Agricoltura Allegato A - Regione Siciliana · • server per base di dati, con sistema operativo...

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REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIANA ASSESSORATO BILANCIO E FINANZE UNIONE EUROPEA CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO FORNITURA “CHIAVI IN MANO” DI UN SISTEMA PILOTA PER L’AUTOMAZIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI DI ALCUNI PROCEDIMENTI DELL’ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE 1 / 34 ALLEGATO A – SPECIFICHE TECNICHE DELLA FORNITURA (SISTEMA PILOTA PER L’AUTOMAZIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI DI ALCUNI PROCEDIMENTI DELL’ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE)

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REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIANA ASSESSORATO BILANCIO E FINANZE UNIONE EUROPEA

CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO

FORNITURA “CHIAVI IN MANO” DI UN SISTEMA PILOTA PER L’AUTOMAZIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI DI ALCUNI PROCEDIMENTI DELL’ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE

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ALLEGATO A – SPECIFICHE TECNICHE DELLA FORNITURA

(SISTEMA PILOTA PER L’AUTOMAZIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI DI ALCUNI PROCEDIMENTI DELL’ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE)

ALLEGATO A – SPECIFICHE TECNICHE DELLA FORNITURA

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Sommario

1 INQUADRAMENTO GENERALE ............................................................................................................................... 3 1.1 Premessa.................................................................................................................................................... 3 1.2 Articolazione dell’Assessorato AA.FF. ed organizzazione del sistema info-telematico esistente................... 3 1.3 Contesto generale delle tipologie di istanze presentate dagli utenti .............................................................. 5 1.4 Sintesi dell’obiettivo dell’intervento ........................................................................................................... 5

2 SISTEMA PILOTA PER L’AUTOMAZIONE DI FLUSSI DOCUMENTALI............................................................................ 6 2.1 Descrizione di massima.............................................................................................................................. 6 2.2 Portale: servizi di base................................................................................................................................ 6 2.3 Portale: servizi esistenti da fruire................................................................................................................ 7 2.4 Requisiti di sicurezza ................................................................................................................................. 9 2.5 Portale: servizi specifici ........................................................................................................................... 10 2.6 Modulo “Anagrafe delle Aziende Agricole”.............................................................................................. 10 2.7 Modulo per l’informatizzazione del procedimento “danni da avversità atmosferiche” ................................ 11

2.7.1 Premessa ............................................................................................................................................. 11 2.7.2 Inquadramento degli elementi procedurali............................................................................................ 11 2.7.3 Specifiche del modulo software da fornire............................................................................................ 15

2.8 Modulo per l’informatizzazione del procedimento “Pratiche OCM – comparto vitivinicolo: (A) contributi per investimenti”.................................................................................................................................................... 16

2.8.1 Premessa ............................................................................................................................................. 16 2.8.2 Inquadramento degli elementi procedurali............................................................................................ 16 2.8.3 Specifiche del modulo software da fornire............................................................................................ 18

2.9 Modulo per l’informatizzazione del procedimento “pratiche O.C.M.” – comparto vitivinicolo: (B) autorizzazioni ad estirpazioni ed reimpianti ............................................................................................................ 20

2.9.1 Premessa ............................................................................................................................................. 20 2.9.2 Inquadramento degli elementi procedurali............................................................................................ 21 2.9.3 Specifiche del modulo software da fornire............................................................................................ 24

2.10 Modulo per l’informatizzazione del procedimento UMA........................................................................... 25 2.10.1 Premessa......................................................................................................................................... 25 2.10.2 Inquadramento degli elementi procedurali ....................................................................................... 25 2.10.3 Specifiche del modulo software da fornire....................................................................................... 27

2.11 Altre caratteristiche del portale e dei moduli software ............................................................................... 28 2.12 Potenziamento della dotazione informatica ............................................................................................... 28

2.12.1 Postazioni di lavoro per le condotte agrarie...................................................................................... 29 2.12.2 Potenziamento della dotazione server del Sistema Informativo......................................................... 31 2.12.3 Potenziamento della dotazione Storage............................................................................................ 32 2.12.4 Potenziamento licenze software di office automation ....................................................................... 33

2.13 Addestramento......................................................................................................................................... 33

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1 Inquadramento generale

1.1 Premessa

Il presente allegato tecnico ha lo scopo di definire le caratteristiche ed i requisiti minimi per la realizzazione “chiavi in mano” di un sistema pilota per la realizzazione dell’automazione dei flussi documentali di alcuni procedimenti di competenza dell’Assessorato Agricoltura e Foreste. Il sistema pilota offerto deve essere sviluppato in un contesto di portale, inteso come l’interfaccia unica tra le strutture centrali dell’Assessorato, preposte all’istruttoria dei procedimenti amministrativi ed alla gestione dell’iter deliberativo dei provvedimenti, da un lato, e le strutture periferiche ed i cittadini che convogliano o presentano le istanze, dall’altro. E’ intendimento dell’Amministrazione ottenere la più ampia sinergia tra tale sistema con le infrastrutture e le applicazioni già disponibili presso l’Assessorato. Tale sinergia dovrà concretizzarsi con la valorizzazione più ampia possibile delle competenze già acquisite, delle infrastrutture e del software esistente, al fine di evitare duplicazioni e ridondanze. In tale ottica l’impresa partecipante, nello stilare l’offerta tecnica, deve mettere in evidenza le linee guida “strategiche” e le soluzioni “tattiche” che intende mettere in atto per assicurare la più efficace integrazione della propria offerta nel sistema informativo già esistente presso l’Assessorato Agricoltura e Foreste, nel rispetto di quanto specificato nel presente Capitolato. Nell’offerta che l’impresa partecipante si appresta a presentare dovranno essere previsti: server e postazioni di lavoro, con relativo software di base di corredo, un portale per l’accesso alla intranet dell’Assessorato, alcuni applicativi software specifici orientati all'’informatizzazione delle procedure di presentazione di specifiche istanze, applicativi software per l’automazione di procedure informatiche e di funzioni di back office ed applicativi orientati alla interconnessione funzionale dei soggetti coinvolti nel sistema info-telematico dell’Assessorato Agricoltura e Foreste (AA.FF.). Dovranno inoltre essere previsti specifici servizi di addestramento del personale, un servizio di garanzia on-site e servizi professionali di personalizzazione e tuning di quanto fornito. Nello svolgimento e realizzazione del sistema pilota dovranno essere previste inoltre specifiche attività che consentano di verificare le funzionalità più opportune da attivare in ragione della specifica realtà dell’Assessorato e quali impatti tecnologici devono essere valutati e indirizzati per l’estensione di quanto fornito a tutte le attività dell’Assessorato. Le specifiche del servizio di garanzia sono contenute nell’apposito allegato del Capitolato Speciale di Appalto. In questo documento vengono forniti i requisiti qualitativi e quantitativi minimi richiesti dal Committente per il Sistema Pilota in questione; vengono inoltre fornite indicazioni che consentono di inquadrare quanto richiesto nel contesto delle attività dell’Assessorato Agricoltura e Foreste.

1.2 Articolazione dell’Assessorato AA.FF. ed organizzazione del sistema info-telematico esistente

L’Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana si articola in 5 Dipartimenti: 2 per l’Agricoltura (Dipartimento Interventi Strutturali e Dipartimento Interventi Infrastrutturali) e 3 per le Foreste. I dipartimenti sono articolati in aree e servizi, unità amministrative di pari livello, che a loro volta sono articolate in U.O. (Unità Operative). In particolare, al Dipartimento Interventi Strutturali fanno capo, in modo diretto od indiretto:

• 9 Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura (IPA), • 57 Condotte Agrarie, • 9 Ripartizioni Faunististico Venatorie, • 52 Sezioni Operative di Assistenza Tecnica (SOAT) Uffici periferici del Servizio, • 9 Assistenza tecnica, Sperimentazione, Ricerca applicata e Divulgazione, • 2 Osservatori per le malattie delle Piante, • 1 Servizio per la repressione frodi vinicole, • 1 Vivaio Governativo Viti Americane.

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Al Dipartimento Interventi Infrastrutturali fanno invece capo: • l’Ufficio Tecnico Speciale per le Trazzere di Sicilia • il Commissariato per gli Usi Civici.

Il settore informatico dei due Dipartimenti per l’Agricoltura viene gestito dalla “U.O.B. 8 Sistema Informativo”. Nell’ambito dell’attività istituzionale l’ unità operativa ha anche sviluppato applicazioni software di supporto alle attività dell’amministrazione, che riguardano protocollo elettronico, acquisizione dati CAF, pagamento di emolumenti personale, assegnazione quote latte, comunicazioni riservate, posta interna sicura, pagamento missioni, esportazione dati AGEA regolamento CEE 2078 ed anagrafe dei cacciatori. Nel corso degli anni, è stata progressivamente sviluppata una rete di connessione degli uffici centrali e di quelli periferici, orientata dapprima all’erogazione di servizi interni. L’architettura del sistema informativo è stata inizialmente progettata per l’erogazione di servizi interni finalizzati alle attività di monitoraggio del programma operativo pluriennale 1994-1999 sottoprogrammi FEOGA. Successivamente è evoluto nell’ottica della realizzazione di una rete telematica per l’interconnessione dell’Assessorato con i propri uffici periferici provinciali. L’infrastruttura telematica oggi collega i 9 IPA con linee ADSL e le 53 SOAT attraverso accessi commutati. Sono ancora oggi sprovviste di collegamento le 57 Condotte Agrarie che non sono ancora provviste di adeguate risorse informatiche, gli osservatori per le malattie delle piante, le ripartizioni faunistico venatorie, il servizio repressione frodi vinicole, il vivaio governativo, gli IPA di Messina e Siracusa sono sprovvisti anche di Server. A livello di interconnessione in rete geografica, la WAN del Dipartimento connette l’Assessorato, i 9 Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura, e le 52 Sezioni Operative di Assistenza Tecnica. La Presidenza della Regione ha interconnesso l’Ufficio Tecnico Speciale per le Trazzere di Sicilia, il Commissariato per gli Usi Civici ed il Servizio Repressione Frodi Vinicole attraverso la Rete Unificata della Amministrazione Regionale (RUAR). In ognuno dei 9 Ispettorati provinciali e presso le SOAT di Mezzojuso, Mistretta, Sciacca, Riesi, Catania, Leonforte, Ragusa, Palazzolo Acreide e Castelvetrano (SOAT capofila provinciali del Sistema Informativo Agrimeteorologico Siciliano) è attivo un accesso mediante CDN a 64 kbit/s verso la rete Interbusiness di Telecom Italia (Big@access); presso la sede centrale dell’Assessorato è installata una analoga connessione ma con una banda passante di 512 Kbit/s. La connessione installata presso l’Assessorato è configurata per consentire l’accesso degli Ispettorati mediante VPN, e l’uscita verso internet degli utenti degli Ispettorati, di tutte le Saot e Sopat e di quelli dell’Assessorato. Presso la sede dell’Assessorato è installato inoltre una linea HDSL con banda di 1,5 Mbit/s che consente la connessione con il sistema ARCIPELAGO di Telecom Italia, attraverso il quale tutte le SOAT e le SOPAT della Sicilia, escluse le capofila provinciali, vengono connesse all’Assessorato con le normali linee RTG. Il sistema informativo dei dipartimenti Agricoltura è basato su tecnologia Microsoft Windows NT con un primary domain ed un backup domain controller in sede ed un backup domain controller in ogni Ispettorato provinciale; l’accesso ad internet viene gestito attraverso un proxy server in ambiente Microsoft, protetto con un firewall basato su ambiente operativo Linux. E’ in corso la migrazione verso Windows 2000 Server. Al fine di fare fronte alla crescente richiesta di banda fra la sede centrale e gli Ispettorati provinciali è in previsione l’utilizzo, nei vari Ispettorati, di accessi ADSL 640/128 kbit/s in sostituzione dei circuiti diretti numerici a 64 kbit/s, e di un accesso HDSL da 2 Mbit/s nella sede centrale. Nella sede “centrale” sono installati i seguenti server:

• 1 server Microsoft NT, per le funzioni del vecchio dominio Windows NT; • 1 server IBM AS400 per la gestione degli emolumenti al personale del I e del II Dipartimento inserito

nella rete Windows; • server Microsoft Windows 2000 per la gestione del nuovo dominio windows 2000 e per la gestione dei

data base (Microsoft SQL server); • server del sistema Informativo Agrometereologico (SIAS) e per la gestione amministrativa della SOAT: • server per base di dati, con sistema operativo windows 2000 server e con l’ SQL 7.0 della Microsoft:

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Alla rete locale della sede centrale dell’Assessorato sono connessi circa 200 PC. Negli Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura (IPA) sono presenti, complessivamente, circa 200 stazioni di lavoro (IPA PA: 21; IPA AG: 20; IPA CL: 30; IPA CT: 20; IPA EN: 24; IPA ME: 4; IPA RG: 19; IPA SR: 28; IPA TP: 30). Le 53 S.O.A.T. hanno una postazione di lavoro collegata attraverso il sistema Arcipelago di Telecom Italia. L’accesso ai servizi avviene oggi attraverso una identificazione basata su “login” e “password”. L’accesso ad Internet avviene attraverso un server Proxy, mentre il normale servizio di posta elettronica di base si basa sul servizio erogato dell’Assessorato Bilancio e Finanze.

1.3 Contesto generale delle tipologie di istanze presentate dagli utenti

Ai Servizi dei Dipartimenti vengono sottoposte istanze per molteplici misure assistenziali, di miglioramento fondiario, elettrificazione rurale, viabilità rurale, opere irrigue, solidarietà, aiuti alla produzione, richiesta di licenze per l’acquisto di carburanti agricoli, iscrizione ai vari albi produttori, da quello per l’agriturismo a quello dei produttori biologici. Per la gestione informatica dei relativi procedimenti fino ad oggi sono state implementate varie banche dati autonome, basandosi spesso su applicativi sviluppati ad hoc dagli stessi dipendenti dell’Assessorato in questione. Tutto ciò ha fatto si che i dati di cui si è adesso in possesso risultano spesso non interfacciabili e dunque non confrontabili per l’utente che si trova spesso a dover presentare più volte gli stessi documenti ed è costretto ad utilizzare criteri di compilazione diversi per ciascuna delle istanze presentate.

1.4 Sintesi dell’obiettivo dell’intervento

Nel quadro di riferimento sopra brevemente delineato, l’Assessorato Agricoltura e Foreste ha avviato un insieme di iniziative rivolte alla reingegnerizzazione dei procedimenti amministrativi, alla informatizzazione dei flussi documentali sia per le attività di back-office, il cui snellimento permetterà di convogliare maggiori risorse umane nei rapporti con l’utenza, sia nel front-office per tutte quelle attività già informatizzabili. In particolare ha già avviato o avvierà nel breve termine un insieme di attività che riguardano l’anagrafe dei procedimenti amministrativi di competenza dell’Assessorato, l’adozione del protocollo informatico e della gestione documentale informatizzata, la gestione del work flow, l’introduzione e l’utilizzo massivo di tecnologie web-based per offrire servizi ed applicazioni di e-government, il potenziamento delle reti sia a livello dipartimentale che a livello geografico, l’utilizzo della posta elettronica certificata interna al Dipartimento ai sensi della circolare A.I.P.A. n° 27 del 16/02/2002 di chiarimento al D.P.R. 445/2000. Il Sistema Pilota che si intende realizzare attraverso la presente procedura di gara rientra nel contesto degli obiettivi generali sopra esposti. Il Sistema Pilota che si intende acquisire con la presente procedura di gara è infatti finalizzato, nel contesto attuale, ad avviare un insieme di iniziative ed a realizzare un insieme di servizi che, anche attraverso un potenziamento della dotazione strumentale, porta a compimento alcune delle azioni programmate dall’Assessorato, e crea i presupposti per l’estenzione di soluzioni tecnologiche e di metodologie organizzative adottate nel contesto di tale progetto pilota a tutte le attività dell’Assessorato. Dato l’elevato numero di procedure amministrative che dovranno essere informatizzate ed integrate nel sistema, sono stati individuati i seguenti procedimenti chiave che nell’ambito di questo intervento costituiscano un progetto pilota finalizzato alla messa a punto di un metodo estendibile in seguito all’intera attività dell’Amministrazione:

1) Istanze di contributi per danni da calamità naturali 2) Istanze per l’assegnazione della quota di carburante agricolo a prezzo agevolato 3) Istanze relative agli O.C.M. per il comparto vitivinicolo (contributi per investimenti) 4) Istanze relative agli O.C.M. per il comparto vitivinicolo (autorizzazioni ad estirpazioni e reimpianti)

Attraverso il suddetto Sistema Pilota si intendono perseguire i seguenti obiettivi: • costituire un’interfaccia unica tra l’Amministrazione ed il cittadino o l’impresa che presenta le

istanze, con specifico riferimento almeno ai 4 procedimenti chiave sopra elencati; • reingegnerizzare i processi in modo da uniformare le modalità operative di presentazione delle

istanze e dei relativi documenti per le tipologie di procedimenti, con specifico riferimento almeno ai 4 procedimenti chiave sopra elencati;

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• convogliare e rendere omogenei tutti i dati relativi alle istanze ed ai soggetti che le presentano in un’anagrafe unica dei procedimenti amministrativi, con la creazione dell’Anagrafe Informatizzata delle Aziende Agricole (D.P.R. 503/99 ).

• operare una gestione documentale informatizzata, che renda i procedimenti quanto più possibile indipendenti dalla ripetuta consultazione del materiale cartaceo, con specifico riferimento almeno ai 4 procedimenti chiave sopra elencati;

• supportare e guidare gli operatori dell’Amministrazione nello svolgimento dei procedimenti mediante l’introduzione di strumenti di Workflow documentale;

• realizzare strumenti che consentano, con specifico riferimento almeno ai 4 procedimenti chiave sopra elencati, alle strutture periferiche ed agli utenti interni ed esterni, ciascuno secondo le proprie abilitazioni, la completa tracciabilità dei procedimenti mediante l’informativa sul relativo stato;

• fornire agli utenti e agli operatori, centrali e periferici dell’Amministrazione, un’infrastruttura di connessione ed una piattaforma di conoscenza condivisa che, utilizzando le tecnologie Web based (Intranet, Internet), sia disponibile presso qualunque postazione dotata di connessione Internet.

2 Sistema Pilota per l’automazione di flussi documentali

2.1 Descrizione di massima

Il Sistema Pilota in questione sarà, essenzialmente, costituito da un portale che integrerà l’attuale sito Web dell’Assessorato Agricoltura e Foreste rispettandone per quanto possibile l’architettura e la grafica di presentazione anche nelle nuove pagine che saranno sviluppate. Attraverso tale portale saranno fruibili i servizi specificati nelle successive sezioni, erogati e gestiti mediante specifici moduli software inclusi nella fornitura, organizzato in modo da consentire il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati e quindi una pianificazione ed una cultura delle relazioni organizzative innovativa, prevedendo una rivisitazione ed un’evoluzione delle procedure e dei processi attuali che si intendono automatizzare dal punto di vista informatico. Nella fornitura sono inclusi i moduli software che realizzano le specifiche funzionalità, che dal punto di vista logico sono descritti come entità autonome, ma che dal punto di vista funzionale sono integrati e servono ad alimentare tutto il processo di automazione del flusso documentale, nonché attrezzature hardware e licenze software che consentono il potenziamento e l’adeguamento dell’attuale dotazione strumentale dell’Assessorato in questione.

2.2 Portale: servizi di base

Il sistema offerto deve realizzare un sistema Portale quale interfaccia unica tra i vari rami dell’Amministrazione, che tra l’Amministrazione ed il cittadino o l’impresa che presenta le istanze relative ad attività agricole. Il Portale dovrà includere moduli funzionali in grado di supportare i seguenti servizi di base:

• Gestione della comunità e della sicurezza: consente la gestione degli utenti del sistema, eventualmente distinguendo le diverse comunità di appartenenza. E’ in essa compresa la gestione dei livelli di sicurezza e delle abilitazioni e autorizzazioni connesse ai vari servizi e funzioni presenti.

• Search e retrieval: permette di effettuare ricerche libere sui contenuti del portale, eventualmente anche limitatamente ad alcune sottosezioni dello stesso.

• Accesso all’Anagrafe delle Aziende via Intranet per i funzionari abilitati. Il Portale deve essere strutturato in modo che siano soddisfatti i seguenti principi:

• La struttura deve essere comprensibile, applicando quei criteri di usabilità che prescrivono di evitare l’affollamento di link e strutture di pagina e di navigazione complesse. Deve essere prevista una mappa di navigazione interattiva che ne migliori la comprensione della struttura. Le pagine devono avere una struttura omogenea.

• Deve essere facilmente accessibile. Si deve predisporre una visualizzazione dei contenuti in diverse

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modalità applicando un layout che fa capo ad uno style sheet predefinito per l’uso specifico; non devono essere usate figure di sfondo ad una pagina e di testi realizzati in forma di immagine, in quanto una figura di sfondo disturba la percezione del testo sovrapposto da parte dei disabili cognitivi e degli ipovedenti e un’immagine di testo non possiede flessibilità sufficiente per adattarsi alle esigenze degli utenti ipovedenti.

• Deve essere conforme alle disposizioni applicabili in merito al favorire l’accesso dei disabili agli strumenti informatici.

• Si deve predisporre una versione compressa dei documenti di grandi dimensioni da scaricare, la quale comprenda i file collegati indispensabili alla navigazione fuori linea, usando link di tipo relativo. I formati devono essere accessibili e non proprietari: HTML, RTF, testo. Laddove fossero necessari altri formati (come PDF, GIF, JPG, ecc.) devono essere accompagnati con una versione accessibile liberamente.

Devono inoltre essere soddisfatti i requisiti e le caratteristiche generali riportate dopo la specifica dei singoli moduli software specifici (art. 2.11 della presente specifica tecnica). Il sistema deve consentire la presentazione via Web delle istanze, la loro archiviazione, la gestione del flusso del procedimento e la consultazione, sempre via Web, dello stato della singola pratica da parte dei soggetti abilitati. In dettaglio il sistema Portale deve garantire le seguenti componenti macrofunzionali:

• un modulo di Informativa Pubblica, che consenta ad utenti privi di conoscenze tecniche, tramite uno strumento generalizzato, la redazione, la pubblicazione ed il reperimento via interfaccia Web delle informazioni (normative, documentazione, adempimenti necessari, procedure previste, moduli, riferimenti, attività promozionali, notizie utili, etc…) connesse con il funzionamento del Portale;

• un modulo di Gestione Istanze, che comprenda tutte le funzionalità di gestione degli archivi come per uno “Sportello Unico”, di comunicazione telematica con i soggetti interessati, di produzione di elaborati e di governo generale del processo;

• un modulo di Gestione Procedimenti, che consenta la gestione completa dell’iter della pratica secondo i procedimenti previsti: disegno dell’iter (passi, attività, ruoli), motore di WorkFlow, monitoraggio, gestione scadenze, cooperazione tra eventuali soggetti terzi interessati, etc.. L’utente registrato ed abilitato che ha presentato un’istanza, deve poter accedere alla propria pratica e constatare, attraverso un grafo di WorkFlow, i passi completati e quelli ancora da effettuare, conoscere i nomi ed i riferimenti degli operatori dei vari uffici coinvolti, i tempi dei vari passaggi e le altre informazioni.

Il sistema deve convogliare tutti i dati relativi alle istanze ed ai soggetti che le presentano in un’anagrafe unica dei procedimenti amministrativi, gestendo quindi l’Anagrafe Informatizzata delle Aziende Agricole. Il sistema deve garantire una gestione documentale informatizzata, in modo da rendere il procedimento indipendente dalla documentazione cartacea. Il sistema offerto deve supportare i procedimenti amministrativi chiave selezionati per l’avviamento del progetto pilota, descritti nel dettaglio nel seguito di questo documento.

2.3 Portale: servizi esistenti da fruire

Il Portale, oltre a realizzare l’interfaccia per gli applicativi software di nuova fornitura, deve consentire la fruizione, attraverso una interfaccia Web-based, delle seguenti applicazioni software già esistenti ed in uso presso l’Assessorato Agricoltura e Foreste:

• assegnazione quote latte - programma realizzato in VB6 con base dati in Access e in SQL Server, si compone di due parti, di cui una è stata distribuita alla associazioni di categoria per l’acquisizione delle domande. I dati, tramite e-mail vengono inviati all’Assessorato che dopo la verifica li trasferisce in un database SQL per l’elaborazione della graduatoria. (attualmente stand alone)

• comunicazioni riservate - programma realizzato in VB6 con base dati in SQL Server. Consente l’acquisizione di tutte le richieste di notizie provenienti dalla magistratura e forze dell’ordine, la distribuzione in rete ai vari servizi e aree del Dipartimento per le relative risposte.

• posta interna sicura - programma realizzato in VB6, con base dati in SQL Server e tecnologia DNA a

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tre livelli. Consente lo scambio di messaggi e allegati, anche in forma criptata e certificata da firma digitale appositamente sviluppata, all’interno della rete dell’Amministrazione e tra utenti a tal fine abilitati.

• pagamento missioni - programma realizzato in Clipper con base dati DBF. Consente l’acquisizione, l’elaborazione e la liquidazione delle parcelle di missione del personale dell’Amministrazione (attualmente stand alone)

• esportazione dati AGEA regolamento CEE 2078 - programma realizzato in Clipper con base dati DBF. Ha consentito fino ad oggi il trattamento e la liquidazione inerenti le aziende con coltivazione di tipo biologico. (attualmente stand alone)

• anagrafe dei cacciatori - programma realizzato in VB6, con base dati in Access. Consiste nell’archivio dei cacciatori autorizzati alla caccia sulle aree provinciali, la cacciagione abbattuta, le multe comminate ai cacciatori (attualmente stand alone)

• gestione archivi storico e corrente - si tratta di applicazioni realizzate in VB6 su SQL server per il facile reperimento di fascicoli classificati e conservati in archivio.

• gestione del magazzino - programma realizzato in VB6 su SQL server (versione server) e ms access (versione client). Inizialmente pensato per l’analisi della movimentazione del materiale di facile consumo ai fini dei controlli interni di gestione, potrà essere utilizzato, con gli opportuni adattamenti, per la verifica delle disponibilità di magazzino, e per il mantenimento degli stock. (attualmente stand alone)

• gestione dei capitoli di spesa - realizzato in VB6 su SQL server, attualmente amministra la contabilità dei capitoli di spesa gestiti direttamente dalla sede centrale dell’Assessorato. E’ in via di sviluppo una versione per l’estensione del servizio agli uffici periferici (gestione aperture di credito e rendicondazione)

• gestione degli ingressi - realizzato in VB6 su SQL server. Gestisce gli ingressi dei visitatori dell’Assessorato.

L’impresa partecipante, nel formulare l’offerta, potrà anche proporre, in alternativa, applicativi software di nuova fornitura che hanno funzionalità non inferiori a quelle dei software attualmente in uso e sopra elencati. In tal caso sono a carico dell’impresa:

• il recupero dei dati nei database corrispondenti e la loro integrazione nel nuovo software fornito; • le attività per l’installazione, l’avviamento e l’addestramento del personale al loro utilizzo, i quali

devono essere esplicitati in modo dettagliato in offerta con apposito piano. Eventuali applicativi forniti dall’aggiudicatario debbono essere parametrizzati in modo che il committente sia in grado di apportarvi tutti gli aggiornamenti che si rendessero necessari per l’applicazione della normativa vigente. Il Portale, inoltre, deve gestire i servizi attualmente presenti sul sito internet, ma di interesse del solo personale in servizio presso l’Amministrazione. In particolare, deve consentire il download, sulla postazione informatizzata di tale personale, della seguente modulistica:

o Richiesta attestati di servizio o Comunicazione di variazione anagrafica o Accredito competenze su Conto Corrente Bancario o Autodichiarazione Personale o Assegno per il nucleo familiare o Certificazione Contributiva personale ex Genio Civile o Dichiarazione diritto a Detrazione d'Imposta o Proposta di valutazione del contributo individuale al raggiungimento degli obiettivi (comma 5

art. 12 D.P. 26/99) o Richiesta anticipo missione

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o Richiesta certificato di stipendio o Richiesta incremento detrazioni d'imposta per familiari minori di anni tre o Scheda informativa di ingresso e presa servizio o Modulo Congedo Ordinario o Modulo Congedo Straordinario o Modulo Astensione Facoltativa

e deve contenere l’elenco telefonico del personale in servizio nei due Dipartimenti dell’Assessorato Agricoltura e Foreste che sarà redatto e fornito dal servizio URP degli stessi.

2.4 Requisiti di sicurezza

L’Assessorato, in osservanza alle normative vigenti in materia di protezione delle informazioni deve implementare una serie di misure atte a tutelare il patrimonio informativo residente sui propri sistemi. Pertanto il sistema Portale deve essere costituito come un sistema a prova di errore, sia volontario che accidentale, provocato sia da utenti interni che da accessi dall’esterno, che ne possa compromettere le funzionalità. In particolare, come per tutte le P.A. in cui avvenga il trattamento di dati personali, anche presso l’Assessorato Agricoltura e Foreste, la normativa di riferimento è quella dettata da: • Legge 675/96 che tutela la privacy garantendo che il trattamento dei dati personali venga svolto nel rispetto

dei diritti delle persone fisiche, giuridiche e di ogni altro ente o associazione • DPR 318/99 dove si dettano le misure minime di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali a

norma dell’art.15 della L.675/96 e successive modifiche ed integrazioni alle suddette norme. A tale scopo il Sistema Pilota offerto deve essere costituito da tutte quelle componenti atte a garantire le caratteristiche fondamentali della Sicurezza Informatica tutelate a norma di legge (disponibilità, integrità e riservatezza), e dovranno essere indicate in offerta le tecnologie che si intendono utilizzare e le modalità di implementazione delle stesse, facendo riferimento obbligatoriamente a linee guida, standard e/o pubblicazioni di settore applicabili al contesto dei sistemi da proteggere. Per garantire tale requisito, la soluzione proposta dovrà includere apparati e programmi atti a garantire la difesa ad oltranza dell’infrastruttura e delle informazioni in essa trattate, con particolare riguardo alle seguenti problematiche: • Protezione Perimetrale, intesa come quell’insieme di sistemi hardware e/o software in grado di costituire

una barriera protettiva che separi I flussi dei traffici interno/esterno e tra zone della intranet a diverso grado di sensibilità. Nell’offerta tecnica dovranno essere identificate le aree a diverso rischio e dovrà essere documentato come l’impresa offerente intende attuare le più opportune misure difensive. Dovranno altresì essere forniti dei prototipi di politiche di sicurezza perimetrale che l'Amministrazione dovrà adottare a complemento della messa in sicurezza dei sistemi.

• Protezione dei server. Nell’offerta, l’Impresa partecipante, dovrà includere le procedure per la configurazione in maniera sicura dei sistemi facenti parte della fornitura e dovrà documentare le politiche di accesso e di protezione che intende applicare per limitare il rischio di accessi indesiderati, di perdita di informazioni e di compromissione dei sistemi a causa di interventi esterni e/o interni. La protezione dei server dovrà includere almeno le seguenti componenti: § Installazione e configurazione iniziale per la messa in sicurezza § Aggiornamento del sistema operativo e dei software di base con le patches, Service Packs, hotfixes

disponibili all’atto della consegna § Eliminazione dei servizi non necessari

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§ Controllo delle configurazioni delle componenti installate § Registrazione delle configurazioni ultimate § Gestione delle utenze e delle password § Verifica della sicurezza del sistema § Gestione di un log di installazione

• Protezione dei client. Nell’offerta l’impresa partecipante dovrà includere e descrivere le soluzioni tecnologiche hardware e software in grado di consentire la gestione sicura delle stazioni di lavoro incluse nella fornitura, almeno per quanto riguarda le seguenti problematiche: § Immunità ai più comuni, diffusi, moderni virus informatici § Blocco delle configurazioni dei software installati § controllo da remoto § Inventario hardware e licenze software installate

• Protezione delle applicazioni. Nell’offerta l’impresa partecipante deve indicare le modalità con le quali intende gestire la sicurezza delle applicazioni software con cui realizzerà il sistema Portale. Dovrà inoltre prevedere che i servizi WWW, i motori relazionali dei database server, le applicazioni di posta elettronica devono essere configurati a partire da procedure scritte in cui sono elencate voce per voce i passaggi da effettuare in ordine cronologico, necessari a rimuovere le vulnerabilità presenti nella distribuzione del software.

2.5 Portale: servizi specifici

Il portale dovrà rendere fruibili, in modalità web-based, i moduli software le cui specifiche sono indicate nei paragrafi seguenti e la cui fornitura è inclusa nel Sistema Pilota in questione. In particolare deve essere previsto:

- un modulo software che consente di implementare e gestire l’anagrafe delle Aziende Agricole, - un modulo per l’informatizzazione del procedimento relativo ai “danni da avversità atmosferiche”, - un modulo per l’informatizzazione del procedimento relativo alle pratiche OCM – comparto vitivinicolo e

relativo a: (A) contributi per investimenti ed autorizzazioni e (B) ad estirpazioni e reimpianti, ed infine - un modulo per l’informatizzazione del procedimento UMA (Utenza macchine agricole).

Nella proposta tecnica dell’impresa partecipante i moduli possono essere distinti oppure possono essere parzialmente o totalmente integrati. In ogni caso le informazioni immesse per l’informatizzazione dei vari procedimenti devono servire ad alimentare il database relativo all’anagrafe unica delle aziende agricole.

2.6 Modulo “Anagrafe delle Aziende Agricole”

La fornitura del Sistema Pilota deve includere un opportuno modulo che consenta la realizzazione e la gestione della banca dati costituente l’Anagrafe delle Aziende Agricole. Tale banca dati dell’Anagrafe delle Aziende Agricole deve essere implementata secondo i contenuti informativi di cui all’art. 3 del D.P.R. 1 dicembre 1999, n. 503. In aggiunta al numero di campi che saranno stati individuati per ottemperare agli obblighi discendenti dal testo normativo, dovrà essere prevista la gestione di (almeno) ulteriori 20 campi, il cui formato non deve essere vincolato. La banca dati dovrà essere compatibile ed interscambiabile con il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), istituito con legge 4 giugno 1984, n. 194, che integrerà i sistemi informativi agricoli regionali. Il programma di gestione della banca dati dovrà consentire alle aziende agricole di presentare, per tutti i campi costituenti il database, per via telematica e cartacea, le informazioni richieste nel momento in cui, a partire da un termine che sarà regolamentato, le Aziende agricole si manifesteranno per la prima volta all'Amministrazione, ai fini dell'ammissione a qualsiasi beneficio comunitario, nazionale o regionale. Dovrà consentire altresì l’acquisizione di dati di provenienza esterna sia in formato testo (file ad accesso casuale con strutture di dati definite dall’utente), sia in formato xml, al fine di acquisire, nelle more dell’acquisizione dei dati da parte delle medesime aziende, i dati attualmente in possesso dell’Amministrazione. La procedura informatizzata dovrà essere in grado di produrre il cosiddetto “Fascicolo Aziendale”, di cui all’art. 9 del citato D.P.R. 503/99, modello cartaceo ed elettronico riepilogativo dei dati aziendali, finalizzato

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all’aggiornamento, da parte di ciascuna azienda, delle informazioni contenute nell’Anagrafe delle Aziende Agricole. A tal fine, la procedura informatizzata dovrà consentire alle aziende, già presenti nell’anagrafe, di verificare le informazioni relative al titolo di conduzione, alla consistenza aziendale e a tutti gli altri dati presenti nel sistema, con possibilità di confermarne l'attualità ovvero di comunicare le eventuali variazioni o integrazioni. Dovrà consentire loro, altresì, nel momento in cui si manifesteranno all'Amministrazione per l'ammissione a qualsiasi beneficio comunitario, nazionale o regionale, di comunicare per via telematica le informazioni relative al beneficio richiesto che saranno inserite nel fascicolo aziendale. Nel fascicolo aziendale sarà contenuta, inoltre la cronologia delle istanze e dei rapporti intercorsi tra l’amministrazione e l’utente. Pertanto, la banca dati costituente l’Anagrafe delle Aziende Agricole si alimenta e viene gestita contestualmente all’immissione dei dati nei quattro moduli software che vengono specificati nelle sezioni seguenti. Devono essere previsti opportuni meccanismi di sicurezza per l’accesso e la gestione della banca dati. Deve essere inoltre previsto che le variazioni dei dati devono essere validati da opportuni documenti cartacei, e che il database deve contenere lo storico delle variazioni ed i riferimenti ai documenti cartacei.

2.7 Modulo per l’informatizzazione del procedimento “danni da avversità atmosferiche”

2.7.1 Premessa

La Legge Nazionale 185/92 gestisce il “Fondo di Solidarietà Nazionale” e cioè gli aiuti dello Stato alle aziende colpite da calamità naturali in agricoltura. Detta Legge prevede che gli I.P.A. competenti per territorio preparano una proposta di declaratoria con tutte le indicazioni relative alle zone colpite e alle colture. Gli I.P.A. presentano la proposta all’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste che, se ritenuta valida, la trasmette al Ministero delle Politiche Agricole. Il Ministero acquisiti gli atti se ritiene ammissibile la proposta emana specifico decreto di declaratoria dell’evento avverso con indicazione del territorio danneggiato che viene pubblicato sulla GURI. Gli utenti hanno un determinato periodo di tempo per compilare le domande per poter accedere agli aiuti previsti dalla Normativa vigente. Il modulo software che deve gestire le provvigioni previste dalla legge 185/92 deve permettere l’inserimento delle zone danneggiate, specificando il tipo di coltura con la relativa percentuale di danno causata dal/dagli agenti atmosferici ed il calcolo della percentuale di danno subita da ogni singola azienda. I titolari delle aziende interessate dall’evento calamitoso posso accedere ( se previsti dalla delimitazione) a diversi aiuti, ed in particolare :

o Contributo in conto capitale (lett. A) danni alle colture; (lett. C) danni alle strutture. o Prestiti ad ammortamento quinquennale (lett. A) in alternativa al contributo in conto capitale, (lett. B)

produzioni o Proroga scadenze passività (art.4)

Il modulo software in questione deve permettere la compilazione di tutte le istanze previste sia in formato cartaceo che tramite un collegamento sicuro ad internet, e deve fornire, sulla base dei dati precedentemente inseriti, il calcolo della percentuale di danno, l’ammissibilità o meno ai benefici previsti dalla Legge e la quantificazione dell’importo concedibile di contributo e/o prestito, nonché il calcolo in tempo reale del fabbisogno necessario per poter soddisfare tutte le richieste pervenute.

2.7.2 Inquadramento degli elementi procedurali

La norma di riferimento per la realizzazione del modulo in questione risulta essere la Legge 14 febbraio 1992 n.185 – “Nuova disciplina del Fondo di Solidarietà Nazionale” e successive modifiche ed integrazioni. L’espletamento delle pratiche di danni prevede l’esecuzione di precise fasi procedurali. Infatti, gli Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura, ciascuno per il proprio territorio di competenza, al verificarsi di un evento calamitoso del quale siano venuti a conoscenza, sono tenuti ad effettuare opportuni accertamenti, avvalendosi anche delle diverse Condotte Agrarie dislocate nel territorio. La regioni proponenti, nel disporre accertamenti al verificarsi di eventi calamitosi ritenuti eccezionali, sono tenuti a darne comunicazione al competente Ministero “che si riserva di incaricare propri funzionari a

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partecipare agli accertamenti stessi o di disporre eventuali verifiche” (circ.min. n.7/92 § 3.2). Pertanto gli Ispettorati Provinciali sono tenuti, di volta in volta, a dare tempestiva comunicazione dell’inizio degli accertamenti al competente Ufficio dell’Assessorato che provvede a darne comunicazione al Ministero. A seguire del verificarsi dell’evento avverso può aversi la proposta di delimitazione dei territori danneggiati. Infatti, qualora i danni segnalati appaiano di una certa consistenza, l’Ispettorato competente è tenuto ad effettuare un primo rilievo procedendo alla individuazione delle zone agricole omogenee danneggiate e, laddove l’evento abbia assunto il carattere di eccezionalità, cioè qualora venga riconosciuto un danno alla Plv (produzione lorda vendibile) ordinaria non inferiore al 35% della stessa, lo stesso provvederà a formulare ed inoltrare al competente Ufficio dell’Assessorato la proposta di delimitazione dei territori danneggiati, secondo i criteri previsti dalla normativa di riferimento, ulteriormente precisati e specificati nelle relative circolari e note via via emanate. Per ogni evento calamitoso (circ.min. n.7/92 § 3.3) “deve essere redatta distinta relazione tecnica, con riferimento a ciascuna provincia, a cura dei servizi regionali operanti nella stessa provincia, corredata dei modelli informatici, compilati in ogni loro parte, secondo le istruzioni ad essi allegate”. A tal riguardo occorre evidenziare che le recenti modifiche introdotte con il D.L. 13.9.2002 n.200, convertito con Legge n.256 del 13.11.2002, hanno stabilito nuove misure di intervento del F.S.N. (fondo di solidarietà nazionale) a favore delle imprese agricole danneggiate da eventi avversi dichiarati eccezionali, estendendo le medesime misure alle aziende zootecniche ed apistiche, in precedenza escluse. Nella relazione tecnica costitutiva della proposta di delimitazione, oltre ad una dettagliata descrizione del fenomeno avverso e della sua dinamica, nonché degli effetti determinati dallo stesso su produzioni e/o strutture, viene effettuata una precisa analisi economica finalizzata alla determinazione dell’incidenza percentuale del danno sulla Plv ordinaria e alla determinazione dei fabbisogni finanziari. Nella relazione è necessario specificare, per ogni coltura danneggiata, la natura del danno e per ogni singola provvidenza richiesta viene indicato il relativo fabbisogno finanziario nonché il numero presunto di aziende interessate. Tale dato potrà essere quantificato anche in relazione al numero e al contenuto delle segnalazioni pervenute. La relazione ispettoriale conterrà quindi la dettagliata indicazione dei comuni danneggiati ai sensi della normativa di riferimento, con l’eventuale indicazione (ove pertinente) di relativi fogli e particelle e colture danneggiate. In calce alla relazione ispettoriale viene redatta apposita dichiarazione dell’Ispettore Provinciale, nella qualità (circ.ass.n.249/98 § 5.4), in cui si attesta che, tenute presenti le direttive ministeriali,” gli accertamenti hanno posto in evidenza che per le zone delimitate ricorrono le condizioni tecniche obiettive di danno tali da giustificare la delimitazione ai fini degli interventi previsti dalla legge 14.2.1992 n.185 e successive modifiche ed integrazioni”, con i relativi riferimenti di legge (indicazione delle diverse provvidenze richieste) e fabbisogni finanziari (vedi schema di dichiarazione allegato). Si ritiene inoltre opportuno evidenziare quanto attiene ad eventi (circ.min. n.7/92 § 3.5 e § 3.6) che pur non assumendo carattere eccezionale (entità del danno accertato inferiore al 35% della Plv ordinaria) abbiano tuttavia prodotto danni particolarmente consistenti e comunque non inferiori al 20% della Plv. In tali casi, al termine degli accertamenti, si provvederà “all’annotazione di tutti gli elementi tecnici relativi all’incidenza (del danno) sulle singole colture e sul territorio interessato”. Ciò allo scopo di tener conto di detti elementi al verificarsi, nella stessa annata agraria ed a carico delle stesse aziende, di altri eventi gravi. In tal caso infatti “il danno dell’evento precedente va a sommarsi a quello dell’evento successivo ai fini del calcolo sia dell’incidenza complessiva sulla produzione lorda vendibile che dell’entità dell’aiuto” (§ 3.5 circ.min. 7/92) . A questa prima fase fanno seguito le diverse fasi procedurali concernenti l’attivazione dei benefici recati dalla norma in argomento. Esse vengono sintetizzate nel seguente cronogramma, nel quale vengono descritti i relativi successivi passaggi, fino al momento della emanazione di apposito specifico Decreto ministeriale di declaratoria della eccezionalità dell’evento avverso e conseguente attivazione dei successivi relativi movimenti finanziari.

Fase A1: parte tecnica 1. Sopralluoghi ispettoriali 2. Eventuali contestuali sopralluoghi ministeriali e/o assessoriali;

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3. Formulazione e trasmissione di specifica proposta ispettoriale da inviare al dipartimento interventi strutturali – servizio VII – u.o. n.39 entro 30 giorni dalla data di cessazione dell’evento;

4. Esame proposta ispettoriale (da parte dell’assessorato) ed eventuale richiesta di approfondimenti istruttori;

5. Trasmissione della proposta alla giunta regionale per la prescritta deliberazione (art.2, comma 2 della legge 185/92): da assumere entro il termine perentorio di 60 giorni dalla cessazione dell’evento avverso, prorogabili di ulteriori 30 giorni (ai sensi della legge n.250/93) in presenza di eccezionali e motivate difficoltà accertate dalla giunta regionale (per es. a seguito di approfondimenti di cui al punto 7); La proposta ispettoriale, deliberata dalla Giunta di Governo, sancisce attraverso l’indicazione dei comuni di pertinenza, di fogli e particelle (laddove specificati), quali territori agricoli omogenei –e quali porzioni di questi- siano quelli danneggiati ai sensi della normativa di riferimento, escludendo i rimanenti non compresi nella delimitazione stessa.

6. Proposta deliberata trasmessa in Assessorato (da parte della Giunta Regionale); 7. Trasmissione al ministero della proposta deliberata dalla giunta regionale: entro 15 giorni dalla adozione

della delibera stessa (termine non perentorio); 8. Istruttoria ministeriale: eventuale richiesta di approfondimenti e/o chiarimenti ed eventuali sopralluoghi

di parte ministeriale; 9. Decreto ministeriale di declaratoria della eccezionalita’ dell’evento, di concessione dei benefici e di

individuazione dei territori interessati: entro 30 giorni dalla richiesta delle regioni interessate (perentorio);

10. Pubblicazione del d.m. di declaratoria sulla g.u.r.i.; 11. Pubblicazione per 15 giorni, all’albo pretorio dei comuni interessati, della proposta approvata

(pubblicità degli interventi: art.7, L.185/92): tempestiva trasmissione ai diversi comuni interessati, da parte degli Ispettorati competenti per territorio, dei relativi atti approvati dal Ministero; ciò al fine di informare l’utenza interessata e contestualmente consentire alla stessa di produrre eventuali ricorsi nei termini di legge;

12 presentazione delle domande di accesso ai benefici recati dal F.S.N.: entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del D.M. di declaratoria sulla G.U.R.I. (termine perentorio)

Fase A2: parte finanziaria

1. proposta ministeriale di riparto fra le regioni delle somme prelevate dal fondo: trimestrale; 2. conferenza stato-regioni (a livello tecnico): per la discussione ed eventuale approvazione della proposta

ministeriale di riparto; 3. conferenza stato-regioni (a livello politico): di discussione, ratifica e approvazione della proposta

ministeriale di riparto; 4. decreto ministeriale di assegnazione delle somme per ciascuna tipologia di intervento; 5. richiesta di iscrizione nel bilancio regionale delle somme assegnate dal ministero; 6. richiesta fabbisogni finanziari agli ispettorati interessati: sulla base delle domande pervenute

(fabbisogno reale); 7. decreto di variazione di bilancio: trasmesso dall’assessorato bilancio (iscrizione delle somme in

bilancio); 8. piano di riparto regionale delle somme assegnate dal ministero ai diversi i.p.a. interessati (per ogni

tipologia di intervento); 9. decreti assessoriali di assegnazione agli I.P.A. (per evento e per tipologia di intervento); 10. istruttoria pratiche da parte degli I.P.A.: 11. emissione decreti di concessione e liquidazione (per i contributi in conto capitale); 12. emissione di nulla osta per gli interventi creditizi e relativi decreti di liquidazione del concorso interessi

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Fase A3: procedure accettazione ed introito pratiche punti 10 ed 11 Nella fase di accettazione delle pratiche, le imprese presentano una domanda, su diversi modelli prestampati, di contributo per danni, in accordo a quanto previsto dalla normativa di riferimento (Legge 14 febbraio 1992 n.185 – “Nuova disciplina del Fondo di Solidarietà Nazionale” e successive modifiche ed integrazioni). I titolari delle aziende interessate dall’evento calamitoso posso accedere (se previsti dalla delimitazione) a diversi aiuti e precisamente:

o Contributo in conto capitale (lett. A) danni alle colture; (lett. C) danni alle strutture. o Prestiti ad ammortamento quinquennale (lett.A) in alternativa al contributo in conto capitale, (lett.b)

produzioni o Proroga scadenze passività (art.4)

Le domande devono esplicitare:

• i dati anagrafici della ditta • la situazione colturale • la descrizione dei danni subiti in percentuale

Il calcolo della percentuale di danno sulla plv ordinaria, per la verifica dei requisiti di legge, dovrà tenere conto anche delle produzioni zootecniche e apistiche” (circ.min. prot.n.100.169 del 20.1.2003). Per quanto riguarda la fase di istruzione delle pratiche, le domande vengono presentate presso gli IPA che provvederanno a protocollarle. Il responsabile dell’attività, in assessorato prepara un piano di riparto dei fondi concessi dal ministero tra i vari IPA e i decreti assessoriali di assegnazione, agli IPA, per singolo intervento. Gli IPA a seguito dell’assegnazione dei fondi da parte dell’Assessorato provvederanno all’istruttoria delle pratiche attribuendo loro numero di protocollo e assegnandole alle rispettive condotte Le pratiche vengono affidate ad un funzionario. In una scheda a parte vanno inseriti i dati riferiti al funzionario istruttore, la data di assegnazione, la data di riconsegna con l’esito del lavoro. Il funzionario istruttore provvederà a verificare: l’ammissibilità della domanda sulla base della proprietà delle particelle e del bilancio economico del territorio delimitato, calcolando la percentuale di danno sulla Plv ordinaria (verifica della sussistenza dei requisiti di legge). Le pratiche così istruite vengono riconsegnate ai rispettivi IPA che provvederanno a stilare una graduatoria, ed emettere i decreti di concessione e liquidazione per i contributi in conto capitale e dei nulla osta per la concessione del concorso sul pagamento degli interessi sui prestiti ad ammortamento quinquennale. Dopo la concessione del prestito da parte degli istituti di credito si procede alla liquidazione del concorso degli interessi a seguito di apposita rendicontazione inviata dagli i istituti stessi. Nel caso di economie realizzate dagli I.P.A. sulle somme assegnate si procede al disimpegno della somma che successivamente viene riprodotta in bilancio e assegnata agli I.P.A. per altri eventi calamitosi per i quali le assegnazioni ministeriali non siano risultate sufficienti a coprire l’intero fabbisogno finanziario Le somme disimpegnate e poi riprodotte in bilancio devono essere destinate alla stessa tipologia di intervento. Periodicamente viene comunicato al Ministero l’intendimento di effettuare tale spostamento di somme. Un’apposita norma stabilisce competenze assessoriali o ispettoriali. Nel corso dei procedimenti a cui sopra si è fatto riferimento vengono utilizzati degli specifici modelli, di seguito elencati:

• MOD.A: indicazione dell’evento e del periodo nel quale si è verificato • MOD.B: produzione ordinaria del territorio delimitato • MOD.C: accertamento dei danni nel territorio delimitato • MOD.D: stima dei danni alle strutture aziendali

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• MOD.E: stima dei danni alle strutture interaziendali e alle opere di bonifica; • MOD.F: comuni ricadenti nel territorio provinciale delimitato (eventuale dettaglio di fogli e particelle in

relazione) • MOD.G: individuazione interventi legge 185/92 (benefici richiesti) • NULLA-OSTA (per la concessione del concorso sul pagamento degli interessi sui prestiti ad

ammortamento quinquennale);

2.7.3 Specifiche del modulo software da fornire

Il modulo software in questione deve consentire, al momento della presentazione dell’istanza, di inserire la ditta richiedente l’istanza nel database “Anagrafe aziende agricole” se tale ditta non è inserita in tale database, oppure il confronto con i campi esistenti se la ditta è già archiviata nel suddetto database e la validazione della domanda. In fase di presentazione delle istanze deve poter essere possibile inserire variazioni dello stato delle aziende nel database delle aziende, ma tali variazioni devono essere validate da documentazione cartacea. Il modulo software deve, in particolare, informatizzare i flussi documentali relativi ai punti 3, 11 ed 12 della Fase A1 ed ai punti 6, 7, 8, 9 della Fase A2 sopra elencati, nonché relativi alla Fase A3 riguardante le procedure accettazione ed introito pratiche punti 10, 11 e 12. Inoltre deve informatizzare i flussi relativi all’assunzione delle informazioni mediante la presentazione delle istanze in formato elettronico. Il modulo software,inoltre, deve consentire la gestione di tutti i campi riguardanti il DB della “Anagrafe delle Aziende Agricole” che va implementato con la gestione informatizzata delle pratiche. L’applicativo che deve gestire le provvigioni previste dalla legge 185/92, deve permettere l’inserimento delle zone danneggiate, distinte per singole particelle, per interi foglio o persino per interi comuni o province. Per ogni zona è necessario specificare il tipo di coltura con la relativa percentuale di danno causata dal/dagli agenti atmosferici. L’inserimento delle zone delimitate è necessario per la successiva determinazione della percentuale di danno subita da ogni singola azienda. La Legge 185/92 prevede una soglia minima di danno (35%) al di sotto della quale non si può accedere a nessun aiuto. Il modulo software deve implementare l’informatizzazione dei procedimenti:

o Contributo in conto capitale (lett. A) danni alle colture; (lett. C) danni alle strutture. o Prestiti ad ammortamento quinquennale (lett.A) in alternativa al contributo in conto capitale, (lett.b)

produzioni o Proroga scadenze passività (art.4)

consentendo l’accesso all’interfaccia web-based da parte di titolari di aziende interessate dall’evento calamitoso (se previsti dalla delimitazione). La procedura da realizzare deve permettere la compilazione di tutte le istanze previste sia restituendo moduli in formato cartaceo che elettronico. Il modulo software, inoltre:

• sulla scorta dei dati inseriti precedentemente, deve calcolare la percentuale di danno economico sulla plv, l’ammissibilità o meno ai benefici previsti dalla Legge. Oltre ai dati fornibili in tempo reale all’utenza si deve determinare il possibile fabbisogno economico per poter soddisfare tutte le richieste pervenute.

• deve stilare un verbale prestampato utilizzato dai tecnici dell’Amministrazione direttamente in campagna sulla scorta della documentazione prodotta e/o richiesta deve dare la possibilità di apportare le opportune modifiche e/o correzioni possibili ai dati forniti dalla Ditta.

• terminata la fase istruttoria, e quella di collaudo se necessaria, il programma deve preparare tutti quegli elaborati economico/amministrativi per poter concedere l’aiuto alla Ditta.

Devono, inoltre, essere previsti all’interno del modulo software specifici applicativi che consentono all’Assessorato di monitorare lo stato dei lavori presso tutte le strutture periferiche e di utilizzare al meglio le possibili economie. Il modulo software in questione deve consentire l’output su video e su stampante di:

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• dati presenti sulla eventuale tabella anagrafica e sul fascicolo aziendale della ditta in esame • relazioni tipo • schemi di relazioni ispettoriali, • schede varie e modelli informatici S.I.A.N. • i modelli

o MOD.A: indicazione dell’evento e del periodo nel quale si è verificato o MOD.B: produzione ordinaria del territorio delimitato o MOD.C: accertamento dei danni nel territorio delimitato o MOD.D: stima dei danni alle strutture aziendali o MOD.E: stima dei danni alle strutture interaziendali e alle opere di bonifica; o MOD.F: comuni ricadenti nel territorio provinciale delimitato (eventuale dettaglio di fogli e

particelle in relazione)

2.8 Modulo per l’informatizzazione del procedimento “Pratiche OCM – comparto vitivinicolo: (A) contributi per investimenti”

2.8.1 Premessa

Il piano regionale di ristrutturazione e riconversione dei vigneti della Regione Sicilia, approvato con decreto assessoriale del 20/03/2001 e redatto in applicazione dei Regolamenti comunitari n.1493/99 e 1227/2000, si propone di adeguare la qualità della produzione di vino alla domanda del mercato, attraverso l'istituzione di un regime di aiuti per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti. Il modulo software in questione deve gestire gli adempimenti previsti dalla Circolare Assessoriale 289/2000 con riferimento alle istanze relative agli O.C.M. per il comparto vitinivicolo e che riguardano i contributi per investimenti.

2.8.2 Inquadramento degli elementi procedurali

In questa sezione vengono schematizzati gli adempimenti previsti dalla Circolare Assessoriale n.289/2000 oggi vigente per quanto riguarda l'applicazione in Sicilia di alcuni articoli dei Reg. CE 1493/99 e 1227/00 che attualmente normano il settore vitivinicolo. Vengono altresì schematizzati i passaggi essenziali previsti dal Bando 2002 per l'applicazione del Piano Regionale di Riconversione e Ristrutturazione dei vigneti. Il regime di aiuti prevede l'intervento pubblico per la realizzazione di progetti aziendali (singoli o collettivi) di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti che, attraverso le azioni di seguito elencate, si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:

• diversificazione varietale con l'introduzione di vitigni migliorati; • ristrutturazione dei vigneti a spalliera al fine di renderli meccanizzabili; • ristrutturazione dei vigneti ad alberello al fine di renderli meccanizzabili; • sostituzione della forma di allevamento a tendone con la forma a spalliera.

Gli interventi per cui possono essere chiesti benefici sono di tre tipi, e precisamente: • Riconversione attraverso reinnesto; • Riconversione attraverso reimpianto; • Ristrutturazione

Di seguito si riportano schematicamente le diverse fasi procedurali concernenti l’attivazione dei benefici recati dalla norma in argomento, ed i relativi passaggi consequenziali tra le varie fasi. Contestualmente vengono descritti i relativi successivi passaggi.

ALLEGATO A – SPECIFICHE TECNICHE DELLA FORNITURA

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Fase istruttoria La fase istruttoria si svolge secondo i passi di seguito descritti. • Presentazione istanza

A seguito di un apposito bando, le domande di partecipazione vengono presentate presso gli IPA che provvederanno a protocollarle.

• Assegnazione pratica e verifica ammissibilità Gli IPA, a seguito dell’assegnazione dei fondi da parte dell’Assessorato, provvederanno all’istruttoria delle pratiche assegnandole alle rispettive condotte. Le pratiche verranno affidate al funzionario competente. In una apposita e separata scheda verranno immessi i dati riferiti al funzionario istruttore, la data di assegnazione, la data di riconsegna con l’esito del lavoro.) Il funzionario istruttore dovrà verificare l’ammissibilità della domanda sulla base della documentazione presente, confrontandola con quella prevista dal bando (verifica della sussistenza dei requisiti di legge) e dovrà procedere alla stesura del verbale con assegnazione del punteggio e determinazione degli importi in funzione delle superfici.

• Graduatorie provvisorie Le pratiche così istruite verranno riconsegnate ai rispettivi Ispettorati Provinciali Agricoltura che provvederanno a stilare una graduatoria provinciale provvisoria, che viene trasmessa all’Assessorato Agricoltura. Quest’ultimo provvede a formare la “graduatoria regionale provvisoria”, ad emanare il decreto di approvazione della stessa graduatoria ed a pubblicare la stessa mediante affissione. Al contempo gli IPA provvedono a redigere l’elenco dei progetti esclusi per l’inammissibilità, specificando i motivi dell’esclusione ai fini di eventuali controdeduzioni da parte delle ditte in fase di ricorso.

• Ricorsi alla graduatorie provvisorie La ditta può fare ricorso entro 30 gg. successivi alla data di affissione della predetta graduatoria. A seguito dei ricorsi, l’Assessorato effettua agli IPA di competenza la richiesta dei fascicoli delle ditte ricorrenti, e questi provvedono alla loro trasmissione. L’Assessorato provvede ad esaminare i ricorsi presentati ed a comunicare l’esito degli stessi agli IPA.

• Graduatorie definitive A seguito del risultato dei ricorsi, gli IPA provvederanno a comunicare all’Assessorato le graduatorie provinciali definitive, sia dei progetti singoli che dei progetti in forma associata. L’Assessorato, di conseguenza, provvede a: - formare ed approvare le graduatorie regionali definitive - inviare le stesse alla Corte dei Conti per il necessario visto - pubblicare, tramite affissione, le graduatorie - determinare quali istanze sono finanziabili con le risorse a disposizione - comunicare agli IPA quali posizioni nelle graduatorie possono essere finanziate

• Polizze fideiussorie Gli IPA provvedono a richiedere, alle ditte collocate nella graduatoria dei progetti finanziabili, la necessaria Polizza fideiussoria.

• Presentazione polizza e dichiarazione inizio lavori Le ditte presentano la polizza fidejussoria richiesta e, contestualmente, la dichiarazione di inizio lavori, a firma del direttore dei lavori e controfirmata dalla ditta stessa, così come previsto nel bando sopra citato.

• Elenchi provinciali dei progetti iniziati Gli IPA trasmettono all’Assessorato gli elenchi provinciali degli ditte che hanno iniziato i lavori

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• Inserimento su software AGEA ed invio elenchi L’Assessorato provvede all’inserimento sull’apposito software dell’organismo pagatore nazionale(AGEA) i dati relativi ai progetti finanziati ed alle ditte che hanno iniziato i lavori, e contestualmente ad inviare allo stesso gli elenchi degli stessi, secondo le modalità indicate dall’AGEA stessa.

Fase collaudo

Entro i due anni successivi alla data di versamento dell’anticipo del finanziamento deve essere effettuata, da parte della ditta che ha beneficiato del finanziamento, la richiesta di collaudo. Pertanto i soggetti beneficiari dell’aiuto dovranno inoltrare all’IPA la richiesta finale di regolare esecuzione delle opere allegando, al contempo, la documentazione tecnica ed amministrativa di rito prevista dal bando. Le pratiche verranno affidate al funzionario collaudatore competente. In una apposita e separata scheda verranno inseriti i dati riferiti al funzionario istruttore, la data di assegnazione, la data di riconsegna con l’esito del lavoro svolto. Il funzionario collaudatore, in sede di sopralluogo di collaudo, dovrà: • verificare l’ammissibilità della domanda di collaudo sulla base della documentazione presentata con la

richiesta di collaudo, confrontandola con quella prevista dal bando (verifica della sussistenza dei requisiti di legge);

• effettuare il sopralluogo in azienda per verificare l’effettiva e buona esecuzione delle opere previste nel progetto;

• redigere il verbale di collaudo In funzione dell’esito del collaudo, verrà effettuata comunicazione per lo svincolo della polizza fidejussoria o per l’incameramento di eventuali sanzioni.

Fase di controllo

La Regione Sicilia, tramite l’Assessorato, disporrà controlli ed ispezioni su tutti i progetti che hanno beneficiato degli aiuti, al fine di verificare l’esatta esecuzione delle opere, i tempi di realizzazione gli obblighi assunti dalla ditta.

2.8.3 Specifiche del modulo software da fornire

Il modulo software in questione deve consentire l’informatizzazione dei flussi documentali dei procedimenti sopra descritti, a partire dall’assunzione delle informazioni attraverso il supporto informatico, nonché la gestione di tutti i campi riguardanti il database “Anagrafe delle Aziende Agricole” che va implementato con la gestione informatizzata delle pratiche. In particolare deve:

• al momento della presentazione dell’istanza, consentire di inserire la ditta richiedente l’istanza nel database “Anagrafe aziende agricole” se tale ditta non è inserita in tale database, oppure il confronto con i campi esistenti se la ditta è già archiviata nel suddetto database e la validazione della domanda. In fase di presentazione delle istanze deve poter essere possibile evidenziare eventuali domande presentate dalla stessa ditta per finanziamenti simili.

• gestire quanto previsto dalla Circolare assessoriale 289/2000. Deve quindi permettere il riscontro dei requisiti previsti, in modo da predisporre in automatico le graduatorie riferibili ai progetti proposti sia singoli che per quelli collettivi, secondo i criteri riportati dalla circolare stessa e l’inserimento delle superfici richieste, distinte per singole particelle, foglio, per comuni e province. Per ogni zona è necessario specificare il tipo di intervento previsto con la relativa varietà utilizzata e quella da utilizzare. Per ogni campagna e per ciascuna azione il software deve potere gestire i dati relativi al numero di ettari oggetto dell’aiuto, l’importo relativo e la resa media (hl./ha.) ante e post intervento.

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• gestire tutto il flusso documentale tra l’Assessorato, gli IPA e le Condotte e potere scambiare dati ed eseguire i dovuti aggiornamenti presso il software degli uffici AGEA

• interagire software degli uffici AGEA • calcolare per ciascuna “azione” (riconversione attraverso reinnesto, riconversione attraverso reimpianto

e ristrutturazione) i valori relativi alle perdite di entrata ed ai costi reali degli interventi, (questi ultimi calcolati tenendo conto degli importi previsti dal prezziario regionale) e calcolare la percentuale di contributo del costo complessivo determinato per ciascuna azione. Nell’implementazione del calcolo si deve tener conto che l’aiuto massimo concedibile per ettaro è determinato forfettariamente per ogni singola azione, ma che tuttavia differenti modalità di impianto potranno dar luogo ad importi inferiori, per cui il modulo software deve tenere conto di eventuali variazioni dell’importo forfettario nel rispetto comunque del livello di aiuto stabilito dal piano. Il contributo erogabile forfettariamente sotto forma di aiuto in conto capitale è previsto nella quota del 57% del costo complessivo determinato per ciascuna azione, ad esclusione delle zone delimitate specifiche per cui è previsto nella misura del 75%. Il modulo software deve prevedere l’inserimento delle zone delimitate delle DOC specifiche quali Etna, Pantelleria, Faro e Malvasia delle Isole Lipari, e la diversa determinazione della percentuale di contributo (75%) per ogni singola azienda.

• permettere la compilazione di tutte le istanze, per le varie tipologie di intervento, sia in formato elettronico che in formato cartaceo, restituendo i moduli compilati sia in formato elettronico che cartaceo.

• calcolare la percentuale di contributo l’ammissibilità o meno in graduatoria e quantificare l’importo concedibile di contributo tramite tabelle parametrizzate. Oltre ai dati fornibili in tempo reale all’utenza si deve determinare, sempre in tempo reale, il possibile fabbisogno economico per poter soddisfare tutte le richieste pervenute in funzione delle somme disponibili;

• stilare verbali precompilati, utilizzabili dai tecnici dell’Assessorato direttamente in campagna per il collaudo sulla scorta della documentazione prodotta e/o richiesta, consentendo al contempo la possibilità di apportare le opportune modifiche e/o correzioni possibili ai dati richiesti dalla Ditta.

• Compilare, alla fine della fase istruttoria e della fase di collaudo, tutti gli elaborati economico/amministrativi relativi al procedimento.

• Fornire strumenti che consentono, in tempo reale, di monitorare lo stato dei lavori presso tutte le strutture periferiche e di utilizzare al meglio le possibili economie.

Il modulo software in questione deve consentire l’output su video e su stampante di: • dati presenti sulla eventuale tabella anagrafica e sul fascicolo aziendale della ditta in esame • schede varie, modelli informatici formulati ai sensi della legge in argomento • i modelli

o Modello 1: domanda di partecipazione progetti singoli o Modello 2: domanda di partecipazione su progetti collettivi o Allegato 1: scheda di autovalutazione progetti singoli o Allegato 2: scheda di autovalutazione progetti collettivi o Allegato 3/a, .3/b, 3/c: dichiarazione rilasciata dal responsabile della struttura di trasformazione

per progetti singoli ed associati; • Elenchi Regionali da inviare all’AGEA (organo pagatore) • Elenchi ditte ammesse in graduatoria con il punteggio ottenuto per progetti singoli ed associati • Elenchi ditte non ammesse in graduatoria • Verbale istruttorio • Verbale di collaudo

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2.9 Modulo per l’informatizzazione del procedimento “pratiche O.C.M.” – comparto vitivinicolo: (B) autorizzazioni ad estirpazioni ed reimpianti

2.9.1 Premessa

I riferimenti legislativi e normativi a cui fare riferimento per la implementazione del modulo in questione sono la Circolare Assessoriale n.289/2000, oggi vigente per quanto riguarda l'applicazione in Sicilia di alcuni articoli dei Reg. CE 1493/99 e 1227/00 che attualmente normano il settore vitivinicolo, ed il Reg. CE 1493/99 e 1227/00. L'organizzazione comune del mercato vitivinicolo comprende norme relative al potenziale produttivo del vino. Il Consiglio della Comunità con il Reg. CE n° 1493/99 e il regolamento di attuazione Reg. CE n°1227/2000 si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi: § conservare l'equilibrio raggiunto tra l'offerta e la domanda sul mercato comunitario § rendere il settore più competitivo § eliminare il ricorso ai meccanismi d'intervento per le produzioni eccedenti § sostenere il mercato vitivinicolo § facilitare la fornitura di prodotti provenienti dalla distillazione del vino al settore dell'alcool per usi

commestibili. Il provvedimento incluso nella Circolare Assessoriale 289/2000 ha lo scopo di recepire e rendere operativo sul territorio della Regione Sicilia quanto disposto dai regolamenti comunitari n°1493/99 en°1227/00 nonché dal D.M. del 26/07/2000 e dal D.L. n. 260 del 10/08/00 relativamente al potenziale produttivo. Il procedimento pratiche O.C.M. in questione riguarda l’autorizzazione al reimpianto (estirpazione e reimpianto), il trasferimento dei diritti al reimpianto e in reimpianto anticipato. L'autorizzazione al reimpianto è concessa ai produttori che hanno proceduto all'estirpazione di una superficie equivalente impiantata a vite. I diritti al reimpianto devono essere esercitati nell'Azienda per la quale sono stati assegnati; in deroga a tale obbligo i diritti di reimpianto possono essere parzialmente o totalmente trasferiti ad un'altra azienda ( reimpianto fuori sito). I diritti di reimpianto sono assegnati ai produttori che hanno estirpato una superficie impiantata a vite .Tali diritti devono essere esercitati nell'azienda alla quale sono stati assegnati; in deroga a tale obbligo i diritto di reimpianto possono essere parzialmente o totalmente trasferiti a un'altra azienda qualora:

• una parte dell'azienda interessata venga trasferita a un'altra azienda. La superficie acquisitrice del diritto non deve essere maggiore della superficie cedente il diritto;

• le superfici dell'azienda che acquista i diritti siano destinati alla produzione di vino DOC o vini IGT o alla coltura di piante madri

Pertanto non è ammesso il trasferimento di diritti originati da estirpazione di uve atte a produrre vini da tavola verso superfici di analoga categoria. Per quanto riguarda il reimpianto anticipato, è concesso ai produttori di impiantare una superficie vitata prima di estirpare una pari superficie a condizioni che:

• l'estirpazione del vecchio vigneto venga effettuata prima della fine della terza campagna successiva a quella in cui tale superficie è stata impiantata;

• il produttore non detiene diritti di reimpianto, o in numero sufficiente per impiantare a vite tutta la superficie;

• il produttore presenti una garanzia fideussoria; • il produttore si impegni a non commercializzare vino proveniente da ambedue superficie vitate.

Nelle tre sezioni seguenti vengono schematizzati gli adempimenti previsti dalla Circolare Assessoriale n.289/2000 oggi vigente per quanto riguarda l'applicazione in Sicilia di alcuni articoli dei Reg. CE 1493/99 e 1227/00 che attualmente normano il settore vitivinicolo, e che riferiscono alle tre tipologie di pratiche.

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2.9.2 Inquadramento degli elementi procedurali

Di seguito si riportano schematicamente le diverse fasi procedurali concernenti la richiesta di estirpazione e reimpianto, il trasferimento di diritto al reimpianto ed il reimpianto anticipato. Estirpazione reimpianto

• Presentazione richiesta La ditta, utilizzando un modello prestampato (modello B) produce, entro la data del 30 Maggio ed agli IPA competenti per territorio, una richiesta di estirpazione e contestualmente una richiesta di reimpianto.

• Sopralluogo in azienda Gli I.P.A. provvederanno, anche mediante le rispettive Condotte Agrarie competenti per territorio e previo affidamento delle pratiche ai relativi funzionari istruttori, ad effettuare il sopralluogo presso l'azienda , per verificare l'effettiva esistenza del vigneto, la zona di classificazione (IGT e DOC) e l'eventuale presenza di sistemi d'irrigazione.

• Verbale di accertamento preventivo Viene stilato il relativo verbale di accertamento preventivo (Modello B1) dal funzionario incaricato dell'istruttoria. Tale verbale viene consegnato al richiedente unitamente all’autorizzazione all'estirpazione (Modello B2)

• Estirpazione Il conduttore è tenuto ad effettuare l'estirpazione entro il 30 aprile della campagna successiva alla richiesta e a dare comunicazione, entro 30 giorni dall'avvenuta estirpazione, all'I.P.A. mediante compilazione dell’apposito modulo (Modello B3). Inoltre il Conduttore deve provvedere alla voltura presso gli sportelli AGEA del territorio in cui è avvenuta l'estirpazione. L'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura accerta, mediante eventuale nuovo sopralluogo in azienda, obbligatorio se l'estirpazione prevede un reimpianto fuori sito o un qualsiasi trasferimento di diritto, l’avvenuta estirpazione. Viene quindi redatto, dal funzionario istruttore, il relativo verbale mediante compilazione dell’apposito modulo (Modello B4).

• Rilascio nulla osta per acquisizione diritto ai reimpianto L’IPA provvede a rilasciare il nulla osta per l'acquisizione del diritto di reimpianto corrispondente (autorizzazione al reimpianto, Modello B6), che ha una validità massima di 5 anni. Il diritto al reimpianto deve riportare le rese di produzione delle rispettive superfici estirpate. Nel caso di D.O.C. e I.G.T. quelle dei rispettivi disciplinari. Alla scadenza di tale termine i diritti qualora non esercitati entro il periodo di validità, confluiscono automaticamente nella riserva regionale.

• Impianto (nel periodo di validità del diritto) La ditta può procedere al reimpianto entro 5 anni, oppure può vendere il diritto di reimpianto ad un’altra ditta. Chi compra e chi vende deve farne comunicazione all’IPA.

• Comunicazione di avvenuto impianto Il conduttore è tenuto a dare comunicazione, entro 30 giorni da quando è avvenuto l’impianto, sia all’IPA che all’AGEA, utilizzando l’apposito modulo (Modulo B6)

• Sopralluogo di controllo superficie impiantata L'IPA provvederà ad effettuare un sopralluogo al fine di accertare l'avvenuto impianto. Il funzionario incaricato provvederà a stilare l’apposito verbale di “verifica di avvenuto reimpianto” (modello B7)

• Sollecito comunicazione dell'avvenuto reimpianto In caso di mancata comunicazione dell'avvenuto reimpianto l’IPA competente provvede ad inviare un sollecito al conduttore per provvedere alla comunicazione.

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• Assegnazione diritto non assegnato alla Riserva regionale tramite comunicazione all'Assesorato Decorsi infruttuosamente i termini previsti si provvederà d'ufficio all'assegnazione del diritto alla Riserva Regionale, tramite comunicazione all'Assessorato Agricolture e Foreste.

• Costituzione di archivio delle autorizzazioni con relativo scadenzario Ciascun IPA costituisce un archivio delle autorizzazioni con relativo scadenziario. Tale scadenziario è utilizzato per avviare i controlli di tutte le superfici che sono state oggetto di reimpianto.

Trasferimento di diritto al reimpianto • Richiesta di trasferimento del diritto

Le richieste per il trasferimento del diritto al reimpianto devono essere presentate dal conduttore titolare dell'autorizzazione al reimpianto su modelli prestampati (Modello C) entro il 30 maggio, contestualmente all'IPA su cui territorio si intende esercitare il diritto e all'IPA di competenza da cui si origina il diritto. La richiesta dovrà essere sottoscritta contestualmente dal venditore e dall'acquirente. La domanda da inviare all'IPA nel cui territorio di competenza si intende trasferire il diritto deve contenere i seguenti dati :

o dati anagrafici della ditta acquirente o descrizione foglio, particelle, contrada e comune sulle quali il conduttore intende effettuare

l'impianto; o dati del nulla osta rilasciato dall'IPA relativo al rilascio del diritto o apposita dichiarazione della ditta acquirente il diritto

• Sopralluogo e verifica sussistenza e validità del diritto Un funzionario dell’IPA o della condotta agraria effettua il sopralluogo, verifica l'idoneità produttiva delle superfici oggetto della domanda. Viene compilato dal funzionario il verbale di sopralluogo (Modello C1) con i dati riscontrati durante il sopralluogo, che successivamente verrà inoltrato all’'IPA.

• Rilascio nulla osta ad impiantare L'IPA, sulla scorta del sopralluogo con esito positivo, rilascia alla ditta il nulla osta al trasferimento del reimpianto vigneto (ModelloC2). Se l'estirpazione è avvenuta su una superficie non irrigua e l'impianto è previsto su di una superficie irrigua, l'IPA rilascia il nulla osta all'impianto per una superficie decurtata del 10% rispetto a quella estirpata, tranne nei casi in cui viene praticata l'irrigazione di soccorso.

• Comunicazione ad IPA di avvenuto impianto L'acquirente è tenuto a comunicare all'IPA competente per territorio ed ai servizi vitivinicoli l'avvenuto impianto entro 30 giorni dall'effettuazione dello stesso.

• Scrittura privata registrata I trasferimenti di diritti di reimpianto effettuati all'interno del territorio regionale avvengono tramite scrittura privata debitamente registrata nei termini di legge e previo assenso dell’IPA competente per territorio ove andrà ad esercitarsi il diritto.

• Termini di validità Il diritto di reimpianto deve essere esercitato entro il termine di validità del diritto stesso.

• Diritti non utilizzati Decorsi infruttuosamente i termini previsti si provvederà d'ufficio all'assegnazione del diritto alla Riserva Regionale, tramite comunicazione all'Assessorato.

Reimpianto anticipato

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• Domanda di reimpianto anticipato La richiesta per il reimpianto anticipato deve essere presentata su appositi modelli prestampati (Modello D). La domanda da inviare all'IPA nel cui territorio di competenza si intende trasferire il diritto deve contenere i seguenti dati :

o dati anagrafici della ditta acquirente o -descrizione foglio, particelle, contrada e comune sulle quali il conduttore intende effettuare

l'impianto; Alla domanda verrà allegata:

o una garanzia fidejussoria a favore dell'Amministrazione o dichiarazione del conduttore sulle destinazione delle uve

• Sopralluogo in azienda Gli I.P.A. provvederanno anche mediante le condotte Agrarie e previo affidamento delle pratiche ai relativi funzionari istruttori ad effettuare il sopralluogo presso l'azienda, per verificare l'effettiva esistenza del vigneto e la qualità ed il tipo di allevamento.

• Verbale di accertamento preventivo Il funzionario verbalizzerà su apposito modulo (Modello D1) i dati riscontrati durante il sopralluogo. Tale verbale verrà inviato all'IPA.

• Rilascio dell'autorizzazione ad impiantare L'IPA, sulla scorta del sopralluogo del funzionario con esito positivo, rilascia alla ditta il nulla osta al trasferimento del reimpianto anticipato, compilando l’apposito modulo (ModelloD2)

• impianto entro i termini Il conduttore deve effettuare l'impianto entro sei mesi successivi al rilascio del nullaosta

• Comunicazione di avvenuto impianto Ad impianto effettuato ed entro 30 giorni dall’avvenuto completamento dell’impianto, la ditta deve darne comunicazione all'IPA su apposito modello prestampato (modulo D3)

• Verbale di accertamento esecuzione lavori Il funzionario verbalizzerà su apposito modulo (Modello D4) i dati riscontrati riguardanti le caratteristiche dell'impianto. Tali dati verranno trasmessi all'IPA.

• Estirpazione (entro la 3° campagna successiva all'impianto) . Entro la terza campagna successiva all'impianto ed entro 30 giorni dall’avvenuto impianto, il produttore deve effettuare l'estirpazione, dandone comunicazione all'IPA su apposito modello prestampato (modello D5) ed ai servizi vitivinicoli (AGEA).

• Verbale di accertamento esecuzione lavori Il funzionario verbalizzerà su apposito verbale di sopralluogo (Modello D6) i dati riscontrati riguardanti l'avvenuta estirpazione. Tali dati verranno trasmessi all'IPA.

• Svincolo polizza fidejussoria In funzione dell’esito del collaudo, verrà effettuata comunicazione per lo svincolo della polizza fidejussoria o per l’incameramento di eventuali sanzioni.

• costituzione di archivio delle autorizzazioni con relativo scadenzario L'IPA ha l'obbligo di costituire un archivio delle autorizzazioni con relativo scadenzario

• Adempimenti nei casi di mancata estirpazione Nel caso che il conduttore non estirpi il vigneto che ha generato il diritto, lo stesso è considerato irregolare ai sensi della vigente normativa e pertanto soggetto sia all'estirpazione coatta a carico del conduttore, sia al pagamento delle sanzioni previste.

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2.9.3 Specifiche del modulo software da fornire

Il modulo software in questione deve consentire l’informatizzazione dei flussi documentali dei procedimenti sopra descritti, a partire dall’assunzione delle informazioni attraverso il supporto informatico, la gestione di tutti i campi riguardanti il database “Anagrafe delle Aziende Agricole” che va implementato con la gestione informatizzata delle pratiche. In particolare deve:

• al momento della presentazione dell’istanza, consentire di inserire la ditta nel database “Anagrafe aziende agricole” se tale ditta non è inserita in tale database, oppure il confronto con i campi esistenti (verifica delle domande presentate dalla stessa ditta) se la ditta è già archiviata nel suddetto database e la validazione della domanda. In fase di presentazione delle istanze deve poter essere possibile evidenziare eventuali domande presentate dalla stessa ditta per finanziamenti simili.

• gestire quanto previsto dal Reg.Ce1493/99 e1227/00 ed in particolare dalla Circolare assessoriale 289/2000. Deve quindi permettere il riscontro dei requisiti previsti, per singola tipologia di procedimento in modo da predisporre in automatico le procedure riferibili alle singole domande secondo i criteri riportati dalla circolare stessa. Il modulo software deve gestire le informazioni relative alle superfici richieste da estirpare e reimpiantare in sito o fuori sito, quelle da trasferire in provincia o fuori provincia, distinte per singole particelle, foglio, per comuni e province. Per ciascun procedimento deve gestire i dati relativi al numero di ettari oggetto della richiesta, la zona di classificazione (IGT o DOC) la resa media (hl./ha.) ante e post intervento in modo da poterli comparare con quelli previsti dai disciplinari nel caso di vigneti IGT e DOC.

• effettuare il monitoraggio ed il controllo di tutte le superfici che sono state oggetto di estirpazione e reimpianto

• gestire tutto il flusso documentale tra l’Assessorato, gli IPA e le Condotte Agrarie e potere scambiare dati ed eseguire i dovuti aggiornamenti presso il software degli uffici AGEA con cui deve interagire.

• prevedere l’inserimento delle zone delimitate delle DOC e IGT • permettere la compilazione, da parte degli utenti interessati, di tutte le istanze, per le varie tipologie di

intervento, sia in formato elettronico che in formato cartaceo, restituendo i moduli compilati sia in formato elettronico che cartaceo.

• stilare verbali precompilati, utilizzabili dai tecnici dell’Assessorato direttamente in campagna per i vari procedimenti sopra elencati, quale ad esempio il collaudo, sulla scorta della documentazione prodotta e/o richiesta, consentendo al contempo la possibilità di apportare le opportune modifiche e/o correzioni possibili ai dati richiesti dalla Ditta.

• Compilare, alla fine della fase istruttoria e della fase di collaudo, tutti gli elaborati economico/amministrativi relativi al procedimento, e che consentono di concedere le varie autorizzazioni o nullaosta.

• Fornire strumenti che consentono, in tempo reale, di monitorare lo stato dei lavori presso tutte le strutture periferiche e di utilizzare al meglio le possibili economie.

• L’Amministrazione deve inoltre avere, in tempo reale, la possibilità di monitorare lo stato dei lavori presso tutte le strutture periferiche e di utilizzare al meglio le possibili economie.

Il modulo software in questione deve consentire l’output su video e su stampante di: • dati presenti sulla eventuale tabella anagrafica e sul fascicolo aziendale della ditta in esame • i modelli B, da B1 a B6, C, da C1 a C3, D, da D1 a D6 a cui sopra si è fatto riferimento, conformi alla

normativa in vigore • informazioni relative al controllo di

o dati catastali, fogli di mappa e relative particelle,

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o varietà e tipo di impianti o tutte le superfici che sono state oggetto di reimpianto per campagna agraria o dei diritti di impianto concessi anche in virtù del regolamento precedente (Reg. Cee n.822/87 e

ancora validi all’entrata in vigore della normativa di cui si fa riferimento con le relative rese di produzione delle rispettive superfici estirpate

o dati di tutte le superfici che sono state oggetto di trasferimento di diritti di reimpianto in modo da potere avere un archivio dove potere confrontare il trasferimento di diritti originati da un’estirpazione di uve atte a produrre vini da tavola verso superfici di analoga categoria produttiva,

o dati delle superfici dell’azienda che acquista i diritti, con verifica che siano destinate alla produzione di vini DOC o IGT o alla coltura di piante madri per marze

o dati relativi alla comparazione delle superfici da autorizzare al reimpianto con quella in cui ha avuto luogo l’estirpazione

o dati relativi al tutte le superfici che sono state oggetto di reimpianto anticipato per campagna agraria

2.10 Modulo per l’informatizzazione del procedimento UMA

2.10.1 Premessa

L’attività viene espletata sia nei 9 Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura che nelle 57 condotte agrarie. L’attività è legata sia al profilo colturale della ditta che al suo parco macchine. I dati necessari andranno attinti nell’Anagrafe delle Aziende che si andrà a implementare con la presentazione informatizzata delle istanza. Il software dovrà gestire i campi relativi al parco macchine, le cui variazioni sono continue. Le imprese presentano una domanda di Carburanti Agricoli. Attraverso una tabella parametrizzata i responsabili del provvedimento della sede centrale immettono dei parametri per ettaro di coltura. Sulla base delle superfici dichiarate viene stampata una etichetta autoadesiva di assegnazione delle quote di carburante agricolo per l’anno. La concessione viene annotata nel fascicolo aziendale.

2.10.2 Inquadramento degli elementi procedurali

Di seguito si riportano schematicamente le diverse fasi procedurali concernenti l’espletamento delle pratiche di carburante agricolo agevolato. Fase di accettazione ed introito pratiche

Nella fase di accettazione ed introito pratiche le ditte (sia private che contoterziste) presentano, in funzione della tipologia di servizio, le richieste per • nuova assegnazione carburante e rendicontazione dell’utilizzo del carburante anno precedente

La domanda si presenta su modelli prestampati contenenti: o i dati anagrafici della ditta o la situazione colturale o le macchine agricole possedute

• carico nuovo macchina agricola La richiesta viene presentata compilando l’apposito modulo (modello 2), che contiene i seguenti dati:

o N° utente UMA o anagrafici della ditta o tipo di macchina

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o costruttore o n°di targa stradale o UMA o n° di telaio N° matricola motore o tipo di alimentazione o i dati inerenti lo stato d’uso del mezzo (demolito, distrutto, restituito al fabbricante, destinato a

uso non agricolo, venduto in provincia o fuori provincia, a privato o a rivenditore o codice comune ove è ubicata l’azienda)

• scarico macchina agricola La richiesta viene presentata compilando l’apposito modulo (modello 4), che contiene gli stessi dati del modello 2.

• Richiesta di attestato di titolarietà Contiene i dati identificativi della ditta che consentirà alla ditta di iscrivere al PRA la macchina come agricola.

Le varie domande vengono protocollate e successivamente assegnate ai funzionari per l’istruttoria, vengono inseriti data e numero di protocollo della domanda. In una scheda a parte verranno immessi i dati riferiti al funzionario istruttore, la data di assegnazione, la data di riconsegna con l’esito e la sede di lavoro.

Fase istruttoria

• giustificazione e nuova assegnazione carburante L’assegnazione del carburante viene calcolata dal funzionario istruttore, il quale provvede alla giustificazione delle eventuali rimanenze di carburante dell’anno precedente, all’assegnazione in base all’estensione e alle qualità delle colture. Il quantitativo e il tipo di carburante assegnato (gasolio e/o benzina) la giustificazione e la nuova assegnazione vengono indicati nel libretto in possesso dell’utente (mod.26) e sulla scheda utente (mod.12)

• Parco macchine Nella fase istruttoria il funzionario controlla il parco macchine che risulta in possesso della ditta. Se si tratta di nuove macchine si procederà all’inserimento, altrimenti alla variazione o allo scarico delle stesse. Il Funzionario deve controllare dalla targa, dal numero del telaio e del motore che la stessa non sia in carico ad un’altra ditta. Inoltre deve verificare se si tratta di un mezzo rubato attingendo i dati da un apposita tabella dove si caricheranno i dati comunicati dai carabinieri e da altri enti preposti al controllo.

• Gestione targhe UMA. Attraverso questa attività si gestisce la sezione anagrafica relativa al parco macchine di ciascuna azienda. I procedimenti relativi a questa attività sono i seguenti:

o scarico di mezzo agricolo La documentazione da presentare consiste nell’apposito modello 4, presentato in triplice copia, e che contiene, fra l’altro, informazioni relative al numero di telaio, al numero di motore e alla targa

o carico di mezzo agricolo La documentazione da presentare consiste nell’apposito modello 2, a cui deve essere allegata copia autenticata della fattura acquisto o dichiarazione sostitutiva di notorietà. Se il mezzo in questione è con targa stradale, deve essere allegati copia autenticata di foglio di via o libretto di circolazione, dichiarazione di vendita e certificato di conformità. Se il mezzo è con targa UMA , devono essere allegate dichiarazione di vendita e certificato d’origine.

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La targa UMA è una targa rilasciata dalla Regione Siciliana di identificazione dei mezzi agricoli non immatricolati per il rilascio del carburante agricolo

o carico di mezzo agricolo usato La documentazione da presentare consiste nell’apposito modello 2, a cui deve essere allegata copia autenticata della fattura acquisto o dichiarazione sostitutiva di notorietà. Se il mezzo proviene da fuori provincia deve essere allegato l’apposito modello 49 compilato. Il rilascio di targhetta della provincia dove avviene la richiesta avviene previo previa consegna della targhetta UMA dell’altra provincia o, se impossibilitato, acquisendo dichiarazione sostitutiva di notorietà di smarrimento Se il mezzo è provvisto di targa stradale, deve essere allegata copia del libretto di circolazione o del foglio di via intestato alla nuova azienda.

Sono previsti anche dei casi particolari nei procedimenti sopra esposti. Infatti, in caso di decesso, l’erede vuole subentrare nella titolarità della ditta oppure presenta la dichiarazione di essere unico ed esclusivo erede delle macchine agricole e giustifica il carburante consumato e scarica le macchine cessando la ditta deceduta. In entrambi i casi i dati devono poter essere immessi nel database dell’azienda. Nel secondo caso, in particolare, la cessazione della ditta deve essere automaticamente annotata nel fascicolo aziendale.

2.10.3 Specifiche del modulo software da fornire

Il modulo software in questione deve consentire, al momento della presentazione dell’istanza, di inserire la ditta richiedente l’istanza nel database “Anagrafe aziende agricole” se tale ditta non è inserita in tale database, oppure il confronto con i campi esistenti se la ditta è già archiviata nel suddetto database e la validazione della domanda. In fase di presentazione delle istanze deve poter essere possibile inserire variazioni dello stato delle aziende nel database delle aziende, ma tali variazioni devono essere validate da documentazione cartacea. Il modulo software deve, in particolare, informatizzare i flussi documentali dei procedimenti sopra descritti, a partire dall’assunzione delle informazioni attraverso un supporto informatico. Deve inoltre consentire la gestione di tutti i campi riguardanti il parco macchine del database “anagrafe delle aziende agricole” che va implementato con la gestione informatizzata delle pratiche. La procedura da realizzare deve permettere la compilazione di tutte le istanze previste sia restituendo moduli in formato cartaceo che informatico. Il modulo software in questione deve consentire l’output su video e su stampante di:

• dati presenti sulla tabella anagrafica e sul fascicolo aziendale della ditta in esame • elenco bimestrale del quantitativo di carburante autorizzato e relative ditte da inviare alla Guardia di

Finanza e all’UTIF. • del modello 4 di scarico per le macchine agricole. • del modello 2 di carico di macchine agricole. • attestato di titolarietà • del prospetto dei mezzi in possesso della ditta. • assegnazioni annuali di carburante per singole ditte e eventuali residui anno precedente • dati relativi al libretto UMA.(mod.24) • elenco delle ditte cessate del mese in corso • elenco delle ditte singole e contoterziste • decreti di assegnazione per le singole ditte. • attestazione UMA per mezzi da immatricolare e per passaggio di proprietà del mezzo. • scheda personale della ditta. • etichetta di assegnazione del carburante e variazioni del parco macchine per aggiornare il libretto UMA.

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• Elenco ditte cessate nel mese in corso • attestazione Utente UMA (mod.72 uma)

2.11 Altre caratteristiche del portale e dei moduli software

Il sistema proposto dovrà soddisfare le seguenti caratteristiche, sia nel complesso che nei singoli moduli componenti: • conformità alle normative: garantire il rispetto di tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente per tutti i

moduli applicativi; • modularità: assicurare la massima modularità, in modo da consentire l’utilizzo anche parziale delle

funzionalità del Sistema e l’implementazione delle diverse funzionalità nel tempo minimizzando gli adeguamenti su quanto già realizzato;

• flessibilità: assicurare la massima flessibilità in modo da garantire la realizzazione dei necessari adeguamenti a fronte di eventuali variazioni che intervengano sulla normativa;

• scalabilità: architettura del sistema estremamente flessibile in grado di consentire la creazione di repository documentali sia centralizzati che periferici;

• apertura (tipologia di documenti): il sistema deve poter essere alimentato con qualsiasi tipologia di documenti;

• interoperabilità: il sistema deve supportare gli standard di cooperazione applicativa previsti dalla normativa ed in particolare deve garantire l’integrazione con sistemi di posta certificata standard di mercato e con tutti i sistemi degli enti certificati per la firma digitale;

• alta capacità di memorizzazione dei documenti ed ottimizzazione dei tempi di risposta: il sistema deve garantire meccanismi per l’ottimizzazione della memorizzazione e della ricerca dei documenti;

• supporto di periferiche ottiche: il sistema deve supportare la scrittura dei documenti su periferiche ottiche, permettendo la realizzazione dell’archiviazione sostitutiva a norma;

• gestione avanzata della sicurezza e degli accessi: il sistema deve prevedere il controllo della sicurezza a livello server con meccanismi di protezione dagli accessi indesiderati (la politica di gestione della sicurezza andrà concordata con l’Amministrazione);

• privacy: il sistema deve garantire che il trattamento delle informazioni registrate sia conforme con quanto previsto dalla normativa riguardante la privacy;

• usabilità: il prodotto deve essere di tipo “user frendly” sia con riferimento al tipo di interfaccia grafica, sia per quanto attiene la presenza di help on-line (per tutte le funzioni) e la disponibilità per l’utente di liste valori e valori di default.

• usabilità in rete: tutti i moduli e le funzionalità devono essere accessibili via Web. Gli specifici moduli software devono essere progettati in modo da poter essere usati in modo efficace anche attraverso semplici collegamenti mediante linea commutata analogica, e non devono richiedere, per l’utilizzo e l’immissione di dati, collegamenti di rete a larga banda.

• Uso in versione stand-alone: deve essere previsto che alcune funzionalità dei moduli software siano disponibili anche in modalità stand-alone. Il generico utente interessato ai procedimenti che si intende automatizzare deve poter scaricare dal Portale un applicativo che gli consente di eseguire alcune funzionalità in modalità stand-alone, precompilare off-line i vari moduli e successivamente utilizzare il risultato della compilazione off-line per compilare on-line sul portale le varie istanze o per trasmettere in via telematica o mediante supporto fisico di memorizzazione i dati all’assessorato.

2.12 Potenziamento della dotazione informatica

Nella fornitura del sistema pilota è inclusa la fornitura in opera di postazioni di lavoro e di server a supporto dei sistemi informativi dell’Assessorato Agricoltura e Foreste. In particolare, i server previsti per la sede centrale dell’Assessorato saranno utilizzati per contenere i moduli software previsti nella fornitura e il relativo database.

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2.12.1 Postazioni di lavoro per le condotte agrarie

Per ciascuna delle 57 condotte agrarie distribuite nel territorio regionale, il cui elenco dettagliato è riportato nelle pagine successive, l’impresa partecipante deve prevedere la dotazione di una postazione di lavoro avente caratteristiche funzionali e prestazionali equivalenti o superiori a quanto di seguito indicato:

1. Cabinet con almeno 3 alloggiamenti da 5.25” e 1 da 3,5”; 2. Scheda madre con almeno 3 slot per memorie DDR, 3 slot PCI, con chipset Intel, FSB 533 Mhz o

equivalente; 3. Processore Intel Pentium IV, frequenza non inferiore a 2,4 GHz o AMD ATHLON non inferiore al

modello XP, o equivalente; 4. Memoria DDR 512 Mb, 333 Mhz, espandibile a 4 GB; 5. Scheda di collegamento a rete PCI Fast Ethernet 10/100/1000 Mb con supporto Wake on Line; 6. Hard disk da almeno 80 Gb, complessivi, EIDE UDMA 100, 7200 rpm; 7. Scheda video su bus AGP almeno 4X, 64 Mb, ref. 100 hz alla risoluzione di 1024 x 768 con 16,7

milioni di colori; 8. Unità floppy 3,5” ; 9. Unità CD-ROM interna almeno 48X E-ide ATAPI; 10. Monitor colore 17” TFT; 11. Tastiera standard italiana con tasto Euro; 12. Porta seriale RS232D, 1 parallela, almeno 2 USB; 13. Interconnessione: ciascuna postazione di lavoro deve essere equipaggiata di opportuno dispositivo per

consentire l’interconnessione ad Internet della postazione stessa. Le caratteristiche del tipo di collegamento (ADSL, linea commutata di tipo ISDN o di tipo analogico) sarà comunicato all’impresa aggiudicataria in fase di consegna dei lavori. L’impresa partecipante, nel formulare l’offerta, deve prevedere che in ciascuna Condotta Agraria sia disponibile un accesso o ADSL, o commutato ISDN, o analogico.

14. Mouse e tappetino; 15. Patch UTP connettori RJ45/RJ45 cat. 5E da metri 10 per collegamento alla rete Ethernet; 16. Sistema operativo: Linux comprensivo di supporto tecnico, o Windows 2000 professional ITA

comprensivo di supporto e licenza individuale;

17. Software Openoffice.org comprensivo di supporto tecnico, oppure Office per Windows, oppure Office XP Standard.

Qualunque siano i prodotti forniti, l'aggiudicatario deve garantire la compatibilità totale con i sistemi e gli applicativi software attualmente in uso presso l'Assessorato; deve inoltre garantire la fornitura di tutte le licenze ed i prodotti software necessari al corretto e completo funzionamento sia dal lato client che dal lato server (per es.: CAL windows 2003 server, CAL a SQL server, etc.).

18. Stampante Laser Formato A4, 600x600, almeno 10 ppm, con cavi;

19. Garanzia non inferiore a 24 mesi, on site. Nella fornitura delle postazioni di lavoro è compreso tutto quanto necessario per l’installazione a regola d’arte della postazione di lavoro e per rendere le stesse funzionali e funzionanti, e la configurazione della postazione secondo le specifiche del Committente che verranno impartite in fase esecutiva. L’azienda costruttrice dei PC/sistemi da fornire deve far parte ed essere presente nel consorzio DMTF, sezione “Board e Contributing”.

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Elenco delle Condotte Agrarie, indirizzo e recapito telefonico

Indirizzo CAP Comune Prov. Telefono 1. V. Piemonte, 117 95024 ACIREALE CT 09576470732. V. Brunelleschi, 111 95031 ADRANO CT 09576934953. V. Maria del Riposo, 151 91011 ALCAMO TP 0924212654. V. Marina di Ponente, 71 Palazzo Cristofaro 96011 AUGUSTA SR 09319772205. V. S. Vito, 14 98051 BARCELLONA ME 09097644686. V. Belvedere, 6 94012 BARRAFRANCA EN 09344681407. V. Campagna, 2 92010 BIVONA AG 09229837558. V. Duca d'Aosta, 9 95034 BRONTE CT 09577219839. V. Benedetto Scillamà 95041 CALTAGIRONE CT 09332300210. V. Caduti in Guerra, s.n. 92022 CAMMARATA AG 092290902511. V. Lincoln, 3 92024 CANICATTI' AG 092285142112. Corso Garibaldi, 112 91014 CASTELLAMMARE DEL GOLFO TP 09243276613. V. Bonsignore 91022 CASTELVETRANO TP 092493220914. V. di Belgioioso, 4 90015 CEFALU' PA 092142035315. V. Santa Lucia, 6 97012 CHIARAMONTE GULFI RG 093292252616. V. Conte di Torino, 77 97013 COMISO RG 093296121117. V. Piersanti Mattarella, 1 90034 CORLEONE PA 091846305818. V. Luigi Sturzo, 12 98034 FRANCAVILLA DI SICILIA ME 094298214119. V. F. Belfiore, 59/a 96015 FRANCOFONTE SR 09594910020. V. Palazzi, 100 93012 GELA CL 093393526521. V. Nazionale, 49 98035 GIARDINI NAXOS ME 09425110522. V. Fratelli Cairoli, 55 95014 GIARRE CT 09593102323. V. Falla, 36/E 95042 GRAMMICHELE CT 093394668624. V. Ugo Foscolo, 2 97014 ISPICA RG 093295024325. V. Riccardo da Lentini, 89 96016 LENTINI SR 095783103726. C.so Vittorio Emanuele III (ex sede Rotary) 90025 LERCARA FRIDDI PA 091821318227. C.so Umberto, 90 92027 LICATA AG 092277419828. V. Vittorio Emanuele, 255 98055 LIPARI ME 0981219729. V. Istria 91025 MARSALA TP 092395228030. V. Zara, 1 93013 MAZZARINO CL 093438159431. V. dei Mille, 54 98057 MILAZZO ME 090928130932. V. Cairoli, 1 98073 MISTRETTA ME 092138160633. V. Resistenza Partigiana, 25 97015 MODICA RG 093276210134. V. Luigi Russo, 1 93014 MUSSOMELI CL 093495299435. V. Rotabile Agrigento, 3 92028 NARO AG 092295715036. V. Beato Felice, 6 94014 NICOSIA EN 093563801437. V. Bari, 1 96017 NOTO SR 093183540038. V. Aldo Moro, 104 96018 PACHINO SR 093184606639. V. Roma, 160 96010 PALAZZOLO ACREIDE SR 093188203940. V. S. Nicola, 1 91017 PANTELLERIA TP 092391173741. V. Grata, 39 90047 PARTINICO PA 091878147342. Piazza Vittorio Veneto, 21 95047 PATERNO' CT 09562175543. V. N. Gatto Ceraolo, 13 98066 PATTI ME 09412150944. Bivio Madonnuzza 90026 PETRALIA SOPRANA PA 092164043645. V. A.Manzoni, 1 94015 PIAZZA ARMERINA EN 09358552046. V. Giacomo Leopardi, 11 95040 RAMACCA CT 095653152

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Indirizzo CAP Comune Prov. Telefono 47. V. Aldo Moro, 20 94017 REGALBUTO EN 093591003948. V. Mosca, 14 92016 RIBERA AG 09256625649. V. Catania, 15 98076 S.AGATA DI MILITELLO ME 094170123050. V. Trieste, 3 93018 S.CATERINA VILLARMOSA CL 093467271051. V. Stradella, 3 98028 S.TERESA RIVA ME 094275128652. V. Marsala, 74 91018 SALEMI TP 092498235453. V. Verdi, 27 92019 SCIACCA AG 09252151454. V. Battistero, 1 97018 SCICLI RG 093283390455. Strada Provinciale n.29 per Francofonte, 2 95048 SCORDIA CT 095793503856. V. Aldo Moro, 203 93019 SOMMATINO CL 092287298057. V. XX Settembre, 300 97019 VITTORIA RG 0932981081

2.12.2 Potenziamento della dotazione server del Sistema Informativo

Nella fornitura del Sistema Pilota sono compresi due server da installare presso la sede dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, necessari per il potenziamento della dotazione tecnologica e da utilizzare per il servizio di posta elettronica sicura e per contenere e gestire il database delle aziende agricole. Ciascuno dei suddetti due server deve avere caratteristiche funzionali e prestazionali equivalenti o superiori a quanto di seguito indicato:

1. Contenitore doppio utilizzo, Tower o Rack 2U, completo di accessori per ambedue, alloggiamenti hot swap, attivi, forniti di supporti per gli HD, almeno due alimentatori hot swap in configurazione ridondata;

2. Scheda madre dual Xeon, almeno 3 slot PCI 64 bit; supporto di Wake on Line; 3. 2 Processori Intel Pentium Xeon o superiore, frequenza non inferiore a 2.8 Ghz; 4. Memoria 1 Gb ECC o superiore; 5. 2 schede di collegamento a rete PCI Ethernet 100/1000 Mb con supporto Wake on Line; 6. RAID controller SCSI; 7. Hard disk con capacità complessiva non inferiore a 144 Gb Ultra Wide SCSI, 10.000 rpm, attacco sca; 8. Unità per il Backup DAT da almeno 40 Gb non compressi con dotazione di n. 10 cartucce; 9. Scheda video con almeno 8 Mb di RAM; 10. Unità floppy 3,5” ; 11. Unità CD-ROM interna da almeno 48X E-ide ATAPI; 12. Monitor colore 17” TFT; 13. Tastiera standard italiana con tasto Euro; 14. Porta seriale RS232D, 1 parallela, almeno 2 USB; 15. Mouse e tappetino ; 16. Patch cord UTP RJ45/RJ45 da mt. 5 cat. 5e per collegamento a rete ethernet; 17. Sistema operativo: Linux comprensivo di supporto tecnico, o Windows 2000 server, o superiore, SQL

2000 server, entrambi con supporto per l’installazione e licenza d’uso; Qualunque siano i prodotti forniti, l'aggiudicatario deve garantire la compatibilità totale con i sistemi e gli applicativi sw attualmente in uso presso l'Ass.to; deve inoltre fornire tutte le licenze ed i prodotti sw necessari al corretto e completo funzionamento del sistema sia dal lato client che dal lato server;

18. N° 30 CLA per il Sistema Operativo fornito 19. Garanzia non inferiore a 24 mesi on site.

ALLEGATO A – SPECIFICHE TECNICHE DELLA FORNITURA

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20. Per ciascun server, un gruppo di continuità adeguato con almeno 60’ di autonomia. L’azienda costruttrice dei server deve far parte ed essere presente nel consorzio DMTF sezione “Board e Contributing”.

Nella fornitura dei suddetti due server è compreso tutto quanto necessario per la loro installazione secondo la regola dell’arte e per rendere gli stessi funzionali e funzionanti, nonché la configurazione dei due server secondo le specifiche del Committente che verranno impartite in fase esecutiva.

2.12.3 Potenziamento della dotazione Storage

Nella fornitura del Sistema Pilota é compresa una soluzione Storage Area Network da installare presso la sede dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, necessaria per il potenziamento della dotazione tecnologica, e che dovrà anche costituire elemento infrastrutturale per implementare criteri di alta disponibilità e consolidamento. Oltre alle specifiche esigenze attuali, la SAN dovrà costituire la base necessaria per far fronte agli incrementi dei volumi di dati e di informazioni che la messa in linea degli applicativi, oggetto del presente appalto, comporterà. La SAN deve avere caratteristiche funzionali e prestazionali equivalenti o superiori a quanto di seguito indicato:

1. Contenitore base Rack 4U con 2 alimentatori in configurazione ridondata; 2. 2 Raid Controller; 3. Hard disk con capacità complessiva non inferiore a 144 GB, Ultra 320, 15 krpm; 4. Switches e adattatori di elevate prestazioni, di tipo “Fiber Channel” o equivalente, con almeno 8

porte/switch, per l’interconnessione dei server di questa fornitura e dei server attualmente in esercizio presso l’Assessorato. Gli adattatori debbono essere dotati di driver per tutti tali server da interconnettere operanti con i S.O. Windows NT, W200x e Linux.

5. Sistema di back-up autoloader con almeno un drive 50/100 GB, dotato dei necessari moduli di software per il back-up (es.: Legato, Tivoli, Computer Associates, Veritas, o equivalenti);

6. Supporto sistemi operativi: Windows Server, Linux con supporto delle rispettive tecnologie di clustering;

7. Per i server e la SAN, l'aggiudicatario deve garantire la fornitura di tutte le licenze e dei prodotti sw necessari al corretto funzionamento sia dal lato client che dal lato server (per es.: CAL windows 2003 server, CAL a SQL server, etc.).

8. Accessori: Tutto quanto necessario per una corretta configurazione della SAN e per il suo collegamento ai sistemi dell’Assessorato;

9. Garanzia on site non inferiore a 24 mesi. L’azienda costruttrice dei server e della SAN deve essere presente nel consorzio DMTF sezione “Board e Contributing”. In coerenza con gli obiettivi di server consolidation e dei livelli di affidabilità e di disponibilità dei servizi IT, potranno essere proposte ulteriori opzioni hardware e software.

2.12.4 Potenziamento della dotazione Server per i nodi I.P.A. Messina e Siracusa

Nella fornitura del Sistema Pilota sono compresi due server da installare presso le I.P.A. di Messina e di Siracusa. Ciascuno di essi deve avere caratteristiche funzionali e prestazionali equivalenti o superiori a quanto di seguito indicato:

1. Contenitore Tower con due alimentatori hot plug in configurazione ridondata;

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1. Scheda madre dual Xeon con almeno 3 slot PCI 64 bit; supporto di Wake on Line,; 2. 2 Processori Intel Pentium Xeon o superiore, frequenza non inferiore a 2.4 Ghz; 3. Memoria 512 Mb ECC o superiore; 4. 2 schede di collegamento a rete PCI Ethernet 100/1000 Mb; 5. Controller Ultra 320 SCSI, 2 canali; 6. Hard disk da almeno 70 Gb complessivi, Ultra Wide SCSI, 10.000 rpm; 7. Unità per il Backup DAT da almeno 40 Gb non compressi con dotazione di n. 10 cartucce; 8. Scheda video con almeno 8 Mb di RAM; 9. Unità floppy 3,5” ; 10. Unità CD-ROM interna almeno 48X E-ide ATAPI; 11. Monitor colore 17” TFT; 12. Tastiera standard italiana con tasto Euro; 13. Porta seriale RS232D, 1 parallela, 2 USB; 14. Mouse e tappetino ; 15. Patch cord UTP RJ45/RJ45 da mt. 5 cat. 5e per collegamento a rete Ethernet; 16. Sistema operativo Linux comprensivo di supporto tecnico, o Windows 2000 server, o superiore, con

supporto per l’installazione e licenza d’uso; Qualunque siano i prodotti forniti, l'aggiudicatario deve garantire la compatibilità totale con i sistemi e gli applicativi software attualmente in uso presso l'Assessorato; deve inoltre fornire tutte le licenze ed i prodotti sw necessari al corretto e completo funzionamento del sistema sia dal lato client che dal lato server;

17. N° 20 CLA per il Sistema Operativo fornito. 18. Garanzia non inferiore a 24 mesi on site.

Nella fornitura dei suddetti due server deve essere compreso tutto quanto necessario per la loro installazione secondo la regola dell’arte e per rendere gli stessi funzionali e funzionanti, nonché la configurazione dei due server secondo le specifiche del Committente che verranno impartite in fase esecutiva. L’azienda costruttrice dei server deve essere presente nel Consorzio DMTF sezione “Board e Contributing”.

2.12.4 Potenziamento licenze software di office automation

L’apertura dell’intero sistema all’esterno, necessita dell’utilizzo dei più diffusi pacchetti di office automation, per questo occorrerà munire di analoghi pacchetti le postazioni client della sede centrale e degli IPA interessate ai procedimenti oggetto di informatizzazione. La fornitura deve comprendere 50 (cinquanta) licenze software di Office XP standard.

2.13 Addestramento

Nella fornitura del sistema pilota è inclusa la fornitura dell’addestramento del personale all’uso, alla configurazione ed alla gestione dei singoli moduli software specifici forniti e del portale. Tale addestramento del personale deve essere tenuto presso almeno due Sedi regionali dell’Assessorato AA.FF. indicate dal Committente, deve essere sviluppato in giornate-corso di max 6 ore ciascuna e deve essere organizzato in modo da prevedere, per ciascuna giornata-corso e per ogni modulo, l’utilizzo di schede-obiettivi/valutazione da parte dei discenti. Nello stabilire contenuti e durata dell’addestramento, l’impresa partecipante deve tenere conto che il personale tecnico del Dipartimento dell’Assessorato Agricolture e Foreste interessato a questo Sistema Pilota ammonta complessivamente a circa 80 unità ed è distribuito presso le diverse sedi regionali ed hanno già acquisito buona

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conoscenza nell’ambito di piattaforme Microsoft. I programmatori in servizio presso l'U.O.B. n. 8, Sistema Informativo, dell'Assessorato Agricoltura e Foreste sono stati adeguatamente formati nell'ambiente di sviluppo Microsoft Visual Basic ver. 6.0 per applicazioni client/server, con base dati Microsoft Access/Microsoft SQL Server ver. 7.0. Il personale è stato inoltre formato nell’ambito di applicazioni web based DNA (Distributed iNternet Application), utilizzando la tecnologia Microsoft ASP (Active Server Pages) su Microsoft Internet Information Server, e sviluppando in ambiente Microsoft Front Page con il linguaggio di scripting VBScript lato server. Recentemente è iniziato un percorso formativo utilizzando strumenti di sviluppo e database open source, quali MySQL e web server Apache, e linguaggio Java di Sun, con particolare riferimento all'utilizzo di applet e servlet.

IL DIRIGENTE GENERALE (Dott. Vincenzo Emanuele)

Il Dirigente preposto UOB 3.1

(Ing. Mario Lanza)