Agostino eucaristia giornaliera

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Sant'Agostino spiega l'utilità della Eucaristia giornaliera.

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Quello che si fa nelle comunità di pentecostali è un imitare quello che

la Chiesa fa da molti secoli! Ma il tuo livore che hai per le dottrine cattoliche non ti permette di vedere oltre il tuo naso!

Io stesso ebbi difficoltà di comprenderlo e stentavo a crederci, ma la

Bibbia non mentisce quando però non la si usa per fargli dire il contrario solo per autoconvincersi di avere ragione.

La Chiesa non ha mai insegnato che il sacrificio di Gesù si ripete come

se Gesù morisse di nuovo ad ogni Messa, questo è quello che fecero

credere a me, questo è quello che infatti ora tu credi, ma è sbagliato!

Ma io per la tua grande misericordia

entrerò nella Tua casa;

mi prostrerò con timore

nel Tuo santo tempio.

(Salmo 5,8)

Li condurrò sul Mio monte santo e li colmerò di gioia nella Mia casa di preghiera.

I loro olocausti e i loro sacrifici saliranno graditi sul Mio altare, perché il Mio tempio si chiamerà

casa di preghiera per tutti i popoli

(Isaia 57,6)

Da un vecchio forum che è stato molto usato per questi approfondimenti riporto il pezzo della Lettera 54 di sant'Agostino ai

Donatisti, la corrente eretica, che sulla Comunione scriveva:

2. 2. Altre pratiche poi variano a seconda dei luoghi e delle regioni,

come quelle per cui alcuni digiunano il sabato e altri no, alcuni si

comunicano ogni giorno col corpo e sangue del Signore, altri invece lo ricevono in determinati giorni; in alcuni luoghi non si lascia passar nessun giorno senza offrire il Sacrificio, in altri lo

si offre solo il sabato e la domenica e in altri solo la domenica:

l'osservanza di tutte le altre pratiche che si possono ricordare simili a queste è lasciata alla libertà di ciascuno; la regola migliore cui si può

attenere un serio e prudente cristiano è quella di agire nel modo in cui vedrà agire la Chiesa in cui si troverà....

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2.3. ......... Quanto poi a me, pensando spesso a quel parere, l'ho

sempre ritenuto come se l'avessi ricevuto da un oracolo celeste. Ho sentito spesso con dolore e pena che si generano nei deboli molti

turbamenti per la cocciutaggine nel litigare o per la superstiziosa

timidezza di qualcuno dei nostri fratelli: litigano per questioni di tal genere che non possono arrivare a nessuna determinata soluzione né basandosi sull'autorità della Sacra Scrittura né

sulla Tradizione della Chiesa universale né sull'utilità di

rendere più santa la vita.

La frequenza della S. Comunione.

3. 4. Qualcuno dirà che non si deve ricevere l'Eucarestia tutti i

giorni. Se tu gli domandassi perché, ti potrebbe rispondere: "Perché si devono scegliere i giorni in cui si vive con maggior purezza e continenza per accostarsi degnamente a un sì augusto

sacramento, poiché chi mangerà indegnamente, mangia e beve la propria condanna ". Un altro invece potrebbe dire: "Al contrario, se la

piaga del peccato è così grave e tale la violenza del morbo spirituale, che si debbano differire siffatte medicine, uno dev'essere allontanato dall'altare per ordine del vescovo affinché faccia penitenza; solo in

seguito dev'essere riconciliato con Dio con l'assoluzione impartita dalla medesima autorità: si riceverebbe infatti indegnamente il sacramento,

se si ricevesse nel tempo in cui uno deve far penitenza; nessuno

dovrebbe di proprio arbitrio astenersi dalla comunione o accostarsene quando gli aggrada. A ogni modo, se i peccati non son così gravi da meritare la scomunica, nessuno deve star

lontano dalla medicina quotidiana del Corpo del Signore". Fra i

due forse risolve meglio la questione chi inculca di rimanere

soprattutto nella pace di Cristo; ciascuno poi faccia quel che crede dover fare secondo la propria fede e il sentimento della sua pietà. Nessuno dei due oltraggia il corpo e il sangue del Signore; tutti

e due al contrario fanno a gara per onorare il sacramento ch'è fonte della nostra salvezza. Nemmeno Zaccheo e il Centurione si

trovarono in contrasto fra loro né alcuno di essi si ritenne superiore

all'altro, anche se l'uno pieno di gioia accolse il Signore nella sua casa e l'altro disse: Non son degno che tu entri sotto il mio tetto: tutt'e due onorarono il Salvatore in maniera diversa e per così dire contraria:

ambedue erano miserabili peccatori, ambedue ottennero misericordia.

Come simbolo di ciò può servire quanto accadde all'antico popolo

ebraico: come la manna aveva in bocca il sapore che ciascuno voleva, così pure nel cuore di ciascun cristiano ha diversi sapori il Sacramento con cui è stato vinto il mondo. Poiché l'uno, per

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onorarlo, non osa riceverlo quotidianamente, l'altro invece, per

onorarlo, non osa tralasciarlo alcun giorno. Questo cibo esclude solo il disprezzo, come la manna la ripugnanza.

Ecco perché l'Apostolo dice che fu ricevuto indegnamente da coloro che non lo distinguevano dagli altri cibi con la particolare devozione dovutagli: poiché dopo aver detto: Mangia e beve la

propria condanna, subito soggiunge dicendo: perché non fa

distinzione di tal corpo come appare chiaro da tutto quel passo della prima Lettera ai Corinti, se si considera attentamente.

E riporto ancora dallo stesso forum:

Sempre nella medesima Lettera 54 Agostino tenta di spiegare fin

anche L'USO DEI RITI DEL GIOVEDI' SANTO....evidentemente

qualcuno si preoccupava di come e quando dovesse essere il digiuno se PRIMA O DOPO L'EUCARESTIA..al chè Agostino dice:

dovremmo discutere non come si debba celebrare il rito, ma

come penetrare il significato del rito medesimo....Lo stesso dicasi di riti e usanze osservate da tutta la Chiesa. Poiché mettere in dubbio se si debbano o non si debbano seguire,

sarebbe segno d'insolentissimo insania.

Sia lodato Gesù Cristo e lode a Maria aiuto dei Cristiani.

Da Francesco2.