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PAG. 2 @TLETICA VENETA COMUNICATI

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In copertina Michael Tumi, l'uomo rivelazione della velo-cità azzurra

GARA DEL MESESogno di una notte di mezza estate. . . . . . . . . . . . . . . 3

PRIMO PIANOMissione: Daegu . . . . . . . . . . . . . . 4Wonder Woman fa poker . . . . . . . . 4La freccia d'Europa . . . . . . . . . . . . 5Finale iridata per tre . . . . . . . . . . . 7Eyof, Cestonaro e Perco ok . . . . . . 8Hooper, argento che vale oro . . . . 9

A BORDO CAMPOQuando anche i tecnici sono da medaglia . . . . . . . . . . . . 11

VENETO, ITALIAUna montagna di passione . . . . . 12Un compleanno da ricordare . . . . 14

MONDO MASTERValdobbiadene tricolore. . . . . . . . 15L'oro di Emma . . . . . . . . . . . . . . 15Il record di Nadia . . . . . . . . . . . . 15

ON THE ROADTre partenze, una maratona . . . . 16

IL PERSONAGGIOE Letizia fa tripletta . . . . . . . . . . . 17IN Q

UESTO

NU

MER

O

BUONE VACANZE

Il ComitatoRegionale

resterà chiusodall'8 al 20

agosto

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Noi siamo fatti della materiadi cui sono fatti i nostri

sogni, scriveva Shaskespeare. Ilsogno è leggerezza, possibilità diandare oltre, di prevedere il futuro,o semplicemente trovare un'altradimensione più consona a noi. Lacorsa si avvicina a questa dimen-sione, perché la fatica, le endorfi-ne che entrano in circolo nel corpodopo quaranta minuti di ritmo, tiportano a star bene, ad entrare incontatto con il tuo corpo e in qual-che modo a controllarlo. E' lo starbene, il cercare qualcosa di piùche spinge tante donne e uomini acorrere: il popolo dei podisti è inaumento.

Le corse a contatto con la natu-ra e quelle che offrono la possibili-tà di correre tra paesaggi dasogno sono sempre più affollate.Feltre, la città che sotto il suoDuomo culla e protegge quelloche resta di un passato romano,circondata da mura rinascimentalie da splendide vette che la naturaha dato per illuminare il paesaggio,accoglie la gara podistica interna-zionale su strada il Giro delle Murache per dieci chilometri attraversala città murata.

Il percorso tocca tutti questisiti, quasi a voler abbracciare lacittà con la sua storia, le mura e ilpercorso della sentinella, ilDuomo, il centro cittadino, in unacorsa che accolga ogni cosa. Inrealtà quando il podista corre,magari volando, con dei tempi cheha programmato, non ha attenzio-ne per quello che gli sta attorno,quello che succede, travolto dallosforzo, ma in ogni caso, ne respiral'aria, l'atmosfera che è propria diogni luogo.

E' la magia, il sogno che noiricerchiamo nei luoghi, che avver-tiamo o non sentiamo ogni voltache entriamo in uno spazio-luogo

nuovo e tutte le volte cheritorniamo desideriamo rivi-vere. Credo che chiunquearrivi a Feltre ne rimanga col-pito, soprattutto in un'occa-sione come questa, dovesport e bellezza si coniuga-no, magari con il bel tempo,per regalare momenti dimagia.

E siamo giunti alla venti-treesima edizione della manifesta-zione insieme all'undicesima edi-zione del Campionato europeo deiVigili del Fuoco. Ci sarà una gran-de festa, quindi, 20 agosto, unappuntamento di corsa, di gioco,un modo per stare insieme anchein famiglia, perché correrannoanche i bambini vivendo cosi lacittà in agosto.

Tutto questo è possibile grazieal lavoro di tante persone, i vigili

del fuoco, i volontari, sotto la guidadella forza organizzativa del loropresidente, Gianpietro Slongo, odella capacità di creare gruppo diSecondo Girotto che ha un'ener-gia da vendere e di tutti gli amiciche da sempre si prestano a dareil meglio per quest'evento checoinvolge tutti. E' così bello stareinsieme in queste occasioni disport e spettacolo, amicizia e pas-sione per la corsa, un sogno, inuna notte di mezza estate.

SOGNO DI UNA NOTTEDI MEZZA ESTATE

Il 20 agosto Feltre ospiterà il 23° Girodelle Mura, una delle più prestigiosecorse su strada della stagione: ecco ilpensiero (e l'invito) di chi l'organizza

Agosto, tempo di vacanze. Ma le opportunità per gareggiare nonmancano. Sabato 6 agosto, nel Veneziano, c'è la 2^ maratoni-

na di Scorzè (tel. 347-3504676). Un appuntamento atipico per la sta-gione, ma il caldo estivo sarà mitigato dall'orario serale di gara (via alle20.30).

Sempre sabato 6 agosto, a Chiarano, in provincia di Treviso, è inprogramma Invictus, curiosa prova ad eliminazione su pista in erba perle categorie agonistiche (Diego Avon, tel. 393-7228144).

Domenica 7 agosto, invece, si corre in montagna. Al Nevegal, nelBellunese, c'è il 27° Trofeo Calbo, una delle manifestazioni più classi-che della stagione veneta della specialità (Giulio Pavei, tel. 0437-30382).

Mercoledì 31 agosto, infine, in provincia di Vicenza, si disputa la 2^Podistica “Città di Villaverla”, corsa su strada in notturna lungo le vie delpaese.

DA SCORZE' A VILLAVERLA:LE ALTRE GARE DI AGOSTO

il 20 agosto appuntamento sulle strade di Feltre

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Missione:Daegu.

Appuntamentodal 27 agosto al4 settembre.

Ci sonoanche cinqueveneti tra i con-vocati per iMondiali che sidisputeranno inCorea del Sud,a cavallo tra lafine di agosto e iprimi di settem-bre.

In due,entrambi pado-vani, sarannoimpegnati ingare individuali: Ruggero Pertilenella maratona e Chiara Rosa nelpeso.

Altre tre, i velocisti MatteoGalvan, Jacques Riparelli e il gio-vane Michael Tumi, reduce dall'ot-timo Europeo under 23 (argentonei 100 e oro in staffetta), sono

invece stati selezionati per la4x100.

Tra i 33 convocati (17 uomini e16 donne, ma il numero, nelmomento in cui scriviamo, non èancora definitivo) dal d.t.Francesco Uguagliati figuranoanche due atleti delle Fiamme

Oro, l'altista trentino SilvanoChesani e l'ostacolista ligureEmanuele Abate, e un'altra atletadell'Assindustria Padova, l'astistafriulana Anna Giordano Bruno,che farà idealmente compagnia aPertile con la maglia gialloblù delclub di Silvana Santi in valigia.

MISSIONE:DAEGU

Cinque veneti, Rosa,Pertile, Galvan,Riparelli e Tumi, sonostati convocati per iMondiali che si dispu-teranno in Corea delSud dal 27 agosto al4 settembre. In garapure il trentinoChesani e il ligureAbate (Fiamme Oro)e la friulana AnnaGiordano Bruno(Assindustria Padova)Chiara Rosa: a Daegu con il coltello tra i denti

Non ama stirare, ma il pokerle riesce benissimo. Elisa

Trevisan è la nuova campionessaitaliana di prove multiple. Ha vintoil titolo nel fine settimana a Formia,realizzando 5.649 punti nell'epta-thlon.

Per l'atleta di Rossano Veneto,in forza alle Fiamme Azzurre, è laquarta maglia tricolore della carrie-ra. L'ultima l'aveva indossata nel2007. Un poker atteso, che ripagaElisa dei tanti sacrifici richiestidalla preparazione per le provemultiple.

L'allieva di Aldo Lorenzato si èimposta in quattro gare su sette.Un supremazia netta, indiscutibile,favorita dall'assenza di Francesca

Doveri, in preparazione per iMondiali di Daegu.

Sabato, nella prima giornatadella rassegna tricolore, laTrevisan si è aggiudicata i 100ostacoli, il peso e i 200. Domenicaha fatto altrettanto nel lungo. I suoiparziali? 14”11 nei 100 ostacoli,1.63 nell'alto, 13.66 nel peso e25”25 nei 200. Poi 6.09 nel lungo,42.28 nel giavellotto e 2'30”05negli 800.

Un mese dopo il bell'apportofornito in maglia azzurra nella FirstLeague di Coppa Europa (5.706punti, seconda delle azzurre), laTrevisan si è dunque confermata aivertici italiani della specialità. Allesue spalle, argento per Cecilia

Ricali (5.504 punti) e bronzo perSara Tani (5.457).

In festa, con Elisa, anchel'Atletica Nevi, la società diRossano Veneto, paese in cui leprove multiple, grazie alla passio-ne di Lorenzato, sono più di unafede.

WONDER WOMAN FA POKER

Elisa Trevisan ha vinto il quarto oro tricolore

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Se la spedizione azzurraunder 23 ha passato l'esa-

me europeo con buoni voti, granparte del merito va riconosciuto alvelocista vicentino Michael Tumi(AV Frattin Auto/Aeronautica).

Tantissimi atleti azzurri sonoapprodati alla finale, ma sul discor-so medaglie è calato il silenzio conla sola eccezione del ventunennesprinter allenato dal tecnico vicen-tino Umberto Pegoraro, il quale hasfiorato l'oro nei 100 piani e l'hafatto guadagnare alla staffettaazzurra nella 4x100, che ha anchestabilito il primo italiano di catego-ria (39”05).

Chiusa la parentesi europea,Tumi non avrà certo il tempo diriposarsi: l'attende la trasfertaDaegu, insieme agli altri cinquesprinter convocati dal d.t.Uguagliati per andare a formare la4x100 che gareggerà ai Mondialidi fine agosto.

Intanto, Tumi rac-coglie apprezza-menti e consensi datutte le parti, perchéha dimostrato con irisultati che il trico-lore assoluto alcoperto di Anconasui 60 metri e ilbronzo assoluto sui100 metri non sonofrutto del caso, masono germogliatidalla maturazione diun talento dellosprint che da unbiennio è in costan-te positiva crescita.

Tumi, In questofrangente dellastagione pensa diaver raggiunto iltop della condizio-ne?

“Mi auguro di noperché i risultati rac-colti sino ad oggisono stati positivi,ma chiaramenteguardo oltre, a tra-guardi più sostan-ziosi e obiettivi piùimportanti”.

Quanto contal'allenatore nellapreparazione di un velocista?

“L'allenatore è la figura deter-minante perché dev'essere comeun fratello, un confessore. Un rife-rimento costante, perché oltre allapreparazione fisica c'è la compo-nente psicologica che è preponde-rante in una gara di appena 10

secondi. Il mio tecnico, UmbertoPegoraro, è tutto questo”.

La scelta dei migliori “puro-sangue” dello sprint azzurrospetta al responsabile tecnicofederale Di Mulo?

“Capisco la battuta. Di Mulo èun tecnico capace, attento e estre-mamente preparato. Il settore

LA FRECCIA D'EUROPA

Argento nei 100 e oro con la 4x100nella rassegna continentale under 23: il vicentino Tumi è la rivelazione dell'anno. E ora l'attendono i Mondiali di Daegu. Obiettivo: un posto in staffetta

Da Canal, una matricola azzurra arrivata allasemifinale dei 200

Michael Tumi, rivelazione dell'estate azzurra

Di Giancarlo Marchetto

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velocità dell'atletica italiana èsicuramente in ottime mani”.

Dovesse ripetere la finaledei 100 metri agli Sssoluti diTorino, vincerebbe ancoraGalvan?

“L'ho lasciato vincere come siè visto benissimo in TV. Un'altraoccasione così, Matteo se lasogna. Uomo avvisato, mezzosalvato (Michael lo dice ridendodi gusto, ndr)”.

Giusto togliere lo scudetto2006 all'Inter?

“Sacrosanto (Tumi è juventi-no, ndr)”.

Rinuncerebbe ai Mondiali diDaegu per i Giochi di Londra2012?

“Sicuramente”.Tra Lemaitre e Bolt?“Meglio il francese”.Il doping nell'atletica?“Esiste, come in tutti gli sport

di vertice. L'auspicio è che leautorità incaricate a far puliziaoperino con chiarezza e che icolpevoli paghino”.

Con qualecrono vorrebbechiudere il 2011?

“Attorno ai10”20. Chiedotroppo?”.

U n ' u l t i m adomanda. Quantole bruciano i 2centesimi chel'hanno privatadell'oro continen-tale sui 100 metria vantaggio delrivale britannico?

“ Ta n t i s s i m o ,anche perché senon perdevo l'ap-poggio in fase diaccelerazione sonoconvinto che avreivinto il titolo. Lacontroprova è nellafrazione della staf-fetta, nella qualesono andato deci-samente più forte”.

Non solo Tumi. La folta spe-dizione veneta agli Europei

under 23 di Ostrava ha offertoanche diversi altri motivi di soddi-sfazione.

Laura Strati (Atletica Vicentina)si è confermata atleta dal sicurorendimento, arrivando settima nellungo con il nuovo primato perso-nale (6,36, vento +1.6).

Il bellunese Alex Da Canal(Jager Vittorio Veneto) ha raggiun-to la semifinale nei 200, correndola batteria molto vicina ai suoi limi-ti (21”35, prima del 21”40 delturno successivo). Una bella provadi personalità, considerato chel'atleta era alla prima maglia azzur-ra in assoluto.

Il padovano FrancescoCappellin e il bassanese delleFiamme Oro, Domenico Fontana,dopo essersi fermati al primo turnonei 400 (rispettivamente 47”29,14°, e 48”04, 21°), hanno contri-

buito alla finale (ottavo posto) rag-giunta dalla staffetta del miglio.

Un po' di delusione per la trevi-giana Giulia Alessandra Viola, ulti-ma nei 1500 (4'23”80), quandol'obiettivo era la finale. Nella stes-sa gara, invece, progresso per latoscana dell'Assindustria Padova,Federica Soldani (4'20”48 in bat-teria). Il bellunese ManuelCominotto è giunto 17° nei 5000(14'36”82).

Infine, le Fiamme Oro. Detto diFontana, grida vendetta il quartoposto del triplista Daniele Greco(16.55 ventoso): un infortunio habloccato il pugliese quando la garastava per entrare nel vivo. Positivele prestazioni dei marciatoriRiccardo Macchia (8° con1h28'31”) e Andrea Adragna (9°,1h29'13”).

Citazione obbligata, in chiusu-ra, per la vicentina ElenaVallortigara, obbligata a dare for-

fait per infortunio, quando il suonome era già stato inserito tra iconvocati.

SALTI: STRATI IN FINALE, GRECO QUARTO

Tumi con il quartetto che ha vinto l'oro europeo

Laura Strati, finalista nel lungo

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Lille sorride al Veneto. E'positivo, il bilancio deicinque atleti della nostra

regione impegnati ai Mondialiunder 18.

In tre, il bellunese Perco nei1500 metri, il veneziano Pagan e lavicentina Cestonaro nel lungo,hanno raggiunto la finale, dimo-strando di reggere il confronto coni migliori coetanei del pianeta.

Applausi anche per gli altri dueveneti scesi in gara a Lille. La bel-lunese Paniz è giunta alla semifina-le dei 100 ostacoli. Il padovanoCaiaffa - baby del gruppo azzurro(16 anni compiuti solo pochi giornifa) - si è espresso sui suoi migliorilivelli nel disco.

Ecco un commento alle lorogare iridate, con citazione obbliga-ta per i tecnici che li hanno accom-pagnati nella preparazione per larassegna iridata.

ANDREA CAIAFFA (allenato-

re: Gianluca Cusin) - Ilbraccio era quello giusto,ma Andrea, sulla pedanadi Lille, è stato chiamatoad una sorta di “impresapossibile”.

Il discobolo delleFiamme Oro ha lanciato a53.63, arrivando a pochedecine di centimetri dalpersonale. Il lasciapassareper la finale, a conti fatti,era però posto oltre i 55metri. Un traguardo anco-ra difficile per un atletache, sino all'anno scorso,gareggiava tra i cadetti.Ma Andrea non ha fretta.

OTTAVIA CESTONA-RO (allenatore: SergioCestonaro) - Il primoassaggio della pedanafrancese è stato all'inse-gna della sfortuna, con

FINALE IRIDATAPER TRE

Il mezzofondista Perco e l'accoppiata di lunghisti Pagan-Cestonaro ai verticinella rassegna mondiale under 18 di Lille. Applausi anche per il discoboloCaiaffa e l'ostacolista Paniz

La vicentina Cestonaro, settima nel lungoEmilio Perco, finalista nei 1500

La corsa dell'ostacolista Paniz è giunta alla semifinale

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una finale del triplo mancata, adispetto del personale stagionale(12.55), per pochi centimetri.

Nel lungo, però, l'atleta dellaVicentina si è riscattata, ottenendoun bel settimo posto al limite dei 6metri (5.93, vento +1.5). La prima-vera di Ottavia è stata tormentatada un problema ad un piede, ma lastoffa, indiscutibilmente, c'è. E lasaltatrice berica, come Caiaffa,

sarà in categoria anche nel2012.

RICCARDO PAGAN(allenatore: EnricoLazzarin) - La bottigliamezza piena è la finalecentrata con quella che,vento a parte (+2.3), è lamiglior misura della suacarriera (7.39).

La bottiglia mezzavuota è l'infortu-nio patito nellagara di qualifi-cazione che haimpedito al lun-ghista mestrinodi essere prota-gonista anche infinale. Peccato:il podio non eraimpossibile. Macon questa grin-ta Riccardo ha ilfuturo assicura-to.

MARIA PANIZ(allenatore: PieroD'Incà) - Promossaanche lei a pieni voti.Dopo aver lungamenteinseguito il lasciapassa-re per la rassegna irida-ta, la bellunesedell'Athletic ClubBelluno ha dato ilmeglio di sé anche aLille.

Superato lo scoglio della batte-ria con un bel 14”12, Maria si èfermata in semifinale (14”52, vento-3.0). Difficile chiederle di più. Poiha anche dato il suo contributo allastaffetta 100-200-300-400, elimi-nata in batteria ma giunta al terzotempo italiano di sempre(2'10”83).

EMILIO PERCO (allenatore:Valerio Stach) - Bravo davvero. Ilmezzofondista dell'Ana Feltre haconquistato la finale dei 1500metri, correndo in 3'51”20, prima-to personale migliorato di oltre unsecondo e decima prestazione ita-liana di tutti i tempi per la catego-ria. Superato anche il miglior con-terraneo di sempre, quell'Elio DalMagro, classe 1967, che fecesfracelli a livello giovanile e ora èalle spalle di Perco sotto il profilostatistico.

La batteria, per Perco, è statauna sorta di finale anticipata. Masarebbe stato bello vederloall'opera anche nella vera finale,dove invece, a causa di un forteattacco febbrile patito nelle oresuccessive al primo turno di gara,è scesa in pista la sua controfigu-ra.

Neppure il tempo di rifiatare e due dei cinque veneti in gara aiMondiali under 18 di Lille sono stati impegnati anche

all'European Youth Olympic Festival (EYOF), una sorta di mini-Olimpiade giovanile, andata in scena a Trabzon, Turchia.

Ottavia Cestonaro ha colto un ottimo quarto posto nel triplo, atter-rando a 12.82 (+1.6). Il podio era ad una manciata di centimetri, ma lasaltatrice della Vicentina si conferma atleta di temperamento (e stiamoparlando di una sedicenne), oltre che di indubbio talento.

Bene anche Emilio Perco che, negli 800, pur non andando oltre labatteria, ha corso in 1'54”80, migliorando il personale di oltre unsecondo.

Un bell'esercizio di velocità per un atleta che, come dimostrato aLille, si fa valere soprattutto nei 1500.

EYOF, CESTONARO E PERCO OK

Andrea Caiaffa ha fatto esperienza nel disco

Il mestrino Pagan, fermato da un infortunio nel lungo

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“Siamo la staffetta piùbassa d'Europa: per

fortuna c'è Gloria”. Quattro furieazzurre, formato tascabile rispettoalla concorrenza. Con un'unicaeccezione: Gloria Hooper, laragazza che, schierata in ultimafrazione, ha condotto la 4x100 ita-liana ad un forse insperato argentoagli Europei juniores di Tallinn.

Gloria, veronese di Isola dellaScala, di genitori ghanesi, punta didiamante della LibertasValpolicella Lupatotina, è la sco-perta più recente di RenzoChemello.

“L'ho vista in pista due anni fa -spiega il tecnico veronese - e ho

subito capito che aveva qualcosadi diverso dalle altre. Poche setti-mane d'allenamento le sono basta-te per ottenere il minimo per i cam-pionati italiani allieve, poi, pur tramille sacrifici per conciliare lascuola e gli allenamenti, sono statiprogressi continui”.

Sino ad oggi. Il suo debuttosulla scena continentale, inEstonia, è avvenuto nei 200, dov'ègiunta settima in 23”95 (-1.5).Schierata in ottava corsia, Gloria èpiaciuta in curva, meno nella faselanciata. Ma ha chiuso comunquecon il suo secondo tempo di sem-pre.

La forma, insomma, c'era. E losi è visto nella 4x100,dove la Hooper ha beninterpretato il ruolo di ulti-

HOOPER, ARGENTOCHE VALE ORO

La velocistaveronese hacondotto la4x100 azzurraal secondoposto agliEuropei junioresdi Tallin. Con lamedaglia, ègiunto anche undoppio recorditaliano di cate-goria. Benepure Galbieri,Dei Tos e laStevanato

Gloria Hooper corre verso l'argento nella staffettaIl veronese Galbieri finalista nei 100 e quinto con la 4x100

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ma frazionista. In batteria, il quartetto azzurro,

completato da De Fazio, Siragusa,Bongiorni, in 44”56, migliorando ilrecord italiano di categoria. Poi, infinale, è progredito di altri quattro

centesimi: 44”52. Altrorecord. Tanti saluti allebritanniche e onore almerito alle tedescheche, con 43”42, hannomigliorato un primatocontinentale che appar-teneva addirittura ad unquartetto della DDR.Per Gloria, è solo l'ini-zio. E chissà che conl'investitura continenta-le non arrivi anche il tes-seramento con un grup-po sportivo militare: ilprofessionismo con lestellette potrebbe esse-re il trampolino di lancioper un ulteriore salto diqualità.

La velocità scaligeraha presentato a Tallinnanche GiovanniGalbieri. Bronzo aiMondiali allievi 2009, losprinter dell'AtleticaInsieme New Foods,allenato da RobertoTroiani, è giunto settimonei 100 in 10”65 e hapoi contributo, da primofrazionista, al quinto

posto della 4x100 (41”15). Settimo è giunto anche il trevi-

giano Leonardo Dei Tos. L'allievodi Angelo Ruggio, da quest'annoin forza alla Biotekna Marcon, ha

fornito una buona prova nei 10 kmdi marcia (43'50”31).

Dei Tos ha sofferto il caldoumido di Tallinn, ma si è ben dife-so nel finale di gara, confermando-si atleta dal rendimento sicuronelle occasioni che più contano(quest'anno è anche stato ottavoin Coppa Europa). Merito anche diuna tecnica di marcia che costitui-sce un puntello importante neimomenti di difficoltà.

Infine, Francesca Stevanato.La veneziana dell'Audace Noale,allenata da Claudio Solone, ègiunta undicesima nella finale delpeso con 14.20. In qualificazione,poche ore prima, aveva lanciatoleggermente meglio (14.34), ma lafinale resta un risultato da applau-si.

Francesca Stevanato, undicesima nel peso

La Hooper con le altre componenti della 4x100 azzurra Leonardo Dei Tos, settimo nei 10 km di marcia

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Sedici atleti veneti hannogareggiato con la maglia

della nazionale italiana in questomese di luglio nelle quattro manife-stazioni internazionali: mondiali edEYOF per gli allievi, europei per gliJuniores e le promesse.

I complimenti personali e ditutta la commissione tecnica adOttavia, Emilio, Riccardo, Maria,Andrea, Gloria, Giovanni,Leonardo, Francesca, Manuel,Michael, Laura, Domenico,Francesco, Alex, Giulia, ai loroallenatori: Sergio Cestonaro,Valerio Stach, Enrico Lazzarin,Piero D'Incà, Gianluca Cusin,Renzo Chemello, Roberto Troiani,Angelo Ruggio, Claudio Solone,Aziz Mahjoubi, Umberto Pegoraro,Daniele Chiurato, MarcoMaddalon, Giuseppe Mattiello,Faouzi Lahbi.

Il raggiungimento di risultaticome quelli conquistati dagli atletie tecnici sopra citati, è sicuramen-te il frutto di un binomio formato daun atleta con buone potenzialità ed

un tecnico competente,Da vari anni la valorizzazione

del rapporto tra allenatore ed atle-ta è uno degli obiettivi tecnici fon-damentali di tutta l'atletica italianae della nostra regione in particola-re.

In questo modo si ha la certez-za di poter seguire i giovani talentiin maniera continua e contempora-neamente realizzare un'esperienzache si auspica ripetibile.

Durante il percorso, chedovrebbe condurre fino alla massi-ma valorizzazione delle qualitàsportive del giovane, a piena matu-razione fisica e psicologica, il rap-porto con la struttura tecnicaregionale e/o nazionale dovrebbedare la possibilità di confrontare ipiani di lavoro tecnici arricchendo-li di metodi e contenuti.

In realtà, talvolta, questi intenti

non si realizzano, soprattuttoquando viene a mancare la fiduciareciproca, questo problema è didifficile soluzione come ogni rap-porto personale, tenere però sem-pre “uno spiraglio aperto” può aiu-tare in momenti di crisi della rela-zione tecnico/atleta che spessopuò verificarsi.

La partecipazione ad eventi gio-vanili a tutti i livelli, infatti, deveessere sempre considerata unatappa di passaggio cui deve segui-re l'auspicabile crescita fino agliequivalenti o migliori risultati nellecategorie assolute.

A quel punto devono esserefatte delle scelte che non semprepossono essere solo tecniche, maquesta sarebbe una riflessione darimandare ad altri spazi della rivi-sta.

Sicuramente i risultati giovanilicomunque dannoentusiasmo e stimola-no la volontà di emu-lazione, personal-mente poi trovo moltopositivo che lePromesse venetesiano in numero mag-giore degli Junioresed Allievi ed in parti-colare che due atletisiano alla prima espe-rienza internazionale.

Sicuramente tuttoè frutto di grandisacrifici personali mada anche speranze atutto il movimento del-l'atletica.

Enzo AgostiniFiduciario Tecnico

Regionale

QUANDO ANCHE I TECNICISONO DA MEDAGLIA

I risultati ottenuti nelle recenti rassegneinternazionali giovanili hanno confermatol'importanza del binomio atleta-allenatore

di EnzoAgostini

Page 12: agosto 2011 - Fidal Venetodella rassegna tricolore, la Trevisan si è aggiudicata i 100 ostacoli, il peso e i 200. Domenica ha fatto altrettanto nel lungo. I suoi parziali? 14”11

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Le juniores di corsa sotto la pioggia nel centro di San Vito

La partenza della gara femminile assolutaLa trentina Confortola ha vinto il titolo italia-

no assolutoLa salita si fa sentire: pioggia e freddo

hanno condizionato le gare tricolori

Brr, che freddo. E che piog-gia. Pelmo e Antelao inne-

vati hanno fatto da cornice allaseconda prova del campionato ita-liano di corsa in montagna.

Era il 24 luglio, sembravaautunno inoltrato. Una sfida in piùper i Caprioli San Vito, il cui impe-gno organizzativo è stato comun-que da applausi.

Per Giorgio Canal e i suoi col-laboratori la corsa in montagna èun'autentica passione. Dettata,inevitabilmente, dalla geografia deiluoghi. E poi coltivata, con pazien-za, di stagione in stagione.

Al successo organizzativo iCaprioli San Vito hanno abbinatole belle prestazioni di alcuni deiloro migliori talenti. Luca Cagnati,innanzitutto, che bissando sui sen-tieri di casa, la vittoria ottenutaall'inizio di giugno nella primaprova tricolore di Domodossola, siè aggiudicato, con una gara d'an-ticipo, il titolo italiano promesse. Epoi Monica Gaspari, terza nellaprova assoluta femminile.

A proposito di donne, San Vitodi Cadore ha applaudito anche ititoli tricolori conquistati, con unagara d'anticipo, dalla trentinaAntonella Confortola e dalla juniortrevigiana Letizia Titon (di cui rife-

UNA MONTAGNADI PASSIONE

I Caprioli San Vito hanno organizzato aSan Vito di Cadore la seconda prova delcampionato italiano assoluto. Un grandesuccesso organizzativo, accompagnatodai titoli conquistati, con una gara d'anti-cipo, dalla trevigiana Letizia Titon (junio-res) e dalla stella di casa, Luca Cagnati(promesse)

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L'arrivo di Letizia Titon, dominatrice della provajuniores

L'arrivo vincente di Martin DematteisNonostante la pioggia, l'organizzazione dei

Caprioli San Vito ha fatto centroIl marocchino d'adozione alpagota Bamoussa, a

lungo protagonista tra i big

Martin e Bernard Dematteis insieme a Giorgio Canal, capo dell'organizzazio-ne cadorina La promessa Cagnati ha portato i Caprioli sul gradino più alto del podio

Giovanni Viel, la "voce" della corsa in montagnaitaliana

riamo nell'ultima pagina di questarivista). Lo stesso, per lo juniorCesare Maestri.

Per il titolo assoluto maschile,occorrerà invece aspettare laprova di Zelbio, del 21 agosto. Isaliscendi della Valle del Boitehanno infatti incoronato MartinDematteis (davanti al gemelloBernard e a De Gasperi), che nonaveva vinto la gara inaugurale diDomodossola, andata ad Abate. Afine mese, ci sarà da divertirsi.

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Meeting di Padova, tempodi bilanci. E il bilancio, in

questo caso, non può che esserepositivo, anche alla luce delleincertezze che nel hanno scanditoil conto alla rovescia.

Il XXV Meeting Città di Padovaè andato in archivio con le emozio-ni regalateda YusneysiS a n t i u s t iCabal lero,che, dopo is u c c e s s iinternaziona-li di Torino,Reims eMadrid, si èi m p o s t aanche sullapista di casaportando ilpersonale negli 800 a 1'58”91; dalgiamaicano Nesta Carter, che haeguagliato il record della manife-stazione nei 100 metri (10”10) cherisaliva al 2002, e da campionicome Oscar Pistorius, sempreapplauditissimo, Virgilijus Alekna,protagonista nel prologo pomeri-diano dedicato al disco, e DayronRobles, a cui è toccato il compitodi far calare il sipario sulla serata,prima di essere sommerso dalcalore del pubblico che, a fineMeeting, ha invaso la pista a cac-cia di autografi.

“Padova ha risposto ancorauna volta nel migliore dei modiall'invito dell'atletica e lo ha fattononostante si fosse a metà luglio,con molta gente in vacanza, e inuna serata che è stata anchebagnata da un po' di pioggia -afferma Federico de' Stefani, pre-sidente di Assindustria Sport -.Segno che la passione per la regi-na degli sport è radicata e che igrandi eventi hanno forte presa sulpubblico, facendo da traino a tutto

il movimento. Anticipare la data aprima dei Mondiali ci ha permessodi avere in pista atleti più carichi emotivati e i risultati si sono visti.Grazie al sostegno di tutti siamoriusciti a offrire uno spettacolo diprimo livello e credo che, semprecon l'impegno di tutti, continuere-mo su questa via anche nelle pros-sime stagioni”.

“L'immagine più significativa?

Quella della nostra Santiusti - con-tinua de' Stefani -. Il Meetingfesteggiava un compleanno impor-tante, essendo alla venticinquesi-ma edizione, e il regalo più bello cel'ha fatto una ragazza cubana di 26anni in cui abbiamo sempre credu-to. Il suo è un tempo di assolutorilievo, frutto di tanti sacrifici edella voglia di emergere che l'haportata recentemente anche adallenarsi per sei mesi in Kenya,con Pertile, assieme ai migliorispecialisti. E adesso non possoche augurarle di indossare prestola maglia azzurra, dato che vive inItalia già dal 2007. E in un grandeevento internazionale come iMondiali e le Olimpiadi, tra i nor-modotati, ci piacerebbe vedereanche Pistorius: una personasplendida, simpatica e sempredisponibile. Credo che anche lui sisia trovato bene qui”.

UN COMPLEANNODA RICORDARE

L'edizione numero 25 del meeting diPadova è andata in archivio con la con-sacrazione della Santiusti e le vittorie diCarter, Robles e Alekna. Il presidente diAssindustria Sport, de' Stefani: “La cittàha risposto alla grande, l'atletica è viva”

La vittoria della Santiusti negli 800 al meeting di Padova

Federico de' Stefani, presidente di Assindustria Sport

METRO E CRONOMETRO:MARTELLO DARECORD

Il meeting di Padova ha regalato anche un nuovorecord regionale assoluto. L'ha siglato Micaela

Mariani nella gara di martello che sabato 16 luglio, allostadio Colbachini, ha fatto da prologo alle competizio-ni dell'Euganeo. L'atleta di Assindustria Sport ha lan-ciato a 61.55, migliorando di 32 centimetri il primatoche già le apparteneva.

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Una pioggia tricolore sullaMarca che corre. Sarà la

grande tradizione del fondo trevi-giano, sarà la vicinanza geograficacon il Piancavallo, fatto sta che gliatleti e i club della Marca hannorecitato da protagonisti nel cam-pionato italiano master di corsa inmontagna.

Sui saliscendi del colle porde-nonese, il titolo maschile di socie-tà è stato conquistato dall'AtleticaValdobbiadene, mentre l'AtleticaSernaglia è giunta terza el'Idealdoor Libertas San Biagioottava. Bel bronzo, tra le donne,per la stessa San Biagio, che siconferma tra le società di riferi-mento a livello “over 35” in ambitoveneto.

La festa più grande è stata peròin casa dell'AtleticaValdobbiadene, dove la corsa inmontagna ha una grande tradizio-ne. “Il titolo italiano è il culmine diuna stagione iniziata bene nellagara regionale di Quantin e prose-guita altrettanto bene con la vitto-ria di società nella Fregona-Caldolten”, spiega Paolo Ceriali,

una delle animed e l l ' A t l e t i c aValdobbiadene.

Al Piancavallo ilclub trevigiano haschierato una qua-rantina di atleti, por-tando a casa anche ilterzo posto indivi-duale di GustavoPoloni (MM50) e laquarta piazza diMauro Simeoni(MM40).

La gara tricoloreha salutato il ritornosul gradino più altodel podio dell'ex

azzurro Lucio Fregona,ora in forza all'AtleticaVittorio Veneto, oro tra gliMM45. Una passionedavvero senza età, quelladell'atleta di Castelli diMonfumo, uno dei piùgrandi interpreti nella sto-ria azzurra della discipli-na, ma bravissimo ancheda master.

Titoli individuali pureper Maria Pia Chemello(Gs Schio Bike ValliSport) tra le MF40 e perRosanna Bassan (GsAlpini Vicenza) tra leMF60. Circa 600 gli atle-ti complessivamente ingara.

VALDOBBIADENETRICOLORE

Lucio Fregona, asso senzaetà della corsa in montagna

L'ORO DI EMMA

Un altro titolo iridatoper Emma

Mazzenga. La padovana,uno dei volti più noti nelpanorama italiano dell'atle-tica master, è salita sul gra-dino più alto del podio aiMondiali Stadia diSacramento, vincendo i400 (nella categoria W75)in 1'26”74. Da segnalareanche le tre medaglie con-quistate nella marcia da Natali Marcenco: un secon-do posto nella 20 km e due bronzi nei 5 e 10 km.

IL RECORD DI NADIA

A48 anni (quasi 49)Nadia Dandolo conti-

nua a correre fortissimo. Lapadovana, tesserata per l'AsiVeneto, ha siglato la nuovamiglior prestazione italianadella categoria MF45, cor-rendo i 1500, a Trento, in4'42”6. Cancellato, dopo treanni, il primato dellaFarruggia (4'43”35 nel 2008). L'età dei record, perla Dandolo, che all'apice della carriera è stataun'atleta di livello internazionale, non è evidentemen-te finita. Nadia continua a correre. E a stupire.

Il club della Marca ha vinto il titolomaschile ai campionati italiani di societàdi corsa in montagna, svoltisi al Piancavallo. Ori individuali per il trevigiano Fregona ele vicentine Chemello e Bassan.

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Lo slogan è presto fatto: trepartenze, una maratona

unica. Unica come la TrevisoMarathon, che nel 2013, perfesteggiare l'edizione del decen-nale, riproporrà una corsa caratte-rizzata da tre diversi percorsi chesi congiungeranno a metà gara,poco prima del passaggio sulPiave, a Ponte della Priula.

Le tre partenze hanno già carat-terizzato l'edizione 2008 dellaTreviso Marathon. Chi c'era laconsidera una maratona indimenti-cabile. Chi non c'era potrà prova-re l'esperienza nel 2013.

Nata da un'idea dell'avvocatoMarco Francescon, la maratonadalle tre partenze scatterà in con-temporanea da Vidor, VittorioVeneto e Ponte di Piave. Diciotto iComuni toccati dalla corsa. E losviluppo dei tre percorsi, distintisolo per la prima metà, sarà pari acirca 86 chilometri. Una grandesfida, prima di tutto organizzativa,per una maratona senza eguali almondo.

La corsa del decennale si svol-gerà il 3 marzo 2013, e questointroduce un'altra novità che carat-terizzerà il futuro prossimo venturodella Treviso Marathon.

Già dal 2012, la maratona dellaMarca anticiperà la data di svolgi-mento di tre settimane. Non si cor-rerà, cioè, l'ultima domenica dimarzo, come nelle ultime stagioni,ma la prima, quando il clima è piùfresco e le prestazioni degli atletirisulteranno agevolate. In questomodo, a Treviso si cercherà anchedi dare un contributo concreto aduna maggiore razionalizzazione delcalendario, negli ultimi anni arric-chitosi di troppi appuntamenti nellaprima parte della primavera.

Treviso Marathon, nel 2012, sicorrerà dunque il 4 marzo. Le iscri-zioni apriranno oggi - mercoledì 20

luglio - e il legame conla maratona dell'annosuccessivo si preannun-cia fortissimo. L'eventodel 2013 sarà infatticaratterizzato da unmassimo di 4.500 iscrit-ti, equamente divisi frale tre partenze. Ma, atutti gli atleti che si iscri-veranno alla TrevisoMarathon del 2012entro il prossimo 31dicembre, versando unpiccolo supplemento atitolo d'anticipo sullaquota d'iscrizione 2013,sarà garantito il diritto apartecipare alla TrevisoMarathon del decenna-le. Non solo: potrannoanche scegliere la par-tenza e il relativo percorso di gara.Un vantaggio non da poco, consi-derando che gli iscritti alla marato-na del 2008 erano stati oltre seimi-

la. La caccia al pettorale, per il2012, ma anche per il 2013, puòiniziare. Le iscrizioni sono apertedal 20 luglio.

TRE PARTENZE,UNA MARATONA

A Treviso, nel 2013, si correrà su trediversi percorsi che si congiungerannopoco prima del passaggio sul Piave. E il prossimo anno si cambia data:appuntamento al 4 marzo

Treviso Marathon cambia data: nel 2012 si correrà il 4 marzo

Nella Marca, tra due anni, la maratona avrà tre partenze: un eventounico al mondo

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Tre specialità, una sola regi-na. Cross, pista e corsa in

montagna, non fanno differenza: ladominatrice della stagione, a livel-lo juniores, è Letizia Titon.

Il 24 luglio, a San Vito diCadore, primeggiando nellaseconda prova dei campionati ita-liani di corsa in montagna, la pro-mettente trevigianadell'Assindustria Padova ha con-quistato la terza maglia tricoloredell'annata.

Il 30 gennaio, all'ippodromo diVarese, la Titon si era impostanella prova tricolore di corsa cam-pestre. Quattro mesi e mezzodopo, il 18 giugno, a Bressanone,ha concesso il bis vincendo il tito-lo nei 5.000 metri su pista.

Sui saliscendi della Valle delBoite, il terzo successo.Probabilmente il più scontato,visto il netto divario, tra la trevigia-na e le avversarie, emerso nei con-fronti più recenti.

Dopo il successo ottenuto daLetizia nella prova che, all'inizio digiugno, a Domodossola, avevainaugurato il campionato italiano dicorsa in montagna, una nuova vit-toria avrebbe dato alla trevigiana lacertezza del titolo, senza doveraspettare la terza prova, a fineagosto.

E così è stato. La trevigiana ha

preso il largo già sulla prima salita.“Ma, in realtà, ho costruito il miosuccesso soprattutto nella secon-da parte, quando il percorso ha ini-ziato a scendere - spiega Letizia -.Una sorpresa anche per me. Hochiuso con vantaggio di pocomeno di due minuti sulla seconda.Sono contenta, anche se la vittoriatricolore non basta a ripagare ladelusione degli Europei”.

La rassegna continentale diBursa, due settimane prima (undi-cesima, quando l'obiettivo era ilpodio), è stato un passaggio avuoto nella stagione di Letizia, cheora guarda avanti.

Il terzo titolo italiano dell'annopotrebbe non essere l'ultimo. Il 16ottobre, a Cremona, si svolgerà ilcampionato italiano di mezzamaratona. Un obiettivo possibile,anche se la priorità di Letizia sonoi Mondiali di corsa in montagnache si svolgeranno a metà settem-bre a Tirana.

E LETIZIA FA TRIPLETTA

Con il titolovinto a San Vitodi Cadore nellacorsa in monta-gna, la juniorTiton ha portatoa tre - in altret-tante specialità -le maglie tricolo-ri conquistatenel 2011. E afine stagionepotrebbe tentareil poker

Letizia Titon, tre maglie tricolori in altrettantespecialità

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