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Il miele dell’Etna, dolcezza e salute Compra e mangia siciliano “Il nostro prosecco invece degli cham- pagne francesi, il pecorino o le provole locali piuttosto che i formaggi svizzeri”. Raffaele Lombardo, presidente della Pro- vincia regionale di Catania, lancia un for- te invito ai consumatori in vista delle imminenti festività natalizie. “In questi giorni è già iniziatala corsa agli acquisti per i regali di fine anno, nei supermercati, rivendite di generi alimentari, anche nei bar sono esposti i tradizionali cesti pieni di ogni prelibatezza - ricorda l’on. Lombardo -. In questa occasione voglio invitare tutti, dai consumatori ai commercianti, a prefe- rire i nostri prodotti tipici. La Sicilia offre quanto di più genuino e gustoso si può sperare di trovare su una tavola riccamen- te imbandita. Dalle conserve sottolio e sottaceto alle marmellate, dal miele ai dol- ci della nostra tradizione, dalla frutta di stagione a quella secca, dai fichidindia all’uva da tavola. E ancora il vino e l’olio extravergine d’oliva. La nostra agricoltura non vive un periodo florido, è difficile esportare i nostri prodotti tipici e allora che siano i siciliani stessi ad acquistarli. Un bel cesto di Natale in questo modo costerà di meno e sarà un concreto gesto di solidarietà verso produttori, commer- cianti e lavoratori del settore agricolo e dell’indotto, che con sacrifici e passione puntano alla qualità”, conclude il presi- dente Lombardo. Questo “consiglio per l’acquisto intelligente”, un vero e proprio messaggio di sensibilizzazione, è stato lan- ciato nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato l’assessore pro- vinciale alle Politiche agricole, Ignazio Gambino. “Da anni siamo impegnati a promuovere il meglio del nostro paniere agroalimentare all’estero, ma ci sembra un controsenso non vedere premiati gli sforzi di tanti produttori proprio da parte dei consumatori isolani”, ha sottolineato Gambino. E, visto l’orario prossimo al pranzo, i presenti, di buon grado, hanno raccolto l’invito ad uno spuntino intera- mente al gusto di Sicilia. Il miele è un alimento naturale compo- sto essenzialmente da zuccheri quali: glu- cosio(34%), fruttosio (40%), saccarosio (3%) oltre che da vitamine del gruppo B e C, sali minerali e sostanze aromatiche. « È un alimento glucidico che fornisce energia di pronto utilizzo – spiega la dieti- sta Aurora Giangreco, della Polimedica -; 100 grammi di prodotto forniscono circa 320 calorie contro le 400 fornite dal sacca- rosio. Il miele può essere considerato un’ottima alternativa al saccarosio (comu- ne zucchero da cucina); aggiunto alle fette biscottate, ad una tazza di latte rappresen- ta una valida scelta per la prima colazione in particolare di soggetti sportivi, degli anziani e dei bambini». In Italia, secondo i dati della Fai, la den- sità d’alveari è tra le più alte dell’Unione Europea e del mondo, ma vi è un basso consumo (circa 400 grammi l’anno). In Sicilia la produzione di miele si aggi- ra sulle 3.000 tonnellate annue con l’im- piego di circa 1.500 apicoltori tra grandi industrie e piccole imprese. In provincia di Catania vi è una vitalità economica rilevante ma la realtà industria- le è frammentaria e concentrata solo in alcune zone. A Zafferana Etnea esistono aziende che trattano il prodotto. In questa zona si pro- duce una quantità di miele di circa 3-4 mila quintali di cui il 60% è venduto agli invasettatori italiani, per poi essere immes- Agricoltura Compra e mangia siciliano Il miele dell’Etna, dolcezza e salute Il presidente Raffaele Lombardo invita i consumatori ad acquistare e consumare prodotti tipici di qualità in occasione dei regali e dei banchetti natalizi CataniaPROVINCIAEuromediterranea 28

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Il miele dell’Etna,dolcezza e salute

Compra e mangiasiciliano

“Il nostro prosecco invece degli cham-pagne francesi, il pecorino o le provolelocali piuttosto che i formaggi svizzeri”.Raffaele Lombardo, presidente della Pro-vincia regionale di Catania, lancia un for-te invito ai consumatori in vista delleimminenti festività natalizie. “In questigiorni è già iniziatala corsa agli acquistiper i regali di fine anno, nei supermercati,rivendite di generi alimentari, anche neibar sono esposti i tradizionali cesti pieni diogni prelibatezza - ricorda l’on. Lombardo-. In questa occasione voglio invitare tutti,dai consumatori ai commercianti, a prefe-rire i nostri prodotti tipici. La Sicilia offrequanto di più genuino e gustoso si puòsperare di trovare su una tavola riccamen-te imbandita. Dalle conserve sottolio esottaceto alle marmellate, dal miele ai dol-ci della nostra tradizione, dalla frutta distagione a quella secca, dai fichidindiaall’uva da tavola. E ancora il vino e l’olioextravergine d’oliva. La nostra agricolturanon vive un periodo florido, è difficile

esportare i nostri prodotti tipici e allorache siano i siciliani stessi ad acquistarli.Un bel cesto di Natale in questo modocosterà di meno e sarà un concreto gestodi solidarietà verso produttori, commer-cianti e lavoratori del settore agricolo edell’indotto, che con sacrifici e passionepuntano alla qualità”, conclude il presi-dente Lombardo. Questo “consiglio perl’acquisto intelligente”, un vero e propriomessaggio di sensibilizzazione, è stato lan-ciato nel corso di una conferenza stampaalla quale ha partecipato l’assessore pro-vinciale alle Politiche agricole, IgnazioGambino. “Da anni siamo impegnati apromuovere il meglio del nostro paniereagroalimentare all’estero, ma ci sembra uncontrosenso non vedere premiati gli sforzidi tanti produttori proprio da parte deiconsumatori isolani”, ha sottolineatoGambino. E, visto l’orario prossimo alpranzo, i presenti, di buon grado, hannoraccolto l’invito ad uno spuntino intera-mente al gusto di Sicilia.

Il miele è un alimento naturale compo-sto essenzialmente da zuccheri quali: glu-cosio(34%), fruttosio (40%), saccarosio(3%) oltre che da vitamine del gruppo B eC, sali minerali e sostanze aromatiche.

« È un alimento glucidico che fornisceenergia di pronto utilizzo – spiega la dieti-sta Aurora Giangreco, della Polimedica -;100 grammi di prodotto forniscono circa320 calorie contro le 400 fornite dal sacca-rosio. Il miele può essere consideratoun’ottima alternativa al saccarosio (comu-ne zucchero da cucina); aggiunto alle fettebiscottate, ad una tazza di latte rappresen-ta una valida scelta per la prima colazionein particolare di soggetti sportivi, deglianziani e dei bambini».

In Italia, secondo i dati della Fai, la den-sità d’alveari è tra le più alte dell’UnioneEuropea e del mondo, ma vi è un bassoconsumo (circa 400 grammi l’anno).

In Sicilia la produzione di miele si aggi-ra sulle 3.000 tonnellate annue con l’im-piego di circa 1.500 apicoltori tra grandiindustrie e piccole imprese.

In provincia di Catania vi è una vitalitàeconomica rilevante ma la realtà industria-le è frammentaria e concentrata solo inalcune zone.

A Zafferana Etnea esistono aziende chetrattano il prodotto. In questa zona si pro-duce una quantità di miele di circa 3-4mila quintali di cui il 60% è venduto agliinvasettatori italiani, per poi essere immes-

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Il miele dell’Etna,dolcezza e salute

Il presidenteRaffaele Lombardoinvita i consumatori

ad acquistare econsumare prodotti

tipici di qualità inoccasione dei regali

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so nella grande distribuzione; il 40% èconfezionato dalle aziende locali e destina-to alla grande distribuzione.

L’importazione è di modeste quantità(circa il 10%) destinate, soprattutto, aglialimentari o alla commercializzazione delprodotto di primo prezzo.

Nella zona etnea la media produttiva perarnia può raggiungere i 50-60 chili a sta-gione contro i 10-15 chili della medianazionale; nonostante ciò, i nostri mieli edi loro derivati, sono poco competitivi.

«Per battere la concorrenza - spiegaIgnazio Coco, presidente dell’Associazionecomunale produttori miele (Sicilmiele) - ènecessario che i nostri prodotti siano com-petitivi sia dal punto di vista della qualitàche del prezzo. La nostra azienda utilizzasistemi di lavorazione all’avanguardia perottenere un buon prodotto, solo così stia-mo riuscendo a conquistare una fetta dimercato che ci consente di esportarlo».

«Bisogna aiutare gli apicoltori - sostienePiero Rossitti, responsabile di Perla Ali-mentare – a sviluppare economie tali dapermettere produzioni abbondanti agevo-lando il nomadismo, e che i prezzi non sia-no troppo diversi da quelli dei mercatiesteri. Noi utilizziamo la nostra esperienzaper contrastare le importazioni di materieprime e prodotto finito. A mio parere ènecessario istituire un tavolo di concerta-zione e stabilire insieme una piattaformadi lavoro per trovare le strade da percorre-re».

Anche per il responsabile amministrati-vo della Cooperativa apicoltori etnei, Fila-delfo Trovato, questo comparto risentedella concorrenza di mieli esteri venduti abasso costo: «è necessario – sostiene Trova-to – creare un sistema che garantisca etuteli la qualità dei nostri mieli».

Il miele rappresenta uno dei prodotti ali-mentari d’origine naturale che non richie-dono di molte applicazioni tecnologicheper la sua lavorazione, quindi non si puòparlare di un alto livello qualitativo se nonsi ha un prodotto già selezionato in origi-ne in conformità ad elevati standard diqualità.

Per le nostre aziende tale selezione costi-tuisce uno degli impieghi più gravosi chesono soddisfatte utilizzando risorse uma-ne, di laboratorio e tecnologiche avanzatee collaborando con i migliori centri diricerca, come l’Istituto Nazionale di api-

coltura, impegnato nella difesa dell’Apismillifera ligusticae dell’Apis mellifera sicu-la, allevata in Sicilia.

L’Ente si occupa, anche, di analizzaresequenze e frammenti di Dna, per studia-re come far nascere razze che producanoun’ottima qualità di miele e come render-le immune agli attacchi dei parassiti.

Monica Colaianni

VALORI NUTRIZIONALI MEDI PER GRAMMO DI PRODOTTO

Valore Kcal 304Energetoco Kj1274Proteine g. 0.38Carboidrati g. 80.8

VALORI NUTRIZIONALI MEDI PER 100 GRAMMI DI PRODOTTO

Grassi g. 0,00 Calcio mg. 5Ferro mg. 0,5Fosforo mg. 6Vitamina C mg. 1

LA COMPOSIZIONE MEDIA DEL MIELE

Acqua 17,70%Levulosio 40,50%Destrosio 34,02%Saccarosio 1,90%Destrine 1,51%Sostanze minerali 0,18%(potassio, cloro, zolfo, calcio, sodio, fosforo, magnesio, silicio, ferro,manganese, rame).Altre sostanze 4,19 Granuli di polline, cera proteine e aminoacidi, sostanze coloranti,sostanze aromatiche, alcool superiori, maltosio, enzimi, vitamina A,vitamina B1, vitamina B2, vitamina B6, vitamina C.

I TIPI DI MIELE

- Miele di castagno (se ne ottengono quantità ingenti su tutto ilversante dell’Etna e sui monti Nebrodi);

- Miele di Timo (le produzioni italiane provengono dalla zona deimonti Iblei);

- Miele di Limone (si produce solo nella costa Ionica della Sicilia);- Miele di Arancio; - Miele di Eucalyptus;- Miele Millefiori (in Sicilia, grazie ad un clima particolarmente mite,

nei periodi maggio-giugno, si verificano fioriture contemporaneepermettendo di ottenere un miele con caratteristiche chimico-fisicheeccezionali).

Quando il bicchiere èsempre pieno (di qualità)

È certamente il vino il protagonista del-l’autunno in provincia di Catania. Vinosiciliano, e catanese in particolar modocon i vini doc dell’Etna, che sembra vive-re un autentico periodo aureo. Una bevan-da di cui si scoprono, giorno dopo giorno,nuove qualità e peculiarità. Secondo unostudio condotto lo scorso settembreda un team di 15 ecofisiolo-gi del CNR di Bologna,infatti, il vino favori-sce la riduzionedell’effetto serra.Non sarannocerto dei calicidi un buon ros-so o le bollicinedi un proseccoa contrastare ilfenomeno chesta irreparabil-mente danneggian-do l’atmosfera terre-stre ma, bensì, le superfi-ci vitate. Non solo boschi ecolture agricole, come già dimostratoin passato, a fare da spugne per l’anidridecarbonica ma, anche, i vigneti. Gli studio-si del CNR hanno calcolato che un ettarodi vigna è in grado di assorbirecirca tretonnellate di carbonio l’anno. E così, dopola scoperta della proprietà antiossidantedel vino rosso, che aiuta a prevenire i rischi

cardiovascolari, anche chi si occupa dellasalute del pianeta, astemi compresi, vedràdi buon occhio filari e filari di folti vigne-ti.La Provincia regionale di Catania, tra lesue iniziative, ha dato largo spazio allabevanda di Bacco. La manifestazione “Set-

tembre diVino”, organizzata dall’as-sessorato alle Politiche agrico-

le assieme ai Comuni diMilo, Santa Venerina,

Sant’Alfio e Piedi-monte Etneo, hapuntato l’atten-zione, da settem-bre a ottobre, suivini prodottilungo le pendicidell’Etna e sul

nascente turismoenogastronomico.

Un mese di iniziativepromozionali, seguito

da vicino da uno staff diventi giornalisti di testate

nazionali sia televisive che della cartastampata, che hanno raccontato agli italia-ni le bellezze e le peculiarità del territorioetneo.A metà ottobre, invece, il vino è statosoprattutto ENOPOLIS. Una rinnovataedizione, la 6ª, della più grande manifesta-zione del Mezzogiorno d’Italia dedicataalle realtà vinicole siciliane ed alle grandiaziende nazionali. Un appuntamento sem-pre più atteso dagli appassionati, cofinan-ziato dalla Provincia regionale di Cataniaed organizzato dall’AIS (Associazione Ita-liana Sommeliers) Sicilia, che quest’annosi è tenuto all’Hotel Villa del Bosco diCatania. Quindici grandi degustazioni, 40sommeliers, 60 aziende, 6.000 bottiglie,convegni, educational, visite guidate edoltre diecimila visitatori sono stati i nume-ri dell’edizione 2005. Tra le iniziative delprogramma, da sottolineare il premio“Sicilia terra di Vino” al noto giornalistatelevisivo Bruno Pizzul. Sommelier onora-rio e, ormai, affermato testimonial nazio-nale di “rossi” e “bianchi”.

Michele Massimiliano Patanè

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Quando il bicchiere èsempre pieno (di qualità)

In alto, “Uva”, quadro di Giuseppe MarioFrezza.In basso, sommeliers e produttori premiati nelcorso di Enopolis.

Alla ricerca del fungo nascosto

di raggiungere l’ambita “preda”. A questoproposito, sono state numerose le scolare-sche che nei giorni di apertura dellamostra, dall’11 al 13 novembre, hannovisitato l’allestimento. Una visita in cui aigiovani ospiti hanno avuto modo di com-prendere che, l’affascinante mondo deifunghi, non si limita solamente a scampa-gnate domenicali e succulenti risotti.

L’educazione ambientale, quindi, comeappendice tutt’altro che secondaria nellostudio della micologia e, soprattutto, nel-la ricerca dei funghi.

Una mostra dalla valenza scientifica chei catanesi sentono sempre più propria eche, col passare degli anni, si imporràcome vero e proprio punto di riferimentoper studiosi, appassionati e semplici curio-si.

M.M.P.

L’autunno è tempo di funghi. Un pro-dotto della terra, il fungo, che riesce amuovere un sempre maggior numero diappassionati. Semplici cultori ed accanitiraccoglitori attendono le prime piogge perpoter iniziare la ricerca degli ambiti “epi-gei”. A Catania, ogni anno a novembre,l’Associazione micologica “Bresadola”allestisce all’Orto Botanico una delle piùcomplete mostre dedicate ai funghi. Unamanifestazione, sostenuta dall’Ente Pro-vincia, cresciuta con gli anni e che, comesottolineato dagli organizzatori e dal pre-sidente dell’Associazione, il professoreGiovanni Santoro, vuole discostarsi dallasemplice esposizione di differenti esem-plari. La mostra vuole soprattutto richia-mare l’attenzione sulle nozioni sanitarie diprevenzione che tutti coloro i quali sioccupano di funghi, dal ricercatore al turi-sta della domenica, devono conoscere perevitare errori che possano causare dannialla salute propria ed altrui.

Ma non è solo la diffusione della cultu-ra della micologia l’obiettivo dei soci della“Bresadola” di Catania. Lo scopo è anchequello di diffondere, tra i cittadini, ilrispetto nei confronti della natura. Troppospesso, infatti, i boschi sono deturpati dal-la mano incompetente di improvvisaticercatori disposti a qualsiasi scempio pur

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Alla ricerca del fungo nascosto

Una interessantemostra all’Ortobotanico di Cataniapropone a curiosi edespertil’interessante mondotipico del sottoboscoche ha la finalitàanche di educare alrispetto per lanatura

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Da sinistra, il prof. Pavone, il presidenteSantoro, l’assessore Gambino, il prof.Furnari.

È in splendida forma il pollo siciliano

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È in splendida forma il pollo siciliano

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scatenato una vera e propria psicosi tra iconsumatori.

Scongiurata, per adesso, la temutissimapandemia sbandierata dalla stampa mon-diale, i consumatori siciliani possonotranquillamente riprendere le loro saneabitudini alimentari a base di un alimen-to tipico e costante nella nostra alimenta-zione.

L’allarme “aviaria” partito dall’Orientesta facendo sentire i propri effetti negativianche nel nostro Paese. Sono bastatipochi giorni di panico per far precipitare,in Italia, il consumo di pollo. Un ingiusti-ficato allarme che ha gettato, in una pro-fonda crisi economica, uno dei compartipiù avviati e produttivi d’Italia.

La Provincia regionale di Catania havoluto rassicurare in consumatori attra-verso un’iniziativa di sensibilizzazione. Inun incontro con la stampa tenutosi alCentro direzione Nuovaluce, il vicepresi-dente dell’Ente, Angelo Sicali, il presiden-te del Consiglio, Giuseppe Pagano, l’as-sessore alle Politiche agricole, IgnazioGambino, il vicepresidente del Consiglio,Pippo Cutuli, ed i consiglieri AngeloValastro e Vincenzo Oliva, hanno dimo-strato come non esista alcun pericolo perla salute derivante dal consumo di carneattraverso la degustazione di varie pietan-ze preparate con pollo rigorosamentenazionale. Un “assaggio” organizzato conla collaborazione dell’Associazione pro-vinciale cuochi etnei.

“Il nostro pollo è uno dei più sicuri – hadetto l’assessore Gambino - dato che ècontinuamente sottoposto a controlli. Sitratta solamente di un eccessivo ed ingiu-stificato allarme”. Polli siciliani sani econtrollati, dunque. Un problema che,almeno in Europa non esiste, ma che ha

Percorsi guidati e diretti alla cono-scenza del mondo agricolo, dei suoi pro-dotti genuini, degli alimenti che dalcampo arrivano alla tavola, valorizzan-do al contempo tradizioni locali e tutelaambientale. Con questa ricetta il proget-to “Fattorie didattiche ecologiche”, pro-mosso dall’assessorato alle Politiche del-l’ambiente, guidato dal vicepresidentedella Provincia regionale di Catania,Angelo Sicali, in collaborazione con l’as-sociazione Net, si prefigge di avvicinarele nuove generazioni, ed in particolare lescolaresche, alla natura.

A presentare il variegato programma eil materiale didattico, di supporto aglialunni che aderiscono all’iniziativa, è

stato lo stesso Angelo Sicali che, nellasala conferenze del Centro direzionaleNuovaluce, ha incontrato i dirigentiscolastici, i referenti dell’educazioneambientale e alcuni dei proprietari del-le aziende agricole coinvolte, ventiduein tutto, che accoglieranno venti scuoleprovenienti da tutta la provincia.

Insieme al vicepresidente Sicali, allaconferenza di presentazione sono inter-venuti il responsabile provinciale delDipartimento dell’ambiente, Nello Rus-so, la responsabile dell’Educazioneambientale, Maria Rita Tirri, e le rap-presentanti dell’associazione Net, Violet-ta Francese e Claudia Russo.

F.C.

La fattoria diventa scuola

Vaccino per tuttiCatania capitale per la sperimentazione

del vaccino antibrucellosi sugli animaliadulti. E’ quello che potrebbe accadere abreve in seguito ad un decreto dell’assesso-re regionale alla Sanità, Giovanni Pistorio,firmato lo scorso ottobre e che adesso sitrova sul tavolo del ministro alla Salute,Francesco Storace, per l’autorizzazionedefinitiva.

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La volontà e di pro-cedere alla vaccinazio-ne preventiva di tuttoil bestiame presentenegli allevamenti zoo-tecnici del Catanese.Una novità assoluta –come ha sottolineatolo stesso assessorePistorio - perché lanormativa nazionale consente l’adozionedi tale strumento preventivo solo nei con-fronti dei capi più giovani, vietandolaespressamente per il resto del bestiame.

Una presa di posizione davvero forte edinvocata da più parti. Innanzitutto dalpresidente della Provincia di Catania, Raf-faele Lombardo, che, in più circostanze,ha incontrato gli allevatori e i loro rappre-sentanti che, fin dall’inizio, avevano chie-sto, appunto, di poter estendere la preven-zione a tutti i capi esistenti negli alleva-menti. Una sperimentazione, quindi, ver-so la quale si nutrono grandi speranze alfine di sconfiggere un’infezione che negliultimi otto anni ha costretto gli allevatoridelle province di Catania, Siracusa, Ragu-sa ed Enna, ad abbattere circa 100.000capi di bestiame.

“Per noi si tratta di una importantescommessa - ha dichiarato Giovanni Pisto-rio durante l’affollato incontro sulle pro-blematiche collegate alla brucellosi convo-cato alle Ciminiere dal presidente Lom-bardo, - crediamo fermamente nella riu-scita di questa sperimentazione tanto che,ottenuti i primi risultati concreti, li porte-remo sul tavolo del ministro alla Sanitàper chiedergli di rivedere la normativavigente”.

La sperimentazione vaccinale preventivaa tutto campo non è stato l’unico impegnoassunto dall’assessore regionale Pistorioche, sempre dietro pressante richiesta delpresidente della Provincia, Raffaele Lom-bardo, si è detto disponibile ad ogni sfor-zo necessario a reperire, nel più breve tem-po possibile, i fondi regionali necessari alpagamento degli indennizzi, spettanti agliallevatori per i capi infetti abbattuti.

Fabio Cantarella

Vaccino per tutti

Su richiesta degliallevatoril’assessoratoregionale allaSanità ha emanatoun decreto cheprevede l’interventoantibrucellosi per icapi di bestiame enon solo per quellipiù giovani

stato lo stesso Angelo Sicali che, nellasala conferenze del Centro direzionaleNuovaluce, ha incontrato i dirigentiscolastici, i referenti dell’educazioneambientale e alcuni dei proprietari del-le aziende agricole coinvolte, ventiduein tutto, che accoglieranno venti scuoleprovenienti da tutta la provincia.

Insieme al vicepresidente Sicali, allaconferenza di presentazione sono inter-venuti il responsabile provinciale delDipartimento dell’ambiente, Nello Rus-so, la responsabile dell’Educazioneambientale, Maria Rita Tirri, e le rap-presentanti dell’associazione Net, Violet-ta Francese e Claudia Russo.

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