI.COGNOME, PROCURATORI.COGNOME, PROCURATORI.STIPENDIOFROM CALCIATORI LEFT JOIN AND CALCIATORI.MATRICOLA = PROCURATORI.MATRICOLAPROCURATORI;

1

MATEMATICA

1. Data la funzione la sua derivata parziale prima z’y è:a) z’

y=2xy2 +2b) z’

y=2x 2 y +2x+4c) z’

y =2x 2 y +4d) z’

y = x 2 y2 +42. Il campo di esistenza della funzione è

a) la parte di piano delimitata dalla circonferenza di centro C(2,-1) e raggio

b) la parte di piano delimitata dalla circonferenza di centro C(2,-1) e raggio (compresi i punti della circonferenza)c) tutto X esclusi i punti che appartengono alla circonferenza di centro C(2,-1) e

raggio e tutti i punti ad essa interni

d) tutto X esclusi i punti interni alla circonferenza di centro C(2,-1) e raggio

3. Se applichiamo il metodo di integrazione per parti all’integrale :

a) dobbiamo porre eb) dobbiamo porre e c) dobbiamo porre ed) dobbiamo porre e

4. Quale delle seguenti uguaglianze è corretta?

a)

b)

c)

d)

5. Dopo aver scritto la condizione necessaria perché una funzione ammetta massimo o minimo,individuare i punti stazionari di

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

6. Calcolare il seguente integrale :

1

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

T.P.S.I.T.

1. Un cluster di PC differisce da una rete di PC principalmente perché (indica la risposta errata):

a) ha una potenza di calcolo pari alla somma di quelle dei singoli computer che lo costituiscono

b) ha una velocità del trasferimento dati (oltre 1 Gbit/sec)

c) ha una centralizzazione fisica delle macchine

d) esiste una applicazione di management residente su un singolo PC

2. Per un modello client-server quale di queste affermazioni è falsa:

a) una macchina server non può essere anche client

b) non sono gli host a essere server o client ma i processi

c) un host può essere contemporaneamente sia client che server

d) ogni processo server può a sua volta diventare client

3. Quale tra le seguenti non è una tipica applicazione delle architetture client-server?

a) Telnet

b) HTTP

c) FTP

d) DNS

4. Quale tra i seguenti servizi offerti non è garantito dallo strato di trasporto alle applicazioni?

a) trasferimento dati affidabile

b) ampiezza di banda

c) velocità di comunicazione

d ) temporizzazione

5. I principali svantaggi legati alla distribuzione dei sistemi informatici sono:

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1

6. Quali protocolli di trasporto sceglieresti per realizzare un gioco di ruolo su rete? Perché?

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GESTIONE, PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA

1. La microeconomia si occupa:a) dell’economia delle microimprese imprese;b) del comportamento dei singoli agenti economici;c) degli effetti delle scelte economiche dei singoli operatori del mercato;d) nessuna delle tre.

2. Il modello microeconomico dell’offerta stabilisce che:a) produttore e consumatore hanno gli stessi obiettivi;b) l’offerta tiene conto delle esigenza del consumatore;c) l’offerta dipende dall’andamento del mercato; d) l’obiettivo del produttore è del tutto contrapposto a quello del consumatore.

3. Per ogni azienda si possono delineare dei cicli fondamentali, indica quello errato: a) ciclo tecnico-produttivo;b) ciclo gestionale;c) ciclo economico;d) ciclo finanziario.

4. Quali tra i seguenti soggetti sono da considerarsi stakeholder nella gestione del progetto:a) Il consulente fiscale;b) Le forze dell’ordine;c) Il project manager;d) Il sindacato dei lavoratori.

5. Quali sono i presupposti per avere un mercato concorrenziale:

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___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

6. Descrivi il sistema informativo aziendale:

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1

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___________________________________________________________________________

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2ª SIMULAZIONE

DURATA DELLA PROVA: 90 minuti

INGLESE1. A database is

□ A device used to send data□ An organizedcollection of data□ A collection of data□ A device used to receive data

2. The first step in creating a database is

□ To decide a name□ To decide a data type□ To decide on what fields you need□ To to decide a data format

3. The World Wide Web was developed

□ In 1980□ In 1986□ In 1970□ In 1989

4. An email is a way of sending massages and documents from one computer to another but

□ It is also possible to send other files□ It is not possible to send other files□ Itis not possible to send pictures□ It is not possible to send music files

1. Says in few lines what is a spreadsheet.

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1

2. Say in few lines what do you use a spreadsheet for.

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INFORMATICADomande aperte

1) Scrivere il comando SQL per eliminare un attributo (campo) di una tabella.

2) Scrivere il comando SQL per inserire un nuovo record nella tabella.

Domande a risposta chiusa(indicare con una xsulla lettera la risposta giusta)3) Date due tabelle, quale è il comando giusto SQL per relazionarle?

a) Select valore_campo1, valore_campo2from nome_tabella1, nome_tabella2Where nome_tabella1. Chiave_primaria= nome_tabella2.chiave_esterna;

b) Select nome_tabella1, nome_tabella2from valore_campo1, valore_campo2Where nome_tabella1. Chiave_primaria= nome_tabella2.chiave_esterna;

c) Select nome_tabella1, nome_tabella2from valore_campo1, valore_campo2On nome_tabella1. Chiave_primaria= nome_tabella2.chiave_esterna;

d) Select nome_tabella1, nome_tabella2from valore_campo1, valore_campo2And nome_tabella1. Chiave_primaria= nome_tabella2.chiave_esterna;

5) Quale è il comando giusto per aggiungere un attributo (campo) ad una tabella?

a) updatetable squadra add fatturato int; b) alter table squadra and fatturato int;

c) selecttable squadra add fatturato int; d) alter table squadra add fatturato int;

6) Quale è il comando opportuno SQL per cancellare un attributo (campo) di una tabella?

a)Drop TABLE tabella Alter attributo; b) ALTER TABLE tabella DROP attributo;

c)select TABLE tabella DROP attributo; d)Update TABLE tabella DROP attributo;

7) Quale è il comando opportuno SQL per modificare il valore di un dato di una tabella?

a)SELECT tabellaSET nome_attributo=nuovo_valoreWHERE (condizione che identifica il valore da modificare);

1

b)ALTER tabellaSET nome_attributo=nuovo_valoreWHERE (condizione che identifica il valore da modificare);

c) UPDATE tabellaSET nome_attributo=nuovo_valoreWHERE (condizione che identifica il valore da modificare);

d)UPDATE tabellaON nome_attributo=nuovo_valoreWHERE (condizione che identifica il valore da modificare);

MATEMATICA

1) Quale fra le seguenti uguaglianze non è corretta?

a)

b)

c)

d)

2) Quanto vale ?

e)f) arctg1g) ln2h) - ln2

4) Se nell’integrale si utilizza il metodo di sostituzione , ponendo

,si ottiene:

a)

b)

c)

d)

5) Se si calcola l’integrale per sostituzione, ponendo , si ottiene:

a) 2(ln3-ln2)b) 2ln5c) 2(ln9-ln4)

1

d) 2ln2

6) Calcola il seguente integrale definito :

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------7) Scrivere la formula d’integrazione per parti per gli integrali definiti:

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

T.P.S.I.T.1. ODBC è l’acronimo di:

a) Object DataBase Connectivity b) Open DataBase Connectivity

c) Object DataBase Communication d) Open DataBaseCommunication

2. I driver JDBC possono essere di quattro diverse tipologie (indica la risposta errata):

a) Bridge JDBC-ODBC b) API Native

c) Direct Bridge for Database Middleware d) Pure Java Driver for Database Middleware

3. L’utilizzo di JDBC può essere schematizzato in quattro operazioni così ordinate:

a) Connection – driver – statement – resultSet b) Driver – connection –statement – resultSet

c) Connection – statement – driver – resultSet d) Driver – statement – connection – resultSet

4. Quale tra i seguenti è un percorso corretto per un driver JDBC-ODBC?

a) sun.odbc.jdbc.JdbcOdbcDriver b) sun.jdbc.odbc.OdbcJdbcDriver

c) sun.jdbc.odbc.JdbcOdbcDriver d ) sun.jdbc.odbc.OdbcJdbcDriver

5. Cos’è e quale utilizzo permette Bridge JDBC-ODBC?

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6. Quali differenze ci sono rispetto alle applicazioni stand-alone per connettere una servlet al DB MySQL?

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1

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GESTIONE, PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA

1. Con la sigla SIA intendiamoo Il Sistema Informatico Aziendale.o Il Sistema di Interconnessioni Aziendali.o Il Sistema di Intercettazioni Ambientali.o Il Sistema Informativo Aziendale.

2. Un sistema ERP èo Un insieme di procedure aziendali per la gestione delle basi di dati.o Un insieme di programmi e moduli software che opera su un’unica base di dati

aziendaleo Un insieme di programmi utilizzati per la protezione delle basi di dati.o Un insieme di risorse umane designate per la gestione delle Basi di Dati.

3. Cosa si intende con il termine “leadtime”di un prodotto?o È il tempo che intercorre tra la commessa e l’evasione dell’ordine.o E’ il tempo necessario per realizzare un progetto.o Indica la pianificazione temporale di un investimento.o E’ il tempo di ammortamento di un bene aziendale.

4. Il CPM (Critical PhatMetod) detto anche PERT/CPM è un modello di tipo reticolare che si basa sulla teoria;

o delle dipendenze funzionalio degli alberi binario dei grafio delle similitudini

5. Un passo fondamentale nel processo di pianificazione di un progetto è quello della definizione della Work BrackdownStructure. Di cosa si tratta?

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1

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6. Cosa s’intende con il termine “economia di rete”:__________________________________________________________________________

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